OPUSCOLO_INFORMATIVO CREDITO 2014

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OPUSCOLO_INFORMATIVO CREDITO 2014
Settore Risorse umane, salute e sicurezza
IL CREDITO DELLA GESTIONE INPS DIPENDENTI PUBBLICI RIVOLTO
AI DIPENDENTI DELLA P.A.
INTRODUZIONE
Il presente opuscolo ha lo scopo di offrire in modo chiaro e semplice una panoramica sui
servizi (casa-spese) dell'area credito della gestione INPS dipendenti pubblici.
Le attività della gestione ex INPDAP sono regolate da norme di legge e dagli atti ufficiali
dell'istituto (ora INPS).
"Previdenza" non significa solo pensione e indennità di fine rapporto (TFR) ma anche un
sistema di aiuti a favore del lavoratore pubblico e della sua famiglia: per fornire servizi di
tipo assistenziale, sociale ed economico viene istituita nel 1998 la gestione unitaria
autonoma delle prestazioni creditizie e sociali, finanziata con la contribuzione obbligatoria
degli iscritti.
Di anno in anno l'ex Inpdap fissa una quota di bilancio da destinare a questo tipo di
interventi, i servizi da offrire e i criteri con cui vengono concessi. Si tratta di prestazioni che
intervengono a sostegno delle diverse fasi della vita: la scuola o la formazione al lavoro
per i figli, il mutuo per comprare casa, il credito per le spese più urgenti. Anche dopo il
collocamento a riposo l'istituto non si limita a erogare l'assegno mensile della pensione,
ma offre anche servizi per il benessere psico-fisico e sociale del pensionato.
Un'azione, quella dell'ex Inpdap, dunque, che parte dai banchi di scuola e arriva
all'assistenza agli anziani. Un insieme di prestazioni e servizi per il lavoratore, il
pensionato e i loro familiari, in tutti i momenti importanti della vita.
Nell'interno dell'area CREDITO l'istituto offre le seguenti tipologie di prestazioni:
- Piccolo prestito;
- Prestito pluriennale diretto;
- Mutuo ipotecario.
CREDITO
L'Inps Gestione Dipendenti Pubblici offre finanziamenti a tassi agevolati per i lavoratori, i
pensionati e le loro famiglie erogati direttamente dall'istituto.
Si tratta di prestiti e mutui che l'istituto finanzia con un proprio Fondo credito: la Gestione
unitaria autonoma delle prestazioni creditizie e sociali.
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Il Fondo credito è alimentato dalla contribuzione obbligatoria degli iscritti alla Gestione
Dipendenti Pubblici e da quella volontaria di pensione della Gestione Dipendenti Pubblici e
lavoratori e pensionati pubblici iscritti, ai fini previdenziali, ad altri enti o istituti (decreto
ministeriale 45 del 2007) che aderiscono a tale Fondo.
- Per gli iscritti il contributo è pari allo 0,35% dell'imponibile contributivo (trattamento lordo
fisso ed accessorio);
- per i pensionati è pari allo 0,15% della pensione lorda mensile.
L'iscrizione al Fondo credito permette:
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agli iscritti alla Gestione Dipendenti Pubblici e ai lavoratori e pensionati
pubblici di altre amministrazioni di accedere a tutte le prestazioni creditizie,
dirette e in convenzione;
ai pensionati della Gestione Dipendenti Pubblici di accedere alle prestazioni
creditizie direttamente erogate dall'Istituto (piccolo prestito, prestito
pluriennale diretto e mutuo ipotecario).
Dal 1° ottobre 2011 sono in vigore i nuovi regolamenti per l'erogazione dei mutui e dei
prestiti agli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. (vedi portale
INPS Gestione Dipendenti Pubblici ex INPDAP alla sezione credito).
