Assalto armato, 11 arresti
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Assalto armato, 11 arresti
VENERDÌ 4 APRILE 2014 ANNO XII - N. 80 REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE: Via delle Missioni Africane, 17 - 38121 Trento - Tel 0461 - 211311 - Fax 0461 - 211309 E-mail: [email protected] Distribuito con il Corriere della Sera - Non vendibile separatamente POLITICI E CITTADINI Vigilia del congresso Upt, parla il leader: visione carente SPECCHIARSI NELLE VETRATE DEL PALAZZO Dellai: «La società e la coalizione devono avere un disegno comune» di ISABELLA BOSSI FEDRIGOTTI TRENTO — Lorenzo Dellai non si pronuncia tra i due candidati in corsa per la segreteria (Corrado Buratti e Donatella Conzatti) e chiede al proprio partito di rilanciare la dimensione comunitaria del Trentino. «Nella maggioranza vedo una scarsa comunicazione tra le forze politiche e la difficoltà a individuare un percorso comune. E in Trentino si affievolisce il sentirsi dentro un disegno comune da parte di associazioni, forze economiche, componenti sociali». Pur sottolineando di muoversi «in punta di piedi», l’ex governatore, oggi capogruppo dei Popolari per l’Italia alla Camera, agita la vigilia del congresso dell’Upt, in programma domenica a Vezzano. M olta agitazione sembra regnare nei corridoi della Regione a causa della proposta diversificazione delle indennità dei consiglieri. L’idea, come noto, è che l’indennità sia più alta per chi prima di essere eletto aveva un lavoro autonomo, dunque dovrà pagare di tasca propria i contributi per la propria pensione, e un po’ più bassa per chi aveva un’occupazione dipendente, grazie alla quale ora continua a vedersi riconoscere i contributi previdenziali figurativi. Un principio di apparente equità che, tuttavia, non considera come — al momento di «salire» in politica — mentre i lavoratori dipendenti vanno in aspettativa non percependo lo stipendio, spesso i professionisti e gli imprenditori non staccano del tutto dalle loro attività, dunque conservano almeno parzialmente la relativa fonte di reddito. A parte il fatto che, facilmente, l’uomo della strada, finito un po’ in confusione a causa di questi sofisticati calcoli, si chiederà di cosa mai discutono così animatamente «quelli là», come purtroppo frequentemente si sente definire i nostri amministratori, colpisce, da parte dei consiglieri che protestano, quella sorta di accanimento al centesimo pur in presenza di emolumenti tutt’altro che modesti. E — per dirla con ironia — come succede soltanto nelle grandi occasioni, c’è assoluta trasversalità sulla questione né importa più granché il partito di appartenenza. Un’unica divisione sembra esserci: tra lavoratori autonomi e dipendenti. Lo spettacolo, insomma, non è bellissimo, proprio perché dà l’impressione di una rincorsa alla briciola, quando la torta è bella grande e, così pare, ampiamente sufficiente per il sostentamento di tutte le parti coinvolte. A volte gli amministratori dimenticano, probabilmente, che il palazzo è di cristallo, magari non sempre trasparentissimo, comunque abbastanza per intravedere la scena, e che gli amministrati guardano, si interrogano, inevitabilmente facendo confronti tra le esistenze loro e quelle di coloro che scorgono dietro il vetro. La stessa sorprendente smemoratezza, si sa, è diffusa un po’ dappertutto, anche e forse ancora di più a livello nazionale, e a maggior ragione ci si chiede come mai sia così difficile tenere a mente il semplicissimo concetto che i cittadini non sono ciechi né sordi e, comunque, per lo più muniti di memoria abbastanza solida. Sarà anche vero — questa, di solito, è la vox populi — che i giornali possono esagerare, che cercano scandali anche dove non ce ne sono, che sono sempre pronti a denunciare magagne, qualche volta anche immaginarie; tuttavia — conviene ricordarlo — contribuiscono se non altro a mantenere trasparenti le vetrate del palazzo, a fare da specchio a quel che dentro succede: vi si specchiano mai i nostri amministratori? Cinque stelle 1 «La legge sui vitalizi va annullata Statuto autonomia, grave violazione» A PAGINA 5 A PAGINA 5 Papayannidis Malviventi sospettati anche per l’aggressione di Giovo ai rappresentanti di gioielli 3 Assalto armato, 11 arresti Mercatone Uno, banda sgominata. Studiava altri colpi Ict days Il processo Appalti della polizia Prefetto sotto accusa A PAGINA 7 TRENTO — Undici arresti. Il blitz dei carabinieri del nucleo investigativo di Trento e della squadra mobile è scattato all’alba, nei campi nomadi di Milano, Vigodarzere (Padova) e Verona, dove risiede la maggior parte dei presunti rapinatori, responsabili dell’assalto armato al Marcatone Uno del 14 gennaio scorso. A PAGINA 3 Roat Sardagna e Povo, i timori non rispecchiano la realtà 4 Piedicastello e Gardolo hanno il record dei reati 5 Tra industria e ricerca una sinergia virtuosa di ANDREA ROSSI TONON TRENTO — Gardolo e Piedicastello detengono il record di reati del capoluogo trentino. Sono le due aree in cui è più alta la concentrazione di eventi criminosi. Lo dice il rapporto eCrime su Trento. Secondo l’indagine, sono pochi i casi di violenze denunciati. Un dato sui furti: il 7,6% della popolazione viene derubato. A PAGINA 4 © RIPRODUZIONE RISERVATA Le reazioni 6 Militarizzare la città Andreatta contrario BATTERE IL CRIMINE La sindaca di Rosarno «Cultura vincente» A PAGINA 13 Brugnara TRENTO — Oltre 130 aziende hanno approfittato dei mutui diretti erogati dalla Cooperativa artigiana di garanzia. Due milioni di euro. O meglio: 1,4 milioni già erogati e 600.000 euro in procinto d’essere assegnati. L’iniziativa ha riscosso un successo notevole grazie alle condizioni agevolate degli impieghi al tasso fisso del quattro per cento. A PAGINA 11 Damaggio 2 Valdastico, il ministro «concede» trenta giorni di A. PAPAYANNIDIS TRENTO — Ultimatum del governo sulla Valdastico. «Ancora trenta giorni per cercare un’alternativa», poi il ministero diretto da Maurizio Lupi «adotterà i provvedimenti previsti dalla legge obiettivo». Traduzione: Lupi ignorerà il parere negativo della Provincia di Trento, pur ritenuto vincolante da una sentenza della Corte costituzionale, e darà il via libera alla realizzazione della Valdastico. Lo strappo era nell’aria e ieri si è consumato davanti all’esponente del Nuovo centrodestra, alla presenza del governatore trentino Ugo Rossi, quello veneto Luca Zaia, e il presidente della Brescia-Padova, il sindaco di Verona Flavio Tosi. A PAGINA 2 Romagnoli 7 Artigiani, 130 aziende Affitti, l’assessore respirano con i mutui sostiene gli studenti L’intervista A PAGINA 2 L’ultimatum Il dibattito DEMOCRAZIA CANCELLATA di GIOVANNI PASCUZZI Sono condivisibili le considerazioni svolte dal professor Cubelli sul Corriere del Trentino di ieri. CONTINUA A PAGINA 9 TRENTO — Paolo Castelli, assessore comunale di Trento con delega a istruzione e giovani, si spende a favore di un incontro più facile tra domanda e offerta nell’accoglienza agli studenti universitari. Il riferimento, fuori di metafora, è alle difficoltà riscontrate da chi cerca casa: «Proprietari di appartamenti — dice l’assessore — affittate di più». A PAGINA 7 G4040314 NUOVA SEDE via Dante 32 Via Dante, 32 - Levico Terme (TN) Tel. 0461 706503 - Fax 0461 702032 Cell. 348 8846918 - [email protected] A PAGINA 6 Voltolini Codice cliente: 2684846 2 Venerdì 4 Aprile 2014 Corriere del Trentino Primo Piano TN Sicurezza nel capoluogo L’indagine Presentato il rapporto di eCrime sulla situazione a Trento. Sardagna e Povo, percezione erronea di vulnerabilità 1 Piedicastello e Gardolo, record di reati Violenze, pochi casi denunciati. Il 7,6% della popolazione viene derubata TRENTO — Sono il centro storico con Piedicastello e Gardolo le circoscrizioni della città dove è più alta la concentrazione di reati. La percezione di insicurezza dei cittadini però non riguarda solo queste zone, ma anche quelle di Sardagna e Povo che i dati mostrano essere in realtà meno pericolose rispetto alla percezione dei trentini. Le violenze in città non sono molte, ma oltre il 90% non sono denunciate. Il quadro è offerto dall’«Indagine sulla sicurezza oggettiva e soggettiva nel Comune di Trento» redatta come risultato della prima tranche di ricerca nell’ambito del progetto eSecurity. Il percorso di studio, finanziato dalla Commissione europea e coordinato da eCrime con la questura, il Comune di Trento e Fbk, è stato presentato ieri pomeriggio alla facoltà di Giurisprudenza. Quattro momenti di analisi con cadenza semestrale si alterneranno fino ad aprile 2015 per permettere l’immagazzinamento di dati relativi a eventi criminali, vittimizzazione e percezione di sicurezza in un database integrato e georiferito. I risultati della prima indagine, compiuta nell’ottobre 2013, sono stati presentati ieri. Il questionario è stato sottoposto a un campione di 4.040 residenti a Trento. Ha risposto il 38% delle persone selezionate, pari a 1.525 trentini. «Rispetto ad altre indagini di vittimizzazione si può dire che i dati relativi ai reati a Trento sono in linea se non inferiori a quelli di città simili — spiega Andrea Di Nicola, coordinatore scientifico del progetto —. Quasi tutti i reati riportati dalle vittime si concentrano soprattutto nel centro, ad eccezione dei furti in appartamento, più diffusi nei sobborghi. Il reato più diffuso è il furto di oggetti personali». Le cifre suffragano le dichiarazioni dell’esperto: in un anno (l’indagine si riferisce al periodo ottobre 2012-settembre 2013) si stima che il 7,6% della popolazione cittadina di riferimento (circa 7.300 persone su 96.718 totali) sia stata derubata di oggetti personali. In particolare il 5,7% delle persone che dice vittima di questo reato ri- ferisce di aver subito nell’anno di riferimento un furto, l’1,5% due. Le zone più colpite sono il centro, Piedicastello, Gardolo e Mattarello; secondo le dichiarazioni raccolte il 59,2% degli interessati non avrebbe denunciato il fatto. Le vittime di furti in abitazione sono invece state il 2,9% dei residenti a Trento, soprattutto nelle circoscrizioni di Meano, centro e Mattarello. Anche il 5,5% dei trentini proprietari di un veicolo ha subito un furto. Da auto e moto sono stati rubati oggetti nel 3,7% dei casi. Le vittime dei borseggi a Trento sono state l’1,6% della popolazione con una vittimizzazione concentrata soprattutto nelle circoscrizioni del centro, di Santa Chiara e Povo. In particolare nell’1,4% dei casi si è trattato di un furto con destrezza o con strappo. Il più alto tasso di episodi si è registrato per i borseggi a San Giuseppe-Santa Chiara, in centro, a Piedicastello e a Povo. Un capitolo a parte è quello dei reati violenti che il rapporto mostra in numero maggiore rispetto a quelle denunciate alle forze dell’ordine. Le aggressioni verbali e fisiche riguardano il 4,2% dei trentini e non vengono riportate nel 91,7% dei casi. Il reato colpisce in prevalenza le donne (55%); nel 77,4% dei casi l’autore del reato è un estraneo. Il quadro non migliora se si guarda alle molestie sessuali: quelle verbali riguardano il 4,5% della popolazione, mentre quelle fisiche hanno visto vittime lo 0,5% dei trentini in un anno. Nel primo caso le violenze verbali avvengono per il 92,2% per bocca di estranei, non sono denunciate nel 98,5% dei casi e nel 92,2% delle situazioni la vittima è donna. Le vittime di molestie fisiche (donne nell’86,5% degli episodi) sono invece residenti in centro storico, nell’Argentario, in Oltrefersina e a Gardolo. Per il 50% l’autore è una persona conosciuta: un ex fidanzato (33,3%), un collega (16,6%), un amico o parente. Nel 33,3% la violenza è avvenuta nell’abitazione della vittima e nessuno degli intervistati dice di aver denunciato il fatto. Per quanto riguarda la percezione della sicurezza il 24,1% dei trentini si dichiara a disagio nel passeggiare da solo nel proprio quartiere la sera; il 28,2% teme di subire un reato vicino casa. La proposta «Contratti da forestali» Fratelli d’Italia-An «Provincializzare la polizia locale» sola azione non basta. Non si può pensare di demandare il tema solo agli interventi delle forze dell’ordine, né pensare solo all’installazione di telecamere. Queste sono utili come deterrenti, come la maggior cura dell’arredo urbano e una maggiore illuminazione, ma gli interventi singoli non sono sufficienti. Fondamentale è la convergenza tra gli interessi e i diritti di commercianti e abitanti, il rapporto tra questi, l’amministrazione e le forze dell’ordine». Giuseppe Espa, responsabile della rilevazione campionaria commenta infine le cifre con una precisazione di metodo: «Le statistiche compiute comprendono anche i numeri oscuri e del sommerso. Sono anche previsti meccanismi di correzione che ovviano alle mancate risposte». TRENTO — Provincializzazione della polizia locale, introduzione di una scuola di formazione per gli operatori dei vari corpi, eliminazione dei servizi viabili statici non strettamente necessari, equiparazione del contratto a quello del corpo forestale provinciale. Sono queste, in sintesi, le proposte che il neonato dipartimento «Sicurezza e polizia locale» di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale ha raccolto in un documento che invierà al presidente Ugo Rossi e all’assessore Carlo Daldoss, competente in materia di polizia locale e sicurezza urbana. Redatto in seguito all’incontro con numerosi operatori della polizia locale e diversi amministratori, il documento contiene una serie di «proposte per una migliore gestione della polizia locale nel controllo del territorio e a garanzia della sicurezza dei cittadini», perché, dicono gli esponenti del partito, «in Trentino quello della sicurezza non è solo un problema di percezione». Insomma, si potrebbe fare di più e di meglio. A tal proposito Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale propone il passaggio del personale della polizia locale alla Provincia, mantenendo gli attuali comandi come sedi distaccate: «In tal modo verrebbero meno i vincoli territoriali di competenza e si migliorerebbe l’utilizzo del personale — spiega il consigliere comunale Manfred de Eccher, responsabile provinciale del dipartimento inaugurato ufficialmente ieri — Si potrebbe creare una centrale operativa unica al posto delle sei attuali, nonché potenziare i servizi esistenti, come l’ufficio di polizia giudiziaria Responsabile o il servizio di infortunistica stradale, Manfred de Eccher, e dare vita a nuove specializzazioni, consigliere comunale di ad esempio l’unità cinofila per contra- Trento e responsabile stare lo spaccio di droga, con il perso- provinciale della nale recuperato dall’accentramento sicurezza di Fratelli ed eventuali nuove assunzioni». d’Italia-Alleanza L’introduzione di una scuola di for- nazionale (Foto Rensi) mazione, inoltre, «consentirebbe di garantire una migliore preparazione al personale e di formare i futuri dirigenti del corpo», così come l’equiparazione del contratto della polizia locale a quello del corpo forestale «garantirebbe un contratto migliore e unico per tutto il personale di polizia in modo assolutamente sostenibile». Il documento prevede, infine, una maggior razionalizzazione dei servizi, eliminando, ad esempio, la presenza degli agenti alle rotatorie o ai semafori, i servizi scolastici non strettamente necessari, il controllo delle soste a pagamento: «Sarebbe più utile riassegnare il personale a servizi di controllo del territorio» osserva de Eccher. Alla costituzione del dipartimento «Sicurezza e polizia locale» seguirà, «al massimo entro dieci giorni», la formazione del coordinamento regionale e provinciale e la nomina dei responsabili di zona del partito. M. R. Erica Ferro © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Marta Romagnoli © RIPRODUZIONE RISERVATA Lo studio Il sindaco Andreatta e il ricercatore Di Nicola (Foto Rensi) L’analisi Il sindaco: «No alla militarizzazione». Iacobone: fotografia realistica 2 Andreatta: «Azioni convergenti» TRENTO — No alla militarizzazione, sì al contemperamento delle esigenze di tutti. È la ricetta che il sindaco di Trento Alessandro Andreatta e il questore Giorgio Iacobone propongono per aumentare la sicurezza reale e percepita dei trentini. L’amministrazione e le forze dell’ordine potranno servirsi dei risultati della prima indagine di eSecurity per capire le esigenze del territorio e pensare ad interventi mirati. Secondo il vicequestore aggiunto Salvatore Ascione lo studio di eCrime ha il merito di «far comprendere il sommerso». «Il 29 dicembre scorso Italia oggi ha definito Trento come la città più vivibile del Paese — ricorda il questore Iacobone —. Come forze dell’ordine ci muoviamo per tutelare la sicurezza e mantenere allo stesso tempo la vivibilità. Per rispondere all’esigenza delle persone di sentirsi sicure non è pensabile la sola militarizzazione che non permetterebbe a Trento di rimanere una città viva. È necessario contemperare gli interessi di tutti. Il problema della difficoltà di coniugare le esigenze di tutti emerge quando si agisce con forte repressione: lo si è visto ad esempio nei casi della Cantinota e del Cafè de la paix». Secondo il questore i dati emersi dall’indagine «corrispondono sostanzialmente a quelli dei reati realmente registrati». «Dal punto di vista dell’analisi criminale è importante comprendere il numero oscuro — interviene Salvatore Ascione, dirigente della squadra mobile — solo così ci si può rendere conto di quanti reati sono stati realmente commessi. Altrimenti si rischia di condurre analisi parziali e mettere in atto una prevenzione meno mirata». Cosa fare per aumentare la sicurezza? Lo dice il sindaco di Trento Andreatta: «Bisogna mettere in atto delle azioni convergenti: una Codice cliente: 2684846 Codice cliente: 2684846 Corriere del Trentino Venerdì 4 Aprile 2014 Primo Piano 3 TN Criminalità Giro di vite L’allarme La rapina al Mercatone Uno del 14 gennaio e l’intervento delle forze dell’ordine dopo l’allarme lanciato dai dipendenti Il colpo dello scorso 14 gennaio La mazza Il martello trovato utilizzato dai banditi per infrangere le vetrine che custodivanoi gioielli all’interno del negozio L’arresto Il blitz dei carabinieri del nucleo investigativo a casa di uno dei presunti rapinatori, al momento dell’arresto L’indagine Due mesi di indagini serrate. I malviventi sarebbero gli autori anche dell’aggressione ai rappresentanti di gioielli a Giovo 1 Assalto armato al Mercatone, undici arresti Azzerata una pericolosa organizzazione di rapinatori. I blitz nei campi nomadi TRENTO — Un commando armato. Un modus operandi militare. Veloci, abili e organizzati. Non una vera e propria organizzazione verticistica — non ci sarebbe un solo capo — ma una grande famiglia di «professionisti del crimine». Un’organizzazione pericolosa. Rapinatori con alle spalle un passato di un certo spessore e in calendario numerosi altri colpi in tutto il nord Italia. In particolare nelle zone della Lombardia, Veneto e del Trentino. Professionisti È la fotografia della banda sgomiata dai carabinieri del nucleo investigativo di Trento e dalla squadra mobile in un’indagine congiunta che ha portato all’arresto di ben undici persone. Ieri mattina all’alba è scattato il blitz di carabinieri e polizia nei campi nomadi di Milano, Vigodarzere (Padova) e Verona, dove risiede la maggior parte dei presunti rapinatori. Parliamo di un’associazione a delinquere, interamente composta da italiani nomadi e sinti, dedita alla commissione di furti e rapine, in particolare di gioielli. E tra questi ci sarebbero anche gli autori dell’assalto armato al Marcatone Uno. A soli due mesi dall’irruzione nel negozio di San Michele (il 14 gennaio scorso), che aveva suscitato grande scalpore, seminando il panico tra i cittadini, non abituati ad eventi di questa portata, è già arrivata la risposta delle forze dell’ordine. Gli arresti «Perché — come ha detto il procuratore Giuseppe Amato — il Trentino è un territorio dove la sicurezza è uno dei valori al meglio tutelati». La conferma è arrivata dalla delicata operazione di intelligence dei carabinieri e della polizia, guidati dal colonnello Paolo Puntel, dal capitano Alessandro Firinu e dal vicequestore Salvatore Ascione, che ha permesso di portare in carcere dieci persone, legate da forti vincoli di parentela (sono tutti cugini, fratelli o padre e figli), l’undicesima è ai domiciliari, mentre una dodicesima persona è ancora ricercata. Ecco la banda: Denis Brajdic di Trento, 33 anni, Antonio Brajdic di Milano, 26 anni, Eddy Gashi, 21 anni, di Vigodarzere (Padova), Antonio Brajdic, 54 anni, di Padova, Valentino Brajdic, 24 anni, di Milano, Jimmi Luca Brajdic, 26 anni, di Treviso, Paolo Hudorovic, 40 anni, di Verona, Sandro Luciano Brajdic, di Vogodarzere, 21 anni, Fabio Hudorovic, 23 anni, di Milano e Dania Lovas, 33 anni, di Trento, l’unica agli arresti domiciliari. si sbagliavano. Gli inquirenti Partendo da sinistra il colonnello Puntel, il commissario del governo Squarcina, il procuratore Amato, il questore Iacobone e il vicequestore Ascione. A fianco gli arrestati (Fotoservizio Matteo Rensi) La banda dell’assalto Sarebbe lei una delle basiste del colpo al Mercatone Uno, la stessa che ha prestato l’appartamento, in via Fratelli Bronzetti a Trento, ai complici, base logistica per l’assalto. E sempre sua sarebbe la Re- nault Scenic che la banda armata ha usato per la fuga dopo il colpo da quasi 100.000 euro (94.000 euro per l’esattezza) messo a segno a San Michele. Mentre il compagno, Denis Brajdic sarebbe uno degli autori materiali dell’assal- to. L’uomo, insieme ad Antonio Brajdic, a Eddy Gashi e a un’altro complice, erano saliti sulla Fiat Croma, rubata a Como il 28 novembre 2012, e nel pomeriggio del 14 gennaio erano arrivati in Trentino. Nelle settimane precedenti erano scattati i sopralluoghi da parte della donna e di altri due basisti, Claudio e Luciano Brajdic. Avevano studiato tutto nel dettaglio. Alle 19 il colpo. La banda ha poi abbandonato l’auto rubata a Nave San Rocco, dove hanno fatto il cambio con la Scenic, un’auto «pulita», poi la tappa in via Fratelli Bronzetti. Hanno atteso due ore prima di prendere l’A22 e tornare a casa. Quando hanno imboccato l’autostrada erano probabilmente convinti di avercela fatta. Ma Il furto e la rapina a Giovo Grazie a un lavoro certosino e delicato gli investigatori sono riusciti a risalire alla banda e hanno scoperto che dietro all’assalto c’era un sodalizio di rapinatori, ben organizzati. Clan collegati. Da qui sono risaliti ad altri colpi messi a segno, tra cui quello del 29 novembre 2012 a Giovo ai danni di due rappresentati ai quali avevano sottratto gioielli per 140.000 euro (il colpo sarebbe stato messo a segno da padre e figlio Antonio e Valentino Brajdic), la rapina del marzo 2013 a due rappresentati di gioielli a Parma e al furto di slot machine al circolo tennis del dicembre 2013. Dafne Roat © RIPRODUZIONE RISERVATA Il direttore Le reazioni Il procuratore: da inizio anno, scoperti tutti i responsabili dei colpi. Il plauso di Rossi «Restituita la sicurezza alla provincia» In azione Un malvivente ripreso dalle telecamere TRENTO — «È stata restituita la sicurezza ai cittadini, tutte le rapine e gli scippi commessi dall’inizio dell’anno, che avevano preoccupato i cittadini sono stati scoperti». Parla di un’«intelligente attività di raccordo», il procuratore capo Giuseppe Amato nel commentare la delicata indagine che ha portato all’arresto di undici persone, tra cui presunti responsabili dell’assalto al Mercatone Uno. «È un’operazione importante per la pericolosità dei soggetti e per le modalità preoccupanti» afferma, esprimendo il suo apprezzamento ai carabinieri e alla polizia per il lavoro svolto. Ma Amato si rivolge anche ai dipendenti del Mercatone Uno che, con coraggio, avevano tentato di bloccare il commando armato. «Hanno fatto scattate subito l’allarme e hanno tentato di chiudere il cancello, non ci sono riusciti solo perché c’era la neve ed era ghiacciato, ma hanno dimostrato un alto senso civico» ha continuato Amato, ringraziando anche i colleghi sostituti, Davide Ognibene, Alessia Silvi, Rosalia Affinito e Marco Gallina, che hanno seguito le indagini. Amato rassicura i cittadini sulla sicurezza: «Queste persone ave- vano collegamenti a Trento ma solitamente gravitano in veneto e Lombardia, il nostro territorio è sano, le attività criminose vengono fatte da persone da fuori». È soddisfatto anche il commissario del governo Francesco Squarcina: «Questi episodi avevano colpito molto la popolazione, non posso che esprimere soddisfazione e speriamo che da questo esca un messaggio chiaro e forte per chi cerca di creare un terreno criminale. Questa non è una terra facile da conquistare». È soddisfatto pure il colonnello Paolo Puntel: «Abbiamo chiuso il cerchio attorno a un’organizzazione pericolosa e siamo riusciti a scoprire episodi che avevano preoccupato molto». «Questa indagine — ha continuato il questore Giorgio Iacobone — è la dimostrazione che con i denti e le unghie facciamo l’impossibile perché il Trentino continui ad essere la provincia più vivibile d’Italia». Ieri pomeriggio è arrivato il plauso per l’attività anche dal presidente Ugo Rossi. D. R. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’operazione Ecco tutti i retroscena e il modus operandi. L’inchiesta: pedinamenti e un raffinato lavoro sulle telecamere Progettavano l’attacco alla fiera mondiale di Basilea TRENTO — Pedinamenti, lunghi ed estenuanti appostamenti e un raffinato lavoro di analisi dei filmati delle telecamere. È stato grazie al paziente esame di tutti gli elementi raccolti dopo l’assalto al Mercatone che in soli due mesi i carabinieri del nucleo investigativo e la polizia sono riusciti a individuare la banda di presunti rapinatori. Sono partiti dall’auto «pulita». Attraverso un estenuante lavoro di indagine i carabinieri sono riusciti a risalire alla Renault Scenic usata della nomade trentina e da qui sono partiti. Grazie a un’analisi puntuale di tutti i passaggi in A22 i militari insieme ai colleghi della sottosezione della polizia stradale dell’autostrada del Brennero e della mobile gli investigatori sono riusciti a chiudere il cerchio attorno alla presunta organizzazione criminale. Dopo aver individuato l’auto e quindi le celle telefoniche gli investigatori sono riusciti a risalire a tre, quattro nomi. Poi, attraverso le intercettazioni telefoniche, l’ascolto anche del più banale e insignificante rumore hanno ricostruito tassello, dopo tassello, legami parentali e spostamenti. Mesi di indagini serrate, blitz Il sodalizio La banda bruciava le auto dopo le rapine nei campi nomadi e pedinamenti. Un lavoro tutt’altro che facile: l'organizzazione non è infatti mai stabile in uno stesso posto. All’apice dell’associazione non c’è un capo, ma ci sono due personaggi di spicco, i due Antonio Brajdic, zio e nipote, che sembrano tirare le fila dell’organizzazione. Organizzano colpi, rubando auto e poi bruciandole, per non lasciare tracce, dopo le rapine. Hanno appoggi in quasi tutte le regioni del Triveneto e si muovono con grande abilità. Il gruppo stava preparando altri colpi, tra cui uno ai danni di rappresentanti di gioielli a Parma e il colpo grosso a Basilea. Il grande obiettivo della banda era la fiera mondiale dei gioielli, «Baselworld», del 27 marzo scorso. Ma non ce l’hanno fatta, i carabinieri e la mobile li hanno fermati prima. D. R. © RIPRODUZIONE RISERVATA «Speriamo stiano in cella per un po’» TRENTO — È contento Luigi La Torre, il direttore di Mercatone Uno, e lo sono ancora di più i suoi dipendenti che quel giorno, il 14 gennaio scorso, avevano vissuto momenti di grandissima paura. «Un po’ ce lo aspettavamo perché ci siamo sentiti ogni settimana con i carabinieri del nucleo investigativo — commenta — mi avevano detto che sono tra i più bravi d’Italia e questa è la conferma. Siamo tutti molto sollevati e contenti». Il pensiero ora va alla presunta organizzazione di rapinatori e a quello che accadrà in futuro. È la prima volta che il Mercatone Uno di Trento subisce una rapina di questo spessore criminale. «Ora speriamo che stiano in carcere per un po’ di tempo e che non ci sia qualche cavillo giudiziario che li fa uscire in fretta». © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice cliente: 2684846 4 Venerdì 4 Aprile 2014 Corriere del Trentino Trento e Provincia TN Ict days Il concetto di fare squadra nel dibattito del Corriere Innovazione. Viscardi: ragionare come un’orchestra 1 «Industria-ricerca, più sinergia» Mazzalai: «Ricadute per i territori». Filocamo: filiera ministeriale TRENTO — L’importanza di fare squadra per le imprese ormai è un postulato della teoria che ne spiega il fiorire e ciò che lo ostacola è l’errore di calcolo da correggere. Alcune proposte per superare questo freno allo sviluppo sono arrivate ieri durante l’incontro «Nello sport come nelle imprese si vince con il gioco di squadra», inserito all’interno della seconda giornata degli «Ict days» e che ha visto come media partner Corriere Innovazione, il magazine ideato e realizzato da Corriere del Trentino, Corriere dell’Alto Adige e Corriere del Veneto (il cui direttore scientifico Cristiano Seganfreddo ha moderato l’incontro). A raccontare la ricetta trentina è stato Paolo Mazzalai, presidente di Confindustria Trento: «Abbiamo dovuto dialogare con la ricerca e la formazione, suggerendo alcuni contenuti formativi o corsi di laurea — spiega — creando così una sinergia virtuosa per aiutare l’università a essere una fabbrica di occupati e non di disoccupati». Una collaborazione «difficile» per ammissione dello stesso Mazzalai che però ha aggiunto di non considerarla ancora conclusa: «Continueremo a lavorare, convinti che possano esserci grandi ricadute positive per il territorio». Il Trentino, ancora una volta, esempio virtuoso in un Paese che procede a rilento e con sempre meno risorse. Con la differenze che ieri a mettere sul piatto l’idea di «unificare ministeri con competenze simili» è stato lo stesso Fabio Filocamo, direttore ricerca industriale del ministero dell’istru- A confronto In alto, da sinistra, Paolo Mazzalai, Clelia Stigliano, Marco Senigalliesi e Gianluigi Viscardi: sono alcuni dei relatori che si sono confrontati ieri nell’ambito del seminario «Nello sport come nelle imprese si vince con il gioco di squadra» organizzato dal Corriere Innovazione. A destra ancora una fase del dibattito tenutosi nel polo tecnologico di Povo (Foto Matteo Rensi) zione, dell’università e della ricerca (Miur): «È un’idea di cui si è parlato molte volte e che ritengo più che valida». Allo stesso tempo, però, a frenare è stato un altro rappresentate del governo, Clelia Stigliano, direttore divisione interventi per ricerca e sviluppo del ministero per lo sviluppo economico: «Non mi addentrerei sulla questione — dice — pur affermando che è una buona proposta». Il direttore ha invece puntato nuovamente i riflettori sulla scarsità di risorse a disposizione, portando come dato quello relativo al finanziamento delle start up: «Per ogni bando riusciamo a finanziare solamente il 15% dei progetti ritenuti validi, quindi non del totale di quelli proposti — spiega —. In seguito c’è il problema di far arrivare in fretta le risorse a chi è stato selezionato». Problemi burocratici che rallentano ulteriormente una macchina già pesante di per sé e che vanno a sommarsi a quelli lamentati dalle piccole e medie imprese: «Tutto il capitale di queste aziende è umano e per questo non basta più fare squadra, ma si deve ragionare come fosse un’orchestra — spiega Gianluigi Viscardi, presidente della piccola industria in Confindustria Lombardia —, dove se un elemento se ne va deve essercene un altro pronto a sostituirlo, ma questo ricambio è difficile». E poi ci sono «la difficoltà di accesso al credito e la cultura dell’imprenditorialità» ha aggiunto Filocamo: «Proprio quest’ultima spesso manca all’interno delle start up — dice — e a portarla sono spesso gli investitori», diavolo e acquasanta per Mazzalai: «I venture capitalist sono un ottimo strumento per far crescere le start up, ma spesso si trasformano in lupi che fiutano la preda — commenta —, invece si potrebbe immaginare uno strumento di tutoraggio che le segue, le lega alle grandi imprese e le aiuta a inserirsi finché non riescono a stare in piedi da sole». Un incubatore di nuova generazione, quindi, che «garantisca uno sviluppo dal seed all’industrializzazione». Oppure, come propone Viscardi, un «consorzio che unisce grandi, medie e piccole imprese» come realizzato in provincia di Bergamo: «Queste aziende mettono insieme le loro competenze per fare ricerca insieme — spiega —, ma bisognerebbe che poi qualcuno premiasse economicamente questo lavoro». Un’idea promossa e portata a compimento in più occasioni dall’Istituto europeo per l’innovazione e la tecnologia (Eit) come raccontato da Marco Senigalliesi, business developer dell’ente: «È bello vedere che quando entrano in contatto tra loro questi giovani imprenditori fanno veramente rete, cadono i pregiudizi e i timori — racconta —, mentre invece quando si tratta di entrare in relazione con aziende strutturate questo non avviene perché la grande impresa è abituata a fare squadra al suo interno e questo rappresenta spesso un problema». Andrea Rossi Tonon © RIPRODUZIONE RISERVATA Il ministro 2 Franceschini lancia il turismo versione digitale In streaming Il ministro Franceschini TRENTO — «Il laboratorio per il turismo digitale prevede una serie di compiti, di strategie, di riorganizzazione e di integrazione tra livelli istituzionali. La mia idea è convocarlo molto in fretta, in una quindicina di giorni». Lo ha detto ieri il ministro del turismo Dario Franceschini, collegato in streaming con l’evento «TravelNext» — evento organizzato da Trento Rise e Confcommercio nell’ambito degli Ict days — firmando on line il decreto di nascita del «Laboratorio per il turismo digitale». «Dovremo costruire l’infrastruttura digitale del Paese: — ha aggiunto il ministro — per questo abbiamo pensato di dare vita ad una struttura che coinvolga tutti gli operatori, le diverse istituzioni, lo Stato e quelli che hanno fatto best practice, cioè sono più avanti degli altri, a cominciare dal Trentino». L’intento è presto detto: «Vogliamo valorizzare le intelligenze e le conoscenze che non trovano riscontro in un sistema istituzionale che è molto arretrato». © RIPRODUZIONE RISERVATA Corriere del Trentino Venerdì 4 Aprile 2014 Trento e Provincia 5 TN L’intervista Domenica il congresso, l’ex governatore dà la linea. «Il Trentino salvi sistema della conoscenza e democrazia collettiva» «In coalizione manca un percorso comune» Dellai e le preoccupazioni sulla nuova legislatura. «L’Upt fornisca una visione» TRENTO — «Nella maggioranza vedo una scarsa comunicazione tra le forze politiche e la difficoltà a individuare un percorso comune. E in Trentino si affievolisce il sentirsi dentro un disegno comune da parte di associazioni, forze economiche, componenti sociali». Pur sottolineando di muoversi «in punta di piedi», l’ex governatore Lorenzo Dellai, oggi capogruppo dei Popolari per l’Italia alla Camera, agita la vigilia del congresso dell’Upt, in programma domenica a Vezzano, con un’analisi sui primi mesi della prima legislatura senza di lui al timone del Trentino. Dellai non si pronuncia tra i due candidati in corsa per la segreteria (Corrado Buratti e Donatella Conzatti) e chiede al proprio partito di rilanciare la dimensione comunitaria del Trentino, oltre che la propria. Hanno diritto di voto al congresso «circa 1.500 tesserati», secondo Flavia Fontana, segretario uscente. I simpatizzanti che — in base al nuovo regolamento — potranno andare a votare al congresso, secondo indiscrezioni, saranno pochi. Qual è il senso di questo congresso? «È un congresso importante, il primo di una nuova fase, di una legislatura in cui il partito non esprime più la presidenza della Provincia. Oltre a eleggere i nuovi vertici, il congresso dovrà dare corpo all’evoluzione dell’Upt, che non necessita di cambiaIl futuro re rotta o inventarsi piste radical«Senza la ricerca mente nuove. e la partecipazione C’è bisogno di agdal basso, anche giornare il partil’economia ne risente» to, di ridefinire programmi e profili». Che cosa deve fare l’Unione per il Trentino? «Degasperi diceva "Io non servirei nemmeno la Democrazia Cristiana se non avessi la convinzione che vuol servire il popolo". Lo scopo del partito è essere utili alla Comunità in cui è radicato. La domanda giusta dunque è "cosa serve al Trentino"? Io penso che al Trentino serva rafforzare la visione culturale e politica in base a cui si è potuto parlare, finora, di anomalia trentina. Occorre tenere insieme la comunità, superare le paure in un periodo di incertezza, andare oltre i particolarismi. Questo deve fare l’Upt come parte integrante e non totalizzante di una maggioranza che deve rafforzare la propria visione, la propria anima. Il congresso è il momento per definire un disegno condiviso, non solo per affrontare gli aspetti amministrativi. Ciò che bisogna far emergere è una visione e mi auguro che il partito, dopo il congresso, lo faccia in un clima di unità». Concretamente, secondo lei quali sono gli elementi di questa visione di futuro? «Non voglio dare giudizi sulle scelte amministrative, che non mi competono più, ma posso dire che una visione di futuro per il Trentino deve avere almeno due pilastri sen- Da Trento a Roma Lorenzo Dellai, ex presidente della Provincia di Trento, è attualmente capogruppo dei Popolari per l’Italia alla Camera dei deputati (foto Rensi) za cui l’autonomia rischia di franare. Il primo: bisogna avere il coraggio di continuare a investire in conoscenza e ricerca. Il nostro sistema è all’avanguardia, è stato creato da Kessler di cui io ho continuato la politica e per arrivare al punto in cui è adesso ci sono voluti decenni. Bastano poche scelte sbagliate, qualche disattenzione o poca attenzione da parte della politica per indebolirlo e distruggerlo. Non è una questione di soldi, ma di cuore. Dobbiamo accumulare futuro perché, da autonomia speciale, possiamo farlo: per noi, per il Paese, per l’Europa». L’altro pilastro? «La democrazia comunitaria. Anche in un’epoca di forte verticalizzazione e velociz- zazione delle decisioni, occorre salvaguardare la democrazia dal basso, c’è il rischio di impoverire la democrazia comunitaria. Senza