Configurazione Annuncio Dstar-Repeater,Nuovo

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Configurazione Annuncio Dstar-Repeater,Nuovo
Configurazione
Dstar-Repeater
Annuncio
Il comando Annuncio è disabilitato, basta abilitare
selezionare il tempo; di default è settato a 8 minuti,.
e
Per registrare il messaggio di benvenuto o qualsiasi altro
annuncio la procedura è questa:
Per registrare impostare sulla tua radio RPT1:RECORD A e
RPT2:RECORD G sul campo UR:CQCQCQ
a questo punto premete il ptt e cominciate a registrare il
tempo massimo non l’ho ancora verificato ma credo oltre un
minuto poi vedremo.
Per cancellare
impostare sulla radio RPT1:DELETE A e
RPT2:DELETE G sul campo UR:CQCQCQ
e premere il ptt così facendo l’annuncio viene cancellato.
NOTA BENE:
Questi comandi rispettano lo standard “ripetitore”, per
funzionare la vostra frequenza memorizzata dovà avere Shift
impostato +/-e offset a 0
Quando date questi comandi il vostro Hotspot o ripetitore non
darà nessuna risposta, vedrete spengere o riavviare il vostro
raspberry.
Consiglio l’ultima versione di Dstar-Repeater come da foto, le
altre davano problemi su raspberry
Buone prove Roberto iz5ilh
Nuovo software di gestione
per la DV4mini USB
Perché un altro software di controllo della chiavina usb
DV4Mini? La questione è emersa perchè in origine non vi era
alcun supporto nativo al server BrandMeister per la
DV4Mini. Ero alla ricerca di una soluzione affinchè potesse
essere confortevole viaggiare in due reti DMR. Mi sono messo
così a sviluppare il mio software di controllo DV4MF2 che
permette agevolmente di gestire le due reti DMR, BrandMeister
e DMRPlus.
Questo software ha inoltre una modalità operativa “compatta”,
quindi agevole sui dispositivi mobili.
Le caratteristiche del pannello di controllo DV4MF2 nella
panoramica:
interfaccia utente ordinata e chiara supporta la
configurazione rapida e senza problemi di funzionamento
piena integrazione con tutte le modalità operative
scelta di 2 interfacce (versione standard e compatta)
con la commutazione al volo
elementi di visualizzazione configurabili per
alleggerire la CPU, migliora le prestazioni e la durata
della batteria, come ad esempio gli hotspot mobili
opzione di selezione per disattivare la query QRZ.com,
riduce il volume dei dati e migliora la qualità della
voce quando si utilizzano gli hotspot con connettività
GSM / UMTS
inoltre, molti altri cambiamenti minori sono stati
attuati per rendere il funzionamento di un hotspot con
la DV4mini più confortevole possibile.
Il software DV4MF2 e quanto necessario è stato testato su
Windows (XP / Vista / 7/8 / 8.x / 10) e Linux (Ubuntu 12.04 /
14.04 Xbuntu / Raspbian). Per avviare il programma è
fondamentale sia installato il software originale della
DV4mini
e
deve
essere
copiato
nella
stessa
directory. L’utilizzo è semplice, è possibile l’alternanza con
il software originale dv4mini.exe perché entrambi i programmi
memorizzano le impostazioni separatamente in cartelle dei
profili utente. Il dv_serial (.exe) viene utilizzato da
entrambi i programmi per accedere alla configurazione della
DV4mini. Dopo aver fatto le prime configurazioni necessarie,
chiuderlo e riavviarlo.
nota bene (7 gennaio 2015) : per leggere la lista degli XRF in
modalità D-Star occorre copiare il file xrf.ip nella stessa
directory e rinominarlo DV4MF2_xref.ip
Per operare sotto Linux il pacchetto ha bisogno di “monocomplete”, il software è stato testato su Ubuntu 12.04 su un
PC, Xubuntu 14.04 su un thin client FUTRO S400 e il Raspberry
Pi.
