stessi date loro da mangiare”. Gli dissero
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stessi date loro da mangiare”. Gli dissero
B ENVENUTO IN SEMINARIO SCUOLA DI PREGHIERA 2013-2014 20 gennaio 2014 - III° incontro “Voi stessi date loro da mangiare”. Gli dissero: Ma egli rispose loro: “Dobbiamo andare a comprare duecento denari di pane e dare loro da mangiare?”. Ma egli disse loro: “Quanti pani avete? Andate a vedere”. Si informarono e dissero: “Cinque, e due pesci”. Mc 6, 37-38 Provocazione Dopo la prima parte vissuta in convivialità in refettorio, i seminaristi propongono una provocazione per introdurci al tema. Preghiera & Adorazione Al termine della provocazione siamo tutti invitati ad entrare in chiesa per inziare il momento di preghiera e di adorazione secondo le solite modalità offerte della Scuola di Preghiera. Riconciliazione Per tutto il tempo della Scuola di Preghiera, in chiesa, sono presenti alcuni sacerdoti a disposizione per il sacramento della riconciliazione. Per l’esame di coscienza puoi trovare una traccia nelle pagine 15-18. Prossimo appuntamento 24 febbraio 2014. Prendete e mangiate - 1 E NTRIAMO IN PREGHIERA Al termine della provocazione, ti chiediamo di entrare in chiesa mantenendo un clima di silenzio. (Per entrare in preghiera, invochiamo il dono della Carità con il canto) Dove La Carità è Vera (Frisina) Dove la carità è vera e sincera, là c’è dio. Dove la carità perdona e tutto sopporta. Dove la carità benigna comprende e non si vanta, Tutto crede ed ama e tutto spera la vera carità. Ci ha riuniti in uno l’amore di Cristo: esultiamo e rallegriamoci in lui, temiamo ed amiamo il Dio vivente ed amiamoci tra noi con cuore sincero. Quando tutti insieme noi ci raduniamo vigiliamo che non sian divisi i nostri cuori, non più liti, non più dissidi e contese maligne, ma sia sempre in mezzo a noi Cristo Signore. Noi vedremo insieme con tutti i beati nella gloria il tuo volto, Gesù Cristo Dio, gioia immensa, gioia vera noi vivremo per l’eternità infinita dei secoli. Amen. (Ci mettiamo in piedi) 2 - Scuola di preghiera I N ASCOLTO DELLA P AROLA Alleluia (Gen Rosso, Gen Verde) Alleluia, alleluia, alleluia, Alleluia, alleluia, alleluia, alleluia. Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio. “Voi stessi date loro da mangiare”. Tutti mangiarono a sazietà. Dal Vangelo secondo Marco (Mc 6, 34-44) In quel tempo, sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose. Essendosi ormai fatto tardi, gli si avvicinarono i suoi discepoli dicendo: “Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congedali, in modo che, andando per le campagne e i villaggi dei dintorni, possano comprarsi da mangiare”. Ma egli rispose loro: “Voi stessi date loro da mangiare”. Gli dissero: “Dobbiamo andare a comprare duecento denari di pane e dare loro da mangiare?”. Ma egli disse loro: “Quanti pani avete? Andate a vedere”. Si informarono e dissero: “Cinque, e due pesci”. E ordinò loro di farli sedere tutti, a gruppi, sull’erba verde. E sedettero, a gruppi di cento e di cinquanta. Prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li dava ai suoi discepoli perché li distribuissero a loro; e divise i due pesci fra tutti. Tutti mangiarono a sazietà, e dei pezzi di pane portarono via dodici ceste piene e quanto restava dei pesci. Quelli che avevano mangiato i pani erano cinquemila uomini. Alleluia, alleluia, alleluia, Alleluia, alleluia, alleluia, alleluia. (Ci possiamo sedere) Prendete e mangiate - 3 O RIENTATI ALLA RIFLESSIONE L’ingresso della Carità di Don Giampaolo Dianin Offertorio, ossia il dono del pane, del vino e della carità. Il nostro dono anticipa il dono di Gesù. “Noi ti offriamo quello che tu ci hai dato e tu donaci in cambio te stesso”. 1. In principio era la compassione • • • • Gesù provò compassione perché erano pecore senza pastore; Nella compassione c’è qualcosa di viscerale, di fisico; Ma la compassione di Dio non scavalca la libertà e la storia; Noi dobbiamo fare la nostra parte; Dio aggiunge e moltiplica. 