i pilastri della conoscenza e della democrazia comunitaria, anche l’economia non regge. Noi dobbiamo far sì che l’anomalia trentina continui» Lei insiste su questo punto perché ha ravvisato un’involuzione nella nuova legislatura? «Su questo voglio parlare in punta di piedi. Però vedo due elementi che alla lunga possono preoccupare. Il primo è politico: nella maggioranza vedo una scarsa comunicazione tra le forze politiche e la difficoltà a individuare un percorso comune. In una coalizione si è parte di un’avventura comune, non si è semplicemente azionisti della stessa società». E il secondo elemento di preoccupazione? «Deriva dall’affievolirsi del sentirsi dentro un disegno comune da parte di associazioni, forze economiche, componenti sociali. Credo che l’Upt possa dare molti spunti costruttivi su questo punto. Voglio sottolineare che in Trentino abbiamo praticato la concertazione mai per perdere tempo, ma per fare anche cose coraggiose e difficili, superando difficoltà tutti insieme». È tornato anche negli ultimi mesi il tema del partito territoriale, con annesso dibattito su una fusione con il Patt. «A questo tema è stata data eccessiva enfasi. Il congresso serve al rilancio e al riposizionamento del partito, al rinnovamento delle idee. Più che di fusioni, c’è bisogno di idee esigenti per le coalizioni: è bene che le forze politiche riflettano su se stesse». Quali saranno le proiezioni dell’Upt alle europee e, soprattutto, nel nuovo quadro politico nazionale? «Saranno gli organi del partito a decidere per le europee, se appoggiare una lista o dare più opzioni, insieme si deciderà. Le elezioni europee saranno un referendum pro o contro l’Europa e il Trentino, la terra di uno dei padri dell’Europa, non può permettersi di votare da euroscettico. A livello nazionale il quadro è ancora frammentato». Lei ha parlato dell’importanza della democrazia comunitaria. La società trentina è alle prese da due mesi con lo scandalo dei vitalizi d’oro, su cui lei non si è ancora espresso. Non è il momento di dire qualcosa? In Alto Adige c’è un partito, la Svp, che ne sta invece discutendo da settimane. (L’ex governatore fa un cenno quasi a voler indicare che il grado di dibattito sia direttamente proporzionale al ruolo esercitato nella vicenda, ndr) «No, guardi, può cancellare la domanda?». Un’ultima questione: non dà indicazioni tra i due candidati alla segreteria Upt per ragioni politiche o personali? «Mi sembra improprio dare indicazioni. Si tratta di due proposte complementari, una più consolidata, a garanzia di stabilità (Buratti, ndr); l’altra improntata a maggiore movimento e innovazione. C’è bisogno di entrambi gli aspetti, nel complesso è un quadro molto positivo». Alessandro Papayannidis © RIPRODUZIONE RISERVATA Commissione Dopo lo stralcio dalla Finanziaria, parte l’iter della riforma. L’ex assessore: «Questa norma? Acqua fresca» Urbanistica, duello tra Daldoss e Grisenti Commissione Carlo Daldoss e Silvano Grisenti TRENTO — Primo atto ufficiale per la riforma urbanistica che l’assessore Carlo Daldoss aveva inserito nella legge finanziaria in Aula da lunedì prossimo, poi stralciata dal presidente del Consiglio Bruno Dorigatti, contrario a provvedimenti organici all’interno della normativa di bilancio. Ieri si è attivata la corsia preferenziale che dovrebbe consentire l’approvazione ai primi di maggio. Il punto qualificante della riforma è la previsione di tempi certi per l’approvazione dei piani regolatori, per i quali viene inoltre eliminata la terza adozione. Vengono poi attribuite nuove competenze alle Comunità di Liquidazioni d’oro Richiesta all’ufficio di presidenza. Il Pd: seduta straordinaria valle per la tutela del paesaggio, in particolare per le demolizioni e le ricostruzioni nei centri storici. «Ai territori — ha detto Daldoss — spetterà anche maggiore responsabilità sul paesaggio, visto che avranno dovranno emettere i pareri sulle opere di interesse pubblico». L’approvazione dei parcheggi pubblici interrati passa dalla Provincia ai Comuni e alle comunità di valle». Grisenti (Progetto Trentino), ex assessore ai lavori pubblici, ha subito incalzato l’assessore: «Le aspettative del territorio sono elevatissime ma questa è acqua fresca. Faremo passare la legge, ma questo non è quello che il Trentino, completamente bloccato, si aspetta». Daldoss ha chiarito che «la parte maggiormente impattante non è quella urbanistica, ma quella edilizia: abbiamo istituito un tavolo di lavoro con professionisti, imprenditori, artigiani e Consiglio delle autonomie. Mi prendo l’impegno di farlo entro breve tempo: noi lo studio comparativo l’abbiamo fatto, l’interprofessionale ha fatto un grosso lavoro di proposta. Ora si deve entrare nell’articolato in tempi brevi. Va approvato il primo disegno di legge per poi farne un altro con le semplificazioni più puntuali». Grisenti ha ribadito: «I legislatori siamo noi, non i professionisti e le imprese. Lei vuole un maquillage o alla riscrittura della legge urbanistica?» Daldoss ha risposto «riscrittura». A. Pap. © RIPRODUZIONE RISERVATA Alto Adige Dopo lo scandalo. Consulta, stop a Bolzano 1 «La legge sui vitalizi va annullata» Una fiducia «allargata» I 5 stelle: doveva attuarla la giunta, non il Consiglio Kompatscher confermato TRENTO — Nuova offensiva dei 5 stelle sulla vicenda dei vitalizi d’oro. I grillini hanno inviato una lettera all’ufficio di presidenza del Consiglio della Regione chiedendo l’annullamento d’ufficio della legge regionale del 2012, primo atto dell’iter terminato con l’attualizzazione del valore complessivo di 53 milioni di euro. «L’articolo 16 comma 2 della legge regionale 6 del 21 settembre 2012 — scrivono i grillini — afferma: "l’Ufficio di presidenza è delegato ad emanare il testo unificato, coordinando la normativa in vigore, nonché il regolamento di esecuzione della presente legge"». I grillini sottolineano che «la norma viola l’articolo 44 comma 1 dello Statuto Speciale del Trentino Alto Adige il quale dispone che "la Giunta regionale è l’organo esecutivo della Regione. Ad essa spettano: 1) la deliberazione dei regolamenti per la esecuzione delle BOLZANO — Diciannove voti a favore. E que- zioni dell'Irap. Ufficializzato il «buco» di dieci sto era previsto, o, quanto meno, auspicato, vi- milioni nei trasferimenti ai Comuni. Da copione sto che tanti sono i consensi su cui può contare anche il fatto che in aula l’assessora Martha Stocla maggioranza Svp-Pd che governa la Provin- ker ha esternato qualche preoccupazione per il cia di Bolzano. Sono forse, però, le 9 astensioni bilancio del prossimo anno nel settore sociale. la vera notizia sull’approvazione del bilancio da L’approvazione del bilancio è salutata tutta5,18 miliardi che per Arno Kompatscher, presi- via da una notizia sfavorevole per Bolzano che dente altoatesino alla prova giunge da Roma. A quattro ancon lo scossone dato dallo scanni di distanza dall’impugnaziodolo vitalizi, era praticamente ne la Corte costituzionale ha diun voto di fiducia. Freiheitlichiarato non fondato un articochen e Verdi, i due maggiori lato ricorso della Provincia su partiti di opposizione, solita«bilancio e contabilità pubblimente su posizioni quasi antica, misure urgenti in materia tetiche, per la prima volta — e di stabilizzazione finanziaria e tutti lo hanno sottolineato dudi competitività economica, rirante le dichiarazioni di voto duzione dei costi degli apparati — hanno deciso di non votare amministrativi, misure di vano come segno di apprezzario contenuto volte al contenimento per il «nuovo inizio» im- Presidente Arno Kompatscher mento della spesa pubblica, presso dal Landeshauptmann. quali la puntuale riduzione delAltra notizia: la velocità impressionante dei le indennità, compensi, gettoni, retribuzioni lavori. Fino all’anno scorso si arrivava alla sedu- per i componenti di organi collegiali». La Conta in notturna del venerdì notte, quest’anno alle sulta, in sintesi, ha ritenuto che la Provincia deb17.30 del giovedì era già tutto finito. Nel merito, ba uniformarsi alle disposizioni prese a livello non ci sono novità: confermati gli sgravi fiscali nazionale. Fabio Gobbato per 93 milioni, dovuti alla «no tax area» fino a 20 mila euro dell'addizionale Irpef e alle dedu© RIPRODUZIONE RISERVATA Degasperi e Bottamedi leggi approvate dal Consiglio regionale". Ne consegue che il regolamento di esecuzione emanato dall’ufficio di presidenza del Consiglio regionale e il relativo testo unificato sono affetti da illegittimità per violazione dello Statuto Speciale. Tale illegittimità è motivo di annullamento del regolamento e determina i suoi effetti "ex tunc" cioè con efficacia retroat- tiva, fatti salvi gli effetti irrimediabilmente esauriti, in quanto un atto amministrativo illegittimo non genera diritti acquisiti». I 5 stelle chiedono risposta entro sette giorni. Il Pd, intanto, ha elaborato ulteriori proposte rispetto a quella che sarà consegnata dalla giunta regionale ai capigruppo. I democratici condividono l’idea di differenziare il trattamento economico di chi percepisce contributi figurativi e chi no, e propone di individuare un «ulteriore contributo di solidarietà da applicarsi alla differenza tra l’attualizzazione ricalcolata (secondo criteri meno generosi, ndr) e i contributi previdenziali effettivamente versati da ogni singolo consigliere. Un’altra proposta riguarda la «non cumulabilità tra pensioni, indennità e vitalizi e l’innalzamento a 67 anni dell’età minima», oltre alla «riduzione delle indennità di funzione di tutti gli organi regionali, della giunta e dell’ufficio di presidenza». Ultimo punto: «Un consiglio straordinario in cui discutere e approvare la revisione della legge 6. La prossima settimana, durante la discussione della finanziaria provinciale, il Centro sociale Bruno e i sindacati di base torneranno sotto il palazzo della Regione per protestare contro lo scandalo delle liquidazioni d’oro: ieri sono stati protagonisti di un blitz al Muse. Nel frattempo ieri il procuratore Giuseppe Amato si prepara a un incontro con la Procura di Bolzano per fare il punto sulle rispettive indagini. «Siamo in perfetta sintonia con Bolzano — spiega — ci incontreremo e valuteremo anche la questione della competenza, tenendo presente che la sede è a Trento, ma molti atti sono stati stilati a Bolzano. Bisogna capire, se c’è un reato, dove è stato commesso». Codice cliente: 2684846 Codice cliente: 2684846 Corriere del Trentino Venerdì 4 Aprile 2014 Trento e Provincia 7 TN Infrastrutture Vertice a Roma con i governatori. Rossi: pronti ad andare alla Consulta La proposta del governo 1 Valdastico, ultimatum di Lupi «A22 e nuova gara Opere sui territori «Trenta giorni per un’alternativa, poi andiamo avanti» in cambio del tesoretto» TRENTO — «Ancora trenta giorni per cercare un’alternativa», poi il ministero «adotterà i provvedimenti previsti dalla legge obiettivo». Traduzione: il ministro delle infrastrutture, Maurizio Lupi, ignorerà il parere negativo della Provincia di Trento, pur ritenuto vincolante da una sentenza della Corte costituzionale, e darà il via libera alla realizzazione della Valdastico. Lo strappo era nell’aria e ieri si è consumato davanti all’esponente del Nuovo centrodestra, alla presenza del governatore trentino Ugo Rossi, quello veneto Luca Zaia, e il presidente della Brescia-Padova, il sindaco di Verona Flavio Tosi. L’ultimatum del governo non ha scalfito la storica posizione contraria della Provincia di Trento: «Abbiamo sempre detto — ha sottolineato Rossi — e siamo tuttora convinti che il prolungamento della Valdastico nord con la realizzazione dell’ultimo tratto in Trentino non è coerente con un quadro generale della mobilità che punta a trasferire quanto più traffico possibile dalla gomma alla rotaia». Quali possono essere le alter- native di cui parla Lupi? Eventuali alternative al tracciato, pur sempre in Trentino, non scalfirebbero il no di Piazza Dante. Alternative all’A4, che vuole realizzare l’opera per garantire i propri interessi e il rinnovo lungo della concessione, potrebbero consistere nel finanziamento di un’altra grande opera (nella scorsa legislatura il Trentino aveva parlato di un’autostrada in Valsugana, ndr) purché la concessione lunga sia «salva». Lo scenario più probabile, però, è che ognuno vada per la sua strada e, inevitabilmente, il caso finisca davanti alla Corte costituzionale. «Non voglio anticipare alcun giudizio sulla proposta che farà il ministro Lupi, noi valutiamo tutti», dice cautamente Rossi. Torna in auge anche un’altra ipotesi, ufficialmente smentita da tutti: rinnovo della concessione cinquantennale all’Autobrennero in cambio del sì alla Valdastico. Ma proprio ieri Lupi ha ribadito che la concessione dell’Autobrennero deve andare a gara. Intanto la Lega Nord, con il segretario provinciale Maurizio Fugatti, si dice pronta «a bloccare Grandi opere L’autostrada A31 termina a Piovene Rocchette. Il Trentino dice no al prolungamento la Valsugana insieme a coloro che, indipendentemente dagli schieramenti politici e dalle ideologie, stanno combattendo al nostro fianco per la realizzazione del tratto nord della Valdastico». Il governatore veneto Zaia conferma invece la volontà di andare avanti col prolungamento verso Nord e della sua conclusione sulla Brennero. Mancano all'appello poco meno di 39 chilometri, di cui 19,8 chilometri per arrivare al confine, sostanzialmente due lotti. Noi andiamo avanti a spron battuto verso questa soluzione. Ben venga dunque la soluzione che propone il Ministro Lupi che, con encomiabile celerità, ha convocato questo tavolo: ancora trenta giorni per definire il tracciato sui territori su cui insisterà questa nuova infrastruttura». Alessandro Papayannidis © RIPRODUZIONE RISERVATA TRENTO — Tra una decina di giorni scade la concessione di A22 e le trattative sul rinnovo proseguono in maniera febbrile. Ieri i vertici di A22, insieme al governatore trentino Ugo Rossi e al segretario generale altoatesino Eros Magnago, hanno incontrato il ministro Maurizio Lupi e i tecnici della Infrastrutture. Di fronte alla rinnovata richiesta di una proroga per la concessione A22 il ministro ha risposto picche. La gara sarà pubblicata a breve e per Autobrennero ci sarà solamente una miniproroga tecnica. Al vertice il commissario per l’asse del Brennero Mauro Fabris usa toni perentori. «Bolzano e Trento smettano di usare i 550 milioni accantonati da Autobrennero come arma di ricatto. Se l’Italia non stanzia i soldi per il tunnel e le tratte d’accesso perderemo i fondi europei». A dieci giorni dalla scadenza della concessione A22 ancora non si sa quando sarà pubblicata la nuova gara. Il governatore trentino Ugo Rossi spera ancora in una proroga (dopo quella tecnica), magari proprio in occasione del semestre italiano di presidenza Ue. Roma preferisce puntare su una nuova gara che, oltre a prevedere un generoso canone per l’Anas, metta al sicuro le ri- sorse per la realizzazione della nuova ferrovia del Brennero. Inoltre il nuovo bando dovrà tenere conto della recente sentenza con cui il Consiglio di Stato, proprio in seguito ad un ricorso di A22, aveva annullato la gara precedente. Il nuovo bando dovrà prevedere una lista dettagliata di tutte le opere accessorie che il nuovo concessionario dovrà realizzare nei territori attraversati dall’autostrada. Roma pare disposta a venire incontro alle richieste di Trento e Bolzano a patto che le due province smettano di bloccare il tesoretto di A22. Rossi apre allo sblocco del tesoretto a fissa anche una serie di paletti. « Il sì da parte trentina è legato alle assicurazioni, oggi ricevute, di non veder stralciato dalle priorità il lotto trentino della tratta di accesso sud. Progettazione e realizzazione del lotto 3, la circonvallazione di Trento e Rovereto vanno avviate in tempi certi. Sul rinnovo della concessione — conclude — lo stesso ministro ritiene difficile un percorso alternativo alla gara, fermo restando che andranno individuati criteri diversi rispetto al bando annullato dal Consiglio di Stato». Marco Angelucci © RIPRODUZIONE RISERVATA «Attentati» in Trentino L’istituzione È la prima volta che l’ente non è guidato da un consigliere provinciale. Plotegher vice Terrorismo anarchico Vertice della Digos a Trieste Forum per la pace, Pilati presidente TRENTO — Antistatalismo e anticarcerario. Sarebbero le due linee di lotta seguite dai gruppi anarco-insurrezionalisti, in particolare nei tre attentati compiuti nel corso del 2014 in Trentino Alto Adige. Sarebbe emerso nel corso di una riunione convocata negli uffici della procura di Trieste dal procuratore capo Carlo Mastelloni. Analizzando i tre episodi trentini sarebbe stata individuata una «serialità» dell’operatività attuata per azioni dimostrative, denominate «attentatini». Secondo quanto si è appreso, nel corso dell'incontro si sarebbe fatto il punto sulla situazione dei vari gruppi anarco-insurrezionalisti nel Nordest e, in particolare, in Trentino Alto Adige e in Friuli Venezia Giulia. La riunione si sarebbe svolta alcuni giorni fa e vi avrebbero partecipato, tra gli altri, i dirigenti della Digos di Trieste, Pordenone, Udine e Trento. I tre episodi riguardano l’esplosione di una bombola di gas a Rovereto, lo scorso gennaio. Ancora: il 28 gennaio, l’esplosione di una bombola di gas davanti al tribunale di sorveglianza, rivendicata dall’area anarchica. Infine pochi giorni fa, il 26 marzo, l’esplosione davanti alla sede di Casa Pound. TRENTO — Per la prima volta da quando è stato istituito, il Forum trentino per la pace e i diritti umani non sarà presieduto da un consigliere provinciale. Un passo indietro della politica, dunque, per farne compiere uno avanti alla costellazione di associazioni impegnate sul tema che si sono riconosciute nella figura di Massimiliano Pilati (Movimento Non violento del Trentino) eletto presidente con 44 voti su 57. Gli altri si sono dispersi tra la vicepresidente uscente Erica Mondini (Pace per Gerusalemme, 3 voti), l’imam Aboulkheir Breigheche (2 voti), Fabio Pipinato (Atas, 1 voto) e Daniela Fait (Gruppo immigrazione salute, 1 voto). Pilati ha 41 anni, è dottore in agraria e lavora per l’Associazione agriturismo trentino. È re- © RIPRODUZIONE RISERVATA sponsabile provinciale del Movimento Non Violento e fa parte del relativo consiglio nazionale. Prima del voto Pilati si è presentato alla sala, ha spiegato di avere lavorato per due legislature nel Forum con soddisfazione. Ha citato Aldo Capitini, poi Michele Nardelli quando ha detto — al termine del proprio mandato di presidente — che «la cultura della pace viene considerata dalle nostre stesse istituzioni una tematica ancora del tutto marginale». Pilati ha immaginato che si possa lavorare guardando non solo al mondo ma anche alla società trentina e ha auspicato che il Forum possa produrre proposte e suggerimenti alle istituzioni. Pilati ha proposto Plotegher per la vicepresidenza, prefigurando una sorta di presidenza con- La nomina Massimiliano Pilati insieme a Bruno Dorigatti giunta nei fatti. E ha indicato come primo appuntamento importante del 2014 l’evento «Arena di pace» a Verona, in calendario per il 25 aprile. Plotegher è stata eletta con 40 voti su 48. Il quadro de- gli organi statutari del Forum è stato infine completato con l’elezione dei 15 componenti del Consiglio per la pace e i diritti umani, che si affiancheranno ai membri di diritto (l’assessore Sara Ferrari su delega del presidente della Provincia Rossi, il presidente Dorigatti, i rappresentanti di università di Trento e Iprase, i tre consiglieri provinciali eletti dall’aula, ossia Silvano Grisenti, Giacomo Bezzi e Violetta Plotegher). Gli eletti sono Alessio Less (12 voti), Alberto Robol (21), Paolo Zanella (37), Erica Mondini (33), Aboulkheir Breigheche (29), Mirko Elena (24), Gianpiero Girardi (21), Andrea Cemin (21), Abdelali El Tahiri (21), Danila Buffoni (19), Micaela Bertoldi (18), Andrea La Malfa (18), Marta Villa (18), Katia Malatesta (15) e Maurizio Camin (15). Dorigatti, aprendo i lavori, ha auspicato l’apertura di «una fase nuova che si caratterizzi per un rapporto più stretto tra il Forum e tutti i consiglieri provinciali». © RIPRODUZIONE RISERVATA G4040402 L’inchiesta Il prefetto trentino coinvolto nell’indagine partenopea. È accusato di aver pilotato alcune assegnazioni Appalti della polizia, il rivano Fioriolli a giudizio TRENTO — Alcune posizioni sono state archiviate, ma per il prefetto Oscar Fioriolli, nato a Riva del Garda, ex direttore delle specialità della polizia, si apre il processo di- battimentale. Sarà un processo lungo e delicato. Le accuse sono tutte da verificare, ma secondo la Procura partenopea, che ha firmato una richiesta di rinvio a giudizio COMUNE DI BASELGA DI PINÉ Ai sensi dell’art. 31 della L.P. 04.03.2008 n. 1 e s.m. ed int.; L’adozione: Con deliberazione consiliare n. 8 dd. 17.03.2014 della VARIANTE AL P.R.G. PER ADEGUAMENTO A SENTENZA DEL TRIBUNALE REGIONALE DI GIUSTIZIA AMMI NISTRATIVA DI TRENTO; Con deliberazione consiliare n. 13 dd. 02.04.2014 della VARIANTE AL P.R.G. PER OPERA PUBBLICA DENOMINATA “NUOVA BIBLIOTECA SOVRACOMUNALE”. Nella Segreteria sono depositati a libera visione, i relativi atti. Entro il periodo di deposito, chiunque può prenderne visione e presentare pro prie osservazioni nel pubblico interesse. Dalla Residenza Municipale lì 03.04.2014 G4040405 PROVINCIA DI TRENTO Prot. nr. 3594 per diciannove persone, il prefetto rivano avrebbe turbato in accordo con alcuni manager alcune gare d’appalto nella regione Campania e in particolare nella provincia di Napoli, «in particolare — si legge nell’atto d’accusa — gli appalti relativi al comparto sicurezza e videosorveglianza». Fioriolli è accusato di associazione a delinquere finalizzata alla turbativa d’asta, abuso d’ufficio e falso. Secondo l’accusa il rivano, in accordo con manager, avrebbe pilotato appalti per favorire società riconducibili al gruppo Finmeccanica. Nel mirino della Procura c’è in particolare la ristrutturazione del Commissariato di polizia Decumani, un appalto con un importo base d’asta di 800.000 euro. I fatti contestati risalgono al periodo dopo il dicembre 2006. Tutte accuse che ovviamente dovranno essere provate. D. R. © RIPRODUZIONE RISERVATA Morte sospetta L’evento L’autopsia scioglie il giallo Sciare col cuore Ecco i Bastard TRENTO — La Procura ha aperto un’indagine per precauzione, ma l’autopsia ha già sciolto i primi dubbi. Non ci sarebbe alcun omicidio (un paziente si era auto accusato), ma il quarantacinquenne trovato morto nel reparto di psichiatria del Santa Chiara sarebbe morto per cause naturali. Sul suo corpo non ci sono segni di lesioni o di strangolamento. Il medico legale, incaricato dal pm Pasquale Profiti, farà ulteriori analisi, ma i primi riscontri confermano la causa naturale. TRENTO — Ci sono anche Jacopo Broseghini, Federico Sassudelli e Michele Vicentini tra chi ha dato l’adesione alla settima edizione di «Sciare col Cuore», l’evento che abbina sport e solidarietà, in programma domenica sul monte Bondone, a Trento. I tre componenti del gruppo rock trentino Bastard Sons of Dioniso non saranno in pista, ma parteciperanno alla festa. Attori principali saranno gli sciatori azzurri Christof Innerhofer, Daniela Merighetti, Chiara Costazza, Patrick Thaler, Mattia Casse, Verena Stuffer, Hanna Schnarf, Lisa Agerer, Davide Simoncelli, Roberto Grigis e Corinna Boccacini. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Oggetto: Attivazione del nuovo “Tavolo di confronto e consultazione”, approvazione elenco dei soggetti invitati al Tavolo e accreditamento alla rappresentanza di interessi collettivi rilevanti per la Comunità dell’Alto Garda e Ledro. AVVISO PUBBLICO A seguito della pubblicazione della Bozza del Documento Preliminare Strategico al PTC con il recepimento delle osservazioni pervenute nel periodo da dicembre 2013 a febbraio 2014,si rende noto che, ai sensi dell’art. 22 della l.p. n. 1/2008 e della D.G.P. n. 2715 dd. 13.11.2009, la Giunta della Comunità dell’Alto Garda e Ledro con Deliberazione n. 43 di data 18 marzo 2014, ha attivato il “Tavolo di confronto e consultazione” con l’approvazione dell’elenco dei soggetti pubblici e dei rappresentanti delle associazioni portatrici di interesse a carattere economico, sociale, culturale e ambientale rilevanti per ambito della Comunità invitati a partecipare al Tavolo. Presso gli uffici della Comunità sono depositati a disposizione del pubblico l’elenco dei soggetti invitati a partecipare al nuovo “Tavolo di confronto e consultazione”. Tale documentazione è pubblicata sul sito web della Comunità www.altogardaeledro.tn.it Tuttavia chiunque rappresenti interessi collettivi rilevanti per la Comunità, e non compaia nell’elenco approvato e fosse interessato a partecipare al Tavolo di confronto e consultazione, può far richiesta di partecipazione alla Comunità dell’Alto Garda e Ledro, via Rosmini, 5/b, 38066 Riva del Garda, o tramite fax al numero 0464.522086, oppure all’indirizzo e-mail [email protected] entro e non oltre 24 aprile 2014 La Comunità deciderà in merito e comunicherà agli interessati l’esito della richiesta. Il presente avviso è pubblicato all’Albo telematico della Comunità, su un quotidiano locale e sul sito web della Comunità. Il presidente della Comunità – Salvador Valandro Riva del Garda 4 aprile 2014 8 Venerdì 4 Aprile 2014 Corriere del Trentino Regione Attualità TN Sindacati Comitato provinciale, massima incertezza. Il 14 aprile si vota Striscione a Venezia Duello tra Cgil e Asgb per la presidenza Inps I veneti: autonomi come Bolzano BOLZANO — L’autonomia dell’Alto Adige e del Trentino diventa l’obiettivo degli azzurri veneti. «Noi veneti, come Bolzano sì, come Crimea no». È il contenuto dello striscione che gli esponenti di Forza Italia per il Veneto hanno affisso ieri ai balconi degli uffici del gruppo consiliare sul Canal Grande, a Palazzo Ferro-Fini, sede del consiglio regionale Veneto. «Vogliamo ribadire il no all'indipendenza, ma il nostro sì a forme di autonomia uguali a quelle del Trentino-Alto Adige», affermano i consiglieri Bond e Cortelazzo con gli assessori Giorgetti e Coppola. Pavanello, elezione stoppata. «Gesto scorretto» Uscente Helmuth Bachmayer, presidente uscente del comitato provinciale dell’Inps. E stato eletto «in quota» Uil Designata L’ex segretaria della Cgil Doriana Pavanello: la sua elezione al vertice dell’Inps è stata stoppata dall’Asgb BOLZANO - Sulla presidenza dell'Inps è guerra aperta tra Asgb e Cgil. A rimetterci sono gli utenti visto che, in assenza del presidente comitato provinciale, tutti i ricorsi presentati dai patronati non possono essere esaminati. Se il 14 aprile, data in cui è stato convocato il comitato, la situazione non si sbloccherà allora tutto il comitato verrà azzerato e la procedura ripartirà da zero. Il che equivale ad una paralisi per diversi mesi. Doriana Pavanello, indicata dalla Cgil come presidente, è furiosa. «Da sempre — spiega Pavanello — vige l'alternanza tra le organizzazioni sindacali, adesso è il turno della Cgil. L'atteggiamento dell'Asgb è profondamente scorretto e irrispettoso: noi non ci siamo mai permessi di contestare le persone proposte da loro». A marzo il mandato del presidente Helmuth Bachmayer è scaduto. L'esponente della Uil ha guidato per quattro anni il comitato provinciale avrebbe dovuto lasciare già da un mese ma in tutto questo tempo il comitato non è riuscito ad eleggere il suo successore. «Un episodio spiacevole, io comunque non sono più presidente» dice Bachmayer tirandosi fuori dalla mischia. I Il comitato è formato da 16 persone (prima era di 22 ma è stato ridotto del 30%) e le nomine vanno fatte con il bilancino per rispettare quote rosa, proporzionale etnica e equilibri tra rappresentanti delle imprese e dei lavoratori. La prassi vuole che il presidente sia sempre un rappresentante dei lavoratori, ovvero un sindacalista. Cgil, Cisl, Uil e Asgb si sono sempre alternate pacificamente fino a quando, due settimane fa, il meccanismo si è inceppato. «L'Asgb — precisa Pavanello — ha posto una questione strumentale sostenendo che il presidente avrebbe dovuto essere perfettamente bilingue mettendo il veto alla mia candidatura. I rappresentanti dei datori di lavoro si sono chiamati fuori invitando i sindacati a trovare una soluzione unitaria e la situazione è rimasta bloccata. A rimetterci però è l'operatività dell'istituto. Senza il presidente tutti i ricorsi sono bloccati». Lo scontro sulla presidenza dell'Inps rischia di ora di riflettersi in tutti gli organismi in cui sono presenti i sindacati. Il primo effetto potrebbe essere la paralisi del comitato provinciale dell'Inps: se nella prossima seduta non si riuscirà ad eleggere il presidente l'organismo verrà azzerato e dovranno essere nominati nuovi componenti. In pratica l'Inps altoatesina rischia di rimanere a lungo senza presidente. Marco Angelucci © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Scintille La sede Inps di Bolzano Centrodestra L’ex coordinatore escluso dalle nomine punta il dito contro il responsabile regionale Lillo Forza Italia, Bertoldi silurato dal partito BOLZANO — Il travaglio interno a Forza Italia sembra non avere più fine. Al deludente risultato delle elezioni provinciali di ottobre era seguito lo scontro Biancofiore-Artioli con quest’ultima che ha lasciato il partito di Berlusconi, tuttora senza rappresentanza in Consiglio provinciale. Oggi lo scontro si rinnova e i protagonisti sono Enrico Lillo, coordinatore regionale, e il responsabile dei giovani Alessandro Bertoldi, già coordinatore provinciale di Bolzano. Bertoldi, che si era recentemente sospeso da tutte le cariche di partito dopo l’approvazione alla Camera della riforma elettorale, ora pare essere definitivamente fuori dal partito. Il siluramento sarebbe una conseguenza della citata autosospensione di Bertoldi, evidentemente non gradita dai vertici locali del partito. Inoltre sembra che l'attrito tra Lillo e Bertoldi si sia accentuato in occasione del viaggio di quest'ultimo in Crimea come osservatore del referendum indipendentista. Ber- Ai tempi d’oro Bertoldi con Berlusconi, leader di Forza Italia toldi aveva sostenuto in modo convinto il diritto della popolazione della Crimea all'autodeterminazione, negando qualsiasi ingerenza russa negli affari ucraini. Perentoria l'affermazione del Coordinatore regionale Lillo che aveva bollato come «posizioni personali», quelle di Bertoldi, e «non certamente del partito». Nel corso del viaggio in pullman che ha portato i vertici regionali di Forza Italia a Villa Geretto per un incontro con Silvio Berlusconi il quale, su proposta del coordinatore regionale Lillo, ha ratificato le nomine del Comitato di Presidenza della Regione Trentino Alto Adige, si sarebbe consumata la rottura interna. In modo sommario sarebbe stata discussa la sospensione di Bertoldi da tutte le cariche di partito. Dei cinque membri del Comitato di Presidenza Regionale solo Enrico Lillo e Franco Murano si sarebbero espressi a favore della sospensione, delineando una vera e propria frattura all'interno del partito. «Sono stato eliminato dal presidente del coordinamento regionale. Ma non finisce qui» dice Bertoldi che conferma l’indiscrzione. La resa dei conti a giorni nel consiglio di presidenza. Jimmy Milanese © RIPRODUZIONE RISERVATA Serata movimentata Accesissima discussione al ristorante Ca’ de Bezzi: la polizia riporta la calma Tribunale Giovane trentino denunciato 1 La brutale rapina era un’invenzione Gli offre le rose, il cliente se le mangia Avventore litiga con un ambulante: ero stanco delle sue insistenze BOLZANO — Tutto avrebbe potuto pensare tranne che quel potenziale cliente, le rose che voleva vendergli, se le sarebbe mangiate. E invece, di fronte agli occhi increduli di un venditore ambulante, è accaduto proprio questo. Sono le 23, al Cà de Bezzi, in via Hofer: al bancone c’è un cliente abituale, arrivato da poco per bersi una birra. Arriva un venditore di rose che cerca di vendere i fiori ai presenti: nessuno, però, sembra prestargli troppa attenzione. Così l’uomo si avvicina al bancone e pone una rosa vicino alla birra che il cliente abituale sta degustando: l’uomo all’inizio cerca di fargli capire che non la vuole, poi, improvvisamente comincia a mangiare la rosa. Ne segue una lite piuttosto bizzarra tra il mangiatore di rose e il venditore ambulante che vuole i soldi che gli spettano: ne nasce una lite che spinge i dipendenti del locale a chiamare la polizia. «All’arrivo gli agenti hanno trovato un venditore di rose che si lamentava del bizzarro comportamento — racconta ancora incredulo un cameriere che ha assistito alla scena — Noi siamo rimasti senza parole: ci veniva da ridere anche se un pò temevamo lo scontro tra i due». Il cliente ascoltato dai poli- ziotti ha ammesso di aver letteralmente divorato le rose ma che gli è sembrato l’unico modo per sottrarsi all'insistenza del venditore. Nonostante l’ammissione di «colpevolezza» il cliente si è però rifiutato di pagare il conto della sua cena a base di rose. «Ci è capitato di vederne tante — prosegue il cameriere — ma una scena del genere davvero è stata stranissima. Fortunatamente tutto si è risolto con un sorriso». Offerta Un mazzo di rose, tipo di fiori che viene offerto dagli ambulanti nei locali. A sinistra, il ristorante Ca’ de Bezzi, dove è avvenuta l’accesa discussione I. G. © RIPRODUZIONE RISERVATA Merano Il salvataggio Corpo raffiora dal Passirio L’ombra del tragico gesto Scappa dai carabinieri e si getta nell’Isarco BOLZANO — Rimarrebbero pochi dubbi sul fatto che si tratti di un tragico gesto, alla base del ritrovamento di un cadavere, ieri mattina, nel Passirio, a Merano. Il corpo di un uomo senza vita di 68 anni è stato avvistato da una donna che passava all’altezza della passeggiata d’inverno ieri mattina verso le 10.15: subito è scattato l’allarme. Sul posto sono arrivate le forze dell’Ordine che hanno provveduto al recupero della salma per sottoporla all’esame autoptico e capire i possibili motivi della morte. L’esito è arrivato nel tardo pomeriggio di ieri: il cadavere sarebbe appartenuto ad un meranese di 68 anni e le cause del decesso non sarebbero da imputare nè a terzi nè ad un incidente. BOLZANO — Voleva fuggire dai carabinieri e ha cercato «rifugio» nelle acque dell’Isarco. Poteva finire male la brutta avventura di un uomo che ieri, per scappare dai carabinieri che lo avevano fermato, ha pensato di gettarsi nell’Isarco per darsi alla fuga. Subito sono iniziate le operazioni di soccorso: polizia municipale, squadra volante, soccorso acquatico dei vigili del fuoco, ambulanze del 118 e perfino l’elicottero Pelikan si sono subito attivati per prestare soccorso al fuggitivo, che è rimasto bloccato su un isolotto all’altezza del viadotto della MeBo. Alla fine, fortunatamente, l’uomo è stato riportato sano e salvo a riva grazie al gommone dei vigili del fuoco. © RIPRODUZIONE RISERVATA BOLZANO — Un crollo dopo un lungo interrogatorio. Non ce l'ha fatta Daniel Anesini, a reggere il peso delle bugie e, davanti ai carabinieri, ha raccontato la sua verità. Una verità che il sostituto procuratore Luisa Mosna, titolare dell’inchiesta, stava cercando di ricostruire da poco meno di un mese da quando, cioè, era stata resa nota la notizia di una presunta aggressione ai danni di Anesini appunto, giovane trentino diciannovenne. Il ragazzo, nel marzo scorso, aveva chiamato la polizia dopo essere stato vittima di un’aggressione mentre si recava con il suo furgone mentre si recava a Nova Levante. O almeno così sembrava. Le forze dell’Ordine lo avevano soccorso, ferito e dolorante e lui, provato, aveva raccontato di essere stato affiancato e rapinato da due malviventi. La refurtiva di un «pestaggio» così atipico, tuttavia, ha convinto poco gli inquirenti fin da subito: i malviventi, con il volto coperto da un casco nero secondo quanto raccontato dal giovane, infatti si erano limitati a portare via l’autoradio, lasciando al giovane contanti e portafoglio. Nei giorni scorsi, l’incredibile verità: Daniel Pm Luisa Mosna è crollato di fronte alle domande insistenti dei carabinieri. Non ci fu nessuna aggressione quel giorno di marzo: fu lui stesso, da solo, a colpirsi e il motivo lascia alquanto stupiti. Dato che sua madre e la fidanzata non andavano d’accordo, voleva fornire alla due donne un motivo di preoccupazione comune che le avrebbe riavvicinate. Così è scattato il folle piano. Un piano che tuttavia è costato al giovane problemi seri con la giustizia: il sostituto procuratore Luisa Mosna, infatti, ha aperto a carico di Daniel Anesini un fascicolo con l’accusa di procurato allarme e simulazione di reato. I. G. