volantino iniziativa - Provincia di Verona
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I martedì del festival Martedì 8 luglio, ore 16.30, 18.30, 21.00 Martedì 15 luglio, ore 16.00, 18.00, 20.00 Tango Libre Lei (Tango (Her, USA, 2013, 126’) Libre, Francia/Belgio, 2012, 98’) Frédéric Fontaine Versione originale con sottotitoli in italiano Occhi di donna Giugno-luglio 2014 - Cinema Kappadue Spike Jonze , sceneggiatura: Philippe Blasband, Regia: Anne Paulicevich, fotografia: Virginie Saint-Martin, interpreti: François Damiens, Sergi López, Jan Hammenecker , fotografia: Hoyte van Hoytema, Regia e sceneggiatura: musica: Arcade Fire, interpreti: Joaquin Phoenix, Amy Adams, Scarlett Johansson «Donne che amano troppo. La spiritata Alice ha un figlio e due “mariti”, amici per la pelle, tutti e due robusti, tutti e due chiusi nello stesso carcere. Ma ha anche uno spasimante, timidissimo, imbelle, un tipo solitario che frequenta il suo stesso corso di tango. E fa il secondino, quindi scopre pian piano la curiosa e implacabile geometria affettiva che lega quei due galeotti e la trepida Alice (il genere di attrice, incantevole senza essere bella, né brutta, né ridicola, che non troverete mai in un film italiano». Fabio Ferzetti, Il Messaggero «L’amore è un tema talmente inflazionato nel cinema, da ricadere spesso in facili cliché. Quando si tratta di sentimenti oramai i film tendono a ripetersi… Jonze è stato abile nel disegnare i tratti dell’esistenza umana, nel raccontare le fragilità di coppia che richiamano alla mente sporadici esempi come il Gondry di Se mi lasci ti cancello o 500 giorni insieme di Marc Webb. Un film di recitazione, fatto di dialoghi intensi, che andrebbe visto in lingua originale, per poter apprezzare appieno le interpretazioni magistrali, su tutte quella della Johansson che con il solo uso della voce riesce a rendere vero e reale un personaggio che non compare neanche per un secondo sul grande schermo». Aureliano Verità, Il Fatto Quotidiano Giugno: giovedì 5, lunedì 9, giovedì 12, lunedì 16, giovedì 19, lunedì 23, martedì 24, lunedì 30. Luglio: martedì 1, lunedì 7, martedì 8, martedì 15 Cinema Kappadue Verona, via Rosmini, 1/B tel. 045 800 58 95 Verona Film Festival Verona, via Leoncino, 6 tel. 045 800 53 48 www.imartedidelfestival.comune.verona.it I martedì del festival Occhi di donna soslibri non buttare i tuoi vecchi libri, possono servire ancora! [email protected] sgombero senza spese Gli insegnanti che avessero bisogno di testi, in italiano o in lingue straniere, possono inviarci una e-mail con i titoli cercati, se li abbiamo li metteremo a loro disposizione. Versione originale con sottotitoli in italiano Giovedì 5 giugno, ore 16.30, 18.30, 21.00 Lunedì 9 giugno, ore 16.00, 18.30, 21.00 Colazione da Tiffany C’era una volta a New York Biglietto intero Euro 6,00 (Breakfast (The Biglietto ridotto Euro 4,50 Associazioni di cultura cinematografica, Cral Comune di Verona, Acli, Agis, Arci-Uisp, Enal-etl, militari, studenti universitari, iscritti Università Terza Età. , sceneggiatura: George Axelrod, Regia: fotografia: Franz Planer, musica: Henry Mancini, interpreti: Audrey Hepburn, George Peppard, Patricia Neal , sceneggiatura: James Gray e Ric Menello, Regia: fotografia: Darius Khondji, musica: Christopher Spelman, interpreti: Marion Cotillard, Joaquin Phoenix, Jeremy Renner «Scritto da George Axelrod e tratto da un romanzo di Truman Capote. Girato nell’ottobre 1960 e sottovalutato dai critici dell’epoca. Non potevano sapere che apriva il nuovo cinema hollywoodiano degli anni ‘60. Holly giovane donna di piccole virtù, arriva a New York decisa a sposare un milionario e intanto si vende a 50 dollari a prestazione, finché, vestita da Givenchy, si affaccia al prestigioso numero 727 della Quinta Strada. È una sognatrice, non una prostituta. S’innamora, ricambiata, di Paul Varjak, che incassa 1000 dollari come buonuscita dalla sua protettrice. Insieme trovano la libertà e guariscono dalle loro insicurezze». Morando Morandini «1921. Due sorelle polacche, Ewa e Magda, arrivano a Ellis Island. New York, però, non è la terra promessa ma una trappola. Magda, tubercolotica, è messa in quarantena; Ewa, decisa