Scarica l`articolo in formato pdf
Transcript
Scarica l`articolo in formato pdf
C!)~!I IL GXO~JO Quotidiano Il Data Pagina nRostodICarIino LA NAZIONE Foglio 11 —1 2—2008 35 112 STORIA DIETRO LE QUINTE DELLA POLITICANEI DIARI DI MANLIO BROSIO Com’era fragile quella democrazia 11 faticoso_cammino dell’Italia repubblicana _______ _______ di ANTONIO Fra gli italiani, si recavano allora negli Usadi solamente i leaderfilo-atiantici, alla ricerca PATUELLI sostegni riconoscimentidal mentre laeconomici sinistra d’opposizione principalealleato per le attività (come elettorali della Antonio in Nato Italia, e di I Segni, presidente del Consiglio, riferì alpresidente Usa, Eisenhower, nel ‘59) era finanziata ANLIOBROSIO è stato uno dei più «direttamente da Mosca a mezzo delle ambasciate importanti diplomaticidella Repubblica: deipaesi satelliti in biglietti da 100 dollarie in nato a Torino nel 1897, liberale giolittiano franchi svizzeri». epoi stretto amico di Piero Gobetti, nel ventennio si ritirò a vita privata svolgendo la professione di IL PEGGIORAMENTO del climapolitico avvocato. Durante l’occupazione nazista fu a italiano iniziò con l’elezione del successore di Roma nel Comitato di Liberazione Nazionale, poi Einaudi al ~~P17iThi!~ per lunghi giorni si segretario del Partito Liberale, ministro nei Governi susseguirono e votazioni con la contrapposizione fra Bonomi, Parri (anche vicepresidente del Consiglio) ilpresidente della Camera Giovanni Gronchi ed il e nel primo De Gasperi. Nel ‘47 venne nominato presidente del Senato Cesare Merzagora, entrambi Ambasciatore d’Italia a Mosca (fino al ‘Si), poi a parlamentari Dc (Merzagora come indipendente). Londra (‘52-’54), a Washington (‘55-’61), quindi a La Dc e la coalizione centrista di governofurono Parigi (‘61-’64), per divenire addirittura Segretario profondamente incrinate da quella contrapposizione generale della Nato per ben sette annifino al che culminò nella rinuncia di ambedue a ‘71. Nell’ultimo decennio di vita favore della rielezione di Einaudi, ma (scomparve nel 1980) si impegnò «la rinuncia di Merzagorafu nuovamente nel Partito Liberale pubblicata, quella di Gronchi no» anche come senatore. Di carattere e, con una medita maggioranza, rigoroso e rigido, come lo ricordo che spaccò la Dc e il governo, anche personalmente, ha Gronchi venne eletto al lasciato i diari dei suoi ~~J117i~ll1Da allora tutto si venticinque anni di complico: il centrismo andò responsabilità internazionali progressivamente in crisi. nelle quali ebbe contatti diretti Gronchi cercò ripetutamente con gran parte degli statisti di attribuirsipoteri e italiani e mondiali di quei responsabilità istituzionali che lunghi annidi guerra fredda. costituzionalmente non gli Ora vengono pubblicati i suoi competevano: « Voleva Diari di Washington 1955-1961 effettivamente presiedere il Consiglio (il Mulino, pp. 624) che dei Ministri»; aveva una sua personale approfondiscono le conoscenze di quando la politica estera (tendenzialmente neutralista e continua tensione Est-Ovest si ripercuoteva con nazionalista) che tentava costantemente difar durezza in paesi di confine com’era l’Italia, prevalere su quella del governo in carica. Per Brosio L’ambasciatore Brosio, nel tenere strettirapporti con ilpensiero di Gronchi e delpresidente dell’Eni gli Usa, era costantemente molto informato su ciò Enrico Mattei erano di «un atlantismo malcontento che avveniva in Italia e che era strettamente che prepara l’abbandono dell’atiantismo e il connesso anche agli equilibri internazionali. Nel riavvicinamentoai sovietici». Gronchi, inoltre, gennaio 19S5 Brosio si imbarcò a Genova sulla teneva dal 7IIJM~ stretti rapporti politici con i Cristoforo Colomboper arrivare a New York ~ suoi più fede i amici a cominciareda Fernando al Consolato d’Italia, lo ricevette anche il suo Tambroni noto soprattutto per il suo così travagliato vecchio amico e scrittore Giuseppe Prezzolini: subito e breve governo nel 1960: inproposito diversi parlarono di Gobetti che Prezzolini aveva ViStO riferirono a Brosio che allora si temette «un colpo di morire a Parigi nel ‘26. Statofra Gronchi e Tambroni: già Tambroni aveva In Usa l’ambientazione di Brosiofu assaifacile, più portato alla firma di Gronchi il provvedimento che complesso era il quadro politico italiano: De dichiarava lo stato di emergenza». Gasperi era morto nell’agosto del ‘54. Luigi In quel luglio 1960 Giovanni Malagodi, che aveva Einaudi stava concludendo il suo settennato al osteggiato il governo Tambroni, disse a Brosio che vi ~J1?~F~ e la politica italiana era alla ricerca di un era stato il pericolo «di un colpo di testa» di sempre più incerto assestamento: fra il ‘SS e il ‘61 si Tambroni, mentre ifamosi giornalisti Luigi Barzini intravvede lafine della fase ‘eroica’ della e Domenico Bartoli riferirono a Brosio che ricostruzione postbellica e del miracolo economico ritenevano Tambroni «un ladro, un ricattatore» che legato innanzitutto a De Gasperi ed Einaudi e si «meditava il colpo distato». possono notare i primi sintomi della lunga, quasi Insomma, Brosio ricorda quantofossero gracili le interminabile, decadenza dellapolitica e della fondamenta della democrazia italiana, un democrazia italiana, insegnamento da non dimenticare mai. M N o Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. rg \ ~ ‘ I Quotidiano i IL GIORNO flRBStOd.ICarIino LA NAZIONE Foglio ~ ~ ~ >~ ~ i ~ i i -1 2-2008 35 212 ~ E ~, I~4~ 4~ ~ ,_ Data Pagina ~1_ ~f ~ ~ ~ ~ ~ »~5 ~ ~ ;~t ~ ~ ~ ,~ d ‘ ~ ~ ~ ~ E’ il I 953: a sinistra Fanfani, al centro De ~ Gasperi, a destra ~ Einaudi (Ansa). Sopra, Manlio Brosio ~ AV Templan ~ Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. ~ ~ !