Terremoto, come spiegarlo ai bambini

Transcript

Terremoto, come spiegarlo ai bambini
Attualità
Intervista a Pietro Ferrara
Terremoto,
come
spiegarlo
ai bambini
L
a paura che la terra si apra di nuovo sotto i piedi: è il
timore ricorrente che i bambini possono avere dopo
eventi traumatici come il terremoto. Angosce che non
riguardano soltanto i piccoli direttamente coinvolti
nel sisma, ma anche tutti gli altri che da casa hanno assistito
alle immagini trasmesse dai media, vivendo indirettamente il
dramma. In che modo i pediatri possono aiutare i genitori a
dare risposte adeguate alle loro domande? Qual è il modo appropriato per discutere delle loro paure ed emozioni? Ne parliamo con Pietro Ferrara, referente della Società Italiana di Pediatria (SIP) per le tematiche connesse a maltrattamento e abuso e
primo autore di un recente articolo sul tema degli eventi traumatici nell’immaginario dei bambini (Impact of distressing media imagery on children, Journal of Pediatrics, vol 174, 285-286).
Come spiegare il terremoto
ai bambini?
Non esiste una ricetta giusta
da utilizzare con tutti, la
reazione è differente da
bambino a bambino.
In generale non si dovrebbe
nascondere nulla, spiegando
cosa è successo realmente.
Occorre parlare della morte o
È importante
saper accogliere
le ansie e le paure
dei bambini verso
eventi traumatici
subiti direttamente
o indirettamente.
“L’unica
ricetta valida
è la presenza”
20
di un disastro in maniera
corretta, aiutando i piccoli a
comprendere. Ai bambini in
età prescolare bisogna far
capire che non devono provare
vergogna e sensi di colpa se
hanno paura perché è normale
in situazioni di difficoltà.
Inoltre, serve dare prospettive
positive, come il mostrare che,
nonostante tutto, i familiari
stanno bene, o, quando ciò
non è possibile proprio per la
perdita di un caro, far capire
che non saranno mai soli.
L’unica ricetta valida è la
presenza.
In tutto il mondo
i bambini sono
bombardati
quotidianamente
Pediatria numero 6 - settembre 2016
da immagini e video
di eventi traumatici.
Quali possono essere le
conseguenze psicologiche?
I bambini sono
particolarmente fragili e
vulnerabili rispetto agli eventi
traumatici perché non hanno
le competenze e l’esperienza
per la gestione di informazioni
complesse: queste variano da
bambino a bambino in
funzione del livello cognitivo,
emotivo, sociale, psicologico.
Se lasciati soli con messaggi
minacciosi, sono meno in
grado di comprendere appieno
le informazioni a cui sono
stati esposti. Studi scientifici
dimostrano che alcuni
bambini hanno sviluppato
disturbi post-traumatici da
stress a seguito
dell’esposizione eccessiva a
immagini degli attentati
terroristici dell’11 settembre
2001. È importante per gli
operatori sanitari dare
risposte adeguate ad ogni
singolo caso e saper discutere
in modo appropriato
dell’origine e della natura delle
loro paure ed emozioni. I
pediatri e in particolare i
pediatri di famiglia hanno
anche un ruolo importante nel
riconoscere i sintomi iniziali
di disturbi post-traumatici
Pietro Ferrara, referente della SIP
per le tematiche connesse
al maltrattamento e all’abuso
da stress conseguenti ad
esposizioni a immagini
violente proposte dai media.
Come riconoscere i segnali
di allarme?
Bisogna saperli interpretare:
non solo l’ansia, ma anche
comportamenti di tipo
regressivo, ad esempio,
bagnare il letto, voler dormire
nel lettone con i genitori,
oppure la ricerca spasmodica
di una figura di riferimento, il
calo di rendimento scolastico,
l’isolamento dagli altri, il
silenzio ostinato, la paura
degli estranei, atteggiamenti
autolesionistici, il ripetere
ossessivo nei giochi di scene
del terremoto o di altri eventi
traumatici. 
La SIP adotta due scuole
colpite dal terremoto
La Società Italiana di Pediatria “adotta” due scuole colpite dal
terremoto. Il Consiglio Direttivo ha deciso di devolvere il Premio
“Burgio Amico dei Bambini”, consistente in una somma di
denaro pari quest’anno a 10 mila euro, alla scuola elementare
“Romolo Capranica” di Amatrice e alla scuola media “Angelo
Ruffini” di Arquata del Tronto per consentire l’acquisto di
materiale didattico utile alla ripresa delle attività scolastiche.
La “Capranica” è stata distrutta dal sisma mentre la scuola
Ruffini, pur avendo retto, è pericolante e inaccessibile
“La SIP intende dare un segnale concreto in favore della
ripresa delle attività scolastiche alle famiglie e ai bambini,
che si sono visti privare in un attimo di gran parte dei
riferimenti della loro comunità e della vita sociale”, afferma il
Presidente Giovanni Corsello. Il premio “Burgio Amico dei
Bambini”, intitolato alla memoria del Maestro della Pediatria
Giuseppe Roberto Burgio, sarà
ufficialmente consegnato in
occasione del Congresso
Italiano di Pediatria che si
terrà a Firenze dal 16 al 19
novembre.