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Le lettere del
Governatore
Anno XIV
Agosto
Settembre 2008
n° 111
Forum e
manifestazioni
Distrettuali e
Internazionali
2008/2009
Gli inni del
Distretto
Forum
Effettivo
Espansione
Alumni
Le passioni
di rotariano
Strategia
del Rotary
nel terzo
millennio
Voliamo alto
www.rotary2090.info
SOMMARIO
Periodico mensile fondato da Ennio Vincenti
- Autorizz. Tribunale di Teramo n. 364 del
27/10/1994 - Stampa Grafiche Millefiorini
S.N.C. Zona Industriale, 06046 Norcia Editore Rotary International Distretto 2090
rappresentante pro tempore, il Governatore
2008 - 2009 Giorgio Splendiani - Via
Cimino, 3 - 67100 L’Aquila - Direttore
responsabile Mauro Bignami - Redazione:
Via Cimino, 3 - 67100 L’Aquila Pubblicazione non in vendita ma distribuita
ai soci dei Rotary Club del Distretto 2090 Poste Italiane Spa - spedizione in
abbonamento postale - D.L. 353/2003 (Conv.
in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 - comma 1
commerciale Business Ascoli Piceno.
La riproduzione degli articoli, anche parziale,
è permessa citando la fonte. Gli articoli
pubblicati rispecchiano soltanto il pensiero
degli autori e non comportano responsabilità
della direzione.
3
Lettere del Governatore
6
Prossimamente
Visite del Governatore
7
DAL DISTRETTO
9
Un convincimento radicato
(Francesco Ottaviano)
14
Lettere al Direttore
16
L’opinione
17
Presidente
Giorgio Splendiani
Direttore Responsabile
Mauro Bignami
Componenti
Ferruccio Squarcia, Mario Struzzi, Angelo
Buonumori, Luigi Marra, Bruno Massucci,
Demetrio Moretti, Urbano Urbinati, Lucio
Valentini, Berardo Zocaro
Redazione operativa:
Casella Postale 233 Ancona Centro
60123 Ancona
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Le passioni di rotariano
Rotary
L’India al quarto posto nelle donazioni
alla fondazione Rotary
Giuseppe, ti ricorderemo
22
23
Storia dei trapianti
24
Minibus per disabili
Un PH a Franco Sabatini
(Andrea Barbieri)
Valeria Moriconi come in uno specchio
(Nicola Di Francesco)
25
L’etica del lavoro a Ortona (Lelio Del Re)
Appuntamenti rotariani
(Igea Frezza Federici)
26
I coni di Sisto V (Norberto Dionisi)
Challenge Antonio Tranquilli
(Francesco Tardella)
27
28
Dibattiti
Strategia del Rotary nel terzo millennio
(Maurizio Maurizi)
In memoriam
DAI CLUB
Il pregiudizio (Urbano Urbinati)
Lo sapevate?
18
21
A proposito di inni Nazionali
(Mauro Bignami)
12
COMITATO DI REDAZIONE DEL
GIORNALE DISTRETTUALE
Presidente onorario
Ennio Vincenti
Forum Distrettuale 2008
Effettivo - Espansione -Alumni
Agosto-Settembre 2008 - n° 111
Fai centro contro la polio
Il telesoccorso a Fano
(Stefano Lombardini)
Benvenuti
30
Territorio
Menti palestrate (Mauro Bignami)
La medicina delle nostre donne:
superstizioni e pregiudizi in Umbria
(Igea Frezza Federici)
PER CHI DESIDERA COLLABORARE
La nuova veste della rivista e il desiderio di
renderla sempre più bella e fruibile, ci suggeriscono di indicare alcune norme redazionali:
• I contributi editoriali alla rivista, sempre
graditi, dovranno essere scritti in testo word
e inviati via e-mail al seguente indirizzo:
[email protected]
• Per poter dare spazio al maggior numero di
interventi, salvo autorizzazione della redazione,
i contributi relativi all'attività dei Club, non
dovranno superare la mezza cartella, pari a
750 battute, spazi compresi.
• Gli altri interventi vanno misurati a cartelle,
ossia a fogli di testo word da 1.500 battute,
spazi compresi (titoli esclusi).
La lunghezza dell'articolo va sempre concordata
con la redazione la quale, per esigenze di spazio,
una volta ricevuto il pezzo, può chiedere di
ridurlo o sintetizzarlo.
La redazione è autorizzata a correggere il contributo inviato e, per esigenze di tempo o spazio,
può altresì non pubblicare i pezzi ricevuti, anche
se concordati nella lunghezza e nei tempi.
• Le eventuali foto accompagnatorie saranno
pubblicate a insindacabile giudizio della
redazione.
Consigliamo di evitare fotografie in cui
appaiono piatti, bottiglie e bicchieri o persone
a tavola.
Una fotonotizia (foto con due/tre righe di
testo) è egualmente gradita e, spesso, fa più
effetto di un articoletto.
• Le fotografie devono rispettare standard di
pubblicabilità minimi, corrispondenti a una
dimensione non inferiore a cm 15 (la base) e
una definizione di 300 Dpi/pollice. I file vanno
inviati in formato Jpg e, se non espressamente
concordato, non devono oltrepassare le
dimensioni indicate. Nel caso di immagini
particolarmente pesanti, si prega di contattare
Angelo Buonumori per ottenere le disposizioni
di invio tramite FTP.
19
Dissonanze
Giorgio Splendiani
VOLIAMO ALTO
C
ari amici,
ho iniziato con alacrità il mio Servizio come Governatore visitando
la maggior parte dei Club marchigiani.
La prima impressione è stata senz'altro
esaltante; siamo tanti, tutti amici, lavoriamo
bene.
Chi non partecipa perde molto; i pochi
scettici si ricrederanno solo prendendo
parte alle intense ed entusiasmanti attività
dei Club.
I quasi 200 partecipanti alla prima visita
in Ancona hanno confermato la mia convinzione che il Rotary è vivo, vitale e pieno
di energie; chi si defila non lo fa per scarso
interesse ma forse perché non 'tiene il passo'.
Eppure è facile partecipare e condividere
la gioia di incontrare amici felici di prodigarsi in attività di servizio.
Le prime visite, da me paragonate ai primi
giorni di scuola, mi fanno sperare che
avremo un anno magnifico, colmo di gioie
e realizzazioni.
I Club del nostro Distretto sono attivi, pieni
di idee e buona volontà.
Bisognerà scegliere progetti prioritari cercando di Volare alto e di realizzare il possibile.
Il Rotary è continuità: i programmi che
non si possono concludere nell'anno, debbono proseguire nel futuro; non idee irrealizzabili, ma progetti concreti che, protratti
nel tempo, serviranno a farci ricordare da
coloro che seguiranno.
L'ampia partecipazione all'attività rotariana
nei giorni del grande caldo ha dimostrato
che non esiste pausa estiva che ci fermi.
Questa lettera raggiungerà Presidenti e
Segretari subito, anche se Rotary2090MAG
in agosto non esce. La pubblicazione, a
settembre, darà continuità ai propositi già
iniziati.
Ringrazio tutti coloro che, con vero spirito
rotariano mi hanno accolto nei loro Club
con tanto calore umano e quanti mi hanno
seguito nelle visite dimostrando
l'attaccamento al Rotary e anche, voglio
sperare, la solidarietà al mio operato.
Condividiamo sempre la partecipazione
alle attività; solo così riusciremo a concretizzare i sogni.
Ci attende un calendario impegnativo.
Il 27 e 28 agosto a L'Aquila, il Forum
sulla Perdonanza, imperniato sulla fraternità e sullo scopo del Rotary di cooperare
per la Pace, prevede un incontro tra le tutte
religioni, importante contributo alla comprensione e alla tolleranza. In quei giorni
inizieranno a lavorare le Commissioni distrettuali, braccio operativo del Distretto.
Il 21 settembre a Osimo, lo Sviluppo
dell'Effettivo sarà il tema di un seminario
distrettuale in cui l'incremento delle risorse
umane e i requisiti per divenire rotariani
saranno ampiamente indicati e discussi.
Il 5 ottobre a Campobasso, il progetto
Rotary per gli anziani riporta alla ribalta
una scottante attualità. Le autorità e i dirigenti delle comunità locali che ho incontrato
sinora, si sono tutti entusiasticamente mostrati sensibili al problema emergente della
AGOSTO/SETTEMBRE
GUSHT/SHTATOR
LETTERE DEL GOVERNATORE - LETRA E GUVERNATORIT
qualità di vita degli anziani.
Il 17 ottobre a Osimo, il Premio F. Sardus
Tronti, per il primo anno manifestazione
distrettuale, darà un riconoscimento a un
giovane che abbia sviluppato negli anni
2007 e 2008, una ricerca originale nel
campo Energie rinnovabili e tutela ambientale, tema cui tutti i Distretti nazionali
hanno dato ampio risalto.
Il 19 ottobre ad Ascoli, Infrastrutture e
mobilità sarà il tema di attualità che la vita
moderna pone e che il Rotary non può
ignorare.
Il 16 Novembre a Fano, Rotary Foundation sarà il tema del seminario distrettuale
in cui saranno presentate le prospettive della
Rotary Foundation, nostro punto di forza.
Non si può infatti non ricordare la Fondazione quando si parla di progetti mondiali
quali l'eradicazione della polio e la riduzione
della mortalità infantile che, come ho sempre
ampiamente ribadito, costituiscono la più
incisiva immagine del Rotary.
Concludo questa mia lettera scritta con
calore (quasi 40 gradi) sperando che, con
l'arrivo del fresco settembrino, non si raffreddi anche il nostro entusiasmo ma si
passi dalle parole ai fatti, dai sogni alla
realtà.
Nel frattempo BUONE VACANZE!
Giorgio
.......................................................................................................................Lettera di Settembre.......................................................................................................................
ari amici,
le vacanze sono finite ed è ora di
concentrarsi sui numerosi compiti
che ci attendono e di passare dalle parole
ai fatti concreti.
Nella lettera di agosto ho indicato le future
Manifestazioni distrettuali, in questa vorrei
parlare di Progetti i quali, com'è noto, sono
suddivisi in: internazionali, nazionali, distrettuali e di Club.
C
I Progetti internazionali sono: l'Eradicazione
della polio e la Riduzione della mortalità
infantile.
L'Eradicazione della polio dal pianeta è
il più grande sogno da realizzare. Se si
riuscirà, e dobbiamo crederci, otterremo
anche lo scopo di ridurre la mortalità infantile. La nostra Rotary Foundation ha
stanziato 100 milioni di dollari in tre anni
che, uniti ai 100 milioni della Fondazione
Gates saranno sufficienti allo scopo. Come
possiamo singolarmente essere parte attiva
nella realizzazione di questo sogno?
La via più facile è contribuire alla raccolta
di fondi finalizzati a questo scopo con iniziative personali o di Club. Altre possibilità
sono quelle di offrirsi come VOLONTARI
DEL ROTARY, recandosi dove serve
un'azione diretta o partecipare al programma
3
PARTNER POLIOPLUS. Questa iniziativa
consente a tutti i rotariani di organizzare
progetti specifici che facilitino la campagna
PolioPlus (dalla sensibilizzazione
dell'opinione pubblica, alla fornitura di
supporti logistici a chi pratica di fatto la
vaccinazione).
La Riduzione della mortalità infantile
nel mondo ci vede impegnati con mezzi
diversi sempre adeguati alle situazioni
locali. Numerose sono le iniziative già
esistenti per l'Africa, l'Albania, il SudAmerica, l'India e altri Paesi in via di sviluppo; esse devono proseguire ed essere
sostenute.
Non dobbiamo tuttavia dimenticare le
necessità delle comunità locali.
Nel campo dell'infanzia vanno attuati progetti che prevedano assistenza, anche psicologica, alle madri in difficoltà economiche
o ambientali. Preziosa sarà la collaborazione
delle coniugi da coinvolgere senz'altro in
questa iniziativa.
Inoltre, una delle più frequenti cause di
mortalità infantile evitabili in Italia è quella
da ostruzione delle vie aeree. A questo
proposito, la Croce Rossa Italiana ha messo
a punto un piano per diffondere, tra geni-
tori e operatori scolastici, i metodi di prevenzione e di pronto intervento.
I Distretti italiani stanno studiando una
forma di collaborazione con la CRI; sarebbe
bello che i Club valutassero in sede locale
le possibilità di attuazione.
I Governatori stanno inoltre programmando
alcuni progetti nazionali che potrebbero
facilitare i Club nel raggiungimento di
importanti obiettivi.
Il Rotary al cinema prevede in una stessa
serata e in diverse sale, la proiezione di un
film i cui incassi saranno devoluti alla
campagna PolioPlus. Siamo tutti invitati a
partecipare con amici e conoscenti. Come
per il passato vi saranno comunicati in
tempo la data di proiezione e le sale.
Il Progetto ENFASI, che sarà presentato a
Bari il 20 settembre in occasione della Fiera
del Levante, ci vedrà impegnati
nell'ambizioso progetto di ricerca Energia
facile per i Paesi in via di sviluppo.
Auguriamoci che anche questo sogno possa
realizzarsi.
La raccolta di fondi per il microcredito
vede impegnate le coniugi in una gara di
solidarietà che, tra l'altro, prevede la rinun-
cia allo scambio di doni e fiori in occasione
della visita del Governatore.
Il nostro Distretto ha l'orgoglio di realizzare
anche propri progetti.
Il Cuore per l'Albania, iniziato ormai da
due anni dal PDG Luciano Pierini, proseguirà
anche quest'anno e il reperimento di ulteriori
fondi dovrà essere un impegno di tutti.
Il Rotary per gli Anziani è ormai una realtà.
Numerosi Club hanno già preso iniziative
per il Telesoccorso; da realizzarsi invece il
reinserimento degli Anziani in opere di
volontariato. Questo programma è importante perché spesso, l'Anziano, più che di
assistenza, ha bisogno di sentirsi utile e
inserito nel contesto sociale.
Infine, tutti i Club sono impegnati in propri
Progetti di Servizio.
Durante le prime visite ho letto programmi
e nel corso delle prossime mi auguro di
vedere realizzazioni.
Ricordiamoci che non saremo giudicati per
le belle idee, ma solo per i fatti.
Vi saluto sperando di riuscire assieme a
Concretizzare i nostri sogni.
