AMERICA

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AMERICA
AMERICA
LIBRO DI GEOGRAFIA – CLASSE TERZA – Scuola Pio Fedi
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L’America è un continente composto da America settentrionale, America centrale e America
meridionale.
MORFOLOGIA
L'America settentrionale o America del Nord appartiene all'emisfero boreale occidentale. È
delimitata a nord dal mare glaciale artico, a est dall'oceano Atlantico, a sud-est dal mar dei Carabi,
a sud e a ovest dall'oceano Pacifico.
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TERRITORIO
L'America settentrionale ha all'incirca la forma di un cuneo, con la parte più larga a nord. Gran
parte del suo territorio si estende alle medie latitudini, con una parte notevole nell'Artico e una
più stretta intorno al tropico del Cancro.
Il contorno dell'America settentrionale è estremamente irregolare; alcuni estesi tratti costieri
sono relativamente uniformi, ma in generale le coste sono frastagliate e ricche di insenature,
con molte isole che si stagliano al largo. Il continente presenta tre enormi insenature: la baia di
Hudson a nordovest, il golfo del Messico a sudest e il golfo dell'Alaska a nordovest. Molti sono
gli isolotti nei pressi delle coste orientali e occidentali, ma le isole più estese si trovano
all'estremo nord.
Tratto da: http://www.alphabeto.it/continenti/americhe/america_settentrionale.htm
SISTEMI MONTUOSI
Nel continente nordamericano i
rilievi si allungano da nord a sud,
sia lungo la costa pacifica che
lungo quella atlantica, mentre le
vaste
aree
pianeggianti
si
estendono nelle regioni centrali
del
territorio.
L'imponente
sistema montuoso della regione
occidentale, che si protende per
10.000 Km dallo Stretto di Bering
all'Istmo di Panama è formato
da
un
insieme
di
CATENE
parallele tra di loro: all'interno si
eleva la catena principale, quella
delle Montagne Rocciose,che proseguono in Messico con la Sierra Madre Orientale, mentre
all'esterno, lungo le coste del Pacifico, si susseguono catene minori che prendono il nome di
Catena dell'Alaska, Montagne Costiere, Catena delle Cascate, Catena Costiera, Sierra Nevada,
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Sierra Madre Occidentale. Il sistema montuoso della costa del Pacifico è formato da
MONTAGNE relativamente GIOVANI, che appartengono al più recente ciclo orogenetico della
Terra: quello ALPINO; hanno forme grandiose e complesse con vette aguzze, talvolta superiori ai
5000 metri; essendo geologicamente
Montagne Rocciose del Canada
giovane la zona è soggetta a frequenti
fenomeni sismici. Lungo la costa
dell'Atlantico corrono paralleli i monti
Appalachi.
Gli
Appalachi
sono
MONTAGNE di ANTICA ORIGINE e
proprio per questo presentano forme
arrotondate e cime che quasi mai
superano i 2000 metri.
LAGHI E FIUMI
Il continente nordamericano presenta una grande ricchezza di acque soprattutto per quanto
riguarda i laghi. Il sistema delle acque dolci è costituito dai Grandi Laghi come:il lago
Superiore,Huron,Michigan,Erie.
ZONA DEI GRANDI LAGHI
Lago superiore
Lago Huron
Lago Ontario
LagoMichigan
Lago Erie
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Nome
Superficie
(km2)
Volume
Profondità Sviluppo
Altitudine Profondità
d'acqua
massima costiero
(m.s.l.m.) media (m)
(km3)
(m)
(km)
Lago
Superiore
82.414
12.100
183
147
406
4.385
Lago
Michigan
57.760
4.900
176
85
281
2.636
Lago Huron
59.600
3.540
176
59
229
6.156
Lago Erie
25.744
483
174
19
64
1.370
Lago
Ontario
19.529
1.639
75
86
244
1.146
Profilo
Più a nord,il territorio canadese ospita altri bacini lacustri:il Gran Lago degli Orsi1 il Gran Lago
degli Schiavi e il Lago Winnipeg.
