Alle altre tv:nuovoTV_Servizi vari
Transcript
Alle altre tv:nuovoTV_Servizi vari
T V K E Y 262 TV DIGITALI Un ruolo di traino per le ‘altre tv’ Mentre si comincia a parlare di alta definizione anche sul digitale terrestre e SKY lancia un nuovo e appetibile canale sportivo, vengono rese pubbliche le statistiche di Médiamétrie e una panoramica del mondo della IPTV. DI S e le televisioni convenzionali sembrano ancora a corto di idee e al massimo in grado di riproporre format già collaudati all’estero, le ‘altre tv’ si dimostrano più attive che mai. Si tratta in gran parte di novità tecnologiche, come l’inizio della sperimentazione del digitale terrestre in alta definizione da parte della Rai, ma di portata tale da promettere grandi cambiamenti. NASN, lo sport americano Dopo tanti canali che hanno cambiato semplicemente nome (come SKY Cinema 16:9, diventato SKY Cinema Hits) o posizionamento (come Alice o Hallmark Channel), ecco finalmente una rete nuova di zecca: NASN (North American Sports Network). Nuova per l’Italia, intendiamoci, visto che il nostro sarà il quarantesimo paese dove gli appassionati potranno seguire il canale dedicato interamente agli sport americani considerati minori ma con un altissimo grado di spettacolarità. Parliamo della Stanley Cup di hockey su ghiaccio, del campionato di baseball MBL, delle gare NASCAR su circuito ovale, della National Football League… e di programmi in studio come Pardon the Interruption, Around the Horn, The Sports Reporters, Baseball Tonight, College GameDay, NASCAR Now. Il commento italiano, disponibile soltanto per le diffusioni in orario diurno, è curato da Pietro Nicolodi, affiancato da Elio e Faso di Elio e le Storie Tese per quanto riguarda il baseball MLB, e da Luca Boschetto e Adolf Insam (“l’allenatore più vincente dell’hockey italiano”) per l’hockey NHL. Nata nel 2002, NASN è stata acquisita nel 2006 dal network ESPN che l’ha gradualmente promossa e potenziata, portando la copertura del canale da un milione di famiglie in sei Paesi a 13 milioni di famiglie in 40 Paesi, il tutto in soli 18 mesi! Inizialmente trasmessa in chiaro a tutti gli ab- RICCARDO ROSSIELLO bonati di Mondo SKY, dal 30 aprile NASN è disponibile solo ed esclusivamente all’interno del pacchetto SKY Sport. Insieme al canale visibile ai possessori di un decoder di tipo standard, NASN sarà anche un importante fornitore di contenuti per i canali SKY Sport in alta definizione (HD). Come sottolinea il comunicato stampa di presentazione, si tratta infatti del più importante accordo mai realizzato a livello internazionale da ESPN per la trasmissione di programmi in HD, con più di 800 ore all’anno di copertura sportiva in alta definizione che verranno trasmesse sulla piattaforma di SKY, andando a rappresentare la parte più rilevante della programmazione sportiva in alta definizione dell’operatore satellitare in Italia. Si parla della trasmissione live o registrata dei campionati collegiali NCAA di ba- sket e di football (compresi i Bowl Games), di corse di cavalli (compresi The Belmont Stakes e The Breeders Cup), degli incontri di calcio della Major League Soccer, della NHRA Drag Racing, degli highlight di IndyCar, degli ESPN X Games (invernali ed estivi) e dei programmi di poker. Ma non è tutto: nel corso del 2008 ESPN lancerà nel mondo ben tre nuovi servizi in alta definizione: ESPNews HD è già partito il 30 marzo negli Stati Uniti, mentre ESPN HD Australia e ESPN HD Usa dovrebbero iniziare le trasmissioni nella seconda metà dell’anno. Premium Gallery sul sat Parecchi numeri fa su queste stesse pagine avevamo parlato del raffreddamento dei rapporti tra SKY e Mediaset, anche a causa della concorrenza sul digitale terrestre, e quindi della scomparsa dei canali ereditati