Da tecnici a manager - Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto

Transcript

Da tecnici a manager - Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
2
e
L’AZiON
Primo Piano
Domenica 30 luglio 2006
ARTIGIANO,
TIENI
C
ome sta l’artigianato?
Mentre l’Italia
pare riemergere dalla crisi,
siamo andati a tastare il
polso al mondo delle piccole e piccolissime imprese della Sinistra Piave. Un
settore che si prepara per
la sua vetrina: “Artigianato
Vivo” a Cison, dal 5 al 15 agosto.
A fare il punto della situazione abbiamo chiamato Enrico Maset, presidente della Confartigianato di
Vittorio Veneto, che è anche partner della manifestazione cisonese. Nel cui
libretto di presentazione
Maset sciorina dati in chiaroscuro per l’artigianato
trevigiano: segnali di ripresa a fine 2004 seguiti da
un fosco primo semestre
2005, e assai più fosco della media per l’area del Vittoriese; poi però la risalita,
in cui Treviso brilla all’interno del Veneto; nella
Marca però faticano le microimprese (fino a 9 addetti), la cui produzione aumenta solo dello 0,4% su
base annua.
Quali insegnamenti
devono trarre le imprese artigiane dalla
crisi patita? C’è qual-
IL FUTURO PER LE IMPRESE ARTIGIANE
SECONDO MASET DI CONFARTIGIANATO
Da tecnici a manager
che ambito in cui devono compiere adattamenti per scongiurare un nuovo declino? O si trattava di una crisi congiunturale?
«Gli anni difficili che a
poco a poco ci stiamo lasciando alle spalle sono
stati tali non solo per le imprese artigiane; anzi, hanno colpito principalmente
la grande industria. Non è
stata quindi una crisi del
mondo artigiano. Detto
questo, e al di là della situazione contingente, sono
convinto che il futuro delle piccole aziende si giocherà nella cultura d’impresa. Dobbiamo imparare ad essere non solo tecnici formidabili ma anche
degli ottimi manager. Magari di un’azienda con due
dipendenti, ma sempre manager».
Perché le microim-
ARTIGIANATO IN MOSTRA
Q
uello dell’Artigianato Vivo di Cison di Valmarino è probabilmente il più importante,
forse il più grande, ma non certo l’unico evento legato all’artigianato e ai vecchi mestieri.
Numerosi sono infatti gli analoghi appuntamenti
in diocesi, tra i quali si possono ricordare La contrada
dei vecchi mestieri a Mosnigo a fine giugno, oppure
a fine maggio la mostra Arti e mestieri a Mareno di
Piave; poi la seconda domenica di alcuni mesi dell’anno la mostra dell’artigianato familiare a Ceneda
di Vittorio Veneto; a fine aprile la Mostra vecie arti e
mestieri nel centro storico di Lago di Revine; oppure le Cose dei tempi antichi, i primi di giugno a Borgo Malanotte a Tezze di Vazzola. E anche ai confini
della diocesi non mancano analoghi appuntamenti,
a Spresiano, a Resana, a Morgano, a Feltre. E ne abbiamo tralasciati altri, agli organizzatori dei quali
chiediamo venia.
Ma Artigianato Vivo, che quest’anno raggiunge
le ventisei edizioni, è una vera corazzata. Nelle vie
del suggestivo centro storico di Cison ci sono oltre
120 espositori, ma almeno altrettante domande vengono respinte per mancanza di spazio (ma con le rinnovate “ex cantine Brandolini” il prossimo anno andrà meglio). Una mostra che si vanta giustamente
di presentare oltre il 60% di artigiani, alcuni dei quali hanno intrapreso questo mestiere dopo aver partecipato, da hobbisti, ad Artigianato Vivo. All’esposizione, ed agli eventi annessi (musica, spettacoli,
sport e appuntamenti con scrittori e poeti), per il terzo anno viene anche riproposto il “Premio Artigianato Vivo”. Chi non ci è mai stato deve provare.
e
L’AZ iON
Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
(Iscritto al n. 11 del Registro stampa del Tribunale di Treviso il 21-9-1948 e al Reg.
Naz. della Stampa con il n. 3382 vol. 34 f. 649 del 5-9-91 - Iscr. ROC n. 1730)
Direttore responsabile
GIAMPIERO MORET
Redazione e amministrazione
Tel. 0438 940249
e-mail: [email protected]
www.lazione.it
Via J. Stella, 8 - Fax 0438 555437
TIPSE - Tel. 0438 53638 - 31029 VITTORIO V.
ABBONAMENTI 2006:
Annuale (50 numeri) 40
Semestrale 22
Sostenitore 80
prese, a dif ferenza
delle attività artigiane
di maggiori dimensioni, faticano ancora? Solo perché sono
più lente ad
agganciare il
treno
della ripresa,
o perché patiscono
maggiormente i mutamenti di scenario economico degli ultimi
anni?
«La gran maggioranza
delle microimprese non ha
subito contraccolpi per la
concorrenza diretta dei
paesi emergenti. Parrucchiera, idraulico o autoriparatore non hanno problemi di concorrenza a
basso costo, né cinese né
romena. La loro difficoltà
deriva caso mai dal fatto
che la gente ha in tasca
“Perché rifiutare
l’aggregazione?”
ALDO COVRE, PROFESSIONISTA CONTABILE
Artigiani evasori? Ma se pagano
più Irpef dei dipendenti
È
finito il tempo di Bengodi per tutti, ma soprattutto per i lavoratori autonomi. È questo il messaggio
che il governo Prodi ha lanciato fin dal giorno della vittoria elettorale. E non a caso uno dei primi provvedimenti approvati dal nuovo Parlamento, proprio in questi giorni, è il
pacchetto Visco contenente
misure di lotta all’evasione fiscale. «Una politica giacobina
alla Robespierre – l’ha definita l’ex ministro dell’Economia
Giulio Tremonti – ... si vuole
costruire uno Stato più moderno e burocratico ma non
meno lontano dai principi della democrazia» di quello del
Terrore francese. Chi ha ragione?
«L’evasione nel nostro
Paese è un problema grave –
spiega Aldo Covre, professionista contabile in San Vende-
Questo settimanale
è iscritto alla FISC
Federazione Italiana
Settimanali Cattolici
Socio del CONSIS
CONSORZIO NAZIONALE
SETTIMANALI
SOC. COOP. a r.l. - ROMA
ed associato all’USPI
Unione Stampa
Periodica Italiana
Per l’estero chiedere in amministrazione.
Conto corrente postale n. 130310
“I dati forniti dai sottoscrittori degli
abbonamenti vengono utilizzati
esclusivamente nell’ambito della
nostra attività e non vengono ceduti a terzi per alcun motivo.”
sempre meno soldi. Altro
discorso va fatto per i contoterzisti, i quali hanno sofferto la delocalizzazione
cui hanno fatto ricorso i
committenti alla ricerca di minori
costi. Per
molti la soluzione è
stata passare dal conto terzi al conto
proprio. Non è però un passaggio immediato, i tempi
tecnici ci vogliono».
Hanno ancora possibilità di prosperare le
microimprese o sono
destinate a faticare,
oppure a dover cercare aggregazioni e
collaborazioni?
«Per la maggior parte,
le microimprese operano
in una realtà tipicamente
locale. Non credo quindi
che ci saranno grandi sconvolgimenti: continueranno
ad esistere perché sono
l’imprenditore della porta
accanto e perché, a differenza delle grandi strutture, conoscono flessibilità e
adattabilità alle esigenze
del singolo cliente. Ciò non
toglie comunque che l’aggregazione possa rappresentare un’opportunità da
cogliere ogni volta che sia
possibile. Se pensiamo che
aggregazione può significare anche solo creare un
gruppo di acquisto per abbattere i costi non c’è motivo per rifiutarla. Spesso
accade, ma è un errore».
Le difficoltà delle imprese artigiane sembrano essere state più
gravi e la ripresa più
faticosa, anche rispetto al resto della
provincia di Treviso,
nella zona del Vittoriese. A suo giudizio,
quali sono le cause?
«Se per “Vittoriese”
consideriamo il territorio
che va da Cordignano a
Miane (l’area del mandamento di Confartigianato
Vittorio Veneto) non possiamo non tener presente
come l’orografia determini in modo fondamentale
lo sviluppo. Tralasciando la
zona industriale di Vittorio
Chiuso in redazione
il 26.7.2006 alle ore 18.30
miano – ma non può essere affrontato creando contrapposizioni tra categorie di lavoratori. Il dipendente si lamenta
del meccanico che non rilascia la fattura, l’autonomo dell’insegnante che fa lezioni in
nero, e via accusando. Dobbiamo riconoscere che tutti
siamo evasori: quando per risparmiare non chiedo la fattura all’artigiano, evade l’artigiano ma evado anch’io. E ciascuno deve iniziare a fare la
propria parte; nel contempo è
necessario che lo Stato si attivi a sostegno del cittadino onesto con un’intelligente azione repressiva. Oggi, purtroppo, vige l’impunità».
L’idea diffusa è che l’artigiano evada, e di tanto,
le tasse. Leggenda metropolitana o verità?
«Uno studio della Cgia
di Mestre riferito al 2002
dimostra che l'imposta Irpef netta media che ciascuno autonomo ha versato all'erario è di 6.270 euro contro i 3.500 euro versati dagli altri contribuenti. Il 70 per cento degli artigiani e dei commercianti lavora da solo: considerate le spese per il commercialista (tenuta della
contabilità e dichiarazioni)
e le tasse (CCIAA e Irap)
previste solo per i lavoratori autonomi, quanto possono guadagnare se non
poco più di un lavoratore
dipendente? Terzo: le piccole imprese hanno una
“mortalità infantile” molto
alta: tra il 20 e il 45 per cento muore nei primi tre anni di vita. Queste fanno scivolare la media reddituale
verso il basso. Teniamo
conto, inoltre, che le imprese individuali possono
legittimamente spalmare
il reddito con i familiari lavoratori contribuendo,
quindi, all'ulteriore diminuzione della media. Da
ultimo è bene ricordare
che il reddito medio dichiarato dai lavoratori autonomi del nord è superiore, rispettivamente, del
15% e del 35% rispetto a
quello dichiarato dai medesimi lavoratori del Centro e del Sud».
Per combattere l’evasione sono stati introdotti,
nel ’98, gli studi di settore. Perché sono tanto
contestati?
«Gli studi partono dall'idea
che in base ad una serie dettagliata di dati si possa dedurre il reddito di un'impresa. Nei
Enrico Maset
Veneto, solo Cordignano e
Colle Umberto presentano
possibilità di concentrazioni di aziende tali da poterle rendere apprezzabili anche dal punto di vista logistico. Negli altri comuni
questo non è possibile. È
un fatto che non possiamo
modificare. Bisogna però
anche dire che la zona vive in una quiete diffusa per
quanto riguarda le infrastrutture. Senza tornare all’occasione persa della Venezia-Monaco, basti pensare che la linea ferroviaria
Conegliano-Calalzo non è
elettrificata, e ciò pone problemi quasi insormontabili allo sviluppo dello scalo
intermodale vittoriese».
Tommaso Bisagno
fatti questo strumento si è rivelato macchinoso e, soprattutto, non aderente alla realtà.
Molte volte il reddito risultante dagli studi è ben lontano dal
reale. Anche perché diversi
dati non possono che essere
inseriti “a spanne” in quanto i
dati richiesti dagli studi sono
messi a disposizione dei contribuenti solo nei primi mesi
dell'anno successivo (quest'anno addirittura a maggio).
Allora cosa può succedere?
Che chi non è “congruo” cerchi di “aggiustare” i dati. Una
metodologia che, sia ben chiaro, noi professionisti non accettiamo».
C’è un’alternativa agli
studi di settore?
«Certamente. I funzionari
dell’Agenzia delle entrate dovrebbero essere più presenti
sul territorio, seguire ciascuno
dei settori e dei Comuni, verificare la situazione reale delle
imprese fermandosi per un
certo periodo nell’azienda.
Tutto questo dovrebbe esser
fatto coltivando il rapporto umano. Solo così il lavoratore
autonomo cesserebbe di considerare il fisco come uno sbirro».
Diciamoci la verità: siamo nella fantascienza.
«Nient’affatto. In Austria le
visite fiscali vengono annunciate per tempo al telefono e
vengono effettuate periodicamente (max ogni 5 anni). Il
rapporto tra fisco e contribuente è di fiducia. Ma chi sbaglia paga caro. Tutto l’opposto
di ciò che accade in Italia».
Federico Citron
e
L’AZiON
Primo Piano
IL FABBRO SALTON
DURO!
“Mangio coi cancelli
mi diverto con l’arte”
C
IL CALZOLAIO DAMIANO PECCOLO
“Se ci si sa evolvere,
i clienti non mancano”
F
are il calzolaio?
Un’opportunità
che può dare ancora molte soddisfazioni. Lo sostiene Damiano Peccolo,
che da molto tempo è titolare dell’antico laboratorio di via Martiri della
Libertà a Serravalle.
Allora il suo non è
un mestiere che conosce la crisi...
«Al contrario. È un
settore che of fre molte
opportunità. L’importante è aver voglia di fare.
Se fai bene i clienti ci sono. Eccome».
Eppure non sono
molti che decidono
di fare i calzolai.
«Il problema è proprio
questo. Pur troppo non
c’è ricambio generazionale. I giovani non pensano a questa possibilità.
Non sono attenti a questo genere di ser vizio.
Invece può of frire molto».
Suo figlio però ha
deciso di continuare. Come mai?
«Mio figlio Simone ha
22 anni e ormai è mio socio. La sua è stata una
scelta autonoma. Da adolescente veniva in bottega ad aiutare il nonno
C
he sia mattina
presto, pomeriggio inoltrato, sabato o
festivo, il cellulare di
Giuseppe Gusatto è
sempre acceso, perché
i tubi, i rubinetti e le caldaie si rompono «quando vogliono». E lui deve
essere pronto a intervenire per fare in modo
che l’abitazione in pieno inverno non resti al
freddo o la perdita del
tubo non danneggi il solaio. Gusatto ha una ditta di termoidraulica a
Campea. L’ha avviata alla fine degli anni Settanta e oggi ha otto dipendenti. Nella piazza
di Pieve e dintorni è
molto conosciuto e ri-
Giovanni che per una vita intera ha fatto questo
mestiere. E si è innamorato del lavoro. Non sono stato io a insistere
perché continuasse. Anzi, se devo dire la verità,
per lui avrei avuto altri
progetti.
Lo sognavo all’università, ma ognuno è giusto
che scelga la sua strada.
Alla fine sono contento
così».
Qual è il segreto
per stare sul mercato?
«Evolversi. La clientela è molto attenta a quello che viene proposto.
Oggi giorno le richieste
sono più disparate. Una
cosa è sicura: il futuro
sarà sempre nella richiesta di ser vizi».
Cioè?
«Nessuno viene più
per farsi fare le scarpe su
misura come accadeva
un tempo. Vede questi
sandali? Li ha fatti mio
padre negli anni Quaranta. Ora sono esposti a
palazzo Minucci. Erano
di proprietà del conte De
Carlo. Questo era il tipo
di lavoro. Ora non più».
E con le tasse e la
burocrazia, come
Damiano Peccolo
va?
«In tanti anni di mestiere ho visto le cose
complicarsi sempre più.
Una volta la dichiarazione dei redditi aveva un
solo quadro e non c’era
l’Iva. Oggi la burocrazia
è un peso molto for te,
per gli artigiani forse più
che per le grosse aziende».
Come vede il suo
futuro?
«Ripeto. Da lavorare
ce n’è. Sono ben attrezzato, tra macchinari (una quindicina)… computer. Sto per ingrandire il
laboratorio. Insomma
non mi posso lamentare...».
Francesca Gallo
L’IDRAULICO GUSATTO
“Di lavoro ce n’è,
ma bisogna formarsi”
chiesto. Ha appena preso
due grossi lavori: una
trentina di appartamenti a
Pieve e una fabbrica a
Miane. «Il lavoro c’è, magari non come qualche anno fa, ma non ci si può lamentare – spiega Gusatto
–. Il problema è che per
prendere i lavori bisogna
avere una tariffa oraria accettabile, che quantificherei intorno ai 20 euro. Ed
è quella che noi pratichia-
Domenica 30 luglio 2006
mo. Succede però che gli
studi di settore presuppongono che la nostra tariffa oraria sia di 37-38 euro, perciò il reddito effettivo della mia azienda non
è mai in linea con quello
previsto dal fisco».
Il lavoro non manca,
ma non è facile trovare
manodopera professionalmente preparata: «Ci
sono diversi giovani che
mi chiedono di essere as-
ison di Valmarino,
oltre a tanta storia,
va giustamente famoso
nel mese di agosto anche
per la rassegna nazionale “Artigianato Vivo”. Ma
Cison stessa è artigianato vivo! Vi opera infatti, e
fra gli altri, la grande famiglia dei Salton, in particolare Dario, ar tistascalpellino, e Costantino,
fabbro, a cui è stato affidato per quel che riguarda il ferro battuto(cancellate, inferriate e
quant’altro) il recente restauro, a Susegana, del
Castello di San Salvatore
dei principi di Collalto.
Di Dario Salton racconteremo, mentre di
Costantino diciamo che è
qui a Cison dal 1980, aprendo il suo atelier nelle antiche “stalle del Gattamelata” (sodale dei
Brandolini e qui “investito” coi medesimi dalla
Repubblica Veneta nell’anno 1436) e oggi meglio conosciute come le
ex “Caneve dei Brandolini”.
Se per Costantino Salton il pane quotidiano sono le recinzioni, i cancelli tutti sapientemente
mar tellati a mano, c’è
però spazio nella sua bottega anche per tutto l’arredo in ferro della casa:
dai tavoli ai letti, completati in un lavoro d’equipe
col vetraio e il falegname.
Costantino, artista, fine artigiano, nei ritagli di
tempo – ma invero pochi!
– si fa prendere la mano
dalla creatività, ed ecco
allora un volo di gabbiani, uno stormo di rondinelle o un (minaccioso)
scorpione por ta lume,
guardiano dell’inviolabilità di casa. «Ma – ci tiene a sottolineare il nostro
geniale fabbro – d’ar te,
di pura ar te, mica si vive!».
sunti, ma non hanno
tanta voglia di apprendere. Oggi il nostro mestiere richiede continuo
aggiornamento, vengono organizzati tanti corsi di formazione, ma alla fine l’unico ad andarci sono io. Questo è un
problema sempre serio».
Quando si parla di idraulici subito si pensa
al nero: «Il nero riguarda perlopiù pensionati
che fanno piccoli lavori,
tipo riparazioni, per cifre contenute, intorno ai
50 euro. Non sono in
grado di fare i grossi lavori che facciamo noi,
perciò non ci disturbano». (FC)
In questo duro, ma affascinante mestiere del
ferro battuto (un terzo
delle esposizioni nazionali viene da Treviso e
suo hinterland) «per poter andare avanti, crescere, avere gratificazioni, economiche comprese – spiega ancora Costantino –, c’è bisogno di
parecchia pazienza, insomma di non aver fretta
d’arrivare, che comun-
3
que poi si arriva».
Una filosofia, un modo
di intendere la vita che
non piace più a molti dei
nostri, che vanno piuttosto in fabbrica, rimanendone magari “prigionieri” per tutta la vita, e con
una paga che anche con
l’età non cambia poi di
molto. Non trovando neppure un garzone locale
disposto ad imparare e a
pazientare!, Costantino
ha accolto nella sua fucina Elabidi Jawad, marocchino di vent’anni (è di
Berrechid), entusiasta di
questo lavoro, dove c’è sì
fatica, manualità, ma anche tanta e tanta creatività (anche sua)!
Mario Sanson
Costantino Salton e Jawad Elabidi
IL FALEGNAME DI GHIRANO
“L’industria ci sta
spazzando via”
«L
e macchine a
controllo numerico hanno spazzato via esperienza e talento dei falegnami come me». È uno
sguardo malinconico quello di Antonio, sessantenne
falegname di Ghirano, che
da 46 anni dà del tu al legno. Non è una carriera
molto movimentata la sua,
ma esemplificativa dell’evoluzione della professione del falegname. «Dopo
le elementari ho frequentato per tre anni la scuola
di avviamento professionale per falegnami ebanisti
al “Lepido Rocco” di Motta di Livenza, un’esperienza che mi è servita a ricevere un’infarinatura generale di disegno, tecnologia
del legno e pratica in laboratorio. A 14 anni sono
stato assunto dal Mobilificio Sociale di Ghirano. Il
mio è un caso raro perché
dal 1985 mi sono messo in
proprio tornando ad essere quello che ero ovvero
un falegname. Non lavoro
più per i privati, producendo componenti per l’industria ma, pur non potendo mettermi in competizione, mi sono specializzato nella realizzazione di
prototipi di componenti
grezzi per mobili. Negli ultimi 20 anni è cambiato
l’intero sistema di produzione. Ad esempio, se una
volta la testiera del letto era artistica, essendo richiesta con fregi ed intagli, ora è un pezzo senza
vita, sempre uguale, come
richiede l’industria. Trovo,
quindi, che il mio lavoro
ha perso di prestigio perché il mobile ormai è diventato lineare, anzi, a volte penso che i campioni ideati dagli architetti non
siano nemmeno funzionali. Sono finiti i tempi della
pialla a mano, ne conservo ancora una che costruii
al “Lepido Rocco”». Voi,
veri falegnami, siete una
categoria in via di estinzione? «Mi sembra proprio
di sì, basta contare in
quanti siamo rimasti in attività nella zona del mobile. L’industria sta spazzando via la nostra professionalità, del resto è lo stesso
progresso tecnologico a
determinare la trasformazione o la scomparsa dei
vecchi mestieri. Certo l’industria non potrà produrre da sola elementi e fuori
misura come, del resto, i
mobili di raffinato pregio».
Giacinto Bevilacqua
4
e
L’AZiON
Attualità
Domenica 30 luglio 2006
Novità nelle comunità alloggio
Notizie Progetti di vita
Nordest
per i disabili
Domenica 30 raduno
dei Trevisani nel mondo
Si svolge domenica 30 luglio in pian Cansiglio il raduno
internazionale 2006 dell’associazione Trevisani nel mondo, intitolato alla memoria di Mario De Luca. Il programma prevede per le 10.30 l’arrivo alla tensostruttura
in località Sant’Osvaldo quindi la sfilata con i gonfaloni preceduta dai Bersaglieri della Fanfara del Piave diretta dal
maestro Sandro Bincoletto. Alle 11 la messa all’aperto
presieduta da monsignor Silvano Tommasi, osservatore
permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite a
Ginevra. A seguire alle 13 il pranzo collettivo, poi un pomeriggio all’insegna dei ricordi e della convivialità. La festa sarà preceduta dall’assemblea generale dei Trevisani nel mondo: sabato 29 alle 9.30 al collegio San Giuseppe di Follina.
Aiuti di Veneto Banca
dopo la tromba d’aria
Veneto Banca interviene a sostegno delle aree recentemente colpite dalla tromba d’aria nella pedemontana trevigiana. Il finanziamento, dedicato alle imprese, prevede
un plafond complessivo di 15 milioni di euro, per sovvenzioni con un limite di intervento pro-capite di 100 mila euro e rimborso entro al massimo 60 mesi a rate mensili a condizioni particolarmente favorevoli (Euribor 6
mesi + 1%, senza spese di istruttoria). Alle famiglie, invece, Veneto Banca ha riservato un prestito personale che
prevede un plafond totale di 5 milioni di euro, con un limite di intervento pro-capite di 10.000 euro e rimborso
entro al massimo 60 mesi a rate mensili (tasso fisso al 5%,
senza spese di istruttoria). Per accedere ai finanziamenti, è sufficiente presentare alle filiali Veneto Banca una copia della denuncia di sinistro all’assicurazione.
L’Ulss può staccarsi dai medici
che non rispettano gli obblighi
Le Aziende Ulss del Veneto potranno rescindere il rapporto con il medico di base e il pediatra di libera scelta
se non rispetterà gli obblighi e i compiti, relativi al governo
della domanda sanitaria, previsti dall’Accordo stipulato nel
dicembre scorso tra Regione e organizzazioni sindacali
dei medici convenzionati. La proposta è contenuta in un
disegno di legge approvato dalla Giunta regionale su iniziativa dell’assessore alla sanità Flavio Tosi.
Iniziativa Legambiente
sul recupero dei rifiuti
Il 7, 8 e 9 agosto prossimi dalle 9.30 alle 16.30 nelle strutture del Cea “Media Piave” di Fontigo il Centro di educazione ambientale di Legambiente propone il laboratorio “Aiuto, il rifiuto! Mille modi per farselo amico”. Si tratta di tre giorni dedicati al riciclaggio della carte, alla costruzione di giochi e animali con materiali “alternativi”e
a passeggiate. L’iniziativa è rivolta a bambini della scuola primaria. Quota di adesione 12 euro. Pranzo al sacco.
Per informazioni e iscrizioni telefonare al 333.4961966 o
al 348.7729417.
È
stato approvato
dalla Conferenza
dei sindaci dell’Ulss 7 il regolamento sull’inserimento dei disabili
nelle comunità alloggio.
Per i disabili e le loro famiglie è una buonissima
notizia, perché il regolamento ha sostanzialmente
recepito l’impostazione di
fondo proposta dai genitori stessi e dalle associazioni di volontariato e che possiamo riassumere in tre
punti: per ogni disabile che
entra in comunità deve essere elaborato un “progetto di vita”; nell’elaborazione del progetto deve essere coinvolta la famiglia o,
laddove non ci sia, l’amministratore di sostegno o il
tutore; il sistema di pagamento della retta tiene conto delle condizioni economiche del disabile e non va
a pesare sulla famiglia.
L’aspetto economico era particolarmente delicato. Amministratori comunali, assistenti sociali, dirigenti dell’Ulss e rappresentanti delle associazioni
di volontariato sono giunti
a questa soluzione: il 30
per cento circa è a carico
del Fondo sanitario nazionale (tramite la Regione);
il resto della retta viene
pagato dal disabile fino a
un massimo di 46 euro;
qualora il disabile non sia
in grado di sostenere l’intera parte della quota a
proprio carico, interviene
il Comune di residenza.
Ma i Comuni non sono stati lasciati soli in questo
nuovo impegno finanziario: la Conferenza dei sindaci ha deciso di istituire
un fondo solidale per alleggerire quanto dovuto
dal Comune per arrivare ai
46 euro giornalieri, qualora il disabile non abbia risorse proprie sufficienti.
La famiglia non è tenu-
Il Girasole di Orsago e, in alto, Marisa Durante
Comunità alloggio per disabili nell'Ulss 7
Ubicazione
Orsago - Il Girasole
Vittorio - Piccolo Rifugio
Soligo - Ass.Viezzer
Susegana - Fond. Zaina
Vazzola - Handy Hope
San Vendemiano - Rsa
ta a partecipare alla spesa
di mantenimento del disabile. «Questo perché vi è
una disposizione di legge
che stabilisce che ci si debba rivalere solo sul reddito individuale del disabile»
spiega Marisa Durante direttrice dei Servizi sociali
dell’Ulss 7.
Il disabile paga la retta
con tutte le proprie risorse,
a eccezione degli immobili. «In questo modo egli
mantiene un bene alle proprie spalle» spiega Durante. È previsto però che siano stipulati accordi tra il disabile (o i suoi tutori) e il
Comune che intervenga a
sostegno della retta, in modo tale che alla morte dell’interessato il Comune
venga reintegrato delle
spese sostenute.
«Abbiamo proposto un
meccanismo differente da
quello previsto per l’anziano ricoverato in casa di riposo – spiega Angelo Cremasco, presidente dell’associazione Viezzer che a
Soligo sta costruendo la
comunità “La casa tra le case” –. Il disabile, a differenza dell’anziano, non ha
Posti letto
Attivata
18
30
16
10
10
Sì
Sì
Entro il 2006
Gennaio 2007
Lavori iniziati
Lavori da iniziare
mai lavorato nella propria
vita, quindi non ha un reddito messo da parte e finché non entra in comunità
è a carico della famiglia:
perciò non ci sembrava
giusto che la retta pesasse
sui fratelli. In secondo luogo il disabile deve poter essere sempre libero di ritornare a casa propria: per
questo abbiamo previsto di
preservare la casa».
Attualmente le rette
giornaliere vanno da 83 a
94 euro, a seconda della
gravità del disabile. Va detto che la Regione ha recentemente previsto un innalzamento della quota sanitaria giornaliera a 50,99
euro anche per disabili adulti gravi ospitati in strutture con meno di 20 posti
letto, a condizione che siano assicurati gli stessi standard previsti per le strutture maggiori di 20 posti.
Proprio in questi giorni sono cominciate le valutazioni per verificare chi abbia diritto alla quota di
50,99 euro.
CENTRO KOLBE DI MESTRE:
corso di comunicazioni sociali
S
ono aperte le iscrizioni alla prova di ammissione al XVIII Corso biennale di cultura del giornalismo e delle comunicazioni sociali, promosso dal
Centro culturale P. M. Kolbe di Venezia-Mestre, che inizierà il prossimo ottobre e avrà la durata di otto cicli
mensili di lezioni per ciascun anno.
Tale prova si svolgerà, a scelta del candidato, sabato 23 settembre o, in alternativa, sabato 30, alle 9. Condizioni: possedere un titolo di scuola superiore.
Possono accedere direttamente al secondo anno i
collaboratori di testate giornalistiche qualificate che
presentino dieci articoli firmati o siglati durante un anno di lavoro.
Vantaggi: il corso forma con esercitazioni teoricopratiche (simulazioni di redazione, radio, tivù, eccetera) alla professione e a una cultura della comunicazione.
Frequenza: due pomeriggi e un sabato completo al
mese.
Per informazioni e iscrizioni, rivolgersi alla segreteria dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 19.30, telefono
041-5327294, email [email protected].
Termine delle iscrizioni per la prova: 20 settembre.
SEGUE DALLA PRIMA
P
regare Dio, dunque, per il dono della pace, non perché egli sia un padrone avaro di questo bene di cui possiede la chiave, ma perché pregando noi ci
mettiamo in sintonia con la volontà di Dio.
Egli nei nostri confronti ha solo “pensieri
di pace e non di afflizione”, dice la Scrittura.
Il grande segno della sua volontà di pace
è Gesù Cristo, il Figlio Unigenito, fatto uomo per ristabilire la pace con Dio e tra noi.
Ma la pace non può realizzarsi se non come frutto di una nostra libera scelta che
Dio rispetta fino in fondo. Essa riguarda il
modo con cui noi, uomini e donne, vogliamo vivere insieme su questa terra. Se
in atteggiamento di ostilità, cercando di
dominare gli uni sugli altri, oppure in atteggiamento di benevolenza mettendo a
disposizione la vita gli uni per gli altri.
Pregare per la pace non vuol dire strappargliela di mano a Dio, ma aprire il nostro
cuore perché la sua forza di pace entri in
noi e noi possiamo diventare capaci di pace. Figli della pace. Che è un altro modo
per dire che si è figli di Dio. Come ha detto Gesù: beati gli operatori di pace perché
saranno chiamati figli di Dio.
Aggiungiamo che, per coloro che credono, mettersi così in unione con la volontà di pace di Dio è del tutto necessario,
perché solamente in questo modo il nostro cuore viene purificato dai germi di ostilità e di guerra che ci portiamo dentro.
In questo senso la pace è veramente un
dono di Dio che noi, considerando come
siamo ridotti, non riusciamo a realizzare
con le nostre sole forze. In quanto dono essa si compirà in maniera perfetta sola-
mente nel suo Regno, vale a dire non su
questa terra. Ma è qui, ora, su questa terra che noi dobbiamo accogliere il suo dono e diventare operatori di pace. Sta qui la
grande forza della preghiera. Quanti più
uomini e donne diventano in questo modo figli della pace, tanto più la pace ha la
possibilità di mettere radici in questa terra. Chi prega per la pace, se lo fa in verità,
non prende una facile scappatoia per sfuggire alle sue responsabilità, ma se le assume chiedendosi: che cosa devo fare io,
qui, ora. Costretto a darsi una risposta, se
non vuole prendersi gioco di Dio. Ognuno secondo il posto che Dio gli ha assegnato. Anche il Papa mentre da una parte
invita alla preghiera, dall’altra deve fare ciò
che è in suo potere per essere operatore
di pace. E lo ha fatto ripetutamente in que-
sti giorni manifestando il suo pensiero sui
fatti del Medio Oriente. Non spetta a lui
prendere le decisioni politiche che risolvano la crisi, né sedersi al tavolo delle trattative insieme con gli altri attori politici.
Ma egli può indicare le istanze etiche da
considerare e i diritti dei soggetti implicati in questo conflitto da rispettare. Egli lo
ha fatto quando ha invitato a pregare non
genericamente per la pace, ma perché il
Libano non sia violato nella sua integrità e
sovranità, perché gli israeliani possano vivere in pace e in sicurezza nel loro stato e
perché i palestinesi possano avere un loro
stato indipendente e sovrano. Sono vie ben
precise che egli sollecita a percorrere con
la forza della sua autorità morale e con il
coinvolgimento di tutti i credenti cristiani.
(GpM)
e
L’AZiON
Attualità
Il rapporto Anolf Cisl sull’immigrazione
Stranieri residenti:
Treviso è quinta
S
u quattro immigrati residenti in
provincia uno è
minorenne. È questo uno
dei dati del nuovo rapporto dell’Anolf sull’immigrazione in provincia di Treviso che balza prepotentemente agli occhi. I dati
2005 sugli immigrati regolarmente residenti dicono che nella Marca la
percentuale di extracomunitari è arrivata all’8,53%
(era del 7,6% nel 2004) per
un valore assoluto di
72.562 persone. Di queste
il 55,3% è maschio, il 44,7%
femmina, i minorenni
25,5% (mentre i minorenni
stranieri sul totale dei minorenni è arrivato al
12,4%).
«I dati confermano che
Treviso è un caso particolare nel panorama immigratorio nazionale – spiega
Gianfranco Marcuzzo, dell’Anolf-Cisl, co-autore di
questa terza edizione della ricerca –. Siamo la quinta provincia italiana per
numero assoluto di immigrati,
ma quelle prima
di noi sono province
molto
grosse: Milano,
Roma, Brescia e
Torino. Inoltre
qui i minorenni
immigrati crescono molto più
degli immigrati
adulti. E tra il
2006 e il 2007 vi
sarà un’ulteriore
impennata perché ci saranno i 12 mila regolarizzati grazie ai due decreti
flussi di quest’anno.
Perciò arriveremo a
quota 90 mila e supereremo la soglia
del 10 per cento».
Numeri che inquietano Marcuzzo.
«Nonostante il fenomeno immigratorio
sia iniziato da diversi anni, continuano a
mancare progetti
coordinati e adeguati. Senza la buona vo-
lontà e la dedizione di Comuni, volontariato e scuola, saremo nelle peste. Nei
Comune. . . . . . . . . . . . . . abitanti . . . . . stranieri . . . . percent. min.stranieri . % minori stran.
