Lo yacht Force India attraccato a Oneglia, ma il magnate Mallya non

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Lo yacht Force India attraccato a Oneglia, ma il magnate Mallya non
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Lo yacht Force India attraccato a Oneglia, ma il magnate
Mallya non si trova
Sabato 12 marzo 2016
Imperia. Lui ricercato in tutto il globo. Lo yacht “Force India” ormeggiato nel
porto di Oneglia. Una vicenda degna di una spy-story tutta da raccontare quella del
magnate Vijay Mallya con un mandato di cattura sulle spalle. Lui, ad e team manager della
“Force India”, azienda iscritta al prossimo mondiale di Formula Uno è uccel di bosco.
Perché? E’ scappato dal suo paese natale, l’India appunto, per evitare di incappare in un
mandato d’arresto emesso dalla magistratura per il mancato pagamento di debiti bancari.
Stando a quanto riportano le agenzie indiane, Mallya non avrebbe saldato un conto aperto
di circa 1,2 miliardi di euro con ben 17 banche, le quali avevano prestato il denaro per
salvare la compagnia aerea Kingfisher Airlines, fallita recentemente e già sponsor delle
vetture di F1.
Mallya fuggito all’estero, prima ancora che il mandato fosse emesso,
probabilmente messo in allerta dalle voci che circolavano da tempo sul suo conto.
La conferma è stata data dal magistrato Mukul Rohatgi, rivelando che la fuga del
proprietario dello yacht “Force India” è avvenuta prima che il Tribunale di
Bangalore, impegnato nell’ambito de recupero debiti, potesse esaminare un
ricorso depositato al fine di bloccare il pagamento di 75 milioni di dollari allo
stesso Mallya da parte del gruppo britannico Diageo, che di recente ha preso il
controllo di United Spirits Ltd, ex azienda di Mallya. Con il sospetto che il
magnate indiano abbia nascosto alcune somme di denaro (destinate a Kingfisher)
su conti esteri, le autorità hanno aperto una inchiesta per riciclaggio. Un bel giallo
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finanziario per un riccone che si è anche occupato dell’organizzazione del primo GP di
Formula 1 in India. Il diretto interessato, però, tramite Twitter ha voluto fare chiarezza
sulla propria posizione: “Sono un uomo d’affari internazionale. Viaggio frequentemente da
e verso l’India. Io non fuggo dall’India e non sono un latitante. Sciocchezze. Come membro
del Parlamento indiano rispetto e rispetterà le leggi del Paese. Il nostro sistema giudiziario
è sano e rispettato. Ma nessun processo mediatico. I boss dei media non dimentichino gli
aiuti, i favori e le sistemazioni che ho fornito nell’arco degli anni e che sono documentati.
Una volta che scatta la caccia sui media, si arriva a un incendio violento in cui verità e fatti
vengono ridotti in cenere”.
E lo yacht? Quello è ormeggiato a Oneglia. Uno scafo super lusso battente
bandiera maltese. Lungo quasi 50 metri è stato realizzato nel 2007 dalla
Overmarine, il cantiere di Viareggio specializzato nella costruzione di scafi curati
nei minimi particolari. A bordo ci sono solo i membri dell’equipaggio. Non il magnate
che secondo la rivista Forbes è la 664ª persona più ricca del mondo, con un patrimonio
personale circa 1,5 miliardi di dollari. Possiede anche uno degli yacht privati più grandi del
mondo, l’Indian Empress, lungo 97 metri, acquistato dalla famiglia reale del
Qatar. Sposato, tre figli, forse in questo momento, più che a Imperia si potrebbe trovare in
Inghilterra o addirittura in California dove vive per la maggior parte del suo tempo.
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