Leggi le prime pagine

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Cibi energetici
Quadrifoglio
Erbe aromatiche
Erba
Fieno
Acqua
La piramide nutrizionale
La tazza rovesciata
Beaubourg
Il Centre Pompidou, luogo d’incontro di giovani artisti e
performer, musicisti e skater, presta il nome alla collana di
Edizioni Clichy che dà voce allo spirito della cultura pop, in
tutte le sue espressioni: dalla musica al cinema alla danza,
alla narrativa postmoderna che sappia venire incontro ai
lettori più diversi. Un percorso aperto, curioso, che si apre
a ogni tipo di espressione, compresa la graphic novel, e che
esplora senza snobismi quello che si muove intorno a noi.
Klaus Puth
tutti in forma con le
yoga-mucche!
© 2011 Bastey Lübbe GmBH & Co. - KG
Originally published in Germany in 2009 under the title
«Bleib gesund mit den Yoga-Kühen» by Eichborn Verlag
Per l’edizione italiana:
© 2013 Edizioni Clichy - Firenze
Traduzione di Franziska Peltenburg-Brechneff
Edizioni Clichy
Via Pietrapiana, 32
50121 - Firenze
www.edizioniclichy.it
Isbn: 978-88-6799-011-5
Edizioni Clichy
Scacciare la vecchiaia
Accogliere la vecchiaia
Salutare la nascita
Introduzione
La mia testa è un rottame.
Il campanile della chiesa vicina batte sei rintocchi. Intorno vedo solo qualche mosca che
danza tra i primi raggi del sole estivo.
Sono in ritardo. Non riesco proprio ad alzarmi.
Le altre sono già in fila davanti alla porta
della stalla in attesa del segnale per partire.
Nelli, l’ultima in coda, si volta verso di me.
«Che succede?».
Un paio di rotelle del rottame che ho nel
cervello iniziano a fare un rumore insopportabile.
Riesco appena a sollevare un po’ la testa.
Nelli indietreggia verso di me, e si china.
«Come stai?» chiede sottovoce.
Provo ad alzarmi, lentamente. Ho le zampe
tremolanti.
«Malissimo» le rispondo.
Nelli mi aiuta a uscire, mentre le altre stanno percorrendo il sentiero verso il pascolo. La
gran risata di Elsie fa a gara con il bofonchiare
di Caroline.
«Andiamo al pascolo» dice Nelli «poi ne parliamo».
Riesco a fatica a raggiungere la porta, mentre
il resto del gruppo è già nel cortile che ridacchia
e si diverte. Attraverso il vetro rotto accanto alla
porta mi guarda una sconosciuta, con gli occhi
umidi e perplessi.
Provo a sollevare la testa, ma Nelli, sulle ginocchia, vicino a me, mi trattiene dolcemente.
Mi controlla gli occhi, mi guarda il naso e
mi chiede di farle vedere la lingua. Mi guarda
pure dentro le orecchie e inizia a massaggiarmi
Il sole brilla caldo e limpido sul nostro prato. Mi trascino sotto l’albero di mele e mi lascio
semplicemente cadere a terra.
«Che ha?» chiede Hilde.
Mildred solleva le spalle.
«Un’infezione o qualcosa del genere... ha
mangiato qualcosa che le ha dato noia, o forse
è l’emicrania, o...»
«Ma abbiamo mangiato la stessa cosa!»
dice Clementine tutta spaventata. E di colpo
il gruppo smette di masticare. Linda sputa un
soffione.
lievemente la fronte. Poi massaggia l’occipite,
passa alla nuca, sopra le scapole e lungo tutta la
spina dorsale.
«Niente allarmismi» dice Nelli «non è lo stomaco».
Lentamente sento un lieve brivido correre
attraverso il corpo. Il rottame nella mia testa
inizia a fare meno rumore.
«E cos’ha allora?» vuol sapere Elsie.
«La nostra amica ha solo bisogno di un po’
di riposo e di relax» dice Nelli, accarezzandomi
la schiena per finire il massaggio.
Sono sul prato e improvvisamente mi sento
più leggera. Me la sto godendo: la pesantezza di
piombo è sparita.
Ma Elsie non si accontenta di questa risposta.
«Perché ha bisogno di relax? Fa yoga, no?