4 - Scuola di preghiera 2. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date • “Benedetto sei tu Signore, dalla tua bontà abbiamo ricevuto questo pane…”; • Il dono ci precede sempre; • La preghiera di stasera: gratitudine; • Le caratteristiche del donare: gratuità, libertà, gioia. 3. Donare e donarsi • • • • Le testimonianze ascoltate: dal donare al donarsi; L’Eucaristia ci insegna la logica della vita autentica; La nostra vita come dono di noi stessi; “Io non cerco il tuo dono ma te” (Imitazione di Cristo). Prendete e mangiate - 5 O FFRIAMO I NOSTRI DONI Questo è il momento per portare all’altare i doni per la Caritas Diocesana che hai con te questa sera. (Restiamo seduti, si alza solo chi ha i doni da portare all’altare) Segni Del Tuo Amore (Gen Rosso, Gen Verde) Mille e mille grani nelle spighe d’oro mandano fragranza e danno gioia al cuore, quando macinati fanno un pane solo: pane quotidiano dono tuo Signore. Ecco il pane e il vino segni del tuo amore. Ecco questa offerta accoglila Signore: tu di mille e mille cuori fai un cuore solo, un corpo solo in te e il Figlio tuo verrà, vivrà ancora in mezzo a noi. Mille grappoli maturi sotto il sole, festa della terra donano vigore, quando da ogni perla stilla il vino nuovo: vino della gioia, dono tuo, Signore. (Ci mettiamo in ginocchio) 6 - Scuola di preghiera I N ADORAZIONE È la tua Pasqua (Bertin) Per amore, Signore, ci hai chiamati a te, sono qui con la vita e un respiro o Dio Mi accogli alla porta, la Parola ci parla e ci svela il tuo volto, Gesù. La tua storia raggiunge ogni uomo. (La tua storia è in quel pane) È la tua Pasqua, Signore Gesù. Chi viene a te fame non ha, chi crede in te sete non ha più, Signore Gesù. Ti offriam poche cose, perché tu venga qui. Proprio ora Signore diamo ai poveri E poi tu proprio tu per davvero Signore, vieni tra noi Dio del cielo! La tua storia raggiunge ogni uomo. (La tua storia è in quel pane) È la tua Pasqua, Signore Gesù. Chi viene a te fame non ha, chi crede in te sete non ha più, Signore Gesù. Nella tua vicenda ci son le gioie mie. Nella tua passione ogni lacrima. Nel tuo dono Signore so che non morirò! Ancora un motivo per lottare c’è! La tua storia raggiunge ogni uomo. (La tua storia è in quel pane) È la tua Pasqua, Signore Gesù. Chi viene a te fame non ha, chi crede in te sete non ha più, Signore Gesù. Fate questo in memoria di me. Fate questo in memoria di me! Fate questo in memoria di me. Fate questo in memoria di me! Prendete e mangiate - 7 I N PREGHIERA Salmo 39 Uomini: Quante meraviglie hai fatto, tu, Signore, mio Dio, quanti progetti in nostro favore: Donne: nessuno a te si può paragonare! Se li voglio annunciare e proclamare, sono troppi per essere contati. Uomini: Sacrificio e offerta non gradisci, gli orecchi mi hai aperto, non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato. Donne: Non ho nascosto la tua giustizia dentro il mio cuore, la tua verità e la tua salvezza ho proclamato. Non ho celato il tuo amore e la tua fedeltà alla grande assemblea. Uomini: Non rifiutarmi, Signore, la tua misericordia; il tuo amore e la tua fedeltà mi proteggano sempre, Esultino e gioiscano in te quelli che ti cercano; dicano sempre: “Il Signore è grande!” quelli che amano la tua salvezza. Donne: Ma io sono povero e bisognoso: di me ha cura il Signore. Tu sei mio aiuto e mio liberatore: mio Dio, non tardare. Insieme: Gloria... 