COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE Bruxelles, 23.11

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COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE Bruxelles, 23.11
COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE
Bruxelles, 23.11.2006
COM(2006) 723 definitivo
COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO, AL PARLAMENTO
EUROPEO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL
COMITATO DELLE REGIONI
Piano d'azione per rilanciare il servizio eCall
(Terza comunicazione su eSafety)
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COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO, AL PARLAMENTO
EUROPEO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL
COMITATO DELLE REGIONI
Piano d'azione per rilanciare il servizio eCall
(Terza comunicazione su eSafety)
1.
INTRODUZIONE
Dal 2001, anno della pubblicazione Libro bianco della Commissione sulla politica europea dei
trasporti1 le vittime della strada sono diminuite di oltre il 17% nell'UE-25. Il Programma di
azione europeo per la sicurezza stradale2 e l'iniziativa eSafety3 hanno contribuito
significativamente a questo miglioramento e si prevede che, a medio termine, continueranno a
contribuire al conseguimento dell'obiettivo di dimezzare il numero di vittime della strada
entro il 2010.
Tuttavia, con circa 41 600 vittime e oltre 1,7 milioni di feriti nel 2005, il trasporto stradale
resta poco sicuro e sono necessarie altre iniziative. Si stima che, quando sarà pienamente
operativo, il servizio paneuropeo di chiamata d'emergenza installato a bordo dei veicoli
(eCall) potrà permettere di salvare, ogni anno, fino a 2 500 vite umane nell'UE-25 e di ridurre
la gravità delle ferite, consentendo così alla società di realizzare importanti risparmi nella
sanità e in altri settori e di ridurre le sofferenze umane4.
Nell'ambito dell'iniziativa "automobile intelligente"5, l'industria e il settore pubblico
hanno collaborato per elaborare un piano di implementazione che mira a rendere il
servizio eCall pienamente operativo a partire dal 2009. Tale piano, tuttavia, non sta
rispettando la tabella di marcia.
2.
RILANCIARE IL SERVIZIO ECALL
I vantaggi di eCall sono indiscussi: secondo i cittadini è uno dei sistemi di eSafety più
richiesti a bordo di un'automobile e, secondo un recente sondaggio di Eurobarometro6, oltre il
70% degli intervistati ha dichiarato che desidera averlo installato a bordo della prossima auto
che acquisterà. Il settore automobilistico, il Parlamento europeo, la Commissione europea, le
associazioni di utenti e alcuni Stati membri sostengono l'attuazione di eCall.
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COM(2001) 370 del 12.9.2001: La politica europea dei trasporti fino al 2010: il momento delle scelte.
COM(2003) 311 del 2.6.2003: Programma di azione europeo per la sicurezza stradale - Dimezzare il
numero di vittime della strada nell’Unione europea entro il 2010: una responsabilità condivisa.
COM(2003) 542 del 15.9.2003: Tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni per veicoli sicuri e
intelligenti.
COM(2005) 431 del 14.9.2005: Mettere eCall a disposizione dei cittadini.
COM(2006) 59 del 12.2.2006: comunicazione sull'iniziativa "automobile intelligente" –
"Sensibilizzazione all'uso delle TIC per dei veicoli più intelligenti, più sicuri e più puliti".
Sondaggio di Eurobarometro sulla percezione che i cittadini hanno della sicurezza stradale e dei sistemi
di sicurezza per veicoli intelligenti.
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A causa dei tempi lunghi richiesti dallo sviluppo del prodotto e dei costi del progetto, prima di
avviare la fase di produzione delle apparecchiature eCall di bordo7 l'industria automobilistica
ha bisogno di certezze circa la realizzazione, negli Stati membri, delle infrastrutture
necessarie. Analogamente, anche altri soggetti – in particolare le imprese del settore delle
telecomunicazioni (operatori di reti mobili) - hanno bisogno di assicurazioni da parte degli
Stati membri. Tuttavia, la lentezza dei progressi in alcuni Stati membri – specialmente in
quelli più grandi - che sono indispensabili per garantire che il settore automobilistico resti
impegnato in questa iniziativa, hanno messo in pericolo la realizzazione del piano di
implementazione già concordato.