Giorgio
..................................................................................................................Letra e Guvernatorit Gusht..................................................................................................................
e dashur miq,
kam filluar me shpejtesi Sherbimin
tim si Guvernator duke vizituar
pjesen me te madhe te Klubeve te rrethit
te Markeve.
Pershtypja e pare ka qene patjeter e shume
kenaqeshme; jemi shume, te gjithe miq,
punojme mire.
Kush nuk merr pjese humbet shume;
indiferentet do te ribesohen vetem duke
marre pjese ne aktivitet e shumtat dhe
entusaste te Klubeve.
I pothuajse 200 pjesemarrsit ne vizite e
pare ne Ankona kane konfirmuar bindjen
time qe Rotary eshte gjalle, plot me jete
dhe energji; ata qe jane mosperfilles nuk e
bejne per interes te skarset, por ndoshta
sepse nuk “arrijne te mbajne hapin”.
Megjithate eshte e thjeshte te marresh pjese
dhe te bashkendashe gezimin per te takuar
T
4
miq te lumtur qe i dhurohen aktiviteteve
te Sherbimit.
Vizitat e para, qe une e kam paragonuar
me diten e pare te shkolles, me ben te
shpresoj qe do te kemi nje vit te
mrekullueshem, plot me gezime dhe
realizime.
Klubet e dstriktit tone jane aktiv, plot me
ide dhe vullnet te mire.
Duhet te zgjedhim projekte paresore duke
kerkuar te Flutorojme lart dhe te
realizojme ate qe eshte e mundshme.
Rotary eshte vazhdimesi: programet qe nuk
mund te mbyllen ne vit, duhet te
vazhdohen ne te ardhmen; jo ide te
parealizueshme, por projekte konkrete qe,
te projektuar ne kohe, do te sherbejne qe
te kujtohemi nga ata qe do vijne mbrapa.
Pjesmarrja e madhe ne aktivitetin rotarian
ne ditete e nxehtit te madhe ka treguar qe
nuk ekziston pushim veror qe na ndale.
Kjo leter do t'ju arrije Presidenteve dhe
Sekretarve menjehere edhe pse numeri i
Rotary2090MAG ne gusht nuk do te dale.
Publikimi ne shtator do ti jape vazhdimesi
propozimeve te filluara.
Falenderoj te gjithe ata qe me shpirt te
vertete rotarian me kane mirepritur ne klubet
e tyre me shume ngrohtesi njerzore dhe ata
qe me kane ndjekur ne vizita duke
demonstruar lidhjen me Rotarin dhe,
deshiroj te shpresoj solidaritet me punen
time.
Te bashkendajme gjithmone marrepjesjen
ne aktivitete; vetem ne kete menyre do
realizojme enderrat.
Na pret nje kalendar i angazhueshem.
Me 27 e 28 gusht ne Aquila, Forumi i
Perdonances, i impernuar mbi vellazerimin
e synimin e rotarit te kooperoj per paqen,
parashikon nje takim me te gjitha fete,
kontribut i rendesishem per mirekuptimin
dhe tollerancen. Ne ato dite do te fillojne
te punojne Komisionet distriktuale, krahet
operativ te Distriktit.
Me 21 shtator ne Osimo zhvillimi i
Efektivave do te jete tema e nje seminari
ne te cilin rritja e burimeve njerzore dhe
kerkesat per tu bere rotarian do te tregohen
dhe diskutohen gjeresisht.
Me 17 tetor ne Osimo, cmimi F. Sardus
Tronti, per vitin e pare manifestim
distriktual, do te jape nje njohje te riut i
cili ka zhvilluar ne vitin 2007 e 2008, nje
kerkim origjinal ne fushen e energjise te
rinovueshme dhe te mirembajtjes se
ambjentit, teme te ciles distriktet kombetar
i kane dhene vijim te gjere.
Me 19 tetor ne Ascoli, infrstrukturat dhe
mobilizimi do te jete teme e aktualitetit qe
jeta moderne jepe dhe qe rotary nuk mund
te injoroje.
Me 16 nentor ne Fano Rotary Foundation,
do te jete tema e seminarit distriktual ne
te cilin do te prezantohen prospektivat e
rotary Foundation, pika jone e forte. Nuk
mund te mos kujtohet faktikisht fondacioni
kur flitet per projekte boterore si crrenjimi
i polio dhe pakesimi i vdekjeve te foshnjave,
qe sic kam thene gjithmone, jane imazhi
me inciziv i Rotarit.
Mbyll kete letren time, qe kam shkruar me
ngrohtesi (gati 40 grade) me shpresen qe
me ardhjen e freskise te shtatorit, nuk do
te ftofet entuziasmi yne por do te kalohet
nga fjalet tek veprat, nga enderrat tek
realizimet.
Ne kete kohe PUSHIME TE MBARA.
Giorgio
..................................................................................................................Letra e Guvernatorit Shtator..................................................................................................................
e dashur miq,
pushimet kane mbaruar dhe eshte
koha tani te perqendrohemi tek
detyrat e shumtat qe na presin dhe te
kalojme nga fjalet tek veprat.
Ne letren e gushtit kam treguar Manifestimet
distriktuale te ardhshem, ne kete deshiroj
te flas per Projektet, te cilet, sic dihet, jane
te ndare ne: nderkombetar, kombetar,
distriktual dhe te Klubeve.
Projektet nderkombetar jane: c'rrenjimi i
polios dhe riduktimi i vdekjeve te foshnjave.
C'rrenjimi i polios nga planeti eshte enderra
me e madhe per te realizuar. Ne qofte se do
te arrihet, dhe duhet te besojme, do te
arrijme edhe qellimin e pakesimit te
vdekjeve te foshnjave. Rotary Foundation
i jone ka dhene 100 milion dollare ne tre
vjet te cilet, te bashkuar me 100 milionet
e Fondacionit Gates do te jene te
mjaftueshem per qellimin.
Si mund te jemi pjese aktive ne realizimin
e kesaj enderre?
Rruga me e thjeshte eshte te kontribojme
ne mbledjen e fondeve te finalizuar per kete
qellim me iniciativa personale o te Klubeve.
Mundesi te tjera jane ato te ofrohemi si
vullnetar te Rotarit, duke shkuar aty ku
sherben nje aksion direkt o duke qene pjese
e programit PARTNER POLIUSPLUS. Kjo
iniciative i jep mundesin te gjithe rotarianeve
te organizojne projekte te vecante qe
lehtesojne fushaten PolioPlus (nga
sensibilizimi i opinionit publik, ne
furnizimin e suporteve logjistike atyre qe
praktikojne ne fakt vaksinimin).
T
Pakesimi i vdekjeve te foshnjave ne bote
na sheh te angazhuar me mjete te ndryshme
gjithmone te pershtatshme me situatat
lokale. Te shumta jane iniciativat qe
ekzistojne per Afriken, Shqiperine,
Ameriken e Jugut, Indine dhe vende te tjera
ne rrugen e zhvillimit; ato duhet te
vazhdojne dhe te mbeshteten.
Prapeseprape nuk duhet te harrojme nevojat
e komuniteteve lokale.
Ne fushen e foshnjerise duhet te realizohen
projektet qe parashikojne asistencen, edhe
psikologjike, te nenave ne veshtiresi
ekonomike e ambientale. E shtrenjte do te
jete ndihma e bashkeshorteve te cilat duhet
patjeter te nderhyjne ne kete inicitive.
Gjithashtu, nje nga shkaket me frekuent te
vdekjeve te foshnjave evitues ne Itali eshte
ajo e ostrunizmit e rrugeve frymezore. Mbi
kete ceshtje, Kryqi Kuq Italian ka perpunuar
nje plan per te shperndare nder prinder
dhe mesues menyrat e parandaluese dhe te
nderhyrjes se shpejte.
Distriktet italiane jane duke studiuar nje
forme bashkepunimi me CRI; do te ishte e
mire qe Klubet te vleresonin ne selite lokale
mundesite e realizimit.
Guvernatoret jane gjithashtu duke
programuar disa projekte kombetare qe
mund te lehtesojne Klubet ne arritjen e
qellimeve te rendesishem.
Rotary ne kinema parashikon qe ne te
njejten mbremje dhe ne sala te ndryshme
te behet projektimi i nje filmi, te ardhurat
e te cilit do ti kushtohen fushates PolioPlus.
Projekti Enfasi, qe do te prezantohet ne
Bari me 20 shtator me rastin e Fieres se
Levantes, do te na shohe te angazhuar ne
projektin ambicioz te kerkimit te energjise
se lehte per Vendet ne rrugen e zhvillimit.
Te urojme qe edhe kjo enderr te behet e
realizueshme.
Mbledhja e fondeve per mikrokredine sheh
te angazhuar bashkeshortet ne nje gare
solidariteti qe, mbi te tjerat, parashikon
rinuncimin e nderrimit te luleve dhe
dhuratave me rastin e vizites te Guvernatorit.
Distrikti jone ka krenarine te realizoje edhe
projekte te vetat.
Zemra per Shqiperine, filluar tashme nga
dy vjet nga PDG Luciano Pierini, do te
vazhdoje edhe kete vit dhe gjetja e fondeve
te tjera duhet te jete nje angazhim i te gjitheve.
Rotary per te moshuarit eshte tahme nje
realitet. Shume Klube kane marre iniciativa
per Telenderhyrjen; kurse per tu realizuar
eshte rifutja e te moshuarve ne veprat e
vullnetare. Ky program eshte i rendesishem
sepse shpesh, i moshuari, me shume se
asistence ka nevoje te ndihet i dobitshem
dhe pjese e kontekstit shoqeror.
Ne fund, te gjithe klubet jane te angazhuar
ne Projekte Sherbimi.
Gjate vizitave te para kam lexuar programet
dhe gjate te tjerave uroj qe te shoh realizimin.
Te kemi parasysh qe nuk do gjykohemi per
idete e mira, por per faktet.
Ju pershendes me shpresen qe sebashku do
te Konkretizojme enderrat tona.
Giorgio
5
PROSSIMAMENTE
FORUM E MANIFESTAZIONI NAZIONALI E INTERNAZIONALI 2008/2009
28 Agosto
L’Aquila
12-13-14
Settembre
Sirolo (AN)
21 Settembre
Osimo (AN)
Forum Effettivo - Espansione - Alumni
25-28 Settembre
Bruxelles
Rotary Institute 2008 - Zona 12
5 Ottobre
Campobasso
Forum Anziani
17 Ottobre
Osimo (AN)
IV Premio Sardus. F. Tronti
19 Ottobre
Ascoli Piceno
Forum Infrastrutture e mobilità
16 Novembre
Fano (PU)
Seminario Rotary Foundation
19 Aprile 2009
Termoli
XXXII Premio D’Andrea
24 Maggio 2009
Forum Perdonanza
Golf: VII Coppa del Governatore del Distretto 2090 Challenge
“Umberto Pallotta della Torre del Parco” 38° Campionato Italiano AIRG
Assemblea distrettuale
30 Maggio 2009
Arcevia (AN)
XVI Premio di scultura E. Mannucci
13-14 Giugno 2009
L’Aquila
Congresso Distrettuale
21 Giugno 2009
L’Aquila
Torneo di Golf per rotariani
21-24 Giugno 2009
Birmingham
100° Convention del Rotary International
i n f o : w w w. r o t a r y. o r g
VISITE DEL GOVERNATORE AI CLUB
Settembre 2008
31
7
18
19
20
25
29
30
Novembre 2008
Agnone
Campobasso
Porto San Giorgio
Alto Fermano Sibillini
Teramo, Teramo Est e Teramo Nord Centenario
Tirana
Durazzo
Ottobre 2008
1
7
9
10
13
14
15
16
17
18
20
21
22
23
27
28
6
Korça
Altavallesina Grottefrasassi
Gualdo Tadino
Gubbio
Pescara Nord e Pescara Ovest G. D'annunzio
Chieti e Chieti Ovest
Pescara
Isernia
Sulmona
Montegranaro
Fabriano
Jesi
Avezzano
L'aquila e L'aquila Gran Sasso
Novafeltria
Cagli-Terra Catria-nerone
4
7
8
9
11
12
13
14
15
17
18
20
21
22
29
30
Termoli
S. Benedetto del Tronto e S. Benedetto del Tronto Nord
Atessa Media Val Di Sangro
Ortona
Larino
Pesaro
Trasimeno
Foligno
Todi
Fano
Spoleto
Ascoli Piceno
Perugia Est
Vasto
Lanciano
Amelia Narni
Terni
Dicembre 2008
13
16
18
20
21
Assisi
Perugia
Norcia
Orvieto
Città Di Castello
Effettivo Espansione Alumni
FORUM DISTRETTUALE 2008
Osimo (AN) 21 Settembre 2008 - Teatrino Palazzo Campana, Piazza Dante
PROGRAMMA
09.30
10.00
10.30
11.45
Registrazione partecipanti
Moderatore
PDG Vincenzo MONTALBANO CARACCI
Scambio Gruppi di Studio (Gse):
Un’esperienza esaltante
Marianna CICCARONE
Partecipante GSE 2007/2008
Apertura dei lavori
12.00
Dibattito
Onori alle Bandiere
Indirizzi di saluto
Mauro TIRIDUZZI
Presidente R.C. Osimo
Ferruccio SQUARCIA
Governatore 2009/2010
Mario STRUZZI
Governatore 2010/2011
Dino LATINI
Sindaco di Osimo
Giulio BERRETTONI
Rettore della Basilica di San Giuseppe da Copertino a Osimo
Giorgio SPLENDIANI
Governatore
12.30
Conclusioni
11.30
Visita della città
Effettivo - Espansione
Statistiche o presenze impegnate?
13.00
Buffet
Giorgio SPLENDIANI
Governatore
13.00
Buffet
PROGRAMMA PER CONIUGI
10.30
Riunione Organizzativa
Maria Sofia SPLENDIANI
PDG Mario GIANNOLA
Presidente Distrettuale Comm.ne Rotary Foundation
Regional Rotary International Membership Coordinator (RRIMC)
10.50
Espansione e Sviluppo nel Distretto 2090
PDG Giorgio ROSSI
Presidente Distrettuale Comm.ne Espansione e Sviluppo
Rotary Foundation Alumni Coordinator (RFAC) Zone 12 e 10/B RI
11.10
Effettivo ed Espansione nel Club
Maurizio FIORAVANTI
Presidente 2007/2008 Club L'Aquila
11.25
Gli Alumni nel Rotary International
Federico BARBIERI
Presidente Distrettuale Commissione ALUMNI
Francesco OTTAVIANO
Presidente Associazione ALUMNI D.2090 RI
7
Mauro Bignami
A PROPOSITO DI INNI NAZIONALI
Un po' di storia e di curiosità
Premessa
Suggerimenti procedurali
idea di scrivere un articolo sugli Inni
nazionali è stata sollecitata dalla diatriba su quello italiano sorta a metà
luglio in Padania e protrattasi in Parlamento.