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice cliente: 2684846 11 Corriere del Trentino Venerdì 4 Aprile 2014 TN Economia Confindustria Asse veneto sull’innovazione TRENTO — Confindustria Trento e Confindustria Verona sono formalmente alleate per l’innovazione nelle imprese. È stato presentato ieri mattina nella sede degli industriali veronesi il Consorzio fidi Successo del prestito diretto, esaurito il fondo. Si valuta il rifinanziamento protocollo tra le due associazioni. «Grazie alla collaborazione con Trento — ha spiegato Giulio Pedrollo, presidente di Confindustria Verona — daremo alle imprese un servizio più completo». Il vertice Anche le imprese all’incontro 1 Accesso al credito, Olivi striglia le banche Il direttore Nardelli: «Abbiamo dato respiro a 130 aziende» «Serve impegno» 2 Artigiani, mutui per due milioni TRENTO — I numeri, citati nero su bianco nell’ultimo numero della rivista dell’associazione Artigiani, rendono pienamente l’idea. Tant’è che il direttore della Cooperativa artigiana di garanzia, Paolo Nardelli, parte da lì: «Non possiamo, né vogliamo sostituirci alle banche. Il nostro mestiere è un altro. Ma nell’ultimo anno abbiamo risposto alle richieste di almeno 130 aziende. E questa è una grande soddisfazione». Dopo una prima fase tiepida, forse prudente, i mutui diretti erogati sono stati presi d’assalto. Il fondo di due milioni è ormai esaurito ma il consiglio di amministrazione sta già vagliando l’ipotesi di replicare l’iniziativa. Prima di tutto un passo indietro. Il primo milione, stanziato nell’autunno 2013, era stato utilizzato parzialmente (800.000 euro in tutto). Ma dopo il rifinanziamento di un ulteriore milione deliberato dal cda, le richieste sono lievitate. Risultato: ad oggi sono stati erogati crediti per 1,4 milioni, mentre già ci sono domande per 600.000 euro. Oltre 130 le aziende che hanno sfruttato quest’opportunità. «Nella recente riunione dei confidi nazionali — spiega Nardelli dalle pagine della rivista l’Artigianato — il relatore di Kpmg, la società internazionale di revisione e consulenza, ha osservato come i grandi gruppi creditizi italiani tendano a contenere la concessione dei mutui al di sotto dei 15-20.000 euro, giusto l’importo mediamente utilizzato dalle micro e piccole imprese». Perché è così difficile finanziare simili cifre? «La ragione è molto semplice — prosegue Nardelli — per quegli importi, i costi di istruttoria, gli accantonamenti, la gestione delle pratiche sono tali che rendono 1,4 milioni sono già stati erogati alle aziende che hanno fatto richiesta. Ad oggi ci sono già richieste per 600.000 euro 4% è il tasso fisso del prestiti erogati. Ogni singolo importo può arrivare a 30.000 euro al massimo. da restituire in 60 mesi Via Brennero La sede dell’associazione Artigiani (foto Matteo Rensi) queste operazioni non più redditizie. Perciò le evitano, a meno di non applicare tassi elevati, dal 9 al 10% e oltre». Ovviamente il riferimento è generale. «Lo scenario descritto riguarda la situazione nazionale — precisa il direttore della Cooperativa artigiana di garanzia — In Trentino è meno pe- sante, sia per la presenza delle Casse Rurali, sia per l’attenzione che gli altri istituti prestano al territorio». Detto questo, però, la tendenza si avverte. «Pro- La vendita Coldiretti 3 Aldeno cede Alpica «Divorzio» con Dao Riforma agraria «Premiati i furbetti» TRENTO — Tutto s’è concluso davanti a un notaio, lo scorso 24 marzo. In quel preciso istante, il presidente della Famiglia cooperativa di Aldeno e Mattarello, Luciano Maistri, ha ceduto Alpica srl, la società che conduce il negozio. Ad acquistarla sono due soci: Andrea Cont, direttore ora dimissionario della medesima famiglia di Aldeno, e Fausto Girardi, gestore del punto vendita di vicolo dell’Adige. In totale, la compravendita vale 103.300 euro. Con questa firma, si chiude così l’avventura della Famiglia cooperativa di Aldeno con Dao-Conad. TRENTO — Il presidente della Coldiretti del Trentino Alto Adige, Gabriele Calliari, denuncia la riforma della politica agricola comune (Pac) e le scelte di destinazione dei contributi che, dice, «privilegiano una casta di intoccabili, 3.000 furbetti che rappresentano appena lo 0,2% degli interessati dagli interventi di politica agricola ma che riceve ben il 15% delle risorse destinate all’agricoltura». Grandi gruppi industriali, assicurativi e bancari. Saranno loro a ricevere un importo di oltre mezzo miliardo di euro. «Questi insostenibili privilegi sono una follia». Bcc Prima intesa tra categorie e Federcasse babilmente è questa una delle ragioni per cui il nostro mutuo diretto ha riscosso tanto interesse». Ricapitolando, a oggi sono stati erogati 1,4 milioni di prestiti e 600.000 sono in attesa dell’esame del cda. L’aumento delle richieste, con tutta probabilità, è legato alle condizioni di prestito. Per intenderci, se con il primo milione messo a disposizione si erogavano importi di 15.000 euro per impresa (da restituire in 36 mesi al tasso fisso del 4%), la seconda edizione ha elevato il singolo importo a 30.000 euro, da restituire in 60 mesi sempre al 4% fisso. «Il consiglio di amministrazione — anticipa Nardelli — ha già manifestato la disponibilità a stanziare ulteriori 500.000 euro e sta valutando con la Provincia la possibilità di destinare al mutuo diretto, sinora alimentato esclusivamente con risorse della cooperativa, parte dei fondi destinati ad altri interventi ma sottoutilizzati». Come a dire: vista la necessità di un simile strumento (l’exploit di domande lo conferma), inutile lasciare ferme risorse preziose che, al contrario, potrebbero irrorare il plafond a disposizione della Cooperativa artigiana di garanzia. Ma non è finita qui. Il secondo prodotto che ha riscosso l’apprezzamento dei soci, è il mutuo anticipi per crediti da concordato. Grazie allo stanziamento di 3,5 milioni della Provincia, la coop ha quindi iniziato a erogare direttamente mutui d’importo consistente (in alcuni casi sopra i 100.000 euro, per intenderci) commisurati al credito accertato dall’autorità garante. TRENTO — Una frase, in particolare, rende l’idea. «Il tema del credito rimane cruciale nella definizione delle scelte di politica economica della giunta provinciale». Alessandro Olivi lo dice e lo ridice da tempo. Anche ieri, aprendo i lavori del Tavolo del credito (il primo della nuova legislatura), il vicepresidente ha toccato un nervo scoperto, rivolgendosi direttamente alle banche: «Per la ripresa — ha detto — è necessario il loro impegno». Le parole sono misurate, eppure severe. «Le banche non sono un corpo estraneo del sistema, lo sviluppo e la ripresa dipendono anche dal loro intervento — ha detto Olivi nel corso della riunione che per la prima volta ha coinvolto anche le imprese — Gli strumenti che la giunta si appresta a mettere in campo con la prossima manovra finanziaria possono innescare un processo a favore dello sviluppo se alle imprese giunge anche l’alimentazione assicurata dal credito». Come a dire: senza l’ossigeno che le imprese cercano, il castello crolla. Olivi ha evidenziato un dato, in particolare. Si tratta della evidente contrazione degli impieghi in Trentino (meno 9,6% nel 2013), superiore al dato nazionale (meno 9,2%) e a quello di Bolzano (meno 4,8%). «È infatti decisivo — ha aggiunto — che le imprese possano accedere al crediSotto la media to». Due gli strumenti mesNel 2013 la contrazione si in campo dalla Provincia per stimolare la ripresa dedegli impieghi era pari gli impieghi bancari e per al 9,6%; nel resto contribuire in maniera incid’Italia, invece, del 9,2% s i v a a d a t t e n u a r e l e criticità del sistema. «Da una parte il Fondo di rotazione con una dotazione di 50 milioni di euro provinciali e 50 milioni delle banche, per una provvista complessiva di 100. Dall’altra il Fondo strategico per il quale la Provincia ha già deliberato di stanziare 75 milioni di euro, destinati a diventare 200 con le altre quote, a partire da Laborfonds». La precisazione è d’obbligo: «Il Fondo strategico non si configura, nei confronti del sistema bancario, come sostitutivo — ha detto — Si tratta invece di uno strumento aggiuntivo, al quale anche le banche potranno concorrere». Di più: «Oggi spesso flussi di risparmio, generati sul territorio, vengono impiegati fuori Trentino sotto svariate forme di investimento. Il Fondo offre proprio l’opportunità agli investitori locali di operare invece sul territorio». «È dunque un appello alla responsabilità — ha concluso — quello di far sì che chi ha generato sviluppo e crescita sul territorio, a questo stesso territorio rimanga fedele anche negli investimenti». In questo anche il ruolo delle banche è fondamentale. «Sia decidendo di partecipare al Fondo per alimentarne la capienza, sia accompagnando le aziende in una fase di tutoraggio quanto mai importante». Marika Damaggio Ma. Da. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Albergatori Ieri l’assemblea. Lasagna: «Viabilità, collegamenti col Brennero e aeroporto di Bolzano le priorità» 4 Contratto disdetto Fassa, fronte comune degli albergatori Firmato l’accordo Presidenti Asat compatti: «Carico fiscale e burocrazia, così non va» TRENTO — «Un percorso finalizzato a definire soluzioni negoziali che possano concorrere al superamento degli effetti negativi della crisi». È con queste parole che in una nota si annuncia la firma dell’accordo siglato il 2 aprile tra Federcasse (la Federazione italiana delle banche di credito cooperativo) e le segreterie nazionali dei sindacati di categoria. L’accordo, com’è noto, si colloca nell’ambito del confronto che Federcasse, dopo la disdetta del contratto nazionale di lavoro per i dipendenti del credito cooperativo dello scorso 26 novembre, aveva sollecitato per individuare «termini e misure concrete di quel rinnovamento normativo che appare non più rinviabile». L’intesa, recita la nota di La risoluzione Federcasse, «si basa sul coNel documento si stabilisce mune riconoscimento della contrattazione collettiva nauna proroga degli effetti zionale quale principale strudel recesso, oltre la soglia mento dell’organizzazione prevista del 24 giugno del lavoro, in grado di assicurare sia l’uniformità delle tutele e della loro organizzazione, sia il riconoscimento delle peculiarità che – a livello locale – fanno delle Bcc un unicum del sistema bancario del nostro Paese». Le parti, in estrema sintesi, hanno deciso di ricercare, in tempi contenuti, soluzioni condivise su alcuni temi nevralgici. Per esempio: aggiornamento della disciplina di categoria sulle agibilità sindacali e sugli assetti della contrattazione collettiva. Tutto ciò per arrivare alla definizione di un testo coordinato del contratto. Federcasse s’è inoltre resa disponibile a prorogare, oltre la data prevista del 30 giugno 2014, gli effetti del recesso dal contratto nazionale di categoria comunicato lo scorso 26 novembre. © RIPRODUZIONE RISERVATA TRENTO — Per la prima volta le voci s’intersecano. Nelle diversità delle tre associazioni c’è un fil rouge, del resto. Celestino Lasagna, presidente della sezione Asat del centro Fassa, Davide Moser, presidente della sezione Asat di Moena, Alessandro Anesi, presidente della sezione Asat dell’Alta Fassa. Uniti, nel corso dell’assemblea dell’associazione albergatori in agenda ieri a Pozza di Fassa, si sono rivolti alle istituzioni. All’assessore Michele Dallapiccola, nello specifico, ma anche all’intera classe politica. Obiettivo: indicare la strada futuribile, le strategie per sostenere il comparto. «Chiediamo — ha detto Lasagna a nome dei colleghi — di fermarci un attimo e fare alcuni ragionamenti con i nostri amministratori provinciali, nazionali e i rappresentanti delle nostre categorie». In uno slogan si riesce a sintetizzare un disagio crescente e un pacchetto di bisogni evidenti: «Meno tasse e meno burocrazia perché questo è quello che ci ha detto l’85% dei nostri albergatori dopo aver risposto a un sondaggio sia a livello locale che provinciale». Prima le ombre, poi alcune idee. Questo il ritmo dell’intervento d’apertura di Celestino Lasagna (sottoscritto da Anesi e Moser). Diverse le problematiche censite: «Vi e una tendenza sempre maggiore ad accorciare i periodi di vacanza con relativo aumento dei costi di gestione — ha spiegato — Assistiamo a un costante aumento dei piani fa- miglia che ha portato a una crescita del numero dei bambini che ospitiamo e che alloggiano gratis o con forti sconti e che richiedono servizi dedicati esempio baby club, animazione». Ancora: «Durante la stagione invernale sempre Enologia Vino Santo: mostra e eventi fino al 21 DivinNosiola L’inaugurazione della mostra dedicata alla nosiola TRENTO — La Valle dei Laghi è la terra in cui nasce e viene coltivato un apprezzato vitigno, il Nosiola, protagonista di vini e grappe d’eccellenza e del pregiato Vino santo trentino. Tre prodotti che rappresentano anche la storia, il patrimonio culturale ed enologico di questa terra e che sono protagonisti della nuova edizione di DiVinNosiola, il festival ideato dall’Apt Trento, monte Bondone, Valle dei Laghi per celebrare questa eccellenza trentina. L’appuntamento è a Trento e nelle più belle località della Valle dei Laghi da ieri fino al 21 aprile. Principale novità di quest’anno è location della Mostra dei vini (nosiola) e del Vino santo: fino al 19 aprile ogni giovedì, venerdì e sabato (dalle 17 alle 22) le più pregiate etichette del territorio saranno esposte a Trento a Palazzo Roccabruna, la casa dei prodotti trentini. DiVinNosiola oltre alla Mostra, propone numerosi eventi che hanno per protagonisti la cultura, la storia e la natura della Valle dei Laghi. Il programma completo è su www.discovertrento.it. piu sono i non sciatori, i quali richiedono passeggiate, visite a musei o altro, escursioni con ciaspole, tariffe promozionali sugli impianti». Anche gli ospiti hanno dato voce ad alcune lacune: «I prezzi degli skipass sono in continuo aumento ormai da anni». Per le aziende, invece, il carico fiscale è ormai un cappio al collo. Ma per i presidenti Asat si può superare le difficoltà dell’oggi. Le idee ci sono: «Adesione di tutti gli istituti di credito alla moratoria Abi senza rinegoziazione di tassi e condizioni — ha spiegato Lasagna — migliorare la promozione verso la fascia di clientela con maggior disponibilità di spesa». Poi investire nella viabilità: «Un problema che auspichiamo possa risolversi a breve e il miglioramento del collegamento con l’asse del Brennero in modo da rendere gli spostamenti piu agevoli». Infine un tema noto: «L’ampliamento dell’aeroporto di Bolzano». Ma. Da. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice cliente: 2684846 l 'Adige 40404 www.ladige.it Venerdì 4 aprile 2014 9 771594 144005 L4030401 Anno 67 - numero 93 • 1,20 euro Quotidiano Indipendente del Trentino Alto Adige Politica 16 Dellai: «Fusione Upt-Patt? Un dibattito fuori tempo» Vitalizi 17 Il Pd: «Niente indennità ai consiglieri in pensione» Rovereto 25 Ottantenne scippata nel cortile di casa Calcio 43 Squalifica di quattro anni per il pugno all’arbitro L’OPERAZIONE Il gruppo, formato tutto da nomadi, è caduto nella trappola di polizia e carabinieri 1 Presa la banda delle rapine Assaltarono il Mercatone Uno: undici in manette Irruzione all’alba in via Bronzetti per arrestare i due basisti trentini Q uando assaltarono il Mercatone Uno di San Michele, il 14 gennaio scorso, il loro fu un blitz da professionisti, quasi perfetto. Quasi. Perché alla fine si sono traditi. Una telecamera, a pochi chilometri dal Mercatone Uno, li riprese mentre passavano dall’auto rubata usata per il colpo a una vettura «pulita». È stata la traccia che ha permesso a polizia e carabinieri, dopo accurate indagini, di individuare i banditi, un gruppo di nomadi con stretti rapporti di parentela. Undici gli arresti, compresi i due basisti trentini, fermati in una casa di via Bronzetti. ALLE PAGINE 12 - 13 - 14 - 15 TWITTER @giornaleladige: seguite anche i «tweet» con notizie e commenti Meno Comuni... e meno Provincia ALESSANDRO OLIVI untuali e ricorrenti sono le riflessioni che il Direttore Giovanetti dedica ai suoi lettori sul tema dell’articolazione dei poteri in Provincia di Trento e sull’esigenza di costruire un rapporto maturo tra il centro e la periferia. Nei tempi in cui, giustamente, i costi della politica sono all’ordine del giorno delle cronache giornalistiche, mi sembra corretto occuparsi non solo delle situazioni palesi ma rivolgersi anche alle distorsioni provocate dai tentativi di cambiamento del sistema istituzionale nel suo insieme che non hanno esplicato piene potenzialità. C’è una comune constatazione che tiene insieme il contrastato dibattito di questi anni. Da un lato la presa d’atto dell’eccessiva invadenza dell’ente Provincia, corroborata da un quarantennio di competenze via via avocate dallo Stato e dalla Regione e dall’altro la frammentazione del sistema comunale, sempre più in affanno ... P CONTINUA A PAGINA 55 Si ubriaca e sviene a scuola Trento, soccorsa dal 118 è finita al Santa Chiara M omenti di grande apprensione, ieri mattina, in un istituto superiore di Trento dove una studentessa si è sentita male e ha perso i sensi a causa di un abuso di alcolici. A scuola si stava svolgendo l’autogestione e le lezioni erano state sostituite da attività di approfondimento e confronti tra studenti sui temi più svariati. Verso le 11.30 la ragazza, che frequenta la seconda, è svenuta in mezzo ai compagni, «stesa» da un mix di superalcolici e spumante. Con l’ambulanza è stata portata al S. Chiara, dopo le cure si è ripresa ed è stata dimessa. A PAGINA BRUTALE AGGRESSIONE, ERA TUTTO INVENTATO L’aggressione del 19enne di Novaledo pestato a sangue da due sconosciuti in Val d’Ega non c’è mai stata. Daniel Anesini si sarebbe procurato le lesioni per far preoccupare i suoi cari e far riavvicinare la madre e la fidanzata. A PAGINA 20 Calliano | Dodicimila euro per «Ambrogio», toserà l’erba del campo da calcio Il comune assume il giardiniere-robot I L4030614 UNIFICAZIONI l Comune di Calliano ha un nuovo giardiniere, ma anziché procedere a un concorso pubblico ha deciso di «assumere» un robot. Dopo alcuni mesi di prova è arrivato il via libera dell’amministrazione comunale all’acquisto di «Ambrogio», che si occuperà del taglio dell’erba del campo da calcio intercomunale. La spesa, dodicimila euro, sarà divisa con il comune di Besenello, mentre Nomi ha deciso di non partecipare all’acquisto. L. NAVE A PAGINA 26 21 ECONOMIA Tutto passa per il Tunnel Rossi-Lupi, un piano per la proroga A22 Spunta un nuovo piano per garantire un futuro all’A22 e, nel contempo, risorse certe al tunnel del Brennero. Ne hanno parlato ieri a Roma il governatore Ugo Rossi e il ministro Maurizio Lupi. Lo schema: proroga della concessione, sblocco del «tesoretto», rinvio Valdastico. F. TERRERI A PAGINA 7 SENATO AUTONOMIE Modello Bundesrat, non centralista FRANCO PANIZZA Q uando sono stato eletto in Senato, uno degli obiettivi che mi sono posto era quello non solo di difendere e valorizzare le nostre autonomie speciali, ma anche di far capire la loro importanza, il loro poter essere modello e laboratorio di buon governo per tutto il Paese. E ogni giorno trascorso da un anno a questa parte, mi ha dato sempre più la consapevolezza che... CONTINUA A PAGINA 54 ECONOMIA l'Adige AUTOSTRADE Redazione: 0461 886111 fax 0461 886263 email: [email protected] G venerdì 4 aprile 2014 7 Dopo il Consiglio di Stato ci vuole tempo per la nuova gara In cambio la norma per conferire il tesoretto A22 a Bbt Proroga tecnica della concessione da 1,5 a 5 anni, ipotesi e l’intesa per una A31 modificata e spostata nel tempo da portare a Bruxelles: allungamento ad almeno 10 anni In Corte dei Conti la delibera Cipe sulle tratte d’accesso 1 Autobrennero vede la fine del Tunnel Rossi-Lupi, spunta un piano per la proroga La Valdastico dopo la ferrovia del Brennero FRANCESCO TERRERI TRENTO - Nei vertici romani tra il governatore Ugo Rossi e il ministro Maurizio Lupi spunta un abbozzo di piano per conferire il tesoretto A22 al Tunnel del Brennero, prorogare la concessione, assicurare la realizzazione della circonvallazione ferroviaria di Trento e Rovereto e aggirare l’ostacolo Valdastico. I tasselli del puzzle partono dalla bocciatura al Consiglio di Stato della gara A22 e ruotano sulla priorità che Trento, spalleggiata da Bolzano, dà allo spostamento dei trasporti da gomma a rotaia e quindi alla realizzazione della nuova ferrovia del Brennero. «Abbiamo ricevuto importanti conferme sulla necessità di includere nel progetto Tunnel le tratte di accesso - riassume Rossi - ma anche la disponibilità a valutare i progetti in un’ottica complessiva e più rispettosa dell’ambiente». Gli incontri di ieri sono stati due. Nel primo si sono confrontati Lupi e i tecnici del ministero con Rossi, il dirigente provinciale Raffaele De Col, il direttore generale della Provincia di Bolzano Eros Magnago in rappresentanza del presidente Arno Kompatscher, il presidente di L’attuale concessione dell’Autostrada del Brennero scade il prossimo 30 aprile Ma con i tempi necessari per arrivare a una nuova gara scatterà una proroga tecnica che potrebbe durare anche cinque anni o forse più Autobrennero Paolo Duiella, l’Ad Walter Pardatscher, il direttore tecnico Carlo Costa. Il governo sollecita da tempo il conferimento del fondo ferrovia di Autobrennero, che alla fine di quest’anno salirà a 550 milioni di euro, a Bbt, la società del Tunnel. D’altra parte Trento chiede garanzie sulle tratte d’accesso e soluzioni sulla concessione autostradale. L’ostacolo tecnico-giuridico al conferimento del tesoretto è la necessità di prevede una remunerazione per la società autostradale e i suoi soci, che sono sia pubblici che privati. Su questo, Lupi si è impegnato a presentare una norma per consentire un conferimento senza resa. D’altra parte c’è l’assicurazione del ministero sulla realizzazione delle tratte trentine della nuova ferrovia del Brennero. La delibera adottata dal Cipe è ora in fase di registrazione alla Corte dei Conti. Sulla concessione A22, il ministro ha sottolineato che la gara non si può evitare. Dopo la sentenza del Consiglio di Stato, però, ci vuole tempo per ottemperare alle carenze del bando, prima fra tutti la definizione, in accordo con i territori, delle opere complementari. È necessaria, quindi, una proroga «tecnica» dopo il 30 aprile, scadenza dell’attuale concessione, che i tecnici stimano potrebbe andare da un anno e mezzo a cin- REGIONI Proposte sul Senato Titolo V, Autonomie non toccate TRENTO - Il presidente della Provincia Ugo Rossi ha partecipato a Roma anche alla seduta straordinaria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, in cui ha sottolineato la necessità di vigilare sul testo del disegno di legge sulle riforme istituzionali nelle parti che riguardano il rapporto Stato-Regioni. Una posizione condivisa anche dalla presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, assieme alla quale Rossi ha ribadito che le modifiche del Titolo V non si applicheranno alle Regioni speciali. Le Regioni avanzeranno proposte sul riparto delle competenze con lo Stato e anche su altri punti ancora non condivisi, come la composizione del Senato delle Autonomie. que anni. A questo punto è spuntata l’ipotesi di chiedere a Bruxelles una proroga allungata ad almeno dieci anni, cioè collegata proprio al completamento della galleria di base e della nuova ferrovia. Questo darebbe il tempo per definire e realizzare alcuni investimenti complementari e prevederebbe il proseguimento degli accantonamenti pro-rotaia. Oltre a spostare nel tempo la gara. La stessa idea - spostare nel tempo la realizzazione dell’arteria dando priorità alla ferrovia - è alla base dell’ipotesi di intesa emersa sulla A31 Valdastico Nord, al di là della rituale riaffermazione delle posizioni. La seconda riunione romana, in cui Rossi ha visto, oltre al ministro, il presidente del Veneto Luca Zaia e i vertici dell’autostrada A4 Brescia-Padova, si è conclusa con l’aggiornamento fra trenta giorni «per valutare le possibili alternative prima di adottare i provvedimenti previsti dalle legge obiettivo». In apparenza è un nuovo ultimatum. Inserire la Valdastico nella legge obiettivo, infatti, vorrebbe dire imporla contro il no di Trento, con la certezza di lunghe battaglie giuridiche e l’incertezza sulla proroga della concessione A4, legata alla realizzazione dell’opera. La valutazione di altre ipotesi di percorribilità, invece, dovrebbe servire al Trentino a poter dare l’intesa sull’opera, con il patto però che prima venga la ferrovia. Poi, nel 2026, si vedrà. Zaia sottolinea la «celerità» del ministro. Il consigliere provinciale della Lega Nord Maurizio Fugatti minaccia il blocco della Valsugana contro il no trentino alla Valdastico. 2 Consorzio Vini, La Vis esclusa dal cda Cantina in arretrato con le quote di adesione Marco Zanoni sostituito in consiglio da Armani di Ala IL TAVOLO 3 TRENTO - La cantina La Vis è indietro con i pagamenti delle quote di adesione al Consorzio Vini del Trentino. Quindi non è opportuno che il rappresentante della cantina, l’amministratore delegato Marco Zanoni (nella foto), resti nel consiglio di amministrazione del Consorzio di tutela. Così nei giorni scorsi, col rinnovo parziale del cda del Consorzio Vini, Zanoni ha cessato l’incarico di consigliere. Al suo posto è stato nominato il presidente della Cantina di Ala Vito Armani. Il Consorzio associa 123 cantine e quest’anno, per la prima volta, coordina la partecipazione del comparto del vino trentino a Vinitaly, la mostra in programma alla fiera di Verona da domenica a mercoledì. Il cda del consorzio è composto di 12 membri. Di essi, otto sono rappresentanti di cantine sociali cooperative e quattro di aziende vitivinicole e vignaioli, rappresentando Fondo di rotazione e Fondo strategico per la ripresa degli impieghi Credito, Olivi sollecita le banche DENUNCIA DI CALLIARI E COLDIRETTI Mezzo miliardo di soldi Pac a tremila furbetti dei campi TRENTO - Grandi gruppi industriali, assicurativi e bancari, ma anche enti di diversa natura che non vivono certo di agricoltura sono l’elite intoccabile dei primi 3.000 beneficiari di contributi che ricevono un importo di oltre mezzo miliardo di euro mentre si chiedono sacrifici a tutti gli italiani a partire dagli agricoltori. Il presidente della Coldiretti del Trentino Alto Adige Gabriele Calliari rilancia la denuncia della Coldiretti nazionale sulle scelte che stanno per essere fatte nell’attuazione della riforma della politica agricola comune per il periodo 2014-2020. Si tratta, sostiene Calliari, di una casta di intoccabili che rappresenta appena lo 0,2% degli interessati dagli interventi di politica agricola, ma che riceve ben il 15% delle risorse destinate all’agricoltura. Molti di questi soggetti non contribuiscono alla previdenza agricola mentre altri, nelle pieghe dell’attuale legislazione, hanno creato società Spa e Srl ad hoc per avere agevolazioni sull’Imu, sulla concessione edilizia, sull’acquisto dei terreni agricoli e anche sulle bioenergie facendo così concorrenza sleale al reddito e all’attività dei veri agricoltori. «Coldiretti si augura che nessuno abbia la follia di mantenere questi insostenibili privilegi e ci si impegni invece per concentrare le poche risorse disponibili a chi vive e lavora in agricoltura». TRENTO - In Trentino nel 2013 la contrazione degli impieghi alle imprese è stata del 9,6%, superiore al dato nazionale (9,2%) e a quello di Bolzano (4,8%). A fronte di questa situazione, la Provincia «si sta concentrando su due strumenti di straordinaria importanza per stimolare la ripresa degli impieghi bancari e per contribuire ad attenuare le criticità del sistema bancario: il Fondo di rotazione e il Fondo strategico». Lo ha detto il vicepresidente della Provincia Alessandro Olivi alla riunione del Tavolo del credito, che ieri per la prima volta ha visto la partecipazione anche dei rappresentanti delle imprese. «Il Fondo di rotazione - ha ricordato Olivi - ha una dotazione di 50 milioni di euro provinciali e 50 milioni delle banche, per una provvista complessiva di 100, e per quasi la sua metà è già coperto, segnale incoraggiante, dalle domande delle aziende. Per il Fondo strategico la Provincia ha già deliberato di stanziare 75 milioni, destinati a diventare 200 a livello regionale con le altre quote, a partire da Laborfonds». «Il Fondo strategico - ha sottolineato Olivi - non ha alcun intento speculativo né si configura, nei confronti del sistema bancario, come sostitutivo. Si tratta invece di uno strumento aggiuntivo, al quale anche le banche potranno concorrere. Di più: oggi spesso flussi di risparmio, generati sul territorio, vengono impiegati fuori Trentino sotto svariate forme di investimento. Il Fondo offre proprio l’opportunità agli investitori locali di operare sul territorio. È dunque un appello alla responsabilità quello di far sì che chi ha generato sviluppo e crescita sul territorio, a questo stesso territorio rimanga fedele anche negli investimenti». Dal Tavolo è emerso l’obiettivo di sviluppare nelle prossime settimane, assieme alle banche, l’analisi sulla situazione del credito in Trentino sia rispetto ai diversi settori che per aree geografiche, per poter così individuare ancora meglio punti di debolezza e di forza del sistema delle imprese. l’unità che sembra essere stata finalmente raggiunta dalle componenti del vino trentino. Presidente è Elio Fronza, che è il presidente della Cantina di Trento. Vice è il presidente di Mezzacorona Luca Rigotti. In cda siedono poi Adriano Orsi, presidente di Cavit, Paolo Endrici, Cantine Endrizzi e presidente dei Vitivinicoltori, Marcello Lunelli di Ferrari F.lli Lunelli, Bruno Lutterotti, presidente della Cantina di Toblino, Giacomo Rossi, presidente della Cantina di Roverè della Luna, Fabio Maccari, direttore generale di Mezzacorona, Lorenzo Cesconi, presidente dei Vignaioli, Paolo Malfer della casa spumantistica Revì, Giorgio Planchenstainer, presidente dell’Agraria di Riva del Garda, e, appunto, Armani di Ala. Le difficoltà di pagamento di La Vis confermano la difficile situazione finanziaria del gruppo pur in presenza di buoni risultati sul versante del fatturato. F. Ter. PRESIDENTE Franceschi al posto di Borghesi in Mittel Advisory MILANO - Giorgio Franceschi (nella foto), amministratore delegato di Isa e vicepresidente di Mittel, succede a Arnaldo Borghesi al vertice di Mittel Advisory, la società di consulenza del gruppo presieduto dal trentino Franco Dalla Sega. Turismo | Nel 2012 sono 10.247, lo 0,9% in più 4 Alberghi, occupati in crescita TRENTO - Nel 2012 gli occupati negli esercizi alberghieri trentini sono 10.247, in aumento di un centinaio di unità, lo 0,9% in più, rispetto all’anno precedente. Il 76% di essi lavora come dipendente. Sono i nuovi dati sull’occupazione dell’indagine annuale condotta dal Servizio statistica della Provincia. Gli ambiti turistici di maggiore impiego di personale negli esercizi alberghieri sono la Val di Fassa (1.826 addetti), il Garda trentino (1.440), le valli di Sole, Pejo e Rabbi (1.081), rispecchiando l’importanza delle presenze turistiche. I mesi di maggiore occupazione negli alberghi sono agosto (14.166 unità), luglio (13.792) e gennaio (12.502). TRENTO 12 venerdì 4 aprile 2014 L’INCHIESTA l'Adige Redazione: 0461 886111 fax 0461 886263 email: [email protected] G Quattro degli arrestati erano stati presi in flagranza a inizio marzo nella zona di Forlì mentre stavano mettendo a segno una rapina. Gli altri sono stati bloccati nella notte a Padova, Verona, Milano e Trento La conferenza stampa è stata convocata dal procuratore capo Giuseppe Amato. Al tavolo anche il questore Iacobone, il prefetto Squarcina e i vertici di polizia e Arma 1 Mercatone, presa la banda Undici arrestati: sono tutti nomadi imparentati tra di loro PATRIZIA TODESCO Non hanno fatto errori macroscopici i rapinatori che, la sera del 14 gennaio, assaltarono il negozio «È Oro» del Mercatone Uno di San Michele all’Adige. Hanno agito a volto coperto, non hanno lasciato impronte, hanno utilizzato una macchina rubata, in modo che i commessi o i clienti non potessero appuntarsi la targa e fornire elementi alle forze dell’ordine. Eppure, carabinieri e polizia, con la collaborazione della stradale, questa volta sono stati più bravi di loro. Una telecamera di un esercizio privato, situata a pochi chilometri dal Mercatone Uno, ha immortala- Tutto è partito dalle immagini di una telecamera che ha immortalato l’auto «pulita» dei rapinatori to la macchina «pulita» sulla quale sono saliti gli autori dopo avere effettuato il colpo. Da quella macchina, grazie ad una felice intuizione ed ai controlli sui passaggi in A22, sono risaliti ai proprietari. Le intercettazioni telefoniche e la conoscenza del territorio hanno fatto il resto. I carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Trento e il personale della squadra mobile della questura, a conclusione di un’attività di indagine denominata «Sledgehammer» (ad indicare i martelli utilizzati per spaccare le vetrine della gioielleria nel corso della rapina al Mercatone Uno»), hanno individuato e arrestato i membri di quella che è ritenuta una pericolosa associazione per delinquere, interamente composta da nomadi sinti, dedita a mettere a segno rapine e furti principalmente ai danni di rappresentanti di gioielli e preziosi attiva in tutto il nord. Undici le persone arrestate, tra di loro anche i due basisti trentini. Si tratta di Denis Brajdic, 33enne residente in via Bronzetti insieme alla compagna Dania Lovas (la donna è l’unica ai domiciliari). Il primo avrebbe partecipato in prima persona al colpo al Mercatone Uno, la seconda avrebbe fornito la sua vettura, una Megane Scenic usata dai rapinatori per fuggire e poi li avrebbe ospitati per alcune ore, dopo il colpo, nell’abitazione di Trento. Gli altri Gli arrestati I componenti erano specializzati in assalti a rappresentanti di gioielli: molti i colpi loro attribuiti arrestati, tutti imparentati tra di loro, sono stati trovati in campi nomadi di Milano, Verona e Padova (Vigodarzere). I cognomi degli arrestati si ripetono, in quanto alcuni sono padre e figli, altri zio e nipote, altri cugini. Tra di loro, dunque, vi è un rapporto di parentela oltre che di «affari» criminali. Le indagini - coordinate dal procuratore della repubblica di Trento Giuseppe Amato e dai sostituti procuratori Alessandra Silvi e Davide Ognibene - sono iniziate subito dopo la rapina perpetrata alla gioielleria all’interno del Mercatone Uno di San Michele. Era il 14 gennaio 2014 e i ladri, armati di «Sledgehammer» e una pistola, assaltarono il negozio e fuggirono con borsoni pieni di oro e preziosi. Per l’accusa Denis Brajdic, Antonio Brajdic, Eddy Gashi e un’altra persona ancora da identificare, dopo essersi procurati una Fiat Croma (risultata rubata a Como il 28 novembre 2012), sono giunti in Trentino nel pomeriggio della rapi- na. Con la collaborazione di Denis Brajdic e Dania Lovas, anche questi sinti, hanno poi messo a segno il colpo e si sono allontanati con la Croma fino a Nave San Rocco dove, alle 19 e 15, hanno effettuato il cambio della vettura e prelevato la Scenic. Dopodiché, i rapinatori avrebbero fatto tappa in via Bronzetti, verosimilmente qui si sarebbero divisi il bottino per poi ripartire per i diversi campi nomadi di provenienza in Lombardia e Veneto. Secondo quanto appurato da polizia e carabinieri, che in queste indagini hanno lavorato fianco a fianco per mesi, il gruppo è accusato anche della rapina ai danni di due rappresentanti di preziosi, derubati del campionario, del valo- L'accusa: associazione per delinquere finalizzata alla commissione di rapine e furti BRAJDIC Denis, 33enne da Padova ma residente a Trento BRAJDIC Jimmi Luca, 26enne da Milano, già agli arresti domiciliari a Treviso BRAJDIC Claudio, 30enne da Milano, ivi residente BRAJDIC Antonio, 26enne da Milano, già in Carcere HUDOROVIC Paolo, 40enne da Verona, già in Carcere HUDOROVIC Fabio, 23enne da Segrate (MI), residente a Milano GASHI Eddy, 21enne da Padova, residente in Vigodarzere (PD) BRAJDIC Luciano Sandro, 21enne da Udine, residente in Vigodarzere (PD) LOVAS Dania, 33enne da Trento, ivi residente (ai domiciliari) BRAJDIC Antonio, 54enne da Padova, già in Carcere COLPI CONTESTATI 29.11.2012 - Giovo (TN) Rapina in danno di 2 rappresentanti di preziosi, rapinati del campionario, per un valore di circa 140.000 euro; 05.03.2013 - Fiera di Parma Rapina in danno di 2 rappresentanti di preziosi, rapinati di alcune carte di credito, 1 tablet ed effetti personali; 13.12.2013 - Trento Furto presso il Circolo Tennis di via San Pio X, dal quale asportavano 2 slot machines con il relativo contante. BRAJDIC Valentino, 24enne da Milano, già ristretto in Carcere 14. 