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . su minori resid.
1.
2.
3.
6.
8.
10.
89.
94.
95.
Fonte . . . . . . . . . . . . 5816 . . . . . . 970 . . 16,68% . . . . 261 . . . 18,58%
Possagno . . . . . . . . . 2151 . . . . . . 335 . . 15,57% . . . . . 95 . . . 23,00%
S.Polo di Piave . . . . . 4872 . . . . . . 736 . . 15,11% . . . . 185 . . . 33,58%
Pieve di Soligo . . . . 11736 . . . . . 1675 . . 14,27% . . . . 429 . . . 19,71%
Cimadolmo . . . . . . . 3426 . . . . . . 474 . . 13,84% . . . . 115 . . . 19,66%
Miane. . . . . . . . . . . . 3637 . . . . . . 487 . . 13,39% . . . . 139 . . . 22,75%
Cappella Magg. . . . . 4477 . . . . . . 203 . . . 4,53% . . . . . 42 . . . . 6,02%
Refrontolo. . . . . . . . 1800 . . . . . . . 60 . . . 3,33% . . . . . 12 . . . . 3,75%
S.Pietro Feletto . . . . 5152 . . . . . . 171 . . . . . 3,32 . . . . . 28 . . . . 3,06%
Totale . . . . . . . 849410 . . . 72.562. . . 8,54% . 18502. . . 12,39%
I
l vertice sulla guerra
Israele-Libano sta
svolgendosi in questi giorni a Roma. Potrebbe essere una grande occasione
per l’Europa: diventare una
potenza di pace regionale,
lanciare un’offensiva virtuosa per convincere alle
ragioni della convivenza e
dello sviluppo i nostri vicini mediterranei. La questione palestinese è il principale ostacolo politico che
ha impedito in questi decenni una vera politica europea nel Mediterraneo: ogni prospettiva di partnership, di sviluppo condiviso,
di regolamentazione del
traffico commerciale e dei
flussi migratori, si scontra
attualmente con il macigno
dell’irrisolta crisi palestinese.
Chi si oppone a che l’Europa svolga il ruolo di guida per lo sviluppo dell’area
mediorientale, un ruolo
che le è storicamente proprio e che dal punto di vista geografico parrebbe
naturale? Non si fa fatica a
intuirlo: gli Stati Uniti, in
primo luogo, e il loro più
solido alleato in quell’area:
Israele. Gli Stati Uniti hanno fortissimi interessi nella regione, legati all’approvvigionamento petrolifero. L’Europa non può evidentemente mettersi in
competizione con gli Usa
sul piano del braccio di ferro politico e militare, per la
semplice ragione che gli Usa sono anche nostri alleati. Ma è urgente rendere
meno ferreo il predominio
americano in questa parte
del mondo, rendere meno
inflessibile il pugno militare di Israele. Affiancare al
regime israelo-americano
un secondo modello, meno centrato sull’opzione
Popolazione italiana e straniera nei comuni più grossi
Treviso . . . . . . . 82399. . . . 12744 . . . . 7949 . . . . 1707 . . 9,65% . . 21,47% . 13,39%
Conegliano . . . . 35520. . . . . 5185 . . . . 3503 . . . . . 786 . . 9,86% . . 22,44% . 15,16%
Vittorio Veneto . 29229. . . . . 4512 . . . . 2237 . . . . . 545 . . 7,65% . . 24,36% . 12,08%
Oderzo . . . . . . . 19144. . . . . 3128 . . . . 1914 . . . . . 453 . 10,00% . . 23,67% . 14,48%
totale . . . . . 849410 . . 149328 . . 72562 . . 18502 . . 8,54%. . 25,50%. 12,39%
giorni scorsi io e Gianni
Rasera di Fratelli d’Italia, a
nome del volontariato trevigiano, abbiamo incontrato a Roma il sottosegretario all’immigrazione
Marcella Lucidi. Le abbiamo esposto l’anomala situazione trevigiana, riuscendo a strappare due impegni: la creazione di più
poli a cui affidare la parte
burocratica-amministrativa della gestione delle pratiche di rinnovo, oggi in capo alla sola Questura con
enormi disagi; una visita
del sottosegretario a Treviso a settembre per rendersi conto di persona della situazione».
Paesi di provenienza
degli stranieri in provincia
Marocco . . . . . . . . . . 10298. . 14,19%
Romania . . . . . . . . . . . 9646. . 13,29%
Albania . . . . . . . . . . . . 8892. . 12,25%
Macedonia . . . . . . . . . 6103. . . 8,41%
Cina . . . . . . . . . . . . . . 5084. . . 7,01%
Serbia Montenegro . . 4481. . . 6,18%
primi 15 Paesi . . . . . . 60177 . . . 82,93
altri 125 Paesi . . . . . . 12385 . . . 17,07
Totale. . . . . . . . . . 72562
uomini . . . . . . . . . . . . 40102
donne . . . . . . . . . . . . . 32460
minorenni . . . . . . . . . 18.502
Collaborazione per il rapporto
I
l terzo rapporto sull’immigrazione in provincia di
Treviso è frutto della collaborazione di Anolf-Cisl,
nella persona di Gianfranco Marcuzzo, della Caritas, con
don Bruno Baratto, e la Cooperativa Servire, nella persona del sociologo Ermanno Zuliani. Il lavoro è reso possibile dalla fattiva collaborazione degli uffici anagrafe
dei Comuni.
PER 350 MILA GIÀ IN ITALIA
Riaperti i flussi
per extracomunitari
N
ella seduta dello
scorso 21 luglio il
Governo ha deciso di avvalersi della possibilità –
prevista dal “Testo unico
in materia di immigrazione” e previa acquisizione
dei pareri della Conferenza Stato-Regioni e delle
competenti Commissioni
parlamentari – di riaprire
le quote dei flussi d’ingresso per lavoratori extra-comunitari per l’anno
2006, allo scopo di soddisfare le domande presentate dai datori di lavoro
per l’impiego di cittadini
extracomunitari. La quota precedente di 170 mila
persone si è infatti rivelata insoddisfacente. Si apre
quindi la possibilità di impiegare ulteriori 350 mila
lavoratori extracomunitari. Queste 350 mila persone sono già in Italia. Il
provvedimento porterà introiti fiscali e contributivi
all’Erario, valutati nell’ordine di 1-1,5 miliardi di euro. Secondo quanto previsto dalla legge, nell’ambi-
GUERRA LIBANO-ISRAELE
Questione palestinese
e ruolo dell’Europa
militare, pluralistico e pacifico, è prima di tutto nell’interesse degli Usa. Anche perché, in questa fase
di evidente debolezza politica e strategica degli Usa,
si moltiplicano le ambizioni di stati che pretendono
di ritagliarsi spazi di egemonia in questo settore
strategico: l’Iran, la Russia,
la stessa Cina offrono alternative a dir poco inquietanti.
Gli Usa sembrano con-
5
. . . . . . . . . . . . . . . residenti. . di cui minori . . . . stranieri . di cui minori . . incid.stran. . . . inc.minori . . inc.minori
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . su residenti . . . . stranieri . . . stranieri
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . su stranieri . . su minori
Marcuzzo:
“Problema
antico, ma
mancano
ancora
progetti”
Rapporto italiani / stranieri nei comuni della Provincia
e incidenza di minori stranieri su totale minori
Domenica 30 luglio 2006
sapevoli della necessità di
trovare una politica che eviti di fare perno esclusivamente su Israele. Israele è sempre più nelle mani
della sua élite militare. Per
la prima volta da decenni al
governo, nei ruoli chiave,
ci sono due personaggi, Olmert primo ministro e Perez ministro della difesa,
che non hanno un passato
da soldati (Perez è anzi un
pacifista dichiarato). Proprio questa situazione ha
messo in evidenza la presa
fortissima che hanno i vertici delle forze armate sulle scelte politiche dello stato: la voce dei militari ha
totalmente oscurato ogni
altra istanza.
L’Europa però deve essere pronta a reagire, e generosa. Se c’è accordo sull’invio di un contingente
militare, questo deve essere messo in campo subito, e sulla base di un mandato che non sia costruito
to di questo contingente
verrà data una preferenza
ai Paesi con i quali l’Italia
ha concluso accordi in materia di immigrazione. La
fissazione delle quote è
prevista in un nuovo decreto flussi previsto per il
prossimo settembre.
Con la riapertura delle
quote si è anche tolta la discriminazione nei confronti degli otto Paesi neocomunitari per i quali si
continua ad applicare la
politica delle quote massime d’ingresso, con relativi decreti annuali che ne
fissavano l’entità.
Il Consiglio dei ministri
ha anche dato disposizione al ministero dell’Economia di arrestare il processo che prevedeva la restituzione, da parte dei cittadini extracomunitari,
del bonus bebè di mille
euro. Secondo le stime degli addetti ai lavori, sarebbero infatti circa tremila i nuclei familiari che
si trovano in questa condizione.
sugli interessi di Israele, e
nemmeno vilmente “neutrale”, ma “robusto” e indipendente. Gli
aiuti non devono limitarsi
al campo umanitario,
ma favorire
in modo deciso lo sviluppo economico e
sociale dell’intera area, a
cominciare dai paesi dai regimi meno presentabili. Una forte iniezione di sviluppo e di diritti umani è
l’unica medicina in grado,
nel corso degli anni, di scalzare i regimi tirannici e tutto ciò di cui si alimenta il
terrorismo islamista. Ancora qualche giorno e capiremo se l’Europa è diventata maggiorenne.
Paolo De Stefani
6
Il tradizionale “Concerto tra le rocce”
Cinquecento al Giaf
per la musica
I
n centinaia a godersi l’incanto della musica in mezzo alle
Dolomiti. Neppure il cielo
ha osato disturbare...
È stato un successo
il “Concerto tra le rocce” svoltosi domenica 23 al rifugio Giaf
sopra Forni Avoltri.
In cinquecento
persone addirittura, stima l’affluenza
chi c’era, tra appassionati di musica e di
montagna della diocesi,
della zona di Forni e altri
ancora.
Che fossero sicuramente in molti lo testimonierà comunque il gran numero di timbri del Giaf nei
libretti Camminamonti
che arriveranno in autun-
e
L’AZiON
Attualità
Domenica 30 luglio 2006
no a L’Azione.
Il “Concerto tra le rocce” e-
ra
infatti uno
dei quattro itinerari speciali del Camminamonti
2006. E i lettori hanno risposto all’appello; anche
perché un premio extra
spetterà a chi completerà
tutti e quattro gli “speciali”.
Ma il “Concerto” è anche e soprattutto una tradizione per la sezione Cai
di Pieve di Soligo “Velio
Soldan”, che da tempo
propone questo appuntamento;
quest’anno per l’organizzazione si è gemellato con la sezione Cai
di Motta; fondamentale è stata inoltre la
collaborazione con la
sezione Cai di Forni di
Sopra, mentre gli assessorati alla cultura dei tre comuni hanno concesso il
patrocinio.
Pieve, come di consueto, ha anche invitato al concerto gli amici del club alpino croato di Platak, località di montagna nei
pressi di Fiume, con cui sono da tempo gemellati.
Dopo che i camminatori erano saliti al Giaf per il
comodo percorso a partire da Chiandarens, frazione di Forni di Sopra (che
comunque richiedeva una
buona oretta zaino in spalla), o dal più impegnativo
itinerario a partire dal passo della Mauria, e dopo un
maxipranzo che ha sfamato le centinaia di presenti,
nel primo pomeriggio ha
preso il via il concerto, tenuto dal “Coro Conegliano” diretto da Diego Tomasi e dal “Coro di Tolmezzo - Titta Copetti” diretto da Mauro Vidoni, che
si sono alternati nei canti fino al gran finale tutti insieme.
La sezione Cai di Pieve
ha anche premiato con un
piatto in ceramica decorato celebrativo tutte le realtà
che hanno collaborato al
concerto. Tra cui anche
L’Azione, rappresentata
dall’ex direttore, e gran
montanaro, don Giovanni
Dan.
La sezione Cai di Motta
ha inoltre regalato a L’Azione il libro di Benito
Mion “Il Tagliamento - immagini e appunti sul ‘re dei
Organizzato
dai Cai
di Motta
e Pieve
fiumi alpini’”, con la dedica “Agli amici de L’Azione
che sempre ci sostengono
con entusiasmo e collaborazione, la nostra stima e
sincera gratitudine”.
Il logo di Camminamonti e, a fianco, il
piatto omaggiato
L’Azione ringrazia di
cuore entrambe le sezioni
Cai diocesane.
TUTTI AL BIVACCO DAL MAS
I
l primo dei due itinerari a data libera proposti dall’edizione 2006 di Camminamonti ha per meta il bivacco Renzo Dal Mas, in località Pian de Fontana (del rifugio Pian de Fontana il Dal Mas è locale invernale), a
quota 1632, nel cuore del Parco nazionale delle Dolomiti bellunesi, lungo il percorso dell’Alta Via 1.
Al Dal Mas si arriva da Soffranco, in Val Zoldana, il secondo paese che si incontra dopo aver imboccato a Longarone, per chi arriva dalla pianura, la valle.
Le auto si lasciano in località Pont dei Ross: da lì si imbocca il sentiero 520 (come riferimento c’è la cartina Tabacco 025) che in due ore e mezza di cammino che si snodano attraverso un bosco di latifoglie senza difficoltà di
sorta se non alcuni tratti un po’ ripidi.
Un altro accesso possibile al Dal Mas è dal rifugio
Sommariva al Pramperet (a quota 1857) per tre ore di cammino lungo il sentiero 514.
Tutte le informazioni sul percorso sono disponibili anche sul sito www.lazione.it alla voce Camminamonti. (TB)
ALTRI DUE ITINERARI
O
ltre al “Concerto tra le rocce” al rifugio Giaf
e al bivacco Dal Mas, altri due sono gli itinerari speciali dell’edizione 2006 di Camminamonti. Uno è a data obbligata: la “Giornata Camminamonti” di domenica 10 settembre, ritrovo per tutti
gli appassionati di montagna a Cadolten con la messa e le dimostrazioni del Corpo forestale dello Stato.
L’altro è a data libera: la passeggiata alla casera
Cornetto, sopra Cimolais. Ne parleremo nel dettaglio la prossima settimana.
Il Coro Conegliano impegnato nel concerto fra le rocce
5º CONCORSO LETTERARIO
In agosto leggiamo
le fiabe di montagna
F
inalmente fra un
paio di settimane
verrà soddisfatta la curiosità dei partecipanti alla
quinta edizione del concorso letterario promosso
dal nostro giornale “Raccontiamo la montagna delle Prealpi bellunesi e trevigiane”.
Uscirà infatti a metà agosto il numero de L’Azione contenente i racconti
selezionati dalla giuria tra
i 113 pervenuti sul tema
assegnato dall’edizione
2006 del concorso, cioè:
“C’era una volta lassù… fiabe di montagna”. Tema che ha attratto soprattutto le
scolaresche di quinta
elementare e prima
media, probabilmente
più vicine al genere.
Comprendendo la sezione ragazzi, in totale
hanno partecipato ben
10 classi appartenenti
a scuole diverse delle province interessate.
Sul fascicolo estivo ad
accompagnare alcuni racconti delle sezioni bambini e ragazzi ci saranno anche quest’anno le fantasiose creazioni degli allievi della Scuola estiva di illustrazione di Sarmede: un
privilegio che possiamo
vantare grazie alla collaborazione con la famosa
Mostra internazionale.
La consegna di scrivere una fiaba ha ispirato anche numerosi adulti (28)
Don Giovanni Dan mentre riceve il premio dai rappresentanti del Cai di Pieve
che si sono cimentati con un genere
apparentemente facile, ma che in
realtà richiede abilità e sensibilità vicine al mondo dei
bambini ma contemporaneamente
in grado di incantare anche chi bambino più non è.
La giuria ha valutato molto positivamente i racconti in concorso e la graduatoria stilata prevede numerose opere con punteggio alto; i
racconti selezionati sono
ovviamente quelli che hanno ottenuto le migliori valutazioni tra tutti.
La selezione, per gli autori, è già una vittoria: per
l’orgoglio di vedere pubblicata la propria opera,
La premiazione del concorso letterario 2005 a Trichiana
MONTAGNA SÌ, MA COME?
Vademecum Cai
sui mezzi concessi
C
hi può percorrere i sentieri alpi-
che sarà letta e giudicata
dai lettori de L’Azione.
La seconda fase della
selezione, come ormai ben
sapete, sarete proprio voi
lettori a farla, inviando la
cartolina postale che troverete allegata al numero
speciale nella quale indicare, per ogni sezione, la
fiaba che vi ha emozionato di più.
La proclamazione dei
vincitori assoluti avverrà
durante la festa prevista
per il 7 ottobre, a Refrontolo, nella barchessa di villa Spada, ma premi speciali sono riservati anche a
tutti i selezionati.
In quella occasione sarà
presentato anche il tema
per il concorso letterario
del prossimo anno.
ni?
La Commissione veneta sentieri, in seno al
Club alpino italiano, lancia un allarme in merito
alla percorribilità dei
sentieri di montagna da
parte di mezzi meccanici a motore e non e alle
sue conseguenze. E, forte della legge sul turismo
della Regione Veneto,
prepara un approfondito
vademecum finalizzato
al rispetto dell’ambiente,
focalizzandosi esclusivamente su una tipologia
ben definita di sentiero:
quello alpino.
Il codice di autoregolamentazione messo a
punto dal Cai per i propri
soci, e che la Commissione sentieri pone all’attenzione di tutti i frequentatori dei monti,
consente, sui sentieri in
questione, il passaggio di
mezzi motorizzati solo
per le necessità agro-silvo pastorali, per soccorso, per la gestione di malghe e rifugi, purché supportato da relativo permesso. Quanto a mountain bike e mezzi non motorizzati, possono essere
utilizzati solo se la loro
larghezza consente il passaggio sia dei pedoni sia
dei ciclisti, senza che
possa essere arrecato disturbo o danno all’escursionista pedonale, e solo
su strade, carrarecce,
mulattiere strutturalmente percorribili anche
con automezzi, su sentieri escursionistici di ridotta larghezza e su terreni montani vari, ma
non su sentieri alpinistici
su rocce e ghiaioni.
Angela Deganis
e
L’AZiON
Attualità
Domenica 30 luglio 2006
7
Risultati positivi dai dati di Legambiente
Trevigiani campioni
di riciclaggio rifiuti
I
cittadini veneti, e
quelli trevigiani in
particolare, sono i
più ligi e solerti d’Italia nell’attuare la raccolta differenziata dei rifiuti. Lo dice
la classifica di Legambiente, che mette in fila i Comuni ricicloni della penisola. Vincitore assoluto è
Maserada di Piave, che
soffia il podio a Roncade,
vincitore
dell’edizione
2005 del premio. Al secondo posto
Preganziol,
al
terzo,
quarto e settimo tre Comuni diocesani, rispettivamente Sernaglia, Ceggia e Santa Lu-
cia di Piave.
Sernaglia, inoltre, è risultato
vincitore della
prestigiosa sezione “Miglior
indice di buona
gestione”.
Le classifiche di Legambiente non fanno che confermare dati ormai conso-
IL CASO DI SERNAGLIA
cittadini». I buoni risultati
si riverberano sulle bollette: «A livello di Cit siamo il
Comune con le tariffe più
basse. Questo lo si deve,
soprattutto, a un sistema
di raccolta che mette insieme i servizi realizzati da
Savno e quelli gestiti direttamente dal Comune
(come l’ecocentro). Purtroppo la normativa sta
spingendo i Comuni a dare all’esterno i servizi: e
questo non è un bene». Nonostante i successi Mazzero ha due spine nel fianco di cui vorrebbe liberarsi: la raccolta degli indumenti, finora fallita, e la
maleducazione di alcuni
cittadini che puntualmente
insozzano alcune piazzole
depositando le immondizie al di fuori delle campane.
Infine i progetti futuri:
«In autunno partirà una
nuova campagna informativa, in più lingue, che ha
come obiettivo il miglioramento della qualità del differenziato. Il secondo è ancora un sogno: impostare
un sistema di raccolta differenziata presso le aziende». (FC)
Sernaglia
premiata
per la buona
gestione
Risultato partito
già quindici anni fa
P
artono da lontano i
successi di Sernaglia in materia di raccolta
differenziata. Precisamente dalle strenue battaglie
popolari di quindici anni fa
contro progetti di discariche da realizzarsi nel territorio comunale. Vinte
quelle battaglie «la tutela
dell’ambiente è entrata nel
nostro Dna» afferma l’assessore all’ambiente Rudy
Mazzero. E così Sernaglia
fu il primo Comune in Veneto ad essere autorizzato
all’apertura di un ecocentro e tra i primi a partire,
nel 2002, con la raccolta
porta-a-porta. «Il segreto
del nostro successo è il risultato di un mix di ingredienti: l’elevato numero, 34
per la precisione, di campane stradali per vetro, plastica e lattine; l’ecocentro,
gestito in proprio dal Comune, dove raccogliamo
L’assessore Rudy Mazzero
carta, cartone e tanti altri
materiali differenziati: l’ultimo a partire sarà il tetrapak; le frequenti raccolte
di carta e cartone casa per
casa a cura di Legambiente e Gruppo Missionario;
lo sconto fino al 60 per cento della parte variabile della tariffa per chi fa il compostaggio domestico; i
controlli delle piazzole e
anche del contenuto dei bidoncini dell’umido; campagne di sensibilizzazione
e responsabilizzazione dei
Gioisco ergo sfascio
S
e la volpaghese Bruna Genovese vince la maratona, o se
la vittoriese Francesca Segat vince
i 200 delfino ai rispettivi campionati europei di atletica e nuoto delle
prossime settimane, cosa sfasciamo?
Eh sì, perché se ai tifosi di calcio
(ma saranno tifosi?) è concesso
quello che abbiamo visto, dopo la
vittoria ai mondiali, è giusto che anche agli amanti di altre discipline
sia possibile... distruggere.
Solo a Vittorio Veneto, tra danni
ai giardini comunali (aiuole e opere artistiche esposte) e in piscina,
dove con grande viltà (perché ap-
profittando dell’impunità del
buio) sono stati gettati in acqua oggetti e detriti, sono diverse
migliaia gli euro di danni. Ora moltiplicate per tutti i Comuni d’Italia,
e capite l’inciviltà a che somma arriva. Il tutto sotto lo sguardo di forze dell’ordine e autorità, divise tra
i plaudenti e gli impotenti di fronte al rischio del linciaggio. E non
si venga a dire che si tratta di attaccamento alla bandiera o alla patria, specialmente da queste parti...
La vittoria della squadra sembrava non essere completa senza lo
schiamazzo finale. E dire che c’è
anche chi ha gioito senza spaccare niente. E non se ne vergogna
nemmeno!
lidati: a livello provinciale
Treviso ha raggiunto la
percentuale di raccolta differenziata più alta d’Italia
(64 per cento) mentre a livello regionale si punta ad
arrivare, entro l’anno, al 50
per cento.
All’edizione 2006 del
concorso hanno partecipato oltre 2 mila Comuni:
di questi ben 855 si sono
guadagnati il titolo di “riciclone”.
Il premio, che è a partecipazione volontaria, dovrebbe essere di stimolo
per l’istituzione di un osservatorio sulla situazione
della raccolta differenzia-
ta sull’intero territorio nazionale, basato su dati elaborati in modo uniforme e
certificati (cosa che oggi
manca poiché Legambiente si limita a validare i
dati forniti dalle amministrazioni o dai bacini).
L’IDEA DI CEGGIA
imballaggi per favorire il sistema delle ricariche con il
ritorno ai contenitori riutilizzabili. In fondo basta poco: prendere l’abitudine,
dopo di che si arriva anche
a risparmiare. «I meriti vanno ai cittadini, l’amministrazione comunale può solo suggerire un corretto
comportamento» ha ribadito Billotto.
Giacinto Bevilacqua
Meno rifiuti fai
meno spendi
A
nche nel Veneziano
vivono comunità virtuose in ambito ecologico.
Da un decennio, infatti, il
Comune di Ceggia investe
con profitto sulla raccolta
differenziata e sulla promozione della cultura del
riciclaggio. «Questa politica
di sensibilizzazione è partita un decennio fa, avviata
dalla giunta Viola e dall’assessorato Franzin, che dimostrarono notevole lungimiranza» riconosce l’assessore comunale all’ambiente Maurizio Billotto.
«Attualmente raccogliamo
porta a porta vetro, lattine
e plastica, umido, carta e
secco indifferenziato. A
Ceggia, inoltre, funzionano
ecocentri per il conferimento di sfalci, ramaglie, inerti e batterie di automobili». Il contribuente ciliense, versando un contributo
sullo smaltimento di rifiuti
ingombranti (frigoriferi, televisori e via dicendo), può
accedere alle apposite aree
di smaltimento, mentre per
anziani e disabili impossibilitati a fare da sé è assicurato il servizio porta a
porta. È un’altra, tuttavia, la
peculiarità del Comune di
Ceggia. «Da nove anni vige la tariffa integrata: il cittadino versa una quota fissa per la raccolta differenziata e una variabile per il
secco non riciclabile. In
municipio i cittadini acquistano i sacchetti (la confezione tipo costa 6,20 euro e
contiene 20 sacchetti piccoli e 10 grandi): chi meglio differenzia e meno conferisce, meno sacchetti è
obbligato ad acquistare. Potendo spendere di meno,
cerca di produrre meno rifiuti». Ma il Comune non si
ferma qui. Sono in fase di
studio il progetto amianto
per agevolare la sostituzio-
ne delle lastre delle quali la
campagna è piena e bonificare piccole quantità di amianto, e la riduzione degli
DIFFERENZIATA ADDIO?
E il Cit che fa?
Ritorna indietro
M
entre i
rimangono all’interno del secco.
Comuni
Poiché oggi esitrevigiani primegstono degli imgiano tra i Comuni
pianti in grado di
ricicloni, il Cit ha
separare i vari maall’esame l’abbanteriali, perché non
dono dell’attuale
realizzare direttasistema di raccolmente la differenta differenziata dei
rifiuti – con appoGiampaolo Vallardi ziazione presso gli
impianti? Vi sasiti cassonetti e
campane – per un porta a rebbero vantaggi per tutti:
porta con due soli conteni- il cittadino dovrebbe tenetori: l’umido e il secco. Nel re due soli contenitori; i cosecco dovrebbe finire an- sti sarebbero più contenuche tutto ciò che oggi, nel- ti (meno giri per la raccolla gran parte dei Comuni ta dei rifiuti, meno persodel Cit, viene differenziato: nale...) con risparmi fino a
carta, cartone, plastica, po- 20-30 euro a tonnellata;
listirolo, tetra-pak... Unica maggior percentuale di reeccezione il vetro, che con- cupero; possibilità di protinuerebbe ad essere con- durre cdr poi riutilizzabile.
ferito nelle campane. A se- Ricordo che già oggi a Goparare i materiali ci pense- dega funziona un impianto
rebbe un apposito impian- del Cit che separa carta,
to da realizzarsi in un sito cartone, plastica e lattine
ancora da definire. «Il ra- provenienti da Vittorio e
gionamento che stiamo San Vendemiano dove vi
portando avanti è molto sono ancora le campane
semplice – spiega Giam- multimateriale.
Di questa idea – conclupaolo Vallardi, presidente
del Cit –. Oggi il secco am- de Vallardi – ne sto parlanmonta al 30-40 per cento do in Provincia, cui comdel rifiuto complessivo. Al pete la materia dei rifiuti, e
suo interno vi sono anche con gli amministratori dei
materiali riciclabili che non Comuni del Cit».
La proposta ha già solrecuperiamo, e il cdr
(combustibile da rifiuti n- levato l’obiezione di alcune
dr) che si ottiene dal secco amministrazioni che in
non è commerciabile per- questi anni hanno investito
ché ha troppo potere calo- sulla raccolta differenziata.
rifico, proprio a causa del- Il dibattito è aperto.
Federico Citron
la plastica e della carta che
e
L’AZiON
“La sospensione degli aiuti
di Europa e Usa ha spinto
i palestinesi verso
Hezbollah, Siria e Iran”
ha confermato la notizia,
precisando che uno era
caduto in città ma non aveva fatto gravi danni né
vittime e uno in periferia
in un cortile dove stavano
giocando dei bambini, uccidendone due. Il bombardamento dei razzi è
continuo, nell’alta Galilea
ne esplodono una trentina
ogni giorno, mentre nella
parte più a sud, ad Haifa e
a Nazaret, ne sono caduti
in tutto una decina finora.
Nessun edificio cristiano è
stato colpito,
come anche
nessuna comunità religiosa ha subito danni.
Monsignore, quali obiettivi perseguono gli
Hezbollah
con questi
Il vescovo Giacinto Marcuzzo, originario di San Polo di Piave lanci?
«Nessuno, se non quello di terrorizzare la popolazione che, come nel caso di Nazaret, è prevalentemente araba, pur essendo territorio di Israele.
Colpiscono a caso, sono una pura follia, e alla fine
creano reazione contraria
anche tra gli arabi che vivono in territorio israeliano».
Come valuta questa
nuova esplosione di
violenza?
«È un momento molto
grave, perché ha interrotto il faticoso cammino verso la pace segnato dalla
Road Map e dal ritiro dei
coloni ebrei dalla striscia
di Gaza che aveva lo scopo di arrivare gradualmente a creare un vero
Stato palestinese. Inoltre
è stato interrotto il dialogo che si stava faticosamente avviando con Hamas, che mostrava qualche segno di voler abban-
donare posizioni radicali».
Vuol dire che ha ripreso sopravvento
l’ala più intransigente all’interno del governo di Hamas?
«Non esattamente questo. Piuttosto a me sembra che la causa di questa
esplosione di violenza sia
stata provocata dalla decisione degli Usa e anche
dell’Europa di interrompere gli aiuti nei confronti dei palestinesi, quasi per
punirli per aver scelto Hamas alle ultime elezioni.
Questi aiuti erano essenziali per i palestinesi. La
loro abolizione ha messo
in uno stato di miseria tutto il popolo. In questa situazione i palestinesi si
sono rivolti a coloro che erano disposti ad aiutarli:
vale a dire Hezbollah, Siria e Iran. Il Patriarca ancora un mese fa aveva detto agli Europei: attenzio-
ne, voi obbligate i palestinesi a gettarsi tra le braccia di questi violenti, invece dovete essere loro
vicini anche con gli aiuti
che sono un buon mezzo
per distoglierli da posizioni radicali».
Da noi l’interpretazione prevalente dei
fatti è che si tratti di
una provocazione voluta di comune accordo da parte di Hamas e di Hezbollah.
«La nostra percezione
è diversa ed è che sia stata la conseguenza della linea dura adottata dagli occidentali che ha esasperato la popolazione».
Le sue previsioni?
«Purtroppo penso che
non si uscirà rapidamente da questa situazione di
scontro. E il motivo è che
Israele è ben lontano da aver raggiunto il suo obiettivo».
Quale?
«Quello di disarmare e
allontanare
definitivamente dal suo confine gli
Hezbollah».
C’è il pericolo di un
allargamento con il
coinvolgimento della
Siria e dell’Iran?
«C’è, ma penso che
nessuno sia disposto a
correre questo rischio. Israele è ben consapevole
di chi sta dietro agli Hezbollah, però il suo obietti-
IL PAPA ALL’ANGELUS
sta trascorrendo alcuni
giorni di vacanza fino al 28
luglio.
Prima di recitare la
preghiera dell’Angelus, il
Papa si è rivolto “alle Parti in conflitto” perché “cessino subito il fuoco e permettano l’invio di aiuti umanitari, e perché, con il
sostegno della comunità
internazionale, si cerchino vie per l’inizio di negoziati”.
Il Vescovo di Roma ha
approfittato del suo incontro con i pellegrini per
riaffermare la posizione
della Santa Sede in questo
conflitto che difende “il diritto dei libanesi all’integrità e sovranità del loro
Paese, il diritto degli i-
sraeliani a vivere in pace
nel loro Stato e il diritto
dei palestinesi ad avere una Patria libera e sovrana”.
Benedetto XVI ha affermato di sentirsi “particolarmente vicino alle inermi popolazioni civili,
ingiustamente colpite in
un conflitto di cui sono solo vittime: sia a quelle della Galilea costrette a vivere nei rifugi, sia alla grande moltitudine di libanesi
che, ancora una volta, vedono distrutto il loro Paese e hanno dovuto abbandonare tutto e cercare
scampo altrove”.
Il Papa ha quindi elevato “un’accorata preghiera,
affinché l’aspirazione alla
pace della stragrande
maggioranza delle popolazioni possa essere quanto prima realizzata, grazie
all’impegno concorde dei
responsabili”.
Allo stesso modo, ha rivolto un “appello a tutte le
organizzazioni caritative,
perché facciano giungere
a quelle popolazioni l’espressione concreta della
INTERVISTA AL VESCOVO GIACINTO MARCUZZO
“Libano, l’Occidente
ha le sue responsabilità”
M
ercoledì 19
luglio
due
razzi katiuscia lanciati dagli Hezbollah del Libano, il gruppo islamico sciita al ridosso
del confine con Israele, feroce nemico di Israele, sono arrivati fino a Nazaret,
pur distando una sessantina di km dal confine. A
Nazaret c’è il vescovo Giacinto Marcuzzo, nostro
diocesano. Lo abbiamo
raggiunto per telefono e ci
Comporre i diritti
dei tre contendenti
D
omenica scorsa
papa Benedetto XVI ha rivolto un accorato
appello per un immediato
“cessate il fuoco” in Medio Oriente. Il Pontefice
ha rinnovato la sua richiesta di permettere agli aiuti umanitari di giungere alle popolazioni colpite e di
iniziare i negoziati con
l’aiuto della comunità internazionale. L’appello papale è stato ascoltato da
migliaia di pellegrini e residenti a Les Combes (Introd, Valle d’Aosta), dove
LA CARITAS AIUTA LE VITTIME
C
aritas italiana corre in aiuto delle prime e più incolpevoli vittime delle violenze in atto in Israele, Palestina e Libano: le popolazioni civili.
In particolare, in Libano, Caritas assiste gli sfollati a seguito dei bombardamenti e gestisce cliniche mobili; si
occupa della fornitura di medicine e
della distribuzione di viveri.
A sostegno degli interventi in corso è possibile fare le proprie offerte alla Caritas diocesana specificando la
causale “Emergenza Medio Oriente
2006”.
Per contribuire si possono utilizzare il c/c postale 10255313 oppure il c/c
bancario 4167988 presso Banca Unicredit agenzia di Vittorio Veneto (Abi
02008 - Cab 62195), piazza Borro 6, entrambi intestati alla Caritas diocesana
di Vittorio Veneto. Oppure rivolgersi
alla sede Caritas in piazza San Francesco 6, 0438-550702, [email protected]. (TB)
vo immediato è di rendere inoffensivo Hezbollah».
