il grande musicista
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DOMENICA 28 FEBBRAIO 2010 Ministero boccia «Natale a Beverly Hills»: niente fondi ROMA. «Natale a Beverly Hills», il cinepanettone di Aurelio De Laurentis con la regia di Neri Parenti non è un film di interesse culturale nazionale e nemmeno d’essai e non ha quindi diritto al contributo del ministero dei beni culturali. Dopo le polemiche scoppiate a Natale e l’intervento del ministro Bondi, è arrivata la decisione ufficiale della direzione cinema del ministero. A sancire l’esclusione della pellicola, che ha registrato un calo di oltre due milioni rispetto agli incassi del 2008, sono state due commissioni, per l’interesse culturale e per i film d’essai. Pupo e il principe, boom d’ascolti ai «Raccomandati» Ex ballerino di «Amici» stupra donna: arrestato ROMA. Come era VITERBO. Ha stuprato prevedibile, l’effetto Sanremo ha fatto volare gli ascolti de «I raccomandati» di Raiuno, il programma condotto da Pupo ed Emanuele Filiberto che venerdì sera è stato visto da 5.612.000 spettatori con il 23,70 % di share, surclassando il debutto della nuova fiction di Canale 5 con la Ferilli e Bisio «Due imbroglioni e mezzo» (3.918.000, 16,76%). «Grazie al pubblico – esulta Pupo – che ci sostiene. Grazie a quanti si sono cimentati nella parodia di "Italia, amore mio" (vedi Elio e Fiorello, ndr.)». Inoltre la Rai vorrebbe affidare a Pupo ed Emanuele la conduzione del varietà «Ciak si canta», al via a febbraio, per il quale era stata annunciata la coppia Pino Insegno e Miriam Leone. l’ex moglie del suo migliore amico, con il quale aveva girato per locali ubriacandosi. Catello Miotto, 25 anni, originario di Napoli, residente a Bagnaia (Viterbo) è stato arrestato dai carabinieri. Il giovane, titolare di una scuola di ballo, era noto per aver partecipato nel 2003 come ballerino ad «Amici» di Maria De Filippi (parodiato anche da Fiorello). Miotto sapeva che la donna, 33 anni, era a casa del suo ex marito da sola per accudire la figlia di 6 anni. Si è fatto aprire e l’ha violentata. Sorpreso dall’ex marito, è stato arrestato. Ricorre l’anniversario della nascita del grande compositore polacco vissuto a Parigi, all’epoca IL GRANDE MUSICISTA 31 Da Cazzullo una rassegna competente e varia (ma snobba lo scoop sul Festival di Avvenire) La pagella di Prima pagina di Umberto Folena Conduttore Aldo Cazzullo (CORRIERE DELLA SERA) Com¿è andata SCELTA E LETTURA DEI QUOTIDIANI SELEZIONE DEI TEMI E COMPETENZA RAPPORTO CON GLI ASCOLTATORI n’altra prestazione di qualità da parte di Aldo Cazzullo, chiamato a condurre Prima pagina su Radio3 ogni anno a metà febbraio, tra le canzonette del Festival e i primi tepori primaverili. Ottima ma non impeccabile come quella dello scorso anno. Saranno inezie. Ma avendoci lui abituati bene, ci saremmo aspettati ben altra considerazione per lo scoop – termine abusato, ma in questo caso del tutto adeguato – della pubblicazione da parte di Avvenire, martedì scorso, dei flussi del televoto al Festival, dati tenuti gelosamente segreti dalla Rai in modo del tutto incomprensibile… prima che potessimo vederli. Cazzullo, martedì, non dice nulla delle cifre svelate, ma legge un commento di Bechis, da Libero, su Emanuele Filiberto scippato della vittoria. E il giorno dopo, mercoledì, ne parla leggendo il servizio di Repubblica che cita Avvenire. Se è su Repubblica è una notizia, ma se è su Avvenire non lo è? Semplice distrazione, nonostante il richiamo in prima pagina? Non si può dire che Cazzullo ci ignori; anzi ci legge e perfino U ci elogia (ieri mattina si è soffermato sul fondo di Francesco Riccardi su trend demografici e politica), anche se sempre in coda di trasmissione. E allora? Abbiamo dato, forse ingenerosamente, tanto spazio alle piccole crepe di una trasmissione costruita peraltro con grande sapienza, con un’attenzione certosina a tutte le voci dell’informazione quotidiana. Venerdì, ad esempio, sulla sentenza Mills esordisce con D’Avanzo di Repubblica, seguito però subito da Feltri del Giornale; e ancora Corriere, Unità e Libero, e poi la Stampa e il Riformista; la complessità era resa in modo impeccabile. Cazzullo si conferma preparatissimo. Mai un’indecisione e tantissime letture mai improvvisate, segno inequivocabile d’una levataccia mattutina. Nel dettaglio, da lunedì