L`allenamento del Pescatore In Apnea

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L`allenamento del Pescatore In Apnea
L'allenamento del
Pescatore In Apnea
Partiamo dal presupposto che il miglior allenamento per l’apnea è l’apnea stessa e che il modo
migliore per allenarla è andare a mare sempre cioè 12 mesi l’anno ma, purtroppo, con l’arrivo della
“brutta stagione” tra freddo, mareggiate, cattivo tempo, etc, etc, praticamente si va in “letargo” da
dicembre a febbraio/marzo; è proprio in questi mesi che bisogna allenarsi e allo stesso tempo
cercare di avere una buona alimentazione.
Un buon allenamento ci fa sentire più sicuri, più tranquilli e soprattutto ci fa sentire meno la
mancanza dal mare oltre che, se ben allenati, quando si riprenderà a pescare in poco tempo ci
riapproprieremo delle nostre migliori performance che avevamo prima che smettessimo.
Come allenarsi?
Avendo la possibilità, il tempo e un
po’ di soldini, potremmo iscriverci
in piscina ed allenare in modo
specifico le eventuali carenze;
correggere
una
pinneggiata,
aumentare la nostra apnea, ecc.,
quindi col nuoto nei vari stili dorsorana-stile libero.
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Per mantenere buone prestazioni nell’apnea, possiamo fare esercizi mirati come l’apnea statica (che
consiste nello stare fermo immobile e quanto più rilassato, in superficie con maschera e boccaglio,
magari con un amico che ci controlla, ci segnala tempi e verifica che sia tutto ok) oppure facendo
apnea dinamica sempre con qualcuno che ci assiste (in questo caso però serve essere con la muta
pinne e piombi) cercando man mano di aumentare la distanza SENZA STRAFARE (io
personalmente, non mi vergogno a dirlo anzi, per fare lo st***** una sera che mi ero intestardito di
voler superare gli 80mt mi sono beccato una sincope, dove l’unico sentore avuto prima di andare in
black out è stato un po’ di calore ai muscoli delle gambe).
Poi ci sarebbe la corsa.
Partendo gradualmente, facendo prima un po’ di riscaldamento, si inizia con corsette di almeno una
mezz’oretta per poi aumentare gradatamente, fino ad arrivare a fare almeno 1 oretta; il top sarebbe
arrivare a fare almeno 1ora e 20'.
Come percorso io preferisco lo sterrato dove ti fai la tua corsetta senza accorgerti che l’oretta è
passata velocemente. Quello che vi sconsiglio vivamente è il tapis roulant dove anche solo una
mezz’oretta non vi passa più.
La corsa non và a tutti giù, lo sappiamo, ma è il miglior alleato per l’apnea; con almeno 3
allenamenti settimanali e alternando vari percorsi salita-sterrato-asfalto piano e il modo di correre,
cioè facendo percorsi da 10" di scatto ripetuti con controllo del fiato e la classica corsetta, trarremo
buoni risultati per i nostri polmoni.
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Dopo le prime sedute inizieremo a sentire giovamento anche se le prime 2 uscite ci daranno del filo
da torcere per l’acido lattico mei muscoli, specie nelle gambe nelle braccia, ma una volta superata
quella fase saremo apposto; vedrete che anche solo il salire un palazzo da 5 piani senza ascensore
sarà un gioco da ragazzi, insomnma un apneista serio non può e non deve andare in letargo!
Un apneista non è un superman che, con l’arrivo della bella stagione, alla prima pescata ha subito
ottime performance. I risultati si hanno solo se ci si allena!
Vi sarà capitato di vedere tizio o caio sul tubo cha a gennaio pescano a 15mt con apnee da 2/3
minuti; bene pensate che siano persone con i super poteri? NO, sono persone normali come noi ma
che si allenano costantemente e che si aggiornano continuamente sulle nuove tecniche.
Ragazzi, non ci sono ricette miracolose per diventare subito campioni; i risultati sono solo frutto del
lavoro di chi si allena 7 giorni su 7, per 365 giorni l’anno e che stà attento a tutto: all’alimentazione,
al fisico ed anche alla condizione mentale, perché anche quello conta tanto. Andare a mare per
rilassarsi e divertirsi senza dover ottenere per forza dei risultati.
Ci sarebbe poi il discorso delle varie tecniche di rilassamento, ma per quello ci sarà a breve un
articoletto apposito.
Resta il fatto che, senza l’allenamento e senza un minimo di preparazione psicofisica, è impossibile
sperare di raggiungere certi risultati!
Con la preparazione fisica si ha l’obbiettivo di allenare due fattori fondamentali per l’apnea: la
capacità anaerobica e la potenza aerobica.
La potenza aerobica è spesso trascurata per l’apnea; al contrario è importantissima
La v02-max misura la quantità di ossiggeno che i nostri muscoli sono capaci di utilizzare nell’unità
di tempo per produrre energia. Un’atleta che possiede una buona vo2-max ha sicuramente le
caratteristiche favorevoli alla pratica dell’apnea; gran numero di globuli rossi, ottimi valori di
emoglobina e una bassa frequenza cardiaca.
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La capacità anaerobica, invece, se ben allenati permette di sopportare alti livelli di sforzo e di
accumulo di acido lattico nei muscoli come ad esempio una forte pinneggiata contro corrente.
Anche il cuore, se ben allenato, non risente del lavoro sotto sforzo; è quindi fondamentale che tutti i
muscoli abbiano una buona, se non ottima, elasticità agli sforzi.
Detto questo sono ben lieto se anche voi dite la vostra.
Ma non mi stancherò mai di dirlo: LA PRUDENZA PRIMA DI TUTTO!!
Un pesce non vale la nostra vita e tutto quello che ci circonda.
Buon mare a tutti.
DATA: 26/02/2014
AUTORE: g.shark72
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