poste, mazzeo al presidio di s. giovanni alla vena

Transcript

poste, mazzeo al presidio di s. giovanni alla vena
POSTE, MAZZEO AL PRESIDIO DI S. GIOVANNI ALLA VENA
“MASSIMO IMPEGNO DEL PD PER SCONGIURARE
LA CHIUSURA DI 57 UFFICI IN TOSCANA"
“Chiudere i piccoli uffici postali significa indebolire intere comunità di cittadini e soprattutto
tagliare servizi essenziali soprattutto per le fasce più deboli della popolazione. Il nostro
impegno, come Partito Democratico, sarà quello di essere al fianco delle amministrazioni
comunali coinvolte e della Regione perché con Poste Italiane venga trovata una soluzione
soddisfacente per tutti”.
Così il vicesegretario toscano del PD Antonio Mazzeo che stamani ha partecipato al
presidio organizzato dall’amministrazione comunale a San Giovanni alla Vena, frazione di
Vicopisano, e al quale hanno preso parte anche diverse decine di cittadini. Un
appuntamento che, ha spiegato, “è solo il primo di una serie di confronti che avrò
personalmente sul territorio in varie realtà in cui Poste ha previsto di eliminare il proprio
ufficio”.
“Come Partito Democratico - ha precisato Mazzeo - vogliamo essere idealmente e
materialmente a fianco di tutti i 57 uffici postali a rischio chiusura in Toscana. A metà luglio
in consiglio regionale è stata approvata una mozione in loro difesa e ora sosterremo con
forza il lavoro del Presidente della Regione Enrico Rossi che nei prossimi giorni riprenderà
gli incontri con il governo per cercare possibili soluzioni alternative alla chiusura di uffici
che, nelle piccole frazioni della nostra regione, rappresentano presidi fondamentali e spazi
vitali ed essenziali per le comunità che ci abitano”.
"Pur comprendendo la volontà di Poste di procedere a una diminuzione dei costi - ha
quindi concluso il vicesegretario del PD Toscana - viviamo questa fase con grande
preoccupazione e crediamo che invece delle chiusure tout court degli uffici si possano
ipotizzare altre strade di concerto con Poste, Regione, Comuni e governo nazionale.
Penso come estrema ratio, ad esempio, ad una eventuale razionalizzazione degli orari di
apertura o alla ricerca di immobili pubblici o dismessi da utilizzare per ospitare l’ufficio
postale permettendo alla società di abbattere comunque i propri costi di gestione”.