L`appello di Copenaghen: «Sul clima non si può aspettare
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L`appello di Copenaghen: «Sul clima non si può aspettare
Quindicinale della Comunità Italiana del Cile www.presenza.cl 16 dicembre 2009 Anno XXXXI Nº 773 Franqueo Convenido • Res. Nº 1062/1979 • Santiago • Cas. 1460 • Av. Bustamante 180 • Fono: 2229328 • Fax: 6354127 • [email protected] • Aderente alla FUSIE e FSS Crocifisso (2) Nel novembre del 2009 la corte di Strasburgo ha dato ragione ad un ricorso presentato da una donna italo-svedese la quale sosteneva che il Crocifisso esposto nelle scuole violasse il diritto dell’individuo. Di conseguenza l’Europa decise di ammonire l’Italia e invitare gli enti preposti a togliere i crocifissi dalle aule. Apriti cielo, si scatenò immediatamente la macchina fantasiosa raddrizzante le intenzioni che, cogliendo la palla al volo, optò per approfittare del momento gridando allo scandalo alla tradizione cristiana. A catena, dunque, hanno voce in TV categorie formate da persone fra i 30 e i 50 anni mono-opinione e poco per volta fra la gente cominciano a udirsi strane affermazioni: attentato ai simboli cari, l’Islam ci attacca, non ci toglieranno mai le feste di Natale, ecc. Gli scopi sono vari; 1. Creare consensi politici strumentalizzando la vicenda con la conseguente delegittimazione di una importante istituzione quale la Corte Europea; 2. Distrarre la opinione Cont. in ultima pagina Buon Natale a tutti L’appello di Copenaghen: «Sul clima non si può aspettare» È il momento di agire. E subito. A Copenaghen, in apertura del summit dell’Onu sul clima, il premier danese Lars Okke Rasmussen ha chiesto una «mobilitazione politica senza precedenti» e un accordo «forte e ambizioso» per ridurre le emissioni nocive. E il responsabile dei preparativi della Conferenza, Yves de Boer, ha aggiunto che si potrà parlare di successo solo se verranno decise «azioni significative e immediate che entreranno in vigore il giorno seguente la chiusura» del vertice. Rasmussen ha invitato a non lasciare cadere l’opportunità: agli oltre cento capi di Stato che stanno partecipando al meeting il premier danese ha ricordato che il mondo intero guarda con speranza al summit: «Nelle prossime settimane Copena- ghen sarà Hopenaghen», ha detto giocando sul termine inglese «hope», «speranza». «A conclusione del vertice - ha proseguito Rasmussen - dobbiamo essere in grado di restituire al mondo quello che oggi è stato garantito a noi: la speranza di un futuro migliore». Il premier danese ha quin- di esortato i negoziatori a mettere a punto un accordo che sia «forte ed ambizioso». «Le differenze potranno essere superate se ci sarà la volontà politica - ha detto Rasmussen - Ed io credo che ci sia». «La scienza non è mai stata così chiara. Le soluzioni non sono mai state così tante, la politica non è mai stata così forte: facciamo l’accordo», gli ha fatto eco Connie Hedegaard, ex ministro dell’Ambiente danese, eletta presidente della Conferenza poco dopo l’inizio dei lavori. L’annuncio che Obama sarà presente alla fase finale del negoziato ha ravvivato l’ottimismo. Ma i colloqui dovranno superare le divisioni tra Paesi ricchi e poveri sui costi dei tagli alle emissioni. L’obiettivo è raggiungere un patto che sostituisca il Protocollo di Kyoto in scadenza nel 2012. La partecipazione della società civile all’evento è massiccia: secondo gli organizzatori sono già arrivate nella capitale danese circa 15mila persone. E una petizione on-line organizzata da 226 partiti verdi è Cont. in ultima pagina Premier colpito al viso dopo il comizio a Milano Una delle tradizioni più antiche ed italiane è il Presepio che ha le sue origini in San Francesco (vedi a pag. 3). Ogni casa, per quanto umile, aveva il suo. Nonni e nipoti collaboravano per allestirlo con spirito creativo. Era al centro delle festività di fine anno attorno al quale si pregava e si cantava. Non abbandonare questa tradizione è un obbligo morale che fa parte della nostra cultura religiosa. Programma delle celebrazioni natalizie: A Valparaiso: Domenica 20 dicembre, alle ore 11,00 Santa Messa nella Parrocchia Italiana Don Bosco e cui seguirà un convivio. Santiago Giovedì 24: - nell'Hogar Italiano S. Messa alle ore 19,00 - nello Stadio Italiano Santa Messa alle ore 20,00 - in Parrocchia Santa Messa alle ore 20,30 Venerdì 25 Natale -riprendono gli orari normali delle domeniche. Silvio Berlusconi è stato colpito al viso da un uomo che teneva tra le mani una statuetta subito dopo il suo comizio in piazza Duomo, a Milano, in occasione della cerimonia di avvio del tesseramento al Pdl. Il premier è stato centrato al volto da un oggetto lanciato da distanza molto ravvicinata attorno mentre si attardava nel salutare i fan che lo avevano raggiunto alla base del palco. Tra questi si era però infiltrato anche un individuo che, arrivato fino a ridosso del luogo in cui era parcheggiata l’auto del presidente del consiglio, è riuscito ad eludere la sorveglianza e a mettere in atto l’aggressione. Berlusconi ha subito accusa- Auguri, amici! A nome del Consiglio Pastorale della Parrocchia Italiana, dei Sacerdoti e di Presenza, auguriamo a tutti, specialmente agli anziani ed agli ammalati Buon Natale e Felice Anno nuovo. E che la speranza nell'unico Salvatore ci sostenga tutti. Italia y America Latina FRANCO FRATTINI Hemos llegado ya a la cuarta edición de la Conferencia Nacional Italia-América La- tina y el Caribe, un evento único, que une nuestro país a un entero continente. No es difícil explicar esta unicidad. Italia y America Latina comparten tradiciones históricas, culturales, re- ligio- sas, intereses económicos, deportes, pasio- nes y estilos de vida: la asociación es profunda, muy arraigada, va más alla de la política. América Latina es un continente complejo, con grandes recursos y po- tencialidades extraordinarias, siendo los países del area partners económicos y políticos serios y fiables. Hoy la relación entre Italia y América Latina se desarrolla en tres lineas comple- mentarias: bilateral, europea y mundial. La crisis económica global encontró esta vez un subcontinente con espaldas mucho más amplias que en Cont. in ultima pagina to il colpo, si è accasciato con il labbro sanguinante ed è stato fatto sedere all’interno dell’automobile dagli uomini della sua scorta, mentre altri agenti di polizia riuscivano a fermare l’autore dell’aggressione e a sottrarlo alla folla che avrebbe voluto linciarlo. “Berlusconi si è spostato per stringere la mano di altri simpatizzanti e a quel punto il contestatore lo ha colpito con una statuetta». A quel punto, secondo il coordina- tore regionale del partito, il premier «ha fatto come se stesse per svenire, poi si è tirato su, lo ha guardato negli occhi, è risalito in macchina, ha cercato di uscire dall’auto per parlare al contestatore e chiedergli la ragione del gesto. A quel punto la scorta ha trattenuto Berlusconi dall’uscire, è stato soccorso subito dal suo medico persoCont. in ultima pagina Ricordi che durano una vita Quattro accordi di organo e il ritmo ondulato su registri flautati di una pastorale in un tempio infreddolito ci dicevano che il Natale era vicino. E subito fiorivano ricordi, nascevano sentimenti nuovi collegati al messaggio del Bambino che nasce per portare la pace agli operatori di fraternità. Il nostro cuore di bambini (mi scuserete, ma il “mio” Natale, quello che gusto con fede e sentimento è rimasto congelato a mezzo secolo fa) il nostro cuore di bambini, ripeto, sussultava all’idea del presepio e di tutto quell’intorno che lo arricchiva: famiglia unita, vacanze, neve, piccoli regali, canti ed attività religiose, gesti di bontà, luci, qualche dolciume. Sul caminetto il ciocco ardeva sempre per riscaldare i corpi infreddoliti e la speranza in un qualcosa di nuovo che Gesù Bambino avrebbe sicuramente portato con sé come tutti gli anni. Aspettavamo che la mamma, fra un lavoro ed un altro, trovasse la mezz’ora per consegnarci le due scatole di scarpe, legate con spago, che contenevano il grande tesoro: le statuette del presepio. Ci si illuminavano gli occhi quando le potevamo prendere in mano. Le stringevamo e le accarezzavamo come fossero persone vere. Per il resto del presepio ci pensavamo noi due fratelli: avevamo già raschiato dalla corteccia de- gli alberi una buona quantità di muschio su cui poggiare i personaggi di gesso; andavamo