dalla vecchia Tele+: Duel Tv, Happy Channel, Italian Teen Television e MT Channel. Dopo il temporale, però, arriva sempre il sereno e presto le cose potrebbero cambiare. Sono insistenti infatti le voci che vogliono le tre nuove reti del digitale terrestre Mediaset Premium – Steel, Mya e Joi – entrare a far parte L'hockey su ghiaccio (nella foto, la Stanley Cup) è uno degli spettacolari sport americani che costituiscono l'ossatura dei palinsesti di NASN, nuova entry del panorama delle tv satellitari in Italia. ~ 42 ~ TV T V K E Y 262 DIGITALI integrante dell'offerta di SKY, anche se come ‘option’ e quindi da acquistare separatamente dall'offerta Basic. Vale la pena ricordare che Mya è dedicata a un pubblico, quello femminile, ancora un po’ trascurato dalla televisione satellitare. La sua programmazione spazia dai film d’amore alla commedia brillante, con pellicole da sogno ma anche di puro divertimento. Sarebbe una vera new entry. Steel invece, dedicato com’è ai film d’azione, alla suspense e alle emozioni forti, e quindi con un palinsesto fatto soprattutto da action movie e thriller, sembra quasi un doppione di SKY Cinema Max. Stesso discorso vale per Joi, che si propone di trasmettere le grandi anteprime cinematografiche, i titoli campioni d’incasso con star hollywoodiane e di casa nostra, ma anche cortometraggi e film d’animazione. Insomma, quello che già fanno molto bene i tre canali SKY Cinema. La Rai trasmetterà in alta definizione sul digitale terrestre le partite dei prossimi campionati europei di calcio che si terranno in Svizzera e in Austria. Il decoder Dtt scelto per questa sperimentazione è lo Humax HDCI 2000 T. Che fine farà ‘Satellite’? Sempre in tema di tv sat, e nello specifico di editoria specializzata su questo argomento, riportiamo le notizie che danno in liquidazione l’editrice Today, publisher del mensile Satellite, insieme al concorrente EuroSat una colonna storica per chi ha seguito sin dall’inizio l’arrivo in Italia della televisione satellitare. Una società editoriale, quella guidata da Gualtiero Rudella, che edita anche riviste come Rockstar, Kiss me! e Dimore e che ha dichiarato nel 2007 un fatturato di circa nove milioni di euro. All’inizio dell’anno sembrava che all’acquisto della casa editrice fosse interessato Sitcom, il gruppo televisivo romano presieduto da Valter La Tona che firma i canali satellitari tematici Alice, Marcopolo, Nuvolari e Leonardo. Ma Sitcom, che nel frattempo si è portata a casa anche Supersix e MyTv, società che realizza programmi e format per tv digitale, mobile e internet, ha poi interrotto bruscamente la trattativa. Tant’è che il fondo inglese Palamon ha deciso di nominare già un liquidatore per Today. Di chi la colpa? Sitcom parla semplicemente di “rinuncia”. Da Today fanno sapere invece che è stata Palamon a rifiutare le condizioni di acquisto richieste da La Tona. Nel frattempo ci si chiede che cosa ne sarà di Satellite. Chissà, forse anche SKY Italia potrebbe essere interessata all’acquisto, magari a un prezzo scontato. Today è infatti anche la casa editrice che realizza ogni mese la sezione ‘Palinsesti e Guida Film’ dello SKY Magazine distribuito agli abbonati della piattaforma. Azzardiamo addirittura il nome del possibile direttore ideale del nuovo Satellite: quel Marcello Berengo Gardin, oggi responsabile per la comunicazione istituzionale di SKY Italia, che fin dal 1987 è stato faro tecnico e autentico motore del mensile. Solo un’ipotesi di fantaeditoria? Rai: gli europei di calcio in HD sul Dtt Meglio tardi che mai: finalmente si torna a parlare di alta definizione sul digitale terrestre. Merito della Rai, che sembra essere tornata al suo ruolo naturale di apripista. In una nota ufficiale Mediasat e Humax hanno