Per l’installazione seguire questi passaggi:
aprire una finestra di terminale (Alt-T)
eseguire sudo apt-get install mono-complete
inserire la dv4 e verificare con ls /dev/tty* se questa
viene rilevata
eseguire sudo gpasswd –add username dialout
creare una cartella dv4mini o DV4MF2 in /home/nomeutente
copiare dentro dv4mini.exe e dvserial.bin scaricati per
Linux x86 (prestare attenzione a Linux a 32 bit, un
dvserial a 32 bit per la versione ARM Raspberry !!!)
eseguire chmod 755 *
eseguire chmod + x dv_serial.bin
ora copiare solo il file DV4MF2.exe dentro la stessa
directory
per eseguire i programmi: mono dv4mini.exe o
mono
DV4MF2.exe dalla finestra del terminale o con un doppio
clic dal file manager.
Meinhard F. Günther, DL2MF
Link al sito ove poter scaricare il software
Link al wiki ufficiale della DV4mini
Alcuni aggiornamenti sulla
DV4mini per collegare il
talkgroup 222
Funzionando perfettamente come dongle/hotspot privato in DStar la chiavina USB DV4mini permette anche la connessione in
DMR. Una interessante “modifica” software è quella di inserire
all’interno del file hosts.txt (per Windows, si trova
sotto C:\Windows\System32\Drivers\etc editabile con il
Notepad, per Linux sotto /etc editare il file hosts usando, ad
esempio, l’editor nano o vi) il seguente dns:
185.79.71.94
ham-dmr.de
Lanciando il Control Panel (software di gestione della
chiavina USB) ed andando sotto “expert settings” si può così
scegliere come “server dmr master” il MASTER-2221 (senza la
modifica in hosts.txt non appare) e connettendo il gruppo 4250
si entra nella rete italiana (al momento solo il TG 222 ovvero
il “canale/gruppo” nazionale). E’ possibile monitorare i
passaggi visionando questo link al control center DMR TAA.
Altra interessante novità sempre in ambito DMR (permettetemi
questo “off topic”) e DV4mini è quella di poter utilizzare gli
apparati DPMR di debole potenza, quelli per i classici “usi
civili”. In questo caso occorre aggiornare il firmware della
schedina (procedura semplicissima, dopo il download dal sito
basta premere un bottone nel Control Panel e riavviare alla
fine del caricamento il software di gestione) ed utilizzare
l’ultima versione del Control Panel (attualmente in test la
1.64). Verrà visualizzata una opzione relativa alla
connessione su rete DPMR (in simplex) con relativi gruppi.
Allego la traduzione (in inglese) fatta da Adrian, dove sono
indicati gli aspetti tecnici.
dv4mini_V1.64
Infine, per i colleghi che utilizzano una radio tipo la mia DM
380 della Thytera, segnalo l’importanza di agire sulla voce
(sotto “expert settings”) DMR-QRG Correction; ho dovuto
impostare un offset di -200 per trasmettere senza
interruzioni. Importante fare delle prove con un
corrispondente, ogni dispositivo ha una propria taratura.
73, David IK5XMK
Misuriamo la velocità della
connessione
internet
dal
nostro raspberry
speedtest.net è un ottimo sito che permette di misurare il la
velocità della connessione internet in upload e download. E
‘utile per controllare le prestazioni, sia per ricerca guasti
che per vedere se il servizio promesso dal fornitore è
effettivamente attivo. Matt Martz ha creato un progetto Python
chiamato speedtest-cli che permette di fare una misura di base
upload / download utilizzando l’infrastruttura di SpeedNet.
Funziona benissimo sul Raspberry Pi ed è veramente facile da
provare utilizzando la riga di comando, così possiamo
monitorare il nostro ponte ripetitore D-Star anche da remoto e
capire se ci sono problemi all’infrastruttura di rete.