I fiumi più importanti che sfociano nell’Oceano Atlantico sono: Missisipi, SanLorenzo,
Mackenzie,Yukon.
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Il Gran Lago Degli Orsi è il più grande lago situato interamente nel Canada. Con una superficie di 31.153 km² è anche
il terzo di tutto il Nord America.
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LE COSTE E LE ISOLE
Il Nord America è ricco anche di isole,in particolar modo a Nord Est,dove è situato il grande
Arcipelago Artico costituito dalle seguenti isole:Baffin,Victoria,Banks,Groenlandia.
VARIETÀ DI CLIMI
La vastità del continente
nordamericano,la sua
grande estensione in
latitudine e la disposizione
dei rilievi rendono il clima
molto vario. Si possono
identificare cinque regioni
climatiche principali, i cui
limiti però non sono spesso
ben precisabili. I due terzi
settentrionali del Canada e
dell’Alaska, oltre a tutta la
Groenlandia, hanno climi
subartici e artici, in cui gli
inverni lunghi, bui ed
estremamente freddi si
alternano a estati brevi e
miti. Gran parte della
regione, che riceve
relativamente scarse
precipitazioni, è coperta di neve e ghiaccio per quasi tutto l’anno. Una seconda regione climatica è
formata dai due terzi orientali degli Stati Uniti e dal Canada meridionale. È caratterizzata da un
clima che risente degli influssi continentali, ma in cui tutte e quattro le stagioni sono ben
riconoscibili e il tempo è molto variabile.
Una terza regione comprende la zona interna occidentale degli Stati Uniti e gran parte del Messico
settentrionale. Si tratta di un’area perlopiù montuosa, tendenzialmente arida a causa dello
sbarramento esercitato dalle Montagne Rocciose nei confronti delle masse d’aria umida d’origine
marittima, ma con significative variazioni locali dovute all’altitudine e all’esposizione.
Una quarta regione climatica è costituita da una zona ristretta lungo l’oceano Pacifico che va
dall’Alaska meridionale alla California meridionale. Qui gli inverni sono relativamente miti ma
umidi e le estati quasi prive di pioggia: per certi aspetti è un clima che si avvicina a quello
mediterraneo. Il Messico meridionale presenta perlopiù un clima tropicale, con temperature
elevate per tutto l’anno e notevoli precipitazioni, soprattutto in estate.
Tratto da: Microsoft® Encarta® Enciclopedia Online
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Alla varietà climatica corrisponde la distribuzione della vegetazione. Alle latitudini più elevate
regna la tundra,cui succede più a sud,sempre in territorio canadese,la foresta di conifere,estesa
su una vasta parte di territorio;negli Stati Uniti centro-occidentali hanno notevole diffusione le
praterie.
LA POPOLAZIONE
Oggi gli amerindi costituiscono una modestissima percentuale della popolazione
nordamericana – lo 0,9% (2000) –, soverchiati in breve tempo da una delle più gigantesche
ondate migratorie della storia umana.
Il popolamento e la colonizzazione dell’America settentrionale da parte degli europei hanno
determinato un mutamento profondo della sua geografia antropica; gli europei decimarono e
dispersero i popoli nativi, e i loro modelli di vita furono in gran parte alterati, la vita si organizzò
intorno alle città e furono promosse nuove attività economiche.
Oggi la popolazione è perlopiù formata da individui di origine europea, ma vi sono anche cospicui
gruppi di popolazioni di origine africana, ispanica e asiatica.
Gli americani nativi e gli Inuit (eschimesi) sono 2.475.956 negli Stati Uniti e 554.290 in Canada. Si
pensa che gli antenati degli indiani d’America siano migrati dall’Asia verso l’America settentrionale
attraverso un istmo preistorico situato nell’attuale stretto di Bering, a quel tempo ghiacciato, in
successive ondate iniziate 30.000 anni or sono, e che gli avi degli Inuit siano venuti dall’Asia con
l’ausilio di imbarcazioni intorno a 6.000 anni fa. Circa 30.000 Inuit vivono in Groenlandia.
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Il 60% circa della popolazione
messicana è formato da meticci,
persone discendenti da americani
nativi ed europei (perlopiù spagnoli).