La presente comunicazione intende presentare, sulla base dei progressi conseguiti, le
misure necessarie per sbloccare l'attuale situazione di stallo e rimettere in marcia
l'iniziativa eCall. Si propongono due linee di azione parallele: ottenere un preciso impegno
degli Stati membri entro la metà del 2007 e concludere un accordo con l'industria entro la fine
del 2007. La Commissione realizzerà inoltre un insieme di azioni per agevolare l'adozione di
eCall.
3.
PROGRESSI DELL'ATTUAZIONE DI ECALL IN EUROPA
3.1
Progressi a livello europeo
A partire dal 2005 il gruppo di orientamento eCall (eCall Driving Group) ha realizzato
progressi significativi nell'elaborazione delle specifiche, nella dimostrazione della tecnologia
e nella pianificazione della fase di implementazione. Tale gruppo, composto da 138 membri
in rappresentanza di tutti i soggetti interessati, ha redatto e pubblicato le proprie
raccomandazioni finali nell'aprile 20068. Tali raccomandazioni si riferiscono all'architettura
di eCall, ai criteri di funzionamento e alla definizione di un insieme minimo di dati9 e
riguardano anche le questioni legate alla certificazione e alla tutela della riservatezza. Le
raccomandazioni sono state approvate durante la riunione plenaria del forum eSafety del
3 maggio 2006. A causa dei ritardi nell'ottenere l'impegno di tutti gli Stati membri, il piano di
implementazione è slittato di un anno ed è ora il seguente:
• entro la fine del 2006 i principali soggetti interessati dovranno firmare il memorandum di
intesa per garantire il progresso dell'iniziativa;
• entro la metà del 2007 definizione completa e avvio dello sviluppo del sistema eCall;
• a partire dall'inizio del 2008 prove sul campo a grandezza reale;
• entro il settembre 2009 gli Stati membri dovranno essere pronti ad aggiornare le centrali
operative per le chiamate di emergenza (PSAP);
• a partire dal 1° settembre 2010 installazione di eCall come equipaggiamento standard a
bordo di tutti i veicoli di nuova omologazione.
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In una lettera alla Commissione l'ACEA ha indicato che non intraprenderà altri passi fino a quando gli
Stati membri non garantiranno il loro chiaro impegno.
http://europa.eu.int/information_society/activities/esafety/forum/ecall/index_en.htm
I dati sull'incidente inviati dall'apparecchiatura montata a bordo ai centri di raccolta delle chiamate di
emergenza (PSAP), comprese informazioni sulla localizzazione precisa del veicolo.
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12/2006
06/2007
12/2007
06/2008
12/2008
06/2009
12/2009
06/2010
12/2010
...
MoU firmato per garantire progresso (SM inclusi)
Bozza di definizione di sistema
Definizione tecnica ETSI
Definizione di specificazione dettagliata
Analisi di possibili incentive per sost. modello comm..
Sviluppo di sistema
Prove sul campo con valutazione delle prestaz.
Attivazione sist. eCall dai PSAP negli SM
eCall opzione standard in tutti nuovi veicoli omologati
Figura 1: Piano dell'implementazione di eCall aggiornato dal forum eSafety
L'adozione da parte del Parlamento europeo il 27 aprile 2006, a larga maggioranza, di una
risoluzione su eCall10 in riposta alla comunicazione della Commissione intitolata "Mettere
eCall a disposizione dei cittadini" ha rappresentato un'altra tappa fondamentale. La
risoluzione incoraggia l'attuazione del sistema paneuropeo eCall, sostiene pienamente l'azione
della Commissione e invita tutte le parti interessate, in particolare gli Stati membri, ad
adottare tutte le misure necessarie per attivare eCall senza indugi.
Inoltre, su richiesta della Commissione europea, l'ETSI, con il sostegno del settore delle
telecomunicazioni e dell'industria automobilistica, ha fatto progressi nella definizione di un
protocollo standard per la trasmissione dell'insieme minimo di dati di eCall, che dovrebbe
essere finalizzato entro aprile 2007.