a venerdì Cazzullo legge 117 brani di 19 testate: Corriere 21; Repubblica 16; Stampa 10; Giornale 9; Libero e Sole 7; Avvenire e Messaggero 6; Fatto e Unità 5; Foglio, Italia Oggi e Riformista 4; Gazzetta dello Sport, Manifesto e Tempo 3; Europa 2; Osservatore Romano e Secolo XIX 1. centro culturale d’Europa Tra gli eventi, una messa celebrata a Cracovia dal cardinale Dziwisz Chopin, i 200 anni dell’esule del piano DI PIERACHILLE DOLFINI n uomo diviso in due. Tra la Polonia, sua terra natale, e Parigi, città che lo adottò e dove scrisse i suoi capolavori. Dove visse in mezzo agli artisti di Pigalle. Dove incontrò la scrittrice George Sand, sua compagna di arte e di vita. Il mondo celebra Chopin. Che per rendere omaggio alla Francia – da dove proveniva il padre – cambiò in Frédéric il suo nome di battesimo, Fryderyk Franciszek. Domani si celebrano i 200 anni della nascita del musicista, diviso da sempre tra il paesino di Zelazowa Wola, dove nacque il 1° marzo 1810 e la capitale francese, dove si trasferì nel 1831 e dove morì il 17 ottobre del 1849. Diviso in vita. Ma anche in morte. Sepolto nel cimitero di Père Lachaise a Parigi, il suo cuore riposa nella chiesa di Santa Croce a Varsavia. Lo chiese lui stesso. Varsavia lo celebra con una maratona lunga 171 ore. Tante quante sono quelle che intercorrono tra il 22 febbraio, data di nascita riportata sul certificato di battesimo, e il 1° marzo, giorno dichiarato dalla famiglia. Una maratona intitolata Il compleanno più lungo di Chopin, iniziata, appunto, il 22 febbraio, che si concluderà domani. Grandi interpreti si sono dati il cambio in questa staffetta: Rafal Blechacz, vincitore nel 2005 del Concorso Chopin – manifestazione che nel 1960 fece conoscere al mondo Maurizio Pollini –, Ivo Pogorelich, Murray Perahia. Oggi sono attesi Martha Argerich e Daniel Barenboim. Mentre a Cracovia, l’arcivescovo della città, il cardinale Stanislaw Dziwisz, celebrerà una messa in U ricordo del compositore. Domani, cuore delle celebrazioni sarà il paese natale di Zelazowa Wola. Ma l’attenzione sarà puntata anche sulla riapertura, nella capitale, del Museo Chopin, ristrutturato in chiave multimediale da due italiani, gli architetti Mara Servetto e Ico Migliore. Chopin come marchio per rilanciare la Polonia, terra sempre presente nelle pagine dell’autore, nella malinconia delle Mazurke o negli echi popolari di Studi e Preludi. Chopin diventato nel 2007 il protagonista di un videogioco, Eternal sonata, basato su elementi musicali contenuti nelle sue opere. Chopin presto in un film, The Flying machine. La pellicola in 3D di Martin Clapp e Marek Skrobecki, nella quale gli attori interagiscono con cartoni animati, vede tra i pro- il musicista De Maria: «Nelle sue note il cuore dell’attualità, altro che Sanremo» ne». In che senso? «Perché è capace di emozionare nel Notturno di profondo anche chi è a digiuno di Chopin? Più atmusica classica. Racconta i turbatuale delle canmenti dell’uomo. Gli sconvolgimenti zoni di Sanredell’anima. E per questo penso che mo». Certo, ponessuno meglio degli adolescenti, tresti pensare alle prese con cambiamenti fisici e che Pietro De intellettuali, possa comprenderlo». Maria sia un po’ Se il compositore fosse qui oggi podi parte: ha esetrebbe partecipare ai nostri talent guito dal vivo l’integrale delle comshow come «Amici» o «X Factor»? posizioni per pianoforte del musici«Beh, non ce lo vedo proprio. Anche sta polacco, ha portato le pagine delperché non amava suonare in publ’artista in tutto il mondo, Varsavia e blico. Il meglio di sé lo dava duranParigi, comprese ed entro il 2011 te le lezioni. Lo raccontano le testipubblicherà in disco con la Decca monianze dei suoi allievi. Forse al’opera omnia dell’autore. prirebbe una scuola di musica per Ai sei cd già in commercio, a breve scoprire talenti, ma anche per risi aggiungeranno gli portare la gente a Scherzi prima del teatro, per dire che «Eseguendo dal vivo gran finale con Mala musica classica zurke, Rondò e le cenon è sinonimo di tutte le sue opere ho leberrime Polacche noia, come qualche davvero capito come dedicate dal compubblicità ci ha fatpositore alla sua terto credere. E si dasi possano esprimere ra. Ma poi il pianista rebbe da fare per rigioia e dolore con la veneziano, classe cucire la frattura che 1967, che domani sola forza