Stanno partendo diversi pellegrinaggio
dalla nostra diocesi:
è opportuno che
vengano in questa situazione?
«Per ora è meglio di no.
Già ci siamo parlati in questo senso con i vari organizzatori. Negli anni scorsi, anche in piena Intifada,
abbiamo sempre detto: venite, non abbiate paura,
sia gli ebrei sia i palestinesi hanno grande rispetto per i pellegrini, sono sacri e nessuno si azzarderebbe di toccarli. Ma ora
con questi katiuscia si colpisce alla cieca. Nell’immediato è meglio sospendere ogni pellegrinaggio
e attendere che la situazione cambi».
comune solidarietà”.
Benedetto XVI si è congedato chiedendo preghiere “perché le amate
popolazioni del Medio Oriente siano capaci di abbandonare la via dello
scontro armato e di costruire, con l’audacia del
dialogo, una pace giusta e
duratura”.
Gli avvenimenti dei
giorni successivi all’intervista con il vescovo Marcuzzo hanno confermato
le sue previsioni. Israele è
deciso a disarmare e rendere inoffensivi gli Hezbollah, cosa estremamente difficile, che comporta
l’invasione del territorio libanese e l’inevitabile
scontro armato con le forze del Libano che difendono l’indipendenza e la
sovranità del paese. E a
quel punto siamo già sull’orlo dell’abisso. (GpM)
CAMBIA L’ITINERARIO DEL VESCOVO
D
al 10 al 17 agosto è previsto un
pellegrinaggio in Terra Santa
promosso dal Centro studi biblici con la
partecipazione del vescovo Giuseppe.
Ad oggi il pellegrinaggio è confermato
ma si ipotizza una modifica dell’itinerario concentrandolo nel sud della Palestina.
Non più Terra Santa, ma la Grecia di
san Paolo per le parrocchie di LutranoFontanellette, Mansuè-Basalghelle e Camino-Fratta. Il pellegrinaggio, rivolto a
giovani delle parrocchie nonché a gio-
vani e famiglie di tutta la diocesi, doveva svolgersi dal 3 all’11 agosto. Secondo il programma di massima, si partirà
il 4 agosto da Ancona in nave, poi ci si
sposterà a Salonicco e a Filippi, dove
Paolo predicò Cristo ma fu anche imprigionato; si scenderà poi alle Meteore, i monasteri ortodossi abbarbicati sulla roccia; poi tappe a Delfi, ad Atene, sul
cui colle dell’Areopago, Corinto, alla cui
comunità, come ai Filippesi, Paolo scrisse lettere che sono parte del Nuovo Testamento, e infine Epidauro.
e
L’AZiON
Chiesa
IL TEMA DEL NUOVO PIANO PASTORALE
In ascolto
per un anno
Domenica 30 luglio 2006
9
MONS. MAGAROTTO
Al lavoro
commissione
di preti
e laici
A Oderzo messa
con i circensi
P
è stato fatto negli anni
scorsi.
4. Infine il piano si proponga l’obiettivo specifico
di qualificare l’esperienza
dei consigli pastorali parrocchiali e degli organismi di partecipazione in
genere, rendendoli sempre più e sempre meglio
palestre di Chiesa, luoghi
in cui si fa esperienza di
comunione e di comunità
che accoglie la Parola del
suo Signore e vive l’esperienza dell’ascolto fraterno. I consigli pastorali parrocchiali e gli organi di
partecipazione in genere
potranno così diventare
luoghi di un ascolto umile e sereno del mondo
d’oggi e veri laboratori pastorali per il territorio.
Nel mese di settembre,
come già è tradizione, il
piano pastorale sarà consegnato a tutte le parrocchie. Sarà composto da una lettera di presentazione
del Vescovo e da un testo
in cui in maniera chiara saranno indicati gli obiettivi, le iniziative da mettere
in atto, le varie fasi di attuazione, gli eventuali sussidi su cui contare.
Mons. Francesco
Tof foli
Vicario per il coordinamento della pastorale
er una mattina la
piattaforma degli
autoscontri si è trasformata in luogo di preghiera. Alla Fiere della Maddalena
di Oderzo è stato rinnovato l’annuale incontro degli
operatori dello spettacolo
viaggiante con gli opitergini per partecipare insieme alla messa. A presiederla il vescovo emerito di
Vittorio Veneto, monsignor
Alfredo Magarotto. Insieme
a lui, in questo
giorno di festa, il parroco
di
Oderzo
monsignor
Piersante Dametto, il responsabile della Pastorale dei fieranti e
dei circensi don Mirko
Dalla Torre e il direttore
della Migrantes don Ferruccio Sant. Durante la
messa al luna park due
bambine, Chantal e Valentina, hanno ricevuto per la
prima volta il sacramento
dell’eucaristia.
«La vita – ha affermato
monsignor Magarotto durante l’omelia – è un cammino e per camminare ci
vuole forza e sostentamento non solo per il no-
stro corpo ma anche per il
nostro spirito. Gesù nell’Eucaristia è il sostentamento dello spirito. L’Eucaristia è Gesù stesso, presenza vera e reale. Ogni
momento abbiamo bisogno che Gesù dall’alto ci
aiuti e ci guidi nella nostra
vita in cammino. Quando
si è in cammino ci sono
chiaroscuri
che si avvicendano e
rendono problematica l’esistenza. Anche in questi
momenti il Signore è con
noi attraverso
le persone
che ci vogliono bene».
All’inizio della messa un
profondo ringraziamento
è stato rivolto dal responsabile di settore, don
Mirko, a don Romualdo
Baldissera per il suo impegno pastorale con le famiglie dello spettacolo
viaggiante. Un caloroso
benvenuto è stato rivolto
al sindaco di Oderzo con
l’auspicio che l’accoglienza degli operatori del luna
park possa proseguire anche per il futuro.
Gerda De Nardi
RICEVUTI DAL VESCOVO PRIMA DELLA PARTENZA
distribuite su 120 km di
larghezza, distante 350 km
di asfalto e 150 (ossia 9 ore) di sterrato dalla capitale Nairobi, nel nord del
Kenya, vicino al lago
Turkana. «In una zona abbandonata dal governo e
dalle ong, dove la gente è
veramente povera» ha
commentato padre Godfrey, che guiderà il gruppo. Sono in dieci, più il direttore della Caritas diocesana monsignor Ferruccio Sant che li accompagnerà per un periodo. Si
affiancheranno ai sei missionari presenti nell’organizzare un piccolo grest,
visitare le comunità, aiutare a costruire un asilo.
Ma soprattutto, come
ha detto monsignor Sant
in riferimento ad ambo le
esperienze, «andranno per
capire le cause di certe si-
tuazioni (di povertà nel
mondo) e poi sforzarci di
cambiare già noi, qui».
P
asso dopo passo
il piano pastorale
per il prossimo
anno 2006-07 sta prendendo corpo. Naturalmente è il Consiglio pastorale diocesano, eletto
da pochi mesi, impegnato
in primo luogo per portare a termine questo lavoro. Decisivo al riguardo è
stato l’incontro del 17 giugno, quando il Consiglio
si è ritirato per un’intera
giornata per definirne
l’impianto, che può essere
così sintetizzato. Il prossimo anno pastorale conclude il triennio 2004-07
centrato sulla speranza e
facendo leva, successivamente, sulla famiglia, sulla parrocchia e sulla diocesi come soggetti privilegiati. È quindi sulla
Chiesa diocesana che viene puntata l’attenzione
quest’anno e alla nostra
Chiesa si chiede che si
metta in atteggiamento di
ascolto in tutte le sue
componenti e specialmente negli organismi di
partecipazione, per cogliere meglio ciò che il Signore le chiede in questo
Mons. Francesco Toffoli
momento e così essere in
grado, alla fine del prossimo anno, di tracciare un
cammino
pluriennale.
Sempre in quella riunione
del Consiglio è stato affidato ad un gruppo di persone il compito di stendere il testo che poi il Vescovo presenterà a tutta la
diocesi.
Il gruppo, composto
dal Vescovo, dalla segreteria del consiglio e di
qualche altra persona, si
è messo subito al lavoro
perché entro il mese di
luglio dovrà presentare la
prima bozza del testo. La
struttura e i contenuti essenziali sono già definiti e
possono essere comuni-
cati a tutta la diocesi in
modo da poter accogliere
ulteriori suggerimenti.
1. Il prossimo piano pastorale va collocato dentro l’orizzonte della speranza che nasce dall’azione dello Spirito di Cristo
risorto, avendo come soggetto la Chiesa diocesana,
secondo quanto era stato
fissato per il triennio 20042007.
2. Ciò che deve caratterizzare il prossimo anno
pastorale è dunque l’impegno ad essere sempre
più e sempre meglio una
Chiesa che si rende capace di ascolto di ciò che lo
Spirito le suggerisce attraverso la Parola di Dio e
la vita degli uomini e delle donne, gli avvenimenti
piccoli e grandi della storia e, in particolare, di ciò
che la Chiesa italiana dirà
nel prossimo convegno
nazionale che si terrà a Verona nel prossimo mese
di ottobre.
3. Il piano deve mantenere vivo l’impegno a formare adulti nella fede sviluppando la varietà dei ministeri e dei carismi, come
Giovani della diocesi volontari
in Albania, Kenya e Madagascar
«P
erché andare?
Per incontrare
situazioni diverse da quelle di questa società ricca,
ma a volte povera di valori. Vorrei che questa esperienza sconvolgesse, in
senso positivo, i ragazzi».
Lo ha detto il caposcout caminese Valerio Vendrame
quando gli è stato chiesto
perché, con i ragazzi del
clan di Oderzo, venerdì 28
parte per un campo di volontariato in Albania.
Non c’è miglior sintesi
delle risposte emerse da
tutti i presenti, alla medesima domanda, posta dal
vescovo Giuseppe. Ci tro-
vavamo infatti in Castello,
per l’incontro, organizzato
dalla Caritas, tra monsignor Zenti e i volontari che
si apprestavano alla partenza per due campi all’estero.
Anzi tre, si è scoperto
in seguito... In parti disparate del globo, ma con salda radice comune: la continuità.
A Pistull e Paqram con la
Caritas: grest e non solo
In 18 con auto e pulmini partiranno per i due villaggi del nord dell’Albania
con cui la Caritas ha un
consolidato rapporto, nato con la scuola agricola e
proseguito con due campi
di volontariato nelle estati
2004 e 2005. Ad entrambi
ha partecipato la serravallese Eleonora Segat, che
si è ripresentata dal Vescovo in vista della sua terza partenza, «perché è nella continuità che ti porti a
casa i frutti», spiega. Frutti di testimonianza ne ha
però già prodotti: l’amica
Francesca parte per la prima volta per Pistull «perché mi ha convinto Eleonora». Assieme ai volontari, raccolti e formati dalla
Caritas, che durante l’anno ha mantenuto i contatti con gli amici di oltre Adriatico, partiranno anche
suor Fiora, albanese in Italia per studio, e gli scout
opitergini. Grazie alle cui
offerte, unite a quella del
comune di Conegliano (legato a Caritas ed Albania
dal progetto di prevenzione della prostituzione),
verrà donato alla serra che
opera in loco col sostegno
della Caritas vittoriese un
motocoltivatore.
A guidare il gruppo a Pistull e Paqram sarà don
Benito Introvigne, di Vistorta. «Svolgeremo nei
due villaggi un grest sul tema “Ama la tua terra”; inoltre avremo degli incontri di conoscenza con i
giovani del posto e contribuiremo, probabilmente,
a ridipingere una chiesa».
In Kenya con i Missionari della Consolata: “dove
la gente è veramente povera”
A ricevere la benedizione del vescovo Giuseppe
in Castello anche un gruppo di volontari guidato e
formato dai Missionari
della Consolata. In parte
provenienti dalla diocesi di
Treviso, ma maggioritariamente dalla nostra, con
una nutrita rappresentanza di Villa di Villa di Cordignano, molti con alle
spalle (ecco la continuità!)
un viaggio missionario in
Brasile nel 2004, venerdì
28 partono per il Kenya.
Destinazione una parrocchia fatta di 40 comunità
Francesca ed Enrico:
viaggio di nozze a fare
volontariato
Quasi a sorpresa anche
una coppia si è intrufolata
in Casa Esercizi dove il Vescovo stava incontrando i
volontari. Una coppia in
senso proprio del termine:
all’indomani, sabato 22, si
sarebbero sposati. Ma anche volontari a tutti gli effetti: Francesca Tavian ed
Enrico Varnier di Villa di
Villa martedì 25 sono partiti per il Madagascar. Per
un viaggio di nozze in missione, ad Ivato, a mettersi
a disposizione. Proprio come per anni, e nello stesso luogo, ha fatto il padre
di Francesca.
Tommaso Bisagno
Francesca Tavian ed Enrico Varnier già partiti per il Madagascar
A sinistra: i volontari in partenza per il Kenya con i Missionari della Consolata
10
cerca su linee staminali derivate dalla distruzione di
embrioni umani. Gli embrioni verranno distrutti in
laboratori privati e, poi, le
linee staminali ottenute
saranno comprate dai ricercatori dell’Unione europea. A livello scientifico,
la decisione presa a livello
europeo implicitamente esige un chiarimento: qual
è il momento discriminante che stabilisce che dall’embrione, condannato
comunque alla distruzione, possono essere prelevate le linee di cellule staminali?
Il fatto di non aver posto
una data precisa su quando è avvenuta la distruzione degli embrioni rivela
ancora una inaccettabile
ambiguità: i ricercatori potrebbero non chiedere finanziamenti per progetti
riguardanti la distruzione
degli embrioni e farlo, in
ono attesi in cento a
Fossalta Maggiore e
Cavalier da venerdì 28 a domenica 30 per Evocation
2006, quarta edizione della Giornata diocesana della
gioventù.
«Gli iscritti –
spiega Nadia
Fantuzzo del
gruppo organizzatore
–
vanno circa dai
18 ai 40 anni.
Rispetto alle
passate edizioni, l’età media si è un po’ alzata».
Ai cento giovani partecipanti vanno sommati le
donne della parrocchia che
opereranno da volontarie
per cucinare i pasti, e i sacerdoti e laici che gestiranno alcuni dei momenti
di formazione. Tra loro anzitutto Silva De Luca e don
Fabio Dal Cin, del Centro
diocesano vocazioni, «che
hanno seguito fin dall’inizio Evocation», spiega Fantuzzo. Nonché don Pier-
laborazione (con le due
diocesi) – spiega Perin –
sono allo studio. La nostra
filosofia è comunque quella di fare quello che (i destinatari) ci chiedono, non
quello che vogliamo noi».
L’impegno del comune
di Conegliano dovrebbe,
come avvenuto per il progetto in Albania, potersi
avvalere di fondi messi a disposizione dalla Regione
(legge 41/97) per iniziative
di questo tipo.
Né per Conegliano né
per la Caritas,
tuttavia, Ivano-Frankivsk
e ChortkivBuchach sono isole, bensì solo tessere
di un puzzle di
impegno nel
medesimo
ambito. Che per Conegliano ha il senso dell’attenzione alle proprie comunità
straniere residenti. «I gruppi di immigrati del Senegal
e della Nigeria mi hanno
chiesto di andare ad incontrare le autorità nei loro paesi d’origine. Si sentono abbandonate a se
stessi, mentre invece sentono il bisogno di mantenere i contatti. Ed infatti
quando in precedenza ho
incontrato ministro e viceministro dell’Albania lo ho
detto loro chiaramente: dovete venire a trovare la vostra gente!».
Mentre per la Caritas emerge anche un consolidato rapporto di amicizia
con l’Ucraina: tanto che per
il 21 novembre monsignor
Sant è invitato ad Ischiv dal
parroco don Roman Huk
per l’inaugurazione della
ex casa del popolo che il comune ha ceduto alla parrocchia ed è stata da questa trasformata in centro
pastorale per la parrocchia
e per la forania. Un progetto che la Caritas ha sostenuto, grazie alla generosità di molti, con 11 mila
euro. Particolare significativo: Ischiv è nella diocesi
di Ternopoli, della regione
cioè da cui arrivano tante
delle badanti che lavorano
nel nostro territorio. (TB)
Staminali,
passo indietro
I
“le fasi successive” a quella della distruzione degli
embrioni umani.
Il Sir, agenzia della Cei,
spiega che “la decisione,
presa anche grazie al voto
favorevole di Italia e Germania, suona come un
compromesso, una scelta
da ‘Giano bifronte’: da una
parte, si proibisce la distruzione di embrioni umani al fine di prelevare
cellule staminali, da un’altra, si autorizza a fare ri-
CARITAS E CONEGLIANO
Prostituzione,
impegno in Ucraina
P
rosegue l’impegno
congiunto di Caritas
diocesana e comune di Conegliano contro la tratta e
lo sfruttamento degli immigrati. Un impegno che
non si limita però al soccorso a quanti si trovano in
situazione di difficoltà in Italia, in primo luogo le
donne straniere costrette
alla prostituzione, ma coinvolge anche i paesi di provenienza. Per evitare che
chi, alla ricerca di una vita
dignitosa o comunque migliore, decide di partire per
l’Italia, non si lasci abbindolare dalle esche dei malintenzionati.
Dopo la convenzione siglata ad aprile con il governo dell’Albania per il
progetto “Trafficking”, il
direttore della Caritas
monsignor Ferruccio Sant
e l’assessore ai servizi sociali del comune di Conegliano Enzo Perin si sono
recati a giugno in Ucraina,
altra nazione dell’Europa
dell’Est da cui cospicuo è
l’esodo verso la Sinistra
Piave, e femminile anzitutto.
«Abbiamo stretto un accordo – spiega monsignor
Sant – con le diocesi di Ivano-Frankisvk e di
Chortkiv Buchach, il cui
vescovo monsignor Ireneo
Bilyk ho anche incontrato,
per la realizzazione di ma-
teriale informativo». Il cui
contenuto dovrà servire a
mettere in guardia da promesse troppo apparentemente irresistibili e descrizioni dell’Italia come
Bengodi da parte di trafficanti di esseri umani. Che
possono suonare particolarmente tentatori a giovani che crescono senza la
guida della famiglia: in molti paesi dell’Ucraina, infatti, sono rimasti solo vecchi
e bambini, uomini e donne
sono migranti.
«Le modalità della col-
L
a comunità dei frati
minori che custodisce da cinque secoli la basilica di Motta di Livenza,
si sta preparando per il
grande evento del prossimo Giubileo che sarà nel
2010. Anche se in realtà
mancano ancora una trentina di mesi, i preparativi
sono già ben avviati.
A fare il punto della situazione è padre Vittorio
Bellè, da quasi tre anni rettore del santuario.
«Come frati del santuario, ci siamo già attivati per
questo grande anno giubilare. Il nostro desiderio è
quello di arrivare preparati a questo grande appuntamento. La preparazione
che faremo vuole essere
un po’ un’imitazione di
A FOSSALTA E CAVALIER
seguito, per quelli sulle linee cellulari già estratte da
embrioni distrutti”.
La parola definitiva
spetta all’Europarlamento
entro il prossimo autunno.
Qualche giorno prima
del voto europeo il Senato
ha approvato, con i soli voti del centrosinistra, una risoluzione che impegna il
Governo a sostenere solo
ricerche che non implichino la distruzione di embrioni, che valorizzino la
ricerca sulle cellule staminali adulte, comprese quelle cordonali, sollecitino la
definizione di criteri certi
per stabilire la morte riproduttiva degli embrioni,
al fine di utilizzare per la ricerca cellule destinate comunque a non essere impiantate e ad andare distrutte. La risoluzione è valutata negativamente da
“Scienza&Vita” che definisce “equivoca la definizione di embrioni umani
‘non impiantabili’. Sicuro,
invece, che tali embrioni
vengono di fatto distrutti,
se utilizzati per la sperimentazione”.
“Scienza&Vita”, d’altro
canto, “prende atto che la
stessa mozione promuove
la ricerca sulle cellule staminali adulte, che essa da
tempo sostiene”.
DECISIONE DELL’UNIONE EUROPEA
ministri europei per
la
Competitività
hanno approvato i finanziamenti alla ricerca
per il periodo 2007-2013,
introducendo alcune limitazioni alle possibilità di ricerca: no alla clonazione,
no alla creazione di embrioni solo per scopo di ricerca, e per ottenere l’appoggio di paesi come Germania e Italia, no alla distruzione di embrioni umani per prelevarne cellule staminali. Polonia, Lituania, Malta, Slovacchia
e Austria hanno mantenuto il loro voto contrario. La
nuova formulazione di
compromesso contiene
due frasi in base alle quali
non si prevedono finanziamenti Ue per progetti di ricerca volti alla distruzione
degli embrioni per produrre le cellule staminali.
Rimane però il via libera
per finanziare a livello Ue
e
L’AZiON
Chiesa
Domenica 30 luglio 2006
PREPARAZIONE AI 500 ANNI
Il Papa invitato
alla basilica di Motta
quella che è stata la preparazione per il Grande Giubileo della chiesa universale
del 2000. Saranno tre anni di
preparazione caratterizzati
da un’importante innovazione, che riteniamo utile sia
per la nostra diocesi, quella
di Vittorio Veneto, che per
quelle limitrofe, e cioè la “Peregrinatio”». Cioè? «L’immagine della nostra Madonna,
passerà per tutte le parrocchie della diocesi. Inoltre, in
qualche momento di “pau-
sa”, pensiamo di poterla offrire alle parrocchie di altre
diocesi a noi vicine: penso
alle parrocchie della diocesi di Treviso che gravitano
attorno a San Donà, a quelle del Patriarcato di Venezia
che gravitano attorno a
Caorle, Jesolo ed Eraclea e
a quelle della diocesi di Concordia-Pordenone con Portogruaro, Concordia Sagittaria e la zona di Pasiano. Oltre a questo – spiega ancora padre Vittorio –, ci vo-
L’ultimo Evocation
con don Pierluigi
S
gliamo preparare a livello
spirituale, catechetico e culturale. Si è insediata una
commissione di otto membri, tre componenti dell’amministrazione comunale, tre
componenti della parrocchia tra i quali il parroco, e
due frati. Il compito della
commissione sarà quello di
programmare qualche incontro culturale, catechetico e anche di preghiera. La
prima tappa fondamentale
del percorso sarà il prossimo 9 marzo 2007 quando avrà inizio la Peregrinatio con
l’effige della Madonna, che
si protrarrà fino al 2009».
Il passo successivo della
chiacchierata con il rettore
della basilica, riguarda il calendario degli eventi: «Al di
là della data giubilare che ri-
luigi Cesca, all’ultimo Evocation nel ruolo di parroco
di Fossalta e Cavalier, nel
quale sta per essere sostituito da don Mirko Dalla
Torre.
Il programma della tre
giorni, che ha
come filo conduttore “La Parola libera, libera la Parola”, si apre venerdì 28 con
l’accoglienza
alle 18.30 a Fossalta Maggiore, vicino alla chiesa e
al salone parrocchiale in
cui gli iscritti ad Evocation
pernotteranno. La prima
serata ruoterà intorno allo
spettacolo di poesia, musica e riflessione “Per incanto e per Amore”, a partire
dalle 21.30, a cui seguirà
l’adorazione in chiesa. Sabato mattina dedicato alle
attività in gruppi; nel pomeriggio la confessione e
alle 18.30 il pellegrinaggio
“In cammino con la Parola,
lampada ai miei passi” da
Fossalta a Cavalier, nella
cui chiesa si terrà alle 21 la
veglia di preghiera “Gesù,
la Parola perfetta”, presieduta dal vescovo Giuseppe.
La domenica conclusiva, come accade anche in
tutte le Gmg, ruoterà intorno alla messa, che si celebrerà alle 10.30, all’insegna del motto “Per nutrirci della Parola e del Pane”.
Chiuderà Evocation, verso
le 13.30, lo scambio del segno e del mandato.
A messa finale, veglia di
sabato e spettacolo di venerdì sono invitati tutti gli
interessati, a partire dalle
parrocchie di Fossalta e
Chiarano.
Per informazioni visitare www.evocation.too.it o
chiamare Nadia Fantuzzo
al 349-1352432.
Tommaso Bisagno
guarda più strettamente la
città di Motta, è in programma per il mese di settembre la grande processione, per la quale vedremo
chi invitare. Sicuramente avremo con noi il Patriarca di
Venezia e poi, anche se sarà
difficile, puntiamo ad avere
tra di noi il Papa o quanto
meno un suo Legato». Oltre
alla preparazione spirituale
dell’evento, in questi mesi
sono in corso dei lavori di
restauro che hanno già riguardato l’interno della
chiesa, e che nel prossimo
futuro riguarderanno anche
il campanile. A quel punto
poi mancheranno soltanto
la tinteggiatura interna ed esterna dell’intero complesso basilicale.
Marco Guerrato
e
L’AZiON
Chiesa
Domenica 30 luglio 2006
OGGI Domenica
Agenda
del Vescovo
IL VESCOVO COMMENTA IL VANGELO
Domenica 30 luglio: Celebra la Messa
a Soligo (ore 10.30).
Il ragazzo dei cinque
pani e due pesci
Domenica 30 luglio - 17ª del
tempo ordinario - anno B
2Re 4, 42-44; Sal 144; Ef 4,
1-6; Gv 6, 1-15
Apri la tua mano, Signore, e
sazia ogni vivente
Prima settimana del Salterio
P
er cinque domeniche consecutive la liturgia domenicale dell’anno B ci offre
per intero il testo del capitolo sesto
del Vangelo di Giovanni, interamente di sapore eucaristico. Fin dalla sua apertura, che fa da portale di
ingresso nel mistero eucaristico,
segnata dalla moltiplicazione dei pani e dei pesci.
Il testo, famoso, viene avviato dall’evangelista, sempre attento alla comunità destinataria del suo scritto,
rilevando che “una grande folla
seguiva Gesù, vedendo i segni che
faceva sugli infermi”. Ci sentiremmo autorizzati a pensare ai tempi
d’oro. Dove tutto va a gonfie vele.
E Gesù appare in tutto il fascino di
un trascinatore di popolo. Capace
di risolvere alla radice i problemi
dell’uomo. Vedremo che lo stesso
capitolo, aperto con solennità di presenza esuberante di folla, si chiu-
derà con una folla che si sfoltisce,
fino a ridursi ad uno sparuto resto
concentrato nei dodici, quando Gesù chiede di fare una scelta radicale nei suoi confronti: non un Gesù
da sfruttare come taumaturgo e applaudire come un divo, ma da seguire e assimilare, diventando veramente suoi discepoli.
La folla, ovviamente, ha fame. Le
soluzioni facili non tardano a pronunciarsi. Gesù invece dà la soluzione sua. Non importa se la situazione sembra al limite dell’assurdo.
Gli basta una modesta disponibilità.
Che non tarda a farsi avanti: “C’è
qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci!”. La sproporzione con la folla è evidente. Ma
Gesù non chiede altro.
Compie un gesto del tutto eucaristico, allusivo di certo di quella
moltiplicazione all’infinito di se stesso come pane eucaristico per la fame spirituale di tutti gli uomini:
“Gesù prese in mano i pani e
compì il rito del rendimento di
grazie”. È proprio l’Eucaristia, il
rendimento di grazie sommo al Padre. Adesso più nessuno è condannato alla fame. Poiché di pane, e di
pesce, ve n’è in sovrabbondanza. E
Gesù prepara il terreno a fare il sal-
NOMINE
to di qualità: dal pane materiale a
quello spirituale. Poiché solo il pane spirituale, che si identifica con la
Persona di Gesù, Parola di Verità e
Pane di Vita, sazia davvero l’uomo,
che in Lui comprende il senso del
vivere umano.
Solo quel pane, al dire di Paolo
nella lettera agli Efesini, consente di
vivere la vocazione cristiana: “Vi esorto a comportar vi in maniera
degna della vocazione che avete ricevuto, con ogni umiltà, mansuetudine e pazienza, sopportandovi a vicenda con amore, cercando di conservare l’unità dello Spirito per mezzo del vincolo della pace”.
Un solo rilievo per le famiglie e
per le comunità cristiane. Che cosa
si attendono da Gesù? Chi è realmente Gesù per le nostre famiglie
e per le nostre comunità cristiane?
È considerato più colui che deve risolvere i problemi della nostra quotidianità, o Colui che, grazie al suo
essere Eucaristia per noi, ci rende
capaci di vivere in maniera degna
dell’essere famiglia cristiana e comunità cristiana? E sono disposte a
mettere a disposizione di Cristo le
loro risorse perché Lui le moltiplichi a beneficio degli altri?
+ Giuseppe Zenti
G
li amici confratelli hanno voluto ricordare don Feliciano Gallon (nella foto),
morto a soli 28 anni nel
1972, con la pubblicazione della storia della
sua vocazione, che egli
stesso scrisse con stile
semplice e incisivo. Il libro ha un titolo curioso:
“Prete io? Marameo”
(Grafiche Bernardi, luglio 2006). È articolato
in quindici brevi capitoli, resi vivi dall’uso di
dialoghi, in cui “si apre
il sipario su una vicenda
interiore, più misteriosa
che travagliata, che si dischiude sull’alba di una
vita sacerdotale ancora
profumata di sacro crisma” come scrive il vescovo Giuseppe nella
presentazione. Continua
il Vescovo: “Questo
scritto, che leggerai
d’un soffio e ti darà un
saggio della grave perdita che è stata la morte
tragica di don Feliciano,
ti aprirà comunque alla
contemplazione di un
dono che Dio ha riservato alla nostra Chiesa”.
In appendice vengono
proposte nove poesie
redatte da don Feliciano.
Ne proponiamo due.
SIGNORE
Signore, son fatto di
fango pesante
che al mio slancio
tarpa le ali.
Una scintilla divina
11
I
l vescovo Giuseppe ha disposto le seguenti nomine:
Don Pietro Silvestrini, parroco di Campomolino di
Gaiarine, è nominato anche parroco di Gaiarine.
Don Marco Pizzol, arciprete di Codognè e amministratore parrocchiale di Roverbasso, è nominato anche
amministratore parrocchiale di Cimetta di Codognè.
PARÈ: PROFESSIONE
DI SUOR LUIGINA SILVESTRIN
D
omenica 30 luglio, alle 10.30 nella chiesa di Parè, vi
sarà la professione religiosa perpetua di suor Luigina Silvestrin, dell’ordine delle Figlie di Maria Ausiliatrice
(Salesiane di don Bosco). Presiede la celebrazione il vescovo Armando Bucciol e concelebra il nuovo vicario generale monsignor Martino Zagonel. Saranno presenti l’Ispettrice salesiana del Triveneto e
la direttrice del collegio Immacolata di Conegliano.
Suor Luigina è nata a Parè
34 anni fa. Fino a 19 anni ha lavorato alla Rosada di San Fior.
Nel 1993 decise di trascorrere
un mese in una missione salesiana in Patagonia (Argentina). Rientrata da quell'esperienza chiese l'aspettativa alla Rosada e ripartì nuovamente per
l'Argentina. Dopo un anno nella Cordigliera, come responsabile di una casa che ospita una trentina di bambini, decise
di consacrarsi. Ma per un anno lasciò “decantare” ogni decisione: ritornò al lavoro e dopo un anno prese la decisione
definitiva di entrare nel noviziato delle Figlie di Maria Ausiliatrice (Salesiane) a Cordoba. Siamo nel 1996. Quattro anni
più tardi fa la prima professione religiosa a Bahia Blanca. Nel
frattempo si è laureata in pedagogia e ha appreso in modo
perfetto lo spagnolo. Attualemente è missionaria tra i poveri di Carmen de Patagones, sempre in Aregentina.
DUE POESIE DI DON GALLON TRATTE PRIMA PROFESSIONE PER DUE
DA UN LIBRO APPENA USCITO
SALESIANE DIOCESANE
Fratello, sei stanco...
odorosa
si brucia il chicco
d’incenso,
il mio fango pesante
si sciolga
nell’arcano Tuo amplesso divino.
FRATELLO,
SEI STANCO...
in me Tu spirasti un
giorno lontano.
A Te io aspiro, anelando,
di Te io ho sete ogni
istante.
Ma il fango di cui mi
vestisti
a terra spesso m’opprime.
Ed io soffro, Signore,
d’essere così lacerato.
Dolce Signore, sollevami!
Innalzami fino a Te!
Come in nube tenue
Fratello, sei stanco, lo
so,
e un amaro pungente
ti morde il palato.
Con desolato dolore
trascini il peso della vita.
Un tempo attendevi
impaziente
sul molo inondato di
sole
il viaggio pieno d’arcano
nel mare fascinoso
del mondo.
La fragile tua navicella
lasciò il tranquillo li-
do d’infanzia.
Cullata pian piano dall’onda
s’avventurò nell’azzurro infinito.
Ma vennero presto le
nubi
nere di minaccia furente.
L’onde s’alzarono immense,
sbatterono il povero
legno.
Come relitto ora galleggia
sul baratro dell’esistenza.
Fratello, ascolta coraggio,
anch’io come te sento
amaro di sale,
nella bocca riarsa di
pena.
Fratello, dimmi – Ti amo –.
Nell’oceano dolorante dell’umano
più lieve ci sarà navigare.
L
e suore del collegio Immacolata di Conegliano, riconoscenti a Dio per aver chiamato tre giovani a
testimoniare la bellezza del Suo Amore, annunciano con
gioia la prima professione religiosa di suor Eliana Biffi,
della parrocchia del Duomo di Conegliano, di suor Paola Vendrame, di Orsago, e di suor Katalin Kovacs di Budapest (Ungheria), che si celebrerà domenica 6 agosto
alle 15 a Torino nella Basilica di Maria Ausiliatrice.
FERIE DI CURIA,AZIONE,TIPSE,
LIBRERIA E ARREDI SACRI
E
cco le date di chiusura per le ferie estive degli
uffici e negozi diocesani.
Uffici della Curia vescovile: dal 7 al 22 agosto, riaprono il
23 agosto.
L’Azione e Tipse: dal 7 al 25 agosto, riaprono il 28 agosto.
Libreria Pove e negozio Arredi sacri: dal 31 luglio al 19
agosto, riaprono il 21 agosto.
IN OTTOBRE A MEDJUGORJE
CON “REGINA DELLA PACE”
I
l gruppo Regina della pace di Vittorio Veneto propone un pellegrinaggio a Medjugorje dal 3 al 7 ottobre.
Sono giornate dedicate alla preghiera nella piccola località di Medjugorje e alla visita del monte dell’Apparizione
(Podbrdo), del monte della Croce (Krizevac) e della chiesa di San Giacomo. Per informazioni e prenotazioni: Giorgio Zago 0438-57411, Lucia Zanco 347-4844597.
