Il ritorno della canapa legale in Italia
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Il ritorno della canapa legale in Italia
LA RIVISTA DELLA CANNABIS DAL 1985 GRATIS Numero 1 - 2017 14 24 Un consulente esperto di cannabis a Barcellona Autofiorenti XXL: obiettivo superato 39 Lavorare in una seedbank 64 Coltivazione indoor di base 18+ Solo per adulti. Soft Secrets viene pubblicato sei volte all’anno dalla Discover Publisher BV, Paesi Bassi Il ritorno della canapa legale in Italia AMSTERDAM RRY SENSI-STAR DELAHAZE PANDORA BELLADONNA WAPPA ALL Per la legalizzazione della cannabis i tempi chiaramente non sono ancora maturi, ma intanto l’Italia è tornata a sdoganare la sua cugina più “innocua”, la canapa. Lo scorso novembre, senza neanche passare per il voto dell’assemblea, la commissione Agricoltura del Senato ha approvato infatti all’unanimità una legge che mira a rilanciare la coltivazione a scopo industriale, della quale fino alla metà del secolo scorso il nostro paese era tra i primissimi produttori al mondo. La notizia è di una portata enorme per l’impatto che potrà avere sull’agricoltura e sulle opportunità di mercato: dalla lavorazione della canapa si possono come sappiamo realizzare un’infinità di prodotti, dai tessuti ai materiali edili, ma anche olio, vernici, saponi, cere, cosmetici, detersivi, carta, imballaggi oltre a pasta e birra. Coltivare canapa, fino a ieri, non era un reato. Per farlo però era necessario chiedere un’autorizzazione preventiva alle forze dell’ordine, e utilizzare delle varietà di canapa certificate dall’Unione europea, con un contenuto di THC tassativamente non superiore alle 0,2%: tutte condizioni, oltre al diffondersi prepotente delle fibre sintetiche, che nel tempo avevano ridotto il numero di ettari coltivati a canapa ad appena tremila, dai centomila di cento anni fa. D’ora in poi invece non solo non sarà più necessaria alcuna autorizzazione, ma anche la percentuale di THC tollerata aumenterà: “il sequestro o la distruzione delle coltivazioni di canapa – si legge nel testo – possono essere disposti dall’autorità giudiziaria solo qualora, a seguito di un accertamento, risulti che il contenuto di THC nella coltivazione è superiore allo 0,6%”. Inoltre, il ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali destinerà annualmente una quota massima di 700.000 euro per favorire il miglioramento delle condizioni di produzione e trasformazione nel settore della canapa. Solo per quanto riguarda i limiti di THC consentiti nei cibi o nei prodotti cosmetici derivati dalla canapa la legge non interviene, demandando la decisione ad ulteriori provvedimenti. climatiche più favorevoli alla coltivazione vanno dalla Puglia al Piemonte, dal Veneto alla Basilicata, passando per Friuli Venezia Giulia e le isole: a beneficiare della novità potrebbe essere dunque tutto il paese. Se la Francia si è specializzata nella carta per sigarette e la Germania sta sperimentando sulla carrozzeria delle automobili, anche per il nostro belapaese ci sono finalmente buone e concrete prospettive per uno sviluppo produttivo ma sostenibile del settore. Era decisemente l'ora. Giovanna Dark Secondo gli addetti ai lavori con l'approvazione dello scorso novenbre si è siglato un momento storico per tutto il settore: finalmente in Italia si avrà una legge quadro per la filiera della canapa industriale su cui per decenni ha pesato la mala interpretazione delle varie leggi antidroga. Ma oggi finalmente, festeggia la Coldiretti, “le istituzioni sono consapevoli dell’esigenza di creare un quadro legislativo di minore rigidità che possa valorizzare le caratteristiche distintive della canapa in Italia”. Le regioni con le condizioni O ® Cream Caramel® (SWS04) 3 EDITORIAL Scattare non galleggiare Il banco della politica italiana è saltato. Renzi è tornato a casa dopo mille lunghi giorni. In questi anni, noi che ci occupiamo di cannabis e realtà sociale abbiamo cercato di trovare sponda nel Governo, spiegando che se lotti per la legalizzazione vuoi togliere entrate alla criminalità organizzata e se non lo fai le sei complice. Il fiorentino illuminato ci rispose tranciante: “Gli italiani non lo capirebbero.“ Allora noi salutiamo con piacere la sua dipartita perché oggi è il nostro momento. Torniamo ad essere protagonisti. Sappiamo che il 2017 sarà un anno impegnativo, impegnativo perché siamo consci che dipenderà da noi stessi arrivare ad una legalizzazione accettata perché condivisa e condivisa perché auspicabile per rendere l’Italia un paese migliore, meno ipocrita e più al passo coi tempi. Un paese che potrebbe cominciare con un coraggioso esempio e trainare la rinascita di un continente alla deriva. Perché alla deriva siamo. Per una volta allora vogliamo essere noi i precursori? Le carte le abbiamo pronte. L’attivismo nei confronti della normalizzazione di questa pianta ha dalla sua parte associazioni fatte da persone che riconoscono la storica battaglia che si sta combattendo. Una battaglia della ragione sopra l’oscurantismo del potere, una battaglia della cittadinanza attiva contro uno Stato paternalista e senza credibilità. Perché la credibilità la perdi prima o poi quando non segui un contesto internazionale che finalmente torna ad attribuire alla canapa il suo giusto peso, industriale, medico, ricreativo: un alleato come pochi ha avuto l’uomo nella storia dell’umanità. Oltre alle associazioni abbiamo una rete di growshop che quotidianamente diffondono in prima linea tutte le informazioni necessarie Genetica: 60% Indica / 40% Sativa Fioritura indoor: 9 settimane Raccolto outdoor: a metà-fine settembre Produzione per 1 m²: 500-650 g/m2 Produzione outdoor per pianta: 500-700 g/pianta Sapore/aromi: dolce e fruttato con toni aromatici di chewing gum e gelatine alla frutta, con accenti di fragola acida e melone maturo. Effetto: Potente ed eccitante Banca: Sweet Seeds Grande cima centrale circondata da lunghi rami laterali pieni di gemme compatte e resinose. Crescita vigorosa, proporzionata e robusta. Ideale per gli amanti delle genetiche Haze, potente, resinosa e aromatica. Crystal Candy a comprendere le potenzialità di questa stupenda risorsa naturale. Grazie anche al loro contributo abbiamo una legge di iniziativa popolare che corona le speranze di 68.595 persone che hanno deciso di far cambiare marcia alla penisola, una legge che prevede soprattutto due punti per cambiare passo: autocoltivazione libera fino a 5 piante e la possibilità di associarsi in cannabis social club. Due punti che restituiscono a noi cittadini la libertà di coltivare senza paura e quindi con naturale piacere e la libertà di consociarsi in un circuito collettivo chiuso senza più beneficiare chi lavora per minare il bene pubblico. Per chi vuole seguire lo sviluppo di questo progresso, appuntamento a Canapa Mundi il prossimo febbraio a Roma e poi a maggio all’Indica Sativa Trade di Bologna, per chiudere a novembre prossimo con Canapa in Mostra in quel di Napoli. Rimbocchiamoci quindi le maniche, alziamoci e camminiamo. Stiamo facendo la storia. Le prossime generazioni ci ringrazieranno. Carlos Rafael Esposito ([email protected]) 4 LETTERE DAI LETTORI / [email protected] Attenzione lettori italiani! Volete vincere semi FEMMINIZZATI di 6:((76(('6"0DQGDWHFLXQDIRWRJUDȴD della vostra stanza di coltura o della vostra miglior pianta di cannabis, dove si veda chiaramente una copia di Soft Secrets. SWEET SEEDS vi manderà una confezione GDVHPLIHPPLQL]]DWL6HQHOODIRWRJUDȴD GRYHVVHURȴJXUDUHDQFKHODYRVWUDEHOlissima moglie o ragazza che indossano un micro bikini sexy o dell’intimo molto allettante, riceverete una confezione 2 x GLVHPLIHPPLQL]]DWL/DIRWRJUDȴDGHO mese riceverà una confezione 3 x 3 di semi femminizzati di prima qualità! Il tutto è un omaggio di Soft Secrets Europa e SWEET SEEDS! 0DQGDWHOHYRVWUHIRWRJUDȴHYLDHPDLO a [email protected] o mandatele alla nostra PoBox. Fate attenzione: il materiale verrà gestito con la massima discrezione. Non pubblichiamo foto sfocate e non ci SLDFFLRQROHIRWRJUDȴHGLSLDQWHLQIDVH vegetativa. Vogliamo vedere grosse cime e belle donne! Buona fortuna! E-mail: [email protected] Tre belle cose. Un fondoschiena, una Afghan Kush e una Super Skunk... tutto 10 e lode. Anonimo Bravo. Bel set up. La prossima volta prova a mettere del Mylar su tutte le pareti SHUULȵHWWHUHPHJOLRODOXFH HRWWHQHUHFLPHSL»JURVVH (WXDPRJOLHªWDOPHQWH incantevole da farci venire YRJOLDGLSDVVDUHGULWWLDO raccolto! ® 6 Dutch Passion Sales Representative Italy Dutch Passion are a market-leading cannabis seed company, established in 1987. Our mission is to supply the recreational and medical home grower with the highest quality cannabis seeds. Dutch Passion stands for quality products and excellent customer service. We need an enthusiastic, professional sales driven representative for Italy. Your tasks will be to visit Italian grow-shops, head-shops and distributors to sell seeds. You will build up your own network, maintain relationships, make sure Dutch Passion is visible in stores and most importantly you will increase sales of Dutch Passion seeds. You will work from home and travel through Italy using your own car. Dutch 3DVVLRQ+HDG2ႈFHLQ$PVWHUGDPZLOOKHOSFUHDWHDEXVLQHVVVWUDWHJ\ This is a great opportunity for a sales driven individual to enjoy working in the cannabis business selling Dutch Passion seeds. If you’re interested in becoming the Dutch Passion Sales Representative for Italy please send your application letter and CV before Monday, 23rd January 2017 to the address (below) or by e-mail. The job interviews will be held during the Canapa Mundi expo in Rome, from February 17th-19th, 2017. Please feel free to contant us if you have any questions. Dutch Passion B.V. Hoogoordreef 133 %%$PVWHUGDP +31 20 4215051 GM: D.N. Boom [email protected] Tasks / Job description: Increase seed sales in stores, distributors and any business that will sell our seeds. Identify, contact and visit stores. Create and maintain relationships Increase Dutch Passion visibility in stores with displays, posters etc Use the Dutch Passion history and brand reputation to build relationships and increase sales. 5HSRUWGLUHFWO\WR'XWFK3DVVLRQ*HQHUDO0DQDJHUDWKHDGRႈFHLQ $PVWHUGDP Traveling around Italy and spending time away from home will be part of the job 5HTXLUHG-RE6SHFL¿FDWLRQV $EOH WR UHSUHVHQW 'XWFK 3DVVLRQ LQ D SURIHVVLRQDO DQG LQWHOOLJHQW way. Sales driven, motivated, must increase seed sales. Proven track record in sales. Fluent verbal and written Italian Fluent verbal and written English In-depth knowledge of cannabis seeds and cultivation Likes and understands the cannabis industry In possession of a car. Valid driving license. :KDWZHRႇHU Fixed salary + bonus by reaching sales target. Flexible working hours Travel expenses 6XSSRUWIRUP'XWFK3DVVLRQKHDGRႈFHLQ$PVWHUGDP $WWHQGWUDGHVKRZVDVDYLVLWRURUZRUNLQJRQ'XWFK3DVVLRQERRWK &ULWLFDO-DFNDXWRȴRUHQWH'LQDIHPDVLQLVWUDH:KLWH:LGRZ;;/DXWRVHPSUH'LQDfem, piantate a Settembre al Sud Italia, terreno Plagron Bat mix e un roots stimulator nelle prime due settimane . Al centro, la mia bimba più bella! Baci baci Gran bel risultato! Le piante sembrano in ottima salute, così come la tua bimba Salve redazione di Soft Secrets, vi presento le mie tre bimbe o come piace chiamarle a me, le tre Caravelle, la Nina, la Pinta e la Santa Maria. Sono GHOOH:KLWH:LGRZDXWRȴRUHQWLFROWLvate indoor con fertilizzanti Biobizz e Advanced Nutrients da semi femminizzati della Royal Queen Seeds. Sono all'ottava settimana dalla semina, un altro mese di attesa e si raccoglie. In attesa di una vostra risposta vi faccio i complimenti per la rivista. Anonimo 5DJD]]LQRQKDPROWRVHQVRFROWLYDUH GHOOHDXWRȴRUHQWLLQLQGRRU8QDYROWD ȴQLWRLOFLFORTXHOORFKHVLUDFFRJOLHªSL» RPHQRORVWHVVRFKHYLHQHIXRULGDXQD QRUPDOHSLDQWDIHPPLQL]]DWDFRQXQ SHULRGRGLVHWWLPDQHGLYHJHWDWLYD/H DXWRȴRUHQWLGDQQRXQUDFFROWRPLQRUH GHOOHQRQDXWRȴRUHQWLHVRQRSHQVDWH per i climi freddi, dove le estati sono più EUHYLHLFLFOLVLDGDWWDQRGLFRQVHJXHQ]D 0DLQΖWDOLDTXHVWRSUREOHPDQRQFH l'abbiamo! 7 Ciao a tutta la redazione di SSIT, 8QVDOXWRDHWWXRVRGDWXWWHOHPLHEDPELQHFUHVFLXWHFRQWDQWRDPRre in vasi da 11 L. e HPS 400w: OG Kush, Moby Dick e Original Amnesia! Complimenti per la rivista, continuate così! Saluti a tutti gli amici lettori. Ciao K e M *UD]LHSHUOHWXHVSOHQGLGHIRWR/D0RE\'LFNQRQªSLDQWDSDUWLFRODUPHQWHDGDWWDDOO LQGRRUXQD+D]HLQFURFLDWDFRQXQD:KLWH:LGRZHVH ODVFLDWDFUHVFHUHDOO DSHUWRSX´WRFFDUHLPHWULGLDOWH]]D3HUODSURVVLPD VWDJLRQHWLFRQVLJOLDPRGLIDUHXQSHQVLHULQRVXOO RXWGRRU Ciao a tutti, con immenso piacere e grande soddisfazione, vi scriviamo per la seconda volta, allegando le foto delle più grasse cime delle vostre Big-Foot cresciute RXWGRRUȴQRDLSULPLGLRWWREUHULVFRQWUDWRSUREOHPLQLWHFQLFLDUDJJUXSSDUHSL»FLPH DVVLHPH%DFLUHVLQRVLHDEEUDFFLDSSLFFLFRVLDOORVWDHDWXWWLJOLDPLFLGL6RIW6HFUHWV Anonimo 6SHURFLVFXVHUDLPDODYLVLRQHGHOODVLJQRULQDFLKDGHFLVDPHQWHGLVWUDWWRGDOJLXGL]LR sulla tua pianta! 8 SHOP REVIEW ROYAL QUEEN SEEDS APRE UN NUOVO BRAND STORE A BARCELLONA Da agosto 2016 Royal Queen Seeds ha aggiunto un nuovo brand store ai negozi già esistenti ad Amsterdam, e stavolta è stata scelta la città movimentata di Barcellona. In questo luogo, in Carrer de Pelai, nel cuore della città, il negozio di semi e head shop Royal Queen Seeds arredato con buon gusto ha aperto i battenti quest’estate per la prima volta e ha avuto successo! Borja, il manager del negozio, che prima lavorava per Royal Queen Seeds ad Amsterdam, ha piena fiducia che la formula di successo di Royal Queen Seeds - semi femminizzati di cannabis di alta qualità a un prezzo competitivo - sarà accolta bene anche a Barcellona. “Siamo in una zona molto centrale di Barcellona”, afferma il manager altissimo e pieno di tatuaggi, “Carrer de Pelai si trova fra Plaça de Universitat e Plaça de Catalunya che è famosa a livello mondiale. Per questo oltre a numerosi turisti attiriamo anche molti studenti e abitanti ai quali non forniamo solo semi ma anche altri prodotti, così, oltre a essere un negozio di semi, siamo anche un head shop con articoli quali svariate cartine, accendini, bong, pipe, grinder, prodotti a base di CBD e vaporizzatori. Inoltre siamo specializzati in contenitori e scatole, così vendiamo, per esempio, i prodotti di Abscent, borse inodori, nécessaire, e perfino zaini e portafogli. Speriamo, infatti, di diventare presto l’head shop numero uno di Barcellona. Naturalmente i semi di Royal Queen Seeds sono l’attrazione principale, ma vendiamo anche altre marche. A questo proposito la qualità e il prezzo rimangono le priorità. Non trattiamo etichette sconosciute ma le marche che hanno già dimostrato il loro valore, quali Dinafem, Dutch Passion, Humboldt Genetics, Dr. Underground, Devil’s Harvest e Ripper Seeds. Una combinazione interessante di genetica olandese e spagnola a prezzi competitivi. In ogni caso potreste definirci una specie di ibrido: un negozio spagnolo con radici olandesi”. Boy Ramsahai, fondatore e proprietario di Royal Queen Seeds, è molto soddisfatto del suo nuovo acquisto a Barcellona. “Aprire un negozio di semi a Barcellona è stato per anni il mio sogno”, dice l’imprenditore sempre ben incappucciato. “Ad Amsterdam con due negozi ci troviamo nelle posizioni migliori possibili nel centro della città. Questi negozi, infatti, vanno a gonfie vele. Dato che Royal Queen Seeds dal 2015 è ufficialmente un’azienda spagnola, un negozio a Barcellona non poteva proprio mancare. Sono convinto che la nostra formula, vale a dire semi di qualità a prezzi competitivi, sarà accolta bene anche qui. Non tutti vogliono comprare i semi su Internet perché si può essere rintracciati. Per questo motivo un negozio fisico è un must”. La vistosa progettazione verde dei suoi negozi di semi non è qualcosa che si è creata così, senza un motivo preciso. Ramsahai spiega: “Collaboro già da anni con Maurice Mentjens, un noto progettista e designer olandese. Quest’anno abbiamo vinto anche un premio molto importante, l’Herengrachracht Industrie Prijs, per il suo progetto relativo al mio smart shop a Eindhoven. Ci sono stati oltre 200 invii di progetti da parte dei designer più rinomati dei Paesi Bassi, così quando abbiamo sentito che eravamo stati noi a vincere il primo premio, ho toccato davvero il cielo con un dito! Maurice ha realizzato il progetto di questo brand store a Barcellona, e tutti i brand store di Royal Queen Seeds adesso hanno lo stesso prestigio e la medesima progettazione, in modo tale che il cliente si sente a proprio agio e la marca è riconoscibile in fretta”. Royal Queen Seeds brand store a Barcellona: Carrer de Pelai 3 08001, Barcellona Tel. +34 937823494. Orari di apertura: da lunedì a sabato, dalle ore 09:00 alle 21:00. Sito Internet: www.royalqueenseeds.com Royal Queen Seeds brand store ad Amsterdam: Damstraat 46, 1012 JM, Amsterdam Haarlemmerstraat 66 B, 1013 ET, Amsterdam Aperto 7 giorni la settimana, dalle ore 10 alle 22. 10 INTERVIEW stenza, o lei visita comunque previamente i pazienti che puoi seguirà in remoto? Il cambiamento delle modalità di comunicazione si riflette perfettamente su un nuovo tipo di rapporto medico-paziente, nel quale si cerca un nuovo tipo di vicinanza, che oltretutto, aiuta il paziente nell'esprimere senza inibizione tutte le proprie problematiche. Inoltre l'utilizzo di strumenti di messaggistica istantanea come :KDWVDSS )DFHERRN HWF HWF IDQQR sentire il paziente sempre e comunque in contatto con il proprio medico. A quanti pazienti attualmente prescrive cannabis per motivi medici? Per quali patologie? Un medico curioso e la cannabis 2.0 “La cannabis è un farmaco che pone prima di tutto noi stessi dinanzi ad interrogativi circa il ruolo sociale di un medico. E pone un medico nella condizione di ripartire dalle fondamenta della Medicina, dal giuramento di Ippocrate per riconsiderare il rapporto con i pazienti.” Ed è proprio per questa premessa che il Dott. Privitera mi stupisce quando ad Altedo, convocato dall’associazione Ȋ:HHG\RXDQGPHȋORVFRUVRQRYHPbre, presenta un programma di teleassistenza per malati che si curano con la cannabis. Le sue parole mi convincono quindi ad approfondire un’esperienza che nel nostro paese, e forse non solo, rappresenta certamente un’imprevista novità. Il Progetto MediCOmm nasce dalla consapevolezza, appresa sul campo, della realtà socio -economica e sanitaria in Sicilia e dall'approfondimento delle dinamiche sanitarie e culturali globali. Il progetto nasce dopo le mie dimissioni dall'Ospedale di Licata $* DYYHQXWH QHO JHQQDLR GHO Le finalità del progetto sono quelle di strutturare una nuova offerta sanitaria, attraverso l'uso della tecnologia, per poter raggiungere, con un sistema di alta qualità e basso costo, il maggior numero di utenti. Il Progetto MediCOmm è anche un progetto di ricerca, l'obiettivo è quello di aumentare le nostre conoscenze sui fitocannabinoidi, le terapie naturali complementari e l'integrazione terapeutica con lo stile di vita. Il Database utilizzato da MediCOmm infatti, permette l’acquisizione puntuale di un elevato numero di dati della quotidianità clinica, da correlare in diversi tipi di analisi al protocollo terapeutico integrato assegnato al paziente. Il progetto ha l’obiettivo di acquisire ed elaborare un elevato numero di dati secondo un protocollo di ricerca patient - based, basato cioè sulle evidenze raccolte sul paziente nella quotidianità della patologia. SSIT: Dott. Privitera può spiegare in che consiste il progetto Medicomm, come e quando nasce e con quali finalità? È davvero possibile costituire una relazione medico-paziente di qualità senza una previa visita di persona, prima di cominciare la teleassi- di Carlos Rafael Esposito Erano anni, devo ammettere, che aspettavo di ascoltare questo tipo di riflessioni fatte da un medico. Anni perché, da quando mi occupo di cannabis in medicina, è sempre stato arduo incontrare un tecnico della salute con un approccio non esclusivamente riconducibile alla formazione accademica, ma al contrario, con un attitudine innanzitutto umile ed empatica nei confronti di chi vive quotidianamente le grandi contraddizioni della medicina contemporanea. Una maniera di curare che si focalizza sulla parte dimenticando la totalità dell’organismo, una cieca e positivistica fiducia nel farmaco come rimedio a tutti i malesseri, un rimedio che al sintomo x contrappone una molecola y ed il suo effetto che si vorrebbe mirato e che purtroppo molte volte mirato non è. Farmaci che creano PDODWWLHIDUPDFLLDWURJHQLHFKHVRQR strutturali all’offerta del nostro Sistema sanitario nazionale. Le storie di pazienti che sono arrivati alla cannabis dopo aver subito il calvario degli effetti collaterali sono per chi scrive un ritornello doloroso e mai uguale, un resistere alla cura ed ai suoi effetti nocivi, un ritrarsi verso strade alternative quando quelle che si sono percorse hanno lasciato segni devastanti. Nella colpevole indifferenza della classe medica. Nell’ottusità di chi dopo aver finito gli studi da tutto per scontato e non si mette più in gioco. Nel corso del 2016 ho trattato circa 200 pazienti con diverse patologie. Io prescrivo estratti a base di fitocannabinoidi in relazione alle patologie contemplate dalla legge italiana e dalla letteratura scientifica mondiale. Dalla sclerosi multipla, al supporto del paziente oncologico, le malattie autoimmuni e reumatiche, malattie infiammatorie intestinali, glaucoma, epilessia, autismo, etc... Come può un paziente far parte del suo progetto? Che passi deve compiere o che requisiti deve possedere per ricevere una prescrizione di cannabis? I pazienti potranno accedere al portale QHOODYHUVLRQHEDVHVDU¢DWWLYRSULPD GL QDWDOH ZZZSURJHWWRPHGLFRPP com) e accedere Alla doppia possibilità di far parte dello studio clinico nazionale e di ricevere il servizio medico farmaceutico. Il paziente invia tramite mail la propria documentazione clinica e di identità e riceve il consenso informato. Se preferisce può anche decidere di affidare a MediCOmm la fase di approvvigionamento del farmaco, che, in tal caso, avviene tramite la farmacia S. Carlo del Dott. Mantovani, previo invio di liberatoria firmata. Il costo del servizio è di €70,00/anno, che dà diritto alla prima valutazione e presa in carico e ricettazione. I successivi controlli e rinnovi prescrittivi avranno un costo di €15,00 cadauno. Il servizio di educazione alimentare ha sempre il costo di € 15,00 per consulenza. Lei segue pazienti da tutta Italia, secondo la sua esperienza vi sono regioni dove avere una prescrizione di cannabis è più difficile che altre? Guardi, chi mi contatta è spinto dalla necessità o ha già una certa apertura mentale. Se dobbiamo analizzare ciò che apprendo dai pazienti circa la concezione dei propri medici sui cannabinoidi tutto il mondo è paese. Ho pazienti del nord Italia ai quali 11 il medico ha consigliato di prendere la cannabis dal mercato nero perché non poteva essere prescritta [NDR. La cannabis terapeutica è riconosciuta e prescrivibile dal 2007] e colleghi siculi che spengono il cellulare se si parla di cannabis. Posso aggiungere che il progetto MediCOmm ha come scopo economico l'influenzamento del mercato dei fitocannabinoidi, al fine di poter garantire a quanti più pazienti la possibilità di acquistare il farmaco. I primi risultati ottenuti, hanno visto MediCOmm protagonista attivo nell'influenzare il prezzo delle infiorescenze a livello nazionale, passando da 40 €/g a 16 €/g da Gennaio a 6HWWHPEUHGHO zionale abbiamo già infranto questo comandamento perché bisogna considerare che consigliamo farmaci che hanno dosi letali molto basse. Io credo che anziché fare soldi sulla malattia dovremmo farli sulla salute, il medico dovrebbe spiegare ai pazienti come non ammalarsi piuttosto che come curarsi una volta ammalati. Se poi, dati ISTAT scopriamo che nel nostro paese fra il 14% e il 25% degli italiani non si cura per motivi economici credo sia importantissimo porci delle domande. E la cannabis e quello che rappresenta per la medicina ci aiutano a farlo. I collaboratori del progetto sono i dott. ri Paolo e Matteo Mantovani della farmacia S. Carlo di Ferrara e il dott. *LXVHSSH1LFRVLDHGXFDWRUHDOLPHQWDre). Siamo già in fase di valutazione di un incremento del personale medico, che verrà effettuato tramite lo stanziamento di borse di studio per assistenti in formazione in varie branche specialistiche come la reumatologia, la pneumologia, la neurologia, l’oncologia, la chirurgia e la pediatria. Perché lei crede che prescrivere cannabis aiuti i medici a rivalutare il proprio rapporto con i pazienti? Potrebbe descrivere fra i differenti prodotti che prescrive ( Bedrocan, Bediol, Bedrobinol, Bedica, Bedrolite) per quali patologie sono rispettivamente più indicati e a suo parere per quale motivo? Fra i pazienti che segue ve ne sono alcuni che coltivano la propria medicina? In caso positivo lei crede che sia ammissibile dal punto di vista medico questa maniera di accedere al farmaco? Crede cioé che sia giusto che i pazienti abbiano il diritto di ovviare personalmente alla produzione del farmaco? Io credo che noi medici veniamo confusi durante l’istruzione, veniamo istruiti in maniera fuorviante: ci spiegano che dobbiamo salvare la vita alle persone e se non ci riusciamo al giorno d’oggi i processi sono sempre dietro l’angolo. A mio parere invece i medici come i loro pazienti dovreb- I diversi farmaci vengono scelti in base alle necessità cliniche dei pazienti ed in relazione ai profili farmacologici delle diverse infiorescenze. Personalmente utilizzo sempre dosaggi quanto più HOHYDWLSRVVLELOHGL&%'HVWUDWWRSULQcipalmente dal Bedrolite), associando HVWUDWWLDEDVHGL%HGURFDQ7+& Diversi pazienti che seguo producono da sè le infiorescenze e a volte anche gli estratti. Il mio pensiero a riguardo è che finchè il Diritto alla Cura non verrà riconosciuto e soddisfatto dal sistema pubblico e finchè il prezzo del farmaco sarà così alto, non vedo alternative per chi sta male. cui l'ignoranza che ancora attualmente regna in buona parte del campo medico è da attribuire quasi esclusivamente al perpetrarsi della cultura proibizionista tra i banchi universitari. Quindi mi conferma che per prescrivere cannabis non serva nessuno specialista, ma che qualsiasi medico può prescriverla secondo sua scienza e coscienza? Qualsiasi medico abilitato può prescrivere cannabinoidi. Queste sono le parole di Carlo Privitera, il medico che ha creduto nelle potenzialità mediche della canapa tanto da dar vita con i suoi collaboratori al primo portale per la gestione della terapia con cannabinoidi. La premessa di questo progetto, come emerge chiaramente dalla sue parole, è che l’attuale sistema sanitario nazionale si regge su numerose contraddizioni e che, a causa di queste, spesso tende a proteggere gli interessi dei produttori di medicine piuttosto che i pazienti che le devono assumere. La logica della medicina contemporanea ha snaturato il rapporto dell’uomo col proprio IL DOTT. PRIVITERA PORTA AVANTI UN PROGRAMMA DI TELEˎ ASSISTENZA PER MALATI CHE SI CURANO CON LA CANNABIS bero accettare che la morte è nient’altro che la conseguenza della vita e vedendola sotto quest’ottica non ci sarebbe nemmeno spazio per un fallimento terapeutico. Il medico non deve dare la vita eterna ai suoi pazienti ma deve restituire loro dignità anche perché io posso sbagliarmi se curo una malattia, ma non se curo una persona. Il primo giorno di università ci insegnano: “ Primum non nocere” per prima cosa non nuocere, ma se noi prescriviamo qualsiasi farmaco tradi- per agire sulle componenti muscolari e sul dolore. Il Bedica, essendo una varietà di tipo indica, dà una mano per la miorisoluzione e aiuta il riposo notturno. Il Bediol è un prodotto bilanciato che utilizzo di solito per la terapia di mantenimento. Utilizzo inoltre estratti personalizzati, partendo dalle infiorescenze e aggiungendo CBD puro per ottenere rapporti diversi tra i principali SULQFLSLDWWLYL7+&H&%' Porta avanti il progetto con altri medici specialisti? Ho sentito che in Sicilia alcuni medici di base domandino la prescrizione di cannabis di uno specialista prima di prescrivere questo rimedio? Lei ne sa qualcosa? Ripeto, tutto il mondo è paese. Capita di tutto in tutta Italia. Vengo a conoscenza di storie talvolta assurde e talvolta vergognose. Il sistema universitario non ci ha formato per curare le persone, ma per curare le malattie, per FLASH PRODOTTI Dutch Passion annuncia i nuovi contenitori semi in metallo Dutch Passion offre ora i propri semi in contenitori metallici. Le confezioni precedenti, ricoperte internamente da carta, vengono ora sostituite dai nuovi