Il Carso vuole essere autonomo dalla città

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Il Carso vuole essere autonomo dalla città
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Anno II
Numero 12
17 luglio 2010
€ 1,00
di Daniele Pertot
. L’impegno del nostro giornale é la semplice ed antica regola cavalleresca: dire la verità, non avere paura, proteggere i più deboli .
Redazione e pubblicità: TRIESTE - Via Fabio Filzi 9 - Tel. 040 771103 - Fax 040 3725881 - Mailbox [email protected] - Internet www.iltuono.it - ESCE IL SABATO
Come si voleva
dimostrare
Non dubitavamo del successo
strepitoso e suggestivo del Concerto dell’amicizia italo-sloveno-croato
diretto da Riccardo Muti nell’antica
Piazza grande di Trieste, che sposa
la Mitteleuropa al mare tra le facciate viennesi del Lloyd e del municipio ed il palazzo bizantino dell’originaria Luogotenenza imperiale.
Una congiunzione simbolica di
tanta storia, radici e lavoro comuni
del nostro passato europeo migliore col migliore futuro comune nella
nuova Europa.
Uniti, inoltre, da un ponte magico
di musica e canto innalzato da vite
d’artista affratellate nelle loro diverse lingue e bandiere.
Anni addietro degli studenti fiorentini vollero sentire un combattente della prima guerra triestino,
cioé di parte austroungarica, per
capire cos’era quel mondo absburgico che fu anche dei loro liberalissimi
granduchi di Toscana.
Glielo spiegò il capitano di Stato
Maggiore Farosich, che aveva comandato una batteria da montagna
nell’inferno del fronte dell’Isonzo.
Eravamo di tante nazionalità e
lingue diverse, disse, ma di notte al
campo ognuno intonava a turno i
canti allegri o struggenti della sua
terra, vicina o lontana.
E chi non li capiva cercava di
imparare ed accompagnare, anche
solo a coro muto: ecco, quel coro
fraterno di diversità era la la nostra
antica patria comune.
Il vecchio capitano Farosich, che
attendeva paziente la sconfitta del
nazionalismo, se ne è dovuto andare prima di poter vivere la gioia di
questo concerto.
Ma ne avrebbe riconosciuto immetiatamente lo spirito, così giovane ed assieme così antico.
Perché fatto non di presidenti,
cerimonie e politiche, ma della semplicità sacra ed essenziale del sentirsi fratelli nelle stesse vibrazioni
dell’anima.
Ai suoi tempi persino tra gli orrori della guerra, oggi grazie a Dio nel
bene della pace.
E come pure si voleva dimostrare,
a fronte di questa liberazione gloriosa dei cuori della maggioranza di
noi, gli oppositori si sono rivelati da
sé esattamente per quello che sono
davvero: piccole schiere di infelici
che non riescono a superare vecchie
chiusure ed sofferenze.
Più che combatterli, forse occorre
aiutarli a capire.
P.G.P.
Presentata mercoledì scorso l’iniziativa dell’apposito comitato
Il Carso vuole essere
autonomo dalla città
Per la razionalizzazione e l’efficienza amministrative ed il buon governo
Il Comitato promotore “Comune del Carso – Kraška občina”,
forte di 3.000 firme, ha presentato ufficialmente ad Opcina
l’iniziativa ed il quesito di un referendum per rendere il Carso
triestino amministrativamente autonomo dalla città.
Si prevede l’istituzione di un Comune nuovo di 17.000 abitanti territorialmente ed urbanisticamente omogeneo, ottenuto
accorpando le due vaste circoscrizioni carsiche dell’attuale Comune di Trieste, reintegrate delle aree sottratte dall’amministrazione Illy, ed i due piccolissimi comuni di Sgonico e Repentabor, avvalendosi anche sotto il profilo finanziario delle nuove
norme nazionali ed europee in materia.
Il nuovo Comune risponde ad esigenze legittime evidenti,
e non politiche, di razionalizzazione ed efficienza amministrative. Ma anche di buon governo, visti gli scandali e le arroganze
crescenti delle amministrazioni comunali cittadine, che potrà
quindi contribuire a risanare a vantaggio della città stessa.
Noi vediamo perciò quest’innovazione con favore e simpatia, e la seguiremo con molta attenzione.
Il tabor di Repen, rocca e simbolo del Carso Triestino
Alle autorità il caso Dipiazza Primo documento sul caso
Come promesso, ho rimesIl Piccolo ne ha scritto a
Gasperini - Giurastante
so personalmente con espo- modo suo appena il 15 luglio e
sto-denuncia – pubblicato qui
a pagina 4 – il “caso Dipiazza”
alle autorità tenute ad intervenire tempestivamente sui vari
aspetti degli illeciti connessi.
Si tratta del Prefetto, del
Presidente della Regione, del
Procuratore Regionale della
Corte dei Conti, che si è già
mosso su nuova denuncia di
Greenaction, e del Procuratore della Repubblica presso il
Tribunale, che ha la prima da
nove mesi.
Non aveva infatti più senso
continuare a chiedere spiegazioni o dimissioni ad un politico che sfugge, né aspettare
che gli altri od il quotidiano
locale rompessero il lungo
silenzio omertoso su questo
scandalo.
Lettere
e segnalazioni
a pagina 6 - 7 - 8
si sta muovendo soltanto l’Italia dei Valori.
Nulla di personale contro
Dipiazza, comunque, perché
un illecito con tante complicità a più livelli non è la malandrinata di un singolo.
È la prova, non colossale ma certa, del “sistema” di
malaffare e mala amministrazione che parassita ed affonda
Trieste. Con evidenze sinora
meno drammatiche che altrove, ma con risultati e protezioni molto concreti, come sanno
i magistrati e gli investigatori
che gli danno la caccia.
E se la società civile non ha
il coraggio di impegnarsi ad
aiutarli, non ha nemmeno il
diritto di lamentarsi.
Paolo G. Parovel
Problema
antenne
a Monte Radio
a pagina 9
Contemporaneamente
al
caso Dipiazza rendiamo pubblico quello che sta accadendo ad
un concittadino che è impegnato da anni a combattere lo stesso “sistema” generosamente,
duramente e senza compromessi né sconti, affrontandone tutte
le conseguenze.
È Roberto Giurastante, esponente ambientalista attivissimo
del Club di Trieste dei Friends
of the Earth – Amici della Terra, riversato in Greenaction
Transnational
(www.greenaction-transnational.org) cofondatrice e portavoce in Italia
dell’internazionale Alpe Adria
Green, che tanto sta facendo
anche a Bruxelles e Lubiana
per liberarci dall’incubo del
Il parco
tropicale
di Miramare
a pagina 14
rigassificatore-bomba a Zaule,
appoggiato non per caso dal
“sistema”.
In sostanza, a Trieste le scoperte e denunce ambientali
troppo chiare, coraggiose e indipendenti di Giurastante – ora
pubblicate nel libro Tracce di
legalità, che circola già in preedizione – vengono puniti con
ritorsioni politico-giudiziarie
pesanti, scandalose ed evidentemente promosse dai tessuti
del“sistema” locale.
La questione è molto delicata,
ma è doveroso affrontarla pubblicamente per difendere sia lui
che la giustizia. Incominciamo
a farlo col documento analitico
che trovate alle pagine 3 e 4 assieme ai chiarimenti necessari.
Storia
di Aurisina
a pagina 21
Appuntamenti
di cultura
ed arte
a pagina 26 - 27 - 28
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2 q il tuono
Quest’ Osservatorio, a cura del direttore, vi offre una
scelta di notizie particolari della settimana sino al venerdì mattina (quando chiudiamo il numero in tipografia), approfondite per quanto possibile e commentate.
Sabato 18: incontro pubblico
su criminalità e sicurezza
Sabato 18 luglio, alle 21, si terrà al Teatro Verdi
di Muggia la commemorazione della strage palermitana di via d’Amelio, in ricordo di Eddie Cosina
e di tutte le vittime delle mafie. Il giornalista Lorenzo Frigerio, di Libera Informazione, ed il segretario
nazionale del sindacato di polizia SIULP, Felice Romano faranno il punto su criminalità e sicurezza;
seguirà un concerto-spettacolo degli allievi del Conservatorio Tartini.
Anche i migliori
Trieste, 9 luglio – Diventa consolante vedere che anche i migliori specialisti possono prendere delle cantonate, qui letteralmente (allora possiamo anche noi).
Stavolta è toccato al bravo presidente dell’ACI, Giorgio
Cappel, che ha proposto di impedire i parcheggi pericolosi sugli incroci mettendoci icassonetti delle immondizie. Che essendo più alti impediscono ancora più pericolosamente la vista dell’incrocio. Ci ha comunque già
pensato da qualche anno l’ACEGAS, creando situazioni
di pericolo pazzesche e facendo pure resistenza a spostarli.
Come ci si può fidare?
Roma-Trieste, 10 luglio – Come ci si può fidare
di una classe politica italiana che oltre agli scandali
continui di cialtronerìa, menzogna, interessi privati,
corruzioni, collusioni mafiose, omertà d’opposizione e quant’altro, sfrutta persino i miseri terremotati
dell’Aquila?
Prima li hanno usati come scenario e comparse
drammatici gratuiti per farcisi filmare e fotografare
per mesi in pose e pure abbigliamenti da eroici salvatori di derelitti, promettendo mari di soldi e montagne
di lavori. Poi hanno mantenuto forse un decimo delle
promesse ed a riflettori spenti hanno abbandonato il
tutto alla rovina.
Ma adesso non vogliono nemmeno cancellar loro
doverosamente, come sempre fatto per altri terremotati, le tasse che anche questi ovviamente non possono più pagare sino al recupero e riavvìo delle comunità, dei luoghi e degli affari.
E quando i così fregati e vessati vanno, come tutti,
a protestare democraticamente a Roma li fanno pure
bloccare e manganellare a sangue, e rimanere poi accampati a Roma senza risposte.
Anche per il nostro terremoto del Friuli erano state ipotizzate, all’epoca, corruzioni di qualcuno dei
responsabili delle ricostruzione. Ma erano timidi e
modesti gentiluomini a confronto con i banditi strafottenti attuali. E se questa casta, o cricca, di parassiti
politici ed economici non si vergogna di trattare così
i poveri terremotati abruzzesi, figuratevi quanto può
fregargli di noi triestini e dei nostri corregionali, o del
resto degli italiani in crisi.
Il rigassificatore di mai
Rijeka-Fiume, 12 luglio – il rigassificatore progettato a Krk-Veglia, che qui hanno usato per forzare quello inaccettabile di Gas Natural a Zaule, si farà forse nel
2017, e forse anche mai. Quod erat demonstrandum:
come volevasi dimostrare.
OSSERVATORIO
El porto de Sior Intento
Trieste, 13 luglio – La storia del progetto del cosiddetto superporto di Unicredit con Trieste e Monfalcone si
sta dimostrando anch’essa una delle solite storie de Sior
Intento, tra dichiarazioni roboanti e notizie rimangiate.
La Maersk ha già smentito il proprio interesse (vedremo
chi sarà il prossimo), e come ha osservato il presidente
dell’Autorità Portuale, Boniciolli, non si può associare
un porto a regime internazionale come il nostro ad uno
di regime nazionale.
Duino-Aurisina: un equivoco di fondo
Duino-Aurisina, 13 luglio - Per le future elezioni nel
piccolo comune Duino-Aurisina la maggioranza di centrodestra elogia il sindaco in uscente Ret progettando
nuovi successi.
Ma rimane da chiarire un equivoco di fondo. Perché
dopo le ultime amministrazioni già scadenti di centrosinistra, quella di centrodestra che ha anche favorito le
speculazioni sulla Baia di Sistiana (sino a forzare direttamente l’operazione su Castelreggio di cui abbiamo già
scritto alcune settimane fa) non è andata al potere, e ci
è rimasta, per una scelta originaria netta dell’elettorato.
Ci è andata e rimasta perché il centrosinistra era stato
frammentato ad opera di un esponente locale già coinvolto altrove in vecchi affari su espropri, al quale l’amministrazione Vocci negava una grossa operazione edilizia che il centrodestra invece gli prometteva.
Ci riserviamo di verificare se le promesse a quel privato siano state poi mantenute, sospese o compensate
altrimenti, ma le conseguenze di natura pubblica sono
state prevalenti e disastrose, aggravate anche qui da debolezze assurde dell’opposizione di centrosinistra, che
dopo resistenze minime ha ceduto anch’essa alle operazioni speculative su Sistiana.
è quindi il caso che pure i cittadini di Duino-Aurisina
pensino seriamente, al di sopra ed al di là dei partiti,
a come riportare i loro rappresentanti politici ed il Comune a funzioni amministrative serie, responsabili ed
imparziali, ponendo fine al degrado pericoloso di questi
interessi speculativi.
In un Comune piccolo, dove tutti si conoscono e gli
equilibri si giocano anche su pochi voti, dovrebbe essere
molto più facile che a Trieste.
Concerto d’anime
Trieste, 13 luglio – Quello di Muti a Trieste non è stato
un concerto di strumenti e voci, ma d’anime. Gli dedichiamo perciò l’editoriale.
La mosca cocchiera
Trieste, 14 luglio – Tra le favolette dei bestiari antichi
c’e quella della mosca cocchiera, che standosene appollaiata sul sedere del cavallo si vantava di guidarlo lei. È una
pretesa molto comune, anche se occorre parecchia abilità
per renderla credibile.
Abilità che non è mai mancata qui ed a Muggia al sindaco Dipiazza, con esibizioni brillanti che vanno dalla
realizzazione di progetti e spese organizzati da amministrazioni precedenti sino all’attuale concerto dell’amicizia
di Riccardo Muti. Pensato ed organizzato, credetaci, da
tutt’altri.
Ma non manca neppure ai coltivatori accreditati come
moderati, e perciò più efficaci, dei vecchi pregiudizi nazionalisti di confine, che vedendo giustamente snobbate e
superate col concerto le loro “riconciliazioni” inutili tentano di spacciarlo per esse sulla stampa, atteggiandosi pure
loro a cocchieri di successo. Così il Segatti ed altri.
Ci sembrano quindi più onorevoli sotto questo profilo
i vecchi e nuovi personaggi convinti della destra nazionalista, che hanno invece insistito coerentemente sulle loro
solite manifestazioni e tesi storico-politiche, insostenibili
ma almeno convinte.
Sabato, 17 luglio 2010
Cosa sta accadendo
veramente in Italia
Roma-Trieste, 14 luglio – Sta esplodendo, infine,
il caso del sistema di strutture parallele ed analoghe
successive alla Loggia pseudomassonica P2 di Gelli
che le sono tranquillamente sopravvissute, sviluppandosi anzi rigogliose sul terreno sempre più fertile
del degrado berlusconiano della destra, ridotta a ricettacolo e legittimatrice di malaffari e collusioni mafiose, e delle crescenti debolezze – in tutti i sensi – del
centrosinistra, ridotto a tappezzeria succube assieme
al poco che resta della sinistra.
Siamo sempre nel solito ambiente malavitoso tipicamente italiano, come sa qualsiasi analista del settore, delle reti di collusione – dalla Sicilia sino a Trieste,
ed oltre – tra faccendieri, mafie, politici e militari corrotti, e settori allo sbando dei servizi segreti.
Ma il settore chiave è proprio quest’ultimo, perché
è quello che associa alle manovre illecite proprio chi
dovrebbe e potrebbe contrastarle con la maggiore efficacia.
La situazione è anche peggiore di quanto si scriva
di solito, o di quanto ne possa dire nei suoi ottimi libri
lo specialista de Lutiis. Ed emerge da un censimento
riservato fatto anni addietro dall’intelligence statunitense, che provò ad elencare tutti i gruppi, sottogruppi
gruppetti, ditte di copertura e quant’altro dei servizi
italiani. Non per manovrarli, come ama immaginare
non solo la sinistra, ma per comprendere la situazione sulla scala d’interesse continentale e planetario su
cui ragionano ed operano in realtà gli USA.
Ne venne fuori un fascicolo di oltre 700 (settecento) unità grandi e piccole sparse nel Paese e fuori,
frutto della sedimentazione pluridecennale senza pulizie di una quantità di operazioni lecite ed illecite. Il
che conferma, dicevano gli specialisti, che siamo di
fronte ad una rete su cui le strutture politiche ed intelligence ufficiali italiane non hanno in realtà nessun
controllo completo ed efficace, e che finiscono perciò
coll’operare per bande e contaminazioni altrove impensabili, e qui comunque quasi impossibili da bloccare e perseguire.
Una situazione analoga, parallela ed in parte intrecciata alle stesse reti di malaffare, è emersa da
un censimento delle pseudomassonerie in Italia,
fatto anch’esso anni addietro ma dal Grande Oriente d’Italia, obbedienza massonica nazionale discutibile e discussa, ma con una propria tradizione maggioritaria consolidata. Il risultato fu un elenco di
oltre 60 (sessanta) pseudomassonerie più o meno
stravaganti sparse un po’ dappertutto ed anch’essa
incontrollabili, che coprivano quasi tutte giri di malaffare e/o di mafia. Non esiste infatti un copyright
sulla massoneria, per cui chiunque può inventarsene una senza bisogno di nessun riconoscimento o
di registrazioni diverse da quelle di un circolo delle
bocce. Vi sono poi anche anche le strutture intermedie sotto spoglie pseudoaccademiche, pseudocavalleresche, e così via.
Certo è che in queste condizioni, e con la crescente
compromissione della classe politica di governo, ma
anche di opposizione, con malaffari e malevite di tutti
i tipi ed ormai internazionali, l’Italia sta diventando
sempre di più pericolosa, come avevamo già scritto,
non solo per sé ma anche per la lotta anticrimine e
gli equilibri politico-economici dell’UE e dell’intero
occidente.
Chi tenterà in qualche modo di porre in sicurezza il
Paese, e si vedono già da tempo correnti in tal senso,
potrà avere quindi simpatie non solo interne ma anche internazionali.
Rimane solo da capire se andranno solo alla neodestra costituzionale di Fini (che troppi stanno sottovalutando) ed all’Italia dei Valori, od anche ad un
centrosinistra che ritrovi un minimo di coerenza e coraggio. Il che dipende, ovviamente, solo da loro.
Ma occorre anche chiedersi anche perché la canéa
politicizzata (con singole nobili eccezioni) dei media
italiani non sembra capace di scrivere in chiaro ed in
breve queste quattro cose così ovvie, e neppure segrete. Tantomeno a Trieste.
Sabato, 17 luglio 2010
DOCUMENTi
il tuono q 3
Roberto Giurastante:
l’esposto a Roma e Strasburgo
Vi proponiamo come documento sul caso GasperiniGiurastante uno stralcio letterale dall’esposto difensivo
che Roberto Giurastante ha dovuto presentare alle sedi
superiori di controllo del sistema giudiziario italiane ed
alla Corte Europea per i Diritti dell’Uomo (Strasburgo), a propria tutela su ”anomalie riscontrate nei procedimenti penali R.G.N.R. 3540/03 e 3541/03 R.G.N.R
2685/03 - R.G. APP. 9/05 instaurati presso il Tribunale
di Trieste”. Le parti qui omesse sono sostituite con […].
Lo stralcio non è breve, ed il linguaggio del documento non è semplice, rivolto com’è a sedi giudiziarie. Ma chi
ne ha familiarità, od avrà comunque la pazienza di esaminarlo, vi troverà degli spunti di riflessione e di prova
davvero sorprendenti sull’intera vicenda.
In sintesi, Giurastante aveva denunciato preventivamente un abuso edilizio documentato commesso nel
Comune di Muggia durante l’amministrazione del sindaco Gasperini, notoriamente legato al suo predecessore
Dipiazza, nell’autorizzazione di un grande centro commerciale (l’attuale Castorama). Ma l’abuso è stato egalmente compiuto, e Giurastante si è trovato non per la
prima volta, indagato e processato lui, con prassi che
appaiono francamente abnormi.
Vi è quindi, a prescindere da cosa decideranno gli organi cui l’atto è indirizzato, una situazione obiettiva, e
legittimamente sospetta, di grave ingiustizia.
Noi non aderiamo affatto alle tesi di coloro che
dichiarano sfiducia generale nella giustizia e nei
giudici italiani, né a quelli che cavalcano simili umori
per eliminare i magistrati scomodi perché rigorosi e
proteggere quelli che ritengono invece malleabili.
Ma proprio per questo, cioè per salvare invece che affossare la giustizia italiana, occorre avere anche il coraggio di trattarne pubblicamente le questioni problematiche, purché con serietà e su basi documentali certe.
E gli stessi organi giudiziari dovrebbero essere grati
ai cittadini e giornalisti che si espongono per difendere
contemporaneamente la collettività e la magistratura.
Rimaniamo ovviamente aperti a qualsiasi precisazione
o smentita del Tribunale come di tutti i soggetti interessati dal documento.
___________________________________
1. Natura e cause dei fatti
Il sottoscritto [Roberto Giurastante, n.d.r.] ha agito
per prevenire ed impedire illeciti urbanistici, operando
per il Club di Trieste dei Friends of the Earth – Amici
della Terra, organizzazione ambientalista autonoma finalizzata alla difesa del bene pubblico ed al rispetto dalla
legge.
Contestai infatti in forma scritta ed esaustiva al Comune di Muggia (prov. di Trieste) l’irregolarità del PRPC
(Piano Regolatore Particolareggiato) di iniziativa privata
della M.C.C. srl per la realizzazione di un centro commerciale, segnalandola prima del voto in aula affinché il
Consiglio Comunale potesse verificarla e tenerne conto.
Ma gli uffici del Comune facenti capo al Sindaco ed assessore all’Urbanistica arch. Lorenzo Gasperini omisero
di inoltrare l’atto ai Consiglieri.
Così il Consiglio approvò all’unanimità il PRPC confidando nella sua regolarità, come dichiarata dalla Commissione Edilizia presieduta dallo stesso assessore e
Sindaco Gasperini, che come gli altri membri tecnici della
stessa avrebbe dovuto riconoscerne professionalmente
l’irregolarità. [...]
Il Consiglio risultava quindi (a meno di ritenerlo complice in toto) essere stato indotto in errore
dall’architetto Sindaco-assessore e dalla Commissione
tecnica competente, che come tali non potevano ignorare professionalmente l’irregolarità del PRPC privato,
nonché dal comportamento omissivo di uffici dipendenti dal Sindaco stesso. E ciò nella cornice fattuale
[...] di cui qui sotto ad 2.
Mi rivolsi quindi doverosamente con dettagliati esposti sia alla Procura della Repubblica, allora retta dal dott.
Nicola Maria Pace, che all’Amministrazione Regionale ed
agli Ordini professionali competenti a provvedimenti sul
caso.
2. Cornice dei fatti
La doverosità dell’azione può essere meglio chiarita
definendone la cornice d’inserimento amministrativa, urbanistica e giudiziaria [...].
L’arch. Lorenzo Gasperini é un noto protagonista professionale e politico dell’edilizia nella provincia di Trieste. Entrò al comune di Muggia nel 1997 come assessore
all’urbanistica dell’allora sindaco Roberto Dipiazza, imprenditore di supermercati.
Nel 2001 Gasperini subentrò, riservandosi la delega
all’urbanistica, a Dipiazza che divenne – a tutt’oggi –
sindaco di Trieste, dove il collega muggesano incominciò
a firmare importanti progetti.
Nel
2006
Gasperini
non venne rieletto (vinse
l’opposizione), a differenza
da Dipiazza che lo accolse
nella propria Commissione
Urbanistica ed assunse poi
a capo del settore l’ex dirigente del Comune di Muggia
[...] coinvolta nel caso qui in
esame.
Le amministrazioni Dipiazza e Gasperini sono
state in costante conflitto
con l’imputato e la sua associazione
ambientalista
contrastandone le attività
investigative e di denuncia
di abusi ed illeciti urbanistici, ambientali, paesaggistici che hanno avuto gestioni anche problematiche
da parte della Procura. Si
vedano in particolare i casi
“Acquario” (terrapieno balneare con discarica abusiva
di inquinanti tossici da Porto San Rocco), “Pasta Zara
2” (pastificio su discarica di
inquinanti EZIT), Caliterna
(parcheggio sotterraneo costiero), e Porto San Rocco,
(marina e residence su suoli inquinati smaltiti anche illecitamente).
L’amministrazione Gasperini e la stessa Procura hanno pure tentato di far condannare per turbativa di pubblico servizio l’attivista muggesano dell’associazione,
Fabio Longo, che aveva contestato “troppe” illegittimità
del Comune (proc. n. R.G. 117/04: il fatto ebbe rilevanza
nazionale, e l’imputato venne assolto) e di delegittimare
l’associazione (Gasperini finì condannato in primo grado per diffamazione a mezzo stampa: proc. n. 504/05
R.G.n.r.) anche avvalendosi dell’Associazione nazionale
“Amici della Terra”, retta da Rosa Filippini, che [dopo
una lettera dell’amministrazione Gasperini, n.d.r.] negò
con pretesti al gruppo triestino il diritto all’uso della denominazione sociale.
Pur essendo tale contenzioso tuttora in corso, il Procuratore dott. Pace reagì ad una fondata denuncia per inquinamento transfrontaliero (depuratore fognario, inceneritore ed impianto siderurgico della città) verso Slovenia e
Croazia disponendo, invece delle indagini, un decreto penale di condanna contro il firmatario, il sottoscritto, per
asserito abuso di tale denominazione; il caso ha avuto eco
internazionale e si é ora concluso con l’assoluzione (procedimento n. 1150/08 R.G. e sentenza d.d 16.01.2009 del
Tribunale di Trieste).
[segue menzione, che qui omettiamo di precedenti vicende penali dell’arch. Gasperini in materia ambientale
ed edilizia - n.d.r.]
Nella gestione urbanistica in sostanziale continuità fra
il Dipiazza ed il Gasperini, il nascondimento al Consiglio
di informazioni su attività illecite in progetti privati risultava inoltre già praticato nel caso del terrapieno balneare
“Acquario” per quanto riguarda la discarica abusiva continuata di inquinanti, come denunciato nel processo dal
teste Franco Colombo, ex consigliere comunale ed ex assessore all’urbanistica: «sia il sindaco, sia gli uffici tecnici, di fronte a queste interrogazioni amplissime, una
trentina di domande, hanno dato delle risposte, alcune
delle quali assolutamente ridicole; in altre tentavano di
scaricare ad altre Amministrazioni dati che il Comune
in ogni caso aveva a disposizione, per non far sapere ai
consiglieri. Cioè c’è stata un’intenzione di non far sapere
certe cose».
3. Indagini ed archiviazione anomale
In tale situazione ambientale la Procura assegnò
l’inchiesta (603/03 R.G.n.r.) al P.M. [...], che delegò
alle indagini il [...] della P.G. [...], ed in base alla relazione di questi (ALL. 2 v. suoi punti b e c) ne chiese poco
dopo l’archiviazione accampando l’unanimità del voto
consiliare e la circostanza che il PRPC sarebbe comunque dovuto passare
al vaglio della Regione,
quale ente di controllo amministrativo in materia.
Cioé due motivazioni non
attinenti al profilo penale
dei fatti e palesemente
insufficienti ad esaurirne
l’accertamento.
Dall’esame del fascicolo risultò che [il sottuficiale
di P:G, n.d.r.] le aveva ricavate interpellando il settore
urbanistico dello stesso Comune di Muggia, cioé parte
indagata, la quale aveva ovviamente negato (ALL. 3) la
fondatezza dell’esposto, e
che l’ufficiale di P.G. aveva
avallato senza verifiche tali
asserzioni chiedendo egli
stesso l’archiviazione del
procedimento (come anche, col medesimo PM, nel
procedimento n. 604/03
R.G.n.r., - ALL. 4 - relativo
al PRPC illegittimo di Muja
Turistica, poi infatti cassato
dalla Soprintendenza del
Ministero per i Beni Culturali e Ambientali - ALL. 5).
La
puntuale
e
documentata
opposizione
all’archiviazione non venne accolta benché dettagliasse
sia l’illecito urbanistico che la mendacità della dichiarazione del Comune di Muggia [...] anche sul ruolo di controllo della Regione [...].
Successivamente si è scoperto che detta opposizione
era stata erroneamente (?) inserita in altro fascicolo processuale determinando così l’archiviazione di entrambi i
procedimenti (ALL. 6 richiesta di riapertura indagini).
4. Querela degli indagati e nuovi fatti anomali
Il giorno prima dell’archiviazione anomala del procedimento il Sindaco Gasperini e l’intera Commissione
edilizia presentarono nei confronti dell’esponente [R.
Giurastante, n.d.r.] querela per diffamazione, datata ad
una quindicina di giorni prima, imputandogli come tale
la segnalazione inviata alla Regione e agli Ordini professionali.
La querela non identifica però quale offesa
l’attribuzione ai querelanti di gravi mancanze professionali (l’illecito urbanistico, che essi negano di avere
commesso), né la segnalazione di queste agli Ordini per
richiesta di sanzioni disciplinari, che i querelanti anzi
dichiarano in sé legittima, ma soltanto il fatto che di tale
richiesta fossero stati contestualmente edotti anche gli
altri destinatari istituzionali dell’atto, così violando la
riservatezza propria del regime disciplinare agli Ordini.
Laddove la riservatezza del regime disciplinare degli
Ordini professionali é vincolo di natura interna ad essi,
che come tale non si trasferisce ai terzi autori esterni di
una richiesta disciplinare, né alla notizia di tale mera
richiesta, ma semmai soltanto a quella delle sanzioni
eventualmente irrogate.
La tempistica della querela legittima l’ipotesi che gli
indagati fossero anche al corrente dello stato e degli orientamenti del procedimento penale, benché ancora coperti dal segreto istruttorio, ed in particolare dell’omissione
degli accertamenti dell’illecito urbanistico che avrebbero
vanificato la querela esponendoli all’incriminazione per
false dichiarazioni al PM e calunnia.
Il procedimento relativo alla querela venne assegnato allo stesso PM [...], e da questi allo stesso [sottufficiale di P.G., n.d.r.] – indaganti dunque su proprie indagini – i cui comportamenti [...]. avevano consentito sia
l’archiviazione del procedimento per l’illecito urbanistico, sia la presentazione della querela.
4 q il tuono
Il sottoscritto [R. Giurastante, n.d.r.] venne imputato
del reato di diffamazione nei confronti dei componenti
di un corpo politico-amministrativo con l’aggravante del
fatto determinato costituito dall’attribuzione dell’illecito
urbanistico, ed affermando consistere il dolo nella diffusione indiscriminata del documento, laddove era stato
provatamente inviato solo agli Organi competenti e su
fatti illeciti veri.
Su tali basi il sottufficiale di P.G.delegato rinviò [...] a
giudizio l’indagato [Giurastante, n.d.r.]. davanti al Giudice di pace invece che al Giudice monocratico per fattispecie non incluse ed anzi negate in querela.
L’atto di rinvìo a giudizio riduce infatti il reato ai soli
commi 1° e 2° dell’art. 595 c.p. ignorando l’evidenza del
4°, e non identifica l’offesa nella querelata comunicazione
a terzi della richiesta agli Ordini di sanzioni disciplinari,
bensì nell’attribuzione dell’illecito urbanistico, mai querelata, ed in in detta richiesta, che la querela invece riconosceva espressamente legittima.
La conseguente erronea competenza del Giudice di
pace costituiva anche riduzione arbitraria delle garanzie
difensive proprie del rito ordinario, incluse le udienze
preliminari e la possibilità di ricorso alla Corte d’Appello.
5. Anomalìe nel giudizio di primo grado
Il procedimento venne assegnato al giudice di pace
avv. [...] che non se ne astenne pur essendo stato candidato sindaco nella provincia (1995, Comune di Sgonico)
per lo stesso schieramento politico del sindaco Gasperini
e della sua amministrazione cui appartenevano gli altri
querelanti (ALL. 7).
La Procura affidò il ruolo di PM in udienza al nucleo di PG della Polizia Urbana del Comune di Trieste,
cioè a dipendenti amministrativi del summenzionato
sindaco Dipiazza, predecessore, già assuntore e sodale
del Gasperini, ed eluse con successo le possibilità di dimostrazione della verità del fatto determinato costituito
dall’illecito urbanistico, che costituiva l’origine, il motivo e la legittimazione dei comportamenti contestati
all’imputato come reato.