Come prima operazione, dopo essere entrati nella shell del
nostro sistema, eseguire il comando
git clone https://github.com/sivel/speedtest-cli.git
e successivamente entrare nella direcotry
cd speedtest-cli
ed eseguire il programma con
python speedtest_cli.py
per vedere quindi un risultato tipo questo:
ottenendo quindi un valore per la velocità di download (in
Mbit/s) che per l’upload. Buone prove.
DV4mini operativa sotto Linux
in D-Star con Desktop Remoto
di Windows
La “chiavetta” DV4mini USB può funzionare anche sotto Linux;
la prova è stata fatta utilizzando un Raspberry Pi versione 2
(sul modello precedente il software non gira per mancanza di
memoria e velocità operativa). Il primo passo è quello di
scaricare
l’immagine
dal
sito
http://dv4m.hamdmr.ch/V1.6/Linux/ARM/RaspberryPI_Images/ e con un programma
per Windows tipo Win32DiskImager preparare la memoria SD ed
inserirla nel Raspberry. Dopo aver fatto il boot e aver
collegato il Raspberry 2 alla rete LAN di casa/ufficio con un
cavo ethernet occorre capire l’indirizzo che gli è stato
assegnato dal router per effettuare una connessione da pc
remoto. Si può facilmente trovare utilizzando un software per
Windows tipo “ip scan“, in rete ce ne sono moltissimi e
gratuiti. Ovviamente si può anche collegare un monitor al
Raspberry con un cavo hdmi e relativa tastiera e mouse usb, ma
in mancanza di questi la gestione da rete è comunque
facilissima. Ottenuto l’ip (in genere viene mostrato un elenco
di ip e il Raspberry viene visto con il relativo nome) con il
software di scansione dobbiamo poi collegarci in ssh
utilizzando il comodissimo Putty per Windows (un software che
permette la connessione da terminale utilizzando il protocollo
ssh). Supponiamo quindi che il Raspberry 2 abbia come ip
192.168.1.118, ci entriamo dentro da console e alla richiesta
delle credenziali inseriamo quelle di default, ovvero “pi”
come nome utente e “raspberry” come password. Procediamo con
assumere i privilegi di amministratore:
$ sudo -s
e poi attiviamo l’utility di configurazione
# raspi-config
a mezzo della quale è possibile espandere il file system
(occupazione di tutta la memoria SD), configurare le
impostazioni locali di lingua e ora, aumentare (overclock) la
velocità del processore, etc. e dopo aver fatto le varie
configurazioni di base riavviamo il Raspberry. Procediamo
quindi rientrando nuovamente con il terminale Putty e dopo la
login eseguire il comando:
$ sudo apt-get install xrpd
Questo comando installerà il protocollo rdp e relativo tool
xrdp utilizzato dal software “Desktop Remoto” di Windows per
connettere un computer in remoto attraverso la porta di
comunicazione 3389. Vi riporto questo articolo che in maniera
approfondita
spiega
l’utilizzo
di
tale
programma: http://www.aranzulla.it/come-abilitare-desktop-remo
to-26163.html
Finita l’installazione possiamo chiudere il terminale sul
Raspberry e, sul pc Windows, posiamo eseguire il software
Desktop Remoto di Microsoft inserendo alla richiesta l’ip del
Raspberry, ovvero come da nostro esempio 192.168.1.118.
Verranno richieste le credenziali, inserire quindi l’utente
già abilitato sul sistema linux, ovvero “pi” e “raspberry”.
Dopo pochissimo comparirà il desktop del Raspberry e, essendo
la chiavetta DV4mini inserita in una porta USB verrà
riconosciuta e sarà possibile la completa gestione senza
essere fisicamente collegati al sistema linux. Da test
effettuati ha funzionato tutto senza problemi e le connessioni
a reflector e xreflector d-star nonchè dcs avvengono al primo
colpo e l’audio risulta fluido e di buona qualità.Tutto
operativo senza l’ingombro (e il consumo…) di un pc Windows !!
