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Sergio Breviario
The Time Machine Oltrepò
Una mostra dell'artista Sergio Breviario,
vincitore del Concorso RIGENERAZIONE - 48° Edizione del Premio Suzzara
Progetto per la Galleria del Premio Suzzara,
all'interno di Emblematici Sesto Senso e Distretto Culturale DOMInUS
21 settembre - 30 novembre 2014
inaugurazione: domenica 21 settembre 2014, ore 11.00
Galleria del Premio Suzzara
Via Don Bosco 2/a, Suzzara (MN)
Il progetto The Time Machine Oltrepò di Sergio Breviario risulta tra i quattro progetti
vincitori del concorso Rigenerazione indetto nellʼambito della 48° edizione del Premio
Suzzara (2013) dal titolo La terra si muove con il senso a cura di Paola Boccaletti,
Elisabetta Modena, Marco Scotti.
Gli eventi sismici che nel maggio 2012 hanno coinvolto anche il territorio mantovano,
hanno evidenziato la natura effimera e provvisoria di ciò che si immaginava stabile e
duraturo. Precarietà, mobilità, velocità e transitorietà sono, dʼaltra parte, gli ingredienti che
hanno in gran parte contraddistinto lʼarte del XX secolo e quella contemporanea.
Lʼintroduzione nellʼopera di materiali eterogenei, deperibili e provenienti dai più differenti
contesti e il ricorso allʼinstallazione hanno completato quel processo che giunge a mettere
in discussione un intero sistema, anche quello critico e conservativo, e la stessa natura
durevole e stabile del concetto di arte, collezione e museo.
Lʼarte esce anche dai luoghi deputati e si affaccia negli spazi pubblici e cittadini. Da queste
riflessioni è nata dunque la mostra che nel 2013 ha visto protagonisti presso la Galleria del
Premio di Suzzara Mario Airò, Elisabetta Di Maggio, Eva Marisaldi e Liliana Moro, e il
concorso Rigenerazione di cui Sergio Breviario è risultato vincitore.
Per il progetto The Time Machine Oltrepò, Sergio Breviario ha costruito set fotografici
utilizzando come scenografie le facciate degli edifici messi in sicurezza a seguito dei danni
subiti a causa del sisma, coinvolgendo gli abitanti del luogo come attori, comparse e
scenografi. Per la realizzazione di questi set è stato infatti indispensabile creare un
rapporto con le persone del luogo che hanno collaborato attivamente e con disponibilità al
progetto. La mostra, allestita allʼinterno della Galleria del Premio Suzzara, racconta e
mette in scena questi set e documenta quanto avvenuto nellʼOltrepò negli ultimi mesi
attraverso un allestimento degli scatti dellʼartista.
Partendo dallʼidea di viaggiare nel tempo, dallʼOltrepò mantovano alla ricerca di luoghi
lontani, mitici, a volte conosciuti solo grazie al cinema o tramite fotografie, alla ricerca
dellʼimmagine di un tempo che non è mai esistito e mai esisterà, se non nelle nostre menti,
lʼartista ha reinterpretato uno degli elementi che più contraddistinguono i paesi colpiti dal
terremoto: “cammino per il centro di un piccolo paese, Moglia: transenne, detriti e spazi
vuoti. Case, portici e campanili, con scheletri di legno che fungono da sostegno, fermano il
tempo a quel giorno quando tutto è avvenuto. Mi piace il mantovano perché in calde
giornate come questa si sente quello strano senso di vuoto comune a molte province
italiane. Ma questi scheletri rendono le architetture ancora più malinconiche, perché
certificano lʼassenza umana e fanno pensare a una vita passata, lontana. Questi legni,
massicci e forti, fanno apparire tutto fragile, sembrano ossa in grado di reggere il corpo
dallʼesterno. Guardo questa casa e aspetto lʼarrivo di un cowboy in sella al suo cavallo da
un momento allʼaltro. Pare di stare in un film di Sergio Leone, un classico spaghetti
western. Oggi, queste grosse travi fungono da macchina del tempo in grado di farci
raggiungere luoghi lontani, legati a questa provincia italiana solo tramite lʼimmaginazione.