Laddove la prova della verità era dovuta invece per
legge trattandosi della contestazione di fatto commesso
da pubblici ufficiali nell’esercizio delle proprie funzioni
(art. 596, 3° comma, n. 1 c.p.).
Il primo difensore dell’imputato, avv. [...] (già noto
come esponente politico) non presentò in termini la lista
dei testi a difesa, e chiese di propria iniziativa al Giudice
di determinare direttamente il risarcimento civile in subordine alla condanna, senza averne informato il suo assistito.
Il dibattimento si svolse così in maniera sommaria e
violazione di legge, con l’audizione dei soli testi d’accusa,
i querelanti, senza nemmeno trascrivere dichiarazioni rilevanti rese dall’imputato all’udienza conclusiva.
Privato così di ogni reale possibilità di difesa, l’imputato
venne condannato da giudice non competente ed incompatibile alla multa, al risarcimento del danno a favore
dei querelanti ed alle spese di giudizio per un importo
complessivo di circa 28.000 euro.
I querelanti resero immediatamente nota la condanna attraverso i media locali (ALL. 8) per delegittimare
l’imputato e l’associazione ambientalista come già sopra
rappresentato ad 2.
6. Processo di appello
L’appello venne presentato tempestivamente e il processo venne assegnato al giudice monocratico e non al
collegio, trattandosi di sentenza (impropriamente) emessa dal giudice di pace, e fissato con relativa, lodevole rapidità, entro soli sette mesi, pur non essendovi problemi
di prescrizione.
La Procura, ancora retta dal dott. Pace, chiese il rigetto
dell’appello-ricorso in quanto l’imputato “pur opponendosi alla condanna penale non aveva impugnato le statuizioni civili (ovvero il risarcimento danni deciso dal
giudice)”, ed il Tribunale rimise alla Corte di Cassazione
la decisione di procedibilità.
Anche la Cassazione fu relativamente sollecita (15
mesi) nel confermare la validità dell’appello-ricorso stante che, ovviamente, “l’impugnazione contro la pronuncia
di condanna penale estende i suoi effetti alle statuizioni
civili dipendenti dalla condanna stessa”. Il procedimento
ritornò dunque al Tribunale di Trieste per la trattazione.
Limitazioni convergenti all’acquisizione
ed utilizzazione di prove
Il Giudice d’appello [...] ha ammesso infine la prova
dell’illecito urbanistico ed i testi a difesa; gli Uffici regionali
hanno tuttavìa ritardato [...] la disposta consegna di alcuni
documenti probatori richiesti dall’imputato, fornendoli
soltanto il giorno prima dell’udienza conclusiva, ove il giudice ha negato termini per il deposito con memoria.
documenti
Sentenza d’appello
In esito a quanto sopra il Giudice monocratico ha emesso sentenza (ALL. 9) fuori competenza (con le conseguenti riduzioni dei diritti della difesa), su capo d’imputazione
diverso ed anzi contrario a quello in querela, e con motivazione contraddittoria e per buona parte nuovamente
apodittica, confermando la condanna dell’imputato di
cui alla sentenza di primo grado, più 3.960 euro di spese
processuali, con riserva di 30 giorni per il deposito della
motivazione.
La motivazione é stata depositata dopo 7 giorni.
[segue elenco. che qui omettiamo, di “elementi di inosservanza ed erronea applicazione della legge penale
nel processo d’appello” – n.d.r.]
Sintesi del processo di appello
L’intero processo di appello si è svolto ricalcando
quello di primo grado. Sono state utilizzate unicamente
le prove dell’accusa. Il giudice non ha preso nemmeno in
considerazione prove determinanti presentate dalla difesa e in cui si provava, tra l’altro, la falsa testimonianza
collettiva resa dai querelanti con lo scopo di far condannare l’imputato (documento depositato dall’imputato
il 27.12.2008 - ALL. 10). Il Giudice non permetteva
all’imputato, nonostante questi lo avesse espressamente
richiesto, la produzione di memorie difensive rilevanti ai
fini difensivi decretando invece la fine del processo e la
condanna (udienza del 4.2.09).
7. Conclusioni
Quanto sopra riassunto prova esaustivamente la legittimità, ed anzi doverosità, delle azioni contestate
all’imputato come reato doloso, e dirette in realtà ad av-
Sabato, 17 luglio 2010
versare nel pubblico interesse illecite speculazioni private
di soggetti influenti condotte ai danni dell’ambiente, e
dunque della collettività.
Prova contemporaneamente la calunniosità della querela, la conduzione radicalmente illegittima dei procedimenti di primo e secondo grado in condizioni di privazione delle garanzie fondamentali dell’equo processo garantite dall’ordinamento, e pone incidentalmente in rilievo anche situazioni di anomala prevalenza di ruoli di
P.G. su quelli del P.M.
In conclusione, il sottoscritto ha tentato doverosamente di impedire la commissione di un illecito urbanistico provato, ovvero di reati di cui egli era a conoscenza, e
non essendovi riuscito ne ha demandato doverosamente
e tempestivamente l’esame alle istituzioni competenti: il
fatto non può quindi costituire reato, e sotto tale profilo
nemmeno sussiste.
Mentre le provate e sopra riassunte attività di contrasto illecite poste surrettiziamente in essere dai responsabili dell’illecito urbanistico e da chiunque li abbia in ciò
favoriti rimangono oggetto di azione penale obbligatoria
da parte della Magistratura inquirente appar competenze
territoriali ex art. 11 c.p.p. [...]
Trieste 17.03.09 - Roberto Giurastante
Ad integrazione d’aggiornamento redazionale aggiungiamo che Roberto Giurastante ha presentato ricorso avanti la Corte di Cassazione, la quale l’ha appena
rigettato con dispositivo che contiene riferimenti ad un
processo diverso, indecifrabili poiché non è ancora disponibile la motivazione.
Ma il legale del Gasperini e degli altri ha già minacciato Giurastante di pignoramenti. Dimostrando a nostro
avviso, per quanto sopra, un accanimento d’opportunità
quantomeno dubbia
P.G.P.
Sabato, 17 luglio 2010
PROBLEMI DELLA CITTÀ
il tuono q 5
I nodi da risolvere : piano regolatore, utilizzo del capannone di piazzale Gioberti e carenza di parcheggi
Il Comitato dei cittadini di S. Giovanni
racconta i problemi del rione
Un momento dell’assemblea pubblica
Mercoledì scorso il comitato rionale dei cittadini di
San Giovanni e Cologna ha organizzato un incontro
pubblico tra residenti, amministratori e consiglieri
comunali di tutte le forze politiche di maggioranza e
di opposizione presenti all’interno del consiglio per
sapere cosa intendono fare in modo da potere risolvere i problemi che angustiano il rione.
Secondo i promotori dell’iniziativa molte di queste
La scuola di polizia di via Damiano Chiesa
soluzioni dipendono anche dalle scelte che verranno
fatte con il nuovo piano regolatore visto che proprio
in questo periodo verrà discusso in aula consigliare prima di essere approvato definitivamente: un
esempio è il fatto accaduto in via Delle Linfe, il comitato propone una forte presa di posizione contro
il proliferare selvaggio delle costruzioni che tendono
a soffocare la normale vita del rione.
Capitolo TAV: iI problema relativo al suo
Secondo il
comitato Piazzale passaggio sembra essere
stato recepito, in quanto
Gioberti sarebbe
la variante proposta di
da ridisegnare e
scegliere la parte alta del
ripristinare con
rione è considerata la più
alberi e panchine opportuna. Il comitato
evidenzia come l’utilizzo
del capannone di piazzale Gioberti (1400 metri quadrati dell’ex deposito
autobus e 490 metri di vani accessori), posto in posizione strategica al centro del rione, potrebbe essere utilizzato per creare una palestra polifunzionale e
un centro di aggregazione per tutte le età composto
da: bambini, giovani, famiglie,anziani. In questo sito
inoltre potrebbe trovare spazio il Ricreatorio Comunale, visto che il rione di San Giovanni è l’unico a non
disporne. Il progetto pare invece prevedere la demolizione di tutta la struttura per costruire 2 complessi
sportivi, occupando tutto lo spazio disponibile.
I promotori dell’assemblea per principio si dicono
favorevoli allo sviluppo degli impianti dedicati allo
sport, anche se ritengono esagerato il quanto si voglia costruire, considerando poi i successivi oneri gestionali che graverebbero su queste strutture. Inoltre
l’edificio esistente potrebbe essere tutelato dalla Sopraintendenza come archeologia industriale. A pa-
rere del comitato il problema della carenza confinante con il parcheggio dell’ex depositeria bus
dei parcheggi riguarda principalmente il dove sono invece progettati nuovi palazzoni proprio
sito sul lastrico solare dei posti auto sot- a ridosso dello spazio giochi dell’oratorio.
terranei di viale Sanzio: prima dell’avvento
I promotori si interrogano sulla scuola di polidella gestione AMT detto parcheggio era zia di via Damiano Chiesa, recentemente venduta a
utilizzato dai residenti delle zone perife- privati, su quale utilizzo sarebbe compatibile con le
riche del rione
esigenze degli abitannon servite da
ti del rione e su come
autobus, come
il polo scolastico di
posto macchina
via delle Cave sia da
giornaliero graprogettare secondo i
tuito per lasciacriteri più moderni e
re il mezzo e
funzionali alle esigenutilizzare il serze didattiche come da
vizio pubblico
altre esperienze piper andare in
lota. Fra le altre procentro, limitanblematiche messe in
do così il traffievidenza l’area attorco e il relativo
no alla rotonda del
inquinamento.
Boschetto, da ristrutAllo stato attuale AMT
turare assieme agli
ha chiuso anche il piazzaedifici
abbandonati
le davanti al parcheggio,
destinandoli ad usi di
ora occupato dal tendone
interesse pubblico e
con la Chiesa provvisosociale.
ria. Una soluzione al pro- La chiesa di San Giovanni
Denis Locoselli
blema potrebbe
essere risolvibile attraverso il lastrico solare posto sopra il garage
del centro commerciale “il Giulia”,
area di proprietà comunale, da destinarsi pure a parcheggio a rotazione dotandolo di prezzi sociali.
Secondo il comitato Piazzale
Gioberti sarebbe da ridisegnare e
ripristinare con alberi e panchine
come cuore del rione e accanto si
potrebbe realizzare un nuovo giardino in quanto San Giovanni è uno
dei pochi rioni a non disporne. Le
aree verdi sarebbero da tutelare e
rendere non edificabili nel nuovo
piano regolatore quali: strada per
Longera, via Timignano, via Damiano Chiesa e via Dudich: il Comune potrebbe acquistare l’area Un momento dell’assemblea pubblica
Rio Martesin e via Giusti: epopea
d’asfalto incandescente a Gretta
Mercoledì 14 luglio 2010, alle ore 12, sotto un estivo sole cocente, si è riunito nuovamente a Gretta
l’agguerrito comitato spontaneo di rio Martesin e via
Giusti, guidato dal sig. Dario Ferluga, per discutere
con le autorità preposte sulla variante n.66.
Da pochi giorni son stati abbattuti circa una ventina d’alberi, con relativa colonia felina (seguita dal
sig. Elio Cain) alla fine di via Gradisca, il numero è
superiore a quello che si pensava.
Lorenzo Giorgi (pres. commiss. lavori pubblici e
verde pubblico del comune) aveva seguito dal ‘97 le
vicende del piano regolatore con il sindaco Illy, che
prevedeva il sovra dimensionamento nella città con
un aumento dei suoi abitanti da 200.000 a 500.000.
La zona di rio Martesin rientrava all’epoca nella classificazione di zona verde. Nel 2009 il sindaco Dipiazza aveva invece riportato a zona agricola e di pregio
(b5) rio Martesin e via Giusti, a breve si attende però
un nuovo piano regolatore che aiuti a chiarire alcuni
punti dolenti.
I terreni su cui una “ditta” di Roma vuole costruire
si trovano in un’area paesaggistica con fauna protetta
di cinghiali, cerbiatti e volatili e ha una pendenza del
20%, irta di passaggi, con annesso un ponticello da
cui risulta una scarsa viabilità.
La “ditta”, nonostante gli alti oneri, riesce con
quindici giorni d’anticipo a presentare un progetto
che l’amministrazione comunale è costretta ad accettare. Viene rilasciata l’autorizzazione a procedere
perchè tutto è conforme alla legge.
Il responsabile del cantiere prende la personale
decisione di abbattere tutti gli alberi, pur senza autorizzazione del comune. Ora l’unica chance per gli
abitanti della zona è quella di fare ricorso al Consiglio
di Stato, perchè la Sovraintendenza, che in altri casi
aveva bloccato progetti poco validi, non ha dato in
questo caso risposta.
I cittadini del comitato spontaneo si ritengono insoddisfatti dell’incontro con le autorità, hanno trovato poche risposte e pochi interlocutori. Unica testimonianza è stata quella del geom. Vascotto, che da
parte sua si è detto disponibile a rispondere solo nel
suo ambito di competenza, la viabilità. Il principale
interlocutore, l’ing. Cossutta, ha dato anche questa
volta forfait. Assenti ingiustificate le associazioni ambientaliste.
Ulteriore notizia emersa è che la “ditta” abbia acquistato ulteriori terreni verso scala santa, terreni
che avranno costi altissimi, stimabili tra i 6 mila e
gli 8 mila euro al metro quadro, insostenibili all’acquisto per comuni cittadini. Evidentemente ci sarà
qualcun’altro che acquisterà a quel prezzo...
Hanno già disboscato gli alberi, ma mancano gli
spazi appositi per i marciapiedi. Il malcontento serpeggia, in via Giusti presto passeranno delle pesanti
ruspe e ci vorranno dei semafori per regolare il fluente traffico dei 110 o più automobilisti che transiteranno regolarmente per accedere al loro posto auto. Languono i cassonetti per l’immondizie.
Nuria Kanzian
6 q il tuono
L
Sabato, 17 luglio 2010
ETTERE E SEGNALAZIONI
Questa pagina è aperta a tutti, negli ovvi limiti
dello spazio e della ragionevolezza, e vedremo anche
di darvi risposte e chiarimenti. Potete inviarci i vostri scritti per posta (Via Fabio Filzi 9) o via e-mail
([email protected]), o portarceli direttamente
in redazione. Vi preghiamo di indicare un recapito
postale o telefonico, di essere chiari e possibilmente
brevi, e ci riserviamo di proporvi sia abbreviazioni,
sia modifiche di espressioni che fossero querelabili.
Mentre sulla pubblicazione di eventuali scritti anonimi decideremo noi. Lettere e segnalazioni potranno venir pubblicate, a vostra scelta, con firma intera o parziale, con una sigla, o anche senza. Questo
per evitare che i problemi che qualcuno può avere ad
esporsi impediscano la pubblicazione di informazioni rilevanti. Eviteremo invece di pubblicare propagande e ruffianate politiche. Precisazioni e rettifiche
di legge verranno pubblicate come dalle norme specifiche, ospitandole sulla pagina pertinente oppure,
se espressamente richiesto, su questa.
CASO AMMINISTRAZIONI
DI SOSTEGNO
Pubblichiamo due delle numerose lettere che ci stanno
arrivando da varie parti d’Italia sul problema di abusi nel
campo delle amministrazioni di sostegno, in particolare
con riferimento a Trieste, di cui ci siamo occupati in dettaglio nei numeri precedenti. La prima lettera non ha bisogno di commento. Ne ringraziamo il mittente.
1. Da Arezzo
Ho acquisito i recenti molteplici articoli sulle criticità giuridiche e sanitarie in Trieste.
Nella seconda metà dell’ ottobre 2009 io stesso come cittadino messo a conoscenza dei fatti intervenivo con esternazioni presso il Tribunale civile di Trieste per una vicenda
che concerneva pure la grottesca imposizione di una amministrazione di sostegno.
Non mi fu data risposta se non quando inviavo ex novo
la mia missiva il 17 febbraio u.s., inviandola anche a sedi
dell’Amministrazione della Regione Friuli Venezia Giulia.
La risposta dell’autorevole Giudice, di cui eviterei fare il
nominativo ma che troverà facilmente negli allegati che alla
Sua sede unicamente vorrei sottoporre a convalidare quanto
affermo, mi pervenne dunque il 18 febbraio u.s. corretta e
gentile; ma mi provoco considerazioni a quel Giudice in data
18 marzo u.s. quali:
non riesco a concepire tanti accertamenti medici, verbalizzazioni, imposizioni di limitazioni civili protrarsi per anni
e tuttora in corso per (omissis) maggiorenni di buona cultura che ad un certo punto possano materialmente non gradire
tanta invadenza nella loro famiglia di persone non pericolose socialmente, non conosciute per atti di automutilazione,
non soggette ad interdizione, non ritenute di pubblico scandalo (come dicevasi a suo tempo).
La Giurisdizione in Trieste non ha la percezione, sotto un
aspetto materiale, di mancare di ascolto dei cittadini e di un
certo accanimento giudiziario?
Dichiaro senza indugi che esiste una Costituzione materiale che impedisce in Italia atti formalmente regolari ed efficaci ma volti a distruggere e rendere schiavi cittadini tra i
più semplici.
Non mi pervenne altra risposta!
Col senno di poi osservo missive che si sono estese per
cinque mesi unicamente per ribadire due posizioni diverse
in dialogo, senza velleità di un più genuino ascolto e di cambiamento: e la vicenda così lasciata in essere al 18 marzo u.s.
prosegue tuttora!
Ringrazio per l’opera di svelamento del Suo periodico e
saluto fervidamente.
Dr. Gianfranco Borgonuovo
Psicologo clinico a riposo
Arezzo, 8 luglio 2010
2. AsSostegno smentisce
A nome dell’associazione “AsSostegno” – sorta recentemente a Trieste, per impulso di Paolo Cendon, con l’apporto
di vari operatori, avvocati, commercialisti, familiari, volontari, allo scopo di migliorare la conoscenza e l’applicazione
in città della nobilissima legge 6/2004 - mi corre l’obbligo
di far rilevare, in relazione ai materiali apparsi di recente sul
vostro giornale, alcune imprecisioni che essi contengono,
sotto il profilo sostanziale e processuale.
In particolare:
- non è esatto che istituire l’AdS significa “privare giuridicamente, in via temporanea o permanente, la persona
dei diritti civili fondamentali”: la verità è che spesso il GT
non toglie al beneficiario proprio nulla, semplicemente gli
affianca un fiduciario, che compirà certe operazioni in luogo
dell’interessato, il quale potrebbe pensarci ancora lui se vuole e se può (art. 409 c.c.), posto che la sua sovranità, nella
maggioranza dei casi, non viene toccata;
- non esiste nessun automatismo fra incapacità (parola comunque fuori luogo qui) e protezione giuridica: anche
un disabile fisico, pur lucidissimo, può trovarsi in difficoltà
nella gestione della propria quotidianità e abbisognare di
qualcuno che faccia le cose al suo posto (art. 404 c.c.);
- non è affatto strano che un provvedimento istitutivo di
AdS venga ad essere successivamente modificato, e al limite
revocato dal GT; anzi dovrà essere così tutte le volte che vengano meno, e talvolta succede, le ragioni che avevano reso
opportuna l’apertura del procedimento (art. 413 c.c.);
- il beneficiario, anche con qualche ombra, conserva
tendenzialmente le redini in materia sanitaria; nessun altro
può decidere al suo posto: soluzioni diverse, non da escludersi quando ineluttabili per la vita o la salute della persona, postulano comunque la costante ricerca del consenso
di quest’ultima (dialogo, scambio, ascolto, rassicurazioni,
empatia); il consenso in materia sanitaria da parte dell’amministratore di sostegno interviene di regola quando è impossibile per il paziente prestarlo personalmente proprio
a causa dell’infermità che lo affligge (si pensi alle persone
in coma o affette da infermità che impediscano di percepire
validamente un’ informazione sanitaria);
- non è vero che nell’AdS “i compiti di assistenza e rappresentanza non sono adeguatamente definiti” perché con
il decreto di nomina il giudice tutelare indica analiticamente l’oggetto dell’incarico e gli atti che l’amministratore di
sostegno ha il potere di compiere in nome e per conto del
beneficiario (art 405 c.4 n. 3 e 4 c.c.) e questo affinché ogni
beneficiario abbia una protezione adeguata solo a lui, come
“un vestito” che si confeziona su misura;
- quando vengono previste limitazioni all’esercizio di determinate facoltà (es fare testamento, vendere la casa, operare sul proprio conto corrente, ecc) è perché la persona soffre di una infermità che potrebbe farla agire in danno di se
stessa o esporla, per la sua fragilità, a essere manipolata da
altri;
- l’esperienza avverte che un soggetto al quale viene per
il suo stesso bene (un tossico, un alcolista, un prodigo, etc.)
diminuito l’ “argent de poche” quotidiano è, di solito seppu
non sempre, tutt’altro che contento: ma accontentarlo non
significherebbe abbandonarlo? E dinanzi al novanticinquenne ansioso di regalare “case e alberghi” alla radiosa badante
di diciannove anni che dice di amarlo perdutamente, come
dovrà reagire il GT?
- succede che i familiari protestino quando il GT sceglie
l’amministratore fuori dalla cerchia domestica; non si può
dubitare però che ciò avvenga quando il GT, o gli amici, o i
Servizi, o l’amministrato stesso si accorgono che quei familiari facevano/farebbero, in realtà, il contrario della felicità
per il congiunto (art. 408 c.c.);
- non è vero che “mancano le garanzie di gestione finanziaria”: l’amministratore sostegno – sia esso un avvocato o
un familiare - deve riferire e riferisce periodicamente (ogni
tre mesi, ogni sei, ogni anno a seconda dei casi) al giudice tutelare dell’attività svolta e delle condizioni di vita personale
e sociale del beneficiario (art. 405, n. 6 cc), ha un limite di
spesa e opera sotto la stretta vigilanza del GT, i cui decreti
vengono controllati dal PM;
- non è dunque vero che il giudice tutelare decide senza
controlli e senza sentire l’interessato: l’audizione del beneficiario è, infatti, una fase del procedimento essenziale per conoscere la persona, dove e come e con chi vive, i suoi bisogni
ed aspirazioni, i suoi problemi e le sue esigenze di assistenza,
di sostegno di protezione (art. 407 c.c);
- in caso di dissenso con l’AdS viene sempre sentito il beneficiario, seppure il GT non sempre possa “accontentarlo”
poiché il beneficiario proprio a causa della sua infermità,
non sempre è in grado di comprendere quale sia il suo vero
interesse: dinanzi a chi, affetto da dipendenza dal gioco, si
spende appena riscossi tutta la pensione o lo stipendio al casinò e non ha poi più uno spicciolo per mangiare, pagare l’affitto, le bollette, mantenere la propria famiglia, che si indebita a catena con le finanziarie, che si riduce a perdere tutti i
propri risparmi, come dovrà reagire il GT? Lasciandolo fare?
- non è vero che “il meccanismo dell’AdS si presta a essere abusato per sottrarre a una persona i suoi beni”: esso, al
contrario, costituisce uno strumento di protezione flessibile
che consente di rispettare (assai di più che nell’interdizione e
inabilitazione) la persona, ponendola al centro dell’attenzione del GT, dell’AdS, di operatori sociali e sanitari che lavorano tutti dentro una comune rete di solidarietà e di servizio.
Beninteso non si esclude, con ciò, che errori possano
commettersi a Trieste come nel resto d’Italia; occorre però
inserire gli errori, ove vi siano, in una indagine attenta, leale e completa di tutti e tanti casi che, a Trieste (circa 1700)
come nel resto d’Italia, hanno apportato efficace sostegno
e protezione e qualità di vita, a tante persone e ai loro famigliari.
Il grande vantaggio dell’AdS poi è, che si tratta di un istituto trasparente, democratico, una casa di vetro, dove le cose
si sanno fino in fondo (almeno nella cerchia degli interessati), dove la porta del GT è sempre aperta e dove tutti possono
protestare, segnalare, impugnare, quando ritengono che
si stiano calpestando gli interessi dell’assistito (solo in
questo caso però!), a cominciare dal beneficiario stesso:
presso il GT, presso il PM, presso la Corte d’Appello, magari con una lettera al giornale.
Dipingere l’amministrazione di sostegno come se fosse
una sorta di trappola per gli anziani, in cui giovani avvocati perseguitano le persone o le privano dei propri beni
e dove si scatenano gli abusi di giudici tutelari (nessuno
dei quali, è doveroso precisarlo, è stato “rimosso” dalle
proprie funzioni e la dott Carlesso – che ha lavorato con
autentica dedizione in questo settore - si è trasferita su
sua richiesta alla Corte di Appello in una ordinaria progressione di carriera), è voler offuscare la efficacia di uno
strumento, quale è l’amministrazione di sostegno, che
costituisce una vera e propria risorsa per tanti anziani e
disabili della nostra città e che un giornale, di larga diffusione come il vostro aspira a essere, ci auspichiamo vorrà
concorrere a promuovere Il Presidente dell’associazione AsSostegno
Dott Giuseppe Garano
* * *
Ringrazio il cortese Dott. Garano per queste puntualizzazioni, che non interpretano tuttavia esattamente quanto ho scritto. Non ho dubbi che quanto lui afferma possa
valere per i casi, spero di maggioranza, in cui la legge e
lo spirito originario dell’istituto dell’amministrazione di
sostegno siano applicati correttamente. Ma purtroppo
gli abusi ci sono, perfettamente documentati in denunce
circostanziate alle autorità giudiziarie, credibili e convergenti, in particolare riguardo a Trieste e dalla gestione
della giudice tutelare da poco promossa ad altro incarico.
Fermo restando questo, ci si può dunque augurare che chi
le è succeduto faccia esercizio della più rigorosa prudenza
sinché le cose non siano adeguatamente chiarite.
?
CASO DIPIAZZA
Le lettere che seguono si riferiscono al “caso Dipiazza”
di cui anche ai numeri precedenti.
Io sono un lettore triestino e di destra, e anche un estimatore di Mussolini, per cui quando anni fa mi hanno
detto che il sindaco Dipiazza, quella volta di Muggia e
adesso di Trieste, tiene nel suo studio privato un busto del
Duce, ho apprezzato molto.
Adesso però lo invito a toglierlo, perché voi avete documentato che Dipiazza ha approfittato illegalmente di un
terreno del Comune per farci soldi privatamente, mentre
Mussolini non ha mai approfittato dei beni pubblici ed è
morto povero con i suoi ideali.
Un uomo di destra onorevole inoltre risponderebbe
pubblicamente per smentire i fatti e magari querelare chi
lo accusa, o per riconoscerli e assumere le sue responsabilità, anche con dimissioni.
Io vedo invece che Dipiazza sta zitto, dimostrando così
di non avere il coraggio di fare nessuna delle due cose, e
conferma con questo silenzio le accuse che avete documentato contro di lui.
Ma la destra deve essere onesta, retta e coraggiosa. Se
no non è destra, ma qualcosa d’altro, e lasciamo perdere
cosa.
Mi fa inoltre schifo che su una cosa del genere stanno
zitti anche tutti i politici della mia destra, che lo hanno
anche aiutato, proprio come quei pappamolla mangiapane a tradimento della sinistra, che sono tutti pronti invece
a intervenire sui giornali per qualsiasi cosa generica o di
piccola importanza, per pavoneggiarsi quanto sono bravi
e scroccare qualche voto (del silenzio del loro Piccolo inutile neanche parlare).
Avete ragione a scrivere che i motivi per cui tutti coprono questo scandalo sono sempre più sospetti.
Franco S.
Mussolini è ovviamente figura controversa e tragica
del ‘900, ma rimane evidente, sin da allora, che ci sono
destre (ma anche sinistre) etiche ed altre che non lo sono
affatto.
Sabato, 17 luglio 2010
L
ETTERE E SEGNALAZIONI
Nella mia famiglia siamo tutti da sempre elettori del centrosinistra, anche se ne viviamo le debolezze con molta sofferenza. Ma adesso questa sofferenza diventa scandalo constatando che anche il centrosinistra triestino sta coprendo
col suo silenzio la speculazione illecita da 200.000 euro del
sindaco di centrodestra Dipiazza, che voi avete denunciato
così esattamente e meritoriamente. Ci sembra logico che a
questo punto ci si deve chiedere perché stanno proteggendo
così quello che dovrebbe essere il loro principale avversario.
G.V.
quando che la ghe ga blocà l’Acegas ciamando e discutendo
tute le delibere in aula.
Bei tempi, anche perché ierimo tuti più giovini. Dopo però
el Consiglio xe diventà pian pianin sempre più passivo e i
sindaci xe diventai ancora pezo de quei de prima. Ma me par
che sti momoli de consiglieri che xe adesso e sto sindaco i
passi ogni limite de decenza qua finora conossudo.
M.V.
* * *
Ammesso che ghe sia un limite.
Secondo logica, o hanno interessi comuni (e non osiamo
immaginare quali), o sono semplicemente incapaci di svolgere la loro funzione politica.
Sono indignata non solo dall’abuso di Dipiazza su un terreno del Comune che lui ha usato per una ricca speculazione
personale (mentre sempre più cittadini sono senza i soldi
anche per il necessario), e dal fatto che non dà spiegazioni
e che i funzionari complici e le istituzioni si defilino (non mi
aspettavo niente di diverso), ma soprattutto dalla complicità silenziosa di tutti, e dico tutti i politici, di tutti i colori.
Dov’è finita l’opposizione? Cosa ci sta a fare? Cosa c’è dietro
le quinte di questo silenzio generale di fronte alla vostra denuncia documentata? Perché Pd e soci della birra sono così
addomesticati, come e da chi? Sono solo degli incapaci, o c’è
qualcuno che tiene al guinzaglio anche loro?
Miriam G.
Le due ipotesi non si escludono necessariamente.
Che la sinistra fosse diventata come una gelatina amorfa
quasi dappertutto in Italia, lo si vedeva da anni. Ma che a
Trieste non abbiano neanche il coraggio di denunciare un
illecito così grave e provato di un sindaco di centrodestra,
o anche solo di chiedere chiarimenti subito, è il colmo dei
colmi. Da chiedersi logicamente nasconde questa passività
quasi incredibile.
Marco M.
Ce lo chiediamo anche noi.
Constato purtroppo che avete ragione per quanto scritto
sui precedenti tre numeri: dai politici al Piccolo, tutti stanno
coprendo l’abuso anche penale del sindaco Dipiazza su quel
terreno a San Giovanni, compratogli poi dagli stessi grossi
costruttori con i quali il Comune ha quelle altre storie contestate e indagate. Puzza di fumo. E non c’è fumo senza arrosto...
Gianni V.
Ed occorre capire chi se lo sta mangiando, visto che ai
cittadini resta solo il fumo.
Fortuna che Dipiazza si vantava sul Piccolo ancora pochi
giorni fa, di essere un imprenditore che essendo ricco di suo
non ha bisogno di approfittare della politica! Invece salta
fuori che si è fatto vendere illegalmente dal suo stesso Comune un terreno per rivenderlo privatamente con un guadagno di 200.000 euro! Forse per lui saranno spiccioli per le
piccole spese, ma per me e per la maggioranza dei pensionati
italiani sono 33 anni e mezzo (cioè tutta la vita restante) della pensione da meno di 500 euro con cui dobbiamo tentare
di sopravvivere. Devo vergognarmi io di non essere ricco, ma
al limite della sopravvivenza? Deve piuttosto vergognarsi lui,
che approfitta del patrimonio pubblico senza bisogno, e con
lui tutti gli altri politici che lo aiutano zitti a farlo e a continuare a occupare la carega di sindaco e altre future, addirittura quella del porto. Non possiamo aspettarci più niente di
buono da una banda così.
Vittorio S.
Nemmeno dal riciclaggio di quelle precedenti.