A seguito delle due comunicazioni su eCall e sull'automobile intelligente, la Commissione ha
adottato una serie di misure a sostegno del lavoro delle altre parti interessate e per la
promozione di eCall:
Misure adottate della Commissione a sostegno del piano d'azione eCall
– Organizzazione nell'ottobre 2005 di due riunioni di alto livello con gli Stati membri per
promuovere il numero 112 e eCall, oltre a numerose riunioni di esperti e riunioni bilaterali
– Istituzione di un gruppo di esperti sull'accesso di emergenza11 nel febbraio 2006; avvio di
un sondaggio sull'organizzazione dei servizi di emergenza negli Stati membri (112, E112)
– Avvio di procedure d'infrazione contro alcuni Stati membri a causa della mancata
disponibilità di informazioni relative alla localizzazione del chiamante (12 procedure nei
confronti di Belgio, Grecia, Irlanda, Italia, Cipro, Lettonia, Lituana, Lussemburgo,
Ungheria, Paesi Bassi, Portogallo e Slovacchia)
– Creazione di un gruppo informale di esperti PSAP12 nel luglio 2006, responsabile delle
questioni specifiche dei servizi di pronto intervento in caso di emergenza (112, E112 e
eCall) e della diffusione delle buone pratiche
10
Relazione di propria iniziativa del Parlamento europeo, rif. A6-0072/2006, relatore Gary Titley,
11
Gruppo di esperti (composto da esperti delle telecomunicazioni e della protezione civile) istituito in
seno al comitato Comunicazioni per trattare del numero 112 e delle possibili questioni future ad esso
legate.
Gruppo informale di esperti (composto da esperti PSAP) per dibattere e scambiare le buone pratiche
circa i problemi specifici collegati al 112, con particolare attenzione a eCall.
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www.europarl.europa.eu/registre/seance_pleniere/textes_deposes/rapports/2006/0072/P6_A(2006)0072_IT.doc
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– eImpact, studio approfondito sui vantaggi socioeconomici dei sistemi di sicurezza per
veicoli intelligenti (compreso eCall) avviato nel gennaio 200613
– Una toolbox contenente tutte le informazioni pertinenti circa l'iniziativa eCall lanciata nel
novembre 2005, gestita da eSafetySupport14
– Sondaggio di Eurobarometro sulla percezione che i cittadini hanno della sicurezza stradale
e dei sistemi di sicurezza per veicoli intelligenti, avviato nel gennaio 2006
– Elaborazione del programma di lavoro TIC del 2006 per la normalizzazione e
presentazione all'ETSI (nello specifico al Mobile Services Group (Gruppo servizi mobili)
dell'ETSI) della richiesta di dare priorità alla definizione delle norme necessarie per eCall
– Collaborazione con gli Stati membri per la ricerca di una soluzione ai problemi di tutela e
di riservatezza dei dati (gruppo di lavoro istituito a norma dell'articolo 29 della direttiva
95/46/CE)15
– Dimostrazione riuscita dell'intera catena dei servizi eCall nell'ambito del progetto GST
Rescue16
3.2
Progressi negli Stati membri
Nella sua comunicazione "Mettere eCall a disposizione dei cittadini", la Commissione invita
gli Stati membri a promuovere il numero 112 e il trattamento delle informazioni di
localizzazione per le chiamate mobili (E112), come prerequisito per l'attuazione di eCall. A
seguito di questa comunicazione, all'inizio del 2006 è stato inviato un questionario agli Stati
membri. Le risposte ricevute indicano che la struttura tecnica e organizzativa dei servizi di
pronto intervento in caso di emergenza varia significativamente da uno Stato membro
all'altro - in alcuni paesi vi sono problemi per la stessa gestione delle chiamate al 112 e solo 7
Stati membri (cfr. la tabella 1) sono in grado di elaborare le informazioni di
localizzazione contenute nelle chiamate mobili. Ne consegue in tutta evidenza che devono
essere adottate misure aggiuntive ed è per tale motivo che la Commissione ha avviato
procedure d'infrazione contro alcuni Stati membri.