Tratto da: Microsoft® Encarta®
Enciclopedia Online
Le principali concentrazioni urbane
dell’America settentrionale, che
costituiscono vere e proprie
megalopoli, si trovano sulla costa
atlantica statunitense, da Boston a
Washington, sui litorali dei laghi Erie, Ontario e dell’estremità meridionale del lago Michigan, nella
California settentrionale e meridionale e nell’altopiano di Città di Messico. Le città più grandi sono
Città di Messico, Guadalajara e Monterrey, in Messico; New York, Los Angeles, Chicago, Houston,
Philadelphia, Dallas, Detroit e San Diego, negli Stati Uniti; Toronto, Montreal, Vancouver, Ottawa e
Edmonton, in Canada. La struttura delle città americane comprende solitamente un centro urbano
intorno al quale si estendono vasti quartieri residenziali, costituenti l’area metropolitana, che
solitamente raddoppia o triplica la popolazione delle
città.
Al di fuori delle aree metropolitane, l’America settentrionale ha una densità di popolazione
modesta.
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LINGUE E RELIGIONI
L’inglese è la lingua principale per circa il 90% della popolazione degli Stati Uniti e per circa i due
terzi dei canadesi. Lo spagnolo è parlato dalla maggioranza degli ispanici e il francese è la lingua
principale di circa un quarto della popolazione canadese. Molti popoli nativi e gli Inuit degli Stati
Uniti, del Canada e della Groenlandia usano i loro idiomi tradizionali. Lo spagnolo è la lingua
dominante in Messico, ma diversi milioni di messicani parlano lingue native americane.
Il cristianesimo è la principale religione dell’America settentrionale. La grande maggioranza dei
messicani è cattolica, al pari del 45% dei canadesi e del 26% degli statunitensi. Circa il 39% della
popolazione canadese è protestante, di cui l’11% anglicano. Negli Stati Uniti i protestanti sono il
60% della popolazione. Canada e Stati Uniti hanno consistenti comunità di ebrei e cristiani
ortodossi.
Tratto da: Microsoft® Encarta® Enciclopedia Online
AMERICA CENTRALE E MERIDIONALE
MORFOLOGIA
L'America centrale è la porzione centrale del continente americano, tra il Messico e la Colombia.
Caratteristica unica di quest'area è il fatto di essere un ponte fra le due Americhe e nello stesso tempo
un'area di passaggio fra i due oceani, l'Atlantico e il Pacifico grazie alla presenza del canale di Panamá.
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GUARDA IL VIDEO: ATTRAVERSARE IL CANALE DI PANAMA IN DUE MINUTI
http://www.lezioniscuola.ilbello.com/index.php?option=com_content&view=article&id=128
&Itemid=212
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AMERICA MERIDIONALE
L'America meridionale o America del Sud occupa la parte meridionale dell'America. Si trova
interamente nella parte occidentale del globo, in buona parte nell'Emisfero australe, eccezion
fatta per alcune regioni situate a nord dell'Equatore nell'Emisfero boreale. È bagnata ad ovest
dall'oceano Pacifico, a nord dal Mar dei Caraibi e ad est dall'Oceano Atlantico.
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È attraversata dall’equatore e dal Tropico del Capricorno, mentre a nord l’istmo di Panamá la
collega all’America centrale e settentrionale.
TERRITORIO
Le caratteristiche morfologiche dell'America
Meridionale sono molto simili a quelle
dell'America settentrionale: lungo la costa che si
affaccia sul Pacifico corre in direzione nord-sud
un'alta catena montuosa, quella delle ANDE,
sorta durante l'orogenesi alpina. Al centro si
aprono vaste pianure solcate da imponenti corsi
d'acqua, mentre lungo la costa atlantica si
innalzano massicci con cime arrotondate e
fianchi levigati. In sud America oltre alle Ande
non ci sono altre catene, ma altopiani e massicci
abbastanza bassi, che separano i bacini dai
grandi fiumi e con essi le grandi regioni del
continente. A nord il Massiccio del Guyana fa da
spartiacque tra il fiume Orinoco e il Rio delle
Amazzoni; al centro gli altopiani del Mato
Grosso e del Brasile, separano i corsi amazzonici
da quelli che confluiscono nei fiumi Paraguay e
Paranà. Infine nell'Argentina meridionale si eleva l'altopiano della Patagonia.