Caro diretor, son un vecio triestin ex comunale che se ricorda ben, perchè iero spesso presente per servizio, de tante
bataglie in Consiglio dure come che la le fazeva lei nei anni
ottanta, anche de solo su sesanta consiglieri che ieri ancora. Ma anche se sul voto i lo tociava a maggioranza la rivava
lo stesso a blocarghe tante porcade. E che casìn quela volta
che la ga rivà anche a ingrumar le firme più de due terzi, dai
comunisti ai missini, per far dimetter el sindaco Staffieri. E
Concerto dell’Amicizia di Muti
Se era bella l’atmosfera in piazza Unità, è stato anche
grazie al sottosegretario all’ambiente. Non c’era.
A.S.
Cooperative sociali
Prendo lo spunto della segnalazione, proposta dalla
sindacalista del UGL e pubblicata dal settimanale,
sabato 26/6: “Coop e Comine”. Quanto esposto, evidenzia le precarietà e le criticità di un settore lavorativo
in cui il/la lavoratore/trice e/o socio/a-lavoratore/
trice (di seguito indicherò lavoratori) sono costretti
a rispettare obblighi senza poter recriminare alcun
diritto:questa e’ la cooperazione sociale. Il concetto di
cooperazione sociale è fondato (?) sull’autosufficienza,
sulla democrazia, sull’equità, sull’auto-responsabilità.
Equità, solidarietà e democrazia sono valori e principi
che attualmente nelle cooperative sociali sono espressioni “virtuali”; usate per creare immagine. In realtà,
sono state dimenticate. Dimenticanze che hanno contribuito a far nascere condizioni e situazioni di lavoro
disagiate per i lavoratori e divenute “sistema”. Sistema:
lavoro a tanti a bassi salari. I più bassi nella classe operaia e impone ai lavoratori, per lavorare, di pagare la
quota sociale, come dire corrispondere “la tangente”
o “il pizzo”. E varia da cooperativa a cooperativa, può
raggiungere anche la quota di 1500,00 Euro. Così si
diventa socio-lavoratore. Termine subdolo e ingannevole. Quota sociale la cui restituzione, che dovrebbe
avvenire al momento delle dimissioni, avviene invece
dopo l’approvazione del bilancio annuale della cooperativa. Qualora il bilancio risultasse passivo si rischia
di perdere l’importo versato. Sistema “costruito” con
la condivisione e approvazione della classe politica
(responsabilità da attribuire anche alle sigle sindacali), indipendentemente dal colore d’appartenenza.
Occhi che non vogliono vedere, orecchie che non
vogliono sentire e bocche che non vogliono parlare;
quando si sottopone ai politici il problema delle condizioni critiche di trattamento che i lavoratori delle
cooperative sociali subiscono.
Per le istituzioni (Regione, Provincia, Comune e
classe politica) le cooperative sociali rappresentano
un contenitore nel quale oltre all’integrazione di soggetti appartenenti all’area del disagio, affluiscono
lavoratori provenienti da altri stati (la maggioranza) e
lavoratori “espulsi” dal tradizionale circuito lavorativo e
temporanea occupazione per giovani in cerca del primo
impiego.
Lavoratori espulsi da tradizionali attività: industria, commercio, cantieristica, artigianato,attività
portuale; costrette a chiudere o diminuire il personale
a causa della crisi economica che comprime il nostro
territorio e tutta la Nazione. Contenitore utilizzato da
amministratori istituzionali per ridurre la percentuale di disoccupazione e far credere alla collettività a
mezzo dei media, del buon andamento occupazionale,
contribuendo nel contempo a favorire e alimentare il
sorgere di nuove povertà.
Nuove povertà prodotte da gare d’appalto, indette
dal comune, al massimo ribasso; al limite della legalità che si ripercuotono sulle condizioni economiche e
di sicurezza sui luoghi di lavoro a danno e rischio dei
lavoratori. Gare d’appalto, in particolare, rivolte a servizi alla persona e servizi vari nelle case di riposo del
comune che vedono la partecipazione di associazione
temporanea d’impresa (A.T.I.), sigla che rappresenta
la costituzione di più cooperative sociali e ognuna
offre un servizio diverso. Aggiudicata la gara, i lavoratori, impegnati nei servizi vari, sono costretti (per
raggiungere il monte ore) a dovere svolgere diverse
mansioni lavorative: aiuto-cuoco/a, pulizie, lavanderia, manutenzione, etc.,con turni di lavoro stressanti:
altrimenti si resta a casa. Capitolati d’appalto non
rispettati e manipolati dalle stesse cooperative sociali.
Inosservanze, tollerate da chi dovrebbe controllare i
servizi (referenti comunali) tutelare e fare rispettare
i diritti degli anziani accolti nelle case di riposo. Inadempienze che prevedono sanzioni pecuniarie; risolu-
il tuono q 7
zione e revoca dell’appalto, in caso di recidività.
Minimi contrattuali non rispettati, che corrispondono dalle 6,65 euro/h lordi, per servizi vari a
7,96 euro/h lordi a personale con qualifica professionale di operatore socio-sanitario.
A questo proposito si è discusso nel convegno
organizzato da Lega Coop Sociali, a Villa Manin,
venerdì 18 c.m., argomenti trattati: le clausule
sociali negli appalti pubblici; continuità occupazionale dei lavoratori; obbligo di applicazione del
CCNL specifici; inserimento di persone svantaggiate. “obbligo di applicazione del C.C.N.L. Specifici!” Bisognava indire un convegno per rispettare i
termini contrattuali? Ritornando sulle specificità e
competenze lavorative, i lavoratori addetti all’assistenza alla persona, nelle case di riposo, operano a
fianco ad altri lavoratori, con qualifica e livello professionale equipolente, talvolta superiore, e svolgono le stesse mansioni con identiche metodologie,
percependo uno stipendio nettamente inferiore.
Situazioni e condizioni di lavoro discriminanti,
deprimenti e che umiliano la dignità del lavoratore.
Eppure! Il Consigliere Comunale di Rifondazione
Comunista, Marino Andolin, annunciava, a mezzo
il quotidiano locale “l’evento epocale... l’accettazione del suo emendamento che impone di equiparare gli stipendi dei lavoratori delle coperative
a quelli dei dipendenti comunali di pari qualifica
sia un evento epocale”. Finora abbiamo assistito
allo sfruttamento di centinaia di lavoratori, ridotti
a dover accettare stipendi indecorosi, ora questa
nuova forma di schiavitù è superata...”
Questo succedeva il 20/02/2008. Nel frattempo
nessun “evento epocale” è sopraggiunto ad equiparare gli stipendi dei lavoratori delle cooperative
sociali e lo sfruttamento e la forma di schiavitù continua a persistere. SergioVicini
* * *
Grazie per le informazioni e riflessioni su un
problema sociale così concretamente drammatico. Restiamo ovviamente a disposizione anche
su questo.
WWF: novità
positive e altre pericolose
Ci sono, in materia di ambiente, alcune novità
positive nel disegno di legge n. 120 chiamato “manutenzione” (che modifica ed aggiorna diverse leggi
regionali), ma vi sono anche alcune modifiche pericolose. Lo rileva il WWF, nel documento presento
lunedì scorso nel corso di un’audizione sul ddlr 120
presso la IV Commissione del Consiglio regionale.
L’associazione ambientalista sottolinea in particolare le modifiche alla legge 43 del 1990 sulla VIA
(valutazione di impatto ambientale), che semplificano
alcuni passaggi e ampliano i termini per la partecipazione del pubblico: si tratta di variazioni positive,
ma imposte dalla necessità di adeguarsi al “codice
dell’ambiente” statale (decreto legislativo n. 152 del
2006).
Critico invece il WWF sulla trasformazione da
obbligo a semplice facoltà, per la Regione, di sentire il parere dei Comuni, prima di esprimersi sui
progetti sottoposti a VIA statale. Trattandosi di
progetti di grande rilevanza (centrali elettriche,
linee ad alta tensione, linee ferroviarie, autostrade,
rigassificatori, ecc.) ed è quindi bene che rimanga
l’obbligo previsto all’attuale legge, la quale impone
anche che i Comuni si esprimano con delibere dei
Consigli comunali: la modifica proposta nel “manutenzione” consentirebbe invece che i pareri siano
L
8 q il tuono
Sabato, 17 luglio 2010
ETTERE E SEGNALAZIONI
espressi con una nota del sindaco o di un semplice
funzionario.
(analisi critiche del nostro vivere oggi), tra l’imbarazzo
delle istituzioni e dei media locali.
Il WWF chiede poi che anche per le valutazioni di
incidenza sia prevista, come per le VIA, la partecipazione del pubblico (annuncio e pubblicazione dei
progetti sul sito web della Regione, presentazione di
osservazioni) e che sia eliminata la figura dell’assessore regionale all’ambiente quale presidente della
Commissione tecnico-consultiva VIA: si tratta infatti
di un organismo con funzioni prettamente tecniche,
che esprime pareri obbligatori sui progetti soggetti
alla VIA regionale, e non c’è quindi ragione perché sia
presieduto da un politico.
Sono e siamo contro la “legge bavaglio” voluta dal
tiranno di Arcore, come tutte le altre leggi ad personam,
ma l’informazione ha anche altri gravi problemi.
Netta la contrarietà dell’associazione ambientalista
alla delega delle funzioni in materia di AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) dalla Regione alle
Province: queste ultime non hanno dato certo buona
prova nella gestione delle competenze ambientali che
già hanno – ad es. sui rifiuti, le autorizzazioni agli scarichi nelle acque, ecc. – e non è il caso di dargliene
di nuove. Meglio sarebbe, semmai, che la Regione si
attrezzasse per gestire al meglio l’AIA, dato che finora
il bilancio non è certo positivo, come la vicenda della
Ferriera di Servola dimostra ad abundantiam.
Il WWF contesta poi le modifiche alla legge sulle
attività estrattive, poiché si prevede di introdurre un
ulteriore livello di pianificazione (i Piani Regionali di
Attuazione) a valle del PRAE (Piano Regionale delle
Attività Estrattive), il quale – atteso da alcuni decenni
- verrebbe così svuotato di significato, perché non
conterrebbe più l’individuazione delle aree destinate
alle attività di cava, rinviata ai successivi PRA. Una
scelta che continuerà a lasciare i Comuni, di fatto, soli
e disarmati nei confronti dei cavatori.
L’associazione contesta infine le deroghe previste
per l’aumento delle aree edificabili nelle aree protette
(parchi e riserve naturali): una scelta in contrasto
evidente – si sottolinea – con l’impegno per la tutela
della natura (oltre tutto proprio nel 2010, dichiarato
dall’ONU “anno mondiale della biodiversità”) e che
prosegue sulla linea del progressivo smantellamento
delle aree protette, avviata con il drastico taglio dei
finanziamenti operato dalla Finanziaria regionale
2010.
Il WWF auspica che il rinvio della discussione sul
ddlr “manutenzione” (inizialmente prevista entro
luglio e poi rinviata all’autunno), possa servire a
rivedere le norme nocive per l’ambiente e confida
nell’accoglimento delle proprie proposte da parte del
Consiglio.
VWWF Italia - sezione regionale
Friuli Venezia Giulia - Udine
L’Italia è al 35° posto nel mondo per la libertà di
stampa, soprattutto per il conflitto di interessi delle proprietà.
I media (giornali, radio, televisioni, internet) formano
l’opinione pubblica, e i media sono condizionati dalla
politica, dall’economia e finanza, ampiamente finanziati
con denaro pubblico, vivono di pubblicità.
Perciò i lettori-fruitori devono avere un rapporto
critico con i media, verificare i messaggi (notizie o
redazionali? notizie o veline?) per non essere passivi
consumatori di informazioni.
Interagire, perchè tutti possiamo essere giornalisti.
Come “Il pane e le rose” siamo intervenuti con il progetto “Informazione e democrazia”, realizzando una
pubblicazione, “La notizia”, antologia di articoli magistrali e il testo della nostra Costituzione repubblicana
nata dalla Resistenza, testo base di “Religione civile”
(Jean Jacques Rousseau, Carlo Tullio Altan), per l’educazione civica di tutti i cittadini.
Abbiamo promosso anche un “Osservatorio critico sui
media” con volontari e leghe consumatori, scarse adesioni di giornalisti, curiosità dei numerosi precari, e dei
fruitori responsabili.
I giornalisti, pochi con la schiena dritta, devono avere
come alleati i lettori per riflettere.
Sulla libertà di stampa (art. 21 della Costituzione) i
giornali ormai non espongono più i fatti, ma raccontano
“storie”, anzi sempre le stesse, con il fenomeno delle
“marchette”.
Perciò si pensi di istituire un “difensore dei lettori”,
figura da tempo introdotta con successo in grandi giornali di altri Paesi.
Nella pubblicazione “La notizia” Fabiana Martini,
ancora direttore del settimanale “Vita Nuova” scriveva:
“L’informazione come strumento di democrazia, e non
come possibile fonte di esclusione: non sei sulla stampa,
dunque non esisti, non decidi. Non come strumento
di produzione del consenso, come mezzo attraverso il
quale difendere l’interesse di una parte, di un gruppo di
potere”.
Insomma ai giornalisti non si chiede di fare informazione, ma di riciclare notizie-merce spettacolo, perché
l’obiettivo dei media è la pubblicità.
Auguro alla proprietà del settimanale “Il tuono” e alla
direzione di resistere e di contare sui lettori.
Edoardo Kanzian
* * *
* * *
Grazie per gli apprezzamenti.
Ringraziamo per le informazioni. Occorre, come, sempre vigilare.
Complimenti, spero non cambierete mai lo spirito
con cui state uscendo in edicola, diversi dall’ “egemonia
da zerbino” con cui i media locali credono di fare informazione.
Grazie anche per la pagina del periodo più bello della
nostra amata Trieste, il periodo Austriaco. Braaaaavi !
Ps: ma è vero quello che scrive un cittadino sul blog
del sindaco ( che ho postato in altro blog ):
https://www.blogger.com/comment.g?
* * *
Grazie, ma non lo sappiamo perché il blog non si apre.
Informazione e democrazia
Vivi complimenti, non rituali, al vostro interessante
settimanale, per l’impostazione giornalistica onesta.
Notizie dai rioni, inchieste, cultura, assenza del triste
teatrino della politica spettacolo-affarismo, apertura ai
lettori.
Vi scrivo come cittadino curioso, giornalista-pubblicista dal 1972, portavoce dell’Associazione di Promozione Sociale “Il pane e le rose”, con la quale dal ‘92 ho
promosso più di 800 incontri di volontariato culturale
Kennst du das Land wo die Zitronen Blühen, conosci
la terra dove fioriscono i limoni? - chiedeva Goethe. Ma
era evidentemente un altro Paese.
Nuova raccolta firme
per Piazza Oberdan
Al Sig Sindaco, Al Sig. Prefetto, Al Sig. Questore.
Considerato l’esito negativo della precedente istanza,
presentata con oltre 1200 firme di residenti;
Visto che la situazione in P.zza Oberdan degenera quotidianamente nonostante l’indignazione generale e le proteste di tutta la gente che frequenta la zona;
Ritenuto che oramai insopportabili sono i continui
episodi di furti, di ubriachezza, di insudiciamento, di soddisfacimento di bisogni corporali, di consumo e spaccio
di droga, di minacce e di aggressioni verbali in stato di
ebrezza con rischi persino per l’incolumità dei passanti;
Visto che la situazione si protrae oramai da più di 5 anni
senza alcun intervento risolutivo delle autorità cittadine;
I sottoscritti firmatari con animo amareggiato e risoluto, fortemente richiedono, al limite della pazienza, che
venga affrontato opportunamente il problema e risolto in
via definitiva senza ulteriori indugi e tentennamenti in
modo da restituire a tutti gli abitanti di questa parte della città quella sicurezza del vivere civile, alla quale hanno
diritto.
Per firmare rivolgiti alla cassa del Supermercato SMA
* * *
Il disagio è grave e comprensibile, ma crediamo possa essere affrontato piuttosto con interventi adeguati di
tipo sociale che non con quelli di polizia che si sono dimostrati inutili e forse anche controproducenti.
Se poi le nostre autorità ne siano capaci, è altra questione.
Egemonia da zerbino
MFKer
scuola privata, sempre cattolica, in nome della libertà (anche se i comunisti dicono che un quarto del patrimonio
immobiliare della capitale sia di proprietà del Vaticano).
E tagliare la ricerca, la cultura, la scuola pubblica, covo
di comunisti. Dimenticavo: la parata del 2 giugno, tanto
gradita al ministro Maroni, con le frecce tricolori con le
loro spettacolari giravolte nel cielo azzurro, modesta in
effetti, ma scenograficamente esaltante, 2 miliardi soli.
Ma anche questi vanno messi nelle uscite, ma sono soldi
ben spesi. Anche se i poveracci devono conseguentente
tirare un pò la cinghia...ma chi se ne frega, tanto stanno
sempre zitti... E ci sono impegni morali per galantuomini
come quel Lucio Stanca, che non potrebbe dirigere l’Expo
2015, in quanto parlamentare, ma basta fare un giochetto
di prestigio e voilà diventa Ente Fiera...: 450 mila euro +
gli emolumenti da parlamentare. Un’occasione.
Infine ripianare i bilanci dei Comuni come Catania
(150 milioni) che hanno sindaci amici del Presidente....
Gli evasori? hiiii, in fondo la pressione fiscale è troppo pesante e ci si deve arrangiare,via!
A proposito: la sicurezza nei luoghi di lavoro costa
troppo, bisogna tagliare, tagliare... anche se qualche incidente può succedere, via...basta esonerare, con un comma
apposito, dall’applicare certi articoli del decreto 81/2008
(il T.U. che sostituisce la vecchia legge 626/1994) e finalmente si risparmia! Ma che fatica!
Claudio Cossu
* * *
il
tuono
Editore: Daniele Pertot
Cultura o cacciabombardieri?
Io non capisco proprio queste toghe rosse, che vogliono
scioperare per un misero 20% in meno negli emolumenti,
proprio loro che perseguitano il nostro Silvio, e non lo lasciano lavorare tranquillamente per tutti noi,per il nostro
bene e non comprendo poi quei comunisti dei sindacati che
istigano il pubblico impiego a forme di lotta ormai superate!
Cosa si vuole di più dal governo B.: abbiamo i più bei cacciabombadieri d’Europa, gli F-35 (sono 131 appena acquistati, fiammanti) e nuovi di zecca, i 121 caccia Eurofighter e i
100 elicotteri NH90, per una modica spesa di 29 miliardi,
l’ammontare circa della manovra(soli 5 in più). Da considerare, inoltre, che bisogna sostenere la Santa Madre Chiesa
che illumina l’operato del governo e indica il nostro cammino, con qualche regalia consistente e dare sostegno alla
34132 Trieste - Via Fabio Filzi 9
Tel.+39 040.771103 - Fax +39 040.3725881
Mailbox: [email protected] - Web: www.iltuono.it
Direttore responsabile: Paolo G.Parovel
Claudia Bolboceanu, Alessia Dagri, Antonio Farinelli, Nuria Kanzian,
Anna Keber, Massimo Laudani, Denis Locoselli, Giorgio Marchesi,
Giulia Massolino, Nicola Napoli, Sonia Ravanello
Pubblicità: Il Tuono
34132 Trieste - Via Fabio Filzi 9
Grafica e impaginazione in proprio
Tipografia: Edigraf Trieste - Via dei Montecchi 6
Distribuzione: Litoranea Editoriale S.r.l.
Monfalcone (Gorizia) - Via Bagni Nuova
Autorizzazione Tribunale di Trieste 1169 del 18 marzo 2008
Questo numero e stato chiuso per la stampa il 16 luglio 2010
Diritti riservati
GLI ARRETRATI SONO DISPONIBILI IN REDAZIONE
ed in rete su: www.iltuono.it
Sabato, 17 luglio 2010
il tuono q 9
PROBLEMI DELLA CITTÀ
Il COMITATO PERMANENTE VIGILANZA DI MONTE RADIO TRIESTE denuncia una situazione difficile
Problema antenne a Monte Radio
Antonio Farinelli: «C’è da augurarsi una ferma presa di posizione di tutta la classe politica»
Se un qualunque cittadino passeggiando lungo le
rive durante le piogge estive o invernali venisse colto
dalla curiosità di sporgere la testa fuori dall’ombrello e guardare in alto, verso Monte Radio, dirimpettaio
delle rive, osserverebbe uno strano scenario, originale
ma pericoloso. Infatti il colle citato, ricco di ben dieci
antenne/tralicci alti oltre 50 metri, durante i temporali sembra che si accenda, scintilla come fosse un albero di natale, ciò per merito dei fulmini naturali che
imperversano in tale
area.
Le ben dieci antenne, otto ex proprietà
dell’ex Ministero Poste, oggi di proprietà
Telecom e due di proprietà della RAI, gigantesche, oltre 100
metri d’altezza, sono
tutte completamente
disattivate, spente,
inutilizzate.
Erette
tanto in alto divengono golosa esca per
i fulmini.
Sino a quando le
ultime due (RAI) erano indispensabili per
la funzionalità per i servizi pubblici radio televisivi e le
altre otto (Ministero P.T.) per tenere i collegamenti via
radio con le navi che si trovavano dall’altra parte del
globo (radio costiere) pazienza, bisognava sacrificare
l’aspetto ambientale paesaggistico oltre che la salute
dei cittadini.Oggi la scienza ha dimostrato che le onde
elettromagnetiche emesse costantemente in passato
da tali antenne e per tanti anni sono dannose. In particolare lo confermano gli Americani e i Russi.
Ora, grazie alla galoppante tecnologia, da oltre dieci
anni tali enormi tralicci antenne, arrugginiti sono dimessi ma continuano a deturpare il paesaggio. L’aspetto peggiore non è quello, ciò che è inaccettabile è che
le stesse antenne, oggi dismesse, come già detto, siano
fortemente dannose perché quando piove, in qualsiasi
stagione, formano una sorte di griglia elettromagnetica
tra loro, attraendo fulmini in abbondanza. Aggiungesi
a ciò altri elementi negativi che favoriscono gravità per
i cittadini residenti in zona e le loro abitazioni. Infatti
i fulmini da anni danneggiano ogni genere di utensili
casalinghi, televisori, antenne, citofoni e telefoni, cancelli elettrici etc...
Quando tali antenne erano attive, tutto ciò non succedeva perché ogni due-tre anni si procedeva a cambiare la treccia di rame da 100 millimetri sistemata
sotto ogni antenna in un apposito pozzetto. Pozzetti
nei quali il fulmine che colpiva il traliccio scaricava la
sua potenza magnetica attratto da tale treccia di rame
morbido che ovviamente dopo un certo numero di fulmini si sbriciolava e puntualmente veniva sostituita.
Ciò valeva sia per le antenne dell’ex Ministero P.T, di
cui ero impegnato all’Ufficio Economato della Direzione Provinciale a cui spettava il compito della gestione
economica delle antenne, sia delle due gigantesche antenne RAI.
Oggi, non essendoci più la manutenzione dei pozzetti (ciò dura ormai da 10 anni) i fulmini, costanti e
potenti serpeggiano violentemente tra una antenna e
l’altra e tra le case che le circondano, poi infieriscono
sui boschi che circondano tale area.
Rimozione e assicurazioni
I primi che dovrebbero pretendere la eliminazione
di tali antenne sono le assicurazioni. Infatti, non passa
anno che a seguito delle assidue cadute di fulmini decine e decine di residenti della zona denunciano notevoli
danni da fulmine. In pochi secondi disastri notevoli.
Lo scrivente, come tanti altri, negli ultimi dieci anni
per ben tre volte ha dovuto cambiare televisore e antenna, telefono, forno elettrico, ed altro. La notte tra il
13 e 14 del luglio scorso si è verificata la solita strage di
apparecchiature mediante i soliti fulmini. L’assicurazione ha rimborsato nuovamente quasi il tutto... ma a
nulla servirebbero i risarcimenti se un fulmine dovesse
colpire qualche persona.
Va detto alto e forte che in tale campo esistono tante
leggi e regolamenti, vecchie e nuove, tutte mai applicate. Leggi che obbligano i gestori dei servizi, radioelettrici, televisivi, telefonici al rispetto della salvaguardia
della salute dei cittadini e del rispetto paesaggistico.
Questi due vitali elementi di legge, vengono sempre
richiamati in tutte le leggi emanate per tali settori a
partire dalla più che nota legge n. 223 dell’agosto 1990
(legge Mammì), poi la 323/93, la 422/93, la 249/97.
Quest’ultima, tra l’altro istituisce l’Autorità di vigilanza sul settore delle comunicazioni
la quale autorità,
a sua volta, concede notevoli poteri di vigilanza
alle regioni. Sulla scorta di una
tanto la nostra
regione l’11 aprile 2001 ha varato
una legge che da
pieni poteri di
vigilanza al Corecom sulla funzionalità dei servizi, sulla salute
pubblica e sulla
salvaguardia paesaggistica, poi ancora sui diritti di superficie e sulle
dismissioni di strumenti per le comunicazioni.
Cosa dice la legge
In questo caso la legge è chiarissima: quando subentra un nuovo soggetto gestore ed attrezza l’area stessa
con nuovi strumenti, il precedente gestore ha l’obbligo
di demolire ed asportare le proprie attrezzature esistenti, avendo cessato l’attività.
Ora, a seguito della trasformazione del Ministero
Telecomunicazioni in Ente Pubblico prima (1994/95),
in Poste Italiane S.P.A. Poi, tutta la struttura è stata
venduta alla Telecom la quale ha installato per i suoi
servizi solamente una grossa parabola poggiata a terra. Tutte le otto antenne da 50 metri del fu servizio
radio costiera del fu Ministero P.T sono rimaste disattivate, quindi inutili ma pericolose, come detto, per la
loro capacità di attrarre i fulmini con tutto quello che
ne consegue.
Il Comitato di Vigilanza - Corecom - non si deve mai
aver posto il quesito di verificare lo stato delle cose,
pur avendone l’obbligo per legge. Tali antenne avrebbero dovuto essere demolite nel 1995, tuttavia nel
2008 troneggiano ancora fortemente dannose.
Ad un tanto va ad aggiungersi un’ulteriore aspetto
drammatico, a 200 metri in linea d’aria c’è l’altra ex
stazione radio costiera dell’ex Ministero delle Poste.
Stesse condizioni, stato di totale abbandono e quattro
antenne in disuso più una ragnatela di fili tra una antenna e l’altra. Il tutto cessato contemporaneamente
con la chiusura delle apparecchiature di Monte Radio,
vale a dire nel 1995/96.
Salvaguardia del paesaggio
Ora, il sindaco, la Regione, la Provincia da anni
avrebbero dovuto intervenire quanto meno a salvaguardia dell’aspetto paesaggistico. Tali enormi tralicci
inutilizzati deturpano il paesaggio di una Trieste candidata a città turistica. Si pensi poi ancora che a 50
metri in linea d’aria dalle antenne di Monte Radio ed
a 150 metri, sempre in linea d’aria ci sono quelle sopra
citate di Conconello e nel bel di questi due giganti “attirafulmini” passa la linea ferroviaria rimessa a nuovo
con i suoi luccicanti fili di alta tensione. Linea ferroviaria che collega stazione centrale e stazione di Campo
Marzio ad Opicina/Sesana che prosegue a sinistra per
Monfalcone a destra per Lubiana e che in prospettiva
dovrà passare la futura metropolitana locale.
Uno solo dei tanti fulmini che cadono costantemente potrebbe serpeggiare tra tanta potenzialità di attrazione e sarebbero disastri incalcolabili, in termini economici e forse di vite umane ..
Stessa cosa vale per le due gigantesche antenne RAI
collocate ad un centinaio di metri più a valle delle 8 ex
Ministero P.T. giacenti ed inutilizzate in un’area enorme, il tutto allo stato di abbandono, compreso il grosso
immobile dove era allocato l’alloggio del custode che
ovviamente pure esso e dimesso e ricoperto di erbacce.
Ora, posto l’argomento sotto gli occhi dell’opinione
pubblica c’è da augurarsi una ferma presa di posizione
di tutta la classe politica, senza distinguere tra maggioranza o opposizione. C’è d’augurarsi che alzino la voce
onde sapere perché chi aveva l’obbligo di intervenire
non è intervenuto in tanti anni onde eliminare brutture dimesse a salvaguardia dell’incolumità dei cittadini.
Antonio Farinelli – Coordinatore del Comitato
protesta contro la virtuale distruzione del paesino di Banne e dei suoi equilibri plurisecolari
Gli abitanti di Banne non mollano
La VI commissione del Consiglio
comunale prosegue con le sedute
secretate. Su richiesta del consigliere Furlanic e dell’opposizione
ha programmato nel corso della seduta di sabato anche un sopralluogo presso il Villaggio del Fanciullo
ad Opicina per rendersi conto dal
vivo della zona
C prevista nella
Variante 118 ed a
Banne per la contestatissima zona
strategica
O1
della ex caserma
Monte Cimone.
Già alle 10:00
si è raccolta una
piccola folla di
paesani, che hanno appeso sulla
recinzione della
caserma dei striscioni di protesta.
Dopo una lunga
attesa, poco prima di mezzogiorno
finalmente i membri della Commissione sono arrivati.
Un rappresentante degli abitanti
ha consegnato al Presidente della
Commissione Roberto Sasco un li-
bro dall’eloquente titolo La colata.
Dopo l’esposizione dell’argomento
del sopralluogo da parte del Presidente sono intervenuti i Consiglieri
Furlanic, Ukmar, Omero, il Presidente della II Circoscrizione Milkovic e numerosi abitanti del paese.
Tutti hanno espresso la loro con-
trarietà alla destinazione residenziale dell’area dell’ex caserma, che
comporterebbe la virtuale distruzione del tranquillo paesino carsico di
Banne e dei suoi equilibri plurisecolari con la costruzione di un nuovo
borgo di oltre mille abitanti.
Medesima contrarietà alla nuova strada prevista, che andrebbe a
tagliare a metà decine di terreni di
proprietà dei residenti. Gli uffici tecnici del Comune hanno completamente ignorato nel loro parere le osservazioni della Provincia di Trieste
nelle quali è stata
fatta richiesta di
inserire nella Variante 118 una serie di rotatorie sulle S.P. 1 e 35, tra le
quali anche quella
di Banne, da costruire sull’incrocio della strada
esistente, perfettamente sufficiente a
smaltire anche un
volume di traffico
maggiore.
Hanno partecipato alla pacifica
manifestazione anche i rappresentanti delle associazioni ambientaliste Italia nostra, Legambiente e
WWF, nonchè dell’Associazione per
la difesa di Opicina.
C.S.
10 q il tuono
DIRITTI DEI CITTADINI
Sabato, 17 luglio 2010
WWF, Legambiente, Italia Nostra e il club Triestebella e le osservazioni al comune per la VAS
I dubbi sul Piano Regolatore
«Assurdo che si tenti di scartare a priori un gran numero di osservazioni migliorative»
Il rapporto ambientale che accompagna il nuovo Piano Regolatore del Comune di Trieste, redatto su incarico del comune stesso, conferma che la procedura VAS
(Valutazione Ambientale Strategica) sul piano non è stata applicata correttamente.
Estremamente allarmante si dichiarano WWF, Legambiente, Italia Nostra e il club Triestebella che hanno presentato al Comune dettagliate osservazioni per la VAS.
Rifacendosi alla normativa vigente, il Rapporto dichiara che la VAS “si colloca nella fase iniziale del processo decisionale” e che “è un giudizio amministrativo
che accompagna dal principio la nascita di un piano/
programma, introducendo la possibilità di confronti anticipati nella fase di impostazioni delle scelte”.
Proprio ciò che
non è avvenuto,
malgrado le richieste di ambientalisti e comitati.
Il rapporto rileva anche l’incoerenza tra alcuni
obiettivi del piano
- salvaguardia del
territorio carsico
e del patrimonio
architettonico storico urbano - e alcune previsioni dello stesso come la zona turistica di Padriciano, le grandi volumetrie previste sulle rive e varie
infrastrutture. Previsioni contenute nel piano adottato!
Il Rapporto Ambientale è carente anche per quanto
riguarda gli aspetti analitici e descrittivi del paesaggio.
Non è in grado di giustificare le scelte sotto il profilo paesaggistico e vari aspetti storici, infatti la variante contiene incongruenze nella zona relativa aree ed edifici di
valore storico-architettonici.