infatti comunicato che collaboreranno con la tv di stato per la produzione di un nuovo modello di decoder Dtt, già predisposto per la sperimentazione dell’HD prevista per i prossimi campionati europei di calcio. Il modello scelto è lo Humax HDCI 2000 T. Il rovescio della medaglia è che la maggior parte (vogliamo dire tutti?) dei decoder finora immessi sul mercato – compresi quelli integrati per legge nei televisori attualmente in vendita e quelli spinti dai finanziamenti statali, quindi in parte pagati coi soldi dei contribuenti – non sono abilitati a ricevere il segnale in alta definizione. La cosa ha ovviamente fatto arrabbiare non poco Adiconsum, l’associazione dei consumatori, che ha già denunciato la Rai per il mancato rispetto del contratto di servizio. Secondo Adiconsum, la tv di stato esclude con atteggiamento discriminatorio il satellite, tecnologia che da tempo usa l’alta definizione e permette l’acquisto di decoder appropriati. Insomma, va bene innovare ma con un minimo di programmazione. Sta di fatto che le immagini in HD saranno trasmesse nelle aree di Roma, Milano, Torino e nelle due regioni che hanno avviato la transizione verso l’all digital, ovvero Valle d'Aosta e Sardegna. Alle trasmissioni si potrà accedere in forma totalmente gratuita: si dovrà però possedere uno schermo HD Ready o Full HD e ovviamente l’apposito decoder di cui sopra, il cui costo si aggira intorno ai 150-180 euro. "La sperimentazione andrà avanti ancora per un paio d'anni”, ha spiegato Claudio Cappon, direttore generale della Rai, “e prevede come prossima tappa la trasmissione dei mondiali ~ 43 ~ di ciclismo su strada di Varese che si svolgeranno in autunno. Le trasmissioni regolari – come previsto nel piano industriale – cominceranno invece nel 2009 nelle aree all digital". Dopo molto fuoco di paglia, finalmente qualcosa di concreto! Apriamo un’ulteriore parentesi a proposito di novità. In un’intervista rilasciata al mensile specializzato Prima Comunicazione, Carlo Freccero ha affermato di essere al lavoro non solo sui contenuti dei canali di Raisat (di cui è presidente da luglio 2007) ma anche sul progetto di un quarto canale dedicato ai giovani, un pubblico al momento poco curato da viale Mazzini. La nuova emittente sarebbe anche il luogo ideale per sperimentare nuovi linguaggi e tentare la via di una tv “metropolitana, aggressiva, con spazio a cinema, fiction e talk show satirici”, come ha anticipato lo stesso Freccero. HD & Dtt: i precedenti Quando parliamo di gravi ritardi nella diffusione dell’HD via digitale terrestre lo facciamo a ragion veduta, come dimostrano i fatti che andremo ora a elencare. La prima dimostrazione pubblica di trasmissione di un segnale televisivo digitale terrestre ad alta definizione a un terminale d’utente risale per esempio a quasi tre anni fa, per la precisione al 18 novembre 2005, quando la ST Microelectronics presentò a San Paolo in Brasile prodotti, tecnologie e know-how a tecnici e manager che rappresentavano clienti, ricercatori, la comunità accademica e la pubblica amministrazione. La dimostrazione era stata realizzata dal Consorzio TAR (Terminal de Acesso Referencia), guidato dal laboratorio LSI/USP (Laboratorio de Sistemas Integráveis/Universidade de São Paulo) in collaborazione con ST e Mackenzie University, e aveva rappresentato la prima fase di integrazione per un sistema per la tv digitale terrestre in Brasile. La nuova piattaforma Dtt supportava la tecnologia di compressione video mpeg-4, lo standard HDTV e Linux, e utilizzava una tecnica di modulazione che garantiva la robustezza, la flessibilità e la qualità necessarie per la trasmissione e ricezione del segnale televisivo digitale. A un anno esatto dall’esperimento sono stati pubblicati i