Le sinossi dei film 2016/2017

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Le sinossi dei film 2016/2017
Un bacio
Un film di Ivan Cotroneo. Con Rimau Grillo Ritzberger, Valentina Romani, Leonardo Pazzagli, Thomas Trabacchi.
Drammatico, durata 101 min. - Italia 2016.
Lorenzo è un adolescente che arriva a Udine perché adottato da una famiglia dopo che aveva vissuto precedente esperienza
negativa di adozione. Lorenzo è dichiaratamente gay. Blu è figlia del proprietario di un'azienda e di un'aspirante scrittrice.
Ha un carattere reattivo anche perché a scuola, e sui muri, viene definita 'una troia'. Antonio è figlio di una guardia giurata
e pesa su di lui la presenza del fratello maggiore morto in un incidente. E' un abile cestista ma i suoi compagni lo
considerano un ritardato. Frequentano tutti e tre la III A del Liceo Newton.
I film che hanno come soggetto l'adolescenza e le sue problematiche hanno saldamente incorporata la dicitura 'maneggiare
con cura'. Perché il rischio della retorica e/o dello stereotipo sono presenti ad ogni singola riga della sceneggiatura e in
ogni scelta di ripresa, recitazione, montaggio e soundtrack. Lo spettatore si trova spesso dinanzi a uno schema purtroppo
ben definito. Ci si occupa di un ragazzo o di una ragazza emarginati e li si circonda di adulti che sono rappresentati o
come dei minus habens o come totalmente incapaci di interessarsi a loro sia nel contesto familiare che al di fuori di esso.
Ivan Cotroneo, che scrive la sceneggiatura con Monica Rametta rielaborando un proprio racconto, sa come tenersi a
distanza dalle negatività di cui sopra per offrirci un ritratto ad altezza di adolescenza di grande sensibilità e coraggio.
Coraggio perché le situazioni vengono affrontate frontalmente senza ammorbidimenti e anche perché, come già
Vinterberg in Il sospetto, non ha il timore di mettersi contro gli animalisti utilizzando la caccia come rito iniziatico.
Sensibilità perché questi Jules, Jim e Catherine dei nostri giorni e di ben altra età (l'omaggio a Truffaut viene esplicitato
nella scena della corsa a tre) non si limitano ad essere personaggi, per quanto ben costruiti, ma sono da subito persone
con le loro fragilità e con le loro prese di posizione. Blu che scrive alla se stessa del futuro 'per non dimenticare'. Lorenzo
che ostenta sicurezza ma ha bisogno di rifugiarsi nell'immaginario per trovare quell'ammirazione che il mondo dei
coetanei gli nega. Antonio, tanto abile nello sport quanto introverso e chiuso nel relazionarsi con gli altri. Di tutti e tre
conosciamo l'ambito familiare in cui incontriamo sensibilità genitoriali diverse ma, ognuna a suo modo, capaci di amore
e comprensione. Chi invece si compatta nel rifiuto sono i compagni tra i quali emergono leader in perfidia e bullismo
(equamente suddivisi tra maschi e femmine) ma che finiscono comunque per essere tutti complici anche quando sono
testimoni passivi dei soprusi. La dimensione della città di provincia, con la magia delle sue notti 'antiche' e con la brutalità
dei mezzi di comunicazione oggi alla portata di ognuno, definisce il contesto della narrazione.
"Non voglio che mio figlio sia 'tollerato'" dice il padre adottivo di Lorenzo dinanzi alla preside e ad un'insegnante
particolarmente insensibile. Cotroneo fa propria questa affermazione senza però cedere alla tentazione del pamphlet
riaffermando con forza il diritto di ognuno a vivere la propria vita e la propria dimensione affettiva secondo tempi che
non siano dettati da un contesto sociale che si eriga a normativo in questo ambito. Lorenzo, Blu e Antonio escono così
dallo schermo per entrare nella memoria dello spettatore nello spazio in cui stanno i film che non si dimenticano.
Una volta nella vita
Un film di Marie-Castille Mention-Schaar. Con Ariane Ascaride, Ahmed Dramé, Noémie Merlant, Geneviève Mnich,
Stéphane Bak. Titolo originale Les héritiers. Drammatico, durata 105 min. - Francia 2014.
