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Nel segno della tecnologia con attenzione al cardiovascolare Informazioni su: misurazione della pressione arteriosa e dell’onda di polso nei pazienti a rischio Serie: trattamento dell’ipertensione nella pratica clinica Cambiamento di paradigma nella misurazione della pressione arteriosa: la rigidità vascolare La rigidità vascolare arteriosa è un «biomarker» indipendente dello stato di salute vascolare, oltre ad essere un indicatore prognostico significativo per il rischio cardiovascolare. Le proprietà fisiche fondamentali dell’onda di polso nel sistema cardiovascolare sono simili a quelle delle onde sonore. La forma e la velocità dell’onda di polso dipendono in modo decisivo dalla rigidità vascolare. L’albero vascolare si assottiglia allontanandosi dal cuore (effetto imbuto) verso la periferia e questo provoca un aumento dell’ampiezza della pressione (la cosiddetta «amplificazione pressoria»). La pressione sistolica, a livello centrale, non dovrebbe essere più bassa di quella periferica. L’effetto imbuto si manifesta più chiaramente in caso di rigidità vascolare causando un contemporaneo aumento nella pressione centrale. Diversi parametri misurabili, come la velocità dell’onda di polso e la pressione arteriosa centrale, hanno un valore predittivo per l’infarto miocardico e l’ictus. Consentono inoltre una valutazione diretta delle arterie e sono più predittivi del rischio rispetto alla pressione sanguigna, all’età e al colesterolo. Fig. 1: In un soggetto sano la pressione distale è più alta di quella prossimale. Fig. 2: Pressione di 137/91 mmHg Ogni contrazione del ventricolo sinistro produce un’onda di polso. L’irrigidimento delle pareti vascolari causa un riflesso più precoce dell’onda durante la sistole, che si traduce in un aumento della pressione centrale (aortica). L’aumento della pressione centrale genera un aumento sfavorevole del post-carico cardiaco, riduce l’afflusso coronarico diastolico e disturba la microcircolazione miocardica. Anche altri organi, come i reni e il cervello, possono essere danneggiati da questa situazione. Fig. 2.1: Pressione di 137/91 mmHg. Le differenze morfologiche della parete vascolare (aterosclerosi) sono rilevate dalla misurazione dell’onda di polso. «L’aumento della pressione centrale è l’espressione di una crescente rigidità vascolare ed è più indicativa del valore pressorio al braccio per quanto riguarda la morbidità e la mortalità cardiovascolare. (1) » Qual è il significato clinico e prognostico della rigidità vascolare? Lo studio Framingham (2) , di Mitchell et al., analizza il rapporto tra la pressione arteriosa e la rigidità vascolare, in un periodo di tempo di 7 anni, su 1759 partecipanti. È stato accertato che una maggiore rigidità vascolare è predittiva di un peggioramento del profilo pressorio. Al contrario, i valori pressori istantanei si dimostrano meno efficaci nel predire l’evoluzione della rigidità vascolare. Nello studio CAFE (3) sono stati esaminati gli effetti anti-ipertensivi di diversi farmaci confrontando la pressione centrale e periferica e valutando mortalità e morbidità. I 2199 partecipanti sono stati sottoposti a misurazione della pressione periferica e centrale. La forma dell’onda di polso a livello aortico e la pressione centrale sono state calcolate sulla base della curva della pressione periferica. Nello studio, randomizzato, sono stati somministrati amlodipina (più perindopril, in caso di bisogno) o atenololo (più tiazidico, in caso di bisogno). Dopo un follow-up di 5,5 anni, a parità di riduzione della pressione Fig. 3: Evoluzione della velocità dell’onda di polso in base all’età in 998 soggetti sani normotesi. arteriosa, l’amlodipina ha dimostrato un’efficacia significativamente superiore in termini di morbidità e mortalità cardiovascolare. La pressione centrale è stata ridotta in modo più efficace dalla terapia a base di amlodipina