a tutto per liberarla, è costretta a prostituirsi nei bassifondi di Manhattan. Nella generazione dei registi tra i quaranta e i cinquant’anni, James Gray è il più sottovalutato. Anche questa volta, a Cannes, un suo film è passato sotto silenzio: eppure si tratta di un’opera per molti versi ammirevole, un melodramma austero e classicheggiante che non è assurdo paragonare a Il giglio infranto di Griffith. Piuttosto controcorrente rispetto alle mode cinematografiche, d’accordo: ma è il film importante di un regista che il tempo provvederà a risarcire». Roberto Nepoti, la Repubblica Giugno-luglio 2014 - Cinema Kappadue Biglietto ridotto speciale over 60 Euro 4,00 Progetto grafico di Corrado Bosi, cdf-ittica.it n at Tiffany’s, Usa, 1961, 115’) Blake Edwards Immigrant, Usa, 2013, 120’) James Gray Versione originale con sottotitoli in italiano Giovedì 12 giugno, ore 16.00, 18.30, 21.00 Lunedì 16 giugno, ore 16.30, 18.30, 21.00 Giovedì 19 giugno, ore 16.30, 18.30, 21.00 In grazia di Dio Via Castellana Bandiera Giovane e bella Irma la dolce (Italia, 2014, 127’) (Italia, 2013, 92’) (Jeune (Irma Edoardo Winspeare , sceneggiatura: Anna Boccadamo, Regia: Alessandro Valenti e Edoardo Winspeare, fotografia: Michele D’Attanasio, musica: Gabriele Rampino, interpreti: Celeste Casciaro, Laura Licchetta, Anna Boccadamo «Esplodono ancora le luci del Salento nel film In grazia di Dio. Quattro donne di tre generazioni diverse (madre, figlie e nipote), che devono affrontare il fallimento dell’impresa familiare e il conseguente pignoramento della casa, vanno a vivere in campagna e decidono di ripartire da zero. Il tempo sembra essersi fermato. Come in una favola aspra, che racconta la crisi economica con la durezza ma anche con gli improvvisi squarci, prima invisibili, di un’altra vita possibile. Il cinema di Winspeare si rimette completamente in gioco, con la sua fisicità nel far sentire addosso la terra e il cielo, il calore opprimente. Ma è anche un’opera en plein air, sorta di personalissimo e rarissimo caso di “realismo poetico” nel nostro cinema». Simone Emiliani, FilmTv Emma Dante & jolie, Francia, 2013, 94’) François Ozon Lunedì 23 giugno, ore 16.00, 18.30, 21.00 la Douce, USA, 1963, 142’) Billy Wilder , sceneggiatura: Emma Dante e Giorgio Vasta, Regia: fotografia: Gherardo Gossi, interpreti: Emma Dante, Alba Rohrwacher, Elena Cotta , fotografia: Pascal Marti, Regia e sceneggiatura: musica: Philippe Rombi, interpreti: Marine Vacth, Géraldine Pailhas, Frédéric Pierrot , sceneggiatura: Billy Wilder e I.A.L. Diamond, Regia: fotografia: Joseph LaShelle, musica: André Previn, interpreti: Jack Lemmon, Shirley MacLaine, Lou Jacobi «Uscito dalla Mostra di Venezia con la Coppa Volpi alla brava Elena Cotta, il primo film di Emma Dante, da un suo libro, è una vera rivelazione che tiene conto della fisicità del suo credo di palcoscenico. Che si rispecchia nella storia di una mancata precedenza di due auto in un vicolo di Palermo dove due donne si fronteggiano senza arretrare. Il film è un crescendo anche buffo, a lungo covato, di psicomanie distorte, folklorismi elevati alla vita virtuale della televisione e alla mania dell’evento. Il finale è uno dei più inventivi della storia del cinema». Maurizio Porro, Corriere della Sera «A 17 anni, Isabelle si prostituisce. Lo fa senza motivo. Non ne ha bisogno. E poi non lo spende il denaro dei clienti: lo infila in una borsa, banconota su banconota. I genitori sono separati, ma non si può dire che ne soffra. La sua vita è la vita normale di una adolescente. Ozon dimostra una straordinaria finezza di approccio. E, in una sospensione di giudizio che non si traduce mai in indifferenza, registra questa storia di giovinezza rapita con sensibilità e limpidezza di stile. Quanto alla giovane modella Marina Vacht, con la sua imperfetta bellezza, la sua scostante riservatezza e le sue inattese tenerezze, è una Isabelle tanto conturbante quanto imperscrutabile». Alessandra Levantesi, La Stampa «Giovane prostituta parigina s’innamora di un ex poliziotto geloso che pretende che frequenti soltanto un cliente, un certo Lord X. Che è poi lui travestito. S’ingelosisce anche del suo alter ego e finge di sopprimerlo. Da