Il ridotto potere d`acquisto delle famiglie favorisce il mercato dei

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Il ridotto potere d`acquisto delle famiglie favorisce il mercato dei
[CONSUMI]
DI PINO PIGNATTA
L’AUTO NUOVA NON INCANTA PIÙ
Il ridotto potere d’acquisto delle famiglie favorisce il
5,7 milioni
di auto usate
vendute nel 2007
in Italia contro 2,5
milioni di vetture
nuove
6,3 milioni
in Germania
contro 3,1 milioni
di mezzi nuovi
S
iamo il popolo europeo più motorizzato. In Italia, nel 2007, c’erano 60
auto ogni 100 abitanti. Secondi solo
agli Stati Uniti, ma davanti a Germania,
Gran Bretagna, Austria e Francia. Chiude la
Polonia con 35 auto ogni 100 abitanti. Più
che rinvigorire un discutibile (soprattutto
per l’ambiente) orgoglio a quattro ruote, i dati confermano che quello dell’auto è da
tempo un mercato maturo, che fatica a crescere se non in presenza di incentivi governativi: come l’anno scorso, quando il settore
ha raggiunto il record di quasi 2,5
milioni di immatricolazioni grazie
DAL CONTACHILOMETRI ALLA FRIZIONE: OCCHIO AI BIDONI
L
a prima fesseria che
dicono al cliente è che
sulle auto usate non c’è la
garanzia di legge. Non è
vero niente, solo che, in
mancanza di patto contrario,
la garanzia dura un anno,
non due come per i prodotti
nuovi. Inoltre, responsabile
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di eventuali difetti è
sempre il venditore, non
il produttore (Decreto
legislativo n. 206/2005).
La seconda fesseria
(non la dicono i venditori
ma si sente raccontare
ugualmente) è che le
vecchie auto euro zero
ed euro uno non possono
circolare. Non è vero niente.
Sulla questione non vi sono
norme, quindi queste auto
potrebbero circolare
indefinitamente. Tuttavia gli
articoli 6 e 7 del Codice
della strada hanno dato
facoltà ai sindaci e ai
prefetti (questi ultimi per le
strade extraurbane) di porre
limiti alla circolazione dei
veicoli maggiormente
inquinanti. E difatti, molti
Comuni hanno già stabilito
notevoli limitazioni alla
circolazione urbana dei
veicoli euro zero ed euro
mercato dei mezzi usati
agli effetti del bonus sulle rottamazioni.
Ma ecco una sorpresa: l’usato “tiene” più
del nuovo. Il 2007 si è chiuso con 5.021.783
trasferimenti di proprietà e con una crescita
dell’1,04 per cento. Gli ultimi dati confermano la tendenza: secondo il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, luglio
2008 (il dato più recente) si è chiuso con
quasi 191.000 nuove immatricolazioni,
pari a una diminuzione del 10,9 per cento, a fronte delle oltre 214.000 unità del
luglio 2007. Rimane invece stabile il
mercato dell’usato, che a luglio ha
registrato 460.245 passaggi di proprietà comprensivi delle minivolture – i trasferimenti temporanei a nome del concessionario in attesa della rivendita al cliente finale – in linea (+0,26 per cento) con i
459.071 del luglio 2007.
Insomma, il mercato dell’usato appare più frizzante, dinamico, attrae più clienti. E oltre ai
tradizionali saloni, ai commercianti multimarca, alle concessionarie e al circuito del
rent a car (l’usato dalle so-
uno, rendendone presso che
inutile l’utilizzazione nei
centri abitati. Chiaramente
questi veicoli, anche se
possono circolare sulle
strade urbane, hanno subìto
un notevole deprezzamento
e quindi devono avere un
prezzo molto più basso.
È anche vero che le
lamentele di chi compra
cietà di noleggio), guarda anche alla Rete.
Nel 1998 nasceva in Germania AutoScout24, un sito
che aveva un parco
macchine di 350 unità
e circa 50 visitatori al
giorno. Oggi è il più
“cliccato” del mercato tedesco. E anche i numeri di www.autoscout24.it, la versione italiana, sono notevoli: nel 2007 ha trattato circa 600.000 auto usate, il 25 per cento di quelle commercializzate in Italia. Di queste,
250.000 sono state effettivamente vendute:
una macchina ogni 2 minuti. A gennaio
2008, il sito ha registrato 1,2 milioni di utenti
unici e più di 70 milioni di pagine viste.
La ragione di questo successo dell’usato sta principalmente nella congiuntura
economica, che penalizza il potere d’acquisto. Ma anche nell’emergere di un cliente
nuovo, che si avvicina all’auto di seconda mano con mentalità diversa rispetto al passato.