Nella banlieu di Créteil, a sud-est di Parigi, il crogiolo di etnie e differenti confessioni religiose ha numeri ben sopra la
media. Al liceo Léon Blum, in particolare, c'è una classe multiculturale litigiosa e indisciplinata che crea problemi al
preside e al corpo docente. Solo la professoressa di storia, Anne Gueguen, pare essere in grado di farsi ascoltare da quei
ragazzi. Non solo: contro il parere di tutti, inizialmente scoraggiata dagli studenti stessi, la Gueguen sceglie proprio la
seconda esplosiva, anziché la gemella "europea" e più disciplinata, per partecipare al concorso nazionale della Resistenza
e della Deportazione (CNRD) indetto dal Ministero della Pubblica Istruzione. L'incontro con la memoria della Shoah avrà
un impatto indelebile sulla vita e sul comportamento dei ragazzi della banlieu. Fuor di finzione, l'esperienza reale del
concorso letterario è stata di grande stimolo per il giovane Ahmed Dramé, che ha contattato la regista Marie-Castille
Mention-Schaar e rievocato con lei quell'anno di liceo, e fornendole la base di partenza per questo film: una sorta di
fratellino ingenuo ma felice de La Classe di Cantet, cui deve molta ispirazione, pur non eguagliandone la statura
cinematografica. Là, si trattava soprattutto di una guerra di parole: una lotta dura per avere l'ultima, e la presunta verità,
tra arroganza e potere. Qui, quello che la professoressa insegna con successo è l'esatto contrario: il dovere, prima, di
trovare le proprie parole, e di non cadere nella trappola terribile del silenzio-assenso, e poi di fermare quelle stesse parole,
non solo quelle irrispettose e inaccettabili, ma tutte, e di opporre loro un silenzioso rispetto. Quando, nel museo
dell'Olocausto, sono le ragazzine stesse a dire con un fil di voce che hanno deciso di trattenersi, che l'altro impegno è
rimandabile mentre questo no, il film è arrivato a segno, nella sua vocazione didattica e non solo. Appesantito inizialmente
da un prologo a tesi sul muro contro muro tra la legge francese e l'identità culturale in materia di velo sul capo delle
donne, con il tramite tenero e serio allo stesso tempo di una grande attrice, Ariane Ascaride, Una volta nella vita diventa
in corso d'opera un film più che riuscito, anche perché perfettamente adeguato alle ambizioni di partenza. C'è un momento
preciso che decreta la vittoria del film sul rischio di scivolare nel cliché, ed è il momento in cui l'ex deportato Léon Ziguel
parla al gruppo di attori e comparse, tutti studenti. In quel momento, girato per forza di cose in un'unica ripresa, la finzione
che struttura il film e la realtà storica che lo sostanzia raggiungono la simbiosi e la classe si apre ad annettere il pubblico
tutto, in sala o altrove. La scuola, origine e destinatario ideale di questo lavoro, è ritratta, con ottimismo e speranza, come
il luogo possibile della trasmissione, non solo del sapere, ma ancor più del saper imparare.
Inside Out
Un film di Pete Docter. Con Amy Poehler, Phyllis Smith, Mindy Kaling, Lewis Black, Bill Hader. Animazione, durata 94
min. - USA 2015.
Riley ha undici anni e una vita felice. Divisa tra l'amica del cuore e due genitori adorabili cresce insieme alle sue emozioni
che, accomodate in un attrezzatissimo quartier generale, la consigliano, la incoraggiano, la contengono, la spazientiscono,
la intristiscono, la infastidiscono. Dentro la sua testa e dietro ai pulsanti della console emozionale governa Joy, sempre
positiva e intraprendente, si spazientisce Anger, sempre pronto alla rissa, si turba Fear, sempre impaurito e impedito, si
immalinconisce Sadness, sempre triste e sfiduciata, arriccia il naso Disgust, sempre disgustata e svogliata. Trasferiti dal
Minnesota a San Francisco, Riley e genitori provano ad adattarsi alla nuova vita. Il debutto a scuola e il camion del
trasloco perduto nel Texas, mettono però a dura prova le loro emozioni. A peggiorare le cose ci pensano Sadness e Joy,
la prima ostinata a partecipare ai cambiamenti emotivi di Riley, la seconda risoluta a garantire alla bambina
un'imperturbabile felicità. Ma la vita non è mai così semplice.
