Ospedale Regionale di Lugano
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Ospedale Regionale di Lugano
MARAYA-KAZAKH-AR T Luci colorate Maya Stenz Alibay Bapanov Saule Bapanova Ospedale Regionale di Lugano Sede Civico La mostra è allestita nei piani: -1, piano terreno e +1 9 dicembre 2013 - 12 gennaio 2014 Orario d’apertura: Tutti i giorni dalle 08.00 alle 20.00 L’entrata è libera INVITO L’Ospedale Regionale di Lugano Sede Civico ha il piacere di invitarLa all’inaugurazione della mostra d’arte Luci colorate Giovedì, 12 dicembre 2013 alle ore 18.30 Maya Stenz è nata il 27.7.1949 a Berna e risiede a CabbioloLostallo dal 1981 con il marito e 4 figli. Diplomata in attività tessile ed economia domestica, dopo anni di insegnamento anche a scopo terapeutico, si avvicina sempre di più alla tecnica e all’arte di feltro. Viene invitata a sostenere meeting e workshop in tutto il mondo e con il passare degli anni è entrata in contatto con specialisti della materia un po’ ovunque. Viaggiare le ha permesso di scoprire l’utilizzo del feltro nelle varie popolazioni e arricchirla di nuove idee. Vive nella sede creativa “Centroarte Cabbiolo”a Lostallo, dove propone corsi di feltro di ogni tipo, ma anche altre attività legate al vecchio artigianato. Nell’atelier a Cabbiolo-Lostallo, nascono creazioni di stoffe, quadri, capi d’abbigliamento e accessori, dove Maya segue la sua ispirazione e ogni suo pezzo è unico, indumenti morbidi e delicati ma duraturi, caldi ed eleganti. Con l’aiuto di fantasiosi design e tecniche speciali, spesso in combinazione con altri materiali naturali come la seta e il lino e svariate qualità di lana, come alpaca, mohair, angora e cashmere, nascono vere e proprie opere d'arte indirizzate a coloro che amano l'individualità e la particolarità. Alibay Bapanov. Nato nel 1953 a Kzil-Orda, nel 1973 termina la Scuola d’Arte di Almaty. Nel 1979 si laurea al Moscow State Art and Industrial College. Saule Bapanova. Nata nel 1956 a Kzil-Orda, termina la Scuola d’arte di Almaty nel 1976 e nel 1981 si laurea al Moscow State Art and Industrial College. Entrambi originari del Kazakhstan, un paese che vive alla volta di tradizioni e di ricerca di modernità, la coppia Bapanov/Bapa- Cos’è il feltro. Il feltro è la più antica forma di panno ed è un prodotto naturale della lana. Infeltrire è infatti uno dei metodi più antichi e semplici per ottenere un tessuto. La sua zona d’origine è l’Asia centrale, dove i popoli delle steppe usavano feltro per le loro tende, per le selle dei cavalli, per stivali e copricapi, per tappeti e coperte. Antichi feltri ritrovati in tombe sciite sui monti Altai in Siberia che risalgono al I secolo a.C., sono stati rinvenuti negli scavi che nel 1949 hanno portato alla luce il famoso tappeto Pazyryk (raffigurante tra l’altro una marcia di cavalieri e di alci rossi e gialli, e oggi conservato al museo dell’Ermitage di San Pietroburgo), mentre altri reperti sono stati rinvenuti in Novegia e in Turchia. I Greci importarono questa tecnica e le tuniche da combatti- I suoi quadri, oltre che in Ticino, sono stati esposti in Germania, Italia, Kazakhstan, Nepal, Ladhak(India), Mongolia e anche al museo d’arte moderna a Budapest, Ungheria. nova è famosa sia in patria che all’estero per i tappeti tessuti a mano. Dal 1981 sono membri dell’Artists Union of Kazakhstan e partecipano a numerose esibizioni internazionali. Molti dei loro lavori si trovano nei musei nazionali in Kazakhstan, Russia, Ucraina, Cina, Turchia, Polonia, Danimarca, mentre altre opere fanno parte di collezioni private ad Almaty, Kazakhstan, Mosca, Russia, Germania, Regno Unito, Francia, USA, Lichtenstein. mento e i lori stivali erano in feltro. I Romani la scoprino in seguito tanto che a Pompei troviamo degli affreschi raffiguranti i lavatori di lana, ovvero produttori di feltro. Marco Polo descrive poi le usanze tartare di portare copricapi in feltro e di tenere nelle abitazioni statuette infeltrite dei loro dei. Le zone dove l’arte del feltro non si è mai persa sono la Mongolia, la Turchia, l’Ungheria, la Scandinavia, la Cina e il Giappone. Dagli anni ‘70 in poi i paesi occidentali si sono interessati a recuperare quest’arte, creando scuole a tema. Una curiosità: le Yurte, abitazioni tradizionali mongole costituite da uno scheletro in legno ricoperti da teli di feltro, sono presenti ad Almaty, capitale del Kazakhstan fino al 1998 e città più grande della regione, e ospi- tano ristoranti e negozi. La lavorazione del feltro. Dopo la tosatura la lana viene pettinata e lavorata manualmente con acqua calda e sapone. Le singole fibre ricoperte di squame, si gonfiano, si aprono e si aggrovigliano l’una all’altra in molteplici punti, fino a formare un vero tessuto forte, resistente e versatile, detto appunto infeltrimento. I saponi utilizzabili sono principalmente quello di Marsiglia e quello a base di olio d’oliva o di pino.Gli arazzi vengono creati con delle fibre di lana, a volte anche in combinazione con altri tessili come la seta, il lino e il cotone, uniti a filati a base di metallo. www.centroarte.ch Scarica la nuova applicazione “EOC mobile” per smartphone o tablet: