Storia di un truffatore, Giuseppe Balsamo, Conte di
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Storia di un truffatore, Giuseppe Balsamo, Conte di
STORIA&CULTURA Storia di un truffatore, Giuseppe Balsamo, Conte di Cagliostro TERRA TRENTINA N 38 el 1786 il “Giornale del Francomuratore”, che circolava nei Circoli massonici viennesi, così descrive il Conte di Cagliostro. “È piccolo, grosso, con spalle larghe e testa tonda, capelli neri, un po’ di rughe, occhi rossi, curvo, naso largo e labbra gonfie... Questo è però il Mago, il Visionario, l’Esorcista ed il Medico di tutti gli uomini, che ha condotto una vita brillante senza che nessuno sapesse dove prendeva i fondi per tenere così alto il tenore della sua vita”, e Giacomo Casanova, nel suo libello “Soliloqui di un pensatore”, disegna Cagliostro come un ciarlatano, delle cui truffe a nobili ed abbienti, non trovava nulla da eccepire, ma a cui rimproverava una carenza di eleganza e di adattabilità. Cagliostro rappresentò il lato oscuro e la personificazione delle tendenze al misticismo ed al magico e al segreto, che in lui si realizzavano anche attraverso l’esaltazione di flussi esoterici e di una sua teosofia, ma anche dalle influenze dell’occulto e dell’alchemico. “Nessuno”, scrive Enrichetta Luisa Baronessa Oberkirch nelle sue memorie, “può rendersi conto con quale passione Cagliostro si entusiasmava di ogni persona che incontrava”. Chi era però Cagliostro, per la cui origine si era interessato anche il Viceré di Napoli, che arrivò a spingersi al punto di incaricare lo scultore Houdon di immortalarlo nel marmo e sul quale Göthe e Schiller dissertarono criticamente, soprattutto sulla credibilità di Cagliostro, fino a giungere alla rottura fra Göthe ed il fisiognomico svizzero Lavater; infine, la figura di Cagliostro scatenò anche l’inquisizione papale ed uno degli ultimi processi per eresia, proprio perché Cagliostro progettava anche lo scioglimento dello Stato papale e cento anni più tardi diventò perfino il protagonista di un’operetta di Johann Strauss? Non amò mai parlare delle sue origini La vita di Cagliostro inizia in modo poco spettacolare l’8 giugno 1743 a Palermo, dove egli nasce con il nome di Giuseppe Balsamo. Egli non amò mai parlare delle sue origini e creò fantasiose leggende sulla sua nascita. Da giovane si avvicinò alle pratiche dell’occulto e si formò una certa base di conoscenze di medicina e di farmaceutica nel chiostro dei frati di Caltagirone, dove era novizio. Concretamente si comincia a parlare di Giuseppe Balsamo nell’anno 1768 a Roma, dove egli aveva cambiato nome, adottando quello di un prozio di Messina, appunto Cagliostro, e senza nessuno sforzo si elevò al rango di Conte Alessandro di Cagliostro. Insieme con la moglie, la signora Serafina, nata Lorenza Feliciani, viaggiò per tutta Europa, propinando elisir d’amore, sciroppi strani per ringiovanire e trucchi alchemici. Cagliostro speculò molto sull’ambizione degli uomini: egli prometteva agli anziani di diventare giovani, ai brutti di diventare belli, e tutto ciò fece di lui un guaritore miracoloso. Nel 1777 Cagliostro, secondo le sue memorie, venne in contatto a Londra con la Loggia massonica “L’Espérance” e conobbe il sistema degli altigradi della Stretta Osservanza. In queste società segrete trovò il modello per il suo “Antico Rito Egizia- Renzo Fracalossi no”, i cui segreti aveva conosciuto appunto in Egitto e nel quale non veniva esclusa nessuna religione e potevano trovare spazio anche le donne. Queste “Logge di adozione” erano le più spettacolari e straordinarie dell’intero fenomeno della massoneria. Erano logge miste, dove onorificenze e cariche venivano attribuite indistintamente a uomini e donne e l’esistenza di tali logge è documentata anche a Praga e Vienna dopo la metà degli anni ‘80. L’ammissione delle donne alle logge è sicuramente legata all’ideologia della Rivoluzione francese che punta a mutare lo stesso ruolo della donna nella società ed a ciò fa riferimento lo stesso Rituale di Cagliostro: le candidate venivano legate con veli ai piedi delle colonne e quest’operazione era accompagnata dalle seguenti parole “il punto dove siete è annuncio e simbolo della società borghese”. Quando i veli venivano tolti, ciò simboleggiava la liberazione della donna dall’uomo. Chiedeva denaro ai nuovi fratelli Come per tutto il sistema degli altigradi del diciottesimo secolo, anche nella logica di Cagliostro era evidente che nelle sue logge esistesse il grado di Maestro, come conclusione di un percorso iniziatico; però spesso Cagliostro stesso conferiva egli tutti e tre i gradi di Apprendista, Compagno e Maestro: oltre a ciò il Rito Egiziano di Cagliostro aveva altri cinque gradi ed ammetteva un massimo di 192 membri. Infatti i nuovi Fratelli potevano diventare tali solo con la morte di qualcuno, perché il numero di 192 non do- Il viaggio verso Londra sembra una fuga, accompagnata dalle diffamazioni del giornale “Courier des l’Europe”. Il suo piano di importazione a Londra del suo Rito fallisce, anche per le riprese delle diffamazioni sul “Morning Herald” del 2 novembre 1786 e così il 30 marzo dell’anno successivo Cagliostro fa ritorno da Londra sul continente. Il suo traguardo è ora Basilea, dove vive il fabbricante di seta Sarasin e nella Casa Bianca di Sarasin Cagliostro fonda la Loggia Madre delle Terre Elvetiche. Il suo lavoro massonico viene eseguito nel padiglione del Glöcklihofes. Più tardi Cagliostro si ritirò sul Lago Bieler, per esercitare la sua attività, ma anche qui progressivamente perde il suo fascino, agli occhi degli amici svizzeri e la sua aurea magica. A ciò contribuisce molto anche lo scherno delle parole di Elisabeth von der Recke, che stampa a Berlino nel 1787 un articolo contro Cagliostro. A cavallo fra il 1787 ed il 1788 Cagliostro va a Vienna. Ciò ci risulta dalle corrispondenze giornalistiche dalla Svizzera del 17 novembre 1787, in cui si legge “Cagliostro è arrivato a Vienna accompagnato dal suo amico del cuore Lord George Gordon”. Undici giorni dopo sul “Pressburger Zeitung” si riferisce che Cagliostro è alloggiato al Matschaka Hof e agli inizi del 1788 il giornale “Ofner Staatszeitung” ribadisce che il conte di Cagliostro si trova appunto a Vienna. Qui egli propone ed offre le sue cure magnetiche, secondo le forme del famoso Magnetico Franz Anton Messmer, in forma gratuita e ciò per un breve periodo porta una grande affluenza di molti curiosi ed interessati. Forse Mozart, nel comporre il “Così fan tutte” descrivendo la figura del Magnetico dottor Despina, si ispira appunto a Cagliostro che all’epoca era a Vienna. Anche in Svizzera Cagliostro aveva lavorato come guaritore senza chiedere nessun compenso ai suoi pazienti, però non disdegnava affatto dei regali per sua moglie. Ha vissuto anche a Rovereto e Trento Il 6 settembre 1788 Cagliostro arriva a Rovereto, dove il flusso di interessati e di curiosi è enorme, così come si apprende dalle parole del latinista Clementino Vannetti, Segretario dell’Accademia degli Agiati. Egli abita nella casa di Giuseppe Festi ed occasionalmente si trasferisce anche dall’altra parte dell’Adige nel paesino di Villalagarina. Solo pochi sono gli iniziati al Rito Egiziano nell’area di Rovereto e durante il suo soggiorno in quella città lo raggiunge la diffida dell’Imperatore d’Austria Giuseppe II, con cui gli si vieta l’esercizio della medicina. Così dopo 46 giorni Cagliostro lascia la città e si sposta a nord verso Trento. Anche qui, in seguito alla sua grande fama, l’afflusso di gente è enorme. A Trento decide - con una scelta che non si capisce - di andare a Roma. Con un passaporto contraffatto il 13 maggio del 1789 e con diverse lettere di presentazione del Principe Vescovo di Trento Pietro Vigilio Conte Thun, Cagliostro e sua moglie si dirigono a Roma. Anche qui tenta di diffondere il suo Rito Egiziano ma ciò viene visto come una sfida alla Congregazione del Sant’Uffizio. Il 27 dicembre 1789 Cagliostro viene arrestato e rinchiuso a Caste Sant’Angelo; sua moglie Serafina viene messa agli arresti domiciliari nel Convento di Sant’Apollonia ed il 2 gennaio 1790 incomincia il processo dell’Inquisizione che dura tre mesi e si conclude con la sentenza di morte, che però viene sospesa e trasformata in carcere a vita. Dopo quattro anni Cagliostro muore il 23 agosto 1795 nella Fortezza di San Leone presso Urbino all’età di 52 anni e gli viene rifiutato il funerale cristiano. TERRA TRENTINA veva essere aumentato. Gli iniziati venivano progressivamente introdotti nelle operazioni alchemiche per la realizzazione dell’oro e degli elisir di lunga vita e dietro a tali riti magici si tenevano delle sedute spiritiche, dove il medium era il Bene. Cagliostro prometteva rinascita fisica e morale per raggiungere la perfezione. In cima al Rito Egiziano c’erano i grandi Capi Segreti, di cui uno era il Gran Copto, che era lo stesso Cagliostro. Nonostante non venisse mai quantificato un “mattone” di finanziamento, Cagliostro chiedeva comunque ai nuovi fratelli il versamento di somme di denaro, che consentiva di accedere rapidamente ai gradi più alti e questi finanziamenti alimentavano così il patrimonio di Cagliostro. Dopo il primo tentativo di adottare questo rito all’Aja, nel ducato di Curlandia ed a Basilea, invano Cagliostro provò anche ad installarlo a San Pietroburgo e Varsavia, mentre gli riuscì a Strasburgo, sotto la protezione del Cardinale Luigi de Rohan, che favorì l’ingresso di Cagliostro in Francia. La base principale nel 1748 diventa la Loggia “Sagesse Triomphante” a Lione ed un anno più tardi Cagliostro si trasferisce a Parigi, fondando la Loggia “Isis”. A Parigi fu autorizzato l’esercizio del Rito Egiziano attraverso i buoni uffici del Principe di Chartres, Gran Maestro della massoneria francese e non è un caso che costui, cugino del Re di Francia, si fece costruire nel parco della sua villa di Monceau una tomba egiziana fatta a piramide. Dopo un breve periodo però Cagliostro a Parigi viene sospettato di truffa e furto ai danni di Maria Antonietta, per la sparizione di un collier di brillanti, in cui era coinvolto il suo protettore, il Cardinale di Rohan, Grande Elemosiniere di Corte e la compromissione di costui conduce Cagliostro alla Bastiglia. Dopo un processo viene assolto, ma esiliato ed in questo momento comincia la caduta della stella di Cagliostro. 39