8 - Scuola di preghiera (Assumi ora la posizione che più ti aiuta a pregare) Il tempo prolungato di silenzio è il centro dell’incontro di questa sera. È il momento in cui entrare in relazione con Gesù cercando l’intimità e la profondità, la sincerità e la gioia dell’incontro con Lui. Ascoltalo Parlagli Dialoga Leggi lentamente il brano del Vangelo, anche più volte. Puoi soffermarti sui dialoghi, cosa dice Gesù? Cosa dicono i suoi interlocutori? Sono parole che mi appartengono? Cerca le parole che si ripetono, forse hanno importanza. Soffermati su quella parola, espressione o frase che senti rivolta proprio a te, portala nel tuo cuore, custodiscila e ripetila nel corso della preghiera. Pensando alla Parola letta, e alla riflessione proposta, a quale fatto della mia vita la posso collegare? Se ti aiuta, puoi prendi spunto dai commenti che trovi alle pagine 13-14. Presenta al Signore la tua vita, le tue invocazioni, preghiere, e con gratitudine esprimi una preghiera di lode. Prendete e mangiate - 9 L ODIAMO IL S IGNORE Frutto Della Nostra Terra (Buttazzo) Frutto della nostra terra, del lavoro di ogni uomo: pane della nostra vita, cibo della quotidianità. Tu che lo prendevi un giorno, lo spezzavi per i tuoi, oggi vieni in questo pane, cibo vero dell’umanità. E sarò pane, e sarò vino nella mia vita, nelle tue mani. Ti accoglierò dentro di me, farò di me un’offerta viva, un sacrificio gradito a Te. Frutto della nostra terra, del lavoro di ogni uomo: vino delle nostre vigne, sulla mensa dei fratelli tuoi Tu che lo prendevi un giorno, lo bevevi con i tuoi, oggi vieni in questo vino e ti doni per la vita mia. P REGHIERE DI INTERCESSIONE Ci rivolgiamo al Padre, per mezzo di Gesù Cristo presente qui di fronte a noi, con la certezza che ci ascolta e ci sostiene nelle difficoltà, ad ogni intercessione risponderemo con il ritornello: Ubi caritas et amor, ubi caritas Deus ibi est. Per la chiesa, perché possa sempre essere portatrice del tuo messaggio di carità nel mondo, attraverso parole e atti di amore e di pace. Noi ti preghiamo. 10 - Scuola di preghiera Ubi caritas et amor, ubi caritas Deus ibi est. Per i governanti, siano animati da uno spirito di carità capace di mettere davanti ai propri interessi personali quelli delle persone e del bene comune. Noi ti preghiamo. Ubi caritas et amor, ubi caritas Deus ibi est. Per le persone in difficoltà, perché possano trovare nella prova il conforto della Tua Parola e l’aiuto delle persone vicine. Noi ti preghiamo. Ubi caritas et amor, ubi caritas Deus ibi est. Per le vocazioni, perché sempre più giovani abbiano il coraggio di rispondere alla tua chiamata, senza nascondersi per paura o dubbi, trovando in te la vera strada da seguire. Noi ti preghiamo. Ubi caritas et amor, ubi caritas Deus ibi est. Per l’unità dei cristiani, perché in questo cammino di riconcilizione si aprano al dialogo e allo scambio reciproco tra chiese sorelle. Noi ti preghiamo. Ubi caritas et amor, ubi caritas Deus ibi est. Prendete e mangiate - 11 R INGRAZIAMO IL S IGNORE Con il prossimo canto termina la Scuola di Preghiera. L’eucaristia resta esposta fino alle ore 23.00, con la possibilità di accostarsi al sacramento della riconciliazione. Ti invitiamo a manterenere un clima di silenzio mentre esci dal Seminario per favorire la preghiera di chi si ferma in chiesa. Prossimo appuntamento 24 febbraio 2014. (Ci mettiamo in ginocchio) Servo per Amore (Gen Rosso) Una notte di sudore sulla barca in mezzo al mare e mentre il cielo s’imbianca già tu guardi le tue reti vuote. Ma la voce che ti chiama un altro mare ti mostrerà e sulle rive di ogni cuore le tue reti getterai. Offri la vita tua come Maria ai piedi della croce e sarai servo di ogni uomo servo per amore, sacerdote dell’umanità. Avanzavi nel silenzio fra le lacrime speravi che il seme sparso davanti a te cadesse sulla buona terra. Ora il cuore tuo è in festa perché il grano biondeggia ormai, è maturato sotto il sole puoi riporlo nei granai. (Si ripete il canto: voci femminili il ritornello, voci maschili le strofe, il tutto contemporaneamente) 12 - Scuola di preghiera P ER APPROFONDIRE Quindi vien recato a chi presiede all’assemblea dei fratelli, del pane e una coppa di vino con acqua, ed egli nel prederli, innalza lode e gloria al Padre dell’universo per il nome del Figlio e dello Spirito Santo, facendo poi una lunga preghiera di