Heart of the Sea - Le origini di Moby Dick
Un film di Ron Howard. Con Chris Hemsworth, Benjamin Walker, Cillian Murphy, Tom Holland, Ben Whishaw. Titolo
originale In the Heart of the Sea. Azione, durata 121 min. - USA 2015.
Nell'inverno del 1820 la baleniera del New England "Essex", comandata dal capitano Polard spesso in contrasto con il
primo ufficiale Chase, viene attaccata da una balena dalle dimensioni enormi. Pochi marinai si salvano e tra di loro
Thomas Nickerson, che all'epoca era poco più di un bambino. Costui trent'anni dopo e con un'iniziale riluttanza accetta
di raccontare l'esperienza vissuta allo scrittore Herman Melville. Sta per nascere uno dei capolavori della letteratura di
tutti i tempi: "Moby Dick".
Il viaggio di Arlo
Un film di Peter Sohn. Con Raymond Ochoa, Jack Bright, Frances McDormand, Jeffrey Wright, Marcus Scribner.
Animazione, durata 100 min. - USA 2015.
Arlo è il figlio più piccolo in una famiglia di dinosauri molto evoluti, dato che il meteorite che avrebbe dovuto colpire la
terra 65 milioni di anni fa ha sbagliato il tiro, e i dinosauri non si sono estinti ma hanno progredito nel loro percorso
evolutivo. La sorella e il fratello maggiori di Arlo sono in gamba e aiutano i genitori a coltivare i campi della fattoria:
entrambi si sono perciò guadagnati il diritto di apporre la loro impronta sul silo che custodisce le provviste per l'inverno,
accanto a quelle di mamma e papà. Ma Arlo non riesce a fare altrettanto perché è dominato dalla paura di quasi tutto ciò
che lo circonda, perfino le galline che popolano il recinto della fattoria. Il padre di Arlo decide allora di affidare al suo
cucciolo un incarico di responsabilità che potrebbe meritargli l'onore dell'impronta: cacciare il misterioso ladruncolo che
ruba le provviste dal silo. Quel ladruncolo si rivelerà un cucciolo d'uomo, e Arlo non troverà il coraggio di ucciderlo,
ponendo fine alle sue ruberie. A quel punto papà dinosauro accompagnerà il figlio attraverso il paesaggio preistorico alla
ricerca della preda sfuggita, ma quella battuta di caccia avrà un esito tragico, che darà inizio al lungo viaggio di Arlo per
diventare grande e superare la paura di vivere.
Il viaggio di Arlo non è il cartone animato più riuscito della Pixar (anche perché esce subito dopo Inside Out, marcando
la prima volta che gli studios presentano due loro prodotti nello stesso anno), ma è certamente uno dei più insoliti, a
partire dal rovesciamento che sta alla base della storia: i dinosauri sono creature evolute, sanno esprimersi a parole e
fanno una vita stanziale, essendosi trasformati da cacciatori a coltivatori, mentre gli esseri umani vivono allo stato brado,
si esprimono a grugniti, rubano il cibo, ma hanno un gran coraggio e un forte istinto di sopravvivenza. L'amicizia che
scaturirà fra Arlo e Spot, il cucciolo d'uomo assai reminescente del Mowgli di Il libro della giungla, è simbiotica poiché
ciò che manca all'uno abbonda nell'altro, e viceversa. Il loro è un percorso iniziatico che li porterà a maturare ma anche a
riconoscersi come appartenenti a razze diverse, non per questo incompatibili. Lungo il cammino Arlo e Spot incontreranno
molte creature famigliari ai bambini che sanno tutto su pterodattili, velociraptor, tirannosaurus rex e stiracosauri, rivisitate
però attraverso una sensibilità western che segue il classico confronto fra i pionieri contrapposti ai predatori e ai
ladruncoli. Se la trama è elementare e piuttosto prevedibile, le caratterizzazioni sono gustose anche per il pubblico over10, e la storia mostra un certo coraggio nell'affrontare il tema del lutto e dell'appartenenza alla propria famiglia, di nascita
o di elezione.