Sconcertanti secondo gli ambientalisti, i criteri adottati per valutare le osservazioni e le opposizioni presentate sul piano.
Risulta infatti, appreso da alcuni consiglieri comunali, che la maggior parte delle osservazioni, che chiedono
modifiche migliorative de piano, hanno ricevuto parere
negativo dagli uffici comunali.
Questo perché tali osservazioni “inciderebbero su
proprietà di terzi che non hanno più modo di opporsi”.
È questo infatti
il caso della gran
La secretazione del piano parte delle ose della discussione su di
servazioni degli
esso, appare funzionale
ambientalisti,
che
chiedono
a favorire le peggiori
l’eliminazione
operazioni clientelari
delle 18 nuove
zone C di espansione residenziale della zona turistica di Padriciano (al
centro di un’indagine della magistratura), modifiche sostanziali anche per le zone 01 miste strategiche (Banne,
Burlo etc), nonché l’eliminazione dell’art. 11 delle norme
di attuazione del piano.
«È assurdo - sottolineano gli ambientalisti- che si tenti di scartare a priori un gran numero di osservazioni migliorative del piano con una motivazione inconsistente.
Il TAR Friuli Venezia Giulia dimostra che è legittimo
introdurre modifiche, anche su proprietà di terzi, accogliendo osservazioni».
Se cosi non fosse verrebbero meno il senso stesso delle osservazioni, perché diventerebbe inutile farle, salvo
che sui terreni di proprietà della stessa persona che presenta l’osservazione.
Pareri negativi
Tutte le leggi urbanistiche però, dal 1941 in poi, hanno sempre ripetuto che chiunque può presentare osservazioni su un piano regolatore.
E tutto questo non basta. Risulta infatti che alcune osservazioni degli ambientalisti e non solo, hanno ricevuto
un parere negativo perché quello che contestavano del
nuovo piano “era già presente nel piano attualmente in
vigore”’.
Assurdo perché, proprio come hanno detto gli ambientalisti «un nuovo piano regolatore viene predisposto per modificare le previsioni di quello precedente.
Richiamarsi a quest’ultimo per negare la possibilità di
introdurre modifiche, fa a pugni con la logica più elementare».
Gli ambientalisti sono allarmati anche per la piega
assunta di recente dal dibattito politico sul piano. Si assiste ad una sorta di gara
da parte di diverse forze politiche, a introdurre
modifiche che aumentino
l’edificabilità su molti terreni privati.
La motivazione pare essere quella di soddisfare le
esigenze di piccoli proprietari penalizzati dal nuovo
piano. Va detto che
dire di si a tanti
“piccoli” interventi
può tradursi in un
grande impatto di cementificazione sul territorio.
Inoltre non c’è nessuna garanzia che, nella
foga della corsa all’accaparramento dei voti, accanto agli interventi “piccoli” ne sfugga anche
qualcuno di “grande”.
La secretazione del piano e della discussione
su di esso, appare funzionale proprio a favorire
le peggiori operazioni clientelari, concludono gli
ambientalisti: «Cosa possono temere i fautori
della secrezione, se non il controllo democratico dei cittadini? Il do ut des ed il “mercato delle vacche” sarebbe-
ro impossibili davanti a troppi occhi indiscreti».
Siccome trasparenza e partecipazione non contraddistinguono l’amministrazione, il nuovo piano regolatore viene messo a disposizione di tutti presso la sede
del WWF Trieste in via
Rittmeyer 6, dove può
essere consultato previo
appuntamento al numero
040.360551 o scrivendo a
[email protected]
Si tratta di un gesto di
trasparenza che cerca di
sopperire in qualche modo
all’inerzia del Comune. Il
piano è stato adottato dal
Consiglio comunale il 5
agosto 2009, da allora non
è stata presa alcuna iniziativa di divulgazione e spiegazione sui contenuti, rivolta
ai cittadini. Il WWF e altre associazioni, ma anche privati, hanno ripetutamente sollecitato il sindaco affinché
mettesse a disposizione di tutti gli elaborati del piano e
organizzasse incontri pubblici per illustrarne i contenuti
e raccogliere valutazione da parte dei cittadini.
Nonostante le 1.141 opposizioni, nessuna risposta
è arrivata dal Comune e il WWF dunque ha deciso di
provvedere alla divulgazione degli elaborati, ricordando
che per i Soci sarà disponibile un servizio di consulenza
per la stesura di osservazioni individuali.
Claudia Bolboceanu
Investire nell’energia fotovoltaica
La provincia di sole: mille impianti fotovoltaici senza alcun onere di spesa legata all’acquisto o all’installazione
Con il progetto La
provincia di sole, l’amministrazione provinciale mette a disposizione
della cittadinanza mille
impianti fotovoltaici senza alcun onere di spesa
legata all’acquisto o
all’installazione degli
stessi.
I cittadini che decideranno di installare
l’impianto sul tetto
della propria abitazione potranno utilizzare
l’energia prodotta per
le proprie esigenze.
La procedura prevede, in sintesi, le seguenti fasi:
- la Provincia di
Trieste, con specifico
bando in attuazione
dell’articolo 12 del vigente
Regolamento
Provinciale per la concessione di contributi a
privati, provvederà ad
individuare un elenco
di cittadini che saranno
i potenziali destinatari
dell’installazione, a titolo
completamente gratuito,
di impianti fotovoltaici di
potenza 3 kWp; il costo
delle spese amministrative di 220,00 euro sarà
coperto dal contributo
zione per l’installazione di
pannelli fotovoltaici e per
gli adempimenti tecnicoamministrativi correlati;
- il soggetto attuatore
procederà alla progettazione, acquisizione di ogni
autorizzazione necessaria,
realizzazione, installazione, interconnessione degli
impianti citati trovando
la propria remunerazione
nella riscossione dell’incentivo denominato conto energia (che i cittadini
utenti finali gli cederanno) per un periodo di 20
anni.
I cittadini che intendono aderire all’iniziativa
possono fare domanda
utilizzando il modello allegato al bando entro il 30
settembre 2010.
provinciale;
- per l’attuazione del
progetto la Provincia avvierà la ricerca del soggetto attuatore, con il quale
sottoscrivere una conven-
Le ditte che intendono
partecipare alla selezione
del soggetto attuatore tramite la convenzione citata
possono inoltrare la proposta, secondo le modalità
contenute nell’avviso, entro il 15 settembre 2010.
Per la scelta del soggetto saranno utilizzati i seguenti criteri di selezione:
- assolta affidabilità del
piano finanziario proposto;
- migliore tecnologia
dell’impianto in termini
di efficienza di conversione dell’energia solare in
energia elettrica;
- valutazione del ribasso proposto sull’importo a
carico dei cittadini utenti per la copertura delle
spese amministrative, per
le quali la Provincia di
Trieste erogherà a questi
ultimi il contributo massimo di 220,00 euro per
impianto;
- valutazione del minor
tempo di installazione
di tutti gli impianti a
partire dalla consegna
dell’elenco dei cittadini interessati, tempo
che comunque non
deve essere superiore
ai 36 mesi.
Le
informazioni
possono essere richieste all’Ufficio Relazioni con il Pubblico tel. 040.3798512
– 040.3798511 info@
provincia.trieste.
it e al Servizio Tutela Ambientale tel.
040.3798498
fax
040.3798511 ecologia@
provincia.trieste.it
Per maggiori informazione www.provincia.trieste.it
C.S.
Sabato, 17 luglio 2010
MEMORIA
il tuono q 11
1905: Trasporti Urbani a Trieste
12 q il tuono
PUBBLICITà
Sabato, 17 luglio 2010
TRIESTE che lavora
LO TROVATE DA:
- Rivendita tabacchi e giornali - via Diaz, 7 - Drogheria Sandro - Piazza Perugino
- Rivendita tabacchi e giornali via Flavia di Aquilinia 20/a - Aquilinia
- Ricevitoria, giornali, merceria - via dei Carpentieri 1/b - Muggia
TRIESTE che lavora
ONORANZE FUNEBRI
TRIESTE
Via Machiavelli, 17
Tel. 040.773077
Via della Zonta, 5
Tel. 040.773377
MUGGIA
Via C. Battisti, 10
Tel. 040.272272
ALABARDA
OPICINA
Strada per Vienna, 16/G
Tel. 040.2158318
AURISINA
Piazza S. Rocco, 104
Tel. 040.2024067
SAN DORLIGO DELLA VALLE
Bagnoli, 366
Tel. 040.8325057
800-702270
Servizio reperibilità
La professionalità abbinata alla massima
discrezione e cortesia nell’organizzazione
di ogni tipo e classe di funerale.
Sabato, 17 luglio 2010
il tuono q 13
VOLONTARIATO
L’associazione è in assoluto la prima onlus privata di fuoristrada a promuovere tale iniziativa
Missione umanitaria: l’associazione Nordest 4x4
diretta in Albania con vestiario, medicine e giocattoli
La carovana è composta da ventiquattro persone provenienti da varie regioni d’Italia
Partita nella giornata zione Venezia dove con
di ieri la missione uma- i propri fuoristrada si è
nitaria in Albania che imbarcata sul traghetto
vede impegnata l’asso- della Minoan Agencies.
ciazione sportiva dilet- L’arrivo è previsto attortantistica NordEst 4x4. no alle ore 12 di oggi al
Oltre che da triestini la porto di Igoumenitsa in
carovana è costituita Grecia, ma la missione
da soci provenienti da vera e propria inizierà
Udine, Venezia, Roma e nella giornata di domani
Reggio Emilia,
quando, dopo
per un totale
L’associazione l ’ a t t r a v e r s a di 24 persone
mento
del
è alla sua
che formano
confine albatredicesima
12 equipaggi.
nese, seguirà
missione
L’associal’incontro con
umanitaria
zione, che è
il Console Itain assoluto la
liano dr. Serprima onlus privata di gio Strozzi e le autorità
fuoristrada a promuo- del posto, che daranno
vere tale iniziativa, è alla il benvenuto ufficiasua tredicesima missio- le a tutti i partecipanti
ne umanitaria con pre- dell’associazione
per
cedenti in Croazia, Bo- questa prima missione
snia, Tunisia e Marocco. umanitaria in Albania
Dopo la partenza nel- targata NordEst 4x4
la mattinata di ieri da Trieste.
Trieste, la NordEst 4x4
Da questo punto iniha fatto tappa in dire- zierà l’itinerario: i mez-
Piazza Unità, i mezzi della missione umanitaria in Albania
Piazza Unità, taglio del nastro di partenza della missione umanitaria in Albania
zi affronteranno i primi
sterrati per raggiungere
l’area di Butrint, da qui
percorrendo la strada
di montagna di Delvine
la comitiva si porterà a
Gjirokaster, antica città
patrimonio dell’Unesco.
Dopo circa sei ore di off
road e salvo complicazioni di percorso, l’associazione sosterà a Berat,
considerata la più antica
città albanese.
Dopo il pernottamento, con partenza alle
prime ore della mattina, attraversando il parco nazionale Tomorr e
scendendo poi l’alveo del
fiume Tomorrices, percorso di vero scouting,
i fuoristrada raggiungeranno Gramsh, una delle
tappe della missione.
Nuova meta il giorno
dopo alle prime luci della mattina in direzione
della città delle 24 chiese, Voskopoje, percorso
di circa 50 km nel fiume
Piazza Unità, i mezzi della missione umanitaria in Albania
Gli aiuti dell’associazione nel mondo
Fin dalla sua
nascita nel 2001
il club triestino ha
riservato
ampio
spazio
all’interno
della propria attività
dedicandosi all’organizzazione delle
tante
spedizioni
umanitarie fin qui
portate a termine.
Dapprima
gli
sforzi del Nord Est
4×4 sono stati concentrati nei villaggi
della foresta transilvana in Romania
a quasi mille chilometri di distanza
da Trieste. I raid
Missione umanitaria in Marocco
Alle Porte dell’Est
Trieste – Romania della durata di una settimana
ha preso il via per quattro volte negli anni 2002,
2003, 2004 e 2006 trasportando sempre generi
umanitari, quali vestiario, medicinali, ed attrezzature mediche. Il materiali è sempre stato donato ai
più giovani e bisognosi che si incontravano lungo il
percorso in fuoristrada. Nel mese di settembre del
lungo e lento che metterà a dura prova piloti e
mezzi. Meta successiva
l’attraversamento della regione di Kolonje,
percorrendo il gruppo
montuoso del Kokojka e Fresherit fino alla
città di Permet dove la
comitiva pernotterà. Il
giorno dopo, ritornando
sulla via di Gjirokaster, i
gruppi saliranno sull’altipiano del monte Cajupi
dove consegneranno ai
pastori altro materiale.
L’itinerario proseguirà
lungo il canyon del fiume Zagorise per arrivare
al villaggio di Labova.
La giornata seguente
offrirà quale meta Saranda, attraverso un itinerario di circa 50 km
di piste pietrose fino al
raggiungimento dell’affascinante sorgente del
Blue Eye. Infine, a conclusione della missione umanitaria, i mezzi
percorreranno le valli di
Butrint per ritornare al
posto di frontiera.
Denis Locoselli
2006 da Trieste è partita una spedizione umanitaria
ancor più impegnativa verso il continente africano.
In Marocco, per la precisione, dove alcuni equipaggi
del club giuliano a bordo dei loro fuoristrada hanno
portato materiali donati lungo il viaggio ai bambini
dei villaggi africani. Si è sempre scelta la formula
del baratto nel donare i materiali, in modo così da
rispettare le tradizioni e le usanze locali.
A giugno 2007 è partita la missione umanitaria in Croazia ed a settembre in Tunisia. Anche in
queste occasioni sono stati consegnati vari generi
umanitari quali abbigliamento, materiale didattico
e giocattoli.
Missione umanitaria in Romania
Il Club 4x4
Il Club Nord Est 4×4
off road Trieste è un’associazione giunta al
suo nono anno di vita,
è iscritta sotto l’egida
della UISP (Unione
Sport per Tutti) e conta
al suo interno un centinaio di soci distribuiti
principalmente nella
provincia e nella città
di Trieste.
Il club organizza
e
promuove
attività legate al mondo
dell’off road in Italia
ed all’estero quali:
corsi di guida sicura,
raduni fuoristradistici,
il Trofeo Sociale 4×4,
e raids Umanitari che
ci hanno portato più
volte in terra Croata,
Rumena ed anche
in terra d’Africa con
l’edizione del 2006 in
Marocco, nel 2007 e
2009 in Tunisia.
Fin dal suo primo
giorno di attività il
sodalizio ha potuto
utilizzare un sito per
l’organizzazione
di
manifestazioni off road
Nazionali ed Internazionali, dalle gare
iscritte al Trofeo Alpe
Adria, alle prove di
abilità, ed infine ma
non da ultimo come
area test driver per
conto dei più rinomati
marchi presenti attualmente sul mercato del
fuoristrada.
L’area,
utilizzata
anche per la pratica
di guida sicura in fuoristrada prevista nei
corsi del club, ha dato
la possibilità a tutti i
principianti iscritti di
conoscere il proprio
mezzo e di acquisire
maggiore
sicurezza
nella guida
14 q il tuono
NATURA
Sabato, 17 luglio 2010
nasce dalla collaborazione di istituzioni per salvaguardare e conservare il patrimonio ambientale
Il parco tropicale di Miramare
Il progetto ha già salvato 40 ettari di foresta e garantito posti di lavoro continuativo a 80 indigeni.
si che il vecchio Giardino con cui vivono in una simbiosi emozionante.
delle farfalle si sia evoluto
nel Parco Tropicale che è Immersi tra cinguettii e colori
La parte più divertente per i bambini arriva sicuraoggi. I colibrì, provenienti dal Perù, Colombia e mente nella serra successiva. È un rincorrersi di cinEcuador, sono stati inter- guettii e colori. Diverse specie di pappagalli, quaglie
nati per effettuare delle sudamericane, fenicotteri rosa, tucani dai grandi becosservazioni e studi sulla chi colorati, tortorelle e cocorite variopinte cantano e
loro attività di impollina- volano liberi passandoti accanto. I più piccini hanno
zione unica al mondo e anche la possibilità di tenere un tenero pappagallo in
mano.
fase fondamentale
Ma il vero
in natura.
padrone di
L’uccellino è incasa è sifatti unico nel suo
curamente
genere:
grande
Oliver,
un
massimo 21 cengrandissimo
timetri, arriva fino
pappagallo
a 25 battiti d’ali al
brasiliano
secondo, e capace
dai
colori
di volare sia in
blu e giallo
avanti che indiedi 10 anni
tro. Questa sua
che, parlotspeciale tipologia
tando con la
di volo, lo costrinsua voce da
Meta immancabile del tour turistico di Trieste, è si- ge a nutrirsi ogni 20 minuti, tanto che il Parcartone anicuramente il famoso Castello di Miramare. Con il suo co necessita di quasi 300 banane a settimana
mato, saluta
panorama sul golfo e i giardini fioriti, il turista rimane per nutrirli. Ecco che all’interno delle gabbie
i suoi ospiti
vi è quindi una costante cura e
incantato, tornando indietro nelle epodandogli l’arosservazione delle bestiole. Con
che. Pochi purtroppo arrivano ad addenNon
è
uno
zoo
da
rivederci.
delle telecamere sono perennetrarsi all’interno dell’enorme parco che
visitare, ma un vero mente controllati, e all’interno
All’interno
circonda il Castello. Oltre al lago dei cidel percorso
gni, e alla possibilità di una sosta golosa
e proprio tuffo tra la viene ricreato il passare delle ore
sono presene gli agenti atmosferici.
al bar tra le aiuole fiorite e curate, a dinatura da vivere a
ti anche tarProseguendo
il
percorso,
gli
stanza di pochi gradini, si apre un mondiretto contatto.
tarughe, teuccelli che accoglieranno il tudo lontano e magico. Stiamo parlando
che di insetti,
rista saranno ora davvero più
del Parco Tropicale di Miramare.
pipistrelli
Abbandonata l’atmosfera asburgica, infatti, ci grandi: quattro passi tra due splendidi pavoni
africani.
si può ritrovare nel fantastico mondo della foresta dell’India, due gru africani dall’Uganda e un
La visita,
gigantesco pellicano femmina,
pluviale. All’interche dura una
non sono davvero situaziono delle Storiche
ni di tutti i giorni. Anche parlare con bella mezzora abbondante, ti fa dimenticare compleSerre del castello
un pappagallo che ti saluta dandoti il tamente dove sei, risucchiandoti in un mondo di cosono stati ricreati
lori e suoni.
benvenuto, è davvero divertente!
habitat e atmosfere
adatte per ospitare
Ma la vera esperienza arriva nella
È sicuramente un’esperienza divertentissima
simpatiche specie
seconda serra. Chiuse bene
ed educativa per i
animali d’oltre ocele tendine, per questioni di
bambini e rilassanOliver, un grandissimo
ano.
sicurezza, ci si ritroverà vete per gli adulti. Un
pappagallo brasiliano dai colori
È un progetto
ramente immersi all’interno
modo per ricordare
blu e giallo di 10 anni saluta i
che nasce dalla coldella foresta sudamericana!
il rispetto di un amsuoi ospiti dandogli l’arrivederci
laborazione di istiSopra le nostre teste piccoli e
biente che, sebbene
tuzioni scientifiche
coloratissimi colibrì si rincornon rientra nella
e umanitarie con
rono tra loro, e l’emozione è unica.
nostra vita quotidiana, rischiamo di distruggere inl’intento di salvaÈ un vero e proprio percorso inte- direttamente a causa di consumi poco responsabili.
guardare e conserrattivo, camLe Serre, aperte tutti
vare il patrimonio
m i n a n d o
i giorni dalle 10.00 fino
ambientale.
Con
lentamente
ad un’ora prima della
questo
progetto,
e parlando a
chiusura del parco, sono
il Parco Tropicale
bassa voce per
facilmente raggiungibili
ha già salvato 40
non spavenanche in treno (evitando
ettari di foresta e
tare gli uccelli
code, costosi parcheggi
garantito posti di
e
facendosi
ed inquinamento). Quelavoro continuatistrada tra le
sto permetterà in oltre
vo a 80 indigeni.
piante rampidi ricevere pure uno
Non è uno zoo
canti che risconto all’entrata, e di
da visitare, ma un
creano fedelpoter approfittare per
vero e proprio tuffo
mente il loro
veder da vicino la bellistra la natura da vivere a diretto contatto.
habitat.
sima stazione dei treni
Se si arriva nel periodo giudi Miramare, interaUn itinerario vero e proprio
sto, si può avere la fortuna di
mente in stile asburgico,
È un itinerario a quattro zone, dove ci ha accolto vedere anche qualche piccolo
che si trova a pochi passi
Vanessa Granja, una delle collaboratrici del parco, che appena nato e l’immaginaziodall’entrata del parco.
con la sua simpatia e professionalità ci ha guidati a ne non basta per descrivere
Per l’estate, in periodo
conoscere meglio
delle
specie una creatura che nasce da un
di vacanza e per i turisti
ovetto grande quanto una caanimali davvero
particolari.
in arrivo, è sicuramente
Il colibrì è
Nella
prima
serra,
sono ramella “tic-tac”.
una tappa unica e divercapace di
Nell’area successiva è ospipresenti diverse
specie di colitente da non poter pervolare sia in uccellino,
brì. Il minuscolo
è tata una vera e propria colodere. Per poter viaggiare
avanti che
in realtà il vero
grande prota- nia di Formiche Coltivatrici
in terre esotiche anche
indietro
gonista del parco.
Tutto infatti del Messico.
da casa, e per entrare
Queste, in continuo lavonasce dalla collaborazione tra
veramente in realtà fiail Ministero dell’Agricoltura peruviano e l’INRENA ro, si prodigano nello spobesche e avventurose
(Istituto Nazionale per le Risorse Naturali) che, attra- stamento di fogliame per la
senza aver bisogno di
verso una collaborazione, decide di affidare delle rare nutrizione del fungo, che soocchialini 3D.
specie di colibrì al Governo Italiano. Questo ha fatto pravvive da ben 25mila anni,
Sonia Ravanello
il tuono q 15
ANIMALI
Sabato, 17 luglio 2010
LA LAV CHIEDE INTERVENTO A CAPITANERIE DI PORTO E SINDACI
Animali vittime silenziose
sulle spiagge delle vacanze
Con il popolamento delle
spiagge per le vacanze non
è raro assistere a spiacevoli
episodi di maltrattamento
ai danni di granchi,
pesci, stelle e cavallucci marini, meduse e, più in generale, di tutta la fauna
marina da parte di
adulti e bambini.
Dal semplice prelievo degli animali
in questione dal
loro ambiente naturale per trasferirli nei secchielli
o sulla sabbia bollente, ad episodi ben più
gravi quali la mutilazione,
la menomazione degli arti,
se presenti, all’uccisione o
all’utilizzo come improbabili souvenir.
Per informare i bagnanti
che maltrattare ed uccidere gli animali (a qualunque
specie appartengano) è
non solo un atto ingiusto
e riprovevole ma anche
un reato penalmente perseguibile, l’Ufficio
legale della LAV ha
inviato una istanza
alle Capitanerie di
Porto e ai Sindaci
dei Comuni costieri.
«Chi
maltratta
un animale, ai sensi
dell’articolo 544 ter
del Codice penale,
rischia da tre mesi
a un anno di reclusione o la multa da
3000 a 15000 euro,
con aumento della metà
in caso di morte – commenta l’avvocato Carla
Campanaro,
dell’Ufficio
legale della LAV – tale articolo, come confermato
da recenti sentenze della
Corte di Cassazione, non
si riferisce alle sole lesioni
fisiche, ma è riconducibile
anche a sofferenze di carattere ambientale, comportamentale, etologico o
logistico, comunque capaci
di produrre sofferenza agli
animali in quanto esseri
senzienti».
«È facilmente intuibile come prelevare dal loro
habitat naturale animali
e riporli, anche temporaneamente, in secchielli
o simili, luoghi del tutto
sconosciuti agli animali
in questione ed inadeguati alle loro caratteristiche
etologiche, sia per gli stessi fonte di grande stress, e
causa di sofferenze, penalmente rilevanti» prosegue
l’avvocato Campanaro.
«Permettere tali atti,
soprattutto a soggetti in
età infantile o davanti ad
essi, non è solamente diseducativo ma compromette fortemente il rapporto
che i minori potrebbero
instaurare nella loro vita
con il mondo animale,
e più in generale con gli
altri essere umani – aggiunge Ilaria Marucelli,
responsabile Educazione
della LAV - trattare qualsiasi animale, anche il più
piccolo, come se fosse un
giocattolo o una cosa, non
considerando il fatto che
sia anch’esso un essere
senziente e quindi in grado
di provare dolore e sofferenza, non educa alla sensibilità ed al rispetto verso
gli altri».
C.S.
Sembra incredibile ma l’amministrazione comunale continua a tacere anche su questa delicata questione
Chiusura del Gilros: ulteriori grossi
disagi per i proprietari di cani ed i volontari
Con l’arrivo della stagione estiva si fanno sempre più
pressanti i disagi causati alla cittadinanza dal sequestro
cautelare della pensione per cani Gilros. La provincia di
Trieste si trova infatti provvista di una struttura adatta ad
accogliere i cani di proprietà.
Sono molteplici i motivi che inducono un proprietario a
portare il cane presso una pensione: dalla semplice vacanza a brevi trasferimenti per lavoro, dai problemi di salute
ai veri e propri ricoveri ospedalieri, dalla perdita della casa
a separazioni coniugali...
Sembra impossibile, ma nella Trieste zoofila capoluogo
di regione dove si contano circa 15.000 cani di proprietà
registrati presso l’anagrafe canina, non c’ è un posto dove
poter lasciare per alcuni giorni il proprio amico a 4 zampe.
La situazione è pesante anche perché nei comuni limitrofi non ci sono strutture capaci di far fronte alla grande
richiesta di ricovero che arriva da parte dei cittadini. Il Gilros ospitava talvolta anche cani rinunciati dai proprietari che non intendendo abbandonare l’animale definitivamente al canile, preferivano pagare la pensione in attesa di
trovare una nuova famiglia alla bestiola tramite volontari
dell’associazione il Capofonte.
Sembra incredibile ma l’amministrazione comunale no-
Ayman: trovato legato ad un cancello sotto il sole cocente senza nemmeno una ciotola d’acqua, è un cucciolotto dagli occhi languidi di taglia media esuberante e vivace
come tutti i cuccioli. Gode di ottima salute, è buono con i
bambini, i gatti e gli altri cani. È stato preso in affido temporaneo da una volontaria dell’associazione il Capofonte per evitare il suo trasferimento nel mega canile friulano
convenzionato con il comune di Trieste. Attende ora una
persona giovane con cui condividere le gioie della vita.
nostante le circa 10.000 firme consegnate nei primi di luglio, continua a tacere anche su questa delicata questione
che coinvolge un gran numero di elettori. Chissà se il furbetto di turno avrà il coraggio di ricandidarsi alle prossime
elezioni spacciandosi per un amico degli animali...allora ci
ricorderemo degli enormi disagi, delle difficoltà materiali e
di tutto quello che non è stato fatto nonostante le promesse ed i fondi erogati.
A causa delle ingenti spese sostenute per aiutare i cani
abbandonati l’associazione il Capofonte chiede l’aiuto dei
cittadini per poter continuare a svolgere l’attività: c/c postale n. 94147162 causale: cani
Per tutti gli appelli chiamare 040 571623 o scrivere a
[email protected]
Per vedere altri cani da adottare: www.ilcapofonte.it
Puffy: simpatico incrocio di pastore tedesco dal carattere socievole ed allegro, amava correre nei prati e giocare con la
sua inseparabile palla; lasciato senza cibo dai proprietari che
si erano assentati dal casolare di campagna per alcuni giorni,
Puffy ha provveduto a riempirsi lo stomaco con alcune gallinelle nel pollaio. Questo atto, per noi del tutto normale, determinato esclusivamente dalla fame, non è piaciuto ai proprietari
che l’hanno portato al canile dove si trova tutt’ora in attesa di
qualcuno disposto a dargli un po’ d’affetto e a giocare con lui.
Zen: la disperazione di questo meraviglioso animale traspare
dallo sguardo intenso e bonario. Dopo aver condiviso otto
anni con la sua amata proprietaria si è ritrovato da solo dietro le sbarre del canile, alla solitudine ed alla sofferenza per
il distacco della famiglia si è aggiunta l’angoscia terribile
dell’attesa. Come un detenuto rinchiuso senza sapere quale
sia la sua colpa, così il povero Zen si è ritrovato privato della libertà senza capire cosa fosse accaduto. Preso in affido
dall’associazione il Capofonte spera con la sua triste storia
di destare l’attenzione e di trovare una nuova famiglia e un
po’ di affetto. Per lui è possibile anche l’adozione a distanza.
Altea: stupendo e giovane esemplare di Dogo argentino
femmina di un anno e mezzo, sana, sterilizzata con microchip e vaccinazioni in regola. È un cane dal carattere forte
non compatibile con gatti, cagnolini o altre femmine, adatta soltanto a persone esperte e conoscitori della razza.
16 q il tuono
PUBBLICITà
Sabato, 17 luglio 2010
TRIESTE che lavora
Le musiche e i canti della tradizione e della storia di Trieste
1 - Pot-pourri
Andemo a Servola - La società dei celibi
Ti col mus, mi col tran - La marcia dei porchi
2 - Pot-pourri
De Trieste fin a Zara
Se le guardie no vol che cantemo
Le galine tute mate
3 - Pot-pourri
In zavate, capel de paia - Ciribiribin
La mula rossa Come la marcia ben
La banda la vien - Molighe ‘l fil, che ‘l svoli
4 - El tran de Opcina
5 - Teresa
6 - No go le ciave del porton
7 - Sangue triestin
8 - Pot-pourri
Ragazze pute - No go le ciave del porton
Sior Popel - Chi xe colpa del mio mal?
Gobo, sentite! Demoghèla - In mezo al mare - Essa
mi pare luna testa imbecile
Dove xe la mia Rosina?
Voio far la sessolota - Ciribiribin
La ga i cavei taiadi a la rotonda - Si, si, Trieste Comare, che bora - Viva San Giusto
9 - Viva Trieste - 10 - Trieste nova
11 - Blangèmose a la Colonia americana
12 - Per aspera ad astra - 13 - Alte Kameraden
14 - Inno austriaco
VOSE DE TRIESTE AUSTRIACA
Voci e suoni degli inizi del secolo
1 - Salata bionda e riza
2 - Canti delle limonere e delle sessolote
3 - Canti dei richiamati
4 - Canti dei marittimi
5 - Canti delle sessolote
6 - Canti dei braccianti
7 - Noi siamo i tre re
8 - Augurio di Francesco Giuseppe
al “Fondo austriaco per vedove
ed orfani di militari”
9 - Canti delle reclute
10 - Blangèmose a la “Colonia Americana”
11 - La Bora
12 - La mia mula
13 - Me devo maridar
14 - Canti dei pescatori
15 - De soto de la flaida
16 - La nuova Bora
17 - La pastorella
18 - Cambio della guardia
1 - Spaun-Marsch (Gustav Schmidt)
2 - Tegetthoff-Marsch (Anton Rosenkranz)
3 - Marine-Marsch (Emil Stole)
4 - Ein Hoch der Kriegsmarine! (Josef Peitler)
6 - Admiral Bourguignon-Marsch (Julius Fucik)
7 - Unter der Admiralsflagge-Marsch (Julius Fucik)
8 - Tegetthoff-Siegesmarsch (Heinrich Piringer)
9 - Novara-Marsch (Josef Rudolf Sawerthal)
10 - Sterneck-Marsch (Alois Rotter)
11 - Tegetthoff-Marsch (Kaspar Modelak)
12 - Admiral-Marsch (Emil Kalinka)
13 - Österreichischer Flottenvereins-Marsch
(Franz Jaksch)
14 - Lovčen-Marsch (Anton Mader)
COMPLESSO BANDISTICO
DELL’ORATORIO SALESIANO DI TRIESTE
Die Musikkapelle des Salesianer
Oratoriums (Triest)
1 - Ricordo di Trieste
2 - Habt Acht Marsch
3 - Inno - Marcia del Reggimento di Fanteria n. 97
4 - Wien bleibt Wien
5 - Souvenir di Trieste
6 - Mahoritsch Defillier Marsch
7 - Viva Trieste!
