Giornata mondiale dell`acqua
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Giornata mondiale dell`acqua
Nell’antichità l’acqua dolce fu fondamentale, in quanto permise lo sviluppo delle civiltà. Per acqua dolce, infatti, si intende quella dei fiumi e dei laghi, risorse preziose che resero fertile il suolo per l’agricoltura e facilitarono i trasporti ampliando la rete commerciale di questi popoli. Molto significativa è l’importanza che gli viene attribuita, sin da tempi remoti, in campo religioso e filosofico. Molte religioni infatti riconosco l’acqua come elemento primordiale da cui è scaturita (e scaturisce) la vita. Inoltre, ancora oggi è considerata uno dei quattro (o cinque in alcune culture) elementi fondamentali che costituiscono il pianeta. Per saperne di più: http://it.wikipedia.org/wiki/Acqua#L.27acqua_nella_storia_della_civilt.C3.A0_e_nelle_religioni sezione “L'acqua nella storia della civiltà e nelle religioni” 1 Ed effettivamente l’acqua ha un ruolo molto importante nella vita del nostro pianeta, come anche nella nostra. Innanzitutto è, come già notato dalle antiche civiltà, portatrice di vita; il nostro organismo ne necessita un apporto giornaliero per garantirci la sopravvivenza. E’ poi indispensabile strumento di igiene, condizione necessaria ad assicurare un buon livello di salute. E’, infine, come abbiamo già accennato, basilare nel campo dell’agricoltura. Ma le funzioni dell’acqua non si esauriscono qui; è stata per lungo tempo principale via commerciale ed è tutt’ora importantissima risorsa energetica. 2 L’Acqua è essenziale per la nostra vita, eppure… …milioni di persone nel mondo non ne hanno accesso. Si tratta soprattutto dei popoli sottosviluppati ma non solo. Molte persone non possiedono neppure il minimo indispensabile di acqua potabile necessaria alla sopravvivenza. In questi paesi poveri molti bambini muoiono a causa di questa situazione. Le donne invece sono soggette anche a rischi non prettamente legati alla salute. Ad esempio, in Africa o in India sono loro ad avere il compito di procurare acqua alle loro famiglie, recandosi in pozzi o fiumi magari anche molto lontani dal loro villaggio. Durante il tragitto spesso rischiano di venir violentate o di venir travolte da inondazioni (avvenimento non raro in certe zone). L’Acqua dovrebbe essere un diritto inalienabile, ma… …al contrario, averla è un privilegio. E’ un bene che si vende addirittura. Si tratta di un mercato molto remunerativo; infatti, quello che in media si spende per l’acquisto di un litro d’acqua è pari a ciò che si spenderebbe per circa 1000 litri d’acqua del rubinetto: il guadagno del commerciante è enorme! Il motivo per cui si continua a comprarla sta nelle tecniche di vendita: di solito gli imprenditori del settore fanno leva sulla credenza che l’acqua in bottiglia sia migliore di quella che arriva in casa nostra. In realtà è quasi sempre il contrario, soprattutto perché l’acqua del rubinetto è sottoposta a controlli più rigidi di quella ‘confezionata’. Per maggiori informazioni si rinvia ad un articolo del wwf al seguente indirizzo: http://www.wwf.it/client/render.aspx?root=1011&content=0 3 Per far fronte ai sempre più urgenti problemi del Mondo, le Nazioni Unite hanno studiato un piano che permetta ai diversi Stati di adempiere alle promesse fatte negli anni precedenti, ossia ridurre la povertà, la fame, i disagi, l’analfabetismo, la degradazione ambientale, ecc. Tra questi obiettivi, ve ne sono anche altri riguardanti l’acqua. Il progetto atto alla risoluzione di quest’ultimo problema è stato chiamato Water for life. Nel programma vengono proposte una serie di azioni da svolgersi nell’arco di un decennio, dal 2005 al 2015. L’azione principale che le Nazioni Unite intendono intraprendere è migliorare le possibilità di accesso all’acqua potabile per: - garantire alle popolazioni migliori condizioni igieniche - ridurre la percentuale di morti (soprattutto donne e bambini) dovute alla carenza d’acqua - eliminare la discriminazione delle donne, il sesso maggiormente colpito e maggiormente sfruttato a causa della mancanza d’acqua potabile (sono loro infatti a preoccuparsi di fornire la risorsa ai loro villaggi) Tenendo in considerazione il fatto che l’acqua potabile non è una risorsa infinita, si prefiggono inoltre l’obiettivo di proteggerla