Visualizza la scheda di sala
Transcript
Visualizza la scheda di sala
I PROSSIMI APPUNTAMENTI A TEATRO giovedì 4 dicembre 2014 - ore 10 TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI - Salt’in Banco Teatro Gioco Vita LA PIETRA E IL BAMBINO lunedì 8 dicembre 2014 - ore 16.30 TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI - A teatro con mamma e papà da martedì 9 a giovedì 11 dicembre 2014 - ore 9 e ore 10.45 TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI - Salt’in Banco TRE PER DIREZIONE GENERALE SPETTACOLO DAL VIVO e COMUNE DI PIACENZA TRE PER TE 2014/2015 Stagione di Prosa del Teatro Municipale di Piacenza Prosa - Altri Percorsi - Teatro Danza Michele Cafaggi OUVERTURE DES SAPONNETTES Un concerto per bolle di sapone martedì 9 e mercoledì 10 dicembre 2014 - ore 21 TEATRO MUNICIPALE - Prosa IL CAPPOTTO di Vittorio Franceschi - con Vittorio Franceschi, Umberto Bortolani, Marina Pitta regia Alessandro D’Alatri - produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione mercoledì 10 dicembre 2014 - ore 18 TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI - Ditelo all’attore INCONTRO CON LA COMPAGNIA IN SCENA CON IL CAPPOTTO regia Alessandro D’Alatri - produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione Altri Percorsi mercole dì 3 dicembre 2014 - ore 21 TEATRO MUNICIPALE LE SOR ELLE MACALUSO con S e NIDI D’OMBRA regia Emma Dante rena B na arone, Elen ampag a Borgogni, Sandro Maria C Italia i, Carrocci o, Davide Celona, Marcella Colaiann Alessand ra Fazzino, Daniela Macaluso, L e o n a rda Saffi, Stephanie Taillandier luci C ristian co p r an o Z u ca oduz ro - organizzazione Daniela Gusm s), ione Te uxelle atro Stabile ional (Br at N e âtr di Napoli, Thé in co llabo Festival d’Avignon, Folkteatern (Göteborg) tale razion cciden O e con Att ta s o C o Unico / Compagnia Sud martedì 16 dicembre 2014 - ore 17 OFFICINA DELLE OMBRE - InFormazione Teatrale Il L’aut presente pro ropea. decli ore è il solo getto è finanziato con il sostegno della Commissione eu missione na og m re ni resp sponsabile di questa pubblicazione (comunicazione) e la Co ontenute. onsabili ssa c e in tà sull’uso che ni io potrà essere fatto delle informaz giovedì 11 dicembre 2014 - ore 16.30 OFFICINA DELLE OMBRE - InFormazione Teatrale Progetto di formazione per gli educatori dei Nidi d’Infanzia del Comune di Piacenza a cura di Nicoletta Garioni e Federica Ferrari supervisione artistica Fabrizio Montecchi LA SCRITTURA SCENICA Laboratorio di drammaturgia / parte IV - a cura di Fabrizio Montecchi Note di regia di Emma Dante foto di Carmine Maringola Tutto si ispira al racconto che mi fece un amico. Sua nonna, nel delirio della malattia, una notte chiamò la figlia urlando. La figlia corse al suo letto e la madre le chiese: “in definitiva io sugnu viva o morta?” La figlia rispose: “viva! Sei viva mamma!” E la madre beffarda rispose: “see viva! Avi ca sugnu morta e ‘un mi dicìti niente p’un fàrimi scantàri (sì, viva! Io sono morta da un pezzo e voi non me lo dite per non spaventarmi)”. La scena è vuota e buia. Soltanto ombre abitano questo vuoto finché un corpo viene lanciato verso di noi. L’oscurità espelle una donna. Adulta. Segnata. Dal fondo appaiono facce di vivi e morti mescolati insieme. Tutti sono a lutto. Il piccolo popolo avanza verso di noi con passo sicuro. La donna danzante si unisce al corteo. Le sorelle Macaluso sono uno stormo di uccelli sospesi tra la terra e il cielo. In confusione tra vita e morte. La famiglia è composta da sette sorelle che si fermano a ricordare ad evocare a rinfacciare a sognare a piangere e a ridere della loro storia. È il funerale di una di loro. Nel confine tra qua e là, tra ora e mai più, tra è e fu, i morti sono pronti a portarsi via la defunta. Se ne stanno in bilico su una linea sopra cui combattere ancora, alla maniera dei pupi siciliani, con spade e scudi in mano. Una famiglia in movimento che entra ed esce dal buio. Vedo un giovane padre apparire alla figlia cinquantenne, una moglie avvinghiata al marito in un eterno amplesso, un uomo fallito anche da morto, vedo i sogni rimasti sospesi tra le ombre e la solitudine e vedo gli estinti stare davanti a noi con disinvoltura. Dalla rassegna stampa È uno spettacolo profondo e delicato… Ecco questo è Le sorelle Macaluso, bello perché costruito con una comunicazione autentica ed essenziale, dove non c’è nulla di morboso, dove la commozione si mescola all’ironia, dove la morte è descritta con una partecipazione di vita, quasi come un destino, un modo di essere da cui è impossibile staccarsi. Tanto che il silenzio che chiude lo spettacolo dopo la danza libera di un corpo nudo anziché raccontarci la caducità della vita ce la rende eterna. («La Repubblica») ...la maturità, anche espressiva, ha come addolcito la scrittura scenica di Emma Dante che qui si avvicina alle sue prime sorprendenti prove. E conta anche il prevalere di un universo femminile, probabilmente, in questo sentimento di maggior comprensione verso il mondo che racconta. Di queste sette sorelle, della loro lingua e delle loro vite antiche un po’ si finisce per innamorarsi. («Il Manifesto») Chi conosce il teatro di Emma Dante, nel nuovo spettacolo Le sorelle Macaluso ritroverà, emozionandosi, certe atmosfere, certe posture e movimenti, certe figure, e certi elementi, che rimandano ad alcune di quelle opere che l’hanno imposta sulla scena italiana e internazionale, e che sono rimaste impresse nella nostra memoria. ...Ritroviamo tutto questo - insieme al dialetto stretto palermitano con l’aggiunta di quello pugliese - come una mappatura dell’anima, dentro la partitura corporale e scenica de Le sorelle Macaluso, spettacolo che, per la regista e autrice palermitana, segna in maniera evidente un ritorno alle radici del suo linguaggio più dirompente e squassante; dove il tema della vita e della morte risulta ancora un binomio indivisibile, potente, continuamente da esplorare, sempre all’interno di un nucleo famigliare. («Il Sole 24 Ore»)