UN TRENO DI LETTERE Progetto “Lucetta” di potenziamento delle
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UN TRENO DI LETTERE Progetto “Lucetta” di potenziamento delle
UN TRENO DI LETTERE Progetto “Lucetta” di potenziamento delle abilità metalinguistiche e metafonologiche dei bambini dell’ultimo anno di scuola materna PREMESSA La competenza metafonologica, ovvero la “capacità di percepire e riconoscere per via uditiva i fonemi che compongono le parole del linguaggio parlato, operando adeguate trasformazioni con gli stessi” (Bortolini, 1995), è da tempo riconosciuta da gran parte degli autori come uno dei requisiti necesari per l’apprendimento della lingua scritta. Nel corso dello sviluppo linguistico del bambino, il rapido evolversi di queste abilità tra l’ultima classe della scuola d’infanzia e la fine del primo ciclo della scuola primaria, rappresenta un momento di cruciale importanza (Marotta et al, 2002). La scuola dell’infanzia, infatti, dovrebbe stimolare il bambino nella riflessione sul linguaggio, attraverso la conoscenza e la consapevolezza delle sue componenti: fonologica, grammaticale, semantica e pragmatica. Solo recentemente, però, è stata rivalutata l’importanza delle abilità metafonologiche nell’apprendimento della lettura e della scrittura, fondamentale processo cognitivo in cui viene richiesto al bambino di rivolgere la sua attenzione all’aspetto acustico dell’informazione, per analizzarla e quindi tradurla in un codice grafico. Pertanto la capacità di eseguire un’adeguata analisi dei suoni della parola rappresenta un requisito fondamentale per imparare a leggere e a scrivere. Diventa quindi importante prevedere un momento di attenzione e rinforzo di tali abilità prima dell’inizio della scuola primaria, quando al bambino verrà richiesta già una prestazione di letto-scrittura, dandole per assodate. Le attività proposte al bambino in età prescolare sono centrate prevalentemente sullo sviluppo di abilità visuo-percettive e grafo-motorie, propedeutiche all’aspetto esecutivo della lettoscrittura. Minore attenzione viene invece dedicata al rinforzo della consapevolezza metafonologica, che invece è stato dimostrato da molte ricerche svolte negli ultimi anni, giocare un ruolo centrale nel determinare le modalità e l’efficienza dell’apprendimento. Infatti il bambino apprende il codice scritto, soprattutto attraverso un processo attivo di manipolazione e trasformazione del proprio linguaggio orale. OBIETTIVI Il progetto si rivolge ai bambini frequentanti l’ultimo anno di scuola dell’infanzia appartenenti alla Direzione Didattica del IV Circolo di Lodi. Le scuole coinvolte sono: via Orfane (18 bambini); via lago di Como (21 bambini), Campo di Marte (13 bambini), Corte Palasio (11 bambini). Pag. 1di 4 Obiettivo prioritario di questo progetto è avviare un training di rinforzo delle abilità metafonologiche e di correzione di eventuali dislalie diretto ai bambini. In parallelo si avvierà un momento di formazione per le insegnanti con degli incontri di approfondimento sui prerequisiti degli apprendimenti e sulle tappe evolutive canoniche dei bambini nella fascia d’età della scuola dell’infanzia per agevolare il riconoscimento precoce di eventuali ritardi di sviluppo. AZIONI FINALIZZATE AGLI OBIETTIVI Intervenire precocemente sulle carenze nello sviluppo delle funzioni cognitive generali che sottendono l’apprendimento della letto-scrittura è di fondamentale importanza perché le differenze si accentuano con il passare del tempo. Si è infatti dimostrato che se a cinque anni un bambino presenta una carenza nello sviluppo di lieve entità, a otto anni questa può mostrarsi più severa se non si sono attuati, nel frattempo, interventi compensatori. La realizzazione del progetto prevede tre interventi: uno di potenziamento dei prerequisiti della letto-scrittura, diretto ai bambini, che sarà effettuato dalla logopedista, uno di formazione con le insegnanti della scuola dell’infanzia ed infine un incontro aperto dedicato ai genitori, tenuti entrambi dalla psicologa. L’intervento di potenziamento dei prerequisiti, potrà essere attuato con un incontro al mese, da strutturare come un momento di didattica diretta rivolta ai bambini, della durata di circa due ore per ogni plesso, ricoprendo tutta la durata dell’a.s. 2012-2013. La finalità è quella d’introdurre attività volte a rinforzare le abilità metafonologiche e a recuperare eventuali