Spero che la querelle riesca almeno a far sì
che, una volta per tutte, si definisca qual è
l'Inno nazionale italiano vero, piaccia o non
piaccia. Visto che l'ascolto di tale Inno, assieme
a quello del Rotary, dell'Europa e della Repubblica di Albania precede le nostre riunioni,
ritengo che un breve accenno alla loro storia
possa interessare i lettori.
In premessa, una domanda che è alla base
dell'intero discorso che voglio fare: che cos'è
un inno nazionale?
E' un componimento lirico, musicato e spesso
cantato, ispirato all'esaltazione di valori ideali,
formalmente riconosciuto dal governo di un
Paese come inno ufficiale della nazione e, per
traslato, di qualche organizzazione pubblica
o privata, tra cui anche il Rotary. Insomma,
l'inno riassume, in parole e/o in musica, la
storia di una nazione, di un'organizzazione,
di un'impresa; è parte costitutiva della loro
identità ed è stato scelto, nel bene e nel male,
per rappresentarne l'animus, per testimoniare
il sentimento di appartenenza e il rispetto per
i valori che sono alla base di quella data
istituzione.
L'uso dell'inno è relativamente recente, anche
se già nel IX secolo d.C. il Giappone aveva
adottato una melodia di omaggio
all'imperatore: un primato vanificato dalla
chiusura del Giappone al mondo fino al 31
marzo 1854, quando il commodoro Matthew
Perry e le Navi Nere della marina degli Stati
Uniti forzarono l'apertura del Giappone
all'Occidente con la Convenzione di Kanagawa. Così, il primo Inno nazionale della
storia risuonò in Europa, nei Paesi Bassi,
quando Guglielmo d'Orange Nassau (Guglielmo il Taciturno) portò l'Olanda all'indipendenza
contro i dominatori spagnoli. In onore di
Guglielmo, il compositore Adriaan Valerius
van der Veere e il poeta Philip Marnix von
Sint Aldegonde, composero il Wilhelmus-Lied,
prima canto di battaglia, poi inno ufficioso
della nuova nazione dal 1626. Ancora oggi il
Wilhelmus van Nassowe è l'inno dei Paesi Bassi,
reso però ufficiale solo nel 1932, così che il
primato dell'anzianità è passato al Regno
Unito, che ufficializzò il proprio inno God
save the King nel 1745. La storia sarebbe più
lunga, ma mi fermo qui...
Ne aggiungo alcuni, brevi.
Gli onori alle bandiere: allorché gli inni vengono suonati, le persone devono essere
rivolte verso le bandiere e non dargli le
spalle. Altrimenti non si chiamerebbero onori
alle bandiere.
A volte l'Inno Albanese non è suonato: per
il nostro Distretto lo va sempre in quanto
l'Albania ne è parte integrante, così come la
Repubblica di San Marino lo è del 2070 e
Malta del 2110.
Se ci sono ospiti stranieri, il loro inno va
suonato prima di quello italiano.
Nel caso le bandiere mancassero, ci si rivolge
verso la sorgente della musica.
La sequenza degli inni è Rotary, Europa,
Albania, Italia. Alla fine non si battono le
mani: è una consuetudine che dovrebbe
essere lasciata agli stadi.
Infine, approfitto dell'occasione per suggerire
ai Prefetti e ai Segretari di accertarsi che
l'Inno del Rotary in loro possesso sia quello
giusto e per ricordare loro che, se vogliono,
tutti i quattro Inni del Distretto 2090 possono
essere scaricati con facilità dal sito
www.rotary2090.info, già pronti per essere
suonati.
L'Inno del Rotary International
sono due; il primo, storico, è un nobile
condottiero fiammingo al seguito di Carlo
V, sostenitore della tolleranza religiosa e
dell'indipendenza delle Fiandre e perciò
imprigionato e poi giustiziato da quel duca
d'Alba che Filippo II aveva inviato lassù a
soffocare ogni anelito libertario.
Poi c'è l'Egmont nato dalla penna di Johann
Wolfgang von Goethe (a sin.) fra
il 1775 e il 1786. Sullo sfondo di
quel quadro storico, questo Egmont assume i tratti di un puro
eroe Sturm und Drang: nobiltà d'animo più
che di sangue, in cui le passioni si mescolano
sovrapponendo tolleranza e libertà come
parti necessarie di un amore universale per
l'umanità tutta, un'ideale e inevitabile aspirazione alla giustizia. Un Egmont che, nel
1809, solleticò l'ardore compositivo del
quarantenne Beethoven, nutrito di letture
classiche, spiritualmente partecipe delle
vicende storico-politiche del suo tempo per
le quali nutriva un amore immenso e idealistico.
L’
Nella terza riunione del Board of
Directors del Rotary International
1999-2000 è stato scelto come
inno del Rotary un arrangiamento
della marcia dell'ouverture dell'Egmont di
Ludwig van Beethoven (sopra). Il brano, si
leggeva su un comunicato di Evanston di
allora, “può essere eseguito in appropriate
occasioni, come il saluto alle bandiere.”
Egmont: chi era costui? Di Egmont ce ne
9
La tragedia si chiude con la morte del protagonista: una morte che sa di libertà e
trionfo, sigillati dalla Siegessinfonie (sinfonia
della vittoria), una fanfara trionfale a piena
orchestra che celebra l'eroe caduto per la
libertà. E proprio quest'ultimo brano che
corona l'ouverture, è utilizzato come Inno
del Rotary.
La scelta del Board cadde sul dramma storico
in cinque atti di J. W. Goethe musicato da
Beethoven, perché Egmont è l'eroe della
libertà, della tolleranza religiosa, della coerenza, della lotta alla dittatura, della sottomissione alle leggi del suo Paese e del rispetto del suo popolo: ideali che precorrono
quelli rotariani. La fine dell'ouverture trasfigura la morte in simbolo di vittoria ed è
possibile vedere nella scelta di questa coda
conclusiva (allegro con brio)
un'interpretazione rotariana. Ossia la metamorfosi delle sciagure, dei flagelli che il
Rotary riesce a trasformare in vittorie: contro
la poliomielite, contro la fame, contro
l'analfabetismo, contro la carenza di acqua,
contro la mortalità infantile… su un fronte
che abbraccia tutto il mondo.
L'Inno europeo
L'inno europeo (Inno alla gioia, su testo
dell'ode An die Freude di Friedrich von Schiller) è l'adattamento del quarto movimento
della Nona Sinfonia di Ludwig van Beethoven, è stato adottato dal Consiglio d'Europa
nel 1972 ed è utilizzato dall'Unione europea
dal 1986. Herbert von Karajan, uno dei più
grandi direttori d'orchestra del Novecento,
su richiesta del Consiglio d'Europa, ne
realizzò tre versioni strumentali: per piano
solo, per fiati e per orchestra sinfonica.
An die Freude è una lirica in cui la gioia è
intesa non come semplice spensieratezza e
allegria, ma come risultato cui l'uomo giunge
quando si libera dal male, dall'odio e dalla
cattiveria. Dal canto suo, l'Inno alla gioia è
una marcia di gioia, festante, scintillante di
colori argentini, che accompagna l'uomo
che percorre il cammino gioioso della vita
e con tale composizione Beethoven volle
formulare un aperto invito alla fratellanza
universale. Proprio per questa esortazione
alla fraterna amicizia, la melodia su cui viene
intonato l'Inno alla gioia è stata adottata come
Inno europeo. Ecco il testo e una traduzione
quanto più possibile fedele all'originale.
10
An die Freude
Alla gioia
O Freunde, nicht diese Töne!
Sondern laßt uns angenehmere anstimmen
und freudenvollere !
O amici, non questi suoni!
ma intoniamone altri
più piacevoli, e più gioiosi.
Freude, schöner Götterfunken,
Tochter aus Elysium,
Wir betreten feuertrunken,
Himmlischer, Dein Heiligtum!
Deine Zauber binden wieder,
Was die Mode streng geteilt;
Alle Menschen werden Brüder,
Wo Dein sanfter Flügel weilt.
Gioia, bella scintilla divina,
figlia degli Elisei,
noi entriamo ebbri e frementi,
celeste, nel tuo tempio.
La tua magia ricongiunge
ciò che la moda ha rigidamente diviso,
tutti gli uomini diventano fratelli,
dove la tua ala soave freme.
Wem der große Wurf gelungen,
Eines Freundes Freund zu sein,
Wer ein holdes Weib errungen,
Mische seinen Jubel ein!
Ja, wer auch nur eine Seele
Sein nennt auf dem Erdenrund!
Und wer's nie gekonnt, der stehle
Weinend sich aus diesem Bund.
L'uomo a cui la sorte benevola,
concesse di essere amico di un amico,
chi ha ottenuto una donna leggiadra,
unisca il suo giubilo al nostro!
Sì, chi anche una sola anima
possa dir sua nel mondo!
Chi invece non c'è riuscito,
lasci piangente e furtivo questa compagnia!
Freude trinken alle Wesen
An den Brüsten der Natur;
Alle Guten, alle Bösen
Folgen ihrer Rosenspur.
Küsse gab sie uns und Reben,
Einen Freund, geprüft im Tod;
Wollust ward dem Wurm gegeben,
Und der Cherub steht vor Gott!
Gioia bevono tutti i viventi
dai seni della natura;
tutti i buoni, tutti i malvagi
seguono la sua traccia di rose!
Baci ci ha dato e uva, un amico,
provato fino alla morte!
La voluttà fu concessa al verme,
e il cherubino sta davanti a Dio!
Froh, wie seine Sonnen fliegen
Durch des Himmels prächt'gen Plan,
Laufet, Brüder, eure Bahn,
Freudig, wie ein Held zum Siegen.
Lieti, come i suoi astri volano
attraverso la volta splendida del cielo,
percorrete, fratelli, la vostra strada,
gioiosi, come un eroe verso la vittoria.
Seid umschlungen, Millionen.
Diesen Kuß der ganzen Welt!
Brüder! Über'm Sternenzelt
Muß ein lieber Vater wohnen.
Ihr stürzt nieder, Millionen?
Ahnest Du den Schöpfer, Welt?
Such'ihn über'm Sternenzelt!
Über Sternen muß er wohnen.
Abbracciatevi, moltitudini!
Questo bacio vada al mondo intero Fratelli,
sopra il cielo stellato
deve abitare un padre affettuoso.
Vi inginocchiate, moltitudini?
Intuisci il tuo creatore, mondo?
Cercalo sopra il cielo stellato!
Sopra le stelle deve abitare!
(Friedrich von Schiller)
L'Inno nazionale albanese
Hymni i Flamurit (Inno alla bandiera) è
l'inno nazionale della Repubblica di Albania.
Il testo fu scritto dal poeta albanese Aleksander Stavre Drenova (1872-1947) e apparve per la prima volta il 21 aprile 1912
come poema in Liri e Shqipërisë (Libertà
dell'Albania), un quotidiano di lingua albanese pubblicato a Sofia (Bulgaria). In seguito
fu inserito in una raccolta di poesie di
Drenova intitolata Ëndra e lotë (Sogni e
lacrime) pubblicata nel 1912 a Bucarest.
La musica dell'inno fu composta dal musicista rumeno Ciprian Porumbescu, nato nel
1853 a Sipotele Sucevei, originariamente
provincia austriaca della Bukovina e morto
a soli 29 anni nel 1883 a Stupca che, in suo
onore, fu rinominata Ciprian Porumbescu.
Originariamente la musica era stata composta per l'inno Pe-al nostru steag e scris Unire
(Sulla nostra bandiera è scritto Unità): un
testo poetico di Andrei Bârseanu per la
formazione dei Principati Uniti di Moldavia
e di Valacchia nel 1859 con cui, grazie ai
buoni uffici di Napoleone III, si porta a
termine la 'questione rumena'.
L'inno ufficiale è più corto di due versi
rispetto al poema originale. Ecco il testo
albanese e la traduzione.
L'Inno nazionale italiano
L'inno Canto degli Italiani, più conosciuto
come Fratelli d'Italia dal verso introduttivo,
fu scritto nell'autunno del 1847 dall'allora
ventenne studente e patriota genovese Goffredo Mameli e musicato poco dopo a Torino
da un altro genovese, Michele Novaro.
Fu adottato come Inno provvisorio della
Repubblica Italiana il 12 ottobre 1946, in
sostituzione della Marcia Reale, che fu l'inno
di Casa Savoia nonché l'inno nazionale
italiano dal 1861 al 1946. La Marcia Reale
era stata composta da Giuseppe Gabetti nel
1831, su incarico di Carlo Alberto.
Nel novembre 2005 il Senato aveva approvato in prima lettura un progetto di legge
per rendere finalmente definitiva, anche
sotto il profilo formale, la scelta di Fratelli
d'Italia come Inno nazionale. Alla Camera
però il provvedimento non fu più votato e
il Canto degli Italiani è tornato nella dimensione provvisoria che lo ha caratterizzato
fin dalla sua nascita. Ecco il testo completo.
Hymni i Flamurit
Inno della Bandiera
Rreth flamurit të përbashkuar,
Me një dëshirë dhe një qëllim,
Të gjithë Atij duke iu betuar,
Të lidhim besën për shpëtim.
Uniti attorno alla bandiera,
Con un desiderio ed una meta,
Tutti giurando ad Essa,
Di dare la parola per la nostra salvezza.
Prej lufte veç ay largohet,
Që është lindur tradhëtor,
Kush është burrë nuk friksohet,
Po vdes, po vdes si një dëshmor.
Dalla lotta si allontana soltanto,
Colui che è nato traditore,
Chi è uomo non s'impaurisce,
Ma muore, sì muore come un martire.
Në dorë armët do t'i mbajmë,
Të mbrojmë Atdheun në çdo vend,
Të drejtat tona ne s'i ndajmë,
Këtu armiqtë s'kanë vend.
