Double Impact- Aprilia offroad 450-550 - Moto
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Double Impact- Aprilia offroad 450-550 - Moto
Mono motore_Aprilia RXV_feb07.qxd 12-01-2007 16:19 Pagina 40 monografia motore Double Impact Il bicilindrico off-road dell’Aprilia ha fatto molto parlare di sé negli ultimi anni, sia per i successi ottenuti nelle competizioni, sia perché è il prodotto con cui la Casa di Noale vuole aggredire un segmento di mercato “popolato” da motori ben diversi 40 Moto Tecnica Rocco Inserrato - Foto: Stefano Pelati aprilia off-road 450-550 Il bicilindrico che equipaggia queste moto ha fatto molto parlare di sé, soprattutto perché gli appassionati si sono trovati di fronte una moto a due cilindri, anziché la classica monocilindrica presente in entrambe le categorie. Sono stati molti i successi conquistati dalle Aprilia così motorizzate e, soffermandoci al solo 2006, troviamo la Casa di Noale vittoriosa con la SXV 450 nel campionato Supermotard S2. Il titolo iridato è stato conquistato sia nel campionato costruttori sia in quello piloti, dove Van De Bosch e Giraudo si sono aggiudicati rispettivamente il primo e il secondo posto. Il progetto del propulsore è stato finalizzato per ottenere un’unità dall’ingombro e dal peso comparabile con quello dei rivali monocilindri ma in grado sviluppare prestazioni superiori. Pagina 41 L AYOUT Il motore off-road della Casa di Noale, al contrario dei concorrenti di mercato, ha un’architettura a due cilindri con disposizione a V di 77°. L’unità oggetto di questo articolo ha una cubatura complessiva di 552,9 cm3, ma ne esiste una versione del tutto analoga da 449,1 cm3. Il basamento motore è ottenuto con due semicarter uniti secondo un piano verticale e le canne dei cilindri sono riportate all’interno della struttura così ottenuta. Il sistema di distribuzione prevede quattro valvole per cilindro ma un singolo albero a camme per testa movimentato da una catena. Le valvole di aspirazione sono comandate direttamente dagli eccentrici ricavati sull’albero tramite punterie a bicchiere, mentre una terza camma pone in movimento, attraverso un rullo, un bilanciere sdoppiato che aziona le valvole di scarico. La miscela aria-benzina viene preparata con un sistema d’iniezione indiretta gestito da una centralina elettronica. Il circuito di lubrificazione del manovellismo Il motore protagonista del servizio fotografico è di preserie e perciò ha “girato” per diverse ore. Le operazioni di smontaggio cominciano con lo scarico dell’olio motore (tappo di sinistra) e della trasmissione. Il bicilindrico a V di 77° off-road della Casa di Noale viene prodotto nelle cilindrate di 552,9 cm3 (oggetto dell’articolo) e 449,1 cm3. Le specifiche di progetto del motore richiedevano che l’unità fosse leggera e compatta. Dopo aver smontato il coperchio di sinistra, potete rimuovere gli ingranaggi di rinvio del motorino d’avviamento. L’alberino che supporta le ruote dentate superiori è cavo in quanto è anche una piccola tubazione del circuito di lubrificazione. monografia motore Giusto un anno fa pubblicavamo la prova della RXV 450 di preserie; nei 12 mesi trascorsi Aprilia ha ultimato l’industrializzazione delle RXV e SXV 450 e 550. 16:19 febbraio 12-01-2007 41 Mono motore_Aprilia RXV_feb07.qxd Mono motore_Aprilia RXV_feb07.qxd 12-01-2007 16:19 Pagina 42 e della parte alta del motore è a carter secco; in una camera separata è presente un olio specifico che lubrifica la trasmissione primaria e il gruppo frizione. Infine è stato utilizzato un impianto a liquido per la refrigerazione del motore. NOTE DI SMONTAGGIO Dall’altra parte del motore occorre smontare il filtro dell’olio (se trovate il coperchio in plastica dovete sostituirlo) e la pompa del refrigerante. Sotto al coperchio è posta la girante, calettata al contralbero della distribuzione; per smontarla utilizzate l’apposito attrezzo. Dopo aver svuotato il motore di tutti i liquidi, procedete con lo smontaggio del carter sinistro dietro al quale è celato il volano. Ora sfilate gli ingranaggi di rinvio del motorino d’avviamento posti sulla sinistra di quest’ultimo (l’alberino con le doppie ruote dentate ha l’O-ring di tenuta), e