Noi tutte facciamo yoga».
Nelli intanto si è alzata.
«Esistono anche altre cose oltre allo yoga,
che aiutano quando uno si sente male, quando
uno è un po’ sballottato, depresso, o semplicemente senza energie...»
«E uno in quei casi si sente come lei?» chiede
Clementine indicando proprio me.
«Esatto». Nelli sorride sorniona «e proprio
per questo, oggi, vi faccio conoscere il Wellness».
«Chi?». Linda si volta come se ci fosse qualcuno dietro di lei.
«Wellness significa tutto quello che fa bene al
corpo, allo spirito e all’anima. Quindi il relax,
l’alimentazione, la meditazione e per esempio i
massaggi...».
«So cosa fa bene al mio corpo e al mio spirito!».
Clementine ed Elsie si voltano scioccate;
Mildred sta per avere un attacco di cuore e respira forte per prendere aria. E proprio dietro
c’è Erich che sghignazza guardando il gruppo.
«Da dove... come hai fatto... mio dio, che
spavento!». Mildred non si riprende dallo shock.
«Come diavolo hai fatto a passare il recinto?».
«Per questo amiamo il nostro Erich! Sempre
pronto quando c’è bisogno!».
Nelli sorride charmant e con un movimento
sinuoso lo invita ad avvicinarsi.
«Erich, per favore, sdraiati sulla schiena qua
davanti a me. Elsie, sii gentile e portami quei
tre bidoni del latte vuoti che trovi oltre il recinto».
Erich un po’ perplesso obbedisce e chiude
gli occhi diffidente.
Nelli prende uno dei tre bidoni e lo appoggia
piano sul petto di Erich. Gli altri due li mette
uno sulla pancia e l’altro sulla parte superiore
della zampa.
«Non ti muovere. Respira lentamente!» dice
Nelli, prendendo un ramoscello sottile che poi
picchietta sul primo bidone. E così crea un
leggero rintocco, poi un altro. Un alternarsi di
ding-dong più o meno intensi. Assomiglia vagamente al campanile della chiesa ormai lontana. Mi sono alzata e ho guardato insieme alle
altre questo insolito spettacolo. Alcune sghignazzavano timidamente.
E poi accade qualcosa di strano.
L’atteggiamento di Erich cambia visibilmente. La bocca serrata si trasforma in un dolce sorriso. Il suo corpo, prima così rigido, si
rilassa. Il respiro diventa sempre più regolare
e profondo.
«Guarda, sembra un bambino» bisbiglia
Mildred. A Linda viene da piangere, deglutisce
e si raschia la gola.
Dopo un quarto d’ora che sembra un’eternità, Nelli mette da parte il ramoscello e si alza.
Erich rimane sdraiato. Ha gli occhi chiusi.
Respira ancora come se dormisse profondamente.
«Erich?»
«Erich??»
«E R I C H!?».
In men che non si dica è in piedi. I bidoni
del latte buttati per terra. Ci guardiamo sconvolte. Lui sembra smarrito.
«Chi... cosa... dove sono?».
Nelli scuote la testa disapprovando.
«Torna tra noi lentamente, nessuna fretta,
nessuna agitazione!»
«Ma come, già finito?» chiede Erich deluso «è
stato così bello, i brividi ovunque, addirittura...»
«Ok. Va bene così!» dice Nelli girando gli
occhi divertita. «D’altra parte si trattava solo
di una prova, come assaggio. Chi vuol essere il
prossimo?».
Più tardi Linda si avvicina a me.
«Mi sento molto meglio!» rispondo contenta
alla sua domanda «niente zampe traballanti e
niente rottame nella testa».
«Bene... Nelli ha detto che domani vuol continuare con il Wellness. Dobbiamo farci i bagni
di fieno e cogliere i fiori di Bach, anche se non
ho idea di cosa siano. Ma... non facciamo più
yoga?».
«Di questo non mi preoccuperei». Divertita guardo il contadino che, scuotendo la testa,
raccoglie i bidoni del latte e li porta sul trattore.
«Siamo sempre le Yoga-mucche!».
Sfuggire alla
routine
Sentire il prato d’estate
Gettare la zavorra
Provare a lasciarsi andare
Fortificare le
difese immunitarie
Affrontare lo stress
Accrescere la vitalita’