PRESTITI
I prestiti a tassi agevolati concessi dall'Istituto ai propri iscritti riguardano le tipologie
sottoelencate:
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Piccolo prestito: concessione di piccole somme in prestito per far fronte alle
esigenze di tutti i giorni, da rimborsare con rate costanti mediante trattenuta su
stipendio o pensione;
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Prestiti pluriennali diretti: concessione di somme in prestito per far fronte a
specifiche necessità personali o familiari, da rimborsare con rate costanti
mediante trattenuta su stipendio o pensione non superiore ad un quinto.
Piccolo Prestito
Cosa fornisce
Il piccolo prestito fornisce un somma in denaro per rispondere a improvvise e urgenti
necessità dell'iscritto alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.
I prestiti vengono concessi nei limiti delle disponibilità di bilancio dell'istituto, previste
annualmente.
A chi si rivolge
Il piccolo prestito si rivolge ai dipendenti e pensionati pubblici iscritti alla Gestione unitaria
delle prestazioni creditizie e sociali.
Come si rimborsa
I prestiti devono essere rimborsati in 12, 24, 36 o 48 rate, costituite da una quota di
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interessi e da una quota di capitale.
Come si ottiene
iscritti in attività di servizio:
Le domande, redatte sugli appositi modelli forniti dall'istituto (consulta la sezione
modulistica), devono essere presentate esclusivamente per il tramite della
Amministrazione di appartenenza, la quale provvederà alla relativa compilazione e
all'inoltro in via telematica.
E' utile sapere che solo attraverso l'acquisizione del P.I.N. (dispositivo), da richiedere
online nel sito INPS, l'iscritto/dipendente potrà confermare la domanda inoltrata
dall'Amministrazione di appartenenza e beneficiare della prestazione.
Non occorre alcuna documentazione di spesa nè produrre motivazioni nè presentare un
certificato medico.
Importi
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per i prestiti annuali si può chiedere un importo pari ad una mensilità media
netta di stipendio o di pensione da restituire in 12 rate mensili. Nel caso in cui
il richiedente non abbia altre trattenute in corso per cessioni del quinto dello
stipendio o della pensione, può chiedere una somma fino a due mensilità
restando per i pensionati, il limite del quinto cedibile;
per i prestiti biennali si può chiedere un importo pari a due mensilità nette di
stipendio o di pensione da restituire in 24 rate mensili. Nel caso in cui il
richiedente non abbia altre trattenute in corso per cessioni del quinto dello
stipendio può chiedere una somma fino a quattro mensilità, fermo restando,
per i pensionati, il limite del quinto cedibile;
per i prestiti triennali si può chiedere un importo pari a tre mensilità medie
nette di stipendio o di pensione da restituire in 36 rate mensili. Nel caso in cui
il richiedente non abbia altre trattenute in corso per cessioni del quinto dello
stipendio può chiedere una somma fino a sei mensilità, fermo restando, per i
pensionati, il limite del quinto cedibile;
per i prestiti quadriennali si può chiedere un importo pari a quattro mensilità
nette di stipendio o di pensione da restituire in 48 rate mensili. Nel caso in
cui il richiedente non abbia altre trattenute in corso per cessioni del quinto
dello stipendio può chiedere una somma fino a otto mensilità, fermo
restando, per i pensionati, il limite del quinto cedibile.
Sull'importo lordo della prestazione si applicano un tasso di interesse, un'aliquota per
spese di amministrazione e un per fondo rischi, secondo i seguenti valori:
-tasso di interesse nominale annuo: 4,25%;
-spese di amministrazione: 0,50%
-premio fondo rischi: vedi la tabella nell'ultima pagina del regolamento.
Nel caso in cui il richiedente abbia in corso di ammortamento un prestito pluriennale diretto
o garantito, il piccolo prestito annuale non potrà superare la singola mensilità, il biennale le
due mensilità, il triennale le tre mensilità, il quadriennale le quattro mensilità; La prima rata
di ammortamento viene trattenuta a decorrere dal secondo mese successivo a quello in
cui viene effettuata l'erogazione della somma.
