Schemi lezioni 4

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Schemi lezioni 4
A.A. 2012-2013
DIRITTO DEL LAVORO
GIURISPRUDENZA D’IMPRESA
prof. Aurora Vimercati
4/5 marzo
1. Riepilogo lezioni precedenti:
Il sistema delle fonti
Introduzione al diritto sindacale
Il lavoro subordinato
Quando nasce il diritto del lavoro?
- la CIVILTA’ INDUSTRIALE e il tipico modo
di
produzione
che
nasce
con
l’industrializzazione.
Dalla organizzazione produttiva di tipo
Libertà ed eguaglianza: i due poli su cui si artigianale a quella strutturata sulla vera e
eserciterà il dibattito politico e scientifico tra la propria impresa capitalistica
fine dell’ 800 e tutto il ‘900.
- Rivoluzione industriale
- le grandi rivoluzioni borghesi
“la maestosa eguaglianza della legge …
- le grandi codificazioni
proibisce al ricco come al povero di dormire
- dallo status al contratto
sotto i ponti, di mendicare per le strade e di
- l’eguaglianza formale
rubare il pane”
- Legge Le Chapelier (1791)
(Anatole France)
- Combination Act (1799)
L’evoluzione storica delle fonti
La legge: la legislazione sociale, la privatizzazione del diritto del lavoro e la sua costituzionalizzazione
Il codice civile del 1865
La lunga marcia della LEGISLAZIONE SOCIALE:
Art. 1568 – Il contratto di locazione ha per oggetto le
cose o le opere.
Art. 1570 – La locazione delle opere è un contratto,
per cui una delle parti si obbliga a fare per l’altra una
cosa mediante la pattuita mercede.
Art. 1627 – Vi sono tre principali specie di locazioni di
opere e d’industria:
Iquella per cui le persone obbligano la
propria opera all’altrui servizio;
IIquella de’ vetturini sì per terra come per
acqua, che si incaricano del trasporto
delle persone o delle cose;
IIIquella degli imprenditori di opere ad
appalto o cottimo.
Art. 1628 – Nessuno può obbligare la propria opera
all’altrui servizio che a tempo, o per una determinata
impresa.
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Il codice civile del 1865 ignora il lavoro operaio
dell’industria e seguita a ricondurre il rapporto di
lavoro entro lo schema della LOCAZIONE “che
ha per oggetto le cose e le opere” (art. 1568). La
locazione DELLE OPERE è “un contratto per
cui una delle parti si obbliga a fare per l’altra una
cosa mediate la pattuita mercede” (art. 1570).
Dunque, le imprese potevano disporre della manodopera
liberamente, senza alcun vincolo.
L’idea forte, per tutto il periodo del LIBERALISMO
OTTOCENTESCO è che ai problemi sociali del lavoro
dovessero provvedere gli stessi lavoratori: Società di
mutuo soccorso: prima forma associativa (presenza
concentrata Nord e Toscana) in cui era presente la classe
operaia.
Progressiva
AFFERMAZIONE
dell’ASSOCIAZIONISMO OPERAIO con connotazione
sindacale: si affermano le leghe (associazioni) di “puri e
semplici lavoratori” e (via via) altre associazioni di
mestiere, tendenti alla resistenza e alla lotta per il
miglioramento economico-sociale – solidarietà di classe.
Molte di queste leghe e società aderiscono al Partito dei
Lavoratori Italiani (1892), dal 1895 Partito Socialista
Italiano
Ma l'industria si sviluppa lentamente e questo influisce in
negativo sulla formazione di una comune categoria di
salariati. Le stesse leghe di Resistenza riuscivano ad
organizzare solo una parte ristretta della classe operaia,
mentre restava esclusa una massa considerevole di
lavoratori non qualificati.
