il risorgimento di carta

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il risorgimento di carta
Comune di Medole
150° Anniversario Solferino
e San Martino
IL RISORGIMENTO DI CARTA
Le battaglie della libertà
Esposizione di stampe e libri antichi
Torre Gonzaghesca di Medole (Mn)
dal 29 aprile al 6 settembre 2009
Inaugurazione mercoledì 29 aprile, ore 18
Una preziosa collezione di stampe e libri antichi si mette in mostra per la prima volta per raccontare il
Risorgimento e, in particolare, quella tappa fondamentale che è stata la Seconda Guerra d’Indipendenza
italiana e il suo epilogo tra Medole, Solferino e San Martino. L’appuntamento è a Medole nella prestigiosa
sede della Torre Gonzaghesca, dove mercoledì 29 aprile si inaugura “Il Risorgimento di carta. Le battaglie
della libertà”, che rimarrà aperta fino al 6 settembre. L’iniziativa è del Comune di Medole che partecipa
con questa esposizione alle celebrazioni del 150° Anniversario della Battaglia di Solferino e San Martino.
Per la prima volta il Comune espone un’importante collezione considerata tra le più complete in Italia e
all’estero sul tema delle stampe relative alle battaglie risorgimentali. Si tratta di 66 stampe e 16 libri
ottocenteschi provenienti da un’importante raccolta privata, quella del collezionista Franco Turcato,
acquistata nel 2008 dal Comune di Medole e che ora costituisce la Civica raccolta si storia risorgimentale.
Degli oltre 200 pezzi che compongono la collezione saranno esposti quelli che si riferiscono al 1859 e quindi
alla Seconda Guerra d’Indipendenza italiana, ma fanno parte della raccolta anche documenti che illustrano
le guerre del 1848, del 1866 e il periodo napoleonico.
“La Provincia di Mantova – afferma l’assessore provinciale alla cultura Roberto Pedrazzoli - guarda con
estrema attenzione e partecipazione alle manifestazioni che stanno prendendo il via in occasione del 150°
Anniversario della Battaglia di Solferino e San Martino, come la mostra allestita nella Torre gonzaghesca di
Medole. Questi appuntamenti fanno della ricorrenza risorgimentale un appuntamento di arte e cultura”.
Per il sindaco di Medole Bruno Pesci l’esposizione è anche un’occasione per ricostruire a Medole una
memoria storica e un’identità legata alle battaglie per l’indipendenza. “Fino a questo momento Medole non
ha mai vissuto pienamente il suo ruolo all’interno del percorso risorgimentale, seppure nella piana del
comune sia avvenuta una battaglia fondamentale. C’era bisogno di riportare la storia a Medole per fare in
modo che anche una piccola comunità avesse coscienza della sua identità e del suo passato per guardare al
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Via Garibaldi, 12. Tel. 0376-868001/2
Ufficio Stampa: Serena Marchini – 348.7458404, [email protected]
futuro. L’acquisizione di questa importante collezione sarà uno stimolo a potenziare il nostro patrimonio
storico-artistico”.
La mostra, che riceve il patrocinio della Provincia di Mantova e della Croce Rossa Italiana, è curata dagli
storici Sergio Leali e Stefano Siliberti. Coordinamento organizzativo, allestimento e catalogo della mostra:
Atena Mantova.
Orari di apertura:
fino al 6 settembre, il sabato dalle 16 alle 19 e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.
Ingresso gratuito.
Info: Comune di Medole, via Garibaldi 12, tel. 0376.868001/2
IL PERCORSO ESPOSITIVO. La mostra si compone di 66 stampe e 16 libri, tutti datati intorno al 1859. Il
taglio dell’esposizione è prettamente didattico e mira a far comprendere a pieno, attraverso il materiale
iconografico esposto, le vicende storiche della Seconda Guerra d’Indipendenza. Si parte dalle prime
battute, con l’attraversamento del fiume Sesia, l’arrivo degli austriaci a Legnano e Montebello, per arrivare
alla conclusione del conflitto nel territorio mantovano puntando l’attenzione sulla Battaglia di Medole, che
ebbe inizio alle 3 del mattino del 24 giugno 1859 e diede inizio alla Battaglia di Solferino e San Martino. Non
mancano le testimonianze iconografiche della pace, grazie ad alcune stampe che riproducono il Trattato di
Villafranca dell’11 luglio 1859 con la firma dei due imperatori Francesco Giuseppe e Napoleone III e, poi,
quello di Zurigo che sancì la conclusione del secondo conflitto d’indipendenza.