se il motore è bloccato su un apposito cavalletto inclinatelo per far scolare l’olio e continuate a lavorare dal lato opposto. Quindi procedete rimuovendo il coperchio della pompa del refrigerante e, con lo strumento dedicato, asportate anche la girante facendo attenzione al rasamento sottostante. A questo punto togliete il distanziale che separa il carter destro dal liquido dell’impianto di raffreddamento (è stato inserito per evitare che l’acqua possa alterare le caratteristiche della lega Questo distanziale è stato inserito per evitare che l’acqua possa alterare le caratteristiche della lega di magnesio con cui sono realizzati tutti i coperchi esterni del motore (tranne quello della pompa dell’acqua). 42 Moto Tecnica di magnesio) e continuate con la rimozione del filtro dell’olio. Ora svitate le cinque viti di fissaggio del coperchio frizione o, per maggiore comodità, rimuovete completamente il carter destro. La procedura di smontaggio della frizione consiste nel togliere le sei viti con le rondelle per poter rimuovere le molle e il piatto spingidisco. Proseguite sfilando prima l’asta di comando completa del cuscinetto reggispinta, del rasamento e del puntalino frizione e poi i dischi. Dopo aver raddrizzato le alette della rondella di bloccaggio del dado centrale, utilizzando l’apposito strumento, bloccate la rotazione del mozzo e svitate il dado. Quindi sfilate in ordine il mozzo, il rasamento sottostante, la campana frizione e i cuscinetti a rullini con il distanziale. È ora arrivato il turno della pompa esterna (mandata) del circuito di lubrificazione. Rimuovete il seeger di fissaggio dell’ingranaggio di rinvio della pompa e recuperate il rasamento; ora, mentre sfilate la ruota dentata, fate attenzione ai rullini che non hanno la gabbia e quindi possono uscire dalla propria sede. Smontate l’ingranaggio della pompa Smontate il semicarter destro per portare alla luce la frizione. Per asportare quest’ultima, dovete svitare le sei viti con le rondelle in modo da poter rimuovere le molle e il piatto spingidisco. Proseguite sfilando prima l’asta di comando completa del cuscinetto reggispinta, del rasamento e del puntalino frizione e poi i dischi. La frizione è composta da otto dischi guarniti da 2,75 mm, due dischi condotti da 1,5 mm e cinque dischi condotti da 2,0 mm. Nel montaggio si devono alternare i dischi partendo da quelli guarniti, tra i condotti quelli da 1,5 mm devono essere inseriti per primo e per ultimo. Il kit dischi nuovo deve avere uno spessore complessivo di 35,4 mm. dell’olio e rimuovete il rasamento, il rullino e l’altro rasamento per poi svitare le quattro viti di fissaggio. A questo punto togliete il coperchio, dietro al quale vi è un O-ring, del cui stato d’usura bisogna accertarsi, i lobi della pompa e il rullino. Nel rimontaggio dovete fare attenzione perché il rullino della pompa è lungo 16 mm mentre quello dell’ingranaggio di rinvio è lungo 13,5 mm. Sui lobi, inoltre, sono ricavati dei bulini che indicano la corretta posizione di montaggio (vedi figura nella pagina successiva). Terminato il lavoro sulla pompa dell’olio, proseguite sfilando l’albero di comando del selettore del cambio e svitando le due viti di fissaggio del rocchetto selettore in modo da poter rimuovere anche quest’ultimo. Ora smontate il motorino d’avviamento e posizionate lo strumento che blocca la rotazione dell’albero motore. Tornate a sinistra del propulsore e, dopo aver sfilato le tubazioni dell’olio, svitate il dado che blocca il volano per poi asportare quest’ultimo con l’apposito estrattore. Da questo lato dovete rimuovere anche il sensore che rileva la posizione folle del cambio. Utilizzando l’apposito strumento, bloccate la rotazione del mozzo e svitate il dado. Quindi sfilate in ordine il mozzo, il rasamento sottostante, la campana frizione e i cuscinetti a rullini con il distanziale. Passate allo smontaggio del coperchio delle punterie della testa anteriore e alla messa in fase. Per quest’ultima operazione è necessario svitare la vite dal foro di fasatura, posta sulla destra del motore al di sotto dell’ingranaggio della primaria (vedi foto A), per posizionare nella sede l’attrezzo con cui si rileva