Gran Bretagna
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Gran Bretagna Le public utilities sono state sempre considerate come un settore che avesse caratteristiche naturali di monopolio. Per questa e per molte altre ragioni in diversi paesi europei, tra cui la Gran Bretagna, si è proceduto, nel periodo post bellico, a una nazionalizzazione delle industrie di public utilities, e cosi trasformate in fornitori di servizi operanti in regime di monopolio. Tra il 1984 e il 1991 nel Regno Unito sono stati privatizzati settori quali telecomunicazioni, distribuzione di gas, acqua, elettricità. In ognuno dei settori è stata nominata una’Autorità di controllo (regulatory offices). Le Autorità sono nominate e quindi responsabili verso il Segretario di Stato (Ministro) e in ultima analisi nei confronti del Parlamento. Ci sono quattro Autorità in Gran Bretagna nei quattro settori principali: telecomunicazioni, distribuzione acqua, distribuzione gas e distribuzione elettricità. Il potere conferito a ogni Autorità, che devono pubblicare rapporti annuali, deriva direttamente dal Competition and Services (Utilities) Act del 1992. La legislazione sulle privatizzazioni stabilisce degli obiettivi « primari » e « secondari » che differiscono da settore a settore, ma che possono cosi essere rassunti. Gli obiettivi primari includono il controllo che tutte le richieste ragionevoli di servizi siano soddisfatte e che le società controllate siano in grado di finanziare tali servizi. Gli obiettivi secondari variano dalle circostanze di ogni settore, ma includono la promozione dell’efficienza e del risparmio nell’offerta di servizi. Gli appalti In Gran Bretagna, l’appalto viene considerato un processo per l’acquisizione di beni, lavori e servizi da fornitori. Il processo abbraccia l’intero ciclo dall’identificazione dei bisogni fino alla firma di un contratto di servizio. Gli enti locali forniscono servizi pubblici come ad esempio edilizia, raccolta dei rifiuti, riciclaggio, tempo libero, cimiteri, pulzia e manutenzione delle strade. L’evoluzione dei servizi pubblici è stata anche influenzata da diversi approcci politici, basati su servizi pubblici o servizi privati. In Gran Bretagna, per esempio, l’appalto interno, un servizio pubblico no-profit, era praticato fino all’arrivo di Margaret Thatcher che introdusse negli anni ’80 obbligatorie gare d’appalto copetitive. Queste ultime ponevano particolare enfasi sui profitti. Di conseguenza, i prezzi sono diventati più importanti della qualità e i servizi non erano più orientati al cittadino/utente ma guidati da un approccio legato sempre più al profitto. Oggi, c’è un bilanciamento tra i due estremi: per alcuni servizi il sistema pubblico è più indicato, per altri quell oprivato è migliore. Gli enti locali in Gran Bretagna stabiliscono le loro priorità e obiettivi strategici all’interno di un quadro politico e normativo che include: - Best value: gli enti locali hanno un obbligo a spendere denaro pubblico con saggezza e fare in modo di assicurare continui miglioramenti dei loro servizi 1 - - in termini economici, di efficienza e di rendimento; il best value è un concetto che spiega bene l’idea che non è detto che il più economico sia necessariamente il servizio migliore; il best value è il primo obiettivo stabilito per legge delle amministrazioni pubbliche e locali in materia di appalti di servizi. Community well-being: promuovere il benessere economico, sociale e ambientale delle comunità; Sustainability: la sostenibilità è un obiettivo chiaveda perseguire attraverso le gare d’appalto; salute e sicurezza sono responsabilità legali a cui l’ente pubblico non può prescindere; Diversità e eguaglianza: la legislazione britannica include il Race Relations Act del 1976 e legislazione sulla discriminazione legata al sesso o ai disabili; Legislazione sugli appalti: include Trattato UE, le direttive CEE rilevanti e le leggi britanniche in materia di appalti; Finanza locale: include legislazione che regola i partenariati pubblico-privati, le società municipali, requisiti di contrattazione e di audit; E-Government: è stata fissata una data limite nel 2005 per l’offerta di servizi online da parte degli enti locali, incluso l’ e-Procurement, le gare elettroniche. Le priorità del Governo Britannico per i Servizi Pubblici I partenariati pubblico-privato (PPP) sono l’elemento chiave della strategia del Governo nell’offerta di servizi pubblici moderni e di alta qualità e per la promozione della competitività britannica. I PPP coprono infatti una serie di strutture commerciali e intese di partenariato, dall’Iniziativa di Finanza Privata (PFI-Private Finance Initiative) alle joint ventures e alle concessioni, fino all’outsoursing, e alla vendita di diritti di partecipazioni azionarie in compagnie statali. L’attuale Governo ha preso iniziative per rafforzare i PPP già nei primi giorni dopo il suo insediamento nel maggio 1997, cominciando dall’esame della PFI. Di conseguenza il flusso di investimenti dagi accordi di PFI sta crescendo rapidamente, incluso i contratti con valore di capitale stimato di più di 8 milioni di sterline, firmati sin dal 1997 in diversi settori, quali ospedali, scuole, e aservizi di trattamento delle acque. Nel 1999, il Governo Britannico ha costituito la Partnerships UK , una compagnia privata con scopo di interesse pubblico, che è volta a rafforzare l’abilità del settore pubblico a utilizzare il partenariato pubblico-privato per raggiungere i suoi obiettivi. Attirando il meglio sia dal settore pubblico che dal settore privato, i PPP possono aiutare il settore pubblico nell’offerta di servizi pubblici moderni e di alta qualità. Cio’ nonostante, i PPP comportano nuove e più complesse sfide che richiedono abilità e esperienze specialistiche. La società Partnerships UK è stata costituita per venire incontro al settore pubblico e aiutarlo a raccogliere queste sfide. La sua missione infatti, è quella di lavorare con il settore pubblico per rendere i PPP migliori, più forti e rapidi. 2