risultati dei test sul digitale terrestre ad alta definizione nella città di Londra. Test, si badi bene, iniziati sei mesi prima (nel maggio 2006). Si è trattato di un successo senza precedenti secondo i 450 fortunati telespettatori che hanno potuto godere del Dtt HD. Intervistato, il 98% del campione si è detto convinto che l'HD dovrebbe essere di- T V K E Y 262 sponibile gratuitamente; l'86% che ciò dovrebbe accadere entro tre anni; il 95% ha riconosciuto infine che la qualità video dell’alta definizione è nettamente superiore rispetto a quella analogica tradizionale, e comunque al di sopra di ogni aspettativa. Passano altri quattro mesi e anche Mediaset fa sentire la sua voce. Nel marzo 2007, a margine dell'audizione in Senato sul disegno di legge delega sui diritti tv del calcio, Fedele Confalonieri annuncia infatti che le frequenze di Mediaset rese libere dopo il primo switch-off dall’analogico nell'area di Cagliari saranno destinate alla sperimentazione di trasmissioni in alta definizione. Un anno fa infine, nel marzo 2007, sui decoder Dtt italiani appaiono improvvisamente ben dieci canali denominati Rai HD. Si trattava ovviamente solo di etichette, ma adesso sappiamo cosa significavano realmente. La speranza è che non si tratti esclusivamente di una mera sperimentazione, come accadde in occasione delle Olimpiadi invernali di Torino 2006, quando la Rai presentò per prima l’alta definizione via satellite. Di canali satellitari Rai in HD, infatti, a tutt’oggi non ce n’è nemmeno l’ombra. Médiamétrie al MIPTV di Cannes A proposito di quello che accade nel resto del mondo, Médiamétrie – società francese specializzata in sondaggi – nel corso del MIPTV (il mercato dell'audiovisivo di Cannes) ha presentato alcune rilevazioni sui mercati televisivi globali relative al primo bimestre 2008. Secondo quanto rilevato dai suoi analisti, nei maggiori mercati (Australia, Francia, Germania, Italia, Giappone, Paesi Bassi, Svezia, Gran Bretagna e Usa) cresce la fiction mentre scendono le quote di documentari e programmi di approfondimento. Il numero di film, tv movie e cartoni animati è aumentato infatti dell’8% rispetto all’anno precedente. La categoria factual-entertainment, comprendente i programmi di informazione e i documentari, è invece calata del 9%. In termini di contenuti, sale molto l’interesse nei confronti del mondo familiare nelle sue infinite sfaccettature. La rete statunitense NBC, per esempio, propone My dad is better than your dad, un gioco che vede padri e figli sfidarsi in prove di abilità e intelligenza. FOX propone invece Moment of truth, dove il concorrente, collegato alla classica macchina della verità, deve rispondere a domande sempre più intime per vincere un premio di cinquantamila dollari. Le tv ‘in’ e ‘out’ secondo il Movimento Italiano Genitori In attesa di conoscere i primi risultati del Qualitel, il nuovo sistema di rilevazioni che dovrebbe finalmente raccontarci non solo ciò che vedono gli italiani ma anche quello che pensano dei vari programmi tv, ecco alcuni dati TV DIGITALI L'Italia occupa la terza posizione in Europa per numero di abbonati alla IPTV (la televisione via web), con trecentomila utenti. Al primo posto si trova la Francia, che vanta più della metà degli abbonati a questo tipo di servizio in tutto il mondo. elaborati dall’Osservatorio Tv del Moige (Movimento Italiano Genitori), risultato delle segnalazioni giunte nel mese di marzo 2008 attraverso un apposito numero verde e il sito www.genitori.it. Secondo il Moige, nel mese di marzo la rete più gradita dai genitori è stata Raidue. In cima alle preferenze c’è il reality musicale X Factor (che dal punto di vista dell’audience, invece, è piuttosto altalenante), perché non fomenta eccessivamente le