stessi date loro da mangiare”. Gli dissero

Transcript

stessi date loro da mangiare”. Gli dissero
B
ENVENUTO IN SEMINARIO
SCUOLA DI PREGHIERA 2013-2014
20 gennaio 2014 - III° incontro
“Voi
stessi date loro da
mangiare”. Gli dissero:
Ma egli rispose loro:
“Dobbiamo andare a comprare
duecento denari di pane e dare
loro da mangiare?”. Ma egli
disse loro: “Quanti pani avete?
Andate a vedere”. Si informarono
e dissero: “Cinque, e due pesci”.
Mc 6, 37-38
Provocazione
Dopo la prima parte vissuta in convivialità in refettorio, i seminaristi
propongono una provocazione per introdurci al tema.
Preghiera & Adorazione
Al termine della provocazione siamo tutti invitati ad entrare in chiesa
per inziare il momento di preghiera e di adorazione secondo le solite
modalità offerte della Scuola di Preghiera.
Riconciliazione
Per tutto il tempo della Scuola di Preghiera, in chiesa, sono presenti
alcuni sacerdoti a disposizione per il sacramento della riconciliazione.
Per l’esame di coscienza puoi trovare una traccia nelle pagine 15-18.
Prossimo appuntamento 24 febbraio 2014.
Prendete e mangiate - 1
E
NTRIAMO IN PREGHIERA
Al termine della provocazione, ti chiediamo di entrare in chiesa
mantenendo un clima di silenzio.
(Per entrare in preghiera, invochiamo il dono della Carità con il canto)
Dove La Carità è Vera
(Frisina)
Dove la carità è vera e sincera, là c’è dio.
Dove la carità perdona e tutto sopporta.
Dove la carità benigna comprende e non si vanta,
Tutto crede ed ama e tutto spera la vera carità.
Ci ha riuniti in uno l’amore di Cristo:
esultiamo e rallegriamoci in lui,
temiamo ed amiamo il Dio vivente
ed amiamoci tra noi con cuore sincero.
Quando tutti insieme noi ci raduniamo
vigiliamo che non sian divisi i nostri cuori,
non più liti, non più dissidi e contese maligne,
ma sia sempre in mezzo a noi Cristo Signore.
Noi vedremo insieme con tutti i beati
nella gloria il tuo volto, Gesù Cristo Dio,
gioia immensa, gioia vera noi vivremo
per l’eternità infinita dei secoli. Amen.
(Ci mettiamo in piedi)
2 - Scuola di preghiera
I
N ASCOLTO DELLA
P
AROLA
Alleluia
(Gen Rosso, Gen Verde)
Alleluia, alleluia, alleluia,
Alleluia, alleluia, alleluia, alleluia.
Non di solo pane vivrà l’uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
“Voi stessi date loro da mangiare”.
Tutti mangiarono a sazietà.
Dal Vangelo secondo Marco (Mc 6, 34-44)
In quel tempo, sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe
compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno
pastore, e si mise a insegnare loro molte cose. Essendosi ormai fatto
tardi, gli si avvicinarono i suoi discepoli dicendo: “Il luogo è deserto ed
è ormai tardi; congedali, in modo che, andando per le campagne e i
villaggi dei dintorni, possano comprarsi da mangiare”. Ma egli rispose
loro: “Voi stessi date loro da mangiare”. Gli dissero: “Dobbiamo andare
a comprare duecento denari di pane e dare loro da mangiare?”. Ma
egli disse loro: “Quanti pani avete? Andate a vedere”. Si informarono e
dissero: “Cinque, e due pesci”. E ordinò loro di farli sedere tutti, a gruppi,
sull’erba verde. E sedettero, a gruppi di cento e di cinquanta. Prese i
cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione,
spezzò i pani e li dava ai suoi discepoli perché li distribuissero a
loro; e divise i due pesci fra tutti. Tutti mangiarono a sazietà, e dei
pezzi di pane portarono via dodici ceste piene e quanto restava dei
pesci. Quelli che avevano mangiato i pani erano cinquemila uomini.