Per quanto riguarda eCall, sette Stati membri e due Stati associati hanno firmato il
memorandum di intesa (MoU) sul sistema eCall, mentre la relativa procedura è stata
avviata in altri tredici Stati (cfr. la tabella 1), ma lo stato di avanzamento è disomogeneo. In
alcuni Stati membri (Paesi Bassi, Portogallo e Regno Unito) la procedura è a buon punto; la
Germania ha inoltre confermato che è sul punto di firmare il memorandum. In Francia è stato
istituito un gruppo interministeriale per studiare l'implementazione di eCall in collaborazione
con l'industria, ma l'infrastruttura dei servizi di emergenza esistente è inadeguata. Altri Stati
membri hanno addotto problemi di carattere istituzionale, organizzativo e di competenza per
spiegare l'assenza di progressi. Sei Stati membri (Belgio, Estonia, Lettonia, Lussemburgo,
Polonia e Slovacchia) non hanno comunicato informazioni sullo stato di avanzamento
nel loro paese. Tre Stati membri progettano di realizzare studi. Dieci Stati membri stanno
effettuando prove, come esperienze pilota su larga scala, o prevedono di farlo. I Paesi Bassi,
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15
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Studio finanziato nell'ambito del 6° PQ, 24 mesi: www.eimpact.info
Azione di supporto specifica a sostegno del lavoro del forum eSafety, istituito nell'ambito del 6° PQ:
www.esafetysupport.org
Gruppo di lavoro sulla tutela delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali,
istituito dalla direttiva 95/46/CE.
Sotto-progetto del progetto integrato "Global System for Telematics", finanziato nell'ambito del 6° PQ:
www.gstproject.org
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la Finlandia e la Svezia saranno i primi tre paesi a rendere eCall operativo sul loro
territorio.
Stato membro
Belgio
Repubblica ceca
Danimarca
Germania
Estonia
Grecia
Spagna
Francia
Irlanda
Italia
Cipro
Lettonia
Lituania
Lussemburgo
Ungheria
Malta
Paesi Bassi
Austria
Polonia
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Stato di attuazione
Firma del MoU di
eCall
17
E112
eCall
Nessun progresso
segnalato
Procedura avviata
Non disponibile
Nessun progresso
Operativo (push)18
Prove pianificate
Procedura avviata
Procedura in fase
avanzata
Nessun progresso
segnalato
Firmato
Procedura avviata
Operativo (push)
Introdotto (pull)
Prove pianificate
Prove pianificate
Introdotto (pull)
Nessun progresso
Pianificato per il 2006
Operativo19 (push)
Procedura avviata
Procedura avviata
Firmato
Firmato
Nessun progresso
segnalato
Firmato
Nessun progresso
segnalato
Procedura avviata
Procedura avviata
Procedura in fase
avanzata
Introdotto (push)
Introdotto (pull)
Non disponibile
Operativo (push)
Pianificato per il 2007
Nessun progresso
Differente a seconda
delle regioni
Avvio di uno studio
Avvio di uno studio
Prove pianificate
Nessun progresso
Nessun progresso
Non disponibile
Introdotto (pull)
Nessun progresso
Nessun progresso
Pianificato per il 2006
Introdotto (pull)
Pianificato per il 2007
Procedura avviata
Nessun progresso
segnalato
Introdotto (pull)
Non disponibile
Prove pianificate
Avvio di uno studio
Prove pianificate
Attuazione pianificata
Prove pianificate
Nessun progresso
Per le chiamate mobili
Esistono due meccanismi per trasferire le informazioni di localizzazione del chiamante alla centrale
PSAP:
con il meccanismo "push" le informazioni di localizzazione del chiamante sono inviate dall'operatore di
rete mobile alla centrale PSAP con la chiamata vocale.
con il meccanismo "pull" la centrale PSAP deve richiedere all'operatore di rete mobile l'invio dei dati di
localizzazione del chiamante.