la giusta posizione dell’albero motore. In seguito, agendo sul dado della primaria, fate ruotare l’albero motore fino a quando il pistone raggiunge il PMS della fase di compressione; la conferma della posizione corretta è data dalla spina dell’attrezzo Per smontare la pompa di mandata dovete prima rimuovere il seeger di fissaggio dell’ingranaggio di rinvio della pompa e recuperare il rasamento. aprilia off-road 450-550 Pagina 43 monografia motore 16:19 febbraio 12-01-2007 43 Mono motore_Aprilia RXV_feb07.qxd Mono motore_Aprilia RXV_feb07.qxd 12-01-2007 16:19 Pagina 44 Mentre sfilate la ruota dentata dovete fare attenzione ai rullini perché non sono contenuti in una gabbia: per evitare che escano dalla propria sede, potete appoggiare sulla ruota una bussola o un perno come mostrato in figura. La pompa è trocoidale e nel rimontaggio dovete fare in modo che i lobi bulinati delle due giranti siano adiacenti. Fate inoltre attenzione perché il rullino della pompa è da 16 mm mentre quello dell’ingranaggio di rinvio è lungo 13,5 mm: ad occhio è facile confonderli. Sulla sinistra della pompa troverete l’albero di comando del selettore del cambio: sfilatelo e poi svitate le due viti di fissaggio del rocchetto selettore in modo da poter rimuovere anche quest’ultimo. Poi proseguite smontando il motorino d’avviamento. Sistemate come mostrato nella foto di sinistra l’attrezzo che impedisce la rotazione dell’albero motore. Sfilate poi le tubazioni dell’olio poste sulla sinistra del motore e svitate il dado che blocca il volano. Infine rimuovete quest’ultimo con l’apposito estrattore. 44 Moto Tecnica Come già anticipato, il motore è di preserie quindi la testa di sinistra non è quella che troverete sugli attuali motori in produzione. Nella foto di destra è mostrato il componente attuale, che permette di fasare la parte alta della distribuzione semplicemente facendo passare una spina tra la fusione e l’albero a camme. succitato, la quale deve infilarsi nell’apposita sede ricavata sulla maschetta dell’albero a gomiti e quindi deve in parte bloccarne la rotazione. Per la parte alta della distribuzione non ci sono segni di riferimento, semplicemente l’albero a camme è nella posizione corretta quando il foro in esso ricavato combacia con quelli ottenuti nella fusione della testa, ed è quindi possibile infilare una spina (per maggiore chiarezza fate riferimento alle figure qui sopra). Con il manovellismo e la distribuzione in questa posizione potete effettuare la verifica del gioco valvole. Ora smontate il tendicatena meccanico e riposizionate l’attrezzo che blocca la rotazione dell’ingranaggio della primaria, in questo modo potrete rimuovere il dado della ruota dentata posta sul contralbero della distribuzione e allentare il dado della primaria (è sinistrorso). Adesso potete rimuovere il pattino mobile della catena di distribuzione e, con la spina infilata tra albero a camme e testa, svitate la vite di fissaggio della ruota dentata posta sull’albero degli eccentrici (attenzione, quella del cilindro anteriore è sinistrorsa mentre quella del posteriore è destrorsa). Proseguite sfilando la ruota dentata e bloccando opportunamente la catena di distribuzione per evitare che cada all’interno della cartella. A questo punto svitate le viti della testa facendo attenzione di rimuovere completamente prima quella posta sul lato esterno della fusione. Una volta rimossa la testata e la catena di distribuzione, manovrate l’ingranaggio della primaria per far ruotare l’albero a gomiti di 283° in modo da portare il pistone posteriore al PMS della fase di compressione e Foto A, per fasare il motore è necessario svitare la vite dal foro di fasatura e posizionare l’attrezzo con cui si rileva la posizione dell’albero motore. Il pistone deve trovarsi al PMS della corsa di compressione del cilindro su cui si intende intervenire. Ciò deve essere “confermato” dalla spina dell’attrezzo che deve infilarsi nella sede ricavata sulla maschetta dell’albero a gomiti. aprilia off-road 450-550 Pagina 45 monografia motore 16:19 febbraio 12-01-2007 45 Mono motore_Aprilia RXV_feb07.qxd Mono motore_Aprilia RXV_feb07.qxd 12-01-2007 16:19 Pagina 46 Proseguite rimuovendo