Alleluia, alleluia, alleluia,
Alleluia, alleluia, alleluia, alleluia.
(Ci possiamo sedere)
Prendete e mangiate - 3
O
RIENTATI ALLA RIFLESSIONE
L’ingresso della Carità
di Don Giampaolo Dianin
Offertorio, ossia il dono del pane, del vino e della carità.
Il nostro dono anticipa il dono di Gesù.
“Noi ti offriamo quello che tu ci hai dato e tu donaci in cambio te stesso”.
1. In principio era la compassione
•
•
•
•
Gesù provò compassione perché erano pecore senza pastore;
Nella compassione c’è qualcosa di viscerale, di fisico;
Ma la compassione di Dio non scavalca la libertà e la storia;
Noi dobbiamo fare la nostra parte; Dio aggiunge e moltiplica.
4 - Scuola di preghiera
2. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date
• “Benedetto sei tu Signore, dalla tua bontà abbiamo ricevuto
questo pane…”;
• Il dono ci precede sempre;
• La preghiera di stasera: gratitudine;
• Le caratteristiche del donare: gratuità, libertà, gioia.
3. Donare e donarsi
•
•
•
•
Le testimonianze ascoltate: dal donare al donarsi;
L’Eucaristia ci insegna la logica della vita autentica;
La nostra vita come dono di noi stessi;
“Io non cerco il tuo dono ma te” (Imitazione di Cristo).
Prendete e mangiate - 5
O
FFRIAMO I NOSTRI DONI
Questo è il momento per portare all’altare i doni per la Caritas
Diocesana che hai con te questa sera.
(Restiamo seduti, si alza solo chi ha i doni da portare all’altare)
Segni Del Tuo Amore
(Gen Rosso, Gen Verde)
Mille e mille grani nelle spighe d’oro
mandano fragranza e danno gioia al cuore,
quando macinati fanno un pane solo:
pane quotidiano dono tuo Signore.
Ecco il pane e il vino segni del tuo amore.
Ecco questa offerta accoglila Signore:
tu di mille e mille cuori fai un cuore solo,
un corpo solo in te e il Figlio tuo verrà, vivrà
ancora in mezzo a noi.
Mille grappoli maturi sotto il sole,
festa della terra donano vigore,
quando da ogni perla stilla il vino nuovo:
vino della gioia, dono tuo, Signore.
(Ci mettiamo in ginocchio)
6 - Scuola di preghiera
I
N ADORAZIONE
È la tua Pasqua
(Bertin)
Per amore, Signore, ci hai chiamati a te,
sono qui con la vita e un respiro o Dio
Mi accogli alla porta, la Parola ci parla e ci svela il tuo volto, Gesù.
La tua storia raggiunge ogni uomo.
(La tua storia è in quel pane)
È la tua Pasqua, Signore Gesù.
Chi viene a te fame non ha,
chi crede in te sete non ha più,
Signore Gesù.
Ti offriam poche cose, perché tu venga qui.
Proprio ora Signore diamo ai poveri
E poi tu proprio tu per davvero Signore, vieni tra noi Dio del cielo!
La tua storia raggiunge ogni uomo.
(La tua storia è in quel pane)
È la tua Pasqua, Signore Gesù.
Chi viene a te fame non ha,
chi crede in te sete non ha più,
Signore Gesù.
Nella tua vicenda ci son le gioie mie.
Nella tua passione ogni lacrima.
Nel tuo dono Signore so che non morirò!
Ancora un motivo per lottare c’è!
La tua storia raggiunge ogni uomo.
(La tua storia è in quel pane)
È la tua Pasqua, Signore Gesù.
Chi viene a te fame non ha,
chi crede in te sete non ha più,
Signore Gesù.
Fate questo in memoria di me. Fate questo in memoria di me!
Fate questo in memoria di me. Fate questo in memoria di me!