Per l'attuazione di eCall è necessario il meccanismo push, raccomandato nella raccomandazione
C(2003) 2657 della Commissione del 25 luglio 2003 sul trattamento delle informazioni relative alla
localizzazione del chiamante sulle reti di comunicazione elettronica ai fini della fornitura di servizi di
chiamata di emergenza con capacità di localizzazione.
Meccanismo push operativo solo in alcune regioni.
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Portogallo
Non disponibile
Nessun progresso
Introdotto (pull)
Pianificato per il 2006
Nessun progresso
Nessun progresso
Finlandia
Procedura in fase
avanzata
Firmato
Nessun progresso
segnalato
Firmato
Operativo (push)
Svezia
Firmato
Operativo (push)
Regno Unito
Procedura in fase
avanzata
Firmato
Firmato
Procedura in fase
avanzata
Operativo (push)
Banco di prova
operativo, prove
pianificate
Attuazione pianificata
Prove pianificate
Attuazione pianificata
Prove pianificate
Slovenia
Slovacchia
Norvegia
Svizzera
Islanda
Tabella 1: Stato dell'attuazione di E112 e di eCall negli Stati membri e nei paesi associati
nell'ottobre 2006
4.
OBIETTIVI E PIANO D'AZIONE
4.1
Come rilanciare eCall?
I vantaggi di eCall sono stati chiaramente dimostrati da vari sondaggi recenti20: si tratta di uno
dei più efficaci sistemi di sicurezza che possono essere realizzati a breve termine e gode del
sostegno degli utenti della strada. Il sistema eCall migliorerà l'intera catena dei servizi di
soccorso, in quanto permetterà di fornire l'esatto luogo dell'incidente, ridurre i tempi di
comunicazione grazie all'invio immediato delle informazioni necessarie (il cosiddetto insieme
minimo di dati) alla centrale PSAP più vicina, il cui operatore potrà inviare immediatamente i
servizi di emergenza sul luogo dell'incidente. Il grado di accuratezza richiesto per le
informazioni di localizzazione e la copertura necessaria comportano l'utilizzo del servizio
globale di navigazione satellitare russo (GNSS), di quello statunitense (GPS) e, nel prossimo
futuro, del sistema europeo di navigazione satellitare Galileo21, che offrirà un'accuratezza e
una disponibilità del segnale ancora maggiori. Si prevede inoltre che, grazie alle sue funzioni
di localizzazione e comunicazione e alla sua architettura di sistema aperta, il dispositivo eCall
fungerà da piattaforma per altri servizi pubblici e commerciali.
La mancanza di progressi ha però già fatto slittare di un anno il piano di implementazione di
eCall. Alcuni Stati membri sono in ritardo sulla tabella di marcia per la realizzazione
dell'infrastruttura necessaria ai servizi di pronto intervento per il trattamento delle
informazioni di localizzazione nelle chiamate E112 o per le chiamate di emergenza a bordo
dei veicoli (eCall). È opportuno che l'industria riprenda i lavori necessari per l'introduzione di
20
21
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Si veda, ad esempio, lo studio finlandese AINO, www.aino.info/
http://ec.europa.eu/dgs/energy_transport/galileo/index_en.htm
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eCall e che gli ESO (European Standardisation Organisations, organismi europei di
normalizzazione) mettano a punto le norme necessarie.
È di fondamentale importanza che gli Stati membri e l'industria, con il sostegno della
Commissione, adottino le ulteriori misure necessarie per rilanciare eCall in modo da
permetterne l'implementazione entro il 2010. La Commissione propone le due linee
d'azione seguenti:
(1)
iniziative che impegnano gli Stati membri,
(2)
iniziative che impegnano l'industria.
La Commissione sosterrà queste due linee di azione con numerose altre misure - alcune delle
quali sono già in corso - destinate a facilitare l'introduzione di un servizio eCall paneuropeo e
armonizzato.