12
e
L’AZiON
Domenica 30 luglio 2006
CAMPOSCUOLA S.GIUSTINA
Nuovo vigore
per le amicizie
E PER LA TERZA MEDIA UN GREST PERSONALIZZATO
Spiritualità per gli animatori
il valore aggiunto di Cordignano
C
entoventisei ragazzi, 30 animatori, una dozzina
di laboratori per tre settimane di attività, dieci
squadre che si contendono la vittoria finale nei giochi e al mercoledì giornata dedicata alle uscite.
Il grest di Cordignano
si presenta così ad un primo sguardo, ma se si va in
profondità c’è un qualcosa
in più che ne costituisce il
valore aggiunto. Gli animatori non sono infatti impegnati solo nella preparazione dei lavoretti, dei
giochi, della storia da narrare ai ragazzi, ma anche
nel curare la loro spiritualità sotto la guida del parroco don Piergiorgio. E così per un intero pomeriggio essi si sono trasferiti
per un ritiro a Villa Regia
di Pordenone. “Dal servizio alla missione” questo
potrebbe essere il titolo
dell’esperienza che ha
permesso ai giovani di ascoltare le testimonianze
di due missionarie e di un
giovane che si sta preparando al sacerdozio, appartenenti alla comunità
che li ha ospitati. «Questo
momento –
spiegano gli animatori Carlo, Elena e
Luana – viene
proposto ogni
anno. Per noi
è importante
perché ci permette di riflettere e di confrontarci sulle
cose
più
profonde della vita. Preghiamo e discutiamo insieme sul nostro compito
di animatori, stando attenti al lato cristiano di ciò che
facciamo».
Anche per i ragazzi del
grest, che è guidato dai responsabili Erika, Federica
e Mirco, sono previste iniziative particolari. Tra queste la giornata dedicata al
sacramento della Riconciliazione, la visita alla casa
di riposo San Pio X e ai
suoi ospiti e la proiezione
di un film dedicato al tema
del grest, la famiglia.
I ragazzi di terza media
da parte loro seguono un
itinerario personalizzato
PARROCCHIA DI SARMEDE
Con Robin Hood
al Punto Verde
T
rentotto bambini
dai tre ai sei anni e
sei animatrici si incontrano quotidianamente alla
scuola materna parrocchiale di Sarmede per dar
vita al “Punto Verde”. Nata dal desiderio della parrocchia di offrire un servizio alle famiglie dei più
piccoli, l’iniziativa si sta rivelando ancora una volta
molto apprezzata (prima
di tutto dai bambini) ed estremamente interessante perché interseca momenti di gioco, laboratorio, canto e formazione.
Il filo conduttore di
quest’avventura, che dura
per tutto il mese di luglio,
è la storia di Robin Hood,
che sarà al tempo stesso il
soggetto dello spettacolo
finale allestito dai bambini stessi e dalle animatri-
ci e dedicato ai genitori.
L’appuntamento è per la
sera del 28 luglio. «Abbiamo scelto Robin Hood –
spiegano le animatrici –
per focalizzare il tema della giustizia e far capire, attraverso la storia, che è
importante aiutare chi è
meno fortunato. Il percorso formativo viene sviluppato anche con diverse attività».
Poi al Punto Verde c’è
spazio per tanta creatività.
I laboratori sono particolareggiati per età, mentre
per realizzare i lavoretti
vengono utilizzati materiali riciclati – dalle bottiglie di plastica alla pasta
scaduta fino alle scatole di
cartone – in modo tale da
unire il lato creativo alla
volontà di trasmettere un
messaggio educativo.
I ragazzi di Santa Giustina in gita sul “trenino dei minatori”
C
Gli animatori di Cordignano
volto alla conoscenza del
paese, delle sue bellezze e
realtà e alla loro formazione dal momento che a partire dal prossimo anno saranno potenziali animatori
a tutti gli effetti. Grazie anche alle uscite sul territorio essi hanno potuto ammirare le case tipiche di
Cordignano, le chiesette
quali quella della frazione
di Silvella, la casa di riposo. Il percorso è diventato
materiale per realizzare un
cartellone che sarà esposto durante la festa finale
prevista per venerdì 28 lu-
glio.
Il tempo dedicato ai giochi diventa esso stesso occasione di collaborazione e
crescita. «La scelta – continuano gli animatori – è
stata quella di formare, per
i giochi, dieci gruppi misti
formati da bambini dall’ultimo anno di asilo a ragazzi delle medie. Abbiamo
notato che all’interno delle squadre i componenti si
aiutano a vicenda e i più
grandi si sentono responsabilizzati nei confronti dei
più piccoli».
Gerda De Nardi
Alla comunità cristiana di
Sarmede i
piccoli del
Punto Verde si sono
invece presentati in una domenica di metà luglio. A loro
infatti è andato il compito
di animare la messa con i
canti imparati durante la
settimana e di preparare i
doni da portare all’altare.
A dire il vero già dalle
prime settimane nella
chiesa parrocchiale faceva bella mostra di sé il cartellone con le foto che ritraevano i piccoli intenti
nelle diverse attività.
Tutto questo naturalmente è possibile grazie
all’impegno e alla passione delle animatrici, della
loro coordinatrice e di chi
quotidianamente è presente al Punto Verde per
dare il meglio di sé: Federica, Francesca, Maria
Chiara, Marta, Laura, Sara, Silvia, Monica e Rita.
(GDN)
CARPESICA
Rivoluzione in
arrivo al grest:
a guidarla Eva
Da Dalt
I
l grest di Carpesica
si evolve e si trasforma. A guidare questa
grande macchina del divertimento, sotto l’occhio
vigile di don Primo, ci
sarà Eva Da Dalt, e ad affiancarla Jessica De Toffoli ed Enrico Della Coletta.
Cosa c’è da aspettarsi? Sicuramente un grest scoppiettante ed innovativo visto che, ormai da troppi
anni, la struttura e l’impostazione dell’iniziativa
sono rimaste intatte e,
quindi, via alla rivoluzione! Il grest si svolgerà dal
21 agosto al 3 settembre.
Trovate i moduli di iscrizione presso: canonica di
Carpesica, alimentari Camelin Silvia, panificio Della Coletta, www.carpesica.megablog.it. Informazioni: 0438-560167.
on l’arrivo della bella stagione, ecco
che è giunto anche il tempo delle vacanze... perciò
nella parrocchia di Santa
Giustina, come ogni anno
ormai da molto tempo, è
stato organizzato il campo
scuola in Val Aurina. Quest’anno è stato proposto a
ragazzi dai 13 ai 18 anni.
Data l’età, sono state affrontate nelle discussioni
anche tematiche importanti. Tra le molte escursioni e i numerosi momenti di festa, molte sono
state anche le riflessioni,
sia di carattere spirituale,
sia con temi attuali, che
abbiamo trattato anche
grazie all’aiuto del nostro
parroco don Enrico e di
tutti gli altri collaboratori.
Ma non l’hanno fatta da padrone solo le discussioni,
bensì anche le escursioni,
molto belle e suggestive,
grazie a due nostri compagni che ci hanno fatto da
guida, e i momenti di festa, molti di giorno ma
concentrati in particolar
modo alla sera.
Anche l’amicizia ha avuto un ruolo importante.
Amicizie già consolidate
da tempo hanno riscoperto quel quid che mancava
e hanno ripreso nuovo vigore: e ne sono nate anche
molte di nuove, che speriamo durino al di fuori del
camposcuola.
Perciò, posso dire che
anche quest’anno la settimana in Val Aurina ha avuto un esito positivo
(complice forse il bel tempo e il magnifico posto).
Per questo non mi resta
che aspettare la prossima
estate da passare nuovamente in compagnia!
Giulia
SAN MARTINO E REVINE
LAGO AL CAMPOSCUOLA
Tu sei speciale!
“U
n gruppo unito che il Signore dice ad odi veri amici che gnuno di noi. “Lo Stock –
capisca la
scrivono
forza del
gli animadialogo, la
tori sul fosolidarietà,
glio di inla
comtroduzione
prensione,
al campoil rispetto”.
scuola – è
Otteneril segno
lo è uno deche su di
gli obbiettinoi fa il Sivi del camgnore per
poscuola
renderci
che le parspeciali;
rocchie di
ed è quello
San Martiche noi ano di Colle
L’albero logo del camposcuola nimatori
e di Revine
cerchereLago hanno iniziato do- mo di fare, modestamenmenica 23 luglio e conclu- te, sui nostri speciali anideranno mercoledì 2 ago- mati”.
sto a Laggio di Cadore nelCi riusciranno? I genila casa dell’associazione tori hanno una prima posFamiglie rurali Sinistra sibilità di verificarlo doPiave.
menica 30, quando si tieFilo conduttore, e a dar ne la giornata a loro dedimanforte per raggiungere cata, che avrà come perni
l’obbiettivo di cui sopra, la messa delle 11 e il
sarà un racconto dal titolo “Grande cerchio dei geni“Tu sei speciale”: ossia ciò tori” alle 15.30. (TB)
e
L’AZiON
Domenica 30 luglio 2006
RECORD DI AFFLUENZA AL GREST DI TORRE DI MOSTO
TUTTA LA SODDISFAZIONE DI LUCIANA PALAMIN
Centosessantaquattro!
G
rest da record
per Torre di
Mosto. L’edizione 2006 infatti, svoltasi dal
3 al 21 luglio, ha visto la
partecipazione di 164 ragazzi (il numero più alto
degli ultimi anni) e di ben
45 animatori, tra i quali si
è distinto un entusiasta
gruppo di “aiutanti” quattordicenni. A questi si è
aggiunta l’ormai irrinunciabile collaborazione di
15 mamme che, come ogni anno, si sono rimboccate le maniche e hanno
preparato i locali, acquistato i materiali, coordinato i laboratori manuali. Insomma, veri e propri angeli custodi del grest, che
garantiscono un’impeccabile organizzazione delle
giornate e che anche durante l’anno, come “Gruppo Arkè”, promuovono
raccolte fondi per sostenere le attività del gruppo
di animatori. «Siamo davvero soddisfatte per come
è andato il grest a Torre
quest’anno – afferma Luciana Palamin, rappresentante delle mamme –. L’alto numero di ragazzi e animatori che si sono ritrovati tutte le mattine dalle 9
alle 12 per pregare, giocare, creare, esprime il bisogno di aggregazione dei
nostri figli. In particolare,
credo che queste cifre possano essere lette anche come un “ritorno all’oratorio”: per questo speriamo
che i lavori di restauro del
nostro patronato inizino
presto e restituiscano alla
comunità una struttura
funzionale importantissima». Frutto della stretta
collaborazione tra parrocchia e Comune, il grest di
Torre si avvale anche del
prezioso contributo di due
operatori dell’Ulss 10 che
lavorano nell’ambito del
“Progetto minori”. È al-
tema del
grest, “L’allegra fattoria”. «In
quell’occasione
–
continua la
signora Luciana – i
bambini
hanno potuto vedere da vicino e toccare con maVolontari (sopra) e animatori (sotto) del grest di Torre no diversi
animali e
conoscerne le particolarità.
Ognuno di
loro ha poi
realizzato
un disegno sull’aspetto della visita
che più lo
aveva colpito e il più
bello è stato premiato con un
l’interno di questo proget- caloroso applauso». Per la
to, infatti, che si inserisce prima volta, inoltre, è stail percorso educativo che ta organizzata la serata
gli animatori (dai 14 ai 19 conclusiva, con i genitori
anni) seguono durante tut- come invitati principali:
to l’anno e che culmina musica, tante scenette diproprio con il grest. Tra le vertenti e, come gran finovità dell’edizione appe- nale, la proiezione di un vina conclusa è stata molto deo in dvd sui momenti
apprezzata l’uscita alla fat- più significativi delle tre intoria didattica presso l’a- dimenticabili settimane di
griturismo “La via Antiga” grest.
di Staffolo, in linea con il
Beatrice Doretto
13
CONEGLIANO E PONTE D.P.
Campi scout: tutti
insieme in Valmorel
U
n campo di gruppo
è l’occasione in cui
tutti gli associati di un
gruppo scout (lupetti, esploratori e guide, novizi,
rover e scolte e capi) decidono di condividere
qualche giorno di campo
per rafforzare l’idea di appartenenza al gruppo, per
confrontarsi su temi fissati nel Progetto educativo
di gruppo, per festeggiare qualche particolare ricorrenza. È quello che capita a due gruppi della nostra zona scout di Vittorio
Veneto, quello di Ponte di
Piave e quello di Conegliano, che si trovano a vivere il loro campo nello
stesso luogo a Valmorel di
Limana (già teatro dei
campi di gruppo del Torre di Mosto nel 2004 e dell’Oderzo nel 2005), condividendo per qualche giorno gli spazi, peraltro ampi,
di Pian del Vescovo. Gli
scout di Conegliano hanno il loro campo dal 7 al
14 agosto; quelli di Ponte
di Piave dal 30 luglio al 7
agosto i lupetti, dal 29 luglio al 10 agosto gli esploratori e le guide, dal 3 al 10
agosto novizi, rover e scolte.
Per il gruppo di Conegliano si tratta di celebrare la prestigiosa ricorrenza degli 80 anni di scoutismo; per il Ponte di Piave,
invece, si tratta di dare un
segno di coesione per un
gruppo ben più giovane
(poco più che decenne)
che sta vivendo un buon
momento di collaborazione con le famiglie degli associati.
Il campo di gruppo non
esclude le attività di campo delle tre branche
(branco, reparto, noviziato-clan). Tali momenti
vengono però ridimensionati e di solito resi funzionali, in termini di obiettivi
e di struttura, al momento dell’incontro comunitario.
Al termine di un campo
di questo tipo il gruppo ne
esce rafforzato nella sua
dimensione comunitaria,
che dà modo ai capi di sperimentare sul campo l’efficacia di un metodo che,
pur adattato alle varie fasce di età, conserva degli
elementi accomunanti,
come il gioco, l’imparare
facendo, la coeducazione,
che lo rendono ancora attuale e affascinante.
Gaetano de Biase
PRIME FOTO DEL CONCORSO DE L’AZIONE
“Guarda che estate”...
con Alessia e Simona!
C
ominciano ad arrivare le prime fotografie per GrandEstate, il concorso organizzato da L’Azione con l’associazione Noi, in collaborazione con il negozio Manighetti di Vittorio Veneto, per
premiare le più significative immagini che
in un solo click raccontano e sintetizzano
lo spirito di un grest o di un camposcuola
tanto che... ti sembra di essere lì!
Un esempio? Veronica Dal Cortivo della
parrocchia di Campodipietra ci ha inviato
cinque foto del suo
grest (sono infatti cinque le foto che al massimo ciascun grest o
camposcuola può spedire). Tra cui quella
che pubblichiamo qui sopra, che raffigura, ci spiega Veronica, “Alessia con l’animatrice Simona, nel salone di Campodipietra per seguire la rappresentazione teatrale sulla vita di Giuseppe dei ragazzi di
seconda media”.
Come promesso, infatti, di ogni parrocchia che parteciperà al concorso pubblicheremo almeno una fotografia, per darvi l’onore di comparire sulle pagine de L’A-
zione.
Quanto agli altri premi, si deciderà a
fine settembre, quando la giuria si riunirà, valuterà le foto che spiccheranno
“per originalità del soggetto, simpatia della situazione, espressione visiva del messaggio educativo, qualità dell’immagine”
(come indica il regolamento) e alle migliori assegnerà i pacchi-premio di prodotti per la creatività,
utili magari per i futuri grest, offerti dalla ditta Manighetti.
Per partecipare è
necessario inviare le
vostre foto, con una
breve spiegazione, a
[email protected] o alla redazione
in via Stella 8, 31029 Vittorio Veneto; ma
anche compilare e inviare, per posta o via
fax (0438-555437), la scheda di iscrizione
che trovate a lato.
Tutte le informazioni e il regolamento
dettagliato li trovate sul sito www.lazione.it cliccando su logo di “Guarda che estate”; oppure contattateci a [email protected] o 0438-940249.
Tommaso Bisagno
Tutte le informazioni
sono sul sito
www.lazione.it
DOMANDA DI PARTECIPAZIONE ALL’INIZIATIVA "GRAND’ESTATE"
La parrocchia di …………………………..………con sede in via………………………………………...n°………
in comune di …………………………………………………………………….
chiede di partecipare all’iniziativa "Guarda che estate!" organizzato dall’Associazione NOI Vittorio Veneto con sede in via Galilei 32,
31015 Conegliano e con la promozione del Settimanale L’Azione.
Referente della parrocchia per l’iniziativa "Guarda che estate!" è il/la Signor/a……………………………….…………........
Residente in ………………………………………….. via ……………………………………..............n°………
telefono…………….…………………..… e-mail…………………………..…..…………………….
A tal fine, invia a L’Azione n° .…fotografie, dichiarando sotto la propria responsabilità che sono state scattate nel corso del grest svoltosi
in parrocchia tra il 10 giugno ed il 15 settembre 2006.
Una breve descrizione di dove e quando la fotografia è stata scattata e perché la si ritiene significativa per l’iniziativa.
Con la sottoscrizione della presente il referente:
- dichiara l’originalità della produzione presentata e di non aver violato diritti di copyright o diritti alla privacy;
- dichiara di trasferire a L’Azione i diritti di proprietà sull’immagine, che resterà a disposizione de L’Azione per utilizzo giornalistico
(le foto non saranno restituite);
- di acconsentire al trattamento dei dati personali trasmessi con questa domanda di partecipazione ai sensi del DLgs 196/2003
per le finalità legate all’iniziativa.
Data ……………………..…….Firma …………………………….……….……….……….……….……….…
NELL’ALTO BELLUNESE
In mostra i tesori
d’arte sacra
S
i è completato il
progetto “Tesori
d’arte nelle chiese dell’Alto Bellunese”. Avviato
quattro anni fa grazie al
Gal Alto Bellunese con la
collaborazione della Provincia di Belluno e della
diocesi di Belluno-Feltre
e di vari altri enti pubblici (sedici Comuni e quattro Comunità montane),
soprintendenze e sponsor privati, il progetto, cofinanziato dall’Unione europea tramite il Fondo europeo agricolo di orientamento e di garanzia, ha
come obiettivo la conservazione e la valorizzazione delle chiese e delle opere d’arte in esse contenute in quanto bene culturale. «Un obiettivo che
non è solo conservativo o
di pura estetica monumentale ma che, innanzitutto, nelle comunità locali aiuta la crescita della
consapevolezza dei valori presenti sul territorio»
ha spiegato l’assessore
provinciale alla cultura
Claudia Bettiol. «Una presa di coscienza collettiva
che diventa risorsa sostanziale anche in campo
turistico. Contiamo di
“CASTELLO”:
premiata Forti
L
aura Forti è la vincitrice all’unanimità della seconda edizione del Premio nazionale “Castello di Serravalle”. Autrice teatrale,
attrice, regista e traduttrice, si imposta per il testo del monologo teatrale “Nema problema”incentrato sulla vicenda di un combattente nella guerra serbocroata. La giuria, presieduta dal critico e studioso di teatro Gian Antonio Cibotto, ha inoltre
segnalato “L’uomo nella
nebbia” del ventunenne
studente pugliese Ignazio Anello (GB).
La locandina di “Tesori d’arte”
condividere in futuro
molte occasioni analoghe
da sviluppare sull’intero
territorio provinciale, in
modo da costituire un unicum di offerta strutturata e partecipata. La formazione di accompagnatori per le visite guidate
in loco e la produzione di
strumenti informativi e di
studio quali le pubblicazioni e i cd rom sulle
chiese di Vigo di Cadore,
di Comelico-Sappada, della Val di Zoldo e dell’Agordino vanno in questa
direzione».
DIBATTITO:
Islam e Occidente
“È
meglio avere più
identità in flusso
continuo piuttosto che avere
una sola identità statica”, disse l’intellettuale palestinese
Edward Said. Così ha esordito Farian Sabahi nella serata-dibattito “L’identità islamica in Occidente”, curata
da Senza Frontiere. Sabahi,
italoiraniana e musulmana,
ma anche cattolica, in quanto battezzata dalla nonna materna a tre giorni dalla nascita, giornalista e insegnante di storia dell’Iran contemporaneo all’università di
Torino, ha presentato il suo
ultimo libro “Islam: identità
inquieta dell’Europa”. «Ho
sempre sognato l’epoca della pacificazione religiosa» ha
detto, intervenendo al dibattito, il vescovo Giuseppe.
«Ma quanto dobbiamo temere un’invasione demografica da parte dell’Islam?
Quanto, nella lettura del Corano, si accetta il grappolo
dei criteri esegetico-culturali e quanto c’è spazio per l’integralismo?». «L’Islam in Europa ha bisogno della riforma che gli Ebrei fecero in
Germania nell’Ottocento, epurando la Torà di tutto ciò
che andava contro i diritti umani» ha proposto Sabahi.
«La convivenza tra popoli migranti e popolo ospite si costruisce sottolineando i tratti simili e non le differenze,
cosa che avviene a partire
dai banchi di scuola e dagli
ambienti di lavoro». (GL)
I PREMI DEL LAGO FILM FEST:
vincono Suppa, Muniz e De Caro
F
olla, applausi e una serata in spiaggia per la chiusura del Lago Film Fest. Sabato 22
la direttrice artistica Viviana Carlet, i giurati e i
Viviana Carlet e Angelo Tabaro
collaboratori hanno de(direttore della direzione cultura
della
Regione) al Lago Film Fest
cretato i vincitori: fra i
documentari “Gaudeamus igitur” del pordenonese Pasqualino Suppa; fra i corti, per la giuria il migliore è “Ecos” della spagnola Estefania Muñiz, per il pubblico “In braccio a Rita” di
Beppe De Caro. Restano fuori dalle premiazioni i
partecipanti diocesani: il documentario “Le risorse
della montagna”, testimonianze degli anziani raccolte da Alberto Da Rodda di Revine Lago ed i corti “Italia 2006” di Daniele Carrer di Conegliano e “Inchiostro simpatico” del vittoriese Paolo Russo. Il premio “Rodolfo Sonego” per la migliore sceneggiatura è stato attribuito a Francesco Prisco e Carlo Montariello. (TB)
A BORGO BAVER: omaggio ad Amedeo Giacomini
“D
e istà sot le foje de morer…”
a Pianzano è stata una simpatica serata, organizzata dall’associazione spontanea Borgo Baver (in primis
Daniele Botteon e Augusto Fabris) di
fronte alla quattrocentesca chiesetta di
San Biagio. Motivo per cui si sono ritrovate più di 400 persone è stato l’omaggio al filologo, narratore e poeta Amedeo Giacomini (scomparso a 66 anni
lo scorso 23 gennaio). Giacomini, friulano di Varmo (Udine), ma di sangue
trevigiano, è lo straordinario autore di
“Andar per uccelli” un’autobiografia delle radici del tutto insolita nella narrativa italiana. Colma di magnificenza e poesia, solo uno sguardo distratto potrebbe
ritenerla un semplice trattatello tecnico
per uccellatori o un pamphlet contro l’ideologia animalista. Dopo alcune letture da libro, c’è stato anche l’applauditissimo intermezzo di chioccolo con Giuliano Marchesin “Balilla” e Claudio Pin.
Mario Sanson
Il celebre
artista
giramondo
auspica
un’era
di pace
e di
fratellanza
C
on lo spettacolo
“Cabaret Yddish”,
tenutosi
martedì scorso a Refrontolo, il festival internazionale “Concerti d’estate” è
giunto al clou della programmazione. Mattatore
della serata un artista a tutto tondo, moderna figura
di profeta della tolleranza
universale e della fratellanza dei popoli, come
Moni Ovadia.
A cosa è dovuto il revival di interesse verso la cultura ebraica?
«Sulla questione ebraica l’Occidente è giunto al
culmine delle sue perversioni, per cui è da lì che bisogna ripartire. È un modo per ripartire da dove si
è esercitato il massimo delirio. Una vigorosa spinta
in questa direzione è giunta da Giovanni Paolo II,
che ha suscitato molta curiosità nel mondo cattolico invitando alla conoscenza e al confronto con
l’ebraismo basandosi sulla comune radice spirituale. Questo rinnovato interesse, più in generale, appare un po’ genuino e un
po’ modaiolo e in parte nasce dal fatto che la vicenda dell’ebraismo è il paradigma dell’umanità. Gli ebrei provengono da 2000
anni di diaspora durante la
quale hanno indicato come vi si può vivere».
L’attuale era globale
è una moderna forma di diaspora?
«Sicuramente non nella forma conosciuta dagli
ebrei ma la globalizzazione pone questa sfida, malgrado la xenofobia e l’intolleranza, e l’idea dell’uomo universale, anche nei
suoi aspetti peggiori, avanza sempre più. Il buon
ebreo somiglia al buon
musulmano e al buon cristiano come una goccia
d’acqua perché costruisce
la fratellanza universale e
la giustizia su questa terra
proprio come loro. Non è
un caso se Gesù nel discorso della montagna dedica due beatitudini alla
giustizia. E, si badi bene, la
giustizia non è altro che
quel sentimento che vuole che ci sia giustizia su
questa terra perciò solo
quando avremo fame e sete di essa dentro di noi saremo vicini ad averla veramente».
Cosa pensa del conflitto israelo-libanese
in atto?
«Sul piano geopolitico è
una guerra non voluta. Gli
Hezbollah volevano tirare
un po’ la corda per non farsi superare da Hamas, i Siriani per dire ci siamo an-
che noi e Israele è caduto
nella trappola. Il problema
è che se gli Israeliani non
riescono ad uscire dalla
spirale della forza ci saranno sempre odio e violenza. Israele non deve subire ma almeno una volta
provi a chiedere l’arbitrato dell’Onu. Questa guerra, che colpisce il Libano
proprio ora che aveva trovato stabilità, è il risultato
di una serie di veti incrociati cui sono sottoposti il
governo Olmert dalla destra israeliana, ma anche
gli Hezbollah, la Siria e l’Iran che vogliono farsi vedere forti nella direzione
opposta. La chiave è la soluzione della questione palestinese, con il riconoscimento da parte di una conferenza internazionale dello Stato palestinese, l’assunzione di Gerusalemme
capitale di due Stati e il ritiro dell’esercito Usa dall’Iraq. Impossibile? Ma chi
FESTIVAL: Incanto yiddish e a Crevada
“A
vremo la pace
solo quando impareremo a vivere da
stranieri, tra gli stranieri. Anche in casa nostra”.
Da questo punto di vista
espresso all’inizio sono
poi discese le quasi due
ore di spettacolo con cui
martedì 25 Moni Ovadia
e la sua Stage Orchestra
hanno convinto lo stra-
bordante pubblico alle
cantine Astoria, a picco
sui colli, a Crevada. Ovadia ci ha condotto con parole – frammenti di umorismo fortemente ebreo – e note – lui stesso
a cantare in lingua yiddisch i ritmi sincopati della musica klezmer – nel
mondo dell’ebreo in esilio, geografico ma anche
culturale. Danzando con
grazia sul confine tra
pregiudizio antisemita e
autoironia sottile, mantenendo come bussola
un radicatissimo tesoro
di cultura, a ricordarci
però anche quanto possa essere breve ma anche terribile il passaggio
da uno sfottò ad un pogrom. (TB)
Domenica 30 luglio 2006
PRESENTATO IL XXV FESTIVAL DI SACILE
Verso le Giornate del
cinema muto
S
aranno certamente gli applausi a
spegnere le 25 candeline sulle proiezioni delle
Giornate del cinema muto, in programma per
l’ottavo anno consecutivo a Sacile, dal 7 al 14 ottobre, data la conferma
della non disponibilità
del nuovo Teatro Comunale di Pordenone.
Un traguardo notevole per una manifestazione di grande spessore
culturale, pronta ad offrire anche quest’anno,
ad un pubblico internazionale di fervidi esperti ed appassionati, appuntamenti di valore ormai consolidato e novità
che aumentano il fascino dell’evento.
Fra i primi, i seminari di studio quotidiani
con addetti al lavoro di
chiara fama, e la Film
Fair, Fiera del libro e del
collezionismo cinematografico, che ospiterà anche incontri con gli autori e preziose proposte
di collezionisti italiani e
stranieri.
Figura, invece, fra le
sorprese della prossima
avrebbe mai creduto che
l’Europa, dopo tutti i conflitti bellici scoppiati nei secoli, si sarebbe avviata all’unificazione sotto il segno della pace?».
I nostri tempi sono avviati alla tolleranza o all’intolleranza?
«C’è un doppio binario.
Da un lato assistiamo ad
un procedere in avanti, basti pensare solamente al
fatto che il razzismo è
scomparso da ogni consesso internazionale e farvi riferimento scatenerebbe la generale indignazione. Dall’altro lato il capitalismo anarchico che vuole
regolare le risorse naturali mostra un volto feroce.
L’umanità, purtroppo, non
è coerente, anzi, nell’ultimo decennio ho l’impressione che stiamo andando
all’indietro. Il crollo dell’Unione Sovietica che avrebbe dovuto inaugurare
una nuova era di libertà ha
invece condotto al rilancio
delle plutocrazie. La guerra in Iraq è un esempio
lampante delle degenerazione dei valori del nostro
tempo. Siamo tornati alla
logica delle cannoniere e
proprio da parte del Paese che si professa il più democratico al mondo. Siamo al delirio più svergognato, al crollo morale come mai prima nella storia
si è era visto».
Giacinto Bevilacqua
A MOTTA:
sabato Epcaso
S
abato 29 a Motta di
Livenza, nell’ambito
della XIV edizione di “Opera in piazza festival” di Oderzo, è in programma un
concerto lirico in piazza Luzzatti. Ad esibirsi sono i cantanti americani della Fondazione Epcaso di Pittsburgh
diretti da Claudia Pinza. Verranno eseguiti brani di Verdi, Puccini, Donizetti, Bellini. In caso di maltempo lo
spettacolo non avrà luogo.
L’appuntamento è alle 21.
L’ingresso è libero.
edizione l’originale mostra su Charlie Chaplin,
che approda per la prima volta in Europa dal
Giappone, raccogliendo
fotografie e documenti
della collezione privata
di Toraichi Kono, che
dal 1916 al 1934 fu autista e poi braccio destro
dell’indimenticabile attore.
Ma le Giornate celebrano il loro quarto di
secolo anche con la riscoperta, in copie più
belle, di alcune vecchie
conoscenze della manifestazione: come la casa
di produzione danese
Nordisk, di cui si festeggiano cent’anni di vita con una retrospettiva
dedicata ad un grande
della storia del cinema:
Carl Dreyer, di cui verrà
proiettato “Pagine dal libro di Satana”, una delle sue pellicole più affascinanti.
Un altro grande ritorno sarà quello di Thomas Harper Ince, di cui
ora si vedranno delle
splendide copie 35 mm,
in un percorso attraverso tutta l’opera del regi-
SABATO 29:
“JazZone”
È
giunta al terzo appuntamento la rassegna di musica jazz nei locali del Vittoriese, “JazZone”, organizzata dall’associazione culturale Il filò di
Vittorio Veneto. Sabato 29,
alle 21.30 al Marco Polo
Sporting Center, si terrà il
concerto del chitarrista
Massimo Zemolin, del sax
soprano Gigi Sella e del
percussionista Luca Nardon aggregati nel Tre acoustic jazz trio. L’ingresso è libero.
sta-produttore.
Fondamentale sarà
anche l’inedita rassegna
sulla magia nel cinema,
in particolare in quello
d’animazione, con un’antologia di dieci tra le più
affascinanti
“Silly
Symphonies”, mentre
un’altra importante sezione sarà dedicata al cinema italiano, con le versioni muta e sonorizzata
di “Cabiria”, le variazioni con “Maciste” e due
rarissime produzioni napoletane, “Sole o La regina di Marechiaro” e
“La rivoluzione dei pescecani”.
Realizzata con il sostegno di enti pubblici e
privati, fra cui la Regione Friuli Venezia Giulia
e il ministero per i Beni
e le Attività culturali, la
manifestazione sarà preceduta dalla Settimana
della critica del Festival
del cinema di Venezia, ospitata a Sacile per la prima volta in settembre, evento, anche questo, che
conferma il ruolo di riferimento assunto dalla
città in ambito culturale.
Maria Pia Arpioni
BRUGNERA Chiude domenica
30 presso gli impianti sportivi la
mostra collettiva d’arte contemporanea di Cesare Baldassin, Luca Bidoli, Luigi Buso, Raffaella Camarotto, Rossana Casagrande, Daniela
Gambalò, Arianna Gasperina, Monica Gobatto, Luigi Onofri, Bruno Stival, Lyudmyla Strelchuk, Roberto Vettoretti e Valter Caramella. Ingresso
libero.
SAN CASSIANO DI LIVENZA Chiude domenica 30 a villa Varda la mostra di cento opere del
pittore e illustratore Giorgio Fagotto “Oltre il segno la vita”. Orario: sabato e domenica 10-13
e 16-21.
MEL Chiude domenica 30 al Castello di Zumelle è aperta la personale di pittura “Antiche presenze” di Luciana Vettorel Ghidini. Orario: sabato 10-19, domenica (con
ingresso a pagamento con spettacolo medievale) 14-19.
CONEGLIANO Chiude domenica 30 a palazzo Sarcinelli è aper-
AL VIA LA QUINTA EDIZIONE
DI “SALAM SHALOM”
I sentieri di pace
È
dedicata a “I sen- la pedemontana pordetieri di pace” la nonese da dove proviene
quinta edizione di “Salam l’anelito di rinnovamento
Shalom”, manifestazione nella tolleranza e nella
itinerante ospitata in un- condivisione fra i diversi
dici comuni del
popoli della terra. Fra gli apFriuli occidentapuntamenti più
le. Andreis, Busignificativi spicdoia,
Caneva,
cano gli incontri
Fanna, Fiume Vedi Sacile. Il 24 aneto, Meduno,
gosto saranno
Montereale Valprotagonisti il ficellina, Polcenilosofo Massimo
go, Roveredo in
Piano, Sacile e Il filosofo Massimo Cacciari Cacciari e il vescovo GiusepTramonti di Sotpe, mentre il 1°
to hanno aderito
settembre
il
all’iniziativa di cui
giornalista Curè testimonial la
zio Maltese incantante israeliaterverrà sul tena Noa. “Salam
ma “Contro il paShalom” consiste
triottismo”. Da
in una serie di innon perdere ancontri e di spettacoli che promuo- Il giornalista Curzio Maltese che l’intervista
di Gloria De Anvono i valori del
toni al regista
confronto, della
Mario Monicelli
multiculturalità,
(il 23 settembre
del dialogo, della
a Montereale
fratellanza e della
Valcellina) e la
pace. I sentieri
discussione sul
della pace, che
tema “L’Islam e
fanno da sottotila questione toltolo all’edizione
leranza”
con
2006 che si aprirà
Khaled Fouad
a Tramonti il 5 e
6 agosto con il II Il giornalista Curzio Maltese Allam (il 6 ottobre a Fiume VeFestival delle arti
di strada, sono quelli del- neto). (GB)
A UDINE “I PERCORSI DELLA LUCE”
Q
uando il fascino
della fotografia incontra la maestosità dell’arte scultorea sacra, cercando di coglierne appieno la bellezza delle forme,
la possenza della materia
e lo spirito ideativo che
l’artista ha tradotto nelle
sue realizzazioni plastiche. Questo, in sintesi, l’omaggio reso con 70 scatti
dal fotografo udinese Luca Laureati all’imponente
patrimonio scultoreo in
dotazione al museo del
MOSTRE
CONEGLIANO Alla galleria
“L’officina dell’arte”, è aperta la collettiva d’estate con quadri di De
Marchi, Barro, Berra, Casciani, Cefali, Cosognotto, Giacetti, Lauffs Aracri, Picco, Poloni, Schurch-Michelin
e Schweiger. Orario: lunedì-venerdì
9-12 e 15-19, sabato e domenica
10-12 e 17-19.