Di altissimo valore le opere presenti in mostra, tra le quali figurano libri rarissimi e stampe preziose,
realizzate dai disegni di artisti italiani, francesi, olandesi, inglesi che in molti casi erano fisicamente
presenti sul campo di battaglia e hanno ritratto in presa diretta le scene belliche. Tra gli autori ci sono
alcuni dei più importanti illustratori dell’epoca, come Quinto Cenni, considerato il più apprezzato
illustratore di battaglie del Risorgimento. Le illustrazioni d’epoca spiegano tutto il percorso della Seconda
Guerra d’Indipendenza, ma ci mostrano anche i protagonisti di questo conflitto e gli aspetti del costume
dell’epoca. La disposizione del materiale segue, infatti, un ordine cronologico secondo la successione degli
eventi bellici, ma c’è anche una sezione dedicata ai ritratti dei grandi protagonisti della guerra, primi fra
tutti i due imperatori, re Vittorio Emanuele II e vari generali dei due schieramenti. Ci sono poi le accurate
riproduzioni delle divise degli eserciti franco-piemontese e austroungarico e, infine, una raccolta nella
raccolta: una serie di 12 stampe che riportano gli “Atti di valore” compiuti durante la guerra da soldati e
civili.
LA SEDE ESPOSITIVA. Con i suoi tre lati murati ed il quarto aperto per terzi la torre scudata rappresenta
l'unica testimonianza del "Castrum Medulae" giunta fino ai giorni nostri. Un documento del 1020 dice il
castello di Medole in possesso del conto Bonifacio di Verona ma qualche studioso ne fa risalire l'origine se
non addirittura il potenziamento di una rocca più antica a prima del 1000, a difesa del borgo contro le
frequenti incursioni di ungheri e saraceni.
L'anno 1090 vede il castello di Medole i possesso del conte Uberto di Parma, figlio di Arduino del ceppo
matildico. Si succedono nel possesso del castello Ezzelino da Romano, i Visconti, gli Scaligeri, nuovamente i
Visconti, forse Venezia e infine, nel 1404, Caterina, la vedova di Gian Galeazzo Visconti locede ai Gonzaga.
Nel 1543 il castello ha rilevante importanza, tale da poter ospitare l'imperatore Carlo V di passaggio col suo
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seguito. In questo periodo forse, od a cavallo tra il 1400 ed il 1500, si diede al complesso l'aspetto
urbanistico ancor oggi visibile con le costruzioni nel recinto delle mura, la torre a pianta quadrata dalle
possenti travature in legno a visti sul lato aperto prospettante a sud sopra il recinto difeso e l'imposta
dell'orologio che guarda a nord verso il borgo abitato. Il castello di Medole seguì le alterne e controverse
vicende del casato Gonzaga passando dai signori di Mantova a quelli di Castiglione all'inizio del 1600.
E' del seicento l'avancorpo di linea baroccheggiante, mossa, ingentilito da decorazioni che si addossa alla
torre e ne caratterizza l'insieme a noi giunto. Nel fabbricato (quartiere) incuneato ad este nell'avancorpo
della torre è visibile un marmo con stemma del conte Evangelista Melone vicario gonzaghesco a Medole nel
1534. Poco discosta, dirimpetto alla torre, vi è la casa "Fancelliana" così definita per il disegno delle facciate
rilevate da merlature Ghibelline.
La mostra “Il Risorgimento di carta” è realizzata con il patrocinio di:
Provincia di Mantova
Croce Rossa Italiana
Società Solferino e San Martino
Comune di Desenzano
Sistema dei Musei Mantovani
Comune di Solferino
Associazione Storica Medolese
Comune di Cavriana
Comune di Lonato
Comune di Monzambano
Comune di Castiglione delle Stiviere
Comune di Guidizzolo
Comune di Volta Mantovana
Comune di Pozzolengo
Comune di Rivalta sul Mincio
Le Souvenir Français
Le Souvenir Napolénien
Centro Culturale San Lorenzo
UFFICIO STAMPA
Serena Marchini
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