Pronti con le armi,
Per difendere la nostra Patria,
Sosterremo i nostri diritti,
ed il nemico espelleremo.
Se Zoti vet e tha me gojë,
Që kombe shuhen përmbi dhé,
Po Shqipëria do të rrojë,
Për te, për te luftojmë ne.
La parola di Dio dice che alcune Nazioni,
Spariranno dalla Terra,
Invece l'Albania esisterà,
Perché noi combatteremo per lei!
(Aleksander Stavre Drenova)
(Ciprian Porumbescu)
Canto degli Italiani
Fratelli d'Italia
L'Italia s'è desta,
Dell'elmo di Scipio
S'è cinta la testa.
Dov'è la Vittoria?
Le porga la chioma,
Ché schiava di Roma
Iddio la creò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò.
Noi siamo da secoli
Calpesti, derisi,
Perché non siam popolo,
Perché siam divisi.
Raccolgaci un'unica
Bandiera, una speme:
Di fonderci insieme
Già l'ora suonò.
(Goffredo Mameli)
Stringiamoci a coorte
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò.
Uniamoci, amiamoci,
l'Unione, e l'amore
Rivelano ai Popoli
Le vie del Signore;
Giuriamo far libero
Il suolo natìo:
Uniti per Dio
Chi vincer ci può?
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò.
Dall'Alpi a Sicilia
Dovunque è Legnano,
Ogn'uom di Ferruccio
Ha il core, ha la mano,
I bimbi d'Italia
Si chiaman Balilla,
Il suon d'ogni squilla
I Vespri suonò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò.
Son giunchi che piegano
Le spade vendute:
Già l'Aquila d'Austria
Le penne ha perdute.
Il sangue d'Italia,
Il sangue Polacco,
Bevé, col cosacco,
Ma il cor le bruciò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò.
(Michele Novaro)
11
Francesco Ottaviano - Responsabile dell'Istruzione distrettuale
UN CONVINCIMENTO RADICATO
intervento pragmatico e articolato
dell'istruttore distrettuale Francesco
Ottaviano evidenzia chiaramente alcuni punti fermi volti a migliorare il livello
qualitativo e il senso di appartenenza al Rotary
di ogni socio, rendendolo consapevole e seriamente motivato.
In effetti, la formazione è un momento imprescindibile e parte integrante dell'essere rotariano, non può avere carattere occasionale e temporaneo ma deve essere assimilata con efficacia
in un percorso articolato e, inoltre, deve essere
recepita in modo sostanzialmente omogeneo
nell'ambito dell'intero Distretto.
Aggiungiamo che la figura del formatore, in
questo caso l'istruttore distrettuale, possiede
molti mezzi per far arrivare capillarmente la
sua voce a tutti i club e per constatare quale
sia il ritorno del suo operato. Tra questi c'è
anche la rivista distrettuale, che per sua stessa
natura è veicolo di informazione e luogo figuratamente interlocutorio; pertanto, ringraziamo
Ottaviano, che ha voluto utilizzarla. (MaBig)
L’
Nella XXIV Assemblea Distrettuale, tenutasi
a Vasto, questa affermazione è stata la linea
guida dell'intervento dedicato alla formazione, con il quale si è voluto, con tutta l'energia
che una simile occasione può fornire, trasmettere ai partecipanti un importante concetto: l'Attività di istruzione, se praticata
con perseveranza ed intelligenza, può generare una forza propulsiva da impiegare nelle
più importanti funzioni vitali della nostra
12
Associazione.
Il convincimento radicato, in altri termini,
esprime la sicurezza di ritenere il tempo e
l'energia dedicata alla divulgazione,
all'approfondimento o talvolta alla semplice
scoperta dell'Universo Rotary un ottimo
investimento per assicurare che lo stimolo
necessario al consolidamento delle realtà
esistenti nei Club ed artefice del loro positivo
sviluppo rimanga vivo all'interno delle
nostre strutture, aiutandoci a costruire quel
ponte verso il futuro che si chiama conservazione e sviluppo dell'effettivo.
Un convincimento che di certo appartiene
al nostro Distretto, che dedica a questo
investimento una non trascurabile parte
delle sue energie, organizzando importanti
Seminari d'istruzione (vedasi la slide 3) e
mettendo in campo una Commissione
espressamente dedicata.
Ciò nonostante, la finalità di questo messaggio è capire come e quanto si può fare
ancora affinché la formazione, nel suo significato più ampio, possa diventare sempre
di più catalizzatore di attività tese al conseguimento dell'efficienza dei nostri Club e
al raggiungimento dello scopo rotariano.
Con il semplice diagramma, contenuto nella
slide 1 e 2, possiamo farci un'idea di quella
che annualmente è l'attività di istruzione
nell'ambito del nostro Distretto.
Il Governatore, ancora incoming, provvede
annualmente alla formazione di tutto il suo
apparato dirigenziale e di quello dei club
componenti il Distretto, partendo, come
logica vuole, dal suo Staff, proseguendo
poi con i Presidenti di Club e concludendo
infine questa fase preliminare con i Dirigenti
degli stessi.
Tutto questo lavoro, che potremmo definire
a monte, viene fatto in sovrapposizione con
le attività dell'anno rotariano che precede
l'entrata in carica dei futuri dirigenti coinvolti e più precisamente nel secondo semestre di questo.
In questo semestre le attività di formazione
continua vengono portate avanti dai Dirigenti in carica, senza interruzione, in parallelo alle precedenti, fino alla fine dello stesso
anno dove, al pari di una buona staffetta
olimpica, avviene il passaggio del testimone
01
02
03
04
05
fra la passata e la nuova gestione affinché
esse possano proseguire, con un collegamento diretto e senza nessuna interruzione,
nel nuovo anno rotariano.
Si conforma così quella caratteristica di
continuità dalla quale prende il nome questa
branca dell'istruzione.
Dalle stesse slide è percepibile come la fase
dell'attività di formazione dedicata ai Dirigenti incoming può ritenersi più semplice
da attuarsi, rispetto a quella continua.
La maggior semplicità del compito istruttivo
è rappresentata dal numero limitato dei
rotariani coinvolti, dalla loro stessa preparazione di base, da input e programmi ben
definiti da trasmettere a questi.
Per cui l'unico augurio che può essere fatto
alla branca dell'attività istruttiva, che coinvolge la dirigenza incoming, è che nel futuro
ad essa si possa dedicare più tempo ed
energia, di quanto ne viene investito attualmente.
Energie da dedicare solo per una parte
limitata alla didattica e maggiormente ad
un sistema di verifica dei risultati ottenuti.
Una verifica che certamente non deve passare attraverso esami da sostenere, ma da
concretizzarsi con un collegamento più
serrato con i dirigenti coinvolti, da avere,
dopo i corsi formativi, preferibilmente nello
stesso semestre in cui questi vengono svolti,
prolungandola nel primo periodo dell'anno
successivo per le funzioni dirigenziali di
Club.
Un collegamento che deve tendere non solo
a dirimere i naturali dubbi, che inevitabilmente nascono in attività d'istruzione estremamente brevi, non solo a delineare con
più chiarezza le strategie future, che dovranno accumunare il lavoro di tutti i dirigenti
e il sistema dei collegamenti e delle comunicazioni che gli stessi utilizzeranno, ma
anche a prolungare quella funzione di training indispensabile per rafforzare
l'entusiasmo necessario ad affrontare un
compito dirigenziale.
Detto questo per la formazione dei dirigenti
incoming, affrontiamo adesso il ramo
dell'attività istruttiva che abbiamo definito
continua.
In questa viene a configurarsi, al contrario
di quella per i dirigenti incoming, una serie
di caratteristiche, di difficoltà, quali, ad
esempio, le seguenti:
• Il numero elevato dei rotariani che è di
fatto coinvolto.
• La dispersione delle sedi dove poter
svolgere questa attività.
• La necessità di ben configurare il gruppo
di rotariani coinvolti nell'attività di
istruzione.
• L'acquisizione della volontà, da parte di
tutto l'apparato coinvolto nell'attività
istruttiva, indispensabile a trasformare il
lavoro formativo in un modo naturale di
fare Rotary.
• Riuscire, come passo successivo al
precedente, ad utilizzare l'istruzione
continua come un trampolino di lancio
di tutte le azioni tese al raggiungimento
dello scopo del Rotary.
• Ed infine far sì che, attraverso di esse,
avvenga un processo di consolidamento
(e qualche volta anche di recupero)
dell'orgoglio di essere rotariani, a tal punto
che questo possa esplodere con forza
verso
l'esterno della nostra Associazione.
Affinché tutte queste caratteristiche, che
abbiamo definito difficoltà, possano avere
uno sviluppo positivo, è necessario che il
Distretto metta in campo in pieno la propria
Organizzazione, che a sua volta deve dare
la propria disponibilità a lavorare, utilizzando in questo suo compito un net-work
che eviti la dispersione del lavoro che si
andrà a svolgere e che, al contrario, possa
aiutarla a renderlo omogeneo, diventando
in questo modo anche strumento di raccolta
per una sua futura utilizzazione e sviluppo.
Ma è anche necessario che tutti i club si
prodighino affinché questa macchina organizzativa possa mettersi in moto, pretendendo il servizio formativo come un proprio
diritto che il loro Distretto deve fornire.
Le slide 4 e 5 danno un'indicazione
dell'Organizzazione che il Distretto mette
a disposizione, costituita dal Responsabile
dell'Istruzione Distrettuale con il suo Staff,
ma anche dall'apporto che può e deve
arrivare dagli Assistenti, dai PDG e dai
Presidenti di Commissione.
In tutto questo il Responsabile
dell'Istruzione Distrettuale ha il compito
non solo di partecipare in prima persona
all'attività di formazione, ma anche quello
di gestire, con la dovuta collaborazione, il
net-work e definire, alla fine, il livello del
raggiungimento degli obbiettivi.
Tutti questi concetti che meritano di essere
sviluppati nel futuro ci portano per il momento alla conclusione, con la quale si
vuole evidenziare lo scopo di questo articolo: spronare i Dirigenti di Club ad attivare
la macchina dell'istruzione distrettuale,
utilizzando tutte le altre risorse umane
messe a disposizione, a partire dal Responsabile dell'Istruzione Distrettuale, con il
suo Staff, organizzando momenti da dedicare ai soci di recente ammissione, a tutti
quelli che nel Rotary ci sono da tempo, ai
programmi che il Club si è dato e che potrebbe
darsi nel futuro.
Ma un'altra iniziativa che da questo articolo
potrebbe nascere si configura nell'impegno
che potrebbe arrivare da tutti noi Rotariani
nel costruire un confronto da sviluppare
nella nostra Rivista, che possa aiutarci a
rendere l'Attività di Formazione sempre
più un punto di forza delle vita distrettuale
e di Club, sempre più ramificata e quindi
più propensa a raggiungerci tutti.
Lettere al Direttore
LE PASSIONI DI ROTARIANO
Caro Mauro,
solo dopo il mio rientro da Los Angeles,
dove ho partecipato alla Convention, ho
potuto leggere nel MAG Distrettuale il tuo
editoriale, che invita i lettori a condividere
le proprie esperienze rotariane tramite le
'lettere al Direttore'.
Io ho qualcosa da condividere: tutto quello
che ho riportato di edificante dalla mia
partecipazione alla Convention Internazionale 2008.
Ho scritto volutamente partecipazione, che è
ben diversa da un mero atto di presenza.
Grazie all'aiuto, soprattutto linguistico, di
John Kloes, un amico rotariano di Seattle,
ho potuto apprezzare meglio l'evento, condividendo tanti momenti di questa e anche
di altre Convention cui abbiamo partecipato
insieme.
Per esempio: la Opening plenary session,
quando migliaia di rotariani (spesso decine
di migliaia) vivono momenti emozionanti,
come la Flag ceremony, dove sfilano le bandiere di oltre 150 Paesi e al passaggio della
propria bandiera è un punto d'onore urlare
il più forte possibile per dimostrare la propria massiccia presenza.
Il poter ascoltare messaggi rotariani dalla
viva voce del presidente internazionale o
dell'incoming, avvertendo la fede che li
ispira.
Partecipare a uno dei luncheon dedicati per
esempio ai PHF, al passato del Rotary, alla
presentazione della Convention dell'anno
venturo dove, mangiando malissimo, può
capitare di stare nello stesso tavolo con un
Past RI President e parlare con lui di Rotary.
O scambiare le proprie idee con membri
del Board, che spesso vediamo solo in immagine sulla stampa rotariana.
Le Breakout sessions: una sorta di workshop
dove rotariani di tutti i continenti, in gruppi
non numerosi, discutono con la massima
concretezza di problemi comuni, trovando
spesso ottime soluzioni.
Partecipare, quale Voting delegate del tuo
Club, all'elezione del presidente del Rotary
International e del Board. A volte l'assemblea
è chiamata a decidere su ricorsi che possono
14
Birmingham Convention - rotariani di Birmingham che pubblicizzano la prossima Convention
Fellowship Rotarian Musicians
Giovane rotariana coreana
Matching grant Mongolia
Luncheon Celebrating the Past of Rotary con il PPRI C. Ravizza
Volontari dentisti
Muhamed Marame Ilo, president incoming RC di Agadez
in Niger, che cercava partecipanti a un suo service
riguardare anche dirigenti del Rotary Internazionale.
Tutti momenti sicuramente edificanti per
un rotariano. Momenti che sicuramente
accrescono il Rotarian pride.
Ma quella che ti coinvolge umanamente, a
mio giudizio, è la House of Friendship, la
Casa dell'Amicizia.
E' il Foro, la Piazza dove rotariani di tutto
il mondo si cercano per il semplice scambio
dei banner, con rituale foto o per comunicare
con altri rotariani. Un nostro past president,
in un Congresso di qualche anno fa, è riuscito a coinvolgere presidenti di Club di
molte altre nazioni, realizzando un bellissimo CD per il centenario del Rotary.
Ci sono poi centinaia di stand in cui si
vendono i gadget rotariani più fantasiosi,
altri allestiti da Enti turistici e commerciali
o da Club e Distretti che mostrano i progetti
da loro realizzati e cercano la collaborazione
di altri Club per nuovi progetti.
Ebbene, la stragrande maggioranza di questi
sono di Paesi africani e orientali e in minor
Rotary’s Wide World of Books
numero statunitensi; noi europei siamo in
forte minoranza.