4.2
Impegno degli Stati membri
(1)
È opportuno che gli Stati membri si impegnino ad attuare il servizio eCall paneuropeo,
come specificato nella relazione finale del gruppo di orientamento eCall, ed in
particolare il suo piano d'implementazione che, tra le altre cose, invita a firmare
immediatamente il memorandum di intesa di eCall, a rendere operativa la necessaria
infrastruttura delle centrali PSAP entro la metà del 2009 e a condurre prove sul campo,
tra cui la valutazione delle prestazioni, nel corso del periodo 2007-2009.
(2)
È opportuno che gli Stati membri adottino immediatamente le misure necessarie per
risolvere, insieme alla Commissione, le questioni di natura giuridica, tecnica e
socioeconomica ancora aperte che ostacolano la firma del memorandum di intesa di
eCall e si impegnino a rispettare il seguente calendario:
• firma del memorandum di intesa di eCall da parte di 15 Stati membri, compresi
Francia, Germania e Regno Unito, entro la metà del 2007;
• firma del memorandum di intesa di eCall da parte di oltre 20 Stati membri entro la
fine del 2007.
(3)
Gli Stati membri dovranno proseguire le attività volte a rendere i servizi 112 e E112
pienamente operativi nei loro paesi, assicurandosi che gli operatori di rete mobile
mettano automaticamente a disposizione delle centrali PSAP le informazioni di
localizzazione, che le chiamate al numero 112 siano instradate e gestite correttamente
e che le centrali PSAP siano dotate delle infrastrutture necessarie per poter gestire le
informazioni di localizzazione di E112 e di eCall.
(a)
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A tal fine gli Stati membri dovranno sostenere il lavoro del gruppo di esperti
sull'accesso all'emergenza per la definizione di specifiche comuni a livello
europeo per l'instradamento e la gestione delle chiamate di emergenza, la
gestione delle chiamate di emergenza provenienti da terminali mobili privi di
SIM, la fornitura di un supporto linguistico adeguato e, a lungo termine, la
gestione delle chiamate di emergenza trasmesse via internet con la tecnologia
VoIP e la gestione delle chiamate di emergenza effettuate da persone disabili.
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(4)
4.3
(b)
È opportuno che gli Stati membri redigano norme dettagliate destinate agli
operatori di rete mobile per l'attuazione delle soluzioni elencate in precedenza
circa l'instradamento delle chiamate, la trasmissione di informazioni di
localizzazione e la gestione delle chiamate provenienti da terminali privi di
SIM.
(c)
Nell'ambito del gruppo di esperti sull'accesso di emergenza, gli Stati membri
dovranno collaborare con gli organismi europei di normalizzazione
all'elaborazione di una serie di norme che permetta una gestione uniforme delle
comunicazioni di emergenza, tra cui anche le informazioni di localizzazione.
(d)
È opportuno che gli Stati membri sostengano la proposta della Commissione di
istituire un gruppo informale di esperti nelle centrali PSAP, che forniscano
esperti a tale gruppo e che contribuiscano al suo operato, che consiste
nell'individuare le procedure appropriate e ottenere le necessarie informazioni
relative agli incidenti (vale a dire, definire un meccanismo di accesso comune
alle basi dati VIN22), nel risolvere i problemi legati della gestione delle
chiamate inopportune, nell'ottimizzare il carico di lavoro delle centrali PSAP e
nello scambio delle buone pratiche.
Gli Stati membri dovranno sostenere l'operato del gruppo di lavoro "articolo 29" volto
a trovare una soluzione al problema del trattamento dei dati eCall, che garantisca la
sicurezza e l'incolumità delle persone e, contemporaneamente, ne tuteli la vita privata
e i dati personali.
Impegno dell'industria
(1)
È opportuno che l'industria si impegni ad attuare il servizio eCall paneuropeo, come
specificato nella relazione finale del gruppo di orientamento eCall, ed in particolare il
suo piano d'implementazione che, tra le altre cose, invita ad avviare lo sviluppo entro
la metà del 2007, a condurre prove sul campo, tra cui la valutazione delle prestazioni,
nel corso del periodo 2007-2009 e ad installare eCall come equipaggiamento standard
a bordo di tutti i veicoli immatricolati a partire dal 1° settembre 2010.