al porticato a prendere un po’ di paglia, dei legni secchi, un paio di tavole su cui stendere il paesaggio. Qualche sasso grosso per fare la montagna sulla cui sommità impiantare il castellaccio del re Erode. Un sacchetto di segature per tracciare le stradette che dovevano arrivare alla grotta miracolosa illuminata dalla presenza del Bambino Gesù. Uno specchietto che fungeva da laghetto per farci nuotare le tre ochette. Quando tutto era pronto, iniziava l’operazione restauro: qualche zampetta fratturata di pecore sbadate da incollare, una pennellata di nero intenso bisognava pur darla al torvo castello erodiano, una lustratina alle tre immagini principali: San Giuseppe, la Madonna ed il Bambinello. La grotta era già a posto. Il fratello maggiore dava un’occhiata al filo della luce ad intermittenza che mandava vibrazioni di vita all’intero presepio. Quando il lavoro era concluso e ci sentivamo soddisfatti coprivamo con un lenzuolo consunto la nostra opera. Ed aspettavamo la notte santa. Quando le mani callose e calde di mamma e papà ci stringevano al loro corpo e con un bacio (forse l’unico dell’anno) ci dicevano con amore “Bon Nadale” la stanzetta s’illuminava a giorno. Giuseppe Tomasi 2 Presenza- 16 dicembre 2009 Corrispondenza La Direzione ringrazia i lettori che le scrivono perché dimostra no interesse per i problemi e la vita della nostra comunità. Nello stesso tempo si scusa se, per evidenti ragioni di spazio, qualche lettera dovrà essere ridotta. La Direzione inoltre si riserva la pubblicazione di lettere che riterrà molto conflittive. Caro Padre Tommasi, Colgo l’occasione per manifestargli la mia viva considerazione per l’opera che lei svolge da tanti anni e sotto tanti aspetti a favore della nostra Collettivitá, della quale la parrocchia è divenuta il riconosciuto fulcro. Con il mio ringraziamento, un cordiale saluto. Francesco Borghesi Soltanto un commento a una frase dell’introduzione alle pagine di Mariano Gabriele sulla vita di Giovan Battista Pastene. Dice cosí: Pertanto, piú che riferirsi all’umile “bachicha de la esquina” per indicare le laboriose origini della nostra comunitá in Cile, ben conviene tener presente le gesta e la tempra morale di chi, come Giovan Battista Pastene, contribuí a fondare il Chile. E’ risaputo che gli Italiani emigrati in Cile, almeno prima dell’ultima guerra, furono in maggioranza persone di condizione modesta sotto l’aspetto economico e sociale, ché altrimenti se ne sarebbero rimasti in patria. I nostri emigrati non procedevano da famiglie né nobili né cospicue; ben per il nostro illustre G. B. Pastene, cui toccó miglior sorte. Questa loro condizione li costrinse inizialmente a svolgere lavori socialmente ritenuti di minor considerazione: furono commercianti al minuto, venditori, coloni e contadini, artigiani, ristoratori, piccoli imprenditori e, in altri Paesi, anche operai, braccianti, camerieri... Tuttavia la maggioranza spesso uscí da questa condizione giá con la seconda generazione: la laboriositá, l’avvedutezza e la parsimionia dei padri fu la condizione dura ma ineludibile perché figli o nipoti diventassero professionisti, imprenditori, tecnici, lavoratori indipendenti, ecc. Fecero bene quello che dovevano fare, presero quell’unica via che poteva permettere loro di superare lo svantaggio di partenza e d’inserirsi a pieno titolo nella nuova societá. Cosí l’umile bachicha ha dato un duraturo e stabile contributo alla formazione della comunitá nazionale cilena, non minore di quello delle singole grandi personalitá. 5 dicembre 2009. SPAZIO APERTO Ci sarei stato volentieri... Saputo della riunione di Commemorazione della mia Azione Cattolica Italiana degli anni 50, con nostalgia mi sento vicino a tutti Voi, assieme ai migliori AUGURI, per voi e per le vostre Famiglie, di Pace, Serenità ed Armonia. Con affetto sincero. Pier Luigi Lenzetti, permettetemi, di inviare un saluto un pò speciale a Don Giuseppe. Caro Pier Luigi, le assicuro che il suo ricordo (specialmente fra il coro alpino) è sempre vivo fra i suoi amici. Nelle pagine interne troverà un breve riassunto di quanto è avvenuto nell'incontro dei "viventi" dell'Azione Cattolica di 60 anni fa. Una bella serata piena di ricordi e tanta nostalgia (che fa la parte del leone...da certa età in sù). Con l'augurio di Buon Natale e felici cristiane feste la saluto cordialmente. Una poesia commovente nella festa Trentina Non sono emigrati solo contadini (che anzi erano pochi) dalle Valli deliziose del Trentino mezzo secolo fa per stabilirsi a La Serena e dintorni. Vi troviamo dei pittori, professionisti, attori, musicisti, imprenditori ed anche poeti. Vorremmo sottolineare una composizione scritta da uno di loro, Alfredo Cavallar Pangrazzi, nel ricordo dei cinquant’anni della comunità trentina celebrati in concomitanza con la pubblicazione del libro “Trentinos, largo surco hacia un destino” dello storiografo Rodrigo Iribarren A. e la inaugurazione dell’archivio storico mercoledì 2 dicembre scorso nella Scuola Italiana Alcide Degasperi di La Serena. Lo diciamo in altra parte (a pag. 10), ma non nuoce ripeterlo in questa pagina: gli organizzatori della giornata dei ricordi hanno indovinato molte mosse e toccato vari tasti (del sentimento, della nostalgia, della memoria familiare...) per coinvolgere nella storia comune di mezzo secolo fa la bellezza e la commozione universale di una giornata indimenticabile. Guardavo i giovani ed i bambini con quanta attenzione seguivano i discorsi degli adulti e con quanto impegno attuavano sullo scenario. Durante l’atto ufficiale un bambino ed una bambina, vestiti all'uso delle valli, hanno letto il testo che si intitola: Hogar Volví a cruzar el puente de mi infancia, subí peldaños silenciosos de la casa nuestra, abandonada. Cattolici in politica senza schizofrenie «Il cristiano, il cattolico, Caro Prof. Francesco, deve essere cattolico non la sua osservazione sul fenomeno migratorio italiano in solamente in Chiesa o in Cile è chiara. L'esperienza è sotto gli occhi di tutti. sacrestia, ma anche per la Molti giovani di oggi che vivono una agiatezza gradevole strada, sul lavoro, nel mondo (ma pericolosa) dovrebbero ricordare la situazione di genitori Mi hinqué e mirar delle responsabilità, delle e nonni che, con sacrifici e risparmi, sono riusciti ad uscire en el horno ennegrecido, professioni e quindi anche dalle sacche della povertà apportando con intelligenza e si mi madre del servizio della politica: volontà alla costruzione di un Paese che oggi gode di una si- me hubiese dejado deve entrarci da cattolico, tazione di un certo privilegio nel concerto latinoamericano. un pedazo de polenta senza dicotomie, senza schiSarebbe doloroso (ed umiliante) se anche nella nostra antes de irnos, zofrenie». nuova comunità che si abitua a spendere ed a spandere con hace tantos años. È quanto ha detto il presipoco ritegno, si realizzasse Una cispa de leña dente della Cei e arcivescovo l'adagio popolare che la - a caso de mi alma – di Genova cardinale Angelo Sei di Santiago e non terza o quarta generazione que nunca Bagnasco, in un’intervista ricevi con regolarità si mangia quanto, con sfor- se había apagado, rilasciata alla Radio VaticaPresenza? zo e sacrificio, hanno creato llenó el negro vacío na. «La politica - ha detto il Chiama al Tel: 621-9872 nonni e bisnonni. A volte, a con las huellas porporato - è una dimensione vedere questi ragazzini che de sus manos. EDITRICE costitutiva della persona hanno tutto a disposizione, Parrocchia Italiana umana in quanto riguarda la perfino i capricci più ridico- Mi madre había vuelto N.S. Pompei Scalabriniana sua dimensione relazionale li, mi assalgono persieri di a esperarme, *** con gli altri e quindi con la sconforto perchè non li vedo junto a los ancestros RAPPRESENTANTE LEGALE società e con tutte le sue Giulio Rubin crescere con la tempra dei y a sus amados Alpes, forme: lo Stato, la politica, *** loro antenati. Sarà un retro- con el hogar prendido il diritto e via discorrenDIRETTORE cesso generazionale? de su ternura incluadicable. do». «Ora - ha aggiunto - se RESPONSABILE Dio entra nella vita di una Aldo Costa persona vi entra in modo *** totalizzante, quindi senza DIRETTORE escludere nessuna dimenREDAZIONALE sione e nessun aspetto vitale Giuseppe Tommasi dell’uomo. Ecco allora che il *** cristiano, il cattolico, deve esCOLLABORATORI sere cattolico non solamente Giovanni Ferralis Fina Franchini in Chiesa o in sacrestia, ma Gloria Nocchi per la strada, sul lavoro, nel Consuelo Canessa mondo delle responsabilità, *** delle professioni. CORRISPONDENTI Arica Verónica Bibiano Antofag. Pedro C. Rojas I. Iquique Juan Schenoni La Serena Caterina Pezzani Tanti lettori fedeli ci seguono da anni dimostrando fiducia nel nostro operato. Per poter Quillota G. Campodonico continuare a seguirlo chiediamo ancora un segno di fedeltà. V. Alemana Gilda Rivara Molti pensionati ci chiedono l’abbonamento gratuito (che neghiamo a nessuno).Il fatto Valparaiso Giulietta Costa ci obbliga a creare una èlite di “sostenitori” che conguagliano gli abbonamenti gratuiti. Vi Concep. Giancarlo Carro ringraziamo cordialmente della collaborazione. P. Arenas Leonidas Riquelme Per facilitare il versamento dell’abbonamento abbiamo aperto nel Banco de Chile la *** “Cuenta de Ahorro N. 08-166-01126-03” a nome di “Giuseppe Tommasi B.”