01.2014 Rapina al Mercatone Uno per un valore di 94 mila euro re di 140 mila euro, effettuata a Giovo, presso Maso Franch, il 29 novembre 2012; il furto al circolo Tennis di via S. Pio X all’interno del quale, il 13 dicembre 2013, sono state asportate due slot machine con il contante e del colpo, il 5 marzo 2013, alla fiera di Parma, quando vennero rapinati due rappresentanti di preziosi ai quali vennero portati via un tablet e alcune carte di credito. Inoltre, stando agli investigatori, è stato accertato che il gruppo aveva programmato una colpo alla fiera di Basilea, in Svizzera, e un altro alla fiera di Parma. Era il marzo 2014 e in quell’occasione Antonio Brajdic del 1960, Valentino Brajdic, Jimmi Luca Brajdic e Paolo Hudorovic vennero arrestati in flagranza a Bevano di Forlì prima che potessero mettere a segno il colpo. L’auto delle vittime era già stata fermata dai malviventi, ma i carabinieri arrivarono prima. Secondo quanto accertato dalle indagini, l’organizzazione non aveva un vero capo ma i due omonimi, Antonio Brajdic, classe 1960 e 1987, rispettivamente zio e nipote, erano le persone di riferimento. Il più giovane dei due, in particolare, è stato arrestato a Monza il primo marzo, in quanto già colpito da due distinti provvedimenti restrittivi, uno dei quali relativi ad un cumulo di pena di oltre 4 anni di reclusione da scontare. Per capire che l’uomo era tutt’altro che uno stinco di santo basta dire che era in carcere anche per un pestaggio animalesco, effettuato a Capodanno a Vicenza. Stando alle indagini, insieme ad un complice, rubò un’Alfa 33 pestando a sangue il proprietario. Brajdic venne arrestato mentre giocava alle slot della città brianzola. Ora, in carcere gli è stata notificata questa nuova ordinanza. I dieci sono in carcere (a Trento, Milano e Padova) e già oggi inizieranno i primi interrogatori. Trento l'Adige venerdì 4 aprile 2014 13 I RETROSCENA Polizia e carabinieri hanno effettuato una perquisizione nell’abitazione dove, secondo l’accusa, la banda si sarebbe rifugiata qualche ora dopo il colpo Qui vivono i due presunti basisti ed è stato trovato un altro indagato 1 Due fratelli e una Jaguar Il blitz nella casa di via Bronzetti Irruzione all’alba: sequestrata una pistola con tappo rosso PATRIZIA TODESCO Anche il presidente della Provincia Ugo Rossi, ieri, ha voluto congratularsi con i magistrati della Procura della Repubblica di Trento, con i carabinieri del nucleo investigativo e con gli agenti della squadra mobile della questura per l’esito delle indagini dell’operazione «Sledgehammer». «Le responsabilità - ha detto Rossi - saranno accertate in sede processuale, intanto c’è la soddisfazione per la risposta puntuale delle istituzioni a fatti che hanno creato un grande allarme sociale. La comunità trentina rinnova la sua fiducia nei confronti della magistratura e delle forze dell’ordine che, con il loro impegno, fanno da argine alla criminalità. E ribadisce la volontà di consolidare sempre di più la collaborazione con gli inquirenti per una più efficace azione di contrasto. Una società più coesa è una società più sicura». L’attenzione di Ugo Rossi alla vicenda del Mercatone era stata massima fin dalle prime ore successive all’attacco subito dal personale del punto vendita: il presidente, già nella giornata immediatamente successiva all’attacco del 14 gennaio, aveva voluto manifestare la propria vicinanza ai responsabili e ai dipendenti del centro commerciale trentino, recandosi a San Michele all’Adige e portando alla commessa del corner «È oro» e a tutte le altre colleghe e colleghi un segno di affetto a nome suo, delle istituzioni e della comunità trentina nella sua interezza. L’arresto di uno dei fratelli Brajdic nell’appartamento di via Bronzetti a Trento In negozio. Dopo la paura, la soddisfazione del direttore Luigi La Torre Esultano i commessi: «Ci costituiremo parte civile» Il negozio di San Michele ha aperto da pochi minuti quando dal nucleo operativo di Trento giunge la telefonata a Luigi La Torre, manager del gruppo Mercatone Uno e responsabile dell’area Nord Est: «Li abbiamo presi», è il laconico messaggio che fa esultare anche tutti i commessi. La notizia della cattura dei malviventi era nell’aria già da giorni, confessa La Torre, poiché i continui contatti con i carabinieri gli avevano fatto intuire che i banditi, autori della rapina di tre mesi fa, avevano le ore contate. «Un elogio agli investigatori dell’Arma, con i quali abbiamo mantenuto stretti contatti ogni settimana - sono le prime parole di Luigi La Torre - e questi arresti sono la più bella soddisfazione per i miei dipendenti, che si sono visti puntare la pistola in faccia». Qualcuno dei commessi, appena appresa la notizia, scoppia in un pianto liberatorio. È festa a Mercatone Uno: «Ci costituiremo sicuramente come parte civile nel processo a carico dei rapinatori - aggiunge La Torre - poiché è il minimo che possiamo fare per essere risarciti degli attimi di terrore vissuti quella sera dai nostri dipendenti». Il valore della refurtiva, a quanto ammonta esattamente? «A 276.000 euro, tra oro e argento rubati dalle vetrine e i diamanti con altri gioielli prelevati dalle teche e dalla cassaforte. Se poi aggiungiamo i 10.000 euro di danni provocati dalla rottura delle vetrine e del bancone, oltre al mancato guadagno dei giorni successivi per la chiusura della nostra gioielleria, arriviamo quasi a 300.000 euro». M.M. A4040497 FEDERICO PEDERZOLLI LAVIS (TN) Via Filos, 16 Tel. 0461/241999 A4040387 PROVINCIA Congratulazioni agli inquirenti da parte di Rossi Viziosi, amanti del gioco, ma certamente non ricchi. I nomadi arrestati nelle scorse ore dalle forze dell’ordine rubavano per vivere. E in un certo senso per vivere bene. Nell’ambito dell’operazione «Sledgehammer», a Trento polizia e carabinieri ne hanno arrestati tre nell’apparamento di via Bronzetti. Oltre a Denis Brajdic e alla compagna Dania Lovas, c’era anche il fratello di Denis, Luciano Sandro Brajdic, il più giovane del gruppo. Anche lui, secondo gli investigatori, avrebbe preso parte al colpo al Mercatone Uno. Stando all’accusa il ragazzo non era entrato di persona nel negozio di S. Michele all’Adige, ma si era occupato degli aspetti logistici e in particolare dell’auto, la Croma rubata portata in Trentino e usata per il colpo. Una presenza occasionale a Trento la sua, visto che pochi giorni prima l’uomo era a Udine e lì pensava di arrestarlo la polizia. In poche ore, però, il ragazzo si è spostato verso Trento, ma anche qui non ha avuto scampo visto che nella stessa casa dovevano essere arrestate altre due persone (una ai domiciliari). E proprio la mobilità degli indagati è stata la difficoltà maggiore incontrata nel corso degli arresti dalle decine di poliziotti e carabinieri che si sono recate nei diversi campi nomadi del Nord Italia per effettuare gli arresti. Molte delle persone coinvolte, ad eccezione di quelli che erano già in carcere, si spostavano di continuo da un campo all’altro. Ieri, sotto casa dai tre, era parcheggiata una vecchia Jaguar di proprietà di uno degli arrestati ma in realtà in uso a tutti. La filosofia del gruppo era che chi aveva soldi per mettere benzina la poteva usare. Nell’ambito delle perquisizione, sempre nell’appartamento a Trento, è stata trovata anche una pistola scacciacani, provvista di tappo rosso, riproduzione della beretta in uso alle forze dell’ordine. Considerato che a S.Michele la banda ha agito con un arma (non è chiaro se giocattolo o meno), ora gli investigatori analizzeranno le immagini riprese dalle telecamere a circuito chiuso del negozio per capire se la pisto- la usata può essere la stessa o meno. Intanto dalle indagini è emerso anche un modus operandi comune per le diverse rapine effettuate ai rappresentanti di gioielli, vittime preferite dei componenti della «famiglia». In pratica la banda, approfittando di una sosta dei vari rappresentanti, bucava la gomma dell’auto per poi approfittare della sosta forzata e della necessità del commerciante di chiedere aiuto per mettere a segno il furto. Furti che erano sempre di grossa entità in quanto una valigetta di valore dei rappresentanti contiene solitamente preziosi per oltre 100 mila euro. Così è successo anche alla Fiera di Parma nel marzo 2014 quando in quattro su due auto, avevano iniziato a pedinare una coppia di rappresentanti di preziosi ma quando, dopo aver bucato la gomma, avevano raggiunto la vittima, erano intervenuti i carabinieri arrestandoli davanti ad un ignaro rappresentante che non riusciva bene a capire cosa stesse accadendo. A maso Franch i rapinatori avevano bloccato e scaraventato a terra il rappresentante di Reggio Emilia, dipendente di una ditta di Sassuolo. Evidente che il gruppo ha o aveva dei ricettatori di riferimento sul quale sono in corso in indagini. Ricettatori ai quali, nel giro di poche ore, la banda consegnava tutti i gioielli per ricevere in cambio un controvalore in denaro molto più basso. In realtà per gli investigatori la cosa più difficile è stata riuscire a ricostruire l’organigramma, capire chi ha fatto cosa. Trovata la Scenic, individuata la proprietaria, sono stati messi sotto controllo i telefoni. Ma anche qui non è stato semplice perché, pur abitando in città diverse e continuando a spostarsi, al gruppo bastava comunicare brevemente per mettersi d’accorso sui colpi da eseguire. Li legava uno stretto vincolo parentale che quindi consentiva a tutti di avere luoghi dove dormire e nascondigli in tutto il Nord-Est. Per mesi gli investigatori hanno verificato utenze telefoniche, fatto appostamenti, sentito persone fino a quando il quadro è stato completo l’altra notte sono scattati gli arresti. e Lazzera 6 april APERTO & fitness VENDITA PROMOZIONALE DAL 15 MARZO AL 19 APRILE Il giorno 31 marzo 2014 ha conseguito la Laurea Magistrale in Ingegneria Civile presso l'Università degli Studi di Trento, discutendo la tesi “Analisi delle vibrazioni di solai in legno mediante metodi analitici, modelli numerici e prove sperimentali: un caso studio” ottenendo il massimo dei voti: 110 e lode. Congratulazioni!!! 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Lo ha detto nel corso della conferenza stampa il commissario del governo Francesco Squarcina (nella foto a sinista, con Amato): «L’operazione ha dimostrato quanto importanti siano gli impianti di videosorveglianza: è attraverso queste che le forze dell’ordine sono riuscite a mettersi sulle tracce della banda. È importante che quante più strutture se ne dotino». 1 «In Trentino la criminalità si sconfigge» rione di San Pio X, a fine 2013. L’operato delle forze dell’ordine è stato tanto brillante che, ieri, nessuno ha voluto far mancare il proprio plauso a militari ed agenti: al tavolo, a fianco degli inquirenti, con Amato c’erano anche il questore Giorgio Iacobone e il commissario del governo Francesco Squarcina. Una circostanza inconsueta per una conferenza di presentazione dei risultati di operazioni delle forze dell’ordine, come loro stessi hanno sottolineato, a rimarcare l’eccezionalità del risultato conseguito. Come ha sottolineato Giuseppe Amato, il messaggio lanciato da questa maxi operazione è stato chiaro e importante: «In questa giornata possiamo confermare come in Trentino la sicurezza dei cittadini sia ancora un bene prezioso adeguatamente tutelato. Negli ultimi mesi, soprattutto a partire dall’inizio di quest’anno, numerosi casi di criminalità (vedi 2012 NOV tutti i casi risolti 29 Novembre 2012 DIC Un rappresentante di gioielli viene rapinato del prezioso campionario nel piazzale di Maso Franch, a Giovo. Gli autori sono stati arrestati ieri: fanno parte della banda che ha colpito anche al Mercatone Uno GEN FEB 13 Dicembre 2013 Dalla sede del circolo tennis “Grillo” di via San Pio X a Trento vengono asportati due apparecchi di slot machine, dopo l’effrazione della porta d'ingresso Il colpo è risultato frutto del lavoro della banda che un mese dopo colpirà a San Michele all'Adige 7 Gennaio 2014 I contitolari di una tabaccheria di via Soprasasso a Gardolo vengono aggrediti da un uomo armato, con il volto coperto, che li rapina balzando all'interno della loro auto (nella foto) L’autore, un tunisino di 26 anni, viene arrestato dalla squadra mobile a inizio marzo 14 Gennaio 2014 Quattro individui armati fanno irruzione a volto coperto all’interno del Mercatone Uno di S. Michele e armati di mazze rubano i preziosi del corner interno “È Oro”. Gli autori e i loro complici sono stati arrestati ieri da carabinieri e polizia MAR APR MAG GIU LUG AGO 18 Gennaio 2014 Due individui scippano una commessa del punto vendita “Oro Cash” di via Ferruccio a Trento, rubandole la borsetta Ad inizio febbraio i carabinieri della compagnai di Trento individuano e arrstano i due autori: un 20enne tunisino e un 20enne macedone. 26 Gennaio 2014 Una sessantenne viene rapinata in Bolghera, non lontano dalla chiesa di Sant’Antonio, da un uomo armato di coltello, a volto coperto. Il presunto responsabile viene identificato e denunciato dalla squadra mobile pochi giorni dopo 27 Gennaio 2014 Un uomo entra nella tabaccheria di Roncafort, minacciando e rapinando la figlia della titolare poco prima dell'ora di chiusura. La squadra mobile ad inizio febbraio sottopone a fermo di indiziato di delitto un 20enne tunisino SET OTT NOV DIC GEN FEB l’infografica di questa pagina) avevano minato la serenità dei cittadini, giustamente poco abituati, in una terra come questa, ad una serie tanto preoccupante di eventi criminosi. Il fatto che nel giro di poco più di due mesi e mezzo, le forze dell’ordine abbiano individuato gran parte dei responsabili di questi crimini è importante». Amato ha voluto, poi, porre l’attenzione sulla provenienza dei componenti della banda: «Il fatto che gli arrestati provengano quasi tutte da aree vicine, ma esterne, al Trentino come Veneto e Lombardia, conferma come in questa provincia la criminalità possa difficilmente trovare cittadinanza, ed è un elemento di fondamentale importanza. Da questa operazione arriva la conferma che il tessuto sociale trentino lascia poco spazio all’insinuarsi della criminalità». Da parte sua, il commissario Il questore plaude al lavoro comune che ha visto polizia e carabinieri fianco a fianco per mesi del governo Francesco Squarcina ha ringraziato le forze dell’ordine per il loro lavoro, ribadendo di non aver mai dubitato, fin da subito, del fatto che sarebbero riuscite ad assicurare alla giustizia i responsabili dell’assalto al Mercatone». Il questore Giorgio Iacobone ha poi sottolineato l’importanza della stretta collaborazione tra carabinieri e polizia, che in questa operazione hanno quotidianamente lavorato fianco a fianco per arrivare a risultati concreti. Infine, la soddisfazione degli inquirenti: «Siamo felici di aver potuto risolvere non solo il caso di San Michele - ha chiosato il tenente colonnello Paolo Puntel - ma anche altri episodi che avevano turbato non poco i cittadini. Un plauso deve andare al nucleo investigativo che in pochi mesi è riuscito con un duro lavoro a comprendere la struttura dell’organizzazione e smantellarla». G4021301 Paolo Puntel (Arma) «Importante anche aver fatto luce su altri gravi episodi oltre a quello di S. Michele» La lunga serie di rapine 2013 «I risultati di questa operazione confermano che in Trentino non c’è spazio per la criminalità». Nelle parole del procuratore della Repubblica Giuseppe Amato, emerge la grande soddisfazione per l’operazione congiunta di carabinieri e polizia che, in poco più di due mesi e mezzo, ha portato all’individuazione e all’arresto dei componenti della banda che aveva colpito a San Michele all’Adige. Soddisfazione per aver messo fuori gioco i responsabili non solo di una delle più eclatanti azioni criminali consumate in provincia, come l’assalto al Mercatone Uno di San Michele, ma anche di almeno un altro paio di colpi, come quello ai danni di un rappresentante orafo a Maso Franch nel 2012 e del circolo tennis «Grillo» del Il messaggio di Amato, Squarcina e Iacobone «Casi quasi tutti risolti: la sicurezza è tutelata» 2014 LEONARDO PONTALTI Trento l'Adige L’INDAGINE Molestie sessuali: i reati si consumano tra le mura di casa 0,5% 2,9% 1,6% 5,5% venerdì 4 aprile 2014 15 IN ATENEO 4,5% 12 VITTIME DI MOLESTIE FURTI IN CASA VITTIME DI BORSEGGI VITTIME DI FURTI D’AUTO MOLESTIE VERBALI La percentuale di molestie sessuali fisiche a Trento. I casi soprattutto a Gardolo, centro e Piedicastello È la percentuale di cittadini vittime di furti in casa. Zone più calde:Meano, Mattarello e centro – Piedicastello Le zone più colpite dai borseggiatori: S.GiuseppeS.Chiara, centro – Piedicastello e Povo La vittimizzazione si concentra in centro storico, Piedicastello, S.Giuseppe S.Chiara e Gardolo Sono molestie a sfondo sessuale. Le zone interessate: centro,Ravina e Oltrefersina mesi analizzati dal gruppo di eCrime Domande a campione 1 Centro e Piedicastello: zone a rischio Sicurezza, i punti deboli I dati del gruppo «eCrime» ANDREA TOMASI Trento «città in mano ai piccoli criminali»? Nuovi «piccoli Bronx» in centro e in periferia? Non nella percezione della maggioranza dei cittadini. Le zone più «a rischio» del capoluogo sono quelle del centro storico, Piedicastello, ma anche Gardolo e il quartiere di San Giuseppe-Santa Chiara. Parliamo di «pericolo criminalità»: pericolo reale (anche se le percentuali, per alcuni reati, sono da prefisso telefonico) e pericolo percepito. I cittadini che temo- Il team di esperti: «Approccio realista dei cittadini di Trento Sono i numeri dell’anno 2012-2013» G4040410 no di essere oggetto di aggressioni, rapine o furti in abitazione chiedono una maggiore presenza delle forze dell’ordine. In alcuni casi si accontenterebbero di qualche lampione in più sulla pubblica via. E comunque bocciano senza appello (con una percentuale che tocca l’80%) le «ronde dei residenti». Insomma l’idea di vedere il vicino di casa che gira armato, magari anche solo di qualche oggetto contundente e di una torcia elettrica, non piace. Studio da 400 mila euro. Ieri sono stati illustrati i dati della prima «Indagine sulla sicurezza oggettiva e soggettiva nel comune di Trento», effettuata nell’ambito di eSecurity, progetto co-finanziato dalla Commissione europea (si parla di uno stanziamento generale di 400 mila euro) e primo progetto al mondo di sicurezza urbana predittiva, coordinato da eCrime della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Trento, in collaborazione con la Questura, il Centro Ict della Fondazione Bruno Kessler e il Comune di Trento. Si tratta di una parte dei dati che si stanno raccogliendo sul territorio: il progetto - coordinato da Andrea Di Nicola, professore aggregato di Criminologia e coordinatore scientifico del progetto eSecurity e di eCrime, con Giuseppe Espa, professore ordinario di Statistica Economica al Dipartimento di Economia e Management e responsabile della rilevazione campionaria relativa all’indagine - ha una durata complessiva di 30 mesi. Rischio vero e percepito. Il questionario dell’indagine è stato rivolto ad un campione di 4.040 persone residenti nel Comune di Trento, con un’età superiore ai 18 anni. Ha risposto il 38% del campione: una rappresentanza statistica, rappresentativa della popolazione del capoluogo trentino. La stratificazione è avvenuta per genere (femmine e maschi), classe d’età (18-36 anni; 36-55 anni; over 56 anni) e circoscrizione di residenza (Gardolo, Meano, Bondone, Sardagna, Ravina - Romagnano, Argentario, Povo, Mattarello, Villazzano, Oltrefersina, San Giuseppe-Santa Chiara, Centro Storico - Piedicastello). Il metodo scelto per la conduzione dell’indagine è stato la somministrazione di un questionario online. In seconda battuta, per venire incontro alla popolazione priva di collegamento internet (o priva del tempo necessario per connettersi), è stato utilizzato il metodo dell’intervista telefonica. Trentini realisti. Ne emerge un quadro con luci ed ombre. La microcrimialità esiste ovunque. «Ma la cosa interessante - fa notare Di Nicola - è che il cittadino trentino è realista». In che senso? «Nel senso che la percezione del rischio c’è in misura maggiore là dove in effetti i reati si sono consumati». L’obiettivo di questa prima indagine è stato quello «Più controlli» I dati illustrati ieri a Giurisprudenza dal gruppo eCrime, che fa capo al professor Andrea Di Nicola (vedi foto sopra) fanno riferimento al periodo settembre sono il frutto di uno studio a campione nel periodo settembre 2012 - settembre 2013. Si tratta della prima di 4 fasi. Collaborano Fbk, Comune e Questura di Trento. La gente chiede più pattugliamenti notturni. Fra le voci considerate ci sono le molestie sessuali verbali. Le vittime sono il 4,5% della popolazione. Aree più a rischio: centro - Piedicastello, Ravina – Romagnano e Oltrefersina. IL SINDACO 2 Andreatta sui controlli in centro. «Dobbiamo fare una gara» Il gruppo di ricerca: fatto un prototipo di analisi esportabile «Portèla, telecamere in ritardo» Alla ricerca di antidoti alla microcriminalità: i residenti in Comune bocciano senza appello le «ronde fai da te» di raccogliere informazioni sui reati subiti da ottobre 2012 a settembre 2013 dai cittadini del comune di Trento, nonché sul senso di insicurezza e sui livelli di disordine urbano percepiti nel territorio comunale. Molestie sessuali fisiche. Le aggressioni fisiche (considerando la scala di intensità) sono state lo 0,5%. «La vittimizzazione si concentra a Gardolo, nel Centro storico – Piedicastello e nell’Argentario». Si tratta soprattutto di violenze consumate in casa da parte di familiari. Vittime: le donne. L’aula di Giurisprudenza dove sono stati illustrati i dati della prima tranche della ricerca condotta dal gruppo eCrime «La gente è ragionevole. È realista, coerente e matura nell’analisi del livello di pericolo». Andrea Di Nicola, docente di Criminologia, coordinatore del del progetto eSecurity ed eCrime, «promuove» i cittadini di Trento città: quelli che hanno risposto al questionario (on line e telefonico) loro sottoposto nell’ambito dell’indagine sulla sicurezza oggettiva e sog- gettiva nel Comune. Con lui, ad illustrare i dati, ieri a Giurisprudenza c’erano il collega Gisueppe Espa (docente di statistica economica), il questore Giorgio Iacobone, il responsabile della Squadra Mobile Salvatore Ascione, il vicerettore dell’ateneo Paolo Collini e il sindaco di Trento Alessandro Andreatta. Quest’ultimo, interpellato sulla richiesta di maggiori controlli alla Portèla, ha detto che l’amministrazione sta lavorando all’installazione di telecamere a circuito chiuso. I tempi però si sarebbero allungati perché «per quel tipo di intervento il Comune deva fare una gara d’appalto». «Quindi il ritardo non dipende da noi». Il questionario dell’indagine sarà somministrato nuovamente ai circa 4 mila residenti nelle 12 circoscrizioni che fanno parte del campione selezionato. I cittadini sono stati invitati, nei giorni scorsi attraverso una lettera, a partecipare al nuovo round d’indagine. Tramite il questionario, il team di ricerca mira a raccogliere informazioni sui crimini di cui i cittadini sono stati vittima a Trento da aprile 2013 a marzo 2014, nonché sui livelli di disordine urbano e sul senso di sicurezza percepiti. Il questionario sarà, poi, ripetuto a ottobre e nell’aprile del prossimo anno. L’idea è di creare un modello, esportabile in altre realtà metropolitane e non, di uno strumento per creare delle «mappe di rischio»: un prototipo (è stato calcolato il numero di vittime dei singoli reati ogni 100 abitanti) che possa essere utilizzato dalle forze dell’ordine. Sono stati analizzati, fra le altre cose, i furti in abitazione. Le vittime sono state il 2,9% della popolazione. Zone più colpite: Meano, di Mattarello e del Centro storico - Piedicastello. Ci sono poi i furti di veicoli. Vittime a quota 5,5%. Quartieri nel mirino dei malviventi: centro storico - Piedicastello, San Giuseppe - Santa Chiara e Gardolo. Poi ci sono i borseggi. Attenti alle fiere e ai posti affollati come mercati e mezzi pubblici. Le vittime di borseggi a Trento sono state l’1,6% della popolazione. Nel mirino le aree di San Giuseppe - Santa Chiara, del Centro storico Piedicastello e Povo. A.Tom. Trento l'Adige TRASPORTI Il Centro tutela consumatori diffonde i dati derivanti dall’analisi del costo alla pompa nei vari territori che ci colloca fra i più onerosi anche per la benzina venerdì 4 aprile 2014 19 Il rappresentante dei gestori spiega questa situazione ricordando le caratteristiche geografiche della provincia da cui deriva anche una rete incompleta di distributori 1 Carburanti, in Trentino prezzi record STEFANO PIFFER Che la voce carburanti sia una di quelle pesanti nella gestione di un’automobile è cosa nota. Pochi sanno che esistono però strumenti per mettere a confronto le offerte in tutto il Belpaese e, allo stesso tempo, orientare la scelta verso il distributore più conveniente. Nel 2009 sarebbe stata prevista per legge la creazione sul sito del ministero dello Sviluppo economico di un database con raccolti e aggiornati i prezzi del carburante. Una cosa divenuta operativa però solamente dall’autunno scorso. «Un’idea bislacca - bolla subito il presidente della Federazione benzinai trentina (Faib) Federico Corsi - ed un onere in più che va ancora a carico dei gestori mentre dovrebbe essere gestito dalle compagnie. Dobbiamo inserire ogni variazione di prezzo con un sistema farraginoso e complicato di accreditamento. Non tutti hanno dimestichezza con l’informatica peraltro». Proprio analizzando le varie stazioni di servizio disseminate sul territorio, è stato possibile anche stilare una classifica delle regioni più o meno costose. E dal confronto si nota- Dall’analisi dei prezzi pubblicati nel sito Web del ministero emerge che per il gasolio il Trentino si colloca al terzo posto della classifica delle regioni più care, mentre per la benzina è al settimo; Bolzano risulta seconda e quarta no differenze che superano anche i dieci centesimi. Il Trentino, manco farlo apposta, si trova purtroppo nella parte alta della graduatoria. Facendo una media dei dieci prezzi più bassi, infatti, la Provincia di Trento è al settimo posto per il costo della benzina (1,67 euro) e addirittura al terzo per il gasolio (1,59 euro, i prezzi sono calcolati al self service). Se la passano peggio i cugini altoatesi- ni, rispettivamente al quarto (1,705 per la benzina) e secondo posto (1,63). Se si pensa che, nel caso della benzina, in Sardegna un litro di verde costa 1,57, mentre in Campania un litro di diesel viene 1,51, saltano agli occhi in modo ancora più chiaro le differenze. Ma come si può spiegare questa forbice così allargata? «I motivi - riprende Corsi - sono fondamentalmente due. Il primo è geografico. Se lei guarda la classifica noterà che nei primi posti ci sono regioni solitamente decentrate, più scomode da raggiungere e da coprire con la rete di rifornimenti (in vetta, in entrambe le graduatorie, c’è in effetti la Valle d’Aosta, ndr). La conformazione orografica del Trentino lo costringe a operazioni più complicate per insediare una pompa di benzina, basti pensare IL CONFRONTO Con i dati on line Risparmi fino a oltre il 10% Anche guardando alla classifica della concorrenza, ossia delle aree dove è possibile ottenere un risparmio consistente cercando la pompa di benzina o gasolio self service più economica, Trento non ne esce molto bene, anche se la differenza sia aumentata. Confrontando la media dei 10 prezzi più economici con quella dei 10 più cari, emerge una differenza di oltre 10 punti percentuali. Il valore è notevolmente più alto di quello rilevato nel 2008, quando il risparmio massimo ottenibile si aggirava intorno al 2%. Molto migliorata è la situazione per quanto riguarda la disponibilità di carburanti “alternativi”: 15 distributori offrono anche GPL (erano 9 nel 2008) mentre 11 offrono anche metano (erano soltanto 3 nel 2008). Se si guarda, invece, il resto delle regioni, in Piemonte la differenza tra i prezzi è superiore al 17%, il doppio del Trentino. Per agevolare la ricerca del distributore meno caro è in arrivo anche una app del ministero che consentirà di trovare il prezzo migliore sul proprio telefonino. che non tutte le zone sono efficacemente coperte. Il secondo motivo invece è legato ai numeri. Capita che nei posti che hanno un gran numero di distributori le compagnie siano costrette a tenere i prezzi più bassi per via della concorrenza. E, per rifarsi, alzano i prezzi nelle zone meno coperte». Cliccando sul sito del ministero (carburanti.sviluppoeconomico.gov.it) si può accedere a un’area dove vengono riportati dunque i costi a litro su strade, autostrade, self service, servito e via dicendo. Il Centro tutela consumatori di Trento ricorda «nel caso in cui alla pompa risulti un prezzo mag- giore rispetto quello pubblicato sul database del ministero, sono previste sanzioni amministrative a carico del gestore» e invita così a segnalare i prezzi errati. «Una cosa - conclude Corsi - che non farà altro che far aumentare la psicosi da benzina. Ormai c’è una vera e propria frenesia da carburante. La gente sarà sempre più ossessionata nel valutare e comparare i prezzi, tanto che, per risparmiare pochi millesimi a litro, magari è disposta a girare in lungo e in largo la provincia, senza rendersi conto che la spesa dello spostamento è maggiore del risparmio sul pieno». G4040215 Il gasolio più caro solo a Bolzano e Aosta Corsi (benzinai): siamo un’area decentrata Trento l'Adige venerdì 4 aprile 2014 21 Via Esterle, sì del Comune al pertinenziale Garage con tre piani interrati e 53 posti per le automobili dei residenti Lavori al via entro l’autunno LA SVOLTA Via libera del Comune alla realizzazione del parcheggio pertinenziale sotto via Esterle. Ieri mattina infatti si è tenuta la seconda seduta pubblica per la valutazione della proposta in cui la commissione ha approvato il progetto presentato dal promotore Maurizio Daldon. Ora il gruppo dovrà trasformarsi al più presto in cooperativa per ottenere il diritto di superficie per 90 anni e poi cominciare i lavori. Il progetto prevede la realizzazione di un garage con tre piani interrati, per un totale di 53 posti macchina: 45 saranno box, mentre 8 saranno semplici posti auto. Di fatto già tutti gli spazi sono stati prenotati. Dal punto di vista infrastrutturale sarà realizzato un ingresso pedonale sull’angolo verso l’ingresso delle scuole medie Bresadola e una rampa di accesso e uscita in auto nell’angolo sud di via Esterle verso via Travai. In superficie, dopo lo scavo, verrà ripristinata la situazione attuale e verranno sostituiti tutti gli alberi. «Oltre che una risposta ai molti residenti della zona che da anni hanno problemi a parcheggiare sotto casa - spiega Daldon questo progetto è un’opportunità per tutta la città di togliere un po’ di auto dalla strada». Per quanto riguarda i tempi di realizzazione, una volta terminato l’iter burocratico, la cooperativa avrà 18 mesi per concludere l’intervento. «In realtà - afferma Daldon - dovremmo concludere il cantiere in 12 mesi». L’inizio dei lavori è previsto per quest’autunno. Il garage interrato costerà all’incirca 2 milioni di euro. «Ci siamo posti il limite dei 35 mila euro per ogni box, e una ventina per ogni posto auto libero» conclude Daldon. Durante i lavori le bancarelle del mercato del giovedì saranno spostate in via Belenzani. D.B. Il 19enne valsuganotto avrebbe mentito per far preoccupare i suoi cari e far riavvicinare madre e fidanzata Aggredito in val d’Ega, tutto inventato Avrebbe finto di essere stato aggredito, arrivando addirittura ad autoinfliggersi dei pugni per simulare di essere stato picchiato e ferito. E tutto per tentare di far migliorare i rapporti tra la madre e la fidanzata. È un epilogo che ha dell’incredibile, quello della vicenda che lo scorso 11 marzo ha scosso la comunità di Novaledo, dove vive Daniel Anesini, 19 anni. Il giovane era stato trovato da alcuni automobilisti riverso sul terreno, in uno slargo lungo la strada che collega la valle di Fassa a Bolzano. Erano le 10 di mattina e il ragazzo, dopo l’intervento di carabinieri e soccorritori, era stato trasferito al San Maurizio di Bolzano in elicottero. Ai militari, ai suoi cari, agli amici e ai giornalisti che lo avevano raggiunto in corsia, aveva raccontato di essere stato affiancato e poi fermato da due malviventi in sella ad una moto, che dopo aver cercato di rapinarlo lo avevano picchiato a sangue. Una versione che fin da subito non aveva convinto i militari altoatesini: Anesini era stato trovato in possesso di telefono e portafoglio, elemento quanto mai singolare in seguito ad un tentativo di rapina. Daniel, dipendente di una ditta di catering e forniture alimentari della Valsugana, stava effettuando il giro di consegne di prodotti alimentari ai vari alberghi presenti nell’area, un itinerario che tutti i martedì lo porta in quella zona. Aveva raccontato ai carabinieri del Radiomobile della com- TECNOLOGIA 1 Il giallo. I risultati dell’esame della salma potranno portare chiarezza Morte sospetta in ospedale, ieri effettuata l’autopsia È stata effettuata ieri dagli anatomopatologi giunti da Verona l’autopsia sul quarantacinquenne trentino morto nei giorni scorsi all’ospedale Santa Chiara, e della cui uccisione si sarebbe autoaccusato un giovane ricoverato nel reparto di psichiatria del polo ospedaliero del capoluogo. Ancora non è possibile conoscere l’esito dell’esame autoptico e dunque è ancora presto per poter avere cer- tezze sulla triste vicenda, svoltasi in un contesto - quello del disagio psichico - delicato. Il quarantacinquenne era ricoverato da qualche giorno nel reparto di psichiatria ed era stato trovato dal personale sanitario privo di sensi, colpito apparentemente da arresto cardiocircolatorio. Dal quale, sfortunatamente, il quarantacinquenne non si è più ripreso. A tingere di giallo l’intera vicenda era in- tervenuta, nelle ore successive al decesso, la dichiarazione di un altro paziente del reparto di psichiatria, un giovane che si sarebbe pienamente autoaccusato dell’uccisione del quarantacinquenne. Tre gli scenari che l’esame autoptico potrebbe aprire: la conferma delle parole del giovane, la sua smentita con l’accertamento di una morte naturale oppure l’ipotesi del gesto disperato. pagnia di Bolzano di aver improvvisametne notato che lo stava seguendo una moto, con due persone a bordo. La moto si sarebbe fatta sempre più vicina, fino ad affiancarlo, con le due persone che lo avrebbero superato in prossimità di un bivio e di uno slargo, tre chilometri a monte dell’abitato di Nova Levante. Poi, l’aggressione. I due, aveva raccontato il 19enne, non si erano mai tolti il casco: impossibile riconoscerli. Ieri, la svolta, arrivata dalla procura di Bolzano: il pubblico ministero Luisa Mosna ha aperto un fascicolo a suo carico con l’accusa di procurato allarme e simulazione di reato. Messo sempre più alle strette dai carabinieri - che giustamente stavano cercando di ricostruire la vicenda, chiedendogli di fornire quanti più elementi possibili - Daniel Anesini ha finito per tradirsi, cadendo spesso in contraddizione, rimanendo troppo vago, fino a cedere. Ieri, ha confessato agli inquirenti di essersi inventato tutto. Come spiegano dal capoluogo altoatesino, ha raccontato di essere stato lui stesso a tirarsi un pugno e ferirsi, per dare ai suoi cari - in particolare alla madre e alla fidanzata di lui - un motivo di comune preoccupazione in grado di riavvicinarle e di far loro superare tensioni e diversità di vedute, con l’impellenza di stare vicino al ragazzo in un momento quanto mai difficile. Ma per Daniel, a quanto pare, il difficile verrà, sul serio, proprio da adesso. IN BREVE INCASTRATA NEL CANCELLO 쐢 Ha dovuto ricorrere all’intervento dei vigili del fuoco permanenti la donna che ieri pomeriggio, in via Fersina, è rimasta incastrata con il ginocchio tra le assi del cancello in legno di casa: non riusciva più a liberarsi e i vigili del fuoco hanno dovuto «allargare» lo spazio tra le assi per evitare che la donna potesse incorrere in conseguenze più gravi. NCD, GIULIANO COORDINATORE 쐢 È Nicola Giuliano, attuale capogruppo del Pdl in Consiglio comunale a Trento, il nuovo coordinatore regionale del Nuovo centrodestra, la formazione politica fondata dal ministro dell’interno Angelino Alfano. Giuliano, nominato dal coordinatore nazionale Gaetano Quagliariello, prende il posto di Franca Penasa. L’obiettivo del partito è quello di raggiungere la riaggregazione dell’area moderata alternativa alla sinistra, dialogando con movimenti locali e civiche. In queste ore è inoltre in corso la ricerca a livello nazionale di un’intesa per creare una lista per le europee. Il ministro firma il decreto in streaming. Trentini premiati da Telecom Ict days, ecco il turismo del futuro to arretrato. Bisogna darsi una mossa, recuperare: se investiamo sui nostri talenti possiamo recuperare tutto il ritardo che abbiamo accumulato», ha concluso Franceschini. Ieri nell’ambito della manifestazione che chiude oggi, è arrivata anche la notizia di una premiazione importante per il mondo dell’alta formazione provinciale. C’è, infatti, anche un team dell’Università di Trento fra i tre premiati in occasione degli Ict Days, i vincitori della prima edizione del Big Data Challenge 2014. Il contest con più di 1.000 professionisti da oltre 40 Paesi è stato lanciato in rete da Telecom Italia, insieme a Eit Ict Labs, Mit Media Lab, Politecnico di Milano e a Trento Rise (con il contributo di Fbk e Università di Trento), che ha visto gareggiare le migliori idee nel campo dei big data, vale a dire programmi con capacità di acquisire, memorizzare ed accedere a grandi volumi di dati. I tre premi, valore di ciascuno 6.000 euro, sono stati consegnati ai tre team vincenti Easystats Ltd, Università di Trento e LocaliDatà rispettivamen- te provenienti da Londra, Trento e Milano. I vincitori hanno saputo rispondere alla sfida presentando i progetti dedicati alle smart city, utilizzando i dati di diversa natura messi a loro disposizione dal contest: telecomunicazioni, trasporto pubblico e privato, consumo energetico, meteo e mondo dei social network per la città di Milano e il Trentino. Oggi programma nutrito al Muse per l’ultima giornata della manifestazione. Si parte alle 10 con un incontro sul crowdfunding, il sistema di raccolta di fondi attraverso le piattaforme Internet. Alle 10.30 e fi- no alle 12 spazio a Greg Horowitt, californiano, co-autore del libro The Rainforest: the Secret to Building the Next Silicon Valley, partner fondatore e direttore di T2 Venture Creation e Kauffman FellowA lui spetterà spiegare come creare un ecosistema dell’innovazione e come il Trentino possa sfruttare al meglio il proprio vantaggio competitivo. Dopo altri eventi che coprono tutto il pomeriggio, la sera alle 18.30 ci sarà, sempre al Muse, la chiusura della tre giorni, chiusura in cui saranno annunciato i vincitori dell’Hackathon. 