LAGHI E FIUMI
Gran parte dei fiumi dell’America meridionale sfocia nell’oceano Atlantico e appartiene ai tre
grandi sistemi fluviali del Rio delle Amazzoni, dell’Orinoco e del Paraguay-Paraná. Questi grandi
fiumi rappresentano
delle vie navigabili che
consentono di
penetrare facilmente
nelle regioni interne.
La loro grandiosità si
deve sia all’ampiezza
dei bacini idrografici
sia alla ricca
alimentazione dovuta
alle precipitazioni
equatoriali e agli
apporti degli affluenti
che scendono dalle
Ande. Il Rio delle Amazzoni è il fiume che ha il maggior bacino della Terra.
Tratto da: Microsoft® Encarta® Enciclopedia Online
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PIANURE
Gran Chaco, Patagonia, Pampas.
CLIMA
L’America Meridionale presenta una grande varietà di climi e ambienti a causa della sua
estensione in latitudine. Riassumendo, si possono individuare le seguenti regioni climatiche:
REGIONE A CLIMA EQUATORIALE
Corrisponde al bacino del Rio delle Amazzoni. Caratterizzata da temperature alte e da piogge
copiose in tutti i mesi dell’anno, favorisce lo sviluppo delle selva, cioè della foresta pluviale,
inospitale ed impenetrabile.
REGIONE A CLIMA TROPICALE
Si può suddividere a sua volta nel tipo atlantico (con temperature uniformemente molto alte e
massimi di piovosità tra dicembre e febbraio), pacifico (con temperature costantemente alte, ma
una limitatissima quantità di precipitazioni, tanto che varie zone sono desertiche) e andino (con
l’altitudine che mitiga notevolmente e progressivamente la temperatura, mentre le piogge sono
diffuse lungo tutto l’arco dell’anno). Nelle aree più interne e meno piovose le foreste lasciano via
via il posto alla savana.
REGIONE A CLIMA TEMPERATO
E’ ubicata tra il versante atlantico (a sud del Tropico del Capricorno, con caratteristiche molto simili
alle regioni temperate boreali, anche se a stagioni invertite) e quello pacifico (lungo un breve tratto
del litorale cileno, con temperature mediamente più basse rispetto alla corrispondente regione
orientale e maggiore piovosità). In quest’area la vegetazione è quella tipica della foresta di
latifoglie alternata alla prateria.
REGIONE A CLIMA FREDDO
E’ localizzata nell’estrema parte meridionale della Patagonia e della Terra del Fuoco, quest’ultima
ricoperta costantemente da ghiacciai, essendo influenzata dalla vicinanza del Polo Sud.
Tratto da: Scuola Media Piancavallo - Classe 3
POPOLAZIONE
Nonostante la vastità del territorio, l’America meridionale conta appena 380 milioni di abitanti. La
popolazione sudamericana si è andata costituendo lungo tutto il periodo della colonizzazione e nel
secolo seguito all’indipendenza attraverso una serie di migrazioni, provenienti soprattutto dalla
penisola iberica e dall’Africa. Infatti la popolazione autoctona, decimata dalle guerre di conquista e
dalle malattie portate dagli europei, venne rimpiazzata da coloni spagnoli e portoghesi e da schiavi
africani, ai quali si aggiunsero, a partire dalla fine del XIX secolo, italiani, tedeschi, slavi e altri
europei.
La preminenza delle lingue spagnola e portoghese e della religione cattolica, importate dalla
penisola iberica, sono alla base dell’altra denominazione di America latina che il Sudamerica
condivide con l’America centrale e caraibica, distinguendosi dalla parte settentrionale
caratterizzata inizialmente da un popolamento di matrice anglosassone e francese.
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La popolazione sudamericana è oggi concentrata negli agglomerati urbani (79% della
popolazione).