È un grande mercato dove si comprano
opportunità di Service e in cui i venditori si
impegnano a convincere i compratori con
grande fervore.
Moltissimi stand, poi, sono dedicati alle
Fellowship rotariane e, guarda caso, nello
stesso numero del MAG distrettuale ho
trovato la lettera del governatore dedicata
a Le Fellowship del Rotary. L'argomento è
stato trattato in maniera perfetta e quindi
c'è poco da dire. Ma mi piace ricordare che
in quest'ambito, quella che mi ha interessato
maggiormente per la sua trasversalità è la
Rotarian's Wine Appreciaton Fellowship. Può
interessare tutti noi, eccetto, ma non è detto,
gli astemi.
Intrigante il fatto che è nata negli USA,
Paese da noi considerato, per quanto riguarda il vino, con sufficienza.
Con Conrad C. Heede, un PDG che presiede
la Fellowship, mi sono trovato a parlare
della Vernaccia di Serrapetrona e del Bian-
Fellowship wine appreciation
chello del Metauro!!!
Mi sono subito iscritto, anche perché è
emerso che dietro questo apprezzamento
c'è in preparazione un service per creare
dei nuovi pozzi d'acqua in India. Buffo
questo connubio tra acqua e vino!!
Volendo fare la morale: chiaramente il
Rotary che noi viviamo quotidianamente
è quello dei Club e del Distretto, ma potere
vivere dei momenti simili in un ambito
internazionale rafforza il senso di appartenenza a un'associazione che ha una dimensione e un respiro che supera gli angusti
limiti territoriali e cancella l'erronea convinzione che l'appartenenza a un Rotary
Club sia da tenere separata dai propri hobby,
dal proprio lavoro e spesso dalla propria
famiglia; io, al contrario, credo fermamente
che condividere lo stesso hobby, le stesse
passioni, lo stesso lavoro con altri rotariani
sia un modo piacevole e concreto per realizzare il primo punto dello Statuto del RI.
Mario Belloni
Entrata della Convention
LA RISPOSTA DEL DIRETTORE
Caro Mario,
grazie per la tua lettera: è la prima e, come
avviene in qualche negozio appena inaugurato, dovrebbe spettarti un premio come
primo… cliente.
Sono stato molto incerto se, assieme al
simpatico reportage fotografico, inserirla
nella rubrica Giramondo. Però, man mano
che leggevo ho capito che tu non hai voluto
inviare immagini per farmi o per farci sapere
che a Los Angeles c'eravate anche tu e Nadia,
perciò ho ritenuto di darle la veste che tu
hai voluto avesse: quella di una lettera.
Una lettera bella perché piena di animus,
di cuore lanciato oltre quella siepe che fa
da confine tra l'indossare o talvolta ostentare
la ruota e l'essere rotariano; tra l'apparire e
l'essere, come il governatore va ripetendo
nelle sue visite ai club.
Credo inoltre che, con questa lettera, tu
abbia voluto lanciare una sollecitazione a
tutto il Distretto; un invito che mi permetto
di interpretare. «Nel 2009 la Convention
internazionale sarà a Birmingham, a due
passi da casa nostra: presentiamoci come
Distretto, a centinaia, per una total immersion
in ambiente rotariano. Farebbe bene a tutti,
come una seduta con fango terapeutico alle
terme.»
Ti saluto caramente,
15
Urbano Urbinati
L’OPINIONE
IL PREGIUDIZIO
scoltando recentemente la Traviata
di Verdi in un'edizione ripresa da
uno dei tanti festival di Salisburgo,
sono stato costretto a riflettere su un pensiero
di Hofmannsthal che, a suo tempo, leggendo
il suo Libro degli amici, mi aveva colpito là
dove afferma che “i più pericolosi dei nostri
pregiudizi regnano in noi contro noi stessi.
Dissiparli è genialità”. Ho detto ascoltando
ma avrei dovuto scrivere assistendo a, perché si trattava di
trasmissione audiovisiva, a più
riprese presentata dal canale
classica di Sky. L'avevo studiosamente evitata, convinto
da alcuni preannunci che mi
sarei trovato di fronte al solito
rozzo stravolgimento di ogni
elemento della tradizione in
ossequio al falso mito
dell'originalità a ogni costo e
di una modernità spesso
squallida e banale. Sono spesso
interventi massicci e sconsiderati, ascrivibili non certo alla
direzione musicale, ma quasi
sempre all'azione di una regia
scenica decisamente invadente,
che da molti anni ormai assume
un ruolo di preponderanza
assoluta, relegando in secondo
ordine la parte musicale, linfa
vitale dello spettacolo. Vi sentivo anche (e ahimé vedevo)
un grossolano errore di logica
nel trasferire in epoca moderna
una creazione musicale nata in
contesto storico diverso e, soprattutto, ispirata da una temperie spirituale distante anni
luce da quella attuale, un po' come pretendere di capire la Commedia di Dante prescindendo da ogni riferimento storicoculturale della sua epoca.
Orbene non dico che con questa nuova
Traviata ho dissipato tutti i miei dubbi
(perché non aspiro alla genialità di cui parla
Hoffmannsthal), ma è certo che l'estrema
essenzialità di elementi scenografici di cui
si è servito - si fa per dire - il regista in
A
16
questa occasione (tanto da rasentare il vacuo
assoluto della scena, animata solo dalla
fantasia dello spettatore opportunamente
sollecitata da simboli ricorrenti come inesorabili leit motiv), mi è apparsa perfettamente
funzionale alla tragedia espressa dalla musica
verdiana, servita anche da un eccezionale
cast di interpreti. Dunque la classica eccezione che conferma la regola? Forse, ma
anche un invito alla prudenza nel trinciare
giudizi affrettati, frutto di preconcetti acquisiti magari inconsciamente nel tempo e
pronti poi a essere sfornati in ogni occasione
senza il vaglio di una verifica oggettiva dei
fatti. La quale, evidentemente, non è sempre
possibile per tutti, onde avviene che, nella
gran parte dei casi, ci si affida ai parametri
fissati dai cosiddetti competenti in materia,
parametri che spesso rispondono a una
logica che non è sempre necessariamente
la nostra e che spesso conducono alla crea-
zione di falsi miti e di deleteri pregiudizi.
Applicati all'universo mondo degli accadimenti, i pregiudizi rappresentano un freno
più o meno occulto al progredire veramente
democratico delle società, intendendo per
democratico l'apporto cosciente e responsabile dei singoli individui alla soluzione
dei problemi. Una disamina dei danni enormi che l'abuso del pregiudizio arreca in
tutte le società dovrebbe farci
seriamente riflettere sul problema. Non è questa la sede
per un'analisi del genere, ma
lo è certamente per un invito
alla vigile responsabilità degli
amici rotariani, sempre sollecitata e quasi mai latitante nella
difesa dei valori autentici tra
cui, non ultimo, quello che
riguarda proprio l'azione intesa
a garantire la consapevole autonomia di giudizio di tutti i
cittadini, posti al riparo da miti
devianti e idee preconcette.
Cominciando naturalmente da
casa nostra. Vogliamo divertirci
a esaminare i pregiudizi che
circolano su di noi, anche tra
i nostri soci? Storicamente
basterebbe ricordare
l'avversione della Chiesa cattolica, che vedeva nel Rotary
una specie di società segreta
poco raccomandabile, alla
stregua di altre similari. Una
disputa, in seguito felicemente
superata, sulla base proprio di
una progressiva, approfondita conoscenza
dei dati reali. Oggi anche i sacerdoti entrano
nel Rotary, naturalmente ben accolti, e vi
trovano spazio e opportunità per agire nel
pieno rispetto dei loro principi. Non ho più
spazio per insistere sul tema, ma almeno
una curiosità voglio ricordarla e cioè che,
secondo la vulgata, i rotariani sarebbero
tutti dei gran ricconi. Per favore, amici
rotariani, non mi deludete, fate che sia vero,
non parlate in questo caso di pregiudizio.
L'INDIA AL QUARTO POSTO NELLE DONAZIONI
ALLA FONDAZIONE ROTARY
ai progetti su larga scala per scopi
umanitari all'eradicazione della polio,
i rotariani indiani stanno migliorando la vita di molte persone sotto diversi
aspetti, grazie al loro sostegno alla Fondazione Rotary. Negli ultimi tre anni l'India
è salita dal nono al quarto posto nella
classifica mondiale delle nazioni donatrici
della Fondazione.
Un'efficace campagna contro il virus della
poliomielite di tipo 1 ha portato al raggiun-
D
gimento del livello più basso di casi di
questo virus (5 casi a oggi) mai registrato
in India. Il tipo 1 è il più aggressivo tra i
due tipi di poliovirus. Consapevoli della
vulnerabilità di questo successo, come
ulteriore misura cautelativa per proteggere
i propri residenti e il mondo da ulteriori
possibili epidemie di polio, l'India ora
richiede a tutti coloro che intendono recarsi
in pellegrinaggio alla Mecca di sottoporsi
alla vaccinazione prima di mettersi in viag-
gio. Entro la fine di maggio, quasi la metà
dei pellegrini è stata vaccinata contro la
poliomielite per via orale. Questa nuova
politica ha allargato notevolmente la 'rete
di vaccinazione' rispetto agli anni precedenti,
quando si richiedeva la vaccinazione soltanto a coloro che erano stati accettati a partecipare al pellegrinaggio.
(Good News Agency)
LO SAPEVATE?
Informazioni per presidenti e segretari di Club 2008-2009
iete consapevoli che il personale
dell'amministrazione club e distretti
(CDS) è il vostro contatto primario
nel Rotary? Il personale può rispondere a
qualsiasi domanda sul Rotary, nonché fornire suggerimenti in merito alle elezioni di
club, questioni costituzionali, tradizioni e
abitudini del club, operazioni del club e
direttive emesse dal Consiglio centrale del
RI. Di seguito sono elencate alcune importanti risorse Internet, che vi assisteranno
nella guida e nel supporto del club nell'anno
che verrà.
S
• I nomi e le informazioni di riferimento
del vostro team CDS sono disponibili al
seguente indirizzo:
http://www.rotary.org/it/AboutUs/Contact
Us/CDSandFinancialReps/Pages/ridefault
.aspx
• All'indirizzo http://www.rotary.org/RIdoc
uments/it_pdf/club_pres_sec_resources
_it.pdf è possibile trovare un elenco di
risorse utili per presidenti e segretari di
club stilato dal CDS.
• Nell'area soci si possono apportare
modifiche ai record di affiliazione presso
il RI, prendere spunto da diversi rapporti
della Fondazione Rotary, pagare le quote
del club e comunicare i dirigenti del club
per l'anno successivo. Istruzioni complete,
suggerimenti utili e domande frequenti
si trovano all'indirizzo:
https://riweb.rotaryintl.org/it/faq.asp
• Pubblicazioni di club, audiovisivi, moduli
e materiale sono disponibili all'indirizzo
http://shop.rotary.org/catalog/default.php
?language=it
vostro rappresentante CDS ogni volta che
avete bisogno di assistenza.
Si può accedere a questi indirizzi direttamente dal sito distrettuale www.rotary
2090.info, area Soci, dalla voce LO SAPEVATE?
Ovviamente vanno sempre inserite le password assegnate per l'anno in corso.
• Utilizzate la Lista di controllo del
presidente di club, un calendario mensile
per i presidenti e per i presidenti eletti,
con promemoria delle funzioni del club
e del distretto, nonché scadenze del RI e
della Fondazione Rotary. Disponibile
all'indirizzo http://www.rotary.org/RIdoc
uments/it_pdf/pres_checklist_it.pdf
• Considerate di adottare il Piano direttivo
di club, uno strumento di pianificazione
strategica basato sulle migliori prassi dei
Rotary club attuali.
All'indirizzo http://www.rotary.org/it/
members/runningaclub/ClubLeaders/
Pages/ridefault.aspx
Il personale del Rotary è pronto a lavorare
con voi per sostenere l'opera di servizio del
vostro Club. Assicuratevi di contattare il
17
Maurizio Maurizi - PDG
DIBATTITI
STRATEGIA DEL ROTARY NEL TERZO
MILLENNIO
l Rotary è un'associazione internazionale di servizio umanitario,
presente in 168 Paesi e formata da
uomini e donne che hanno funzioni di
leader nelle loro attività e propensione a
offrire parte del loro tempo e delle loro
risorse in favore delle loro comunità e anche
di quelle di ogni parte del mondo.
Da oltre 100 anni il Sodalizio ha svolto una
grande mole di vari progetti di servizio,
dando risposte concrete a molti e anche
gravi problemi di portata mondiale. Fame,
povertà, droga, analfabetismo, inquinamento
ambientale, malattie infettive. Particolare
risonanza ha avuto il progetto Polioplus
con cui in poco più di vent'anni, si è riusciti
a immunizzare oltre un miliardo di bambini.
Ma il servizio al di sopra di ogni interesse
personale, è questo il motto che si è conquistato una grande considerazione in tutto il
mondo, si è anche concretizzato nello stabilire relazioni amicali basate sulla giustizia,
sulla pace e su tutta una serie di iniziative
che hanno permesso a molti rotariani, e
anche a numerosissimi non rotariani, di
frequentare e quindi conoscere varie nazioni,
vari continenti e di stabilire contatti con i
loro abitanti.
Per poter proseguire in questa opera meravigliosa e affrontare il preoccupante presente,
I
18
la nostra associazione ha bisogno di nuovi
soci che, per meritocrazia, efficienza ed
efficacia abbiano raggiunto, o stiano per
raggiungere,la leadership nel loro campo
di azione, ma soprattutto siano propensi a
stabilire amicizia e siano anche seri. Il guaio
è che oggi la serietà è merce rara. Non si
distingue più fra i valori e principi. Tutto è
messo nel medesimo mazzo e un vago malessere si abbatte su ognuno di noi e, come
la notte, il buio rende tutto uguale e tetro.
In pochi anni, una diffusa irresponsabilità
ha dilapidato il colossale patrimonio di
laboriosità e operosità degli occidentali e in
specie di noi italiani che, oltre tutto, abbiamo
perduto anche quella fiducia che avevamo
nella nostra buona stella e nella nostra
capacità di creare. Il nostro tesoro è andato
quasi tutto in fumo e, a complicare il quadro,
c'è la sensazione che pochi soltanto abbiano
la piena consapevolezza di quanto sta accadendo. Il problema, che riguarda tutti indiscriminatamente, non viene affrontato ma
rimosso in quanto, non parlandone, si fa
finta che non esista.
