Risonanza Quantica Molecolare
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Risonanza Quantica Molecolare
L’applicazione in medicina estetica di una metodica fisica che impiega un campo elettrico composto da frequenze fra i 4 e i 64 Mhz a circa 15 anni mi occupo di Medicina Estetica, e devo ammettere che in questo periodo ho provato un pò tutte le tecniche di biostimolazione, biorivitalizzazione e bioristrutturazione oggi conosciute. Punto centrale di questi metodi è la stimolazione del fibroblasto a produrre collagene e acido ialuronico; nei primi due metodi mediante l’attivazione diretta con microiniezioni di sostanze di varia natura (complessi multivitaminici, acido ialuronico non reticolato, PRP, ecc), nella bioristrutturazione mediante un microdanno, causato da sostanze lievemente irritanti, o agenti fisici, quali le radiofrequenze, che, come sappiamo inducono un aumento di calore determinando la retrazione del collagene, seguito da un meccanismo di riparazione che porta ad un aumento del collagene di tipo 1, tipico degli esiti cicatriziali. Nella mia pratica, di solito, ho riservato i trattamenti che sfruttano le prime due modalità di azione alle persone giovani, mentre ho riservato quelli bioristrutturanti più dove c'è cedimento e perdita di tono, tipiche di età più avanzate. Inoltre ho considerato i fillers come un aiuto per ridurre temporaneamente le rughe più o meno profonde del viso e la tossina botulinica per impedire l'eccessiva contrazione di alcuni muscoli mimici che causano il persistere di rughe funzionali a livello della fronte, della glabella e del contorno oculare. Nonostante ciò, mi sono convinto che tutte queste tecniche hanno un effetto più o meno temporaneo, e, anche se minimamente, si rivelano invasive. Tant’è che per un periodo variabile da poche ore a qualche giorno si ha arrossamento o ecchimosi nelle zone D la Pelle 56 Risonanza Quantica Molecolare del Dott. Danilo Urbani, Direttore Sanitario, C.O.M.E.F. Orvieto (TR) di trattamento. In considerazione di questi motivi, da circa due anni mi sono avvicinato ad una nuova tecnologia, la Risonanza Quantica Molecolare, una metodica fisica che consiste nell’impiego di un campo elettrico composto da un mix di più frequenze comprese tra i 4Mhz ed i 64Mhz, il quale, trasferito opportunamente al paziente, causa l’attivazione delle cellule staminali adulte dei vari tessuti che incontra, attivando dei meccanismi di biorigenerazione dell'epidermide, del derma, e del tessuto muscolare sottostante. Questa modalità di azione è stata dimostrata da studi effettuati presso l'Università di Padova, che hanno da- to evidenza, tra l’altro, dell’effetto di liberazione di Ca++ dal reticolo sarcoplasmatico delle cellule muscolari trattate con questa particolare forma di energia. Nella mia esperienza clinica ho trattato in due anni circa 400 pazienti d’età compresa tra i 35 e i 70 anni, in diverse zone del corpo. Le zone più trattate sono state il viso e collo (70%), i glutei (10%), l'interno cosce (10%), l'addome soprattutto con diminuzione di tono post dimagrimento o dopo gravidanza (10%). Ho così elaborato un mio protocollo, non standardizzabile in quanto preceduto da un check up cutaneo (sebometria, idratazione, ph ed elastometria cutanea), videodermatosco- esperienza pia digitale, fotografia ad alta risoluzione in condizioni standardizzate, esame alla luce di Wood delle macchie cutanee. Tutti questi esami vengono eseguiti di nuovo dopo la 8^ 10^ seduta. Il viso viene trattato con il manipolo dell'apparecchio, con movimenti che seguono le linee di Langer, cominciando dalla fronte, poi il contorno fino al mento, le zone nasogeniene, il labbro superiore (se presente codice a barre), il contorno occhi, poi il collo. Il trattamento, con movimenti a piccoli cerchi alternati ad altri che seguono l'andamento delle fibre muscolari, viene ripetuto nelle varie zone, per una durata totale di circa quaranta minuti, variabile però a seconda dell'età, del photo e cronoaging, al tipo di pelle, se seborroica, disidratata, sensibile o mista, con una potenza che va da 90 a 65 mj/cm2/sec in relazionen e alla sensazione di calore avvertito dal paziente. Questa terapia produce una sensazione di calore piacevole, non fastidioso; agendo in Risonanza Quantica Molecolare, infatti l’energia è trasferita principalmente in una forma di tipo potenziale anziché cinetico. L’interazione avviene cioè a livello di legami molecolari, che entrano appunto in risonanza con le frequenze del campo elettrico trasmesso, limitando il trasferimento di tipo termico ad un livello trascurabile. Come noto, infatti, il calore della zona trattata non deve mai salire ol- esperienza zazione a lungo termine; spesso, inoltre, sono i pazienti stessi che consigliano la Risonanza Quantica Molecolare a persone a loro vicine vista anche la compatibilità con qualsiasi altra terapia, dai peelings ai fillers. che io, solo in caso di richiesta, effettuo prima di iniziare il trattamento con la Far precedere un filler, soprattutto nelle nasogeniene e commissure labiali, dà il tempo alla terapia Rexon-age di sviluppare tutti gli effetti positivi, che si manifestano prima che il riempimento con il filler si riduca in efficacia. A distanza di due anni i risultati non solo si mantengono, ma addirittura migliorano, tanto che il grado di drop out della terapia è molto basso. Questo, associato ad un minore costo applicato alle sedu- tre i 44-45 gradi, per non compromettere la normale funzionalità cellulare. Il numero dei trattamenti va da un minimo di otto a un massimo di 12, con cadenza settimanale. Lo scorrimento del manipolo è facilitato dall'applicazione di una crema idratante. In seguito si effettua un richiamo mensile o bimestrale, a se- conda della richiesta del paziente. Essendo il trattamento molto piacevole e visti i risultati, spesso i pazienti mi richiedono di programmare le sedute di richiamo a una frequenza anche maggiore. Nella maggior parte dei pazienti si nota un miglioramento della luminosità del volto già dopo il quarto trattamento. La pelle diventa più rosea, turgida, levigata. Col proseguire si riduce la profondità delle microrughe prima, delle rughe più profonde poi. Alla fine del trattamento il risultato non è completo, poiché il massimo dell'effetto solitamente si ottiene dal 5° al 6° mese dall'inizio. Dalla mia esperienza ho riscontrato un alto grado di fideliz- Alcuni prima e dopo che illustrano gli effetti della Risonanza Quantica Molecolare te di mantenimento, orienta sempre più persone verso questi trattamenti. Altre zone trattate con notevole successo sono tutte quelle in cui c'è cedimento. Sul corpo faccio precedere il trattamento col manipolo dall'applicazione di elettrodi adesivi, per un tempo di circa 20 minuti. Seguono alcuni esempi di risultati. Per concludere, ritengo che la Risonanza Quantica Molecolare applicata alla Medicina Estetica apra un nuovo capitolo, che definirei della Biorigenerazione. Inoltre, la sinergia con altri trattamenti, la non invasività e la stabilità dei risultati fanno ben sperare per una futura maggiore diffusione di questa nuova tecnologia. la Pelle 57