Ne deriva la formazione di vasti quartieri urbani e suburbani, (favelas- Bidonville), che circondano e
si affiancano ai centri cittadini, ove i grattacieli delle società minerarie e delle banche si alternano
alle cattedrali e agli edifici storici della prima colonizzazione portoghese e spagnola.
STORIA DELL’ECONOMIA
Per secoli sottoposto a un intenso sfruttamento dalle potenze coloniali europee, il Sudamerica è
ancora oggi afflitto da una squilibratissima distribuzione delle risorse, che favorisce maggiormente
le popolazioni di origine europea e, tra queste, le oligarchie politiche ed economiche e i ceti medi
urbani. A lungo legato all’esportazione di materie prime e prodotti agricoli e agli interventi esterni
finalizzati alla realizzazione di infrastrutture che la favorissero, solo a partire dagli anni Trenta del
XX secolo il Sudamerica vide la nascita di un’industria locale, la cui variegata produzione era rivolta
soprattutto al mercato interno. Favorite da politiche governative, si moltiplicarono le iniziative
industriali, anche di tipo avanzato, che cambiarono in pochi anni il panorama economico del
continente.
Nella seconda metà del Novecento lo sviluppo del continente fu pesantemente condizionato dalla
durezza dei conflitti sociali, dagli aspri contrasti all’interno della classe politica, da dittature militari
violente e profondamente corrotte.
Il Sudamerica emerse dal periodo delle dittature militari prostrato economicamente e socialmente.
I governi che rimpiazzarono le dittature avviarono severi programmi di riforme di stampo
neoliberista. Oggi la situazione economica e sociale della gran parte dei paesi sudamericani è
drammatica. Gli esiti delle riforme economiche sono infatti controversi; a trarne beneficio è stata
una piccola porzione della popolazione, mentre la disoccupazione e la povertà si sono estese
colpendo anche le classi medie.
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GLI STATI UNITI
Il sostantivo America deriva dal nome dell'esploratore fiorentino Amerigo Vespucci, che per primo
riconobbe di essere di fronte a un nuovo continente, e non, come si credeva, ad alcune isole
asiatiche.
Gli Stati Uniti si trovano quasi interamente nell'emisfero occidentale: sono bagnati dall'Oceano
Pacifico a ovest, dall'Oceano Atlantico a est, e a sud-est dal Golfo del Messico. I paesi confinanti
sono il Canada a nord e il Messico a sud. L'Alaska è lo stato più vasto, mentre le Hawaii occupano
un arcipelago nel Pacifico centrale. Dopo la Russia e il Canada, gli Stati Uniti hanno il terzo posto
come paese più esteso del mondo.
La struttura geo-morfologica degli Stati Uniti è caratterizzata dalla presenza di due sistemi
montuosi (quello dei monti Appalachi a est e quello delle Montagne Rocciose a ovest) allineati da
nord a sud, e di un vasto insieme di pianure nella parte centrale.
Tutta la grande regione interna convoglia le sue acque nel golfo del Messico, in massima parte
attraverso il Mississippi. Dei numerosi laghi presenti sul territorio statunitense i principali sono i
Grandi Laghi (Superiore, Michigan, Huron, Erie e Ontario) che, collegati tra loro da una serie di
canali e corsi d'acqua, rappresentano il bacino lacustre più esteso del mondo.
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IL CLIMA
Data la vastità del territorio, gli Stati Uniti presentano una grande varietà di climi. La zona
nordorientale subisce l'afflusso di aria fredda della corrente del Labrador, ed è caratterizzata da
inverni freddi e piogge abbondanti. A sud la Corrente del Golfo fa aumentare le temperature
medie, che raggiungono caratteristiche tropicali in Florida.
La zona degli Appalachi ha un clima montano, più umido sul versante est, secco e ventoso a ovest,
in direzione delle Grandi Pianure (in questa zona sono comuni le tempeste di vento e i cicloni
tropicali). Le Montagne Rocciose hanno un clima montano. Le pianure interne sono aride, con
temperature estive elevatissime in alcune regioni, quali la celebre Valle della Morte (Death Valley),
in cui si raggiungono i 58 °C ma anche in altri posti come l'Arizona o la California del sud.