e resistenti barattoli metallici, che garantiscono una maggiore protezione dei semi. I nuovi contenitori hanno una finestrella in plastica trasparente da cui è possibile vedere la confezione dei semi a prova di umidità. Questi contenitori hanno una stampa in 4 colori all’interno e all’esterno, sono più resistenti delle precedenti confezioni in carta e molto più accattivanti. La linea di produzione Dutch Passion ha smesso di fornire semi nelle confezioni in carta vecchio stile e li offrirà solo nei nuovi contenitori. www.dutch-passion.com corpo, allontanandolo da se stesso, e quello del paziente con il proprio medico, il primo passivo e speranzoso di una soluzione che gli spetta di diritto ed il secondo sul piedistallo della scienza che spesso si arroga il dovere di curare aldilà del buonsenso. Scommettere su MediCOmm allora significa mettere la nostra speranza affinché una sanità più etica e a misura d’uomo posso tornare in vigore nelle pratiche mediche del secondo millennio. Il futuro è nelle nostre idee. DELAHAZE ® High Times Cannabis Cup Amsterdam 2008 (Sativa) Cannabis Champions Cup Spain 2009 Treating Yourself Medical Cannabis Cup Canada 2011 Copa Del Rey Bogota Colombia (Outdoor) 70% Sativa 63 giorni 17-21% 45º N inizio Nov. 45º S inizio Mag. Mango, Citrico Gusto Haze Sballo mentale Chiaro e attivo 150 cm 500 g/m2 300 cm 1000 g/pianta Tramite un incrocio accurato, abbiamo prodotto una pianta Haze che è naturalmente robusta e antimuffa. La sua HVWUHPDSRWHQ]DEXRQDTXDOLW¢HXQUDFFROWRGLJUDQGHSRWHQ]LDOHKDDYXWRXQIDQWDVWLFRIHHGEDFNbJL¢GDTXDQGR l’abbiamo rilasciata. Questa genetica continua ad essere popolare, in particolare per i coltivatori commerciali. ACID® ATOMICAL HAZE® DURGA MATA® DUTCH DRAGON® 3 €26,- 3 €38,- 3 €20,- 5 €40,- 5 €60,- 5 €30,- 5 €35,- 10 €75,- 10 €110,- 10 €55,- 10 €65,- 16-20% 60% Indica 65 giorni 50º N ͤQH2WW 50º S ͤQH$SULOH Pompelmo Diesel Potente Travolgente 80% Sativa 110 cm 400 g/m2 200 cm 700 g/pianta 50º N ͤQH2WW 63-70 giorni 50º S ͤQH$SULOH PARADISE-SEEDS.COM DUTCH KUSH® 18-22% Dolce, Hazy Pungente Superiore Acido 150 cm 450 g/m2 300 cm 800 g/pianta 3 €23,- 18-22% 90% Indica 56 giorni 55º N inizio Ott. 55º S inizio Aprile Profumo Rilassamento corporeo 75% Sativa 100 cm 425 g/m2 150 cm 600 g/pianta 50º N metà Ott. 63-70 giorni 50º S metà Aprile ICE CREAM® JACKY WHITE® 3 €32,- 3 €32,- 5 €50,- 5 €50,- 5 €50,- 10 €75,- 10 €90,- 10 €90,- 10 €90,- 18-22% 50º N inizio Ott. 50º S inizio Aprile Fruttato Dolce skunk Potente Sballo intenso 60% Indica 120 cm 500 g/m2 250 cm 1000 g/pianta 55-60 giorni OPIUM® 18-22% 50º N inizio Ott. 50º S inizio Aprile Vaniglia Skunk Da trip, Corpo e mente 75% Sativa 110 cm 500 g/m2 200 cm 700 g/pianta 60 giorni ORIGINAL CHEESE® 18-22% 50º N metà Ott. 50º S metà Aprile Pompelmo 125 cm 500 g/m2 Soft e cerebrale Piacevole 60% Sativa 250 cm 750 g/pianta 60-65 giorni WAPPA® 3 €26,- 3 €20,- 5 €40,- 5 €30,- 5 €50,- 10 €75,- 10 €75,- 10 €55,- 10 €90,- 17-21% 50º N inizio Ott. 50º S inizio Aprile Agrodolce Visuale Cerebrale 50% / 50% 110 cm 450 g/m2 200 cm 1000 g/pianta 56 giorni 16-20% 50º N metà Ott. 50º S metà Aprile AUTO ACID® AUTO WAPPA® AUTO ACID 3 AUTO WAPPA 5 Cheese Skunk Fisico forte Cerebrale 60% Indica 110 cm 450 g/m2 175 cm 700 g/pianta 55-60 giorni 18-22% 50º N inizio Ott. 50º S inizio Aprile Cerebrale Da trip 200 cm 750 g/pianta WHITE BERRY® 5 €40,- 56-60 giorni Dolce Fruttato 120 cm 500 g/m2 3 €32,- 3 €26,- 50% / 50% Luminoso Rilassante 300 cm 1000 g/pianta NEBULA® 5 €40,- 60 giorni Fruttato Dolce 130 cm 500 g/m2 PREMIUM STRAIN COLLECTION 3 €26,- 80% Indica 17-21% 3 €32,- 16-20% 50º N inizio Ott. 50º S inizio Aprile Frutta intensa Fragola Felice Energetico 75% Indica 110 cm 550 g/m2 200 cm 700 g/pianta 50 giorni 3 AUTOMARIA II 16-20% 50º N inizio Ott. 50º S inizio Aprile Mirtillo e Pino Felice Lucido 100 cm 425 g/m2 175 cm 450 g/pianta Speziato Dolce Di lunga durata Sballo intenso 110 cm 400 g/m2 125 cm 100 g/pianta PANDORA 10 3 5 10 50% Sativa + 10% Ruderalis 14-18% 75 giorni dalla 60º N 80 giorni dalla germinazione 60º S germinazione Acido Innalzante 50% Indica + 10% Ruderalis 120 cm 400 g/m2 140 cm 75 g/pianta 63 giorni dalla 60º N 70 giorni dalla germinazione 60º S germinazione 14-18% Dolce Fruttato Sorprendentemente forte 60% Sativa + 10% Ruderalis 90 cm 400 g/m2 110 cm 75 g/pianta 60 giorni dalla 60º N 70 giorni dalla germinazione 60º S germinazione 14-18% Floreale Fruttato Energizzante Euforico 70% Indica + 10% Ruderalis 110 cm 400 g/m2 125 cm 75 g/pianta 65 giorni dalla 60º N 75 giorni dalla germinazione 60º S germinazione 15-19% 14 INTERVIEW Un consulente esperto di cannabis a Barcellona Un esempio di fiori che saranno testati completamente e avranno un’analisi a corredo. Prima della lunga corsa giornaliera, Russ si prepara godendosi della Yuzu. Sativa molto popolare, è considerata una delle migliori in circolazione. Provate questa varietà la prossima volta che andate a Barcellona. Essendo un americano che vive in Europa, il cui lavoro è quello di testare la cannabis a Barcellona, Soft Secrets ha deciso d’intervistare Russ Hudson sul suo ruolo come consulente esperto di cannabis, chiedendogli della sua esperienza nel panorama dei circoli e alcuni chiarimenti sulla legislazione a Barcellona. Coinvolto nel settore della cannabis fin da giovane, abbiamo chiesto a Russ cosa ne pensasse del panorama della cannabis attuale e su quello che è un modo corretto di coltivare la cannabis. Di Stoney Tark SSIT: Come hai cominciato a lavorare come consulente esperto di Marijuana? Le informazioni ottenute testando la varietà come vengono utilizzate? Ho sempre lavorato con la cannabis, in forme diverse, da quando avevo 12 anni. Ero un ragazzino di strada, che vendeva piccole quantità per avere abbastanza soldi per mangiare e trovare un posto caldo dove passare l’inverno a Portland, in Maine. Negli anni, gli affari sono aumentati, ho quindi iniziato a coltivarla ed è cominciata la mia scalata nel mercato nero finché non sono diventato un intermediario e non ho più venduto direttamente. Con il passare del tempo mi sono trovato a gestire grosse transazioni. Ho spostato grosse quantità di cannabis nel nordest per anni e poi, per un certo periodo di tempo, ho trasportato cannabis dal Messico al New England, su un camion da me costruito per questo scopo. Oltre a questo lavoro, ne facevo di regolari e con il passare degli anni, mi sono orientato sempre più verso la scrittura. Nel 2007 ero scrittore e redattore freelance a tempo pieno. I clienti hanno cominciato a chiedermi di scrivere sulla cannabis ed è così che è avvenuto il mio debutto legale nell’ambito della cannabis. Le varietà di cannabis si testano con 2 obiettivi generali: redigere una recensione completa per il mio sito o per i siti dei miei clienti e valutare le varietà per i clienti prima dell’acquisto, post-coltivazione, post-trattamento o valutare le varietà dei concorrenti, ma anche per altro. Spesso i clienti mi chiamano per valutare varietà in fase di sviluppo o che sono state stabilizzate di recente o che stanno per essere stabilizzate. Molti circoli hanno una struttura e un’atmosfera più moderne e vengono anche utilizzati come location eventi per attirare interesse. Russ cerca molte informazioni sulla varietà che sottopone a test. Significa che deve raccogliere informazioni sulla genetica dal seme al raccolto. Quando testi una varietà di Marijuana, che tipo di test e di procedimenti effettui? Il test inizia sempre con un esame della provenienza della varietà: devo sapere il più possibile sulla genetica e sulla storia della varietà. Questo normalmente mi porta a intervistare sviluppatori, coltivatori o altre persone responsabili della varietà e/o della sua commercializzazione. Una volta che conosco il background della cannabis, la prima cosa che faccio è esaminarla da vicino al microscopio, cercando una serie di contaminanti diversi. Se non ne trovo, passo alla recensione. Analizzo in dettaglio l’aspetto, la sensazione al tatto, l’odore, il gusto, la potenza e la durata dell’effetto. Ogni recensione richiede circa 5 grammi che fumo nel corso di una settimana circa, prendendo appunti costantemente. Dopo una settimana, uso gli appunti e altri dati per scrivere una recensione completa, se l’articolo verrà pubblicato sul mio sito o per un cliente. Questa è la procedura per le recensioni. Per i clienti che mi chiedono di valutare le varietà prima dell’acquisto, post-raccolto e simili, la procedura generalmente è la stessa, ma non richiede la settimana di test. Come si è evoluto il panorama dei circoli a Barcellona negli ultimi anni? Il panorama dei circoli e dei club a Barcellona è più o meno lo stesso dal 2012 circa. Nel 2014 la polizia ha lanciato l’Operazione Sativa, che ha portato alla chiusura forzata di 60 circoli in sole 24 ore. In seguito si è insediata una nuova giunta a Barcellona. La leader della giunta, Ada Colau, ha “esentato” i circoli esistenti per 5 anni, a condizione che non violassero le ordinanze comunali. L’amministrazione ha inoltre stabilito alcuni requisiti che i circoli devono rispettare, che secondo i nostri esperti d’ingegneria, hanno fatto spazio a 40 circoli nuovi a Barcellona. Da quel momento ne sono stati aperti 10 ufficialmente. Ciononostante, il funzionamento dei circoli non è cambiato. Molti circoli e club non hanno la licenza. È vero? E come funziona? Non è mai stata necessaria una licenza per aprire un circolo della cannabis. Tuttavia, nel 2014 la città ha emesso licenze per “Circoli della cannabis” per circa 8 mesi. Ha poi smesso di emettere queste licenze e ha messo una moratoria sulle nuove licenze per un anno, prorogando poi il periodo per un altro anno dopo la fine del primo. L’ultima moratoria è scaduta quest’anno, quindi sono state emesse delle nuove licenze. I circoli aperti prima che la licenza fosse disponibile hanno delle licenze, ma non la licenza per i circoli della cannabis. Alcuni sono registrati come bar e ristoranti, altri come uffici e uno o due come organizzazioni religiose. Finché non ci sarà una legislazione chiara in merito, la prassi continuerà in questo modo, soprattutto nei circoli che sono stati esentati. Quali sono i migliori circoli che andrebbero visitati se si è Barcellona e perché? Il lavoro con hashish, fiori e cera fa parte dei compiti di un consulente esperto di cannabis. Se si visita Barcellona si dovrebbe andare in un circolo adatto a seconda della persona. Ci sono circoli orientati all’uso medico, altri specializzati in estratti e concentrati e altri in fiori naturali, ecc. Alcuni circoli sono molto frequentati, altri meno, alcuni sono frequentati da giovani, altri solo da gente del posto, alcuni sono per chi vuole fare 15 festa, altri per i professionisti, ecc. Naturalmente anche la location è importante: se si alloggia vicino alla Sagrada Familia, probabilmente è meglio andare in un circolo della zona e non a Raval. Questo è uno dei motivi per cui recensisco circoli, in modo tale che le persone possano scegliere il più adatto alle proprie esigenze. Rispetto alla Marijuana disponibile negli Stati Uniti, quali sono le differenze a tuo parere? Gli Stati Uniti sono un Paese gigantesco. L’erba di un zona è nettamente diversa da quella di un’altra, quindi non si può fare un paragone adeguato. Dove abito, in Maine, l’erba è buona, ma piuttosto amatoriale. A 3.000 miglia di distanza, in California, la marijuana è considerata da molti la migliore al mondo. La gente tende a dimenticare che gli Stati Uniti sono un Paese enorme, con 50 Stati che hanno legislazioni diverse. Alcuni Stati approvano la cannabis per uso medico, altri applicano proibizionismo estremo, altri approvano l’uso ricreativo e così via. Non c’è modo di fare un paragone preciso. Negli Stati Uniti ci sono posti dove la cannabis è coltivata in modo professionale e altri dove viene coltivata in casa. Lo stesso vale per la Spagna. Di recente in Germania il CBD è stato dichiarato farmaco legale. Cosa pensi di quanto sta accadendo per il CBD e come pensi che si svilupperà nei prossimi 5 anni? Non sono ancora convinto dell’aspetto medico del CBD. Ritengo ci sia bisogno di ulteriore ricerca, ma secondo la mia esperienza non si può ingannare la natura. Il THC è tanto importante quanto il CBD e credo che il tempo lo confermerà. Tuttavia, per ora, se chi ha paura del THC vede che i farmaci a base di CBD funzionano, ben venga! Ho comunque il sospetto che il vero effetto sia nei farmaci a base dell’intera pianta. Se continuiamo a concentrarci solo sul CBD, probabilmente i governi a livello mondiale penseranno: “D’accordo, il CBD è una sostanza medica legittima, ma deve essere estratta ‘in modo medico’ dalla cannabis. Di conseguenza, solo le società farmaceutiche, l’USDA e pochi altri potranno produrre questo tipo di farmaco in condizioni di sicurezza. Hai un breve documentario su VICE. Su quali altri media stai lavorando? Attualmente sto lavorando su un documentario più lungo con Canal+ che sarà girato in Marocco, dopo il lancio del documentario più recente sulla cannabis, in cui il mio lavoro è apparso in 2 parti. Verrà a breve pubblicato un articolo sul mio lavoro sulla maggior rivista culturale russa e sono in trattativa con altri media per produrre alcuni programmi televisivi a cui possa partecipare. Di tutte le varietà che hai testato finora, qual è la tua preferita e perché? Al momento le mie 2 preferite di sempre sono la Yuzu e la Zombie Kush. La Yuzu è una sativa sviluppata da Club Choko di Barcellona utilizzando genetica Chocolope. È la sativa con il gusto migliore e l’effetto più potente che abbia mai provato. Fra gli esperti a Barcellona, viene considerata la migliore varietà della città. La Zombie Kush è stata sviluppata da Ripper Seeds a Sabadell, in Spagna, nella periferia di Barcellona. La Zombie Kush è l’indica più potente che abbia mai provato. Molte persone che fanno uso di Marijuana lo fanno per uso medico. Anche per te è così e quali sono i benefici della Marijuana nel tuo caso? Nello Stato del Maine sono un paziente medico certificato che fa uso di marijuana per trattare i sintomi del DPTS (Disturbo Post-Traumatico da Stress). La uso anche non ufficialmente per curare l’ansia. L’articolo autobiografico a cui ho fatto Questi fiori saranno testati al microscopio per verificare la presenza di contaminanti. riferimento lo spiega in dettaglio e parla anche di come faccio uso di marijuana per aiutarmi nella mia attività di corsa: 16 km ogni due giorni. Per quanto riguarda il DPTS, il sintomo principale è il fatto che sono sempre molto vigile e ho problemi a dormire di notte. La cannabis mi aiuta a rilassarmi, lenendo il bisogno che sento di essere sempre allerta e mi permette di dormire tranquillamente tutta la notte. Cosa suggerisci ai coltivatori che vogliono diventare esperti e imparare a testare le varietà da loro coltivate nel modo più professionale possibile? Il mio consiglio migliore è quello di utilizzare sempre un microscopio. Se non potete analizzare la cannabis a livello microscopico, non state svolgendo il vostro lavoro nel modo corretto. E considerato che così tanti coltivatori usano scorciatoie varie, è fondamentale per i consumatori finali. Sto proprio lavorando a un progetto per fare avere microscopi portatili, potenti e a prezzi convenienti alla maggior parte delle persone che fanno uso di cannabis. Sono convinto che questo contribuirà a ripulire il settore e obbligherà i coltivatori a essere più responsabili e gli utilizzatori a raccogliere più informazioni. Per maggiori informazioni sul lavoro di Russ Hudson, visitate il sito: http://marijuanagames.org/ e troverete un articolo che descrive in dettaglio i 5 circoli più importanti della città al link che segue. http://marijuanagames.org/ the-best-cannabis-club-in-barcelona-2016/ Buona fortuna nel vostro percorso per diventare esperti usando le vostre cime ed estratti. Ricordate: il dettaglio è tutto! 16 QUIZ QUIZ SULLA COLTIVAZIONE DI SOFT SECRETS Di Stoney Tark 1) Un elevato stress spesso trasforma le piante femminizzate in: A) Piante maschio B) Piante gialle C) Ermafrodite D) Piante basse 2) Come si chiama esattamente la tecnica in cui un metro quadrato è pieno zeppo di piante piccole? A) Sea Of Green (SOG) B) Trellising (graticolatura) C) Mainlining (linea principale) D) Screen Of Green (SCROG) 3) In quanti giorni dovrebbe uscire la prima radice di un clone in condizioni adeguate? A) 14 giorni B) 3 giorni C) 7 giorni D) 21 giorni 4) Perché l’erba ricca di CBD non è ancora molto diffusa nei coffee shop olandesi? A) Costa troppo B) Non ha un grande effetto C) Serve la ricetta per usarla D) Non è considerata erba 5) Quale di queste varietà Kush è una landrace originale? A) Special Kush B) Hindu Kush C) Dutch Kush D) King Kush 6) I pilucchi bianco chiaro che compaiono nella fase di prefioritura si chiamano: A) Sinsemilla B) Foglie vere C) Stame D) Pistilli 7) Come si chiamano le feci dei pipistrelli, che potenziano notevolmente le piante? A) Ayahuasca B) Toledo C) Guano D) Mescalina 8) Il compost di tè organico areato è più benefico di un’estrazione ad acqua fredda? A) Sì, poiché ci sono miliardi di batteri benefici che si formano all’interno dell’ossigeno B) No, l’estrazione ad acqua fredda prevede più batteri benefici C) Hanno lo stesso contenuto di batteri benefici D) L’acqua fredda funziona meglio 15) Perché la Top 44 prende questo nome? A) Questa varietà di Skunk fiorisce in 44 giorni esatti B) Il selezionatore ha sviluppato questa varietà il giorno del suo 44° compleanno C) Contiene 44 caratteri genetici D) 044 è il codice postale dei Paesi Bassi dove viveva il selezionatore 9) La cIonazione ad aria è una tecnica che prevede: A) L’utilizzo di una fontanella aeroponica per formare le radici B) L’applicazione di un ormone di radicazione su una corteccia esposta, ricoprendo con un dischetto Jiffy C) L’immissione d’aria da insufflare nel propagatore D) La clonazione ad aria non esiste 16) Perché è meglio coltivare in vasi di feltro piuttosto che in vasi di plastica? A) Le piante sono potate ad aria in modo naturale attraverso il tessuto B) Le piante sono più facili da travasare C) È meglio per l’idrocoltura D) Si accumulano meno sali attorno alla base 10) Quando si appende la Cannabis a essiccare, a che punto bisogna terminare il processo e conservare l’erba? A) Dopo 30 giorni B) Quando i gambi si spezzano se li si piega C) Quando i gambi si piegano delicatamente ma non si spezzano D) Dopo un massimo di 7 giorni 11) Per quale tipo di carenza il colore della pianta diventerà blu scuro brillante e violaceo? A) Rame B) Boro C) Calcio D) Zinco 12) Cosa significa PPM quando si alimentano le piante in idroponica? A) Plants Peak Meter (misuratore del picco delle piante) B) Plants Per Metre (piante per metro) C) Parts Per Million (parti per milione) D) Push Plants Max (spingere le piante al massimo) 13) Se una varietà CBD è in rapporto 1:1, a quali delle seguenti soluzioni si riferisce? A) 8,5 % THC / 8,5 % CBD B) 0% THC / 11% CBD C) 10% THC / 12% CBD D) 3% THC / 6% CBD 14) La produzione di olio Rosin Tech quali dei seguenti processi prevede? A) L’utilizzo di butano e un forno per il vuoto per epurarlo per 48 ore B) L’utilizzo di calore e pressione per eliminare l’olio da un fiore con carta da forno C) L’utilizzo di ghiaccio e acqua e il filtraggio con buste in pluriball D) L’aggiunta di pressione per filtrare a secco, per creare hashish simile a quello di qualità marocchina 17) Quando i rami della pianta vengono legati verso il basso affinché la stessa diventi più cespugliosa, come si chiama la rispettiva tecnica? A) Tecnica ad alto stress B) Potatura C) Twist And Snap (torci e scatta) D) Tecnica a basso stress 18) Quale dovrebbe essere il contenuto d’acqua della Cannabis essiccata correttamente, prima di essere messa nei barattoli? A) 50% e ancora umida al tatto B) 30% e appiccicosa al tatto C) 0% e secca fino all’osso D) 100%, perché si asciugherà all’interno del barattolo 19) Il fosforo nei nutrienti è benefico soprattutto per: A) Crescita B) Produzione di fiori C) Radici forti D) Foglie verdi 20) Perché usare fogli di alluminio NON è la stessa cosa che usare fogli di Mylar nella stanza di coltura? A) L’alluminio si surriscalda e questo incide sulla temperatura B) L’alluminio può lasciare brutti segni di bruciatura quando lo si tocca C) L’alluminio non riflette la luce come il Mylar D) L’alluminio è tossico per le piante È fatta! Controlla le risposte a pagina 78! presenta: Lampada LED da coltura SolarSystem 550 “La lampada LED più innovativa sul mercato per la tua grow room”. - assorbimento 400W – sostituisce lampada HPS da 600W opzione alba/tramonto spettro luminoso regolabile – rosso, blu e bianco potenza regolabile dallo 0 al 100% unità di controllo palmare programmabile gratis un buono del valore di €75 per semi Dutch Passion garanzia di 5 anni made in California, USA. Visita isita il nostro sito per informazioni su prodotti, prezzi e tan tanto altro; www.crazy-leds.com E-mail: [email protected] Tel: 0031 (0)85 401 82 98 For wholesale please contact: CrazyLED’s & More Head Office telephone: +31 20 567 39 08 email: [email protected] CrazyLED’s & More: Hoogoorddreef 133 1101 BB Amsterdam The Netherlands 18 BOOK REVIEW CANNABIDIOLO: UN COMPENDIO CANNABICO Il Cannabidiolo, il componente non psicoattivo della canapa sta diventando sempre più popolare. Per alcuni è un mito esagerato. Per altri il CBD costituisce un'alternativa per ora legale e priva di effetti collaterali alla medicina cannabica, esaltata anche dagli ultimi mohicani del proibizionismo Usa come il dr. Kevin Sabet nella sua ostinata guerra contro il THC. Per me è stato anche un sistema per scroccare le canne di Enrico Fletzer ai ragazzini, ma questa è un'altra storia. Indubbiamente il secondo componente per importanza della cannabis è sempre più utilizzato in medicina e associato o meno al THC, costituisce indubbiamente una importante medicina. Anche per questo va segnalato l'illuminante volume Cannabidiol CBD - Ein cannabishaltiges Compendium edito per ora solo in lingua tedesca per i tipi del Nachschattenverlag. del monopolio di Big Pharma che pare assolutamente trasversale alla legalità o meno della cannabis, gli studi sono molto promettenti anche rispetto alla lotta ai e su possibili interazioni con altri farmaci ma il bello viene dopo perché il compendio offre in maniera molto precisa informazioni sul fai da te per l'estrazione e l'isolamento del CBD. Una questione molto importante vista la possibile monopolizzazione di un prodotto contenuto in gran parte nella cannabis coltivata nei campi. E proprio dai campi bisognerebbe ripartire perché grazie al proibizionismo il CBD, una volta molto diffuso nelle varietà originali di Afghanistan e Marocco è successivamente quasi spari- Di questa sostanza, che svolge una importante funzione di modulazione degli effetti del THC assieme al sistema terpenico, nel momento della carbosillazione della cannabis inalata o ingerita, si sta facendo una grande pubblicità. Anche perché alcune ditte italiane la ricavano a partire dalla canapa industriale. Vi sono anche delle piante che vantano quantità prodigiose di CBD come ODPLWLFD*DU\ V:HEEHLOPHUFDWRª pieno di estratti puri o diluiti. Ma il vero plus è la sezione gourmet di questo fantastico libro a cura di Kathrin Gebhardt cuoca e pasticciera vegetariana che sottolinea come questo cannabinoide, “non può esser iperdosato, e anche modiche quantità di CBD ricavato dalla canapa industriale sotto forma di burro o margarina cotto ma anche gli estratti possono avere un effetto notevole. Per ottenere un prodotto con un possibilmente alto contenuto di CBD, bisogna procurarsi del materiale di partenza che ne contenga una gran quantità. Ma anche un mix di cannabis attiva e passiva é stata per molte ricette una soluzione azzeccata”. Anche per le sue caratteristiche di contrasto alle overdose di THC ingerito o inalato, alcuni coffe shop olandesi tengono tra i loro generi di pronto soccorso delle gocce di CBD in caso che i clienti abbiano esagerato. Tutto questo dovrebbe mettere il CBD al riparo da ulteriori speculazioni ma purtroppo anche in questo caso nuvole oscure si addensano all'orizzonte. È il caso della Gran %UHWDJQD GRYH VX SUHVVLRQL GL *: Pharmaceuticals che commercializza il Sativex, l'estratto a base alcolica di THC, ha prodotto testato e poi brevettato l'Epidiol, utilizzato per l' epilessia. Uno dei motivi principali del successo della sostanza non sottoposta al controllo, o meglio leggi divieto, delle Nazioni Unite, ricorda nel libro il dottor Franjo Grotenhermen, dell'Associazione Internazionale Canapa come Medicina-IACM, é che il suo utilizzo è quasi completamente privo di effetti collaterali. Anche perché gli scienziati olandesi che hanno fatto uno studio condotto su 102 pazienti sugli effetti delle varietà disponibili anche in Italia con titolazioni differenti tra THC e CBD hanno ipotizzato come il CBD possa avere “un effetto modulatorio sugli effetti ben conosciuti soggettivi indesiderati del THC, come ansia e depressione “. L'utilizzo più comune, ora brevetWDWR LQ *UDQ %UHWDJQD GDOOD *: Pharmaceuticals, è il contrasto alla epilessia infantile. Epidiol ha spazzato via dal mercato tutte quelle produzioni che a differenza della compagnia farmaceutica non possono permettersi milioni di investimento. Al di la della tematica elenca le varietà ricche di THC e CBD presenti già sul mercato ed ampiamente disponibili presso le principali case sementiere specializzate in cannabis. Credits: Nachschattenverlag sintomi dei disturbi post traumatici e ai fenomeni infiammatori. Il libro fornisce anche delle indicazioni su molte altre patologie to dalle varietà in commercio. Sostituisce psicofarmaci contro la schizofrenia come l'Amilsulprid. Markus Berger, l'etnobotanico curatore della pubblicazione Nella parte gastronomica del libro -la più ampia- sono forniti dati interessantissimi su tutte le preparazioni a partire da cannabis psicoattiva o industriale ma anche consigli su come disintossicarsi dallo zucchero di cui secondo l'OMS non si dovrebbe superare la soglia dei 6 cucchiaini al giorno e che bisognerebbe scalare gradualmente per evitare crisi di astinenza fisica. La Stevia non va bene invece per cucinare e anche nelle bevande calde non è tanto apprezzata dai gourmet per il suo gusto di liquirizia. Ma oltre le fantastiche ricette con preparati con i diversi cannabinoidi la Gebhardt offre dei consigli preziosissimi per produrre ogni genere di pillola, composta, dolce e persino le supposte. Imbattibile, imperdibile e imprescindibile pubblicazione presente sul mercato. Peccato solo che sia in tedesco... WE CHOOSE NATURE www.biocanna.it COLTIVA CON JORGE CERVANTES 21 PROPAGAZIONE SESSUALE La propagazione sessuale è il processo mediante il quale le cellule sessuali maschili e femminili (gameti) di progenitori diversi si uniscono nella pianta femmina per formare ciò che maturerà e diventerà una nuova pianta, geneticamente distinta. Questo processo si verifica quando il polline di un progenitore maschio (staminato) si unisce a un ovulo nell’ovaio del fiore femmina per creare un embrione. Questo embrione, una volta maturo e ben sviluppato, diventerà un seme. In natura, la cannabis viene impollinata tramite il vento. I fiori maschi IDQQR FDGHUH LO SROOLQH GHLVFHQ]D disperdendo milioni di granelli nel vento. Il vento trasporta il polline verso un incontro “fortuito” e questo viene accolto dagli stigmi delle piante femmina. L’impollinazione si verifica quando il granello di polline maschile atterra su uno stigma di una pianta femmina. L’attrazione evolutiva è sia fisica che chimica. Il granello di polline, con l’umidità presente nello stigma, germina. Arriva quindi la parte migliore: il granello di polline germina come un seme, mandando la radice fittonata verso il basso, ma anziché mandarla verso il terreno, il granello di polline manda la “radice” verso il basso nello stigma in direzione dell’ovaio. Una volta che si è unito all’ovaio, il polline feconda l’ovulo. Questa unione crea un embrione che cresce all’interno del rivestimento del seme. Quando è maturo, dopo 4-6 settimane, il seme può essere piantato. Primo piano di uno stigma femmina che mostra l’assenza di ghiandole di resina per tutta la lunghezza. La chiara crescita della protuberanza La fecondazione si verifica quando appare sotto forma di peluria sullo il minuscolo granello di polline della stelo dello stigma. Lo stigma è la pianta maschio si attacca allo stig- vagina della pianta. È ricoperto di ma. In seguito sviluppa un tubicino fluido stigmatico che funge da colla attraverso lo stilo e produce 2 game- quando vi atterra del polline. Il fluiti, 1 per fecondare l’ovulo e 1 per do è pieno zeppo di zuccheri per aliIHFRQGDUH OȇHQGRVSHUPD GRSSLD mentare il polline. Quando arrivano fecondazione). I semi sono il risul- a questo punto, i granelli di polline tato della propagazione sessuale e iniziano a far crescere un nuovo contengono le caratteristiche gene- “tubicino del polline”, un lungo tuntiche di entrambi i progenitori. Una nel che si spinge attraverso il tesvolta fecondate con il polline delle suto dello stilo fino all’ovaio, dove piante maschio, le piante femmina si fonde con gli ovuli per creare investono il grosso della propria una nuova piantina. Gli ovuli devoenergia nella produzione di semi no attraversare varie fasi, come la forti e resistenti. meiosi, una suddivisione cellulare attraverso la quale la cellula si diviLa vera e propria fecondazione si de in due identiche cellule figlie. I verifica quando il minuscolo granel- cromosomi nel nucleo della cellula lo di polline maschio si attacca allo si separano in 2 serie corrispondenstigma. I granello di polline angio- ti di cromosomi, ciascuna con un VSHUPD JDPHWRILWR FKH FRQWLHQH L proprio nucleo. Immagine gentilJDPHWL VSHUPD YLHQH WUDVSRUWDWR mente concessa da Mel Frank. verso lo stigma, dove germina e il suo tubicino del polline cresce verso /ȇDFLGR GHVRVVLULERQXFOHLFR '1$ R il basso lungo lo stilo verso l’ova- “materiale genetico”* viene raccolto io. I suoi 2 gameti viaggiano verso in lunghi filamenti o cromosomi. Il il basso attraversando tuba verso DNA si trova all’interno del nucleo l’area dove è/sono conservato/i il/i di ogni cellula. Quando la cannabis gametofito/i che contiene/conten- viene impollinata, ogni seme eredita gono i gameti femminili nel carpello. 