Prendete e mangiate - 7
I
N PREGHIERA
Salmo 39
Uomini: Quante meraviglie hai fatto,
tu, Signore, mio Dio,
quanti progetti in nostro favore:
Donne: nessuno a te si può paragonare!
Se li voglio annunciare e proclamare,
sono troppi per essere contati.
Uomini: Sacrificio e offerta non gradisci,
gli orecchi mi hai aperto,
non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato.
Donne: Non ho nascosto la tua giustizia dentro il mio cuore,
la tua verità e la tua salvezza ho proclamato.
Non ho celato il tuo amore
e la tua fedeltà alla grande assemblea.
Uomini: Non rifiutarmi, Signore, la tua misericordia;
il tuo amore e la tua fedeltà mi proteggano sempre,
Esultino e gioiscano in te quelli che ti cercano;
dicano sempre: “Il Signore è grande!”
quelli che amano la tua salvezza.
Donne: Ma io sono povero e bisognoso:
di me ha cura il Signore.
Tu sei mio aiuto e mio liberatore:
mio Dio, non tardare.
Insieme: Gloria...
8 - Scuola di preghiera
(Assumi ora la posizione che più ti aiuta a pregare)
Il tempo prolungato di silenzio è il centro dell’incontro di questa sera.
È il momento in cui entrare in relazione con Gesù cercando l’intimità e la
profondità, la sincerità e la gioia dell’incontro con Lui.
Ascoltalo
Parlagli
Dialoga
Leggi lentamente il brano del Vangelo, anche più volte. Puoi soffermarti sui
dialoghi, cosa dice Gesù? Cosa dicono i suoi interlocutori? Sono parole che
mi appartengono?
Cerca le parole che si ripetono, forse hanno importanza. Soffermati su
quella parola, espressione o frase che senti rivolta proprio a te, portala nel
tuo cuore, custodiscila e ripetila nel corso della preghiera.
Pensando alla Parola letta, e alla riflessione proposta, a quale fatto della mia
vita la posso collegare? Se ti aiuta, puoi prendi spunto dai commenti che
trovi alle pagine 13-14.
Presenta al Signore la tua vita, le tue invocazioni, preghiere, e con gratitudine
esprimi una preghiera di lode.
Prendete e mangiate - 9
L
ODIAMO IL
S
IGNORE
Frutto Della Nostra Terra
(Buttazzo)
Frutto della nostra terra, del lavoro di ogni uomo:
pane della nostra vita, cibo della quotidianità.
Tu che lo prendevi un giorno, lo spezzavi per i tuoi,
oggi vieni in questo pane, cibo vero dell’umanità.
E sarò pane, e sarò vino nella mia vita, nelle tue mani.
Ti accoglierò dentro di me, farò di me un’offerta viva,
un sacrificio gradito a Te.
Frutto della nostra terra, del lavoro di ogni uomo:
vino delle nostre vigne, sulla mensa dei fratelli tuoi
Tu che lo prendevi un giorno, lo bevevi con i tuoi,
oggi vieni in questo vino e ti doni per la vita mia.
P
REGHIERE DI INTERCESSIONE
Ci rivolgiamo al Padre, per mezzo di Gesù Cristo presente qui di fronte
a noi, con la certezza che ci ascolta e ci sostiene nelle difficoltà, ad
ogni intercessione risponderemo con il ritornello:
Ubi caritas et amor,
ubi caritas Deus ibi est.
Per la chiesa, perché possa sempre essere portatrice del tuo messaggio
di carità nel mondo, attraverso parole e atti di amore e di pace. Noi ti
preghiamo.
10 - Scuola di preghiera
Ubi caritas et amor,
ubi caritas Deus ibi est.
Per i governanti, siano animati da uno spirito di
carità capace di mettere davanti ai propri interessi
personali quelli delle persone e del bene comune.
Noi ti preghiamo.
Ubi caritas et amor,
ubi caritas Deus ibi est.
