1 cima lastei

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Cima Lastei – anello dei Cacciatori (canali nascosti)
CIMA LASTEI
Canali nascosti versante sud – anello dei Cacciatori
Itinerario molto bello in luoghi estremamente selvaggi e isolati. La grande fatica, dovuta alla ripidità
ed al terreno accidentato, sarà comunque ripagata dall’ambiente eccezionale lungo un percorso ad anello
adatto più all’alpinista che all’escursionista, in quanto vi sono alcuni passaggi, seppur brevi, di
arrampicata dalle difficoltà non turistiche che è bene superare assicurati in cordata o, nel senso
opposto a quello qui descritto, a corda doppia. Questo anello (in entrambi i versi) rappresenta l’accesso
a tutte le vie del versante meridionale della Cima Lastei. Indicativamente è più comodo salire dal rifugio
Treviso per i cosiddetti “canali nascosti” per raggiungere l’attacco della via Wiessner; è meglio invece
entrare nel Cadin della Caccia (accesso alle vie Perla Nera e limitrofe, ed eventualmente per la
Cappellari-Lotto) provenendo dal Bivacco Minazio. Durante la nostra escursione abbiamo lasciato un paio
di cordini nei punti più difficili ed aggiunto qualche segno rosso a quelli già presenti nella prima parte.
Alcune guide riportano anche, come accesso all’alto Cadin della Caccia, la risalita del selvaggio e
pauroso Vallon della Caccia da noi non percorso.
Gruppo:
Dislivello:
Sviluppo:
Difficoltà:
Tempo previsto:
Materiale:
Punti d’appoggio:
Cartine:
Pale di San Martino
1200 m in salita (comprese le perdite di quota e risalite).
800 m (inclusi 200 m centrali su erba e roccette)
D+/TDmax: 5°
5,30 – 6,30 ore (partenza e arrivo da Malga Canali)
necessaria la corda (30 m); qualche anello di cordino; 2 – 3 rinvii; casco.
Martello ed un paio di chiodi per ogni evenienza (nel caso tratti innevati o
ghiacciati ad inizio o fine stagione).
Rifugio Treviso, m 1631, CAI, posti 40, aperto dal 20/6 al 20/9, tel. 0439
62 311; rinnovato completamente nel 2004.
Tabacco foglio 22 (Pale di San Martino), scala 1:25.000
Percorso:
Dalla Malga Canali, m 1305, si sale comodamente in 45 minuti al Rifugio Treviso (m 1631) lungo il
battutissimo sentiero. Dal rifugio si prosegue lungo il comodo sentiero per Passo Canali e Rifugio
Rosetta (segn. 707) per circa 20 minuti, prima per terreno pianeggiante e poi in salita più accentuata
fino a quando il sentiero esce quasi dal bosco, sotto lo spigolo della Pala del Rifugio. Poco prima di uscire
dal bosco ed attraversare il greto del torrente (che scende dal Vallone di Sant’Anna), in corrispondenza
di un tornante verso dx, c’è un piccolissimo muretto di pietre per impedire sbagli di direzione ai turisti
che salgono a Passo Canali. Oltre il muretto, verso sx salendo (siamo vicini anche ad un enorme masso),
inizia la nostra traccia di sentiero (qualche bollo rosso), che dopo breve attraversa a sx (freccia rossa)
il greto di un primo torrente (Vallone di Sant’Anna), e poi di un secondo (ometti, segni rossi). Continua
oltre per bel terreno erboso in leggera discesa verso il lato opposto della Val Canali, verso il selvaggio
mondo della Cima Lastei (ometti e segni rossi). Attraversa anche il greto del Torrente Canali e sale
oltre in un pertugio fra i mughi verso l’evidentissimo ed incassato primo canale (segni rossi).
Si sale il canale, nel primo tratto largo e comodo, fino sotto ad una strozzatura con massi. Una
freccia rossa indica di salire dritti lungo la parete rocciosa subito a sx del fondo del canale. La parete è
appoggiata e di buona roccia (15 m, 2°). Oltre il canale si allarga e si divide in due rami.
Si percorrerà quello di sx che sale ripido (con massi incastrati) verso un’evidente forcella fra il
corpo della Cima Lastei ed un avancorpo mugoso a sx. Per ripide e faticose ghiaie e roccette a volte
friabili (passaggi di 1°, alcuni segni rossi) si guadagna quota fin sotto un grosso masso che sbarra il
canale. Si deve superare l’ostacolo sulla sx (freccia rossa, 5 m, 3°; è il passaggio più impegnativo),
arrampicando quasi in verticale (roccia buona; cordone su clessidra in alto; sosta su cordino in kevlar
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Cima Lastei – anello dei Cacciatori (canali nascosti)
sopra il sasso). Più in alto si riprende a camminare e faticosamente si giunge alla prima forcella (circa
2000 m di quota; ore 1,15 dal rifugio Treviso).
Nel senso opposto è necessaria una doppia di 15 m per scendere il masso di 3° grado (cordino in
kevlar con maglia rapida in loco); poi eventualmente un’altra corda doppia di 30 m per la strozzatura
iniziale (arrampicando 2° grado); segni rossi più difficili da trovare in quanto orientati nel senso di
salita).
Oltre si scende per un breve ma ripidissimo canale di terra e detriti fino all’enorme secondo canale
che, salendo dal basso dalla Val Canali, conduce in alto all’evidente seconda forcella. Al termine della
breve discesa si attraversa qualche metro in quota fino al fondo del secondo canale (qualche segno
rosso), alto circa 200 m. Lo si risale completamente con fatica ma senza passaggi particolari. Un
enorme masso, che dal basso sembra precludere la salita, si supera all’interno con arrampicata non
difficile (qualche metro di 2°). Sopra il macigno il terreno diviene di terra rossa e sassi, il cui ultimo
breve tratto è faticoso. Si giunge alla seconda forcella (quota 2200 circa; ore 1,45 – 2 dal rifugio).
