Giacinto Facchetti

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Giacinto Facchetti
Giacinto Facchetti
« Era una statua di Fidia. Alto, bello, scolpito, sguardo volitivo. Un guerriero leale sul campo. Nella
vita un vir, un uomo vero. Sembrava votato all'immortalità. Giacinto Facchetti è stato il primo
terzino fluidificante della storia. Il padre di Cabrini, Roberto Carlos, Cafu, Grosso. Scendeva sulla
fascia come un re. Testa alta, petto in fuori, la falcata ampia da quattrocentista. In panchina sentivi il
rumore dell'aria squarciata al suo passaggio. L'ala finiva risucchiata come un seme di soffione in un
vortice di vento... »
(Claudio Gregori[1])
Giacinto Facchetti (Treviglio, 18 luglio 1942 – Milano, 4 settembre 2006) è stato un calciatore e
dirigente sportivo italiano, di ruolo terzino.
Giocò nell'Inter (simbolo della Grande Inter e capitano nella stagione 1977-1978) e nella Nazionale
di cui fu capitano e con cui divenne campione europeo nel 1968 e vice-campione mondiale nel
1970.
Occupa la 90ª posizione nella speciale classifica dei migliori calciatori del XX secolo pubblicata
dalla rivista World Soccer. Nel 2004 è stato inserito nel FIFA 100, una lista dei 125 più grandi
giocatori viventi, selezionata da Pelé e dalla FIFA in occasione del centenario della federazione.
Considerato come uno dei primi veri terzini offensivi e uno dei migliori in assoluto nella sua
posizione.
Caratteristiche tecniche [modifica]
Era un terzino offensivo, dotato di eccellenti doti fisiche e tecniche[2], con doti da velocista, tanto da
aver vinto nel 1958 a Bergamo i campionati studenteschi dei 100 metri con il tempo di 11
secondi[3].
Carriera [modifica]
Giocatore [modifica]
Club [modifica]
Iniziò la carriera nella squadra di calcio del suo paese natale, la Trevigliese, nel ruolo di attaccante.
Venne scoperto da Helenio Herrera che lo portò all'Inter per il finale di stagione 1960-1961,
trasformandolo in terzino "fluidificante", primo nel suo genere[4] insieme a Vittorio Calvani. Proprio
a Calvani è legato il suo destino: il 14 giugno 1961 l'Inter giocò un'amichevole contro il
Fluminense, e Facchetti, che ben impressionò, venne schierato al posto di Vittorio Calvani poiché
quest'ultimo era alle prese con un fastidioso callo.[5]
L'esordio in Serie A avvenne il 21 maggio del 1961, in un Roma-Inter conclusosi con la vittoria dei
nerazzurri per 2-0.
Facchetti divenne uno dei cardini della cosiddetta Grande Inter che si aggiudicò la Coppa dei
Campioni nel 1963-1964 e nel 1964-1965 e il campionato italiano nel 1962-1963, 1964-1965, 19651966 e 1970-1971. Con la squadra nerazzurra vinse anche due Coppe Intercontinentali ed una
Coppa Italia. Con l'Inter in 634 partite realizzò 75 gol: fu nel 1965-1966 il primo difensore a
segnare 10 reti nel campionato italiano. Verso la fine della carriera venne schierato anche come
libero. Come giocatore si rivelò fondamentalmente corretto in campo: venne espulso solo una volta
nell'arco di tutta la sua carriera, per proteste. Nel 1965 sfiorò il Pallone d'oro ad 8 punti dal
vincitore, Eusébio.
In Nazionale Facchetti esordì, insieme a Vieri, il 27 marzo 1963 nell'incontro valido per la
qualificazione all'Europeo del 1964 disputato ad Istanbul contro la Turchia in cui l'Italia vinse per 10[6]; da allora disputò un totale di 94 partite con gli azzurri, record superato poi da Dino Zoff, Paolo
Maldini, Fabio Cannavaro e Gianluigi Buffon. Vinse da capitano gli Europei del 1968 e arrivò
secondo dopo la storica vittoria per 4-3 sulla Germania Ovest ai Mondiali di Messico 1970.
Con Tarcisio Burgnich, Facchetti ha formato il duo difensivo più longevo nella storia della
Nazionale di calcio: undici anni, dal 1963 al 1974, disputando insieme 58 partite di cui 45 come
coppia di terzini, superando in questa particolare classifica binomi storici quali Rosetta-Calligaris,
Foni-Rava e Ballarin-Maroso.
Dirigente [modifica]
Lo stesso anno in cui diede addio al calcio ebbe l'opportunità di fare il dirigente accompagnatore
dell'Italia durante il Campionato mondiale di calcio 1978 in Argentina.
Dopo esser divenuto rappresentante all'estero per l'Inter, divenne vicepresidente dell'Atalanta, per
poi tornare dai nerazzurri di Milano durante la presidenza di Massimo Moratti col il ruolo di
Direttore Generale. Divenne vicepresidente dopo la morte di Giuseppe Prisco e, infine, presidente il
19 gennaio 2004, dopo le dimissioni di Massimo Moratti.
Da presidente dell'Inter ha vinto uno scudetto, due Coppe Italia e due Supercoppe italiane.
Carriera
Giacinto Facchetti
Dati biografici
Nome Giacinto Facchetti
Paese
Italia
Altezza 188 cm
Peso 85 kg
Calcio
Dati agonistici
Ruolo Difensore
Ritirato 1978
Carriera
Giovanili
1956-1960
Trevigliese
Squadre di club1
1960-1978
Inter
475 (59)
Nazionale
1963-1977
Italia
94 (3)
Palmarès
Mondiali di calcio
Argento
Messico 1970
Europei di calcio
Oro
Italia 1968