Le app per risparmiare acqua

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Le app per risparmiare acqua
Le app per risparmiare acqua
La difesa dell’acqua a portata di smartphone
È possibile ridurre gli ettolitri di acqua che ogni giorno consumiamo, anzi sprechiamo? Se ci
dotiamo di uno smartphone e delle giuste applicazioni, risparmiare diventa quasi un gioco da
ragazzi. Tra i migliaia di download disponibili, abbiamo scovato e selezionato le app che
possono aiutare a salvaguardare le risorse idriche e rendere più consapevole il nostro
consumo. Ecco quelle che abbiamo scelto per voi: provatele e, se siete già esperti,
consigliatecene altre!
Waterprint (è gratuita) e Virtual Water (costa 1,5 euro) sono due applicazioni che calcolano
l'impronta idrica di quello che mangiamo, beviamo, indossiamo. A portata di dito avremo quindi
informazioni su quanta acqua ci costa la bistecca che abbiamo nel piatto, la sciarpa che
portiamo al collo, la lavatrice che abbiamo lasciato in funzione a casa. Come fare la differenza?
Semplice: per una doccia usiamo 75 litri, per un bagno nella vasca ne buttiamo 264. E se
decidiamo di concederci lo sfizio di una noce di cocco, è bene sapere che per coltivarla,
raccoglierla a trasportarla fino al supermercato sotto casa ci sono voluti 2.081 litri di acqua.
Drip Detective (gratuita) ci aiuta invece a evitare dispersioni e a salvare il portafoglio: calcola
velocemente i consumi dovuti alle perdite di rubinetti e scarichi, segnalandoci il loro “prezzo”
tanto in litri quanto in denaro. Ogni goccia, per un giorno, un mese o un anno può avere un
costo che non immaginiamo.
Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità per vivere in condizioni accettabili un uomo
deve avere a disposizione almeno 50 litri d'acqua al giorno. E noi, quanti litri usiamo? Con
l’applicazione My Water Diary (gratuita) possiamo annotare i nostri consumi e a fine giornata
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Le app per risparmiare acqua
scoprire quanta acqua abbiamo usato, compiendo le più semplici attività quotidiane. L’obiettivo:
adottare comportamenti più sostenibili.
Per i cittadini di Roma l'Acea, azienda che gestisce i servizi idrici, ha messo a disposizione la
mappa delle 2.500 fontanelle della Capitale. Consultando l'acqua di Roma a portata di mano
(gratuita) è possibile dissetarsi con acqua potabile e sempre fresca quando si è in giro per la
città, e non dover ricorrere alle bottiglie, costose non solo per il portafoglio.
La tecnologia delle apps viene in aiuto anche delle popolazioni del Terzo mondo.
L'organizzazione no-profit Water for People, che opera in dieci Paesi, ha sviluppato FLOW
per mappare e monitorare le sorgenti d'acqua pulita, fornendo così un importante e innovativo
strumento. Con un semplice smartphone e Flow, villaggi e comunità locali possono risparmiare
tempo nella ricerca di fonti potabili, partecipare attivamente al loro controllo e alla loro tutela,
migliorando così la qualità della vita.
I mezzi per risparmiare acqua si moltiplicano e si diffondono, sta a te utilizzarli per il bene
comune. Inizia da te!
14 GEN 2013 - Scritto da Federico Zacchia
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