18 - 21.4 PASQUA DA FIABA A PARIGI, EURODISNEY E VERSAILLES Adulti: 665€ – bambini e ragazzi fino a 18 anni: 285€ 19 - 21.4 PASQUA A VIENNA E MERCATINI PASQUALI Adulti: 389€ – bambini e ragazzi fino a 18 anni: 165€ 20 - 21.4 CINQUE TERRE, CARRARA E FESTIVAL DEI NARCISI Adulti: 295€ – bambini e ragazzi fino a 18 anni: 115€ 21 - 25.4 IL SALENTO E LE MURGE Adulti: 595€ – bambini e ragazzi fino a 18 anni: 244€ 25 - 27.4 ISOLE BRIONI, PARENZO, ROVIGNO, POSTUMIA Adulti: 395€ – bambini e ragazzi fino a 18 anni: 189€ 30.4 - 4.5 OLANDA IN FIORE E AMSTERDAM Adulti: 759€ – bambini e ragazzi fino a 18 anni: 348€ 1 - 4.5 CAPRI, POMPEI, AMALFI MONTECASSINO Adulti: 575€ – bambini e ragazzi fino a 18 anni: 285€ LINK PER IL CATALOGO SFOGLIABILE: http://www.pageflow.it/URL/S/qJC5 L4040201 Gli Ict Days di Trento tengono a battesimo le linee per il turismo digitale del futuro che fa nascere il laboratorio ad hoc. Il ministro del turismo Dario Franceschini, collegato in streaming con l’evento TravelNext svoltosi a Trento, ha firmato on line il decreto di nascita del Laboratorio per il turismo digitale. «Il Laboratorio per il turismo digitale prevede una serie di compiti, di strategie, di riorganizzazione e di integrazione tra livelli istituzionali. La mia idea è convocarlo molto in fretta, in una quindicina di giorni» ha detto Franceschini «Dovremo costruire l’infrastruttura digitale del paese: per questo - ha aggiunto il ministro - abbiamo pensato di dare vita ad una struttura che abbia dentro tutti gli operatori esperti, le diverse istituzioni, ovviamente lo Stato e quelli che hanno fatto best practices, cioè sono più avanti degli altri, a cominciare dal Trentino». «Vogliamo valorizzare le intelligenze e le conoscenze che non trovano riscontro in un sistema istituzionale che è mol- Grande Trento l'Adige FABIA SARTORI Dopo regolare asta concorrenziale l’amministrazione comunale ha designato i gestori dell’attività di ristorazione che sorgerà all’interno della Casa patronale di Sant’Anna a Sopramonte: bar e ristorante potrebbero essere operativi già dal prossimo mese di luglio. Ad occuparsi dello storico compendio ai piedi del Bondone sarà la società Sanna Srl, costituita da Alberto Barbieri (titolare dell’Hotel Montana), Daniela Ruggeri (moglie del vicesindaco Paolo Biasioli) e Francesca Carbonari. I quali dichiarano di voler conferire quanta più «trentinità» possibile al pubblico esercizio. Non si tratta solamente dell’esaltazione dei sapori tipici e della valorizzazione dell’immacolato territorio che circonda l’ex monastero: la Sanna Srl punta ad azioni di solidarietà ed attenzione al sociale, in perfetta armonia con i valori che della cultura trentina. La Srl composta anche dalla moglie del vicesindaco prevede di aprire in luglio offrendo un menù tipico I locali in questione sono stati concessi per sei anni di attività (con eventuali sei anni di rinnovo): a fronte di una base d’asta di 12 mila euro annui per i primi tre anni, l’offerta economica della Sanna Srl non ha superato i 15 mila euro. Va ricordato in tal senso che al primo confronto concorrenziale nella forma di asta pubblica avevano partecipato le ditte Sanna Srl e Speranzini Fabio & Co: a causa di un vizio di forma che aveva interessato i documenti presentati dalla Sanna Srl, solo la seconda azienda era stata ammessa a proseguire l’iter, arrestatosi poi a causa della mancanza di alcuni requisiti fondamentali. «È nostra intenzione - spiegano Ruggeri e Carbonari - coinvolgere attivamente persone che 1 Sant’Anna, nasce il ristorante appartengano ad una fascia protetta a causa di una qualche disabilità fisica o psichica». Tra i principali progetti vi è una stretta collaborazione con gli istituti alberghieri provinciali, in maniera da offrire brevi periodi di stage a giovani studenti potatori di un qualche tipo di disabilità. Le due titolari non escludono nemmeno una sorta di sinergia con Anfass Trentino Onlus, magari proprio nell’intento di impiegare a fini sociali non solo il pubblico esercizio ma anche la rigogliosa natura in cui è immerso. Promozione sociale, quindi. Ma ovviamente c’è grande attenzione all’aspetto turistico e recettivo, nonché alla storia della Casa patronale di Sant’Anna (ex monastero). «Le sale in cui si suddividerà il ristorante saranno ciascuna contraddistinta da un tema particolare - affermano - miele ed erbe, vino e altri prodotti trentini». Ben si presta la struttura dell’edificio, che recentemente è stato oggetto di ristrutturazione: al piano terra l’ingresso principale ospiterà il bancone del bar, da cui si potranno raggiungere tre locali ricettivi. Al piano superiore saranno presenti altre tre stanze destinate al clienti e l’area cucina. «Abbiamo scelto di escludere la pizzeria - dicono - in maniera da puntare interamente su ricette trentine». Non un semplice ristorante ma anche un punto d’aggregazione dove svolgere i ricevimenti di matrimoni e battesimi, serate culturali ed incontri a tema: «In tal senso - aggiungono Ruggeri e Carbonari - saranno davvero preziose le sale che la circoscrizione del Bondone metterà a disposizione previa richiesta». Le due titolari sono consapevoli dell’importante passo che stanno per compiere: «Dal punto di vista della gestione siamo alla prima esperienza, ma da oltre un anno ci dedichiamo con grande passione e dedizione a questo progetto». Entrambe risiedono a Sopramonte e coltivano da sempre un particolare affetto per il luogo in questione: «Quando abbiamo saputo di questa opportunità non ci siamo tirate indietro - concludono - e nemmeno ci siamo abbattute dopo aver commesso un’ingenuità formale in occasione del primo bando d’assegnazione». VIOTE «Asis trascura le piste del fondo» Più considerazione per il popolo dei fondisti. La chiede Claudio Cia, consigliere comunale della Civica per Trento, che in una mozione propone di impegnare Asis ad avere maggiore cura delle piste delle Viote. Citando lettere di protesta di società sportive e singoli cittadini, Cia segnala come non venga rispettato l’impegno di battere e tenere in efficienza i 34 chilometri di tracciato. TRENTO SUD Parcheggio riservato ai clienti del Marinaio Il Beato Tommaso da Napoli, venne inviato in Francia nel periodo della rivolta protestante, durante la quale l’Ordine Mercedario subì gravi perdite di beni e di vite umane. Fu ucciso a pugnalate dagli eretici Ugonotti in un convento a Montpellier nel 1540. Mart di Rovereto. A partire dalle proprie ricchissime raccolte, il Mart ha spesso presentato in prospettive tematiche, con focus di approfondimento di nuclei circoscritti. Il traguardo dei dieci anni è occasione per costruire un panorama più esteso ed aperto sulla collezione, permettendo al pubblico di esplorarla nella sua integrità ed eterogeneità, secondo un’esperienza inaspettata. «La magnifica ossessione» è una mostra per la quale il Mart ricorre in toto alle proprie professionalità interne. Dal martedì alla domenica orario 10 - 18, venerdì 10 - 21, lunedì chiuso. Museo Diocesano. «Arte e persuasione», mostra interamen- LE MOSTRE te dedicata al rapporto tra il concilio di Trento (15451563) e le arti figurative. Orari fino al 31 maggio: lun, mer, gio, ven, sab: 9.30-12.30 e 1417.30; dom 10-13 e 14-18; chiuso tutti i martedì. Muse. «Digital way of living», ovvero la città del futuro vista da Telecom Italia. da martedì a venerdì ore 10 - 18; sabato e festivi ore 10-19 (lunedì chiuso). Castello del Buonconsiglio. «Paesaggi lontani e meravigliosi», l’antica Russia nelle stampe tesine del Museo Puškin di Mosca. Orari: 9.30 - 17, lunedì chiuso. Galleria Civica. «Chiamata a È stato realizzato dove verrà fatto quello pubblico, ma solo tra due anni I titolari del bar ristorante Marinaio a Trento sud bruciano sul tempo il Comune. Tra qualche settimana sarà pronto il parcheggio all’interno dello svincolo che, aggiungendosi ai posti auto già esistenti fuori dal locale, offrirà uno spazio vitale per i clienti. In alcune ore della giornata infatti, specialmente a cavallo della pausa pranzo, trovare un buco libero è un’impresa e domina il parcheggio selvaggio. Il nuovo spazio per la sosta sarà riservato agli avventori del Marinaio, come conferma il cartello che a lavori ancora in corso è già stato installato all’ingresso. Questo nonostante il nuovo parcheggio sorga su suolo pubblico. L’area, compresa all’interno dello svincolo, è infatti di proprietà della Provincia che l’ha data in concessione alla società della famiglia Groff, in accordo anche con il Comune, per i prossimi due anni. Ed è proprio su quest’area che sorgerà parte del futuro parcheggio di attestamento preannunciato dal Comune a Trento Sud, uno di quelli previsti agli ingressi della città per filtra- Il santo del giorno Tom Boonen 23 Auguri anche a Benedetto Guglielmo e domani a Vincenzo Corrado La zona dove è in preparazione il parcheggio riservato per il Marinaio re quanto più traffico possibile. Il progetto di palazzo Thun prevede la realizzazione complessivamente di 303 posti auto, divisi in due spazi. Uno è quello in preparazione per il Marinaio e conterrà 145 stalli. Sarà realizzato ad una quota superiore di quella attuale per 1,2 metri, in modo da rag- URGENZE E NUMERI UTILI FARMACIE DI TURNO Stai ristrutturando casa? Perchè non approfittare dei vantaggi fiscali per rinnnovare l’arredamento? TERLAGO - Via Roma, 16 - www.arredamentifabbro.it - [email protected] DAL 1971 S.Chiara 0461/903111 Orari di visita: 14/15.30, 18/20 Domenica: 10/12, 14/15.30, 18/20 GUARDIA MEDICA Lunedì - venerdì Sab. e festivi Prefestivi Telefono AMBULANZE Urgenze Prenotazioni VISITE ESAMI-CUP dalle 20 alle 8 dalle 8 alle 20 dalle 10 alle 20 0461/904298 118 800070080 Centro unico prenotazione Ore 8/18 Lun.- ven. 848/816816 Ore 8/13 Sab. MUNICIPIO Centralino Servizi sociali Vigili Urbani Canile 0461/884111 0461/884477 0461/889111 0461/420090 Via Lavisotto 125 NUMERI UTILI 0461/902777 Carabinieri Polizia Guardia di finanza Vigili del fuoco Soccorso alpino 112 113 117 115 118 e 233166 INVESTIGAZIONI PER INFEDELTÀ - DIVORZI - AFFIDO MINORI ASSENTEISMO - RECUPERO CREDITI 0461 23 90 90 TEMPO LIBERO 0461/821050 SERVIZIO VETERINARIO A4032796 AZ-DETECTIVES Trento, V. Grazioli 100 Farmacia Martignano Via Formigheta, 1 OSPEDALI raccolta»: collezioni private in mostra. Fino all’11 maggio. Orario: mar-dom 10-13 e 1418. Biblioteca Fondazione Museo storico. Mostra dal titolo «La promozione grafica della provincia attraverso i manifesti, 1859-1990». Tema della mostra è il manifesto quale mezzo di espressione pubblicitaria. Lo scopo è quello di fornire alcune tracce essenziali su come si è evoluta ed è cambiata la cartellonistica nel corso dei decenni. Il periodo preso in considerazione va dalla fine dell’Ottocento ai primi anni novanta del Novecento. Fino al 18 aprile dal lunedì a giovedì ore 9.0017.00; venerdì ore 9.00-13.00 (sabato e domenica chiuso). giungere l’altezza del sedime di una vecchia strada, nella parte ovest dell’area, ed utilizzare così tutto lo spazio disponibile. Altri 158 posti auto verranno ricavati dall’altra parte della tangenziale, sempre all’interno dello svincolo nei pressi della bretella che porta verso l’aeroporto. I due parcheggi saranno collegati con passaggi pedonali a via Ghiaie dove potrà essere raggiunta la zona della fermata dell’autobus. Il progetto sarà predisposto e approvato entro l’anno e verrà poi trasmesso in Provincia per accedere ai finanziamenti del Fondo unico territoriale. L’importo complessivo è calcolato in 2 milioni tondi. Secondo le previsioni dei tecnici comunali i lavori potrebbero iniziare nell’autunno dell’anno prossimo per concludersi nella primavera successiva. Giusto in tempo per rilevare alla scadenza della concessione il parcheggio del Marinaio. Quello in programma a Trento Sud è solo uno dei parcheggi di attestamento previsti dal Piano urbano della mobilità ed è per il momento l’unico che vedrà la luce. Degli altri, da Trento nord alla collina, si parla da almeno tre lustri ma non c’è ancora nulla di concreto. E anche la mega struttura in destra Adige, nella zona della Motorizzazione a Piedicastello, è per il momento solo un’idea di massima senza finanziamenti e senza prospettive precise. F.G. PERIZIE CALLIGRAFICHE R2010501 SERVIZIO RADIO TAXI 0461/930002 - 02/4000 Piscine Gardolo 956118 Piscina e Lido Manazzon 924248 Piscine Madonna Bianca 390785 Trenitalia Stadio del ghiaccio 391854 Trentino Trasporti 821000 Centro Sci Fondo Viote 948032 Autostrada A22 980085 TRASPORTI E VIABILITA’ (senza prefisso) 892021 G4040113 SOPRAMONTE Gestione affidata alla società di Barbieri, Ruggeri e Carbonari venerdì 4 aprile 2014 AL NIDO D'INFANZIA CON MAMMA E PAPÀ DOMANI quattro asili aperti per conoscere i servizi per la prima infanzia Porte aperte – domani dalle 9.30 alle 12 - negli asili nido comunali per far conoscere le strutture e i servizi educativi per la prima infanzia del comune. Sarà anche un momento di gioco e divertimento da condividere con mamma e papà. Ecco i nidi aperti. - Nido IL TRENINO - IL DOLCE TOCCO- Massaggio Infantile - via Gocciadoro 84 - Nido MEANO – ACQUA IN MOVIMENTO - via delle Sugarine 38 - Nido RODARI – GIOCHI CON LA SABBIA - via B. Giovanelli 6 - Nido GARDOLO - ¿ATTACCA – LO RECICLO ? - via IV novembre 98/B Info: www.comune.trento..it>aree tematiche>servizi all'infanzia Basso Sarca e Ledro 32 venerdì 4 aprile 2014 RIVA. Luca Grazioli preoccupato per i negozi Dopo la stangata di alcuni giorni fa in diversi negozi di Pergine, dove la Siae (la Società italiana autori ed editori) ha elevato sanzioni dai 170 ai 1100 euro a bottega irregolare, a Riva del Garda è il consigliere d’opposizione Luca Grazioli a volerci vedere chiaro. «Alcuni cittadini del centro storico di Riva del Garda - scrive nell’interpellanza rivolta al sindaco Adalberto Mosaner (Pd) ci hanno interpellato per- l'Adige 1 «La Siae stanga, il Comune che fa?» ché sono molto preoccupati riguardo i controlli che in alcuni comuni del trentino in questi giorni vengono effettuati dalla Siae (società autori). Negozi, bar, gelaterie, profumerie e barbieri: decine di attività commerciali cittadine sono state controllate. La sorpresa qual è stata? - chiede Grazioli - Che decine di commercianti e artigiani hanno ricevuto una lettera con la diffida a pagare quanto dovuto alla Siae per la diffusione di musica nei loro negozi, per l’anno 2013, con la maggiorazione del 30 %. Insomma una sorta di recupero di posizioni pendenti e si deve pagare in tempi strettissimi. Nessuno degli interessati aveva mai versato nulla alla Siae, non essendo a conoscenza della tassa prevista da una legge del 1941. Ma come si sa la legge non ammette ignoranza e dunque, se come pare tutto è in regola, in molti dovranno mettere mano al portafoglio. Parliamo d’importi che vanno dai 170 euro fino ai 1100 euro. Cifre sicuramente importanti in questo periodo buio di crisi. Anche chi pagava regolarmente l’abbonamento radio e tv si è visto sanzionare per il mancato versamento dei diritti Siae. Sembra che basti una vecchia radio con attaccati tre box o chi diffonde musica dal computer tramite chiavetta usb non ha modo di sottrarsi agli obblighi di legge». Grazioli chiede al sindaco «se il comune di Riva del Garda può far luce sulla vicenda e rassicurare i nostri cittadini; quali provvedimenti intende intraprendere il comune in aiuto dei commercianti e degli artigiani aggravati da questa tassa; se intende farsi carico con la Provincia per trovare il modo di eliminare o by-passare questa “allucinante” tassa» Appalti e favori, Fioriolli alla sbarra Associazione a delinquere per alcune gare «pilotate» AGRARIA Premio dal «Gambero Rosso» La guida «Oli d’Italia» del Gambero rosso ha assegnato al frantoio «Agraria Riva del Garda» il premio speciale per la «migliore performance territoriale». «Abbiamo deciso di dare il premio ad un’azienda cooperativa per evidenziare il grande lavoro svolto sul territorio da questo frantoio che unisce 130 coltivatori e che è stato il primo motore per il riconoscimento della Dop Garda»: questa la motivazione degli specialisti del Gambero Rosso, pubblicata sulla guida, che sarà ufficialmente presentata domenica al Vinitaly di Verona. A renderlo noto è il direttore generale della cooperativa Agraria Riva del Garda, Massimo Fia, che sottolinea anche la conquista di un altro doppio prestigioso premio, il «Sol d’Argento», ottenuto nell’ambito del concorso internazionale «Sol d’Oro», che sarà consegnato l’8 aprile a Veronafiere, nella rassegna dell’Agroalimentare di Qualità. RIVA - Associazione a delinquere finalizzata alla turbativa d’asta, abuso d’ufficio, falso in atto pubblico e rivelazione del segreto d’ufficio nell’ambito di appalti relativi al comparto sicurezza e videosorveglianza del Cen di Napoli, il nuovo centro elettronico nazionale della Polizia di Stato. Queste le ipotesi di reato che hanno portato davanti ai giudici del tribunale di Napoli l’ex questore Oscar Fioriolli, 66 anni, originario di Riva (Varone per la precisione) e già ai vertici delle questure di Genova e del capoluogo partenopeo. Nel decreto di rinvio a giudizio i magistrati titolari dell’inchiesta condotta sul campo dalla Guardia di Finanza affermano che Fioriolli, assieme ad altre sette persone per le quali si è proceduto con la richiesta di giudizio immediato, avrebbe dato vita ad un’«associazione a delinquere al fine di commettere delitti di turbativa d’asta, abuso d’ufficio, falso in atto pubblico, rivelazione di segreto d’ufficio». Secondo le contestazioni mosse dalla procura campana, e accolte dal gup che ha disposto il rinvio a giudizio, le ipotesi di reato in questione sarebbero state finalizzate a «consentire a società riconducibili al gruppo Finmeccanica (tra cui Elsag Datamat spa ed Electron Italia srl) l’aggiudicazione di appalti pubblici sul territorio della regione Campania e comunque nella provincia e nella città di Napoli, in particolari quelli relativi al comparto sicurezza e videosorveglianza, anche - proseguono i magistrati - attraverso attività dirette alla predispozione di atti e documenti adottati in violazione di legge o vizia- ti da gravi irregolarità, formali o sostanziali». Il castello accusatorio dei magistrati partenopei individua proprio nell’ex questore rivano (Fioriolli è nato in città e ha trascorso l’infanzia e l’adolescenza a Varone prima di entrare in Polizia) il «ruolo di organizzatore» dell’associazione a delinquere, proprio in virtù della sua posizione «privilegiata» derivante dalla carica di questore di Napoli. Lo stesso questore avrebbe fornito ad alcuni esponenti di vertice delle società che facevano parte del Gruppo Finmeccanica «in- L’ex questore, rivano di Varone, avrebbe aiutato alcune società della galassia Finmeccanica I magistrati: «Era lui l’organizzatore del gruppo» formazioni riservate su importanti appalti nei settori della sicurezza e della videosorvegliana - scrivono ancora i magistrati - garantendo il proprio incondizionato appoggio in occasione delle riunioni tecnico-amministrative in favore dei progetti perseguiti dalle società e intercedendo con altri pubblici ufficiali al fine di favorire le imprese segnalate da un altro indagato o che facevano riferimento a quest’ultimo». P.L. IN BREVE I ALTO GARDA E LEDRO Le farmacie di turno Prestano servizio al di fuori del normale orario di apertura la farmacia Venezian di Arco (0464.519080) e la farmacia Ropelato di Sarche (0461.563141). Domani e domenica in appoggio c’è la farmacia Accorsi di Piazza delle Erbe a Riva (0464.552302). I TENNO Consorzio in assemblea Oggi alle 20.30 è convocata l’assemblea generale ordinaria del Consorzio miglioramento fondiario di Tenno. In sala dell’ex caseificio. I LEDRO Montagna e solidarietà La Sat ledrense e l’Apibimi propongono domani una serata tra montagna e solidarietà con Francesca Raffaelli e Mario Andrighettoni che presentano i loro viaggi in Alaska e Africa. Alle 20.30 all’auditorium di Tiarno, ingresso libero. I LEDRO Armi e non-violenza L’associazione «Il Mappamondo» organizza oggi alle 20.30, nella sala del centro sociale di Molina, l’incontrodibattito con Michele Nardelli, che interverrà sul tema «Quanto ci costano le armi?» e Massimo Pilati che parlerà di «La Resistenza oggi si chiama nonviolenza». Ingresso libero. In libreria | Domani Riva del Garda | Il concerto del corpo bandistico domani alle 20.30 alla sala dei Mille di Palazzo dei congressi inaugura la stagione «La saga dei Donati» il primo romanzo di Agostino Mandelli La Banda festeggia Calliari e Lutterotti STELLA FAVA ARCO - Agostino Mandelli presenterà domani alle 17 alla libreria Cazzaniga di Arco, la sua seconda opera letteraria. Dopo la narrazione autobiografica raccolta in «Due storie», pubblicata lo scorso anno, Mandelli ha dato alle stampe «La saga dei Donati», il suo primo romanzo. Torbolano, classe 1937, Mandelli, che proprio oggi compie 77 anni, da quando è in pensione ha deciso di dare spazio alla sua vena di scrittore. «La saga dei Donati» narra la storia di una famiglia del Basso Trentino che tra peripezie, drammi ed eventi lieti, attraversa due secoli, secoli contrassegnati dall’Irredentismo. RIVA - Il tradizionale concerto di inaugurazione della stagione turistica tenuto dal Corpo bandistico di Riva del Garda, si trasforma quest’anno in un evento speciale. L’appuntamento, che come sempre vedrà la musica protagonista, si arricchisce di due importanti anniversari: i 76 anni di onorato servizio nella banda cittadina di Renzo Calliari e i 30 anni di direzione del maestro, Mario Lutterotti, che verranno ricordati con una premiazione alla presenza del sindaco Adalberto Mosaner, dell’assessora alla cultura Maria Flavia Brunelli e del presidente della Federazione delle Bande della Provincia di Trento, Renzo Braus. Per Renzo Calliari era il lontano 1938, per il maestro Mario Lutterotti il 1984. Due epoche differenti e forse anche due uomini differenti, uniti tuttavia dal medesimo amore verso la musica. Ma soprattutto due personaggi che a loro modo rappresentano la storia musicale della comunità di Riva del Garda. Cal- liari sicuramente ne simboleggia la tradizione. Molti rivani infatti conoscono bene il suo famoso sax, la sua soffitta nella contrada Marocco, fino agli anni di direzione della Banda della Valletta dei Liberi Falchi e la più recente attività con il coro Allegria: un lungo percorso a cui si sovrappone un’ininterrotta presenza nella banda cittadina, ora giunta a quota 76 anni. Diversamente il maestro Mario Lutterotti, nella lunga storia del Corpo bandistico di Riva, rappresenta le pagine più recenti. «Ho iniziato a frequentare la banda – racconta il maestro, un po’ emozionato – come musicista nel 1975 grazie al mio insegnante della scuola musicale di Rovereto. Allora non avevo la patente ed era mia madre ad accompagnarmi a prove in macchina. Questo è stato il mio primo contatto con la realtà rivana». Poi, il diploma in tromba al conservatorio di Trento, l’esperienza come maestro della banda di Folgaria e nel settembre del 1984 l’inizio dell’avventura alla direzione di Riva. «Mi ritengo fortunato di essere a capo di questa banda di mezzi matti. Negli anni abbiamo lavorato bene, abbiamo raggiunto un ottimo livello di preparazione e siamo riusciti a realizzare tutto ciò che avevamo sognato. Non potrei desiderare altro per festeggiare questi primi trent’anni d’attività. I corsi musicali vanno bene, la nostra sede è stata recentemente rinnovata e alle prove c’è sempre molta affluenza. In modo particolare sono entusiasta della partecipazione dei giovani che fanno parte del gruppo. Loro sono fantastici: si sono assunti delle responsabilità e quasi tutti fanno parte del direttivo». E poi ci sono i ricordi, i momenti più significativi. «Ricordo in modo particolare il primo concorso a cui abbiamo partecipato. Forse perché non mi aspettavo nulla, è stata un’esperienza speciale e una vera emozione sentire il nome della banda di Riva al momento della premiazione». Il concerto del Corpo bandistico di Riva si terrà domani alle 20.30 nella sala Mille del Palacongressi. Ad aprire la serata la banda giovanile diretta dal maestro Fabrizio Gereon. Nella fotografia qui a fianco, il maestro Mario Lutterotti, da 30 anni alla direzione della banda cittadina. Il maestro verrà premiato con Renzo Calliari, dal sindaco Adalberto Mosaner e dall’assessora alla cultura Maria Flavia Brunelli La famiglia LAZZARA e i colleghi sono vicini a FABIO per l’improvvisa perdita del papà ALDO Valli di Fiemme e Fassa 38 venerdì 4 aprile 2014 2 l'Adige 1 MAZZIN DI FASSA. Potrebbe sorgere fra Campestrin e Fontanazzo Area commerciale inserita nel Prg Tra Fontanazzo e Campestrin potrebbero nascere un centro commerciale come prevede la variante al Piano regolatore MAZZIN - Un paio di anni fa ha chiuso i battenti l’unico negozio di alimentari di Campestrin, seguendo le sorti di Fontanazzo: leggi di mercato che non fanno la soddisfazione dei cittadini, i quali però forse potranno avere un nuovo punto vendita. Sulla carta, grazie alla IV variante approvata dal dal Consiglio Comunale di Mazzin di martedì sera, la cosa è fattibile. L’area commerciale è stata individuata tra i due abitati di Campestrin e Fon- POZZA tanazzo, all’altezza del negozio di artigianato già esistente, l’area è di proprietà comunale. Il secondo passaggio in consiglio della variante, che non ha ricevuto dai cittadini alcuna osservazione, prevede inoltre la costruzione di una prima casa a Fontanazzo di sopra e, sempre qui, la trasformazione in controtendenza di un abitazione in albergo. Il gruppo del sindaco Fausto Castelnuovo (minoranza per questo come per la maggior parte dei punti all’or- dine del giorno ha espresso voto contrario), ha approvato il bilancio 2014. Spese e entrate pareggiano a 2.695.637 euro. Le principali voci del conto capitale, poco più di un milione, sono la manutenzione di strade e parcheggi per 200 mila euro, manutenzione delle strade forestali per 60 mila, la sistemazione del parco giochi di Mazzin per 80 mila, 70 mila per la manutenzioni degli immobili comunali, in particolare il cappotto previsto al magaz- zino comunale, e l’ampliamento della caserma dei Vigili del Fuoco per 220 mila: questa spesa verrà notevolmente ridotta essendo soggetta a contributo provinciale per l’80%. All’insegna dell’ordine e della legalità il regolamento per la costruzione delle legnaie. . Tra gli altri punti la fissazione delle aliquote per L’IMU e TASI: per la prima, dalla quale è esentata la prima casa, l’aliquota è dello 0,79%, la seconda 0,5%. F.D. Albergatori delle tre sezioni Asat in assemblea tra preoccupazioni e qualche spiraglio positivo Solo uniti si può battere la crisi MARIO FELICETTI POZZA DI FASSA - La crisi si sente, le difficoltà ci sono (lo hanno confermato con una articolata serie di dati sul sistema bancario e sui bilanci delle aziende il direttore della Cassa Rurale Val di Fassa e Agordino Luciano Braito ed il commercialista Giancarlo Torghele), ma è importante fare squadra e mettere a frutto le potenzialità che la valle di Fassa non ha ancora espresso in maniera completa. E ancora, come ha suggerito in una accattivante relazione, il professor Umberto Martini dell’Università di Trento, studiare insieme nuove strategie di mercato, attuare una politica dei prezzi che non metta in competizione i vari operatori e che non offra prodotti simili a costi più bassi, ma garantisca benefici unici, in grado di giustificare il pagamento di un prezzo più alto, alla ricerca della differenziazione, evitare la frammentazione dell’offerta, abbandonare la comunicazione istituzionale e lavorare in maniera significativa sulla motivazione della vacanza. Sono alcuni temi di fondo emersi ieri pomeriggio a Pozza, in occasione dell’assemblea promossa dalle sezioni Alta Fassa, Centro Fassa e Moena dell’Asat provinciale, con la partecipazione di oltre un centinaio di operatori di tutta la vallata ladina. Un incontro ricco di spunti e di riflessioni, su quello che continua a rimanere il settore portante dell’economia valligiana, ancora in grado di recitare un ruolo di primissimo piano, come hanno confermato i dati di un ultimo inverno sostanzialmente in tenuta, da parte del presidente dell’Apt Enzo Iori e quelli del presidente del Consorzio Impianti a Fune Val di Fassa e Carezza Daniele Dezulian, che ha parlato di una situazio- MOLINA DI FIEMME ne difficile in gennaio e febbraio, a causa del maltempo, ma di un marzo che «ha fatto vedere la luce in fondo al tunnel», con un dato finale, fino a questo momento, in crescita del 4%. In primo piano anche una serie di problematiche che si ripetono da anni, ricordate dal presidente della sezione Asat Centro Fassa Celestino Lasagna: la redditività che diminuisce, i costi che crescono, una burocrazia soffocante, la tendenza della clientela ad accorciare i periodi di vacanza, il crescente costo degli impianti, il limite del pagamento in contanti fissato a 1000 euro, che sconcerta soprattutto la clientela straniera, i disservizi dello skibus, la carenza di segnaletica stradale da Moena a Canazei, il traffico, la mancanza di strutture adeguate a certi tipi di eventi. Tra le proposte, migliorare le passeggiate, completare la pista ciclabile, potenziare il collegamento con l’asse del Brennero, iniziare i lavori delle circonvallazioni, migliorare la disponibilità di parcheggi, organizzare un servizio taxi notturno, realizzare il progetto delle Terme, recuperare la clientela italiana (discorso ripreso anche nelle conclusioni dal presidente provinciale dell’Asat Luca Libardi) che spende i propri soldi all’estero, dove, ha detto Lasagna, «non viene fatto terrorismo fiscale». Un no secco è stato anche ribadito per la tassa di soggiorno o tassa di scopo. Disponibilità al dialogo ha espresso l’assessore provinciale Michele Dallapiccola, «anche se» ha precisato «la coperta è corta e bisogna capire le priorità». Parole forti ha pronunciato infine Walter Nicolodi, presidente di Union Hotel di Canazei, contro le tasse e la burocrazia, mentre un po’ di ottimismo hanno cercato di spargere la Procuradora Cristina Donei ed il consigliere ladino Beppe Detomas. Un momento dell’assemblea degli albergatori delle tre sezioni Asat di Fassa (foto Felicetti) CAVALESE Al centro d’arte il dialogo «terrestre» al femminile CAVALESE - Il dialogo «terrestre» al femminile, avviato dalle artiste Annamaria Gelmi e Anneliese Pichler, diverrà ancora più ampio ed articolato con l’evento in programma per il pomeriggio di domani, sabato 5 aprile, presso il Centro d’Arte Contemporanea di Cavalese. Si tratta dell’appuntamento con «La Voce delle Donne», associazione che sostiene da anni la promozione sociale, umana, civile e culturale del mondo femminile. Questa volta lo farà attraverso il linguaggio e le forme dell’arte. A partire dalle 17 la visita guidata con le artiste protagoniste della mostra «L’immagine terrestre» sarà l’occasione per inoltrarsi nell’universo artistico femminile ricco di suggestioni e di interiorità complesse. I dati del bilancio della Cassa rurale di Fiemme IN BREVE I MOENA Monti Pallidi in festa È fissata per domenica 6 aprile la chiusura della stagione invernale all’Alpe Lusia, nella ski area Trevalli. Le condizioni del manto nevoso sono ancora ottimali e anche le previsioni meteo sembrano promettere bene. Ad animare l’ultima giornata di sci all’Alpe Lusia sarà la festa sociale dell’Unione Sportiva Monti Pallidi, società polisportiva che vanta 60 anni di storia e di onorata presenza nel panorama sportivo trentino e nazionale. Le gare si svolgeranno sulla pista Mediolanum mentre il pranzo, aperto a tutti, sarà allo Chalet Valbona. I TESERO Capitan America Questa sera alle 21.15, al cinema teatro comunale, sarà proiettato il film in 3D «Captain America». I MOENA Pizolada in Fassa Torna domenica al passo San Pellegrino la 38° «Pizolada delle Dolomiti», classica gara di sci alpinismo lungo un tracciato di 13 chilometri valevole per la finale del circuito «Coppa Italia - Trofeo Scarpa». Fiemme e Fassa | Organizza il gruppo di Moena Calano i prestiti ma tiene l’utile Undici lezioni per diventare Volontari della Croce Rossa MOLINA DI FIEMME - Una sessantina di soci ha partecipato mercoledì sera a Molina, in Sala Tisti, alla prima preassemblea della Cassa Rurale di Fiemme, in vista dell’assemblea generale che si terrà a Predazzo, presso lo Sporting Center, sabato 10 maggio. Un incontro seguito con interesse dai convenuti, che hanno preso visione delle relazioni presentate dal presidente Dino Zanon e dal vicedirettore Massimo Piazzi. La Cassa ha registrato un utile netto di 800 mila euro, in forte calo rispetto ai 2,5 milioni dell’esercizio 2012. Zanon si è soffermato in particolare sul bilancio sociale dell’istituto, ricordando il numero dei soci iscritti a fine 2013 (4.846, dei quali 1.790 donne e 3.056 uomini), l’ammontare del risparmio per i soci (582.986 euro), grazie alle varie agevolazioni previste, le varie iniziative promosse nell’ultimo anno (in particolare i Premi e le borse di studio, il benvenuto ai nuovi soci, i «soci in viaggio», il servizio di compilazione del modello 730). Sono 13.790 i clienti (12.130 persone fisiche e 1.660 aziende) con 106.241 rapporti in essere. In calo, a causa di una crisi che FIEMME E FASSA - È sufficiente avere compiuto 14 anni di età per potersi iscrivere al corso per diventare volontario che il Gruppo di Moena della Croce Rossa Italiana organizza per i mesi di aprile e maggio. Undici lezioni per dare a chi è intenzionato a prestare servizio in uno dei gruppi dislocati sul territorio (a Moena, Vigo di Fassa e Cavalese) sia una panoramica generale sulla realtà della Croce Rossa Italiana, in tutte le sue sfaccettature, sia delle nozioni generali di primo soccorso «laico», vale a dire di interventi che possono essere messi in atto in caso di emergenza anche se sprovvisti di presidi ed ausili sanitari. Le presentazioni del corso si svolgeranno lunedì 7 aprile a partire dalle ore 20.30 in contemporanea in tutti i centri principali delle due valli: a Moena presso l’Oratorio; a Predazzo presso la sala del Distretto Sanitario; a Vigo di Fassa e a Cavalese presso le sedi della Croce Rossa. Successivamente le lezioni si svolgeranno presso l’Oratorio di Moena. Il corso si pone l’obiettivo di reclutare nuove forze non soltanto per i servizi dell’area sanitaria (per svolgere i quali è necessaria la maggiore età e la frequenza di un ulteriore corso e), ma anche per i molti altri campi nei quali la Cri opera sul territorio, quali ad esempio l’Area Gioventù (che include attività di animazione per bambini, campagne di peer-education e di promozione di uno stile di vita sano), l’Area Socio Assistenziale (iniziative con gli anziani e le altre fasce deboli della popolazione, nella foto) e, previo il completamento di apposita formazione, attività come missioni umanitarie, protezione civile e B. D. servizi speciali come il soccorso sulle piste da sci. 3 sembra ancora lontana dall’epilogo, le masse amministrate (pari comunque a 902 milioni), mentre assommano a 2.861 le pratiche presentate l’anno scorso per la concessione di credito. Di esse, solamente 26 sono state respinte. Complessivamente 73 i mutui prima casa accesi nel 2013, pari a 8,5 milioni di euro, e 247 sono i prestiti personali per 3,1 milioni. Il presidente ha ricordato anche l’applicazione di significative moratorie, nei confronti di quanti hanno difficoltà a far fronte alle scadenze, le vantaggiose condizioni applicate sui tassi di interesse, i benefici derivanti alle polizze assicurative, i contributi erogati a beneficio delle varie associazioni di volontariato (in totale oltre 450.000 euro). Sull’organizzazione aziendale si è soffermato Piazzi, ricordando gli 80 dipendenti (34 donne e 46 uomini), i nove sportelli distribuiti su tutta la valle, i consulenti, i servizi specialistici, il settore marketing, lo sviluppo organizzativo, l’amministrazione. La seconda parte della serata è tata dedicata alle candidature. Quest’anno sono quattro i consiglieri in scadenza, Franco Dellagiacoma di Predazzo, Val- Il folto pubblico presente alla preassemblea della Rurale di Fiemme ter Gilmozzi di Panchià, Denis Vinante di Tesero e Claudio Demarchi di Molina. Quest’ultimo ha confermato la volontà di ricandidarsi ed è stato indicato ufficialmente dai presenti con votazione palese. C’è comunque ancora tempo per altre candidature, che si possono presentare fino a sette giorni prima dell’assemblea generale di maggio, con il supporto di almeno 30 firme e nel rispetto di determinati requisiti previsti dal Regolamento. Una sola domanda, alla fine, da parte del pubblico, relativa alle motivazioni che hanno determinato il calo dell’utile. Le ha chiarite il direttore Paolo Defrancesco, evidenziando il minor gettito del margine di interesse, il calo del volume dei prestiti (meno 4,5%) e soprattutto le «rettifiche sui crediti» dovute alle difficoltà crescenti dei rimborsi. Lo stesso direttore ha escluso la prospettiva di un progetto immobiliare da parte dell’istituto, in un settore, anche questo, in grande sofferenza. Ieri sera, secondo appuntamento a Tesero, questa sera, Venerdì, terza riunione a Panchià, mentre domenica sarà la volta (alle 14.30) di Valfloriana. M. F. SPORT » Calcio Trento, Gattamelata accusato di aver venduto una partita € 1,20 ANNO 69 (CXXVIII) - N O 80 Poste Italiane SpA - spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n˚46) art.1, comma 1, Cns BOLZANO VENERDÌ 4 APRILE 2014 QUOTIDIANOFONDATONEL 1945 DIREZIONE REDAZIONE: VIA SANSEVERINO 29 ■ 38122 TRENTO ■ TEL: 0461/885111 Il sindaco di Trento Alessandro Andreatta ■ LOSS A PAGINA 56 ALTO ADIGE Sicurezza e viabilità Domani il sindaco svela la Trento futura [email protected] ■ www.giornaletrentino.it y(7HB5J2*TQQNKM( +&!"!