rivalità tra i concorrenti come fa invece Amici di Maria De Filippi (che rimane leader per Auditel): una trasmissione che “continua a essere segnalata”, spiega Elisabetta Scala, responsabile dell’Osservatorio Media del Movimento Italiano Genitori, “per le continue liti fra concorrenti e insegnanti e per la violenza verbale e la volgarità di alcune situazioni”. La differenza sostanziale fra i due programmi è che in X Factor le polemiche vengono sopite piuttosto che alimentate. Dal sondaggio escono molto bene anche i componenti della giuria. La discografica Mara Maionchi risulta “simpatica, brava e determinata”; Morgan “comunica la sua passione per la musica in maniera coinvolgente”; Simona Ventura appare “in versione più pacata e materna rispetto a L’isola dei famosi”. Molto apprezzato dai genitori anche Random, programma di Raidue che propone cartoni animati scelti accuratamente, come Manny tuttofare, simpatico ed educativo al tempo stesso. Non va altrettanto bene a Italia 1, la cui programmazione per i ragazzi non viene ritenuta adatta a un pubblico ancora da formare. Pollice verso per i cartoni animati dei Simpson, indicati più per un pubblico adulto, che ai bambini risultano a volte “incomprensibili e spiazzanti”; ma anche per la fiction Una mamma ~ 44 ~ per amica, rea di presentare un rapporto squilibrato tra le due protagoniste, madre e figlia, che risulta destabilizzante per il pubblico dei minori. Non si salva neppure O.C., telefilm con ingredienti da soap opera, studiato per catturare un pubblico giovane ma giudicato troppo superficiale, soprattutto quando “affronta con totale incoscienza temi molto importanti per l’età della adolescenza”. Scende anche il gradimento dei genitori per La ruota della fortuna, con la motivazione che “la nuova impostazione di conduzione con Enrico Papi e la valletta Victoria Silvstedt è un continuo di battutine e commenti a doppio senso e volgari, ammiccamenti, pose provocanti e riprese che le accentuano”; ma anche per Le Iene, che ha mandato in onda un paio di servizi considerati oltre il limite dell’accettabile (le abilità di un torturatore e l’attività delle prostitute). Sulla base di questi pochi commenti, abbiamo più di un presagio che l’arrivo del Qualitel riserverà molte sorprese. La classifica dell’IPTV Dopo aver parlato diffusamente di televisione satellitare e digitale terrestre, chiudiamo come di consueto con uno sguardo a quanto accade sulla ‘grande rete’. L’occasione ci viene offerta dalla pubblicazione dell’ultimo rapporto realizzato da Informa Telecoms & Media, riferito all’utilizzo dell’IPTV. Secondo tale studio, dalla posizione di avanguardia europea che l’Italia deteneva nel settore della televisione via IP (Fastweb era stato uno dei primissimi operatori del settore), il nostro paese occuperebbe in questo momento la terza posizione. Al primo posto si trova la Francia, che a dicembre 2007 vantava cinque milioni di utenti, il 76% di tutti quelli dell’Europa Occidentale e il 57% di quelli di tutto il mondo: un boom di abbonamenti favorito da operatori come France Telecom, Free (Iliad), Neuf e Telecom Italia Alice. Il secondo posto è invece occupato dalla Spagna, con 500.000 utenti gestiti dall’ISP Telefonica. L’Italia conta solamente 300.000 utenti di IPTV. Ma vediamo quello che accade anche nel resto del mondo: in Usa sono circa un milione gli utenti che hanno aderito alla proposta di IPTV ‘fiber to the home’ di Verizon e di AT&T, in concorrenza diretta con la diffusissima cable tv. Passando in Asia, anche Hong Kong – il mercato IPTV più robusto dell’estremo oriente – vanta un milione di abbonati. Segue la Cina, con una crescita di utenze pari al 900% nell’ultimo anno e una quota, anche qui, che sfio■ ra il milione di abbonati.