8 - Achilles
9 - La Bora
10 - Kober Marsch
11 - Die Neue Bora
12 - Banfield Marsch
13 - Bianca e rossa la nostra bandiera
Questi e tanti altri prodotti audiovisivi della storia e della tradizione triestina da:
RECORD - Via A. Diaz, 19 - Tel. 040.304.669
TRIESTE che lavora
Premiata
Pasticceria
Premiata Pasticceria
Nel pieno rispetto delle più antiche
tradizioni triestine
Trieste - Via A. Diaz, 11 - Tel. 040.301530 www.pasticceriapenso.com
La pasticceria nasce nel 1918 ad opera di Narciso Penso, pasticcere
formatosi a Klagenfurt e Vienna. Nel 1963 Italo Stoppar comincia a lavorare
per il signor Penso e con passione impara l’arte della pasticceria.
Nel 1973 ne diviene il titolare e successivamente passa il testimone ai figli Lorenzo
e Antonello, cresciuti nella bottega. Ricette, tradizioni e metodi di lavoro
sono gli stessi dal 1918.
L’attività è una tipica pasticceria mitteleuropea, specializzata in dolci tipici triestini
ed austriaci. Una famosa produzione della pasticceria Penso è la loro Sacher Torte
che ha ottenuto numerosi riconoscimenti dai maestri pasticceri viennesi.
Sabato, 17 luglio 2010
PUBBLICITà
il tuono q 17
TRIESTE che lavora
I bambini, incurvati per ore su una sedia tradizionale, fissa e quindi sbagliata, prima
o poi sentono il bisogno di stirarsi. Non solo per loro è fondamentale muoversi, ma
fa bene anche alla schiena. Infatti è proprio dai 6 ai 12 anni che la spina dorsale
assume la conformazione definitiva, e una posizione sbagliata a lungo può creare
conseguenze poi difficili da superare. è perciò importante che fin dai primi anni i
bambini usino una seduta ergonomica corretta. La seduta attiva Variable Balans®, ad esempio. Semplice, con la
base basculante, leggermente inclinata e con l’appoggio per le ginocchia. In poche parole, una seduta che asseconda i movimenti della schiena, proprio quando è più necessario. Così i bambini, invece di stancarsi, saranno
più ativi e liberi di muoversi in modo naturale. Prova una Variér, vedrai come cambia.
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I prodotti Variér sono
raccomandati dalle maggiori
associazioni chiropratiche e
fisioterapiche italiane.
18 q il tuono
CULTURA
Sabato, 17 luglio 2010
Déjà vu: la fantastica realtà di Swift
L’espressione francese “déjà vu” significa “già visto” ed è usata in neuropsichiatria per definire una particolare sensazione illusoria riscontrata principalmente in epilettici o isterici.
Con penna appuntita di recente, per capirci, ab- sudditi, i quali possono coe mano leggera Jonathan biamo preso a chiamare municare con le alte sfere
tramite messaggi appesi
Swift (1667-1745) dette “casta”.
alle stampe nel 1726 il suo
L’avventuroso medico a funicelle appositamente
Gulliver’s Travels. Osser- rimane senza parole quan- calate dai bordi dell’isola
vatore arguto per natura do compare a mezz’aria viaggiante. Nulla di più
e polemico per carattere l’isola circolare di Laputa lontano dalla partecipascrisse libri e libelli con che rivela contenere tutto zione alle necessità della
popolazione, metal’intento di fustigare
forica
lontananza
le cattive abitudini
espressa non solo da
del suo tempo, riun governo volante
dicolizzando protama ancor più dalle
gonisti, comprimari
singolari attitudini
e comparse della
dei suoi partecipansocietà inglese del
ti.
periodo detto “augusteo”. Il fantasioso I
Assorti nello stuviaggi di Gulliver,
dio di teorie astratte
ad uso di adulti smamatematiche e muliziati, passa, ancora
sicali
disprezzano
oggi, per un testo
quanto si discosti da
adatto a un pubblico
questo ristretto aminfantile, non si sa
bito; la concentraziose con intento edune è tale che anche
cativo o intimidatoper dialogare hanno
rio, soprattutto nelbisogno di servitori
la versione ridotta
che
interrompano
comprendente nani
momentaneamente
(Lilliput) e giganti Franz Borghese (1941-2005) - Funambolo
le loro perpetue me(Brobdingnag). L’alditazioni toccandoli
lusione a tangibili variazio- il gruppo dirigente del Pa- con una sorta di palloncini quantitative di grandez- ese di Balnibarbi, re in te- no. Il disastro sulla terraze (morali), si trasforma, sta. Peculiare la sua possi- ferma è totale. La capitale
nel terzo episodio, in espli- bilità di spostarsi in lungo Lagado ha case sbilenche
cito atto d’accusa alla clas- e in largo sopra il territorio perché la geometria applise governativa, quella che continentale dove vivono i cata non viene considera-
ta degna d’attenzione; gli
Il reparto di scienze po- partito di opposte fazioni
abiti sono malfatti a causa litiche riserva, al visitatore, per consentire lo scambio
della poca sensibilità dei curiose sorprese. Da una di opinioni e comprendere
sarti per le misure.
parte scienziati considerati meglio le ragioni dell’altro.
Nel bislacco Paese di
Un’istituzione
bene- folli in base alle proposte
merita sembra essere la di eleggere rappresentan- Balnibarbi non tutto però
Grande Accademia desti- ti in funzione della loro è da buttare: una piccola
nata a produrre le necessa- competenza, saggezza ed parte della popolazione sfirie innovazioni. Anche qui onestà, virtù necessarie dando il malcelato disprezperò stupidità fa rima con al buon andamento della zo degli “accademici” e
inservibilità dando il via a pubblica amministrazione; onnipresenti ostacoli buroprogetti quali estrarre rag- dall’altra, degni di mag- cratici segue solo buonsenso e risultagi solari dai
ti pratici. I
cetrioli, far
L’essere umano sarebbe felice se tutto l’ingegno
pur brillantornare cibo
che gli uomini pongono nel riparare le loro idiozie,
ti risultati
gli
escrelo impiegassero nel non farle. - G.B. Shaw
del loro lamenti, utilizvoro, terre
zare il ghiacrigogliose,
cio
come
polvere da sparo, edificare giore attenzione e credito, pascoli fiorenti, cospicui
case cominciando dal tet- vengono esaltati i metodi profitti e prosperità geneto, affidare a ciechi nati la per curare le storture esi- ralizzata non convincono,
mescolanza dei colori av- stenti. Un medico propo- anzi indispettiscono i tevalendosi di tatto e gusto, ne di pensare il corpo go- orici del benessere conservirsi di ragni al posto vernativo come un corpo cettuale, incessantemente
dei bachi da seta per fab- umano e quindi curarlo alla ricerca di cervellotici
bricare tele colorate, am- come tale. Il suo compito quanto costosi, nonché falmorbidire pezzi di marmo è assistere alle sedute par- limentari, esperimenti.
L’analisi umoristica per
al fine di farne puntaspil- lamentari per valutare le
li. Una pratica invenzione varie inettitudini, chiara fotografare una situazione
per apprendere la mate- manifestazione di altret- tragica, ma non seria, sugmatica, sicuramente gra- tanti disordini fisiologici: gerisce qualche affinità con
dita agli studenti, consiste biliosi, aggressivi, apatici, i tempi attuali tanto da far
nell’ingerire un’ostia su lunatici dovranno assume- dire, “l’ho già visto”. Chi
cui siano stati scritti pro- re, a seconda dei casi pur- dovesse leggere sui quoblema e soluzione. Inutile ganti, emetici, calmanti e tidiani cronache amminidire l’assenza assoluta di quant’altro possa servire a strative che gli riportano
qualsivoglia risultato, in- ridimensionare le anoma- alla mente le avventure bisuccesso che non scorag- lie. Più radicale l’opzione slacche di letture giovanili,
gia lo studioso teso capar- chirurgica che prevede di stia pur tranquillo non è
biamente a perseguire il scambiare la metà poste- una patologia neurologica!
Nicola Napoli
suo scopo.
riore del cervello dei capi-
Edizione 2010 del Premio Luchetta
Alfredo Macchi, Viviana Mazza, Roberto Carulli, Nina Lakhani, Armando Dadi e Dorothee Ollieric i vincitori
Mercoledì 21 luglio 2010, alle 21:30, in piazza Unità
d’Italia, ci terrà l’edizione 2010 della serata televisiva I
nostri angeli.
Nell’attesa dell’evento sono stati annunciati i vincitori
del Premio Luchetta 2010
PREMIO MARCO LUCHETTA Sezione TV per
i servizi giornalistici trasmessi su un’emittente
europea
ALFREDO MACCHI - Rete4
Per il servizio Piccoli Schiavi, andato in onda su Password, il mondo in casa, che dall’India ha inviato una
corrispondenza sui bambini abbandonati per strada o
impegnati come schiavi nelle fabbriche di riso o di mattoni.
PREMIO MARCO LUCHETTA Sezione quotidiani e periodiciper gli articoli pubblicati su
quotidiani e periodici nazionali.
VIVIANA MAZZA - Corriere della Sera
Per l’articolo Delara, la ragazzina-pittrice che l’Iran
manda al patibolo, pubblicato sul Corriere della Sera,
che ha raccontato la storia di una ragazza iraniana impiccata per essersi assunta la colpa di un omicidio compiuto invece dal suo fidanzato.
PREMIO ALESSANDRO OTA per le migliori
immagini relative ad un servizio giornalistico
trasmesso da un’emittente nazionale.
ROBERTO CARULLI - RaiSport
Per Angola 2010: un calcio al passato trasmesso da
TG1/TV7, TG2 Dossier, TG3 Agenda del Mondo, che alla
vigilia dei mondiali ha raccontato l’effetto
liberatorio che tra i giovani africani ha il
gioco del calcio.
PREMIO DARIO D’ANGELO per
il miglior articolo pubblicato su un
quotidiano o un periodico europeo
non italiano
NINA LAKHANI – The Independent on
Sunday
Per Quaranta milioni di bambini che
semplicemente non esistevano (The 40
million children who just didn’t exist) pubblicato su
The Independent on Sunday che ha portato alla luce un
problema sconosciuto: 40 milioni di bambini che ufficialmente non esistevano e che una campagna per il
censimento delle nascite sta cercando di individuare e
riportare alla vita normale in 32 paesi del mondo.
PREMIO MIRAN HROVATIN Per la miglior
fotografia pubblicata su un periodico o quotidiano.
ARMANDO DADI - Freelance
Per Nonno consola i nipoti per l’immagine pubblicata
dal Corriere della Sera raffigurante un nonno che tra le
macerie del terremoto dell’Aquila consola due bambini.
PREMIO SPECIALE MARCO LUCHETTA Per
il miglior servizio televisivo europeo sulla tragedia che ha colpito Haiti.
DOROTHEE OLLIERIC – France 2
Per il servizio Les enfants esclaves en Haiti, andato in onda su France 2, che ha raccontato le storie dei
300,000 bambini schiavi nell’Haiti del dopo terremoto.
ciesse
Un ricordo di Giorgio Alpi, padre di Ilaria
Giorgio Alpi è morto nel pomeriggio di domenica
11 luglio. Giorgio Alpi, il papà di Ilaria inviata del Tg3,
assassinata a Mogadiscio insieme a Miran Hrovatin il
20 marzo 1994.
Lo abbiamo conosciuto per la tragedia che aveva colpito “a morte” lui e Luciana, la mamma di Ilaria, più di
16 anni fa: troppi senza giustizia e senza verità. A Riccione, durante il sedicesimo premio intitolato a Ilaria,
abbiamo sentito la mancanza di Giorgio e di Luciana:
non erano con noi, Giorgio stava già male, da molto
tempo non poteva attivamente seguire tutte le iniziative
che ricordavano sua figlia; e Luciana stava con lui, il loro
legame era fortissimo, intenso e lei non lo lasciava mai.
Un padre, una madre che non si sono abbandonati
al dolore ma che hanno lottato e lottano per sapere chi
ha “commissionato” l’esecuzione di Ilaria e di Miran:
sono diventati un simbolo di impegno civile, un esempio per tutti.
Giorgio era un medico di talento, sempre disponibile
ad aiutare, prendersi cura di chi aveva bisogno: anche
dopo che aveva lasciato la professione con una rara
capacità di relazione umana.
Diceva sempre che «c’è un filo rosso che lega e percorre le stragi di questo paese e il duplice assassinio di
Mogadiscio», che giustizia e verità sono un diritto per
chi è stato colpito e un dovere per chi ha responsabilità
pubbliche. Diceva anche «non ho tanto tempo, gli anni
passano.....»
In nome suo, nel giorno della sua morte vogliamo
rilanciare l’appello Verità e Giustizia: ci sembra un
modo concreto e visibile per rendere significativo il
dolore per la sua perdita e l’impegno a portare avanti la
sua battaglia insieme a Luciana alla quale ci stringiamo
in un abbraccio stretto stretto.
Mariangela Gritta Grainer - Portavoce
dell’associazione Ilaria Alpi
il tuono q 19
CULTURA
Sabato, 17 luglio 2010
si potrà scegliere tra Corsi di doppiaggio, di public speaking, di recitazione davanti alla telecamera, di speaker radiofonico e di dizione
Comunicare con la Bussola dell’attore
Sorge a Trieste una
nuova realtà che mira ad
arricchire le qualità artistiche di giovani e non
solo, per imparare a sfruttarle un domani.
Molti aspiranti artisti,
negli anni passati, pur
di trovare risposta ad alcune necessità e realizzare i propri sogni, si sono
dovuti spostare verso la
capitale indiscussa della
comunicazione, Roma.
Ora con il progetto La
Bussola dell’attore emerge in città una scuola che
cercherà di offrire una
soluzione per ridurre
tempi e costi e soprattutto per poter sentirsi
protagonisti della comunicazione, pur restando
Francesco Gusmitta
vicino a casa.
Francesco Gusmitta,
presidente e direttore
artistico de La Bussola
dell’attore, spiegando il
suo progetto commenta:
«Alcuni di noi, artisti del
nord est, lavorando per
molti anni tra Roma e Milano, abbiamo creato una
solida rete di amicizie con
i più grandi doppiatori e
attori italiani e abbiamo
l’intenzione di fruttare
questa opportunità e le
nostre esperienze realizzando questa iniziativa».
Questo progetto, un
vero ponte virtuale fra
Roma e Trieste, propone
numerosi corsi indirizzati non solo ad aspiranti
doppiatori, attori e speaker ma anche a coloro
che subiscono il fascino di
questo “mondo”.
Tra i corsi spicca il
doppiaggio, articolato in
tre fasi, ognuna delle quali implica un esame finale propedeutico alla fase
successiva. Ogni fase è caratterizzata da 16 incontri
con frequenza bisettimanale della durata di due
ore e mezza ciascuna.
La prima fase impartisce le basi del mestiere
con materie quali dizione, logopedia, psicotec-
niche e intonazione della
voce. Nella seconda fase
verranno
approfondite
le materie studiate, aggiungendo lo studio del
microfono, lo studio del
doppiaggio e del sync.
Nella terza e ultima
fase si entrerà in profondità nello studio del
doppiaggio con la presenza e la partecipazione
a veri “turni”. Questa fase
prevede anche il rilascio
dell’attestato.
Un altro corso è il public speaking , importante perché oggi esprimersi
bene in pubblico è diventato un requisito obbligatorio. Questo corso è indirizzato a tutti coloro che
fanno della comunicazione il proprio strumento
di lavoro: manager, rappresentanti, docenti, studenti o semplicemente a
coloro che hanno bisogno
di acquisire sicurezza nei
rapporti con gli altri.
Recitazione
davanti
alla telecamera è il terzo
corso proposto, rivolto
alle persone che per lavoro, attori, conduttori e
giornalisti televisivi, vivono davanti alla telecamera.
Il lavoro affrontato
sarà complesso, le lezioni si avvarranno dell’uso
della telecamera proprio
per abituarsi a vedersi e
rivedersi.
Il corso di speaker radiofonico, oggi che la
radio sta tornando alla
ribalta, è necessario e importante per insegnare
Per maggiori informazioni:
[email protected]
www.labussoladellattore.it
Telefonicamente: 3395840041 (dal lunedì al
venerdì dalle 10.00 alle 12.00).
Via fax al numero : 39 1782767616
allo speaker a creare un
vero e proprio rapporto
sintonizzando il battito
del proprio cuore a quello
di chi ci ascolta.
Infine c’è la dizione,
non un vero corso, più
una sfida (infatti dura
solo un mese) rivolta a
coloro che avessero l’intenzione di fare un lavoro
su se stessi, togliere i difetti di pronuncia, sapere
leggere un testo, scoprire che le vocali non sono
cinque, ma magicamente
sette.
Le location dei corsi saranno Radio Punto Zero,
per il corso radiofonico e
per il doppiaggio lo studio
Imagex. Le altre cambieranno a seconda del periodo in cui verranno attuati i corsi.
Lo staff sarà formato
da un cuore centrale in
grado di coordinare l’attività del corpo docente in
modo da poter permettere a tutti gli iscritti di
essere seguiti passo dopo
passo.
Si tratta di un progetto
ricco di iniziative che apre
le porte dello spettacolo a
giovani aspiranti artisti;
una scuola che offre una
vasta gamma di insegnanti e mentori, nomi importanti quali Franco Zucca,
Diego Reggente, Paola
Bonesi, Ivano Spano, Stefano Pancaldi, Alessandro
Croci e lo stesso Francesco Gusmitta, che accompagneranno lo studio e
seguiranno attivamente
gli iscritti.
Vale la pena provare ad
immergersi nel favoloso mondo de La Bussola
dell’attore.
Claudia Bolboceanu
L’Associazione Noumeno a Trieste
Una proposta pratica di conoscenza tra Oriente e Occidente attraverso
Noumeno Associazione si occupa di pratiche filosofiche
come metodo di attività intellettuale, situandole nei contesti di scuola, educazione, formazione, lavoro, tempo libero,
realizzazione del sé, dilemma e dubbi esistenziali. Il concetto di “noumeno” è poco conosciuto, ma ha attraversato
la storia della filosofia tra Oriente e Occidente. “Noumeno”
è ciò che viene pensato, ciò che si capisce con il ragionamento, ciò che si contrappone al concetto di “fenomeno”.
Per Kant il noumeno è la cosa in sé Ding an sich, la realtà
inconoscibile ed indescrivibile, mentre nella filosofia vedica Orientale le diverse interpretazioni filosofiche su tale
concetto si chiariscono in un contesto più ampio di conoscenza pratica
Ora ti rivelerò in modo completo questa conoscenza del
fenomeno e del noumeno, al di là della quale nient’altro ti
resta da conoscere (Bhagavad-gita 7.2)
Per spiegare meglio cosa significa conoscenza possiamo senza dubbio affermare che una “conoscenza completa include la conoscenza del mondo fenomenico,
quella del mondo spirituale e dell’origine di entrambe
(Sw.Prabhupada)”.
L’Ass.Noumeno svolge da
anni intensa attività a livello
regionale e nazionale, con
progetti e servizi offerti da
esperti del settore, rivolgendosi a scuole, enti pubblici o
privati e anche singole persone:
LE PLEIADI – caffè filosofici
ORFEO – newsletter e
blog
ASTROLABIO - servizi e
consulenze (vastu, jyotish e
counselling filosofico)
KARMA – viaggi filosofici
IPAZIA – concorso di
scrittura al femminile
AGORA – stage studenti
YAMUNA – laboratori di conoscenza del sé sulla filosofia Occidentale e Indovedica
MADHU – apicoltura
Nell’ultimo anno 2009-2010 sono stati realizzati alcuni
workshop di cucina vegetariana-naturale e ayurvedica con
cuochi internazionali; laboratori su testi vedici; seminari
di biblioterapia (con lettura sui testi scelti di “Pinocchio”,
“Narciso e Boccadoro”, “Le vie dei canti” e “Oral”); conferenze filosofiche a tema (F.Schiller, Gandhi ecc...) assieme
all’Associazione Nazionale di Pratiche Filosofiche.
Tra i Viaggi Filosofici, aperti anche a disabili e famiglie,
ricordiamo tra gli altri quelli effettuati nella più vicina città
di Sezana (visita guidata all’orto botanico, apicultura e degustazione di miele del Carso, tour alle grotte di S.Canzian)
e quella dal Parco del Gambero (fiumi sotterranei e anfratti) alla capitale slovena, con successiva visita al centro vedico e cena vegetariana.
È stato realizzato inoltre un miniciclo di film dal titolo “Tra Oriente e Occidente: cinema e filosofia” in collaborazione con il Circolo Charlie Chaplin di Trieste in cui
sono stai proiettati “Blaise Pascal” di Roberto Rossellini e
il recente documentario “The lost village”, che parla della
scomparsa delle aree rurali in tutto il mondo.
Nell’ambito delle attività formative l’Ass.Noumeno propone un corso annuale di pratiche filosofiche con l’OPEN
UNIVERSITY al quale segue uno stage internazionale sulla Storia della Filosofia Occidentale e la Filosofia Indovedica. Ci sono poi dei corsi liberi di counselling filosofico,
alimentazione vegetariana e conoscenza dell’Unione europea e dei corsi online, su comunicazione etica e conoscenza
del sé.
Oltre alle attività sopra elencate si effettuano incontri a
Trieste per simpatizzanti e soci sul metodo filosofico, il coaching, l’accompagnamento ai morenti, il concetto di cura
e il lavoro sul sé. Attualmente l’Associazione sta predisponendo l’avvio a progetti transfrontalieri per una festa dei
popoli e attività di animazione culturale con feste nei rioni.
Per informazioni e partecipazioni potete visitare il nostro blog e scrivere a [email protected] o telefonare al
cell.3939404598
Nuria Kanzian
20 q il tuono
ESCURSIONI E VIAGGI
Sabato, 17 luglio 2010
la storia di uno dei più famosi ed affascinanti monumenti di trieste
Il Faro della Vittoria
l Faro della Vittoria,
imponente
monumento
commemorativo, si erge
sul colle di Gretta ed è
dedicato ai marinai Caduti
nella Prima Guerra Mondiale, così come testimoniato dalla iscrizione posta
alla sua base: «SPLENDI
E RICORDA I CADVTI
SVL MARE (MCMXV –
MCMXVIII)». Costruito
tra il 15 gennaio 1923 ed il
24 maggio 1927 ad opera
dell’architetto
triestino
Arduino Berlam e dello
scultore Giovanni Mayer,
il faro si erge sopra quello
che un tempo era il torrione principale del forte
Kressich, simbolo dell’architettura militare risalente all’impero Austro
– Ungarico.
Il progetto iniziale prevedeva il suo collocamento
a Punta Salvore in onore
di Nazario Sauro, solo suc-
Il faro è composto da un ampio basamento in cemento armato, che ingloba
il bastione austriaco, ed è rivestito nella
sua parte esterna con blocchi in pietra
provenienti dall’Istria
(pietra di Orsera) e
dal Carso (pietra di
Gabrie). Al di sotto
del basamento troviamo tuttora visibili
conservate in ottimo
stato le strutture del
forte, coperte all’
altezza di circa cinque
metri dal pavimento
da una piattaforma
sempre in cemento
armato che è la base
della struttura dove
poggia il faro. Sopra
la colonna troviamo
un “capitello” che
sostiene la “coffa”,
così definito l’albero
della nave, in cui è
inserita la gabbia
composta da bronzo e metalli della lanterna, coperta da una cupola in bronzo
ornata a squame. Opere del Mayer sono
l’apice della cupola dove troviamo l’ar-
cessivamente la scelta si
spostò sul sito dove ora è
collocato, per una doppia
esigenza: la prima era
quella di dare un nuovo
faro al capoluogo giuliano,
visto che la vecchia Lanterna era ormai troppo
piccola per le esigenze
della città. La seconda, più
simbolica, rappresentava
la conquista di Trieste da
parte dell’Italia alla fine del
primo conflitto mondiale.
dita statua in rame della Vittoria, e la
figura del Marinaio Ignoto (alta 8,60
metri) realizzata con la pietra di Orsera.
Al di sotto di quest’ultima statua è
affissa l’ancora del
cacciatorpediniere
Audace (prima nave
che entrò nel porto di
Trieste il 3 novembre,
segnando il passaggio
della città all’Italia).
La torre costituisce
il corpo centrale del
faro ed è composta
anch’essa in cemento
armato e rivestita di
pietra bianca d’Orsera, raggiunge l’apice
grazie ad un allargamento a forma di
capitello che sostiene
il ballatoio con il parapetto, dove al di sopra
è collocata la lanterna.
Posta ad un’altezza di
130 metri sul livello
del mare, ha una capacità illuminante
dell’intensità media pari a 1.250.000
candele, con una portata che può raggiungere le 35 miglia nautiche.
I lavori durarono oltre 4
anni e le fasi iniziali furono
non certo semplici, tanto
che il Berlam rinunciò al
proprio compenso previsto
per il progetto e anzi versò
un proprio contributo personale in favore del Comitato del Faro.
I lavori per la costruzione furono finanziati
da sottoscrizioni private,
banche, importanti autorità nazionali e locali di
un certo rilievo dell’epoca,
oltre ad una discreta
somma versata da emigrati
triestini residenti nel nord
America.
Il Faro della Vittoria è visitabile nei seguenti orari:
dal 1 aprile al 30 settembre dalle 9.00 alle 11.00
e dalle 16.00 alle 18.00, tutti i giorni eccetto mercoledì.
Dal 1 ottobre al 31 marzo, invece, gli orari sono:
dalle 10.00 alle 15.00 solamente la domenica ed i
giorni festivi.
L’ingresso è gratuito e, per raggiungerlo, è possibile
usare i bus 42, 44 e 46 in partenza da piazza Oberdan.
Il Faro della Vittoria, il
cui appalto fu affidato al
Consorzio tra Cooperative
di Ex Combattenti, fu inaugurato alla presenza di Re
Vittorio Emanuele III il 24
maggio 1927 il quale simbolicamente accese il faro per
la prima volta, salutato da
un tripudio entusiasmante
di folla e accompagnato dal
suono delle sirene di tutte
le imbarcazioni presenti
nello specchio di mare sottostante
Denis Locoselli
Il Faro della Vittoria a Trieste è testimone anche delle evoluzioni della storia e
di una straordinaria vicenda di dedizione professionale al lavoro.
Era stato già progettato infatti in quella posizione dalle autorità austriache
come nuovo faro per il porto di Trieste, ma la guerra bloccò il progetto assieme
al porto, ed il faro finì per divenire simbolo dell’Italia mussoliana, riflessa anche
nelle fattezze del volto della statua del Marinaio.
La scritta dedicatoria commemora però giustamente tutti i marinai caduti,
senza distinzione tra quelli della flotta italiana e quelli dell’austriaca nella quale
avevano militato in quella guerra quasi tutti quelli di Trieste e del Litorale, ed
onora anche tutti quelli dei conflitti successivi.
Anni addietro si presentò inoltre alla porta del faro un anziano signore con
una grossa cassetta d’attrezzi. Era l’apprendista dell’officina, non più esistente,
che aveva costruito la statua della Nike con le ali che per poter resistere alla
bora avevano un sistema speciale di tiranti flessori che doveva essere revisionato ogni settant’anni. Lui aveva ereditato personalmente quell’impegno, presentandosi puntuale all’ora precisa del giorno fissato nel 1927, quando nessuno più
sapeva nemmeno della necessità di quell’intervento.
p.g.p.
Unire viaggi e cultura con
l’associazione Panta Rhei
costa istriana con pranzo
a bordo mentre per il 29
agosto è in programma
un’ escursione nella vicina Illegio per la visita
della mostra Angeli, volti
dell’invisibile, una splendida esposizione a tema
che presenta, fra le altre,
opere di Botticelli, Lippi,
il Ghirlandaio, Correggio,
Gentileschi,
Veronese,
Rubens, Bernini, Tiepolo.
Per il 5 settembre
l’associazione
Panta
Rehi organizza invece
Orazio Gentileschi, Il sacrificio d’Isacco in mostra a Ilegio
L’associazione Panta
rhei nell’ambito delle attività culturali organizza
una serie di viaggi.
Il prossimo 1° agosto
una gita a Villa Manin
per visitare la mostra I
Basaldella che si prefigge di fare sintesi di tre
personalità tanto autore-
volmente e diversamente
complesse presentandole
attraverso circa centosettanta opere dalle più note
a quelle sino ad oggi mai
esposte al pubblico e di
notevole interesse.
Il giorno 15 agosto,
invece, sarà la volta di
una minicrociera lungo la
un’escursione nella vicina Carinzia per la visita di
Tscheppaschlucht, Maria
Wörth e Klagenfurt, tre
località dove bellezze naturali e aspetto romantico
si combinano in perfetta
armonia.
Per ulteriori informazioni telefonare al
040 632420 oppure al
335 6654597, visitare il
sito internet www.ascutpantarhei.org o scrivere
all’e-mail [email protected].
Giambattista Tieplo, Abramo e i tre angeli in mostra a Ilegio
Nei primi giorni del 1999 è nata l’ Associazione Panta rhei
che si inserisce nel panorama dei sodalizi no-profit, in verità già
abbastanza ricco, con le seguenti finalità:
- promuovere e diffondere l’interesse per la cultura e l’arte in
tutte le loro molteplici manifestazioni;
- sensibilizzare i propri iscritti e la società in cui opera nei confronti della tutela e valorizzazione della natura e dell’ambiente;
- rafforzare i vincoli sociali fra i propri iscritti per una più
ampia aggregazione, anche tra generazioni diverse opportunamente integrate, mediante attività di interesse comune;
- sviluppare attività a carattere culturale, scientifico, artistico,
sportivo, turistico e ricreativo a favore dei Soci con lo scopo
di creare un patrimonio di conoscenze e di utilizzo del tempo
libero.
il tuono q 21
CULTURA
Sabato, 17 luglio 2010
Dalle cave romane alla prima guerra mondiale
Guida alla storia di Aurisina -Nabrežina
Fu anche importante stazione ferroviaria tra Austria ed Italia
Il villaggio è sorto sull’antica via romana e medievale che attraversava il
Carso Triestino, e qui se ne diramavano sentieri e carraie sia verso mare che
verso gli abitati circostanti. È diviso
in tre nuclei distanti tra loro: Centro,
Cave e Stazione, ha chiesa, architetture carsiche tradizionali, due porticcioli a mare (pri čupah-Canovella e
Brojnica-Sorgenti di Aurisina) e due
stazioni ferroviarie (Aurisina ed Aurisina Bivio). Le cave producono marmi
famosi sin da epoca romana.
Il nome
Le varianti scritte del toponimo
compaiono riunite e sovrapposte tra
14° e 16° secolo. Nelle registrazioni
tergestine, riferita a vigne ed oliveti
sulla costiera sotto il ciglione dell’altopiano, compare tra il 1308 ed il 1349
come Lebrosina, Lebresina, Lobrosina, Labresina, Liurisina ed Aurisin,
Aurisins, Auresinis, Auresinum, Aurexinum, Aurixinum, Aurisinum, mentre le menzioni riferibili al villaggio
danno Laurisina, Liusirina, Liurixina,
Luirisinum.
Gli urbari quattro-cinquecenteschi
della signorìa di Duino, cui invece il
villaggio apparteneva, lo indicano col
nome di Nebresin e Napresin, che corrisponde allo sloveno Nabrežina (dialettale anche Nabržin) ed alla sua lettura romanza tradizionale di Trieste
Nabresina.
Queste due rimasero come nomi
ufficiali sino al 1923, quando con le
italianizzazioni mussoliniane vennero
sostituite con l’ “Aurisina” sopra ricordato, antico ma riferibile alla costiera
invece che al villaggio, cui venne anche attribuita incongruamente un’origine romana (aureum sinum).
La forma italiana tradizionale e corretta, perciò da ripristinare a fianco di
quella slovena, rimane quella di Nabresina.