Per le persone in difficoltà, perché possano trovare nella prova
il conforto della Tua Parola e l’aiuto delle persone vicine. Noi ti
preghiamo.
Ubi caritas et amor,
ubi caritas Deus ibi est.
Per le vocazioni, perché sempre più giovani abbiano il coraggio di
rispondere alla tua chiamata, senza nascondersi per paura o dubbi,
trovando in te la vera strada da seguire. Noi ti preghiamo.
Ubi caritas et amor,
ubi caritas Deus ibi est.
Per l’unità dei cristiani, perché in questo cammino di riconcilizione si
aprano al dialogo e allo scambio reciproco tra chiese sorelle. Noi ti
preghiamo.
Ubi caritas et amor,
ubi caritas Deus ibi est.
Prendete e mangiate - 11
R
INGRAZIAMO IL
S
IGNORE
Con il prossimo canto termina la Scuola di Preghiera. L’eucaristia
resta esposta fino alle ore 23.00, con la possibilità di accostarsi al
sacramento della riconciliazione. Ti invitiamo a manterenere un clima
di silenzio mentre esci dal Seminario per favorire la preghiera di chi si
ferma in chiesa. Prossimo appuntamento 24 febbraio 2014.
(Ci mettiamo in ginocchio)
Servo per Amore
(Gen Rosso)
Una notte di sudore
sulla barca in mezzo al mare
e mentre il cielo s’imbianca già
tu guardi le tue reti vuote.
Ma la voce che ti chiama
un altro mare ti mostrerà
e sulle rive di ogni cuore
le tue reti getterai.
Offri la vita tua
come Maria ai piedi della croce
e sarai
servo di ogni uomo
servo per amore,
sacerdote dell’umanità.
Avanzavi nel silenzio fra le lacrime speravi
che il seme sparso davanti a te
cadesse sulla buona terra.
Ora il cuore tuo è in festa
perché il grano biondeggia ormai,
è maturato sotto il sole
puoi riporlo nei granai.
(Si ripete il canto: voci femminili il ritornello, voci maschili le strofe, il
tutto contemporaneamente)
12 - Scuola di preghiera
P
ER APPROFONDIRE
Quindi vien recato a chi presiede all’assemblea dei fratelli, del pane
e una coppa di vino con acqua, ed egli nel prederli, innalza lode e
gloria al Padre dell’universo per il nome del Figlio e dello Spirito
Santo, facendo poi una lunga preghiera di ringraziamento a Dio, che
si è degnato di concedere questi doni. Quand’egli ha terminato le
preghiere e il rendimento di grazie tutto il popolo presente acclama
dicendo “amen”.
Giustino, I Apologia (c. 65).
I Padri sinodali hanno richiamato l’attenzione anche sulla presentazione
dei doni. Non si tratta semplicemente di una sorta di «intervallo» tra
la liturgia della Parola e quella eucaristica. Ciò farebbe venir meno,
tra l’altro, il senso dell’unico rito composto di due parti connesse. In
questo gesto umile e semplice si manifesta, in realtà, un significato
molto grande: nel pane e nel vino che portiamo all’altare tutta la
creazione è assunta da Cristo Redentore per esser trasformata e
presenta al Padre. in questa prospettiva portiamo all’altare anche tutta
la sofferenza e il dolere del mondo, nella certezza che tutto è prezioso
agli occhi di Dio. questo gesto, per essere vissuto nel suo autentico
significato, non ha bisogno di essere enfatizzato con complicazioni
inopportune. Esso permette di valorizzare l’originaria partecipazione
che Dio chiede all’uomo per portare a compimento l’opera divina in
lui e dare in tal modo senso pieno al lavoro umano, che attraverso la
Celebrazione eucaristica viene unito al sacrificio redentore di Cristo.
Benedetto XVI , esortazione apostolica Sacramentum caritatis.