15
ta la mostra di Ottorino Stefani “Da
un profondo intreccio. Sessant’anni
di pittura: 1947-2006”. Orario: venerdì 16-19, sabato-domenica 1013 e 16-20.
VITTORIO VENETO Fino al
13 agosto allo Exitarte contemporanea studio è aperta su appuntamento (telefono 0438-556542) la
mostra di fotografie di Mauro Doimo.
PIAVON Fino al 27 agosto a Ca’
Lozzio è aperta la mostra di scultura di Giorgio Igne e Angelo Brugnera. Orario: 10-12 e 15-24, chiuso lunedì e martedì.
Duomo di Udine. La mostra
“I percorsi della luce”, curata da Maria Beatrice Bertone, mette in risalto non
solo la portata estetica espressa dalle opere fotografate, ma anche il ruolo
decisivo svolto nel Medioevo dalla scultura nella
diffusione del messaggio
cristiano. Si tratta di capolavori che non hanno perso
la maestosità pura delle origini anche nella traduzione figurativa, essenziale e
pulita, di Laureati: ne è un
VITTORIO VENETO Fino al
15 settembre al Museo della Battaglia è aperta la mostra del Comando del 1° Fod “La cavalleria
nel Triveneto”.
VITTORIO VENETO Fino al
24 settembre a villa Croze e al Museo del Cenedese è aperta la mostra “I Pajetta. L’eredità della pittura (1809-1987)”. Orario: 9.3012.30 e 16-19, lunedì chiuso.
PONTE DI PIAVE Fino all’8
ottobre nella casa di cultura Goffredo Parise è aperta la mostra “Il
Veneto di Goffredo Parise”, fotografie di Lorenzo Capellini descritte da Parise. Orario: tutti i giorni
15-19, mercoledì 16-22.
PIANZANO Al bar Station mostra permanente di quadri di Gi-
esempio l’armonia intatta,
preservata dall’obiettivo,
della prestigiosa arca del
beato Bertrando, su cui è
riprodotta la vita dei martiri Ermarcora e Fortunato. “I percorsi della luce”,
Museo del Duomo di Udine, dal 18/07/2006 al
30/10/2006; orari, dal
martedì al sabato 9-12, 1618, la domenica 16-18; ingresso gratuito; info. tel.
0432/506830,
fax.
0432/505302.
Elena Pilato
liana Mason e Pierluigi Slis.
MUSICA E DANZA
VITTORIO VENETO Venerdì
28 alle 21.30 al Bar Duomo per
la rassegna “Estate elettrica” concerto degli Assenzio. Ingresso libero.
VITTORIO VENETO Domenica 30 alle 18 al Marcopolo Sporting Center concerto del cantautore Marco Anzovino. Ingresso libero.
ALTRI
APPUNTAMENTI
COLLALTO Domenica 30 alle
8.30 presso la chiesa di Sant’Anna
“Sulle orme della nostra storia” visita guidata ai luoghi di guerra e
ai ponti romani.
e
L’AZiON
Curiosando
GLI STUDENTI DELLA SCUOLA MEDIA “ANTONIO CANOVA”
HANNO MIETUTO RICONOSCIMENTI ANCHE ALL’ESTERO
I matematici di Brugnera
S
embra proprio che
gli insegnanti della
scuola media “Antonio Canova” di Brugnera abbiano
trovato la formula per far
appassionare gli alunni alla matematica: lo confermano i brillanti risultati ottenuti ai giochi matematici
che hanno visto gli studenti
della scuola salire varie volte sul podio nel corso dell’anno scolastico. Ricordiamo anzitutto le tre medaglie d’oro di Giulia Santarossa, Jessica Santarossa e
Francesco Borsoi e quella
d’argento di Davide Collucci conquistate ai giochi
matematici per il riconoscimento della “Vega d’argento” all’istituto Vincenzo
de Castro di Sicciole, cittadina slovena poco distante
da Capodistria. Vittoria poi
anche nella competizione,
questa volta a squadre, disputata nella palestra della
scuola media “Pier Paolo
Pasolini” di Roraigrande,
organizzata dal liceo scientifico “Michelangelo Gri-
goletti” di Pordenone che
ha assegnato l’oro ai Garuffo Boys. Dei tre ragazzi, Marco Cauz, Lisa Martinuzzo e Fabiola Bertolin,
che si sono qualificati per
la finale italiana dei campionati internazionali di
matematica presso l’Università Bocconi di Milano,
Marco è riuscito a guadagnare la trentacinquesima
posizione. La vittoria più recente, infine, è quella alla
competizione “Alpe Adria”
a Villach dove hanno pri-
meggiato Francesco Borsoi e Davide Marson.
Gli allenatori di questa
squadra vincente sono i
professori Giovanna Zanini
e Flavio Cossi che da anni
partecipano con i loro alunni ai giochi matematici.
«Questi giochi aiutano i ragazzi ad appassionarsi alla
matematica e aumentano il
loro interesse per il programma: spesso capita che
per risolvere qualche gioco
i ragazzi mi chiedano di
spiegar loro qualche truc-
I consigli del medico
Aria di montagna,
fresca e salubre
L
a montagna è un
vero toccasana
non solo per il fisico ma
anche per la mente.
Non presenta controindicazioni ed è adatta alle persone di tutte le
età. L’aria fresca ed i
paesaggi mozzafiato favoriscono quantomeno
le passeggiate quando
non inducono a più impegnative escursioni
nelle alte vie o in arrampicate.
Al di sopra dei 1200
metri l’aria diventa più
rarefatta e di conseguenza la quantità di ossigeno assorbita con la
respirazione diminuisce. Questa condizione
stimola l’organismo a
produrre più globuli
rossi per soddisfare la richiesta dei muscoli e dei
tessuti. Aumentando la
massa globulare, che viene denominata ematocrito, migliorano le prestazioni fisiche. Lo sanno bene gli atleti che infatti periodicamente si allenano
in quota. Lo stesso effetto
risulta oltremodo benefico per le persone lievemente anemiche come
spesso sono le donne, i
bambini ed in generale
tutte le persone di una certa età.
L’acqua di montagna,
oltre ad essere pura e genuina, contiene molti microelementi utili per rigenerare ossa e muscoli, depura l’organismo aumentando la diuresi, aiuta sto-
maco ed intestino. I piccoli frutti di bosco (fragoline, lamponi, ribes,
mirtilli) sono ricchi di
sostanze antiossidanti,
le mele contengono il
selenio, antitumorale, e
le trote dei laghetti forniscono omega-3 in abbondanza.
La montagna è l’ambiente ideale per chi soffre di asma poiché sopra i 1500 metri l’acaro
responsabile dell’allergia non sopravvive. Anche altre patologie delle vie respiratorie come
le bronchiti trovano
giovamento dall’aria pura e sopraffina. Non va
poi dimenticato che la
montagna rimuove lo
stress perché ti riconcilia con la natura: basta
guardarsi attorno, soffermarsi su un fiore, cogliere il volo di un uccello o il canto di una
marmotta, contemplare
un panorama per sentire dentro di noi un grande senso di serenità.
co che diventa occasione
di ripasso e di approfondimento - ha spiegato Zanini
- . In questi giochi non viene data una valutazione positiva o negativa, si crea invece una collaborazione tra
gli alunni che si avvicinano
più volentieri anche alla
materia. L’esperienza è positiva anche per gli insegnanti che hanno modo di
incontrare i colleghi e i genitori dei ragazzi che accompagnano i figli». «La
matematica mi piace e i gio-
chi sono divertenti, partecipo volentieri agli allenamenti a scuola - ha commentato Lara Bertacco di
prima media - . Ai giochi in
Slovenia ho conosciuto anche altri ragazzi e abbiamo
visitato la città». I giochi
matematici spesso vedono
impegnati studenti provenienti da nazioni diverse e
per questo sono anche
un’occasione per conoscersi e stringere amicizie
in uno spirito di solidarietà.
Erica Bet
L’atlante dei sapori
a cura della dottoressa Caterina Bisol
COMBATTE L’ASMA
I bravi matematici di Brugnera
PRESIDIO DI “SLOW FOOD”
L’agnello dell’Alpago
“alla Christian”
L
’agnello dell’Alpago è
una specialità del
grande complesso del Cansiglio. È un ovino autoctono,
dal mantello folto, che da adulto non porta le corna, ben
adatto all’ambiente alpino. È
uno degli 11 presidi veneti di
“Slow Food” e un disciplinare impone di allevarlo allo
stato brado con alimentazione a base di foraggio di prato, oppure semibrado con
l’integrazione di fieno locale
e cereali. Diversi sono i modi e le maniere di cucinarlo,
ed una di queste è quella di
Christian Didonè, 31 anni, di
Cappella Maggiore, da due
anni chef al Bar Bianco di
Pian del Cansiglio, struttura
del Centro caseario allevatori Cansiglio. Christian, che
s’è fatto le ossa a Monaco di
Baviera (anche nella famosa
Lo chef Christian Didonè
Osteria Italiana, frequentata
a suo tempo da Hitler e Mussolini e poi nel dopoguerra
dagli Opel, noti costruttori
d’automobili, e da altri magnati della potente industria
germanica), dell’agnello
d’Alpago ci dà la sua interpretazione (ma preparata solo su ordinazione e per un
congruo numero di prenotazioni). Si comincia con 3 kg
d’agnello tagliato a pezzettoni (almeno 250 gr a testa),
poi ci vogliono 2 carote, 1 ci-
polla, 2 gambi di sedano, aromi (rosmarino, alloro, salvia e aglio), vino bianco secco (ottimo anche il Boschera puro), olio extra vergine
d’oliva, sale e pepe. «Marinare l’agnello - spiega Christian - per una notte intera
con l’olio extra d’oliva, gli aromi, il sale e il pepe. Quindi in una padella antiaderente rosolare la carne finchè
prende colore e lasciare riposare per mezz’ora abbondante». Tagliare poi in modo
grossolano il sedano, la carota e la cipolla e disporli in
una teglia da forno insieme
agli aromi adoperati per la
marinatura, e porci sopra l’agnello rosolato, coprendo di
vino bianco secco». «S’inforna - continua Christian - a
140° C per almeno 2 ore, dopo di che si mette l’agnello in
una pentola, filtrando nella
pentola medesima il sugo di
cottura. Infine altri 10 minuti di forno di modo che il sugo risulti cremoso». L’agnello d’Alpago alla moda di Christian va servito ben caldo,
accompagnato da polenta.
Mario Sanson
LA PRIMA COMUNITÀ SORSE IN TOSCANA NEL 1861:
Le suore Mantellate Serve di Maria di Sernaglia
M
isericordiose e sollecite come Maria nella Visitazione, che costituisce costante riferimento per
la loro missione apostolica, le suore Mantellate Serve di
Maria rappresentano una congregazione al passo con i
tempi, che ha saputo adeguare il proprio spirito caritativo alle nuove emergenze socio-sanitarie: sostegno dei bimbi disagiati nelle case-famiglia; vicinanza ai malati infettivi, di Aids in testa, e ai tossicodipendenti; accoglienza evangelica verso gli stranieri. Le radici della famiglia religiosa in questione sono tutte toscane e ottocentesche. Nel
1861, a Treppio (Pistoia) le terziarie Filomena Rossi e Giovanna Ferrari danno vita alla prima comunità femminile
improntata alla spiritualità servitana. Seguirà nel 1866 l’approvazione ufficiale delle “Regole ecclesiali” della congregazione. Armate di un’operosità viva e tangibile, le suore Mantellate fanno la loro comparsa nella diocesi di Vittorio Veneto, quando le prime cinque consorelle condotte dalla madre superiora, suor Ermelinda, visitano nel
1944 i territori del Quartier del Piave, tra Farra, Falzè e
Sernaglia della Battaglia, mosse dall’impegno peculiare di
offrire la loro opera di formazione presso gli orfanotrofi della Vallata. Su invito di monsignor Balasso, rettore nel secondo dopoguerra della parrocchia di S. Maria Assunta e
di S. Giovanni Battista di Sernaglia, la famiglia servitana si
radica nella comunità sernagliese, dedicandosi nel corso
degli anni all’esercizio di vari ministeri ma sopratutto all’apostolato negli ambiti educativi delle giovani generazioni.
«Faccio ritorno spesso a Biadene, nel Montebellunese, mio
paese natale dove continua ad essere attivo un gruppo di
consorelle appartenenti alla nostra congregazione - racconta
l’attuale madre superiora, suor Rosalia Binotto di 82 anni , ma ormai parecchi lustri della mia vita consacrata li ho trascorsi nel Quartier del Piave, impegnandomi, agli inizi, nella conduzione e nell’insegnamento presso la nostra scuola
materna, intitolata al benefattore sernagliese Amadio Gasparotto; coordinando e sovrintendendo, oggi, al funzionamento della nostra famiglia religiosa composta da altre due
consorelle, suor Andreina e suor Lucia, instancabili nel-
Suor Rosalia fra i bimbi della scuola materna
l’assistenza domiciliare di ben trenta anziani della comunità». La presenza delle Mantellate presso la comunità
sernagliese si condensa nella figura-simbolo di suor Faustina Cescon, follinese di nascita, che donò a questi luoghi la sua ultraventennale testimonianza di dedizione e
di carità verso le famiglie più indigenti. Venuta a mancare tre anni fa, molti parrocchiani ancora oggi la ricordano macinare chilometri con la sua inseparabile bicicletta per portare conforto spirituale e materiale ovunque ve
ne fosse bisogno.
Elena Pilato
e
L’AZiON
inema &
CONEGLIANO Venerdì 28, alle
21.15, il gruppo Alcuni allestisce in
piazza Cima lo spettacolo di teatro
per famiglie “Il lupo vegetariano e cappuccetto rosso”. In caso di pioggia tutti al teatro Accademia. Ingresso libero.
ORSAGO Sabato
29, alle 21 in piazza
Oberdan, la compagnia dei Fraccanappi
propone lo spettacolo di burattini “La
torta del destino”.
PRATA
DI
PORDENONE
Mercoledì 2, alle
21.30 nel retro della scuola media, la
PIEVE DI SOLI24ª rassegna di ciGO Mercoledì 2, alnema itinerante alle 21, lo spettacolo di
l’aperto “Ciak, si giburattini “La torta
ra” si conclude con Giovedì con “Wallace & Gromit” del destino” della
il film di animazione
compagnia dei Frac“Wallace & Gromit.
canappi approda al
La maledizione del coniglio manna- parco Vela.
ro”. In caso di maltempo la proiezione si terrà al teatro Pileo.
CORDIGNANO Giovedì 3, alle 21,
è di scena nell’area adiacente la palestra della scuola
SAN FIOR Mercomedia “Cinque in un
ledì 2, alle 21.30 al
campo sportivo,verrà
MOTTA bacello”, lo spettacolo allestito dalla comproiettato un film per
pagnia “La Corte dei
famiglie e ragazzi,
Miracoli”di Venezia.In
nell’ambito di “Cinecaso di maltempo la
ma sotto le stelle”,
pièce verrà allestita
rassegna organizzata
al Teatro comunale.
da Comune di San
Ingresso gratuito.
Fior, Gruppo Anfora,
Gruppo Star Bene a
San Fior, Gruppo ATeatro
nimatori Sottosopra,
in collaborazione con
CODOGNÈ Sabal’Associazione CineVenerdì con “Il mio miglior to 29 il Palablù omazero di Pordenonemico” torna Carlo Verdone spita lo spettacolo
ne.
“Zogando a tresete”.
SAN GIACOMO DI VEGLIA
Mercoledì 3, alle 21 al Sangio, area
PIAI Domenica 30 alle 21 nell’ambito di “Scena Foresta” l’impresa F.lli
Togne propone “Il circo Polenta”, lo
spettacolo teatrale di e con Ambaradan & Teatro Distratto. In caso di maltempo lo spettacolo avrà luogo al circolo sociale di Mezzavilla.
10HP (cover dal sapore
internazionale). Venerdì e
sabato avrà luogo anche
il Summer Rock Party
n°2. Nell’ambito della Festa dell’emigrante di Tarzo sono previsti due tributi a massimi esponenti
della ribalta sonica. Venerdì dalle 22 suoneranno gli Acrobat, specializzati nella proposizione
delle canzoni degli U2. Sabato, invece, i Radioliga si
scateneranno con il rock
emiliano di Luciano Ligabue. Prosegue a Vittorio
Veneto l’Estate elettrica
del Bar Duomo. Dalle
21.30 si esibiranno gli Assenzio (nella foto), band
formata da Alberto Armellin al basso, Alessandro Cancian alla recitazione e all’intrattenimento, Andrea Furlan alla chi-
SCELTI PER VOI da GdR
CULTURA
VITTORIO VENETO Lunedì 31,
alle 21.15 al parco Papadopoli, nell’ambito della rassegna “Cinema al
parco”, si proietta il
film di Liev Schreiber
SACILE
“Ogni cosa è illuminata”. Ingresso 4 euro, ridotto 3.
TORRE DI MOSTO Mercoledì 2,
alle 12, il circolo Noi di San Tiziano
Staffolo propone il film americano
“Troy” con Brad Pitt e Orlando Bloom.
sportivo di Orsago, è
giunto ormai all’ottava edizione. Venerdì con inizio alle 21 si esibiranno
due gruppi: Sk.b, che suona un rock piuttosto melodico, e i più conosciuti
Ostetrika Gamberini, formazione giunta all’undicesimo anno di attività artistica all’insegna del rock
e dello ska. Sabato si replica, sempre con inizio alle 21, con gli X Box (tributo ai Green Day e i
Teatro per ragazzi
FILM
TORRE DI MOSTO Domenica
30 la serata all’Arena Centro Civico è
dedicata alla proiezione del film “Il
mio miglior nemico”.
SACILE Giovedì 3, alle 21.30, la
rassegna di cinema all’aperto propone nel cortile della Vittorino da Feltre il film di animazione “Wallace &
Gromit. La maledizione del coniglio
mannaro”. Ingresso libero.
I
mpazzano i concerti all’aperto. L’ultimo fine settimana
del caldo luglio propone
vari appuntamenti per i
viaggiatori della notte, attirati come dal pifferaio
magico dalle note degli
svariati festival dislocati
un po’ in tutto il territorio
diocesano. Venerdì 28 e
sabato 29, ad esempio,
sarà l’ora della rassegna
Orsago in rock. Il festival, ospitato al campo
NOTTE
MOTTA DI LIVENZA Venerdì 28,
alle 21 in piazza Duomo, si proietta
il film “Il mio miglior nemico“ nell’ambito della rassegna di cinema all’aperto “Ciak, si gira”.
VITTORIO VENETO Giovedì 3,
alle 21.15, la rassegna “Cinema al parco” propone il film di Jacques Audiard
“Tutti i battiti del mio cuore”. Ingresso
4 euro, ridotto 3.
Luglio a sette note
RAGAZZI
VITTORIO VENETO Venerdì 28,
alle 20.30 nella piazzetta della chiesa di San Lorenzo, con il film “L’uomo di Laramie” di Anthony Mann si
chiude la carovana di Westerni Radar,
la rassegna itinerante di cinema western nei borghi organizzata dall’associazione culturale Radar. La proiezione sarà preceduta dalle performance del gruppo musicale Improvvirusoundexperience che reinterpreterà temi classici del genere western
in chiave jazzistica. Ingresso a offerta
libera.
retrostante l’oratorio, si proietta “Uno, due, tre!”, l’esilarante commedia
di Billy Wilder nell’ambito della rassegna cinematografica all’aperto “Cinema al Sangio”,organizzata dal Gruppo giovani della parrocchia di San Giacomo in collaborazione con l’associazione culturale Radar. Ingresso 2 euro.
SPORT
Cineforum
T eatro
TELEFILM
C
È FITTO IL FINE SETTIMANA DI CONCERTI
A ORSAGO,TARZO E VITTORIO VENETO
R
itorna Daverio con la sua rubrica Passepartout Viaggia in Italia: partendo da Villa Valmarana ai Nani di Vicenza si parla di “Danze macabre”
(Raitre, sabato, 23.25). Simona Ercolani
ricostruisce la storia di Coppi in Sfide
(Raitre, lunedì, 21). Augias, nell’edizio-
T
ra le novità: la commedia inglese Calendar Girls (Raiuno, lunedì, 21), il drammatico Confessioni di
una mente pericolosa di Clooney (Raitre, martedì, 23.10), la commedia Da zero a dieci di Ligabue (Italia 1, martedì,
23.15) e il thriller L’agguato di Reiner
TV
ne di seconda serata di Enigma (Raitre,
giovedì, 23.45) si occupa del boss Provenzano. Piero Angela in Superquark
ci mostra come si è modificato il continente europeo nei millenni (Raiuno, giovedì, 21). Ritratti di Giancarlo Governi
ripercorre la carriera di Aldo Fabrizi.
(Retequattro, giovedì, 21). Ci sono anche
l’avventuroso All’inseguimento della
pietra verde di Zemeckis (Canale 5, sabato, 16.05), il drammone L’ultima volta che vidi Parigi di Brooks (Raitre,
sabato, 17) e il western Quién sabe? di
Damiano Damiani (La 7, giovedì, 21.15).
C
sacro avvenuto in una scuola americana: Elephant di Van Sant e Bowling a
Columbine di Moore (sabato, dall’1);
un’altra al documentario Alfabeto Afgano e al capolavoro di Antonioni Blow
up girato nella “swingin’ London” anni Sessanta (venerdì dall’1.10).
F
nel tempo. Su Raidue ci sono i cartoni
per l’ora di cena: Duck Dodgers in the
24th Century (19.45), Warner Show
(20) e Braccio di ferro (20.10). Mentre
su Italia 1 ci sono Dragon Ball Z (14.05)
e I Griffin (14.30), Pokemon (17.15) e
Mila e Shiro (17.30).
A
vasca e di tuffi: le batterie (Raitre, 9.25),
le semifinali e le finali (Raidue, 14). È finito il Tour, ma gli appassionati possono seguire il Pro Tour con la Hew Cyclassic di Amburgo (Raidue). Infine a
Hockenheim in Germania si corre la 12ª
prova del Mondiale di F1 (Raiuno, 14).
L
niti e se la deve vedere con i problemi
della nazione e quelli familiari, oltre che
con il rivale Donald Sutherland presidente del Senato: Una donna alla Casa Bianca (Raiuno, venerdì, 21). Jag
- Avvocati in divisa risolvono tre casi complessi (Raidue, mercoledì, 21).
osì fan tutte, o sia la scuola
degli amanti è la terza opera
scritta da Mozart su libretto di Lorenzo Da Ponte: “Palcoscenico” la trasmette in un’edizione diretta da Abbado (Raidue, sabato, 0.30). Raitre dedica una notte di “Fuori orario” al mas-
inito il Tour, i pomeriggi di Raitre
vengono dedicati ai bambini: i documentari di Il mio paese (15), i telefilm
della serie Pengo (13.15), La Melevisione e le sue storie (15.35), i cartoni
di Polizia dipartimento favole (16.30)
e i telefilm Quantum Leap - In viaggio
Budapest si concludono i Campionati europei di nuoto sincronizzato e di fondo (sabato Raitre,
10 e Raidue, 15.15); domenica ci sono il
doppio, la combinata e la 25 km femminile (Raitre 11.10 e Raidue 14). Lunedì
incominciano i campionati di nuoto in
e avventure di Orazio Hornblower che si arruola nella marina britannica quando inizia la Rivoluzione Francese sono narrate in una serie inglese diretta da Andrew Grieve
(Retequattro, da lunedì, 14). Geena Davis è diventata presidente degli Stati U-
tarra elettrica, Davide Da
Ros alle tastiere, Edoardo
Papes alla batteria e Franco Collodel alla voce. Sabato, ancora a Vittorio
Veneto, per la rassegna
JazZone al Marco Polo
Sporting Center alle 21 è
previsto il concerto, proposto dall’associazione Il
Filò, di Massimo Zemolin,
Gigi Sella e Luca Nardon.
Nello stesso luogo domenica alle 19 sarà protagonista Marco Anzovino,
vincitore di diversi premi
nazionali. Il cantautore, esibitosi in vari festival di
prestigio, ha fatto da spalla ad artisti quali Niccolò
Fabi, Antonella Ruggero,
Gatto Panceri, Franco Fasano, Samuele Bersani e
il “poeta anarchico” Gino
Paoli.
Giacinto Bevilacqua
TEATRO
In televisione,
purtroppo, non c’è
più spazio per gli
spettacoli di prosa
N
on credevo ai miei
occhi quando un
paio di settimane fa ho letto un “A fil di rete” di Aldo Grasso dedicato al
programma “Palcoscenico”, che va in onda il sabato a tarda sera su Raidue. In questo periodo la
rubrica è dedicata alle opere di Mozart. La cosa
stupefacente era che il critico del Corriere si lamentava che “Palcoscenico” fosse rimasto l’unico
spazio dedicato al teatro
sulle reti generaliste. Sono
anni che Grasso sottolinea
che il teatro cambia forma
quando viene ripreso per
la televisione o diventa un
film, per questo ho apprezzato che abbia spezzato una lancia in favore
dei nostalgici del venerdì
dedicato al teatro dall’allora “Programma nazionale”. Rimango convinto
che qualche commedia o
dramma, affidati alle mani
di un regista esperto, possono offrire ancora ottimo
intrattenimento e forse riservare qualche sorpresa
negli ascolti.
Ricordate il
monologo di
Marco Paolini
sul
Vajont?
dai
Nostri Paesi
Vittorio Veneto
DUE CONDOMINI E GARAGE INTERRATI
Centotrenta appartamenti
al posto di Fassina e Carnielli
D
ue condomini
alti sei piani, di
cui uno particolarmente grande; una nuova strada e un terzo stabile più piccolo.
Così dovrebbe apparire
nel 2013 la zona dell’ex
concessionario Toni Fassina su via Dante e dell’ex
fabbrica Carnielli alle sue
spalle. Le immobiliari Cerfim e Del Meschio hanno
infatti acquisito il terreno
e così intendono trasformarlo.
Il Piruea che dà il via a
questo maxi progetto è
stato approvato dal consiglio comunale vittoriese
ed è ora all’esame della
Regione.
Meglio di com’è adesso... di sicuro
Superare la situazione
attuale è senz’altro un imperativo. Un parcheggio e
un deposito in disarmo,
più una fabbrica fatiscente con tanto di eternit da
smaltire non si confanno
al centro di una città d’arte.
Ma la soluzione votata
è adeguata?
Le opinioni sono divise.
Cerchiamo anzitutto di
capire di cosa si tratta. Dalle cifre più che dalle opinioni.
Due condomini, 130
appartamenti
Come spiega l’amministratore delegato di Cerfim Ivan Cervellin, «passeremo da 105 mila a 70
mila metri cubi costruiti
nell’area». Unici a rimanere in piedi saranno i due
stabili più piccoli e bassi
del complesso dell’ex Carnielli, che saranno trasformati in un mix di appartamenti e uffici. E di
appartamenti, uffici e negozi sarà del resto fatto
l’intero complesso, progettato dall’architetto Alberto Salvador.
Sia il condominio dell’ex Toni Fassina che la ex
fabbrica Carnielli saranno
demoliti. Nel secondo caso però si dovrà prima
provvedere a bonificare
dall’eternit.
Al loro posto, spiega
Cervellin, sorgeranno due
condomini: uno più piccolo, affacciato su via Dante,
con circa 30 appartamenti; alle sue spalle l’altro, fatto a C e decisamente grande, tanto da ospitare ben
100 appartamenti, ossia 20
su ognuno dei cinque piani sopraelevati, dato che il
piano terra sarà riservato
Una nuova
strada da via
Dante al
palazzetto
ad uffici e negozi.
Al di là dei due palazzi,
verso il Meschio, parcheggi, verde e passerella
lungofiume.
Una nuova strada
Sotto il condominio a C
sarà realizzato un garage
interrato con in tutto 800
posti auto, in parte riser-
H
a una storia travagliata il recupero
dell’area Fassina-Carnielli. Dopo la prima proposta
di Piruea che l’anno scorso fu ritirata, oltre che pesantemente attaccata dai
residenti nei vicini condomini Siav 1 e 2, ora la nuova versione del progetto
viene approvata dalla sola
maggioranza (con però l’astensione di Mario Rosset
e l’assenza di Giorgio Della Giustina) con la minoranza che abbandona l’aula e critica sia le procedure seguite per l’approvazione, sia la qualità estetica di quanto verrà realizzato.
Che a ben vedere non
pare entusiasmare nessuno. Ivan Cervellin, in un
comunicato ufficiale, si limita a dire che «dal punto
di vista meramente costruttivo oggi in Vittorio
Veneto ci sono realtà molto più discutibili». Non è esattamente il complimento che fareste alla donna di
cui siete innamorati. Anche se il “signor Cerfim” evidenzia poi con entusiasmo e convinzione la qualità ambientale degli edifici, dal risparmio energetico all’isolamento acustico.
«Non mi entusiasma,
ma non mi dispiace» è invece il commento del sindaco Scottà. «Un architetto avrebbe potuto fare di
più, ma abbiamo avuto
questa proposta e la accettiamo. In ogni caso in
fase di progetto esecutivo
qualche modifica la faremo, anche se non posso
ancora svelare quali».
E a chi critica l’eccessiva altezza degli stabili, il
primo cittadino fa notare
che «se fossero stati più
vati ai condomini e in parte pubblici.
«La seconda versione
della variante – spiega
Cer vellin – prevede due
piani anziché uno di parcheggio, con un aumento
dei costi per noi impresa.
Inoltre all’incrocio con via
Dante non sarà realizzata
una rotonda come inizialmente previsto, ma un
semplice incrocio».
Altra grossa novità della riqualificazione Carnielli-Fassina è infatti la
nuova strada. Da dove ora
si trova il parcheggio
sguarnito dell’ex Fassina,
poco prima quindi del con-
dominio per chi arriva da
sud, partirà, con l’incrocio
a “T” di cui sopra, un’ampia strada (alberata e dotata di piste ciclabili, secondo le ricostruzioni del
come sarà di Cerfim) che
attraverserà con nuovo
ponte il Meschio per arrivare davanti al palazzetto
dello sport. La via nascente non ha ancora un
nome: era stata ventilata,
anni fa, l’ipotesi di chiamarla “via New York 11
settembre 2001”, dopo la
delibera del consiglio comunale per intitolare una
strada vittoriese alla memoria delle vittime di que-
“NEL PROGETTO ESECUTIVO”
Il complesso com’è oggi e, sotto, il progetto di come verrà
gli attentati. «Ma è un nome che non mi piace molto – storce il naso il sindaco Giancarlo Scottà –. E ci
sono anche altre intitolazioni di vie già approvate
dal consiglio».
La pista ciclabile, che
attualmente corre lungo il
fiume, passerà sotto il ponte sul Meschio che è parte della via che verrà: la sicurezza di bambini e adulti al manubrio non sarà
pregiudicata, la bellezza
del paesaggio, almeno un
bassi, avremmo dovuto allargare il territorio (occupato dall’edificato). Invece
così siamo in continuità
con i due condomini Siav
1 e 2 vicini, non disturbiamo alcun cono ottico e recuperiamo spazio verde
per la parte vicina al Meschio».
Giovanni Napol, dei Democratici di Sinistra, muo-
ve invece una critica preliminare: «Nell’area bisognava intervenire con lo
strumento del comparto,
non del Piruea». Differenze? Col Piruea si può fare
una variante al piano regolatore, superando cioè
le regole fissate in materia, ad esempio, di cubatura. «Dopo la prima versione del Piruea – conti-
nua – sono state fatte modifiche. Ma la sostanza resta la stessa: un piano sbilanciato nella qualità urbanistica, in cui si è puntato sulla cubatura e non
sulla riqualificazione che
pure lo strumento-Piruea
prevederebbe». Troppo, e
male costruito insomma.
E quanto alla prevista
scuola materna, «nei documenti c’è scritto solo idea progettuale. È tutto
vago». Tante perplessità, e
una domanda, riecheggiata anche in consiglio comunale: “Perché la maggioranza si ostina a voler
approvare a tutti i costi
questo Piruea?”. (TB)
Il sindaco Giancarlo Scottà
Ivan Cervellin
Giovanni Napol
Scottà annuncia
cambiamenti
pochino, sì.
L’isola giardino
Sul lato nord-est, invece, il complesso si estenderà fino al ponticello pedonale sul Meschio, da via
Carducci al parco giochi.
«Lo rifaremo e renderemo
accessibile a bici e pedoni
– spiega Cervellin –. Inoltre l’isoletta sul Meschio
sarà sistemata e tenuta a
giardino». Verrà così recuperato un angolo di verde fino ad ora non valorizzato. Prendendo i dovuti
accorgimenti, per evitare
che venga mangiato dal
Meschio come avvenuto
con l’alluvione dell’agosto
2004.
Nuova scuola materna
Inoltre, come spiega il
sindaco, «in cambio del
consenso all’ampliamento
dei volumi da costruire, il
Comune ha chiesto alle
immobiliari di realizzare
una scuola materna, che è
prevista in via Carducci,
dove è ora il magazzino comunale, vicino alla palestra del Flaminio, affacciato sul Meschio. Una zona anche migliore di quella prevista precedentemente per la scuola materna, nell’area ex Morassutti (dove stanno invece
sorgendo condomini). I lavori per la materna dovrebbero svolgersi assieme alle prime fasi dei lavori per i condomini». Verrebbe così colmato un
vuoto: manca infatti in centro una scuola materna
pubblica, e si è anche orfani da ormai molti anni di
quella privata in via 24
Maggio. Le scuole pubbliche esistenti a fatica accolgono tutti i bambini che
ne fanno richiesta; non a
caso anche la nuova scuola “Pazienza” sarà (pur tra
le proteste) più ampia dell’attuale.
Appuntamento
2013
al
Quando sarà pronto il
complesso ex CarnielliFassina? «Se riusciamo a
partire entro ottobre 2006
– prevede Cervellin – per
fine 2008 i residenti potranno entrare nel condominio al posto di Fassina.
Per il secondo ci saranno
tempi più lunghi, perché
bisogna prima bonificare.