Buone prove.
INSTALLAZIONE
E
CONFIGURAZIONE
DI
UN
XREFLECTOR a cura di IT9CDU
73 a tutti,
cercherò di sintetizzare e di spiegare al meglio quale è stata
la mia esperienza riguardo al mettere su un “server XReflector
DSTAR”.
Le procedure che seguiranno le ho eseguite su una distro LINUX
MINT 16 PETRA, ma credo siano uguali anche per altri tipi di
distro Linux.
Per prima cosa ho scaricato il software “xrfd” da questo link:
http://dstar.grupporadiofirenze.net/?p=735
Lo stesso link mi è stato molto utile in quanto spiega passo
passo tutta la procedura da fare per compilare ed installare
XRFD pertanto vi consiglio di leggere bene questa guida.
Una volta finita l’installazione di XRFD 3.11 mi sono occupato
di far funzionare anche la Dashboard, ossia quella pagina web
che contiene tutte le info su chi è connesso al vostro
XReflector etc…
Per far ciò la prima cosa da fare è installare il web server
Apache sul vostro sistema così:
Al prompt dei comandi, per aggiornare il sistema, digitare:
sudo apt-get update
sudo apt-get upgrade
E confermare l’installazione di eventuali pacchetti.
Poi digitare:
sudo apt-get install apache2 php5 libapache2-mod-php5
e confermare. Infine riavviare il servizio con sudo service apache2
restart
A questo punto, per verificare che il server web sia operativo sul
sistema, da un altro computer digitare, inserendo il numero ip del vostro
sistema, da un browser:
http://xx.xx.xx.xx
Dovreste ottenere una risposta del tipo:
It works!
This is the default web page for this server.
The web server software is running but no content has been added, yet.
Vuol dire che il servizio è in ascolto correttamente sulla porta 80
(standard http).
Perfetto, adesso abbiamo il nostro web server funzionante
quindi possiamo passare alla fase successiva:
INSTALLARE LA DASHBOARD
Come descritto qui: http://dstar.grupporadiofirenze.net/?p=743
Per prima cosa creare la directory g2_ircddb nella dir del server web
(può essere /var/www oppure /var/www/html su alcune distribuzioni,
attenzione ad individuare il percorso corretto ed apportare le relative
modifiche) e copiarci dentro due file dalla dir del programma:
mkdir /var/www/g2_ircddb
cp /root/dxrfd/mm_spacer.gif /var/www/g2_ircddb
cp /root/dxrfd/mm_training.css /var/www/g2_ircddb
Ora automatiziamo il processo di creazione della pagina di stato, che
avviene mediante l’utilizzo del programma xrf_lh, inserendo nel file
crontab (con il comando crontab -e) la seguente azione (che dovrete
personalizzare con i VOSTRI dati):
*/2 * * * * /root/dxrfd/xrf_lh IK5XMK XRF077 ”Gruppo Radio Firenze –
[email protected]” 127.0.0.1 >/var/www/XRF077_status.html 2>/dev/null
ovvero ogni 2 minuti esegue il programma xrf_lh creando la pagina di
stato che si chiama XRF077_status.html (può avere qualsiasi nome).
Il programma xrf_lh accetta i seguenti parametri, in questo ordine,
separati da uno spazio:
[NominativoAdmin] [NumeroXRF] [DescrizioneTraDoppiApici] [IPdelXRF]
Per
verificarne
il
corretto
funzionamento
comando
eseguire
da
shell
il
/root/dxrfd/xrf_lh
[parametri…]>/var/www/nomedellapaginadistato.html e dovrà visualizzare:
VERSION v1.14i
Requesting connection…
Connected…
Login OK, requesting gateway info…
Requesting disconnect…
La pagina sarà quindi creata nella dir principale del server web, ovvero
/var/www
E fin qui tutto ok.