il tendicatena e il dado della ruota dentata del contralbero della distribuzione, poi allentate l’ingranaggio della primaria. Svitate la vite di fissaggio della ruota dentata posta sull’albero degli eccentrici (attenzione, la foto è della testa del motore di preserie). ripetete la procedura di smontaggio. Al termine, potete rimuovere definitivamente la ruota dentata della primaria, facendo attenzione all’O-ring di tenuta, l’ingranaggio, il coperchietto del contralbero della distribuzione e quest’ultimo. Dietro all’ingranaggio della primaria è presente uno spallamento dell’albero motore che deve essere montato nel senso corretto in quanto presenta del materiale antifrizione solo da un lato. Nel rimontaggio il contralbero deve essere infilato nel foro di passaggio con la sede della chiavetta rivolta verso il basso Con il pistone al PMS della corsa di compressione potete effettuare la regolazione del gioco valvole. Se l’esito è positivo si può evitare di smontare l’albero a camme e quindi la rimozione della vite della testa richiede una chiave a brugola con la testa sferica. (vedi foto B). Svitate tutte le viti di unione del basamento (fate attenzione a quella di scarico dell’olio del cambio: è anche di assemblaggio) e, dopo aver “scollato” i carter con qualche colpo di martello con tampone in plastica, sollevate di qualche centimetro le canne dei cilindri con l’apposito attrezzo. È possibile rimuovere il gruppo termico senza disassemblare il motore: si sfilano completamente le canne e poi, svitando i tappi posti sui carter, con un attrezzo speciale è possibile sfilare lo spinotto del pistone. Ora rimuovete il semicarter sinistro e di seguito l’intero manovellismo (i pistoni sono ancora all’interno delle camicie); fate attenzione all’altro spallamento dell’albero a gomiti, anch’esso ha il materiale antifrizione da un solo lato. Smontate la pompa dell’olio interna, gli alberini delle forchette del cambio, il tamburo desmodromico come mostrato nella foto C (l’alternativa sarebbe stata svitare la vite posta dalla parte esterna del semicarter, per intenderci nella zona della pompa dell’olio esterna), le forchette e i due alberi del cambio. Svitate le viti della testa facendo attenzione che la prima ad essere rimossa sia quella all’esterno della fusione. In seguito ruotate di 283° l’albero motore per portare il pistone del cilindro posteriore al PMS della fase di compressione e ripetete l’intera operazione di smontaggio. Poi rimuovete definitivamente l’ingranaggio della primaria. L’O-ring che vedete nella foto di destra separa l’olio motore da quello della trasmissione. 46 Moto Tecnica In foto è mostrato lo spallamento dell’albero motore, che deve essere montato nel senso corretto in quanto è trattato con un materiale antigrippaggio solo da un lato. TERMICA E MANOVELLISMO Come già anticipato, il bicilindrico off-road dell’Aprilia tra le specifiche di progetto aveva la compattezza; i tecnici hanno dunque deciso di realizzare il motore con un angolo tra i cilindri di soli 77°, una scelta che ha permesso di alloggiare gli organi ausiliari in maniera razionale e compatta. L’impiego agonistico del propulsore ha fatto sì che il non perfetto equilibramento delle forze d’inerzia passasse in secondo piano, e quindi non sono stati previsti contralberi di bilanciamento (il valore delle Le catene della distribuzione devono essere rimontate con la maglia di colore diverso rivolta verso l’esterno. Inoltre non invertite l’anteriore con la posteriore: l’utilizzo provoca sempre un certo assestamento che è meglio non cambiare. forze è comunque inferiore a quello di un monocilindrico). La versione da 449,1 cm3 (sigla V4.5) ha valori di alesaggio e corsa pari a 76,0 x 49,5 mm, mentre le misure aumentano sino a 80,0 x 55,0 mm per la versione da 552,9 cm3 (sigla V5.5); di conseguenza i rapporti C/D sono rispettivamente di 0,651 e 0,687. Il rapporto di compressione del V4.5 è di 12,5:1, mentre per il V5.5 scende a 12,0:1. Come si può osservare dai numeri, l’aumento di cilindrata è stato ottenuto intervenendo sia sull’alesaggio che sulla corsa; l’utilizzo dello stesso albero motore Con l’attrezzo mostrato in foto potete sollevare le