Penso che in 6-7 anni si
possa finire tutto».
Tommaso Bisagno
22
Domenica 30 luglio 2006
IL SALUTO DI DON MOSÈ FURLAN
“Avrò nostalgia del bene
vissuto qui in ospedale”
D
on Mosè Furlan
dopo
quasi
trentaquattro
anni di servizio come cappellano lascia l’ospedale di
Costa.
A sostituirlo nella guida
spirituale, a fianco dei malati e dei familiari, ci sarà
il trentunenne opitergino
don Federico De Bianchi.
Don Furlan, a 68 anni, per
la prima volta sarà nominato parroco di una parrocchia.
Dopo tanti anni passati in ospedale, come sta vivendo questo momento?
«Sono sereno. Sono disponibile alla volontà del
Vescovo. Non nascondo
che una certa apprensione
c’è. Sto per cominciare
un’esperienza completamente nuova. Sento di avere molto da imparare in
un campo che non conosco. Ma so anche che
quando il Signore manda
dà anche la grazia per assolvere al suo mandato».
Quando lascerà defi-
nitivamente l’ospedale?
«Sarò ancora in ospedale per tutto il mese di agosto. Per settembre sarò
a conoscenza della mia
nuova destinazione».
Lei ha passato metà
della sua vita tra le
corsie dell’ospedale.
È cambiato negli anni l’approccio con il
dolore?
«La malattia e la sofferenza sollevano sempre gli
stessi problemi. Non ho
notato in questo un trapasso di cultura. I problemi esistenziali sono in ogni tempo gli stessi. L’uomo se li porta sempre dentro»
Cosa insegna la sofferenza?
«La sofferenza è un male. Non si deve santificare
la sofferenza. Essa può essere trasformata in offerta in unione alla croce di
Gesù. È un itinerario da
compiere lentamente. Alla luce del messaggio cristiano possiamo trasfor-
e
L’AZiON
Vittorio Veneto
mare in valore anche ciò
che nella vita c’è di più negativo, come la sofferenza
e la morte».
I problemi di bioetica come vengono affrontati ogni giorno in
corsia?
«Sia i medici che gli infermieri hanno molte occasioni di aggiornamento
su questo tema. In questi
anni sono state proposte
molte giornate di studio».
E nella concretezza?
«Il problema più sentito
è quello dei malati, come si
dice, con un’espressione
non appropriata, in stato
vegetativo. Le idee non sono sempre chiare sulle cure dovute a queste persone. Mi riferisco in particolare al problema della nutrizione assistita. Dal punto di vista cristiano, anche
se non ci sono ancora pronunciamenti definitivi, l’idratazione e la nutrizione
vanno considerate un’assistenza da assicurare a
tutte le persone».
Come vengono vissu-
Don Mosè Furlan
ti questi problemi da
chi li vive in prima
persona?
«Le indicazioni del Comitato nazionale di bioetica date a riguardo non
sono conosciute e comprese a livello di base. In
generale i familiari non
sono abbastanza illuminati sulle implicazioni
morali ed etiche. La gente conosce poco di questi temi. Spesso mi trovo
a non poter condividere
le idee di qualcuno».
Cosa vuole dire a chi
è in contatto con la
sofferenza?
S.GIACOM0
I preziosi
volontari della
cooperativa
Fenderl
Q
uando qualche settimana fa abbiamo
raccontato la vita quotidiana della cooperativa
Fenderl, abbiamo tralasciato di parlare di un elemento fondamentale: i volontari. Più saggio di noi è
stato il bollettino parrocchiale di San Giacomo “La
torre di veglia”, che ai volontari ha dedicato la copertina.
Rimediamo rivolgendo
il meritato grazie
… ai volontari che si
trovano una sera alla settimana per un paio d’ore per
svolgere una parte delle
commesse lavorative che
la cooperativa riceve;
… ai volontari presenti
durante l’orario di apertura del centro di lavoro guidato, a sostegno degli operatori e al fianco dei disabili;
… ai volontari che tengono puliti gli spazi verdi
dell’area Fenderl la cui manutenzione è di competenza della cooperativa;
… ai volontari che si
rendono disponibili per il
servizio di trasporto;
... ai volontari che aiutano le ragazze del Gruppo Appartamento a gestire
il proprio tempo libero, accompagnandole alle diverse manifestazioni ed
opportunità che si presentano;
… al volontario un po’
speciale Giovanni Colombo, di cui già lungamente
raccontammo.
Vuoi diventare volontario anche tu? Contatta la
cooperativa allo 0438501744.
«Ci sarebbero tante cose da dire. La prima che mi
viene in mente è il rispetto che si deve ad ogni persona. Un rispetto interiore. Di mente e di cuore. E
poi non assumere mai un
linguaggio che possa esser inteso come una sentenza definitiva. Si deve
sempre lasciare una speranza».
E quando non c’è più
speranza?
«In questi casi è importante prima di tutto il segno di una silenziosa vicinanza umana. La disponi-
“Il mio futuro?
Sono sereno, ma
con una certa
apprensione”
bilità a piccoli gesti di aiuto come, per esempio, abbassare una luce che alla
persona già sofferente può
dare fastidio. Oppure, al bisogno, porgerle un po’
d’acqua. Anche se a prima
vista possono sembrare
gesti di poco conto, sono di
grande aiuto e tanto apprezzati dalle persone che
si trovano in tale critico
momento».
Che ricordo si porta
dentro di tutti questi
anni passati tra i sofferenti?
«Ho imparato più di
quanto ho dato. Ho imparato che non è il successo
esteriore ad essere importante, ma quel bene che
ognuno riesce a fare giorno per giorno. È l’unica
ricchezza che ci portiamo dentro. Lascio l’ospedale con serenità, come dicevo, ma credo che
proverò nostalgia per il
bene che qui ho vissuto
e per l’accoglienza che
ho avuto da molte persone amiche, per le quali sento gratitudine».
Francesca Gallo
SAN LORENZO: western in piazza
V
enerdì 28 luglio, alle 20.30, con la
proiezione del film “L’uomo di Laramie” si conclude nella piazzetta della
chiesa di San Lorenzo Westerni Radar, la rassegna itinerante di cinema we-
stern nei borghi, organizzata dall’Associazione culturale Radar. La proiezione sarà preceduta dall’esibizione del gruppo musicale Improvvirusoundexperience. Ingresso a
offerta libera.
L’addio a Bruna De Poli
È
morta sabato 22 all’ospedale di Conegliano Bruna
De Poli, vedova
di Aldo Pontiggia, madre di Orio e Niso, per
circa quarant’anni farmacista a Vittorio, residente in via Pontavai.
Non si è purtroppo più
ripresa dall’incidente di due settimane fa, quando un boccone
del pranzo le era andato di traverso, causandole un principio di soffocamento e la perdita di coscienza. Riposa nel cimitero di Ceneda.
VENERDÌ 28
Alle 21.30 al bar
Duomo per la rassegna “Estate elettrica” concerto reading degli Assenzio con “Per scherzo, ma vivi!”.
SABATO 29
Alle 21.30 al Marco
Polo Cafè per la rassegna JazzZone concerto di Massimo Zemolin (nella foto) (chitarra), Gigi
Sella (saxsoprano), Luca Nardon
(percussioni).
DOMENICA 30
Alle 19 al Marco Polo Sporting Center per il ciclo “Polo Music” concerto di Marco Anzovino.
LUNEDÌ 31
Alle 21.15 al parco Papadopoli
proiezione del film Ogni cosa
è illuminata di Liev Schreiber.
MERCOLEDÌ 2
Alle 21, al Sangio dietro l’orato-
rio di San Giacomo per il ciclo
Cinema al Sangio, proiezione di “Uno, due, tre!” (1961) di
Billy Wilder con James Cagney,
Horst Buchholz.
Alle 21.15, al parco Papadopoli, proiezione del film “Notte
prima degli esami”.
GIOVEDÌ 3
Alle 21.15, al parco Papadopoli,
proiezione del film Tutti i battiti del mio cuore di Jacques Audiard.
Farmacia di turno:
Zamperlini, via Da Ponte, telefono 043853116.
e
L’AZiON
Vittoriese
DA TUTTO IL MONDO AI CORSI ESTIVI
DI ILLUSTRAZIONE DI SARMEDE
Scuola di fantasia
I
l paese della fiaba
anche quest’anno
ha aperto le porte a
260 allievi dei corsi estivi
di illustrazione per libri
per l’infanzia: a Sarmede
sono partiti dal 26 giugno
(e fino al 5 agosto) i laboratori e i corsi per artisti.
Attivi a Sarmede dal 1988,
fondati da Stepan Zavrel,
non sono semplici corsi di
pittura o di disegno, ma
vera e propria specializzazione nell’arte poetica dell’illustrare libri per i più
piccoli. I corsi sono settimanali e divisi in tre livelli: si va dalla tecnica mista
all’incisione, al corso di illustrazione con la maestra
viennese Linda Wolfsgruber, che tiene anche corsi
in cui si approfondiscono
diverse tecniche, dalla
monotipia (un tipo di
stampa) al collage.
Da quest’ultimo corso
è già nato un piccolo progetto, “L’alfabeto”: opere
di vari allievi che declinano un alfabeto africano, in
tema con “Le voci dei tamtam, storie dall’Africa”, tema della Mostra che aprirà il 21 ottobre 2006 la
sua 24ª edizione.
Oltre ai corsi di una settimana c’è la possibilità di
partecipare a dei laboratori di tre giorni, come
quello di acquerello a cui
hanno partecipato 25 al-
Al lavoro nel laboratorio di tecnica mista
lievi. I corsi settimanali ospitano anche quest’anno
ragazzi e adulti di ogni
parte del mondo, dalla
Spagna al Brasile a Germania, Austria, Svizzera e
Slovenia. Così anche i
maestri, scelti tra i più
grandi artisti in questo
campo; il professor Jozef
Wilkon, polacco, durante
le sue lezioni di tecnica
mista ha creato piccoli capolavori sotto i nostri occhi: «Abbiamo cominciato dai pastelli, ora ci dedichiamo all’acquerello –
dice sorridendo –, ma la
SARMEDE: il consiglio comunale
approva il 2006 della Mostra
È
stato approvato all’unanimità del consiglio comunale di Sarmede il programma attività 2006
della della Mostra internazionale dell’illustrazione per
l’infanzia. «Quest’anno - spiega il presidente della Fondazione Leo Pizzol - il tema centrale saranno le fiabe africane, che saranno anche oggetto di un’apposita pubblicazione con la casa editrice Panini. Non mancheranno le Fiere del Teatro, programmate per l’ultima settimana di novembre e la prima di dicembre, così come saranno allestite letture animate ogni sabato pomeriggio
e domenica mattina dal 21 ottobre al 17 dicembre». Immancabile poi la rassegna teatrale per le scuole, dal 6 al
24 novembre. (RP)
“ABBI PIETÀ DEI VANDALI”
Madonna decapitata,
Agnelezza sfregiata
Bepi Zanette e Tonin Da Ros davanti alla statua decapitata della Madonna dell’Agnelezza
A
ncora un episodio
di vandalismo contro i luoghi sacri nel Vittoriese.
Dopo le ripetute scritte
(ora nuovamente cancellate) sul muro esterno della Cattedrale, ora lo sfregio alla Madonna dell’Agnelezza. Alla statua di
Maria che si trova sul sentiero verso il Pizzoc è stata, come accaduto già in
passato, mozzata la testa.
La miglior risposta allo
sfregio l’ha data don Gio-
vanni Dan, che due volte
l’anno celebra una messa
per appassionati escursionisti proprio all’Agnelezza.
Mercoledì 26 è infatti salito con gli amici Bepi Zanette e Tonin Da Ros all’Agnelezza, ha ritrovato
nel bosco la testa mozzata,
che sarà ovviamente e con
la massima cura ricollocata, ed ha apposto il cartello che vedete nell’immagine: “Madonna Santa, abbi
pietà dei vandali”. Quale
miglior risposta?
cosa più importante di tutte è la padronanza della
tecnica». I corsisti arrivano in mattinata alla scuola elementare di Montaner o al centro sociale di
Rugolo per cominciare a
lavorare, e proseguono fino alle 19. Nikolaj, un ragazzo ucraino trapiantato
in Spagna, commenta: «È
bellissimo, abbiamo una
scuola intera tutta per
noi!». I corsisti sono ospiti di agriturismi locali e
bed and breakfast, ma anche di famiglie di Sarmede, Rugolo o Montaner. Si
crea così un piccolo angolo di mondo in cui ci si
incontra tra culture e sensibilità artistiche, e «si
contribuisce di fatto anche all’economia estiva
dei piccoli paesini del territorio», come sottolinea il
responsabile Leo Pizzol. I
corsi sono diventati motivo di legami tra artisti,
territorio e famiglie ospitanti, e molti ex allievi sono ora maestri, come Alessandra Cimatoribus.
Un segno tangibile degli
allievi di quest’anno è l’affresco a Montaner, sulla
parete della casa di Maria
Da Ros, che racconta la
storia della famiglia Da
Montanara-Da Camino,
realizzato dalle allieve del
maestro affreschista bellunese Vico Calabrò con
la collaborazione del muratore Vittorino.
Per informazioni: Fondazione Mostra internazionale d’illustrazione per
l’infanzia Stepan Zavrel,
via Marconi 2, Sarmede
(telefono 0438-959582,
www.sarmedemostra.it).
Marta Raminelli
Domenica 30 luglio 2006
23
CAPPELLA MAGGIORE: l’addio
a Rita Carpenè De Conti
È
improvvisamente
mancata all’affetto
dei suoi familiari Rita Carpenè De Conti di Cappella
Maggiore. La signora Rita,
deceduta venerdì 14 all’età
di 97 anni, era molto nota
in paese: per molti anni insieme al marito e alla famiglia aveva gestito l’Osteria
De Conti in piazza a Cappella, dove oggi c’è la ban-
ca. A Rita De Conti, originaria di Conegliano, che aveva sposato sul finire degli
anni Trenta Domenico De
Conti, scomparso da tempo, una caduta accidentale
è stata fatale. In molti si sono stretti attorno ai figli Giuseppina e Giovanni, con cui
Rita viveva da tempo, e alle
loro famiglie.
Rossella Pagotto
CANSIGLIO: visite guidate
al Bus de la Genziana
P
roseguono anche
questa settimana le
iniziative di Veneto Agricoltura in Cansiglio. Sabato 29 (pomeriggio) e domenica 30 ci sono le discese in grotta organizzate al Bus de la Genziana
dal Gruppo speleologico
del Cai di Vittorio Veneto,
mentre al piazzale del museo del Cansiglio in Pian
Osteria si folleggia con la
festa dell’archeologia, in
collaborazione con l’università di Ferrara. Sempre
sabato e domenica proseguono le visite guidate al
Giardino botanico alpino
Lorenzoni, mentre domenica il Corpo forestale propone una visita a tema foresta e suo ecosistema,
con partenza alle 9.30 dal
piazzale del rifugio San Osvaldo in Pian Cansiglio. E
sempre domenica, alle 17,
ci saranno al centro visitatori del Giardino botanico
le diapositive “Il carsismo
in Cansiglio”. Per tutte le
informazioni si chiama il
334-3458496, nei giorni feriali dalle 17 alle 19, nei festivi dalle 9 alle 16.
Angela Deganis
CORDIGNANO: teatro all’aperto
G
iovedì 3 agosto, alle 21 nell’area adiacente alla palestra della
scuola media di Cordignano, si terrà lo spettacolo
“Cinque in un bacello” con
la compagnia “La Corte dei
Miracoli” di Venezia. L’ini-
ziativa è organizzata da
Comune di Cordignano,
assessorato alla Cultura,
Biblioteca civica, Pro Cordignano in collaborazione
con “Gli Alcuni - Teatro stabile d’innovazione” di Treviso. (GDN)
PIAI: teatro con “Il circo Polenta”
per il ciclo “Scena Foresta”
COLLE UMBERTO,
COMUNITÀ IN FESTA
P
er una domenica in tanti a Colle Umberto hanno…
cambiato programma. Chi era solito darsi appuntamento in chiesa per la messa si è recato in palestra per prender parte alla celebrazione eucaristica e chi
era intenzionato a cercare refrigerio tra i monti o tuffandosi nelle acque del mare, ha preferito approfondire
e subito sviluppare nella pratica il tema della “Comunicazione”. Così per un giorno a Colle Umberto la Festa
della comunità ha unito enti, associazioni e parrocchie.
«Oggi siamo stati chiamati – ha affermato il parroco don
Angelo, che insieme a monsignor Giovanni e a don Evaristo ha celebrato la messa – a rispondere alle attese
della gente. Al Signore momenti come questi sono graditi, se vissuti in comunità dando spazio al dinamismo
della fratellanza e della carità».
La festa intitolata “Sentimi che ti sento” si è poi dipanata nel pomeriggio fino a notte inoltrata, alternando
momenti di approfondimento, tra cui la tavola rotonda
sulla comunicazione con la presenza di esperti, alla parte più conviviale, mentre in diciassette tra associazioni
e realtà comunali hanno esposto e fatto conoscere le
proprie iniziative e attività. Visto l’esito positivo della
giornata in tanti sono stati concordi nel dire… “arrivederci al prossimo anno!”.
Gerda De Nardi
P
enultimo appuntamento con “Scena
Foresta” 2006 domenica 30
a Piai. Alle 21 va in scena “Il
circo Polenta”, spettacolo
comico frutto della colla-
borazione artistica tra le
compagnie Ambaradan e
Teatro Distratto (nella foto).
Se piove lo spettacolo si
terrà al centro sociale di
Mezzavilla.
FREGONA / 50 ANNI INSIEME
Rosalia Bottega e Giorgino Longo, sposi dal 28 giugno 1956
uglio 1956-luglio
2006:
cinquant’anni di vita insieme per Rosalia e
Giorgino.
L
Figli, nipoti e familiari festeggiano queste nozze d’oro augurando loro un felice 50°
anniversario.
e
L’AZiON
Vallata / Bellunese
MOLTI INTERVENTI NEGLI ULTIMI ANNI
Facciate ridipinte
Cison è un bijou
U
n visitatore che
torni oggi a Cison dopo dieciquindici anni di assenza resterebbe sicuramente sorpreso e meravigliato da
quanto è migliorato il centro storico del paese. Alcuni importanti edifici risalenti al XVII, XVIII e XIX
secolo - il Municipio, il teatro La Loggia, le ex scuole,
la casa della dottrina - sono
stati radicalmente ristrutturati. La pavimentazione
della piazza è stata rifatta
(seppure con qualche contestazione per la scelta di
un materiale lapideo troppo
chiaro, la trachite zovonite
gialla). Le facciate di quasi
tutti gli edifici di pregio sono state ridipinte. Si è trattato di interventi progressivi e graduali, che hanno
portato a una trasformazione progressiva che ora
possiamo cogliere nel suo
insieme.
In piazza Roma, già piazza della Chiesa, sono ritornati all’originale splendore
il palazzo municipale, con
le aperture, i poggioli e i
profili in pietra con capitelli propri delle ville venete,
Villa Marcello-Marinelli, di
recente restaurata ad uso
albergo, il teatro La Loggia,
risalente al XVII secolo, e
l’ex farmacia Ragazzoni. A
un periodo precedente risale il restauro della chiesa
arcipretale dalla doppia facciata. Anche edifici di minor rilievo storico - quello
che ospita il Caffè Roma e
a sud il palazzo Pin che fu
sede di un albergo e di una
balera - hanno rinfrescato
le facciate. Fra qualche mese verrà sistemata anche la
facciata di Villa Brandolini
detta Casagrande che per
secoli ha funzionato come
agenzia per il governo del
patrimonio fondiario della
nobile famiglia. Spostandoci verso piazza Brandolini - meglio conosciuta dai
cisonesi come Al Prà - meritano un attento sguardo
le facciate dei palazzi della
famiglia Cesca e quello del
dottor Pasquetti. Recuperate anche le facciate degli
edifici che si trovano di
fronte “al prà”: dall’ex palazzo delle Poste alla villa
veneta - oggi casa privata risalente al 1400-1500. Nella piazzetta della chiesa incontriamo altre due perle
preziose tornate a brillare:
la canonica - anch’essa villa veneta - e la casa della
dottrina - oggetto di recente di totale ristrutturazione.
Per finire a nord
del municipio fa
bella mostra l’ex
scuola elementare, già palazzo
Calvi. L’edificio
risale a inizio secolo, è stato restaurato a metà
anni ’90, ed oggi
ospita la biblioteca comunale.
Il sindaco: me-
TARZO: COMINCIATO
L’AMPLIAMENTO DELLE MEDIE
S
ono cominciati i lavori ampliamento
della scuola media di Tarzo. La spesa prevista è di
1.000.000 di euro, coperti
per 258.000 euro da contributo statale. Si tratta del
terzo e ultimo stralcio del
complesso scolastico la cui
costruzione è cominciata
alla fine degli anni ’70. Si
procederà alla realizzazione di nuove aule, dei nuovi uffici di presidenza e di
segreteria e, soprattutto,
la realizzazione di una moderna aula magna con una
TARZO: Entra nel vivo la
festa dell’Emigrante
E
innovativa copertura a lanterna. Il progetto è stato
redatto in collaborazione
con il Dipartimento di Architettura, Urbanistica e
Rilevamento dell’Università degli Studi di Padova.
COLDERU’: La “lissia” e
la lavorazione del latte
D
ntra nel vivo la 31ª festa dell’Emigrante organizzata dalla pro loco
di Tarzo. Domenica 30 luglio alle 9 c’è la
marcia tra le colline e i castagni e venerdì
4 agosto alle 21 il concorso Bella di Marca e l’elezione di Miss dei laghi. La Giornata dell’Emigrante si celebra, invece, domenica 6 agosto. Per tutta la durata della
festa funziona lo stand enogastronomico
presso la struttura della pro loco.
omenica 30 luglio antiche tradizioni rivivono sulla piazza di
Colderù (Lentiai) in occasione della festa patronale di San Giacomo. Alle 10.30
viene preparata la “lissia” ovvero il bucato con la cenere; alle 14 ci sarà la lavorazione del latte con il casaro della latteria di Lentiai. Organizzano il Gruppo
giovani di Colderù e la pro loco di Stabie e Canai.
MIANE: Processione con
la Madonna del Carmine
FOLLINA: Nell’antico
refettorio musiche di Bach
S
abato 29 luglio la statua della Madonna del Carmine lascia la chiesa arcipretale di Miane, dove è rimasta per una settimana, per ritornare nel santuario del Carmine. La processione parte alle 18.30 per arrivare alle 19.30 al santuario dove viene celebrata la messa. Anche domenica 30 verrà
celebrata una messa al santuario alle 10.30.
Nei due giorni sono previsti festeggiamenti
al centro polifunzionale a cura della pro loco:
sabato sera cena e ballo; domenica pranzo
della parrocchia, lotteria, cena e ballo.
Organizzano parrocchia e pro loco.
V
enerdì 28 luglio dalle 20.45 nella cornice dell’antico Refettorio dell’Abbazia di Follina il violoncellista Christophe Coin propone una serata dedicata alle Suites di Bach.
Coin si esibisce assieme a Maria
Tecla Andreotti, flauto traversière.
Nell’ambito della XV edizione del Festival internazionale “Concerti d’estate – Abbazie, ville e castelli d’Altamarca”.
Ingresso a pagamento.
Domenica 30 luglio 2006
rito della nostra intraprendenza e dei fondi regionali
25
ma a questo non ci possono che pensare i privati».
«Il merito della rinascita Il prossimo recupero: l’ex
è dell’intraprendenza delle cantina Brandolini
amministrazioni comunali
Terminato “Artigianato
e della legge regionale che Vivo” aprirà il cantiere del
sostiene il recupero delle restauro delle ex cantine
facciate nei Comuni con Brandolini, acquistate dalmeno di 3.500 residenti - la pro loco con usufrutto
spiega il sindaco Cristina trentennale del Comune.
Pin -. Negli ultimi anni abbiamo recuperato
sostanziosi contributi che ci
hanno permesso di restaurare edifici prestigiosi come il municio o La
Loggia.
E
grazie alle
legge 2 del
CISON: L’ex farmacia Ragazzoni
2001 ben 47
A sinistra in basso: Palazzo dott. Pasquetti e Palazzo Cesca
privati hanno
ottenuto un contributo del Diventeranno la sede del40 per cento per il restauro l’associazione. «Con il pridelle facciate che danno sul mo stralcio si procederà al
centro storico. Ventisette consolidamento statico e al
hanno già eseguito il lavo- rifacimento del tetto, per uro e ottenuto il finanzia- na spesa di 925 mila euro mento; gli altri venti sono spiega Pin -. Il lavoro verrà
stati ammessi a contributo completato con un seconquest’anno. Direi che c’è do stralcio di 800 mila eustato un effetto domino». ro. Abbiamo contributi rePin riconosce che serve un gionali e statali all’incirca
ulteriore passo per attrar- di un milione di euro. Il rere turisti e visitatori «che sto è a carico della pro loco
comunque già sono in nu- che ha contratto un mumero significativo: manca- tuo».
no le attività commerciali,
Federico Citron
26
TRICHIANA / FORSE È DEI GHIRLANDUZZI
Cavassico si mobilita
per l’antico altare
U
n ristretto comitato di persone
volonterose della
frazione di Cavassico Inferiore di Trichiana si sta attivando per il recupero ed il
restauro del bellissimo altare ligneo della chiesa di San
Andrea apostolo
Il costo previsto è di
14.000 euro. Tanti per una
piccola frazione come Cavassico. Così il parroco don
Brunone De Toffol nell’ultimo bollettino parrocchiale
ha lanciato un “sos” di generosità per il pieno recupero culturale e artistico dell’opera.
È partita così una raccolta fatta casa per casa che finora ha dato 5.000 euro.
Verrà inviata anche anche una domanda alla Ceramica
Dolomite, che ha il suo stabilimento nella frazione, e agli artigiani locali.
Il restauro verrà effettuato presso il laboratorio di I-
vano Ceschin di
Colfosco di Susegana
dove l’altare e la statua del santo, anch’essa in legno, sono
stati trasportati lo
scorso febbraio. L’altare è un pezzo unico,
con angioletti e motivi floreali, stupendo
nelle finiture in oro
zecchino, risalente alla fine del XVII secolo
e probabilmente da
attribuire all’arte degli intagliatori Ghirlanduzzi di Ceneda, una delle poche opere lignee del
suo genere.
Il restauro si è reso necessario in quanto l’umidità
e i tarli avevano ridotto l’opera in condizioni di estrema gravità e precarietà, come sottolineato anche dalla
relazione degli ispettori della Sovrintendenza di Venezia, che rilevando l’elevata umidità presente nella chiesa
e
L’AZiON
Bellunese
Domenica 30 luglio 2006
suggeriscono “il trasferimento dell’altare” per una
corretta conservazione.
Ma, come ricordano alcuni testimoni locali, la chiesa di San Andrea, fino agli inizi degli anni ’60 era addirittura priva della copertura
della navata e mancavano anche le finestre. Solo la parte
riguardante l’abside era coperta, dando così riparo all’altare. Avvenne che una ge-
nerosa signora acquistò dall’allora sacerdote don Battista Tonon per 20.000 lire l’altare custodendolo in un luogo sicuro e impegnandosi a
riportare la statua di San Andrea in chiesa nelle festività.
Finalmente la chiesa a
metà degli anni sessanta
venne coperta cosicché l’altare tornò al suo posto originario.
È curioso ricordare che a
Cavassico Inferiore oltre alla chiesa di San Andrea sorgeva anche un’altra chiesa
dedicata a San Donato sulla
quale nel 1820 rovinò il campanile che distrusse l’edificio sacro in modo tale da indurre i paesani a non ricostruirla. Con il materiale da
costruzione recuperato e
con quanto rimase degli interni, dei quali si trovano testimonianza in alcuni interessanti carteggi della fabbriceria, si decise di costruire una nuova chiesa a
Cavassico Superiore, fino ad
allora sprovvista di una chiesa.
A Cavassico Inferiore, a
ricordo del luogo dove sorgeva la distrutta chiesa di
San Donato fu eretto un capitello, che racchiude un’immagine della Madonna tra i
Santi Donato e Andrea che
sorge a poche centinaia di
metri dalla chiesa di San Andrea.
Sergio Cugnach
Cristiana Ricci Comel di Lentiai
dipinge il Palio di Feltre
S
petterà alla pittrice di Lentiai Cristiana Ricci Comel, già insegnante, dipingere il drappo del Palio di Feltre edizione 2006. Suo il bozzetto più votato
dai lettori del “Corriere delle Alpi”. Ricci ha rappresentato cavalli, dame, castello, bosco e monti di Feltre. Ora ha pochi giorni (il Palio si tiene il 4, 5 e 6 agosto) per dipingere sul drappo la sua opera.
TRICHIANA: “Cò se fea filò”,
mostra sul tempo che fu
L
a Consulta Anziani e il Comune di Trichiana propongono la mostra di lavori di una volta:“Cò se fea
filò - La necessità del fare, il gusto di creare”. L’esposizione viene inaugurata sabato 29 luglio alle 18.30 nella
saletta mostre del Municipio e rimane aperta fino al 15
agosto il mercoledì dalle 9 alle 11 e il sabato e i festivi
dalle 9 alle 11 e dalle 17 alle 19.
LENTIAI: Nuovo passo avanti
per la circonvallazione
L
a Giunta regionale ha approvato la variante al Piano regolatore generale relativa alla circonvallazione di Lentiai. Il nuovo tratto stradale è stato previsto
dal distributore dell’Agip in via Belluno fino nord a Bardies (in Comune di Mel) passando dietro al cimitero e
agli impianti sportivi e superando il torrente Rimonta
grazie a un ponte.
Il collegamento con la zona artigianale, un tempo pensato con uno svincolo a piani sfalsati, nel progetto attuale è stato sostituito da una rotatoria ad ampio raggio.
«Lentiai - spiega l’assessore regionale con delega per
la provincia di Belluno Oscar De Bona - è rimasto l’unico centro abitato della Sinistra Piave attraversato dalla
strada provinciale che è intensamente trafficata a causa
del traffico pesante che corre verso Padova-Treviso e
Feltre-Agordino».
e
L’AZiON
Quartier del Piave
PROBLEMI A FARRA E SAN PIETRO DI F.
Acqua, servono
soluzioni radicali
D
ivieto assoluto
di prelievi di acqua potabile per
usi diversi da quelli domestici in tutto il Comune di
Farra, per fare in modo che
l’acqua arrivi fino alle famiglie delle vie Canal Vecchio e Canal Nuovo a Col
San Martino, rimaste a
secco. Stessa solfa a San
Pietro di Feletto, dove
un’auto munita di altoparlante ha girato per giorni
per il territorio comunale
invitando la popolazione a
limitare i consumi allo
stretto necessario. Ordinanze di limitazione d’uso
d’acqua potabile, in via precauzionale, un po’ in tutti i
Comuni.
Anche quest’anno la carenza d’acqua ha provocato disagi nel territorio del
Quartier del Piave. Sicuramente Farra e San Pietro
sono i Comuni più colpiti.
Farra paga il progressivo
esaurimento delle sorgenti del Toer e del Tof e l’aumento della popolazione
residente (dai 7.873 del
2000 agli 8.518 di oggi),
mentre San Pietro ha dovuto chiudere uno dei due
pozzi perché la falda si era
abbassata in modo preoccupante. Entrambe le am-
Dati Istat 1999
ministrazioni stanno correndo ai ripari. Farra ha avviato un confronto con il
Consorzio Schievenin per
creare un collegamento
con la sua ricca rete (Farra è oggi l’unico Comune
del Quartier del Piave a
non essere servito dallo
Schievenin). In sostanza, lo
Schievenin andrebbe a
supportare le fonti proprie
del Comune.
A San Pietro, invece, il
Comune ha stanziato 170
mila euro per la trivellazione di un nuovo pozzo.
I veri problemi: prelievi
impropri e tubature fatiscenti
Senza però un’inversione di tendenza nella ge-
stione dell’acqua, problemi
di carenza si presenteranno sempre più frequentemente, e i singoli interventi non saranno che dei palliativi. Il cambiamento del
clima, che da qualche anno provoca lunghi periodi
estivi privi di pioggia (basti
pensare che quest’anno
siamo 200 mm sotto la media annua di precipitazioni
piovose), ingenera impennate di consumi per l’irrigazione di campi, vigneti e
orti, che si aggiungono ad
altri usi impropri come l’alimentazione di fontane o
piscine private e il lavaggio
di auto. In una zona come
il Feletto o il Colsanmartinese, dove il Prosecco Doc
è la principale fonte di red-
dito per molte famiglie, i
prelievi sono più intensi
che altrove. Alternative, volendo, ce ne sono: dal recupero delle acque meteoriche raccolte dalle coperture degli edifici in apposite vasche, all’uso di acqua
riciclata cioè derivante da
impianti di depurazione (in
Spagna i campi da golf sono irrigati con acqua riciclata...). Ma nessuno sta
spingendo in questa direzione.
C’è poi il grave problema delle perdite degli acquedotti. Secondo un’indagine Istat del 1999, la rete
di distribuzione dell’acqua
aveva perdite del 64% a Farra, del 35% a Pieve, intorno
al 65% a Vidor; Sernaglia
non aveva fornito dati, ma
i tecnici comunali stimavano perdite molto elevate.
I numeri sono riportati
nello studio per la certificazione Emas. Vi si legge
che “attualmente i singoli
Comuni cercano di ovviare
alle emergenze con interventi puntuali, ravvisando
comunque la necessità di
un progetto di rinnovo generale degli impianti”. In altre parole: ognuno fa quello che può, ma siamo lontani dal necessario. Va detto che della problematica
dovrebbe interessarsi l’Autorità d’ambito territoriale
“Veneto Orientale”, ente istituito appositamente per
occuparsi di acquedotti, fognature e depurazione (un
po’ come l’Asco si occupa
di metano). Fatto sta che
ad oggi l’Aato ha fatto studi anche dettagliati sulla situazione e sui lavori necessari, ma di interventi
concreti neppure l’ombra.
Domenica 30 luglio 2006
27
COL SAN MARTINO:
Muore poco prima di messa
L
unedì 24 luglio un improvviso malore ha colto
Rina Dorigo (nella foto), 75 anni, poco prima dell’inizio della
messa feriale mattutina nella
cappella di San Martino a Col
San Martino. Nonostante i soccorsi immediati da parte degli
altri fedeli e del seminarista in
servizio a Col San Martino, per
la signora Rina non c’è stato nulla da fare. Vedova da 11 anni di
Giuseppe De Bortoli, era impegnata in parrocchia nel
servizio di pulizia della chiesa e nella distribuzione del
bollettino parrocchiale.