Il clima della costa del Pacifico, riscaldata dalla corrente della California, è mite e piovoso a nord, e
diventa più secco e caldo scendendo verso sud, fino al clima semi-desertico al confine con il
Messico.
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LA GEOGRAFIA POLITICA
TUTTI GLI STATI
http://it.wikipedia.org/wiki/Stati_Uniti_d'America#Stati
Gli Stati Uniti d'America, comunemente abbreviati in
Stati Uniti (o States), anche conosciuti con l'acronimo
USA (United States of America), sono una repubblica
federale composta da 50 stati e un distretto federale.
Il sistema politico statunitense è bipolare e assegna il
potere a chi ha ricevuto più voti tra i due partiti
maggiori, il Partito Democratico (di centro-sinistra e di
tendenze progressiste) e il Partito Repubblicano (di
centro-destra e di tendenze conservatrici).
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L'elezione del presidente avviene ogni quattro anni. L'elezione del Presidente avviene in modo
La Casa Bianca
indiretto. I cittadini eleggono i grandi elettori che a loro volta si riuniscono ed eleggono il
Presidente. Ogni stato possiede un numero di grandi elettori pari al numero di deputati e di
senatori che lo stato esprime.
La capitale è Washington, si trova sulla costa orientale degli Stati Uniti a circa 50 km dal mare, a
sud dello Stato del Maryland, a nord dello Stato della Virginia e a 374 km circa a sud di New York.
Barack Obama è il 44° e attuale presidente degli Stati Uniti d’America.
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PANORAMICA DELLA CITTA’ DI
WASHINGTON
IL CAMPIDOGLIO
GEORGE WASHINGTON
1° PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI
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LA STORIA
Fino a tutto il XV secolo, il Nord America è stato abitato solo da centinaia di tribù di indiani
pellirosse. Queste popolazioni sul finire del XVI secolo sono entrate in contatto con i colonizzatori,
soprattutto inglesi, che hanno sottratto loro progressivamente le terre dell’ovest (vedi padri
pellegrini).
Le prime tredici colonie si resero
indipendenti dalla madre patria in seguito
ad una guerra contro la Gran Bretagna
che ebbe inizio nel 1775 e si protrasse
fino al 1783.
La guerra d’Indipendenza, così fu
chiamata, portò alla Dichiarazione
d’Indipendenza (1776) e alla nascita degli
Stati Uniti d’America.
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I PADRI PELLEGRINI
Nel 1620 l’arrivo dei Padri Pellegrini rappresenta il primo sbarco di civili e di comuni cittadini nel
Nuovo Mondo. I Padri Pellegrini non erano un gruppo di sacerdoti o di religiosi consacrati (come
molti erroneamente ancora credono), bensì si trattava di normalissimi cittadini di religione
puritana.
Secondo la tradizione, infatti, questo
gruppo di persone (tra 95 e 105
persone), noleggiò una nave (la
famosissima Mayflower) e partirono
dal villaggio di Immingham (dove
ancora oggi esiste una targa che
indica il luogo presunto da cui salpò la
nave).
Fecero scalo al porto di Plymouth e da
lì partirono per l’America del Nord,
approdando alcuni mesi più tardi alla
foce del fiume Hudson e fondando là
una nuova colonia (la “Nuova
Inghilterra”).
Si dice che a distanza di un anno
dall’arrivo in America, metà di loro
erano già morti, ma la colonia era
comunque avviata ed ampiamente
autosufficiente.
Appena approdato, questo gruppo di
persone stabilì subito delle regole
ferree
di
autogoverno,
che
sottoscrissero e formalizzarono un patto, noto come il “Mayflower Act“, che prevedeva
sostanzialmente un governo assoluto da parte del fondatore della colonia.
In realtà, immediatamente venne anche introdotto un sistema di voto per l’elezione del
governatore successivo (rinnovabile ogni anno).
