Nostra Signora di Guadalupe

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Nostra Signora di Guadalupe
Nostra Signora di Guadalupe
Nostra Signora di Guadalupe
Coordinate geografiche: 19°29′04″N 99°07′02″W
Nostra Signora di Guadalupe è l'appellativo con cui i cattolici
venerano Maria in seguito a un'apparizione avvenuta in Messico nel
1531.
Secondo il racconto tradizionale, Maria apparve a Juan Diego
Cuauhtlatoatzin, un azteco convertito al cristianesimo, sulla collina del
Tepeyac a nord di Città del Messico, più volte tra il 9 e il 12 dicembre
1531. Il nome Guadalupe sarebbe stato dettato da Maria stessa a Juan
Diego: alcuni hanno ipotizzato che sia la trascrizione in spagnolo
dell'espressione azteca Coatlaxopeuh, "colei che schiaccia il serpente"
(cfr. Genesi 3,14-15 [1]).
A memoria dell'apparizione, sul luogo fu subito eretta una cappella,
sostituita dapprima nel 1557 da un'altra cappella più grande, e poi da
un vero e proprio santuario consacrato nel 1622. Infine nel 1976 è stata
inaugurata l'attuale Basilica di Nostra Signora di Guadalupe.
La Vergine di Guadalupe
Nel santuario è conservato il mantello (tilma) di Juan Diego, sul quale
è raffigurata l'immagine di Maria, ritratta come una giovane indiana:
per la sua pelle scura ella è chiamata dai fedeli Virgen morenita ("Vergine meticcia"). Nel 1921 un attentato
dinamitardo tentò di distruggere il mantello, ma esso rimase intatto.
L'apparizione di Guadalupe è stata riconosciuta dalla Chiesa cattolica e Juan Diego è stato proclamato santo da papa
Giovanni Paolo II il 31 luglio 2002.
La Madonna di Guadalupe è venerata dai cattolici come patrona e regina del continente americano. La sua festa si
celebra il 12 dicembre, giorno dell'ultima apparizione.
Il racconto delle apparizioni
Secondo il racconto tradizionale, Juan Diego vide per la prima volta la Madonna la mattina del 9 dicembre 1531,
sulla collina del Tepeyac vicino a Città del Messico. Ella gli chiese di far erigere un tempio in suo onore ai piedi del
colle: Juan Diego corse a riferire il fatto al vescovo Juan de Zumarrága, ma questi non gli credette. La sera,
ripassando sul colle, Juan Diego vide per la seconda volta Maria, che gli ordinò di tornare dal vescovo l'indomani. Il
vescovo lo ascoltò di nuovo e gli chiese un segno che provasse la veridicità del suo racconto.
Juan Diego tornò quindi sul Tepeyac e vide per la terza volta Maria, che gli promise un segno per l'indomani. Il
giorno dopo, però, Juan Diego non poté recarsi sul luogo delle apparizioni in quanto dovette assistere un suo zio,
gravemente malato. La mattina dopo, 12 dicembre, lo zio appariva moribondo e Juan Diego uscì in cerca di un
sacerdote che lo confessasse. Ma Maria gli apparve ugualmente, per la quarta e ultima volta, lungo la strada: gli disse
che suo zio era già guarito e lo invitò a salire di nuovo sul colle a cogliere dei fiori. Qui Juan Diego trovò il segno
promesso: dei bellissimi fiori di Castiglia, fioriti fuori stagione in una desolata pietraia. Egli ne raccolse un mazzo
nel proprio mantello e andò a portarli al vescovo.
Di fronte al vescovo e ad altre sette persone presenti, Juan Diego aprì il mantello per mostrare i fiori: ed ecco,
all’istante sulla tilma si impresse e si rese manifesta alla vista di tutti l'immagine della S. Vergine Maria. Di fronte a
tale prodigio, il vescovo cadde in ginocchio, e con lui tutti i presenti. La mattina dopo Juan Diego accompagnò il
presule al Tepeyac, per indicargli il luogo in cui la Madonna aveva chiesto Le fosse innalzato un tempio e
l'immagine venne subito collocata nella cattedrale.
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Nostra Signora di Guadalupe
L'immagine sul mantello
A causa della sua asserita origine miracolosa, l'immagine della Madonna di Guadalupe è oggetto di devozione
paragonabile a quella rivolta alla Sindone. La sua fama si sparse rapidamente anche al di fuori del Messico: nel 1571
l'ammiraglio Gianandrea Doria ne possedeva una copia, dono del re Filippo II di Spagna, che portò con sé sulla
propria nave nella battaglia di Lepanto. Negli anni venti del XX secolo i Cristeros, contadini messicani ribelli contro
il governo anticlericale, portavano in battaglia l'immagine della Virgen morenita sulle proprie bandiere.