10 cromosomi diversi dal maschio e Una volta che il nucleo si fonde con 10 cromosomi diversi dalla madre i corpi polari per produrre i tessuti del seme, 20 cromosomi in tutto. endospermici e l’altro si fonde con Ogni seme ha 2 copie di ciascul’ovulo per produrre l’embrione, si no dei 10 cromosomi o 1 genoma verifica quella che viene quindi defi- completo ciascuno. Ci sono 2 copie nita la doppia fecondazione. di ogni gene nella pianta, 1 della 22 madre e 1 del padre. Ogni cellula nella pianta ha una copia di questo DNA unico. Il codice genetico di questo esemplare unico si trova in una posizione specifica lungo il filamento cromosomico. Ogni seme contiene dei geni da entrambi i genitori. La progenie nata da seme di solito ha caratteri lievemente diversi rispetto alle altre piante nate dallo stesso lotto di semi. Lo stesso vale per gli esseri umani: i figli biologici sono diversi fra di loro in molti aspetti e al contempo somigliano ai genitori. Nella cannabis, questa variabilità è marcata, come nelle mele. La riproduzione sessuale è utilizzata per incrociare esemplari diversi con una popolazione o famiglia di piante. Può essere utilizzata anche per ibridare linee non imparentate e per la riproduzione endogamica della progenie. Questo fenomeno, chiamato “ricombinazione dei caratteri”, dà anche ai selezionatori la possibilità di recuperare esemplari ricombinando i caratteri positivi di entrambe le linee progenitrici. ȏΖJHQLVRQRXQLW¢HUHGLWDULHFKHFRQ- sistono in una sequenza di DNA che si trova in una posizione precisa del cromosoma e che determina uno specifico carattere nella cannabis. I pezzettini di DNA sono codici o modelli per le proteine.* La maggior parte del DNA è lo stesso. Ha a che vedere con i processi cellulari base, la fotosintesi, la produzione di clorofilla, ecc. Alcuni geni o la combinazione di determinati geni controllano variabili come l’altezza, la forma delle foglie, la fragranza e la resistenza alle malattie, ma non siamo certi di quale sia esattamente il gene responsabile di determinati caratteri, anche se il genoma della cannabis è già stato mappato. Questi caratteri sono influenzati da famiglie multigeniche XQ JUXSSR GL JHQL FKH VL ª HYROXWR differenziandosi un po’ dagli altri, pur partendo come copie dello stesso gene). Se si conoscessero i geni per nome sarebbe più facile trovare piante con i caratteri desiderati, ma non sono stati ancora isolati o studiati a fondo i geni che individualmente controllano determinati caratteri della cannabis. ȏ/H SURWHLQH YHQJRQR SURGRWWH nella sequenza del DNA. Come le istruzioni contenute in una ricetta per fare una torta, il DNA e la sequenza di proteine sono la ricetta o le istruzioni. ȏ$YHUH 2 versioni della stessa proteina, da 2 geni diversi, è meglio che averne solo 1, soprattutto se la proteina riveste una funzione fondamentale nella produzione dei cannabinoidi. Questo effetto è chiamato overdominance. Succede per esempio se ci sono 2 proteine diverse ed entrambe funzionano bene, ma 1 funziona un po’ meglio in condizioni di caldo e l’altra funziona bene in condizioni di freddo. Avere 2 versioni della stessa proteina offre alla pianta una gamma più ampia di climi in cui produrre in modo efficace. I caratteri multigenici consentono una sorta di messa a punto per ottenere le caratteristiche desiderate. Per esempio, un gene che controlla la dimensione delle foglie vi darebbe solo 2 possibili dimensioni: grande o piccola. Molti geni che influenzano lo stesso carattere forniscono molte altre varianti dimensionali per le foglie. La mutazione genica della cannabis non è rara in natura. Si tratta di geni anormali che sono mutazioni di geni normali. Quando un gene mutato si unisce a un gene normale, non si verificano effetti negativi, ma quando 2 geni mutati si uniscono, il risultato è di gran lunga diverso. Per esempio, negli esseri umani e negli animali, il numero di albini o di nani è minimo. Lo stesso vale per la cannabis. Coltivare ampie popolazioni di cannabis o trattare la cannabis con stress o sostanze chimiche porteranno a mutazioni. Nel complesso, la maggior parte delle piante di cannabis cresce normalmente e non si verifica alcuna mutazione. Molti geni diversi controllano i caratteri desiderabili che ci interessano. I geni difettosi recessivi non hanno alcuna funzione nei programmi di selezione. Geni recessivi deleteri: le piante con la maggior probabilità di avere la stessa mutazione pericolosa nella discendenza immediata sono quelle di cui si è fatta riproduzione endogamica. Se sposate vostra sorella, i geni endogamici avranno la meglio e provocheranno ogni sorta di problema perché faranno la loro comparsa i geni recessivi deleteri. Questo è un brano tratto dal capitolo 25 “Breeding” della Cannabis Encyclopedia (596 pagine, oltre 2.000 immagini a colori, formato A4) di Jorge Cervantes, disponibile in inglese. L’edizione in spagnolo sarà disponibile nell’autunno del 2017. Per maggiori informazioni, visitate il sito di Jorge www.marijuanagrowing.com. LA CASA BIANCA ARRESTATELI TUTTI! DOBBIAMO AVERE IL PUGNO DI FERRO CON TUTTI QUESTI LIBERALI CONVINTI CHE FUMANO ERBA. NON ME NE FREGA UN CAZZO DELLA LEGALIZZAZIONE. SIAMO QUASI NELLA MERDA. CI VUOLE GANJAMAN. SAI DON… DONALD, CHE MILIONI DI DOLLARI DELLE TASSE POSSONO ARRIVARE DALLA LEGALIZZAZIONE DELL’ERBA? POTRESTI COSTRUIRE UN MURO ENORME! DAVVERO? CHI MI MANDA MI HA DETTO CHE SEI UN BRAVO RAGAZZO, CHE NE DICI DEL 25%? E’ FACILE TRATTARE CON IL DON. DAVVERO UN BRAVO RAGAZZO! PRIMA DEVASTALE E POI PRENDILE PER LA FIGA. WWW.BOTANICAURBANA.COM io Folli 6 Via Egid Milano 4 13 20 1711419 -2 02 tel. rate 32 Via Galla ilano 20151 M 4931483 tel. 02-3 .COM AURBANA NIC WWW.BOTA 24 BANCHE DI SEMI Amnesia XXL autofiorente Bubba Kush XXL autofiorente Cheese XXL autofiorente Autofiorenti XXL: obiettivo superato Il coltivatore medio ha l’obiettivo primario di produrre per il consumo personale, di riempire il sacco e di avere molta marijuana di buona qualità da fumare. Storicamente ci si lamenta di due cose a proposito delle autofiorenti: la bassa qualità e la bassa quantità. Dopo molti anni di lavoro intenso, Dinafem ha migliorato entrambi i fattori in modo considerevole. J. Searcher Le autofiorenti offrono molti vantaggi ai coltivatori. A settembre piove e sia i ladri che la polizia sanno che è il momento del raccolto. Se si racco- glie ad agosto, si evitano le piogge, la botrite e i furti. La coltivazione di autofiorenti è l’opzione più sicura nei climi come quelli dell’Europa settentrionale o del Canada. È anche un sistema semplice per chi coltiva varietà auto indoor, perché bisogna mantenere un solo fotoperiodo. Negli ultimi anni, Dinafem si è con- Haze XXL autofiorente centrata molto sulla produzione. L’obiettivo dei test è stato quello di dimostrare che le autofiorenti ;;/EHQFROWLYDWHSRUWDQRDUDFFROWL davvero fuori dal comune, pertanto sono una possibilità molto valida per il consumo personale. Condizioni tecniche La coltura è stata avviata con semi convenzionali di Dinafem, facendo germinare confezioni da 10 semi scelti a caso, di cui sono stati tenuti i 4 esemplari migliori di ogni varietà. Il sistema si articola in 3 stanze. Queste stanze sono semplici, come quelle di qualsiasi coltivato- 25 hanno lunga esperienza nella coltivazione. Quando mettono all’opera le proprie conoscenze, con molti mezzi, i parametri sotto controllo e un laboratorio a disposizione, il risultato non può che essere l’eccellenza, come è risultato evidente in questa coltura di prova. Secondo Dr Kush: “Vogliamo parlare di questo, perché siamo molto contenti del risultato: dopo 20 generazioni di miglioramento in 8 anni e nonostante tutti gli inconvenienti derivanti dal fatto che ci troviamo in un mercato underground non ancora regolarizzato. Ci sono pochissime banche che hanno portato avanti un lavoro di miglioramento genetico delle autofiorenti, in realtà si contano sulle dita di una mano, a dir tanto. Noi sappiamo che abbiamo svolto questo lavoro e per questo vogliamo rivendicarne la paternità. Crediamo che non ci sia nessuno che ha lavorato quanto noi nel miglioramento delle autofiorenti. Abbiamo fatto germinare decine di migliaia di semi, con grandi selezioni fatte con meticolosità. Abbiamo persino un nostro laboratorio”. Moby Dick XXL autofiorente re auto meticoloso. In ogni stanza sono state messe 4 fonti luminose da 400 watt, disposte in file di due. Sotto a ogni fonte c’è un vassoio da 240 x 120. L’aerazione viene effettuata mediante un dispositivo da 1.200 metri cubici con filtro al carbone che estrae aria, mentre l’altro della stessa capacità la introduce. All’estremità di ogni fila, subito sotto le fonti luminose, ci sono dei ventilatori orizzontali, che formano una corrente di aria orizzontale che mantiene il calore nella parte superiore della stanza. Sono stati usati vasi con terra Bio Terra Plus de Canna. Anche i fertilizzanti sono di Bio Canna, con irrigazione mediante inondazione e PH ed EC sono stati tenuti sono controllo. Per ogni vassoio è stato usato un serbatoio, per ridurre le possibilità che il guasto di una lampadina potesse ripercuotersi sull’intera coltivazione. Ogni tre giorni l’acqua con nutrienti viene cambiata. Ogni settimana viene cambiato il contenuto del serbatoio, aumentando la EC durante la fioritura, fino ad arrivare a un picco massimo di 1.8. Durante la fioritura è stato utilizzato Bio Flores, tranne in un’irrigazione fatta 40 giorni dopo l’inizio della fioritura, in cui è stato utilizzato solo Canna PK 13/14, per dare un apporto extra proprio quando le piante ne avevano maggior bisogno. Secondo questa filosofia bio, la prevenzione White Widow XXL autofiorente dei parassiti è stata effettuato utilizzando insetti predatori, in particolare Amblyseius Swirskii e Orius Laevigatus. Pressione selettiva e parametri adeguati Il progetto è stato portato avanti da un gruppo molto unito, che prende le decisioni più importanti in gruppo e i quattro responsabili Molte volte chiedono a Dinafem quale sia stato il trucco per ottenere autofiorenti di qualità così elevata, come dice Dr Kush: “Non ci sono trucchi, ma solo molti anni di lavoro senza sosta, con un team con esperienza che sa quello che vuole ottenere in ogni selezione. Siamo stati molto esigenti e infatti in questo lungo periodo abbiamo applicato una pressione selettiva molto elevata, con parametri controllati, sempre con l’obiettivo di ottenere piante più produttive, che mantengano le caratteristiche di ogni varietà e somiglino le une alle altre”. Vista generale di una stanza Il miglioramento genetico è l’accumulo di molti fattori, poiché in ogni generazione bisogna stabilire i caratteri su cui si sta lavorando, come per esempio l’elevata produzione, l’omogeneità nella discendenza, Il mantenimento del sapore di ogni varietà, il vigore, la struttura solida o la germinazione rapida e senza freddo. Oltre alle dimensioni delle piante, bisogna anche sottolineare la loro eccellenza in generale, con molta resina e le fragranze di ciascuna di esse che sono molto evidenti e definite. Sapori come quelli della Haze, Cheese, Critical o Bubba Kush sono rimasti ben impressi nella versione auto. Un’altra prova della sua elevata qualità sono i recenti premi ottenuti negli ultimi mesi, come quelli ricevuti alla Lift Expo in Canada o alla Highlife Cup. Conclusioni La coltivazione è stata progettata per ottenere la resa di 1 grammo per watt, con una fonte di luce da : SHU PHWUR TXDGUDWR VSD]LR che si usa per quattro piante che dovrebbero rendere 100 g per arrivare al grammo per watt. Le conclusioni convalidano ampiamente l’ipotesi iniziale, poiché l’obiettivo è stato più che superato. Ci sono persino esemplari, come alcuni di Moby 'LFN;;/FKHKDQQRVXSHUDWRL grammi per pianta. In realtà, il processo di addomesticazione delle autofiorenti è appena cominciato. Stanno cominciando a dimostrare tutte le possibilità che hanno, ma si possono migliorare ancora molto, pertanto saranno la scelta di moltissimi coltivatori in futuro. Otto anni fa ho visto per la prima volta le coltivazioni di autofiorenti di Dinafem. E da quel momento ho continuato a ripetere le mie visite. In questo periodo ho verificato come hanno investito in questo progetto molto tempo e lavoro, oltre alle migliori condizioni conseguite, come stanze di coltivazioni ampie e ben preparate, un laboratorio loro e un rifornito team umano, guidato da quattro coltivatori con esperienza, che fra tutti hanno oltre 100 anni di esperienza nella coltivazione. È facile parlare e vantarsi, ma la realtà alle spalle di molte banche non conferma quanto dichiarato. Dopo questa visita, sono convinto che le autoILRUHQWL;;/QRQVLDQRXQFRQFHWWR di marketing, ma che siano davvero molto grandi. Ho osservato per otto anni come Dinafem ha portato avanti un lavoro serio, intenso e meticoloso. Il risultato può essere verificato da qualsiasi coltivatore, SHUFK« OH DXWR ILRUHQWL ;;/ VRQR qui per rimanere a lungo. 27 RISCIACQUO IN IDRO Leggo il programma di nutrizione sulle confezioni dei fertilizzanti, ma non ci sono informazioni sul risciacquo con acqua fra una somministrazione e l'altra. Sono preoccupato per l'accumulo di nutrienti. Devo sciacquare le radici solo alla fine del programma di nutrizione? Steve M. Ci sono vari motivi per cui bisogna risciacquare i sistemi idro fra una somministrazione e l’altra di nutrienti. Il primo è quello di proteggere le piante dall’accumulo di alghe e di altri microbi che possono intasare le tubature per il gocciolamento e creare anche un ambiente ospitale per i patogeni. Il secondo motivo, come dici, è quello di risciacquare la soluzione acqua e nutrienti vecchia. Questo previene l’accumulo di sali. Mentre queste sono verità riconosciute nella pratica, ci sono altri aspetti da considerare, prima di pianificare i propri compiti. Controlla le radici delle piante. Sono bianche e in salute? Sembrano forti? Se le radici sono pulite e non hanno infezioni, è ovvio che la sterilità o il mix microbico nella soluzione acqua e nutrienti va bene per le radici. Di rado ho individuato l’accumulo di sali all’interno dei serbatoi in idroponica, quando li ho risciacquati fra una coltivazione e l’altra, quindi non penso che debbano essere risciacquate per questo fra una somministrazione e l’altra di nutrienti. Potrebbe essere un residuo d’acqua rimasto nei contenitori o nei serbatoi, ma si tratta di una quantità così esigua che praticamente non avrà effetto sulla PPM se i vasi hanno dimensioni adeguate. GOCCIOLAMENTO COSTANTE ALTEZZA DELLA RETE SCROG Quale dovrebbe essere la distanza fra la base della pianta e la rete SCROG? spostato le piante outdoor, l’alba è stata alle 5:33 circa e l’imbrunire alle 21:01. Il periodo di buio è stato di 8 ore e 33 minuti e il periodo di luce di 15 ore e 27 minuti. Per mantenere le piante in fase vegetativa, è più probabile che un regime con un periodo di buio massimo di 8 ore funzioni. Più in là nel mese, il periodo di buio si abbassa a meno di 8 ore e le piante hanno meno probabilità di invertire la tendenza. Ci sono varie cose che puoi fare per assicurarti che il tuo lavoro non vada perso quando pianti presto. Comincia con i semi e cloni sottoponendoli a 18 ore di luce e non a luce ininterrotta. Oltre alle varietà che hanno diversi periodi di tempo critici, ossia il numero di ore di buio necessarie alle piante per passare in fioritura, esse rispondono anche a un aumento improvviso di buio, anche quando è più breve del periodo di tempo critico di buio di cui di solito hanno bisogno per passare in fioritura. Il cambio da zero ore di buio a oltre otto ore di buio favorisce questo passaggio. Quando si pianta presto, è consigliabile interrompere il periodo di buio varie volte ogni sera durante le prime settimane. Ogni volta che le piante vengono illuminate, ricominciano il conteggio del buio. Se non sono mai stati sottoposte a un lungo periodo di buio, continueranno a crescere in vegetativa. Un mese più tardi, il 10 giugno, il periodo di buio è passato a 7 ore e 40 minuti, un periodo abbastanza breve per promuovere la crescita vegetativa. Questo può essere fatto utilizzando fonti fluorescenti bianche con un timer. Le lampade devono essere accese alcuni minuti due volte di notte. Anche una torcia o una fonte LED possono essere utilizzate e vanno bene sia luce bianca sia luce rossa. Pianta qualche settimana più in là. Il clima più caldo e il periodo di buio più breve favoriranno una crescita vigorosa. Timmy, CSCROG significa Screen of Green: Le piante vengono guidate per crescere orizzontalmente su una rete. Tutti i rami vengono mantenuti alla stessa altezza, in modo che tutti i punti delle cime lungo i rami stiano alla stessa distanza dalla luce. Sono illuminati in modo più omogeneo rispetto alle piante che crescono verticalmente. Le piante continuano a crescere in modo vegetativo finché il canopo non è ricoperto in prevalenza da vegetazione. Per convogliare le piante vengono potate le punte in corrispondenza della quarta, quinta e sesta serie di foglie. La pianta fa crescere due rami per sostituire la corona e alcuni dei rami inferiori guadagnano energia e non sono soggetti agli effetti dell’auxina che inibisce la crescita, precedentemente rilasciata dalla cima superiore. In assenza di dominanza apicale, tutti i rami continueranno a crescere e dovranno essere attaccati alla rete, altrimenti inizieranno una crescita verticale. Eliminando le punte di crescita, i rami si divideranno, ricoprendo la rete in modo più rapido e più completo. L’altezza della rete varia a seconda della tecnica che si decide di utilizzare per dividere i rami, ma anche dalla varietà. Le varietà di indica possono essere coltivate con rete SCROG a una distanza di circa 15-20 cm dalla parte superiore del contenitore. Le varietà di sativa si allungano un po’ e l’unità SCROG viene posta a un’altezza di 38-50 cm. FIORITURA PREMATURA QL’estate scorsa ho coltivato outdoor. Ho iniziato con 30 semi di 8 varietà diverse sotto fonti fluorescenti per 24 ore a gennaio. Sono diventate alte 1,22 m con una breve distanza intermodale. Mentre crescevano in vegetativa, ne ho estratto due serie di cloni. La prima serie è ora alta 5 cm e la seconda 15,24 cm. Le ho spostate outdoor a 42° di latitudine all’inizio di maggio e le ho messe in contenitori da 94 e 113 litri. Il problema che ho riscontrato è che hanno iniziato la fioritura non appena le ho messe all’aperto e le piante di sativa sono state maggiormente colpite rispetto a quelle di indica, ma in entrambi i casi è avvenuto. All’inizio di giugno sono ritornate in vegetativa. Il problema è che maggio è andato sprecato per quanto riguarda la crescita delle piante. Non voglio che succeda di nuovo la prossima stagione. Devo tenerle illuminate di notte e per quanto tempo? Devo spostare la mia coltura indoor di backup sotto una fonte di luce per 24 ore? Hai altri suggerimenti? John D. Il 42° parallelo attraversa il terzo settentrionale degli Stati Uniti e include Yreka (California), Chicago, Erie PA e Springfield MA. Il 10 maggio, più o meno quando hai Ho un piccolo sistema idroponico a goccia, da 24,5 litri e utilizzo pellet di argilla hydro corn. Il ciclo d’irrigazione è ogni 6 ore e va avanti circa un’ora. Più spesso 28 faccio andare l’acqua, meglio stanno le piante. Devo accendere le pompa dell’acqua a pieno regime perché il gocciolamento sia costante? Mark, Il gocciolamento dell’acqua sui pellet di argilla hydro corn forma un sottile strato d’acqua sulla loro superficie. Al contempo, c’è moltissima aria che contiene ossigeno nell’area fra le pietre e le radici hanno quindi accesso sia all’ossigeno contenuto nell’aria che all’acqua sulla superficie delle pietre. Se le piante crescono di più quando scorre l’acqua, mi sembra ovvio che sarebbe bene che il flusso fosse costante. CORTECCIA RADICOLARE STRAPPATA Coltivo outdoor nella California Settentrionale. Ho perso 2 o 3 di 12 piante a causa del fatto che lo strato esterno delle radici è stato strappato 2,45-7,62 cm sotto la superficie del terreno, fino a che le piante non si sono avvizzite. A questo punto, la pianta era andata persa. Penso che il problema sia dovuto alle formiche che hanno mangiucchiato lo strato esterno della radice. Tutto quello che ho letto, compresi i tuoi libri, afferma che le formiche non impattano direttamente sulle piante e di rado le ho viste a livello del terreno, ma ce ne sono all’interno. Uso della terra diatomacea sulla superficie del terreno con regolarità, ma non mi ha permesso di prevenire questo danno. Ti sarei grato se avessi qualche soluzione per risolvere il problema. Alex, La terra diatomacea non risolverà il problema, perché le formiche vengono in superficie raramente e quindi non la incrociano. Quando diventa umida, alcuni punti si ammorbidiscono. È possibile repellere e uccidere le formiche usando cannella e olio di cannella. È utilizzata in alcuni pesticidi per questo scopo. La polvere e l’olio non hanno effetto, o quasi, sulle piante e sono considerati un pesticida organico adatto all’uso sui prodotti commestibili. Potete acquistare la cannella in un mercato qualunque e l’olio nei punti vendita di alimentazione sana. Per utilizzare la polvere, miscelatela in acqua con un frullatore, oppure scuotetela all’interno di un barattolo. Io ne uso un cucchiaino pieno in una pinta d’acqua, ma si può variare la ricetta. Versate la miscela in prossimità delle radici se state proteggendo le piante nel terreno. Un altro modo per utilizzarla è quello di nebulizzarla sul terreno o sui nidi delle formiche, come anche sui cumuli di terra che formano e mischiarla poi nel mix della terra. È probabile che le formiche se ne vadano. L’olio è estremamente concentrato e dovrebbe essere usato solo all’1%, altrimenti potrebbe danneggiare le piante, soprattutto se hanno ferite provocate da insetti Sistema SCROG. Vista dall’alto. L’intera coltura è riempita dal canopo alla stessa altezza, pertanto tutte le cime ricevono all’incirca la stessa quantità di luce e raggiungono le stesse dimensioni. Immagine di LBH. Sistema SCROG (screen of green). Vista dal fondo. Notate come tutti i rami della pianta siano legati alla rete. Questo previene la dominanza apicale, in modo che tutte le cime crescano raggiungendo la stessa dimensione. Immagine tratta da growingmarijuanatips.com e Nebula Haze Sistema SCROG. Primo piano della rete. Queste cime stanno per raggiungere la rete e stanno per essere legate. Immagine di DeewMan. Want to enjoy buds like this? Strain: White Satin by Mandala Seeds Big Book of Buds Greatest Hits Brand New Book by Ed Rosenthal The Big Book of Buds series has been the connoisT sseur’s reference guide to the best marijuana strains ffrom r the world’s greatest breeders. Ed Rosenthal is the most high-profile advocate for marijuana rights during the last 40 years. “Ed Rosenthal holds the distinction of turning more people on to pot than Cheech and Chong.” -- Tommy Chong Now get ready for the Big Book of Buds—Greatest N Hits, a compilation of the premier strains that have H appeared in the four volumes. Read about these a a award-winning w strains – then grow them in your garden. “Mr. Rosenthal is the pothead’s answer to Ann -BOEFST+VEHF+VEZ.BSUIB4UFXBSUBOEUIF Burpee Garden Wizard all in one.” --The NY Times t t7BSJFUJFTGSPNUIFNPTUSFTQFDUFEHVJEF t&TTFOUJBMJOGPSNBUJPOGPSDPOTVNFSTBOEHSPXFST t t t4UVOOJOHQIPUPTUIBUCSJOHZPVSJHIUJOUPUIFHBSEFO “JUST SAY NO TO PESTS” German edition now available! 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Di solito si verifica quando l’umidità supera il 55%. L’oidio ha maggior probabilità di germinare quando l’umidità è elevata, ma riesce anche a vivere in condizioni inferiori di umidità potrebbero essere dei roditori. Probabilmente il modo migliore per combattere la maggior parte dei roditori è quello di utilizzare uno spray o una soluzione a base di menta piperita, poiché l’ odore li repelle. Prepara una soluzione all’1% e versala delicatamente a pioggia sul sistema radicolare. Se ci sono roditori, soprattutto topi, in questa zona, cercheranno un’altra area da attaccare. Le serre proteggono le piante da diversi fattori creando condizioni controllate. Nelle aree a elevata umidità, una serra a circuito chiuso con deumidificatori può mantenere l’umidità al 50%. 