Girovagando sempre in rete mi accorsi che esisteva una
versione più aggiornata sia del software DXRFD che anche delle
Dashboard aggiornate fatte da David IK5XMK (il quale mi è
stato di grande aiuto durante la fase di questi miei test…)
Per aggiornare dalla versione 3.11 alla 3.13 (che trovate qui:
http://dstar.grupporadiofirenze.net/?p=1471 ) ho eseguito (su
suggerimento di David) le seguenti operazioni:
opiare il dxrfd.cpp della 3.13 nella cartella dove hai il reflector (es.
/root/dxrfd)
bloccare l’esecuzione del dxrfd facendo “sudo ps -aux | grep “dxrfd” e
poi “kill -9 numeroprocessodiesecuzione” (lo vedi nelle linee che ti da
il comando ps -aux)
copiare l’attuale dxrfd con “cp dxrfd dxrfd.old”
cancellare l’attuale dxrfd con “rm dxrfd” (se non sei root devi sempre
dare sudo prima)
ricompilare il nuovo dxrfd lanciando “./dxrfd.doit”
In questa maniera si passa alla versione 3.13!
AGGIORNARE LA DASHBOARD
Per aggiornare la Dashboard con le ultime versioni ho
scaricato prima le versioni aggiornate dal gruppo DXRFD-IT di
YAHOO (https://groups.yahoo.com/neo/groups/dxrfd-IT/files ),
dopodichè ho eseguito ciò che descrive David in questo post:
https://groups.yahoo.com/neo/groups/dxrfd-IT/conversations/mes
sages/32
Ossia:
Come sempre occorre compilare il file xrf_lh.cpp, modificare la riga di
generazione della dashboard nel cron, e inserire il foglio di stile
“style_xrf.css” nella root del server web, tipicamente /var/www oppure
/var/www/html
Occorre inoltre copiare sempre nella stessa dir anche i file grafici
arrow_dx.png e arrow_sx.png e il file “xrf_url_img” che è l’immagine
della freccetta accanto ai reflector connessi. Questo file non ha
estensione per dare massima liberà di personalizzazione, quindi potete
inserire qualsiasi immagine e rinominarla. Il foglio di stile (css)
gestisce tutto l’aspetto grafico, compresa l’immagine di background,
quindi
può
essere
deciso
se
metterla
oppure
no
(e
ovviamente
cambiarla!!). Attenzione inoltre al file xrfs.url che DEVE essere
presente (generalmente in /root/dxrfd)
e contenere i percorsi url alle
dashboard dei reflector che si collegano al nostro, nella forma
XRFxxx http://indirizzodelreflectorxxx/paginadashboard.html (come è stato
configurato e raggiungibile). IMPORTANTE: è cambiata anche la riga di
comando che crea la dashboard e viene inserita in cron, ci sono ulteriori
parametri da passare, sotto l’esempio della sintassi. Se vengono omessi,
non funziona!
Ecco un riepilogo delle implementazioni:
– il numero riga nelle tabelle è gestito da css (#rownum)
– italianizzato testo nelle info (Raul provvede alla parte in inglese)
– inserito bottone url degli xrf sulla dx e nome immagine “xrf_url_img”
senza estensione per piena libertà di utilizzo
– inserita immagine (arrow_sx.png) e cambiato ordine dati nella colonna
“proveniente da” per maggior chiarezza e inserita classe “media2” nel
foglio di stile per l’immagine
– inserita immagine (arrow_dx.png) e classe “media2” nella tabella
“dplus” relativa al modulo di trasmissione
– inserito marcatore #refl2 nel caso non sia trovata la dashboard per un
reflector e aggiunto relativo codice di gestione
– inserito marcatore #cnxmod nel foglio di stile per la gestione della
lettera relativa al modulo di trasmissione
– aggiunta possibilità di visualizzare le info o nasconderle (parametro
YES o NO da linea dei comandi)
– aggiunto path al file xrfs.url da passare da linea di comando
– aggiunto valore in secondi per il refresh della pagina web da passare
da linea di comando
– aggiunta possibilità di inserire una stringa di valori come ultimo
parametro da visualizzare nelle info, utile ad esempio per mettere i
contatti, mail, etc. e relativo marcatore #contacts nel foglio di stile
esempio di chiamata in cron ogni minuto:
*/1
*
Firenze”
*
*
* /root/dxrfd308/xrf_lh
IK5XMK
XRF077
“Gruppo Radio
127.0.0.1 YES /root/dxrfd308/xrfs.url “120” “per contatti:
dstart.grupporadiofirenze.net” >/var/www/XRF077_status.html
2>/dev/null
ogni parametro è separato da uno spazio.