Nei Club Rotary, al contrario, ne parliamo,
ne prendiamo coscienza e cerchiamo in
molti modi di porre rimedio a questo presente ove prevale il bullismo che è anche
un segno di un vuoto dell'anima ma, a volte,
può stare a significare un'implicita richiesta
di aiuto. Ci apriamo sempre di più
all'amicizia, poiché l'amicizia ci consente
di dialogare e, congruentemente, ci porta
a modificare l'essenza di eventuali malintesi,
a ricercare il limite della compatibilità nella
diversità, a confrontarci e a condividere il
condivisibile.
E', la nostra, un'interpretazione del modo
di vivere da cui derivano stimoli per impegnarci tutti ad aprirci al mondo e andare
incontro alle sue necessità con innumerevoli
iniziative di promozione umana e di condivisione pensando a risolvere il domani,
come ha detto il past Governatore Pieretti,
con la creatività.
In quest'ottica il Rotary internazionale ha
inteso affrontare il XXI secolo attraverso
due strategie principali: a) l'inserimento a
pieno titolo, nei nostri Club, delle donne
che, con la loro saggezza, intelligenza e
fattiva intraprendenza e determinazione
hanno dato subito nuova linfa alle nostre
iniziative; b) far fare a persone normali cose
straordinarie in merito a importantissimi
problemi: l'acqua, la salute, la fame, la
cultura, che va ben al di là dell'erudizione
perché, attraverso di essa, possiamo conoscere meglio l'uomo, le sue prerogative e le
sue aspirazioni.
Mauro Bignami
DISSONANZE
MENTI PALESTRATE
vrete notato quelle pubblicità che vi
invitano ad allenare il cervello. No?
Se scrivo Haidi Teherani, Panariello
e, soprattutto, Nicole Kidman, le cose
cambiano? Ancora niente? Potrebbe essere
un guaio. In ogni caso, sono riferite a oggetti
dotati di un software che fa riferimento alle
ricerche di Ryuta Kawashima, che per anni
ha studiato l'attività del cervello, in particolare quella della corteccia prefrontale,
adibita all'immagazzinamento e all'utilizzo
delle conoscenze acquisite. Se siete internauti, avrete visto poi che la rete è piena
di prodotti simili e di offerte di corsi
sull'argomento, venduti anche a prezzi
poco… popolari.
Che dice Kawashima? Che con l'invecchiare
tendiamo ad avere un'attività mnemonica
e intellettuale deteriorata. Tale deterioramento si può prevenire con una serie di
esercizi quotidiani da fare in brevissimo
tempo, la cui unica finalità è appunto quella
di tenere in forma la nostra materia grigia.
In altre parole, sono brain gym devices o,
per dirla nella lingua del bel paese là dove
'l sì suona, strumenti da ginnastica per i
cento miliardi di neuroni del nostro cervello,
bipolari, pseudounipolari o multipolari che
siano.
C'è un fondamento scientifico in tutto ciò?
In realtà sì perché, secondo uno studio del
2005 della solita università (questa volta
quella di New South Wales a Sidney), le
attività mentali complesse, esercitate lungo
tutto l'arco della vita, riducono in modo
significativo i rischi di demenza. Ossia, il
lavoro, l'istruzione e qualsiasi attività mentale stimolante possono proteggere dalla
degenerazione neuronale. Fosse tutto qui,
non c'era bisogno di andare in Australia
per saperlo. La novità (da provare) è che
l'impalcatura della mente potrebbe essere
aggiustata e anche ricostruita, perfino in
età avanzata. Purché però abbiamo cominciato a farle fare ginnastica fin da giovani.
Ma come funzionano le palestre per i nostri
neuroni? Un po' come i giochetti della
settimana enigmistica: ci chiedono quanto
fa 1+7, oppure 9x3; ci fanno contare nel
A
più breve tempo possibile le sillabe di alcune
frasi; ci chiedono di ricordare in ordine
crescente la disposizione di una serie di
cifre o di memorizzare e trascrivere in 3
minuti più parole possibile da una lista di
40, che sono state visualizzate per 2 minuti.
La qual cosa mi rammenta le domande…
esistenziali che ponevamo alle matricole,
ai bei tempi della goliardia. Qualcuno forse
le ricorderà:
- Pesa di più un chilo di paglia o un
chilogrammo di piombo?
- Preferisci un pullover 80% pura lana
vergine o 20% misto lana?
- Preferisci uno yogurt 95% magro o uno
5% grasso?
- Se vinci 50.000 lire, preferisci tenertene
20 o restituirne 30?
- Perché separato si scrive tutto insieme,
quando tutto insieme si scrive separato?
- Perché quando sei ammalato non lavori,
dato che lavorare fa bene?
- Perché un gatto cade sempre dritto sulle
zampe, mentre una tartina alla maionese
cade sempre dalla parte della maionese?
Se si riusciva a rispondere assennatamente
a tutte, il papiro era quasi gratis, nel senso
che potevano bastare due scatole di Prince
Albert. Per esempio, allora notammo che,
tra tutte le matricole, quasi tutte le belle
ragazze avevano un cervello molto bene
allenato. La ginnastica doveva essere complessa, sia fisicamente che psichicamente:
facendo l'occhiolino all'anziano inquisitore
riuscivano a rispondere anche alle domande
che non erano state poste. Le altre e i maschi
invece, ahiloro, soffrivano.
Data questa esperienza, io non so se sia
proprio necessario acquistare software o
iscriversi a corsi più o meno costosi per
esercitare il cervello. Credo si possano trovare ugualmente modi originali, non dico
strizzando l'occhio ma, per esempio, come
faccio io: leggere i quotidiani tenendoli
capovolti. E poi, io non credo proprio di
avere bisogno di allenare il mio cervello: la
sua età anagrafica non può essere che di 20
anni!
A proposito, qualcuno di voi sa dirmi come
mi chiamo?
19
GIUSEPPE, TI RICORDEREMO
iuseppe Bucci, Avvocato, ci ha lasciati il 13 luglio.
Giuseppe, rotariano di lungo corso,
socio fondatore del Club di Larino, ne era
stato il primo presidente (1972-1973) e
aveva ricoperto nuovamente la carica nel
1992-1993, anno del ventennale del Club.
La figlia Marina ha espresso il desiderio di
ricordare la figura del padre, che ho avuto
l'onore di conoscere, in un modo originale:
facendoci scoprire dalle stesse parole di
Giuseppe, quali siano state le sue doti
morali.
G
Marina ci ha inviato la lettera che il padre,
nell'impossibilità di partecipare all'incontro
per il cambio del martelletto al Club, aveva
scritto al presidente entrante Giuseppe
Baiocco.
E' una lettera molto bella, una specie di
testamento spirituale di un Uomo che ha
vissuto intensamente il Rotary e che ha
veramente creduto negli ideali rotariani.
Leggiamola in silenzio e togliamoci il cappello: Giuseppe è salito nella casa del Padre
e là certamente parlerà di noi con Paul
Harris. (MaBig)
Larino, 22 Giugno 2008
Caro Peppino
e carissimi Amici,
consentitemi oggi, nel sole, di tornare
Nella solitudine che mi circonda (Mari-
E saluto anche cordialmente le gentili
in mezzo a voi e rivivere ancora un
na esce presto al mattino per far ritorno
signore.
poco la vita bella, buona, luminosa che
a cena) non potete immaginare come
mi ha tenuto per tanti e tanti anni legato
mi capita, quasi in sogno, di tornare in
Vi prego veramente di considerarmi in
ad un'Associazione che nobilita chi la
mezzo a voi: un saluto cordiale, un
mezzo a voi: è vero che sono solo, ma
intende e sa unirsi nel bene e per il
abbraccio, folate di notizie che ti ripor-
è altrettanto vero che sono un po' di
bene a tutti gli altri.
tano subito alla realtà e, di solito, si
voi, sto sempre con voi, vivo di voi… e
sta contenti.
dei ricordi.
Un abbraccio a ciascuno di voi, anche
Siamo al 'martelletto'.
ai nuovi iscritti, uno dei quali ho avuto
Strano termine, inspiegabile, se non ti
Come erano nella verità Paul Harris
il piacere di salutare dal balcone, dove
comparisse dinanzi a significarti la sua
ed i suoi Amici!
mi porto quando le forze mi consentono
funzione.
Dio li tenga in Cielo.
E a te, Peppino il mio augurio, il più
Un abbraccio a tutti forte, forte.
di trascinarmi ancora.
Siate sempre all'altezza di tutti i tempi!
cordiale.
Quando ci unimmo la prima volta (e
Sono sicuro che il tuo sarà un anno serio,
son passati tanti anni da allora) ci ren-
positivo, come lo è stato di certo questo
demmo subito conto che avevamo cono-
di Gianni Mariella, che ho potuto appena
sciuto una nuova famiglia, altrettanto
salutare, costretto a tornare a casa per
bella, con tanti sani interessi ed altret-
condizioni di salute e che avrei voluto
tanti doveri che ci aprivano ad una
ricordare per il tempo della sua univer-
società in attesa di vederli compiuti.
sità insieme con mio figlio Tommaso.
Giuseppe
21
IL TRAPIANTO E LA SUA STORIA
in dall'antica Grecia l'idea del trapianto era ben presente con la chimera, creatura mitologica creata con
parti di animali di specie diverse: testa di
leone da cui poteva anche sputare fuoco,
una testa di capra sulla schiena e la coda
di serpente. La tradizione attribuisce a
Cosma e a Damiano il primo trapianto della
storia: i due avrebbero sostituito la gamba
del loro sagrestano, andata in cancrena, con
quella di un moro etiope.» E' iniziata così
la conversazione sulla storia dei trapianti
che Andrea Risaliti, del RC Ancona, ha
tenuto al Club di Falconara M. Ma la storia
vera cominciò nel 1597, quando il chirurgo
plastico Gaspare Tagliacozzi (1545-1599)
scrisse un trattato intitolato De curtorum
chirurgia per insitionem in cui descriveva le
tecniche di ricostruzione di nasi mutilati
utilizzando lembi di cute prelevati dal braccio.
Nel 1902 il francese Alexis Carrel adottò
una tecnica capace di suturare i vasi sanguigni, facendo sperimentazioni sugli ani-
F
22
mali. Nello stesso anno Emerich Ullmann
eseguì il primo trapianto di rene negli
animali.
La scoperta dei gruppi sanguigni (1902) è
da attribuire all'austriaco Karl Landsteiner
(Premio Nobel per la Medicina nel 1930),
che identificò tre gruppi A, B e C (poi
chiamato 0), ai quali i suoi collaboratori
aggiunsero il gruppo AB.
Nel 1935 Alexis Carrel e Charles Lindbergh
(il primo trasvolatore atlantico) misero a
punto una pompa di perfusione (ossia di
introduzione di liquido nutritivo) per tessuti
e organi in vitro, chiamata cuore artificiale.
Durante la II Guerra Mondiale, Peter Medawar tentò la prima vera sperimentazione
sull'uomo, praticando l'innesto cutaneo su
alcune persone gravemente ustionate nei
bombardamenti di Londra. Nel corso degli
studi sui trapianti di pelle, che nel 1960
gli valsero il premio Nobel per la Medicina,
Medawar dimostrò che il fallimento dei
trapianti aveva origine immunologica.
I primi tentativi di trapianto furono condotti
con i reni. Il primo intervento di questo
tipo con prelievo da donatore deceduto fu
eseguito nel 1933 a Kiev, da Yu Yu Voronoy:
il rene trapiantato non riuscì mai a funzionare e la ricevente sopravvisse quattro
giorni. Il primo trapianto con successo
sull'uomo fu effettuato a Boston il 23 dicembre 1954: il chirurgo Murray trapiantò
il rene di un donatore ancora in vita sul
fratello. I due soggetti erano gemelli e quindi
geneticamente identici.
Nel 1958 Jean Dausset, immunologo francese, scoprì che gli esseri umani hanno un
complesso maggiore di istocompatibilità
(MHC) che determina l'affinità fra i diversi
tipi di tessuto.
Nel 1963 Thomas Starzl eseguì a Denver
(Colorado) il primo trapianto di fegato in
un bambino di tre anni. Nello stesso anno
ci fu anche il primo trapianto di polmone
umano eseguito da James D. Hardy. Il ricevente era affetto da carcinoma del polmone
a cellule squamose infiltrante il bronco
principale sinistro e da enfisema cronico
con riserva polmonare inadeguata per tollerare un intervento di pneumectomia.
Dopo15 giorni il ricevente morì per insufficienza renale.
Nel 1966 William Kelly eseguì il primo
trapianto di pancreas a Minneapolis e l'anno
dopo, nello stesso ospedale, Richard Lillehei
eseguì il primo trapianto di intestino.
Il 3 dicembre 1967, in Sud Africa, Christian
Barnard eseguì il primo trapianto cardiaco
umano, trasferendo il cuore di una donna
di 25 anni nel corpo di un uomo di 55
anni. L'uomo morì diciotto giorni dopo
per problemi immunologici, ma fu
un'impresa rivoluzionaria.
I successi ottenuti portarono grandi speranze, ma il problema del rigetto continuava
a esistere. La situazione migliorò sensibilmente a partire dal 1979, anno in cui Sir
Roy Calne introdusse la ciclosporina, capace
di controllare il rigetto dell'organo estraneo.
La scoperta rivoluzionò la realtà dei trapianti
aumentando il numero degli interventi e,
soprattutto, cambiando la vita di quei pazienti con poche speranze di sopravvivere.
Nel 1984 fu introdotta la circolazione extracorporea mediante by-pass veno-venoso
e si svilupparono
nuove soluzioni
di perfusione
ipotermica e di
conservazione.
Grazie alla ciclosporina e ai miglioramenti tecnici, il successo
del trapianto di
fegato portò alla
realizzazione di
un sempre maggior numero di
casi e l'unico fattore limitante divenne la disponibilità di donatori e, quindi, di organi da
trapiantare. Per ovviare al problema, si
pensò di dividere in due il fegato del donatore, così da effettuare due trapianti con
uno stesso organo. Nel 1988, ad Amburgo,
Christoph E. Broelsch fu il primo a eseguire
un trapianto di fegato utilizzando la tecnica
dello split liver. Da ultimo si è arrivati al
trapianto multiviscerale, in cui più organi
sono trapiantati nello stesso ricevente; il
primo a eseguirlo fu il chirurgo greco Andreas Tzakis nei primi anni '90 a Miami.