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Il 60% dei soci consiglieri sono agricoltori e il restante 40% sono attivisti. Siamo nel solco di Assocanapa che da sempre è stata il nostro riferimento e che ci ha assistito nei primi passi. Le attività che svolgiamo sono di promozione della canapa a 360 gradi: diffondere la sua coltivazione ed il suo impiego nei vari settori produttivi, stimolare e sviluppare la ricerca per agevolarne la coltivazione e l’impiego dei suoi prodotti, promuovere la canapa come risorsa ecologica nel settore dell’agricoltura, dell’energia, del tessile, della carta, della bioedilizia, come farmaco e alimento e sostenere la lotta contro l’inquinamento mediante l’utilizzo della coltivazione di questa pianta. Quanti ettari di canapa coltivate e con quali finalità? Nella provincia di Piacenza la scorsa annata siamo passati da 4 a 30 ettari per seme e per uso terapeutico. Grazie ai suoi infaticabili soci CANAPIACE ha consentito la meccanizzazione della raccolta delle infiorescenze con la costruzione di un prototipo, una macchina pioniera, che secondo me potrebbe consentire la nascita della industria del CBD e delle estrazioni su scala industriale. Nel 2015 il prototipo ha raccolto 20 ettari di varietà che raggiungevano i 5 metri di altezza. Nel 2016 ci è stato richiesto da molte associazioni e agricoltori ed ha raccolto 10 ettari in Emilia Romagna partecipando ad una sperimentazione finalizzata al miglioramento e alla messa in produzione di un modello definitivo. E’ possibile vedere il prototipo in azione sul sito di CANAPIACE o cercando su Google: CANAPIACE TRAILER. Come si può aderire o consociare? Chiunque fosse interessato può contattarci e programmare con noi la prossima campagna, il prototipo si adatta a qualsiasi trattore e lavora su pendenze e terreni di ogni tipo, raggiunge piccoli appezzamenti in montagna e taglia 1.000 metri quadrati all'ora con piante di canapa di non oltre 4 metri di altezza. Per altezze superiori, fino a 6 metri, i tempi raddoppiano. In questo modo diamo la possibilita di raccogliere ed essiccare velocemente le infiorescenze da destinare al mercato delle estrazioni industriali ed alla profumeria o alle infusioni: mercati nascenti che potrebbero essere i nuovi settori a dare forti impulsi al mercato della canapa. non sono che i tricomi estratti a freddo meccanicamente. I tricomi di CANAPIACE hanno 0,3% di THC e oltre 12% di CBD e rappresentano il primo haschich senza THC messo sul mercato in forma di monete, le vecchie lire, pressate e chiuse in un contenitore trasparente per collezionisti. Tutte le analisi e le produzioni relative al miglioramento genetico ed a nuovi prodotti vengono realizzate in Spagna dove è possibile fare ricerca e sviluppo e dove abbiamo autorizzazioni che ci consentono di produrre cose che in Italia è impossibile fare. In un futuro molto prossimo il nostro scopo è di ruscire a produrre sia varietà registrate sia varietà terapeutiche con alto contenuto di THC seguendo gli standard GMP [NDR. GeneralManagment practices]. E a parte l’impegno industriale su cosa vi focalizzate? La vostra sede è in un maginifico castello che ospita una Oltre all’impegno sulla canapa industriale terapeutica operiamo per chiudere localmente la filiera alimentare. Grazie a donazioni ed autofinanziamento ci siamo dotati dell’impianto di essiccazione e pulitura del seme. Il seme dei soci viene unito in lotti, spremuto e macinato presso il fantastico frantoio della vicina associazione AGRICANAPA con cui abbiamo accordi per la condivisione di dati e tecnologie. Produciamo olio e farina di grande qualità e con ottime rese. A partire dal 2012, durante i primi due anni di attività, abbiamo creato la filiera a km zero in provincia e collaborato con università ed enti internazionali impegnati nella ricerca sulla canapa. Attualmente è in atto un progetto internazionale con l’associazione di studio sui cannabinoidi LA DAMA [Spagna] per il miglioramento delle varietà registrate. Abbiamo cosi prodotto XQD)HOLQDFRQ7+&LOOLPLWH europeo) che conterrà il 12% circa di CBD. Avete anche altri prodotti particolari? Beh, un’altra assoluta innovazione di CANAPIACE sono i tricomi. Il più antico e snobbato metodo di conservazione e consumo della canapa, il famoso hashisch, infatti, altro stupenda collezione di tessuti di canapa, ci racconti un pò? Esatto, da circa 20 anni, Dario Bettassa storico attivista antipro e instancabile ricercatore e collezionista, raccoglie porta a porta e nei mercatini tutti i manufatti in canapa che trova. Specialmene al sud, Napoli, Caserta, Salerno e mettendo insieme oltre 10.000 manufatti che rappresentano la storia di un’industria scomparsa, un’ imbattibile eccellenza italiana, un mondo e un'industria perduti che noi vogliamo rievocare e rivalutare con l'ambizione di farlo tornare attuale. A noi interessa far sapere quello che abbiamo perduto! Questo modello industriale può tornare in auge ed il rinato interesse verso le fibre vegetali eco-friendly rappresenta una ghiotta occasione per il settore della moda, ma anche per il militare ospedaliero e dei tessuti antibatterici. GK Forza della Natura! Fertilizzante naturale dagli pipistrelli 34 CANNABIS FAIR Cultiva 2016: cannabis imperiale La Piramide di Voesendorf, alla periferia di Vienna sembra dall'interno un giardino dell'Eden. Siamo all'interno di un albergo termale con una sala espositiva di 9000 metri in vetro ed acciaio, alta 40 metri, che sorge a ridosso dei centri commerciali e ben collegata con l'Opera all'inizio del popolare Naschmarkt. Alla bellezza faraonica si aggiunge la personalità gentile e competente di Harry Schubert e del suo staff , si può facilmente comprendere come le piante di canapa in fiore a pochi chilometri dalla sede dell'Ufficio Droghe e Crimini dell'ONU dimostrano come le alternative alla guerra alla drogha sono sempre di Enrico Fletzer più presenti anche nella timida Europa. Gli inglesi chiamano con una definizione piuttosto azzeccata gli orientamenti troppo ottimistici “i sogni della pipa”. In effetti il clima che regna alla Piramide tra gli show culinari, le birre e le canne è particolarmente eccitante ma è soprattutto la parte convegnistica che ha dato il senso di maturazione e di un pensiero complessivo che unisce la scienza, la cultura e la politica di questa meravigliosa pianta. Anche a Vienna, nonostante il ritardo europeo, la maturazione avvenuta in vent'anni di rivoluzione della canapa dimostra, per dirla con Rilke, come il futuro si manifesti in noi prima ancora che accada. In questo caso parlano da sole le lussureggianti piante di cannabis dell'Ambasciata della Canapa che dalla centralissima Mariahilferstrasse, dove sono esposte con uno speciale permesso delle autorità, erano state trasferite a Cultiva, dove anche quest'anno sono state presentate molte novità nel settore grow. Dove la coltivazione a led sta prendendo piede, anche con una qualificata presenza italiana – con i prodotti di altissima qualità proposti dai livornesi di MK gardening – fino a modelli a prezzi low cost. Da segnalare la sempre più palpabile diffusione medicinale e nutraceutica del CBD, medicina con un excursus sui recettori endocannabinoidi e sull'utilizzo terapeutico di THC e CBD. Quest'ultimo componente non psicoattivo e legalmente disponibile in molti strain di canapa sia industriale che ricreazionale, è ora sotto l'attacco di Big Pharma, che lo vorrebbe monopolizzare come già avvenuto in Gran Bretagna. Una mossa che sottrae un bene comune all'uso non proprietario. E che dire dell'utilizzo terapeutico del THC? Secondo Grotenhermen, si assiste in tutto il mondo ad un aumento esponenziale delle persone che si curano con la cannabis, tanto che se i trend di paesi più liberali come Israele o Paesi Bassi dovessero coincidere con le coorti di paesi più popolosi, il consumo terapeutico potrebbe e dovrebbe coinvolgere milioni di cittadini e non poche migliaia. dove che secondo i piani del governo si dovrebbe seminare quasi metà del paese a canapa. Ma anche con il suo milione di ettari questo paese produce In mezzo al mondo delle associazioni, da segnalare lo stand condiviso con Encod dai CSC austriaci con la centro ODORWWDGL:LOOL:DOOQHUXQFRPEDWWLYR camionista di Salisburgo che é stato prosciolto per aver difeso la sua necessità di curarsi. A Salisburgo il CSC dei pazienti sta per aprire in pieno centro cittadino una sede monumentale. Ma è noto come sia la Germania ad aver il 50% dei semi importati nella UE. Ma alla fiera si sono incontrati anche i combattivi collettivi di pazienti tedeschi ed austriaci. Il dottor Franjo Grotenhermen, esperto di fama mondiale che è stato accolto da una platea incredibilmente tesa ed attenta, si è prodotto in una affascinante esposizione dello stato dell'arte della ricerca e delle applicazioni della cannabis in concesso ad un paziente di Mannheim la libertà di coltivare. Deutschland über Alles? Forse sì perché la Germania, rappresentata dal giornalista e paziente Michael Knodt è diventata in questi mesi la frontiera più avanzata della lotta per il diritto alle cure portata avanti da pazienti tenaci e coraggiosi, una cosa non sempre possibile per dei malati. Anche in questo caso la lotta paga. che è stato recentemente sottoposto ad alcuni vincoli merceologici in Gran Bretagna e nella Repubblica Federale di Germania. Cultiva ha ospitato incontri molto importanti che hanno consentito anche di fare un bilancio della rivoluzione iniziata venti anni fa con “la riscoperta della utile canapa-cannabismarijuana” del mitico Jack Herer, il giornalista della Taz Mathias Broeckers e il direttore del Nova-Institut Michael Carus che si fecero promotori del ritorno della pianta utile nell'era moderna. Un libro che era uscito in Italia per Parole di Cotone ma senza l'imprescindibile appendice scientifica e con gravi ricadute per i primi pionieri nel nostro paese. A Vienna il dr. Carus ha ripercorso la situazione della canapicoltura industriale europea, che con oltre 25.000 ettari in continua crescita si è polarizzata sulla produzione di materiali plastici e pannellature industriali utilizzate per un 10-15 % nelle automobili di lusso tedesche assieme ad altre fibre rinnovabili. Da segnalare un significativo aumento della produzione alimentare di cui l'Italia va giustamente fiera. Sottolineando la sostanziale irrilevanza del settore tessile molto sviluppato invece in Cina, CANNABUSINESS 36 Hesi è pronta per il futuro AZIENDA FAMILIARE DIVENTA ATTORE GLOBALE IN VENT’ANNI Quello che ebbe inizio come esperimento nel 1996, con una vasca da bagno e un mixer, è diventato un produttore internazionale all’avanguardia di fertilizzanti di prima qualità, a prezzi comunque accessibili. Henk (He), esperto in materia di affari, e Siglinde (Si), laureata in biochimica, costituiscono un forte binomio già da quei primissimi esperimenti nel bagno. Avviata come un’azienda a conduzione familiare coesa, in Hesi si percepisce ancora oggi la stessa atmosfera in cui professionalità e cortesia sono perfettamente in equilibrio. Dopo vent’anni e quattro traslochi, adesso Hesi ha trovato un bel posto che offre prospettive per il suo fatturato tuttora costantemente in aumento. “Possiamo andare avanti per altri due anni”, scherza Henk facendo l’occhiolino. Una precedente impresa metallurgica a Kerkrade nel Limburgo olandese si è rivelata il luogo ideale per affrontare con fiducia i prossimi anni. Questo era necessario con urgenza, perché la domanda aumentava con tale forza che l’azienda rischiava di bloccarsi per mancanza di spazio. “Adesso abbiamo clienti che ordinano container pieni, e questo non era più possibile”, spiega Henk. E anche se il nuovo luogo si trova a soli quattro chilometri dal precedente, un trasloco di portata tanto ampia è simile a un’operazione militare. Si dovevano richiedere un’infinità di autorizzazioni, le cose andavano perse, i macchinari venivano smontati e poi ricostruiti, l’allacciamento alla rete idrica arrivava in ritardo, e così via. Dovevano avvenire ristrutturazioni di ogni genere, nel frattempo, per adattare lo stabile, perfezionandolo per una catena di produzione ingegnosa. Mentre i consumatori continuavano a usare i prodotti Hesi come se niente fosse e le scorte diminuivano, la produzione rimase ferma per una settimana, ma FARE TUTTO INTERNAMENTE È L’UNICO MODO PER GARANTIRE I NOSTRI ALTI STANDARD QUALITATIVI nonostante quel periodo abbia fatto venire a Henk molti capelli grigi, è valsa sicuramente la pena di affrontare tutto lo stress. Hesi era conosciuta per essere l’azienda più veloce nel settore, e questa situazione potrà solo migliorare con il nuovo luogo, si aspetta Henk. “Con 5.000 metri quadrati abbiamo uno spazio tre volte superiore a prima, per cui ora la produzione procede in maniera molto più efficiente e snella, proprio come la divisione del lavoro”. Azienda familiare Hesi ha sempre seguito il proprio corso. Questo vale in primo luogo per la gestione quotidiana dell’azienda. Henk afferma: “In realtà la nostra è sempre rimasta un po’ un’azienda familiare. Il I fondatori di Hesi, Henk e Siglinde, nell’immenso capannone di produzione di 5.000 m2. 90% del nostro personale è dipendente da molto tempo. Da noi l’aspetto sociale è forse un po’ più importante che altrove. Non si tratta solo di guadagnare, piacere e divertimento nello svolgere il lavoro sono altrettanto importanti”. Questa tenacia si riflette anche nell’assortimento: in un settore in cui consumatore e venditore perdono spesso la visione d’insieme in una serie infinita di prodotti, Hesi si concentra da sempre sull’essenziale. “Abbiamo sempre avuto un assortimento relativamente limitato, che per i negozi comporta il vantaggio di non dover investire capitali enormi”, spiega Henk. “Alcuni produttori tengono 45 prodotti, 32 dei quali in realtà sono superflui: ruota tutto intorno al marketing”. Un assortimento limitato ha anche un vantaggio pratico: garantisce un indice di rotazione elevato. “Con un assortimento molto vasto ci sono sempre prodotti che vanno meno bene, e allora gli articoli possono scadere, il che naturalmente è un male per la propria reputazione. A noi non è mai capitato di avere questi problemi nei vent’anni che sono trascorsi”. Hesi reagisce con moderazione al battage pubblicitario e alle tendenze della moda; i nuovi prodotti vengono aggiunti all’assortimento soltanto se la biochimica aziendale Siglinde, dopo averli testati in modo approfondito, ha dimostrato che hanno davvero un valore aggiunto. Così Hesi ha aggiunto uno stimolatore della crescita e della fioritura solo nel 2014, un prodotto con cui la concorrenza riempie gli scaffali dei negozi già da almeno dieci anni. Henk sottolinea che Hesi adotta uno standard qualitativo molto alto, quindi le materie prime usate sono quasi esclusivamente di qualità ‘food grade’. Malgrado tutto ciò, Hesi fa parte del segmento più economico del mercato. Stile e identità aziendale riconoscibili Nel mondo delle imprese si pensa spesso che sia necessario trasformare lo stile e l’identità aziendale a intervalli di pochi anni ma Hesi non ne vede l’utilità. Benché l’azienda disponga di un proprio reparto di progettazione, le sue etichette hanno lo stesso aspetto fin dall’inizio, e nonostante alcuni forse lo ritengano un po’ antiquato, non si può negare che vada a vantaggio della riconoscibilità dei prodotti, spiega Siglinde. “Facciamo marketing solo partendo dal nostro modo di sentire”. Tuttavia esiste anche una ragione molto concreta per cui Hesi è restio a introdurre modifiche di rinnovamento esteriore. “Per esempio se ci presentassimo all’improvviso in Turchia con etichette nuove, le persone non si fiderebbero, le riterrebbero un’imitazione!”. Comunque Hesi poco alla volta comincia a credere che sia arrivato il momento di consolidarsi maggiormente nell’era digitale. Due applicazioni straordinarie hanno inserito Hesi, in un colpo solo, nell’ambito della telefonia mobile, vedere il riquadro per i dettagli. Poi c’è anche il sito Internet, che ormai ha fatto il suo tempo. Anche in questo campo sono in corso grandi cambiamenti: non dimenticate di 37 controllare il sito hesi.nl interamente rinnovato all’inizio del prossimo anno. Espansione internazionale L’elenco dei Paesi in cui i prodotti Hesi sono venduti è impressionante. Ne citiamo solo alcuni al di fuori dell’Europa Occidentale: Cile, Canada, Giappone, Iran, Israele, Turchia, Russia, Ucraina... L’Australia è l’unico continente in cui Hesi non fa consegne. Henk evidenzia nelle parole che seguono l’importanza dei distributori per il successo di Hesi. “Noi forniamo i prodotti solo tramite punti vendita all’ingrosso, perché sono stati loro a renderci forti”. È fondamentale avere una presenza strategica sui mercati più importanti, sono consapevoli Henk e Siglinde. Partendo da quei luoghi è possibile ampliare le proprie attività e rendere disponibili i prodotti in nuove aree. Tuttavia questa espansione internazionale non è priva di ostacoli. “S’incontrano le cose più strane quando si tratta della certificazione per l’esportazione”, dice Siglinde. “In Russia erano state richieste misurazioni di radioattività e in primo luogo era stato necessario coltivare i cavolfiori e le patate con i nostri prodotti, prima che fossero convinti, trascorsi due anni e mezzo, che fosse sicuro”. Ma alla fine chi la dura la vince. “Siamo uno dei pochi nel nostro settore ad avere la certificazione per la Russia”, dice Siglinde orgogliosa. Osmosi È arrivata l’ora di una visita guidata della fabbrica. Le macchine riempitrici e i miscelatori sono disposti strategicamente nell’ingresso immenso, in modo tale che la produzione segua una linea logica. Un sollievo dopo la situazione precedente, quando le scorte dovevano essere trascinate periodicamente da una parte all’al- tra e poi rimesse al loro posto per creare un po’ di spazio. La base di tutti i fertilizzanti Hesi per le piante è formata da un impianto di trattamento dell’acqua che riesce a produrre 18.000 litri a notte di acqua neutra ottenuta con osmosi inversa. Henk spiega: “Partendo da un’acqua con EC pari a 0 non dipendete da tutto quello che il vostro fornitore del servizio idrico può aver lasciato nell’acqua del vostro rubinetto”. Mentre in precedenza si usavano cisterne da 1000 litri, adesso gli ingredienti sono miscelati in cisterne da 4000 e 5000 litri, vale a dire ovviamente che è possibile potenziare in modo significativo la capacità produttiva. Quando il prodotto ha avuto l’autorizzazione passa alle macchine riempitrici. Nonostante il rigoroso controllo di qualità, fra tutte le partite di fabbricazione in eccedenza si prendono anche altri campioni, che sono immagazzinati nel caso in cui dovessero arrivare dei reclami. “Questo consente di accertare rapidamente se qualcosa non è andato per il verso giusto nella produzione, una circostanza che peraltro non si è mai verificata in vent’anni”. Con tanti clienti così lontani dall’azienda verrebbe da pensare che sia più semplice ed economico fabbricare i prodotti all’estero, o spedire le merci sfuse e riempirle altrove. Una cosa del genere, comunque, è impensabile per Henk. “Poi se fai così, non hai più alcun controllo sul prodotto. Chi mi assicura che altrove qualcuno non aggiunga altra acqua alla soluzione rovinando quindi la nostra reputazione? No, continueremo a fare tutto internamente, dato che è l’unico modo per garantire i nostri alti standard qualitativi”. www.hesi.nl Guida professionale con le app di Hesi Con due applicazioni Hesi lo scorso maggio è entrata nell’era digitale della telefonia mobile. L’applicazione Dynamic Nutrients accompagna il coltivatore dal seme fino al raccolto. Dopo aver inserito i dati di base del vostro progetto di coltivazione, l’app vi dice, per esempio, quando e quanto innaffiare, quali alimenti devono essere somministrati e con quale dosaggio in ogni fase della coltivazione. Questa app rende molto più semplice la coltivazione sia per i coltivatori esperti, sia per i principianti, e aiuta a evitare che vi dimentichiate di intervenire nei momenti importanti. Hesi Plant Hero, la seconda app di Hesi, fa un grande passo avanti e mette i coltivatori in contatto diretto con i professionisti della Wageningen University, l’istituto superiore di agricoltura e ricerca rinomato a livello mondiale. Potete rivolgere loro qualsiasi domanda tecnica che vi viene in mente sulla coltivazione. Hesi Plant Hero deve svilupparsi fino a diventare una banca dati in continua crescita di conoscenze nell’ambito della coltivazione. Entrambe le applicazioni funzionano sia su Android sia su iOS (Dynamic Nutrients arriverà a metà gennaio su iOS) e, per garantire la privacy, non utilizzano la vostra localizzazione. Entrambe le app sono disponibili in cinque lingue (inglese, francese, tedesco, italiano e spagnolo). SuperVit conquista il mondo delle orchidee A livello mondiale il prodotto SuperVit di Hesi è già da anni una costante fissa per un gran numero di coltivatori, assicurando piante visibilmente più vitali e con uno sviluppo migliore. Inoltre SuperVit è efficace a dosaggi veramente bassi e quindi è molto conveniente da usare. Il complesso ingegnoso di vitamine, amminoacidi e altre sostanze nutritive agisce a livello cellulare da propellente per tutto quello che cresce e fiorisce. Comunque Hesi è stata piacevolmente sorpresa quando un’associazione locale di coltivatori di orchidee ha contattato l’azienda. È emerso che il club di appassionati aveva sbaragliato la concorrenza in un concorso nazionale relativo alle orchidee, grazie a SuperVit. Questo ha dato spunti di riflessione all’alchimista Siglinde di Hesi. Il risultato ottenuto è Hesi OrchiVit, un nutrimento completo per le orchidee, che in sostanza è SuperVit con steroidi. Nel frattempo quella che lei considera la sua “creatura preferita” ha avuto un successo enorme soprattutto in Germania fra le persone che coltivano per hobby e i coltivatori professionisti della pianta ornamentale esotica. www.orchidsfertilizer.com INTERVIEW 39 Lavorare in una seedbank Quattro chiacchere con un breeder che ha fondato una seedbank In questo numero ho voluto pubblicare un'intervista recente fatta ad un personaggio conosciuto in Spagna. Nella sua vita ha fatto di tutto, sempre accompagnato dalle sue enormi canne. Quando ci siamo incontrati ad un tavolo di un cannabis club di Barcellona era appena tornato dalle Canarie, dove prova le sue varietà outdoor. La conversazione è stata piacevole, come quando si commenta un buon vino in enoteca, ma noi eravamo davanti a una Super Lemon Haze ben coltivata. Passiammo però subito all'intervista, tradotta e riarrangiata da me, per saperne di più sulla vita di un breeder e su quali sviluppi ha per noi consumatori ludici il di CBG / Foto cortesia Dinafem breeding del futuro. SSIT: Presentati ai lettori di SSITA. Mi presento con il mio nome, sono Carlos e vengo da Madrid. La mia vita è in giro per la Spagna, ho fondato una seedbank nel 2008 e da allora viaggio costantemente ricercando varietà, scambiando semi... Come sei entrato nel mondo cannabico? Quando nasce la tua passione per la cannabis fino ad arrivare a farne la tua vita? Quando ero un ragazzino uscivo da scuola prima dei miei amici e dovevo aspettarli nel parchetto davanti all'istituto. Così potevo fumare una canna aspettandoli sulle panchine in compagnia dei miei compagni di classe. Da quel rituale ne nacque subito una passione che coinvolse la scuola. Quell'anno quasi ci bocciarono tutti! Da allora sono un amante dll'erba, mi ha accompagnato in ogni momento della mia vita e in ogni situazione è stata al mio fianco. Una seedbank è il modo che ho di portare avanti la mia passione e ciò in cui credo. Una storia travagliata che però ti ha dato una grande passione che ti ha portato fino ad oggi. Parlaci della tua seedbank, quanti siete nello staff? Dove lavorate? Abbiamo un ufficio a Madrid dove impacchettiamo i semi e conserviamo le vecchie generazioni di semi a temperatura controllata, dentro a dei frigoriferi dedicati ai semi. Sono come delle celle frigorifere in miniatura, con il controllo dell'umidità e della temperatura costante, dove i semi si mantengono germinabili per diversi anni. Siamo in tre persone: un addetto ad impacchettare i semi, la nostra colonna portante la segretaria tuttofare cuoca-addettadellepulizie ed io, il breeder. Alle fiere andiamo sempre con amici e amici di amici ad aiutarci con i picchi di clienti o con gli stranieri. Devo ringraziare la mia passione, la stessa che sono riuscito a trasmettere ai miei collaboratori e che ci manda avanti ogni giorno, anche quando il gioco si fa difficile. Quante e quali varietà offrite a catalogo? Abbiamo a catalogo sedici varietà disponibili tra le autofiorenti e le classiche di sempre. Non facciamo semi regolari perché ho voluto questa impostazione sin dall'inizio. Credo che i semi femminizzati siano una grande innovazione, indispensabile per chi coltiva in spazi ridotti come nei growbox o per chi ha la possibilità di coltivare in idroponica e non vuole dover rimuovere le radici di eventuali maschi in principio di fioritura. In più ho sempre pensato ai coltivatori di guerrilla che, senza rinunciare al vigore di un seme, possonocomunque piantare femmine sicure. Chi dice che i semi femminizzati producono meno o sono meno buoni è invitato a provare le mie varietà e si renderà conto di non aver mai pian- tato un buon femminizzato. Le varietà autofiorenti sono tre e sono una haze autofiorente da 75 giorni e due indiche molto potenti e più brevi. Provengono ovviamente da degli incroci di ruderalis che hanno portato il tratto autofiorente. Le varietà classiche invece sono tredici, anche loro suddivise tra più sative e più indiche. In mezzo a tutti gli ibridi sono tre le sative haze e le altre sono quasi tutte indiche, per finire con le kush che sono le due più indiche e narcotiche che abbiamo. Quali sono le linee guida del breeding di cui ti occupi? Come e quali esemplari selezioni? Scelgo delle varietà produttive e che mi piacciano. Voglio che facciano le pannocchie di fiori e che siano buone. Il gusto è soggettivo, ma credo di avere un buon palato per le varietà più saporite, quindi quando scelgo tengo molto in conto il mio olfatto e come mi sembra alla fumata. Allora ti farò una domanda scontata: chi prova le varietà nuove? Nello specifico, come si diventa beta-tester? Ogni pianta di ogni giro viene raccolta, essiccata e pesata. Dopodiché si può passare all'assaggio. Sempre il primo tiro viene lasciato a me perché sono 40 il creatore delle varietà in questione, poi provano a ruota tutti i miei amici e le persone con cui condivido la mia vita. Il loro parere per me conta, anche se mi sento in dovere di scegliere da solo, secondo la filosofia della mia seedbank, che è anche la mia. re devono essere entrambi profumati se volete dei figli profumati. Qual è la tecnica che utilizzi per produrre i semi femminizzati? una pressione con un dito, se il seme si rompe significa che non è vitale e verrà quindi scartato. I semi che invece sono troppo piccoli ma sembrano maturi li lascio nei pacchetti di mix per Quali sono i caratteri che ricerchi tu e quali consigli ti sentiresti di dare ad un breeder alle prime armi? Hai qualche dritta o consiglio? La mia ricerca è orientata al gusto, vado sempre a scegliere piante molto profumate dal gusto nuovo. Quando ne ho poi selezionate diverse le provo e affino la ricerca includendo nella scelta anche la produttività sulla bilancia finché non ho un esemplare da chiamare "madre". Dalla madre faccio un auto IBL per avere semi femminizzati e maggiore stabilità garantita. I miei incroci invece sono il frutto di una accurata selezione di padre e madre, che devono essere dei genitori molto competitivi parlando di produttività. Dal primo giro di semi F1 ricomincio daccapo scegliendo le più gustose ed affinando secondo la produttività. Poi ne tiro fuori una madre e da lei produco i femminizzati di quella varietà. Così è come faccio i semi femminizzati. Un consiglio a chi vorrebbe iniziare a produrre incroci La mia tecnica è quella del STS, il metodo disponibile anche su internet. Quando cominciai io dovevi andare all'emporio di chimica a comprare gli ingredienti, oggi vendono online i kit per femminizzare tutto compreso. Io faccio revertire un clone di una femmina e la autoimpollino per produrre un IBL femminizzato ed avere una maggiore omogeneità genetica. In più control- OGNI PIANTA DI OGNI GIRO VIENE RACCOLTA, ESSICCATA E PESATA. DOPODICHÉ SI PUÒ PASSARE ALL'ASSAGGIO è senza dubbio quello di scegliere attentamente i genitori: devono essere entrambi molto produttivi se volete una varietà produttiva, oppu- liamo accuratamente i semi per evitare di impacchettare esemplari danneggiati o ancora immaturi. Il controllo è una sana schiacciata sul tavolo applicando NUOVA GENETICA DI FUSIONE! TANGIE GHOST TRAIN SPEDIZIONI VELOCI IN TUTTA ITALIA l'outdoor e li regalo alle fiere o alle coppe. Qualsiasi coltivatore sa che può nascere un grande esemplare anche da un seme piccolino. Dove si possono trovare i tuoi pacchetti? Come garantisci la tua filiera? I nostri semi sono reperibili su internet e in qualche growshop in Spagna. I nostri pacchetti sono tutti sigillati con un doppio sigillo di garanzia quindi in caso di manomissione sarebbe facile scoprirlo. Una delle nostre priorità è appunto la garanzia di freschezza che possiamo dare all'utilizzatore finale dei nostri semi. Fermo restando che sono semi da collezione, mi piace arrivino freschi ai collezionisti. Quindi sigilliamo con colla a caldo le provette di semi e apponiamo un nastro adesivo a sigillo della qualità sul tappo. La colla a caldo chiude la provetta impedendo all'umidità di entrare e di alterare i semi, aiutando a preservarne la germinabilità. NUOVA SEEDBANK IN UK: G-13 LABS! Partecipi a fiere, coppe o eventi cannabici dove incontri altri appassionati che coltivano le tue varietà? Si, sono sempre andato ad ogni coppa ed evento cannabico in Spagna a far girare i miei strain e a far conoscere la seedbank. Qualche coppa ci è stata dedicata quando è stata vinta con le mie varietà ma io no ho mai voluto partecipare ufficialmente a nessuna coppa. Alle fiere prendiamo uno stand in condivisione con dei nostri amici e andiamo a portare i nostri pacchetti con le varietà e le novità, se ci sono... Io vado personalmente perché in tutti questi anni mi sono fatto tanti amici e comunque ogni anno incontro tanti ragazzi che hanno coltivato le mie varietà. Spero di riuscire sempre a soddisfare i coltivatori che si rivolgono alla mia seedbank dandogli lo strain più indicato alle loro necessità. È una bellissima speranza, ti auguro si avveri sempre. Che sviluppi ha il breeding della cannabis ad uso ludico secondo te nei prossimi anni? La cannabis che fumiamo oggi è molto potente ma non credo sarà la cannabis di domani. Vedo bene le varietà al CBD, che hanno un effetto diverso dalle varietà a cui siamo abituati. Ci sarà sempre bisogno di cannabis potente, ma il sapore sarà sempre la caratteristica più importante che l'erba del domani dovrà avere. Sei stato gentilissimo, ti ringrazio di aver concesso a SSITA questa intervista di un breeder professionsita spagnolo. Grazie a Soft Secrets per il lavoro di controinformazione in Italia. Un paese dove la cannabis è ancora illegale e c'è bisogno di persone coraggiose a portare avanti la libertà della cannabis. PUOI RITIRARE SUBITO I TUOI ACQUISTI A MILANO PRESSO QUESTI STORE! 