ringraziamento a Dio, che si è degnato di concedere questi doni. Quand’egli ha terminato le preghiere e il rendimento di grazie tutto il popolo presente acclama dicendo “amen”. Giustino, I Apologia (c. 65). I Padri sinodali hanno richiamato l’attenzione anche sulla presentazione dei doni. Non si tratta semplicemente di una sorta di «intervallo» tra la liturgia della Parola e quella eucaristica. Ciò farebbe venir meno, tra l’altro, il senso dell’unico rito composto di due parti connesse. In questo gesto umile e semplice si manifesta, in realtà, un significato molto grande: nel pane e nel vino che portiamo all’altare tutta la creazione è assunta da Cristo Redentore per esser trasformata e presenta al Padre. in questa prospettiva portiamo all’altare anche tutta la sofferenza e il dolere del mondo, nella certezza che tutto è prezioso agli occhi di Dio. questo gesto, per essere vissuto nel suo autentico significato, non ha bisogno di essere enfatizzato con complicazioni inopportune. Esso permette di valorizzare l’originaria partecipazione che Dio chiede all’uomo per portare a compimento l’opera divina in lui e dare in tal modo senso pieno al lavoro umano, che attraverso la Celebrazione eucaristica viene unito al sacrificio redentore di Cristo. Benedetto XVI , esortazione apostolica Sacramentum caritatis. L’offerta di cristo sulla croce e la donazione di noi stessi 1. Il Signore Con le braccia stese sulla croce, tutto nudo il corpo, io offersi liberamente me stesso a Dio Padre, per i tuoi peccati, cosicché nulla fosse in me che non si trasformasse in sacrificio, per placare Iddio. Allo stesso modo anche tu devi offrire a me volontariamente te stesso, con tutte le tue forze e con tutto il tuo slancio, dal più profondo del cuore, Prendete e mangiate - 13 in oblazione pura e santa. Che cosa posso io desiderare da te più di questo, che tu cerchi di offrirti a me interamente? Qualunque cosa tu mi dia, fuor che te stesso, l’ho per un nulla, perché io non cerco il tuo dono, ma te. Come non ti basterebbe avere tutto, all’infuori di me, così neppure a me potrebbe piacere qualunque cosa tu mi dessi, senza l’offerta di te. Offriti a me; dà te stesso totalmente a Dio: così l’oblazione sarà gradita. Ecco, io mi offersi tutto al Padre, per te; diedi persino tutto il mio corpo e il mio sangue in cibo, perché io potessi essere tutto tuo e perché tu fossi sempre con me. Se tu, invece, resterai chiuso in te, senza offrire volontariamente te stesso secondo la mia volontà, l’offerta non sarebbe piena e la nostra unione non sarebbe perfetta. Perché, se vuoi giungere alla vera libertà e avere la mia grazia, ogni tuo atto deve essere preceduto dalla piena offerta di te stesso nelle mani di Dio. Proprio per questo sono così pochi coloro che raggiungono la luce e l’interiore libertà, perché non sanno rinnegare totalmente se stessi. Immutabili sono le mie parole: se uno non avrà rinunciato a “tutto, non potrà essere mio discepolo” (Lc 14,33). Tu, dunque, se vuoi essere mio discepolo, offriti a me con tutto il cuore. 2. Offri Te stesso Come a te non basterebbe d’avere tutto senza me, così neanche a me può piacere qualunque cosa tu mi dia, quando non mi offra te stesso. Offri a me e dona tutto te stesso per amor di Dio e l’offerta allora sarà accettata. Ecco, io mi sono offerto tutto al Padre per te e ho dato tutto il corpo e il sangue mio in cibo, per essere tutto tuo, e tu mio per sempre. Ma se vorrai appartenere a te stesso e non t’offrirai spontaneamente non è un offerta completa, né vi sarà perfetta unione fra noi. Ogni tua opera dev’essere preceduta dalla spontanea offerta di te stesso nelle mani di Dio, se vuoi ottenere libertà e grazia. Pochi divengono illuminati e liberi interiormente, perché non sanno rinunciare del tutto a se stessi. La mia decisione è immutabile: «Non può essere mio discepolo se non chi rinunzia a tutto quello che possiede». Se dunque brami d’essere mio discepolo, offriti a me con tutti i tuoi affetti. Imitazione di Cristo. 