Che dire… dopo un po’ di lavoro e soprattutto grazie all’aiuto ed alla
disponibilità di DAVID IK5XMK sono riuscito a mettere su un XReflector
che attualmente tengo in test.
73 de IT9CDU [[email protected]]
Vincenzo.
XRF versione 3.16
In collaborazione con l’amico Timm OE5STM pubblichiamo la
versione 3.16 del software che gestisce un Xreflector D-Star
(il server che raccoglie le connessioni dei vari ponti
ripetitori e hotspot in “moduli” permettendo il flusso dei
dati fra i vari sistemi). Si tratta del codice sorgente in C++
da compilare sul server con il solito comando ./dxrfd.doit
dentro la dir del reflector. Questa versione, basata sulla
3.08, permette l’accesso ai dispositivi quali UP4DAR ma
mantiene il colloquio tra reflector e sistema connesso con
pacchetti di 9 byte. Ricordo inoltre che il “log” viene adesso
messo sotto /var/log/syslog ed è cambiata la sintassi di
avvio, non necessitando più di specificare il percorso del
file dove registrare il log. Altri radioamatori hanno
effettuato delle modifiche, sono visibili all’interno del
codice sorgente. Per impostare un avvio automatico del
reflector alla partenza del server può essere utilizzato
questo sistema:
come superuser copiare il file dxrfd.SVC dentro
dir /etc/init.d/dxrfd
e rinominare senza .SVC
eseguire il comando update-rc.d dxrfd defaults
e poi:
service dxrfd start
service dxrfd stop
service dxrfd restart
la
A questo punto NON serve più creare un file start.sh con
all’interno /root/dxrfd/dxrfd /root/dxrfd/dxrfd.cfg & e
automatizzare l’avvio in /etc/rc.local
Per chi volesse approfondire sintassi e comandi usati su
Linux, permessi, utenti, etc. da linea di comando (shell)
questo un link interessante:
https://www.debian.org/doc/manuals/debian-reference/ch01.it.ht
ml
Per il download della versione 3.16 fare click sul link
seguente
dxrfd316
Aggiornare i “file host”
nella distribuzione di Brian
GW6WTK
Una delle distribuzioni (ISO) più usate per il Raspberry PI
per i ponti ripetitori e hotspot D-Star è quella di Brian
GW6WTK. Anche quella che “revisiona” Roberto deriva da questa
distribuzione. Oltre ai vari programmi di Jonathan (gateway,
repeater, etc. etc.) sono presenti “file host” ovvero
contenenti la lista dei reflector, dcs, xreflector, etc. Sono
liste molto importanti che ci permettono di collegare i vari
sistemi. Ad esempio, se con il mio hotspot voglio collegare un
reflector tedesco, il software va a leggere questi file per
“acquisire” l’indirizzo IP del sistema remoto e stabilire la
connessione. Chiaramente si evince l’importanza di tenere
aggiornati questi file, soprattutto sui ponti ripetitori. Fino
ad oggi questa operazione veniva fatta “a manina” ovvero
prelevando i vari aggiornamenti in giro ed editando i file
(Dextra_hosts.txt e DPlus_hosts.txt) inserendo o modificando
quanto richiesto. Usando quindi la distribuzione di Brian (e
quindi la “custom” di Roberto)
è possibile automatizzare
questa procedura (un ringraziamento ad Adrian VK4TUX che
provvede agli aggiornamenti) semplicemente eseguendo uno di
questi due comandi (da shell linux):
Come indicato dall’autore:
‘klxupdate hostfiles‘ will update the base files (probably
more suitable for lower power systems not using Adrian’s
scripts)
adatto per sistemi base, poco potenti (es. Raspberry
versione B o B+)
‘klxupdate hostfiles -full‘ which uses Adrian’s very
comprehensive files, the size of these files will slow the
startup of ‘ircDDBGatewayconfig’ considerably but works fine.