(2)
All'inizio del 2007 la Commissione avvierà negoziati con l'ACEA, la JAMA e la
KAMA su un accordo volontario riguardante l'installazione di un dispositivo eCall23 di
bordo su tutti i veicoli omologati a partire dal 1° settembre 2010.
(a)
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È opportuno che l'industria automobilistica collabori con la Commissione alla
definizione delle condizioni dell'accordo volontario, le cui trattative dovranno
concludersi entro la fine del 2007.
Numero di identificazione del veicolo. È richiesto l'accesso per estrarre le informazioni sul tipo di
veicolo, che sono necessarie per le operazioni di soccorso.
Un dispositivo in grado di avviare una chiamata eCall in modo automatico o manuale, di determinare
con precisione la localizzazione del veicolo e di inviare il gruppo minimo di dati per mezzo del
protocollo convenuto attraverso il collegamento di comunicazione vocale al PSAP.
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(b)
(3)
L'industria dovrà impegnarsi a seguire le raccomandazioni proposte dal gruppo di
lavoro "articolo 29"24 per garantire un'adeguata tutela della vita privata e dei dati
personali dei cittadini.
(4)
L'industria automobilistica e quella delle telecomunicazioni dovranno continuare a
sostenere il lavoro svolto dagli organismi europei di normalizzazione per mettere a
punto le norme necessarie per il servizio paneuropeo eCall.
4.4
Agevolare l'introduzione del servizio eCall
(1)
La Commissione sosterrà i lavori del gruppo di esperti sull'accesso di emergenza, del
gruppo di esperti PSAP e del gruppo di lavoro "articolo 29" e le iniziative adottate da
tali gruppi per trovare le soluzioni necessarie all'attuazione del servizio eCall.
(2)
Nell'ambito del riesame del quadro normativo in materia di comunicazioni elettroniche
attualmente in corso25, la Commissione valuterà l'opportunità di aggiornare le
disposizioni contenute nella direttiva servizio universale per far sì che le informazioni
relative alla localizzazione del chiamante siano messe a disposizione dei servizi
d'emergenza, prevedendo anche disposizioni relative al costo delle informazioni di
localizzazione.
(3)
La Commissione sosterrà e se necessario incaricherà gli organismi europei di
normalizzazione (ETSI, CEN) dell'elaborazione di norme per la trasmissione
dell'insieme minimo di dati (MSD, Minimum Set of Data) all'interno delle reti di
telecomunicazione, per i protocolli e il contenuto del MSD, per le procedure di
certificazione e l'interfaccia tra le reti di telecomunicazione e le centrali PSAP.
(4)
La Commissione continuerà a sostenere il piano di implementazione di eCall
nell'ambito dell'iniziativa "automobile intelligente":
(a)
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Alla fine del 2007 la Commissione presenterà al Consiglio e al Parlamento
europeo una relazione sull'esito delle trattative e, sulla base di tale esito, siglerà
l'accordo volontario, integrandolo con un meccanismo di monitoraggio, o
proporrà ulteriori misure.
la Commissione sosterrà le azioni di sensibilizzazione, le campagne
informative sui mezzi di comunicazione e le campagne destinate a presentare
agli utenti della strada i vantaggi di eCall. In particolare, la Commissione
sosterrà le campagne della piattaforma eSafety Aware26;
Working document on data protection and privacy implications in eCall initiative (Documento di lavoro
sulle implicazioni per la tutela e la riservatezza dei dati nell'iniziativa eCall):
http://ec.europa.eu/justice_home/fsj/privacy/docs/wpdocs/2006/wp125_en.pdf (in lingua inglese).
COM(2006) 334 del 29.6.2006: Riesame del quadro normativo comunitario per le reti ed i servizi di
comunicazione elettronica.
Una piattaforma che intende sensibilizzare gli utenti ai sistemi di sicurezza per veicoli intelligenti e che
viene creata sulla base del lavoro del forum eSafety.
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(b)
(5)
5.
La Commissione sosterrà, attraverso il finanziamento della ricerca e dello
sviluppo tecnologico relativi alla priorità TIC del Settimo programma quadro e
del programma "Competitività e innovazione", la realizzazione di prove
operative sul campo del sevizio eCall, finalizzate a prove su vasta scala con
una valutazione dei benefici per gli utenti e del loro grado di adesione a questo
servizio.