rispetto a quella con atenololo, sottolineando l’importanza della pressione centrale come obiettivo terapeutico Che cosa indica il concetto di «età vascolare»? Nello studio di Nilsson et al. (4) il fondamento biofisico delle malattie cardiovascolari è stato messo in relazione con l’età vascolare individuale. Nelle persone giovani le fibre elastiche (elastina) dei vasi si espandono del 10% ad ogni battito cardiaco. Questa sollecitazione meccanica (ca. 300 milioni di espansioni in 10 anni) provoca un usura dei tessuti. Poiché l’elastina richiede molto tempo per ricostituirsi, il suo posto viene preso dal più rigido collagene e parallelamente appaiono delle calcificazioni. Le arterie diventano perciò più rigide. Tuttavia l’età vascolare non aumenta solo con l’età cronologica, alla quale può corrispondere, e può risultare sostanzialmente inferiore o superiore ad essa (nel caso in cui sia superiore si parla di Early Vascular Aging) «Le conoscenze scientifiche indicano che la rigidità arteriosa è un predittore prognostico analogo alla misurazione della pressione.» Metodo di misurazione semplificato: gli elementi più importanti in forma abbreviata La rigidità arteriosa è quantificata per mezzo della velocità dell’onda di polso aortica espressa in m/s. La velocità dell’onda di polso è proporzionale alla rigidità aortica. Il significato prognostico della velocità dell’onda di polso è ormai ben documentato.(7) La pressione centrale aortica (pressione centrale sistolica) è una misura precisa dell’effettivo carico emodinamico del cuore. L’aumento della rigidità arteriosa conduce inevitabilmente ad un aumento della pressione centrale. La velocità dell’onda di polso e la pressione centrale sistolica sono misurate tonometricamente o con sistemi oscillometrici. Idealmente la misurazione della pressione artriosa e l’analisi della velocità dell’onda di polso dovrebbero avvenire contemporaneamente. La precisione della misurazione è stata confermata con tecnica invasiva tramite cateterismo (5). Parallelamente alla valutazione della rigidità arteriosa si possono rilevare informazioni sulle resistenze periferiche e sul volume sistolico, che possono a loro volta essere contributivi nella decisione sul tipo di terapia. Il vantaggio per la pratica medica: classificazione del rischio secondo le raccomandazioni ESC/ESH (6) L’identificazione precoce di un danno d’organo (OD, Organ Damage) anche se ancora clinicamente asintomatico, è importante per la classificazione del rischio cardiovascolare. La misurazione della velocità dell’onda di polso, con il metodo proposto, è un modo semplice per valutare il livello di usura del sistema vascolare ed è raccomandato dalle linee guida europee per la diagnosi e il trattamento dell’ipertensione. La presenza di un danno d’organo subclinico pone i pazienti in una classe di rischio elevata (4/5) che può richiedere un adeguamento nella presa in carico. (7) «L’infermiera prepara l’applicazione e la lettura. Il medico decide ciò che desidera valutare. Spesso è sufficiente un’occhiata per riconoscere gli elementi essenziali. I valori limite per giovani e anziani sono memorizzati.» Perché il metodo dell’onda di polso PWA è così efficiente? Con questo metodo è possibile riclassificare il rischio di eventi cardiovascolari, specialmente nelle persone a medio rischio, in modo da prendere la migliore decisione terapeutica e ottimizzare il trattamento del paziente. • Screening: rilevazione di un danno d’organo subclinico • Introduzione di una terapia specifica • Miglioramento della motivazione del paziente Il metodo dell’onda di polso PWA è offerto ai pazienti come «misurazione dell’età vascolare». La misurazione può avvenire nell’ambito di programmi di prevenzione (per es. durante i check-up) con lo scopo di diagnosticare un invecchiamento vascolare precoce. A quale formazione specialistica è possibile riferirsi? Fig. 6: «Età vascolare», opuscolo