Il mantello è del tipo chiamato tilma: si tratta di due teli di ayate (fibra d'agave) cuciti insieme. L'immagine di Maria
è di grandezza lievemente inferiore al naturale, alta 143 cm. Le sue fattezze sono quelle di una giovane meticcia: la
carnagione è scura. Maria è circondata dai raggi del sole e ha la luna sotto ai piedi; indossa una cintura di colore
viola che, tra gli aztechi, indicava lo stato di gravidanza; sotto la luna vi è un angelo dalle ali colorate di bianco,
rosso e verde (i colori dell'attuale bandiera messicana), che sorregge la Vergine.
La figura ha caratteristiche particolari che la ricollegano a divinità della religione azteca. Il mantello verde e blu con
cui la Madonna appare iconografata era un simbolo tipico della duplice divinità chiamata Ometeotl. La Luna è un
simbolo ricorrente nelle raffigurazioni pagane, quasi sempre associato alle divinità femminili. Elemento non
trascurabile è il luogo dell'apparizione, ovvero la collina di Tepeyac, sulla quale sorgeva un tempio dedicato ad una
dea locale la cui pianta sacra era proprio l'agave associata all'apparizione mariana.
Alcuni autori, che hanno eseguito degli studi scientifici sul mantello, sostengono che effettivamente l'immagine non
sia dipinta; essa presenterebbe inoltre caratteristiche particolari difficili da spiegare naturalmente. Altri autori, sulla
base di altri studi, sostengono invece che sia vero il contrario.
Alcuni dati portati a sostegno dell'ipotesi miracolosa:
• Già nel 1666 la tilma fu esaminata da un gruppo di pittori e di medici per verificarne la natura miracolosa: essi
asserirono che era impossibile che l'immagine, così nitida, fosse stata dipinta sulla tela senza alcuna preparazione
di fondo, e inoltre che nei 135 anni trascorsi dall'apparizione, nell'ambiente caldo e umido in cui era conservata,
essa avrebbe dovuto distruggersi. Nel 1788, per provare sperimentalmente questo fatto, venne eseguita una copia
sullo stesso tipo di tessuto: esposta sull'altare del santuario, già dopo soli otto anni era rovinata. Al contrario
l'immagine originale, dopo quasi 500 anni, è ancora sostanzialmente intatta.
• Nel 1936 il chimico Richard Kuhn esaminò due fili del tessuto, non trovandovi alcuna traccia di coloranti.
• Nel 1979 Philip Serna Callahan scattò una serie di fotografie all'infrarosso. L'esame di queste foto rivelò che,
mentre alcune parti dell'immagine erano dipinte (potrebbero essere state aggiunte in un secondo momento), la
figura di Maria era impressa direttamente sulle fibre del tessuto; solo le dita delle mani apparivano ritoccate per
ridurne la lunghezza.
• Nel 1951 il fotografo José Carlos Salinas Chávez dichiarò che in entrambe le pupille di Maria, fortemente
ingrandite, si vedeva riflessa la testa di Juan Diego. Nel 1977 l'ingegnere peruviano José Aste Tonsmann analizzò
al computer le fotografie ingrandite di 2500 volte e affermò che si vedono ben cinque figure: Juan Diego nell'atto
di aprire il proprio mantello, il vescovo Juan de Zumárraga, due altri uomini (uno dei quali sarebbe quello
originariamente identificato come Juan Diego) e una donna. Al centro delle pupille si vedrebbe inoltre un'altra
scena, più piccola, anche questa con diversi personaggi. Nella puntata di Voyager (programma televisivo) del 12
ottobre 2009, viene detto che i personaggi fino a quel momento trovati sono 13.
Questi invece sono dati portati a sostegno dell'ipotesi contraria[2] :
• Elaborazioni fotografiche ottenute con tecnica di ripresa ai raggi infrarossi evidenziano alcuni ritocchi successivi
e rendono lecita l’ipotesi che l’autore abbia realizzato il contorno della figura a mo’ di schizzo, per poi colorarla.
• Nel 1556, nel corso di un esame del mantello, fu affermato[2] che l'effigie fosse stata dipinta dal “pittore indiano
Marcos” (che alcuni studi riconducono a Marcos Cipac d'Aquino, un artista azteco dell'epoca) l'anno prima.
• Nel 1982 José Sol Rosales esaminò il tessuto al microscopio e affermò che la colorazione dell'immagine è dovuta
ad alcuni pigmenti già disponibili ed utilizzati nel XVI secolo.
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• Le caratteristiche dell'immagine rispecchiano gli schemi dell'arte figurativa spagnola, del XVI secolo, avente
come oggetto le rappresentazioni mariane; la tradizione su Juan Diego invece, secondo alcuni studi, risalirebbe al
secolo successivo.
• L'esistenza stessa di Juan Diego è stata decisamente messa in dubbio, anche da importanti esponenti cattolici, nel
periodo del processo di canonizzazione di Juan Diego, come ad esempio da Guillermo Schulemburg Prado
membro della Pontificia Accademia Mariana e primo amministratore (per trent'anni) della basilica di Guadalupe;
dall'ex nunzio apostolico messicano, Girolamo Prigione; dall'arcivescovo polacco Edward Nowak, segretario
della Congregazione per le Cause dei Santi ("sull'esistenza di questo Santo si sono sempre avuti forti dubbi. Non
abbiamo documenti probatori ma solo indizi. [...] Nessuna prova presa singolarmente dimostra che Juan Diego sia
esistito", in un'intervista al quotidiano Il Tempo).