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Diversi parlamentari all’opposizione di Sinistra Italiana e di Possibile, ma anche alcuni deputati del Partito Democratico, avevano presentato un emendamento per creare un monopolio statale sulla cannabis, sulla falsa riga di quello che già vale per il tabacco, e destinare le entrate aggiuntive alla ricostruzione delle zone italiane coinvolte dagli ultimi terremoti. L’emendamento, ca va sans dire, è stato bocciato ma il tema legalizzazione sembra possa rimanere comunque nell'agenda istituzionale. di Giovanna Dark Coltivazione e vendita della cannabis sotto monopolio statale – come avviene per i prodotti del tabacco – e utilizzo delle entrate fiscali che ne deriveranno, fino a un limite massimo di 5 miliardi, per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale e gli aiuti alle popolazioni terremotate. Questo il sunto dei due emendamenti presentati lo scorso 20 novembre alla commissione Biliancio alla Camera, in occasione della discussione propedeutica alla legge di stabiliW¢ΖGHSXWDWLRSHUPHJOLRGLUHUHGXFL di Sinistra Italiana ci hanno provato: con convinzione, nobiltà d'animo e forse un po' di ingenuità, o di buon vecchio populismo alla “VotAntonio”. L'idea era quella di far rientrare dalla finestra una parte della proposta bipartisan dell'Intergruppo, che neanche tre giorni dopo avrebbe ricominciato il suo iter nelle commissioni Giustizia e Affari sociali, dopo il breve passaggio in aula di luglio e il rinvio in commissione a seguito della valanga di emendamenti presentati da NCD e Area Popolare. Il risultato è che anche questa volta la legalizzazione della cannabis in Italia rimane sulla carta. Gli emendamenti sono stati bocciati da buona parte dei deputati del PD e da quelli dell'area di Centrodestra: il Movimento 5 Stelle, oltre ai proponenti, ha votato invece a favore: una conclusione certo non inaspettata, vista la risolutezza e la potenza di fuoco scagliatasi sull'ipotesi legalizzazione solo 4 mesi prima. Ma andiamo a vedere nel dettaglio cosa ci VLDPRQXRYDPHQWHSHUVL Quelli presentati in commissione Bilancio non erano in fondo altro che una versione ridotta di quanto presentato a Montecitorio dall'Intergruppo. Entrambi gli emendamenti, uno a prima firma Giovanni Paglia e l’altro con Daniele Farina come primo firmatario, andavano ad aggiungere un semplice articolo alla manovra, prevedendo che la coltivazione, la lavorazione e l’immissione sul mercato della cannabis e dei suoi prodotti derivati sarebbero state “soggette a monopolio di Stato in tutto il territorio della Repubblica”. L’Agenzia delle dogane e dei monopoli, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica e nell’ambito delle risorse umane e strumentali previste a legislazione vigente, avrebbe quindi provveduto “a seguire direttamente tutte le fasi di lavorazio- ne della cannabis conferita, nonché di concedere all’interno del territorio nazionale licenza di coltivazione della cannabis per l’approvvigionamento dei siti di lavorazione indicati dalla Agenzia”. Praticamente una copia carbone dell'attuale monopolio sul tabacco, che strizza l'occhio al modello Uruguay ma senza indulgere troppo sull'equa ripartizione. Un monopolio con produttori e rivenditori autorizzati, una tassazione talmente alta da dissuadere l'acquisto e un introito pubblico del 100% - la parte teorica in cui il prezzo del bene o del servizio può modificarsi, da cittadino a cittadino, in base a criteri di sussidiarietà per le persone meno abbienti, è ovviamente non pervenuta. Stando al testo del primo emendamento, nel giro di due mesi il ministro dell’Economia avrebbe dovuto disciplinare “le modalità di concessione delle licenze di coltivazione della cannabis, le modalità di acquisizione delle relative sementi e le procedure di conferimento della lavorazione dei suoi prodotti derivati, determinando annualmente la specie della qualità coltivabile, le 43 relative quantità e stabilendo il prezzo di conferimento; le modalità di immissione sul mercato; il livello delle accise; il livello dell’aggio per la vendita al dettaglio, e le relative modalità di riscossione e versamento, nonché il prezzo di vendita al pubblico del prodotto”. Insomma, tutto in mano ai contabili di prima legge giunta allo step della discussione parlamentare, preparare due emendamenti e tentare – senza alcuna speranza in termini di numeri e sostegno politico – di farla passare nella legge di bilancio, in perfetto stile berlusconiano, è stata una mossa del tutto fallimentare. Anzitutto perché, Ora, come osservano cinicamente in molti, per salvare quel ddl che ha come primo firmatario Roberto Giachetti non rimane altro che scorporarlo in due parti, cercando la solita mediazione all’italiana che le faccia viaggiare in parallelo. Una che si occupi solo del monopolio statale – cioè relativa al Legalizziamo! sopravviverebbe in ogni caso alla legislatura, in quanto le iniziative popolari restano comunque valide per due legislature. Anche se la statistica non gioca a favore – dal 1979 a oggi solo 3 su 260 legge di iniziativa popolare hanno passato indenni il vaglio delle Camere – è di sicuro rincuorante sape- QUELLI PRESENTATI IN COMMISSIONE BILANCIO NON ERANO IN FONDO ALTRO CHE UNA VERSIONE RIDOTTA DI QUANTO PRESENTATO A MONTECITORIO DALL'INTERGRUPPO Stato, senza l'assunzione di nuovo personale nè la consultazione di esperti. Cosa che ci può anche stare se l'emendamento è inserito in una manovra che, almeno teoricamente, nasce per razionalizzare la spesa pubblica e fondamentalmente far cassa. Proprio su quest'ultimo punto i deputati di Sinistra Italiana hanno sfoderato un'ortodossia che non vedevamo dai tempi di Togliatti, e hanno voluto legare i maggiorati introiti dello Stato al concetto di ridistribuzione sociale. Nel limite massimo di 5 miliardi, i proventi derivati dalla monopolizzazione della vendita di cannabis avrebbero dovuto infatti essere destinati a due obiettivi diversi: l’incremento del Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale e un Fondo ad hoc per assicurare la garanzia pubblica per la concessione dei contributi diretti finalizzati all'assistenza della popolazione e alla ripresa economica nei territori del centro Italia, messi in ginocchio dai terremoti di agosto e ottobre. Un'idea da acclamazione popolare ma che purtroppo non ha trovato spazio di manovra in un parlamento già impegnato nel tessere nuove alleanze, in vista di quella che sarebbe stata l'annunciata debacle refendaria. Se l’obiettivo era infatti chiaramente quello di rilanciare il dibattito sulla ovviamente, gli emendamenti pur considerati accettabili sono stati bocciati dal fronte compatto PD, orfano della sinistra dem in scissione a favore del No referendario. In quella che due mesi fa era la tesissima fase di conferma del governo Renzi, la speranza di sciogliere l’alleanza con l’ala centrista è stata davvero una pia illusione. Ma soprattutto perché, se l’intenzione era appunto quella di scuotere il destino del famosso ddl dal suo pantano nelle commissioni riunite Giustizia e Affari sociali di Montecitorio, il risultato apparente e paradossale potrebbe essere l’affossamento definitivo del fronte legalizzazione. Probabilmente in buona fede, i deputati credevano che inserendo la destinazione del gettito fiscale a favore delle vittime del terremoto avrebbero avuto a disposizione una corsia preferenziale. E non che l’intento fosse scorretto in termini assoluti. Ma era prevedilmente impensabile che un provvedimento ad alto potenziale ideologico potesse passare in legge di bilancio, specialmente in un clima di campagna elettorale. Insomma, a conti fatti, quella bocciata a novembre si è rivelata una provocazione priva di reale strategia che potrebbe finire per portarsi dietro tutto il lavoro fatto dal marzo 2015. rilascio delle autorizzazioni per la coltivazione delle piante, la preparazione dei prodotti derivati e la loro vendita al dettaglio nel mercato legale – l’altra che semplifichi l’utilizzo terapeutico della cannabis già in vigore in diverse regioni italiane. Così com’è, infatti, il ddl è appesantito in commissione da un macigno di quasi 2000 emendamenti e la mossa di infilarlo nella legge di bilancio è stata come minimo scomposta, se non dilettantistica. Ma forse non tutto è perduto. Sempre a novembre, il comitato Legalizziamo! XQD FRPPLVWLRQH GL SDUWLWL DVVRFLDzioni e attiviti tra cui figurano i Radicali, Possibile, l’associazione Luca Coscioni tra gli altri) hanno raccolto e depositato 57.510 firme per una legge di iniziativa popolare sulla legalizzazione della cannabis. La proposta è decisamente simile a quella dell’intergruppo con alcune piccole ma fondametali differenze, come ad esempio la possibilit'a di coltivare in proprio fino a 5 painte. La volontà dichiarata è quella di dare un sostegno esterno alla legge presentata dall'Intergruppo ed è lungimirante nella misura in cui sarà probabilmente l'unica a sopravvivere alla crisi del precedente governo e alla formazione di quello nuovo. Non essendo ancora approdata in Parlamento, la proposta di re che di legalizzazione della cannabis se ne parlerà ancora. L'argomento rimane infatti tema di scontro politico molto vivace, e non risparmia colpi di tutti i tipi. Un esempio? Il trio composto da Carlo Giovanardi, Maurizio Gasparri e Gaetano Quaglariello ha presentato un'interpellanza al ministro dello Sviluppo economico sulla serie televisiva "Rocco Schiavone" andata in onda su Rai. I senatori del centrodestra hanno puntato il dito contro una scena in cui il poliziotto impersonato da Marco Gaillini fuma una canna in ufficio. I tre senatori pongono una lunga serie di domande al ministro, chiedendo fra l'altro, "se nella serie televisiva i cittadini saranno avvertiti che un incidente mortale causato da chi ha fumato cannabis, a seguito della recente legge sull'omicidio stradale, viene punito con la detenzione da 8 a 18 anni". Insomma, se dalle fila dell'opposizione proibizionista si levano sempre le solite voci sguaiate, dall'altra parte l'idea di riaccendere l'attenzione sulla cannabis legale sulla testa dei terremotati è stata un clamoroso autogol. Se allora è vero che in Italia i tempi della marijuana libera non sono maturi, la lungimirante e paziente terza via di Legalizziamo! potrebbe rappresentare davvero l'ultima carta da giocare in tempi relativamente brevi. 45 COLTIVA CON STONEY TARK Coltivo Cannabis indoor e outdoor da tempo, quindi è stata una grande sorpresa per me imparare a potare le radici e questo ha cambiato davvero le cose. Manipolando il modo in cui la zona radicolare cresce e si sviluppa, ho potuto modificare la resa finale e il vigore generale della pianta. Nell’articolo vi spiego meglio come le radici vengano potate in natura e come questa sia una che fa la natura per consentire alla zona radicolare di svilupparsi molto di più e di rendere frutti più Stoney Tark abbondanti. Perché le radici si attaccano al vaso? Sono pochi i coltivatori attenti che hanno superato la fase in cui coltivavano in vasi di plastica tradizionali. Il motivo è che una volta che si sono resi conto quanto può essere valida la potatura ad aria, non hanno mai fatto marcia indietro. È ormai diffuso coltivare a partire da semi e fare in modo che si radichino correttamente, Per poi travasare in un vaso più grande e sperare che le radici lo riempiano ancora di più. Ottenere piante ben radicate non è una gran cosa, ma significa semplicemente che le radici non sono state potate dall’aria e che continuano a formare spirali, perché non sono vincolate. Se vedete radici grosse e sane che si attorcigliano attorno al vaso, si tratta di uno spreco e il tempo che le radici hanno investito per espandersi e svilupparsi avrebbe potuto essere utilizzato in modo più efficiente. Quando una radice viene potata a mano o ad aria, la punta della radice si spezza e forma due radici nuove. Se riuscite a farlo diverse volte, provocherete una reazione a catena La zona radicolare Qualche dritta sulla potatura ad aria La massa radicolare di questa pianta non sta bene e di conseguenza la pianta è morta. Non era mai stata potata ad aria e come potete vedere, la pianta non ha forza. nelle radici, che si suddivideranno costantemente passando da una a due, da due a quattro, da quattro a otto e così via. Radici più grosse portano a frutti più grossi? Come si può distendere l’intestino di un essere umano per chilometri e chilometri, anche per le radici dovrebbe valere la stessa cosa. Se pensate a una pianta che è stata raccolta e le cui radici sono state separate, le radici dovrebbero essere una serie continua che si allunga per tanto tempo. La cannabis è una delle piante che in natura hanno funzione di pulitura, estraendo minerali e nutrienti, come anche residui dalla terra e ripulendo il terreno. Le radici della pianta della cannabis possono fare cose incredibili e i progressi della pianta sono proprio quelli che dimostrano fino a che punto può arrivare. Cosa mi serve? Tutto ciò di cui avete bisogno per potare ad aria è un vaso con fori o aperture che consentano il passaggio dell’aria attraverso il substrato e attorno al vaso. La radice della pianta, a questo punto, si troverà in una posizione in cui non ha nessuna altra possibilità e sarà quindi esposta all’aria, formerà una doppia punta e si ripiegherà su se stessa. Potete anche preparare la vostra versione fai da te GLASVEGAS TUTTI GLI SPACCIATORI HANNO PAURA A STARE QUI. Non è un caso quello che succede, ma è l’effetto di una punta secca della radice, che si divide e si ripiega su se stessa. Il principio è che la radice non smette di autopotarsi e come potete vedere nelle immagini, la densità e la forma della zona radicolare sono completamente diverse da quelle di una pianta coltivata normalmente e fatta radicare. La regola dei 10 centimetri Questo aspetto cambia davvero le QUALSIASI PERSONA NORMALE SE LA SAREBBE DATA A GAMBE, MA GANJAMAN NON SI SPAVENTA FACILMENTE. INUTILE FARE I PAGLIACCI. BUIO PESTO. SI È SENTITO PARLARE DI CLOWN KILLER DA QUESTE PARTI con vasi in plastica e praticare i fori in vasi più grandi. Non vi consiglio di praticare i fori nei vasi che state utilizzando per coltivare, perché provocherebbe stress per la pianta. SI SENTE ODORE DI DIVERTIMENTO? HEY! COSA È SUCCESSO ALLA LUCE? OH CAZZO! STATE SCHERZANDO, VERO? 46 cose e può fare la differenza nel raddoppiare letteralmente la vostra resa. Se potete, partendo da un seme o da un clone, create una zona radicolare di 10 cm² circa e fate in modo che venga potata ad aria: questo è il primo passo per ottenere piante gigantesche che formeranno un gambo solido e spesso e si nutriranno e metabolizzeranno molto più rapidamente e in modo efficace. Vale davvero la regola ‘vedere per credere’ e una volta che avrete ottenuto questo risultato, potrete arrivare a coltivare piante gigantesche. Ho visto 5 cm² e una volta che le radici sono state potate ad aria completamente e vedo che posso tenere in mano un ammasso di radici, apro il fondo del substrato con le mani e spezzo le radici al rovescio, per poi posizionarle sul nuovo substrato. Ho fatto poi potare le radici ad aria e ho riempito il vaso di 10 centimetri quadrati in tessuto e a questo punto le radici crescono libere. Dividere delicatamente le radici Un buon modo per capire come funziona è quello d’immaginare di Una massa di radici che si è formata dopo 21 giorni di potatura ad aria, quindi, una volta travasate, avranno tutte le possibilità di crescere e diventare un gambo forte. Immagine di profilo dei vasi in feltro, dove si vedono 10 cm di cocco e compost e come le radici sono cresciute verso l’esterno e non verso il basso. piante coltivate in questo modo e quando le radici sono state risciacquate, mi è sembrato di vedere un mocho Vileda sul fondo di un grosso e solido gambo principale. I vasi in tessuto sono i migliori I vasi in tessuto funzionano meglio per la potatura ad aria e questo succede perché l’aria può passare liberamente attraverso i vasi in feltro. Immaginate quando utilizzate un vaso in plastica: le radici sono intrappolate all’interno senza flus- disporre una rete di radici, che crescerà nel nuovo spazio in cui si trova. Una cosa che ho sempre fatto è travasare nello stesso vaso due volte. Sembra una pazzia, ma se ci pensate, prendere la zona radicolare attuale e dividerla in due parti a partire dal fondo permette di creare delle radici ripiegate che potranno essere posizionate sul nuovo substrato e, come una rete, si faranno strada in esso. La seconda volta che prendete le radici per travasarle nel vaso finale in tessuto, potete immaginare che ci Queste 12 automatiche cresceranno molto bene in questi vasi in tessuto e saranno costantemente potate ad aria. QUESTO ASPETTO CAMBIA DAVVERO LE COSE E PUÒ FARE LA DIFFERENZA NEL RADDOPPIARE LETTERALMENTE LA VOSTRA RESA. so d’aria. La radice fittonata può ancorarsi in basso e portare avanti la crescita da quel punto, mentre con i vasi in tessuto si promuove la crescita radicolare laterale. Le radici cresceranno da tutti i lati e quindi ce ne saranno di più orizzontali che verticali. Produrre i vostri vasi in feltro è estremamente facile e dà grande soddisfazione. Personalmente mi piace cominciare a coltivare le mie pianticelle in vasi di tessuto di circa saranno radici rivolte in ogni direzione e che non ci sarà più spazio per il substrato, o quasi. Questo è il metodo Stark è ed è un modo per assicuravi il meglio dal vostro racconto. Spero che queste dritte possano cambiare del tutto il modo in cui coltivate e ricompensarvi con racconti incredibili! Pace. Questi semi germineranno in questi vasi con molte aperture e fori. Una volta cresciuti correttamente, verranno travasati e la massa radicolare verrà dipanata. ® ® · NUOVO · NUOVO Sweet Nurse Auto CBD® Crystal Candy Auto® Varietà SWS59 · Ratio THC:CBD: (1:1–1:2) Raccolta Indoor/Outdoor: 8 settimane dalla germinazione Altezza: 60-110 cm Varietà SWS61 Raccolta Indoor/Outdoor: 8 settimane dalla germinazione Altezza: 70-130 cm 3s+1s 24,00 € 5s+2s 40,00 € Pacchetti da 25 e 100 semi · NUOVO 3s+1s 23,90 € 5s+2s · NUOVO · NUOVO · NUOVO · NUOVO · NUOVO www.sweetseeds.com 39,80 € Pacchetti per la tua collezione 10 SEMI 35€ Le nostre migliori varietà in pacchetti speciali da 25 e 100 semi 25 SEMI 100€ 100 SEMI 350€ www.sweetseeds.com PRO M ED AT A IT ATA M LI IZ I O N E K ED Ottieni 1 o 2 semi GRATIS di qualsiasi varietà Sweet Seeds® con l’acquisto di alcuni pacchetti da 3 o 5 semi rispettivamente *consulta la durata della promozione su: PAC C PA K Semi in Regalo! 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In assenza di autorizzazione i semi potranno essere utilizzati esclusivamente per altri fini (zootecnico, collezionistico, etc). I semi vengono venduti con la riserva che essi non siano usati da terze parti in conflitto con la legge. HISTORY CANNABIS 49 &RSHUWLQDGHOOLEURȊ7KH'XWFK([SHULHQFHȋ descrive il tanto citato “modello olandese”. In esso si parla della piccola rivoluzione verde partita dall’Olanda, che ha portato il mondo a vedere diversamente il fenomeno cannabis. Storicamente parlando, il sistema Olanda si è evoluto in questo modo per la capacità di commerciare degli olandesi, ma anche per la loro proverbiale disponibilità ad accogliere gli stranieri e le loro abitudini. La Compagnia delle Indie importava canapa tra altre piante e spezie dall’Oriente, per realizzare vele e corde per le navi. Per quanto riguarda l’era moderna, invece, l’Olanda ha l’economia, l’agricoltura e la floricoltura forti, a dar conoscenze al fenomeno. La coltivazione di fiori come il tulipano, per esempio, è un’attrazione turistica da tempo, come lo è diventata in questi anni la cannabis, con i suoi effetti medici. SISTEMA OLANDA Archiviate, parcheggiate e bocciate le leggi sulla cannabis in Italia, forse conviene dare un’occhiata al buon vecchio sistema olandese, e non solo guardare l’America, visto l’Europa stenta a muodi Davide Calabria versi a riguardo. “The Dutch Experience” è un libro divertente di Nol van Shaik, proprietario di 3 coffeshop e fondatore del Museo Globale della Canapa a Haarlem, che GUARDA IN CIELO. E’ VERO! MA CHE COSA È? Tutto inizia negli anni ‘60, quando i Paesi Bassi sono una nazioneche si sta riprendendo dalla devastazione nazista, e un gruppo di giovani riuniti sotto in nome di Provo (provocatori) riesce a far scattare una scintilla e riportare la canapa nei Olanda, ora sotto forma di hashish dal Marocco, Libano, India e Nepal. Le cose avvengono nel magico centro di Amsterdam e il preludio sono queste persone dallo stile di vita alternativo: pacifisti-anarchici, contro il capitalismo, il comunismo, l’autoritarismo, l’imperialismo. Capitanati dall’attivista Robert Jasper Grootveld, provocatoriamente fumano hashish per le strade della città. Nel 1965 organizzano eventi nella storica piazza Spui, dove fumano hashish con il chillum e si confrontano con la polizia, la quale, visto i gentili modi degli hippy, considera la cosa solo disturbo del suolo pubblico. Anche la gente si schiera dalla parte dei giovani provocatori, che hanno l’opinione pubblica a loro favore. Il movimento dei Provo termina nel 1967, quando i suoi membri prendono vie alternative diverse. Fra questi, Kees Hoekert si ritira sulla sua barca adibita a casa e inizia a piantare semi di cannabis. La rivoluzione verde olandese parte quindi con una provocazione, per diventare un business miliardario. Nel 1967 c’è pure l’attivista Mila Jansen con una TeaHouse, il Kink 22, un locale dove fumatori e venditori di cannabis possono incontrarsi e fare affari lontano dalla strada. In quel periodo il Governo tollera anche la vendita di cannabis nei centri giovanili. Sempre nel ’67 scoppia il “Virus dell’amore”, che porta gli hippy di tutta Europa nella tollerante Amsterdam, aperta anche nella morale sessuale. Nella “Capitale degli Hippy”, i ritrovi principali sono il parco Vondelpark e la vicina sala concerti Paradiso, ricavata in una ex chiesa sconsacrata. È un periodo in cui ganja, hashish, festival musicali e artistici animano la città tutto l’anno. Nel 1969, Kees Hoekert e Robert Jasper Grooveltd fondano la Lowland Weed Company, e aprono il primo outlet della canapa dell’era moderna. Le piante sono in bella vista sulla barca di Kees, e ne vendono ben 30.000 in poche settimane, offrendo sconti fino a 1 fiorino (circa 1000 lire dei tempi, 50 centesimi di euro odierni) a pianta. La cosa ovviamente crea traffico sulle strade vicino la barca, e la polizia interviene in aiuto dei due benefattori. Si è così aperta la via alternativa e dal quel momento la città di Amsterdam è stata letteralmente canapizzata. L’anno seguente, sorprendentemente, la dj Koos Zwart comunica settimanalmente al pubblico della radio i prezzi dell’hashish, in modo da proteggere la gente dai venditori furbi. Il dibattito è quindi aperto negli anni tra il ‘68 e il ‘76, e il Governo istituisce commissioni e invita allo studio del fenomeno. La commissione Baan (dal nome del Dr. P. Baan), fortunatamente molto eterogenea, mostra i suoi risultati nel ‘72, proponendo di cambiare la legge, perché la cannabis E’ GANJAMAN. LA SUA MISSIONE È LEGALIZZARE LA CANNABIS IN REGNO UNITO FIGURIAMOCI! GRANDI PROBABILITÀ CON UN GOVERNO CONSERVATORE AL POTERE. ECCO PERCHÉ HA LA TESTA IN UNA NUVOLA DI T.H.C. 50 non da dipendenza e le esternalità in ambito sociale sono accettabili. Nel 1973, poi, c’è un cambio di governo, e il Ministro alla Salute Irene Vorrink, del Partito Socialdemocratico, madre della dj Koos, annuncia appena eletta l’intenzione di legalizzare. come un’erba enteogena, adatta per la ricerca di Dio, quindi un’ottima medicina per l’uomo moderno. I fatti illeciti che ha commesso li ritiene comunque accettabili moralmente dal Dio che vive in noi, e nel Purgatorio Olanda ciò è tollerato. Nel 1972, Wernard Bruining, di origine indonesiana e trasferitosi in Olanda, successivamente fondatore anche di Soft Secrets, con i suoi amici hippy Inizialmente non è semplice avere sempre il rifornimento per i clienti del Mellow Yellow, che ovviamente viene ben nascosto, ma lentamente prodotti come hashish marocchino, afgano, nepalese e libanese. L’hashish è fumato con il tabacco, soprattutto dai bianchi, ma con l’arrivo delle prime erbe con semi importate da Congo e Indonesia, iniziano ad affacciarsi al bancone anche residenti delle minoranze etniche, aumentando l’integrazione sociale nazionale. A questo punto gli acquisti avvengono in chili, rendendo necessari passaggi l’erba coltivata dai bianchi americani, più potente e saporita. Nasce quindi l’idea di coltivarla in Olanda, essendo un ottimo prodotto per completare il menù dei coffeshop. Si inizia importandola dall’America a 16.000 fiorini al chilo (circa 8.000 euro), contro i 1.500-3.000 di quella da Paesi esotici. Nonostante il prezzo, l’erba va a ruba. Si chiede quindi al sessantenne Old Ed, esperto coltivatore californiano di sinsemilla biologica, di trasferirsi con i PER LA PRIMA VOLTA LA CANNABIS È DISPONIBILE A ORARI REGOLARI, COME GLI ALTRI PRODOTTI, E FINALMENTE C’È UN AMBIENTE SICURO E RILASSATO PER I CONSUMATORI. apre la prima TeaHouse, il Mellow Yellow, che vende tazze di tè e cannabis il più apertamente possibile, a prezzi equi, con il venditore al bancone come fosse un cliente. Per la prima volta la cannabis è disponibile a orari regolari, come gli altri prodotti, e finalmente c’è un ambiente sicuro e rilassato per i consumatori. Molto grazie a Wernard, quindi, che ha preso a braccetto il mondo cannabico e ha sempre considerato la cannabis il negozio passa a una gestione più professionale, con acquisti da 50 e 100 grammi, e la vendita di hashish in pacchetti preconfezionati da 10 e 25 fiorini. Aggiungendo pure del cibo al menù, per sfamare i clienti, finalmente trovano la “Formula d’Oro” dei Coffeshop. Con l’aumento della domanda aumenta anche l’offerta, fino a rendere necessario anche un menù della cannabis, che a quei tempi espone e nascondigli segreti e le cose vanno avanti come un lavoro per Wernard e gli amici, in un’atmosfera hippy, non commerciale, fino al ‘78, quando un incendio brucia il Mellow Yellow. A quel punto Wernard decide di partire per visitare altri amici negli Stati Uniti. Ad ogni modo, fin dall’inizio il successo dell’esperimento attira l’attenzione di molti e, con l’aumento della domanda, il fenomeno inizia a espandersi. Maarten Brusselers nel 1974 apre il Rusland Coffeshop, usando per la prima volta il nome coffeshop. Successivamente, Henk de Vries, dopo aver visto il guadagno nello spacciare hashish a un concerto, apre nel 1975 il Bulldog coffeshop. Henk da al fenomeno un’impronta commerciale, unendo il concetto di bar e vendita di cannabis. Nel 1976 la politica razionale olandese non legalizza ma riduce le infrazioni e da allora l’uso e il possesso non sono più un’offesa alla giustizia. Viene istituito un regime separato per la cannabis, dando la possibilità di possederne fino a 30 grammi. Il sistema tollerante è istituito in base al Principio di Opportunità, contemplato dal sistema giuridico olandese, che pone fine alla persecuzione per importanti motivi sociali. La volontà del Governo è quella di separare i mercati delle droghe pesanti da quelle leggere. Sulle sostanze vengono fatti programmi di prevenzione ed educazione e a differenza delle altre nazioni, la questione droga diventa una questione sociale e medica. A questo punto scoppia il fenomeno coffeshop, altri dodici aprono i battenti e già negli anni ’80 si parla di industria della cannabis. Henk de Vries chiede allora di poter far pubblicità sui tram della città del Bulldog per attrarre i turisti, ma riceve il no dei tranvieri. “No” fatto proprio dal Governo, che stabilisce l’impossibilità di far pubblicità alla foglia e i coffeshop. Nel frattempo, nel 1978, torna in scena Wernard, rincasato dagli Stati Uniti dopo aver incontrato Miss Sinsemilla, propri semi in Olanda, da Wernard, per tramandare le sue conoscenze. In seguito Old Ed passerà cinque anni con Wernard, insegnandogli a comunicare con le piante e ogni trucco sulla coltivazione. A partire dal 1980 la “Squadra dei