. Contribuzione annua Una volta fatto il versamento la preghiamo di inviarci per mezzo di lettera o fax la ricevuta $ 15.000. Cheque nominativo o semplicemente informarci per E-mail o per telefono. Vedi in prima pagina, in alto. i dati. a «Presenza» *** Cognome.....................Nome....................... via....................................città.................... Stampa C. von Plate Abbonamento normale 15.000 pesos Esce il 1º e il 16 di ogni mese Abbonamento sostenitore 20.000 pesos. Cheques esteso a “PRESENZA” Informazioni ACLI Bustamante 180 - Santiago Tel-Fax: 634-5247 - [email protected] Pagina web: www.patronatoacli.cl C’E UNA NOVITÀ TANTO GRAVE QUANTO RILEVANTE Cosí si é espresso il segretario generale Elio Carozza nella sua relazione di Presidenza. Espressione precisa per segnalare gli effetti del disegno unificato della bozza di legge elaborata nella Commissione Esteri del Senato dal suo autore l’ On. Tofani. La proposta cosí detta "unificata" non tiene in considerazione altre porposte di legge che si scostano da quella preparata dal senatore di governo. La prima osservazione é che i due organi di rappresentanza, Comites e CGIE, sono trattati in solo progetto di legge. Ma la assimilazione non é solo formale: va oltre, la rappresentanza é riduttiva in numero e in contenuti. I Comites nel mondo si riducono drasticamente ( pensiamo non oltre a 80 in tutto il mondo) e l’ intera rappresentanza viene assegnata a un uomo prominente e anche omnipotente: il presidente del Comites che nei paese dove non esistono Intercomites é Consigliere di diritto del CGIE, come lo sono pure i presidenti degl’Intercomites. ( In Sudamerica sono tre i paesi che dispongono dell’ intercomites). Con questa normativa si elimina la attuale incompatibilità esistente tra presidente del Comites e consigliere eletto del CGIE. Quello che era corretto sei anni fa, (2003) oggi nonlo è più. E' incomprensibile che non ci sia una sola ragione o argomento a sostegno del mutamento. Per disporre di un Comites in Europa l’ esigenza é di 20 mila cittadini (AIRE), 15 mila per le Americhe , 10 mila per l’ Australia e 5 mila per Africa. Viene elimita dalla rappresentanza il mondo associativo e non sussiste, come avviene oggi, il loro suffragio nelle elezioni del CGIE pari al 45% nel nostro caso e di un terzo per l’ Europa. A piú riprese si é sostenuto da tutti i settori e da tutte le rappresentanze continentali e di nomina governativa il concetto che con questa proposta si instaurano i “ prominenti” a scapito della partecipazione sociale e civile del ricco mondo associativo che contraddistingue la emigrazione italiana. A questo proposito nell'intervento in aula ho sostenuto che “gli italiani che hanno fatto l’ Unitá d’ Italia prima all’ estero che in Patria non si meritano questa offesa”. A questo proposito ho ricordato che in Cile esistono associazioni anteriori alla formazione del Regno d’ Italia. La proposta Tofani elimina la ricca vita associativa che caratterizza le nostre comunitá e che fa dire a tanti che siamo una risorsa strategica per l’Italia. Noi vogliamo potenziare ed arricchire queste aggregazioni sociali per superare l'invecchiamento. A questo proposito si é organizzato la Conferenza Mondiale dei Giovani e si sono assunti impegni con le nuove generazioni. La riforma non tiene conto della realtà delle comunitá italiane ed impone un retrocesso nella evoluzione storica della nostra emigrazione e cagiona un irreparabile danno al progresso democratico di questa parte importante dell’ Italia che risiede nel mondo. Il governo titolare delle politiche migratorie scompare e non é piú la contraparte che ha da fare con la rappresentanza emigratoria. Al suo posto la proposta prevede i parlamentari eletti all’ estero, come unici ed esclusivi mediatori tra governo e le richieste delle nostre comunità. La dignità e la rappresentenza degli organi eletti dei cittadini residenti all’ estero, Comites e CGIE, viene sustituita da portaborse dei parlamentari e forse sottomessi alle loro dipendenze. Questa proposta non é modificabile per la via dell’emendamento. La prima ragione si fa sentire nella prepotenza con cui si presenta e si vuole darle un effetto costituzionale che essendo approvata all’unanimità dalla Commissione Esteri del Senato evita la discussione in aula. L'opinione del senatore Claudio Micheloni è che dobbiamo accettare la riforma proposta perché é il male minore difronte alla soppressione del CGIE come da più parti si auspica. In definitiva, bisogna scegliere: o accettare la morte truccata o condividere la semplice eliminazione dell’intera rete participativa degli italiani all’ estero. Personalmente preferisco morire con dignità che associarmi al ricatto. Noi italiani all’ estero abbiamo una lunga storia colma di sacrifici e sofferenze. Non vogliamo ritornare al passato autarchico che rifiuta l’integrazione con Italia. La nostra italianitá si sostiene e si potenzia con gli italiani e con l’ Italia di oggi. Se passa la proposta del Senato il danno per gli italiani sará irreparabile e per sempre. Una sola domanda: chi si beneficia con una legge regressiva e penalizzante come la propone l'on. Tofani? L’ Italia di sicuro, NO. Paolo Castellani Abbonamento 2009 - Fiducia reciproca LLEVE A SU CASA PRE-PIZZA LISTA *** PRUEBE NUESTRA FUGAZA Av. Apoquindo 4228 - teléfono 2081344 Av. B. O'Higgins 737 - teléfono 6381833 TERZA PAGINA Passatempo e umore Dr. Augusto Brizzolara specialista in Geriatria e Gerontologia El Trovador 4280 Of. 1108 -Las Condes Fono-Fax: 342 5139 Beeper 737 8087 -Cod 8784 Presenza- 16 dicembre 2009 3 Greccio: il Presepio di San Francesco Novembre 1223. Su preghiera della nobildonna Jacopa dei Settesoli e del Cardinale Ugolino, Papa Onorio III riceve alla corte papale in Roma Francesco ed il suo gruppetto di fraticelli. Il poverello di Assisi ormai quasi cieco, dopo aver contratto in Oriente una grave malattia agli occhi, chiede l’autorizzazione per realizzare un presepe a Greccio in una grotta del tutto simile a quella di Betlemme che ricordi la povertà in cui nacque il Bambino Gesù. Il Papa accoglie la prece. Di ritorno al borgo di Greccio, Francesco malridotto ma felice, incontra Giovanni Velita. Costui interroga il santo uomo sulle vicende romane e promette di aiutarlo a realizzare il presepe che verrà allestito proprio la notte di quel Natale del 1223. La grotta dove Francesco si raccoglieva sempre in preghiera, verrà animata dalla presenza dell’asino e del bue, mentre una povera mangiatoia accoglierà il bambinello Gesù. Era il 1223, circa due settimane prima della Natività e Francesco dimorando nel romitorio di Fontecolombo chiamò il suo amico Giovanni Velita, signore di Greccio, invitandolo a preparare quanto sarebbe servito per la celebrazione natalizia: “ ‘Se vuoi che celebriamo a Greccio il Natale di Gesù, precedimi e prepara quanto ti dico: vorrei rappresentare il Bambino nato a Betlemme, e in qualche modo vedere con gli occhi del corpo i disagi in cui si è trovato per la mancanza delle cose necessarie a un neonato, come fu adagiato in una greppia e come giaceva sul fieno tra il bue e l’asinello’. Appena l’ebbe ascoltato, il fedele e pio amico se ne andò sollecito ad approntare nel luogo designato tutto l’occorrente, secondo il disegno esposto dal santo. E giunse il giorno della letizia, il tempo dell’esultanza! Per l’occasione sono qui convocati molti frati da varie parti; uomini e donne arrivano festanti dai casolari della