&!z![ Ormai è tutto pronto per la “due giorni” di Trentino.live, il festival dei nostri lettori che va in scena sabato e domenica. E sabato mattina sarà il sindaco di Trento Alessandro Andreatta a svelare la sua idea della città del futuro, tra i problemi della sicurezza dei cittadini e quelli della viabilità. ■ ALLE PAGINE 19, 20 E 21 Tante gli ospiti del nostro Trentino.live 1 CRISI UCRAINA E LIMITI DELLA POLITICA di Francesco Palermo I l referendum con cui la Crimea ha dichiarato la propria volontà di aderire alla Federazione russa è illegittimo sotto il profilo del diritto internazionale e del diritto ucraino. Tuttavia non può dimenticarsi che, dopo averle garantito – su pressione internazionale – un’ampia autonomia nei primi anni ’90, il governo di Kiev ha fatto pochissimi passi concreti per la penisola e per le popolazioni che vi sono stanziate, in particolare la minoranza tatara e altre più piccole come i caraimi e i crimciacchi. Come spesso accade, ci si accorge di qualcosaquando lasiè persa. Mercatone Uno, presa la banda Undici in manette per l’assalto armato di San Michele NELLE CRONACHE il nostro CONCORSO assieme al MART «Lost in Trentino», le vostre foto finiranno al museo BENE TUTTO PURCHÉ CAMBI QUALCOSA ■ A PAGINA 25 Attacco grillino «Vitalizi, legge da annullare» domenica l’assemblea ■ MORANDO A PAG. 24 L’Upt al bivio tra Buratti e Conzatti di Roberto Weber V ■ SEGUE APAGINA 13 pensioni d’oro 2 Il Movimento 5 Stelle presenta la sua via d’uscita nel complicatissimo labirinto dei vitalizi d’oro in Regione. Il gruppo grillino ha infatti formalizzato la richiesta di annullamento della legge che ha originato l’intero pasticcio. Il motivo? Violazione dello Statuto di autonomia. ■ SEGUEA PAGINA 13 i sono - ogni qualvolta si parla di Matteo Renzi due piani che si sovrappongono in maniera così forte da diventare pressochè irriconoscibili: il piano del merito delle misure o delle riforme che il premier persegue e quello del consenso che riscuote. Accade dunque che il secondo piano - quello dei consensi - assai spesso offuschi la qualità, l’efficacia e l’impatto delle riforme promesse. I consensi a oggi appaiono infatti elevatissimi: non ricordiamo alcun premier che abbia fatto registrare un così elevato e trasversale livello di fiducia, né ricordiamoun vuoto intorno ■ DEIMICHEI ALLE PAG. 22 E 23 ■ ■ Con l’avvio della nuova mostra del Mart «Perduti nel paesaggio / Lost in landscape» scatta anche il nuovo con- corso fotografico del nostro giornale assieme al Museo di Rovereto. Si chiama «Lost in Trentino», perché vi sfidiamo a raccontare il Trentino “che non sembra”: le foto migliori finiranno in mostra al Mart. ■ DEPENTORI A PAGINA 27 il caso a rovereto I PROBLEMI DEL VOLONTARIATO Il restauro della biblioteca? «Bloccato» dalle Belle Arti Associazioni trentine in rivolta per il certificato antipedofilia ■ LUCA MARSILLI A PAGINA 37 ■ GIULIANO LOTT A PAGINA 26 il progetto a trento Svelate le nuove «palafitte» In viale dei Tigli un quartiere tutto a canone moderato Entro l’estate le vecchie «palafitte» di viale dei Tigli, a Trento, verranno definitivamente demolite. Di lì a poco inizierà la costruzione delle nuove «palafitte», che conterranno ben 104 appartamenti a canone moderato. Ecco il rendering di come diventeranno: un’operazione da 28 milioni di euro. ■ IL SERVIZIOA PAGINA18 funerali ad andalo «Addio Carlo e grazie per la tua lezione» Le nuove «palafitte» ■ FICHERA A PAGINA 45 a rovereto ■ TAGLIENTE A PAGINA 38 Ragazzina di 15 anni scippa una anziana ■ e-mail: [email protected] Economia TRENTINO VENERDÌ 4 APRILE 2014 10 » CONFAGRICOLTURA L’ASSEMBLEA DEI SOCI di Carlo Bridi L’ALLEANZA 1 ◗ RAVINA È stata un’appassionata difesa del ruolo dell’imprenditore agricolo e dei terreni agricoli da parte della presidente di Confagricoltura del Trentino quella di Cinzia Cainelli nella sua lunga e documentata relazione presentata ieri all’assemblea dei soci alla presenza dell’assessore all’agricoltura Michele Dallapiccola. Un’organizzazione in piena salute con 2500 fascicoli aziendali in gestione e 4 organizzazioni di prodotto per settore ittico, ovicaprino, avicunicolo e florovivaistico che assicurano un fatturato di 100 milioni e 1500 addetti. Cainelli si è chiesta polemicamente se i principali nemici dell’ambiente siano gli agricoltori, o la cementificazione e la costruzione di strade, o chi con l’ambientalismo da salotto o con la preferenza accordata agli animali rispetto all’uomo. «Riteniamo che sia la cementificazione una delle cause principali dei dissesti idro-geologici che sempre più frequentemente colpiscono il nostro paese». Anche sulle piste ciclabili ha voluto dire la sua: «Non siamo affatto contrari alla realizzazione perché portano turismo, ma siamo contrari alla realizzazione in contesti agricoli consolidati in quanto creano situazioni conflittuali». Altro aspetto toccato: l’espulsione di aziende agricole dalle zone che vengono trasformate in edificiali. Un esempio valga per tutti: vicino ad un allevamento zootecnico vengono autorizzati e realizzati edifici uso abitazione, con la conseguenza che è l’allevatore che si trova costretto a spostarsi. Altro problema quello dei predatori: «Noi amiamo gli animali ma non possiamo permetterci di ospitare sul nostro territorio agricolo quelle specie che creano disagi, danni e costi. Dagli orsi ai cinghiali, ai lupi, dagli aironi ai cormorani che fanno stragi nei nostri allevamenti ittici». Un’agricoltura moderna ha bisogno di ricerca, sperimentazione e consulenza tecnica che la rende sempre più competitiva sul mercato, ma «la Confindustria: Trento con Verona per innovare ◗ VERONA Confagricoltura si presenta aisoci con dat di tutto rispetto: 2500 fascicoli aziendali in gestione, 4 organizzazioni di prodotto, un fatturato di 100 milioni «Cementificazione, causa dei dissesti idrogeologici» La presidente Cinzia Cainelli: ben vengano le piste ciclabili, ma non in un contesto agricolo perché creano conflitti. Dallapiccola: più risorse, ma solo per il 2015 Cavit sbarca al Vinitaly forte di ben tredici premi speciali TRENTO. Cavit trionfa alla 21ª edizione del Concorso Enologico Internazionale, organizzato come ogni anno dall’Ente Fiere di Verona, in occasione della 48˚ edizione di Vinitaly. Sono stati riconosciuti a Cavit 13 premi di altissimo valore: 1 medaglia d’oro, 1 medaglia d’argento, 9 gran menzioni, un Premio Speciale Denominazione di Origine 2014 e il Premio Speciale Gran Vinitaly, assegnato al produttore che ottiene il miglior strada imboccata dalla Fondazione Mach si è andata via via allontanando dalle esigenze della nostra agricoltura per seguire prevalentemente la strada della ricerca scientifica pura. Un rapporto organico fra assistenza tecnica e ricerca risultato riferito a due vini che hanno ottenuto una medaglia in categorie diverse. La Medaglia D’Oro va al suo Trentino Doc Gewürztraminer Terrazze della Luna 2013, la Medaglia d’Argento al suo Arèle Trentino Doc Vino Santo 2000 a cui va anche il Premio Speciale Denominazione di Origine 2014, conferito al vino di ogni denominazione di origine italiana che in assoluto consegue il miglior punteggio. obiettivo che non è stato completamente raggiunto». Un auspicio per un rapporto più stretto fra agricoltura e turismo, considerato che per il turismo il punto di forza è l’ambiente e la sua naturalità che può essere assicurato so- lo da chi in montagna vive e lavora. Sul nuovo Psr è stato dato atto all’assessore Dallapiccola di aver ottenuto un aumento delle assegnazioni da 280 a 310 milioni di euro. Anche per i giovani si auspica un ripen- samento delle modalità d’intervento sull’insediamento, in quanto in taluni casi si sono dimostrati controproducenti. Quali le risposte avute dall’assessore Dallapiccola? «Dal prossimo anno avremo maggiori risorse a disposizione, ma per quest’anno i rubinetti sono chiusi», ha subito messo in chiaro, ribadendo comunque di avere molta fiducia nel rapporto con i vertici del ministero dell’agricoltura. «No a prospettive catastrofiche presentate da De Laurentis, sì invece ad un forte impegno per meglio valorizzare i nostri prodotti, le nostre eccellenze. Dobbiamo essere orgogliosi di essere trentini», ha concluso Dallapiccola. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Confindustria Trento e Confindustria Verona alleate per l'innovazione nelle imprese: presentata ieri la collaborazione avviata tra le due associazioni sul tema della ricerca e dell'innovazione. Confindustria Trento da qualche anno ha attivato stretti collegamenti con i centri di ricerca trentini. Oggi a Palazzo Stella sono presenti delegati dell'Università di Trento e della Fbk, che visitano le aziende associate e forniscono consulenza e assistenza sui progetti di innovazione. Negli ultimi anni sono stati avviati diversi progetti di collaborazione che hanno messo in rete l'industria trentina con il sistema locale della ricerca, la cui eccellenza è riconosciuta a livello internazionale. È anche sulla base di questa esperienza che è stata avviata la collaborazione con le imprese veronesi, che vedrà Confindustria Trento condividere i propri contatti con i centri trentini e la conoscenza degli strumenti europei di finanziamento dell'innovazione. «Siamo lieti di questo nuovo tassello che oggi aggiungiamo alla collaudata collaborazione tra Confindustria Trento e i colleghi di Verona», ha commentato il presidente di Confindustria Trento Paolo Mazzalai. «Il tema della ricerca e innovazione ci sta particolarmente a cuore, data la forte vocazione del Trentino su questo fronte e l'elevata qualità della ricerca trentina. Negli ultimi anni abbiamo lavorato per mettere a sistema con l'industria il network della ricerca. Siamo convinti che lavorando assieme riusciremo a rendere ancora più competitive le nostre imprese». «Grazie alla collaborazione con Confindustria Trento - ha spiegato Giulio Pedrollo, presidente di Confindustria Verona - saremo in grado di dare alle imprese un servizio più completo». 2 Innovazione, la sfida trentina per il futuro Seconda giornata degli Ict Days: ecco i progetti premiati per le “tecnologie trasversali” ◗ TRENTO Gli Ict Days (foto Panato) Interdisciplinare, innovativo ed in grado di portare il Trentino a livelli di eccellenza nella ricerca. Questi i criteri sui quali si è basata la giuria nell’assegnazione del premio per le “tecnologie trasversali” nel corso degli “Ict days-orizzonti 2016”. La kermesse dell'innovazione, organizzata da Trento Rise, in sinergia con la Fondazione "Bruno Kessler" ed il Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell'Informazione, ieri ha visto protagonisti dodici progetti che i ricercatori hanno illustrato a colleghi, possibili finanziatori, ma anche ai tanti che hanno scelto di raggiungere il Polo Scientifico e Tecnologico Fabio Ferrari per informarsi o semplicemente per curiosare tra le varie proposte. Un viaggio, all'insegna dell'interdisciplinarietà con l'innovazione tecnologica come filo conduttore, reso possibile dai confini sempre più labili tra ambiti, apparentemente diversi. È con un certo orgoglio che i ricercatori hanno illustrato i frutti del loro lavoro, tutti rigorosamente “made in Trentino”. Le materie interessate sono state tra le più svariate: chi ha scelto di puntare sulla medicina, sviluppando un app per smartphone in grado di monitorare il decorso del disturbo bipolare nei pazienti affetti da tale disagio, chi sull'educazione, grazie alla creazione di una community online studiata per la risoluzione e relativa spiegazione degli esercizi matematici assegnati a scuola, chi sull'ambiente, tramite la creazione di un sito web che permette la classificazione del singolo rifiuto e del relativo processo di smaltimento. Il progetto vincitore, premiato con una targa simbolica, è stato quello presen- tato da Mohamed Taher Alrefaie e denominato “GpSpeed”, un social network, finalizzato ad evitare gli ingorghi stradali. Secondi, a pari merito, “Cent€uro” e Wildescope. Il primo, illustrato da Gianbattista Toller, riguarda l’adattamento per uso agro-metereologico di economici e comuni modem. Il secondo, presentato da Francesca Cagnacci, è una piattaforma multisensore per monitorare i movimenti degli animali. Da oggi gli Ict Days si trasferiscono presso il Muse: dalle 10 la conferenza “Crowdfunding: Lean Start-up & Agile Innovation in Trentino”, dalle 10.30 Progettare l'invisibile..., in cui interverrà Greg Horowitt, “guru” delle startup, dalle 12 l’inaugurazione di “TechPeaks #2”, progetto finalizzato alla creazione di nuove aziende di successo. Nel pomeriggio, dalle 14 “Ibm Research: Watson, la frontiera del Cognitive Computing”, incentrato sulle conoscenze linguistiche al tempo degli Open Data, dalle 15.30 “Rinascimento 2.0: Tecnologia al servizio dell'essere umano”, dalle 16 “Guidare la rivoluzione dell'Ict. Sfide, rischi e opportunità” e dalle 17 “Makers: Fare Digitale”. Alle 18 la premiazione dell’”Hackaton”, la maratona di due giorni nella quale alcuni sviluppatori si sono sfidati nella creazione di applicazioni utili alla vita sul territorio, e la chiusura. (v.z.) ■ e-mail: [email protected] Trento telecamere in centro ■ ■ Promesse più telecamere contro la microcriminalità TRENTINO VENERDÌ 4 APRILE 2014 ■ Indirizzo viaSanseverino,29-Trento ■ Centralino 0461/885111 ■ Fax 0461/235022 vitalizi 19 ■ Abbonamenti 0471/904252 ■ Pubblicità 0461/383711 ■ RadioTaxi 0461/930002 econsms 3409949655 sicurezza ■ ■ Renzi propone di pagare i consiglieri come il primo cittadino ■ ■ Uno dei temi caldi è la sicurezza che sembra a rischio 1 ◗ TRENTO Parte con il botto la festa del nostro giornale Trentino.live. Domani alle 10.30 a palazzo Geremia il direttore Alberto Faustini intervisterà il sindaco Alessandro Andreatta. Sarà un faccia a faccia serrato e incalzante su tutti i temi più importanti del presente e del futuro di Trento. Tutti i trentini sono invitati. Si tratta di un appuntamento interamente dedicato alla città dagli aspetti sicuramente interessanti. L’intervista sarà a tutto tondo. Si affronteranno i problemi più sentiti dai trentini, a partire dalla sicurezza, sicuramente una delle questioni calde degli ultimi tempi. Da alcuni mesi si è registrato un aumento dei furti in appartamento, mentre i residenti di alcune zone, come piazza della Portela, chiedono una maggiore attenzione da parte dell’amministrazione comunale. Nelle ultime settimane il sindaco Andreatta è arrivato a promettere il prolungamento delle pattuglie serali dei vigili urbani fino alle 3 di notte. In questo modo si potrebbero contrastare in maniera più efficace fenomeni come i disturbi notturni da parte dei frequentatori dei locali o la microcriminalità nelle strade del centro storico. Nei mesi scorsi, infatti, ci sono stati diverse aggressioni soprattutto a ragazze allo scopo di scippare borsette o telefoni cellulari. Il sindaco aveva anche promesso l’installazione di un maggior numero di telecamere nelle zone più sensibili del centro. Anche Sicurezza, viabilità, opere i nodi irrisolti del sindaco Domani faccia a faccia (ore 10.30) tra il nostro direttore e Alessandro Andreatta sui temi più importanti della Trento che verrà. E si parlerà anche di maxi vitalizi Il sindaco Alessandro Andreatta sarà intervistato dal direttore Alberto Faustini ma anche il pubblico potrà sottoporre le proprie domane al sindaco questa misura ha lo scopo di prevenire i reati di strada. Già da tempo la situazione della sicurezza in centro è stata tratta in alcune riunioni del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Il sindaco domani farà il punto anche su questo e appuntamento «ai vicoli» e allo «scrigno del duomo» Ultimi posti per «A pranzo con...» Chi vuole scoprire i segreti del giornale può farlo a tavola ◗ TRENTO Il ristorante «Ai vicoli» ospiterà uno dei due pranzi Grande successo per l’iniziativa «A pranzo con...». Chi vorrà incontrare alcuni dei giornalisti di questo quotidiano lo potrà fare prenotandosi per l'appuntamento in programma nei ristoranti «Ai Vicoli» e «Scrigno del Duomo» sabato alle 13. Ospiti d'onore saranno la giornalista Rai Maria Concetta Mattei, l'ex campione di ciclismo Maurizio Fondriest e Andrea Makner. Per partecipare telefonare in redazione allo 0461-885111. Ci sono ancora pochi posti disponibili. sulle misure che il Comune intende adottare. Ma i temi toccati saranno sicuramente molti. Il primo cit- tadino verrà stimolato anche su un altro argomento di stretta attualità, ossia quello dei maxi anticipi milionari per gli ex consiglieri regionali. Ma la vicenda dei privilegi non si ferma certo qui. Per il futuro, il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha proposto di adeguare l’indennità dei consiglieri regionali e provinciali a quella del sindaco della città capoluogo. L’indennità del sindaco di Trento, in effetti ammonta a 8.600 euro lordi contro i 9.700 euro dei consiglieri regionali. Altro tema di stretta attualità è quello riguardante l’area ex Michelin e il suo sviluppo. Con l’apertura del Muse, nel luglio dello scorso anno, l’area è diventata centrale e sarà sempre più importante con il trasferimento nei nuovi edifici della biblioteca universitaria. Un’area destinata ad ospitare anche eventi e manifestazioni che potranno attrarre visitatori anche da fuori città. Un nuovo quartiere che si dovrà integrare al meglio con la città a partire dalla realizzazione degli altri due sottopassi ferroviari. Altro tema affrontato dal sindaco anche in recenti interventi pubblici è quello della vivibilità del centro storico alla mattina. Attualmente le strade del centro, pur essendo in piena zona a traffico limitato, sono letteralmente prese d’assalto da furgoni e camioncini, oltre che da auto. Per questo Andreatta ha proposto di installare dei varchi elettronici con telecamere che controllino l’accesso solo delle vetture autorizzate. In questo modo si spera di controllare al meglio gli accessi e di rendere più vivibile il centro. ©RIPRODUZIONERISERVATA 20 Trento TRENTINO VENERDÌ 4 APRILE 2014 1 di Paolo Piffer ◗ TRENTO Il fermo immagine dell’agricoltura trentina (comprensivo di silvicoltura e pesca oltreché dell’allevamento) comunica che il settore rappresenta il 3,45% del Pil provinciale e produce ricchezza per 509,95 milioni a fronte di quasi 15 miliardi di valore aggiunto complessivo creato dell’intera economia della provincia di Trento. Numeri, vale la pena precisare, al netto della trasformazione dei prodotti e della loro commercializzazione. Segno, questi numeri, di una realtà economica provinciale ormai stabilizzata da decenni sul terziario e i servizi a fronte di un’agricoltura di montagna che cerca di difendere con i denti un territorio non sempre agevole da governare. Infatti, in vista dell’arrivo a Trento del ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, il renziano Maurizio Martina, atteso per domani a mezzogiorno a palazzo Geremia dove sarà intervistato dal caporedattore del “Trentino” Paolo Mantovan, la maggioranza degli interlocutori che abbiamo contattato ritiene il futuro dell’agricoltura trentina “non roseo, ma possibile”. Adottando così un principio di precauzione, si potrebbe dire, anche perché il momento generale non è facile per nessuno e il futuro è in fondo materia più consona ai preveggenti che a chi si sporca quotidianamente le mani con la terra. Anche se il titolo dell’appuntamento “Trentino, agricoltura 2.0” qualche richiamo ai prossimi anni lo mette nel piatto. “Vedo molte difficoltà – afferma il presidente di Coldiretti Gabriele Calliari – Ma, in agricoltura, percepisco delle possibilità maggiori rispetto ad altri settori”. “Abbiamo improntato lo sviluppo della nostra produzione sulla qualità - aggiunge Silvano Rauzi, presidente della Federazione provinciale allevatori da quasi 35 anni – Pertanto intravedo un futuro magari non roseo ma possibile”. Per Paolo Calovi, presidente provinciale della Cia (la Confederazione italiana agricoltori) “il futuro dell’agricoltura trentina si deve sempre più orientare verso l’alta qualità e l’eccellenza. Già adesso ci sono esempi virtuosi. Molte aziende sono infatti piccole e spesso si trovano in ambienti impervi”. “Se dovessi descrivere la nostra zoo- «Meno burocrazia per noi agricoltori» L’appello di Coldiretti, Allevatori e Cia al ministro Martina ospite domani del nostro festival: «Chiediamo anche più attenzione alle nostre specificità» Il ministro dell’agricoltura del governo Renzi Maurizio Martina Gabriele Calliari Silvano Rauzi Paolo Calovi tecnia al ministro – prosegue Rauzi – senz’altro gli direi che è un settore che, oltre ad offrire prodotti di qualità, presidia e salvaguardia il territorio montano. Inoltre, gli chiederei una minore burocrazia e un più veloce recepimento delle direttive comunitarie a sostegno del- le zone di montagna perché, come Italia, siamo un po’ in ritardo. Anzi, già che ci sono invito il ministro alla mostra che teniamo proprio in quei giorni a Trento che propone anche le nostre razze autoctone”. “Ministro, è di fronte ad un’agricoltura particolare – chiosa Calliari simulando l’incontro con Martina – Un agricoltura molto frammentata e con aziende piccole ma caratterizzata da una cooperazione diffusa. E sono aziende che, proprio per le loro ridotte dimensioni, hanno bisogno di un’attenzione particolare. An- Autonomia, presidenti a dibattito che perché sono capaci di prodotti di grande qualità ed eccellenza. Quindi, gli chiederei grande attenzione alla nostra specificità ma anche alla distribuzione delle risorse”. “Con la nostra agricoltura – sottolinea Calovi – manteniamo vivo il territorio, anche quello più marginale, oltreché le tradizioni. Credo, quindi, che la politica debba potenziare le risorse comunitarie per promuovere le nostre eccellenze. Facendo in modo che la Pac (politica agricola comune della Ue) tenga conto delle realtà regionali. Tenendo ben presente che il domani in tutta la città Maratona fotografica a caccia Domani alle 17 a palazzo Geremia confronto tra Maroni, Rossi e Kompatscher dell’immagine più bella ◗ TRENTO Roberto Maroni Appuntamento di scottante attualità quello che si terrà domani alle 17 a palazzo Geremia. Già il titolo, "Carissima Autonomia", dà l’idea del tema. Parteciperanno i presidenti delle Province di Trento e Bolzano Ugo Rossi e Arno Kompatscher e il governatore della Lombardia Roberto Maroni. Riflessione a doppio significato, a seconda di come la si pensi (ma non è detto), che sarà condotta dai giornalisti del "Trentino" Luca Petermaier e Chiara Bert. Un incontro nel corso del quale verrà ripercorsa la storia dell’autonomia e, soprattutto, si cercherà di capire quale potrà essere il futuro. Il primo Statuto è del '48. Il secondo, con l'autonomia delle due province del '72, dentro un quadro regionale. Da anni si parla di terzo Statuto. Un dibattito che si è arenato anche perché Trento e Bolzano temono di andare incontro a un taglio delle proprie prerogative in un tempo di vacche magre come questo. Soprattutto da Bolzano si è parlato spesso di autonomia integrale, mentre a Trento si portava avanti il con- cetto di autonomia integrale. La crisi economica e la conseguente riduzione di risorse per tutti, però, mette a rischio l’autonomia. Ormai da più parti le critiche alla particolare situazione di Trentino e Alto Adige si levano alte. Basti ricordare la famosa trasmissione di Bruno Vespa con la quale si criticavano, anche in maniera superficiale i presunti sprechi di Trento e Bolzano. Certo lo scandalo degli anticipi dorati dei vitalizi degli ex consiglieri regionali non fa altro che indebolire la causa dell’Autonomia. ◗ TRENTO Obiettivi pronti e puntati sugli scorci della città, ma in modo ecosostenibile. Per la maratona fotografica organizzata dal Trentino per domani, la location è il centro di Trento e la mission è trovare l'immagine «perfetta» facendo attenzione all'ambiente: per spostarsi da un punto all'altro si dovranno usare le gambe o i mezzi pubblici o la bicicletta o i roller o il monopattino. Qualsiasi cosa va bene purché non inquinante. C'è un sito web dedicato (www.maratonafotograficatrentino. com) e dalle 10 di mattina di sabato, in piazza Duomo saranno aperte le iscrizioni. Dieci euro a coppia (per motivi assicurativi) la quota di partecipazione e la maglietta sponsorizzata Trentino da indossare. Il via alle 14.30: le coppie partiranno a caccia di clic fotografici. Domenica, a mezzogiorno, nella sala di rappresentanza di palazzo Geremia, il direttore del Trentino Alberto Faustini premierà sia i team che per primi avevano consegnato all'arrivo la lista che sancisce il raggiungimento degli obiettivi previsti che le migliori e più originali foto. 22 Trento TRENTINO VENERDÌ 4 APRILE 2014 1 Mercatone Uno, presa la banda Undici arresti di polizia e carabinieri per l’assalto armato Sono sinti e sono accusati anche di altri colpi. Uno a Giovo di Mara Deimichei la curiosità ◗ TRENTO Mezza giornata. Tanto bastava per partire dal Veneto o dalla Lombardia, raggiungere l’obbiettivo, mettere a segno il colpo e tornare a casa. Organizzata e veloce, queste le caratteristiche principali dell’organizzazione composta da sinti che è stata azzerata da un’operazione congiunta di carabinieri e polizia. Indagini partite dopo l’assalto al Mercato Uno di San Michele del 14 gennaio e che hanno portato all’arresto di 11 persone che sono accusate anche di altri colpi. Contro di loro anche l’accusa di associazione a delinquere. L’auto «galeotta». A tradire i rapinatori è stata un’auto, una Renault Scenic che hanno usato per lasciare il Trentino dopo aver abbandonato la Croma (rubata) con la quale erano andati al Mercatone Uno. La macchina, intestata a Dania Lovas, 33 «Sledgehammer» e Peter Gabriel TRENTO. Il nome scelto per l’operazione è «Sledgehammer» che ai più ricorderà il titolo di una canzone di Peter Gabriel del 1986. In realtà il riferimento è al termine inglese con il quale si indica la mazza da fabbro ossia l’attrezzo usato dai rapinatori per «aprire» le vetrine della gioielleria. Puntel, Squarcina, Amato, Iacobone, Ascione e Firinu (foto Panato) anni residente in via Bronzetti, è stata intercettata dalle telecamere di alcuni negozi ed è stato il primo indizio per ricostruire, la rete dei contatti della donna. Ci sono state poi le intercettazioni e i lavori sulle celle telefoniche che hanno permesso di capire chi era dove. E poi le osservazioni e i pedinamenti, insomma una messe da informazione che hanno portato poi all’ordinanza di custodia cautelare. Il Mercatone Uno. In base ai dati raccolti, sarebbero stati i due trentini (Lovas e Denis Brajdic) a segnalare al gruppo la possibilità di rapinare la gioielleria. Pochissimo tempo e il colpo era fatto. Ad entrare nel negozio sarebbero stati lo stesso Denis assieme a Antonio Brajdic (26enne milanese) e Eddy Gashi (21enne padovano) assieme ad una quarta persona non ancora identificata. La Lovas avrebbe fornito l’appartamento di via Bronzetti dove i rapinatori si sarebbero fermati un paio d’ore dopo il colpo, mentre altri sup- porti logistici sarebbero arrivati da Luciano Sandro e Claudio Brajdic, il primo padovano, il secondo milanese. La fuga poi a bordo della Scenic, intercettata dalle telecamere di alcuni negozi e poi in A22. La tela di rapporti. Polizia e carabinieri (ha collaborato anche la sottosezione autostradale della Stradale) hanno pazientemente ricostruito la tela dei rapporti e hanno anche scoperto, nel corso delle indagini, che il sodalizio era pronto a mettere a segno una rapina ai danni di un rappresentante di gioielli dopo la fiera di Parma di inizio marzo. Ad entrare in azione Antonio Brajdic (54 anni padovano assie- Trento VENERDÌ 4 APRILE 2014 TRENTINO Il plauso di Rossi: «Argine alla criminalità» 23 l’appello: più telecamere 1 «La miglior risposta all’allarme sicurezza» ◗ TRENTO me all’omonimo Valentino (24enne milanese) e Jimmi Luca, 26enne ai domiciliari, con tanto di braccialetto elettronico a Treviso) e Paolo Hudorovic (40enne di Verona). Rapina che è stata sventata. I colpi trentini. Secondo le accuse Luciano Sandro, e Denis Brajdic con l’apporto logistico di Lovas, avrebbero messo a segno il furto delle slot machine al circolo tennis di San Pio X mentre Antonio e Valentino Brajdic, padre e figlio, sono accusati della rapina da 140 mila euro ai danni di due rappresentanti di gioielli a Maso Franch nel novembre 2011. TRENTO. Sono arrivate anche le congratulazioni del presidente Rossi per l’operazione «Sledgehammer». «Le responsabilità - ha detto Rossi saranno accertate in sede processuale, intanto c'è la soddisfazione per la risposta puntuale delle istituzioni a fatti che hanno creato un grande allarme sociale». Il giorno dopo l'assalto al Mercatone Uno, in un periodo caratterizzato anche da altri eventi criminosi e dagli arresti effettuati allora nei confronti dei presunti responsabili di una serie di furti in appartamento, il presidente Rossi aveva invitato a tenere alta l'attenzione nei confronti del crimine. «La comunità trentina - ha aggiunto ieri il presidente - rinnova la sua fiducia nei confronti della magistratura e delle forze dell’ordine , che con il loro impegno fanno da argine alla criminalità. Una società più coesa è una società più sicura». ©RIPRODUZIONERISERVATA «La miglior risposta all’allarme sicurezza». Così il procuratore Giuseppe Amato sintetizza quello che è - al di là del valore operativo in sè - il significato dell’operazione congiunta di carabinieri e polizia che ha portato all’arresto degli undici sinti. «È la dimostrazione dell’attenzione costante - ha spiegato - delle forze di polizia su tutti gli episodi di criminalità che inevitabilmente avvengono sul nostro territorio. Questa è l’ultima di una serie di operazioni portate a termine e che ha consentito di scoprire i responsabili di tutte le rapine che in questi mesi hanno suscitato un certo allarme sociale. Ed è anche il risultato del buon lavoro di controllo da parte di polizia e carabinieri». Sulla prevenzione punta anche il questore Giorgio Iacobone: «Difenderemo con le unghie e con i denti il primato di Trento come provincia più vivibile d’Italia e operazione congiunte come questa dimostrano come la prevenzione e quindi il costante controllo del territorio siano elementi preziosi per ottenere risultati importanti». «Siamo particolarmente contenti - ha com- La conferenza stampa di ieri in tribunale mentato il tenente colonnello Paolo Puntel - di aver chiuso il cerchio. Ci siamo riusciti in un tempo relativamente breve, poco più di due mesi e non posso non esprimere il ringraziamento per il lavoro degli uomini del nucleo investigativo». Quest’indagine ha visto collaborare carabinieri e polizia, una sinergia che è stata apprezzata da tutti, compreso il commissario del governo Francesco Squarcina. «Questa è la conferma che il Trentino è una terra difficile da conqui- stare per i criminali». E lancia anche un appello ai commercianti: «Le riprese delle telecamere si sono dimostrate molto importanti e sarebbe positivo se più negozi si dotassero di quelle esterne». Da Amato è arrivato anche un plauso ai dipendenti del Mercatono Uno che avevano dato subito l’allarme e cercato di chiudere il cancello che avrebbe potuto bloccare la macchina dei malviventi: «un senso civico - ha commentato - raro e frutto di questa terra». ©RIPRODUZIONERISERVATA Un gruppo con il «debole» per i gioielli Nel mirino dei sinti non solo i negozi ma anche i rappresentanti di monili. La tecnica: gomme bucate e poi fuga veloce ◗ TRENTO I gioielli pare che siano l’articolo preferito delle persone che sono state arrestate nell’operazione «Sledghammer». Oltre al colpo alla gioielleria del Mercatone Uno, l’indagine di carabinieri e polizia ha individuato in alcuni membri del sodalizio gli autori di una rapina ai danni di due rappresentanti di monili a Giovo a fine novembre del 2012, ma non solo. In quattro sono stati arrestati mentre stavo per rapinare sempre un rappresentante di ori a Forlì, al termine di una fiera dedicata ad anelli e collane a Parma. Un arresto maturato quando già l’indagine nata dopo l’assalto al Mercatone Uno era nelle fasi «calde». Grazie alle intercettazioni e ai controlli sui componenti della banda, gli investigatori avevano infatti capito che sarebbero entrati in azione il 4 marzo. Quattro le persone che avrebbero dovuto lavorare sul colpo, Antonio, Valentino e Jimmi Luca Brajdic e Paolo Hudorovic che avrebbero iniziato a pedinare una coppia di rappresentanti all’uscita dalla fiera e poi entrare in azione in località Bevano di Forlì. Avrebbero fatto in modo che i due si fermassero tagliando una gomma della loro macchina durante una sosta in un’area di servizio. Un’escamotage per aver la certezza che i due si fermassero abbastanza lontano da occhi indiscreti. Solo che sono stati bloccati dai carabinieri. A quanto pare la tecnica dello squarcio nelle gomme era un modus operandi tipico del gruppo che stava preparando Trovata la pistola scacciacani simile ad una Beretta Le undici persone che sono arrestate. Fra di loro anche due trentini, Denis Brajdic e la compagna Dania Lovas, l’unica ai domiciliari - sostengono le forze dell’ordine - un colpo molto grosso. A quanto pare, infatti, era in corso di organizzazione una rapina - che poi non si è realizzata - a Basilea dove alla fine di marzo si è tenuta «Baselworld» la fiera mondiale dei gioielli. Tornando al mondo di agire del gruppo, un’altra caratteristica che sarebbe emersa nel corso delle indagini sarebbe quella di bruciare le macchine (rubate) usate nei colpi una volta che diventano inutili. Cosa che nel caso del Mercatone Uno non è stata fatta perché la Croma era stata parcheggiata davanti ad un condominio e quindi un incendio non avrebbe fatto altro che attirare le attenzioni sulla vettura e quindi su di loro. Un’associazione quasi famigliare visto i cognomi e i vincoli di parentela degli arrestati che sono: Denis Brajdic ( 33enne di Padova ma residente a Trento), Antonio Brajdic (26enne di Milano), Eddy Gashi), Antonio Brajdic (54enne di Padova), Valentino Brajdic (24enne di Milano), Jimmi Luca Brajdic (26enne di Milano) Paolo Hudorovic (40enne veronese), Luciano Sandro Brajdic (21enne di Padova), Claudio Brajdic (30enne di Milano), Fabio Hudorovic (23enne di Segrate) e Dania Lovas (33enne trentina, l’unica che non è in carcere ma ai domiciliari). ©RIPRODUZIONERISERVATA TRENTO. Non è stata recuperata la refurtiva dei colpi - che probabilmente sarà stata piazzata nell’immediatezza dei colpi ma nella perquisizione della casa di via Bronzetti dove abitano i due trentini arrestati (Denis Brajdic e Dania Lovas) è stata trovata una pistola. Si tratta di un’innocua scacciacani trovata con il regolamentare tappo rosso, che è una riproduzione della Beretta che è in uso alle forze dell’ordine. È stata sequestrata e ora si lavorerà con i frame dei filmati del circuito interno di telecamere della gioielleria del «Mercatone Uno» per capire se è una delle due che erano state usate durante il colpo per incutere paura. Si tratta di un lavoro di comparazione che non appare certamente nè facile nè tantomeno veloce. 24 Trento TRENTINO VENERDÌ 4 APRILE 2014 l’incontro a roma con il ministro 1 Valdastico, è muro contro muro Rossi conferma il no. Lupi: aggiorniamoci. A22, rispunta la gara ◗ TRENTO Maurizio Lupi, ministro ai trasporti La Provincia conferma il proprio no alla Valdastico. Il presidente Ugo Rossi ieri a Roma ha incontrato il ministro a infrastrutture e trasporti Maurizio Lupi, che aveva convocato Tren- tino, Veneto e società A4 per affrontare il tema fortemente dibattuto. Così Rossi: «Il prolungamento della Valdastico a nord con la realizzazione dell’ultimo tratto in Trentino non è coerente con un quadro generale della mobilità che punta a trasferire quanto più traffico possibile dalla gomma alla rotaia». Lupi ha così proposto di riaggiornare il vertice tra trenta giorni, per valutare le possibili alternative prima di adottare i provvedimenti previsti dalle legge obiettivo. Si è parlato anche di A22. La posizione del governo è quella di raggiungere un'intesa con le amministrazioni locali per sbloccare gli oltre 550 milioni accantonati per il rinnovo della ferrovia del Brennero, per la realizzazione delle relative gallerie, e dei collegamenti e delle infrastrutture connesse fino al nodo stazione di Verona. Il sì da parte trentina è legato alle assicurazioni - ieri ricevute - di non veder stralciato dalle priorità il lotto trentino compreso nell’intera tratta di accesso sud, e quindi di riavviare entro tempi certi la fase progettuale e di realizzazio- ne del lotto 3 (Circonvallazione di Trento e Rovereto). Altra richiesta riguarda la proroga della concessione in scadenza nel 2014, su cui e è atteso un impegno diretto del governo presso la Commissione europea. Lupi ritiene difficile un percorso alternativo alla gara, ma andranno individuati criteri diversi rispetto all’impostazione del bando annullato dal Consiglio di Stato: ad esempio, tenere conto di una serie di investimenti su sicurezza, minor impatto ambientale e opere complementari a vantaggio dei territori. Buratti-Conzatti, Upt di fronte al bivio I candidati alla segreteria a confronto: due modi profondamente diversi di concepire il partito e il suo futuro politico ◗ TRENTO Corrado Buratti o Donatella Conzatti? Domenica a Vezzano gli iscritti all’Upt sono chiamati a votare il nuovo segretario, che prenderà il posto di Flavia Fontana: la partita è a due e non è facile dire chi possa essere il favorito. Il primo, presidente uscente del parlamentino, rifiuta l’etichetta di garante della continuità: sottolinea infatti che la nomina, a suo tempo, era servita proprio a bilanciare l’esito del voto sul segretario, con cui certo poi ha collaborato, ma sempre mantenendo una propria autonomia di pensiero e di azione. Mentre la seconda, all’etichetta di outsider nel segno dell’innovazione ci tiene eccome: ricorda la propria provenienza » civica e rivendica, nel programma politico delle ultime provinciali, tutta la parte relativa al rinnovamento, ribadita anche nell’assemblea di qualche mese fa a Trentino Sviluppo. Schermaglie? Può darsi. Certo è che il futuro segretario dell’Upt si troverà subito ad avere a che fare con una questione tutt’altro che semplice da risolvere: le indicazioni di voto del partito alle europee del 25 maggio. Il punto è: come si collocherà l’Upt rispetto al progetto centrista portato avanti da Lorenzo Dellai a Roma, cioè la ricomposizione di un blocco popolare nelle intenzioni aperto però anche al Nuovo centrodestra di Alfano? Ed è un punto su cui, curiosamente, la prudenza accomuna entrambi i candidati. (p.mor.) » BURATTI «Coalizione impossibile senza di noi» CONZATTI «Ora il Patt deve ridimensionarsi» «Torniamo protagonisti sui territori» «Nuovo partito territoriale aperto a tutti» L’Upt ha perso tesserati: da 5 mila a 1.500: è un problema? E come lo affronterà se sarà lei il segretario? In passato i nostri militanti coinvolgevano familiari e amici: la partecipazione andava al di là dell’attivismo politico in senso stretto. Viceversa, negli ultimi mesi fra primarie ed elezioni provinciali, non si è ritenuto opportuno forzare la mano in questo senso. Ora poi siamo in una fase precongressuale: è l’intera stagione del tesseramento ad essere stata anomala, con i processi politici seguiti solo dai militanti attivi. Certo, ora si dovrà ripartire. La dipingono come un “continuatore” della gestione del partito. Condivide? Continuità è una parola grossa: anche perché la mia nomina a presidente del parlamentino avvenne in contrasto rispetto all’indicazione della segreteria che si era appena insediata. Mi sono messo a disposizione con spirito di collaborazione, ma cercando anche di capire come funziona un partito, cosa non banale. E la responsabilità di dover costruire la lista elettorale è stata importante, visto che la segretaria Fontana, che era candidata, si era di fatto autoso- Stesse domande poste a Buratti: partiamo dal crollo dei tesserati. Un fenomeno assolutamente fisiologico. Erano le 5 mila di due anni fa a costituire un dato anomalo, perché eravamo alla vigilia della scissione di Grisenti. Lo stesso Pd viaggia sui 1.500 tesserati. C’entra poi anche l’attuale clima di sfiducia verso la politica. Non è comunque un tema che mi appassiona: in queste settimane ho incontrato tantissime persone che si interessano all’Upt senza però volersi tesserare. Penso che dovremo cercare altre forme di finanziamento, diverse e originali. Nello schema della sfida, lei è l’“innovatrice”. Buratti però non si vede come un conservatore. Da parte di chi gestisce un partito, si tende sempre a sminuire le differenze. Da pare mia, ho fatto parte di tutto ciò che ha costituito nuove tappe nella storia dell’Upt rispetto al percorso tradizionale di un partito: l’esperienza dei civici, di cui sono stata coordinatrice in Vallagarina, la scrittura del programma per le provinciali, fino alla recente assemblea a Trentino Sviluppo. Come declinerà questa im- Corrado Buratti spesa: i rapporti con la coalizione li tenevo io. Come caratterizzerà la linea politica dell’Upt? Il primo patrimonio di un partito è costituito dal suo elettorato e dai militanti. Sono convinto che in una fase difficile come questa, in cui anche le istituzioni trentine devono confrontarsi con ristrettezze economiche, serva una grande capacità di mediazione politica, raccogliendo le priorità dei cittadini. Solo così potremo creare le condizioni sociali per accettare scelte difficili e per condividerle. Caratterizzerò la mia azione portando l’Upt ad essere prota- gonista nell’elaborazione delle proposte, da affrontare e divulgare prima di tutto nei territori. I rapporti con il Patt che vi ha sopravanzato? Al tavolo della coalizione contano i valori. E noi, forti del nostro patrimonio intellettuale, siamo convinti che il centrosinistra autonomista senza l’Upt non possa esistere. Forti di questa consapevolezza, siamo pronti a rilanciare il nostro progetto. Anche in termini elettorali. Che cosa pensa delle manovre centriste di Dellai in vista delle elezioni europee? Nutro la massima fiducia sul piano dell’interpretazione politica. Sulle dinamiche romane, è però difficile esprimere un’opinione finché non potremo in interloquire con lui in prima persona. Il partito prenderà un impegno dopo averlo sentito, valutano una strategia e analizzando la situazione sulla base della nostra appartenenza ai valori del popolarismo, che nulla c’entra con la destra. Dipenderà quindi anche dai candidati? Sì: chi a livello nazionale abbraccerà il progetto di Dellai e ciò che potranno rappresentare per il Trentino. Donatella Conzatti postazione? Avviando il più velocemente possibile il percorso verso il partito territoriale: non però attraverso accordo tra segreterie o mediante fusioni per incorporazioni, ma immaginando un progetto condiviso di una nuova forma partito che sappia interpretare un diverso modello di sviluppo economico del Trentino. Primo interlocutore il Patt che alle ultime provinciali vi ha superato? Non necessariamente. Lo vedo come un percorso in cui coinvolgere tutti coloro che appartengono al centrosinistra au- tonomista, alla pari, un partito territoriale con tutte le anime riformiste, laiche e ambientaliste. Ma raccogliendo prima di tutto le persone, non una somma di contenuti. E circa i voti, credo che il seguito creatosi attorno al Patt grazie alle primarie e all’elezione di Rossi debba in qualche modo stabilizzarsi e ridimensionarsi. E noi, rinnovandoci, abbiamo ampi margini di crescita. La convincono le manovre centriste di Dellai? In realtà Dellai non è ancora venuto all’Upt per condividere il suo progetto, che conosco solo per quanto ne ho letto sui giornali. Mi piacerebbe darne un giudizio ascoltandolo: magari domenica in sede congressuale. Nell’Upt, per le europee, persone di spicco si sono però già espresse: ad esempio in favore del candidato della Svp Dorfmann, come l’assessore Mellarini. Non so quanto possa essere saggio imporre scelte diverse al partito: rischiamo di esplodere. Dipenderà dunque anche dai nomi in lista? Anche, certo. Se vi fosse un candidato territoriale, sostenerlo sarebbe più semplice. Specie se Dellai ce lo presenterà al congresso. Trento VENERDÌ 4 APRILE 2014 TRENTINO 25 Finge la rapina per le sue donne Daniel Anesini voleva veder unite la mamma e la fidanzata. Si è picchiato da solo ◗ TRENTO Colpo di scena nelle indagini sulla presunta rapina cui un giovane trentino sosteneva di essere rimasto vittima da parte di due sconosciuti. Si tratta di Daniel Anesini (dipendente di una ditta di surgelati) che raccontò nei giorni scorsi di essere stato bloccato mentre era alla guida di un furgone frigo diretto a Nova Levante. Il ragazzo aveva dichiarato di essere stato malmenato da due sconosciuti in moto che gli avevano rubato l’autoradio dall’auto. Un racconto, il suo, che non aveva mai convinto gli inquirenti. In effetti, messo alle strette dal pubblico ministero, il ragazzo ha ora confessato di essersi inventato tutto e di essersi auto colpito con alcuni pugni allo stomaco per simulare la rapina. Motivo? Por- Daniel Anesini in ospedale per le botte si al centro dell’attenzione della fidanzata e della mamma che, tra loro, non vanno d’accordo e che avrebbero potuto trovare un’intesa proprio nell’interessarsi delle sue condizioni. Daniel Anesini proba- bilmente non pensava di rischiare di mettersi in guai piuttosto seri. In effetti ora il giovane trentino dovrà preoccuparsi di ingaggiare un avvocato: è stato denunciato per simulazione di reato e procurato al- larme. Come si ricorderà il racconto del giovane autista se da un lato non era mai parso del tutto convincente, dall’altro aveva creato un certo allarmismo in quanto per la prima volta due presunti rapinatori avevano agito in moto lungo una strada lontana dai centri abitati, prendendo di mira un automobilista scelto a caso. In effetti lo stesso ragazzo (finito in ospedale per le lesioni che si era auto procurato) aveva più volte dichiarato agli inquirenti di non capire il perché i presunti banditi avessero preso di mira proprio lui, puntualizzando anche di non avere conti in sospeso con nessuno (e dunque di non considerare attendibile l’ipotesi di una sorta di regolamento di conti per qualche affare andato male). (ma.be.