Franco Oltolini, direttore di CarNext, azienda che commercializza oltre 35.000 autovei씮
auto usate non finiscono
mai. La più frequente
riguarda la scoperta della
manomissione del
contachilometri da parte del
venditore. Ma il compratore
se ne accorge dopo, quando
per un guasto porta l’auto
dal meccanico di fiducia e
da questo apprende che ha
fatto almeno 150.000
chilometri e non i 50.000
che appaiono nel quadrante.
Ci sarebbero gli estremi
per una denuncia di frode
in commercio, ma il
compratore non può
dimostrare che il
contachilometri è stato
manomesso dal venditore.
Bisognerebbe farsi
rilasciare una
3 auto usate
acquistate
per ogni
nuova vettura
venduta in
Inghilterra
nel 2007
54%
degli scambi
nel 2007
è avvenuto
tra privati
dichiarazione scritta
attestante la percorrenza
effettiva, che ai sensi
dell’articolo 1.497 del
Codice civile avrebbe piena
validità per la risoluzione del
contratto, ma nessuno ci
pensa. Poi ci sono le
traversie connesse alla
vendita di auto usate
importate illegalmente,
씮
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6 e 10 anni
54%
l’età delle auto che esportiamo
e che rispondono alla direttiva Euro 2
(50% del totale delle esportazioni di usato)
Alessandro De Angelini, direttore vendite Bmw
I
USATO, IN ITALIA PUÒ ANCORA CRESCERE
n quale misura un grande costruttore come Bmw è interessato
a gestire il fenomeno dell’usato?
«La gestione dell’usato ha fondamentale importanza sia per
il costruttore sia per la rete dei concessionari. La Bmw ha sviluppato
due programmi chiamati Premium Selection e Mini Next, che
comprendono un sistema di garanzia e servizi accessori per assicurare
al cliente standard qualitativi comparabili con quelli che disciplinano la
vendita delle vetture nuove».
È prevista una garanzia ufficiale della Bmw sull’usato della Casa
di Monaco?
«Acquistare presso Rete dei concessionari Bmw un usato Bmw
Premium Selection o Mini Next, significa avere la tranquillità di
acquistare un veicolo con meno di 5 anni di età e che ha percorso
al massimo 120.000 Km. I veicoli che rientrano nel programma
ufficiale sono attentamente controllati e perfettamente
ricondizionati, sono coperti da una garanzia di
12 o 24 mesi e corredati di
un pacchetto di servizi
accessori». p.p.
A Est
i mercati
interessati
alle nostre
vetture
usate
씮
oppure oggetto di un
precedente pignoramento,
oppure di un sequestro
giudiziario, che chissà come
finiscono nel giro dei
concessionari.
Il compratore, che ha già
pagato e ritirato l’auto, non
riesce ad avere il certificato
di proprietà, è rimandato da
Ponzio a Pilato e non ne
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viene a capo, anzi rischia
di perdere la macchina.
Occorrerebbe una verifica
preventiva al Pra sulla
“vita” dell’auto. Capita
anche di comprare auto
usate con targhe false,
di cui c’è un fiorente
commercio e delle quali
ovviamente si rischia il
sequestro; in compenso,
씮
coli usati all’anno provenienti
dalle flotte aziendali del Gruppo LeasePlan, spiega: «Una volta l’auto usata era un po’ il “voglio ma non posso”, cioè aspetto
due-tre anni per acquistarne una
nuova. Oggi l’usato è: “Decido, voglio e compro quel veicolo”. Noi di
CarNext vendiamo anche macchine
che usate costano 45-50.000 euro.
Anche per non soffrire di una svalutazione sensibile: un’auto nuova acquistata oggi domani vale già il 20 per cento in meno di Iva, e nel primo anno si assiste alla curva maggiore di deprezzamento, idem per il secondo anno. Quindi
è ormai una scelta matura: il cliente acquista auto usate soprattutto
quando sono assistite da
garanzie reali. Nel caso di
CarNext, per esempio,
contro la garanzia di un
anno prevista per legge
noi offriamo un’estensione di 24 mesi postvendita per guasti
meccanici, assicurando trasparenza sul
veicolo e che i chilometri dichiarati siano quelli reali».
Ma che consigli dare a chi
vuole acquistare un’auto usata? Innanzitutto,
occorre avere una certifica-
tutte le multe prese dal
compratore arrivano al
disgraziato proprietario
dell’auto con la
corrispondente targa vera,
mentre quello dell’auto con
targa falsa può benissimo
non pagare le
contravvenzioni e il bollo.