regione, portando ciascuno secondo le sue possibilità, ceri e fiaccole per illuminare quella notte, nella quale s’accese splendida nel cielo la Stella che illuminò tutti i giorni e i tempi. Arriva alla fine Francesco: vede che tutto è predisposto secondo il suo desiderio, ed è raggiante di letizia. Ora si accomoda la greppia, vi si pone il fieno e si introducono il bue e l’asinello. In quella scena commovente risplende la semplicità evangelica, si loda la povertà, si raccomanda l’umiltà. Greccio è divenuto come una nuova Betlemme. Questa notte è chiara come pieno giorno e dolce agli uomini e agli animali! La gente accorre e si allieta di un gaudio mai assaporato prima, davanti al nuovo mistero. La selva risuona di voci e le rupi imponenti echeggiano i cori festosi. I frati cantano scelte lodi al Signore, e la notte sembra tutta un sussulto di gioia. Il Santo è lì estatico di fronte al presepio, lo spirito vibrante di compunzione e di gaudio ineffabile. Poi il sacerdote celebra solennemente l’Eucarestia sul presepio e lui stesso assapora una consolazione mai gustata prima. Francesco si è rivestito dei paramenti diaconali, perché era diacono, e canta con voce sonora il santo Vangelo: quella voce forte e dolce, limpida e sonora rapisce tutti in desideri di cielo. Poi parla al popolo e con parole dolcissime rievoca il neonato Re povero e la piccola città di Betlemme. Spesso, quando voleva nominare Cristo Gesù, infervorato di amore celeste lo chiamava ‘Bambino di Betlemme’, e quel nome ‘Betlemme’ lo pronunciava riempendosi la bocca di voce e ancor più di tenero affetto, producendo un suono come belato di pecora. E ogni volta che diceva ‘Bambino di Betlemme’ o ‘Gesù’, passata la lingua sulle labbra, quasi a gustare e trattenere tutta la dolcezza di quelle parole. Vi si manifestano con abbondanza i doni dell’Onnipotente, e uno dei presenti, uomo virtuoso (Giovanni Velita), ha una mirabile visione. Gli sembra che il Bambinello giaccia privo di vita ESPECIALIDAD ITALIANA RISTORANTE SAN MARCO Huérfanos 618 - Santiago Manifestaciones - Banquetes Pastas - Carnes - Pes cados- Mariscos Aire Acondicionado Reservas Fono-Fax 633-6880 nella mangiatoia, e Francesco gli si avvicina e lo desta da quella specie di sonno profondo. Né la visione prodigiosa discordava dai fatti, perché, per i meriti del santo, il fanciullo Gesù veniva re- suscitato nei cuori di molti, che l’avevano dimenticato, e il ricordo di lui rimaneva impresso profondamente nella loro memoria. Terminata quella veglia solenne, ciascuno tornò a casa sua pieno di ineffabile gioia”. LA BEFANA di Giovanni Pascoli Viene viene la Befana vien dai monti a notte fonda. Come è stanca! La circonda neve, gelo e tramontana. Viene viene la Befana. Ha le mani al petto in croce, e la neve è il suo mantello ed il gelo il suo pannello ed il vento la sua voce. Ha le mani al petto in croce. E s’accosta piano piano alla villa, al casolare, a guardare, ad ascoltare or più presso or più lontano. Piano piano, piano piano. Che c’è dentro questa villa? Uno stropiccio leggero. Tutto è cheto, tutto è nero. Un lumino passa e brilla. Che c’è dentro questa villa? Guarda e guarda... tre lettini con tre bimbi a nanna, buoni. guarda e guarda... ai capitoni c’è tre calze lunghe e fini. Oh! tre calze e tre lettini. Il lumino brilla e scende, e ne scricchiolan le scale; il lumino brilla e sale, e ne palpitan le tende. Chi mai sale? Chi mai scende? Co’ suoi doni mamma è scesa, sale con il suo sorriso. Il lumino le arde in viso come lampada di chiesa. Co’ suoi doni mamma è scesa. La Befana alla finestra sente e vede, e s’allontana. Passa con la tramontana, passa per la via maestra, trema ogni uscio, ogni finestra. E che c’è nel casolare? Un sospiro lungo e fioco. Qualche lucciola di fuoco brilla ancor nel focolare. Ma che c’è nel casolare? Guarda e guarda... tre strapunti con tre bimbi a nanna, buoni. Tra la cenere e i carboni c’è tre zoccoli consunti. Oh! tre scarpe e tre strapunti... E la mamma veglia e fila sospirando e singhiozzando, e rimira a quando a quando oh! quei tre zoccoli in fila... Veglia e piange, piange e fila. Indirizzi Utili Ambasciata d’Italia - Clemente Fabres 1050, - Providencia Tel.: 4708400 - E-Mail: [email protected] Consolato - Román Diaz 1270, Santiago Tel: 4708400 - E-Mail:[email protected] Istituto Commercio Estero - Providencia 2653, Of. 1201, Providencia -Tel.: 3689444 - E-Mail: [email protected] Camera di Commercio- Luis Thayer Ojeda 073,Piso l2, Provi. Tel.: 562/2322618 - Fax: 562/2330973- E-Mail: [email protected] Istituto Italiano di Cultura - Triana 843, Providencia Tel.: 2360712 - Fax: 2360709 -Mail: [email protected] COMITES -Av.Apoquindo 6589 - Las Condes - Tel. 2129455 CARI -Av. Bustamante 180 - Providencia - Tel: 2229328 Circolo di Professionisti di Origine Italiana Av. Apoquindo 6589 - Las Condes - Tel: 2082826 - 2082807 Club Stadio Italiano Av. Apoquindo 6589, Las Condes -Tel: 4847000 Central. Liceo Italia: Nataniel (esq. Nuble) tel: 7075840 - liceoitalia.cl Scuola Italiana Vittorio Montiglio Las Flores 12707, Las Condes - Tel: 5927544-2 Parrocchia Italiana- Av. Bustamante 180 Providencia [email protected] - Te: 2229328 - Fax: 6354127 Hogar Italiano - Holanda 3639, Ñuñoa - Tel: 2055476 Umanitaria - Av. Vicuña Mackenna 83 - Santiago - Tel: 6342500 Audax Italiano: Av. Vicuña Mackenna 83 - Santiago - Tel: 6342500 Pompa Italia - República 96 - Santiago -Tel: 6992222 - [email protected] ACLI -Asociación Cristiana de los Trabajadores Italianos Bustamante 180 (Parrocchia Italiana) - Tel- Fax: 6345247 COIA: Bustamante 180 -Providencia Tel. 6345247 Associazione Ligure contatto Sig.ra Dora Garibaldi, tel 4928567, e-mail: [email protected] 4 ITALIA E ITALIANI Presenza- 16 dicembre 2009 Agca libero dopo 28 anni: torno in Italia Ha finito di scontare la sua pena e, una volta libero, pensa di tornare in Italia. Mehmet Ali Agca, l’uomo che il 13 maggio 1981 sparò a Giovanni Paolo II in piazza San Pietro, sta per uscire definitivamente dal carcere turco in cui è detenuto il prossimo 18 gennaio. Dopo 28 anni trascorsi nelle prigioni italiane e turche (dal 2000) dunque, anche per Agca è giunto il fine pena: non si tratta però della condanna per l’attentato al Papa, ma di quella - comminata dalle autorità turche per l’omicidio del giornalista Abdi Ipekci, direttore del quotidiano Milliyet, avvenuto nel 1979. Infatti per il tentato omicidio di Papa Wojtyla, Agca fu condannato all’ergastolo, ma dopo quasi vent’anni di reclusione ottenne la grazia dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nel giugno 2000. Trasferito in Turchia, gli restavano da scontare dieci anni di reclusione, frutto della riduzione dall’originaria pena di morte. Dal 2000 è stato quindi recluso nelle carceri di Istanbul e di Ankara, tranne un breve periodo nel gennaio 2006, quando venne scarcerato per un errato calcolo della pena residua: il ricalcolo finale ha portato alla data del 18 gennaio 2010. Al momento della liberazione, Agca avrà appena compiuto 52 anni e ha fatto sapere che non intende restare nel suo Paese, ma conta di trasferirsi in Italia. Tra le sue mete potrebbe esserci anche la tomba di Giovanni Paolo II in Vaticano. Il Papa che poteva essere sua vittima lo perdonò in uno storico colloquio in carcere nel 1983. A fare scalpore è però il fatto che già una tv americana gli avrebbe offerto 2 milioni di dollari per un’intervista. «Ali Agca non sa nulla di più di quello che già sappiamo» ha commentato Joaquin Navarro-Valls. Bocconi e Politecnico di Milano nella classifica del Financial Times Solo due scuole di alta formazione italiane rientrano nel ranking delle 70 più prestigiose business school europee stilata dal Financial Times. E sono entrambe milanesi, la Sda Bocconi e la School of Management del Politecnico, rispettivamente ventiquattresima e cinquantaseiesima nella classifica in cui la migliore si conferma per il quarto anno consecutivo la Hec di Parigi. La scuola del Politecnico compare nella classifica del quotidiano finanziario britannico per la prima volta. La scuola bocconiana ha invece perso tre posizioni rispetto all’anno scorso e cinque rispetto al 2007 quando si era piazzata al diciannovesimo posto. Per la maggiore vanno le scuole francesi, ben 18, numero che testimonia una preferenza degli studenti d’Oltralpe per la formazione manageriale: quasi tre alunni su 10, di quelli intervistati per la ricerca sono