Oltre si scende un po’ a mezza costa su erba verso il terzo canale, che si raggiunge in breve. Si
inizia la risalita dello stesso (freccia nera alla base) per circa 50 m fin sotto uno stretto camino che lo
sbarra. Qui si va a sx lungo un canalino secondario (freccia nera) che si risale per una ventina di metri
senza troppe difficoltà (1°; roccia discreta), fino ad una costola erbosa. Si va lungo la costola
parallelamente al canale (freccia rossa e poi qualche segno), senza avvicinarsi allo stesso (rimaniamo
sempre ad una ventina di metri di distanza dal fondo). Su roccette con erba (50 m, pass. 1° e 2°) si
guadagna l’ultima facile parte del canale che ci permette di raggiungere agevolmente la terza forcella
(quota 2275; ometto con due bastoni; attacco della via Wiessner lungo la linea di camini e fessure che
partono dall’ometto; ore 2,15 – 2,45 dal rifugio).
Nel senso opposto, dalla terza forcella, si scende per circa 30 m comodamente, stando poi sulla
costola di erba e roccette a dx del canale (scendendo nel fondo sarebbe necessaria una corda doppia),
arrampicando con attenzione in discesa (pass. di 1° e 2°) finché un canalino a sx (faccia a valle)
permette di raggiungere nuovamente il fondo del canale principale; lo si scende per circa 50 m per poi
andare a sx in diagonale in salita su erba all’evidente seconda forcella. In questo senso i pochi segni
rossi sono difficilmente rintracciabili.
Si vede ora il bel Cadin della Caccia. Si scende per circa 80 m lungo il ripido canale oltre la forcella
su insidiosi detriti, finchè è possibile andare a dx (faccia a valle), traversando in quota su facili rocce
(freccia e segni rossi), fino a raggiungere il bel fondo erboso del Cadin, proprio sotto le rocce d’attacco
della via Perla Nera (clessidra con cordone alla base; circa 3 ore dal rifugio). Si continua ad
attraversare in quota il Cadin, stando sotto le rocce della Lastei (si passa alla base del profondo canalecamino che separa la Cima Lastei dall’Ago Canali e che costituisce un possibile accesso alla via Cappellari
– Lotto).
Continuando sotto le rocce (qualche segno rosso ed ometto), ora del Campanile Elma, si supera un
primo breve saltino (masso) attrezzato con una vecchia corda che ne agevola la risalita (3 m, 3°;
verificare l’affidabilità della corda). Subito oltre si entra nei canali che conducono verso la Forcella
della Caccia. Si sta sempre sulla dx alla base delle rocce (ci sono altri canali più a sx che conducono ad
altre forcelle secondarie) seguendo i radi segni rossi. Dopo circa 50 m si arriva sotto un strettoia nel
colatoio attrezzata con un lungo tratto di corda (in alcuni punti sfilacciata ed inaffidabile) e cordino di
metallo. Il primo tratto è il più impegnativo (alcuni metri di 3°, roccia in parte friabile) e richiede un po’
di attenzione, in quanto spesso bagnato (se non ghiacciato!) ed il cordino di metallo è troppo sottile per
dare un valido aiuto alla presa. Dopo 10 m più facili, un secondo saltino, sempre assicurato, richiede un
breve passaggio di forza (2 – 3 m di 2°+). Con altri 50 m più agevoli ma su roccia friabile (attenzione a
non smuovere sassi) si raggiunge la Forcella della Caccia, m 2300 ca., subito oltre alla quale vi è il
grande ed ameno Vallone dei Colombi (ore 3,30 – 4 dal rifugio).
Nel senso opposto è consigliabile effettuare alcune doppie dagli ancoraggi del cavo metallico; poi
basta tenersi costantemente alla base delle rocce delle cime fino all’imbocco del ripido canale che porta
alla terza forcella).
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Cima Lastei – anello dei Cacciatori (canali nascosti)
Dalla forcella un brevissimo ripido canale di detriti (conviene uscire subito a dx) deposita nell’ampio
fondo erboso e detritico del Vallon dei Colombi. Si scende in diagonale per erba e sassi attraversando
gradualmente il vallone verso ovest fino ad incrociare il sentiero che sale dalla Val Canali al Bivacco
Minazio (qui molto vicino; ben visibile dalla Forcella della Caccia) dopo circa 20 minuti di discesa dalla
forcella.
Nel senso opposto, non essendoci tracce od ometti nel Vallone dei Colombi, bisogna prendere come
riferimento la Forcella della Caccia; questa è la sx (guardando dal bivacco Minazio verso est) dei due
forcellini più bassi sul lato opposto, rispetto al bivacco, del Vallone dei Colombi. Dal bivacco si scende
per circa 10 minuti verso la Val Canali, si risale in diagonale il Vallone dei Colombi per erba e si rimonta
brevemente il canalino della Forcella della Caccia (30 minuti dal bivacco).
Ora basta scendere verso sx lungo il ripido sentiero che digrada nel Vallon delle Lede fino al fondo
della Val Canali ed alla Malga Canali (ore 1,30 – 2), od eventualmente al Rifugio Treviso (scendendo al
fondo della valle e poi risalendo al rifugio).
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Cima Lastei – anello dei Cacciatori (canali nascosti)
i “canali nascosti” visti da est (parte alta della Val Canali)
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Cima Lastei – anello dei Cacciatori (canali nascosti)
particolare del secondo canale dalla prima forcella
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Cima Lastei – anello dei Cacciatori (canali nascosti)
canale sotto alla Forcella della Caccia (corda fissa)
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