E' possibile il rinnovo del piccolo prestito dopo che sia trascorso il periodo minimo di
ammortamento, rispettivamente di:
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6 mesi i prestiti annuali;
12 mesi per i prestiti biennali;
18 mesi per i prestiti triennali;
24 mesi per i prestiti quadriennali.
In caso di morte del mutuatario o sopravvenuta invalidità del dipendente, contratta in
servizio e per causa di servizio, non si procede al recupero del debito rimanente.
Nel caso il dipendente passi alle dipendenze di diversa Amministrazione, l'ufficio che ha
provveduto alle ritenute mensili comunicherà alla nuova Amministrazione, ai fini della
prosecuzione della ritenuta mensile, i dati del prestito, il conto delle ritenute eseguite e dei
versamenti effettuati all'Inps Gestione Dipendenti Pubblici.
E' consentita l'estinzione anticipata in qualsiasi momento mediante versamento del debito
residuo. Al richiedente verrà restituita la quota del fondo rischi in relazione al periodo di
abbreviazione della garanzia.
Prestito pluriennale diretto
Cosa fornisce
Somma in denaro per far fronte a documentate necessità personali e/o familiari, rientranti
nelle casistiche previste dal regolamento.
A chi si rivolge
Ai dipendenti e pensionati pubblici iscritti alla Gestione unitaria prestazioni creditizie e
sociali.
Requisiti
Possono accedere alla prestazione gli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni
creditizie e sociali con quattro anni di anzianità di servizio utile alla pensione e con quattro
anni di versamento contributivo alla predetta Gestioni unitaria.
Gli iscritti in servizio devono avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato.
Gli iscritti con contratto di lavoro a tempo determinato non inferiore a tre anni possono
fruire di cessioni estinguibili nell'arco di vigenza del contratto con l'obbligo di cedere il
trattamento di fine rapporto a garanzia della restituzione del prestito.
La presentazione della domanda deve avvenire entro un anno dall'evento e/o dalla data
della relativa documentazione di spesa.
Durata
Il prestito può avere durata quinquennale (in questo caso l'importo va restituito in 60 rate
mensili) o decennale (da restituire in 120 rate mensili).
E' utile sapere che
la quota cedibile (cioè la rata mensile) non può essere superiore a un quinto dello
stipendio o della pensione.
Sulla prestazione si applicano un tasso di interesse, un'aliquota per spese di
amministrazione e una per fondo rischi, secondo i seguenti valori:
-tasso d'interesse nominale annuo del 3,50%;
-spese di amministrazione: 0,50%;
-premio fondo rischi: vedi la tabella allegata nell'ultima pagina del regolamento.
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La restituzione del prestito ha inizio dal secondo mese successivo a quello di
concessione.
Come si ottiene
La domanda, corredata da tutta la documentazione richiesta, deve essere inviata
esclusivamente in via telematica. Per gli iscritti in servizio le domande devono essere
presentate per il tramite dell'Amministrazione di appartenenza.
Alla domanda deve essere allegata la documentazione attestante lo stato di bisogno e
l'eventuale spesa a seconda della motivazione prevista nel regolamento dell'istituto e un
certificato medico di sana costituzione fisica rilasciato dal medico competente (ora gestito
dal servizio Medicina del Lavoro dell'Azienda Ospedaliera di Cremona) incaricato
dall'Amministrazione dalla quale dipende il richiedente, non oltre 45 giorni prima della
presentazione della domanda all'Inps Gestione Dipendenti Pubblici.
Non è possibile rinnovare una cessione in corso se non sono trascorsi due anni dall'inizio
di una cessione di durata quinquennale o quattro anni dall'inizio di un cessione decennale.
Prima che siano trascorsi due anni dall'inizio di un prestito quinquennale, può essere
richiesto un prestito decennale, purchè l'interessato non abbia fruito in precedenza di altre
cessioni decennali. Per i pensionati il rinnovo può essere richiesto anche prima del
decorso dei suddetti termini.