una commedia francese (1956) di Alexandre Breffort, Wilder ha tratto, sullo sfondo di una Parigi ricostruita in studio (dal vecchio Alexandre Trauner) più vera del vero, una paradossale farsa drammatica sul tema dello sdoppiamento e del travestimento. MacLaine ottima, Lemmon istrione acrobatico. Oscar a André Previn per le musiche. Tra i film comici di Wilder è il più vicino al dramma». Morando Morandini Martedì 1 luglio, ore 16.30, 18.30, 21.00 Lunedì 7 luglio, ore 16.00, 18.00, 20.00 Versione originale con sottotitoli in italiano Martedì 24 giugno, ore 16.00, 18.30, 21.00 Lunedì 30 giugno, ore 16.30, 18.30, 21.00 Foxfire - Ragazze cattive Bling Ring In Trance Marnie (Foxfire, Francia/Canada, 2013, 143’) (The Bling Ring, USA, 2013, 90’) (Trance, Francia/Gran Bretagna, 2013, 101’) (Marnie, USA, 1964, 130’) Sofia Coppola Laurent Cantet Danny Boyle Alfred Hitchcock , sceneggiatura: Robin Campillo Regia: e Laurent Cantet, fotografia: Pierre Milon, musica: Timber Timbre, interpreti: Ali Liebert, Michelle Nolden, Tamara Hope , sceneggiatura: Sofia Coppola e Nancy Jo Sales, Regia: fotografia: Harris Savides e Christopher Blauvelt, musica: Daniel Lopatin e Brian Reitzell, interpreti: Katie Chang, Israel Broussard, Emma Watson , sceneggiatura: Joe Ahearne e John Hodge, Regia: fotografia: Anthony Dod Mantle, musica: Rick Smith, interpreti: James McAvoy, Rosario Dawson, Vincent Cassel , sceneggiatura: Jay Presson Allen, Regia: fotografia: Robert Burks, musica: Bernard Herrmann, interpreti: Tippi Hedren, Sean Connery, Diane Baker «Le Foxfire sono un gruppo di adolescenti che decidono di unire le forze per vendicarsi dei soprusi maschili e delle convenzioni sociali degli anni Cinquanta. La loro parola d’ordine è libertà, ma la libertà spesso costa cara. È il primo film in lingua inglese del francese Cantet, vincitore della Palma d’Oro nel 2008 con La classe. Le sue ragazze cattive sono molto diverse da quelle ritratte da Sofia Coppola in Bling Ring, sono più autentiche e la loro “lotta” mira a uno scatto sociale; le Bling Ring invece sono il risultato di un involuzione sociale». Vanityfait.it Los Angeles, un gruppo di adolescenti si dedica a un’attività piuttosto inconsueta. Irresistibilmente attratti dal glamour della vita delle star individuano le loro abitazioni e, in loro assenza, rubano tutti gli oggetti che, ai loro occhi, appaiono come status symbol. Sofia Coppola al suo quinto lungometraggio conferma la propria attrazione, che possiamo ormai definire autoriale, per il mondo dell’adolescenza. Dopo le Vergini suicide e la giovane Scarlett Johansson Lost in una translation esistenziale. Dopo l’inedito e coloratissimo ritratto di Marie Antoinette e la struggente solitudine della Cloe di Somewhere questa volta il suo sguardo si sposta su un gruppo di quattro fanciulle della City of Angels». Giancarlo Zappoli, My Movies «James McAvoy lavora in una prestigiosa casa d’aste e si è infilato in un pasticcio con un delinquente, il cattivo Vincent Cassel: a causa di un trauma non riesce più a ricordare dove ha nascosto un preziosissimo dipinto. Cassel assume allora la seducente Rosario Dawson, una ipnoterapista, perché si faccia strada nella mente di McAvoy e scopra dove è la tela. Pur essendo l’unica donna in un cast completamente maschile, tutto ruota intorno a lei, elegante e sensuale, ma anche molto manipolatrice. Avete presente Piccoli omicidi tra amici, Trainspotting e The Millionaire? Sono tutti firmati dal premio Oscar Danny Boyle. Ogni suo film è una sorpresa. Con In Trance si mette a giocare con i segreti della psiche. Hitchcock docet». Vanityfair.it «Uno dei capolavori di Hitchcock più incompresi e sottovalutati. Marnie è un eccezionale viaggio nella psiche, un purissimo esempio di melodramma “nero”. È una storia d’amore che ora s’accende di fiamme romantiche, ora sfuma nei contorti misteri del trauma, ora s’inquina dei sospetti polizieschi, ora devia nell’ambiguità erotica. L’indagine sembra svilupparsi sui furti e sui travestimenti messi in opera da una bella donna ed invece riguarda ciò che la spinge a sfidare la Legge, anzi le leggi (della società, del sesso, della felicità, dell’amore filiale)». Valerio Caprara