sogni” ottiene il primo raccolto di erba olandese, cresciuto in una serra di plastica. I fiori vengono venduti al Bulldog per 14.000 fiorini al chilo. Nel 1981 si trasferiscono in campagna per ingrandirsi e il primo raccolto del giardino lo vendono a 12.000 fiorini al chilo, all’incirca il prezzo oggi in Italia. L’anno seguente la loro coltivazione di 1.000 piante femmine attira l’occhio della polizia. Un ufficiale si presenta alla fattoria in bicicletta e, avvicinandosi al giardino, invita Ed e Wernard a far sparire tutto. Ascoltando la legge, i due spostano le piante in tanti piccoli giardini per tutta l’Olanda, da giardinieri interessati, con cui dividere gli utili, a patto che stessero semplicemente a guardare e imparare. Si moltiplicano di conseguenza i giardinieri provetti, e nel giro di tre anni il prezzo scende a 6.000 fiori al chilo. Ed e Wernard iniziano quindi il business dei semi, creando l’azienda Lowland Seed Company (1981-85), che vende anche piante d’erba, e pacchetti per coltivatori. Quando gli affari si fanno troppo pressanti, però, Wernard decide di prendersi una pausa dal mondo cannabico. Qualche anno dopo, illuminato dall’idea della coltivazione in casa, Wernard apre il primo growshop del mondo. Il famoso Positronics, con annesso ristorante vegetariano, sviluppa il sistema della produzione di cloni dalle piante madre. Dal Positronic nasce anche il primo hashish olandese (Nederhash), a rifinire il menù dei coffeshop, e la prima associazione per la cannabis medica olandese, la Mediwiet, che fornisce erba con lo sconto del 50% ai pazienti tramite il circuito dei coffeshop. (continua sul prossimo numero) BUBBA KUSH CBD AMNESIA CBD OG KUSH CBD CHEESE CBD HAZE AUTO CBD INDUSTRIAL PLANT AUTO CBD PURPLE ORANGE CBD CANNABIS WORLD 53 Che ne sarà di loro? Come e se cambierà la politica USA sulla cannabis nell'era Trump Lo scorso 9 novembre il mondo si è svegliato con Donald Trump presidente degli Stati Uniti. Uno schiaffo all'establishment politico tradizionale e un sonoro calcio negli stinchi per quanti speravano il tycoon non andasse oltre nell'inquinare il discorso politico nazionale ed internazionale. Per fortuna l'election day ha portato anche buone nuove e dal 1 gennaio 2017, la marijuana ricreazionale è diventata legale in altri 3 stati (California, Massachusetts e Nevada) mentre in Florida, North Dakota e Arkansas si è finalmente dato il via libera all'uso della marijuana a scopo terapeutico. Una volta cominciati a trapelare i nomi che andranno a formare l'esecutivo Trump, in molti hanno pensato che la war on drugs avrebbe ripreso a tamburo battente ma forse ci sono diverse e buone ragioni che fanno sperare in una desistenza. Trump e i suoi non dovrebbero rappresentare una seria minaccia al percorso di legalizzione e liberalizzazione in atto ormai da più di un lustro negli States. Diversi economisti ed esperti hanno sottolineato come una marcia indietro sulla legalizzazione, arrivati a questo punto, comporterebbe diversi ostacoli sia dal punto di vista economico che politico, che sociale. Di seguito troverete 7 ragioni per cui, forse, gli anti-allarmisti non hanno tutti i torti. Ricomiciare una guerra contro la marijuana andrebbe contro la volontà degli elettori A novembre, 8 stati hanno votato a favore di un'apertura verso la marijuana, sia a livello ludico che medico. Con questo risultato sono ora 28 gli stati che permettono l'utilizzo della cannabis terapeutica e 8 quelli quelli che l'hanno resa completamente legale, incluso il più popoloso: la California. Con un carico come quello dello Golden State, quasi un quarto dell'attuale popolazione americana vive in una realtà in cui gli elettori hanno deciso che gli adulti possono consumare cannabis tanto quanto e allo stesso modo dell'alcool. Da non dimenticare poi che tutti gli stati della federazione, esclusi 8, hanno legalizzato il cannabidiolo ed i prodotti da esso derivati. Ricominciare ad osteggiare la cannabis significherebbe piantare un bel dito medio in faccia agli elettori. Non che The Donald non sia avvezzo a questo tipo di comunicazione ma, di Giovanna Dark come vederemo in seguito, il gioco non vale la candela. Il discorso pubblico sulla cannabis sta andando in direzione opposta Se da un lato è vero che i democratici sono sempre stati in generale più favorevoli alla legalizzazione rispetto ai Repubblicani – rifugio di neo-con, proibizionisi ed integralisti cristiani –, è anche vero che stati storicamente conservatori hanno negli ultimi anni aperto alla cannabis, nonostante le leggi federali la classifichino ancora sullo stesso piano dell'eroina. Stando poi ai sondaggi pubblicati dall'agenzia Gallup prima delle elezioni, lo scoso ottobre, negli States si è raggiunto il picco del 60% dei consensi riguardo l'utilizzo della marijuana in un regime di legalità. Se si parla poi di cannabis terapeutica, i consensi schizzano al 90%. Trump stesso si è dichiarato favorevole alla cannabis medica e sul fatto che gli stati decidano autonomamente in fatto di legalizzazione Il senatore dell'Alabama Jeff Sessions, appuntato da Trump a capo del Dipartimento Giustizia e il generale in pensione John Kelly, promosso alla direzione Dipartimento della Sicurezza Interna, hanno apertamente criticato il meccanismo della legalizzazione in più occasioni. Sessions l'ha definito “un tragico errore” e ha detto che la marijuana “non è una di quelle cose che dovrebbero essere legalizzate”. Kelly invece l'ha buttata più sull'internazionale e ha affermato che l'ondata di cannabis libera “manda segnali confusi alle altre nazioni, dando l'impressione che gli USA non si preoccupino più della battaglia contro la droga”. Trump invece sembra essere di diverso parere. Decenni fa disse che tutte le droghe dovrebero essere legalizzate in nome del profitto, che si potrebbe fare sia in termine di lotta al mercato nero che di tassazione, da spendere eventualmente in programmi di recupero e sensibilizzazione. Lo scorso anno, interpellato da Fox News sulla questione cannabis medica, ha dichiarato: “Sono favorevole al 100%”. E sebbene in uno dei suoi dibattiti iniziali in Colorado, nel 2015, abbia detto di voler opporsi alla legalizzazione diffusa della marijuana per i maggiorenni, ha anche 54 precisato che dovrebbero essere gli stati stessi a regolare la questione in forma interna. La war on drugs non sembra essere tra le priorità nell'agenda di governo I pochi commenti di Trump sulla marijuana non hanno la forza per assurgere al livello di promessa da campagna elettorale: sebbene The Donald si sia provato più volte più che flessibile riguardo al significato delle sue stesse dichiarazioni, esiste il fatto incontestabile che il nuovo presidente non parla quasi mai di cannabis. Il blasonato The Times ha fatto una ricerca all'interno dell'attivissimo feed Twitter di Trump e la parola “marijuana” non produce alcun risultato, contro ad esempio le 100 menzioni che risultano con la parola “immigrazione”. C'è poi da dire che le scarse risorse a disposizione del nuovo presidente e del suo Gabinetto non possono coprire tutte le battaglie di cui il tycoon si è fatto condottiere. “Ha parlato di cambiare le politiche federali praticamente ad ogni livello possibile” dice Mason Tvert del Marijuana Policy Project, “ma non Condurre una guerra costa molto denaro Una delle tattiche che il governo Trump potrebbe usare per smantellare quanto la legalizzazione ha creato, potrebbe essere quella di inviare lettere ai proprietri degli immobili in cui sono presenti dei dispensari, intimandogli di sfrattare i suoi inquilini: pena il sequestro dei beni per violazione del federal Controlled Substances Act. Oppure le potrebbe mandare agli stati stessi, dicendo di revocare in blocco tutte le licenze che sono state concesse a produttori e rivenditori. Queste due possibilità sono in effetti messe a disposizione nella sala ovale ma difficilmente verranno firmate. Anche se il nuovo gabinetto spingesse per una soluzione del genere, operazioni di questa portata costano una marea di soldi e il Congresso tende a tenere i rubinetti chiusi. La fazione degli antiproibizionisti spera che il peso politico in termini di numeri di stati come la California, possa scongiurare un'eventuale si del Congresso ad un'operazione del genere. E, a conti fatti, fanno bene ad essere ottimisti: prima ancora delle elezioni dello scorso anno, alcuni membri del Congresso hanno dimostrato sensibilità alla causa e hanno fatto passare Se il mercato della marijuana legale dovesse cessare di esistere in futuro, questo significherebbe la distruzione di migliaia di piccole imprese e la perdita di altrettanti posti di lavoro. Oltre a rappresentare un gigantesco regalo per il mercato nero, una prospettiva simile sarebbe una grave perdita per gli investitori. Il cannabusiness americano vale ad oggi 7 miliardi di dollari l'anno e, stando alle previsioni dell'agenzia ArcView, ne varrà più di 20 emtro i prossimi 3 anni. E sebbene molte corporations e joint venture finanziarie siano ancora riluttanti nel firmare grossi assegni a causa delle leggi federali, altre si stanno dimostrando ansiose di investire nella nuova “green rush”. Tra loro anche uno dei membri del transition team scelto da Trump per traghettare alla Casa Bianca, il milionario di Silicon Valley Peter Thiel. Ad oggi negli States c'è un enorme potenziale per la formazione di capitale e la crescita esponenziale dimostrata finora rappresenta un ottimo deterrente all'eventuale cambio di rotta. In più è tutta roba fatta in casa e, almeno per il Trump della campagna elettorale, l'idea di rilanciare il made in USA era uno dei primi punti del programma. a ricordare che il governo federale sta ancora semplicemente tollerando. Questo di fatto non ha però ancora reso la marijuana del tutto legale sul suolo statunitense e chiunque opera in un dispensario o si occupa della produzione lo fa tutt'oggi in violazione della legge federale: molti sono ancora gli interrogativi sul reale potere dei federali di chiudere o meno il mercato. In tanti sono del parere che la questione avrebbe dovuto essere affrontata apertamente dalla Corte Suprema ma quest'ultima si è rifiutata più volte di tenere udienza in merito. I motivi per cui The Donald probabilmente lascierà intatto l'attuale orientamento, come abbiamo visto, sono diversi e fondati. Ma anche nel caso in cui l'amministrazione Trump decidesse di interferire, ci sarebbero chiari e distinti paletti. Primo fra tutti quello che impedisce al governo federale di obbligare gli stati a proibire la marijuana, invalidando le leggi statali scritte a seguito di consultazione popolare. Sebbene la DEA possa ancora andare stato per stato ad arrestare singoli individui, I MOTIVI PER CUI THE DONALD PROBABILMENTE LASCIERÀ INTATTO L'ATTUALE ORIENTAMENTO DEI SINGOLI STATI SULL CANNABIS SONO DIVERSI E FONDATI ha mai fatto menzione del fatto che lo voglia fare per quanto riguarda la gestione federale dei singoli legal marijuana bills prodotti dagli stati. Se poi vogliamo guardare al Trump imprenditore, è difficile pensare che voglia smantellare un settore che si sta rivelando produttivo e generatore di posti di lavoro: se decidesse di smantellarlo si attirerebbe di sicuro le ire anche dell'imprenditoria locale e dei sostenitori delle autonomie statali. un emendamento che impedisce al governo di spendere budget per perseguire pazienti in cura con marijuana o distributori che siano stati autorizzazti dalle leggi dei singoli stati. In tutti gli stati in cui la legaliazzione è realtà, ci sarà sicuramente molta pressione sui delegati affinché si mantenga questa nuova regola. Con la cannabis ci si fanno un sacco di soldi e se ne possono fare ancora di più in futuro Il reale potere delle leggi federali in merito alla cannabis è tuttora incerto L'amministrazione Obama ha redatto diversi “memorandum” che essenzialmente sono un semaforo giallo per gli stati che hanno legalizzato la cannabis. Nonostante i singoli stati si siano impegnati a mantenere standard federali quali l'accesso esclusivo ai maggiorenni e a redarre sistemi regolatori ben precisi, quei memorandum stanno almeno in teoria, le forze dell'ordine locali non sono obbligate a collaborare. Fino ad oggi i federali si sono infatti concentrati soprattutto sui pesci grossi. Insomma, se è vero che il nuovo presidente USA è una potenziale sciagura per molti aspetti del vivere comune, primi fra tutti la convivenza pacifica e il politically correct, l'attuale status quo in tema di cannabis non è probabilmente in pericolo. 56 L'appuntamento era per le 4 del pomeriggio, i ragazzi del collettivo WeXtract ci aspettavano già da un pezzo e noi del Sud Est Grower collective come al solito eravamo in ritardo. Questa volta, il luogo di incontro era all'interno di una cella frigorifera. Avete capito bene, per questo esperimento ci siamo riuniti a -20°C all'interno di una cella frigorifera installata nel laboratorio di un amico che ha preferito rimanere anonimo. di [email protected] Obiettivo dell'incontro: estrarre un hashish full melt con l'impiego dei dry sift screen, con l'eccezione però che avremmo lavorato con della marijuana fresca. Qualche giorno prima dell'esperimento, alcune piante di cannabis erano state raccolte e appese a testa in giù in una stanza buia e arieggiata affinché la marijuana perdesse parte della clorofilla contenuta. Dopo circa 24 ore, le infiorescenze ancora fresche sono state sminuzzate in piccole parti per favorire il processo di estrazione e, raccolte in una vaschetta di plastica per uso alimentare, sono state conservate in un congelatore a pozzetto alla temperatura di -30°C per altre 72 ore. Riunitici tutti all'interno del laboratorio, abbiamo iniziato a preparare l'ambiente di lavoro: dentro la ESTRAZIONE Il termometro indica la temperatura di -21°C all’interno della cella Fresh Frozen Sift FROZEN SIFT, OLTRE L’ESTRAZIONE. cella frigorifera sono stati sistemati due tavoli della superficie di 120x100 cm e sopra ad ognuno di essi è stata collocata una lastra di plexiglass della stessa superficie. Sul primo tavolo abbiamo sovrapposto due dry sift screen, prima quello da 180 micron e poi quello da 220 micron e li abbiamo fissati entrambi agli angoli con del nastro adesivo di carta. La preparazione si è conclusa con una scrupolosa pulizia dell’ambiente di lavoro. Per lavorare all'interno della cella è stato necessario indossare abbigliamento da montagna: calzamaglia termica, scarponi, maglia termica, felpa, giacca, scaldacollo e berretto. Prima di entrare nella camera frigorifera fumiamo un paio di joint ma, una volta dentro, alla temperatura di -20°C l’effetto è svanito in un attimo. Dopo esserci assicurati di avere con noi tutto il necessario, siamo pronti per avventurarci nella cella frigorifera. Una buona regola è di mantenere la porta della cella sempre chiusa per evitare di attirare all’interno l’umidità dell’ambiente esterno garantendo di conseguenza una temperatura costante. Dal frigo a pozzetto tiriamo fuori una cassetta contenente marijuana semifresca e completamente congelata; quindi ci fiondiamo all’interno della cella e via ai lavori. Un ragazzo del collettivo aveva preventivamente introdotto nella cella alcune paia di guanti in nitrile e in pratica già congelati li indossiamo alle mani. Un po' per volta, la marijuana è stata sparsa sul dry sift screen da 220 micron; nel frattempo, alcuni ragazzi esercitavano lievi percussioni sullo screen per agevolare il distacco della resina dalle piccole infiorescenze di marijuana, mentre il caposquadra con gesti delicati provvedeva a sminuzzarla e a spargerla per tutta l'area dello screen. Man mano che si procedeva, i fiori già vagliati venivano messi da parte, raccolti e conservati nella cassetta portalimenti per una successiva lavorazione. Terminato di setacciare il primo lotto di marijuana, lo screen da 220 micron è stato pulito con un pennello per far scendere giù eventuale resina incastrata. Quindi, il dry sift screen da 220 micron è stato messo da parte e quello da 180 micron spostato sul secondo tavolo. La superficie della lastra di plexiglass sul primo tavolo era completamente ricoperta di resina che rappresentava la prima qualità; con una scheda telefonica la resina è stata raccolta tutta insieme e con l’impiego di un colino è stata sparsa su dei vassoi con il fondo di carta forno. Questo passaggio consente un essiccamento della resina uniforme, altrimenti, una volta fuori dalla cella frigo la resina si sarebbe agglomerata in un unico corpo trattenendo l’umidità all’interno. Dopo questa prima fase, ci siamo concentrati sul secondo tavolo sul quale era stato posizionato il dry sift screen da 180 micron e la cui superficie era completamente ricoperta di resina mista a pistilli e altra materia vegetale. Lo screen da 180 micron è stato completamente spennellato, cercando di raccogliere a lato pistilli e materia vegetale. Con il retro del pennello venivano esercitati deboli colpi sullo screen per agevolare il passaggio dei tricomi ghiandolari. Una volta vagliato per bene il dry sift screen da 180 micron, lo mettiamo da parte e proseguiamo con un ulteriore filtraggio della resina raccolta sulla seconda lastra di plexiglass. Nel frattempo, sul primo tavolo rimasto vuoto posizioniamo gli screen da 45 e 160 micron, uno sopra l’altro. La resina è stata sparsa sul dry sift screen da 160 micron e con il pennello è stata vagliata cercando di portare a lato eventuale materia vegetale all’interno. Il gioco con il pennello è durato abbastanza, facendo molta attenzione a non esercitare pressione sullo screen perchè l’attrito genera calore impedendo il passaggio dei tricomi ghiandolari attraverso il setaccio. Al termine di questa operazione, la resina ancora un po' contaminata è stata raccolta con una scheda e messa a seccare sui vassoi con carta forno. Messo da parte lo screen da 160 micron, rimaneva quello da 45 micron; con scheda e pennello abbiamo continuato a setacciare la resina sulla superficie. Al termine dell’operazione, tutta la resina recuperata è stata sparsa con l’impiego del colino sui vassoi con il fondo di carta forno. I vassoi pieni di resina sono stati trasferiti in una stanza dal clima fresco e asciutto per circa 15 giorni; una volta secca, la resina è stata conservata in frigo, pronta per l’uso. La voglia di assaggiarlo seduta stante però era tanta e appena terminiamo l’esperimento portiamo la pipa nella cella frigorifera e via a dabbare con il frozen sift Macrofotografia tricomi ghiandolari di frozen sift Frozen sift appena setacciato a -20°C; l’emozione di fumare questo estratto con tutti i terpeni al proprio posto è stata unica. Un ringraziamento speciale a Lele di Sud Est Growers e Paolo Flower per averci concesso di scoprire questa stupefacente delizia. CANNABUSINESS 57 tanti dispensari che sono nati nello stato americano dopo la legalizzazione del gennaio 2014. Un'erba da paura e delirio I più se lo ricorderanno con le sembianze di un Johnny Depp stempiato e fattissimo nel cult movie Paura e Delirio a Las Vegas ma Hunter S. Thompson è stato una delle stelle del firmamento letterario statunitense dell'ultimo secolo. Padre putativo del “gonzo journalism” – uno stile di scrittura che combina il giornalismo convenzionale, le impressioni personali e gli artifici narrativi del racconto per produrre un personalissimo punto di vista sugli avvenimenti e le situazioni – Hunter Stockton Thompson ci ha lasciato 11 anni fa con all'attivo 13 libri ed un'infinità di articoli sull'irresistibile ingannevolezza del sogno americano. di Giovanna Dark Diventato un'icona della controcultura mentre era ancora in vita, dal 20 febbraio del 2005 –data in cui si è sparato con un fucile – è l'ultima moglie, Anita Thompson a mantenere viva la sua memoria. Stando a quanto riportato dal The Aspen Times, lo scorso giugno Anita ha concluso il passaggio di proprietà di Owl Farm, la vecchia baita di 42 acri in cui lo scrittore visse dal 1969 al 2005, protetto dalle Colorado Rockies a Woody Creek. Con il passaggio di proprietà, quella che fu l'assistente dello scrittore dal 1999 e dal 2003 sua moglie, si è aggiudicata anche i diritti sul logo “Gonzo” e il pieno controllo creativo e proprietario sulla fondazione omonima. Una fondazione che per ora sembra essere ancora un gigantesco work in progress – l'allestimento della casa-museo ad Owl Farm viene continuamente rimandata –ma che finalmente potrebbe raggiungere un punto di svolta con la produzione di uno strain esclusivo. “La prima cannabis a marchio Gonzo sbarcherà presto nei dispensari per marijauana ricreazionale” ha dichiarato lo scorso mese la vedova Thompson al quotidiano statunitense. Stando a quanto ha raccontato ai microfoni di Rolling Stones, Anita ha conservato sei differenti tipi di marijuana che il marito era solito fumare e sta ora collaborando con una delle nuove firme del cannabusiness per coltivarne i semi ed estrarne nuovi ibridi: i frutti del raccolto verranno poi venduti ai dispensari sotto il marchio Gonzo ed i proventi serviranno anche a finanziare i progetti legati alla fondazione memoriale. La vedova Thompson avrebbe trovato un modo legale per estrarre il DNA dalla marijuana e dall'hashish che lo scrittore soleva fumare e che lei stessa ha curato negli ultimi 12-15 anni e starebbe per affidare la produzione ad uno dei “Da che l'erba è diventata legale in Colorado sono stata avvicinata almeno una volta al mese da dispensari, growers, aziende agricole – ha detto la vedova Thompson – e negli ultimi 3 anni avrò avuto come minimo 10 meeting ma ho sempre finito col dire no, perchè ogni volta è la stessa storia: alla fine c'è sempre qualcuno che vuole schiaffare il nome di Hunter sullo strain di qualcun altro”. Anita infatti vuole che il nome del marito rimanga legato alle varietà che lui usava consumare e, sebbene ora scherzi sul fatto di non vedere l'ora di diventare una “signora della droga”, ha speso gli ultimi 11 anni a difendere e diffondere l'eredità letteraria di Raoul Duke – questo uno degli pseudonimi con cui il giornalista amava firmarsi. “Per 10 anni abbiamo provato ad indirizzare il discorso sul lascito letterario di Hunter – ha spiegato – avevamo timore che il suo lavoro non riuscisse a venire apprezzato all'interno della sua generazione di scrittori. Ora sento di poter parlare più apertamente del suo lifestyle. Anzi, sono fiera di farlo, ma fino a poco fa ammetto sarebbe stato troppo rischioso”. Ora però sembra essere arrivato il momento di mettere a frutto il lascito economico. Poco prima di suicidarsi, Hunter Stockton Thompson, decise che la moglie avrebbe potuto continuare a vivere nella baita di Woody Creek, ma che la proprietà sarebbe rimasta in mano al trust Gonzo, un'entità legale gestita dai suoi avvocati. Nel giugno di quest'anno Anita ha acquistato la Owl Farm per 500.000 dollari, rinunciando ai proventi delle vendite dei libri di Hunter ma guadagnando il controllo sul marchio Gonzo. Utilizzando il profitti derivati dal probabile affarone che conseguirà la messa in vendita degli strain, Anita Thompson dice di voler concludere il progetto della casa-museo. L'Owl Farm Museum potrebbe aprire già nel maggio 2017, con rigorose visite su appuntamento, ma l'intento di Anita è quello di istituire un vero e proprio museo pubblico alla memoria dello scrittore, magari a Woody Creek o ad Aspen. In attesa che la marijuana Gonzo arrivi a deliziare i palati dei fortunati consumatori d'oltreoceano, vi invitiamo caldamente a leggere Hunter Stockton Thompson e i suoi “dopati” ma lucidissimi report di un'america che vide fallire la sua rivoluzione lisergica. USA NEWS 59 Riepilogo notizie degli Stati Uniti Avete presente la sensazione quando accade qualcosa di violento, vi fermate per una pausa a prendere fiato e pensate: «cosa diavolo è appena successo?». Per esempio, dopo un incidente d’auto, se fate un capitombolo sulle piste da sci, oppure se un ospite di un reality televisivo viene eletto come governante del mondo libero. Bene, farò crollare quello che è caduto – astuzia della cannabis – dato che si è verificato il terzo fra questi tre esempi. di Bill Griffin Ci sono le buone notizie e ci sono le inevitabili cattive notizie, temo. Entrambi i tipi sono definiti chiaramente, così potete immergervi in quelle che preferite con calma. Visto che sono una persona ottimista, ho messo per prime le buone notizie. Buone notizie La California, la quinta economia mondiale, ha legalizzato la cannabis a uso ricreativo. Hanno messo in moto l’intera faccenda della marijuana terapeutica già nel 1996 quando i votanti dello stato approvarono la Proposition 215 con una maggioranza del 55%. Vent’anni dopo, i cali-forniani ottengono finalmente la legalizzazione della cannabis a uso ricreativo, grazie all’approvazione con referendum della Proposition 64, che ha registrato una maggioranza del 56% dei votanti. Quindi che cosa significa? Significa che se avete 21 anni o un’età superiore, nello Stato più popoloso degli USA potete colti-vare e regalare per uso non medico a un’altra persona che abbia un’età superiore a 21 anni fino a sei piante e possedere fino a 28,5 grammi di “marijuana” sotto forma di fiori secchi e fino a 8 grammi se è concentrata. Fate attenzione, tuttavia, a non passare uno spinello a qualcuno che abbia meno di 21 anni: dare la cannabis a qualsiasi persona che non abbia compiuto 21 anni potrebbe costarvi una multa di 500 dollari e la reclusione per un periodo di sei mesi. La proposta di legge consentirà la vendita al dettaglio di marijuana e imporrà una tassa del 15%, ma si dovrà aspettare fino al 1° gennaio 2018 prima che inizino a rilasciare alle aziende le licenze per coltivare o distribuire la marijuana. Parlando in un’intervista al «Los Angeles Times», Lynne Lyman della Drug Policy Alliance, ha affermato che la proposta di legge in California è il «gold standard» per la marijuana legale, al quale altri Stati dovrebbero tendere. Si stima che il settore della marijuana a uso ricreativo in California avrà un valore di sei miliardi di dollari entro il 2020. Le piccole aziende saranno le prime ad avere benefici in un approccio del tipo “microbirrificio”, con licenze più estese che saranno rilasciate nel 2023, a quel punto ci possiamo aspettare che il costo per i consumatori dei prodotti della cannabis diventerà molto ragionevole. Non è stata solo la California a legalizzare la cannabis, anche Maine (50,3%), Massachusets (53,5%) e Nevada (54,5%) hanno fatto altrettanto; si uniscono ad Alaska, Colorado, Distretto di Columbia, Oregon e Washington, vale a dire che oltre il 50% della popolazione statunitense sarà in grado di apprezzare le meraviglie della cannabis nelle sue varie forme, senza temere multe e sen-za essere rinchiuso in prigione. La cannabis a uso medico è sempre stata la prima ad arrivare in uno Stato, quindi è positivo vede-re altri quattro Stati che hanno approvato proposte di legge per legalizzare il suo utilizzo. Questi Stati sono: Arkansas, Florida, Montana e North Dakota. Attualmente oltre la metà degli Stati USA – 29 in totale – ha legalizzato la marijuana per determinate condizioni cliniche. Cattive notizie Vi ricordate all’inizio di quest’articolo quando ho accennato all’intera faccenda relativa a un ospite di reality televisivo che viene eletto come presidente? Bene, è molto probabile che questa non sia la cosa migliore che potrebbe succedere nel settore della cannabis. Non è tanto l’atteggiamento del Presidente Trump a proposito della cannabis, che nel periodo pre-cedente alle elezioni è stato più o meno indifferente: la questione ha più a che fare con la persona che ha collocato intorno a sé. All’atto della stesura di questo articolo, Trump ha appena annunciato che il Senatore Jeff Sessions sarà il suo Attorney General. Negli Stati Uniti l’Attorney General, pressoché equivalente al nostro Ministro della Giustizia, presiede il Dicastero corrispondente, oltre a rappresentare la massima carica del potere esecutivo e dell’Avvocatura Generale di Stato del governo statunitense. credevano che avrebbe onorato le leggi di degli Stati sostenitori, la nomina di Sessions è fonte di grande preoccupazione». Sessions, che veniva descritto come «fanatico della lotta contro la marijuana» in una dichiarazione ufficiale NORML, è uno strenuo oppositore della legalizzazione della marijuana, che sia medica o a uso ricreativo. Durante un’audizione al senato in merito alle leggi statali sulla marijuana, Sessions ha affermato: «le brave persone non fumano marijuana». Visto l’atteggiamento del senatore Sessions molto esplicito anti-cannabis, questo fatto potrebbe creare alcuni ostacoli non solo ai nuovi Stati che hanno legalizzato l’uso ricreativo o medico, ma anche a quelli che già adottano questi programmi. Non dovete dimenticare che la cannabis è una droga inserita nella tabella 1 e, per quanto riguarda il governo federale degli Stati Uniti, non ha al-cun valore terapeutico e ha un alto potenziale di abuso. Le irruzioni federali statunitensi avvenute durante i mandati dei presidenti americani precedenti, quindi, potrebbero benissimo continuare o ripartire. Questo sarebbe contrario all’atteggiamento di non intervento da parte di Obama, che ha permesso agli Stati di trovare la loro strada specifica dopo la legalizzazione della cannabis a uso ricreativo. Il dottor Jahan Marcu, direttore scientifico e revisore principale della Patient Focused Certification (PFC) creata da Americans for Safe Access (ASA), mi ha comunicato per e-mail: «Il sostegno alla cannabis medica è più forte che mai, compreso il parere del presidente eletto Donald Trump, ma è probabile che i pazienti si trovino ad affrontare sfide e difficoltà impegnative con la nomina del se-natore Jeff Sessions ad Attorney General. Sessions ha criticato la moralità dei consumatori di can-nabis e ha falsamente dichiarato che la cannabis è più dannosa dell’alcol. Mentre molti pazienti della cannabis medica hanno sostenuto Trump perché La Patient Focused Certification di ASA aiuta le società nel settore della cannabis a soddisfare le esigenze dei pazienti rispetto a prodotti di alta qualità e che non presentino sorprese. «Purtroppo molto persone non riescono a valutare la qualità dei prodotti usati a causa della mancanza d’informazioni, per questa ragione un programma formativo come Patient Focused Certification è tanto importante per il settore della cannabis», spiega il dr. Marcus. Avrebbe politicamente senso per Trump tenere sotto controllo Sessions rispetto alla cannabis, da-to che la marijuana legale ha più successo di qualsiasi altro politico negli Stati Uniti. Wilma’s Lawn & Garden® Fai brillare le tue piante! 