L’offerta di cristo sulla croce e la donazione di noi stessi
1. Il Signore
Con le braccia stese sulla croce, tutto nudo il corpo, io offersi
liberamente me stesso a Dio Padre, per i tuoi peccati, cosicché nulla
fosse in me che non si trasformasse in sacrificio, per placare Iddio. Allo
stesso modo anche tu devi offrire a me volontariamente te stesso, con
tutte le tue forze e con tutto il tuo slancio, dal più profondo del cuore,
Prendete e mangiate - 13
in oblazione pura e santa. Che cosa posso io desiderare da te più di
questo, che tu cerchi di offrirti a me interamente? Qualunque cosa
tu mi dia, fuor che te stesso, l’ho per un nulla, perché io non cerco
il tuo dono, ma te. Come non ti basterebbe avere tutto, all’infuori
di me, così neppure a me potrebbe piacere qualunque cosa tu mi
dessi, senza l’offerta di te. Offriti a me; dà te stesso totalmente a Dio:
così l’oblazione sarà gradita. Ecco, io mi offersi tutto al Padre, per
te; diedi persino tutto il mio corpo e il mio sangue in cibo, perché
io potessi essere tutto tuo e perché tu fossi sempre con me. Se tu,
invece, resterai chiuso in te, senza offrire volontariamente te stesso
secondo la mia volontà, l’offerta non sarebbe piena e la nostra unione
non sarebbe perfetta. Perché, se vuoi giungere alla vera libertà e
avere la mia grazia, ogni tuo atto deve essere preceduto dalla piena
offerta di te stesso nelle mani di Dio. Proprio per questo sono così
pochi coloro che raggiungono la luce e l’interiore libertà, perché non
sanno rinnegare totalmente se stessi. Immutabili sono le mie parole:
se uno non avrà rinunciato a “tutto, non potrà essere mio discepolo”
(Lc 14,33). Tu, dunque, se vuoi essere mio discepolo, offriti a me con
tutto il cuore.
2. Offri Te stesso
Come a te non basterebbe d’avere tutto senza me, così neanche a me
può piacere qualunque cosa tu mi dia, quando non mi offra te stesso.
Offri a me e dona tutto te stesso per amor di Dio e l’offerta allora
sarà accettata. Ecco, io mi sono offerto tutto al Padre per te e ho dato
tutto il corpo e il sangue mio in cibo, per essere tutto tuo, e tu mio per
sempre.
Ma se vorrai appartenere a te stesso e non t’offrirai spontaneamente
non è un offerta completa, né vi sarà perfetta unione fra noi. Ogni tua
opera dev’essere preceduta dalla spontanea offerta di te stesso nelle
mani di Dio, se vuoi ottenere libertà e grazia.
Pochi divengono illuminati e liberi interiormente, perché non sanno
rinunciare del tutto a se stessi. La mia decisione è immutabile: «Non
può essere mio discepolo se non chi rinunzia a tutto quello che
possiede». Se dunque brami d’essere mio discepolo, offriti a me con
tutti i tuoi affetti.
Imitazione di Cristo.
14 - Scuola di preghiera
M
I RICONCILIO CON
D
IO
Nel sacramento della Riconciliazione ricevi,
attraverso il sacerdote, il perdono dei
tuoi peccati e fai esperienza dell’amore
e della misericordia del Padre che non ti
abbandona ma ti offre la possibilità di
ricominciare di nuovo. L’esame di coscienza
che segue è una traccia che ti può aiutare a
verificare la tua vita: ringraziare per i doni
ricevuti, chiedere perdono per i tuoi peccati,
guardare al futuro per rinnovare la tua
relazione con il Signore.
Non è necessario rispondere a tutte le domande suggerite: l’importante
è lasciar emergere gli aspetti salienti del tuo vissuto, ricercando le
motivazioni interiori che ti hanno spinto ad agire in “quel” modo.
Questo per abituarsi ad andare alle cause del male che opera in noi
e attraverso di noi, per compiere un po’ alla volta un cammino di
crescita che ci porti a riconoscere sempre più e sempre meglio il bene
che Dio desidera per noi.