canne dei cilindri di qualche centimetro. Nel rimontaggio fate attenzione perché su di esse è ricavata una tacca che deve essere allineata con il piano di chiusura del motore. ha comportato che le bielle fossero riprogettate. La richiesta di ridurre al minimo la massa del motore (circa 32 kg senz’olio) ha spinto gli ingegneri all’uso del magnesio per tutta la coperchieria esterna (tranne quello della pompa dell’acqua che è in alluminio, per ragioni di possibile cavitazione) e per il coperchietto del contralbero della distribuzione. Le teste sono uguali per entrambe le cilindrate e sono realizzate con una fusione in conchiglia di lega leggera. La loro altezza, sempre per i motivi precedentemente menzionati, è stata ridotta al minimo. Ora svitate le viti che tengono uniti i due carter motore. Fate attenzione: sono tutte sul lato di sinistra tranne una, tra queste c’è anche vite di scarico dell’olio del cambio. aprilia off-road 450-550 Pagina 47 monografia motore 16:19 febbraio 12-01-2007 47 Mono motore_Aprilia RXV_feb07.qxd Mono motore_Aprilia RXV_feb07.qxd 12-01-2007 16:19 Pagina 48 Foto B, l’albero del rinvio della distribuzione deve essere rimontato con la sede della chiavetta verso il basso; è sagomato in modo da non sfregare sulle canne dei cilindri. Dopo aver estratto l’intero manovellismo, smontate la pompa interna dell’olio. Come quella esterna, è trocoidale e ha i lobi bulinati. LEGENDA: 1. Albero selettore + arpionismo 2. Fermo selettore 3. Molla 4. Anello Seeger 5. Vite TE flangiata 6. Leva index completo 7. Rosetta 8. Molla 9. Paraolio 10. Desmodromico completo 11. Rullo 12. Tamburo selettore marce 13. Perno filettato M8x1,25 14. Piastra fermo selettore 15. Vite TE flangiata M6x12 16. Saltarello per rocchetto 17. Puntale per molla 18. Molla 19. Rocchetto selettore 20. Boccola 21. Molla 22. Puntale per molla 23. Albero forchetta 24. Forchetta 4a-5a 25. Forchetta 1a-3a (uguale a forchetta 2a) 26. Albero forchetta 27. Interruttore spia folle 28. Vite TE flangiata M5x12 29. Anello OR 30. Cuscinetto a sfere 31. Cuscinetto a sfere 32. Vite TE flangiata M5x12 33. Albero primario (SXV Z=13) (RXV Z=12) 34. Boccola 35. Ingranaggio 5a su primaria Z=21 36. Rosetta piana 37. Anello seeger per albero Ø 25 mm (0.98 in) 38. Ingranaggio 3a su primaria (SXV Z=16) (RXV Z=15) 39. Rosetta speciale 40. Ingranaggio 4a su primaria (SXV Z=20) (RXV Z=19) 41. Ingranaggio 2a su primaria (SXV Z=15) (RXV Z=13) 42. Rosetta 43. Cuscinetto a sfere 44. Cuscinetto a sfere 45. Albero secondario 46. Boccola 47. Ingranaggio 2a su primaria (SXV Z=27) (RXV Z=25) 48. Rosetta piana 49. Anello seeger per albero Ø 25 mm (0.98 in) 50. Ingranaggio 4a su secondaria (SXV Z=23) (RXV Z=24) 51. Rosetta speciale 52. Ingranaggio 3a su secondaria Z=23 53. Ingranaggio 5a su secondaria (SXV Z=21) (RXV Z=22) 54. Rosetta 55. Gabbia a rulli 56. Ingranaggio 1a su secondaria (SXV Z=30) (RXV Z=31) 57. Rosetta 58. Cuscinetto a sfere 59. Anello OR 60. Cuscinetto a sfere 61. Paraolio 62. Distanziale (SXV 25x32x22) (RXV 25x32x14) 63. Pignone (SXV Z=15) (RXV Z=16) 64. Anello seeger per albero Ø 25 mm (0.98 in) 65. Forchetta 2a (uguale a forchetta 1a-3a) Uno spaccato del cambio può essere utile nelle operazioni di rimontaggio. 48 Moto Tecnica Foto C, smontate gli alberini delle forchette del cambio, il tamburo desmodromico e le forchette. Ora potete estrarre anche i due alberi del cambio dal basamento motore. Nello schema a sinistra è mostrato il percorso dell’olio tra motore e serbatoio separato. In alto è visibile un condotto del lubrificante. Al loro interno hanno sede quattro valvole in titanio; per il lato aspirazione abbiamo misurato un diametro del fungo di 29,0 mm e una massa di 18 g, i rilevamenti per quelle di scarico hanno restituito 24,5 mm e 14 g. Per tutte le valvole si è riscontrato un diametro dello stelo di 5,0 mm. Abbiamo avuto modo di determinare anche la massa delle molle elicoidali per il ritorno in sede delle valvole più il piattello: per l’aspirazione 32 g, per lo scarico 30 g. Il gioco delle valvole d’immissione deve essere compreso tra 0,07 - 0,22 mm, mentre l’intervallo per lo scarico è di 0,17 - 0,22 mm. La fasatura, per il motore dell’SXV 