il piano nobile del palazzo mannelli pianetti

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il piano nobile del palazzo mannelli pianetti
IL PIANO NOBILE DEL PALAZZO
MANNELLI PIANETTI
Il
Palazzo Mannelli Pianetti con
l’imponente facciata intonacata su Corso
Mazzini e quella in pietra bianca su Via
Ramazzani, è contiguo al Palazzo Pretorio,
sede del Comune.
I lavori di consolidamento strutturale, dopo
il sisma del 1997 finanziati con la legge
61/98, sono tuttora in corso d’opera.
Il restauro ed il recupero del Piano Nobile,
iniziati da tempo dalla impresa Latini Luigi
& Figli, sono seguiti dalla dott.ssa Claudia
Caldari della Soprintendenza del Patrimonio
Artistico e storico di Urbino e diretti
dall’ing. Gualtiero Mariotti.
Il Palazzo, nella struttura attuale, fu costruito alla fine del ‘500 dal Conte Flaminio Mannelli
Senior, accorpando abitazioni più antiche.
La famiglia dei Conti Mannelli ha avuto per secoli la supremazia di Rocca contrada, con
podestà, priori, prelati, vescovi, capitani di ventura, architetti,pittori.
L’ultima discendente, la contessa Susanna, sposò nel 1702 il Marchese Cardolo Maria
Pianetti di Jesi, i cui eredi mantennero la proprietà fino al 1950, quando il palazzo fu
venduto e smembrato, compresa la berlina a quattro porte del 1840 in legno dorato,finita poi
negli Stati Uniti.
Il Piano Nobile,inizialmente acquistato dalla Pro-Loco, passato poi all’ex Ente Provinciale
del Turismo di Ancona, è ora di proprietà della Regione Marche.
Nel solenne salone di rappresentanza vi è il monumentale camino sovrastato dallo stemma
dei Conti Mannelli opera del ticinese Francesco Silva che insieme al Pomarancio ha operato
anche nella Basilica di Loreto. Il Pomarancio dipinse per la cappella gentilizia del palazzo
Mannelli la “Sacra Famiglia e San Giovannino” ora alla Pinacoteca di Jesi.
Notevoli sono gli stucchi e le decorazioni parietali secentesche con stucchi e mascheroni.
Gli affreschi con vedute fantastiche, rovine e paesaggi ai lati e sotto le finestre sono opera
del pittore Gaspare Ottaviani nato e vissuto a Roccacontrada nel ‘700. Le porte, le grandi
tele, gli arazzi ed il mobilio sono attualmente in restauro nel laboratorio della ditta Ciaroni
di Urbino. Ultimati i lavori di restauro il Piano Nobile sarà destinato, d’intesa con la
Regione Marche, a pincacoteca, sale espositive e luogo di rappresentanza.