L’idea della comunità puritana, dedita al duro lavoro, che rispetta in modo rigoroso le severe leggi
che si è autoimposta, infiammata di ardore religioso, pronta a qualunque fatica e più che mai
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determinata, deriva in larga parte anche dallo sviluppo e
dal successo avuto da questa prima comunità del New
England.
Nonostante i primi Padri Pellegrini fossero stati subito
decimati dal primo inverno e dalla fatica, ben presto furono
raggiunti da altri numerosi gruppi di puritani, spesso fuggiti
dall’Inghilterra a causa dell’intolleranza religiosa.
In questo modo la comunità si alimentò, acquisì nuove
forze, crebbe e sviluppò, tanto da essere considerata, nella
storia degli Stati Uniti la prima comunità civile stabile di
“americani”.
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ECONOMIA
L'economia degli Stati Uniti d'America è la più grande del mondo.
I settori di punta sono il terziario (banche, assicurazioni, trasporti, commercio, editoria,
intrattenimento) e l'industria (petrolio, armi, prodotti di largo consumo, aerospazio, automobili,
informatica, telematica). Rilevante è anche il peso del settore primario, soprattutto nella
produzione di soia e cereali (mais, frumento) e nella zootecnia, nonostante il ridottissimo numero
di addetti.
TRATTO DA http://it.wikipedia.org/
LA MONETA
La moneta ufficiale degli Stati Uniti d'America è il dollaro americano. L'attuale cambio con l'euro
ha reso particolarmente conveniente recarsi negli States in questi ultimi anni.
Il dollaro americano
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Il dollaro americano, come del resto l'euro, è suddiviso in centesimi. Le monete disponibili sono 1
cent (penny), 5 cent (nickel), 10 cent (dime, più piccola di quella da 5 cent), 25 cent (quarter), 50
cent (half-dollar) 1 dollaro (dollar). Va notato che le monete da 50 cent e da un dollaro sono molto
rare.
LA SCHIAVITU’ IN AMERICA
Né in America settentrionale, né in America meridionale fu possibile sfruttare la mano d'opera
locale durante il periodo del colonialismo europeo. Gli indios sudamericani non avevano i requisiti
fisici necessari per svolgere i lavori più pesanti e non avevano resistito alle epidemie di vaiolo
introdotte dagli spagnoli.
I neri d'Africa, per loro natura più resistenti,
costituivano da questo punto di vista un'alternativa.
Erano reclutati sul posto, il più delle volte acquistati
da mercanti arabi. Il contesto più ampio in cui si
introduceva la tratta degli schiavi era quello del
cosiddetto commercio triangolare che, intorno al
XVII secolo/fine 1660 ruotava tra i vari continenti
affacciati sull'oceano Atlantico su grandi e moderne
navi. Una volta comprati o catturati, gli schiavi
attraversavano l'oceano (ci sono degli schiavi che si
suicidavano cioè si buttavano in mare) verso il
continente americano per svolgere i lavori. Dall'Europa alcuni prodotti tessili erano poi esportati,
per esser barattati con nuovi schiavi. Scopo dell'immensa rotazione era anche quello di creare
ricchezza pagando i mercanti di schiavi africani con merce di poco valore, ma tecnologicamente
abbastanza interessante (forbici, bigiotteria, stoffe ecc.).
Durante la prima fase di indipendenza degli Stati Uniti lo schiavismo era un problema
particolarmente sentito che divideva politicamente la federazione. Da un lato vi erano gli stati del
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nord industrializzati ed antischiavisti; dall'altro quelli del sud agricoli che potevano avere un certo
profitto solo sfruttando la manodopera degli afroamericani. L'intera unione federale si basava sulla
parità tra gli stati schiavisti e quelli antischiavisti, tanto che l'annessione di un nuovo stato
schiavista poteva avvenire, solo se contemporaneamente era annesso anche uno stato
antischiavista e viceversa.
Con la fine della guerra di secessione vinta dai nordisti, lo schiavismo fu definitivamente abolito,
lasciando però una cicatrice ancora oggi visibile nella società americana. Ancora oggi il reddito
medio, l'istruzione, il lavoro dei bianchi è mediamente superiore a quello degli afroamericani.