della musica» si è creata tra pubsarà in concerto al blico e musicisti». Bellini di Catania, ti Che frattura? spiega perché un Preludio è più mo«Nel Novecento i compositori si soderno dei brani di Arisa o di Marco no spinti troppo in là. Hanno intelMengoni. lettualizzato la musica. E se il pub«La musica di Chopin racconta una blico non capiva, lo accusavano di igamma di emozioni che le canzoni gnoranza. Un atteggiamento che ha di oggi non sanno esprimere: in poscoraggiato il pubblico e tenuto lonche battute trovi la gioia di vivere, tani molti giovani». ma anche il dolore, la spensieratezChi le ha fatto amare Chopin? za. Con una grande forza dramma«I miei genitori non sono musicisti, tica. I brani di Sanremo, al massimo, ma in casa avevamo molti dischi. Da raccontano un sentimento». piccolo ascoltavo Rubinstein che D’accordo, De Maria, ma oggi nell’i suonava Chopin. E immaginavo che Pod i giovani hanno il pop, non Choun giorno lo avrei suonato anch’io. pin... Ci sono riuscito. Chopin è sempre «Certo, la musica classica trova postato nel mio repertorio, ma solo afco spazio in tv. Ma soprattutto è lafrontando l’integrale delle sue opetitante nelle scuole, dove dovrebbe re ho potuto rendermi conto della essere insegnata sin dalle elemensua grandezza, di come abbia saputari. Io ho tre figli: non pretendo che to creare timbri e colori che prima di diventino musicisti – decideranno lui non esistevano. E ogni volta che loro che strada seguire –, ma vorrei lo affronto scopro sempre qualcosa almeno che la musica fosse parte di nuovo e resto stupito da quante edella loro formazione, al pari della mozioni ha saputo raccontare. Eletteratura e delle scienze. Per capimozioni che cerco di far arrivare al re e amare i capolavori della classipubblico perché sono convinto che ca occorre un’educazione, altrimenti la musica debba parlare prima di di fronte al primo concerto scatta la tutto al cuore delle persone». noia. Anche se Chopin fa eccezioPierachille Dolfini «U tagonisti il pianista cinese Lang Lang, che proprio a Varsavia, il 7 gennaio, ha aperto le celebrazioni per l’anniversario chopiniano. Anche Parigi rende omaggio al compositore. Una mostra, Chopin. La note bleu, al Museo della vita romantica. Diversi concerti – anche qui arriveranno la Argerich e Barenboim insieme a Krystian Zimerman, polacco come Chopin e grande interprete delle sue pagine – in programma alla Biblioteca polacca, al Museo d’Orsay e al Teatro degli Champs-Elysees e alla Salle Pleyel, che prende il nome dalla marca dei pianoforti suonati dal musicista. E proprio gli strumenti Pleyel saranno i protagonisti della giornata che il Teatro alla Scala domani dedica al compositore. Alain Planès eseguirà Chopin su due esemplari del 1839 e del 1852 per evocare il suono che Chopin avvertiva mentre componeva. Il teatro milanese omaggia Chopin anche con un ciclo di concerti che lo affiancano a Schumann (anche del compositore tedesco nel 2010 si celebrano i 200 anni della nascita): protagonisti Pollini, Barenboim, Lang Lang ed Evgenij Kissin. E anche la televisione – ma, purtroppo, non il servizio pubblico – si mobilita. Iris, canale visibile gratis sul digitale terrestre, programma otto appuntamenti dedicati al musicista. Si parte domani alle 21 con Andrea Bocelli che racconterà il suo legame con il compositore polacco. Iris manderà in onda, sino al 18 aprile (ore 10) e sempre preceduta da una conversazione con un personaggio del mondo musicale, l’integrale delle opere di Chopin. Una maratona registrata all’Auditorium con allievi e maestri dell’Accademia pianistica internazionale di Imola. il biografo Rattalino: «Ora si deve recuperare la portata spirituale della sua arte» n rima an«Sul fatto che Chopin nella sua mucora che sica si sia messo a nudo. Abbia racnelle contato la sua vita, i suoi dubbi, le sue idee innosue domande. Un grande travaglio vative, nella che ha superato attraverso la musicapacità di daca. Una "terapia" che può essere vare un deciso lida ancora oggi perché le sue pagicambio di rotne sono uno specchio nel quale gli ta alla storia ascoltatori, specie i giovani, possodella musica, no ritrovarsi». Piero Rattalino Ma questo non rischia di mettere in pensa che la ombra i meriti "musicali" di Chograndezza di Chopin stia nella «ricpin? chezza della sua vita spirituale». In«Anzi, li