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA 1 «Vitalizi, la legge va annullata» Il M5S: Statuto violato. Il Pd: ridurre le indennità di funzione degli organi regionali ◗ TRENTO Sembra una mossa da azzeccagarbugli, di quelle che nei film gli avvocati estraggono improvvisamente dal cilindro rovesciando l’esito di un processo che sembrava compromesso. Eppure, attenendosi ai testi di legge, non sembra affatto campata per aria. L’idea è del Movimnto 5 Stelle e sembra indicare una via d’uscita semplicissima dal labirinto dei vitalizi e elle pensioni d’oro: l’annullamento cioè della legge regionale 6/2012 che ha originato l’intero pasticcio. Il gruppo consiliare regionale del M5S ha formalizzato ufficialmente la richiesta all’Ufficio di presidenza del Consiiglio regionale, attraverso una vera e propria istanza di annullamento d’ufficio basata sull’articolo 4 comma 1 dello stesso Statuto di auonomia. Che così recita: «La Giunta regionale è l'organo esecutivo della Regione. Ad essa spettano la deliberazione dei regolamenti per la esecuzione delle leggi approvate dal Consiglio regionale». Norma dio rango costituzionale, come tutte quelle statutarie, a cui però non sembra adeguarsi la legge regionale 6/2912: il cui articolo 16 comma 2 dispone che «l’Ufficio di Presidenza è delegato ad emanare il Testo Unificato, coordinando la normativa in vigore, nonché il Regolamento di esecuzione della presente legge». «Ne consegue sostiene il M5S - che il Regolamento di esecuzione emanato dall'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale e il relativo Testo Unificato sono affetti da illegittimità per violazione dello Statuto speciale nella parte sopra citata. Tale illegittimità è motivo di annullamento del Regolamento e determina i suoi effetti “ex tunc” cioè con efficacia retroattiva, fatti salvi gli effetti irrimediabilmente esauriti, in quanto un atto amministrativo illegittimo non genera diritti acquisiti». Il presidente del Consiglio regionale Diego Moltrer ha già sottoposto la questione all’esame degli uffici regionali. Sui vitalizi si muove anche il gruppo consiliare regionale del Pd, che chiede la riduzione delle indennità di funzione di tutti gli la protesta Blitz al Muse del Cso Bruno ■ ■ Blitz anti-vitalizi del Cso Bruno ieri al Muse di Trento. Dal tetto del museo è stato infatti srotolato uno striscione contro le pensioni d’oro. Diego Moltrer e Ugo Rossi (foto Panato) organi regionali, della giunta regionale e dei componenti dell’Ufficio di presidenza. La proposta è contenuta in un documento in otto punti per «rivedere in maniera celere ed efficace gli elementi che hanno determinato lo scandalo dei vitalizi e delle relative liquidazioni». Fra le altre proposte la non cumulabilità tra pensioni e indennità o vitalizio e l'innalzamento a 67 dell'età minima. Il Pd chiede anche di fare riferimento alle casse previdenziali di ogni consigliere, differenziando tra chi perce- in breve I DATI DEL CRTCU I prezzi dei carburanti: in Trentino sono più cari ◗ TRENTO I prezzi dei carburanti più cari d’Europa sono quelli italiani, e i costi per spostarsi in auto continuano a crescere. In questo contesto, farà dispiacere ai trentini sapere di avere i prezzi di benzina e diesel tra i più cari d’Italia. Lo studio sui prezzi lo si deve al Crtcu, che sfruttando un database del Ministero per lo sviluppo economico (Mise), attivo dall'autunno scorso (https://carburanti.mise.gov.it). Nella classifica delle benzine meno care, Trento è solo quindicesima, con un prezzo medio di 1,6779 euro al litro, ma precede Bolzano (diciottesima con un prezzo medio di 1,7052 euro). Sul gradino più alto del podio la Sardegna, con pisce contributi figurativi e chi no. Inoltre, «proponiamo di individuare un ulteriore contributo di solidarietà da applicarsi al differenziale tra l’attualizzazione ricalcolata e i contributi previdenziali effettivamente versati da ogni ex consigliere». 1,5794 euro, seguita dal Veneto (1,5872 euro) e Lombardia (1,6028 euro). La nostra provincia va anche peggio con il diesel: diciannovesima in Italia con 1,5941euro al litro, davanti a Bolzano (1,6332 euro). In testa invece Campania (1,5167), Emilia Romagna (1,5182) e Piemonte (1,5332). trieste Vertice delle Digos sugli anarchici ■■ Antistatalismo e anticarcerario. Sarebbero le due linee di lotta seguite dai gruppi anarchici, in particolare nei tre attentati compiuti in Trentino quest’anno. Questo Sarebbe emerso nel corso di una riunione delel Digos. Analizzando i tre episodi trentini sarebbe stata individuata una «seriazione» dell'operatività attuata per azioni dimostrative, denominate «attentatini». forum per la pace Pilati eletto presidente ■■ È Massimiliano Pilati il nuovo presidente del Forum trentino per la pace. Eletta come sua vice la consigliera Violetta Plotegher. 26 Trento TRENTINO VENERDÌ 4 APRILE 2014 «Certificati antipedofili, si uccide il volontariato» Il RAPPORTO ESECURITY 1 In centro storico reati più frequenti Ettore Pellizzari (Figc): «Misura inefficace per contrastare gli abusi sui minori Impossibile per i tribunali rispondere alle richieste, ci opporremo al decreto» di Giuliano Lott ◗ TRENTO «Siamo alla follia. Di questo passo si uccide il volontariato delle società sportive». Il commento al vetriolo è del presidente del Comitato Figc Ettore Pellizzari. A farlo arrabbiare sono le nuove norme antipedofili, emanate come decreto legge dal governo Renzi. Le quali prevedono che chiunque svolga attività con i minori - associazioni di promozione sociale, volontariato, culturali, onlus e società sportive dilettantistiche - debba presentare entro dopodomani (per giunta, domenica) il proprio certificato penale per verificare l’assenza di condanne per reati connessi alla pedofilia e alla pedopornografia. «Conosco bene il problema - dice Pellizzari - e ne soffro molto. Ne ho parlato poco fa per telefono con il presidente della Federcalcio Abete, che martedì solleverà la questione nella giunta del Coni». Presidente, ma il decreto fa seguito a una direttiva europea di tre anni fa. «L’Europa avrà semmai detto che ogni Stato deve legiferare sull’argomento, com’è sacrosanto, perché non c’ dubbio che la pedofilia vada perseguita. Il problema è il come si fanno le leggi. Io credo che richiedere il certificato penale al casellario giudiziale abbia l’unico effetto di produrre carta stampata, ma sia del tutto inutile come strumento di prevenzione contro la pedofilia. Vede, le nostre società sportive giovanili sono molto attente nel reclutare i propri volontari. Ciò non impedisce che si siano dei verificati dei casi sia in Italia che in Trentino. Ma le persone arrestate avevano la fedina penale intonsa, quindi avrebbero potuto molestare i I relatori: Collini, Iacobone, Andreatta, Di Nicola e Espan (foto Panato) ◗ TRENTO. Il decreto antipedofilia sta mettendo in ginocchio le società sportive Ettore Pellizzari (Figc) Interrogazione di Panizza al governo: «Posticipiamo i termini» TRENTO. Sull’introduzione del certificato penale per chiunque operi a fianco dei minorenni si muove anche il senatore Franco Panizza, autore di un’interrogazione urgente nella quale si chiede di posticipare i termini per gli adempimenti (i presidenti selle società che rischiano una multa da 10 a 15 mila euro), dato che «tutti si dovranno rivolgere ai tribunali, che sicuramente non saranno in grado di soddisfare quanto minori anche con la nuova, e secondo me del tutto inefficace, normativa. Aggiungerei che le condanne appaiono al casellario giudiziale solo a pena definitiva, cioè anche due o tre anni dopo la scoperta del caso». Quanto pesa l’impatto dell’ag- richiesto dalla normativa» e di introdurre l’esenzione del bollo per i volontari, problema non da poco perché ogni certificato penale costa 19,54 euro. L’interrogazione è indirizzata ai ministri per la semplificazione e la pubblica amministrazione e della giustizia. Alla faccia della semplificazione, sarebbero migliaia solo in Trentino (almeno 4 mila tra dirigenti e allenatori) a dover richiedere il proprio certificato penale ai tribunali. gravio burocratico sulle società sportive? «Abbiamo solo nel calcio trentino 3.500 dirigenti e circa 500 allenatori. Se ognuno deve produrre il certificato penale entro domenica, dubito che gli stessi tribunali riescano a tenere il passo delle richieste. Noi del decreto abbiamo saputo solo venerdì. Come comitato ci siamo attivati per richiedere l’esenzione per le associazioni di volontariato. Da parte mia, ho invitato le società sportive a non fare nulla». ©RIPRODUZIONERISERVATA Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede. (2 TIM 4,7) ANNIVERSARIO GIORGINA BERTOLINI DOMINICI I figli Caterina e Giorgio Lo annunciano i Frati Cappuccini della Provincia Veneta di S. Croce. ROVERETO, 3 aprile 2014 Il funerale sarà celebrato sabato 5 aprile alle ore 9.30 nella Chiesa dei Cappuccini in S. Caterina a Rovereto. - Autobus a disposizione per il cimitero e ritorno Invia un messaggio di cordoglio su www.zandonatti.it LA PRESENTE SERVE QUALE PARTECIPAZIONE DIRETTA E RINGRAZIAMENTO O.F. Torboli Zandonatti snc - Mori - ser. ovunque - Tel 0464 918715 ACCETTAZIONE TELEFONICA NECROLOGIE 800.700.800 Il servizio è operativo TUTTI I GIORNI COMPRESI I FESTIVI DALLE 10 ALLE 20 PAGAMENTO TRAMITE CARTA DI CREDITO: VISA, MASTERCARD, CARTA SÌ ADRIANO ANDREATTA padre SAMUELE FLAIM SACERDOTE CAPPUCCINO di anni 87 ALTO ADIGE Operatori telefonici qualificati saranno a disposizione per la dettatura dei testi da pubblicare Si pregano gli utenti del servizio telefonico di tenere pronto un documento di identificazione per poterne dettare gli estremi all’operatore (ART. 119 T.U.L.P.S.) sonali e non quelli della comunità. Per la sicurezza non si può togliere la vita e la vivacità, come quella degli studenti. In altre parole la repressione come nel caso della Cantinota ha fatto emergere il problema». Tra i dati statistici dei reati non denunciati, c'è qualcuno che l'ha sorpresa? «In prima battuta i furti di veicoli. Pensavo ci si riferisse alle autovetture ed invece si trattava delle biciclette». Per il sindaco Andreatta il confronto con la sicurezza sii deve attuare su più piani: «Ci vuole più informazione e formazione. Reati come la prostituzione e lo spaccio si possono combattere a scuola e un'indagine come questa, diventa un punto di partenza». Si aspettava questi risultati? «In parte. Ne emerge una realtà non omogenea come lo stesso centro storico, nel quale una parte subisce reati ed un'altra no. Emerge anche la necessità di più collaborazione tra residenti e commercianti». A conseguenza di questa indagine, le saranno chiesti degli interventi. «A disposizione, certo in rapporto sia con la normativa che con il bilancio». Alcune percentuali: il 4,5% ha subito molestie sessuali verbali; lo 0,5 molestie sessuali; il 52,3% non si sente sicuro a camminare di sera nel proprio quartiere che il 78,3% ritiene a rischio criminalità. (d.p.) E' tornata alla Casa del Padre l'anima buona di E' tornato alla Casa del Padre Nel sole la tua luminosità, nel cielo l'azzurro dei tuoi splendidi occhi, nel verde la tua gioia di vivere. Le corolle assumono i contorni del tuo volto, i petali si dissolvono nel vento dell'impossibile. Romallo, 4 aprile 2014 Con eSecurity sono stati mappati i reati non denunciati perpetrati in città, quattro gli step del progetto e col primo sono stati distribuiti 4040 questionari, registrando il 38% delle risposte. Ne è scaturito un quadro di non facile interpretazione, ma dal quale risulta che a Sardagna e Povo il rischio percepito è superiore al rischio reale. Perché di difficile interpretazione? «Perché mancano dei dati da comparare. A livello nazionale abbiamo i risultati di progetti similari, ma non uguali; mentre in Trentino si tratta del primo in assoluto. E' difficile quindi – è il parere di Andrea Di Nicola professore aggregato di criminologia a giurisprudenza e coordinatore di eSecurity e eCrime – dare un valore ad un reato subito da 7 cittadini su cento. Possiamo dire di aver acquisito un'informazione globale che andrà analizzata e confrontata con gli altri tre stadi del progetto». Cosa indica il dato globale? «Indica che nel Centro Storico sono più frequenti i reati contro il patrimonio, mentre in periferia a primeggiare sono i furti». Per il Questore Iacobone alla sicurezza non ci si arriva con la tolleranza zero: «Chi chiede la militarizzazione della città, che altro non è che la tolleranza zero, difende solo degli interessi per- di anni 73 Ne danno il triste annuncio la moglie Romana, i figli Gabriella con Gianni, Cornelio con Roberta, Annalisa con Saverio, Ivano con Stefania, gli adorati nipoti Francesco, Giovanna, Arianna, Chiara, Thomas, Maria e Leonardo, i fratelli, le sorelle, i cognati, le cognate, i nipoti, i pronipoti e parenti tutti Piazze di Bedollo, 3 aprile 2014. La cerimonia funebre avrà luogo a PIAZZE, sabato 5 aprile alle ore 14.30 nella Chiesa Parrocchiale. Recita del Santo Rosario oggi venerdì 4 c.m. alle ore 20.00 nella chiesa di Piazze. Un GRAZIE di cuore all'infermiera Sonia, al dott. Pellegrino e alla dott.ssa Savino per le amorevoli cure prestate. Un ringraziamento anche a tutte le persone che gli sono state vicino in questo periodo. Serve quale partecipazione diretta e ringraziamento. Servizi Funebri O.F.A.T. / DEFANT CARLO-Baselga di Pinè 28 Trento FARMACIe ❙❙ TRENTO Comunale 1 Via Veneto, 39 - Tel. 0461/930163 dalle ore 08.00 alle 22.00 ❙❙ ROVERETO Comunale 2 Via Benacense, 43 - Tel. 0464/433077 dalle ore 08.00 alle 24.00 ❙❙ RIVA del GARDA - ARCO Venezian Via Negrelli Luigi - Tel. 0464/519080 dalle ore 08.00 alle 24.00 ❙❙ PERGINE Comunale S.Cristoforo Viale Europa, 10 - Tel. 0461/533945 dalle ore 08.00 alle 24.00 SERVIZIO DI GUARDIA MEDICA Il servizio è attivo tutti i giorni dalle ore 20.00 alle ore 8.00 del giorno dopo. Nei prefestivi dalle ore 10.00 alle ore 20.00. Il sabato, la domenica e nei giorni festivi il servizio è reperibile 24 ore su 24 in via P. Orsi, 1 - tel. 0461/904298. TRENTINO VENERDÌ 4 APRILE 2014 NUMERI UTILI Azienda sanitaria Cup Prenotazioni Pronto soccorso Canile comunale Carabinieri Emergenza sanitaria Guardia medica Guasti acq. e gas Osp. San Camillo Osp. S. Chiara Osp. Villa Bianca Polizia stradale Questura Vigili del fuoco Vigili urbani Aci Aeroporto Bolzano Aeroporto Verona A22 Informazioni A22 Centro operativo SOS EMERGENZE 0461.904111 848816816 0461.903206 0461.420090 0461.202000 118 0461.904298 0461.362222 0461.216111 0461.903111 0461.916000 0461.899736 0461.899511 115 (492300) 0461.889111 0461.433100 0471.255255 045.8095666 800.279940 0461.980085 Biblioteche (sede centr.) 0461.275526 Denunce piccoli reati 0461.910100 Ferrovie dello Stato (s. pref.) 892021 Lega Lotta Tumori 0461.922733 Materiale ingombrante 0461.362460 Municipio numero verde 800017615 Municipio servizi sociali 0461.884477 Patenti (rilascio/rinnovo) 0461.904266 Piscina di Gardolo 0461.959441 Piscina Manazzon 0461.924248 Prenotazione ambulanze 800070080 Provincia Trento 0461.984331 Radiotaxi 0461.930002 Consorzio Tassisti Trento 840.024.000 Servizi funerari 0461.884301 Servizio veterinario 0461.902777 Soccorso Alpino 118 Telefono Amico 199.284.284 Telefono Azzurro 19696 Trentino Trasporti 0461.821000 Trib. Malato gio 15.30-18.30 0461.902456 Ufficio oggetti smarriti 0461.884351 Ufficio protezione civile 0461.204447 Viaggiare informati 1518 Vigili ufficio multe 0461.884420/1/5/6 Violenza alle donne 0461.220048 appuntamenti IL SENSO DEL MOVIMENTO ■■ L'associazione pedagogica staineriana invita ad una serata per parlare de "Il senso del movimento. Quale modo per un sano sviluppo?" a cura dell'euritmista Rita Martinelli. Informazioni: 0461930658. Appuntamento ore 20,30 presso la Scuola Rudolf Steiner di via Conci 86. UN PO’ DI ME ■■ Per Cabarettiamo Comici a Teatro serata con la comicità di Giuseppe Giacobazzi oggi ore 21 Auditorium S Chiara. Direttamente da Zelig alle assi del teatro per uno spettacolo che promette di raccontare “Un po’ di me”. JOHN GABRIEL BORKMAN ■■ Per Foyer della prosa si tiene l’incontro di approfondimento, discussione e dibattito dugli spettacoli della Stagione di prosa che propone John Gabriel Borkman di Henrik Ibsen, regia Pietro Maccarinelli Interverranno la Compagnia e i professori Franco Perrelli (Università di Torino) e Fulvio Ferrari (direttore del Dipartimento di Lettere e Filosofia - Università di Trento. Ore 16,30 Sala medievale Teatro Sociale. ERRICO PAVESE ■■ Per Sei Corde per Trento si tiene in Auditorium del Conservatorio ore 17 la Lezione/concerto L'immaginazione alla chitarra Composizione e sperimentazione nelle opere per chitarra di C. Ambrosini con Errico Pavese. SERATE D’AUTORE ■■ Per Serate d'Autore... i venerdì a Spazio 14 Stefano Dal Bianco propone Ritorno a Planaval e Prove di libertà ossia una performance / poesia. Oggi alle 20,45 a Spazio 14 FUOCHI ACCESI ■■ Presentazione oggi ore 20,30 in Biblioteca Comunale di Romagnano di “Fuochi accesi: i cattolici e la Resistenza nel Trentino” di don Giuseppe Grosselli. Vita trentina, 2013 Sessanta ritratti delineati con calore attraverso fonti inedite e testimonianze di prima mano, una storia partecipata del ruolo di laici e religiosi nella Resistenza in Trentino. L'autore, giornalista e pubblicista, è tra le altre cose cappellano dell' Anpi. SAN BARTOLAMEO Palafitte, ecco come sarà il nuovo quartiere IL PROBLEMA DEI RIFIUTI 1 Cartoni dietro al Duomo, scenografia poco edificante Il vicesindaco Paolo Biasioli: «Demolizione delle ultime palazzine entro l’estate» Entro il 2018 le nuove abitazioni, l’Itea investe 28 milioni sul canone moderato Il rendering del nuovo quartiere Itea in viale dei Tigli ◗ TRENTO Cantiere in partenza per viale dei Tigli: é questione di giorni, al massimo di qualche settimana, poi entreranno in azione i demolitori della ditta Misconel, che abbatteranno le ultime cinque storiche “palafitte” del quartiere popolare di San Bartolameo, a Trento sud (le altre otto palazzine gemelle erano state abbattute sette an- ni fa). «Entro un paio di mesi, e al massimo per l’estate, tutte le vecchie palafitte verranno demolite - annuncia l’assessore Paolo Biasioli, vicesindaco -. Al loro posto verranno realizzate dall’Itea delle nuove palazzine con 104 appartamenti a canone moderato, dei quali circa il 40 per cento destinati a giovani coppie». L’operazione prevede costi tra i 26 e i 28 milioni di euro, ma servirà tempo Nelle nuove palazzine ci saranno 104 appartamenti a canone moderato prima che il lavoro di ricostruzione vero e proprio cominci. «La previsione più realistica è che il nuovo quartiere sia pronto non prima del 2017-2018 puntualizza Biasioli -. Ciò è dovuto ai tempi tecnici per la presentazione del progetto in consiglio comunale, dopo di che l’aggiudicazione dei lavori, a causa dell’importo elevato, seguirà il complesso iter dell’appalto europeo, che ha tempi più lunghi rispetto a una normale gara d’appalto». Sulla ricostruzione, più di un critico ha puntato il dito sui tempi, dilatati a dismisura. «É in effetti una questione che si trascina da anni - ammette il vicesindaco - ma i ritardi sono dovuti soprattutto alla necessità di trovare una ricollocazione per le attività commerciali di viale dei Tigli, senza “strozzarle”». ©RIPRODUZIONE RISERVATA Anche ieri mattina lo scenario in via Garibaldi era quello che si vede nelle immagini Ma in meno di un’ora i rifiuti vengono raccolti dai camion di Dolomiti energia ◗ TRENTO Di sicuro, il colpo d’occhio non è edificante: come ogni giovedì, il retro del Duomo, che si affaccia su via Garibaldi era anche ieri ingombro di cartoni depositati dai negozianti della zona. Per carità, tutto in piena regola: «É Dolomiti Energia ad averci indicato il luogo e l’ora - spiegano i commercianti di via Garibaldi e dell’adia- cente via Mazzini - precisando che i rifiuti vanno collocati al mattino, e non la sera precedente, per evitare che vengano dispersi per le strade dei centro, magari per una goliardata». Tuttavia, assicurano tutti, il disagio è soprattutto estetico, ma di brevissima durata. «Apriamo alle 9 e subito portiamo all’esterno gli scatoloni vuoti, ma già alle 10 è tutto sparito. Il servizio funziona bene» 40 Rovereto ❖ Vallagarina TRENTINO VENERDÌ 4 APRILE 2014 1 Il lavoro è precario: si “ricicla” e vende i pannolini low cost in breve FARMACIE Di turno via Benacense ■■ A Rovereto è di turno la farmacia Comunale di via Benacense (0464. 433077); a Calliano la Vitullo di via Valentini (0464.834118). filarmonica Conoscere il cavallo per amarlo La storia di Mariagrazia Losapio cambiata dopo la maternità Da puericultrice lascia il nido e apre un’attività in proprio di Michele Stinghen ◗ ROVERETO Ecco come trovare il modo di conciliare maternità, lavoro e nuova imprenditorialità femminile: lo spaccio di pannolini. L'idea è di Mariagrazia Losapio, venticinquenne roveretana, mamma da 10 mesi di Miriam, e da due mesi titolare di "Bimbo felice", negozio di pannolini e altri articoli per bambini, aperto in via Baratieri. Losapio è puericultrice: ha studiato per lavorare negli asili nido, ma la maternità ha per forza di cose cambiato la situazione. Nata la bambina, poteva scegliere di cercare di nuovo incarichi nei nido, oppure tentare una strada nuova. «Anche negli asili si tende a fare contratti precari, ed avrei dovuto cercare un posto al nido anche per la figlia; gran parte dello stipendio sarebbe servito così a pagare la retta», spiega la giovane roveretana, che però da qualche tempo macinava un'idea: ■■ Alle 20 e 30 in sala Filarmonica, incontro con Nadia Zurlo, responsabile settore equidi per la Lav sul tema «Il cavallo. Conoscerlo per amarlo». villa lagarina Assemblea dell’associazione Michele Fait casa mozart VILLA LAGARINA. L'associazione Michele Fait si riunisce questa sera in assemblea. Il gruppo è nato per ricordare lo sfortunato sciatore di Villa, morto mentre tentava di scendere con gli sci dal K2; si occupa di iniziative di solidarietà. I soci si riuniranno ■■ A palazzo dei Diamanti, in via della Terra, Soirée in Casa Mozart: concerto della pianista Anna Kravtchenko. Il pianoforte di Anna Kravtchenko alle 20.30 nella sala del consiglio nel nuovo municipio di Villa Lagarina. Si discuteranno e approveranno il bilancio del 2013 e le iniziative da mettere in campo per quest'anno. Sarà possibile rinnovare la tessera sociale. ala Mariagrazia Losapio nel suo spaccio di pannolini (foto Festi) lo spaccio di pannolini. Ora il negozio è diventato realtà, e funziona. «In Italia ci sono diverse marche non pubblicizzate di pannolini di qualità, che costano la metà o un terzo di quelli famosi. Pur essendo prodotti totalmente "made in Italy" faticano a trovare canali di vendita, specialmente in Trentino. Così ho scelto di aprire questo spaccio». Vende pannolini usa e getta il cui prezzo è 3,80, fisso; provengono da un' azienda di Cremona, e presto aprirà un canale anche con un' altra fabbrica, pugliese. Da qualche giorno ha messo in vendita anche i pannolini lavabili, poi arriveranno quelli per adulti. «Per i pannolini paghiamo prezzi alti, perché si paga anche la pubblicità. Si possono evitare queste spese inutili e risparmiare, e la qualità è la stessa, lo posso testimoniare io stessa». In negozio infatti non è sola: a farle compagnia, c'è Miriam. Lo spaccio è così diventato uno spazio di sipario d’oro In scena le balere di provincia Stasera l’Estradario al Melotti; domani a Lizzana c’è Shakspeare ◗ ROVERETO Una scena di «Balera Paradiso», in scena stasera al Melotti Stasera al Melotti e domani a Lizzana: torna il teatro con Sipario d'oro. Questo fine settimana la rassegna di teatro amatoriale organizzata dalla Compagnia di Lizzana in collaborazione con la Comunità della Vallagarina propone due spettacoli, entrambi in lizza per il concorso nazionale. Questa sera al Melotti sale sul palco la compagnia dell'Estravagario di Verona, che propone "Balera Paradiso", di Alberto Bronzato e Riccardo Pippa. Racconta, attraverso un luogo immaginario, la storia delle balere di provincia, dalla sua inaugurazione negli anni condivisione tra le mamme; Mariagrazia Losapio dà consigli, sia come mamma che come puericultrice, e raccoglie i suggerimenti delle altre donne. «Molte madri acquistano fuori regione o via Internet per i loro bambini, perché diversi prodotti non si trovano o costano troppo nei negozi. Per questo cerco di avere un po' di tutto e non solo pannolini, purché sia made in Italy e merce di qualità. Nei giorni scorsi è arrivata da me una mamma di Ar- Trenta agli anni Settanta. Non ci sono battute, ma solo balli e rituali del sabato sera, che per anni hanno caratterizzato la vita delle cittadine e dei paesi di periferia e ora non sono più. Domani sera invece ci si sposta a Lizzana, ancora con uno spettacolo in concorso. Stavolta tocca ad un classico, "Il mercante di Venezia" di Shakespeare, interpretato dalle Compagnie teatrali riunite di Macerata. La compagnia traspone il classico dell'autore inglese dalla Venezia dei tempi d'oro al mondo dell'alta finanza di oggi. Una commedia quindi sul rapporto forse irrisolvibile tra umanità e disumanità, interesse e disinteresse, sentimento e affarismo. Entrambi gli spettacoli iniziano alle 20.45, sia al Melotti che al teatro di Lizzana; per informazioni e prenotazioni dei biglietti, 0464 480686. Michele Gribenchea è campione italiano di lotta libera ◗ ROVERETO Michele Gribenchea è campione italiano esordienti di lotta stile libero. Il giovanissimo atleta del Lotta Club di Rovereto ha trionfato ai recenti campionati di Ostia, dove anche altri suoi compagni di squadra hanno portato a casa ottimi risultati. Gribenchea si è imposto nella categoria 38 kg, superando tutti gli avversari. Ha vinto grazie ad uno stile tutto suo, caratterizzato da grande aggressività e da una tecnica di attacco alle gambe ed atterramento, apprezzata da diversi allenatori. Il giovane roveretano ha maturato questa tattica dopo lunghi allenamenti. Non è stato il solo rappresentante del Lotta Club a vincere ad Ostia. Angelo Ferraro ha vinto un bronzo nei 47 kg, arrendendosi solo davanti a Toraldo, campione italiano cadetti. Mohamed Haji, sempre del Lotta Club, si è classificato quinto nei 59 kg, perdendo anch'egli contro un campione italiano cadetti, Golban. Haji ha poi mancato il bronzo per colpa di una distrazione, facendosi atterrare mentre stava conducendo la finale per il terzo posto per 6-0. Hanno partecipato ai campionati italiano anche altri due roveretani, Filippo Endrizzi e Alessandro Galvagnini, eliminati nei gironi eliminatori. Il Lotta Club di Rovereto continua a curare con gran- Michele Gribenchea vittorioso agli italiani esordienti di Ostia de attenzione il settore giovanile, e continua ad ottenere risultati di prestigio, arrivati uno dietro l'altro durante questi primi mesi dell'anno. É proprio in questa fase di crescita che gli atleti si formano e pongono le basi per una crescita sportiva (ma non solo) equilibrata. (ms) co, che non trovava i paracapezzoli». Nel negozio, che non è molto grande, Mariagrazia Losapio ha anche trovato lo spazio per un angolo morbido, dove allattare e cambiare i pannolini. La clientela c'è ed è in aumento, anche grazie al passaparola ed all'immancabile Facebook (la pagina ha 200 contatti). E così Mariagrazia può fare la mamma a tempo pieno e diventare contemporaneamente imprenditrice. ©RIPRODUZIONERISERVATA Uomini e montagne con «Trota» Calzà ■■ La Sat di Ala invita alle 20 e 30 all’auditorium della rurale Bassa Vallagarina per la serata con la guida alpina Giampaolo «Trota» Calzà «Uomini e montagne». musica live Alla Scaletta i «Sunset Boulevard» ■■ Alle 21 alla Scaletta di Borgo Sacco la musica dei Sunset Boulevard. il lutto Addio a padre Samuele Flaim Era il frate della casa di riposo ◗ ROVERETO Si è spento ieri, nell’infermeria del convento di Santa Caterina, padre Samuele Flaim, sacerdote cappuccino. Originario di Revò in val di Non, aveva 87 anni. A Rovereto era arrivato una quindicina di anni fa ed oltre a prendere parte alla vita del convento e del rione, era particolarmente conosciuto per la sua instancabile azione di assistenza agli anziani della vicina casa di soggiorno di via Vannetti. Allo stesso modo seguiva con particolare attenzione il mondo degli Alpini roveretani. Il funerale sarà celebrato domani alle 9 e 30 nella chie- a bolzano Padre Samuele Flaim sa dei Cappuccini di Santa Caterina. Sarà disponibile anche un servizio di autobus per raggiungere il cimitero e tornare poi in Santa Caterina. l’appello Sei giorni di pena per Sabrina Natoli Smarrito in città un anello da uomo BOLZANO. Gli inquirenti l’hanno considerata organizzatrice della manifestazione: aveva in mano il megafono da cui partivano gli slogan di solidarietà con i ragazzi arrestati, il 20 maggio 2011, sotto il carcere di Bolzano. Per questo ieri Sabrina Natali, 40 anni di Rovereto, è stata processata e condannata a sei giorni di arresto e 100 euro di ammenda. Alla manifestazione aveva preso parte un nutrito gruppo di giovani dell’area anarchica di Rovereto, Trento e Bolzano. E durante la protesta erano stati lanciati petardi, fumogeni ed una bomba carta. Natali è l’unica ad essere stata chiamata a risponderne. ROVERETO. E’ stato smarrito un anello da uomo, al quale il proprietario era particolarmente affezionato; gli era stato regalato dalla cara nonna paterna più di cinquant'anni fa, dopo la maturità. E' è un anello d'oro, con monogramma a lettere goticheggianti intrecciate R-C; non è un anello di oro massiccio, perchè all'interno è cavo. Non ha perciò un grande valore venale, ma ne ha invece uno altissimo dal punto di vista affettivo. Per questo il proprietario offre un compenso più che adeguato a chi lo trovasse e glielo facesse riavere. Si può telefonare al numero 392 7829412. Rovereto ❖ Vallagarina VENERDÌ 4 APRILE 2014 TRENTINO A Besenello un concerto dedicato ai ragazzi disabili ◗ BESENELLO Il gruppo missionario dedica ai ragazzi disabili il concerto di domani sera in teatro a Besenello. Si esibirà il coro "Le Fontanelle", di Lavarone, ospite del paese e in particolare del gruppo missionario di Besenello, che propone un'occasione particolare per fare solidarietà. L'evento è dedicato infatti all'associa- zione Athena, nata da poco tempo in Vallagarina, per aiutare e sostenere le famiglie con ragazzi disabili. Durante la serata verranno così raccolte offerte in sostegno delle iniziative di Athena Onlus. Il concerto, gratuito con offerta libera, avrà inizio alle 20.15 di domani, nel teatro parrocchiale di Besenello. Lo spettacolo ha il patrocinio dell'amministrazione comunale. (m.s.) 41 Folgaria e la Grande Guerra Elezioni comunali, si presenta le iniziative per il Centenario la lista Villa Lagarina Insieme ◗ ROVERETO Oggi dalle 16 alle 18 nella la sala consiliare dell'azienda per il turismo di Folgaria, Lavarone e Luserna, a Folgaria il Museo della Guerra di Rovereto, l'Apt e la Comunità di valle presenteranno i progetti relativi al Centenario Grande Guerra. Il provveditore del Museo della Guerra di Rove- reto Camillo Zadra illustrerà le iniziative di recupero e valorizzazione del patrimonio storico trentino, le iniziative in campo a livello provinciale e gli strumenti di promozione mentre il referente Fernando Larcher illustrerà le testimonianze locali, gli itinerari di interesse turistico e le molteplici iniziative approntate sul tema. (m.cass.) ◗ VILLALAGARINA A un mese esatto dallo scoccare delle elezioni comunali, la lista "Villa Lagarina Insieme" presenta pubblicamente la squadra delle proprie candidate e dei propri candidati che affiancheranno la candidata sindaco Romina Baroni nella corsa verso la "poltrona" di prima cittadina. L’appuntamento è aperto a sostenitori, amici e cittadini in genere ed è fissato per oggi pomeriggio alle 18.30 nel contesto della Sala Nobile di Palazzo Libera. Al vernissage saranno presenti alcuni degli assessori e consiglieri provinciali del centrosinistra-autonomista. Tutti gli interessati sono invitati. Alla presentazione seguirà un brindisi augurale. (m.cass.) 1 Mendicanti molesti La presenza dei vigili basta per farli sparire l’incontro La salvaguardia delle colture del Trentino ◗ ROVERETO Messa in atto con successo la decisione presa dal consiglio di porre un argine all’insistenza di chi chiede l’elemosina di Matteo Cassol Ala, urla e insulti tra l’ex inquilino e il proprietario ALA. Urla e strepiti, mercoledì notte, in via Teatro ad Ala. A richiamare l’attenzione delle tante persone che uscivano dalla proiezione del cinema la chiassosa lite tra un ex inquilino moroso e il proprietario dell’alloggio. Il primo era tornato nell’appartamento occupato fino a poco tempo fa per recuperare la stufa a pellets. Per farlo aveva chiesto aiuto ad amici, ma il padrone di casa, che avanza ancora denaro, li ha “colti sul fatto” ed è nata la lite. Per calmare gli animi è dovuta intervenire la Polizia: la stufa è rimasta lì e i contendenti troveranno un accordo pacifico. ◗ MORI Nell'ultima seduta del Consiglio comunale di Mori il dibattito si era incentrato anche e soprattutto sul tema dell'accattonaggio, con gli esponenti della Lega Nord che in una mozione proponevano di emanare un' ordinanza con sanzioni per coloro che svolgono tale attività e che continuano - denunciavano - «indisturbati a chiedere elemosina agli abitanti, tanto che la loro presenza sta innervosendo non soltanto gli esercenti che, molto spesso, se li trovano nel proprio negozio o locale, ma anche coloro che il giovedì si recano al mercato o camminano per le vie del paese. A Mori la situazione è insopportabile e, a detta di molti cittadini, appare chiara la presenza di un racket organizzato che spartisce luoghi e postazioni». Il documento non era passato, ma si era trovata una certa con- vergenza sulla necessità di intensificare i