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Qualche anno fa, una decina, c'erano due famose tecniche di coltivazione ed erano il SOG e lo ScrOG, ognuna con le sue peculiarità che le hanno rese diffuse nella comunità cannabica. di CBG /Foto cortesia Stoney Tark SOG Il Sea Of Green o SOG è un autentico mare di verde. Cioé questa tecnica fortemente raccomandata online per i coltivatori indoor, giacché non avrebbe logica nel giardino di casa, consiste nel riempire lo spazio di coltivazione con cloni che manderemo in fioritura giusto dopo pochi giorni di crescita non appena saremo sicuri avranno sviluppato un apparato radicale consistente. Così potremo raccogliere tante cime centrali, una per ogni clone che andremo a piantare. Le cime centrali sono le più produttive di una pianta per cui per dirlo in poche parole, con questa tecnica cerchiamo la massima produzione. Supponiamo di non avere tempo o voglia di coltivare sempre per rifornirci allora possiamo coltivare un metro quadrato con questa tecnica (in un metro quadrato ci stanno fino a 6x6=36 cloni in SOG) e produrre tutte le infiorescenze che ci servono per tutto l'anno. Per avere una produzione degna di nota mi permetto di consigliare di utilizzare la fibra di cocco o un sistema idroponico direttamente di modo da poter crescere in vasi da 2 litri esemplari da vaso da 7 litri. Siccome vogliamo ridurre lo spazio e aumentare la resa vien da se che la coltivazione fuori suolo è la migliore in questo caso. La varietà che andiamo a piantare è di fondamentale importanza. Non dobbiamo scegliere varietà che ramifichino troppo ad esempio perché a noi servono indiche dalla grossa cima centrale e basta. La regina di questa tecnica era la Chronic, finché non arrivarono numerose varietà da tutto il mondo. Dobbiamo fare in modo di avere tutti i cloni della stessa altezza e soprattutto della stessa madre, così possiamo assicurarci l'omogeneità nel nostro growbox. In questa maniera i cloni potranno fiorire tutti nello stesso momento ed esser raccolti al gradi di maturazione omogeneo. Un consiglio è quello di potare i cloni per impedire che nascano rami laterali e fare in modo che i cloni concentrino le loro energie sulla cima centrale, che è quella che ci interessa. Insomma non è difficile, servono i cloni di una sola madre, radicarli, dargli pochi giorni di vegetativa e via in fioritura non appena sono alti una quindicina di centimetri. Non serve farli crescere troppo in quanto complicherebbero solo la coltivazione negli spazi stretti. Siccome staranno ben stretti dobbiamo pensare anche ad un modo di bagnare agevolmente tutti i vasetti, io usavo una canna per innaffiare con un Lo ScrOG é invece la tecnica dello Screen Of Green, lo schermo di verde. Una tecnica di coltivazione indicata più per i coltivatori di esterni, in outdoor. Così facendo si avranno grandi risultati da un numero esiguo di piante. Questa tecnica consiste nel delimitare l'altezza della pianta per intero, concentrando la sua crescita in larghezza favorendone la ramificazione. Addirittura con una sola pianta si coprono spazi ragguardevoli. Logicamente dovremo scegliere varietà che, viceversa al SOG ramifichino di loro per sfruttarne appieno il potenziale. Alcune varietà valide per lo ScrOG sono le Haze. È raccomandato scegliere varietà dalla fioritura lenta, che abbiano bisogno di vegetare per esprimere al massimo il loro potenziale, prestando attenzione a non utilizzare delle indiche pure che avrebbero difficoltà nella ramificazione. Avremo inoltre bisogno di vasi capienti perché ci serviranno potenti radici per alimentare le tante cime sulla pianta. In caso si utilizzi la terra come substrato allora raccomando almeno trenta litri di volume, nel caso si scelga idroponica non si dovranno prestare particolari accorgimenti. I sistemi idroponici sono molto raccomandati perche' permettono una crescita vegetativa molto piu' veloce che in terra. Sostanzialmente si lascia crescere le piante sino al quinto o sesto internodo e poi si capitozza la pianta per far si che concentri le energie nei rami. A poco a poco i rami andranno piegati e legati a una rete tesa orizzontalmente sotto alle lampade. Quando la pianta avrà coperto tutta la rete della nostra zona di coltivazione potremo mandare in fioritura il nostro mostro. L'intenzione nostra è che tutte le cime siano alla stessa altezza sulla rete e quindi equidistanti dalla sorente di luce, così che maturino ugualmente densi tutti quanti i rami della pianta. Spero che queste due tecniche siano d'ispirazione per la prossima stagione, buone fioriture a tutti! 62 COMIC Le avventure di Giovanni Fuma BUONGIORNO! AL NEGOZIO… POSSO AIUTARLA? BUONGIORNO! SÌ, HO BISOGNO DI UN CONCIME DI FIORITURA ABBIAMO: STIMOLANTI RADICOLARI, CONCIME DI CRESCITA E DI FIORITURA, BOOST, PK… IL TUTTO IN MINERALI OPPURE ORGANICO, MA ANCHE ENZIMI, CO2… AH! OK… NON ESITARE A MA SÌ! MEGA EXTRA BUD + SUPER BOOST +… = MEGA MASTER PIEDONE!! CHIAMARMI PER MAGGIORI INFORMAZIONI… AH! OK… PRENDO QUESTO… AH! OK… UNA VOLTA A CASA… + 2ML + ... 5ML + SARAI TU L’ELETTA!!! QUELLA CHE RICEVERÀ “LA POZIONE MAGICA!” 5ML + 2ML ... UNA SETTIMANA DOPO QUESTO SÌ CHE È PIEDONE! MAH… QUAL È IL TUO SEGRETO?!? CONTINUA… Distribuito da sTILL growing 3 VARIATORI W W W. F O G L I E D E R B A . 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Per questo, è fondamentale disporre di una stanza che destineremo in parte o interamente alla nostra area di coltivazione. Nel caso in cui non si disponga di una stanza intera, sarà necessario utilizzare un armadio per coltivare le piante. Se però abbiamo un’intera stanza per farlo, non sarà strettamente necessario acquistare un armadio. Ad ogni modo, ci sono sempre coltivatori che, seppur avendo una stanza intera dedicata, sostengono sia meglio utilizzare un armadio. Dobbiamo inoltre fare un elenco degli elementi e dei materiali fondamentali o di base che saranno necessari per creare le condizioni adatte per sviluppare una coltura in modo corretto. In questo elenco non possono mancare le componenti seguenti: t6OLJUDPNQMFUPSJGMFUUPSFCBMMBTUMBNQBEJOBTQJOBFDBWP EJJMMVNJOB[JPOFBM sodio ad alta pressione (400 o 600 watt). t6O FTUSBUUPSF EJ RVBMJUË TFDPOEP J NFUSJ cubici dell’area di coltura di cui disponiamo). t6O UVCP EVDUJOH QFS DPOWPHMJBSF MBSJB verso l’esterno. t6O GJMUSP BM DBSCPOF BUUJWP QFS FWJUBSF HMJ inconvenienti provocati dall’odore prodotto dalle piante in fioritura. t6OUJNFSQFSHFTUJSFJMGPUPQFSJPEPEJMVDFF buio delle piante (a seconda del rispettivo ciclo). t6OUFSNPJHSPNFUSPDIFSFTUJUVJTDBJWBMPSJ della temperatura ambiente in un determinato momento, la temperatura massima e minima e le percentuali di umidità registrate nella nostra coltivazione. t7BTJ RVBESBUJ EB MJUSJ QFS PUUJNJ[[BSF MP spazio per la coltivazione. t4BDDIJEJUFSSBEJRVBMJUË t4UJNPMBUPSFSBEJDPMBSFDPODJNFQFSMBDSFscita e concime per la fioritura. t1MBTUJDBSJGMFUUFOUFTFOPOTJVTBVOBSNBdio per la coltivazione). t4FNJGFNNJOJ[[BUJDIFQPUSFNPUSPWBSFF acquistare nel nostro growshop di fiducia, dove inoltre ci daranno consigli per risolver i dubbi futuri man mano che si presenteranno durante la coltivazione. Va aggiunto che avremo bisogno di alcuni strumenti che in generale si hanno già in casa: nastro adesivo e fascette che sono Centralina elettrica con timer collegato. estremamente pratici e utili per installare e montare il nostro sistema di coltivazione. PREPARAZIONE E MONTAGGIO DELL’AREA DI COLTIVAZIONE Una volta scelto il luogo dove coltiveremo le nostre piante e una volta predisposto il materiale necessario, dobbiamo preparare la stanza pulendo a fondo e con cura l’area destinata alla coltura, poiché questo ambiente dovrà essere pulito affinché le nostre piante crescano sane e si sviluppino e fioriscano in buone condizioni e in modo corretto. Dovremo poi tappare le finestre con un telo oscurante che non permetta l’entrata o l’uscita della luce. In questo modo impediremo che la luce della nostra lampada esca dalla finestra e attiri l’attenzione (cosa che vogliamo evitare) e non faremo entrare luce nella stanza, poiché questo potrebbe alterare il fotoperiodo delle nostre piante. Alcuni pensano che abbassare le tapparelle e chiudere le tende sia sufficiente, ma dobbiamo essere certi di poter evitare che esca o entri luce nella stanza e uno dei modi migliori per farlo è quello di usare il telo oscurante. Anche se si usa un armadio, è consigliato coprire le finestre per non attirare l’attenzione quando dobbiamo lavorare con le piante e l’armadio è aperto, giacché la luce uscirebbe dalla finestra e in questo caso non passerebbe inosservata. Portati a termine questi compiti, il passaggio seguente è quello di montare e installare le componenti elettriche della coltivazione, come l’estrattore o la fonte luminosa. Per selezionare l’estrattore che andremo a installare, dobbiamo valutare e tenere in considerazione il volume in metri cubici dell’aria che abbiamo nella stanza. Deve infatti essere un estrattore sufficientemente potente, ma che non abbia una rumorosità eccessiva che attiri l’attenzione dei vicini. Un estrattore per il ricambio dell’aria viziata e riscaldata dal calore residuo e costante generato dalla lampadina è fondamentale e dovremmo lasciarlo accesso costantemente durante le ore di luce che ricevono le nostre piante durante la fase di crescita e per 24 ore durante la fioritura. Sia che la coltivazione sia in un armadio che nella stanza, conviene ed è consigliabile disporre di un’uscita per l’aria e dell’estrattore nella parte alta della stanza (l’aria carica e calda tende a salire) in prossimità di un’area che agevoli l’uscita dell’aria all’esterno della coltivazione. La cosa migliore sarebbe farla uscire in strada, senza dover utilizzare troppo tubo ducting, perché più tubo si usa e più angoli retti si devono fare nel posizionarlo, maggiore sarà l’attrito dell’aria e maggiore sarà la rumorosità derivante. È consigliabile anche non installare o posizionare l’estrattore su una parete con porta, 65 perché le vibrazioni si trasformeranno in rumore per i vicini. Bisognerebbe anche mettere dei pezzi di gomma fra la parete e l’estrattore per cercare d’isolarlo il massimo possibile, affinché si attutiscano le vibrazioni prodotte quando è acceso. Dovremmo cercare di posizionare la presa d’aria dell’estrattore vicina alla fonte di luce, perché in questo modo si ridurrà il calore residuo generato dalla lampadina accesa. Il filtro al carbone attivo andrà fissato alla parte da cui l’estrattore preleva l’aria, per convogliare tutta l’aria estratta attraverso il filtro affinché le particelle odorifere vi rimangano intrappolate, evitando così che la nostra coltivazione attiri l’attenzione dei curiosi per l’odore prodotto. Infatti, come abbiamo detto, con un filtro installato correttamente e un estrattore che funziona 24 ore al giorno, i problemi di odore che si verificano durante la fioritura, la raccolta e l’essiccatura dovrebbero non presentarsi, perché creiamo una via d’uscita obbligata per l’aria, attraverso l’estrattore e il filtro. Se si usa uno dei vari modelli di armadio disponibili per le colture, possiamo osservare che nella parte superiore, c’è una zona di forma circolare deputata alla bocchetta d’ingresso o presa d’aria dell’estrattore, che dovrebbe combaciare più o meno perfettamente. Il filtro al carbone va messo nella parte interna dell’armadio, sul soffitto, di fianco all’uscita predisposta, per unire l’estrattore e il filtro al carbone con una sezione di tubo ducting. Dopo aver posizionato l’estrattore e il filtro al carbone, l’unica cosa che dovremo fare sarà mettere la lampadina. Il kit è composto da un riflettore con base, un ballast, una lampadina e un cavo (deve essere trifase). Il ballast deve essere sempre appeso a una parete, che si coltivi in una stanza o in un armadio, a un’altezza che ci eviti problemi nel caso in cui cada o goccioli parte della soluzione nutriente con cui alimentiamo le nostre piante. il ballast deve sempre essere adatto al numero di watt della lampadina utilizzata, ossia 400W con 400W e 600W con 600W. Una volta appeso sulla parete scelta, il passaggio seguente è quello di fare i collegamenti del ballast con la spina e con il rifletto- Coltura indoor con fonte da 600W in fase di fioritura re. Negli armadi da coltivazione si trova sulla parete posteriore e c’è anche un piccolo passaggio per far passare il cavo trifase fino al riflettore. Per i collegamenti dobbiamo calcolare di quanto cavo avremo bisogno e non dobbiamo lasciarlo pendere eccessivamente o ripiegarlo su se stesso. Non dobbiamo lasciare neanche dei cavi spelati all’aria, fuori dal supporto per i collegamenti, perché potrebbe farci prendere qualche bello spavento. Non dobbiamo neanche toccare il ballast mentre è in funzione, perché genera molto calore mentre alimenta la lampadina. È molto importante fare bene il collegamento e rispettare l’ordine dei cavi nel collegarli, perché dobbiamo assicurarci che i collegamenti corrispondano allo schema fornito, per poi convogliarli correttamente verso il ballast. Quando i collegamenti uscenti dalla strumentazione sono stati fatti, uno con una sezione cavo con all’estremità una spina e l’altro che dovrà essere collegato alla base del riflettore, andrà installato il riflettore sul soffitto della stanza o dell’armadio. Per appenderlo correttamente, il riflettore nella parte posteriore ha delle linguette da sollevare mediante un cacciaviti piatto fino a che non formeranno un angolo di novanta gradi. Alle linguette andranno attaccate le tipiche carrucole per lampadine appese al soffitto che ci consentono di muovere la fonte di luce all’altezza desiderata, ossia la più adatta in ogni fase per le nostre piante. Si possono anche utilizzare delle catene e dei moschettoni per fissarle e modulare l’altezza della fonte luminosa, alzandola se necessario per le nostre piante. Ora manca solo togliere la pellicola in plastica dei protettori, posta per proteggerne la parte interna, dove viene riflessa la luce emessa dalla lampadina, perché non si righi o non si rovini e saremo quindi pronti per passare alla fase seguente. A questo punto dobbiamo solo posizionare la lampadina al sodio ad alta pressione scelta per il rispettivo sistema. Dobbiamo tenere in considerazione alcuni fattori nella scelta della lampadina. Logicamente, 600 watt ci danno la possibilità, anche se non la sicurezza, di ottenere un raccolto maggiore che con una lampadina da 400 watt, poiché la potenza è superiore ed è ottimale su una Ballast da 600W con i collegamenti predisposti, appeso a una parete superficie di coltivazione più ampia, perché copre un’area maggiore. Con una fonte da 400 watt possiamo coltivare in uno spazio di un metro quadrato e con una fonte da 600 watt possiamo ampliare questo metro quadrato fino a quasi un metro quadrato e mezzo. Tutto però ha dei pro e dei contro, perché con una lampadina da 600 watt i consumi elettrici saranno di gran lunga più elevati che con una da 400 watt e il calore prodotto e generato dalla lampadina sarà maggiore. Anche la luminosità sarà maggiore, pertanto le piante avranno bisogno di più acqua e nutrienti. Chiaro esempio di lavoro ben eseguito e di centralina ben collegata Questa scelta va fatta prima di montare il sistema e quando posizioneremo la lampa- 66 2 Hemporium Cose di Canapa, Vicenza 1 Bahia Grow Shop Indoorline Point Agrow growshop Via Castel Gomberto 143/A 10137 Torino Telefono: 011/19702645 Email: [email protected] S.S. 11 Padana Sup. Verso Verona, 283 36100 Vicenza presso Multicenter [email protected] dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 19.30 sabato dalle 11 alle 19 cell. 339 61 02 455 Via Gabriele D'Annunzio n.44 Como Tel. 031 506671 [email protected] www.agrow.it Aperto da lunedì a sabato orario continuato 10:30 - 19:30 Lunedì 15.00-19.00 Ma- Ve 10.30-13.00/ 15.00-19.00 Sa 10.30-19.00 Si riceve su appuntamento 3484734053 3 Mysticanza, Perugia Devida Grow Shop in Bari “Mescolanza di particolary varietà di ynsalata verde.” (Zingarelly) v. 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Paolo 51 Roma 00126 Orario 10:00-13:00/16:00-19:30 Domenica chiuso Tel. +39 06 86707793 Email: [email protected] Web: www.alienseeds.it 22 4 5 20 15 Orto Biologico Shop, Cagliari 25 Ci trovate a Cagliari in via Tigellio 60 Tel/fax 070/653170 Email: [email protected] 14 Facebook: https://www.facebook.com/Orto-Biologico-Shop-112450658862111 5 6 7 6 Do.Is. Growshop Via Bellini nº9/b - CAGLIARI tel. +39 3281689980 [email protected] Da lunedí a venerdì ore: 11.00-13:00 < > 16:00-20:30 8 Hemp-orio, Cordenons Via Martiri della Libertà 21, Cordenons (PN). Aperto dal martedì al sabato dalle 11:00 alle 19:00. 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La lampadina è l’ultima parte del sistema luminoso che dovremo installare e dovremo farlo estraendola dalla confezione dalla base della lampadina, ma lasciando la parte di vetro all’interno. Dobbiamo prendere la confezione della lampadina e avvitare la lampadina nella base del riflettore che è già stata installata sul soffitto. Una volta avvitata completamente, toglieremo con cura la confezione di cartone. In questo modo eviteremo di lasciare macchie, residui di umidità o di sudore sulla lampadina, che non sono per nulla consigliabili. Quando dovremo sostituire la lampadina, dovremo lasciarla spenta quasi un’ora prima di poterla toccare ed è consigliabile rimetterla in una confezione di cartone quando la si toglie. ore in cui le piante stanno al buio o alla luce, passando a dodici ore di luce e dodici ore di buio. Quando parliamo di buio, intendiamo buio completo e nelle ore di buio non dobbiamo assolutamente entrare nella stanza o aprire l’armadio, perché altrimenti causeremmo stress per le piante, oltre ad alterare il loro ciclo, cosa che avrebbe ripercussioni sul risultato finale. Ora manca solo mettere la plastica riflettente sulle pareti della stanza per sfruttare al massimo la luce, ma se utilizziamo un armadio non sarà necessario, poiché all’interno è già ricoperto di materiale riflettente. Dovremo poi mettere i vasi nei quali cresceranno le nostre piante, in modo che la lampadina sia esattamente al centro sopra gli stessi e che i vasi nel loro complesso abbiano la forma di un quadrato, per sfruttare bene la luce. Non sarebbe male usare anche dei sottovasi/ vassoi o piatti (personalmente preferisco i vassoi) per evitare che la soluzione nutriente Immagine di una coltura in fioritura con due fonti luminose da 600W. Interno di un armadio da coltura con filtro al carbone posizionato nella parte superiore destra non collegato con il tubo ducting. Dopo aver collegato l’estrattore e la fonte luminosa, li accenderemo per verificare che sia tutto ben connesso e che funzioni correttamente. Metteremo poi il termoigrometro, in modo tale da poterlo alzare o abbassare a seconda delle necessità e programmeremo il timer affinché si accenda e si spenga quando desideriamo. Bisogna tenere in considerazione che nella fase di crescita, il ciclo di luce/buio è di diciotto ore di luce e sei ore di buio e quando cambia dobbiamo variare il numero di drenata dalle piante dopo l’irrigazione cada a terra. I vasi andranno riempiti di terra ben disgregata per agevolare l’ossigenazione delle radici e fare in modo che si sviluppino bene. Per questo, smuoveremo per bene la terra quando è ancora nel sacco, prima di riempire i vasi e lo faremo quando trapiantiamo i semi germinati o i cloni, per ottenere cloni sani, affidabili e di qualità. Non entreremo nel dettaglio della qualità dei semi o dei cloni, perché ne abbiamo già parlato in alcuni numeri precedenti di Soft Secrets nell’articolo intitolato “Outdoor vs indoor”. Coltura indoor in fase di crescita con fonte luminosa da 400W con il suo estrattore e filtro al carbone nella parte superiore, vicino alla lampadina, per agevolare la fuoriuscita di aria calda. SUBSTRATO E NUTRIMENTO È fondamentale non lesinare sulla spesa per l’acquisto di terra di buona qualità, che sia ben preparata ed equilibrata. Possiamo scegliere una terra molto concimato o una terra poco concimata, anche se, per evitare problemi di eccessi per le piante, se stiamo iniziando a coltivare indoor, è consigliabile utilizzare della terra poco o leggermente concimata fra le tante disponibili in qualsiasi growshop. Per un’ alimentazione e nutrimento equilibrato e di base per le piante, si consiglia di utilizzare uno stimolatore radicolare nelle prime irrigazioni in fase di crescita. Successivamente, converrebbe utilizzare un nutriente biologico per tutta la fase della crescita. Quando le piante passano alla fase di fioritura e non danno ancora segni di formazione dei fiori, dovremo smettere di usare il nutriente di crescita per cominciare a utilizzare il nutriente di fioritura fino a quando non mancheranno una settimana o dieci giorni al raccolto. A questo punto cominceremo a irrigare solo con acqua e continueremo a farlo fino al momento del raccolto (se possibile, due giorni prima di tagliare le piante, smetteremo di irrigare). È importante consultare le proporzioni consigliate da ogni marca di nutriente e tenersi un po’ al di sotto di quando indicato nelle indicazioni d’uso riportate sui flaconi. Meno è più e quindi è meglio non esagerare piuttosto che superare le dosi necessarie, perché è più facile correggere una carenza che un eccesso. D’altro canto è anche molto importante somministrare la soluzione nutriente alle piante mentre la fonte al sodio è accesa (le piante infatti mangiano solo quando c’è luce), se possibile quando è accesa da poco. Per questo bisognerà adattare la programmazione del timer in modo tale che le ore in cui dobbiamo curare e lavorare con le piante coincidano con le ore di luce. Una volta raccolte le piante, mancherà solo l’essiccatura del nostro raccolto, di cui Soft Secrets ha già parlato nell’articolo“Essiccatura”. Una volta completata questa fase, potremo finalmente assaporare per bene il frutto delle nostre cure e del nostro lavoro. GROW 69 di come vengono impacchettati e di come vengono stoccati i pacchetti possono risentirne i semi e incontrare difficoltà a germinare. I semi per contro hanno inoltre una leggera ma costante varianza fenotipica. Leggera varianza serve a dire se siamo stati fortunati, altrimenti rischiamo di avere piante striminzite alte un metro e mezzo di lato o nane cespugliosissime nella peggiore delle ipotesi. I cloni, meglio sarebbero da chiamare talee dato che sono talee, sono materiale di una pianta che in determinate condizioni climatiche adatte produce delle radici e torna a vegetare strutturalmente come una nuova pianta adulta. La disponiblità dei cloni per una coltivazione implica anche un approvigionamente sicuro, che se non è possibile trovarlo e bisogna autoprovvedere si tratta di molto lavoro aggiuntivo. Le piante madri da cui si prendono i cloni vanno potate e piegate e pulite regolarmente, i cloni devono radicare e non possono permettersi di rimanere nelle serrette un giorno in piu' del dovuto. È una gestione non alla portata di qualsiasi coltivatore. Uno dei vantaggi di coltivare con i cloni è che si utilizzano piante delle quali si conosce il comportamento in fioritura perché sono state selezionate da qualcuno che le ha fiorite precedentemente: se ne conosce la durata della fase di fioritura, che tipo di fiori avremo e che sapore avranno, gli effetti del consumo delle nostre infiorescenze, più generalmente tutto ciò è il chemioprofilo. Un altro vantaggio, da non sottovalutare è che conosciamo già il sesso del clone perché proviene da una mamma di cui se ne conosce il sesso. I coltivatori che non possono perdere tempo preferiscono prendere cloni già radicati e dargli una settimana o dieci giorni di vegetativa prima di cominciare la fioritura, perché se utilizzassero semi avrebbero da aspettare almeno tre giorni per la germinazione e poi almeno un paio di settimane, se non qualcosina in più, prima che le piante possano essere messe a fiorire. IN PRINCIPIO SEMI O CLONI COMINCIARE CON I SEMI O CON I CLONI, QUALE MEGLIO? I semi sono indubbiamente il miglior modo di cominciare un gran raccolto, secondo alcuni coltivatori professionisti degli Stati Uniti d'America. Un amico mi faceva riflettere settimana scorsa su questa affermazione e sui vantaggi indubbi del coltivare con semi anziché partire da cloni. Le sue argomentazioni, frutto di una grande esperienza in California, sono valide quindi vediamole e commentiamole assieme. di CBG Il primo vantaggio indubbio é il minor rischio di passare infezioni, malattie o in generale agenti patogeni da uno spazio di coltivazione all'altro, cosa che é facilmente immaginabile lavorando con cloni. In più le piante da seme nascono e crescono con maggior vigore, dovuto alla presenza della radichetta embrionale già in grado di supplire al fabbisogno nutrizionale dei giovani germogli, estendendosi più profondamente e raggiungendo strati più profondi del substrato. Tutto ciò conferisce inoltre una maggior resistenza agli stress ambientali da parte della pianta in quanto al presentarsi uno stress vi sono maggiori probabilità che sia superato con maggior vigore. Anche i cloni presentano un adeguato sistema radicale, ma se hanno subito un qualsiasi stress durante la loro breve vita ahimé si avrà perso il vigore tipico di tutte le piante da seme. I semi però non sono tutto oro che luccica, ovviamente si tratta di semi che devono germinare e il tasso di germinabilità è molto variabile: a seconda Il vantaggio di un clone è chiaramente la possibilità di ripetere il medesimo raccolto nella stagione successiva, cosa che si può fare anche con i semi, ma se si coltiva indoor si cerca l'uniformità, ecco perché i cloni sono conosciuti e ricercati nonostante siano illegali in numerosi paesi al mondo. Uno svantaggio dell'utilizzare i cloni è che possono fungere da veicolo di malattie ed infezioni da un growbox o da una grow room all'altra. Se si prendono dei cloni con il ragnetto rosso si può tranquillamente buttare via tutto, disinfettare casa e reiniziare cambiando fonte dei cloni. La fonte da cui provengono i cloni dev'essere fidata e in ogni caso mi sento di consigliare di trattare preventivamente qualsiasi nuovo ospite del nostro giardino, per scongiurare eventuali problemi imprevisti. I semi hanno il vantaggio però che possono esser trasportati in tutto il mondo R TXDVL DJHYROPHQWH in quanto non occupano molto spazio e non sono puzzolenti in piccole quantità. Indubbiamente vi sono vantaggi nel coltivare partendo da seme o da clone a seconda del contesto in cui ci si trova ad operare. Al giorno d'oggi se si ha accesso ad un elite clone sarebbe auspicabile utilizzarlo, se un giorno dovesse diventar legale la coltivazione allora parleremo di selezione casalinga, per ora se si può metter le mani su un clone già selezionato, ci si risparmia molta fatica. Buone fioriture! 