14 - Scuola di preghiera M I RICONCILIO CON D IO Nel sacramento della Riconciliazione ricevi, attraverso il sacerdote, il perdono dei tuoi peccati e fai esperienza dell’amore e della misericordia del Padre che non ti abbandona ma ti offre la possibilità di ricominciare di nuovo. L’esame di coscienza che segue è una traccia che ti può aiutare a verificare la tua vita: ringraziare per i doni ricevuti, chiedere perdono per i tuoi peccati, guardare al futuro per rinnovare la tua relazione con il Signore. Non è necessario rispondere a tutte le domande suggerite: l’importante è lasciar emergere gli aspetti salienti del tuo vissuto, ricercando le motivazioni interiori che ti hanno spinto ad agire in “quel” modo. Questo per abituarsi ad andare alle cause del male che opera in noi e attraverso di noi, per compiere un po’ alla volta un cammino di crescita che ci porti a riconoscere sempre più e sempre meglio il bene che Dio desidera per noi. Accostati alla Confessione con la fiducia nella misericordia del Signore perché Egli ti ama e conta su di te. Puoi recitare questa preghiera: Ti ringrazio, Signore Dio, per averci riuniti alla tua presenza per rivelarmi il tuo amore e la tua volontà. Fa’ tacere in me ogni altra voce che non sia la tua. Apri, mediante il tuo Santo Spirito, la mia mente e il mio cuore alla tua verità e alla tua conoscenza, nel nome di Gesù Cristo, tuo Figlio nostro Signore. Amen Prendete e mangiate - 15 1. DIO PER ME: ringrazio Prendo in considerazione il mio vissuto dall’ultima confessione ad oggi e, alla luce della Parola meditata questa sera, mi chiedo per che cosa sento di poter ringraziare il Signore. • Quali aspetti della Parola ascoltata stasera sento importanti nella mia vita e ho potuto vivere, anche se in misura minimale? In quali circostanze? E con quali frutti? • Quale volto di Dio mi ha accompagnato in questo periodo? Con quali “novità” mi si è fatto presente? Quali frutti ha portato per la mia vita? • Per quali doni, meraviglie nella mia vita, persone che incontro posso ringraziare il Signore? Mi soffermo brevemente su ciò che più sento caratterizzare questo periodo ed elevo la mia lode al Signore, con libertà e semplicità. 2. IO PER DIO: chiedo perdono Sempre prendendo in considerazione il mio vissuto dall’ultima confessione e guardandolo alla luce della Parola meditata questa sera, di che cosa sento di dover chiedere perdono al Signore? • Come vivo il mio rapporto con il Signore e che posto gli riservo nella mia vita? • Mi incontro con Lui nella preghiera, nell’Eucarestia domenicale, nel sacramento della Riconciliazione? • Riesco ad incontrare il Signore nell’Eucarestia? Se ci sono, quali difficoltà avverto? • Mi fido del Signore e so ricorrere a Lui nei momenti della prova? • Invoco il nome di Dio con amore oppure lo uso come sfogo? Credo nella provvidenza oppure mi affido alla superstizione o alla magia? 16 - Scuola di preghiera • Mi sento responsabile della serenità e della pace all’interno della mia famiglia? Nei rapporti con i genitori, sorelle e fratelli, amici…come interagisco, come cerco lo scambio e il dialogo? • Sono capace di rispetto, fiducia, amore, gentilezza, comprensione per il prossimo? Riesco a vivere la dimensione del dono verso gli altri o mi ritrovo spesso egoista e concentrato sui miei bisogni? • Sono sincero e amante della vita? • Sono capace di perdonare? Coltivo sentimenti di odio, rancore o gelosia? • Vivo le mie relazioni affettive (amicizia, fidanzamento, matrimonio) nel rispetto dell’altro/a, nella ricerca della volontà di Dio su di noi? Desidero il bene dell’altra persona più che ciò che fa piacere a me? • Rispetto il mio corpo? So vivere in modo sereno e armonioso la mia identità di uomo e di donna? Rispetto il corpo dell’altro senza strumentalizzarlo? Sia nelle relazioni con me stesso che con gli altri? • So individuare e concedermi