Le origini
Ambedue gli insediamenti antichi
di Nabresina, villaggio e cave, sono
sorti presso la via principale.
A prescindere da cavità (v.) con
tracce d’uso preistorico, protostorico
e romano, ambedue i luoghi non appaiono collegabili a castellieri, anche
se poco a monte del villaggio sono venute in luce nel 1973 murature a secco, pavimenti in pietra e resti ceramici
attribuibili a popolazione autoctona
del 1° secolo a.C.
L’insediamento delle cave, di tipo
industriale, è attribuito invece, con
esse, al 1° secolo d. C., quando lo sviluppo di Aquileia e delle città costiere
richiese quantità crescenti di pietra
decorativa e da costruzione. I materiali venivano trasportati su robusti
carriaggi o calati alle navi dal ciglione
carsico su scivoli di cui Ireneo della
Croce, Pietro Kandler ad Abramo Schmid hanno individuato resti.
Della strada romana si è identificato
un buon tratto; lungo il suo percorso
verso Sistiana si rinvennero resti di un
edificio, urne cinerarie in pietra, resti
di una villa rustica con pavimentazioni
in cotto e mosaico, ed oggetti in rame;
documento catastale del 1830 segnala
altri resti analoghi, si identificò un’altra villa rustica lungo la costiera, dove
i pàstini danno spesso piccoli reperti
romani.
Anche le cave hanno restituito attrezzi dell’epoca e le tracce di attività
molto intense, che ci hanno lasciato
un imponente scavo a galleria sostenuto da colonne ne ricavate nella roccia viva.
L’industria cavatoria si ridusse ed
interruppe col collasso dell’impero
romano, proseguendo su scala ridotta
in epoca romano-barbarica, bizantina
e longobarda, privilegiando il riutilizzo dei materiali di edifici antichi, anche se rimase probabilmente attivo il
settore degli usi locali della pietra per
pietre molitorie, torchi da olive, recipienti e produzione della calce.
Ma una ripresa delle cave si ha qui
appena dalla fine del 18°secolo, con la
nascita e lo sviluppo sempre più rapido dell’emporio portuale austriaco di
Trieste.
La nascita del villaggio antico può
essere invece ascritta, come per gli
altri della zona, agli insediamenti colonico-presidiari sloveni tra 7° e 9° secolo in ambito bizantino, longobardo
e poi franco. Non sarebbe perciò stato
collegato alle attività cavatorie, ma
alla difesa della strada ed allo sfruttamento pastorale ed agricolo del territorio, integrata qui dalla pesca, anche
con le antiche, tradizionali čupe, scafi
ricavati da un unico tronco e bilanciati
in mare con remi lunghissimi.
Villaggio e territorio appartennero
già dal 12° secolo (eccetto la fascia costiera) alla signorìa di Duino.
Il primo nome d’abitante registrato
Novembre 2009 - Commemorazione al cimitero militare austro-ungarico
La piazza agli inizi del ‘900, con la colonna commemorativa, in cartolina trilingue
è nel 1340 quello di ua Dominica Lazara uxor quondam Dominici (Domenica Lazar moglie del defunto Domenico) de Laurisina.
Dal Settecento alla prima
guerra mondiale
Con la rinascita graduale delle cave
per la città-porto di Trieste il villaggio
incominciò a svilupparsi, e nel 1750
costruì la chiesa attuale, dedicata a
San Rocco, mentre i suoi maestri scalpellini incominciavano a riacquistare
fama crescente formavando una vera
e propria scuola professionale
Nel 1822 si ebbe la prima scuola,
e nel 1845 un imprenditore svizzero
riaprì la Cava Romana. Cinque anni
dopo il villaggio divenne un nuovo
Comune, e dal 1857 ebbe nuovo sviluppo dalla costruzione della tratta
inferiore (detta anche Karstbahn,
Ferrovia del Carso) della Südbahn, la
Ferrovia Meridionale Trieste-Vienna
via Lubiana.
Il luogo ebbe così un celebre viadotto su arcate, inaugurato nel 1854
dall’arciduca Massimiliano d’Absburgo, e tre anni più tardi un’importante
stazione, di 1100 m con 10 binari, 36
scambi, piattaforme girevoli, rimesse
ed impianti tecnici, piani caricatori
militari, uffici, magazzini, locali d’abitazione, servizi di ristorazione ed un
bell’edificio principale con 110 metri
di tettoia a volta per due binari, larga 17 metri. Venne aperta col viaggio
inaugurale dell’imperatore Francesco
Giuseppe da Vienna a Trieste, ed in
suo onore venne eretta sulla piazza
del paese, davanti alla chiesa, una
bella colonna celebrativa con l’aquila
bicipite in bronzo.
Dal 1860 fecero capo a questa stazione, con i treni per Udine, anche le
coincidenze da Vienna per l’Italia. Divenuta così centro di traffico e sosta
intenso, Nabresina Stazione ebbe così
anche un bell’albergo con parco (oggi
sanatorio) che ospitava anche personalità di rilievo da tutto l’impero, e vi
sorsero attorno case e villini di ferrovieri e funzionari, mentre attorno ad
una stazione minore per l’Italia ed
alle cave si sviluppava il terzo abitato.
La ferrovia consentì anche l’esportazione dei marmi in tutto l’impero ed
all’estero, utilizzando anche il porto
di Trieste.
Fu così che la pietra di Nabresina
ridivenne celebre e venne utilizzata
per i più bei palazzi di Vienna, Praga,
Budapest e Graz, oltre che di Trieste,
ma anche all’estero, specie in Germania, Italia (Milano), Egitto (Cairo) ed
anche oltremare.
Tra la fine dell’800 e gli inizi del
‘900 operavano qui oltre 20 laboratori e 40 cave di varia dimensione, che
davano lavoro a circa 3500 persone;
venne fondata (1891) anche una scuola qualificatissima per scalpellini, e si
insediarono altri lavoratori provenienti in particolare dal Carso e dal
Friuli austriaco, e si sviluppò un precoce movimento operaio.
Nel 1904 la produzione delle cave
aveva raggiunto le 15.000 tonnellate. Dal 1869 era aperta una čitalinca
(circolo di lettura), dal 1898 operava
un Vojaško-veteransko drustvo (Associazione militari e veterani), e dal
1901 lo Strokovno društvo kamnarjev
za Primorsko (Società tecnica dei cavatori per il Litorale), e dal 1902 operò la Bolniška blagajna (Cassa di malattia).
La prima banca locale fu nel 1888
il Hranilno in posojilno društvo v
Nabrežini (Compagnia di risparmio
e prestito a Nabresina) terzo istituto
del tipo Raiffeisen fondato nel Litorale; ad esso seguì nel 1914 la Ljudska
hranilnica in posojilnicnica v Nabre
žini (Cassa popolare di risparmio e
prestito a Nabresina); i due istituti,
sciolti con altri analoghi dal fascismo
nel 1929, vennero poi fusi con essi
nell’attuale Kmečko-obrtna posojilnica v Nabrežini - Cassa rurale ed artigiana di Aurisina.
Questi sviluppi vennero troncati dalla prima guerra mondiale, che
costrinse i lavoratori al fronte mentre il paese dovette venir fortificato
tra le retrovie strategiche della difesa
austro-ungarica di Trieste, subendo
pesanti bombardamenti italiani diretti al nodo ferroviario (sulla facciata esterna della stazione si trova una
targa commemorativa del 16.8.1917
con un proiettile italiano).
Presso la stazione si trova anche
un cimitero militare austro-ungarico,
che ospita caduti delle diverse nazionalità dell’impero, comprese la slovena e l’italiana.
All’esito della guerra le cave persero
il retroterra danubiano, e subirono la
concorrenza di quelle italiane, mentre
gli abitanti subivano anche qui le nuove e complesse sorti di queste terre.
P.G.P.©
22 q il tuono
MEMORIA
Sabato, 17 luglio 2010
1905: pubblicità storiche della trieste mitteleuropea
il tuono q 23
SPORT
Sabato, 17 luglio 2010
Entra nel vivo il calciomercato dei dilettanti
Le compagini locali propongono molte novità per la prossima stagione. I movimenti nelle diverse categorie, dalla serie D alla Seconda categoria
Acquisti, cessioni e trattative in corso sono all’ordine del giorno in questo
periodo dell’anno nel panorama dilettantistico locale. Iniziamo dalla serie
D, dove il neopromosso
Kras piazza 2 colpi importanti sul fronte arrivi: parliamo del centrocampista
sloveno Rok Bozic forte di
esperienze passate nella
Prima lega del suo paese
con la maglia del Koper, e
dell’attaccante Venturini,
classe ’86, l’anno scorso
in forze alla Manzanese.
Confermati i fuoriquota
Latin e Orlando i biancorossi hanno preso i giovani Menichini, Davanzo,
Damato e Dragosavljevic,
mentre non rientrano più
nei piani societari il portiere Bossi, i centrocam-
pisti Centazzo e Bertocchi,
oltre che Mosca e Bernabei.
Scendiamo di categoria
e passiamo all’Eccellenza
dove il San Luigi particolarmente attivo in questa
prima parte del mercato
preleva dal Domio sia il
difensore Zigon che il centrocampista Reder, lasciano la società bianco verde
Gerbini e Fiorentini. A
Muggia il club rivierasco
dovrà fare a meno di capitan Fadi ritiratosi dal calcio giocato e di Cerar passato a Monfalcone sponda
Fincantieri.
Nel campionato di Promozione lo Zaule potrà
contare sulle parate di
Premate ex Domio e su
Carrarese,
centrocampista classe ’87, l’anno
scorso al Sevegliano. A
Santa Croce il Vesna punta decisamente a salire in
Eccellenza, tanto che in
gran parte è stata confermata la rosa della passata
stagione: uno degli obiettivi del direttore sportivo
Arandelovic è il forte attaccante della Pro Gorizia
Mormile.
In Prima Categoria novità in porta per la neopromossa Esperia che preleva
dallo Staranzano Percich,
mentre a Domio sono dati
per partenti Missi, Reder, Gherbaz e Zigon. Si
è mosso concretamente il
Muglia che potrà contare
sull’apporto di Nonis, Casalaz, Steffè, Palmisciano
e La Bella. Mborja, Degrassi e Diviccaro andranno a rinforzare il Costalunga, mentre passando
all’altipiano il Primorec
punterà sui nuovi innesti
Bertocchi e Antonaci.
In Seconda Categoria
il Breg cala un tris di acqusti: dal San Giovanni
arrivano sia il difensore
Stefani che l’attaccante
Cermelj con Daris del Muglia a completare il quadro. Salutano Sistiana il
fuoriquota e trequartista
di ruolo Volpi vicino ad
accasarsi al Monfalcone e
l’attaccante Padoan.
Denis Locoselli
Il Pomlad sotto la gestione del Kras Koimpex
Roberto Vidoni, portavoce dei club coinvolti in tale iniziativa: «Tale progetto è la continuazione di quello portato avanti finora dal Pomlad»
Il Kras Koimpex, società di calcio neo promossa in se- nella stagione 2011-2012 e non già a settembre l’idea
rie D, ha ufficializzato il passaggio sotto la sua gestione della federazione calcio di creare dei tornei provinciali,
del Pomlad, il consorzio giovanile delle squadre carsoline. le cui migliori compagini daranno vita a una poule reAlla presentazione voluta dal team di Rupingrande gionale. Questa nuova attuazione prenderà il posto del
classico campionato regiohanno presenziato il Venale. In quanto ancora agli
sna, il Breg e lo Zarja Gaja
accordi tra il Kras Koimpex
oltre al sindaco di Monrue gli altri team del Carso,
pino Marko Pisani, mentre
ciascun team presenterà in
il Primorje si è per il moogni caso sotto la propria
mento astenuto dal parteegida - nella prossima ancipare al nuovo corso, ma
nata - sia i pulcini sia i picprossimamente dovrebbe
coli amici e darà due conparteciparvi. Vista la nuosiglieri al Kras in modo da
va categoria, il Kras ha
rafforzare la propria prel’obbligo - che rispetterà
senza nella nuova gestione
per non pagare una multa
giovanile.
- di iscriversi al campionaUn gestione affidata al
to nazionale degli juniores
responsabile nonchè see non più a quello regiogretario Paolo Sarazin, che
nale. A tale compagine af- Alessandro Musolino, allenatore riconfermato del Kras
sarà supportato da Marco
fiancherà quelle di pulcini
Arduini e Tullio Simeoni nel suo lavoro. Definiti altresì
(due), esordienti (due), giovanissimi e allievi.
Per quanto riguarda questi ultimi, dovrebbe scattare gli allenatori e i campi di allenamento di tali formazio-
ni: gli juniores di Kragelj si alleneranno a Rupingrande come la prima squadra del riconfermato Alessandro
Musolino (classe 1968 e quattro promozioni all’attivo
con il Kras), gli allievi di Zezelj a Basovizza, i giovanissimi a Dolina, i due gruppi di esordienti di Pahor rispettivamente a Rupingrande e Aurisina (Santa Croce, invece,
la sede delle partite ufficiali), i pulcini di Malnar e i piccoli amici di Prodanovic a Rupingrande assieme ai pari
età delle società affiliate.
Roberto Vidoni, presidente del Vesna, si è fatto portavoce dei club coinvolti in tale iniziativa: «Tale progetto è la continuazione di quello portato avanti finora dal
Pomlad. Cambia solo il nome, che ora è quello del Kras.
Visti i risultati degli ultimi due anni, ci sono le premesse
per fare bene anche perchè il presidente del Kras Goran
Kocman ha molto entusiasmo e voglia di fare».
Così, invece, Paolo Gregoric, ex giocatore della Triestina ed ultimo presidente del Pomlad: «Non sarò più il
responsabile del consorzio, ma l’idea alla base del progetto mi piace sempre. Ogni società gestirà comunque
i più piccoli e perciò il nome del Pomlad continuerà ad
esistere».
Massimo Laudani
Baseball, Memoriale Marina Stasi 2010
Judo, in nazionale
tre atlete triestine
Dal 23 al 25 luglio,
presso il campo militare
di Opicina, si terrà l’edizine 2010 del Torneo
Baseball Ragazzi Senza
Confini - Memorial Marina Stasi.
Il torneo internazionel,
giunto alla sua decfima
edizione, è un appuntamento molto importante coinvolgendo giovani
atleti da tutta Italia, ma
non solo.
Queste le squadre che
si contenderanno il trofeo sul campo militare di
Opicina:
Junior Alpina - Trieste; New Black Panthers
- Ronchi Dei Legionari;
Rangers - Redipuglia;
White Sox - Buttrio;
Clippers - Carpi; Riviera Giovani - Rimini; San
Marino - R.S.M.; Vindija
- Varazdin (Cro).
effedi
Le cadette del Fvg volano in America
Con la splendida vittoria alle finali Emea di Cairo
Montenotte (4 vittorie su 4
incontri) le bravissime cadette (nate nel 1995 e 1996)
hanno conquistato il diritto a partecipare alle finali
mondiali Little League in
rappresentaznza dell’Europa - Medio Oriente e Africa,
che si terranno a Kirkland
(USA) dal 15 al 21.8.2010.
Nella rosa delle cadette
figurano anche sei atrlete
della Junior Alpina: Larissa
Gerzely, Sara Malalan, Ilaria De Conti, Teresa Cer-
necca, Kate Ainger e Silvia
Trapa.
La qualificazione per le
World Series di Junior Le-
ague Softball è giunta con
la vittora contro l’Emilia
Romagna per 3 a 0.
f.d.
All’European Cup Junior
di Judo, in programma sabato e domenica a Paks, in
Ungheria, i colori della nazionale azzurra U20 saranno difesi anche
da tre triestine:
Anna Bartole (categoria 48 kg) ed
Elisa Marchiò (categoria + 78 kg)
della Ginnastica
Triestina e Jessica
Valdi (categoria
+ 78 kg) del A&R
Judo Trieste.
Il torneo in programma
all’ASE
Sporthall di Paks
rappresenta uno degli ultimi test prima
del Campionato europeo che si terrà
Sofia dal 17 al 19 settembre.
Questo il programma delle gare:
sabato 17, donne
-44,-48, -52, -57
kg; uomini -81, -90,
-100, +100 kg. Domenica 18, donne -63, -70,
-78, +78 kg; uomini:-55,
-60, -66, -73 kg.
f.d.
24 q il tuono
SPORT
Sabato, 17 luglio 2010
il presidente Samer: «Stiamo cercando di allestire una prima squadra femminile che il prossimo anno possa raggiungere i play-off di A2»
Pallanuoto Trieste, ancora un’ottima annata
La Pallanuoto Trieste
può archiviare l’annata
2009/2010 con indubbia
soddisfazione. La società
del presidente Enrico Samer ha ancora una volta
raggiunto gli obiettivi, che
si era posta ad inizio stagione: salvezza per le prime squadre nei campio-
però si deve confrontare
con un campionato molto più difficile. Il progetto tecnico è chiaro, passo
dopo passo cerchiamo di
avvicinarci sempre più
al vertice della A2. E poi
punteremo alla promozione...».
La prima squadra maschile di Ugo
Marinelli
è
reduce da un
campionato in
serie A2 molto
difficile,
alla
fine culminato
con una salvezza conquistata
con largo anticipo, ma che
in particolare
nella seconda
parte di stagione ha fatto renati di serie A2 maschile e gistrare notevoli progressi
serie A2 femminile, prose- sotto il piano del gioco e
guire nel progetto di cre- della personalità.
Il “nucleo storico”, comscita e sviluppo del settore
giovanile, allargare la base posto dai triestini Andrea
di giovani che si avvicina- Brazzatti (a lungo uno dei
più limpidi talenti della
no alla waterpolo.
Insomma il progetto waterpolo azzurra), Aaron
lanciato nel 2003, quan- Giorgi, Peter Planinsek e
do le sezioni-pallanuoto Jacopo Giacomini, rinfordi Edera e Triestina Nuo- zato dagli innesti del 2008
to si unirono in un’unica Miroslav Krstovic e Vicenrealta (fatto rarissimo nel te Henriques Berlanga, ha
frammentato e litigioso fatto da chioccia ai nuomondo sportivo cittadi- vi arrivi Filippo Ferreccio, Sergio
no...), conSchiaffino e
tinua la sua
«Saremo ai nastri
Simone Vaprogressiodi partenza della
leri. Un mix
ne con un
A2 2010/2011 in
di esperienobiettivo
condizioni
ottimali»
za,
forza
chiaro: ragfisica e tagiungere un
traguardo storico come la lento.
«La squadra è cresciuserie A1.
«Ci proveremo - spiega ta tantissimo quest’anno
il presidente della Palla- - spiega il tecnico croato
nuoto Trieste Enrico Sa- Ugo Marinelli - Abbiamo
mer - Stiamo cercando di trovato i giusti meccaniallestire una prima squa- smi di gioco e senza dubdra femminile che già bio saremo ai nastri di paril prossimo anno possa tenza della A2 2010/2011
raggiungere i play-off nel in condizioni ottimali».
La società cercherà un
campionato di A2. Il salto
nella massima serie non rinforzo di spessore nel
è utopia. Stesso discorso ruolo di centroboa, menma con tempi diversi per tre ferve la “pallanuola squadra maschile, che to-mercato” anche per
quanto riguarda la formazione femminile. L’obiettivo è quello di costruire
una squadra capace in un
paio di stagioni di tentare il salto in serie A1. Non
mancano le trattative, i
nomi sul tavolo sono tanti, ma l’estate è ancora
lunga. Di certo ci saranno
le sorelle Ilaria e Roberta Colautti, i cardini del
gruppo allenato da Franco
Pino, accanto a Marzia Di
Giovanni, Federica Maso,
Francesca Stefani e Sara
Sornig.
Massimo Laudani
Andrea Brazzatti
La squadra Under 17 protagonista
Il tecnico Juraj Cirkovic: «Il nostro miglior giocatore? La squadra senza dubbio»
È stata senza dubbio
una stagione positiva
quella della squadra Under 17 nazionale della Pallanuoto Trieste, grande
protagonista nel campionato giovanile più importante della waterpolo in
Italia.
Dopo il 4° posto nel
girone 2 della regular season, alle spalle del fortissimo Camogli, del Nervi
e del Plebiscito Padova, i
giovani di Juraj Cirkovic
hanno sfiorato l’accesso
alle semifinali nazionali,
arrendendosi nel girone
di spareggio a Pro Recco e
Mameli.
«Pensiamo che un paio
di anni fa - spiega il tecnico croato della Pallanuoto
Trieste Juraj Cirkovic quando abbiamo iniziato
questo ciclo, eravamo ai
margini della waterpolo
giovanile in Italia. E contro squadroni come Pro
Recco, Nervi, Mameli,
Plebiscito riuscivamo a
segnare solo qualche gol.
Ora siamo in grado di giocare alla pari con queste
squadre di grande tradizione».
Non solo: in campionato la Pallanuoto Trieste è
andata a vincere in Liguria sia in casa del Quinto
sia con il temibile Nervi.
Alla piscina Bianchi è stata in grado di bloccare sul
pari il Plebiscito Padova,
nelle sfide di spareggio a
Punta Sant’Anna ha steso
il Bari e poi ha fatto soffrire Pro Recco e Mameli.
Difficile fare di più per un
gruppo così giovane, ma
già in grado di mettere in
mostra due talenti come
Marco Zanotto e Matteo
Degrassi, entrati nell’or-
bita della prima squadra
di Ugo Marinelli in serie
A2 maschile.
La stagione dell’Under
17 della Pallanuoto Trieste è decisamente in attivo, quasi miracolosa per
certi versi. «Siamo cresciuti tantissimo in questi
mesi - continua Cirkovic
- grazie anche ai molti allenamenti e alle partite in
settimana con il Primorje
a Fiume. In 12 mesi la
squadra ha fatto un salto
di qualità incredibile».
Il tecnico croato come
sempre preferisce non
fare nomi, ma si concentra in particolare sul gruppo. «Il nostro miglior giocatore? La squadra senza
dubbio. Ribadisco che il
nostro obiettivo, quello
della società del presidente Samer, è di far crescere
questi ragazzi e portarli
un giorno in prima squadra. Vittorie e sconfitte
nelle categorie giovanili
sono importanti, ma le
finalità del nostro lavoro
sono altre. Far maturare
i nostri talenti e farli giocare quanto prima in serie
A2. E magari con loro tentare la scalata alla A1».
m.l.
La neonata società triestina, guidata da Stelvio Giacomini e da Piero Bonetta, ha vinto il campionato di Promozione (la vecchia serie D)
Il primo anno di attività della Tergeste Pallanuoto
La Tergeste Pallanuoto ha appena
concluso il suo primo anno di attività.
La neonata società triestina, guidata dal presidente Stelvio Giacomini e
dall’instancabile dirigente di Piero Bonetta, ha vinto il campionato di Promozione (la vecchia serie D) al primo tentativo e il prossimo anno sarà ai nastri
di partenza della serie C.
Forse non è superfluo sottolineare la
strettissima collaborazione tra la Pallanuoto Trieste e la Tergeste Pallanuoto,
sodalizio nato appunto come “società
satellite” e autentica valvola di sfogo
per i tanti giocatori che non riescono
a trovare spazio in serie A2, chiusi dai
vari “big” agli ordini di Ugo Marinelli.
Il campionato di Promozione affrontato con la Tergeste Pallanuoto è stato un
ottimo banco di prova per i tanti giovani della waterpolo triestina. E il prossimo anno
potranno cimentarsi in un torneo ancora più impegnativo come la serie C.
La Tergeste, guidata in panchina dell’espertissimo Janez Vodopivec, ha infilato
otto vittorie su otto incontri disputati in
campionato, mettendo in luce la classe
di alcuni veterani come Vampa (per lui
un ottimo passato anche in A2), Vitiello, Colino, Verh, Bonetta e l’inossidabile
portiere Cuccaro. Di spessore anche le
prestazioni dei giovani Degrassi, Ravalico, Cociancich e un po’ tutta la truppa
degli Under 15, che a turno hanno trovato spazio in prima squadra.
Il dirigente Piero Bonetta ci tiene a
ringraziare gli sponsor che hanno subito sostenuto questo interessante progetto. “A partire da Claudio Gordini,
presidente della Cooperativa Programma Lavoro, le Cooperative Operaie di
Trieste nella persona del dottor Livio
Marchetti e il dottor Gianni De Visintini
dello Studio Odontoiatrico De Visintini
- Sossi, propietario della barca Cattivik. Il costume della Tergeste Pallanuoto riprende
il colore e l’inconfondibile logo di questo famoso scafo”.
m.l.
il tuono q 25
SPORT
Sabato, 17 luglio 2010
doglia: «Dispiace per Maccanti, ma noi siamo assolutamente contro il doping. Non è una sorpresa che anche tra gli Amatori c’è chi assume Epo.
Michele Maccanti positivo alla Cera
Dopo la beffa ai campionati del mondo sul
filo dei secondi, ci hanno
pensato i controlli antidoping ad aumentare
l’amarezza della squadra triestina di ciclismo
amatoriale Team Eppinger Saab Mathitech, che
nella cronometro iridata
di Occhiobello (Bologna) ha piazzato Andrej
Gucek al secondo posto,
dietro all’imprendibile
Michele Maccanti.
Quest’ultimo è stato
trovato positivo alla Cera
(l’epo di terza generazione) dopo un controllo a sorpresa effettuato
proprio il 15 maggio, il
giorno della cronometro
mondiale. Nella gara iridata il ciclista di Ferrara
ottenne il primo posto,
precedendo Andrej Gu-
Il presidente, Ivo Doglia
cek di qualche decimo
di secondo e negandogli
così la gioia di conquista-
re il bis mondiale dopo il
successo del 2009.
Maccanti
proprio
«Dispiace per Mac- fortissimi ex professioquel giorno cadde nella
rete degli ispettori anti- canti - spiega Ivo Do- nisti intorno ai 30 anni
doping inviati dall’Uci, glia, presidente della di età e quindi nel pieno
incaricati di controllare squadra triestina Team della loro carriera. Non
anche le gare più im- Eppinger Saab Mathi- è un mistero che alcune
portanti del circuito del tech - è un amico, ma squadre sborsino anche
ciclismo amatoriale. An- noi siamo assolutamen- 30.000 euro a stagione
che Gucek è stata con- te contro il doping. Non per assicurarsi le loro
prestazioni.
Questo
trollato
dopo
per
far
capire
quanta
il campionato
«Siamo riusciti ad esportare in
difficoltà facciamo noi
sloveno, risulcampo internazionale il nome
a competere in gare
tando perfettadi una Trieste che riesce a
difficilissime contro
mente in regoprimeggiare nel mondo del
avversari di grande
la. Malgrado la
ciclismo. Senza il doping»
spessore. Ma grazie
“positività” alla
ai nostri sponsor, EpCera, Maccanti
pinger in testa, e alla
ha corso e vinto
la prestigiosa Maratona è una sorpresa che an- classe di un cronoman
des Dolomites e - anco- che tra gli Amatori c’è come Andrej Gucek siara prima - alla 9 Colli ha chi assume Epo. Pure in mo riusciti ad esportare
fatto registrare un tem- questo circuito l’indotto in campo internazionale
po migliore rispetto a economico è notevole il nome di una Trieste
quelli dei professionisti ed è aumentato molto che riesce a primeggiare
sulla salita del Barbotto, da qualche anno a que- nel mondo del ciclismo.
affrontata anche al Giro sta parte, quando sono Senza il doping».
mas.lau.
stati ingaggiati alcuni
d’Italia, .
Lasciano l’Acegas Scarponi e Benevelli, confermati Bocchini e Benfatto
La Pallacanestro Trieste
sogna Fucka in biancorosso
della squadra e dotati di grande esperienza con prestazioni che molto
spesso nel torneo
Riconfermati Michele
passato hanno fatto la differenza in
Benfatto e capitan
positivo.
Dennis Bocchini:
Per quanto concerne gli arrivi le
trattative sono ben avviate per ottenere i prestiti del
play triestino Marco Contento dalla Snaidero Udine
e dell’ala piemontese Tommaso Raspino dalla Pallacanestro Biella.
Denis Locoselli
Gregor Fucka in biancorosso per il momento è soltanto una ipotesi suggestiva, che potrebbe concretizzarsi entro il mese di agosto: nei giorni scorsi infatti
il consulente di mercato Matteo Boniciolli ha contattato la forte ala originaria di Kranj per una sua eventuale disponibilità a vestire la maglia dell’Acegas.
La concorrenza
almeno
sulla carta
Un’ipotesi suggestiva,
appare tanta, visto
che potrebbe
che Fucka è tutt’ora
concretizzarsi entro il
richiesto da club di
mese di agosto
serie A e Legadue,
anche se lo sloveno naturalizzato italiano aspetta una chiamata da
Pistoia, società nella quale ha militato nella scorsa
stagione per un eventuale rinnovo del contratto. Sul
fronte partenze salutano la comitiva giuliana Andrea
Benevelli accasatosi a Trento assieme a Marco Spanghero, e Ivan Scarponi che ha scelto Scafati in Legadue. Riconfermati Michele Benfatto e capitan Dennis Bocchini: giocatori determinanti per l’economia
Le due formazioni partono con ottimi presupposti
Grosse novità in casa
del ZKB Kwins Polet: il
sodalizio carsico dopo
avere formalizzato la
propria iscrizione al
massimo
campionato
Hockey inline: Edera
e Polet iscritte alla serie A1
nazionale ha deciso di
raddoppiare inserendo
una propria squadra anche nel torneo di serie
B. La società di Opicina
così potrà dare spazio al
giovanile
suo ampio
vivaio, in
La società di Opicina in prospetfutura.
modo da
potrà dare spazio al tiva
I
rosfar giocare
suo ampio vivaio
s o n e r i
e maturare
dell’Edera,
esperienza
ai propri atleti del settore vice campioni d’Italia
in carica, partono con i
favori del pronostico da
parte di
tutti gli
L’Edera,
addetti
parte con
ai lavori
i favori del
speciapronostico
lizzati
in questa disciplina che considerano il suo roster di
prim’ordine. Le possibilità di disputare un torneo di vertice potrebbero
aumentare viste le notizie che provengono dal
Veneto dove gli acerrimi
rivali storici dei triestini,
gli Asiago Vipers, versa-
no in non buone condizioni economiche tanto
che nei giorni scorsi proprio per questo motivo
hanno chiesto una proroga per l’iscrizione al
prossimo campionato.
d.l.
26 q il tuono
APPUNTAMENTI
Sabato, 17 luglio 2010
Dal 24 luglio Piazza dell’architettura
Organizzata dall’Ordine degli Architetti presso il Salone degli Incanti - Ex Pescheria e il Museo Revoltella fino a sabato 7 agosto
L’Ordine degli Architetti, Pianificatori,
Paesaggisti e Conservatori della provincia
di Trieste ha deciso
di promuovere una
manifestazione, la
Piazza dell’architettura, che avrà luogo
a Trieste presso il Salone degli Incanti-Ex
Pescheria e il Museo
Revoltella da sabato
24 luglio a sabato 7
agosto.
Perché piazza? La
piazza rappresenta,
nella città europea
ed italiana in particolare, quello spazio
urbano simbolo della socialità e della
comunità. È nella
piazza che la gente si
incontra, si mostra,
si confronta . Ed è
nella piazza che va in
scena il teatro della
civiltà urbana.
Per questo motivo
ci piace immaginare
la manifestazione nella ex Pescheria come
una grande piazza, in questo caso coperta,
ma aperta verso la città con tutte le sue carat-
teristiche, gli edifici pubblici (le mostre), gli
esercizi pubblici (i bar, le librerie..) gli eventi
(le conversazioni..),
ma
anche i laboratori.. In poche parole un
grande spazio
per scambiarsi
idee, un luogo di incontro
tra architetti e
città.
Una piazza
però non può
esistere
se
non all’interno di un organismo urbano, una città.
Per
questo
motivo la manifestazione
dovrà coinvolgere tutte
quelle realtà,
siano essi architetti, studi
professionali,
associazioni culturali che hanno simili finalità.