francesi. Il report del Financial Times, pubblicato nel supplemento Business Education di dicembre, definisce il 2009 un «annus horribilis», con un «diretto impatto della crisi sulle scuole», stagnazione delle iscrizioni e generalizzato scarso interesse negli investimenti in programmi personalizzati. Su questo pesa anche il progressivo calo delle retribuzioni: le aziende anno dopo hanno dovuto stringere la cinghia, così gli stipendi dei manager stanno perdendo il loro potere d’attrazione. Questo, nota il Ft, produce una «sorprendente stabilità» del ranking, con pochi movimenti al vertice e sette new entry, tra cui una scuola polacca (42esim) e una turca (65esima), che portano a 20 i Paesi rappresentati nella classifica. La School of Management del Politecnico di Milano è presente nella classifica con tre master: Executive MBA, MBA Full time, Master of Science in Ingegneria gestionale. In particolare, l’Executive MBA cioè la formazione per i manager di oltre 40 anni, si colloca al 34esimo posto. «Il Financial Times premia il sistema economico del nostro Paese - ha commentato Gianluca Spina, direttore del MIP Politecnico di Milano - Il nostro Executive MBA rappresenta la vetta più alta della formazione per la classe dirigente. Premiarlo significa riconoscere un valore a chi lo frequenta, cioè alle imprese italiane. E ora il nostro obiettivo - ha concluso Spina - è arrivare dal 56esimo posto alla top venti nel corso dei prossimi cinque anni». Comunità montane: paura per il futuro Comunità montane e piccoli comuni sul piede di guerra contro il disegno di legge del ministro della Semplificazione normativa, Roberto Calderoli, che, attraverso la cosiddetta “Carta delle autonomie”, punta a un drastico ridimensionamento di questi enti già a partire dal prossimo anno. Con l’obiettivo di « razionalizzarne le modalità di esercizio, favorirne l’efficienza e l’efficacia e di ridurne i costi», il ddl prevede, infatti, che «a decorrere dal 2010» , le Regioni possano decidere la soppressione delle Comunità montane, trasferendo le relative funzioni alle Unioni di Comuni. Più che una possibilità pare però quasi un obbligo, dato che, sempre il ddl Calderoli prevede che dall’entrata in vigore della Finanziaria 2010, « lo Stato cessa di concorrere al finanziamento delle Comunità montane». In pratica, si passerà dai 90 milioni di euro “girati” nel 2009 dal Ministero dell’Interno, ai 40 milioni del 2010 per arrivare ai 10 milioni di euro dell’anno successivo. Il progetto non piace però all’Unione delle Comunità montane (Uncem) e a Legautonomie, che per oggi hanno promosso la prima giornata di «un’ampia e diffusa mobilitazione», con un convegno alla Camera. « Il provvedimento va assolutamente rivisto - spiega il presidente di Legautonomie Oriano Giovannelli - dove interviene sui piccoli comuni, delineando un sistema di governo improvvisato e farraginoso e sulle Comunità montane, già oggetto di un’operazione di riordino su base regionale. Per un verso, infatti, promuove le Unioni comunali, per un altro verso ne distrugge la forma più consolidata, specifica e, nonostante pesanti campagne Il divario tra Nord e Sud ferita sempre più ampia Allarme degli industriali: le due Italie si allontanano Ferrovie: inaugurata la tratta «Alta velocità» fra Torino e Salerno Due «Frecciarossa» diretti a Milano, uno partito da Salermo e uno da Torino, con a bordo il Presidente del Consiglio, hanno inaugurato l’intera direttrice ad alta velocità italiana. Il tempo di percorrenza fra Milano e Roma sarà di due ore e 59 minuti. Ferrovie dello Stato ha reso noto che saranno 72 i Frecciarossa di Trenitalia che collegheranno le due città dal prossimo 13 dicembre, per un totale di 48mila posti. Ferrovie dello Stato ha presentato a bordo del Frecciarossa diretto oggi a Milano anche una nuova promozione che riguarderà tutte le tratte dell’alta velocità. In andata e ritorno in giornata si potrà viaggiare al prezzo di 149 euro in prima classe e di 99 euro in seconda. «Quest’opera l’abbiamo iniziata noi, l’alta velocità è una modernizzazione del Paese, da Torino a Salerno ci sono tre possibilità di movimento: attraverso l’autostrada, attraverso la ferrovia e attraverso gli aerei. A secondo delle proprie esigenze e delle proprie possibilità economiche» ha detto il presidente del consiglio Silvio Berlusconi prima di salire sul treno diretto a Milano. «L’alta velocità - ha spiegato - rappresenta una maggiore dinamicità per il Paese, una maggiore capacità di sviluppo e la continueremo perchè potremo incontrare nell’area di Novara il corridoio che va da Genova a Rotterdam e il corridoio numero 5 che vogliamo realizzare». stampa, più utile» . Appena un anno fa, infatti, le quindici Regioni a statuto ordinario, in forza di un decreto di riordino del novembre 2008, eliminarono per oltre un terzo le Comunità montane allora esistenti, che passarono da 300 a 185. Le Unioni di Comuni, attualmente sono invece 288 ma, mentre le Comunità associano 4.201 comuni le Unioni si fermano a 1.344. Inoltre, le Comunità montane servono 10 milioni di italiani contro i 4,6 delle Unioni ma hanno lo stesso numero medio di dipendenti, anche se, stando a dati Istat, le prime investono dieci volte di più delle seconde (circa il 40% delle spese delle Comunità montane è in conto capitale contro il 32% dei Comuni e il 33% delle Province). Va da sé che la spesa corrente incide sui bilan_ci delle Unioni molto di più: 284 milioni su 377 ( dati 2006). A Termini Imerese e a Portovesme si mastica una rabbia che ha lo stesso sapore. È il gusto acre della paura di essere lasciati soli: abbandonati dalla Fiat, in Sicilia, o dall’Alcoa, in Sardegna. Non è diversa, forse solo più lieve, la sensazione che prova tutto il resto del nostro Sud: presa dagli sforzi di uscire dalla crisi, l’Italia più forte rischia di lasciare sola, definitivamente indietro, quella più debole. Sono i soliti due Paesi della stessa nazione: il Nord che funziona, il Sud che non riesce a seguirlo. E' stata Confindustria a confermare che niente sta cambiando: fatta 100 la media nazionale 2007-2008 degli indicatori sintetici di sviluppo economico e sociale - un indice che combina al Pil pro capite altri indicatori della situazione socio-economica di un territorio - il Centro Nord arriva a 114,9 punti, il Mezzogiorno si ferma a quota 72. «Preoccupante» scrive l’associazione degli industriali, nel notare che il distacco tra la regione più avanzata, la Valle d’Aosta, e quella più arretrata, la Calabria, è salito di cinque punti, o che le ultime 22 province della classifica sono tutte meridionali mentre le prime 22 sono inesorabilmente più a Nord di Roma. La verità è che non è un problema del Sud. Non solo, almeno. «Abbiamo tutti bisogno del Mezzogiorno» diceva la settimana passata Mario Draghi, governatore della Banca d’Italia «deluso» per gli «scarti allarmanti» tra il Nord e il Sud del Paese in termini di «istruzione, giustizia civile, sanità, asili, assistenza sociale, trasporto locale, gestione dei rifiuti, distribuzione idrica». Per ‘tutti’, aveva chiarito poco dopo il presidente Giorgio Napolitano, si intende «anche il Nord». Draghi ha poi chiesto di smetterla con i sussidi, che si sono dimostrati «inefficaci», per investire piuttosto in «applicazione»: concentrare gli sforzi sul miglioramento dei servizi, iniziando da scuole, ospedali, tribunali. Fiat, richiamate 500mila Punto per problemi al piantone dello sterzo 500 mila vetture Fiat Grande Punto, fabbricate nel 2008 e nel 2009, sono state richiamate per controlli al piantone dello sterzo che potrebbe presentare difetti strutturali. La Fiat ha invitato i proprietari delle vetture a presentarsi alla rete di assistenza per effettuare i controlli del caso. La notizia è stata anticipata dal settimanale «L’Espresso», che ha rivelato che si tratta di «una debolezza strutturale di cui si sono accorti i greci qualche giorno fa. Da Atene è partita una comunicazione al Rapex, il Sistema di allerta rapido messo in piedi dalla Commissione europea per i prodotti pericolosi. In mezzo ai soliti prodotti cinesi, tra giocattoli che perdono pezzi e apparecchi elettrici che causano scosse, nel penultimo ultimo bollettino (pubblicato il 27 novembre) spunta a sorpresa la Fiat Grande Punto e la Grande Punto Abarth». ITALIA E ITALIANI Presenza- 16 dicembre 2009 5 In autostrada a 150 all’ora Matteoli dà il via libera Mafia, un’agenzia per