Con la nuova concessione verrà estinta anticipatamente la precedente e la restituzione
della quota del premio compensativo del rischio si effettua mediante compensazione con il
premio dovuto sulla nuova operazione.
E' consentita l'estinzione anticipata in qualsiasi momento mediante versamento del debito
residuo. Al richiedente verrà restituita la quota del fondo rischi in relazione al periodo di
abbreviazione della garanzia.
Qualora l'estinzione sia intervenuta prima del decorso dei termini sopra indicati (due anni
per i prestiti quinquennali e quattro anni per i prestiti decennali), l'interessato non potrà
richiedere una nuova cessione fintanto che non sia trascorso almeno un anno
dall'estinzione del debito precedente.
Il Nuovo Regolamento
Il nuovo regolamento, in vigore dal 1° ottobre 2011, introduce la possibilità per l'iscritto di
ottenere un prestito per l'acquisto della casa di residenza del figlio maggiorenne che
intenda costituire un proprio autonomo nucleo familiare.
Si elencano di seguito i criteri per l'erogazione, distinti a seconda che si tratti di prestiti
quinquennali ovvero decennali.
Prestiti quinquennali
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Calamità naturali (terremoti, alluvioni, ecc.)
Rapina, furto, incendio
Trasloco per esigenze familiari o per trasferimento ad altra sede di lavoro
dell'iscritto
Lavori condominiali della casa in proprietà di residenza
Manutenzione ordinaria per la casa di residenza, di cui l'iscritto è
proprietario, usufruttuario o conduttore oppure in cui l'iscritto convive con i
genitori proprietari, usufruttuari o conduttori
Spese per l'istallazione domestica di impianti di energia rinnovabile nella
casa di residenza
Acquisto di autovetture per l'iscritto
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Nascita figli o adozione - affidamento preadottivo - nascite o adozioni
plurime e adozioni internazionali
Protesi dentarie e cure odontoiatriche riferite all'iscritto, al coniuge ai figli a
carico
Acquisto di autovettura modificata, di carrozzella ortopedica per portatori di
handicap e di protesi di elevato costo
Malattia dell'iscritto
Decesso di familiari
Matrimonio dell'iscritto o del figlio dell'iscritto
Iscrizione e frequenza a corsi post laurea di durata non inferiore a due anni
dell'iscritto, del coniuge o del figlio dell'iscritto
Casi eccezionali non rientranti nelle motivazioni previste negli articoli
precedenti, ma socialmente rilevanti e che, per la loro gravità, richiedono un
notevole impegno economico.
Prestiti decennali
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Riscatto di alloggi popolari e riscatto di alloggi di enti pubblici già condotti
in locazione
Acquisizione di casa in cooperativa o da cooperativa costituita da locatari
di abitazioni di enti pubblici in corso di dismissione
Acquisto della casa destinata a residenza
Costruzione della casa destinata a residenza
Anticipata estinzione o riduzione di mutuo ipotecario stipulato con istituti di
credito o società finanziarie, a qualunque titolo, dall'iscritto o dal coniuge
Manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo,
ristrutturazione edilizia della casa in proprietà o nuda proprietà
Malattie gravi di componenti del nucleo familiare dell'iscritto
Casi eccezionali non rientranti nelle motivazioni previste negli articoli
precedenti, ma socialmente rilevanti e che, per la loro gravità, richiedono
un notevole impegno economico.
MUTUI
L'Istituto concede mutui ipotecari per l'acquisto di unità abitative non di lusso da adibire a
prima casa sul territorio nazionale o per la surroga di mutui già contratti con istituti di
credito per l'acquisto della prima casa.
Concede inoltre finanziamenti a: 1) Comuni, Provincia, consorzi, cooperative edilizie,
società ed enti costituiti allo scopo di costruire, senza finalità di lucro, case economiche e
popolari; 2) enti di diritto pubblico soggetti al controllo dello Stato e delle Regioni e società
concessionarie di lavori pubblici che intendano realizzare opere di pubblica utilità.
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