La manifestazione si comporrà di quat-
tro grandi momenti: le mostre, le attività,
gli incontri e gli eventi collaterali. Piazza dell’architettura e si svolgerà in parte
alla Salone degli Incanti-Ex Pescheria, in
parte presso il Museo Revoltella. In particolare, in questa seconda sede, si terrà la
mostra Archiprix Italia 2010 nelle sale al
5° piano e la premiazione con l’esposizione relative all’8° edizione della Rassegna
Biennale di Architettura e del 5° Premio
Marcello D’Olivo presso l’auditorium e le
attigue sale.
Le mostre
Otto saranno le mostre in programma,
tutte ospitate all’interno dell’ex-Pescheria,
dal 24 luglio al 7 agosto dalle ore 16:00
alle ore 24:00: La visione dello spazio,
La museografia di Siza, Expo dopo expo,
Premio Europeo d’Architettura Ugo Rivolta 2009, CCS – Caracas, Stanze, Vedetta d’Opicina e London-Trieste.
Le attività
Rappresentano il momento propositivo e costruttivo, attraverso cui si cerca
di dare forma ed attuazione a tutte quelle
azioni necessarie ad innescare o a diffondere processi e progetti di miglioramento e di trasformazione della città: Atelier
Green (s)trip, Spazio e ri-creAzione e Allestiriciclo.
Gli incontri
Rappresentano il “nocciolo” della manifestazione. Luogo della riflessione e dello scambio culturale, gli incontri rappresentano un’occasione unica di scambio di
‘saperi’ e di confronto sulle tematiche che
interessano il rapporto tra architettura,
città e territori.
Curati da Elena Carlini e Luciano Lazzari prevedono quattro temi, distribuiti in
varie giornate ciascuno, costituiti da lectures, incontri e dibattiti, il tutto collegato
con il resto delle manifestazioni: Professione in Europa, Paesaggio e verde urbano, Housing, Visioni urbane.
Eventi collaterali
Numerosi e variegati saranno gli eventi
collaterali, che avranno luogo sia all’interno della Pescheria sia in città: Archiprix
Italia 2010, 8° edizione della Rassegna
Biennale di Architettura e del 5° Premio
Marcello D’Olivo, Visions Extensions,
Onna Progetto Pilota, Ursus multimedia
project, Studi aperti DisIncanti, Libri in
pescheria
Per maggiori informazioni e per il programma completo http://piazzadellarchitettura.wordpress.com
C.S.
I luoghi del festival
1 / salone degli incanti-ex pescheria, riva nazario sauro 1
2 / museo revoltella-galleria d’arte moderna, via diaz 27
3 / stazione e.n. rogers, riva grumula 12
4 / sanmichele11-starassociati, via san michele 11
5 / molo IV
7 / metroareaassociati, via cadorna 21/a
8 / studio fornasir, via lazzaretto vecchio 4
9 / studio bloccari, via del monte 21
10 / kallipolis+stradivarie, via san lazzaro 15
11 / gruppo+ architetti, via del lavatoio 3
12 / studio crulci, via cassa di risparmio 3
Altri luoghi
a / stazione ff.ss.
b / starhotel savoia excelsior palace, riva del mandracchio 4
c / sede ordine architetti ppc, via genova 14
sono Oltre centocinquanta i preziosi strumenti presenti nell’esposizione
Strumenti antichi al Castello di Duino
La Mostra di strumenti musicali storici al servizio di una tradizione
vivente allestita lungo il
percorso turistico del Castello di Duino (Trieste),
attuale dimora dei principi della Torre e Tasso,
è un appuntamento
irrinunciabile per tutti
gli appassionati di musica antica, ma anche per i
semplici cultori del bello.
Stimolare l’interesse
del grande pubblico per
il valore culturale ed artistico rappresentato da
una delle più grandi collezioni private di strumenti musicali al mondo
che, realizzati da abilissimi artigiani più ci quattro
secoli fa, grazie a pazienti
lavori di restauro ancora
oggi sono perfettamente
funzionanti.
Gli strumenti musicali
storici, gli archi e archetti
d’epoca esposti insieme
con stampe e quadri antichi legati al tema della
musica provengono dalla
Fondazione Orpheon e
appartengono alla prestigiosa collezione del
professor José Vázquez
dell’Università di Musica
di Vienna.
Oltre centocinquanta
preziosi strumenti formano la più grande esposizione
di strumenti
musicali storici restaurati e
perfettamente
funzionanti
mai realizzata
in Italia.
La rassegna
è
arricchita
dalla proiezione di filmati
didattici informativi particolarmente interessanti per le
scuole.
La mostra - che rimarrà aperta al pubblico fino
alla fine di ottobre - è or-
ganizzata dal Comune di
Duino-Aurisina in collaborazione con il Castello
di Duino e grazie al contributo della Fondazione
CRTrieste.
Visitando la mostra si
possono ammirare nella loro museale fierezza
e nella loro spettacolare musicalità violini,
violoncelli, viole, viole
d’amore e viole da gamba, costruiti tra il 1560 e
il 1780 da liutai italiani,
austriaci, tedeschi e inglesi passati alla storia
come Amati, Grancino,
Testore, Maggini, Gasparo da Salò, Jakob Stainer, Ventura Linarolo,
Joachim Tielke , William
Turner, Edward Smith
ed Henry Jaye. Sono
esposti anche strumenti
realizzati da liutai viennesi delle grandi dinastie
dei Leidolff, Thir, Posch,
Dallinger e Stadlmann
con i quali furono eseguite suonate per quartetti d’archi all’epoca di
grandi maestri del periodo classico come Mozart,
Haydn e Beethoven.
ciesse
Mostra di strumenti musicali storici
al servizio di una tradizione vivente
Castello di Duino
20 marzo – 30 ottobre 2010
Per maggiori informazioni:
Castello di Duino
Tel. 0039 040 20 81 20
Fax 0039 040 20 80 22
www.castellodiduino.it
[email protected]
il tuono q 27
APPUNTAMENTI
Sabato, 17 luglio 2010
protagonisti i ragazzi del II Corso di cinema organizzato dalla Bobo e i suoi amici in collaborazione con La Cappella Underground
Il corto L’ultima pagina all’Ariston
Verrà presentato il 21 luglio 2010 alle 20.00 al cinema Ariston di Viale Gessi, 14 a Trieste il cortometraggio
inedito L’ultima pagina dei registi Valentina Burolo e
Andrea Andolina con protagonisti undici giovani aspiranti attori triestini in erba, dai 7 ai 13 anni, usciti dal
laboratorio di cinema organizzato dalla Bobo e i suoi
amici in collaborazione con il centro ricerche e sperimentazioni cinematografiche e audiovisive La Cappella
Underground.
Il cortometraggio, della durata di 7 minuti, è frutto
del lavoro degli 11 ragazzi che hanno partecipato alla seconda edizione del Corso della durata di sue settimane.
Il corto nasce da un soggetto della 12 enne Benedetta
Milossi, una delle partecipanti al Laboratorio ed è stato
poi sviluppato assieme a tutti i ragazzi.
La regia è di Andrea Andolina e Valentina Burolo, fotografia e riprese di Ronnie Roselli, registrazione delle
voci fuori campo a cura di Edoardo Milani.
Durante le lezioni, i ragazzi hanno ricevuto la visita di
illustri personaggi del mondo del cinema, come il regista Davide Del Degan già vincitore del Globo d’oro 2004
e candidato anche nel 2010, l’illustratrice per ragazzi
Febe Sillani, e Marta Maffucci, scenografa di Caro Diario e Aprile
di Nanni Moretti, Terapia
d’urgenza, Lo
smemorato
di Collegno,
Rebecca
la
prima
moglie e altre
importanti
produzioni televisive Rai e
Mediaset.
Nel corso
del Laboratorio, i ragazzi
hanno visionato i classici del cinema in bianco e nero,
acquisito il concetto di inquadratura, campo e controcampo, primo piano, piano americano, dettaglio, passo
a 1, cartoni animati, sceneggiatura e storyboard. Hanno
assistito a una retrospettiva su Robert Zemeckis e sul ci-
nema di Alfred Hitchcock, visionato corti di registi italiani come Davide Del Degan ed Elisabetta Bernardini.
Hanno inoltre visitato la cabina di proiezione del multiplex Cinecity presso le Torri d’Europa
scoprendo la differenza tra proiezione in
digitale e in pellicola e al termine hanno
ricevuto in omaggio
un pezzo di celluloide
.
L’iniziativa – unica
nel suo genere - per il
secondo anno permette ai partecipanti di
vedere concretamente messi in pratica gli
insegnamenti teorici, acquisiti nel corso
delle lezioni, nella realizzazione di un vero film. Le lezioni
settimanali si sono tenute presso la
Cappella Underground che ha messo a disposizione gli spazi della propria sede associativa di via Economo 12/9 a Trieste e la
sua videoteca.
Il corto L’ultima pagina, prodotto in sole due settimane e girato, in esterna, a Trieste, nel giardino di Viale Gessi e nella libreria antiquaria Umberto Saba, vede
la partecipazione straordinaria dell’attore e doppiatore Riccardo Peroni – voce nel film Disney Ratatouille
e tra gli interpreti in questi giorni a Trieste al festival
dell’operetta al Teatro lirico G.Verdi -( nel corto invece
interpreta un nonno che narra ai ragazzi una fiaba). La
pellicola tratta in maniera giocosa e delicata, vicina alla
sensibilità dei bambini, i temi della discriminazione e
dell’amicizia.
Una lettera misteriosa indirizza un gruppo di ragazzi
in una libreria, alla ricerca di un libro magico che permetterà a ciascuno di loro di realizzare un proprio desiderio. Tra questi c’è Marco, spesso isolato e ignorato
dal gruppo che davanti alla lettura dei desideri superflui degli altri ragazzi manifesta, nell’ultima pagina rimasta, la sua bontà e la sua generosità… Il libro magico
s’indignerà davanti alla superficialità degli altri ragazzi
e all’atteggiamento ostile nei confronti di Marco e darà
loro una lezione…
Andolina e Burolo avevano già prodotto il corto La
scuola è tutta un’avventura, vincitore del Festival Internazionale di
Fano, Sezione
ragazzi, mentre i sette partecipanti della
prima edizione
del Corso avevano prodotto la pellicola
Nulla e tutto,
fiaba sviluppata dal soggetto
di una scatola
speciale la cui
“magia” è quella di far tornare l’armonia in un gruppo di ragazzi minato da continui litigi.
La proiezione avverrà nella sala al coperto del cinema
Ariston, con aria condizionata. Qui gli attori e i registi
incontreranno il pubblico. Ingresso 1 €.
Per informazioni: Bobo e i suoi Amici www.boboeisuoiamici.com Tel. 3358180366 Tel /fax: 0403480949
e-mail: [email protected]
c.s.
Jekyll & Hyde in Piazza Unità
Nell’ambito di SerEstate in scena il musical del Liceo Petrarca
Il 28 luglio alle ore
21.00 Piazza Unità si tingerà di atmosfere hollywoodiane grazie al Liceo Petrarca. Il musical
Jekyll & Hyde di Frank
Wildhorn e Leslie Bricusse viene messo in scena a
Trieste con l’adattamento
di Ludovico Carrino, un ex
studente del liceo
che lo ha diretto curandone i dialoghi
in italiano e lasciando le canzoni in lingua originale. È un
lavoro curato, gli
attori cantano con
voci potenti, ballano e sfoggiano una
buona recitazione;
è sorprendente constatare poi che soltanto
uno tra gli attori sia professionista (Massimiliano
Borghesi), mentre il resto
del cast sia selezionato tra
gli studenti del Petrarca o
tra attori amatoriali, tutti
comunque ex-allievi del
liceo triestino. È uno staff
giovane e nutrito: sono 60
ragazzi tra i 14 e i 27 anni
che si sono concentrati per
un anno e mezzo su questo
spettacolo con dedizione e
passione. Le ottime coreografie sono opera di Am-
bra Maria Mezzalira, i costumi
sono di Rossella
Plaino, i cori
sono seguiti da
Francesco Calandra. Tra i
tanti performers
spicca
Elina
Oganjan, incredibile nella sua
interpretazione
della prostituta Lucy, e il protagonista
Hyde, interpretato dal
regista Carrino. Il progetto è appoggiato dall’Area
Educazione,
Università
e Ricerca del Comune di
Trieste, e ovviamente dal
Liceo Classico Francesco
Petrarca.
Il musical è
tratto dal celebre
romanzo di Stevenson, Lo strano caso del Dr.
Jekyll e del Signor
Hyde. La storia è
ambientata nella Londra di fine
ottocento, dove il
medico Jekyll ha
trovato il modo di dare
vita alla parte ancestrale di sé, quella istintiva e
primordiale, grazie ad un
intruglio da lui composto.
Bevendo questa sostanza
il suo corpo e le sue intenzioni cambiano, e danno
forma ad un uomo
malvagio e violento,
che lui battezza “Mr.
Hyde”. Con il tempo
però diventa sempre
più complesso gestire
la situazione, e quando inizia a diventare un mostro anche
senza bere l’intruglio
decide che è meglio
mettere fine ai suoi
giorni. Il dualismo
della personalità proposto
dal romanzo ha sempre
affascinato l’immaginario
collettivo, e vari registi
ne hanno tratto ispirazio-
ne. Broadway
ha sfruttato la
forza di questi argomenti nel 1997
per
creare
Jekyll&Hyde,
un
musical
coinvolgente
e ricco di suspance a cui
hanno partecipato
attori
del calibro di Linda Eder
e Colm Wilkinson e che
ha avuto una lunga permanenza nei teatri, oltre
a vantare repliche in ven-
ti paesi del mondo. Prima
del Liceo Petrarca già il
Teatro Stabile dell’Abruzzo aveva provato a far conoscere questo musical
agli italiani con una rappresentazione completamente tradotta. L’unica
cosa che hanno in comune
lo spettacolo abruzzese
e quello del nostro liceo
è la scelta scenografica:
minimale, giocata principalmente sul contrasto tra
luci ed ombre, aiuta a concentrarsi sugli assoli dei
cantanti.
La rappresentazione ha
avuto un buon successo al
Politeama Rossetti a dicembre,
e al Teatro Orazio Bobbio a febbraio. Adesso il
debutto in Piazza
Unità, mercoledì
28. Trieste grazie
al Petrarca quindi può godere di
quest’opera
in
lingua originale,
ma se avete delle perplessità a riguardo,
nessuna paura: ci sono i
sottotitoli in italiano ad
ogni canzone.
Alessia Dagri
28 q il tuono
APPUNTAMENTI
Sabato, 17 luglio 2010
Trieste e la Sublime Porta
Presso sede del Museo Petrarchesco Piccolomineo in via Madonna del Mare 13
nel contempo si diffuse la
Fino al 7 novembre
fascinazione per il Vicino
2010, presso il Museo PeOriente.
trarchesco Piccolomineo
di via Madonna del mare,
La seconda sezione
sarà visitabile la mostra
dell’esposizione è dedicaTrieste e la Sublime Porta agli echi dell’espansiota - Da Pio II all’arciduca
ne ottomana nel Litorale
Massimiliano d’Asburgo.
austriaco, nel quadro del
graduale
superamento mente il continente asiatico. La curiosità per la civiltà
La Sublime Porta era
della diffidenza verso lo islamica contagiò il diciottenne Massimiliano d’Asburl’accesso al palazzo del
straniero che seguì alla go, che dal suo viaggio a Smirne e in Grecia riportò un
Gran Visir a Istanbul, il
Pace di Carlowitz (1699). diario pervaso di emozioni. Gli acquerelli di Germano
luogo dove il sultano teneDal 1718 l’imperatore Car- Prosdocimi rappresentano gli ambienti orientali di Villa
va la cerimonia di benvelo VI e il sultano Ahmed III Lazarovich sul colle di San Vito, prima dimora dell’arnuto per gli ambasciatori
inaugurarono le relazioni ciduca.
stranieri. Ma la Sublime
economiche tra i
Porta indicava anche, per
Intorno
al
Paesi asburgici e
estensione, tutto l’Impero
1840 l’orientaliquelli soggetti alla
Ottomano, le cui vicissitusmo si espresse
Sublime
Porta,
dini hanno coinvolto da vinei quadri di araprendo da Triecino l’Europa per almeno
tisti appartenenti
ste e da Fiume la
cinque secoli, dalla fine del
alla corrente del
via al commercio
XV fino all’inizio del XX.
realismo. Natamercantile
verso
i
le Schiavoni diLa mostra si articola in
porti di Smirne e
pinse L’Odalisca
tre percorsi, il primo dei
di Costantinopoli.
(1840), ritratto
quali è dedicato alla comLa piccola comuidealizzato di una
plesso disegno politico nei
nità di Turchi fu
bellezza femmiriguardi dell’Impero ottoregistrata nel cennile esotica fuori
mano di Pio II, già Vesco- Francesco Beda - Il Caffè Orientale di Trieste, Trieste,
simento del 1857 e
dal tempo, menvo di Trieste dal 1447 al c.1888
della loro permatre La preghiera
1450, cardinale e pontefice
di Maometto del
negli anni della crollo dell’Impero Romano d’Oriente e nenza a Trieste reca testimonianza la lapide in
napoletano Dodell’espansione musulmana nel Bosforo e nei Balcani. A lingua osmanli di un dignitario turco collocata
menico Morelli
partire dal XVI secolo si manifestò la drammatizzazione nel percorso espositivo accanto alle immagini
(1887) evoca una
dello scontro di civiltà nel teatro e nel melodramma, ma del Cimitero islamico, inaugurato nel 1848 in
via della Pace. In occasione della mostra Giospiritualità nel
vanni Allotta, discendente di Giani Stuparich,
contempo sconoha prestato i documenti d’identità e le foto di
sciuta ed affasciSabato 17 luglio e martedì 21 luglio alle ore 11.00
famiglia di Samuel e Virginia Oblath, unghere- Natale Schiavoni - Odalisca,Trieste, 1840
nante.
avranno luogo le visite guidate alla mostra Trieste
si di nazionalità ottomana e religione israelita,
ciesse
e la Sublime Porta da Pio II all’arciduca Massiche si stabilirono a Trieste a fine Ottocento: erano i
miliano d’Asburgo a cura di Alessandra Sirugo. Le
genitori di Elody, sposa dello scrittore triestino Giani
visite sono effettuate dall’Associazione di VolonStuparich.
tariato Cittaviva e dalla curatrice della mostra. Si
Trieste e la Sublime Porta da Pio II
ricorda che l’Associazione Cittaviva effettua su preLa Turchia e la sua conflittuale storia con l’Occidente
all’arciduca Massimiliano d’Asburgo.
notazione anche visite guidate in inglese, tedesco,
cristiano ispirarono drammaturghi e compositori come
Museo Petrarchesco Piccolomineo
francese, spagnolo, sloveno, croato, russo.
Wiel e Rossini. Le suggestioni della cultura ottomana
via Madonna del mare, 13 - Trieste
Per informazioni telefonare allo 0406758184 (da
hanno influenzato anche le espressioni artistiche e lo
23 giugno – 7 novembre 2010
lunedì a sabato ore 8-14; giovedì anche 14-19) o
stile delle abitazioni signorili a Trieste. Lo dimostrano
Orari:
scrivere all’indirizzo mail: e-mail: museopetrarchegli affreschi che ornano il soffitto del salone nel Museo
da lunedì a sabato 9 - 13; il giovedì anche 15 - 19
[email protected]
della Fondazione Giovanni Scaramangà di Altomonte
(chiuso festivi, ad eccezione del 7 novembre)
(1835 ca.), in via Filzi 1, dove è trasfigurato allegorica-
Debutto internazionale per il nuovo video promozionale
dell’Ateneo firmato da Marco Tessarolo
Debutto internazionale per il nuovo video promozionale dell’Università di Trieste realizzato dal giovane creativo Marco Tessarolo. Il video, intitolato Laboratorio
di futuro, è stato
pubblicato infatti dal blog di
MoFilm (http://
blog.mofilm.
com/), l’importante piattaforma digitale che
ha come obiettivo quello di
consentire
ad
artisti,
provenienti da ogni
parte del mondo, di esprimere
liberamente la
loro creatività,
di farsi conoscere e in molti casi
di raggiungere il
successo.
Oltre alle immagini il blog di
MoFilm dà spazio anche a un breve profilo dell’artista
già pluripremiato. Marco Tessarolo è l’unico pubblicitario del Friuli Venezia Giulia ad aver vinto il premio Tp
2010 assegnato annualmente dall’associazione pubblicitari professionisti ed aver ottenuto riconoscimenti importanti al Tribeca film festival di New York, dove è arri-
vato in finale con tre spot, e al Barcelona Mobile World
Congress dove il suo corto Wishing well – Il pozzo dei
desideri è giunto tra i finalisti del Pepsi short film 2010.
Al London Film
Festival ha ritirato invece il
premio della sezione MoFilm
dedicato al miglior spot pubblicitario pensato per il marchio
McDonald’s.
Di questi ultimi mesi la
collaborazione
con l’Università
di Trieste che
ha già prodotto
l’immagine scelta per promuovere il primo
Bilancio sociale
dell’Ateneo e il
video “Laboratorio di futuro”.
Attraverso i sogni e i giochi di alcuni bimbi, Tessarolo è riuscito, con efficacia e semplicità e una fotografia azzeccata, a mettere in risalto la centralità dell’alta
formazione per lo crescita di un territorio e della sua
comunità.
C.S.
Muggia si dipinge
con le Serate Colorate
L’Associazione Vivi Muggia,
in collaborazione con i commercianti associati alla stessa
e con il patrocinio del Comune
rivierasco, propone per la giornata odierna e in replica sabato
24 luglio Serate Colorate. La
manifestazione dedicata agli
artisti di strada, in gergo buskers, seguirà un itinerario attraverso le vie e le calli di Mug-
gia dove verranno coinvolti con
la loro bravura e allegria grandi
e piccini: giocolieri, trampolieri, clown, maghi, la fata turchina e Minnie con l’inseparabile
compagno Topolino animeranno le due serate ricche di colore
e divertimento.
Info: [email protected]
cell: 3338550118 - 3392067690
Denis Locoselli
il tuono q 29
APPUNTAMENTI
Sabato, 17 luglio 2010
a cura del Comune di Muggia e dell’associazione Juliet.
Visite guidate alla mostra
Due Fiorini Soltanto
Sabato 17 luglio 2010, alle
ore 18.00, presso la Sala Attilio Selva di Palazzo Gopcevich, via Rossini 4, avrà luogo
una visita guidata alla mostra
“Due fiorini soltanto. Sebastianutti e Benque fotografi a
Trieste”, a cura della dott.ssa
Elisa Vecchione. La mostra
è visitabile fino al 25 luglio
tutti i giorni con orario 9-19.
Il racconto dei canti
della grande guerra
Elisa in concerto
in piazza Unità
Heart - A Live Tour arriva anche a Trieste. Questa sera, sabato 17
luglio, Elisa si esibirà in piazza Unità a partire dalle 21:30. L’evento, realizzato in collaborazione con FVG Turismo, Azalea Promotion
e Comune di Trieste, sarà anche l’occasione per un gesto concreto di solidarietà a favore della onlus Il Focolare, cui verrà devoluta parte degli incassi della serata. Biglietto ingresso Unico € 32,00
Muggia sotto le stelle
Sabato 17 luglio sfilata
del
carnevale
estivo.
Domenica 18 luglio alle ore
21.00 presso il Teatro Verdi
di Muggia, il Conservatorio G.
Tartini presenta “Le Femmine
d’Italia...e...d’altri siti!”. Concerto in occasione del XVIII
anniversario, a cura di Libera
- Associazione, nomi e numeri
contro le mafie e Siulp - Sindacato Unitario Lavoratori Polizia.
Martedì 20 luglio VII Festival
della Canzone Muiesana a cura
di Fulvio Marion in collaborazione con Associazione Fameia
Muiesana e Pro Loco Muggia.
Giovedì 22 ore 21.30 presso i Giardini Europa, proiezione del film Il Concerto.
Venerdì 23 luglio esibizione
di danze standard e latino americane a cura del Club Diamante,
associazione di danza sportiva.
Dal 22 luglio al 15 agosto
Mostra personale del fotografo
Fabio Balbi. Fino al 31 luglio
presso il Museo d’Arte Moderna Ugo Carà di via Roma 9
(Muggia) sarà possibile visitare
l’allestimento dell’esposizione
“Serralunga. I vasi comunicanti. Dove sbocciano le idee”
Sabato 17 luglio alle ore
20.30 a Ceroglie – Cerovlje 13
(Duino Aurisina), tre cori accompagnati dal racconto di Roberto Todero si esibiranno nei
canti cari alla tradizione delle
diverse anime dell’antico Litorale, riportando verso gli anni
lontani del quattordici diciotto.
Yampapaya
Sabato 17 luglio alle 22.30
a Marano Lagunare, concerto
degli Yampapaya nell’ambito
del festival Onde Mediterranee.
Mare e monti della Liburnia
Domenica 18 luglio la Stella
Alpina onlus di Trieste organizza una passeggiata-escursione ad Abbazia (Opatja) in
Croazia, sul lungomare (12
Km) che parte da Volosca (Volosko), sobborgo portuale medioevale della città fino all’antica cittadina romana di Laurana
(Lovran). La passeggiata rientra all’interno del progetto:
“A passo d’uomo”. Il ritrovo è
presso la chiesa di Basovizza
alle 8,45 ed il trasferimento
è previsto con mezzi propri.
Pranzo al sacco. Per ulteriori
informazioni: Zefferino cell.
3498858463 e-mail [email protected] sito www.
[email protected]
Manifesti d’artista
V appuntamento
Lunedì 19 luglio alle ore
18.00 in via Fabio Severo, saranno tre gli artisti per il V
appuntamento di manifesti
d’artista: Hedya Klein, israeliana d’origine che vive tra Austria e il Vermont negli U.S.A.,
Franco Ule, triestino, e Jennifer Nuss, pure americana.
Guča sul Carso
Festival di musica e gastronomia balcanica sabato 17
e domenica 18 a Prepotto. Saranno presenti le migliori
orchestre vincitrici del Festival di Guča. Negli stand si
potranno gustare pljeskavice, cevapcici e maiali alla griglia
preparati dall’Associazione Serba V. Karadzic di Trieste.
Sabato apertura stand ore 18:00, inizio concerti ore 20:00
domenica apertura stand ore 16:00, inizio concerti ore 17:00
Trieste, tel. + fax 040 360551,
e-mail:
[email protected]
Vivere ad Aquileia
Venerdì 23 luglio alle ore
17.30, presso il Museo Archeologico Nazionale di Aquileia – via Roma 1, “vivere
ad Aquileia: i quartieri sulla sponda orientale del porto”. Interverrà Daniela Cottica (Università di Venezia).
Mercatino di Sistiana
Venerdì 23 luglio dalle ore
18.00 alle ore 23.00 nella Baia
di Sistiana (Parco La Caravella),
prosegue l’appuntamento con
le bancarelle dell’usato e del fai
da te “Il mare delle occasioni”
a cura dell’Associazione culturale “Cose di Vecchie Case”.
Per informazioni, Associazione culturale “Cose di Vecchie
Case”, tel. 3397495333 (sede
presso il Caffè Verdi ex Bar Violin di via del Teatro 2 a Trieste).
Rigassificatore
Triestelovesjazz
Dal 18 luglio all’8 agosto, con inizio alle ore 21.00, in Piazza
Unità, Piazza Hortis e Piazza Verdi, iniziano le serate della
quarta edizione del festival Triestelovesjazz, ad ingresso libero.
Domenica 18 – Piazza Verdi – Trieste Gospel Choir;
lunedì 19 – piazza Verdi – Ocho Rios; martedì 20 – piazza
Hortis – Bauchklang Vocal Groove Project, Gianni Cazzola
quintet feat. Gendrickson Mena, con “The Blakey Legacy”;
mercoledì 21 – piazza Hortis – Angelo Comisso Trio in
“Sturm und drang”, “Unless There’s Love” Anna Lauvergnac
International Quartet; giovedì 22 – piazza Hortis – duo Le
Miroir propone “Homage to Keith Jarret and Gary Burton”
di Barbara Kolb, segue “Franco Russo” Giovanni Vianelli
trio feat. Nevio Zaninotto con il “Cannonball Aderly
Tribute”; venerdì 23 – piazza Hortis – Oliver Ker Ourio in
“Jazz Armonica Extraordinaire”. Max Sornig Jazz Trio.
Martedì 20 luglio a partire
dalle ore 18:30 in piazza Marconi a Muggia campagna informativa e di mobilitazione contro il
rigassificatore di Trieste-Zaule.
Saranno presenti WWF, Legambiente e Italia Nostra. Saranno raccolte le firme sulla
petizione contro il progetto di
Gas Natural, lanciata lo scorso
autunno dalle tre associazioni
ambientaliste e sarà anche distribuito il mensile Konrad con
il nuovo inserto (dopo quello
del settembre 2009) sul rigassificatore. Recapiti: Legambiente - Circolo Verdazzurro,
via Donizetti 5/a, 34133 Trieste, tel. 040 577013, e-mail:
[email protected] ; Italia
Nostra – Sezione di Trieste,
via del Sale 4/b, 34121 Trieste,
tel. 040 304014, e-mail: [email protected] ; W.W.F.
Trieste, via Rittmeyer 6, 34132
Percorso
geopaleontologico
Ogni sabato mattina dalle 10 alle 13, fino al 18
settembre, visite guidate al percorso geopaleontologico
del Civico Orto botanico. Per informazioni
tel. 040-360.068; e- mail: [email protected]
30 q il tuono
L’oroscopo
della settimana
Gli oroscopi sono tradizione antichissima che ha diversi livelli, dalla
saggezza millenaria raffinata del Libro dei Mutamenti cinese (I Ching)
a scemenze assolute e nocive che
noi non siamo disposti a pubblicare.
Abbiamo scelto perciò di fornirvi un
servizio che si avvicina al livello più
nobile, assegnando settimanalmente ad ogni casa astrologica convenzionale delle massime che è sempre
proficuo meditare. La loro aderenza
personale apparterrà al mistero imponderabile della sorte ed alla vostra sensibilità e riflessione critica.
CALENDARIO
Sabato, 17 luglio 2010
Distributori di carburante aperti nei festivi
FERIALE
Impianti aperti 24 ore su 24
TOTAL - Duino Nord Autostrada TS/VE
AGIP - Duino Sud Autostrada VE/TS
AGIP - Valmaura S.S. 202 - Km 36
(superstrada)
DOMENICA 18 LUGLIO
AGIP - Via Forlanini - Cattinara
AGIP - Viale Miramare 49
ESSO - Viale Campi Elisi
ESSO - S.S. 202 - Km 18+945 - Sgonico
Q8 - Aurisina 129 - Duino Aurisina
FLY - Passeggio Sant’Andrea
SHELL - Aquilinia - Muggia
TAMOIL - Via F. Sebero 2/3
TRIESTE
Impianti self service
AGIP - Via dell’Istria 155
AGIP - Via Forti 2 - B.go San Sergio
AGIP - Viale Miramare 49
AGIP - Via A. Valerio 1 - Università
AGIP - Via Forlanini - Cattinara
AGIP - Strada del Friuli 5
AGIP - Duino S.S. 14
ESSO - Sgonico S.S. 202
ESSO - Via Carnaro - S.S. 202 - Km 3+0.67
ESSO - Piazza Foraggi 7
ESSO - Quadrivio di Opicina
ESSO - Via Flavia 120
ESSO - Str. Prov. del Carso - Km 8+738
OMV - Stazione di Prosecco 35
SHELL - Via Locchi 3
SHELL - Autoporto di Fernetti
TAMOIL - Via F. Severo 2/3
TOTAL - R.A. Km 27 Sistiana
TOTAL - Via Brigata Casale
TAMOIL - Viale Miramare 233/1
Non metterti
alla guida
se hai abusato
di bevande alcoliche
***
Linea marittima TRIESTE - MUGGIA
Partenza
6.45
7.50
9.00
10.10
11.20
14.10
15.10
16.20
17.30
19.35
Partenza
9.30
11.00
13.30
15.00
16.30
18.00
MUGGIA
TRIESTE
7.15
8.20
9.30
10.40
11.50
14.35
15.40
16.50
18.00
20.05
7.15
8.25
9.35
10.45
11.55
14.35
15.45
16.55
18.05
20.05
7.45
8.55
10.05
11.15
12.25
15.05
16.15
17.25
18.35
20.35
MUGGIA
MUGGIA
TRIESTE
10.00
11.30
14.00
15.30
17.00
18.30
10.15
11.45
14.15
15.45
17.15
18.45
10.45
12.10
14.45
16.15
17.45
19.15
Arrivo
Partenza
Arrivo
FESTIVO
TRIESTE
MUGGIA
Arrivo
Partenza
Arrivo
Regime tariffario linee marittime
in vigore dal 1° gennaio 2010
Corsa singola ........................................... Corsa Andata e Ritorno . .......................... Abbonamento nominativo 10 corse.......... Abbonamento nominativo 50 corse.......... Biciclette .................................................. Euro Euro Euro Euro Euro 3,45
6,40
11,00
26,50
0,70
I biglietti ed abbonamenti sono venduti direttamente a
bordo dell’imbarcazione.