In italia il primo trapianto in assoluto, di
rene, fu eseguito nel 1966 da Paride Stefanini, Direttore della Clinica Chirurgica del
Policlinico Umberto I di Roma. Nello stesso
anno, sempre Stefanini, eseguì il secondo
xenotrapianto al mondo utilizzando un
rene prelevato a una scimmia.
Nel 1997 a Padova fu eseguito il primo
trapianto di fegato da donatore vivente. Il
ricevente, un bambino di 11 anni, ricevette
il fegato da suo padre. Ad eseguirlo fu
Koichi Tanaka Direttore del programma
Living Donor Liver Transplantation (LDLT)
presso l'Università di Kyoto.
Andrea Barbieri - RC Senigallia
UN PH A FRANCO SANTINI
ranco Santini, fisico e ricercatore
sulla fusione nucleare, è tornato a
Senigallia, sua città d'origine, per
tenere una conferenza presso il
Rotary Club di cui il padre è
stato un socio fondatore e per
essere insignito della Paul Harris
Fellow, la più alta onorificenza
rotariana; dal 1988 infatti, il
Club di Senigallia ha deciso di
far conoscere i valori dell'azione
professionale individuandoli in
eminenti personalità, anche non
rotariane ma originarie del territorio, che si siano distinte attraverso il proprio lavoro.
Laureatosi nel 1963 in fisica
teorica presso l'Università La
Sapienza di Roma, già direttore
di ricerca e oggi consigliere
scientifico della Direzione Fusione dell'ENEA di Frascati, dal
1966 ha lavorato a lungo
all'estero, proseguendo studio e ricerca in
qualità di funzionario scientifico della Comunità Europea (Euratom) fino al 2005.
F
Presentato dal Presidente Bani e dopo una
breve introduzione del past Governatore
del Distretto Mario Giannola, che ha sotto-
lineato i valori fondanti del Rotary e
l'importanza del titolo conferito al relatore,
Santini ha preso la parola tracciando una
breve storia della ricerca sulla fusione nucleare che iniziò con la Conferenza di Ginevra del 1958 e vide l'Italia in primo
piano già verso la fine
degli anni Cinquanta con
la costruzione, a Frascati,
del primo laboratorio di
fusione che, ancora oggi,
rappresenta un vero
centro di eccellenza a livello europeo.
Il relatore ha poi spiegato
perché, in un mondo
dove il costo dell'energia
è ogni giorno sulle prime
pagine dei giornali, scoprire fonti più economiche e insieme rispettose
di una buona qualità di
vita, rappresenti la sfida
quotidiana di chi fa ricerca
e, anche se può sembrare
un traguardo ancora
lontano, i primi risultati concreti potranno
essere ottenuti già a partire dalla metà del
secolo in corso.
23
UN MINIBUS PER DISABILI
n un'atmosfera festosa, lontana dai
formalismi delle cerimonie ufficiali,
il Rotary Club di Ancona, in occasione
del 60° anniversario della sua fondazione,
nella persona del presidente Ugo Braccioni,
ha fatto dono alla Coo.s.s. Marche - una
cooperativa che opera nel settore dei servizi
sociali, socio-sanitari ed educativi - di un
minibus di 13 posti per il trasporto di persone
diversamente abili.
La consegna si è svolta nel pomeriggio del
24 giugno(?) in Piazza IV Novembre ed è
stata allietata dalle esecuzioni della Banda
Musicale di Torrette; erano presenti, oltre ai
numerosissimi soci del club, i past governor
I
Roberto Barbieri, Giorgio Rossi, Umberto
Lenzi e Luciano Pierini, autorità rotariane,
il sindaco Fabio Sturani, la presidente della
Provincia di Ancona, Patrizia Casagrande,
l'assessore regionale Loredana Pistelli, il
presidente Coo.s.s Marche, Amedeo Duranti,
molti cittadini e, soprattutto, i giovani ed
entusiasti destinatari del minibus.
Con la consegna dell'automezzo, di cui i
ragazzi disabili avevano un'assoluta necessità,
è stato realizzato un progetto molto impegnativo che ha coinvolto soci del Club,
persone non facenti parte del Rotary, aziende
e istituti bancari che hanno partecipato
spontaneamente, e in forma anonima, grazie
alla determinazione del presidente Braccioni.
Nell'anno sociale appena concluso, è stato
questo l'ultimo impegno per il sociale del
Rotary dopo il campus per i diversamente
abili, il corso per non vedenti e ipovedenti,
i premi di laurea, i riconoscimenti professionali e le benemerenze alle associazioni cittadine.
Il carattere aperto e generoso, scevro da ogni
formalismo, ha caratterizzato in modo inconfondibile la presidenza di Braccioni,
contrassegnata inoltre, da una forte novità,
quale l'entrata, per la prima volta nella storia
nel Club anconetano, di due soci donne,
l'Ambasciatore Iolanda Brunetti e il Vice
Questore della Polizia Postale, Mila Bocchi.
Nella stessa serata si è poi tenuta la cerimonia
del passaggio del martelletto. Alla presenza
di oltre centocinquanta commensali Ugo
Braccioni ha passato le consegne a Stefano
Benedetti, cui vanno gli auguri di tutto il
Club per un altro splendido anno rotariano.
Nicola Di Francesco - RC Jesi
VALERIA MORICONI COME IN UNO SPECCHIO
on è un saggio né un romanzo, il
libro che raccoglie 165 interviste
rilasciate dall'attrice jesina Valeria
Moriconi dal 1957 al 2004 e morta quattro
anni fa. Il volume - Valeria Moriconi come in
uno specchio - è stato presentato recentemente
al teatro a lei intitolato in piazza Federico II
a Jesi, durante una cerimonia ufficiale alla
quale hanno partecipato alcuni suoi amici,
da Umberto Orsini a Elisabetta Pozzi, al
regista Piero Maccarinelli, alla scrittrice Edgarda Ferri, alla professoressa Anna Ossani.
Un incontro fra amici, un incontro importante però, il primo dedicato alla grande
attrice scomparsa che Franco Cecchini,
curatore dell'opera, ha chiamato a buon
diritto un'autobiografia inconsapevole
dell'attrice, perché costruita dopo un lungo
lavoro di selezione e cucitura del materiale
tratto da interviste rilasciate in quasi cinquant'anni di carriera, corredato da foto
d'archivio e impreziosito della prefazione
N
di un grande amico dell'attrice, Gianni Letta
sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.
Anche il Rotary Club di Jesi ha sostenuto
il progetto editoriale. Il presidente Maurizio
Ricci ha ricordato che Valeria Moriconi era
socia da lunga data del club, spesso presente
quando era a Jesi, pertanto, “contribuire
all'iniziativa ha significato realizzare un
importante service che risponde alle esigenze del territorio, promuovere una conoscen-
24
Foto credit: Binci Fotografia Jesi
za al di là dei media, restituire alla memoria
una grande amicizia.”
Il libro è stato pubblicato per la collana
Quaderni della memoria edita dalla Quattroventi di Urbino e diretta da Emilio Pozzi,
che firma una premessa dell'opera accanto
alla presentazione di Gianni Letta, che
definisce Valeria grande e indimenticabile
perché ha segnato non solo la storia del
teatro, ma anche quella del costume italiano.
Lelio Del Re - RC Ortona
L’ETICA DEL LAVORO A ORTONA
l Club di Ortona ha premiato i
vincitori del concorso sul tema
'L'etica del lavoro', aperto a tutti gli
studenti degli Istituti Superiori ortonesi, che
ha visto oltre 150 partecipanti. A ricevere
il premio sono stati sette studenti: Gloria
Frezza, alunna del Liceo Classico; Emanuela
Vitale, del Liceo Scientifico; Bice Iezzi, Antonella Mazzatenta, Elvenia Pace e Francesco
Tenisci, alunni dell'Istituto Commerciale e
Francesco Di Nardo dell'Istituto Nautico.
La consegna dei premi è iniziata con il saluto
di Gianfrancesco Puletti, presidente del
Rotary Club di Ortona, il quale ha ricordato
che l'iniziativa, prendendo spunto dal progetto 'etica e lavoro' voluto dal governatore
2007-2008 Massimo Massi Benedetti, ambiva a coinvolgere i giovani studenti ortonesi
su un tema complesso: il lavoro non finalizzato solo al guadagno, ma considerato anche
come servizio per gli altri. Ciò nella convinzione che i giovani sono migliori di come
di solito sono descritti e che anch'essi sono
I
messaggeri di valori e di aspettative.
La cerimonia è stata animata dalla lettura
di brani scelti dai temi premiati, fatta a cura
di attori della compagnia 'Amici del teatro'
e si è conclusa con la magistrale relazione
sul significato del lavoro e sulla sua influenza
nella vita umana, tenuta da Bernardo Razzotti,
socio onorario del Club e preside della Facoltà
di Lingue e letterature straniere dell'Università
G. D'Annunzio di Chieti - Pescara.
Da sinistra, il presidente Gianfrancesco Puletti, Bernardo Razzotti e Lelio del Re, coordinatore del progetto.
Igea Frezza Federici - RC Amelia Narni
APPUNTAMENTI ROTARIANI
l Rotary ha una sua storia, statuto
e regolamento, è impegnato in molte
attività, ha strutture come: Presidenze, Distretti e Segreterie.
Il Rotary è soprattutto amicizia e servizio,
è sviluppare l'ideale del servizio inteso
come propulsore di ogni attività. Alla fine
di giugno ha avuto luogo la cerimonia del
'passaggio della campana' da Sandro Sensini, presidente dell'anno rotariano 20072008, a Manlio Gialliccia, presidente per
due anni rotariani. Due anni di presidenza
sono certamente una esaltante esperienza,
non tanto per il ruolo gratificante, quanto
per il grande arricchimento personale che
se ne trae e che rende consapevoli di che
cosa sia il Rotary, promozione all'amicizia,
impegno nel servizio e nell'azione.
Manlio Galliccia, rientrato nel suo paese
natale, Fornole, dopo quarantacinque anni
di servizio nella Marina dove ha raggiunto
il massimo grado di ammiraglio, ha tracciato le linee del suo programma, un pro-
I
gramma volto al sociale e all'attenzione
della vita pubblica, mettendo a disposizione
capacità ed esperienze.
Il 18 luglio è stato ospite del Club il prof.
Emidio Travaglini Grisostomi, specialista
in ortopedia, impegnato in un 'grande'
progetto umanitario in Africa, dove manca
una dignitosa assistenza sanitaria. Il professore, socio del Rotary Club di Fermo, da
anni ha seguito nel Malawi e nello Zambia
le condizioni di due ospedali, dove mancano
medici ed attrezzature, dove è indispensabile
curare anche tanti bambini con malformazioni congenite e dove c'è una mortalità
altissima a causa dell'Aids.
Molto è stato fatto dall'associazione 'Noi
per lo Zambia', che si era impegnata ad
assicurare almeno ai più piccoli un minimo
di alimentazione con il sostegno di privati
poi, con il tempo, si è pensato all'assistenza
sanitaria e scolastica e, più in generale, a
quella che si potrebbe definire una sorta di
bonifica sociale.
Fondamentale l'opera del prof. Grisostomi
che ha raccontato le sue esperienze, i suoi
incontri e la desolazione di quella terra. Un
breve filmato ha accompagnato le parole
del relatore: i bambini senza sorriso, malati
con poche speranze, ospedali senza risorse.
Il Rotary non ha fatto mancare il suo aiuto
concreto che attraverso l'APIM del Distretto
2090 e i Club di Osimo, Ancona Conero,
Loreto, Montegranaro e in collaborazione
con il Club zambiano di Ndola, è intervenuto per assicurare un consistente rifornimento idrico con un pozzo artesiano corredato da ogni attrezzatura, grazie anche al
Matching Grant. Tanto ancora c'è da fare
in qualunque modo: con il sostegno economico, con forniture di materiali, con professionisti che desiderano rendersi utili.
Il Rotary Club Amelia-Narni è impegnato
anche in questo progetto per dare speranza
a quelle popolazioni e per far tornare il
sorriso sul volto dei bambini. Il Rotary è
anche solidarietà nel servire.
25
Norberto Dionisi - RC Fermo
I CONI DI SISTO V
Mostra di monete e medaglie commemorative sul Pontificato di Sisto V, per raccogliere fondi
da impiegare nel programma di aiuti del Club all'Africa
a Fermo con Mimmo Grisostomi o
si va in Africa o fai qualcosa per
l'Africa, come testimonia la mostra
di monete e medaglie commemorative di
Felice Peretti, nato a Grottammare da genitori Montaltesi nell'anno 1520, eletto al
Soglio Pontificio nel 1585 con il nome di
SistoV. Dal carattere forte, risoluto, non
incline a compromessi, proprio come la
Gente Picena, questo papa ha vissuto con
intensità il Pontificato, annientando il brigantaggio, ponendo ordine all'organizzazione dello Stato, dando un assetto
urbanistico nuovo a Roma, garantendo
autonomia alla Chiesa che sono momenti
salienti del suo Pontificato, oggi ripercorsi
attraverso le importanti medaglie commemorative e le monete sistine che ne hanno
affermato la Sovranità, in una mostra che il
Rotary Club di Fermo ha inaugurato la
mattina del 25 luglio nei locali della Chiesa
di San Rocco in Piazza del Popolo, alla
presenza del Governatore Giorgio Splendiani.
D
L'allestimento è stato coordinato da Mimmo
Grisostomi e dal sottoscritto in sintonia con
il presidente in carica Eugenio Tosco, allo
scopo di reperire fondi per l'allestimento
di una camera operatoria ortopedica presso
l'ospedale di Lilongwe nel poverissimo Stato
del Malawi, il cui progetto è stato fatto
proprio dalla Commissione Distrettuale
APIM con finalità di sopperire alle endemiche carenze sanitarie di quel Paese.