esalta. Pur avendo scritto tesa come capacità «di catturare e quasi esclusivamente solo per il piamettere sul pentagramma i sentinoforte Chopin è riuscito a influenmenti dell’uomo» spiega il musicozare tutta la storia della musica. Perlogo che, proprio per i duecento anché è uscito dalle convenzioni del ni della nascita del compositore posuo tempo. Ha avuto il coraggio di lacco ha pubblicato con Laterza rompere gli schemi, lavorando sul Chopin racconta suono, ma sopratChopin, una biogradescrivendo la «I giovani oggi possono tutto fia in forma di rocomplessità della vimanzo. «Una ricta umana. Quella ritrovarsi nel suo uso chezza spirituale – che avrebbe dovuto della musica come una auspica Rattalino – raccontare in una che l’anniversario grande opera lirica terapia dell’anima. Del che stiamo celeche, però, non vide resto stava per scrivere mai la luce». brando dovrebbe spingere a recuperaUn’opera? anche un’opera lirica» re». «Chopin doveva veVuole dire, Rattalinire in Italia a stuno, che la lezione di Chopin è stata diare il melodramma per poi tornadimenticata? re in patria e scrivere una grande o«Oggi purtroppo molti interpreti delpera epica. La Polonia puntava molle sue opere – ma il mio è un discorto su di lui, così come la Russia aveso che si potrebbe tranquillamente va fatto con Glinka che scrisse Una allargare anche ad altri autori – sovita per lo zar. Ma il progetto non no molto più attenti agli aspetti forandò mai in porto: le difficoltà ecomali e strutturali del compositore nomiche lo trattennero a Parigi dopiuttosto che a quelli psicologici ed ve insegnava musica. Continuò a emotivi. Preferiscono avvitarsi su escrivere per il pianoforte guadalementi intellettuali piuttosto che gnandosi il successo che lo accomandare alla ricerca della ricchezza, pagna ancora oggi. Chopin ebbe soin termini umani, che ogni partitulo un momento sfavorevole, intorra nasconde. Ne escono, quindi, ecno agli anni Venti e Trenta del secocellenti prove, ma senza anima, che lo scorso quando la sua musica era rischiano di creare seri danni?». considerata troppo sentimentale. Danni a chi? Ma oggi, insieme a Beethoven, è un «Al pubblico della musica classica. punto saldo del repertorio pianistiUn atteggiamento del genere non ha co». conquistato nuovi ascoltatori, ha Se dovesse fare una classifica con i mantenuto quelli già esistenti che, più grandi interpreti di Chopin chi però, prima o poi andranno esauricorderebbe? rendosi. Ripensare all’interpretazio«Tutti suonano Chopin. Ma sono pone di Chopin potrebbe portare nelchi quelli che lo hanno restituito in le sale da concerto giovani che sino tutta la sua grandezza. Penso a Paad ora hanno faticato ad avvicinarderewski, Cortot, Horowitz, Arrau e si alla musica classica». Benedetti Michelangeli». E su che cosa si dovrebbe far leva? Pierachille Dolfini P Chopin nell’unica foto esistente: un dagherrotipo eseguito a Parigi nel 1849 NEI NEGOZI DALLE MITICHE INCISIONI DI RUBINSTEIN A BENEDETTI MICHELANGELI E POLLINI TUTTO CHOPIN TRA CD E LETTERATURA Incisioni storiche. Quelle leggendarie di Arthur Rubinstein (pubblicate da Sony), quelle intense di Alfred Cortot (ripubblicate da Naxos) e quelle appassionate di Martha Argerich (su etichette Emi e Deutsche Grammophon). La perfezione dello Chopin di Arturo Benedetti Michelangeli e la lettura moderna di Maurizio Pollini che a breve, con la Deutsche Grammophon, pubblicherà un disco che raccoglie il meglio delle sue riletture chopiniane. Dischi, quelli di Pollini che interpreta Chopin, entrati anche nelle classifiche di pop. Due le Chopin edition che raccolgono il meglio delle interpretazioni degli ultimi anni: la Emi pubblica 16 cd, la Deutsche Grammophon 17. Continua su etichetta Decca l’integrale eseguita da Pietro De Maria che oggi fa uscire le Mazurke. Non poteva mancare il Chopin del cinese Lang Lang alle prese con i due Concerti per pianoforte e orchestra con i Wiener diretti da Mehta, ma anche quello della connazionale Yuja Wang che si cimenta con gli Studi. Ricco anche il fronte librario. Piero Rattalino ha fatto uscire per Laterza una biografia sotto forma di romanzo, «Chopin racconta Chopin». Zecchini si appresta a pubblicare «Il pedale di Chopin» di Francesco Giammarco, ma anche le biografie di due grandi interpreti chopiniani come Cortot e Alfred Brendel. (P.Dolf.)