Ritardo dello sviluppo industriale e lenta diffusione di
idee repubblicane, anarchiche e socialiste (solo nel 1891
nasce la prima Camera del lavoro): le nascenti
organizzazioni sindacali risentono grandemente delle
esigenze dei movimenti e dei partiti dei lavoratori
La c.d. LEGISLAZIONE SOCIALE
Taluni principali interventi:
- 1886: legge lavoro fanciulli
- l. 80/1898: assicurazione infortuni lavoro
- l. 242/1902: lavoro donne e fanciulli
- l. 489/1907: riposo settimanale e festivo
- l. 295/1893: Collegi dei probiviri
correttivo all’assoluta e insindacabile libertà contrattuale,
che consentì l’elaborazione di una giurisprudenza ricca di
implicazioni importanti. L’intero edificio probivirale fu
‘demolito’ dal legislatore fascista
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Formazione extralegislativa del diritto del lavoro
Gli scioperi e le manifestazioni di piazza di fine Ottocento
e inizio Novecento furono sostenute dal Partito socialista,
dalle Camere del lavoro, dalle Leghe di resistenza e
scossero a tal punto lo stato liberale da indurlo ad
assumere il ruolo di garanzia e tutela del lavoro e dei
salari attraverso l’emanazione di nuove leggi (c.d.
legislazione sociale).
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La c.d. POLITICA DEL PENDOLO esprime il
tendenziale ‘astensionismo’ dello Stato liberale borghese,
il quale interviene ogni qual volta il livello di
sopportazione del sistema supera una certa soglia e con
finalità di SANITA’ (legislazione sociale) o ORDINE
PUBBLICO (repressione del conflitto
Il Codice penale Zanardelli (1889) non contiene alcuna
diretta incriminazione di di sciopero, serrata o coalizione,
ma prevede nuovi delitti (contro la libertà del lavoro):
come la cessazione dell’attività da parte dell’imprenditore
(SERRATA) o la sospensione del lavoro da parte degli
operai (SCIOPERO) allo scopo di modificare i patti
esistenti. comportamenti violenti e/o minacciosi, OVE
posti in essere con MINACCIA e/o VIOLENZA
Il metodo della AUTOTUTELA COLLETTIVA.
L’azione collettiva di autotutela e l’atteggiamento dello
Stato liberale borghese, del regime totalitario fascista e
della Repubblica democartica:
- ostilità
- tolleranza
- riconoscimento
I principali interventi del legislatore nel periodo
corporativo
Il regime affronta e tenta di risolvere la ‘questione
sociale’ attraverso:
- una serie di interventi legislativi in materia
lavoristica
- il c.d. corporativismo autoritario: bandita la
libertà sindacale e negato il pluralismo sindacale,
il regime ammetteva un unico sindacato
(fascista) con potere di rappresentanza (non su
base volontaria, ma) istituzionale di tutti gli
appartenenti ad una determinata categoria
professionale.
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r.d.l. 692/1923: regolamentazione orario di
lavoro
r.d.l. 1825/1924: con una scelta di disfavore
verso gli operai, viene regolato il rapporto di
lavoro degli impiegati. Costituirà un modello per
il codice del 1942
r.d. 1033/1933: istituzione Istituto nazionale per
l’assicurazione contro infortuni e malattie
professionali per gestire la relativa assicurazione
obbligatoria
l. 370/1934: riposo domenicale e settimanale
l. 112/1935: istituzione libretto di lavoro
r.d.l. 1827/1935: INPS
l. 563/1926: istituzione sindacato unico –
contratto collettivo fonte di diritto obiettivo: art.
1 preleggi.
1927: Carta del lavoro: summa di principi in
materia lavoristica, ma solo nel 1941 alle sue
dichiarazioni viene attribuito il significato di
principi generali dell’ordinamento.
La codificazione del 1942: la collocazione dei rapporti
collettivi e dei rapporti individuali di lavoro nel Titolo V
Il periodo corporativo
-
la repressione delle forme di lotta sindacale e, in
particolare, dello sciopero (codice penale Rocco,
1930)
-
il contratto collettivo è fonte di diritto pubblico
(art. 1 disp. prel. c.c. e artt. 2067 ss. c.c.)
Abrogazione ordinamento corporativo
R.D.L. 9 agosto 1943, n. 721 e D.Lgs. 369/1944, spec.
Art 43:
“per i rapporti collettivi ed individuali di lavoro restano
in vigore, salvo le successive modifiche, le norme
contenute nei contratti collettivi, negli accordi economici,
nelle sentenze della Magistrature del lavoro e nelle
ordinanze corporative”
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Il principio della ULTRATTIVITA’
Letture di approfondimento:
M.V. Ballestrero, Diritto sindcale, Giappichelli, 2012, parte I.
O. Mazzotta, Diritto del lavoro, Giuffrè, 2011, cap. 1.