450 e 550, prevede l’apertura della valvola di aspirazione 18° PPMS mentre la sua chiusura è fissata a 48° DPMI; l’apertura dello scarico incomincia 49° PPMI e si conclude 15° DPMS, con un angolo d’incrocio di 33°. aprilia off-road 450-550 Pagina 49 monografia motore 16:19 febbraio 12-01-2007 49 Mono motore_Aprilia RXV_feb07.qxd Mono motore_Aprilia RXV_feb07.qxd 12-01-2007 16:19 Pagina 50 I carter motore sono uniti secondo un piano verticale; la presenza di camicie riportate fa sì che la rigidezza complessiva aumenti. Nella foto, due viste del carter motore di sinistra. Per le RXV 450 e 550 il motore viene fasato rispettivamente con aspirazione 18° PPMS e 30° DPMI, scarico 31° PPMI e 19° DPMS, con incrocio di 37°. La camera di combustione è molto raccolta; a causa delle valvole in titanio le sedi e le guide sono ottenute con un materiale che aumenta la resistenza all’usura. Della camera di combustione si può inoltre osservare come la candela si inserisca con una certa inclinazione. La distribuzione prevede due catene separate mosse dal contralbero in modo da contenere il diametro della ruota dentata posta sull’albero a camme e quindi ridurre l’ingombro del coperchio delle valvole. Per ridurre le dimensioni del motorino d’avviamento i due propulsori sono equipaggiati con un alzavalvole automatico (centrifugo), in questo modo viene diminuito il rapporto di compressione nella fase di accensione. Scendendo verso il basso, troviamo delle canne cilindro in umido e dei pistoni stampati in lega leggera dotati di un’unica fascia elastica di tenuta e di un raschiaolio (la massa di stantuffo+segmenti+spinotto è di 198 g). Il compattamento del motore ha richiesto anche delle bielle con fusto ad H di lunghezza piuttosto contenuta, anche se ciò comporta una notevole spinta laterale del pistone sulle pareti del cilindro (la massa di biella+viti è di 318 g). Tra i vantaggi dell’architettura bicilindrica troviamo la cubatura unitaria ridotta: questa caratteristica ha permesso di realizzare un albero motore monolitico compatto e leggero (abbiamo misurato una massa di 2.850 g) che, grazie ad un minor effetto giroscopico, assicura una risposta rapida al comando del gas. L’utilizzo del medesimo albero per Il basamento è realizzato con una pressofusione di alluminio e silicio. Nelle immagini è mostrato il carter di destra con ancora montate le due pompe dell’olio. 50 Moto Tecnica TRASMISSIONE La velocità di rotazione dell’albero motore viene inizialmente demoltiplicata attraverso la trasmissione primaria, realizzata con ruote a denti dritti che restituiscono un rapporto pari 0,393 (22/56). La ruota dentata di dimensioni maggiori ruota insieme alla campana della frizione, componente realizzato dalla Adler. Quest’ultima è del tipo in bagno d’olio ed è composta da otto dischi guarniti da 2,75 mm e sette dischi condotti di spessore differenziato (due da 1,5 mm e cinque da 2,0 mm). Il comando della frizione è a cavo e quando lo si aziona per disconnettere la trasmissione si deve vincere la forza di sei molle elicoidali. Il funzionamento del cambio è del tipo classico: quando si aziona la leva in pratica si movimenta un selettore che fa ruotare un tamburo desmodromico; su quest’ultimo sono ricavati dei particolari profili che, guidando le tre forchette, portano in presa gli innesti sulle ruote dentate. Il tamburo desmodromico, in Ergal, è ricavato dal pieno; questo ha portato gli ingegneri dell’Aprilia ad interporre, tra le gole e i perni guida delle forcelle, delle piccole boccole in modo da diminuire l’eccessiva usura che si avrebbe con il contatto acciaio-Ergal. La trasmissione si avvale di due alberi su cui sono in presa cinque coppie di ruote a denti dritti. I cinque rapporti variano in funzione della cilindrata e della destinazione del propulsore. aprilia off-road 450-550 Pagina 51 Le teste sono uguali per entrambe le cilindrate e sono realizzate con una fusione in conchiglia di lega leggera. Per contenere gli ingombri la loro altezza è stata ridotta al minimo. Come avevamo anticipato, il motore ha alle spalle qualche ora di lavoro. La camera di combustione è molto raccolta e la candela si inserisce con una certa inclinazione. Le