Per la carrozzeria,
guardare attentamente
la vernice, che deve
presentare un colore
uniforme, altrimenti l’auto
è stata quasi sicuramente
riverniciata in seguito a un
incidente che può averne
compromesso le
caratteristiche e le
prestazioni. Le guarnizioni
degli sportelli devono
essere morbide e non
crescita delle esportazioni
di auto usate tra
il 2006 e il 2007
Astra, Golf, Punto
sono i modelli di auto
usate più richiesti
dal mercato
Maurizio Cremonini, Gruppo Fiat, responsabile della divisione “Sed Cars”
COME EVITARE UN PASSATO BURRASCOSO
È
zione scritta della provenienza
dell’autoveicolo, la certificazione del chilometraggio, e un’attenta verifica
di tutti i tagliandi. Certo, il mercato non è ancora così maturo: qualche operatore è pronto a fornire tutte queste informazioni, altri
meno, quindi sta al cliente acquistare dove
queste informazioni sono disponibili.
E perché conviene comprare un’auto
usata? «Se lei oggi guarda i prezzi – al di là
dei segmenti molto alti, ma anche tra le “medie”, C e D, quelle che interessano di più le
famiglie – scopre valori iniziali di investimento (che aumentano con le rateazioni, ndr)
molto elevati», conclude Franco Oltolini.
«Bene: può acquistare la stessa macchina dopo tre anni con uno sconto medio del 45-50
per cento. Avendo anche una garanzia da
parte di chi la vende, che certifica l’uso del
veicolo».
Da notare, tuttavia, che nonostante i
quasi 3.100.000 trasferimenti di proprietà
usurate (significherebbe che
vi sono infiltrazioni d’acqua)
e i pneumatici, non importa
quanto vecchi, dovrebbero
presentare un’usura
uniforme, altrimenti vi sono
problemi di assetto del
veicolo. Un modo indiretto
per verificare quanto sia
vecchio o quanto sia usato in
rapporto al chilometraggio
prevista una garanzia ufficiale della Fiat sull’usato della casa?
«Si, con il programma Autoexpert. I veicoli sono controllati,
certificati e assistiti da garanzia; sono multimarca (non solo Fiat, Lancia
o Alfa Romeo); hanno un’età massima di 6 anni e/o 130.000 chilometri:
la garanzia è valida in tutta Europa per un periodo massimo di 24 mesi
e chilometri illimitati, con assistenza stradale (traino e depannage),
veicolo sostitutivo (con fermi vettura oltre i 24 mesi), assistenza
passeggeri, piani di manutenzione suggeriti dalla Casa. E se il cliente
non è soddisfatto del veicolo può restituirlo entro 15 giorni dal ritiro,
con un massimo di 2.500 km percorsi».
Quali consigli si possono dare ai clienti di un’auto usata?
«Comprare un’auto controllata, certificata e garantita attraverso una
rete ufficiale. Per esempio, il nostro programma Autoexpert si avvale
anche dei servizi di Autocheck (una sorta di estratto cronologico
delle operazioni di natura amministrativa, quali tasse
di possesso non pagate, finanziamenti insoluti, ipoteche e altro
ancora) che garantisce ai nostri clienti la più totale tranquillità.
L’insieme di questi accorgimenti evitano al cliente di ritrovarsi
con un’auto dal passato… burrascoso».
P.P.
nei primi sette mesi del 2008, rimaniamo
una delle nazioni fanalino di coda in Europa
per il rapporto nuovo-usato, che in Inghilterra è di un’auto nuova contro le tre usate. E
questo è dovuto principalmente ai costi che
gravano sul passaggio di proprietà: in Italia
sono in media di circa 400 euro, che su
un’auto usata in molti casi rappresenta il 10
per cento del valore, mentre a livello europeo si va al massimo dai 50 ai 100 euro. 왎
è l’esame attento dei pedali
del freno e della frizione,
oltre al sedile del guidatore:
i primi non devono avere i
rivestimenti in gomma molto
usurati e il secondo non
deve presentare marcate
abrasioni dovute
sicuramente a percorrenza
e guida prolungate. Altri
indizi di un usato
eccessivo sono il pomello
del cambio usurato, il
parabrezza con molti graffi
e i fari con il vetro rigato.
Per quanto riguarda il
motore, occorrerebbe il
parere di un esperto, ma ci
si può fare una prima idea
dal rumore, che deve essere
regolare, senza ticchettii e
salti di intensità e lo stesso
7 anni
l’età media
delle auto
usate vendute
in Italia
nel 2007
vale per il rumore della
marmitta, che deve essere
continuo e non intenso,
rilasciando poco fumo
visibile. Infine, occorrerebbe
verificare l’efficienza della
frizione con una partenza in
salita e controllando anche
la “corsa” del pedale: se
“stacca” molto in alto, è
usurata. Emanuele Piccari
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