dei sani momenti si relax? So ricrearmi senza ricercare evasioni lesive della mia dignità (uso dei media, internet, alcol…)? • Sono fedele ai mie impegni di studio e di lavoro? • Tengo conto della Parola del Vangelo nelle mie scelte quotidiane? • Sono testimone della mia fede nei luoghi in cui vivo, lavoro, mi distendo…? • Sono un buon cittadino, giusto, onesto, attento al bene comune, amante della verità e della vita? • Ho cura del creato, dono della bontà di Dio? Anche qui, lascio emergere le esperienze negative principali, i veri “peccati” davanti al “progetto di Dio Padre” su di me, e chiedo sinceramente perdono, con umiltà e verità. Prendete e mangiate - 17 3. IO E DIO INSIEME: guardo al futuro Con un atteggiamento interiore di fiducia che mi proviene dalla certezza di essere perdonato da Dio Padre per mezzo del Figlio nello Spirito Santo, mi metto di fronte alla parola di Gesù: “Va’ e non peccare più”. È lo sguardo aperto sul futuro, ancora possibile grazie al perdono di Dio. • In che cosa sento di potermi impegnare, con coraggio e realismo? Su quale aspetto della mia vita sento essere urgente o conveniente che io concentri la mia attenzione almeno fino alla prossima confessione? • Ho il coraggio di alzarmi quando il Signore mi chiama? Dopo la confessione puoi ringraziare il Signore aiutandoti con questa preghiera: Grazie Signore Dio! Il tuo amore è più grande del mio peccato. Tu mi hai liberato dalla colpa. Tu mi hai donato un cuore nuovo. Tu mi hai ridonato fiducia e speranza. A Te la gloria, o Signore e la lode nei secoli eterni! Spirito, sorgente di pace e di amore, fa che purificato da ogni colpa e riconciliato con il Padre io cammini sempre come figlio della luce assieme a Gesù. Amen. 18 - Scuola di preghiera A LCUNE PROPOSTE ... Week-end a casa sant’andrea C’è qui un ragazzo che ha cinque pani e due pesci I giovani di Casa Sant’Andrea - la comunità vocazionale della Diocesi di Padova - propongo un week-end per fare un’esperienza nella loro comunità. Casa Sant’Andrea è il luogo in cui i giovani compiono un discernimento sulla loro vita e si preparano all’ingresso in Seminario Maggiore. L’invito è rivolto a tutti quei giovani (oltre i diciotto anni) che stanno cercando di orientare la propria vita, che hanno il desiderio di vivere un tempo di discernimento, o semplicemente trascorrere un sabato e una domenica con dei giovani che stanno vivendo l’esperienza della sequela. L’inizio di questa esperienza è previsto per le 16.00 di sabato 15 febbraio e la conclusione verso le 17.00 di domenica 16 febbraio. Per informazioni ed iscrizioni: don Stefano Manzardo: [email protected] don Giorgio Bozza: [email protected] Prendete e mangiate - 19 ...E P ROSSIMI APPUNTAMENTI Sicar Dalle 16.00 del mercoledì pomeriggio, il Seminario diventa un luogo per i giovani che desiderano un tempo di preghiera o di confronto. Nella cappella dell’Annunciazione c’è la possibilità di vivere l’adorazione eucaristica, e in alcune stanze vicine gli educatori del Seminario sono disponibili per il sacramento della riconciliazione o per un dialogo spirituale. Alle 19.30 si conclude con la recita comunitaria del vespro. Per partecipare a SICAR, non è necessaria nessuna iscrizione e nessun avviso, basta arrivare in Seminario con il desiderio di incontrare il Signore nella gratuità. Le date: 22/29 gennaio, 6/13/20/27 febbraio. Gli occhi della Parola Ogni anno il Seminario Maggiore propone in due Vicariati per un itinerario rivolto ai giovani di incontri con la Parola di Dio in preparazione alla Pasqua. Il filo conduttore sono i Vangeli delle domeniche di Quaresima. L’incontro inizia alle ore 21 e si conclude alle ore 22.30. Gli incontri si terranno nel vicariato di Caltrano, presso la parrocchia di Piovene (7 e 21 febbraio, 7 e 21 marzo, 4 aprile); e nel vicariato di Legnaro, presso la parrocchia di Villatora (14 e 28 febbraio, 14 e 28 marzo, 11 aprie). 20 - Scuola di preghiera