quattro valvole sono in titanio, quelle di immissione sono da 29,0 mm e hanno una massa di 18 g; per lo scarico i valori sono di 24,5 mm e 14 g. La molle elicoidali del lato di aspirazione hanno una massa di 32 g, mentre per quelle di scarico il valore scende a 30 g. monografia motore entrambe le cubature comporta comunque un diverso equilibramento. Sul V5.5, dove è necessaria una superiore massa, sono stati impiegati inserti di Mallory. Tutti questi componenti sono racchiusi in due semicarter realizzati in una lega di alluminio e silicio, ottenuti con un processo di pressofusione. Anche se nella sostanza i motori off-road Aprilia sono tutti uguali esistono due diversità. La prima differenzia i carter in funzione della cilindrata: i 550 hanno il piano su cui va a battuta la testa che “sporge” leggermente più in fuori rispetto ai carter. La seconda è in funzione dell’utilizzo del motore. Quelli destinati all’SXV hanno l’area della zona in prossimità dell’albero secondario del cambio sagomata in modo diverso: questo, infatti, deve uscire maggiormente dai carter a causa del forcellone e della ruota posteriore più larghi. 16:19 febbraio 12-01-2007 51 Mono motore_Aprilia RXV_feb07.qxd Mono motore_Aprilia RXV_feb07.qxd 12-01-2007 16:19 Pagina 52 Sulle camicie sono presenti degli O-ring che impediscono che l’olio si mischi con il liquido refrigerante. Sulla maschetta si nota uno dei fori per l’attrezzo della messa in fase. Inoltre l’albero di uscita (come del resto il carter) è diverso a seconda che il motore sia destinato all’impiego enduro o supermotard per i motivi già citati precedentemente. Di conseguenza anche il rapporto finale della trasmissione varia in funzione dell’utilizzo del propulsore e della cilindrata. ALIMENTAZIONE INIEZIONE Il bicilindrico off-road utilizza un sistema di alimentazione ad iniezione indiretta con controllo elettronico. I corpi farfallati sono da 38 mm per il 450 e da 40 mm per il Il pistone ha solo due segmenti di tenuta, mentre sul cielo presenta delle vistose sacche per le valvole. Questo è dovuto allo spinto rapporto di compressione e alle ampie alzate. 550, entrambi prodotti dalla Dell’Orto. In particolare l’elettronica che gestisce l’accensione è progettata dalla Walbro Italy e Aprilia mette a disposizione in rete diversi tipi di mappature, che possono essere scaricate all’interno del sistema controllo motore tramite un particolare strumento di diagnosi. Il sistema di adduzione della benzina è del tipo returnless e il regolatore di pressione del carburante è posizionato all’interno del serbatoio sulla mandata della pompa. L’aria aspirata viene invece filtrata da una cartuccia a secco. LUBRIFICAZIONE La lubrificazione del manovellismo e della parte alta di questo motore è a carter secco ed è separata da quella della trasmissione primaria e della frizione. Ciò permette di non inquinare l’olio motore con i residui dell’usura dei dischi della frizione migliorandone l’efficacia, dall’altra parte è possibile utilizzare uno specifico olio per trasmissioni. L’impianto consta di due pompe trocoidali movimentate da ingranaggi. Quella interna recupera l’olio dal fondo del propulsore e lo invia al serbatoio; è invece la pompa esterna a L’albero motore è monolitico e ha una massa di 2.850 g. Il componente è compatto e leggero, di conseguenza il suo minor effetto giroscopico permette una risposta rapida al comando del gas. 52 Moto Tecnica SERVIZI La scelta di un sistema di raffreddamento a liquido era scontata per un motore che aprilia off-road 450-550 Pagina 53 nasce dalle competizioni: permette un’efficiente dissipazione del calore, quindi un minor decadimento delle prestazioni con l’aumento della temperatura, con ingombri decisamente ridotti. L’impianto consta di una pompa con una girante metallica posta sul contralbero della distribuzione. Il generatore di corrente è collocato nella parte sinistra del carter motore e utilizza dei componenti rotorici alle terre rare che, abbinati agli statori posti dietro al semicarter esterno, permettono di sviluppare una potenza di 350 W. Nonostante il motore sia utilizzato nelle competizioni, è munito di un motorino d’avviamento di piccole