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Ancora oggi in molte zone, soprattutto del sud il trattamento riservato agli afroamericani è
tutt'altro che dolce.
RELIGIONE
Gli USA sono contraddistinti da un tanto forte quanto variegato spirito religioso che si spiega
facendo riferimento alla storia e alla costituzione materiale del Paese. Di fatto si osserva che
nascono continuamente moltissime confessioni religiose. Il Cristianesimo è presente in tutte le sue
grandi derivazioni: in
maggioranza protestanti,
seguiti dai cattolici,
cristiani ortodossi.
Vi sono anche presenze
ebraiche, islamiche,
buddisti, induisti e grazie
all'enorme varietà di etnie
presenti ogni religione è
rappresentata.
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LE CITTA’
NEW YORK CITY
Difficilmente una qualunque altra
città statunitense può solo
avvicinarsi al fascino esercitato da
New York City. Meta di milioni di
turisti ogni anno, essa è infatti la
città simbolo degli interi Stati
Uniti d'America ed i suoi
monumenti sono quelli che
probabilmente meglio li
simboleggiano.
Il vero nome della città è New
York City ma molto più spesso
viene semplicemente chiamata
New York o The Big Apple (La
Grande Mela).
VIDEO NEW YORK
http://www.lezioniscuola.ilbello.com/index.php?option=com_content&view=article&id=159&Itemi
d=264
La famosissima Statua della Libertà,
simbolo di New York
e degli Stati Uniti
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WASHINGTON D.C.
Washington D.C. (questo prefisso serve a non confondere la città con lo stato di Washington che si
trova nell’America Nord-Occidentale) si trova sulle rive del fiume Potomac nel District of Columbia,
un territorio autonomo dal punto di vista amministrativo situato tra lo Stato del Maryland e quello
della Virginia.
Capitale degli Stati Uniti dal 1880, la città che nacque per soddisfare l’esigenza di un centro
amministrativo del paese che fosse gradito sia agli stati del nord che a quelli del sud, ha ospitato
nel corso della sua storia tutti i presidenti degli Stati Uniti, tranne George Washington, e la sua
scelta come capitale col tempo si è rivelata azzeccata, infatti oggi Washington è una splendida
realtà moderna e funzionale amata da tutti gli americani.
La città gode di un clima caratterizzato da inverni rigidi ed estati molto calde.
Washington ospita la Casa Bianca (residenza del Presidente), il Campidoglio e i maggiori uffici
governativi degli Stati Uniti ed è, naturalmente, il principale centro politico, amministrativo e
decisionale del paese, oltre che uno dei più importanti dell’intero pianeta.
La sua popolazione è impiegata prevalentemente negli uffici federali ed è composta da un’alta
percentuale di persone di colore grazie al fatto che qui, prima che in altre zone del paese, essi
furono accettati e riuscirono a integrarsi. Le zone di maggiore interesse sono Georgetown (la città
antica), la zona della Casa Bianca, quella del
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Campidoglio.
LOS ANGELES
Los Angeles (nome
originario: Ciudad de la
Iglesia de Nuestra
Senora de Los Angeles
sobra la Porziuncola de
Asis che significa Città
della Chiesa della Nostra
Signora degli Angeli della
Porziuncola di Assisi,
comunemente
abbreviato in LA), è la
più grande città della
California e la seconda di
tutti gli Stati Uniti
d'America. Insieme a
New York e Chicago è
una delle tre metropoli
più importanti del paese
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ed è un
centro
economico,
culturale e
scientifico di
rilevanza
mondiale.
Probabilmen
te il simbolo
di Los
Angeles è la
celeberrima
scritta sulle
colline di
Hollywood
che sovrasta
la città e che
ricorda
l'importanza avuta dall'industria cinematografica nella sua storia. Oggi Hollywood è una meta
turistica, ma le più importanti case cinematografiche si sono da tempo trasferite altrove e quel che
rimane degli anni d'oro sono le stelle con i nomi dei divi sui marciapiedi e i locali alla moda lungo il
Sunset Boulevard.
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