Accostati alla Confessione con la fiducia nella misericordia
del Signore perché Egli ti ama e conta su di te. Puoi recitare
questa preghiera:
Ti ringrazio, Signore Dio,
per averci riuniti alla tua presenza
per rivelarmi il tuo amore e la tua volontà.
Fa’ tacere in me ogni altra voce che non sia la tua.
Apri, mediante il tuo Santo Spirito,
la mia mente e il mio cuore alla tua verità e alla tua conoscenza,
nel nome di Gesù Cristo, tuo Figlio nostro Signore. Amen
Prendete e mangiate - 15
1. DIO PER ME: ringrazio
Prendo in considerazione il mio vissuto
dall’ultima confessione ad oggi e, alla luce
della Parola meditata questa sera, mi chiedo
per che cosa sento di poter ringraziare il
Signore.
• Quali aspetti della Parola ascoltata stasera sento importanti nella
mia vita e ho potuto vivere, anche se in misura minimale? In quali
circostanze? E con quali frutti?
• Quale volto di Dio mi ha accompagnato in questo periodo? Con
quali “novità” mi si è fatto presente? Quali frutti ha portato per
la mia vita?
• Per quali doni, meraviglie nella mia vita, persone che incontro
posso ringraziare il Signore?
Mi soffermo brevemente su ciò che più sento caratterizzare questo
periodo ed elevo la mia lode al Signore, con libertà e semplicità.
2. IO PER DIO: chiedo perdono
Sempre prendendo in considerazione il mio
vissuto dall’ultima confessione e guardandolo
alla luce della Parola meditata questa sera, di che
cosa sento di dover chiedere perdono al Signore?
• Come vivo il mio rapporto con il Signore e che
posto gli riservo nella mia vita?
• Mi incontro con Lui nella preghiera,
nell’Eucarestia domenicale, nel sacramento della
Riconciliazione?
• Riesco ad incontrare il Signore nell’Eucarestia? Se ci sono, quali
difficoltà avverto?
• Mi fido del Signore e so ricorrere a Lui nei momenti della prova?
• Invoco il nome di Dio con amore oppure lo uso come sfogo? Credo
nella provvidenza oppure mi affido alla superstizione o alla magia?
16 - Scuola di preghiera
• Mi sento responsabile della serenità e
della pace all’interno della mia famiglia?
Nei rapporti con i genitori, sorelle e
fratelli, amici…come interagisco, come
cerco lo scambio e il dialogo?
• Sono capace di rispetto, fiducia, amore, gentilezza,
comprensione per il prossimo? Riesco a vivere la dimensione
del dono verso gli altri o mi ritrovo spesso egoista e concentrato
sui miei bisogni?
• Sono sincero e amante della vita?
• Sono capace di perdonare? Coltivo sentimenti di odio, rancore o
gelosia?
• Vivo le mie relazioni affettive (amicizia, fidanzamento, matrimonio)
nel rispetto dell’altro/a, nella ricerca della volontà di Dio su di noi?
Desidero il bene dell’altra persona più che ciò che fa piacere a
me?
• Rispetto il mio corpo? So vivere in modo sereno e armonioso la
mia identità di uomo e di donna? Rispetto il corpo dell’altro senza
strumentalizzarlo? Sia nelle relazioni con me stesso che con gli
altri?
• So individuare e concedermi dei sani momenti si relax? So
ricrearmi senza ricercare evasioni lesive della mia dignità (uso dei
media, internet, alcol…)?
• Sono fedele ai mie impegni di studio e di lavoro?
• Tengo conto della Parola del Vangelo nelle mie scelte
quotidiane?
• Sono testimone della mia fede nei luoghi in cui vivo, lavoro, mi
distendo…?
• Sono un buon cittadino, giusto, onesto, attento al bene comune,
amante della verità e della vita?
• Ho cura del creato, dono della bontà di Dio?
Anche qui, lascio emergere le esperienze negative principali, i veri
“peccati” davanti al “progetto di Dio Padre” su di me, e chiedo
sinceramente perdono, con umiltà e verità.