dimensioni; questo, come già anticipato, grazie ai decompressori automatici posti sugli alberi a camme. CONCLUSIONI Nella nostra visita al reparto corse e sviluppo off-road di Aprilia, abbiamo avuto modo di osservare come su questo progetto lavorino tecnici motivati e appassionati. Tali caratteristiche, insieme al duro lavoro di progetto e sperimentazione, hanno fatto sì che nel giro di qualche anno venisse La frizione è del tipo in bagno d’olio ed è prodotta dalla Adler. Nell’impiego agonistico la risposta del motore enduro e supermotard non ha richiesto l’utilizzo di un sistema antisaltellamento. Le bielle hanno il fusto ad H e il loro interasse è piuttosto ridotto. Questo ha permesso di compattare in altezza il motore, anche se così si genera una superiore spinta laterale del pistone sulle pareti del cilindro. La massa delle bielle con le viti è di 318 g. Il tamburo desmodromico del cambio è in Ergal. Per non far lavorare questo materiale direttamente a contatto con l’acciaio delle forchette, tra i componenti sono interposte delle boccole. monografia motore mandare in pressione il lubrificante che, dopo essere stato filtrato, raggiunge il manovellismo e la parte alta della testa. L’alberino che sostiene il doppio ingranaggio della catena di ruote dentate del sistema di avviamento è cavo e al suo interno scorre l’olio che va a lubrificare le bielle. I tubi posti dietro al carter sinistro del motore sono dei passaggi per il lubrificante del motore. Su una di queste tubazioni è realizzato un foro che permette al lubrificante di raggiungere gli avvolgimenti elettrici dell’alternatore raffreddandoli. Per separare l’olio del cambio da quello del motore, la ruota dentata della trasmissione primaria prevede un O-ring di tenuta. Nel cambio è previsto un superiore livello d’olio rispetto alla frizione, limitando così le perdite che si avrebbero nella frizione stessa a causa di un’eccessiva quantità di liquido. Il circuito prevede anche un recupero dei vapori dell’olio. Le quantità di lubrificante motore e della trasmissione sono rispettivamente di 1,35 litri e di 0,65 litri. 16:19 febbraio 12-01-2007 53 Mono motore_Aprilia RXV_feb07.qxd Mono motore_Aprilia RXV_feb07.qxd 12-01-2007 Il sistema di lubrificazione è a carter secco, perciò sono necessarie due pompe. Quella esterna manda in pressione l’olio nel motore, mentre quella interna lo recupera dal fondo e lo invia al serbatoio. 16:19 Pagina 54 Sui tubi che si trovano dietro al carter sinistro del motore è realizzato un foro che permette al lubrificante di raggiungere gli avvolgimenti elettrici dell’alternatore: in questo modo vengono raffreddati. Aprilia SXV/RXV 450 e 550 Olio consigliato: SAE 10W-60 - CCMC G-4 API SG Nome Tipo API JASO/ACEA SAE Racing 4T 100% Sintetico SJ MA-A3 10W-60 Extraraid 4 Base Sintetica SJ A3 15W-50 Moto Plus 4T 100% Sintetico SJ MA-A3 10W-50 Racing X Sintetico Racing - - 10W-60 Motex 4T-X Semi Sintetico SL MA-A3-02 10W-40 Il sistema di raffreddamento a liquido richiede inevitabilmente una pompa che metta in pressione il fluido. 54 Moto Tecnica alla luce un motore capace di mettere la pulce nell’orecchio a tutti i conservatori della categoria, che fino a poco tempo fa vedevano nel monocilindrico 4T l’unica soluzione vincente. Bisogna ricordarsi che quest’unità propulsiva è nata per le competizioni e solo in seguito ne è stato industrializzato il processo tecnologico di produzione. L’idea di progettare una base comune a tutte le moto off-road Aprilia ha consentito di sviluppare un primo prototipo di motore con informazioni ricavate da diversi campi di gara, diminuendo sforzi progettuali, tempi di sviluppo e costi. Naturalmente, poi, con le mappature della centralina e con diverse rapportature del cambio, ogni motore è in grado di esprimere il meglio nel suo segmento. Cogliamo l’occasione per ringraziare lo staff tecnico dell’ing. Macchi e in particolare Romano Premazzi, che ci ha mostrato per filo e per segno come smontare il bicilindrico Aprilia: un’unità, come avrete potuto osservare dalle foto, ben congegnata. L Il motorino d’avviamento è di dimensioni contenute grazie all’adozione degli alzavalvole automatici posti sugli alberi a camme.