i beni confiscati La Lega ha proposto, il ministro ha spiegato di condividere. In Commissione trasporti del Senato si cominceranno a discutere gli emendamenti al testo sulla sicurezza stradale ma non è detto che la proposta di aumentare il limite in autostrada da 130 a 150 all’ora possa avere un qualche futuro. Certezza, infatti, ce n’è ancora poca. Tutte le associazioni ambientaliste e dei consumatori si sono fermamente dichiarate contrarie. Sia perché ci sarebbe un incremento dei consumi di carburante e quindi un danno ulteriore per l’ambiente; sia perché si corre il rischio reale di incrementare ulteriormente il già alto tributo di morti sulle strade. Lo stesso Altero Matteoli ha spiegato di non giudicare «scandalosa la proposta della Lega» ma allo stesso tempo «non mi scandalizza che alcuni non siano favorevoli». Stando al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, è ragionevole pensare di «aumentare la velocità su alcune autostrade che hanno le caratteristiche adatte, come le tre corsie e il tutor (il nuovo sistema per il controllo della velocità media _ ndr ). Solo però per quelle auto che per cilindrata e caratteristiche di sicurezza possono viaggiare tranquillamente a 150 orari. Non le piccole auto». Il testo in discussione stabilisce nuove norme per la sicurezza nella circolazione stradale e fra le altre fissa a zero il limite di alcol nel sangue per i neopatentati. Giro di vite anche per chi guida veicoli destinati al trasporto passeggeri. Viene inoltre previsto che gli incassi delle contravvenzioni vengano in buona parte reinvestiti nella sicurezza e nelle infrastrutture. In ogni caso il testo deve tornare alla Camera avendo già subito alcune modifiche. Un emendamento sui 150 all’ora presentato a Montecitorio era stato stralciato per fare in modo di approvare il provvedimento all’unanimità. Occhi puntati, quindi, su quanto accadrà in Commissione a Palazzo Madama nei prossimi giorni. La lista delle associazioni e degli esponenti dei partiti di opposizione che sono contrari all’innalzamento del limite orario si sta facendo sempre più lunga. Il sottosegretario alle Infrastrutture e trasporti Bartolomeo Giachino ha ri_cordato che il testo così come è gode dell’unanimità dei consensi e «abbiamo bisogno che i lavori procedano celermente. Sovente il meglio è nemico del bene». Parole che possono far ipotizzare un non eccessivo sbilanciamento del governo in favore dell’iniziativa leghista. Tutti gli esponenti di opposizione che si sono espressi si sono dichiarati contrari. Esaustivo il commento di Michele Meta, capogruppo del Pd in Commissione trasporti alla Camera: «Il Paese non può sopportare più di cinquemila morti l’anno sulle strade e i relativi costi economici e sociali pari al 2% del Pil». Fissato a zero il valore di alcol per i neopatentati Ora la proposta modificata deve tornare alla Camera Troppe assenze, busta paga di un euro Per i medici non avrebbe potuto e dovuto recarsi a lavoro per colpa di una malattia invalidante; per l’istituto scolastico, datore di lavoro, la sua assenza prolungata non è giustificabile. «Un fannullone», lo chiamerebbe il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta. Punti di vista, anche se le cartelle cliniche e i certificati dovrebbero fugare ogni dubbio. Fatto sta, però, che il dipendente 59enne di una scuola media superiore di Bari, l’ultimo mese, si è ritrovato in busta paga la bellezza di un euro. «Un insulto» per il povero malcapitato, che si è rifiutato anche di ritirare lo ‘stipendio’. Anziché recarsi in banca ha preferito rivolgersi Ritardare l’Alzheimer? Molto moto e tanto lavoro In Italia sono circa un milione le persone affette da demenza, il 60% delle quali da demenza di alzheimer. Sono patologie di grande impatto socio-sanitario, sia per il numero di soggetti coinvolti sia perché le risposte al problema richiedono una qualificata rete integrata di servizi. Era noto che il maggior rischio associato all’insorgere delle demenze fosse l’età. Adesso lo studio dei ricercatori californiani ce ne fornisce la prova. La malattia potrebbe essere prevenuta con una regolare attività fisica e una intensa attività sociale, produttiva e mentale. Molto moto e molto lavoro. Peccato che le giornate siano solo di 24 ore. ad un avvocato e fare causa alla scuola e all’Ufficio scolastico. La disavventura del signor Cesareo, 59enne bidello impiegato in una scuola media superiore di Bari, comincia nel maggio del 2008, quando i medici gli diagnosticano una patologia invalidante e contagiosa. Proprio per il suo stato di salute e le condizioni fisiche, i camici bianchi dell’Asl gli ordinano di restare a casa. Non solo. Lo stesso mese di un anno fa, visto il peggiorare del quadro clinico, Cesareo viene sottoposto ad un’operazione chirurgica. Inizia la lunga degenza che terminerà solamente nel giugno del 2009. Intanto, il 59enne si sottopone ad un ciclo di terapie per cercare di riprendersi e superare il momento più difficile e invia a scuola i certificati medici che, man mano, gli vengono rilasciati. In modo da attestare e giustificare la sua assenza dal posto di lavoro. L’estate del 2008, i funzionari dell’Inps gli fanno visita, come sempre accade in questi casi, e riconoscono l’impossibilità per il 59enne di tornare a lavoro. Tutto sembra filare liscio ed essere in regola. Fino al maggio di quest’anno, quando per prima volta sulla sua busta paga trova elencate delle decurtazioni per malattia. Chiede spiegazioni, ma ottiene risposte che non lo soddisfano. Inizia la battaglia personale, nel tentativo di mostrare al datore di lavoro la sua buona fede. Ma non viene ascoltato, o forse non gli credono. «Il mio assistito non poteva recasi a lavoro, lo dimostrano le cartelle cliniche e i certificati medici», ribatte Saverio Macchia, av- vocato del signor Cesareo. A sostegno della tesi del legale ci sarebbe anche il contratto collettivo nazionale di categoria. «Le decurtazioni per malattia che ha subito il mio assistito - spiega l’avvocato - sono illegittime. Il contratto collettivo lo chiarisce in maniera in equivoca: le assenze causate da gravi patologie non possono essere calcolate come assenze per malattia, sono escluse dal computo. E che si tratti di una grave patologia non mi pare ci siano troppi dubbi. Poi, il paradosso è che c’è anche un divieto dell’Asl a tornare a scuola». Lo attesterebbero i certificati medici e un delicato intervento chirurgico al quale il 59enne si è dovuto sottoporre. « La mafia è in ginocchio » e adesso «vogliamo stenderla e liberarcene»: usa termini perentori il ministro della Giustizia Angelino Alfano (nella foto) durante la conferenza stampa con il ministro dell’Interno Roberto Maroni, il capogruppo Pdl Maurizio Gasparri e Rosy Mauro per la Lega, per illustrare quanto realizzato dal governo contro la criminalità organizzata. Il numero uno del Viminale è sulla stessa lunghezza d’onda: «Questo governo ha avviato una azione di contrasto alla mafia senza precedenti negli ultimi decenni », ha spiegato Maroni. Si tratta «di misure all’avanguardia nel mondo. Le opinioni sono legittime, ma i numeri hanno una forza intrinseca che prevale sulle tante scempiaggini dette». E i dati citati poi dal ministro indicano nei 18 mesi di governo Berlusconi sono stati arrestati 21 dei 30 latitanti più pericolosi, «un risultato superiore del cento per cento rispetto ai 19 mesi precedenti; sono stati inoltre arrestati 299 latitanti (+83%), confiscati 2.942 beni per un valore di 1,8 miliardi di euro (+328%), mentre i beni sequestrati sono stati oltre 11 mila, per un valore di 6,2 miliardi di euro (+71%)». È in arrivo la Agenzia per i beni confiscati alle mafie, infine. «L’ingente patrimonio confiscato - ha detto Maroni - viene gestito dai prefetti e dalle strutture dello Stato. Ho già parlato col collega Alfano, pensiamo che sia utile creare un’Agenzia per i beni confiscati e sequestrati per utilizzarli al meglio, anche vendendoli, ma con tutte le cautele possibili». La proposta sarà contenuta nel Piano straordinario antimafia che verrà presentato in Consiglio dei ministri a gennaio. Dunque per Alfano «i leader storici della mafia sono tutti in carcere con il 41-bis e gli astri nascenti sono anche loro sono al 41-bis in carcere» e quindi «il nostro Ocse, a ottobre forti segnali di ripresa Italia in prima linea Il superindice dell’Ocse, che misura le prospettive economiche dell’area, continua