Ma per rendere possibile questo salto servono coincidenze, somiglianze e colpi di fulmine,
come capita agli innamorati”.
Il progetto è stato selezionato tra le proposte di tredici artisti nati dopo il 1970, invitati a
partecipare al concorso per la realizzazione di quattro interventi ed installazioni artistiche
nel territorio dellʼOltrepò Mantovano, nello specifico Galleria del Premio Suzzara,
Ecomuseo delle Bonifiche di Moglia, Museo Civico Polironiano di S. Benedetto Po,
SIPOM-Sistema Parchi dellʼOltrepò Mantovano.
Gli artisti invitati, tutti con esperienze di caratura nazionale e internazionale, sono Paola
Anziché, Sergio Breviario, David Casini, Ettore Favini & Antonio Rovaldi, Stefania Galegati
Shines, Alice Guareschi, Ozmo, Diego Perrone, Luca Pozzi, Laura Renna, Matteo Rubbi,
Sissi e Luca Trevisani.
La giuria composta da esperti di arte pubblica contemporanea, Roberto Pinto, docente
dellʼuniversità di Bologna e Marco Bazzini, già direttore del Centro Pecci per lʼArte
Contemporanea di Prato, insieme a quattro responsabili degli enti coinvolti ha selezionato
quattro progetti: quello di Sergio Breviario, Ettore Favini & Antonio Rovaldi, Stefania
Galegati Shines e Paola Anziché.
La 48° edizione del Premio Suzzara - La terra si muove con il senso si inserisce nel
progetto Il sesto senso. Conoscenza e uso responsabile del patrimonio culturale e
ambientale come diritto di ogni cittadino, cofinanziato dal Consorzio Oltrepò Mantovano,
Fondazione Cariplo e Regione Lombardia, allʼinterno del progetto Nel segno mantovano.
Progetto di governance per lo sviluppo delle identità territoriali, ente capofila la Provincia di
Mantova. Lʼevento rientra nelle azioni previste nellʼambito di DOMInUS, Distretto culturale
dellʼOltrepò Mantovano per lʼInnovazione, lʼUnicità e lo Sviluppo, promosso e realizzato da
Fondazione Cariplo allʼinterno del più ampio progetto Distretti Culturali.
Lʼartista
Sergio Breviario (Bergamo, 1974). Vive a Bottanuco (BG) e lavora a Milano. Utilizza la
fotografia come strumento per elaborare le immagini al pari del disegno, impiega diversi
media artistici per riflettere sul gioco di spazi pieni e vuoti, sulla forma geometrica delle
strutture che rimandano a un carattere del tutto visionario dellʼimmagine. Tra le più recenti
mostre personali ricordiamo: Blemmi, Posteria Cafè, Milano, 2014; La Logica del
Tornasole, CARS, mostra di fine residenza, Palazzotto di Orta san Giulio, Omegna, 2013;
21 Quadrati, Galleria Marie-Laure Fleisch, Roma, 2013; Prototipo di macchina per la
conquista del mondo, Fondazione Pescheria Centro Arti Visive, Pesaro, 2012; Lʼerba del
re non fa crescere i fiori, Fabio Tiboni arte contemporanea, Bologna 2010; Diciannove
novantasei: mi edifico e ti guardo, Viafarini, Milano, 2006. Tra le collettive: Se di-segno, a
cura di Sergia Avveduti, Padiglione Esprit Nouveau, Bologna; Arimortis, a cura di Roberto
Cuoghi e Milovan Ferronato, Museo del Novecento, Milano, 2013; Punti di Vista. Identità
Conflitti Mutamenti, Galleria Nazionale, Cosenza, 2012; A ruota libera, a cura di Milovan
Farronato e Chiara Agnello, MAXXI, Roma, 2011.
21 settembre – 30 novembre 2014
Data di inaugurazione: domenica 21 settembre, ore 11.00
GALLERIA DEL PREMIO SUZZARA
Via Don Bosco 2/a
46029 Suzzara (MN)
tel 0376 513513
[email protected]
www.premiosuzzara.it
ingresso gratuito