e gestirla nel modo migliore. Non solo per noi ma anche per garantire uno sviluppo ambientale sostenibile. Per saperne di più: http://www.un.org/waterforlifedecade/pdf/waterforlifebklt-e.pdf 4 Per ricordare l’importanza dell’acqua dolce, dal 1992 le Nazioni Unite promuovono la Giornata mondiale dell’acqua, un evento simbolico celebrato di anno in anno sempre nello stesso giorno, il 22 marzo. Ogni anno la giornata espone un problema specifico legato all’acqua dolce. Il tema di questa edizione riguarda le acque transfrontaliere. Con questa espressione si intendono le acque superficiali e sotterranee che attraversano o segnano i confini tra due o più Stati. L’attenzione viene data agli effetti dannosi che l’attività umana di uno Stato o più causa a queste acque coinvolgendo, di conseguenza, l’altro o gli altri Stati. Questi effetti dannosi possono interessare la salute o la sicurezza dell’uomo, la biodiversità, l’atmosfera, il clima, ecc. Fonte: http://www.indiaenvironmentportal.org.in/files/UNW_TRANSBOUNDARY.pdf 5 GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA 2009 Per affrontare il problema dell’inquinamento e della degradazione delle acque transfrontaliere, le Nazioni Unite puntano molto sulla collaborazione tra i diversi Stati. Questo perché l’acqua è un bene comune e indispensabile per tutti. Le falde acquifere infatti non solo contengono acqua di qualità, ma sono anche fondamentali per la terra. Sono vitali per lo sviluppo economico e sociale, in quanto forniscono all’uomo cibo, igiene ed energia. Fiumi e laghi sono, inoltre, importanti collegamenti per numerosissimi paesi. Basti pensare che esistono in tutto 263 laghi e fiumi transfrontalieri e che un totale di 145 Stati possiede territori entro i loro bacini. Uno sfruttamento intensivo di queste risorse e il loro inquinamento comprometterebbe seriamente le importanti funzioni che essa svolge. L’interesse comune di avere a disposizione acqua di qualità fornisce l’opportunità di collaborare e insieme promuovere la pace fra le diverse popolazioni. La storia, infatti, dimostra che dal 1948 si sono verificati solo 37 conflitti a causa dell’acqua, mentre nello stesso periodo, per la stessa causa, sono stati stipulati circa 295 accordi e negoziazioni. Fonte: http://www.indiaenvironmentportal.org.in/files/UNW_TRANSBOUNDARY.pdf 6 GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA 2009 Essendo consapevoli di questa opportunità, le Nazioni Unite stanno organizzando numerose iniziative atte ad incoraggiare ed a supportare la collaborazione tra le nazioni interessate, puntando soprattutto sui settori che maggiormente utilizzano l’acqua, ovvero: agricoltura, industria, energia, navigazione, distribuzione d’acqua e salute. Presupposti di questa collaborazione sono l’impegno e la volontà anche in campo politico. A tal proposito sono state emanate leggi a livello globale che tutelino fiumi e laghi. La Convenzione sugli usi non destinati alla navigazione dei corsi d’acqua internazionali (“Convention on the NonNavigational Uses of International Watercourses”) del 1997 promossa dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, anche se non ancora entrata in vigore, rappresenta un buon esempio di impegno politico. Ancor più significativa è forse la Convenzione sulla cooperazione per la protezione e l’uso sostenibile delle acque del Danubio (“Convention on the Cooperation for the Protection and Sustainable Use of the Danube River”), un provvedimento del 1994 che coinvolge tutti gli Stati membri dell’Unione Europea. Nonostante le numerose leggi, dei 263 corsi d’acqua internazionali, ben 158 sono privi di ogni tipo di protezione. Per di più, alcune di esse non sono sufficientemente efficaci per la vigilanza dei bacini. Questo ci fa capire quanto lavoro e impegno sia ancora necessario per far fronte ai problemi dell’acqua dolce. Sebbene sia incoraggiante osservare i progressi che si stanno compiendo grazie all’intervento delle Nazioni Unite, questi restano ancora insufficienti a livello globale. Si spera comunque che la promozione di un comportamento corretto nei confronti dell’acqua dolce serva a stimolare la volontà e l’interesse di un sempre maggiore numero di Stati per una collaborazione mirata al bene comune. Fonte: http://www.indiaenvironmentportal.org.in/files/UNW_TRANSBOUNDARY.pdf 7