70 NOTIZIE SUL CBD piante che contengono percentuali diverse. Questo è il motivo per cui ci sono selezioni così diverse di Cannatonic negli Stati Uniti. Oltre a ciò, per i motivi già illustrati negli articoli precedenti, i progenitori della Cannatonic sono cambiati. Per quanto riguarda il gruppo regolare di piante, all’inizio c’era XQ EDWFK GL GXH YDULHW¢ 'DQFHKDOO e Dub) e poi hanno fatto la loro comparsa vari prodotti con progenitori diversi, che mantenevano comunque la coerenza con l’essenza Diesel di questa varietà. Per quanto riguarda il gruppo femminizzato, è stata sempre mantenuta la stessa composizione, sebbene nel 2010 sia stata fatta un’eccezione, nel senso che un batch speciale di 1.000 semi, contenenti una percentuale molto più elevata di CBD, è arrivato sul mercato statunitense e sono state create varie piante a predominanza CBD da questi semi, con un rapporto CBD:THC di circa 20:1. ACDC, Oracle e Valentine X Crescita di una pianta in una coltivazione di Cannatonic in California CANNATONIC: UNA PIETRA MILIARE PER LE PIANTE RICCHE DI CBD COLTIVATE NEGLI STATI UNITI Negli ultimi anni, si sono visti negli Stati Uniti molti ibridi e talee d’elite contenenti percentuali diverse di proprie esigenze e gusto personale, dal momento che sono disponibili La quantità di fenotipi offerti dalla Cannatonic consente una varietà di selezioni possibili. Alcuni selezionatori che hanno portato avanti questa selezione sono onesti e le chiamano Cannatonic per identifiFDUOH &DQQDWRQLF ; R &DQQDWRQLF #4 per esempio. Altri fanno confusione e chiamano le loro selezioni con nomi completamente diversi e ‘inventano’ il nome dei progenitori. Questo sembra proprio quello che è successo con la saga ACDC. ACDC è un clone d’elite con un rapporto CBD:THC di circa 20:1. Apparentemente, è stato selezioQDWR GDO 'RWWRU :LOOLDP &RXUWQH\ che l’ha chiamato usando la sigla di Alternative Cannabinoid Dietary &DQQDELV:LOOLDP&RXUWQH\KDRSWDto per l’utilizzo di cannabis naturale, ossia piante fresche usate per produrre succhi che vengono consumati direttamente dai pazienti. In questo modo si dice che si mantengano le forme acide dei cannabinoidi, ossia THCA e CBDA. Fino ad ora CBD. La Cannatonic è la base genetica da cui è nata la maggior parte di queste piante. Nel 2014 Soft Secrets Spagna ha parlato di come l’ondata di CBD a Girona si fosse estesa alle banche di tutta Europa. È anche il tipo di genetica di cui Tikkun Olam ha rivendicato la paternità, mentre in realtà si trattava solo di una selezione di prototipi sviluppati da CBD Crew: l’articolo completo è disponibile sul numero 3 di Soft Secrets Spagna. In questo articolo abbiamo annunciato che avremmo parlato di come questa ondata avesse attraversato l’Atlanti- H. Madera co, in particolare attraverso la varietà Cannatonic. Dopo anni di studi, ecco i risultati della nostra ricerca. Cannatonic Quando parliamo di Cannatonic, dovremmo puntualizzare che questa varietà ha molti fenotipi, sebbene tutti abbiano influenza Diesel. È così che è stata creata ed è anche come vuole mantenerla Resin Seeds, in modo tale che ciascuno possa scegliere il fenotipo più adatto alle Jaime dà consigli per progetti legali di coltivazione di cannabis con le sue varietà in diverse zone degli Stati Uniti 3 SEMI €27 3 SEMI €30 3 SEMI €25,50 WWW.ZAMNESIA.COM GROWSTORE & SEEDS SHOP ORA ANCHE HEADSHOP! Via Rosolino Pilo 14 - 20129 Milano - +39 02 365 106 46 73 non è stato condotto alcuno studio che possa corroborare il metodo del Dottor Courtney che, tra l’altro, ha molti inconvenienti, come il fatto che servano moltissime piante fresche e che la gola dei pazienti si irriti facilmente. Martin Lee di CBD Project sostiene che molte delle dichiarazioni del Dottor Courtney sui vantaggi dei succhi di cannabis siano “ingannevoli” e “infondate”. La Cannatonic è disponibile in molti dispensari negli Stati Uniti con diversi rapporti CBD:THC Cannatonic #4. Parlando di questa pianta, Paladin420 assicura che si tratta di un clone d’elite facile da coltivare con un profilo a predominanza indica e buone cime cristallizzate. È un tipo interessante di marijuana, con una fragranza e un aspetto eccellenti, che attirano l’attenzione di tutti nei dispensari. Il suo effetto è deciso, ma senza far girare la testa. Altri cloni d’elite conosciuti sono la &DQQDWRQLF ; H OD &DQQDWRQLF % entrambi con un elevato contenuto di CBD e un contenuto molto basso GL7+&VRSUDWWXWWROD&DQQDWRQL[; che di solito ha CBD in eccesso del 20% e di circa l’1% per il THC. Nel 2012 la rivista O'Shaugnessy's ha pubblicato alcune dichiarazioni di Lawrence Ringo, che spiega di aver ricevuto la ACDC da :LOOLDP &RXUWQH\ FKH JOL KD DVVLcurato che si trattava di una pianta sativa utilizzata in Francia come canapa industriale e coltivata in Lussemburgo su una superficie di 13 ettari per utilizzarne foglie e fiori per produrre succhi sati negli studi clinici. Diversi esperti nel settore della canapa industriale hanno smentito le dichiarazioni del Dottor Courtney, poiché non c’erano prove del fatto che l’ACDC fosse prodotta in Francia come canapa industriale. Per di più, in Francia, la coltivazione di canapa industriale senza certificazione è illegale e si è passibili di detenzione. Resin Seeds e CBD Crew in America Fiore di Cannatonic coltivata in California Con l’aumento della popolarità di Resin negli Stati Uniti, nel catalogo sono stati inclusi gusti americani come la Kushtonic, ibrido di Sour Diesel e Dieseltonic. La Sour Diesel ha un gusto accattivante, grazie ai toni terrosi, di benzina, metallici e agrumati/di limone, dovuti soprattutto all’elevato contenuto di limonene. In alcuni fenotipi, questo sapore è descritto come limone cremoso o gelato al limone. I trico- JAIME DI RESIN SEEDS HA SPEDITO GRATUITAMENTE AL DOTTOR COURTNEY ALCUNI SEMI DI CANNATONIC, PRIMA CHE IL DOTTORE ‘SCOPRISSE’ L’ACDC. IN ALCUNE E-MAIL COURTNEY LO RINGRAZIAVA PER LA PIANTA CHE AVEVA RICEVUTO CON UN SUSSEGUIRSI DI RINGRAZIAMENTI Ci sono prove del fatto che Jaime di Resin Seeds abbia spedito gratuitamente al Dottor Courtney alcuni semi di Cannatonic, prima che il dottore ‘scoprisse’ l’ACDC. Ho letto alcune e-mail in cui il Dottor Courtney lo ringraziava per la pianta che aveva ricevuto con un susseguirsi di ringraziamenti. Ha persino scritto che grazie al fenotipo 20:1 della Cannatonic avrebbe potuto utilizzare molta meno sostanza vegetale per produrre i succhi. Avrebbe dovuto ringraziarlo pubblicamente, piuttosto di dare un altro nome alla pianta, senza spiegarne la vera origine genetica. Abbiamo scritto ripetutamente, mese dopo mese, al Dottor Courtney e abbiamo chiesto la sua versione di questa confusa storia, ma finora le nostre domande non hanno ricevuto risposta alcuna. In realtà, la comunità della cannabis considera l’ACDC un fenotipo della Cannatonic. A riprova di ciò, Seedfinder, la principale banca dati genetica, lo elenca in questo modo. A intricare ulteriormente la matassa è un’altra talea con una percentuale che questa genetica è circolata gratuitamente nella comunità della cannabis del Michigan e ha vinto molti riconoscimenti. Si tratta di una pianta a predominanza sativa che può essere piuttosto difficile da coltivare, ma per cui vale la pena investire tempo e sforzi. Come afferma Huel Perkins: “Varie persone descrivono diverse fragranze nella mia selezione e io personalmente sento toni di limone, lime e mango, mentre altri sentono ciliegia o arancia. Ad ogni modo, l’aroma è complesso”. Huel Perkins ha fatto testare un olio proApparentemente, un’altra pianta dotto dalla sua selezione per anache somiglia moltissimo all’ACDC è lizzare i terpeni e, in ordine di conOD 9DOHQWLQH ; FKLDPDWD FRV® SHU centrazione, vi sono stati identificati San Valentino, il santo patrono degli i seguenti: beta-mircene, limonene, epilettici e che si dice abbia un rap- alfa-pinene e p-cimene, con quantità inferiori di cariofillene, linalolo e porto CBD:THC di circa 25:1. humulene. La varietà Huel Perkins ha una quantità molto bassa di THC e può dunque essere considerata Huel Perkins o Perkins Cut. Si tratta di una varietà a predominanza di CBD, un clone selezionato da Huel Perkins, che prende il nome di chemotipo III. nome di un partecipante del Forum Nine Fold Genetics ne ha prodotto la of International Cannagraphic, che è Atonic, incrociando la Huel Perkins stato dunque chiamato così. Il parte- con una pianta maschio di Good cipante Paladin420 ha commentato Medicine di Bodhi. e struttura simili, la Oracle. Si tratta della stessa pianta? Come dichiara 3URMHFW&%'LOODERUDWRULR7KH:HUF Shop ha testato entrambi i cloni d’elite e i risultati mostrano come l’ACDC e la Oracle abbiano un profilo terpenico identico, con una predominanza di mircene e livelli significativi di pinene, beta-cariofillene e bisabololo. C’è perfetta corrispondenza anche a livello di terpeni nella concentrazione ridotta di eudesmol, guaiol, humulene, limonene, valencene o terpineolo. Altre selezioni della Cannatonic mi sono di dimensioni abbondanti, il che dà risultati soddisfacenti al momento di fumarla. Il problema è che ha un effetto eccessivamente potente su alcuni, particolarmente devastante e quindi queste persone hanno bisogno di una Kush più sopportabile. Scegliere qualcosa di più leggere sarebbe quindi più adatto: in realtà Resin Seeds ha scelto questa varietà per fare una versione la cui progenie avrebbe avuto rapporti CBD:THC diversi, affinché ogni coltivatore potesse scegliere il suo effetto preferito. È anche possibile selezionare vari fenotipi con rapporti diversi a seconda delle occasioni. Jaime ha anche fornito un servizio di consulenza nel primo progetto di CBD Crew negli Stati Uniti, dove ha offerto tre varietà: CBD OG Kush, CBD Scout Cookies e CBD Lily. Queste varietà sono incroci di Remedy, chiamata precedentemente Dulce Canna, rispettivamente composta di cloni d’elite statunitensi della Kush e di una selezione di Lily, pianta di Original Delicatessen, che fa parte della leggenda urbana ibe- 74 rica della selezione. Deriva dall’incrocio della Congo e di un fiore all’occhiello di Original Delicatessen, Reina Madre, pianta che ha anche trasmesso i propri caratteri a Juanita la Lagrimosa. La Lily è una sativa pura, che si distingue per la velocità, come anche per la bellezza delle cime dalla graziosa forma con alcune foglie. Ha un gusto decisamente fruttato e alcuni campioni sanno di ananas dolce, il che le ha garantito il soprannome di “piña colada”. Le tre varietà hanno discendenti con un rapporto CBD:THC di circa 1:1. L’incrocio con la Lily è stato progettato per portare un gusto fruttato e fresco sul panorama della cannabis negli Stati Uniti, mentre con la CBD OG Kush e la CBD Scout Cookies, i sapori classici locali si uniscono a un effetto diverso, più equilibrato. Il primo batch è stato venduto completamente e la CBD OG Kush ha persino vinto alcuni riconoscimenti. Diesel del 2004 che ha introdotto il CBD nell’ondata europea. La banca usa questa varietà perché è stata attirata dal suo effetto equilibrato, che non ‘accieca’ eccessivamente chi ne fa uso, oltre al gusto eccezionale. Un dono importante di CBD Crew alla comunità del CBD è Therapythe, la prima linea regolare che offre CBD in tutti i suoi campioni. Finora CBD Crew ha offerto varie linee regolari, dove la Remedy è stata incrociata con varie piante maschio selezionate prese dalla banca di semi MrNice per creare varietà ad alto contenuto di CBD. Quando la Remedy è stata incrociata con una pianta maschio Nel 2012, Lawrence Ringo ha presentato alcune varietà nuove, fra cui figuravano la straordinaria Canna-Tsu, un incrocio di Sour Tsunami e Cannatonic con un rapporto 2:1. Lawrence considerava la Cannatonic una pianta estremamente interessante. Ha fatto anche un incrocio di Sour Tsunami con ACDC, sebbene Ringo non fosse a conoscenza del fatto che l’ACDC buona altezza, con uno sviluppo limitato della ramificazione laterale, il che concentra la produzione sulla punta della pianta. Se la temperatura si abbassa alla fine del periodo di fioritura, la pianta diventa di colore viola. Le cime sono allungate e resinose, con un sapore dolce di Diesel. Oltre a produrre la versione femminizzata della SuperCBDx, Genofarm l’ha usata nella sua banca per creare la versione 2.0 della sua Medicritical, come anche oltre 30 incroci sperimentali diversi con le migliori varietà della sua banca dati genetica. Fioritura di una coltura di Cannatonic in California Sebbene The House of the Great Gardener sia una banca di semi canadese, partecipa alle fiere e ai festival europei ed è stata vista addirittura negli stand di Serious Seeds e CBD Crew, due banche con cui ha ottimi rapporti. SuperCBDx Questo è uno dei progetti a 360 gradi sviluppati a partire dalla varietà Cannatonic negli Stati Uniti. I primi sviluppi di questa varietà sono stati fatti da PJ. Quando ha contratto una grave malattia, si è interessato alle piante a elevato contenuto di CBD, che gli hanno salvato la vita. Nel 2010 ha iniziato a raccogliere Medical Marijuana Genetics Questa banca dedicata alla cannabis per uso medico verrà presto presentata alla comunità della cannabis. I titolari sono britannici ma il lavoro di selezione è stato sviluppato da coltivatori esperti spagnoli. La base di questa banca di semi è un incrocio di ACDC con Harlequin chiamato Candida e sono stati selezionati vari fenotipi dalla sua progenie. Il prodotto di questa selezione è una pianta con il 21% di CBD e lo 0,9% di THC. Ha utilizzato questo clone d’elite per produrre 18 incroci sperimentali con varietà quali: Tijuana, Juanita la Lagrimosa, Oldberry -XDQLWDOD/DJULPRVD[6KLVKNDEHUU\ Burgos), Erdpurt, Somango Cheese, LA CANNATONIC È LA PIETRA MILIARE DELLE PIANTE CBD SELEZIONATE NEGLI STATI UNITI, A LIVELLO DI NUMERO DI TALEE, IBRIDI SVILUPPATI DA ESSA E RICONOSCIMENTI VINTI NEI CONCORSI pura Haze di MrNice, il risultato è stato una vera sorpresa, poiché questo incrocio porta a piante che mantengono la predominanza di CBD. Teoricamente, un incrocio fra una pianta a predominanza di CBD e una pianta maschio pura THC produce una varietà ricca di CBD, ma in questo caso, le piante prodotte sono state a predominanza di CBD. Sebbene la pianta a predominanza di CBD di CBD Crew sia per antonomasia la Remedy, è disponibile anche la Medihaze, una selezione D SUHGRPLQDQ]D GL &%' >1HYLOOH V Haze x Amnesia Haze) x Remedy] da utilizzare negli incroci con un profilo di sativa. fosse in realtà un fenotipo della Cannatonic, a causa della confuVLRQH SURYRFDWD GDO 'RWWRU :LOOLDP Courtney, che gli aveva assicurata che si trattava di una sativa coltivata come canapa industriale in Francia. Lawrence ha inoltre incontrato Jaime di Resin Seeds e questo è diventato un incontro storico fra i due selezionatori con maggior esperienza del panorama statunitense del CBD. The House of the Great Gardener Questa banca di semi ha raggiunto l’Europa con un ibrido di Cannatonic ed è stata la prima banca di semi del continente americano a vincere un riconoscimento per la concentrazione massima di CBD alla High Questa banca è stata fondata da Times Cannabis Cup di Amsterdam /DZUHQFH 5LQJR 5Ζ3 5LQJR ª nel 2014 con la CBD René, un incrostato un pioniere nella selezione cio di una selezione di Cannabis e per CBD negli Stati Uniti, con la sua di una pianta maschio di René. Ha celebre Sour Tsunami, dove il CBD appena presentato la CBD Haoma, compariva occasionalmente nella dove questa pianta Cannatonic progenie. Questa genetica nasce è stata incrociata con la Haoma dalla stessa varietà New York City 3XUSV[$IJKDQL Sohum Seeds informazioni sui metodi di selezione e ha acquistato alcuni semi regolari di Cannatonic. Nel 2011 ha prodotto una varietà con un elevato contenuto di CBD e un basso contenuto di THC. Ha continuato a lavorare su questa varietà per 4 anni, con impollinazioni aperte. La genetica ha seguito un doppio percorso, perché è stata poi sviluppata in Spagna dalla banca Genofarm, che ha fatto due impollinazioni aperte e una versione femminizzata di questa pianta. Genofarm ha selezionato le piante più rapide e ha anche preso in considerazione altri fattori, come la quantità di resina, l’aroma e la struttura. Dopo anni di lavoro di selezione, è riuscita a stabilizzare la SuperCBDx a un rapporto CBD:THC di circa 26:1, con un’abbondante quantità di terpeni. Per ordine d’importanza, quelli in maggior concentrazione, sono: mircene, borneolo, pinene e guaiolo. Questa genetica ha una struttura solida, sebbene si allunghi abbastanza raggiungendo una Diesel SKD, Critical Mass, Peyote Purple, Girl Scout Cookies Forum Cut, Skunk#1 e altre. Ha anche prodotto un S1 dalla Candida, chiamato CD1. Ha selezionato poi cinque di queste varietà con diversi rapporti che sono attualmente disponibili nel primo catalogo. Altre banche americane Fra le varie informazioni che ho reperito in diversi siti web, fra cui quelli degni di nota sono Seedfinder e una raccolta fatta da Primal Haze in un post di ICMag, ho individuato altre banche americane dove la Cannatonic o alcune piante da questa discendenti sono utilizzate, soprattutto l’ACDC, una pianta che idealmente dovrebbe essere usata per creare piante ricche di CBD per la sua predominanza di CBD. Sin City Seeds Diverse varietà, con rapporti differenti, sono commercializzate da questa EDQFD 7KXQGHUVWUXFN 6 RI $&'& [ $&'& 7UHDVXUH ΖVODQG 6ZLVV *ROG [ $&'& +DUOH6LQ $&'& [ +DUOHTXLQ PIONEER Grow Books “Un libro molto atteso.” MAXIMUM YIELD MAMAPUBLISHING.COM AVAILABLE FROM DREAM PLANET, GROW-LIFE, GSI, GROWERLINE, I-GROW, INDOORLINE, SECRET’S GARDEN, CANAPAJO TRADING, FOGLIE D’ERBA AND MAJOR DISTRIBUTORS WORLDWIDE. FOLLOW THE BIGGEST LEADER 77 ΖQFUHGLEOH3RZHU>2P5LWD[%OXH3RZHU x ACDC] e Cancer's Nightmare &DQQDWRQLF [ :KLWH1LJKWPDUH CBD, 1:1 THC/CBD Med Tree Seeds TOCI. Creazione del partecipante al forum EcTraveler prodotta da ACDC incrociata con una pianta maschio GL ;HQD VHOH]LRQDQGR SRL GD XQ gruppo di tre piante, il campione che ha trasmesso più caratteri di ;HQD DOOD SURJHQLH XQD SLDQWD piuttosto resinosa con gusto di bacche, ananas, uva e agrume. Héroes LQFURFLRGL72&ΖH7DQJLH(07 $&'&[&DQQD7VX x CBD Rich Blessings), Archangel /RFRPRWLYH[&%'5LFK%OHVVLQJV H 0HWURQRPH 7KXQGHUKHDG [ CBD Rich Blessings). 'DOOD 9DOKDOOD $&'& [ 6N\ 'UDJRQ ha sviluppato una serie di incroci, FRPH (O\VLDQ )LHOGV &DOL /DYHQGHU [9DOKDOOD*DQJVWD V3DUDGLVH2* /RYH[9DOKDOOD+HDYHQO\/RYH6RO ORYH[9DOKDOOD7KH$OFKHPLVW&%' Rich Blessings x Valhalla), Holy Ghost *KRVW2*[9DOKDOOD7LWDQLXP)LUH 'UDJRQKHDG [ 9DOKDOOD H 9DON\ULH 9DOKDOOD[-DFN3KRHQL[ 303 Seeds CBD Rich Blessings. Ibrido derivante da incrocio fra una ACDC e una pianta ricca di CBD di Good Medicine +DUOHTXLQ[$SSDODFKLD 'DOOD = LQFURFLR VSHULPHQWDOH IDWWR da CBD Crew fra una Cannatonic e una Afghan/Skunk) sono stati fatti vari LQFURFLRYYHUR$PEXODQFH%LR'LHVHO [ = 0HOWGRZQ >%XEEOHJXP [ %OXHEHUU\[=@1LJKW6WDU6HQVL6WDU [=H6QRZSDFN6QRZFDS[= Love Genetics Boneyard Seeds Norcal Bodhi Seeds Banca che ha sviluppato una serie di varietà basate sulla Cannatonic e sulla sua progenie. Ha inizialmente proposto la The Love, un S1 derivante da autoimpollinazione di una ACDC. Questa pianta è stata poi utilizzata per creare la Cancer Battling Dank aka C.B.D. $&'&[QJHO MTG Seeds CbcanD, incrocio di una Cannatonic FRQ XQD &%'LHVHO +DUOHTXLQ [ Turbo Diesel). Questa varietà non è ancora in vendita, ma ha già Oregon Microgrowers Guild CBD del 2015”, la Cannatonic ha vinto a mani basse nei concorsi statunitensi del 2015, attraverso la sua progenie ma anche le celebri selezioni e incroci. L’articolo fa inoltre riferimento ai concorsi in cui il primo, secondo e terzo posto sono stati vinti da varietà imparentate con la Cannatonic. Per esempio, +Ζ&%'&KDUORWWH V:HE[ alla Michigan Medical Cannabis Cannatonic) Cup, la famiglia Cannatonic ha vinto tutti i premi nelle categorie CBD per fiori ed estratti. Un 3V\FKRWURSLF 0DVV 0RQVWHU 0DVV risultato simile lo ha ottenuto alla x Cannatonic) NorCal Medical Cannabis Cup, dove cinque dei sei riconoscimenti sono stati vinti da queste varie4XLQ17RQLF GRSSLR LQFURFLR GL tà. Un altro esempio è la SoCal Harlequin x Cannatonic) e CBDGOG Medical Cannabis, dove la famiglia 'XUDQJR2*[4XLQ17RQLF Cannatonic si è piazzata prima e seconda nelle categorie fiori e resina, vincendo quindi quattro dei sei 6KLVK.D7RQLF&DQQDWRQLF[6KLVK trofei. Può essere ora considerata la Skunk delle varietà ricche di CBD negli Stati Uniti, figurando nel 90% 9&'&9LSHU&LW\2*[$&'& degli ibridi insigniti da numerosi riconoscimenti. /XF\ V/LRQ6YHUVLRQHDXWRLPSROlinata di ACDC). Ha selezionato la Franks Gift dalla CBD Skunk Haze di CBD Crew e l’ha utilizzata per sviluppare una varietà autoimpollinata con il nome di Franks Gift S1. Pua Mana Pakolo Critical Mass Collective La Plata Labs. Green Man Organics Moxie710 Southern Star Seeds Public Image, un incrocio fra un incrocio di quarta generazione di Harlequin H 6ZHHW 1 6RXU :LGRZ FKH D VXD volta è un incrocio di Remedy e Black :LGRZIDWWRGD&%'&UHZ Incontro fra Jaime e Lawrence Ringo negli Stati Uniti. Fotografia di Fred Garner, resa disponibile da Martin Lee 6RO/RYH7KH/RYH[/HPRQ&U«PH LQ VHJXLWR OD )RUELGGHQ /RYH 6RO Love x Jack Phoenix #2) e infine la %XUQLQȇ/RYH)RUELGGHQ/RYH[-DFN Phoenix #2). Ha anche fatto una serie di incroci di CBD Rich Blessings con altre YDULHW¢ RVVLD 20 ) GL &%' 5LFK %OHVVLQJV3LQHDSSOH6DJHLQFURFLR di due fenotipi diversi di CBD Rich %OHVVLQJV 6PRNH 'UDJRQKHDG vinto sei riconoscimenti per il CBD. Cannabis Cups Negli articoli precedenti, abbiamo già citato la Cannatonic come una &DQQD%HUU\ &DQQDWRQLF LQFURFLDWD delle varietà spagnole più famose con una pianta maschio di Blackberry). che si è aggiudicata riconoscimenti prestigiosi. Il suo successo stellare è proseguito anche negli Stati +DZNH\H&DQQDWRQLF[0W5DLQHU Uniti e può essere già considerata la pianta iberica ad aver vinto più premi. +D]\0HG&%'6XSHU6LOYHU+D]H[ Come High Times scrive nell’artiSkunk#1 x Cannatonic) colo intitolato “Le migliori varietà Apothecary Genetics RedEyed Genetics Poppa Pain Strains Conclusioni Nonostante la nostra descrizione dettagliata, i cloni d’elite e le varietà statunitensi che provengono dalla Cannatonic vanno senza dubbio oltre quanto riportato, anche se i selezionatori tendono a non ammetterlo per una serie di motivi, come per esempio il fatto che alcuni la fanno passare per canapa industriale perché abbia una parvenza di legalità, oppure che altri rivendicano la paternità di questa genetica, o ancora che si vuole tenere segreta l’origine di questa selezione. A volte è semplicemente questione di gusto personale, mancanza di conoscenza e altri motivi. È molto strano che, dal 2009, quando Jaime di Resin Seeds ha iniziato a spedire semi di Cannatonic in America, sono nate ovunque varietà nuove ricche di CBD, senza che i selezionatori fornissero informazioni dettagliate sul lavoro di selezione. Tutte queste ‘creazioni’ e ‘scoperte’ dovrebbero essere messe in discussione, perché dichiarare che “è stata creata” una nuova pianta ricca di CBD richiede prove inconfutabili, che nessuno ha fornito per il momento. Nel prossimo articolo, parleremo maggiormente di alcune di queste genetiche che hanno una storia poco chiara. Ad ogni modo, è un fatto dimostrato che la Cannatonic è la pietra miliare delle piante CBD selezionate negli Stati Uniti, a livello di numero di talee, ibridi sviluppati da essa e riconoscimenti vinti nei concorsi. A questo punto, si può affermare senza ombra di dubbio che la Cannatonic è la varietà ad aver influenzato maggiormente il panorama CBD statunitense. 78 La Turchia legalizza la produzione controllata di cannabis in 19 province La nuova normativa dello Stato consentirà la produzione di cannabis controllata e sanzionata dal Ministero in alcune province a scopo medico e scientifico. La Turchia ha legalizzato la produzione di cannabis in 19 province diverse per combattere la produzione illegale, secondo la nuova normativa del Ministero dell’Alimentazione, dell’Agricoltura e dell’Allevamento. Pubblicata a fine settembre sulla Gazzetta Ufficiale, “La normativa sulla coltivazione e sul controllo della canapa” consentirà la produzione di cannabis controllata e sanzionata dal Ministero in alcune province a scopo medico e scientifico. Ai sensi della normativa, i coltivatori devono ottenere una licenza dallo Stato che consenta loro di coltivare la pianta per un periodo di tre anni, come riferisce il quotidiano turco The Hurriyet. I coltivatori potenziali devono dimostrare in modo documentato di non essere stati coinvolti in precedenza in alcuna attività di produzione illegale di cannabis o di produzione o uso di narcotici. I funzionari del Ministero controlleranno le piantagioni di cannabis ogni mese prima dell’inizio della stagione del raccolto e le monitoreranno per verificare che non ci siano segni di attività illegale, come riferisce T24 News. La normativa prevede che i coltivatori autorizzati smaltiscano tutte le parti della pianta di cannabis dopo il periodo di raccolto per prevenire la vendita delle stesse come droga psicoattiva. Fra le province selezionate figurano: Amasya, $QWDO\D %DUWéQ %XUGXU RUXP è]PLU .DUDE¾N .DVWDPRQX.D\VHUL.¾WDK\D0DODW\D2UGX5L]H 6DPVXQ6LQRS7RNDW8čDN<R]JDWH=RQJXOGDN In casi particolari, il Ministero potrebbe anche concedere il permesso di coltivare cannabis in altre province, a condizione che la produzione abbia solo “scopo scientifico”. L’uso di cannabis a scopo ricreazionale è illegale in Turchia. La detenzione, l’acquisto o la ricezione di droghe illegali, fra cui la cannabis, sono punibili con una condanna che può arrivare a due anni di reclusione. La vendita e la fornitura di droghe illegali è punibile con una pena massima di 10 anni di reclusione e la produzione in assenza di licenza o il traffico sono punibili con una pena minima di 10 anni di reclusione. Fonte: independent.co.uk Da 1 a 5 punti: Da 5 a 10 punti: Da 10 a 15 punti. Da 15 a 20 punti. C A C B B D C 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. A B B A C A B 15. 16. 17. 18. 19. 20. Nome Pagina 420 Italia Advanced Hydroponics of Holland Agrow Growshop Alien Seeds Amare Technologies Amnesia Shop Atami Bahia Biological Seeds BioTabs.eu Botanica Urbana Buddha Seeds Campo di Canapa Canapa Mundi Canapajo Canna Chacruna City Jungle Cvltvs Devida Grow Shop in Bari Dinafem Seeds Dinafem Seeds Do.Is. Do.Is. Dr. Plant Dream Planet Dream Planet Dutch Passion Dutch Passion Ed Rosenthal Eko Growshop Exotic Seed Flower Power Foglie D'Erba Foglie D'Erba Fumerò Garden West Green Country Green Passion Greenside Greentown Growerline G-Systems Guano Kalong Happy Life Heaven Grow Hemp Passion Hempatia Hemp-orio Hemporium Hemptown 66-67 9 66-67 66-67 58 66-67 80 66-67 48 61 23 41 66-67 52 66-67 19 66-67 57 65 66-67 1 51 24 66-67 64 57 66-67 6 17 30 66-67 71 65 1 66-67 69 7 27 64 54 72 66-67 55 33 76 15 5 58 66-67 66-67 66-67 A A D B B C Sei davvero alle prime armi, un vero novizio! Punteggio molto basso. Ti definisci un coltivatore? Non male, ma devi accumulare più conoscenza. Fantastico! Sei un coltivatore professionista o un fedele lettore di Soft Secrets. Complimenti! 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Box 362, 5460 Veghel, Paesi Bassi Tel: 0031 - 73 54 98 112 e-mail: [email protected] Sito internet: www.softsecrets.com Editore: Cliff Cremer Risposte del quiz sulla coltivazione a pagina 16 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Indice pubblicità Collaboratori: Franco Casalone, Ed Rosenthal, Jorge Cervantes, Enrico Fletzer, Clod, Giovanna Dark, Davide Calabria, Hugo Madera, Carlos Rafael Esposito, Kali Mist, J. Searcher e tanti altri. Traduzioni: Valefizz Indirizzo redazione: Soft Secrets Italia E-mail: [email protected] Pubblicità: Fabrizio E-mail: [email protected] Tel: 0039 - 36 65 44 66 94 Soft Secrets è pubblicato nei Paesi seguenti: Paesi Bassi (Highlife Magazine), Germania, Austria, Svizzera, Regno Unito, Francia, Spagna, Italia, Polonia, Repubblica Ceca, Cile e Argentina Soft Secrets Italia non intende in alcun modo incentivare condotte vietate. Tutte le informazioni contenute sono da intendersi ai fini di una più ampia cultura generale. 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