pubblicitario per lo studio L’associazione svizzera per l’ipertensione (SHG, schweizerische Hypertonie Gesellschaft), in collaborazione con la DeGAG (Gesellschaft für Arterielle Gefässsteifigkeit DeutschlandÖsterreich-Schweiz e.V.) offre un forum specializzato per la formazione medica continua sul tema dell’analisi dell’ onda di polso e la relativa presa in carico. La partecipazione ad un workshop consente di ottenere 7 CME. Le date aggiornate sono reperibili su: www.degag.eu o www.swisshypertension.ch «Il metodo dell’onda di polso PWA permette una decisione terapeutica secondo la classe di rischio e le caratteristiche emodinamiche degli ipertesi.» Quali sono i vantaggi economico-sanitari offerti dal metodo dell’onda di polso PWA? Grazie ad una riclassificazione della classe di rischio e a conoscenze personalizzate delle caratteristiche emodinamiche è possibile elaborare una terapia mirata. Nel caso dell’ipertensione, senza aumento della rigidità arteriosa, è possibile ricorrere a medicinali che non hanno effetti specifici sulle pareti vascolari, anche se farlo comunque potrebbe avere dei vantaggi. Il metodo dell’onda di polso PWA assicura una maggiore sicurezza di valutazione diagnostica e terapie più mirate. Il monitoraggio della terapia promuove la relazione tra il medico e il paziente e ne favorisce la presa in carico. In che modo i medici possono fatturare l’efficacia del metodo dell’onda di polso PWA? Il metodo dell’onda di polso PWA fa parte della più ampia offerta diagnostica per la pratica clinica. Il desiderio di un trattamento mirato ed efficace può essere soddisfatto tramite la «misurazione dell’età vascolare». La misurazione della pressione delle 24 ore con il metodo dell’onda di polso PWA, secondo la posizione tariffale Tarmed 17.0510, comporta una spesa di CHF 92,86. «Il metodo dell’onda di polso PWA con manicotto è efficace come procedura standard nella prassi di routine. La possibilità di offrire una terapia mirata rende questo metodo molto promettente dal punto di vista economico-sanitario.» Bibliografia e fonti: 1. Central Pressure More Strongly Relates to Vascular Disease and Outcome Than Does Brachial Pressure: The Strong Heart Study; Mary J. Roman et al.; Hypertension 2007;50;197-203; 2. Aortic Stiffness, Blood Pressure Progression, and Incident Hypertension; Bernhard M. Kaess, G. Mitchell et al.; JAMA. 2012;308(9):875- 881 3. Differential Impact of Blood Pressure–Lowering Drugs on Central Aortic Pressure and Clinical Outcomes Principal Results of the Conduit Artery Function Evaluation (CAFE) Study; Bryan Williams et al; Circulation. 2006;113:1213-1225 4. Early vascular aging (EVA): consequences and prevention Vasc Health Risk Manag. Peter M Nilsson et al; 2008 June; 4(3): 547–552. 5. Oscillometric estimation of aortic pulse wave velocity:comparison with intra-aortic catheter measurements; Bernhard Hametner; Siegfried Wassertheurer, Johannes Kropf, Christopher Mayer, Bernd Eber and Thomas Weber; Blood Pressure Monitoring 2013 6. 2007 Guidelines for the Management of Arterial Hypertension The Task Force for the Management of Arterial Hypertension of the Europe- an Society of Hypertension (ESH) and of the European Society of Cardiology (ESC); Giuseppe Mancia et al.; Journal of Hypertension 2007, 25:1105–1187 7. Deutsche Mededizinische Wochenschrift 2010; 135:4–14, J. Baulmann et al., Arterielle Gefässsteifigkeit 8. Value of Noninvasive Hemodynamics to Achieve Blood Pressure Control in Hypertensive Subjects; Ronald D. Smith et al.; Hypertension 2006;47:771-777 9. Normal Vascular Aging: Differential Effects on Wave Reflection and Aortic Pulse Wave Velocity, Carmel M. McEniery et al; Journal of the American College of Cardiology 2005, Vol. 46, No. 9 Informazioni legali: Stampa e editore: I.E.M. GmbH, D – 52222 Stolberg in collaborazione con DeGAG Gesellschaft für Arterielle Gefässsteifigkeit Deutschland - Österreich - Schweiz e.V. www.degag.eu