PLASMA FRESCO CONGELATO (PFC)
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PLASMA FRESCO CONGELATO (PFC)
PLASMA FRESCO CONGELATO (PFC) Descrizione - Il PFC è ottenuto da plasma da singolo donatore di sangue intero o da aferesi, congelato entro 6 ore dalla raccolta. Contiene normali livelli di fattori stabili della coagulazione, albumina, Ig, fattore VIII almeno al 70% del contenuto fresco. - Volume di PFC da sangue intero: di norma 180-300. - Volume di PFC da plasmaferesi 300-600. Compatibilità - Non richiesta, determinare gruppo ABO Rh e dare plasma ABO compatibile. Paz AB: solo plasma AB, paz. A: plasma A o AB, paz. B: plasma B o AB, paz. 0: plasma 0, A,B, AB. Il fattore Rh non è importante. Scadenza - 24h dopo lo scongelamento. Per ottenere il massimo beneficio dovrebbe essere infuso entro 6 h. Conservazione - Dopo lo scongelamento in una frigoemoteca monitorata a 1-6°C. Restituire immediatamente al SIT se non utilizzato. - Congelato se mantenuto costantemente a<-40°C: 24 mesi, <a –30: 12 mesi, tra –25° e –30°: 6 mesi, tra –18 e –25: 3 mesi. Tempo minimo di preparazione - 30 minuti Indicazioni - Deficit congeniti o acquisiti di singoli fattori della coagulazione, in presenza di emorragia o quando devono essere sottoposti a procedura invasiva, quando il tempo di protrombina (PT), e/o il tempo tromboplastina parziale (PTT), espresso come rapporto paziente/ controllo sia uguale o maggiore a 1,5 (INR <1,6 corrisponde a livelli<30% del normale) e non si possano utilizzare i concentrati degli specifici fattori o siano presenti carenze multifattoriali. - Pazienti con sanguinamento massivo che sono a rischio di deficit dei fatt. della coagulazione in attesa dei risultati del PT e PTT. - Nella fase acuta della CID, con coagulopatia da consumo accertata con comparsa contemporanea di alterazioni del PT, PTT, significativa diminuzione del fibrinogeno e delle piastrine, in presenza di FDP. - Porpora Trombotica Trombocitopenica , Sindrome Emolitico-Uremica, sindrome HELLP. - Coagulopatia da anticoagulanti orali, in range terapeutico o sovradosaggio. Dosaggio - Secondo del peso e le condizioni cliniche. Dovrebbe essere guidato dai test della coagulazione. 10ml/kg per mantenere l’emostasi; come dose iniziale a volte può essere necessario 15ml/kg (4-6 unità per un adulto). Controindicazioni - Come apporto nutritivo. - Per espandere il volume plasmatico. - Per correggere stati ipo-disprotidemici. - Nei deficit congeniti o acquisiti dei fattori della coagulazione non accompagnati da emorragia. - A scopo profilattico in caso di circolazione extracorporea o di trasfusione massiva. - Nelle epatopatie croniche senza emorragie in atto. - Per trattare emorragie in assenza di deficit dei fattori della coagulazione. Somministrazione - Dovrebbe essere somministrato attraverso un filtro standard entro 4 h. - La velocità di infusione dovrebbe essere di circa 10 ml/min se non controindicato dalle condizioni del paz. - Non aggiungere farmaci o soluzioni all’unità né utilizzare per essi, lo stesso deflussore. Possibili effetti collaterali - Reazioni febbrili. - Reazioni allergiche, possibili reazioni anafilattiche. - Trasmissione malattie infettive: epatiti virali, malaria, citomegalovirus, virus di Epstein-Barr, HIV, altri. - Reazione emolitica. - Sovraccarico cardio-circolatorio. - Complicazioni metaboliche: tossicità da citrato, acidosi, ipotermia, nella trasfusione massiva deplezione di fattori labili della coagulazione e piastrine. - Contaminazione batterica del sangue. - Effetto immunosoppressivo. - Raramente TCD positivo, TRALI. Parametri della Coagulazione Raccomandati per Comuni Procedure Procedure invasive Conta piastrinica INR Puntura lombare >= 50.000 =< 1,5 Paracentesi >= 30.000 =< 2,0 Toracentesi >= 50.000 =< 1,5 Catetere succlavia (subclav/IJ line) >= 30.000 =< 1,5 Biopsia epatica >= 50.000 =< 1,5 Biopsia renale >= 50.000 =< 1,5 Cateteri di Hickmann, Groshong >= 50.000 =< 1,5