dislalie, con i bambini che affronteranno l’imminente ingresso alla scuola primaria. Le attività presentate verranno poi riproposte dalle insegnanti in autonomia, fino al nuovo incontro in cui si introduranno nuove proposte di lavoro. Il coinvolgimento diretto delle insegnanti nelle attività di potenziamento permette loro di acquisire una modalità di lavoro volta al sostegno dei prerequisiti in un’ ottica di continuità didattica tra scuola materna ed elementare e di prevenzione di eventuali difficoltà di apprendimento della letto-scrittura. L’intervento prevede prevalentemente attività da svolgere con il gruppo-classe ed sarà quindi realizzato in una modalità di collaborazione tra gli insegnanti e le altre figure professionali che operano all’interno della scuola. Non si esclude la possibilità di organizzare piccoli gruppi di bambini, qualora si verifichi la necessità di un intervento più mirato e ristretto. L’intervento di formazione con le insegnanti prevedrà degli incontri di supervisione sullo sviluppo dei prerequisiti della letto-scrittura e sulle tappe di sviluppo cruciali dei bambini in quella fascia d’età, per sostenerle nell’individuazione precoce di eventuali ritardi di sviluppo e nel loro recupero, nei limiti delle risorse presenti. Gli incontri di formazione dedicati alle insegnanti saranno suddivisi in diversi momenti dell’anno scolastico, il primo dei quali introdurrà il progetto con le sue finalità e verterà sulla tematica delle competenze metafonologiche che verranno poi approfondite in termini pratici nel corso degli incontri con i bambini svolti dalla logopedista. Un secondo appuntamento riguarderà le tappe di sviluppo cognitivo attraverso le diverse fasce d’età, dai bambini prescolari e scolari. Il terzo incontro affronterà la tematica dei possibili fattori di rischio in età prescolare relativamente ai disturbi dell’apprendimento, ma sarà allargato anche ad altre psicopatologie che intervengono nella fascia d’età della scuola dell’infanzia. Questo momento ha come ultima finalità attivare le sinergie con i servizi territoriali, con particolare attenzione all’Unità di Neuropsichiatria Infantile di riferimento. Pag. 2di 4 L’incontro con i genitori espliciterà le finalità del progetto e illustrerà quali sono le difficoltà che possono incontrare i bambini nel passaggio dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria. Infine, al termine dell’anno scolastico, si prevede un momento di verifica finale, sia con le insegnanti che con i bambini, sui risultati del potenziamento e di restituzione del progetto con i genitori degli alunni che vi hanno partecipato. RISULTATI ATTESI Il programma di potenziamento e di formazione presentato si propone di: Î offrire alle insegnanti l’opportunità di affinare le capacità di osservazione degli alunni, sotto il profilo preventivo; Î consentire alle insegnati di apprendere nuove attività, da inserire nella programmazione di classe, volte al rinforzo di prerequisiti basilari per l’apprendimento della letto-scrittura, permettendo il miglioramento dell’offerta didattica della scuola; Î favorire ai bambini frequentanti l’ultimo anno della scuola dell’infanzia la continuità didattica tra scuola materna ed elementare. Il passaggio scuola dell'infanzia-scuola primaria, rappresenta per il bambino un momento estremamente delicato attorno al quale si concentrano fantasie, interrogativi e timori. Entrare in un nuovo ordine di scuola significa per l'alunno cambiare il gruppo di amici, uscire dalle sicurezze affettive costruite nella vecchia scuola, affrontare nuovi compiti e richieste, come quella della letto-scrittura che necessitano di prerequisiti fondamentali per la loro attuazione. Potenziare questi significa ridurre il rischio di un ingresso fallimentare alla scuola primaria e di conseguenza ridurre il rischio di un vissuto negativo nei confronti del cambiamento. Pag. 3di 4 RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI 1. M.L.Tretti, A. Terreni, P.R. Corcella, Materiali IPDA per la prevenzione delle difficoltà di apprendimento, Erikson 2. S.Franceschi, E.Savelli, G. Stella Identificazione precoce dei soggetti a rischio DSA ed efficacia di un intervento abilitativo metefonologico, Dislessia vol.8 n°3 Ottobre 2011 pg 247-266 3. Marotta, Ronchetti, Trasciani, Vicari, Valutazione delle competenze metafonologiche, Erickson 4. Perotta, Brignola, Giocare con le parole, Erickson Pag. 4di 4