STAZIONE FERROVIARIA DI TRIESTE CENTRALE
Orario dal 13 giugno 2010
Ariete dal 21 marzo
al 20 aprile
Le cose sembrano in disordine, ma Dio
può scrivere diritto anche sullo storto.
Toro dal 21 aprile
al 20 maggio
Le discordie rovinose si riducono spesso
a quattro soli pensieri: io, tu, mio e tuo.
Gemelli dal 21 maggio
al 20 giugno
La violenza è la forza degli stupidi, quella
delle persone sagge è la dolcezza.
Cancro dal 21 giugno
al 22 luglio
Chi non vuole che gli altri lo sottomettano farà bene ad inchinarsi di meno.
Leone dal 23 luglio
al 22 agosto
I dolori dell’anima, ma anche del corpo,
si mitigano quando riesci a dominarli.
Vergine dal 23 agosto
al 22 settembre
TRIESTE Centrale
Monfalcone
Cervignano S. Giorgio di Nogaro
Portogruaro - Caorle
S. Donà di Piave VENEZIA Mestre
VENEZIA S. Lucia
Chi apre una lite, apre anche una spesa.
Occorre pensarci bene, e prima.
Scorpione dal 23 ottobre
al 21 novembre
La paura eccessiva della morte non la
può evitare, ma ti rovina la vita.
Sagittario dal 22 novembre
al 21 dicembre
Occorre essere previdenti: l’acqua troppo lontana non può spegnere il fuoco.
Capricorno dal 22 dicembre
al 19 gennaio
La prima medicina contro qualcosa che ti fa ammalare è l’astenersene.
Aquario dal 20 gennaio
al 18 febbraio
Per poter parlare bene non basta il vocabolario: occorre ben pensare.
Pesci dal 19 febbraio
al 20 marzo
Prima di metterti in una situazione nuova,
pensa a come potrai uscirne.
4.30
4.53
5.05
5.14
5.37
5.57
6.24
6.34
(5)
prosegue per
Tarvisio
14.44
15.07
15.19
15.28
15.52
16.12
16.39
16.49
Carnia
TRIESTE Centrale
Monfalcone
Cervignano - S. Giorgio di Nogaro
Portogruaro - Caorle
S. Donà di Piave
VENEZIA Mestre
VENEZIA S. Lucia
(1)
5.32
6.06
6.35
5.55
6.28
6.58
6.07
6.42
|
6.16
|
6.40
7.37
7.03
|
7.30
8.15
7.40
prosegue per
(2)
6.41
7.04
7.35
7.04
7.29
7.57
7.17
7.41
7.24
|
7.53
8.12
8.15
8.30
8.51
8.55
9.02
8.18
8.41
8.53
9.02
9.26
9.46
10.13
10.24
Milano
(3)
Napoli
*
Tarvisio
Milano
15.44
15.51
16.25
16.06
16.17
16.48
16.18
17.03
16.27
16.51
17.12
17.37
17.49
Tarvisio
(6)
16.44
17.02
17.34
17.07
17.27
17.56
17.19
17.40
18.09
17.28
|
17.52
18.11
18.12
18.26
18.39
18.48
18.49
9.18
9.38
9.41
10.01
9.53
|
10.02
|
10.26
10.40
10.46
|
11.13
11.16
11.24
(7)
17.44
18.07
18.19
18.28
18.52
19.12
19.39
19.49
18.44
19.07
19.19
19.28
19.52
20.12
20.39
20.49
(3)
(1)
11.44
12.20
12.07
12.42
12.19
12.56
12.28
12.52
13.12
13.39
13.49
12.44
13.07
13.19
13.28
13.52
14.12
14.39
14.49
13.44
14.07
14.19
14.28
14.52
15.12
15.39
15.49
14.11
14.34
14.48
(1)
Milano
Tarvisio
(8)
19.18
19.46
20.22
21.54
19.41
20.12
20.49
22.20
19.54
20.26
21.02
22.33
20.03
20.35
21.10
22.42
20.32
21.03
21.42
23.08
20.59
21.21
23.25
21.39
21.49
23.49
21.50
Tarvisio
Udine
22.44
23.17
23.37
23.52
0.34
Lecce
(1) Feriale. (2) Festivo. (3) Feriale escluso sabato. (4)
(1)
TRIESTE Centrale
Monfalcone
GORIZIA Centrale
Cormons
UDINE
5.02
5.27
5.51
5.59
6.23
(1)
5.58
6.23
6.48
7.03 7.28
(2)
(1)
(1)
6.04
6.29
6.53
7.03
7.28
6.20
6.48
7.10
7.25
7.49
6.56
7.19
7.40
7.49
8.04
7.35
8.03
8.26
8.35
8.57
(2)
(7)
prosegue per
(2)
TRIESTE Centrale 14.56
Monfalcone
15.19
GORIZIA Centrale 15.40
Cormons
15.49
16.04
UDINE
(1)
14.56
15.19
15.40
16.49
16.04
(5)
15.51
16.18
16.40
16.49
17.10
(2)
(1)
(2)
(1)
(2)
(1)
(1)
(3)
(4)
7.35 8.56
7.58 9.19
8.18 9.40
8.27 9.49
8.43 10.04
(2)
9.56
10.24
10.48
11.01
11.23
10.56
11.19
11.40
11.49
12.04
11.26
11.54
12.19
12.29
12.53
12.08
12.37
|13.01
|13.15
13.38
12.26
12.54
13.19
13.33
13.55
12.56
13.19
13.40
13.49
14.04
12.56
13.19
13.40
13.49
14.04
13.30
14.00
14.25
14.40
15.04
14.21
14.49
15.12
15.21
15.47
14.21
14.49
15.12
15.21
15.47
Sacile Tarvisio
(6)
16.02
16.30
16.53
17.02
17.24
16.03 16.31
16.28 16.59
16.51 17.22
17.00 17.32
17.24 |17.55
16.56
17.19
17.40
17.49
18.04
(7)
17.23
17.51
18.15
18.28
18.49
(8)
17.23
17.51
18.15
19.28
18.49
(7)
17.56
18.19
18.40
18.49
19.04
prosegue per Tarvisio Tarvisio
(9)
18.20
18.49
19.12
19.22
19.46
Sacile
(10)
18.20
18.49
19.12
19.22
19.46
18.56
19.19
19.40
19.49
20.04
(1)
19.53
20.04
20.27
20.36
20.57
(1)
20.42
21.08
21.31
21.40
22.04
(11)
22.21
22.44
23.05
23.14
23.29
Sacile
(12)
22.21
22.44
23.05
23.14
23.29
(1) Feriale. (2) Festivo. (3) Feriale escluso sabato. (4) Si effettua il sabato e festivi.
Rispetta il mendicante: non c’è oggetto
che pesi quanto la sua povertà.
Bilancia dal 23 settembre
al 22 ottobre
AEROPORTO FRIULI VENEZIA GIULIA - RONCHI DEI LEGIONARI
Orario estivo 2010 (in vigore dal 28 marzo al 30 ottobre 2010)+++
Gli orari possono subire variazioni da parte delle compagnia aeree senza preavviso
Partenze per
Partenza
Arrivo Frequenza
Volo
Aereo
BELGRADO
13.15
10.35
13.35
13.15
BIRMINGHAM 16.55
18.05
BRUXELLES Ch. 12.30
CAGLIARI
22.10
CATANIA
12.00
DUSSELDORF We. 12.00
20.55
LONDRA St.
12.25
14.30
14.50
15.00
15.00
21.40
MONACO
06.20
10.50
15.00
18.55
NAPOLI
12.00
OLBIA
13.15
ROMA
06.55
07.20
11.20
15.20
19.20
TIRANA
10.30
13.00
15.10
20.40
TRAPANI
20.00
14.50 -----6-
12.10 -----6-
15.10 -2-----
14.50 ---4---
18.10 ---4---
19.20 ------7
14.05 --3---7
23.55 1---5--
15.25
*
13.45 -2-4---
22.40 -----6-
13.35 ----5--
15.40 --3---7
16.00 -----6-
16.10 -2-4---
16.10 ----5--
21.40 1------
07.30
*
12.00
*
16.10
*
20.05 12345-7
13.10
*
15.00 -----6-
08.05
*
08.30 123456-
12.30
*
16.30
*
20.30
*
12.00 -2-----
14.40 ----5--
16.50 -2-----
22.30 ----5--
21.40 -2-4-6-
JU411
JU411
JU411
JU411
FR1097
FR1097
FR2834
FR4808
AZ1705
FR6488
FR6488
FR169
FR169
FR169
FR169
FR169
FR169
LH4007
LH3999
LH4003
LH4005
AZ1705
EN1728
AZ1356
AZ1360
AZ1358
AZ1364
AZ1362
LZ152
LZ152
LZ152
LZ152
FR8648
AT7 fino al 1/5
AT7 dal 8/5
AT7 dal 6/4
AT7 dal 5/5
738
738
738
738
CR9 via Napoli
738
dal 25/5
738
dal 29/5
738
fino al 8/4
738
738
738
738
dal 16/4
738
AT7
AT7
AT7
AT7 no dal 2-22/8
CR9
AT7 dal 12/6 al 28/8
CR9/320
734/320 no dal 3-27/8
734/320
734/M80 no dal 9-22/8
734/320
AT7 fino al 27/4
AT7 fino al 11/6
AT7 dal 15/6
AT7 dal 18/6
738
Note
Arrivi da
Partenza
Arrivo Frequenza
BELGRADO
11.00
08.20
11.20
11.00
BIRMINGHAM 13.15
14.25
BRUXELLES Ch. 10.35
CAGLIARI
20.00
CATANIA
08.30
DUSSELDORF We. 09.50
18.45
LONDRA St.
09.00
11.05
14.05
11.25
11.35
11.35
17.05
MONACO
09.05
13.15
17.15
21.05
NAPOLI
10.10
OLBIA
10.15
ROMA
09.20
13.20
17.20
20.50
21.25
TIRANA
08.10
10.30
12.40
18.00
TRAPANI
17.55
12.40 -----6-
10.00 -----6-
13.00 -2-----
12.40 ---4---
16.30 ---4---
17.40 ------7
12.05 --3---7
21.45 1---5--
11.20
*
11.35 -2-4---
20.30 -----6-
12.00 ----5--
--3---7 FR168
14.25 -----6-
14.35 -2-4---
14.35 ----5--
20.05 1------
10.10
*
14.20
*
18.20 12345-7
22.10
*
11.20
*
12.00 -----6-
10.35
*
14.35
*
18.35
*
22.05 12345-7
22.40
*
09.40 -2-----
12.10 ----5--
14.30 -2-----
19.40 ----5--
19.35 -2-4-6-
Volo
Aereo
Note
JU411
JU411
JU411
JU411
FR1096
FR1096
FR2833
FR4807
AZ1708
FR6487
FR6487
FR168
738
FR168
FR168
FR168
FR168
LH3998
LH4002
LH4004
LH4006
AZ1708
EN1729
AZ1357
AZ1365
AZ1361
AZ1359
AZ1363
AF5981
AF5983
AF5983
AF5983
FR8647
AT7
AT7
AT7
AT7
738
738
738
738
CR9
738
738
738
fino al 1/5
dal 8/5
dal 6/4
dal 6/5
Frequenze: 1 Lunedì, 2 Martedì, 3 Mercoledì, 4 Giovedì, 5 Venerdì, 6 Sabato, 7 Domenica. * Giornaliero.
Compagnie Aeree: AZ Alitalia, EN-Air Dolomiti, FR-Ryanair, JP-Adria Airways, JU-Jat Airways, LH-Lufthansa (operato daAir Dolomiti-Lufthansa Regional), LZ-Belle Air.
Aeromobili: 319 Airbus A319, 320 Airbus A320, 734 Boeing B737.400, 738 Boeing B737.800, AT7-ATR72, CR9 Bombardier CRJ900, M80-Boeing MDD MD80.
via Napoli
dal 25/5
dal 29/9
fino al 9/4
738
738
738
dal 16/4
738
AT7
AT7
AT7 no dal 2-22/8
AT7
CR9
AT7 dal 12/6 al 28/8
734/320
734/M80 no dal 9-22/8
734/320
CR9 no dal 2-26/8
734/320
LZ152 fino al 27/4
LZ152 fino al 11/6
LZ152 dal 15/6
LZ152 dal 18/6
738
Numeri utili
FARMACIE DI TURNO
Emergenza sanitaria
118
115
Vigili del fuoco
112
Carabinieri
113
Polizia
040 4194311
Polizia Stradale
040 3790111
Questura
114
Emergenza infanzia
1522
Antiviolenza donna
Antincendio boschivo
1515
117
Guardia di Finanza
Polizia Municipale
040 366111
Guardia Costiera emergenze
1530
040 676611
Capitaneria del Porto
800 991170
ASL Numero verde
040 3991111
Osp. Riuniti Trieste
040 3186118
CRI Servizi sanitari
800 500300
Protezione civile
040 910600
ENPA Protez. animali
ASTAD Rifugio animali 040 211292
Canile sanitario
040 820026
800 152152
AcegasAps guasti
800 237313
Acegas informazioni
803116
ACI Soccorso stradale
Regione centralino
040 3771111
Comune centralino
040 6751
040 37981
Provincia centralino
Camera di Commercio 040 6701111
Aeroporto Ronchi d. L. 0481 773224
040 39991
ATER
040 6764111
Poste centralino
040 307730
RadioTaxi
040 390039
Taxi
800 016675
Trieste Trasporti
040 6758200
Biblioteca Civica
Biblioteca Gambini
040 634753
040 300725
Biblioteca Statale
SERVIZIO NOTTURNO
dalle 20.30 alle 8.30
del giorno successivo
Via Bernini, 4 (angolo via del Bosco)
Tel. 040 309114
domenica 18 luglio
dalle 8.30 alle 13.00
Largo Piave, 2 – Tel. 040 361655
Viale Felluga, 46 (San Luigi)
– Tel 040 390280
Via Bernini, 4 (angolo via del Bosco)
Tel. 040 309114
Muggia - Lungomare Venezia, 3
– Tel. 040 274998
Opicina – Via di Prosecco, 3
–Tel. 040 214441
dalle 16.00 alle 20.30
Largo Piave, 2 – Tel. 040 361655
Viale Felluga, 46 (San Luigi)
Tel 040 390280
Via Bernini, 4 (angolo via del Bosco)
Tel. 040 309114
Muggia - Lungomare Venezia, 3
Tel. 040 274998
Opicina – Via di Prosecco, 3
–Tel. 040 214441 – Solo per chiamata
telefonica con ricetta urgente
FARMACIE DI TURNO
dal 19 luglio al 23 luglio
dalle 13.00 alle 16.00
Via dell’Istria, 18 – Tel. 040 7606477
Via di Servola, 44 – Tel 040 816296
Basovizza– Tel. 040 9221294 – Solo per
chiamata telefonica con ricetta urgente
SERVIZIO NOTTURNO
dalle 20.30 alle 8.30
del giorno successivo
Piazza Libertà, 6 – Tel. 040 421125
Domenica 18
RAI 3 FVG
Sabato 17
TELEQUATTRO
Cinema e teatri
Farmacie di turno
sabato 17 luglio
dalle 13.00 alle 16.00
Largo Piave, 2 – Tel. 040 361655
Viale Felluga, 46 (San Luigi)
Tel 040 390280
Muggia - Lungomare Venezia, 3
Tel. 040 274998
Opicina – Via di Prosecco, 3
Tel. 040 214441– Solo per chiamata
telefonica con ricetta urgente
Radioattività
il tuono q 31
INFORMAZIONI UTILI
Sabato, 17 luglio 2010
...quando
hai bisogno
chiama
Telefono Amico CeVita
Toy story 3 in digitale 3D
16.15, 18.00, 20.00, 21.50
16.30, 18.20, 20.15, 22.15
Solomon Kane
16.30, 18.20, 20.15, 22.15
Predators
16.30, 18.20, 20.15, 22.15
ARENA ARISTON
CINECITY
Viale xx settembre 35 040662424
www.triestecinema.it
Viale Romolo Gessi 14
www.aristontrieste.it
Invictus
Sabato 17 e domenica 18 luglio
ore 21.15
Gli abbracci spezzati
Lunedì 19 e martedì 20 luglio ore
21.15
I gatti persiani
Mercoledì 21 e giovedì 22 luglio
ore 21.15
Sherlock Holmes
Venerdì 23 e sabato 24 luglio ore
21.15
Proiezioni garantite anche in caso
di maltempo.
NAZIONALE MULTISALA
Viale xx settembre 30 040635163
www.triestecinema.it
Twilight saga: eclipse
16.20, 18.15, 20.15, 22.15
Toy Story 3 in digitale 2D
Multiplex 7 sale
(di cui 4 predisposte per il 3D)
Torri d’Europa, via D’Alviano 23,
tel. 040 6726800 www.cinecity.it
Predators
16.00, 18.05, 20.10, 22.15.
Domenica 15.30, 17.45, 20.00,
22.05
Solomon Kane
16.05, 18.05, 20.05, 22.05.
Domenica 15.20, 17.35, 20.00,
22.05
The box
Da mercoledì 21 luglio, 16.30,
19.45, 22.00
Toy story 3 - La grande fuga. In 3D
in digitale tutti i giorni 16.10,
17.15, 18.35, 19.45, 21.20, 22.00
domenica 15.05, 16.20, 17.25,
18.45, 20.00, 21.15, 22.10; in
pellicola tutti i giorni 16.00, 18,05,
Teatro Rossetti
Sabato 17 luglio ore 21.00, Clannad Live. L’evento,
che sicuramente scatenerà l’attenzione dei fan di
tutta Europa, è organizzato nell’ambito della decima
edizione di Triskell, il Festival Celtico Internazionale di
Trieste organizzato dall’Associazione Culturale Uther
Pendragon.
Festival dell’Operetta
La principessa della Csardas
20 e 22 luglio ore 20.30; 18 luglio ore 17.30. Teatro
Verdi.
Die Csárdásfürstin, Operetta in tre atti da un’idea di
Leo Stein e Bela Janbach. Musica di Imre Kálmán (Ed.
Suvini e Zerboni - Milano)
Daniela Mazzucato in Boulevard Opérette
20 luglio ore 21. Teatrino di San Giovanni.
Attrice e cantante, Daniela Mazzucato, racconta e canta
la propria versatilità nei dintorni
dell’operetta sullo sfondo della Ville Lumière. Edoardo
Lanza pianoforte.
Sissi nei luoghi della storia
17, 21, 23 luglio ore 20.30 Sala de Banfield Tripcovich;
29 e 30 luglio ore 20.30 Castello Grassalkovich –
Gödölló´. Da “Sissy” Singspiel in due atti di Ernst e
Hubert Marischka, adattamento di Gianni Gori, Musica
di Fritz Kreisler
Operetta mon amour
18 luglio ore 21 Castello di Duino; 22 luglio ore 21
Teatro Prešeren -San Dorligo della Valle . Operetta
mon amour è un concerto, ma anche uno spettacolo,
un salotto e tante altre cose. Elio Pandolfi, personaggio
eclettico di grande musicalità, appassionatissimo
800 848444
(gratuito)
Lunedì 19
AMBASCIATORI
Martedì 20
20.10, 22.15 domenica 15.15,
17.40, 19.55, 22.00
The Twilight saga: Eclipse
tutti i giorni 16.00, 18.30, 21.15,
in digitale e 17.10, 20.00, 22.20
in pellicola. Domenica 14.50,
17.15, 19.50, 22.10 in digitale e
16.00, 18.30, 21.15 in pellicola
F.FELLINI
cinema d’essai Viale xx settembre
37 040636495 www.triestecinema.it
About Elly
tutti i giorni 16.45, 21.00
Il concerto
tutti i giorni 18.45
GIOTTO MULTISALA
Via Giotto 8 040637636 www.
triestecinema.it
Un microfono per due
17.00, 18.45, 20.30, 22.15
Il padre dei miei figli
17.00, 18.45, 20.30, 22.15
Fratellanza - brotherhood
17.00, 18.40, 20.20, 22.00
Che fine ha fatto Osama Bin
Laden?
tutti i giorni 18.40
di opera e di operetta, propone – insieme al pianista
Marco Scolastra – brani cantati, recitati, strumentali,
oltre ad esilaranti aneddoti, sketchs e imitazioni della
sua lunga vita teatrale.
Oscar night
24 luglio ore 20.30, Teatro Verdi –Trieste. Carrellata fra
le musiche da Oscar del grande cinema. Orchestra e
Coro del Teatro Lirico “Giuseppe Verdi” di Trieste.
Teatri a teatro 2010
Lirica in danza
Sabato 17 luglio, al Teatrino del Parco di San Giovanni,
alle 21, va in scena Lirica in danza con Annamaria Perilli
e Riccardo Riccio in collaborazione con la Fondazione
Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. Lo spettacolo diviso in
due parti è una fantasia di danze eseguite sulle più
celebri ouverture, sinfonie e preludi di grandi opere
liriche.
Il Campiello
Giovedì 29 luglio alle ore 21.00, nella Corte del Castello
di Duino, l’Accademia Lirica Internazionale di Santa
Croce presenta Il Campiello di Ermanno Wolf-Ferrari.
Commedia lirica in tre atti tratta dal libretto di Mario
Ghisalberti, da Goldoni e diretta da Alessandro Svab.
Nel lavoro, in tre atti, diurno e malinconico, traspare
una matrice viennese e si colgono i richiami alle danze
popolari di Schubert, proprio all’inizio, e la struttura che
è tutta intera un omaggio a Mozart.
Omaggio a Chopin
Venerdì 30 luglio, alle 20.30, nella Sala del Trono del
Castello di Miramare, il Conservatorio Tartini propone
Omaggio a Chopin, recital di Letizia Michielon,
concertista di fama internazionale.
Mercoledì 21
Giovedì 22
Venerdì 23
07.30 TGR Buongiorno
Regione
14.00 TG Regione
19.00 TG Regione
00.10 TG Regione
07.30 TGR Buongiorno
Regione
14.00 TG Regione
19.00 TG Regione
00.10 TG Regione
07.30 TGR Buongiorno
Regione
14.00 TG Regione
19.00 TG Regione
00.10 TG Regione
07.30 TGR Buongiorno
Regione
14.00 TG Regione
19.00 TG Regione
00.10 TG Regione
07.30 TGR Buongiorno
Regione
14.00 TG Regione
19.00 TG Regione
00.10 TG Regione
07.30 TGR Buongiorno
Regione
14.00 TG Regione
19.00 TG Regione
00.10 TG Regione
07.30 TGR Buongiorno
Regione
14.00 TG Regione
19.00 TG Regione
00.10 TG Regione
Trasmissioni in lingua slovena
18.40 TV Transfrontaliera
20.30 TGR
Trasmissioni in lingua slovena
18.40 TV Transfrontaliera
20.30 TGR
Trasmissioni in lingua slovena
18.40 TV Transfrontaliera
20.30 TGR
Trasmissioni in lingua slovena
18.40 TV Transfrontaliera
20.30 TGR
Trasmissioni in lingua slovena
18.40 TV Transfrontaliera
20.30 TGR
Trasmissioni in lingua slovena
18.40 TV Transfrontaliera
20.30 TGR
Trasmissioni in lingua slovena
18.40 TV Transfrontaliera
20.30 TGR
07.00 Il notiziario mattutino
08.05 Storie tra le righe
08.30 Il notiziario mattutino replica
10.05 Ai confini dell’Arizona
12.00 TG 2000 flash
12.05 Borgo Italia
12.40 A casa del musicista
13.00 Seguiamo quei due
13.15 Serestate in città
13.30 Il notiziario meridiano
14.00 Qui Cortina
14.10 Hard Trek
15.05 Tractor pullings
16.00 TG 2000 - sabato
16.30 Il notiziario meridiano replica
17.00 K2
19.15 Dai nostri archivi
19.30 Il notiziario serale
20.00 Il notiziario sport
20.05 Campagna amica
20.30 Il notiziario Regione
21.00 Newmann robot di
famiglia. Film commedia
22.30 Carnia, terra di emozioni
22.55 Qui Tolmezzo
23.00 Il notiziario notturno
23.35 Se tu vens: storie di uomini
e di montagne
07.00 Concerto del pianista Ali
Hireche
08.20 Mukko Pallino
08.50 Italia economia
09.30 Rotocalco Adnkronos
10.35 Saul 2000 – Ripartire da
Damasco
11.30 Super sea
12.00 Angelus recitato dal Santo
Padre - 2010
12.25 La grande storia
13.10 Qui Tolmezzo
13.15 Borgo Italia
13.40 Expò mittel school
14.05 Camper Magazine
14.25 Campagna amica
15.00 Norma. Opera registrata
17.30 K2
19.30 Detective per amore
21.00 Mille voci 2010.
Programma musicale
23.00 Newmann robot di
famiglia. Film commedia
00.30 Voci dal ghetto “Enrico
Fink e Quartetto Lokshen”
02.10 Thor il conquistatore.
Film d’avventura
07.00 Il notiziario mattutino lunedì
08.05 Storie tra le righe
08.30 Il notiziario mattutino lunedì
08.50 Detective per amore
10.25 Novecento contro luce
11.25 Camper magazine
12.00 TG 2000 flash
12.45 Hard trek
13.10 Videomotori
13.30 Il notiziario meridiano
14.05 ... Animali amici miei
15.05 Novecento contro luce
16.00 TG 2000
16.30 Il notiziario meridiano replica
17.00 K2
19.00 L’estate è tutta un quiz
19.30 Il notiziario serale
20.00 Il notiziario sport
20.10 Sport estate
20.30 Il notiziario Regione
21.00 Incontri al caffé de La
Versiliana
22.45 Seguiamo quei due
23.02 Il notiziario notturno
23.35 TG Montecitorio
23.40 Pagine e fotogrammi
07.00 Il notiziario mattutino
08.05 Storie tra le righe
08.30 Il notiziario mattutino replica
09.00 L’età non conta
10.05 Ai confini dell’Arizona
12.00 TG 2000 flash
12.35 Mukko Pallino
13.05 Sport estate
13.30 Il notiziario meridiano
14.05 ... Nel baule dei tempi
14.35 Super sea
15.30 Borgo Italia
16.00 TG 2000
16.30 Il notiziario meridiano replica
17.00 K2
19.00 Expò mittel school
19.30 Il notiziario serale
20.00 Il notiziario sport
20.05 Pagine e fotogrammi
20.30 Il notiziario Regione
21.00 Faust. Opera registrata
00.07 Il notiziario notturno
00.40 TG Montecitorio
07.00 Il notiziario mattutino
08.05 Storie tra le righe
08.30 Il notiziario mattutino replica
10.05 Ai confini dell’Arizona
12.00 TG 2000 flash
12.05 Super sea
13.00 Expò mittel school
13.30 Il notiziario meridiano
14.05 ... Attualità
14.35 Videomotori
15.30 Hard Trek
16.00 TG 2000
16.30 Il notiziario meridiano replica
17.00 K2
19.00 Rotocalco Adnkronos
19.30 Il notiziario serale
20.00 Il notiziario sport
20.05 Qui Tolmezzo
20.10 Dai nostri archivi
20.30 Il notiziario Regione
21.00 Incontri al caffè de La
Versiliana
23.02 Il notiziario notturno
23.35 TG Montecitorio
07.00 Il notiziario mattutino
08.05 Storie tra le righe
08.30 Il notiziario mattutino replica
09.00 Domani si vedrà
09.30 Documentari sulla natura
10.05 Ai confini dell’Arizona
12.00 TG 2000 flash
12.10 Rotocalco Adnkronos
12.30 Tractor pulling
12.45 La grande musica classica
13.30 Il notiziario meridiano
14.05 ... Copertina da Udine
15.05 Documentari sulla natura
16.00 TG 2000
16.30 Il notiziario meridiano replica
17.00 K2
19.00 Carnia, terra d’emozioni
19.30 Il notiziario serale
20.00 Il notiziario sport
20.05 Qui Cortina
20.15 Serestate in città
20.30 Il notiziario Regione
21.00 Se tu vens: storie di uomini
e di montagne
21.20 3+1
22.10 La grande storia
23.02 Il notiziario notturno
23.35 TG Montecitorio
07.00 Il notiziario mattutino
08.05 Storie tra le righe
08.30 Il notiziario mattutino replica
10.05 Ai confini dell’Arizona
12.00 TG 2000 flash
12.40 Pagine e fotogrammi
12.55 Dai nostri archivi
13.10 Se tu vens: storie di uomini
e di montagne
13.30 Il notiziario meridiano
14.05 ... Tutti i gusti
14.35 Carnia, terra d’emozioni
14.55 Mukko Pallino
16.00 TG 2000
16.30 Il notiziario meridiano replica
17.00 K2
19.00 A casa del musicista
19.30 Il notiziario serale
20.00 Il notiziario sport
20.05 Seguiamo quei due
20.30 Il notiziario Regione
21.00 Incontri al caffè de La
Versiliana
22.50 Qui Cortina
23.02 Il notiziario notturno
23.35 TG Montecitorio
23.40 3+1
Sabato 17 e domenica 18 luglio
06.00 Radioattività Drive Time
(Musicale)
08.00 Il Buongiorno News
10.30 Radioattività Magazine
10.40 Telekommando con Sara
12.30 Radioattività Rewind (Musicale),
14.00 Radioattività Fifty Fifty
(Musicale)
15.00 Pomeriggio Radioattivo
17.00 Radioattività Music Box
21.00 The Factory (Musicale)
Da lunedì 19 a venerdì 23 luglio
06.00 Radioattività Drive Time
(Musicale)
08.00 Il Buongiorno News, 08.15
Radioattività Notizie, 08.30
Aggiornameteo, 08.50 Rassegna
stampa, 09.15 Radioattività
Notizie, 09.30 Music & News
10.00 Radioattività Magazine,
10.15 GR Oggi Trieste News
(locale),10.30 L’aggiornameteo,
10.40 Radioattività
Telekommando (Segnalazioni),
11.15 Radioattività Notizie,12.15
Radioattività Notizie
13.00 Radioattività Rewind (Musicale),
13.15 GR Oggi Trieste News
(Locale)
14.00 Radioattività Fifty Fifty (Musicale),
14.03 Units On Air - Quotidiano
Universitario
15.00 Pomeriggio Radioattivo, 15.15
Radioattività Notizie, 15.45 GR
Sport (Calcio)
17.00 Radioattività Music Box, 17.15
Radioattività Notizie, 18.15 GR
Oggi Trieste News (Locale),
18.45 GR Sport, 19.15
Radioattività Notizie, 20.05Units
On Air - Quotidiano Universitario
21.00 The Factory (Musicale)
32 q il tuono
Un’ottima proposta
Privato vende splendido attico
da 65 mq. al 7° ed ultimo piano,
in casa signorile, con ascensore,
in centro città,
al prezzo di Euro 218.000,00
Appartamento parzialmente
arredato, pari ad un primo ingresso,
composto da ampia entrata, cucina, bagno,
comoda stanza matrimoniale con poggiolo,
ampio e luminoso soggiorno, ripostigli
e ben 145 mq. di impareggiabile terrazzo
con ampia vista panoramica città e mare.
Per informazioni
telefonare
al n. 337.549460
Sabato, 17 luglio 2010