a registrare segnali di ripresa. L’indagine di ottobre ha infatti mostrato un nuovo miglioramento generalizzato tra i 30 paesi avanzati che aderiscono all’organizzazione, mentre progressi hanno toccato anche tutte le maggiori economie emergenti che non fanno parte dell’Ocse, come Cina e India. E i dati per «Canada, Francia, Italia, Germania e Regno Unito puntano con maggior forza verso la ripresa rispetto a un mese fa», dice l’ente parigino con un comunicato. Per l’Italia il superindice previsionale ha segnato un progresso di 1,1 punti rispetto al mese precedente, mentre come il mese scorso l’incremento su base annua, pari a 12,5 punti, è il più consistente tra i paesi monitorati. Per la media di tutta l’area Ocse il superindice è aumentato di 1 punto dal mese precedente e di 5,7 punti su base annua. Per l’area dell’euro è cresciuto di 1,3 punti dal mese precedente e 8,8 punti su base annua. Sugli Usa, dice ancora l’Ocse, il superindice Atleti Paperoni: vince Tiger Woods, Beckham secondo, Vale Rossi è quarto Nella top 10 degli atleti che negli ultimi dodici mesi hanno incassato di più, il pesarese campione motociclistico è l’unico italiano e occupa il quarto posto con 32 milioni euro. Al comando della speciale graduatoria, incontrastato dominatore, c’è il golfista Tiger Woods con 67 milioni di euro. I conti li ha fatti, come è ormai una tradizione, una volta l’anno, la rivista americana Forbes, specializzata in tutto quello che è economia e anche nelle classifiche: nonostante i guai in famiglia e le presunti amanti che spuntano qua e là come funghi, il 33enne Tiger Woods resta lo sportivo più ricco del pianeta con un reddito annuo pari a 67 milioni di euro. Un bottino straordinario, che però sembra scomparire davanti al gossip che lo ha messo ko in questi giorni. obiettivo è stenderla a terra e liberarci della mafia il prima possibile». Secondo il Guardasigilli, «arresti, sequestri del patrimonio e confische dei beni sono la prova che è ciò è possibile, dando il senso dell’unità dello Stato, di uno Stato che ha un Parlamento che fa le leggi contro la mafia, un governo che le propone e attua tutti gli strumenti possibili, e magistrati che danno seguito alle leggi, in modo che della mafia si parli solo come di un ricordo». E ancora: «Quante volte si denunciava sui giornali lo scandalo dei beni sequestrati alla mafia e lasciati giacenti?- ha aggiunto Alfano - Prima era un grido» per l’utilizzo di quei beni, «ora c’è una legge dello Stato che lo disciplina e lo consente». Il 42 bis, infine: «Lo proporrò per il boss mafioso Nicchi - ha detto il ministro di Giustizia - e con questo i detenuti in regime speciale saranno ben 645, è re_cord storico»: ad oggi sono sta_ti 167 i provvedimenti di 41 bis come prima applicazione di carcere duro da lui firmati, ai quali vanno aggiunti 769 decreti di proroga, per un totale 946 provvedimenti. E «solo 67 sono stati annullati dai Tribunali di sorveglianza, dato dimezzato rispetto agli anni scorsi». Per Woods c’è anche un altro record: professionista dal 1996, dopo il torneo di Atlanta dello scorso settembre è entrato nel club dei miliardari e - grazie a vincite sul green e contratti pubblicitari - è il primo atleta, nella storia, a superare la barriera del miliardo di dollari (680 milioni di euro). Merito soprattutto dei tan- ti sponsor, che ora tuttavia vogliono darsi alla fuga: la prima è stata la Pepsi che ha annunciato l’interruzione della produzione della propria bevanda (tipo Gatorade) pubblicizzata dal golfista. La multinazionale ha però smentito che la decisione sia stata presa a causa dei recenti fatti personali che hanno interessato il giocatore. San Luis 5358 (60-62-64) Peñalolen (02) 298 15 58 298 24 02 Fax (02) 322 03 95 www.carnessori.cl è aumentato di 1 punto dal mese precedente, mentre il progresso su base annua risulta pari a 3,9 punti. Secondo la stessa Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, i progressi del superindice (o composite leading indicators, Cli) dei paesi direttamente citati, tra cui l’Italia, riflettono prevalentemente componenti di natura finanziaria e i progressi di fiducia di imprese e famiglie. «Per evitare confusione - ci tiene a sottolineare l’Ocse - è importante rilevare che il riferimento a “maggior forza” è relativo alle probabilità di ripresa, piuttosto che alla forza della ripresa stessa». Tenga el mejor punto de vista P. de Valdivia 3015 F. 2690791 Moneda 708 F. 6649244 San Antonio 325 F. 6325512 Silvano tavonatti a. 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Buona Lettura Gabriella Piergentili Capacitación en Reanimación Cardiopulmonar (RCP) y Traumatología Deportiva Con la asistencia de 30 profesores y funcionarios se realizó exitosamente el Curso - Taller sobre RCP dictado por Clínica UC San Carlos de Apoquindo, cuyo propósito fue entregar herramientas para el desarrollo de competencias en reanimación cardiopulmonar basado en los estándares internacionales vigentes. Al finalizar dicho curso los asistentes están en condiciones de identificar situaciones con riesgo vital, implementar acciones tendientes a revertir las situaciones críticas y aplicar técnicas de reanimación básica, lo que se certificó mediante las evaluaciones prácticas y teóricas realizadas. La selección de los participantes se efectuó bajo el criterio de involucrar a todos los estamentos y reparticiones de la Scuola, por lo que se contó con la asistencia de directivos docentes, profesores, inspectores, profesionales, personal administrativo y mantención. Dada la importancia de conocer como manejar una situación de esta naturaleza, lo que implica poder salvar una vida; este curso taller será repetido durante el 2010 para lograr capacitar en lo posible a todo el personal. El curso fue dirigido por el Dr. Franco Utili médico staff de Clínica UC San Carlos de Apoquindo, ex alumno y apoderado de la Scuola. Sin duda este año ha sido especial y los buenos resultados obtenidos se disfrutan aun más, dado que en estas últimas semanas se lograron triunfos importantes. El sábado 14 de noviembre en el colegio Las Ursulinas de Vitacura se desarrolló el campeonato Aega niveles c-d donde se obtuvo:_2º lugar nivel C franja 1 Francisca Rammsy. 3º lugar nivel C franja 2 Paula González. 3º lugar nivel d franja 1 Belén Carlini. (de 60 gimnastas) Debido a los puntajes obtenidos por Francisca Rammsy y Belén Carlini, ambas pasan de nivel “c” a “d” y de nivel “d” a “e” respectivamente, lo cual en dos años de trabajo nos permite tener representación en todos los niveles de la Aega (a-b-c-d-e). Ahora hay que dar el siguiente paso que es conformar los equipos para poder competir como colegio y así subir Dos exposiciones cierran temporada 2009 de la plástica en el Centro Cultural Curso Traumatología Deportiva El 3 de noviembre finalizo el Curso de Traumatología Deportiva realizado por el Club Deportivo Universidad Católica en conjunto con la Clínica UC San Carlos de Apoquindo al cual asistieron 12 personas entre profesores, paradocentes y enfermeras(o) de la Scuola. El curso dirigido a profesores y en especial a docentes de educación física tuvo una duración de 24 horas cronológicas en horario vespertino y fue certificado por CAPACITUC, filial de la Pontificia Universidad Católica de Chile. El objetivo del curso fue entregar contenidos sobre procedimientos de la Resucitación Cardiopulmonar; conocer elementos básicos de las lesiones deportivas traumatológicas, nociones de tratamientos kinésicos, y conocer algunas evaluaciones posturales y de flexibilidad. Ambos cursos fueron evaluados por los participantes como un enriquecedor y completo aporte a su labor profesional y personal en estas áreas. Stella de Luigi Enfermera Trabajando al artesanía La prima elementare C desarrolló durante el segundo semestre dos interesantes proyectos que se relacionan con el arte. Volviendo de las Fiestas Patrias, y como parte de un proyecto de chilenidad, trabajaron junto a la profesora Carla Tejo y alumnos de cuarto medio en la realización de un objeto de cerámica. Motivados y apoyados por sus compañeros más grandes, los niños moldearon la arcilla para luego ponerla en el horno, para continuar la semana siguiente con la pintura. Primerizos en esta técnica, la profesora jefe María Cecilia González, nos contó que muchas de las vasijas se rompieron, teniendo que compartir entre todos las que quedaron bien, destacando la