per sistemi più performanti, il software carica molte
informazioni all’avvio e rallenterebbe lo startup
Attivo il “mercatino digitale
d-star” …
Attivata sezione per un mercatino radioamatoriale dedicato al
D-Star. Vedi nel menu l’apposita voce. Buoni scambi !! Gruppo
Radio Firenze
Un hotspot D-Star da linea di
comando
Girovagando sulla rete alla ricerca di informazioni che
potessero essere utili per lo sviluppo dei sistemi d-star mi
sono imbattuto su un software che “gira” da linea di comando,
ovvero non necessita di interfaccia grafica e questo permette
di alleggerire non poco la manutenzione sul nostro raspberry o
di un pc “datato” destinato a gestire un sistema d-star. Il
programma chiamato ConDV, sviluppato dal gruppo DUTCH-STAR del
famoso “WinDV” è scaricabile da questo sito previa
registrazione: http://dpns.dutch-star.eu/products/condv/
Il software ConDV presenta queste caratteristiche:
supporto ai modem GMSK, DVRPTR e DVAP;
implementa i protocolli DPlus, DExtra e DCS oltre il
callsign-routing (usando IrcDDB);
permette il traffico D-APRS ricevuto lato RF;
gira sotto Windows, Linux, Raspberry e Android;
può girare come un “servizio” in background lasciando il
pc ad altre funzioni;
si configura con un unico file di testo.
Al momento non supporta i toni DTMF e i file audio che saranno
oggetto di future implementazioni. Sotto linux viene
installato di default in /dstar. ConDV crea quindi un “access
point” d-star per il vostro ricetrasmettitore digitale,
collegabile alla rete internet tramite il gateway entro
contenuto. Importante: opera solo in modalità SIMPLEX. Il suo
punto di forma rimane comunque la “compattezza” del programma
e la facilità di gestione da linea di comando. Allego il file
per Windows, installandolo potrete trovare il manuale utente e
le specifiche per creare il file di configurazione. Leggendo
la documentazione potrete avere una panoramica generale su
cosa può gestire e come, vi invito comunque a riferirvi sempre
al sito sopra menzionato, per aggiornamenti e maggiori
informazioni. Buone prove.
condv-2.0.0-139-win32-setup
Quali “porte” aprire sul
router per i sistemi D-Star –
aggiornamento
Come da codice sorgente di Jonathan G4KLX (ircddbgateway in
c++ versione 20150820) riporto il frammento che indica quali
sono le porte sul router/firewall da aprire e nattare verso il
pc che controlla il gateway (si vede bene il commento relativo
al nuovo sistema CCS7):
const
const
const
const
const
const
unsigned
unsigned
unsigned
unsigned
unsigned
unsigned
int
int
int
int
int
int
DPLUS_PORT
DEXTRA_PORT
DCS_PORT
CCS_PORT
G2_DV_PORT
G2_DD_PORT
=
=
=
=
=
=
20001U;
30001U;
30051U;
30062U; // Port for CCS7
40000U;
40001U;
DV4mini – Impressioni di
utilizzo, a cura di Nicola
IZ7JRR
Da circa due settimane, sono possessore della nuova dongle
prodotta da casa helitron, DV4 Mini. La DV4m, supporta i
protocolli D-STAR, DMR+, C4FM, P25. Il CCS7 è operativo e
riconosce immediatamente il nominativo.