L'animazione è al suo meglio nella ricostruzione dei panorami primordiali, mostrando passi da gigante nella resa
dell'acqua e dei fenomeni naturali: vento, polvere, tempesta, campi di grano ondeggianti, nuvole in viaggio, stormi di
uccelli e lucciole in volo, ognuno fa a gara per stupire lo spettatore abituato a computer graphic più artefatte e meno
inclini ad assecondare il potere magico della natura.
Humandroid
Un film di Neill Blomkamp. Con Sharlto Copley, Dev Patel, Ninja, Yolandi Visser, Hugh Jackman.
Titolo originale Chappie. Azione, durata 120 min. - USA 2015.
Johannesburg, 2006. La metropoli sudafricana è assediata da bande criminali. Per fare fronte al numero di aggressioni,
omicidi, regolamenti di conti e rapine a mano armata che sconvolgono la città, le autorità di polizia 'ingaggiano' una
brigata di robot umanoidi costruiti dalla società Tetravaal e ideati da Deon, giovane ingegnere indiano che da tempo
lavora sull'intelligenza artificiale. Il sogno di Deon di dotare le sue creature di una coscienza è osteggiato da Michelle
Bradley, presidente dell'impresa interessata soltanto al profitto e da Vincent Moore, ex militare esaltato e ostile che
vorrebbe boicottare i robot a favore di una macchina da guerra manovrabile dall'uomo. A complicare il progetto di Deon
interviene poi un gruppo di gangster naïf decisi ad adottare e ad addestrare Chappie, l'umanoide intelligente e perfezionato
che deve imparare a vivere come un bambino. Ambizioni, mire ed egoismi personali annulleranno la pace armata
faticosamente conquistata sulle strade.
Quel fantastico peggior anno della mia vita
Un film di Alfonso Gomez-Rejon. Con Thomas Mann, RJ Cyler, Olivia Cooke, Nick Offerman, Jon Bernthal. Titolo
originale Me & Earl & the Dying Girl. Drammatico, durata 104 min. - USA 2015.
Greg è un ragazzo di talento ma incapace di relazionarsi con il prossimo. Preferisce sfuggire la profondità nei rapporti e
crogiolarsi nella sua eterna adolescenza insieme a Earl, il suo migliore amico, da lui definito solo "collega". Quando la
madre di Greg lo costringe a far compagnia a Rachel, una ragazza del suo liceo malata di leucemia, le barriere emozionali
di Greg cominciano lentamente a crollare, lasciando spazio a un'inaspettata maturità.
Il figlio di Saul
Un film di László Nemes. Con Géza Röhrig, Levente Molnar, Urs Rechn, Todd Charmont, Sandor Zsoter. Titolo originale
Saul Fia. Drammatico, durata 107 min. - Ungheria 2015.
Ottobre 1944. Saul Ausländer è un ebreo ungherese deportato ad Auschwitz-Birkenau. Reclutato come sonderkommando,
Saul è costretto ad assistere allo sterminio della sua gente che 'accompagna' nell'ultimo viaggio. Isolati dal resto del campo
i sonderkommando sono assoldati per rimuovere i corpi dalle camere a gas e poi cremarli. Testimoni dell'orrore e decisi
a sopravvivervi, il gruppo si prepara alla rivolta prima che una nuova lista di sonderkommando venga stilata
condannandoli a morte. Perduto ai suoi pensieri e ai compagni che lo circondano, Saul riconosce nel cadavere di un
ragazzino suo figlio. La sua missione adesso è quella di dare una degna sepoltura al suo ragazzo. Alla ricerca della pace
e di un rabbino che reciti il Kaddish, Saul farà la sua rivoluzione.
Il viaggio di Norm
Un film di Trevor Wall. Con Bill Nighy, Heather Graham, Rob Schneider, Ken Jeong, Loretta Devine
Titolo originale Norm of the North. Animazione durata 86 min. - USA, India 2016.
L'orso polare Norm, erede al trono dell'Artico, non sa cacciare una foca, non prova nessun gusto nel dare spettacolo agli
umani di passaggio e non sa bene che farsene della sua innata capacità di parlare "l'umanese". Quando, però, la società
edile di Mister Greene si presenta sui suoi ghiacci con un prototipo di casa di lusso, intenzionata a colonizzare l'area,
Norm capisce che, se qualcuno può scongiurare l'impresa, quello è soltanto lui.