controlli soprattutto il giovedì. Con un sopralluogo al mercato di ieri, quindi, siamo andati a verificare la situazione. Gli accattoni, un gruppo di giovani neri (che a volte arrivano anche al non certo violento ma comunque molto fastidioso contatto fisico) con i quali i frequentatori delle bancherelle nelle ultime settimane non possono non aver "familiarizzato", erano al "proprio" posto, prendendo di mira soprattutto le signore più anziane che non di rado danno loro un po' di soldi: è bastato però il passaggio di un vigile urbano perché i questuanti si dileguassero; solo momentaneamente, però, perché di lì a poco l'attività ricominciava. La presenza visibile di agenti di polizia locale, per quanto a Mori non ci sia un divieto specifico per l'accattonaggio, sembra dunque essere un valido deterrente. Ma verrà portato avanti e magari intensi- Uno dei mendicanti che anche ieri erano “in servizio” tra le bancarelle ficato? «Abbiamo notato – spiega il sindaco Roberto Caliari – che il fenomeno effettivamente è un po' in crescita, ma riteniamo che rientri ancora in un livello "urbano" accettabile. È un qualcosa che con tutta evidenza si sta allargando e che anche solo nel recente passato non si vedeva in realtà medio-piccole come la nostra, ma confrontandoci anche con il parroco cerchiamo di monitorare il tutto. Ovviamente abbiamo un rapporto diretto con gli agenti di polizia locale ai quali chiediamo attenzione. La legge non ci consente, se non davanti a fenomeni straordinari, di vietare l'accattonaggio e nel no- stro caso non crediamo che ci siano gli estremi per arrivare a emettere un'ordinanza (che tra l'altro in circostanze analoghe è stata dichiarata nulla in tribunale). Cerchiamo di capire chi siano questi giovani, cosa facciano e dove vadano, ma accanto a chi magari li prende a male parole c'è anche chi li difende e dimostra solidarietà, quindi dobbiamo tenere in considerazione i vari punti di vista. Di certo comunque al giovedì i vigili non mancheranno e ci sarà sempre più attenzione, compatibilmente – conclude il sindaco – con le altre esigenze sul territorio». ©RIPRODUZIONERISERVATA È “Antiche varietà nei campi trentini: ieri, oggi e domani. Fermare la perdita di colture e culture contadine” il tema dell’incontro che si terrà oggi alle 20.30 nella sala Aste della Comunità della Vallagarina in via Tommaseo 5 a Rovereto. Relatrice sarà la naturalista Lisa Angelini. Interverranno due “custodi dei semi”, uno per le frutticole e uno per le orticole. La proposta è dell'associazione "La Pimpinella", un’associazione di promozione sociale per la tutela della biodiversità costituitasi nel 2007 che si rivolge a chiunque creda nella necessità di recuperare, salvare e conservare un patrimonio, orticolo e frutticolo e i saperi tradizionali rurali delle valli trentine. Tra i progetti portati avanti, La Pimpinella (il cui slogan è "antiche colture per un nuovo futuro) si è proposta di ricercare sul territorio trentino le vecchie varietà ancora presenti, di diffonderle in particolar modo nella zona di provenienza, e di promuoverne l’utilizzo, poiché una varietà senza la mano che la coltiva e la bocca che la gusta è destinata a scomparire. Si possono contattare i referenti dell'associazione via mail a info@ lapimpinella.org e visitare il sito www.lapimpinella.org. (m.cass.) 44 Riva ❖ Arco TRENTINO VENERDÌ 4 APRILE 2014 Rione 2 Giugno, apre l’«atelier di scrittura» 1 Un’iniziativa di Paolo Leoni (autore ed educatore) con l’associazione Vivirione «L’obiettivo è la socializzazione e l’integrazione attraverso carta e penna» di Matteo Cassol ◗ RIVA Gli atelier? Non necessariamente devono essere solo di pittura o fotografia: è quello che vuole dimostrare l'educatore altogardesano Paolo Leoni, che assieme a Vivirione intende dar vita al primo "Atelier stabile di scrittura" (chiamato "Punto e Virgola") del territorio. La sede dell' iniziativa, messa a disposizione dal sodalizio del Due Giugno che ha tra i suoi "motori" Paolo Bassetti, sarà nella palazzina Mimosa di Riva (di fronte alla Coop): l'appuntamento di lancio sarà lunedì dalle 20.30 alle 22.30, dopodiché il ritrovo sarà per cominciare a cadenza mensile, ogni primo lunedì del mese. «L'Atelier - spiega Paolo Leoni, che lavora al Casa Mia e che ha alle spalle pubblicazioni librarie di vario tipo - che nascerà appunto grazie alla collaborazione dell'associazione di promozione sociale ViviRione del Due Giugno, offrirà uno spazio a chi possiede un racconto nel cassetto, a chi scrive poesie, a chi vuole confrontarsi con carta e penna, a chi desidera trascorrere una se- Paolo Leoni, promotore dell’atelier di scrittura con Vivirione rata diversa, a chi vuole saperne un po’ di più di scrittura o a chi ha bisogno di qualche "dritta" su come provare a mettersi in contatto con un editore. L’Atelier rappresenta uno spazio libero e gratuito che nasce con obiettivi quali la socializzazione e l’integrazione in un quartiere non semplice come il Due Giugno, il confronto, l’espressione della creatività; uno spazio aperto a tutti coloro che sono interessati al mondo della scrittura e che vogliano imbarcarsi con carta e penna per dare libero sfogo a se stessi». Per partecipare non ci saran- no limiti né di età né di provenienza: l'unico requisito richiesto è quello di presentarsi con una penna e almeno un foglio. Il progetto sarà decisamente in divenire: «Mi piace la scrittura, ho fatto laboratori e corsi e quindi, per passione, ho colto volentieri l'opportunità che mi è stata offerta da ViviRione. Sono interessato a confrontarmi con tutti gli appassionati come me: a seconda di chi entrerà a far parte dell' Atelier, si potrebbe pensare di organizzare un'antologia di racconti, oppure di partecipare a qualche concorso, o magari si potrà semplicemente partire dalle basi della scrittura creativa per imparare a scrivere un po' meglio. È ancora presto per dirlo e il bello è anche questo: si tratta di una proposta a trecentosessanta gradi che si potrà adattare al meglio alle esigenze dei partecipanti, con i quali - conclude Leoni, che non chiude le porte nemmeno a stranieri che vogliamo familiarizzare con la scrittura in italiano corretto - si deciderà come muoversi». Info: email [email protected], tel. 347/1979182. ©RIPRODUZIONERISERVATA Camper a Torbole, Bezzi contesta la convenzione ◗ TORBOLE «Com'è stato possibile stipulare la convenzione tra il Comune di Nago-Torbole e la società Ma. Fe. srl per l'esercizio dell'area dedicata alla sosta camper?»: lo chiede al presidente della Provincia il consigliere provinciale Giacomo Bezzi. La faccenda è complessa. Secondo Bezzi, «la società MaFe srl, che è divenuta proprietaria dell’area in origine della società Paola srl (che aveva una convenzione con il Comune) in seguito a un’esecuzione immobiliare, non è divenuta proprietaria dell’azienda “Paola srl” e, pertanto, non ha i medesimi requisiti della società cedente. Tra l’altro parrebbe impossibile la stipula di una nuova convenzione con un soggetto diverso dalla Paola srl perché, considerata decaduta la precedente convenzione, urbanisticamente l’area viene a essere equiparata a una zona bianca agricola “1”. Quindi è necessaria nuova convenzione che, si ritiene, in quanto “nuova” debba seguire le normative attuali in vigore, le quali stabiliscono che la struttura deve essere dotata di tutte le attrezzature necessarie (recinzioni su tutti i lati, cancello con sistema di sorveglianza, eccetera)». Il consigliere chiede dunque «come sia stato possibile sottoscrivere una convenzione di esercizio considerato che l’area in questione non risponde ai requisiti urbanistici previsti dalle leggi, se gli uffici competenti del Servizio urbanistica provinciale hanno rilevato violazioni delle norme urbanistiche e come la Provincia intende adempiere alle funzioni di controllo». Da parte sua il sindaco di Nago-Torbole Luca Civettini confida che, trattandosi di provvedimenti non discrezionali ma tecnici, i suoi uffici abbiano svolto tutto per il meglio: «In questo caso - spiega il primo cittadino servivano la convenzione e due "dia", una in Provincia e una a noi per il minimarket annesso all'esercizio. La convenzione non dà il via libera per "aprire" e non necessita di una verifica dell'attrezzatura (che peraltro secondo una recente sentenza sarebbe stata "acquisita" anch' essa da Paola srl), la "dia" per l'area camper è stata fatta in Provincia e quella per il market è una cosa a parte, quindi ritengo - anche visto il tempo che ci abbiamo dedicato - che tutto sia stato fatto perbene, per quanto l'amministrazione dal punto di vista politico non sia stata parte in causa». (m.cass.) Lavis ❖ Rotaliana VENERDÌ 4 APRILE 2014 TRENTINO Kaisermann: «Pro Loco, ho lasciato io» di Andrea Asson ◗ MEZZOLOMBARDO Alessio Kaisermann, presidente uscente della Pro Loco di Mezzolombardo, ha voluto chiarire attraverso una nota alla stampa la sua posizione in merito alla sua non candidatura alla carica di numero uno dell’associazione della borgata rotaliana: «Ho scelto liberamente di non presentarmi alle elezioni della Pro Loco (che si terranno stasera in sala civica alle ore 20.30). Non c’è stata una spaccatura del direttivo sul mio nome, ho solo preferito lasciare la mano a Luca Toniatti perché penso che sia finito un ciclo». Kaisermann ha voluto tracciare anche un breve bilancio di questi sette anni di mandato da presidente: «Abbiamo fatto un lavoro egregio, garantendo a fronte di sempre minori contributi pubblici le feste e gli appuntamen- ti che ci eravamo prefissati. Posso orgogliosamente affermare che abbiamo anche risanato il bilancio, visto che a giugno terminerà il mutuo che avevamo stipulato quattro anni fa di circa 80 mila euro. Faccio i miei sinceri auguri di buon lavoro al mio successore Luca Toniatti». In un primo momento sembrava che il direttivo fosse orientato ad eleggere il vice di Kaisermann, Mariotti, ma l’ipotesi è saltata. Mezzolombardo, corso di lettura e dizione ◗ MEZZOLOMBARDO L’attrice Maura Pettorruso La biblioteca di Mezzolombardo, in collaborazione con l’associazione “Le voci di dentro”, propone un corso di dizione e lettura interpretata in 7 incontri serali a partire dal 7 aprile, fino al 27 maggio. Conduce Maura Pettorruso, attrice e regista. Si affronteranno le regole per la corretta pronuncia e per un miglior utilizzo della voce. Il corso è interessante per chi vuole im- «Carlo, grazie per la tua lezione» Andalo, l’ultimo saluto all’alpinista morto sul Piz Galin: in chiesa parenti e amici uniti nei suoi valori di Rosario Fichera Vezzano, la Lilt in una serata su cucina ed erbe VEZZANO. Dopo un primo incontro informativo sulla prevenzione oncologica attraverso la floroterapia e lo yoga, la Lilt Valle dei Laghi, in occasione della settimana nazionale per la prevenzione oncologica, organizza stasera un secondo incontro sul tema “Mantenersi in equilibrio e in salute”. Presenterà la serata il dottor Gino Zambaldi, delegato Lilt Valle dei Laghi, al quale seguirà l’intervento di un esperto in erbe officinali. Alle 20.30, nella sala ex Enel di Vezzano, il dottor Giorgio Fighel, erborista, parlerà di “Spezie… cucina e benessere”. (e.z.) ◗ ANDALO Una chiesa gremita, ieri pomeriggio ad Andalo, ha rivolto l'ultimo commosso saluto a Carlo Alberto Banal, scomparso tragicamente sulla "sua" montagna di casa, il Piz Galin, durante un’escusione di sci alpinismo. Attorno alla bara di legno chiaro si sono stretti, come in un affettuoso abbraccio, il fratello Valerio, i nipoti Olivo e Mariangela, gli amici più intimi e tantissime persone che hanno voluto rendere onore a un uomo che ha incarnato i profondi valori della montagna, attraverso un comportamento sempre improntato alla schiettezza, all'amicizia, alla solidarietà. Ma ieri, alla cerimonia, era presente anche lei, quella montagna tanto amata da Carlo Alberto che con le sue pareti ancora innevate, avvolte in un cielo plumbeo e dominanti sulla piazza della chiesa, dava come l'impressione di volere accarezzare quella bara di legno chiaro, per accoglierla a sé, per sempre. E tutto questo ha dato conforto ai parenti, agli amici, consapevoli che per un alpinista come Carlo Alberto la montagna rappresentava il suo mondo, eterno. Alla cerimonia hanno presenziato numerose autorità, il sindaco di Andalo, 45 parare ad esprimersi in modo efficace e più espressivo, attenuando gli inflessi dialettali e migliorando l’espressione, per fini professionali, per la lettura in pubblico, la recitazione, o anche solo per cultura personale. Il costo è di 35 euro per i residenti e di 50 per gli altri. Le iscrizioni si chiuderanno il 15 aprile. Essendoci soltanto 14 posti, verrà data precedenza ai residenti e poi si seguirà l'ordine di adesione. (a.t.) in breve LAVIS Domani e domenica “Belle&Sebastien” ■■ Per la cinerassegna primaverile, domani sera alle 21 (con replica domenica alle 17) si proietta il film “Belle & Sebastien”. (d.e.) segonzano “Zapping”, Cagol a teatro per Gabriele Affollata di parenti e amici la cerimonia di addio a Carlo Alberto Banal, morto sulle «sue» montagne insieme ai suoi colleghi degli altri comuni dell’altopiano, la presidente della Comunità della Paganella Donata Sartori, numerosi alpinisti, guide alpine, maestri di sci, i soci della locale sezione della Sat, costituita, a suo tempo, proprio da Carlo Alberto insieme al fratello. Nell’omelia il parroco di Andalo, don Giovanni Zeni, ha evidenziato quanto fosse benvoluto Carlo Alberto, esortando a fare tesoro dei suoi inse- Terlago 1 gnamenti, sempre tesi all’amore per la vita e la montagna. Anche la nipote Mariangela, in uno dei momenti più toccanti, paragonando lo zio a un pittore capace di trasferire sulla tela le tante sfumature della vita, ha ricordato la sua filosofia, secondo la quale per essere felici bastava essere semplici, sinceri e vivere ogni istante della propria esistenza con intensità. Il sindaco, Paolo Catanzaro, all’uscita dalla chiesa, ha evidenziato come la comunità di Andalo sia rimasta profondamente colpita da questa tragedia, rinnovando la vicinanza alla famiglia Banal e il particolare al fratello Valerio. «Carlo Alberto - ha detto il sindaco - lascia un bel ricordo a tutti noi, soprattutto per il suo grande amore per le montagne che circondano Andalo, dove ha vissuto momenti felici in qualsiasi stagione dell'anno. Aveva un incontro con il destino e quale luogo migliore, allora, del suo amato Piz Galin?». ■■ Al teatro comunale di Stedro, stasera, alle 20.30 andrà in scena “Zapping” di Mario Cagol. Lo spettacolo è finalizzato alla raccolta di fondi per la lotta alla malattia di Gabriele, la distrofia muscolare di Duchenne. È stato organizzatocon la Filodrammatica Nuova Ribalta di Segonzano e con i Comuni di Segonzano e di Lona – Lases. I Gabry’ s Fighters, che parteciperanno ad una corsa in montain bike, hanno chiesto aiuto ad associazioni, sponsor, volontari. (i.p.) SAN MICHELE ALL’ADIGE Stasera si presenta il libro “I castellieri” ■■ Stasera, alle 20.30, la presentazione del libro “I castellieri preistorici del Trentino: attraverso le ricerche di Desiderio Reich” a cura di Remo Carli, Tullio Pasquali e Bruno Kaisermann, con un racconto di Anna Tava. In biblioteca comunale, verrà inaugurata la mostra di illustrazioni di Michela Rigotti. Albiano Cooperativa, utili per 15 mila euro Per i vigili del fuoco 194 interventi La Famiglia ha chiuso il 2013 con 4.477 euro in più rispetto al 2012 Il comandante Gabriele Pisetta ha tracciato il bilancio di fine anno di Fernando Valcanover ◗ TERLAGO Nell'ultima riunione del consiglio di amministrazione della Famiglia Cooperativa Terlago-Bondone, alla presenza del contabile Ivano Rinaldi della Federazione Trentina della Cooperazione, approvato il bilancio sociale 2013, chiuso al 31 dicembre con un utile di 15.552 euro. Esattamente 4.477 euro in più rispetto all' anno sociale 2012. Tutto ciò nonostante il contenimento dei prezzi, che ha comportato un'inevitabile riduzione dei margini di guadagno, pur con un incremento del 1,29% delle vendite complessive. Da evidenziare come ai soci e clienti, siano stati distribuiti sconti ed omaggi per oltre 300.000 euro, a riprova dell'attenzione della Famiglia Cooperativa verso i clienti, in questa pur difficile fase congiunturale che investe ogni settore dell' economia. Attualmente i soci hanno raggiunto quota 1.186 ◗ ALBIANO La Cooperativa Terlago Bondone ha chiuso con un utile di 15 mila euro iscritti, con una fedeltà alle cinque filiali (Terlago, Covelo, Cadine, Sopramonte,Vigolo Baselga, dove lavorano 16 dipendenti), superiore al 70% delle vendite. Da evidenziare, inoltre, gli omaggi in occasione della Festa della mamma e della donna ed il contributo finanziario elargito all'associazione “Emergency”. Da segnalare, infine, l'assemblea annuale generale dei soci, convocata per venerdì 16 maggio al centro sportivo “Trilacum” a Vigolo Baselga, dove il presidente Marino Mosna, assieme al direttore Silvino Comai, presenterà in maniera più dettagliata il bilancio sociale 2013. (r.fr.) Vigili del fuoco volontari in assemblea per il consueto bilancio di fine anno. L’incontro è stato introdotto dalla relazione del comandante Gabriele Pisetta, che ha ringraziato i vigili per la fiducia riconfermata ancora una volta ai vertici del direttivo, che oltre al comandante comprende il vice Thomas Folgheraiter. Un grazie il comandante lo ha dedicato anche agli altri componenti per l’impegno e il tempo che dedicano all’incarico. Ed ha citato il capo plotone Sandro Filippi, i capisquadra Alberto Filippi e Daniele Folgheraiter, il cassiere Maurizio Pisetta, il segretario Vanni Sartori, il magazziniere Stefano Alati e poi tutti i pompieri del corpo. Il comandante ha ricordato la scomparsa, in un incidente stradale, dell’amico e consigliere comunale Massimo Ravanelli. Il comandante Gabriele Pisetta Passando all’attività istituzionale ha ricordato i 194 interventi eseguiti nel 2013, per un totale di oltre 4.200 ore di lavoro. Tra i più significativi ha citato la presenza a 37 manifestazioni organizzate nel comune con 1.020 ore d’impiego, i 53 interventi per formazione teorica e pratica (to- tale 1.330 ore), i 20 interventi per incendi vari e incidenti (320 ore), i 15 interventi di reperibilità (504 ore). Durante le feste Natalizie si è svolta l’undicesima edizione del torneo di pallavolo per beneficienza fra le associazioni, con la raccolta di 2.600 euro donati all’associazione “Cerotto sul cuore”. Piesetta ha anche affrontato l’argomento che riguarda il progetto per la nuova caserma, il cui iter, ha detto, sta procedendo bene, con la speranza di poter iniziare i lavori al più presto. Nel corso della cena sociale, che è seguita al bilancio di fine anno, il comandante ha ringraziato per il sostegno ricevuto dal Comune, dal Bim, dalla Cassa Rurale Lavis Valle di Cembra e ha spiegato che la raccolta ferro, iniziata nel 2013, continuerà ancora, ricordando l’acquisto della piattaforma, che arriverà tra alcuni mesi. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Val di Fiemme ❖ Val di Fassa TRENTINO VENERDÌ 4 APRILE 2014 Gli alunni di Predazzo hanno raccolto 410 chili di alimenti per DonaCibo l’angolo dedicato alla raccolta e il dirigente scolastico Candida Pizzardo. Quest’ultima ha apprezzato e sostenuto il progetto, ricordando come sia fondamentale sollecitare i ragazzi a riflessioni su problemi reali quali la povertà e le varie forme di disagio sociale che essa provoca, invitandoli a piccoli gesti concreti. Le promotrici, nella nota conclusiva del progetto, sottolineano come l’adesione alla settimana DonaCibo sia nata dalla convinzione che la scuola non abbia solo il compito di istruire, ma anche di educare cittadini di domani aperti ai valori della condivisione e della solidarietà. (m.g.) 50 Predazzo, un successo la raccolta del cibo ◗ PREDAZZO Quattrocentodieci chili di alimenti per le famiglie bisognose della zona: è quanto sono riusciti a raccogliere gli alunni della scuola secondaria Marzari Pencati di Predazzo nell’ambito della Settimana del DonaCibo, iniziativa promossa ogni anno, nella terza settimana di Quaresima, dalla Federazione italiana banchi di solidarietà. Sollecitati dai “messaggeri di solidarietà” della classe IC, studenti e insegnanti sono stati invitati a raccogliere generi alimentari non deperibili e hanno portato a scuola pelati, pasta, latte, tonno, legumi e zucchero che andranno ai volontari del Banco di solidarietà della Valle di Fiemme, che ogni settimana, ormai da un anno, portano alle famiglie più bisognose della valle un pacco di alimenti. Prendendo spunto da questa iniziativa i ragazzi hanno potuto confrontarsi con problemi reali quali la povertà e l'indigenza e intraprendere un cambio di abitudini nei confronti dello spreco di cibo. Per i ragazzi è stata anche un’occasione per riflettere sul senso del dono e della gratuità, non in maniera astratta, ma partecipando concretamente. Le professoresse Anna Vida, Cristina Scagliotti, Francesca Carloni e Alessia Brigadoi, promotrici dell’iniziativa, ringraziano “messaggeri di solidarietà” della IC, i ragazzi che hanno allestito 1 Niente tassa, arriva la carta dell’ospite Pozza, l’assessore Dallapiccola annuncia la novità agli albergatori fassani. Imminente anche il ritorno a Trentino Marketing ‘‘ Una tessera che darà accesso a trasporti, musei e buoni per l’acquisto di prodotti locali, grazie ai soldi restituiti dal Governo alla Provincia di Elisa Salvi ◗ VALLE DIFASSA Una folta platea di albergatori, amministratori ma anche di politici di Fassa, tra cui il consigliere ladino Beppe Detomas e la procuradora Cristina Donei, ha preso parte ieri nell’aula magna dell’Istituto comprensivo di Pozza all’assemblea delle tre sezioni valligiane dell’Asat, alla presenza del presidente Luca Libardi e dell’assessore provinciale al Turismo Michele Dallapiccola. Un incontro ricco di interventi qualificati, aperti da Celestino Lasagna (presidente Asat Centro Fassa), che ha parlato anche a nome dei colleghi Anesi e Moser, tracciando il quadro della stagione invernale, segnata dalla congiuntura economica e da una redditività diminuita per aumento di burocrazia, costi di gestione delle strutture e forte pressione fiscale, ribadendo l’opposizione della categoria alla tassa di soggiorno o di scopo. Lasagna ha fatto, poi, un lungo elenco di azioni necessarie a migliorare l’offerta della prima destinazione turistica del Trentino (per presenze), ma che ha ampi margini di miglioramento specie riguardo la mobilità intervenendo su: completamento della ciclabile, circonvallazioni di alcuni paesi, accessibilità dei passi in particolare il Fedaia, sistema uniformato di parcheggi a pagamento, collegamenti impiantistici di Moena-Lusia e Pozza-Gardeccia. Lasagna ha parlato anche di skipass troppo cari, rispetto al costo dell’alloggio in hotel e della necessità di una promozione mirata: «Noi - ha detto - vogliamo lavorare e rendere competitive le L’intervento dell’assessore provinciale Michele Dallapiccola all’assemblea degli albergatori fassani ieri a Pozza nostre imprese. Ci servono sostegno e promozione mirata da parte delle Apt che, se è il caso, vengano ridefinite». Enzo Iori, presidente dell’Apt di Fassa, ha ribadito le scarse marginalità degli alberghi fassani ma anche sottolineato come la stagione invernale, nonostante crisi e abbondanti nevicate, si chiuda in li- nea con quella passata. Ha tenuto il mercato italiano (54% delle presenze totali) e quello straniero, atteso in crescita, si è invece confermato stabile, con ospiti russi in testa (21% del totale), seguiti da tedeschi (16%) e polacchi (11%). Iori ha ricordato come all’Apt sia chiesto di lavorare di più e meglio, ma con sempre minori fondi a disposizione: «Servono risorse, che possono arrivare da tasse o altre soluzioni, ma va messo in luce che il turismo in valle sostiene le varie categorie economiche, perciò chiediamo a tutti di contribuire diventando nostri soci». Dallapiccola ha, quindi, sgombrato il campo sull’ipotesi della tassa di soggiorno. «A fronte - ha spiegato - dei 140 milioni restituiti dal governo al Trentino per intervento della Corte costituzionale che permettono al bilancio provinciale una nuova operazione che riduce la fiscalità, dando respiro alle imprese e incentivando i consumi, non avrebbe senso dare per togliere con una nuova gabella. Ecco perché propendo per l’introduzione di una “carta dell’ospite”, che dia accesso a trasporti, musei e buoni per l'acquisto di prodotti locali». Dopo aver annunciato che tra poche settimane ren- Skipass, Fiemme frena i fassani Sono i “rivali” della valle vicina a ostacolare l’unificazione del biglietto di Fassa ◗ FIEMMEEFASSA A ostacolare, all’interno del Dolomiti Superski, la costituzione di uno skipass unico di valle, unendo i consorzi Val di Fassa Carezza e Trevalli, sarebbero le società d’impianti fiemmesi. La questione, che non solo gli impiantisti ma l’intero comparto turistico fassano ambisce a risolvere da anni per migliorare l’of- ferta invernale, è stata portata alla luce da Enzo Iori, presidente dell’Apt di Fassa nel corso dell’assemblea dell’Asat di ieri. Dopo l’annuncio della richiesta di unificazione dello skipass di Fassa, un anno fa all’assemblea degli albergatori dell’alta Fassa, da parte di Daniele Dezulian, amministratore delegato della Sitc, il progetto non si è bloccato. L’opposizione pareva provenire da più parti del Dolomiti Superski, ma lo stesso Dezulian ieri ha ammesso che il nodo da sciogliere è tra i consorzi interessati: «Ci sono resistenze - ha detto l’Ad di Sitc - tra i competitori, ma ci auguriamo di trovare una soluzione entro il prossimo anno, perché Moena è penalizzata dalla vendita di diversi skipass». Il rifiuto delle società fiemmesi allo skipass unico fas- sano sembrerebbe riconducibile a una perdita di circa 2,5 milioni di euro, derivanti dal nuovo chip d’accesso alle skiarea. Dezulian ha, poi, presentato un bilancio positivo degli impianti fassani a fronte di un inverno che li ha messi in seria difficoltà a gennaio e febbraio con la netta ripresa di marzo, ribadendo la necessità dell’aumento dei prezzi per coprire gli alti co- derà note le strategie turistiche della Provincia, partendo dalla re-istituzione di Trentino Marketing, Dallapiccola ha lasciato (per impegni) la sala dando spazio a interventi interessanti. Luciano Braito, direttore generale della Cassa Rurale Val di Fassa e Agordino, precisando che la banca ha aderito a tutte le moratorie, ha restituito la situazione finanziaria del comparto alberghiero che, seppur in ritardo rispetto ad altre zone del Paese, mostra i segni della crisi con richieste di credito in calo (2011: circa 19 milioni di euro; 2013: 15 milioni) e sofferenze del 3,76%. In linea col momento di difficoltà anche la gestione amministrativa degli hotel presentata dal commercialista Giancarlo Torghele, mentre un illuminante condensato di marketing turistico è stata offerto da Umberto Martini docente dell’Università di Trento. ©RIPRODUZIONERISERVATA sti fissi delle società: «Lo skipass Dolomiti Superski in alta stagione viene 52 euro, ma il prezzo medio è di 33 euro, che per il Val di Fassa-Carezza scendono a 26 euro». Infine, a Marco Pederiva e Francesco Cocciardi della Sma (150 soci per 5 milioni di euro di capitale), che in assemblea hanno riproposto (al di fuori del piano stralcio di valle) il collegamento Moena-Soraga-Carezza rimarcando il contrasto alla loro iniziativa di altri impiantisti, Dezulian ha precisato: «Abbiamo le nostre priorità. Si tratta di scelte imprenditoriali. Se Sma crede nella validità del suo progetto persista». (e.s.) 52 Val di Non ❖ Val di Sole TRENTINO VENERDÌ 4 APRILE 2014 Ossana, 15 studenti Enaip a Nottingham ◗ OSSANA Gli studenti del quarto anno del Cfp Enaip che sono andati in Inghilterra Per sette giorni quindici dei venti studenti del quarto anno Tecnico di enogastronomia e di sala-bar del Cfp Enaip di Ossana hanno partecipato alla settimana linguistica di Nottingham in Inghilterra, organizzata dall’agenzia di viaggi Learn and Go e accompagnati da due docenti del Centro, Elisa Mendini e Enrico Valentini. A Nottingham, famosa nel mondo per le baruffe tra Robin Hood e lo sceriffo, dove i negozi e i ristoranti più moderni ed eleganti fanno da sfondo allo storico labirinto di caverne situato sotto la città, gli allievi hanno partecipato ad un corso settimanale di inglese in classi internazionali e hanno alloggiato singolarmente in “host families”. Una bella sfida quella dell’alloggio da soli in famiglia, audace, ma mirata. Di sicuro la conversazione in inglese ed i rapporti interpersonali so- no stata garantiti e gli allievi ne sono stati davvero soddisfatti. Attraverso la lingua inglese, si sono confrontati con gente proveniente da tutto il mondo (Corea, Libia, Giappone, Arabia Saudita, Spagna, Oman). Tra loro si sono anche alleati per sfidarsi in un divertente evento finale, durante il quale hanno potuto mettere in mostra le proprie competenze comunicative, ma anche quelle culturali e relazionali, venendo anche ripetuta- mente premiati dalla giuria della scuola di inglese. Studio e comunicazione, si sono alternati a cultura e divertimento. I momenti salienti sono stati le sfide epiche al Bowling accompagnate da un boccale di tipica birra inglese, il tour interattivo attraverso la storia dei delitti e dei castighi nelle “Galleries of Justice”, lo shopping cittadino, le visite alle “Caves”, un sistema di più di 500 gallerie che percorrono la città nel sottosuolo, la “Council House”, il municipio cittadino con la campana dal suono più grave d'Inghilterra, e per alcuni volenterosi la mitica foresta di Sherwood. (a.m.) 1 Per la Val di Sole un inverno in positivo Gasperi: «A Folgarida Marilleva forse la migliore stagione di sempre». Bene anche Adamello Ski in crescita rispetto al 2013 Il presidente Apt Attilio Gregori: «Tre i fattori di crescita: le abbondanti nevicate, la scarsità di neve nelle località d’oltralpe, le nostre vantaggiose proposte commerciali» di Francesca Tomaselli ◗ VAL DISOLE Una stagione invernale con molte luci ma anche qualche ombra quella che si sta per chiudere in Val di Sole. In riferimento al ricettivo alberghiero sono state registrate performance con segno più in tutti i mesi invernali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+19,6 % nel mese di dicembre, +6,6% a gennaio e +5,5% a febbraio). Gli unici dati negativi riguardano Pejo che rimane molto al di sotto della media della valle. Relativamente alle presenze straniere su tutti predomina la clientela polacca. «Sicuramente la stagione è andata bene i numeri ci sono specialmente negli alberghi - spiega Attilio Gregori direttore dell’Apt - anche in marzo i dati per ora parziali mostrano un aumento che potrebbe arrivare al 20%. Tre sono i fattori che hanno contribuito al successo: le abbondanti nevicate, la scarsità di neve presente invece nelle altre località d’oltralpe e le proposte commerciali di soggiorno più skipass molto allettanti con i prezzi del “Superskirama” nelle settimane freeski inferiore del 20% rispetto allo scorso anno». FunivieFolgaridaMarilleva Stagione da record per le Funivie Folgarida Marilleva: «La stagione non è ancora conclusa ma i dati parziali sono molto positivi - sottolinea il direttore generale Cristian Gasperi- parliamo di un 10% in meno di vendite nei giornalieri a fronte di un più 8,8% sulle vendite dei settimanali. Dati importanti che preannunciano che ci stiamo avviando a chiudere probabilmente la miglior stagione di sempre dal punto di vista degli incassi». Le politiche commerciali a fa- Gli impianti di Adamello Ski che hanno visto crescere del 12% le vendite degli skipass plurigiornalieri vore della famiglia hanno consentito di registrare ottime performance in una stagione difficile sotto l’aspetto meteorologico. «Abbiamo già definito il programmi dell’anno prossimo - aggiunge Gasperi - con dieci setti- mane promozionali per le famiglie. Da aprile, poi, saremo su tutte le piazze europee con alcuni workshop per continuare nel lavoro di fidelizzazione degli attuali tour operator e per cercare nuovi clienti soprattutto consoli- dando il mercato dell’Est Europa». AdamelloSki Punta sul mercato estero anche Adamello Ski che registra un calo per quanto riguarda la vendita degli skipass, da 1 e 2 giorni, calo da attribuirsi alle forti nevicate che si sono verificate a cavallo dei fine settimana. Positivi i dati sulla vendita degli skipass plurigiornalieri con una crescita che va oltre il 12%. Al buon andamento delle vendite degli skipass corrisponde un altrettanto positivo trend del comparto alberghiero. A confermarlo è Stefano Negri, presidente dell’Associazione albergatori del Tonale: «Siamo oltre la metà della stagione e possiamo rilevare un miglioramento rispetto all’anno scorso. E’ molto forte la presenza di turisti stranieri, alcuni pro- venienti da mercati nuovi per la nostra destinazione sciistica come la Russia, l’Ucraina, la Germania, la Svezia e l’Olanda. Abbiamo avuto un buon ritorno di inglesi e danesi e delle buone conferme da parte di Polonia e Repubblica Ceca». PejoFunivie Sostanzialmente invariato rispetto allo scorso anno il bilancio per Pejo Funivie che sembra reggere il colpo rispetto alla località: «La situazione è la stessa per tutti -spiega Marco Dell’Eva presidente di Pejo Funivie - nel week end si è lavorato poco a causa della neve, hanno invece tenuto le tessere settimanali e i plurigiornalieri. Chiudiamo questa stagione sugli stessi valori dell’anno precedente; in termini di fatturato, abbiamo avuto un problema rilevante in Val della Mite rimasta chiusa per tutto il mese di dicembre a causa della mancanza di neve. La località, specialmente Pejo Terme comunque sta soffrendo, compensata un po’ dai dati di Cogolo». 2 «Pejo muore, servono soluzioni» È il commento del presidente Unat ai dati negativi dell’andamento della zona ◗ PEJO Il presidente Unat Aurelio Veneri Preoccupa molto gli operatori turistici la situazione di Pejo che registra dati negativi rispetto all’andamento generale del turismo in Val di Sole. Per l’Apt, Pejo è nettamente sotto le performance della Valle e di Cogolo per quanto riguarda il ricettivo alberghiero. Rispetto allo scorso anno, a dicembre, Cogolo ha re- la festa gistrato un +18% mentre Pejo +4%; a gennaio entrambi sono andate in negativo con Cogolo -7% e Pejo -5,6%; febbraio per Pejo è stato pessimo -15,6% mentre Cogolo ha retto con un +6%. «Pejo sta morendo è un dato di fatto - afferma l’albergatore Aurelio Veneri, presidente locale della Unat (Unione degli albergatori) - una situazione che va avanti da molto tempo. Le scelte fatte dalla società Pejo Funivie sono fuori da ogni logica, è svanita infatti la strategia commerciale di un prodotto unico con Folgarida e questo ha inciso molto sui dati che oggi ci troviamo a leggere. Una scelta, quella dei vertici delle Funivie avallata da Trentino Sviluppo a cui non sono seguite le necessarie azioni commerciali per reggere il colpo». Una situazione che vede tramontare il sogno del grande rilancio legato alla costruzione della Funivia di Pejo 3000 che sarebbe dovuta essere la vera attrattiva della località. Sicuramente pesa anche la situazione dei parcheggi i cui lavori sono fermi da tempo con ovvi disagi anche di carattere estetico. «E’ necessario iniziare un dialogo costruttivo - conclude Veneri - per trovare delle soluzioni. Da tempo si parla di dare a Pejo una sua identità. Penso a una località adatta alle famiglie e ai bambini in cui andrebbero migliorati i servizi e le offerte. Una valle a traffico limitato sul modello svizzero». (f.t.) Val di non Revò, la due giorni di vino e cibo Un attestato per i 14 scialpinisti Torna la “passeggiata gastronomica” tra “vouti” e corti del paese Si è concluso il corso, tra pratica e teoria, della scuola “G. Corradini” ◗ REVÒ Domani e domenica è prevista la “passeggiata gastronomica” di primavera tra le corti della parte più antica del paese di Revò. Sabato cucine aperte delle 19 fino all’una di notte con piatti tipici locali serviti nella suggestiva cornice dei portoni e accompagnamento musicale itinerante. Domenica cucine aperte delle 11.30 fino mezzanotte con varie attrazioni nei sette “vouti” curati ciascuno da un’associazione di volontari. A partire dalle 10.00 presso le cantine di casa Campia è possibile assaggiare tutti i tipi di Groppello prodotti nella Terza Sponda. Dalle 10 alle 12 visite guidate al caseificio Monte Ozolo con degustazione dei formaggi. Sempre domenica, con inizio alle 10, prende il via il concorso di pittura estemporanea “Revò e scorci” con premiazione alle 18.30 dei dipinti vincenti. Alle 16 presso la cantina “El Zeremia” brindisi e commemorazione di Augusta Zadra, il vignaiolo protagonista del riscoperta del Groppello autoctono di Revò prematuramente scomparso lo scorso mese di settembre a soli 56 an- ni. Proprio il vino di Zadra è stato protagonista nei giorni scorsi a Reggio Calabria della importante mostra “Winetheatre” dove ha avuto un grande successo. . Durante tutto il pomeriggio in piazza raduno di trattori d’epoca con il club “Testa Calde” di Tavon e la musica itinerante del gruppo “Antichi Valori” di Pieve di Bono. Per i più piccoli c’è inoltre il Giardino dei bambini. Domenica infine, tutto il giorno, sono aperte le cantine “El Zeremia” e “Maso Sperdossi” e la Distilleria “Dallavalle – Rossi d'Anaunia”. (g.e.) ◗ VAL DINON Si è concluso con una splendida giornata di sole il diciottesimo corso di scialpinismo della Scuola “G. Corradini–Val di Non”. Hanno partecipato 14 scialpinisti che hanno avuto modo di approfondire le loro conoscenze in materia di neve, valanghe, autosoccorso, topografia, orientamento, nel corso delle 7 uscite pratiche precedute da altrettante lezioni teoriche serali. Le uscite sono state effettuate in Val d’Ultimo, nel gruppo delle Maddalene, nelle Odle in Val di Funes, in Val dei Monzoni in Val di Fassa, in Val Pusteria e per finire con la traversata del sottogruppo della Campa dal Grosté a Tovel, di cui si allega fotografia sul tetto della malga Spora. In occasione della cena di fine corso, sono stati consegnati gli attestati di partecipazione a: Luisa Barbacovi, Claudio Lorandini, Roberto Marini, Erika Bonadiman, Mauro Viola, Nicola Torresani, Franco Zucal, Bruno Sembianti, Gilberto Gottardi, Claudia Nardelli, Susanna Menapace, Federico Mendini, Veronica Rossi. I partecipanti al corso di sci