D-STAR
Per quanto concerne la parte D-STAR, inizialmente il software
consta di una breve lista di Ref/Xrf, mentre è ovviamente
completa la lista DCS. Connettendosi es. all’XRF077A, il
software non comunica la sua connessione mediante una sintesi
vocale. Per disporre di un hotspot completo dei vari e noti
xrf, ho dovuto implementare il file denominato xrf.ip
facilmente reperibile nella cartella dv4mini, di xrf e ref,
ottenendo successo. Pertanto, agendo presso questi file, si
riesce ad ottenere il completo funzionamento su tutti i noti
xrf, ref e via discorrendo. Asserisco che le trasmissioni
sopratutto con rete 3G, sono molto affidabili (in tema di
perdita di pacchetti), rispetto ad altre schede digitali
concorrenti, che noi tutti conosciamo e che ho avuto il
piacere di testare ed utilizzare a lungo. Inoltre ho testato
la stessa dongle con setup mobile e direi RISULTATO
ECCEZZIONALE in quanto ho potuto dedurre che nei cambi di
cella il firmware permette di riprendere la modulazione in
rete, senza fare come noi tutti sappiamo, “passaggi a vuoto”.
Per cui, ritengo che in d-star, la DV4m si comporta
egregiamente! Limitato, si spera ancora per poco, è il sistema
di gestione da remoto, ovvero non supporta i comandi da radio
(campo UR), quindi non si lascia lanciare da un xrf all’altro,
ma bensì il tutto lo si può fare con il mouse stando di fronte
al proprio monitor.Devo dirlo… il file immagine messo a
disposizione non è perfetto e completo come gli stessi messi a
disposizione dal GRF poichè bisogna lavorarci un po’. es.
all’avvio del raspberry (nel mio caso) il software del dv4m,
non parte con autostart, il vnc non è installato, quindi
bisognerebbe avere una certa confidenza con il Linux per
rendere operativi quanto predetto.
DMR+
Per quanto concerne il DMR+ oserei dire che la dongle è quasi
del tutto inutilizzabile per il traffico attuale italiano
(TG222 etc.etc.), mi spiego… La DV4m in DMR+, funziona
mediante Reflector, molto utilizzati ancora da Tedeschi,
Ukraini etc.. Quindi la DV4m, se pur disponendo dei Reflector
4250/51/52/53 per il traffico italiano, questi, sono stati
esclusi dalla nuova rete C-BRIDGE IT-DMR (Italy), pertanto
assolutamente NON trafficati a meno che, es. un gestore di
Rptr DMR, connetta lo stesso mediante il TG9 locale al ref.
4250-51 etc.. In questo caso, ad ogni commutazione di
reflector la sintesi vocale (voce registrata) comunica la
connessione al ref stesso.
C4FM
Breve commento: come noi tutti sappiamo il c4fm oggi funziona
prettamente in modalità locale in quanto è ancora privo di un
protocollo di rete. Casa Helitron ha messo a disposizione un
solo Reflector FCS001 e da prove effettuate funziona
abbastanza bene mediante la connessione di nr. due operatori.
Non posso commentare come si possa comportare la DV4m, se nel
Reflector FCS001, fossero connessi cinquanta operatori.
P25
Non ho avuto modo di testare il P25. Gradisco illustrare le
foto del software operativo, dove ogni utente può comunque
scaricarlo in rete presso dv4m.ham-dmr.ch, sia per Windows,
Linux/Arm.
IZ7JRR Nicola, in collaborazione con il Gruppo Radio Firenze
Connessione DStar a XRF077
Connessione DMR
Connessione
Fusion