La Grande Madre, la mostra sul potere creativo della donna nell`arte

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La Grande Madre, la mostra sul potere creativo della donna nell`arte
Articolo pubblicato sul sito expo2015.org
Estrazione : 22/04/2015 16:54:40
Categoria : Energia e Ambiente
File : piwi-9-12-206333-20150422-2025800022.pdf
Audience :
Più : www.alexa.com/siteinfo/expo2015.org
http://www.expo2015.org/cs/Expo/it/la-grande-madre--la-mostra-sul-potere-creativo-della-donna-nell-arte-sara-a-milano-ad-agosto
La Grande Madre, la mostra sul potere creativo della donna
nell’arte sarà a Milano ad agosto
Hannah Hoch,
Oscar Bony
Dorothea
Lange,
Milano - Piazza del Duomo 12 Milano Palazzo Reale / 26 agosto - 15 novembre 16:24
(photo credits: @Hannah Hoch; @Dorothea Lange; @Oscar Bony) “ La Grande Madre ”, la mostra
ideata e prodotta dalla Fondazione Nicola Trussardi e Palazzo Reale per Expo in città 2015 , sarà
inaugurata il 25 agosto prossimo nella metropoli meneghina con la promozione del Comune di
Milano .
Attraverso le opere d’arte di centoventisette artisti e artiste di fama internazionale, “La Grande
Madre” analizza l'iconografia e la rappresentazione della condizione femminile e della maternità
nell'arte , dalle avanguardie futuriste, dadaiste e surrealiste alle artiste femministe degli anni
Settanta del Novecento, fino ai nostri giorni.
Il potere generativo della donna, nell’arte e nella società Il percorso, curato da Massimiliano Gioni e
cuore del palinsesto di Expo in città, sarà l’occasione per approfondire il tema della donna come
incarnazione dell’idea di nutrizione che è il tema centrale di Expo Milano 2015, ma anche per
riflettere sulla presenza della figura femminile nella società grazie a un allestimento che coprirà
circa duemila metri quadrati all’interno di Palazzo Reale.
“Ci sono molte opere in relazione con il tema di Expo Milano 2015, immagini in cui è il Pianeta a
nutrire noi e forse questa prospettiva ecologista si lega profondamente al tema della maternità: le
madri sono più sensibili alla generosità della terra” spiega Gioni “Nelle fotografie di Ana Mendieta
vediamo per esempio l'artista immergersi e nascondersi nella terra, ritornare alla terra: sono
immagini forti e ricche di associazioni mitologiche ed ecologiste”.
La mostra sarà arricchita da installazioni, video e cicli fotografici di pregio.
Tra le tante artiste presenti, ricordiamo Giannina Censi, Marisa Mori, Sophie Taeuber-Arp, Frida
Kahlo , Dora Maar , Maria Maiolino, Yoko Ono , Barbara Kruger e Cindy Sherman .
Dal mito della donna meccanica alla donna emancipata Saranno passate in rassegna le
rappresentazioni della maternità che hanno caratterizzato il corso del Novecento , i rapporti familiari
tesi e le trasformazioni culturali che hanno attraversato lo scorso secolo, il mito della donna
meccanica di impronta dadaista, il simbolismo e le opere di rottura delle artiste femministe degli
anni Sessanta e Settanta.
“Forse il cliché più diffuso e pericoloso legato alla donna nella storia dell’arte è la sua
rappresentazione passiva.
Nel corso del Novecento si inseguono tanti stereotipi e miti: quelli della femme fatale o quelli della
musa” racconta il curatore “Questi sono esempi particolarmente importanti all'inizio del secolo,
anche nel mondo dell'arte d'avanguardia che pure immaginava nuove società e nuovi ruoli
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sessuali.
Spero che la nostra mostra racconti l'emergere di visioni più complesse e ricche della donna”.
Mi sono soprattutto chiesto se e quanto fosse legittimo parlare di madri e donne, come se appunto
essere donna fosse sempre necessariamente collegato alla maternità” afferma Gioni “Gran parte
della mostra, soprattutto nelle parti concentrate sull'inizio Novecento, raccontano di donne che
cercano di sfuggire alle aspettative opprimenti proiettate su di loro dalla famiglia, dalla tradizione,
dallo Stato”.
L’arte contemporanea femminile dà e trasforma la vita “In molte civiltà antiche la Dea Madre era
spesso una divinità protettrice dei raccolti e della terra, quindi la fertilità e la nutrizione si legano
intimamente alla figura della madre, non solo a livello individuale, ma anche sul piano della religione
e della cultura” spiega il curatore “Molti di questi aspetti tornano più o meno traslati in mostra.
In vari momenti storici l'immagine della Grande Madre è stata utilizzata da molte artiste per
impossessarsi di un nuovo senso di potere e forza, una forza femminile in cui il potere è esercitato
non semplicemente come violenza, ma soprattutto come capacità di dare e trasformare la vita”.
La mostra si inserisce nella ricca programmazione della Fondazione Nicola Trussardi impegnata da
ormai più di dieci anni nella produzione e promozione dell’arte contemporanea, come si evince dalla
recente promozione dell’ opera di land art Wheatfield dell’artista americana Agnes Denes, un campo
coltivato a grano in zona Porta Nuova a Milano realizzato in collaborazione con la Fondazione
Riccardo Catella e Confagricoltura e inaugurato sabato 11 aprile da Giuseppe Sala, Commissario
Unico Delegato del Governo di Expo Milano 2015.
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