FARRA: Doppio concerto sui colli,
con cori e strumenti medievali
S
abato 29 luglio alle 20.45 sulle colline di San Lorenzo in Farra di Soligo annuale rassegna corale
“Fra torri e stelle”. Si esibiscono i cori: San Lorenzo di
Farra di Soligo, La Gerla di Spinea (Ve) e il Corpo bandistico Santa Cecilia di San Giorgio di Perlena (Vi).
Sabato 5 agosto alle 21 alla Crose, sulla cima della collina di San Giorgio, si terrà invece il concerto “Ultima notte al Castello”. Il Convitto Musicale presenta una serata
di musica all’aperto con strumenti
medioevali fedelmente riprodotti.
Voce recitanti: Maria Teresa Dalla
Vedova e Franco Santin.
Per raggiungere il luogo del concerto sarà organizzata una passeggiata panoramica con partenza alle
20.45 dal municipio. In caso di maltempo il concerto si svolgerà a villa Bevacqua in via Monchera 1.
MORIAGO: Inizia la festa della patata
S
abato 29 luglio, alle 19 negli stand presso il campo sportivo di Moriago, si tiene la cerimonia ufficiale di inaugurazione della 22ª Festa della patata del
Quartier del Piave. Allo stand vengono serviti assaggi a
base di patate, la cui preparazione è curata dalle donne
della Pro loco. La festa prosegue nelle serate del 30 luglio e del 5 agosto e per l’intera giornata del 6 agosto.
Sul prossimo numero del giornale una ricetta tipica con
patate del QdP.
28
LAVORI ALL’ESTERNO DELL’OSPEDALE
Ridisegnato
il parcheggio
S
essanta posti in
meno ma meglio
organizzati. Sarà
questo il bilancio dei lavori di ristrutturazione
del parcheggio dell’ospedale di via Brigata Bisagno che cominceranno a
settembre e dureranno
non meno di quattro mesi, con prevedibili disagi
alla viabilità. Il progetto
di riqualificazione urbanistica dell’area, redatto
dal responsabile del Servizio tecnico dell’Ulss 7 di
Pieve di Soligo l’ingegner
Valter Celega, ha ricevuto il parere favorevole della giunta comunale di Conegliano il 10 luglio scorso. L’intervento, che avrà
un costo di 400 mila euro,
prevede la riduzione, appunto, della capienza del
parcheggio (che rimane
oltretutto uno dei pochi
non a pagamento della
città) dagli attuali 410 a
350 posti auto e lo spostamento dell’ultimo tratto di via Toniolo per poter permettere sia l’ampliamento del giardino
e
L’AZiON
Conegliano
Domenica 30 luglio 2006
dell’Ulss – dove è previsto l’asilo nido aziendale
– sia l’inserimento di tale
strada in una nuova rotatoria al centro di via Brigata Bisagno, dalla quale
si potrà accedere anche
al nuovo parcheggio interrato all’ex caserma San
Marco. Il progetto prevede infine la sistemazione
del park dell’ospedale,
con un nuovo accesso
spostato di una sessantina di metri verso il centro
rispetto all’attuale. Il parcheggio di superficie
verrà dotato di nuova pavimentazione e di im-
pianto di illuminazione,
rendendolo di fatto più sicuro. I lavori procederanno per fasi per evitare la
chiusura del parcheggio
di via Brigata Bisagno,
non essendoci alternative
di sosta (eccetto il parcheggio San Marco a pagamento, naturalmente)
per chi si reca in visita in
ospedale. La realizzazione dell’inter vento sarà
oggetto di un’apposita
convenzione tra Comune
di Conegliano e Azienda
socio-sanitaria di Pieve di
Soligo.
Francesca Nicastro
VIABILITÀ
Rotatoria
in via Manin,
i lavori
in partenza
M
artedì 25 luglio sono iniziati i lavori
di realizzazione della rotatoria tra la Pontebbana (viale Italia) e via Manin, all’altezza dei magazzini Bernardi. Fino a metà agosto vi
sarà una sola modifica della
viabilità: le auto che arrivano da Santa Lucia devono
imboccare via Monticano;
per chi invece dalla Pontebbana imbocca via Manin in
direzione Santa Lucia non
ha alcun problema. Pertanto viene sospesa la sperimentazione della chiusura
al traffico su via Monticano.
Dopo ferragosto è prevista
la chiusura del tratto sud di
via Manin in entrambe le direzioni, mentre la Pontebbana resterà sempre aperta
al traffico nelle due direzioni.
Il costo dell’intervento è
di 825 mila euro; la Regione
concorre con 330 mila euro
mentre la restante somma è
a carico del Comune.
ul Menarè sono in corso i lavori di costruzione di un
nuovo tratto di pista promiscua ciclopedonale lungo
il lato ovest della statale Alemagna. Si tratta di 340 metri
dal distributore di benzina a via dei Botteon, in territorio
del Comune di Conegliano. La pista, separata dalla strada
da un filare non continuo di platani secolari, è un prolungamento di quella esistente della zona industriale di ConeglianoVittorio. La spesa sostenuta dal Comune per l’opera è di 200 mila euro.
Un ulteriore tratto di 220
metri verrà realizzato in
un secondo tempo.
I
l Comune di Conegliano ha stipulato una convenzione con l’associazione “Piccoli Ceramisti” di Scomigo
in cui si prevede una collaborazione per azioni di promozione dell’arte della ceramica, in particolare nelle scuole.
Il Comune sosterrà economicamente l’associazione che si
impegna a tenere corsi
per l’apprendimento di
quest’arte, ad organizzare un ciclo di incontri
tematici a favore di tutta
la popolazione (a ingresso libero), a realizzare nelle scuole lezioni
sulla ceramica e la manipolazione della creta.
“LIBRI A PORTATA DI MANO ” ANCHE IN OSPEDALE CIVILE
S
i amplia il progetto “Un libro
a portata di mano” nato nell’ambito di “Libri Liberi”. Dopo
l’Informagiovani, la parrocchia di
Parè e alcuni bar-ristoranti, anche
l’ospedale civile e la sede del distretto sud sono entrati nella rete dei
luoghi che ospitano “angoli di biblioteca” dove è possibile prendere
in prestito libri di narrativa e altre
CONEGLIANO ESTATE FESTIVAL:
APPUNTAMENTI
VENERDÌ 28
Alle 21.15, in piazza Cima, il gruppo Alcuni presenta lo spettacolo teatrale per
famiglie Il lupo vegetariano e
Cappuccetto rosso. La nota fiaba diventa uno straordinario musical per
bambini con un finale a sorpresa.
Cappuccetto Rosso e tutti gli altri protagonisti sono interpretati da animali
musicisti e cantanti e i più diversi stili
musicali – rock, blues, jazz, rap, musica
classica e folcloristica – si susseguono
per ritmare i vari passaggi della trama.
Ingresso libero.
SABATO 29
Alle 21.30, alle ex scuole elementari di
Ogliano, spettacolo teatrale Pot-8-oh!
della Artimmadiate Theatre Company. Biglietto: 5 euro intero, 4 ridotto. In caso
di pioggia all’auditorium Dina Orsi.
pubblicazioni senza le formalità di
un servizio di prestito bibliotecario.
L’acquisto dei libri è a carico del Comune di Conegliano promotore dell’iniziativa.
DOMENICA 30
Alle 21.15, in piazza Cima, concerto della Fisaorchestra Armonia di
Treviso e della Fisaorchestra Accademica della facoltà di Filosofia dell’università di Pola. L’incontro fra le due orchestre si inserisce negli appuntamenti
estivi organizzati dall’Armonia di Treviso. Dopo il successo ottenuto dallo spettacolo della scorsa estate, si esibirà con
una giovane orchestra di fisarmoniche
di Pola in musiche di Piazzolla, Rossini,
Verdi, Dvorak, Strauss e autori vari della musica popolare italiana e istriana.
Ingresso libero. Se piove, all’Accademia.
D
omenica 30 luglio
è festa a Parè per
i 100 anni di Antonia Rosolen, mamma del vescovo Armando Bucciol.
Alle 10.30 nonna Antonia
partecipa alla messa con
la professione perpetua
di suor Luigina Silvestrin
presieduta dal figlio.
FOSSE TOMASI: L’Autorità sui
lavori pubblici contesta il Comune
L’
Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici ha rilevato una difformità nella procedura per l’affidamento dell’incarico per la progettazione dell’intervento di messa in sicurezza permanente e di ripristino
ambientale dell’area ex-discarica “Fosse Tomasi”. Secondo l’Autorità il Comune di Conegliano non ha rispettato il regime di pubblicità del bando prevista a livello nazionale. Il Comune di Conegliano invece sostiene di aver scrupolosamente seguito la normativa regionale in materia, e quindi di aver operato nella piena legalità. Per questo, pur tenendo conto della deliberazione, il Comune di Conegliano ha incaricato il proprio ufficio legale di valutare attentamente il contenuto della deliberazione e si riserva di ricorrere nelle sedi opportune.
DANNI DA MALTEMPO: Pochi
giorni per le richieste di risarcimento
V
anno presentate quanto prima le domande di risarcimento dei danni causati dal maltempo del
29 giugno scorso. Le segnalazioni vanno trasmesse per
il mezzo di appositi moduli che si possono trovare all’Ufficio Edilizia pubblica del Comune di Conegliano (via
Accademia 1, telefono 0438-413301) oppure direttamente
all’Ufficio Protezione civile della Provincia di Treviso.
Il Comune cerca un istruttore
direttivo e un vigile urbano
MENARÈ: NUOVO TRATTO CONVENZIONE DEL COMUNE
DI PISTA CICLABILE CON I CERAMISTI DI SCOMIGO
S
PARÈ: Cento anni per la mamma
del vescovo Bucciol
I
l Comune di Conegliano ha bandito due concorsi
pubblici per Istruttore direttivo amministrativo (cat.
D posizione economica D1) a tempo pieno e indeterminato presso il servizio Ragioneria, e per Agente di vigilanza (cat. C - posizione economica C1) a tempo pieno
e indeterminato presso il Comando della Polizia locale.
Le domande di ammissione a entrambi i concorsi dovranno pervenire all’Ufficio Protocollo entro le 13 di giovedì 10 agosto 2006.
Per visionare i bandi: www.comune.conegliano.tv.it.
OLCESE: La Regione dà parere
favorevole per la cassa integrazione
L
a Giunta regionale ha espresso parere favorevole in merito alla richiesta di cassa integrazione guadagni straordinaria per i dipendenti della Olcese
spa in amministrazione straordinaria: il procedimento si riferisce al verbale di accordo sottoscritto il 29 maggio
2006, che prevede per
i 40 lavoratori della
sede di Longarone e i
25 di Conegliano la
proroga del termine
annuale della Cigs.
VENERDÌ 28
Alle 15, all’oratorio Don Bosco di Parè, Festa Insieme, con la mostra dei lavoretti
eseguiti da i ragazzi del Grest. Ingresso libero.
LUNEDÌ 31
Inizia oggi, per proseguire fino al 12 agosto
il Conegliano International guitar fe-
stival 2006.
Dopo il successo della prima
edizione del
2005, viene riproposto il Festival chitarristico internazionale di Conegliano, nel corso del quale si terranno i corsi tenuti dai maestri Carlos Bonell
e Frank Bungarten che attireranno musicisti
professionisti e non dall’Italia e dall’Europa.
Ci saranno inoltre concerti che vedranno protagonista la chitarra solista e in altre formazioni cameristiche. Informazioni: www.quattronote.org, email [email protected].
e
L’AZiON
Coneglianese
AL VIA I LAVORI DI AMPLIAMENTO
Materne più grandi
a Mareno e Sarano
N
on solo i bambini ma anche le
scuole materne… crescono. E crescono
in ampiezza proprio per dare risposta ai loro piccoli alunni, sempre più numerosi, e a una scuola che per offrire il meglio di sé deve fare i conti con esigenze
complesse.
Così a Sarano di Santa
Lucia di Piave e a Mareno
di Piave nuovi muri vengono innalzati e nuovi spazi
trovano forma per far sì che
a ridursi siano le liste di attesa.
«Ci sono tantissime famiglie nuove – spiega il parroco di Mareno, don Mario
Fabbro –. Si sta completando l’edificazione di mille nuovi appartamenti all’interno del nostro comune. Questo ha portato a un
aumento di abitanti e quindi di richieste di iscrizione
alla scuola materna con
MARENO DI PIAVE: Una parte dell’attuale scuola materna
conseguente necessità di istituire una quinta sezione». A Mareno si attende
solamente l’ok della Curia
e poi il cantiere potrà essere aperto. Si conta durante
l’estate che i lavori possano
essere impostati per poi
partire a pieno ritmo con
l’inizio di settembre.
«È prevista – continua
don Mario – la costruzione
della cucina, del refettorio
e della dispensa in modo tale che il vecchio refettorio
possa essere utilizzato per
la nuova sezione. I lavori,
tuttavia, potranno essere
conclusi completamente
solo per il mese di maggio
e quindi l’aumento degli iscritti, che passerebbero
dagli attuali 103 a 130, si potrà avere solo a partire dall’anno
scolastico
2007/2008».
L’opera costerà 490 mila euro, di cui 68 mila sono
stati deliberati quali contributo da parte della Regione Veneto, mentre la parrocchia confida in ulteriori
finanziamenti derivanti da
altri enti.
DISCUSSIONI SU LEVADA
Intanto continua il dibattito sull’opportunità di
aprire al traffico il lotto 28
(il casello di Godega sarà
pronto entro la fine di anno) prima della realizzazione delle opere complementari (in primis la bretella dal casello di Levada
alla Pontebbana a carico di
Autovie Venete). Dell’argomento si è discusso nei
consigli comunali di Godega e San Fior, e anche a
Codognè, dove si è verificata una spaccatura tra
maggioranza (contraria all’apertura) e minoranza (favorevole). In questo caso,
un sondaggio orienterà la
posizione del Comune.
Pubblicato sul sito www.comune.codogne.tv.it, oltre
chiedere un sì o un no all’apertura di Levada, interpella i naviganti su che fare a seguito del forte aumento di traffico urbano
causato dall’A28.
A28, progetto definitivo
dell’ultimo lotto
D
ue passi avanti verso il completamento dell’A28. Il consiglio di
amministrazione di Anas
ha approvato il progetto definitivo dell’ultimo lotto (il
29) che collegherà Godega a San Vendemiano. Il
progetto è stato sottoposto
a Valutazione di impatto
ambientale con esito positivo.
Nel contempo il presidente della Giunta regionale ha approvato, con proprio decreto, l’Accordo di
programma relativo alla
viabilità complementare
sottoscritto nel gennaio
scorso tra Regione, Veneto
Strade, Provincia di Treviso e Comune di Cordignano, Godega e Orsago. Si
tratta di uno dei tre interventi viari, a carico di Veneto Strade, previsti per far
defluire il traffico da e per
l’autostrada. Gli altri due riguardano Gaiarine e Codognè-Godega-San Fior.
L’apertura dell’ultimo
tratto della A28 è sempre
previsto per il 2009-2010. Il
progetto definitivo per l’intero percorso Sacile Ovest-Conegliano è stato approvato lo scorso 31 maggio, e si prevedono costi
complessivi di 82 milioni di
euro.
Gli amici di Alberto Munerotto di Santa Lucia di
Piave, deceduto a soli 12
anni lo scorso 12 luglio,
hanno preparato alcune righe in suo ricordo. Anche
tramite L’Azione le vogliono condividere con quanti
hanno conosciuto Alberto.
S. LUCIA
C
aro Alberto,
abbiamo voluto
scriverti perché sei stato
nostro amico; ti abbiamo
conosciuto a scuola e ti abbiamo trovato simpatico:
durante la ricreazione cercavi i quadrifogli nel prato, e ne trovavi sempre
PIANZANO:
Successo per il
Memorial “De
Gennaro”
P
ossono dirsi soddisfatti Mauro Candosin e Federico Dal Cin.
La “creatura” da loro organizzata, il Memorial di
calcetto “Giovanni De Gennaro” ha concluso con successo di pubblico e di livello di gioco la sua settima edizione. Che per la
prima volta non si è disputata nel campetto in erba
dell’asilo, ma nell’adiacente piattaforma in cemento.
Con in ogni caso un ringraziamento alla parrocchia per aver messo a disposizione le strutture.
La vittoria del torneo,
nella finale del 21 luglio, è
andata ai Cinerz. Miglior
giocatore della rassegna
Moreno Soldan degli All
Blacks.
H
Gli amici
ricordano
Alberto
Munerotto
qualcuno...
Anche tu venivi sempre
allo spazio giovani e dietro
la chiesa per divertirti e
giocare con noi.
Eri felice di fare parte
del grest e di partecipare
alle gite, avevi sempre voglia di raccontare a tutti le
A Sarano l’ampliamento
della materna comunale è
invece pronto. Con l’inizio
del nuovo anno scolastico
gli alunni saranno non più
90 ma 125. «La parte consistente dei lavori – spiega
il sindaco Roberto Fantinel
– consisteva nella realizzazione della nuova sala mensa e di un’aula per l’istituzione della nuova sezione.
Siamo inoltre una delle sole tre scuole materne comunali che in provincia ha
ottenuto l’autorizzazione all’ampliamento da parte della Regione». Regione Veneto che ha dato al Comune di Santa Lucia un contributo di 60 mila euro su
un totale di 300 mila euro
di opere. «Siamo contenti
– spiega il primo cittadino
– perché con questo intervento diamo risposta alle
famiglie ed eliminiamo di
fatto la lista di attesa creatasi in questi anni. Con
l’ampliamento potremo accogliere non solo i bambini che abitano nel nostro
paese ma ci potrà essere
qualche presenza da fuori
Comune. In questi anni, come amministrazione comunale, abbiamo lavorato
molto a favore del comparto scuola e cultura spendendo complessivamente
un milione e mezzo di euro».
Gerda De Nardi
tue esperienze. I tuoi idoli
erano Valentino Rossi e Gigi Buffon.
Insomma, eri uno di
noi, e lo sarai per sempre,
perché rimarrai nei nostri
cuori e non ti dimenticheremo mai.
Ciao Alberto!
Da tutti i tuoi amici
a assistito alla
messa nella parrocchiale di Susegana, lunedì scorso, in occasione
del suo centoduesimo
compleanno Irma Boscaratto Santin, la più anziana suseganese. Circondata da figli, generi, nuore e
nipoti la centenaria nonnina ha dimostrato ancora
una buona vitalità, ricevendo i complimenti e gli
auguri di tanti suseganesi.
Nata il 24 luglio del
1904, Irma Boscaratto ha
dato alla luce 9 figli, 7 dei
quali sono ancora in vita.
Trascorre le sue giornate
Domenica 30 luglio 2006
29
SANTA LUCIA DI PIAVE:
Annunciata la chiusura della Eko
L’
Eko di Santa Lucia, azienda che produce assi e
ferri da stiro, dopo una lenta agonia chiude. Già
nel 2005 vi erano stati degli scricchiolii: l’azienda, infatti, aveva dichiarato 59 esuberi. Allora scattò la cassa integrazione per 49 operai e 13 amministrativi. Ora la mobilità e il licenziamento sono stati annunciati per 115 dipendenti distribuiti tra Santa Lucia e Susegana (impiegati) e San Polo e Tezze (operai). L’Eko aveva anche tentato la strada della delocalizzazione in Romania e in Cina per rimanere nel mercato.
SAN FIOR: Presentato in Comune
il progetto per l’area Sarom
È
stato depositato in Comune a San Fior il grosso
progetto di riqualificazione dei 125 mila metri
quadrati dell’area Sarom di San Fior mediante lo strumento del Piruea. I cittadini hanno tempo fino al 13 agosto per presentare osservazioni. Dopo di che il consiglio comunale esprimerà il proprio parere e verrà convocata l’apposita conferenza dei servizi. Tra gli interventi a beneficio pubblico previsti vi sono un incubatore per le imprese e una rotatoria sulla Pontebbana all’innesto con via Palladio.
SUSEGANA: Il Consorzio dei vigili
trasferito nel vecchio municipio
D
a lunedì 24 luglio scorso il Consorzio di polizia
municipale “Piave” si è trasferito nella nuova sede ubicata nell’ex sede municipale in piazza Martiri della Libertà 10 in Susegana.
GODEGA: All’ex stazione la sede
della Protezione civile
N
ei giorni scorsi è stata inaugurata la nuova sede
del nucleo di Protezione civile di Godega Sant’Urbano ricavata nei locali adiacenti all’ex stazione ferroviaria di Pianzano. Il gruppo conta 26 volontari capitanati da Ivan Bet.
CODOGNÈ: Commedia al Palablù
e letture alla Mutera
“Z
ogando a tresete” è il titolo della commedia in tre
atti di Emilio Baldanello che la compagnia “Teatroinsieme” porta in scena sabato 29 luglio alle 21.15 al Palablù di Codognè.
Martedì 1º agosto sempre alle 21.15 in cima alla Mutera
“Libro aperto - libri, suoni e sapori... divini”, con la partecipazione di Nadia Frassinelli e Giuliano Galletti (in caso di
maltempo la manifestazione si terrà nelle ex scuole Ancilotto).
Si tratta delle ultime due iniziative della rassegna “Sere
d’estate” promossa da Comune, Roverbasso Club, Gruppo
Giovani e Ctg.
ORSAGO: Arrivano i burattini della
compagnia Dei Fracanappi
S
abato 29 luglio, alle 21 in piazza Oberdan ad Orsago, la Compagnia Dei Fracanappi propone lo
spettacolo di burattini “La torta del destino”. Organizzano il Comune e l’associazione Il piccolo principe.
SUSEGANA
Centodue anni
per nonna
Irma
Boscaratto
nella casa di via Stradonelli assistita dalla nuora
Giovanna Santin e visitata
dai figli Jolanda, Maria, Elia, Adriana, Ottorino, Lina e Luigino. Chiede notizie della sua famiglia e viene aiutata a ripercorrere i
suoi tanti ricordi, peraltro
ancora vivi, per mantenere attiva la mente, mantenendo così una discreta
salute. Il medico di famiglia le fa visita una volta al
mese per misurare la
pressione arteriosa, ma
non le prescrive medicine. (AM)
30
Rotatorie a go-go come nella vicina Marca
E Brugnera
imita Zaia
A
ll’insegna di una
viabilità “senza
semafori e con
sempre meno stop”, il Comune di Brugnera ha
predisposto un progetto
generale per identificare
gli incroci nei quali il traffico stradale potrebbe venir regolarizzato dalle rotatorie.
«Lo studio planimetrico non esecutivo, tenuto
conto anche dei suggerimenti dei cittadini, ha individuato le aree nelle
quali potremmo realizzare delle rotatorie così da
aumentare la sicurezza
nel territorio - commenta
l’ingegner Angelo Salamon, assessore all’urbanistica di Brugnera -. Determineremo la priorità di
queste rotatorie anche alla luce dei costi ad esse
connessi. Già da alcuni anni nel Comune si lavorava
al progetto rotatorie, la cui
realizzazione era già stata
prevista nel piano regolatore. Il passo successivo
era quello di determinarne la fattibilità e per questo il Comune ha realizza-
Nove rotatorie tra
Brugnera e San Cassiano
Quali dunque i luoghi
candidati ai lavori? Lo stu-
Bimbi e genitori
sul palcoscenico!
ome raccontano loro stessi, il Gruppo
Teatro di San Giovanni del
Tempio nasce nel 2004
quasi per caso, dalla passione per il teatro di alcuni catechisti.
«Anche se - spiegano
Anna Laura Maglie e Luca
Morasson, rispettivamente regista e aiuto regista
del gruppo - fare teatro è
soprattutto un pretesto per
incontrarsi, socializzare e
divertirsi assieme».
Nel curriculum del
gruppo, finora, tre spettacoli: “Ma loro sanno che è
Natale?”, la “Sirenetta” e
“Canto di Natale” (di que-
dio ha segnalato tre possibili rotatorie nella zona
di Brugnera paese tra via
Ungaresca, via Dante e via
Del Mas, tra via Del Mas
e via Fermi, tra via S. Giacomo e via Camol di Bru-
Ora il gruppo, sempre
aperto a nuove collaborazioni, conta circa 30 persone, delle quali quasi la
metà sono mamme o papà
dei bambini.
«Il loro contributo è fondamentale per tutto ciò
che riguarda i costumi, le
luci e i suoni, la scenografia - afferma Anna Laura -.
Ma i genitori non si sono fermati qui. Dopo la
messa in scena della “Sirenetta”, l’entusiasmo dei
bambini li ha contagiati così tanto, che anche loro
hanno voluto vestire i panni degli attori nello spettacolo “Canto di Natale”, e
anche in quello che verrà.
E mentre i bambini rivendicano, giustamente, il
ruolo di protagonisti in
quello che è il loro “regno”, a noi non resta che
attendere trepidanti la prima del “Piccolo Principe”».
Maria Pia Arpioni
FUTURE ROTATORIE/2- L’incrocio tra via Del Mas e via Fermi
to il piano redatto dall’architetto Antonio Del Zotto».
st’ultimo già scrivemmo su
L’Azione). Ora un progetto bello e impegnativo, in
fase di studio: l’allestimento del “Piccolo Principe”.
«Ci incontriamo la sera,
durante la settimana, per
leggere assieme il libro e
rifletterci su. Si è instaurato davvero un buon dialogo e così abbiamo iniziato anche a metter giù il
testo - dice Luca -. I nostri
piccoli attori, infatti, hanno sentito l’esigenza di
comprendere meglio la
storia e i ruoli che poi interpreteranno sulla scena».
VENERDÌ 28
A Brugnera, nei locali degli
impianti sportivi in via Del Mas,
resta aperta fino al 31 luglio la
mostra collettiva d’arte contemporanea, con opere di: Cesare Baldassin, Luca Bidoli, Luigi Buso,
Raffaella Camarotto, Rossana Casagrande, Daniela Gambalò, Arianna Gasperina. Monica Gobatto, Luigi Onofri, Bruno Stival,
Lyudmyla Strelchuk, Roberto Vettoretti e Valter Caramella.
A Cavolano, serata rock dalle 22 con i “Toys”.
A Sacile, “Sacile..ti aspetta di
sera”: negozi aperti fino alle
23.30, dalle 21 in Piazza del Popolo esibizione dei cubani Son
Damas, che eseguiranno balli
Un momento dello spettacolo “canto di Natale”
Il progetto
di interventi
è frutto
anche dei
suggerimenti
dei cittadini
gnera. Altre 3 sono state identificate in zona Tamai,
rispettivamente all’incrocio tra via Levada e via
Moro, via Moro e via De
Gasperi e via Levada e via
Nene. Altri 2 incroci potrebbero essere regolarizzati in zona Maron tra
via Campagnole, via Croce e via S. Rocco e Matteo
e tra via Ungaresca, via
Sauro e la strada per la zona industriale; infine a San
Cassiano tra via Rovere e
via San Michele per un totale di 9 rotatorie.
In quanto alla tempistica, non è ancora possibile
determinare una prima
scadenza dei lavori.
E per quanto riguarda
i fondi? Una volta che i singoli progetti verranno approvati, alcune rotatorie
rientreranno tra gli arredi urbani, per le altre si
proseguirà come è stato
fatto per le altre opere al
momento avviate sul territorio comunale, alcune
delle quali realizzate con
la collaborazione della
Provincia di Pordenone.
Erica Bet
FUTURE ROTATORIE/1- L’incrocio tra via San Giacomo e via Camol di Brugnera
S. GIOVANNI DEL TEMPIO
C
e
L’AZiON
Friuli
Domenica 30 luglio 2006
e musiche caraibiche (ingresso
gratuito); in Piazza Manin e Campo Marzio dimostrazioni sportive;
nelle vie, inoltre, esibizioni dei
gruppi musicali “Ma anke no”,
“The Woodmen”,“Uniatre”,“Chainof Fools”, “Moon Tears”, e della
scuola di ballo “Timba”.
SABATO 29
A Cavolano alle 16, inizio del
14° torneo di “Acqua & Sapone”.
Alle 22, serata anni ’70-’80 coi
“Disco Inferno”.
La sezione Cai di Sacile
organizza per oggi e domani un’escursione al Pizzo Rosso di Predoi. Per informazioni e iscrizioni,
339.1617180 (martedì e giovedì
dalle 20.45 alle 22) e [email protected].
BRUGNERA: sportello per le
domande di contributo per
l’alluvione del settembre 2005
S
cade il 14 agosto il
termine per privati,
imprese e parrocchie per
presentare domande alla
Regione per contributi per
danni subiti (e quindi per
il ripristino di beni immobili e mobili) con l’alluvione del 9 settembre 2005.
Il modulo si trova su
www.protezionecivile.fvg.i
t. La scadenza riguarda tutti e undici i comuni friulani colpiti.
Il comune di Brugnera,
in particolare, mette a disposizione dei cittadini
che devono presentare la
domanda di contributo l’ufficio tecnico comunale del
settore lavori pubblici e
protezione civile, aperto
lunedì, martedì, mercoledì
e venerdì dalle 10 alle 13 e
lunedì anche dalle 16.30 alle 18.30.
Ma si consiglia di chiamare prima lo 0434 616732
oppure 616727 per fissare
un appuntamento.
SACILE: 43 famiglie pagano solo
il 10% per i testi scolastici
S
ono 43, anche quest’anno, le famiglie
sacilesi che beneficeranno
del contributo del Comune per l’acquisto dei testi
scolastici. Di queste, otto
hanno i figli che frequentano la prima classe della
scuola media, 17 la seconda, 15 la terza e solamente tre il primo anno di scuola superiore. Complessivamente la giunta comunale ha stanziato 3693 euro.
I contributi sono stati
determinati al netto del co-
modato gratuito concesso
dalla Regione.
Spiega l’assessore all’istruzione Daniele Pillon:«Tra il contributo regionale e quello comunale
le famiglie che rientrano
nei parametri di legge devono sostenere solo il 10
per cento della spesa totale». A fine maggio la giunta comunale ha provveduto anche ad ampliare da 17
a 20 mila euro il tetto del
reddito entro il quale le famiglie sacilesi possono
presentare richiesta.
SACILE: a palazzo Flangini
concerto finale del Music Festival
L
e note finali del “Sacile Music Festival”
risuoneranno domenica
30 luglio dalle 20.45 nell’antico Salone degli Affreschi di palazzo Flangini-Biglia a Sacile, quando
il concerto finale, che vede l’esibizione dei migliori corsisti dell’Accademia
del Festival, allieterà i
presenti (l’ingresso è libero) con celeberrime arie liriche e brani per chitarra.
Nel programma della
serata, un concerto per
chitarra e orchestra di
Giuliani (1782-1829): solista sarà il poco più che
ventenne Alberto Spada
DOMENICA 30
A Cavolano, alle 16, gara di
automodellini radiocomandati su terra. Alle 17 prosegue il torneo di “Acqua & Sapone”. Alle 22, serata musicale
coi “Radio Liga”.
Il Gruppo Micologico
Sacilese organizza un’escursione a Pradibosco, in Val Pesarina (UD). Per info, 0434.72273.
Alle 14.30 a malga Valle Friz
a Col Cornier concerto della Big Band dell’istituto Filarmonico Città di Sacile, direttore Zija
“Bushi” Bejleri. Nell’ambito dell’escursione “Col Cornier e le malghe” organizzata da Legambiente
di Pordenone, info 0427 799685.
LUNEDÌ 31
A Sacile, in via Carducci 18,
proseguono le lezioni di osservazione, riconoscimento e determinazione funghi freschi, a cura del
di Pordenone. I migliori
allievi della classe di canto seguiti dalla Maestra
Cecilia Fusco, per lo più
cantanti ormai in carriera, saranno protagonisti
della seconda parte della
serata, con l’esecuzione
di alcune tra le arie più
importanti del repertorio
lirico, da La Traviata, a Le
nozze di Figaro, Boheme,
Don Carlos, Don Pasquale, ed altre ancora. Ad accompagnare Spada e cantanti, l’orchestra del Festival, diretta da Mario Zanette, presidente dell’Associazione Ensemble Serenissima che organizza
la manifestazione. (MPA)
Gruppo Micologico Sacilese. Per
info, 0434.72273.
MARTEDÌ 1
A Prata, nel retro della chiesa
di Puja, alle 21.30, proiezione
gratuita del film d’animazione
“Wallace e Gromit. La maledizione del coniglio mannaro”.
In caso di maltempo, lo spettacolo avrà luogo al Teatro Pileo.
GIOVEDÌ 3
A Sacile, alle 21.30, nel cortile delle scuole elementari di
via Ettoreo, proiezione ad
ingresso gratuito del film d’animazione “Wallace e Gromit. La
maledizione del coniglio mannaro”.
Farmacie di turno
Sacile: Bechi, Piazza del
Popolo 31, tel. 043471380.
e
L’AZiON
Opitergino / Mottense
Domenica 30 luglio 2006
31
E LA REGIONE FINANZIA IL PROGETTO “MAMME
DI GIORNO” DELL’OPERA PIA MORO, AL VIA A SETTEMBRE
Oderzo città degli asili nido
I
l segreto vincente?
Sta nell’offerta formativa. Ecco perché a Oderzo ci cono ben
quattro asili-nido che si
occupano di bimbi piccoli
e piccolissimi. I genitori
che lavorano hanno colto
subito il nocciolo della
questione: al nido il bambino non è solo accudito,
alla base c’è un progetto
formativo-educativo. Che
favorisce la crescita armoniosa del piccolino.
Perciò, rispetto al prezzo,
spesso le famiglie preferiscono spendere qualcosa
di più e mandare i loro figli all’asilo-nido piuttosto
che lasciarli con una babysitter.
“Centro familiare”, i
pionieri
Oderzo è stata in tal
senso una città-pioniera: il
primo asilo-nido venne aperto nel 1995, dalla signora Lionella Bucciol. Ricevette l’incarico da un
gruppo di genitori riuniti
in assemblea nella sala
concerti di Palazzo Moro.
ragiamo inoltre con i servizi territoriali del distretto sanitario dell’Usl 9». Accanto alla modernità c’è la
tradizione. «Abbiamo delle nonne che vengono al
nido ed alla scuola materna a raccontare le favole».
“Piccolo Principe”:
l’importanza delle regole
L’asilo nido Onda Blu
Nacque così il Centro Familiare, con sede in via Postumia. Una struttura preziosa che in questi dieci
anni ha accolto decine e
decine di bambini. Lionella Bucciol nel frattempo
ha dato le dimissioni ma
la sua esperienza non è andata perduta. Anche perché il Centro Familiare è
rimasto l’unico asilo-nido
in città fino al 2001, quando l’Opera Pia Moro, tenendo fede ai suoi obblighi statutari di assistere
l’infanzia, aprì Onda Blu.