Il Rotary di Fermo ancora una volta ha saputo
cogliere l'opportunità di coniugare con una
mostra di spessore culturale e scientifico,
il momento della solidarietà rotariana per
alleviare le sofferenze nel mondo con il
richiamo storico
del marchigiano
Sisto V: Pontefice
straordinario in
soli cinque anni,
gigante della
Chiesa e della Picenità. Questa
volta, grazie a
Mimmo Grisostomi,
che da anni porta
avanti con il Club il
suo sentimento rotariano di aiutare
l'Africa, lo scopo è
quello di raccogliere fondi attraverso la
visita alla mostra e l'acquisizione del catalogo descrittivo dei pezzi esposti, autentiche
rarità numismatiche; un evento che si pone
nel panorama culturale fermano in correlazione con l'altra importante mostra delle
opere pittoriche di Vincenzo Pagani organizzata dal Comune.
II Rotary di Fermo ricorda dunque Sisto V,
affinché non soltanto Mimmo Grisostomi
conosca la disperazione dell'Africa, ma
perché la partecipazione alla Mostra aiuti
l'iniziativa di rispondere ai bisogni sanitari
della gente africana in Malawi com'è stato
nell'auspicio del Governatore.
Francesco Tardella - RC Ancona Conero
CHALLENGE ANTONIO TRANQUILLI
Disputata a Sirolo la prima edizione
l 14 giugno, al Conero Golf Club
di Sirolo, si è svolta la prima
edizione del Challenge Antonio
Tranquilli, manifestazione golfistica ideata
dal Presidente del R.C. Ancona Conero,
Andrea Tranquilli, per onorare la memoria
del padre Tonino, PDG del Distretto 2080.
La competizione, aperta a giocatori rotariani
e non, ha avuto un indiscutibile successo,
dato che vi hanno preso parte oltre 70
giocatori, tra cui rotariani appartenenti ai
Club di Ancona, Ancona Conero, Civitanova
I
26
Marche, Jesi, L'Aquila, Macerata, Osimo,
Roma Montemario e Tolentino.
Amicizia e divertimento l'hanno fatta ancora
una volta da padrone, nel rispetto degli
scopi delle fellowship rotariane.
Merito anche e soprattutto della più che
indovinata formula di gioco. Infatti, oltre
a quella individuale è stata disputata una
gara a squadre che ha visto cimentarsi in
un'avvincente sfida all'ultimo birdie i
rotariani golfisti del Conero Golf Club
contrapposti a quelli del Golf Club Roma
Acquasanta e del San Donato Golf Club de
L'Aquila.
Questi i risultati della competizione
individuale (riservata ai rotariani):
1° CATEGORIA
1° Netto BADIALI PAOLO - R.C. Macerata
1° Lordo BENEDETTI STEFANO - R.C.
Ancona
2° Netto TARDELLA FRANCESCO - R.C.
Ancona Conero
2° CATEGORIA
1° Netto TROIANI PIO - R.C. L'Aquila
2° Netto DONADIO RICCARDO - R.C.
Ancona Conero
Conero
DONADIO RICCARDO - R.C. Ancona
Conero
GOBBI STEFANO - R.C. Tolentino
MOGLI ROTARIANI
1° Netto VALENTI GIOVANNA MARIA R.C. Roma Montemario
La gara a squadre ha visto invece il trionfo
dei rotariani golfisti del Conero Golf Club
che, con la squadra composta da Paolo
Badiali, Riccardo Donadio, Stefano Gobbi
e Francesco Tardella hanno davvero
sbaragliato il campo, aggiudicandosi
l'ambito trofeo. Di seguito i risultati della
gara a squadre.
2ª SQUADRA CLASSIFICATA
ROTARIANI CONERO GOLF CLUB 2
BENEDETTI STEFANO - R.C. Ancona
MARTIRI ANTONIO - R.C. Osimo
LAZZERI GIOVANNI - R.C. Ancona
GENOVESI ROBERTO - R.C. Ancona
1ª SQUADRA CLASSIFICATA
ROTARIANI CONERO GOLF CLUB 1
BADIALI PAOLO - R.C. Macerata
TARDELLA FRANCESCO - R.C. Ancona
3ª SQUADRA CLASSIFICATA
ROTARIANI SAN DONATO GOLF
CLUB
FIORAVANTI MAURIZIO - R.C. L'Aquila
BUCCELLA MASSIMO - R.C. L'Aquila
MARTINI ETTORE - R.C. L'Aquila
TROIANI PIO - R.C. L'Aquila
4ª SQUADRA CLASSIFICATA
ROTARIANI CONERO GOLF CLUB 3
MAGAGNINI MARCELLO - R.C. Jesi
RICCI COSTANTINO - R.C. Jesi
MARINELLI LAMBERTO - R.C. Civitanova
Marche
5ª SQUADRA CLASSIFICATA
ROTARIANI GOLF CLUB ROMA
ACQUASANTA
RADICE CARLO - R.C. Montemario
VITALI PAOLO - R.C. Olgiata
AZZARONE DANIELE - R.C. Montemario
VALENTI PRIMO - R.C. Montemario
Il prossimo anno la manifestazione si terrà
presso il Golf Club Roma Acquasanta,
sempre nel mese di giugno, che il calendario
rotariano dedica alle fellowship.
La squadra che si aggiudicherà per tre volte,
anche non consecutive, la gara diventerà
definitivamente titolare del trofeo.
FAI CENTRO CONTRO LA POLIO
Nando Rossi, istituito per ricordare
l'indimenticabile socio recentemente scomparso. Il presidente FITAV e il presidente
del Club Vito Cardona hanno poi premiato
i campioni Italiani Rotary:
• Vincitore assoluto: Emilio Ceccucci (RC
Foligno)
• Prima categoria: Salvatore Burgio (RC
Mazzara del Vallo)
• Seconda categoria: Nazzareno Lollobrigida
(Roma)
• Terza categoria: Antonello Poggio (RC
Foligno)
• Lady: Alessia Pienotti (Pietralunga)
• Veterani: Pierdomenico Clarici (RC
Foligno)
• Rotaract: Fernando Rossi (Foligno)
l 12 e 13 luglio 2008 si è svolto a
Foligno, presso il locale circolo a
Casevecchie, il XV Campionato
Nazionale Italiano Rotary di tiro a volo Fai
centro contro la Polio.
Durante i due giorni di gara si sono alternati
sulle pedane numerosi tiratori provenienti
da tutta Italia e il ricavato della manifestazione sarà devoluto alla Rotary Foundation
per il progetto PolioPlus a favore
dell'eradicazione della poliomielite dal
mondo.
Alla premiazione era presente il presidente
nazionale della Federazione Tiro a Volo,
Luciano Rossi, socio del Club.
Luisa Vincenti ha consegnato la Coppa del
Governatore al vincitore assoluto Grigioni
di Todi.
Stesso vincitore per il trofeo Memorial
I
27
Stefano Lombardini - RC Fano
IL TELESOCCORSO A FANO
l Rotary Club di Fano, per l'anno
rotariano 2008-2009 ha voluto
rispondere all'invito del
Governatore Giorgio Splendiani a rivolgere
una particolare attenzione agli anziani e lo
ha fatto attivando il Telesoccorso a favore
di 10 anziani della nostra città.
L'iniziativa, di cui erano state previste
lungaggini burocratiche e oneri a livello di
tempo e di impegno, si è finalmente
realizzata nei primi giorni di luglio, quando
i referenti di Lineaperta hanno provveduto
all'istallazione degli opportuni apparecchi
nelle abitazioni di 10 anziani della città.
La società in questione si farà carico del
regolare funzionamento dei vari dispositivi
I
attraverso contatti mensili con gli utenti,
anche se non ci saranno chiamate da parte
loro; questa verifica avrà il duplice scopo
di appurare il buon funzionamento degli
apparecchi e di colloquiare comunque con
queste persone per operare le eventuali
modifiche che si rivelino necessarie.
Quanto all'individuazione dei destinatari
del Telesoccorso, è stato compito
dell'assessorato alle Politiche sociali del
Comune scegliere secondo criteri legati alle
condizioni fisiche, sociali e familiari delle
persone prescelte.
Alcune di loro hanno gravi problemi di
deambulazione che le costringono sulla
sedia a rotelle, altre vivono uno stato di
solitudine, tutte comunque si sono
dimostrate felici all'idea di poter contare in
ogni momento su un dispositivo attivabile
da qualsiasi punto della loro abitazione; la
loro commossa gratitudine ha rappresentato
la prima verifica della bontà del lavoro
svolto.
La stampa locale ha dato ampio rilievo
all'iniziativa di solidarietà del Rotary e tutto
questo rientra in un discorso ben più ampio
di apertura alla città che è opportuno
riconosca al Club il ruolo sociale che gli
compete e non lo individui invece come
uno dei tanti circoli culturali presenti nella
città.
BENVENUTI!
L
a famiglia del Rotary si amplia con
l'ingresso di alcuni nuovi soci, cui
diamo il nostro caloroso benvenuti!
Al Club di Pescara Nord:
- l'avv. Federico di Giovanni, titolare dello
studio legale Di Giovanni, diritto societario;
- il dr. Paolo Angelucci, commercialista,
28
contitolare dello Studio Associato
Angelucci-Pizzi.
Al Club di Senigallia:
- l'avv. Manola Micci membro del Consiglio
dell'Ordine degli avvocati di Ancona e del
Comitato pari opportunità presso il
Consiglio Giudiziario del capoluogo;
- il rag. Francesco Francucci, contitolare
della ditta Valce srl e consigliere del locale
Club Nautico;
- il geom. Ernesto Tassi, amministratore
unico della società Raffaello RE srl di Serra
de' Conti (AN) e socio fondatore della
società sportiva dilettantistica Unione
Sportiva Pallavolo Senigallia.
Igea Frezza Federici - RC Amelia Narni
TERRITORIO
LA MEDICINA DELLE NOSTRE DONNE:
SUPERSTIZIONI E PREGIUDIZI IN UMBRIA
a cultura umbra contiene spunti e
fermenti vivaci e varietà di motivi.
La medicina delle nostre donne,
tramandata dalla civiltà contadina, fuori
dalla legge, trova riferimenti a un'interpretazione magica e alla medicina di Icco
da Taranto, di Rafis, di Paracelso, poi arricchita dalla fantasia e dal mistero. È la memoria femminile che tramanda l'esperienza
e i rimedi usati nei secoli dalla
medicina del popolo. Accanto
a pratiche empiriche vi è anche
una conoscenza della natura
umana. Le superstizioni e i
pregiudizi sono configurati come
d o c u m e n t i d a i n t e g r a re
nell'opera di ricostruzione della
fisionomia etnica dell'Italia antica, uno dei compiti che si assegnarono i dialettologi e gli
studiosi della cultura popolare,
come Carlo Cattaneo, Giuseppe
Pitré, Paolo Mantegazza, Luigi
Pigorini e Zeno Zanetti. È stata
definita La medicina delle nostre
donne perché la donna è stata
sempre ministra di pietà e di
amore e l'uomo deve alla donna
i servizi reali: i sentimenti, le
cure, l'intuito nel comprendere.
Al primo insorgere di un malessere si cercava la causa e nella
mentalità popolare le cause
erano: l'azione dell'aria, l'influsso
del sole e della luna, il movimento
del sangue, il calore, i vermi,
soprattutto nei bambini, i patemi
d'animo o pene nascoste, le malìe,
le azioni delle streghe o il malocchio e l'ira di un santo sdegnato. L'aria
può esercitare un'azione negativa nel colpo
d'aria e dar luogo alle flussioni d'occhi,
d'orecchie, a nevralgie, può penetrare come
vento, nell'utero dopo un parto e causare
febbre puerperale, oppure sotto la definizione di frescata può produrre dolori reumatici e raffreddori.
Il sole e la luna non esercitano il loro influsso
come si credeva nel medioevo o secondo
L
30
le credenze degli antichi astrologi, ma sono
causa di gravi malanni: il sole può causare
malattie cerebrali o il chiodo solare; la luna,
crescendo, fa aumentare i tumori ghiandolari
e alcune malattie della pelle si restringono
o si attenuano al calar della luna, che può
accecare chi dorme esposto ai suoi raggi,
può causare il chiodo lunare ed esercitare la
sua influenza negativa sul bambino che
nasce di lunedì e che sarà… lunatico.
Il sangue, invertendo il suo circolo, rivurticandosi, genera la malattia della pelle mentre
congelandosi, negli spaventi, si hanno un
arresto di sangue, che dà colore pallido,
congestione nel polmone, colpo apoplettico,
sangue negli occhi, cefalea.
L'azione di qualche animale o la sua influenza a distanza, è causa di altre malattie: il
cuculo o cucco, quando viene beffato per
più sere da qualcuno che lo sente cantare,
getta sul viso del beffeggiatore le schiafane,
punto di partenza dell'herpes; il rospo,
osservato con insistenza, spruzza dai pori
della sua pelle un umore che genera pustole;
un serpente o un ramarro, se chiusi in una
fessura di un muro o di un albero, moriranno presto, ma se colui che li ha chiusi lì
non vuol morire, dovrà liberarli.
Gli amuleti erano usati per
scongiurare le malattie: per il
mal di petto una lamina di avorio,
di forma allungata, appesa al
collo, un corallo rosso, tre
chicchi d'orzo e un frustolo di
canna chiusi in una piccola
borsa; una noce a tre cantoni per
il mal di cuore; le febbri venivano
allontanate portando al collo,
entro una scatolina, un bruco
fino a che muoia o si secchi o
cingendo i fianchi con la resta
(scheletro) di un serpente; nel
territorio di Umbertide si
aspettavano grandi effetti dalla
terra dentro il Santuario della
Madonna del latte.
Nel Medioevo una classe di
medici curava le ferite e altre
lesioni con l'applicazione di
pezze di lino o di canapa bagnate
con acqua pura di fonte. Questi
medici furono chiamati Medici
dall'acqua; molto famosi, tanto
che vari Comuni aprirono condotte per loro, con ottimi stipendi. Molti furono chiamati a
Perugia e vi esercitarono soprattutto nel XVI secolo.
Le donne sono state protagoniste di una
vicenda che ha concentrato nella donna
contadina tutta la fatica e il dolore del vivere.
Nella medicina delle nostre donne, in un
insieme di esorcismi, di scongiuri, di malie,
dove l'elemento razionale era nato da un
dipanarsi di impressioni e di sentimenti,
dove gli antichi rituali erano gli unici rimedi
e le uniche speranze, c'è una parte della
storia dell'Umbria.