La Commissione aiuterà le industrie automobilistica, delle telecomunicazioni e delle
assicurazioni, gli Stati membri e le altre parti interessate ad elaborare un modello
commerciale redditizio per eCall, valutando anche l'opportunità di utilizzare incentivi.
CONCLUSIONI
In considerazione del fatto che il numero degli incidenti stradali mortali resta elevato, tutte le
parti interessate che operano nel campo della sicurezza stradale devono essere pronte a
collaborare perché siano introdotti quanto prima sistemi di sicurezza in grado di attenuare le
conseguenze delle ferite provocate da tali incidenti. Gli studi realizzati indicano che eCall è
uno dei sistemi di sicurezza di bordo più efficienti ed economici che possano essere introdotti
a breve termine. Una grande maggioranza degli utenti nella strada ne comprende il valore e
desidera che il suo prossimo veicolo sia equipaggiato con un sistema eCall. L'industria ha
collaborato con le altre parti interessate nel gruppo di orientamento eCall ed ha elaborato le
specifiche necessarie. Il Parlamento europeo ha confermato il suo pieno appoggio
all'iniziativa. È arrivato il momento che gli Stati membri si assumano le loro responsabilità e
realizzino l'infrastruttura necessaria nei loro sistemi di emergenza. Questo servirà a dare un
nuovo impulso a eCall e permetterà all'industria di installare i dispositivi eCall su tutti i
veicoli a partire dal 2010. La salvezza di 2 500 vite umane ogni anno non può più attendere.
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ALLEGATO 1:
112
ACEA
CEN
E112
eCall
EGEA
ETSI
UE
Eurobarometro
6° PQ
TIC
JAMA
KAMA
MNO
MoU
MSD
PSAP
SIM
VoIP
IT
GLOSSARIO
Numero unico di emergenza europeo, introdotto dalla decisione
91/396/CEE del Consiglio
Associazione dei costruttori europei di automobili (Association des
Constructeurs Européens d'Automobiles)
Comitato europeo di normalizzazione
Chiamata di emergenza con informazioni di localizzazione La direttiva
servizio universale impone a tutti gli operatori di telefonia fissa e mobile di
rendere disponibili informazioni di localizzazione per ogni chiamata
d'emergenza. L'E112 per le chiamate mobili è particolarmente importante
per eCall
Servizio paneuropeo di chiamata di emergenza installato a bordo dei
veicoli. La chiamata di emergenza è effettuata manualmente dagli
occupanti del veicolo oppure automaticamente, grazie all'attivazione dei
sensori di bordo quando si verifica un incidente. Quando viene attivato, il
dispositivo eCall di bordo effettua una chiamata al numero 112 e trasmette
voce e dati sull'incidente alla centrale PSAP più vicina.
Gruppo di esperti sull'accesso di emergenza
Istituto europeo per le norme di telecomunicazione (European
Telecommunication Standard Institute)
Unione europea
Sondaggi realizzati dalla Commissione europea per analizzare l'opinione
dei cittadini europei. Il sondaggio su eCall è stato realizzato intervistando
13 500 persone provenienti da tutti gli Stati membri.
Il sesto programma quadro di ricerca e sviluppo tecnologico dell'Unione
europea
Tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni
Associazione giapponese dei costruttori di automobili (Japan Automobile
Manufacturers Association)
Associazione coreana dei costruttori di automobili (Korea Automobiles
Manufacturers Association)
Operatore di rete mobile (Mobile Network Operator)
Memorandum di intesa (Memorandum of Understanding)
Insieme minimo di dati (Minimum Set of Data)
Public Safety Answering Point. La centrale operativa incaricata di
rispondere alle chiamate di emergenza: può trattarsi di un'autorità pubblica
oppure di un operatore privato sotto il controllo di un'autorità pubblica
Subscriber Identification Module
Protocollo di telefonia vocale su internet (Voice over Internet Protocol)
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