All’“Onda blu” i bambini sono un patrimonio
Si tratta di un asilo-ni-
do ricavato nella struttura
che si trova a fianco della
scuola materna “Carmen
Frova”. «Ci sono genitori
che lavorano - spiega la direttrice suor Caterina Cais
- ed altri che, pur avendo
a disposizione i nonni, per
scelta portano i piccoli al
nido. Hanno la necessità
di avere persone che diano la giusta risposta formativa per il loro figlio. I
bambini sono un patrimonio: gli educatori debbono essere formati a captare i loro bisogni. Per questo motivo collaborano
con noi una psicopedagogista e una pediatra. Inte-
FOSSALTA: AGGRESSIONE AD UN ANZIANO
L
a br utale aggressione subita da
Cornelio Coral, 84 anni,
ha lasciato sgomenta
tutta la comunità di
Fossalta Maggiore, dove l’anziano è molto conosciuto e stimato. Cornelio Coral mar tedì 18
luglio, è stato violentemente picchiato in casa
sua da due aggressori
che lo hanno lasciato a
terra in un lago di sangue. Cornelio, soccorso
dai familiari e trasportato al Pronto Soccorso
di Oderzo, ha ripor tato
ematomi e lesioni in ogni par te del corpo. Ma
altrettanto grave la ferita dell’anima. Cornelio
ha sempre aiutato i diseredati che bussavano
alla sua por ta, con fiducia e generosità. Nei
mesi scorsi, don Pieluigi Cesca ed il sindaco di
Chiarano
Gianpaolo
VENERDÌ 28
A Vallonto alla Mostra del Vino
“serata fitness” con l’esibizione della palestra Ma.Da. Energy Gaiarine e
musica sotto le stelle con il dj Charlie.
A Oderzo per la rassegna del cinema all’aperto, al cinema
Cristallo
viene
proiettato alle 21.30 il film
“Tristano e Isotta”. In-
Vallardi avevano avvertito gli anziani, in diversi modi, di non aprire le
por te a sconosciuti e a
denunciare i passaggi
di persone sospette. Ma
nel caso di Cornelio Co-
ral, i due ladri sono entrati in casa di soppiatto, hanno staccato la
corrente elettrica e, forse sorpresi dall’anziano,
lo hanno picchiato selvaggiamente. (GP)
NAVOLÈ: rogo all’alba, brucia
il capannone di due aziende
C
inque milioni di
danni e posti di
lavoro a rischio.
È il drammatico bilancio dell’incendio che
si è scatenato nella prima mattina di lunedì 24
presso lo stabilimento di
Plastform ed Effecigi a
Navolè, distruggendo il
capannone con tutte le
attrezzature ed il magazzino. Fortunatamente nessuna vittima. Il
contributo dei vigili del
fuoco e successivamen-
gresso intero 6 euro, ridotti 4.
SABATO 29
La Mostra del Vino di Vallonto
propone
l’esibizione
di danza
sportiva
con
la
scuola di
ballo
Frenesy di Vittorio Veneto.
A Oderzo, il parco pubblico di Cà
te il lavoro dei due titolari delle aziende, Alvidio Canevese e Nicola
Sacilotto, assieme al
contributo dei dipendenti ha permesso di
salvare il salvabile e cercare di mettersi al più
presto in condizione di
riprendere la produzione e quindi garantire il
posto di lavoro dei 50 di
Plastform ed Effecigi.
Ma serve al più presto
trovare un nuovo capannone.
Diedo ospita Luci ed ombre, originale percorso enogastronomico, organizzato dalla Pro
loco, in un ambiente molto suggestivo.
DOMENICA 30
Serata danzante con l’orchestra
“I Romantici” a Vallonto. Prosegue a Cà Lozzio a Piavon la
mostra degli scultori Giorgio Igne (nella foto) e Angelo Brugnera, aperta fino al 27 agosto.
Farmacia di turno: Oderzo, Trevisan tel.
0422/717644.
Ai 38 bambini ospiti
dell’Onda Blu, se ne aggiunge un’altra trentina
che si trovano al “Piccolo
Principe” a Colfrancui. L’asilo-nido è stato aperto in
quella che era la scuola
materna parrocchiale. «I
bambini d’oggi sono esigenti - spiega Annamaria
Perla, educatrice - ecco
perché i genitori scelgono
l’asilo-nido. La baby sitter
può andar bene, ma per
un periodo limitato. Perché i piccoli hanno necessità di stare con i loro simili. Oltre al tema delle regole, che in un asilo-nido
vengono fatte rispettare.
L’asilo-nido non è un parcheggio e le famiglie
L’asilo nido “Piccolo principe” di Colfrancui
l’hanno capito benissimo».
Paola Guel fa splendere "Il sole"
In via Dalmazia, nei
pressi dell’ospedale c’è l’asilo-nido Il Sole. L’ha fondato Paola Guel, è ospitato in quella che era una casa privata. È stata trasformata, ed ora dentro è tutto a misura di bambino. I
responsabili fanno notare
l’importanza del rapporto
struttura-numero di bambini. I piccoli hanno bisogno di spazi, bisogna prestare attenzione anche a
quest’aspetto. Qui i bimbi
ospitati sono una ventina,
seguiti da tre maestre.
Ora arrivano le Tagesmutter
Dunque a Oderzo l’offerta c’è, anche se non abbonda. Per iscriversi all’Onda Blu, ad esempio,
bisogna prendersi per
tempo e prepararsi ad affrontare anche un’even-
tuale lista d’attesa. Nel
contempo sta nascendo
qualcosa di nuovo. È il
progetto delle Tagesmutter, cioè le mamme di
giorno, lanciato dall’Opera Pia Moro, che contempla la formazione di babysitter in grado di accudire
con competenza al loro
domicilio quattro-cinque
bambini. Un progetto, denominato “Sos mamme”
che è stato anche riconosciuto dalla Regione Veneto, che, nell’ambito del
progetto di sostegno alla
natalità “Mamma per
mamme” ha concesso ad
esso un contributo di
70mila euro. Il gruppo di
“Tagesmutter” sarà operativo da settembre nei comuni di Cessalto, Fontanelle, Oderzo, Ormelle e
Salgareda. Chi desidera
informazioni può telefonare ai numeri: 0422
712131 o 392 9879687.
Annalisa Fregonese
32
/ Memorie
Mottense / Veneziano
Domenica 30 luglio 2006
DON PIERLUIGI CESCA LASCERÀ
FOSSALTA E CAVALIER: IL SUO BILANCIO
Dieci anni insieme
D
on Pierluigi Cesca lascia le parrocchie di Fossalta Maggiore e di Cavalier dopo dieci anni di servizio per quasi tremila anime.
È stato infatti nominato
padre spirituale del seminario e della comunità vocazionale di Premaor oltre
che assistente diocesano
dell’Ac giovani.
Gli subentrerà
nell’incarico di
parroco
don
Mirko Dalla Torre, attualmente
cappellano a Sacile.
Per don Pierluigi sono stati dieci
anni di attività pastorale in due parrocchie vicine geograficamente, ma mai prima, almeno in tempi recenti, unite nelle attività parrocchiali sotto la guida di un
unico parroco. Esperimento, se tale termine ci è
concesso, pienamente riuscito. «Abbiamo provato a
camminare insieme – spie-
ga don Pierluigi –
abbiamo lavorato
sodo e, veramente, c’è stata una
sorta di unità pastorale. Abbiamo
messo insieme
due parrocchie
per un cammino
nuovo. Dal mio
punto di vista è andata molto bene. Non ho visto contrasti, anzi, si sono visti i
frutti».
Frutti
che si sono concretizzati
in
uno
scambio
continuo
fra i fedeli delle
due parrocchie, con la sentita partecipazione alle celebrazioni religiose indifferentemente da dove fossero
celebrate, in una salda collaborazione fra adulti e soprattutto, fra i giovani.
Medaglia d’oro a don
Pierluigi per aver avviato,
per primo, un’esperienza
“Tra le due
parrocchie una
sorta di unità
pastorale”
“Ciak si
gira”
verrà
proiettato il film
“Il mio
miglior
nemico”
con Carlo
VENERDÌ 28
Lungo tutto il week-end in località Madonna decima edizione della Festa della birra. Ogni sera musica dal vivo e fornito stand gastronomico con le
migliori birre tedesche.
Alle 21, in piazza Duomo a Motta, cinema all’aperto; per il ciclo
Verdone.
Alle 21 a Sant’Anastasio
serata danzante con l’orchestra
“Santa Monica Band”.
SABATO 29
Alle 21, in piazza Luzzatti a Motta, concerto di musica lirica con
i cantanti della fondazione sta-
unica quale “Evocation”. E poi i cori, quello dei giovani e quello dei
giovanissimi.
«Provvidenza di
Dio, che aiuta – minimizza l’arciprete
di Fossalta –, ho
trovato qui giovani
che avevano voglia di fare e
famiglie che li hanno sostenuti e incoraggiati. Ma non
dimentichiamo le attività degli adulti, anche se naturalmente il lavoro dei giovani è
stato più evidente». Un lavoro che ha accompagnato
la crescita di tanti bambini
fino a farli diventare adulti
responsabili. Fra le iniziative
di don Pierluigi c’è anche l’adozione a distanza di alcuni
giovani indiani, per sostenerli nel loro cammino verso il sacerdozio.
Ed ora?«Ed ora una responsabilità più grande: formare i giovani sulla via del
sacerdozio – spiega don
Pierluigi –. Confido che il Signore mi guidi e mi aiuti a
svolgere questo incarico».
Probabilmente il saluto di
don Pierluigi ai suoi ragazzi
e alle sue parrocchie avverrà
in settembre, quando si avvierà il nuovo anno pastorale. Saranno dieci anni esatti
dal suo ingresso a Fossalta
e a Cavalier: dieci anni che
hanno fatto crescere le due
comunità in un cammino unico che lascerà il segno.
Giuseppina Piovesana
CEGGIA: artiglieri
per l’Afghanistan
N
ovemila euro: è la
cifra che è stata
raccolta a favore della
provincia di Herat in Afghanistan, grazie all’impegno dell’associazione
artiglieri della provincia
di Venezia. Un’importante iniziativa di solidarietà
che ha visto impegnarsi
in prima linea la sezione
di Portogruaro dell’Aarti – principale promotrice
della raccolta fondi – ma
anche quella di Ceggia.
Gli artiglieri ciliensi infatti hanno prontamente
risposto all’appello, contribuendo con ben 1000
euro al progetto che porterà alla costruzione di
un impianto di irrigazione, indispensabile per avviare coltivazioni alter-
CESSALTO: dall’autunno il centro cambia faccia
H
anno ottenuto il
definitivo via libera dalla Regione, e saranno al via dopo l’estate a Cessalto i lavori per
il Pir uea, il progetto destinato a cambiare faccia a piazza Mar tiri e via
Roma, centro del paese.
Primo passo sarà il
rifacimento di via Roma, par tendo da via Einaudi; seguirà la realiz-
tunitense Epcaso (nella foto)
di Pittsburgh (Pennsylvania).
Agli impianti del palazzetto dello sport, nell’apposito campo di
sabbia, terza edizione del trofeo
di beach volley “Città di
Motta di Livenza”.
Alle 21, a Sant’Anastasio, serata danzante con l’orchestra
“Omar Lambertini”.
DOMENICA 30
Alle 21, a Sant’Anastasio, serata danzante con l’orchestra
“Lucio Pavani”.
Farmacie di turno:
Trevisan, piazza Grande 18, Oderzo, telefono 0422-717644; Rossi Sirena, via Chiesa
54/a, Negrisia, 0422754398.
e
L’AZiON
native al papavero da oppio, e all’acquisto di 300
paia di scarpe per i bambini di un orfanotrofio. La
somma è stata consegnata dal presidente provinciale e della sezione di
Ceggia dell’Aarti, cavalier Antonio Biasi e dal
presidente della sezione
di Portogruaro, Mario
Rossi al Generale Leonardo Di Marco che
provvederà ad inviarli ad
Herat, dove operano gli
uomini del Quinto reggimento artiglieria Superga. La realizzazione dell’impianto di irrigazione
si completerà con il dono di semi di sesamo e di
zafferano che garantiranno un reddito alla popolazione. (BD)
TORRE:
concerto
e cinema
M
zazione di una rotonda;
infine il via al rifacimento della piazza, che
a fine lavori dovrebbe
apparire come nella fotografia.
CODOGNÈ / UNA POESIA
PER NOSTRA MADRE
usica e cinema
nel fine settimana di Torre di Mosto. Venerdì 28, alle 21 all’arena del centro civico, concer to-tributo a Vasco
Rossi; nella stessa sede
e alla stessa ora, domenica 30 si proietterà “Il
mio miglior nemico” con
Carlo Verdone e Silvio
Muccino.
SACILE
È
qualcosa di ammirevole una madre
altri possono essere
buoni
ma solo tua madre ti conosce!
È lei che ti guida nella vita
è lei che vigila per te
ti ama e ti protegge
ed ha per tutto un perdono.
È lei che comprende e
scusa
là dove altri condannano!
Fa un unico sbaglio:
quando chiude per il sonno
eterno gli occhi
e ti lascia solo in questo
mondo!
Figli, nuora e nipoti
ANTONIO NAIBO
31.7.1994 - 31.7.2006
ANTONIETTA VETTOREL
ved. BASEI
n. 10.8.1925 - m. 29.7.1992
Continui a vivere come luce
che mi guida.
Tua moglie
CIMAVILLA
CAMPEA
S. VENDEMIANO
REFRONTOLO
S. VENDEMIANO
S. GIACOMO DI VEGLIA
GELTRUDE BELLOT
in TOMASELLA
n. 23.3.1914 - m. 24.7.1999
FRANCESCO TOMASELLA
n. 23.8.1911 - m. 6.8.2000
Nello scorrere del tempo, il vostro ricordo è ancora vivo. La
vostra testimonianza di vita
continui ad essere d’esempio
per tutti noi e da lassù proteggeteci.
I tuoi cari
MARIA DE CONTO ZILLI
n. 25.9.1911 - m. 28.6.2006
CONCETTA SACCON
n. 3.6.1933 - m. 4.8.2000
Nel sesto anniversario della
tua scomparsa da noi, conserviamo vivo nel cuore il ricordo del tuo affetto, della tua onestà e operosità e della sofferenza che hai saputo accogliere con disponibilità e grande
dignità. E tu ricorda tutti noi al
Signore.
Antonietta e nipoti.
GIANLUCA DE NONI
n. 13.2.1969 - m. 1.8.1991
VITTORIO TOMASELLA
n. 11.3.1914 - m. 1.4.1994
CATERINA CAMPODALL’ORTO
ved. TOMASELLA
n. 13.10.1919 - m. 26.7.1998
GUERRINO PIN
n. 5.6.1917 - m. 29.7.2005
A un mese dalla tua scomparsa ti ricordiamo con immenso
affetto.
I tuoi cari
Vivi nel cuore di tutti noi.
I tuoi cari
Siete sempre nei nostri cuori.
Vi ricordiamo con grande affetto e riconoscenza, nella preghiera.
Caro papà, nel primo anniversario della tua scomparsa, ti
ricordiamo sempre con grandissimo affetto e riconoscenza,
quale luce di saggezza, di
bontà e guida sicura nella nostra vita.
I tuoi cari
Quanto tempo dedicate allo sport in una settimana?
Samantha: «Di solito
mi alleno cinque volte a
settimana per un’ora e
mezza all’incirca, a volte
anche di più. Poi nel fine
settimana molto spesso
2005, anno in cui ho vin- c’è qualche competizioto anche l’oro a squadre ne».
e il bronzo individuale ai
Sara: «Mi alleno tutti i
Giochi del Mediterraneo, giorni almeno due ore».
e l’oro agli Open di GerCome riuscite a conmania a Dresda».
ciliare il karate con
lo studio?
Samantha:
«Non posso certo dire che è una
passeggiata
però si può fare:
ci vuole solo tanto tanto sacrificio, una grande
passione ma soprattutto voglia
di dare sempre
il massimo e
non arrendersi
mai. Il tempo libero è veramente poco».
Sara: «È difLe campionesse del karate Sara Cardin (a sx) e Samantha Piccolo
LE DICIANNOVENNI SARA CARDIN E SAMANTHA
PICCOLO SONO PROTAGONISTE A LIVELLO MONDIALE
Le gemelle del karate
E
ntrambe neodiplomate
alla
stessa scuola, il
liceo scientifico, anche se
una a Motta di Livenza e
una a Treviso: a pochi
chilometri di distanza abitano due karateke diciannovenni di livello
mondiale: Samantha Piccolo di Gorgo al Monticano e Sara Cardin di
Roncadelle. Un’intervista
doppia in stile “Le iene” ci
aiuterà a conoscerle meglio.
Quando avete iniziato?
Samantha: «A 10 anni.
Mi piaceva andare a vedere mio fratello, così ho
deciso di provare anch’io».
Sara: «A 7 anni dopo a-
Sacrifici,
ma anche
soddisfazioni
ed emozioni
ver praticato nuoto e ginnastica artistica! Il karate
mi affascinava: da piccola ero un maschiaccio e
sognavo di poter un giorno imparare a dare i calci volanti come nei film».
Quali sono state le
più grandi soddisfazioni che avete avuto fino ad ora?
Samantha: «Il secondo
posto agli Europei senior
a squadre a Tenerife, il
I SETTE GIOIELLI NAZIONALI
DELLA NUOVA REALTÀ
T
re titoli italiani e dieci podi complessivi.
È questo il pingue bottino
conquistato dagli individualisti della Nuova Realtà
alla gara nazionale di ginnastica disputata a Fiuggi.
L’associazione sportiva di
Francenigo si è presentata
con 60 ginnasti che, preparati da Lorella Piovesana, Elena Cover, Clizia Lunardelli, Nicoletta Menegotto,
Cristina Santin e Nadia Zanutto, hanno superato la
trafila delle qualificazioni
suddivisi in 14 squadre,
mentre 16 hanno gareggiato nelle prove individuali.
Sette ginnasti sono riusciti
a centrare almeno il podio
nonostante una concorrenza serratissima. Si tratta di
Luca Buriola di Brugnera
(categoria Prima Fascia) 2º
nel volteggio; Lisa Cancian
di Mansuè (Prima Fascia)
2ª al minitrampolino; Mirko
Fantuz di Roverbasso (Prima Fascia) 1º al minitram-
polino e 3º alle parallele pari; Paola Giust di Gorgo al
Monticano (Seconda Fascia) 2ª in classifica generale; Anna Pezzutto di Portobuffolè (Prima Fascia) 1ª
alle parallele asimmetriche;
Marzia Urban di Gorgo al
Monticano (Quarta Fascia)
1ª al minitrampolino; Sara
Zanette di Brugnera (Quarta Fascia) 1ª nel volteggio,
2ª al suolo e 3ª al trampolino. (GB)
primo ai Campionati del
Mediterraneo a squadre
a Malta e ai Campionati
mondiali a squadre svoltisi a Cipro».
Sara: «La prima, il titolo italiano nel
2001 da esordiente. Cominciai a piangere
ancor prima di
salire sul podio e
da lassù feci un
lago… La seconda, la convocazione in Nazionale, un mondo
dentro il quale
non è per niente
facile rimanere.
La terza, il bronzo a squadre ai
Campionati europei di Salonicco nel
A TUTTO CAI
G
ettonatissime le escursioni in vetta, rimedio naturale al caldo torrido che arde in pianura. La sezione di
Oderzo organizza una due giorni sul monte Palla Bianca in
Valle Lunga. Si parte da Oderzo alle 6. E mentre domenica una comitiva sale per il ghiacciaio in vetta, un altro gruppo punta alla malga Pecore. Il Cai di Vittorio Veneto, invece, attraversa domenica la Val Travenanzes, da Fiames a Ra Nona. Si
parte alle 6 dal parcheggio della Cadoro. In fatto di traversate non scherzano Conegliano e San Polo di Piave che organizzano una due giorni, sabato e domenica, dalla Val Vermiglio alla Val di Genova. La gita, organizzata assieme a Le
Maisandre, punta alla conquista della cima della Presanella.
Per i più giovani, invece, prosegue fino a domenica il trekking
con il giro del Cervino. La scelta del Cai di Sacile ricade sulle Alpi Aurine, al Pizzo Rosso di Predoi. Si parte sabato e si
torna domenica. È rivolta ad esperti escursionisti l’uscita organizzata da domenica a martedì dal Cai di Motta di Livenza al Piz Palù nel gruppo Bernina. Partenza domenica alle 5.30
da piazza S. Rocco. Duplice appuntamento con il Cai di Pieve di Soligo. Un gruppo conquista domenica le creste di Costabella e la ferrata Bepi Zac. I più giovani puntano al rifugio
Filmoorhutte, nel gruppo del Cavallino. Per la Cooperativa
Mazarol sabato 29 c’è l’escursione in Alpago con partenza alle 8 dalla piazza di Farra d’Alpago. Domenica, invece, ci si ritrova in piazza di Selva di Cadore, sempre alle 8, per partire
alla ricerca delle impronte dei dinosauri del Pelmetto, nel cuore delle Dolomiti. Quanto al trekking le mete di venerdì sono l’ostello Imperina, la Pissa e il rifugio Pian de Fontana,
mentre sabato tocca a Van de Zità, rifugio Pramperét, Forno
di Zoldo, con rientro a Feltre.
Angela Deganis
S P O R T
&
ficile praticare uno sport
a questo livello e riuscire
a trovare il tempo per
studiare e per te. A scuola fortunatamente sono
sempre andata bene, in
questi due ultimi anni la
media si è un po’ abbassata ma d’altronde non si
può dare cento di qua e
cento di là».
Che ruolo ha il karate nella tua vita?
Samantha: «È davvero
troppo importante, soprattutto adesso che ho
la fortuna di stare in Nazionale: questo posto me
lo voglio tenere stretto e
non lo cederò facilmente».
Sara: «Il karate per me
rappresenta tantissimo:
la mia amata palestra di
Ponte di Piave dove sono
cresciuta, le grandi amicizie che ho fatto in palestra, nelle città, nei palazzetti d’Italia e del mondo, il vedere sempre
nuovi posti, culture, lingue».
Andrea Pizzinat
CAMPIONATI EUROPEI DI ATENE:
a Marco Coledan il titolo
dell’inseguimento individuale
M
arco Coledan è
campione d’Europa. Il portacolori della Rinascita Ormelle Pinarello, juniores al secondo anno, ha
conquistato ad Atene il titolo continentale nell’inseguimento individuale difendendo brillantemente i colori azzurri tanto da meritarsi perfino i complimenti di Silvio
Martinello, direttore della
struttura tecnica nazionale e
già pistard iridato e olimpionico. Marco, diciottenne di
Lutrano di Fontanelle, impegnato in settimana ai Tricolori di Bassano del Grappa, ora punta con decisione
ai Campionati mondiali in
programma in Francia ad agosto. Messosi in luce nel
Bracciale del Cronoman, Coledan ha conquistato il titolo
regionale a cronometro a
San Vendemiano, piazzandosi poi quarto ai Tricolori
della specialità a Fiume Veneto, ma è su pista che ha saputo dare il meglio di sé. Al
velodromo Bottecchia di
Pordenone, infatti, ha trascinato l’Italia alla conquista
dell’European Cup vincendo
l’inseguimento a squadre
con Barattieri, Viviani e Benfatto e piazzandosi secondo
nell’inseguimento individuale. Al rientro dagli impegni agonistici ad agosto sarà accolto da una grande festa organizzata dal Comune di Ormelle e dalla Rinascita Ormelle che ha così bissato il
grande exploit iridato di Davide Malacarne. (GB)
B A N C A
Castello Roganzuolo · Cimavilla · Conegliano · Cordignano · Crocetta del Montello · Falzé
di Piave · Fontanelle · Francenigo · Maron di Brugnera · Nervesa della Battaglia · Orsago
Paré di Conegliano · Pianzano · Ponte della Priula · Povegliano · Sacile · San Giacomo di Veglia
San Vendemiano · Santa Lucia di Piave · Selva del Montello · Soligo · Spresiano · Tezze di Piave
Valdobbiadene · Vidor · Villorba · Vittorio Veneto
Janna
34
Lettere
Domenica 30 luglio 2006
e
L’AZiON
& interventi
due persone possono esprimere con fiducia i loro
sentimenti sentendosi accolti e capiti sempre, dove
si esprime quell’amore
sponsale di unione tra i due
e Cristo.
Comunque, partendo
dalla nostra esperienza ai
corsi, possiamo portare
con gioia una grande speranza: abbiamo visto giovani che
con forza testimoniano e scelgono
di vivere il loro amore in pienezza
e con coraggio, impegnandosi a portare avanti i valori ricevuti e sentire
ancora la famiglia come “piccola
chiesa domestica”, dove i figli possono crescere con senso di responsabilità e aperti alla condivisione di esperienze umane e cristiane.
Leggendo i vari articoli del numero citato, vogliamo esprimere la
nostra condivisione con il pensiero
del nostro Vescovo, che si adopera
con tanto entusiasmo nel mantenere vivo il rapporto tra la Chiesa e i
laici. È nostro desiderio che
la Chiesa continui a stimolare il dialogo tra le varie istituzioni perché queste tematiche vengano affrontate da
tutti con coraggio e determinazione, in modo che la famiglia possa avere nella società la giusta collocazione e
sia protetta dai messaggi disgreganti e diseducativi che
continuamente si ricevono.
Valerio e Maria Teresa
Barbisano
interventi
RIFLESSIONI SULLA FAMIGLIA / 1
Rivalutiamo il matrimonio
come luogo di amore pieno
C
aro Direttore,
abbiamo letto con interesse l’articolo de L’Azione (numero 29), su “Famiglia malgrado tutto” e l’interrogativo posto
ci ha stimolati a parlare in famiglia,
a compiere un’analisi su come i giovani di oggi vogliono progettare il
loro futuro. Siamo genitori e, da alcuni anni, anche animatori al corso
per fidanzati in parrocchia, per questo ci rendiamo conto di quanto il
pensiero emerso sia preoccupante:
tra le diverse generazioni c’è poco
dialogo e nei giovani avvertiamo una forte individualità, che li porta a
ritenere qualsiasi loro scelta un fatto strettamente
personale e privato.
Sembra che
non ritengano importante rendere
pubblica la loro
scelta di fare una
famiglia, ma che
sia sufficiente un
accordo privato
all’interno della
coppia. Dall’altra
parte, avvertono
“Q
uesto matrimonio non s’ha da
fare”... Questo sacramento non s’ha da dare. È la
conclusione amara, ma
chiara della lettera di Claudio e Teresa Bortolamiol
(L’Azione di domenica
scorsa). Conclusione ineccepibile e logica che si
fonda sulla mancanza di
coerenza e di testimonianza che precedono e
seguiranno la celebrazione dei sacramenti? Quell’interrogativo sul dopo i
sacramenti, vuole lasciare
spazio alla possibilità che
i doni ricevuti trovino accoglienza e prima o poi
producano frutti di generosa e convinta testimonianza. È con questa fiducia che, non senza trepidazione, fatto quanto è umanamente e pastoralmente possibile, si concedono i sacramenti. Ciò vale per tutti i sacramenti,
ma per scendere allo specifico della lettera appassionata e schietta della
coppia vidorese, intensamente impegnata nella pastorale familiare insieme
ad altre generose coppie
amiche, voglio puntare
senz’altro sul dovere primordiale derivante dal sa-
intorno a loro un forte disinteresse
da parte della società e una grande
confusione nei valori su cui impostare la loro vita. Dai mass media
proviene un riferimento continuo ai
valori della realizzazione individuale e dell’affermazione di sé, ma questo modo di porsi nei confronti della vita non aiuta ad affrontare i problemi quotidiani, i quali spesso richiedono un sacrificio che non si è
più disposti a fare.
Noi vogliamo al contrario sottolineare quanto il valore del matrimonio come sacramento e come istituzione sia molto importante; lo
sentiamo come l’unico luogo dove
FAMIGLIA / 2
Educazione alla fede
basata sull’esempio
cramento del matrimonio,
riguardante l’educazione
dei figli alla fede, da cui deriveranno le loro scelte future anche e non solo in
campo familiare. Come
papà e mamma educano i
figli alla fede? Seguendo le
tracce del recente quinto
incontro mondiale delle famiglie in Spagna, si può
formulare una risposta così: l’educazione dei figli alla fede avviene mediante
l’esempio, i gesti e le parole, purché coerenti.
L’esempio: i figli devono poter scoprire il volto di
Dio – bontà, giustizia, verità, amore, riconciliazione... – nei comportamenti
di mamma e papà. Serve
poco parlare di Dio in modo astratto e insegnare formule e preghiere che poi
vengono smentite dagli atteggiamenti e comportamenti quotidiani.
I gesti: all’esempio coerente e continuo, non oc-
Potete inviare le vostre lettere al direttore
per posta elettronica all’indirizzo:
[email protected]
per posta all’indirizzo:
L’Azione - via Jacopo Stella, 8 - 31029 Vittorio Veneto
oppure per fax allo 0438. 555437
casionale, dovranno seguire i gesti della religiosità e di preghiera, come
il Segno della Croce, qualche breve lettura del Vangelo, qualche momento di
preghiera fatto assieme, la
partecipazione – non solo
la presenza fisica – all’Eucaristia e alla vita liturgica.
Le parole: dopo di che
diventano importanti e necessarie anche le parole
che dosate e misurate con
discrezione per non determinare l’effetto contrario a quello desiderato.
Parlare ai figli di Dio è difficile; è più facile parlare a
Dio dei figli. Comunque è
necessario farlo, non in tono minaccioso o ricattato-
rio; parlare di Lui che accoglie anche quando si
sbaglia e si è ammalati nel
cuore, perché Dio non ha
mandato Gesù per i sani,
ma per i malati.
Non è facile educare così. La cultura dominante,
per vasa dal relativismo,
che in nome della pari dignità porta a tollerare le
forme più stravaganti di
relazioni familiari, disorienta e crea confusione
nell’istituzione familiare e
nella società di cui essa è
cellula e asse portante.
Nei genitori, i figli devono
poter avere, non solo vedere la bussola che indica
loro il cammino da scegliere e quali sono le responsabilità che ne seguono. Oggi non basta più
ordinare ai figli di andare
a catechismo, a confessarsi... Per fare ciò è indispensabile che conoscano
in modo sicuro le convinzioni di fondo dei genitori.
Non so se ho risposto alla
domanda “Matrimonio,
che esempio diamo?”. In
ogni caso le mie riflessioni vogliono essere un aiuto alla quotidiana fatica
genitoriale di fare della famiglia la “piccola chiesa
domestica” che trova la
forza e il coraggio di educare i figli alla fede nel matrimonio cristiano, che fa
di mamma e papà sacramento visibile del Dio invisibile, vivo e fecondo nel
loro esempio, nei loro gesti e nelle loro parole.
Don Antonio Moretto
arciprete di Vidor
INSEGNAMO AI GIOVANI
IL VALORE DEL SILENZIO
S
pett. redazione,
vi esprimo il mio apprezzamento per il modo
in cui affrontate importanti argomenti, non solo per la
loro attualità, ma soprattutto per l’importanza che hanno per la qualità della vita quotidiana.
(...) C’è un argomento al quale vorrei che l’opinione
pubblica fosse maggiormente sensibile, ed è il disturbo
arrecato dai vari eventi, concerti, sagre, manifestazioni, che in estate si moltiplicano ovunque.
I giornali – anche L’Azione – giustamente ne danno
notizia, ne parlano in toni molto positivi, talora entusiasti. È giusto, perché questi eventi portano gioia, sono
occasioni per incontrarsi, consentono di esprimere creatività, hanno un risvolto economico certamente utile,
danno lustro al paese che li organizza o li ospita, sono
infine frutto di fatica, entusiasmo, iniziativa, fantasia di
tante persone alle quali è doveroso dare soddisfazione,
tuttavia… il rovescio della medaglia c’è, e non mi sembra giusto che venga ignorato o passato in second’ordine. Invece eventuali lamentele vengono riportate come macchie di colore, sempre accompagnate dall’opinione di chi l’evento lo gradisce, come se si dovessero
mettere sullo stesso piano il sacrosanto diritto alla tranquillità in casa propria e il legittimo desiderio di divertirsi, anzi, quest’ultimo fosse più importante.
Quanto agli interessi economici, è proprio giusto che
passino davanti a tutto, anche alla salute delle persone?
E poi, a determinare questi fatti c’è davvero il desiderio
di divertirsi dei giovani o anche questo non viene piuttosto strumentalizzato da interessi vari?
Non mi sembra giusto accettare acriticamente che
chi vive in determinati luoghi debba rassegnarsi, in certe occasioni, a subire di non poter conversare normalmente, fare una telefonata, concentrarsi su un lavoro intellettuale, semplicemente riposare, nel luogo che dovrebbe essere il rifugio sicuro e tranquillo di ciascuno:
la sua casa!
Chi non ha provato non può rendersene conto, ma
chi lo prova sa di cosa parlo, sa quale logorio comporta.
Quando si passa accanto ad un luna park, al palco di
un concerto, nessuno guarda le case nei pressi, nessuno si chiede chi c’è dietro quelle finestre, che non basta chiudere (in piena estate!) per difendersi dalla musica?
Nelle abitazioni ci sono molti anziani, ma pensate anche a quante persone non stanno bene. Oggi, per esempio, si viene trattenuti in ospedale il minimo indispensabile. Molte persone affrontano in casa malattie
anche serie.
Per loro anche solo poche ore di disturbo sono un
tormento.
Ma anche i ritmi di lavoro, sempre più frenetici, vedrebbero l’esigenza di poter riposare.
Il fatto è che quando si cerca di far presente la situazione, di lamentarsi, molte volte non si è compresi, si è
tacciati di intolleranza, è difficile far sentire la propria
voce. Nemmeno il rispetto delle leggi, che pure ci sono, viene dato per scontato, bisogna attivarsi per ottenerlo, spesso senza riuscirci.
Pensare che non ci vorrebbe molto, basterebbe abituarsi a tenere più bassi i volumi degli altoparlanti, aumentare la vigilanza, spostare gli eventi più rumorosi o
prolungati in zone lontane dalle case. Tuttavia è inutile
invocare norme e provvedimenti, se non cambia la mentalità.
C’è poi un aspetto che va oltre, e che per certi aspetti
mi pare ancora più preoccupante: abbiamo perso la dimensione del silenzio, la musica è ovunque, magari in
sottofondo. Ci accompagna al supermercato, nei negozi, nello studio medico, al ristorante, per strada.
Anche quando il volume è così basso da non disturbare, è lì, fa parte dell’atmosfera. Non è casuale, anzi
spesso è ben studiata, come i colori e la disposizione degli arredi, per farci sentire in un certo modo, mangiare
più in fretta, comprare di più, pensare di meno, forse.
Così ci abituiamo a non farne a meno. (...) Il silenzio
sembra far paura, eppure non è vuoto, né muto, pensiamo solo all’importanza che ha nel linguaggio dell’amore, degli affetti. Credo che il vero regalo ai nostri giovani lo faremo insegnando loro a non temerlo, anzi ad
apprezzarlo. Del resto chi ama veramente la musica ama anche il silenzio, indispensabile presupposto per apprezzarla e goderne appieno. (...)
Annalaura Pilla
Oderzo