• L'immagine che si vede nelle pupille ha una risoluzione troppo bassa per poter affermare con certezza che vi si
vedano i personaggi che alcuni affermano di riconoscere. Gli scettici liquidano questa affermazione come un caso
di pareidolia, la tipica tendenza umana a ricondurre a forme note degli oggetti o dei profili dalla forma casuale.
Bibliografia
• L. Schiatti, La Madonna di Guadalupe. Dono di Dio o dipinto dell'uomo?, San Paolo Edizioni, 2008
• Claudio Perfetti, La madonna di Guadalupe. Fascino e mistero d'una immagine (Messico, 1531), San Paolo
Edizioni, 2003
• Manuela Testoni, Guadalupe. Storia e significato delle apparizioni, San Paolo Edizioni, 1998
• Rodriguez Guadalupe M.; Manello M. Piera, Le apparizioni di Nostra Signora di Guadalupe. Una lettura
catechetica, Editrice LAS (Libreria Ateneo Salesiano), 2001
• Elizondo Virgil, Guadalupe. Madre della nuova creazione, Cittadella, 2000
Voci correlate
• Maria (madre di Gesù)
• Basilica di Nostra Signora di Guadalupe
• Apparizioni e altre manifestazioni mariane
Collegamenti esterni
• Omelia [3] di Giovanni Paolo II per il 450º anniversario dell'apparizione (12 dicembre 1981)
• Articolo di Maria Di Lorenzo [4]
• La Madonna di Guadalupe: un caso di "inculturazione" miracolosa [5] di Giulio Dante Guerra su Cristianità n.
205-206 (1992) (contiene anche le prove scientifiche)
• Articolo di Silvano Fuso dal sito http://www.vialattea.net [6]
• La storia della Madonna di Guadalupe [7]
• (EN) Articolo sul sito del CICAP [8]
• (EN) 'Miraculous' Image of Guadalupe, sul sito del CISCOP [9], Committee for the Scientific Investigation of
Claims of the Paranormal
• Movimento d'Amore San Juan Diego dedicato a Nostra Signora di Guadalupe [10]
• Alessandro Vigiani (Università di Siena), La Vergine di Guadalupe: genesi e significati di un simbolo messicano
[11]
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Nostra Signora di Guadalupe
Altri progetti
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Wikimedia Commons contiene file multimediali su Nostra Signora di Guadalupe
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Wikipedia Commons
Riferimenti
[1] http:/ / www. laparola. net/ wiki. php?riferimento=Gn3%2C14-15& formato_rif=vp
[2] *(EN) D.A. Brading, Mexican Phoenix: Our Lady of Guadalupe, 2001, Cambridge, Cambridge University Press.
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[3]
[4]
[5]
[6]
(EN) Philip Serna Callahan, The Tilma under Infra-red Radiation, 1981, Washington, Center for Applied Research in the Apostolate.
(EN) Joe Nickell, "Image of Guadalupe: myth- perception" in Skeptical Inquirer 21:1, gennaio/febbraio 1997
(EN) Joe Nickell, John F. Fischer, "The Image of Guadalupe: A folkloristic and iconographic investigation" in Skeptical Inquirer 9:3,
autunno 1985
• (EN) Jody Brant Smith, The Image of Guadalupe, 1983, Garden City, N.Y.: Doubleday.
• Articolo su www.chiesa.espressonline.it (http:/ / www. chiesa. espressonline. it/ dettaglio. jsp?id=7642) del
http:/ / www. vatican. va/ holy_father/ john_paul_ii/ homilies/ 1981/ documents/ hf_jp-ii_hom_19811212_guadalupe_it. html
http:/ / www. sanpaolo. org/ madre06/ 0401md/ 0401md23. htm
http:/ / www. alleanzacattolica. org/ indici/ articoli/ guerragd205_206. htm
http:/ / www. vialattea. net/ esperti/ php/ risposta. php?num=5147
[7] http:/ / www. mariadinazareth. it/ guadalupe%20apparizione. htm
[8] http:/ / www. cicap. org/ en_artic/ at101024. htm
[9] http:/ / www. csicop. org/ sb/ show/ miraculous_image_of_guadalupe/
[10] http:/ / www. conchiglia. net/
[11] http:/ / docenti. lett. unisi. it/ files/ 42/ 1/ 4/ 1/ a. a. _2004_2005_Alessandro_Vigiani. pdf
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Fonti e autori del articolo
Fonti e autori del articolo
Nostra Signora di Guadalupe Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=27491980 Contributors: .anaconda, AttoRenato, BR, Cialz, DonPaolo, Eltharion, Ggg, Gig, Gipsy, Hal8999, Il
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