Prendete e mangiate - 17
3. IO E DIO INSIEME: guardo al futuro
Con un atteggiamento interiore di fiducia che mi proviene dalla certezza
di essere perdonato da Dio Padre per mezzo del Figlio nello Spirito
Santo, mi metto di fronte alla parola di Gesù: “Va’ e non peccare più”. È
lo sguardo aperto sul futuro, ancora possibile grazie al perdono di Dio.
• In che cosa sento di potermi impegnare,
con coraggio e realismo? Su quale aspetto della
mia vita sento essere urgente o conveniente
che io concentri la mia attenzione almeno fino
alla prossima confessione?
• Ho il coraggio di alzarmi quando il Signore
mi chiama?
Dopo la confessione puoi ringraziare il Signore aiutandoti con
questa preghiera:
Grazie Signore Dio!
Il tuo amore è più grande
del mio peccato.
Tu mi hai liberato dalla colpa.
Tu mi hai donato un cuore nuovo.
Tu mi hai ridonato fiducia e speranza.
A Te la gloria, o Signore
e la lode nei secoli eterni!
Spirito, sorgente di pace e di amore,
fa che purificato da ogni colpa
e riconciliato con il Padre
io cammini sempre
come figlio della luce
assieme a Gesù.
Amen.
18 - Scuola di preghiera
A
LCUNE PROPOSTE ...
Week-end a casa sant’andrea
C’è qui un ragazzo che ha cinque pani e due pesci
I giovani di Casa Sant’Andrea - la
comunità vocazionale della Diocesi
di Padova - propongo un week-end
per fare un’esperienza nella loro
comunità. Casa Sant’Andrea è il
luogo in cui i giovani compiono un
discernimento sulla loro vita e si
preparano all’ingresso in Seminario
Maggiore.
L’invito è rivolto a tutti quei giovani
(oltre i diciotto anni) che stanno
cercando di orientare la propria vita, che
hanno il desiderio di vivere un tempo
di discernimento, o semplicemente
trascorrere un sabato e una domenica
con dei giovani che stanno vivendo
l’esperienza della sequela.
L’inizio di questa esperienza è previsto per le 16.00 di sabato 15
febbraio e la conclusione verso le 17.00 di domenica 16 febbraio.
Per informazioni ed iscrizioni:
don Stefano Manzardo: [email protected]
don Giorgio Bozza:
[email protected]
Prendete e mangiate - 19
...E
P
ROSSIMI APPUNTAMENTI
Sicar
Dalle 16.00 del mercoledì pomeriggio, il Seminario diventa
un luogo per i giovani che desiderano un tempo di preghiera
o di confronto. Nella cappella dell’Annunciazione c’è la
possibilità di vivere l’adorazione eucaristica, e in alcune
stanze vicine gli educatori del Seminario sono
disponibili per il sacramento della riconciliazione
o per un dialogo spirituale. Alle 19.30 si conclude
con la recita comunitaria del vespro.
Per partecipare a SICAR, non è necessaria nessuna iscrizione e nessun
avviso, basta arrivare in Seminario con il desiderio di incontrare il
Signore nella gratuità.
Le date: 22/29 gennaio, 6/13/20/27 febbraio.
Gli occhi della Parola
Ogni anno il Seminario Maggiore propone
in due Vicariati per un itinerario rivolto ai
giovani di incontri con la Parola di Dio in
preparazione alla Pasqua. Il filo conduttore
sono i Vangeli delle domeniche di Quaresima.
L’incontro inizia alle ore 21 e si conclude alle ore 22.30.
Gli incontri si terranno nel vicariato di Caltrano, presso la parrocchia
di Piovene (7 e 21 febbraio, 7 e 21 marzo, 4 aprile); e nel vicariato di
Legnaro, presso la parrocchia di Villatora (14 e 28 febbraio, 14 e 28
marzo, 11 aprie).
20 - Scuola di preghiera