solidaridad y el trabajo en equipo. Con igual motivación y entusiasmo, realizaron otra actividad recreativa y pedagógica: la confección de un telar. La profesora entregó a cada alumno un telar y les enseñó a trabajar las lanas para que cada niño pudiera realizar el objeto que quisiera: un bolso, un cojín, un cuadrito, fueron algunas de las ideas. La confección del telar se realizó durante un período de tres meses, desarrollando elementos como la frustración, la atención y la motricidad fina. en el ranking anual, ya que hasta ahora el objetivo era individual mejorando claramente los puntajes y la cantidad de medallas. El sábado 21 de noviembre se realizó la Gala de la Lega en el colegio Sagrados Corazones de la Alameda, donde tuvimos una presentación gimnástica notable con el resto de los colegios que integran la Lega. En dicha gala se dio el ranking semestral. En esta liga hay dos objetivos: individual y como colegio. En la parte individual ya les había comentado que se incrementó la cantidad de medallas (2008=28 / 2009=39), pero faltaba el ranking en donde el primer semestre nos ubicamos en el 6º lugar (mejor que en el 2008) y este segundo semestre se logró el 3º lugar; felicitaciones por cumplir el objetivo. Robinson Sanhueza Profesor de gimnasia Durante las semanas pasadas se inauguraron dos interesantes exposiciones que estarán presentándose hasta fin de año en las dos salas del Centro Cultural. A fines de noviembre se realizó la tercera versión de la Bellezza dello Sguardo, una colectiva en la que participan ex alumnos, papás y funcionarios de la Scuola y en la cual lo importante es la participación, exponiéndose trabajos de lo más variado, pintura, escultura, y video arte. A la inauguración asistieron más de 200 personas, Este año nos acompañaron Francisco Álvarez, Carolina Bacigalupe, Fernanda Barros, Giovanni Longo, Vjera Berd, Aida Bustamante, Gonzalo Caballero, Mauro Filipponi, Giorgio Foschino, Gloria Frugone, Andrés Galaz, Amparo Gómez, Magdalena Gomez, María Jesús González, Caterina Hartmann, Valeria Jaramillo, Juliette Lesseigneur, Michela Modolo, María Angélica Molinari, Gabriella Morchio, Maria Angelica Molinari, Leonardo Murialdo, Vittorio Queirolo, Francesca Ramos, Arianna Rosso, Angie Squadritto, Carla Tejo, Yaqueline Ugarte, Julio Valdés, Isabel Venturelli, Patricia Zunino. A la semana siguiente la muestra “Entre mis Huellas” de Valeria Jaramillo, fue la encargada de cerrar la temporada 2009 de inauguraciones. Siete esculturas en piedra forman parte de la primera exposición de esta ex alumna, quien parte a radicarse a Italia. Le deseamos mucha suerte. Para concluir el año, se celebró un Gran Concierto de Navidad, del cual les contaremos mayores detalles en el próximo número. Para el 2010 ya están calendarizadas las principales actividades así que los invitamos a que nos sigan acompañando en cada una de las manifestaciones culturales. SCUOLA ITALIANA DI SANTIAGO Presenza- 16 dicembre 2009 7 Viaggi di Studio The English Day Día del Latín 2009: 120 participantes en torneo Concluyó noviembre con el Teatro Verdi repleto de papás que vinieron a celebrar The English Day, la inclusión del inglés desde pre kinder ha sido todo un éxito y la presentación de los niños así lo demostró. Pudimos conocer el trabajo que Miss Pamela fue realizando durante todo el año, canciones, baile, actuaciones, hasta un desfile de modas incluyó la presentación con que los cursos de la Materna nos sorprendieron este fin de año. Pudimos ver de primera fuente cómo los más pequeños de la Scuola han aprendido a hablar el idioma inglés, a expresarse con mucho desplante y personalidad. Además de destacar el trabajo de Pamela Berrios y el Departamento de Inglés, no podemos dejar de mencionar el trabajo de los papás en la confección de los disfraces y a las profesoras que colaboraron en la escenografía, presentando un trabajo de primer nivel. Many things to say but only a few to reflect ! What you saw in our ENGLISH DAY celebrated on November 30th, was not only English work. It was more than that ! It was joy, happiness, effort, fresh air, full immersion, the way we learn, work and enjoy. Our children are just wonderful! Thanks for everything we both have learnt, thanks for the experiences we’ve shared, thanks for everything we’ve lived this year ! Best wishes, love and peace for everybody at Christmas time! English Department�� Abbiamo concluso novembre e con il mese i nostri viaggi di studi. Le terze medie inferiori sono state a Lagunillas durante tre giorni con alcuni insegnanti e Latitud 90, ed hanno potuto godere di un impressionante paesaggio e di giochi, esercizi ed attività all’aria aperta. Le nostre prime medie superiori sono andate a Picarquin anche loro accompagnati da insegnanti, con un programma volto a potenziare la conoscenza fra di loro ed il lavoro in èquipe. Tutte queste attività sono preparatorie per il Viaggio di studio che si realizza in seconda media superiore. Finalmente i nostri ragazzi sono tornati dall’Italia dopo 25 giorni di un eccezionale viaggio culturale, un’esperienza indimenticabile. Vi lasciamo con immagini di queste attività. Con más de 120 estudiantes competidores, que superaron todas las expectativas de participación en el certamen, se desarrolló una nueva celebración del Día del Latín, el pasado 13 de noviembre, fiesta que se conmemora desde la creación del Centro de Estudios Clásicos en la Universidad Metropolitana de Ciencias de la Educación. La idea de este tipo de concursos es el de “ser una iniciativa que fundamentalmente busca difundir y crear conciencia en los jóvenes de la importancia de la cultura clásica en el mundo moderno”. En esta misma línea y luego de un homenaje a la académica y directora del Centro, Giuseppina Grammatico -fallecida el 12 de octubre recién pasado- la profesora Silvana Salvarani presentó su ponencia “Las Lenguas Neolatinas”, trabajo en el que la catedrática subrayó el papel que el Latín juega en la actualidad: “sabemos que el latín era utilizado por los antiguos romanos como una herramienta intelectual invalorable para la disciplina permanente de la mente (disciplina mentis) y para la consolidación del carácter. Así se explica la existencia de filósofos estoicos como Epicteto, Cicerón, Séneca, Marco Aurelio, entre otros, quienes se caracterizaron por su gran disciplina intelectual y fortaleza moral para superar las adversidades de la vida”. Además de ser la lengua madre del español y de las lenguas romances o románicas, destacó la académica, lo pone en primera fila a los estudiantes que puedan manejarlo, ya que “quien conoce muchas lenguas latinas es capaz de comprender asimismo muchas otras de cualquiera de estos idiomas y el aprendizaje de los mismos resulta muy simplificado” puntualizó. Durante la ceremonia fueron además premiados los vencedores de la versión 2009 en los certámenes Latino y Agón Helénico, competencias en las que los estudiantes de enseñanza básica, media y universitaria, se miden traduciendo textos y prueban sus conocimientos de la cultura clásica greco- romana. En el certamen de este año participaron los colegios: Santa Ursula, Scuola Italiana Vittorio Montiglio, La Fontaine, The Angel’s School, Campanario, San Francisco de Asis y La Dehesa. Juntos a las Universidades de Chile, Los Andes, Católica, Alberto Hurtado, Adolfo Ibáñez y Umce. Los resultados para la Scuola fueron: En italiano 1º lugar para Magdalena Toro, 2º lugar Catalina Caorsi, 3º lugar Francesca Lombardo y Mención Honrosa para Carla Caorsi. En latín 1º lugar Carla Caorsi, 2º lugar Francesca Lombardo, 3º lugar Ignacio Barra. También el latín pero en Scuola Media principiantes el 1º lugar fue para Catalina Caorsi y el 2º lugar para Angelo Gaviraghi. Felicidades a todos ellos. (Fuente: UMCE). Obra de teatro en Biblioteca “El sueño de Joaquín” es la obra de teatro con que Biblioteca quiso cerrar el año, invitando a Scuola Nido y la Elementare. Un grupo transversal de profesores, funcionarios y alumnos preparó este trabajo con una obra original de Alejandra de La Vega, una de nuestras bibliotecarias, montaje que se había presentado hace diez años en la Scuola de Apoquindo. Participaron Flavio Cuevas como un juglar, Romina Braghetto La Quintrala, Alejandra de la Vega La Loca, Francesca Accatino la Colombina, Patricio Toledo El Lobo, David El Quijote, Claudia Brandi y Claudia Reyes como las Flores, Joaquín de Camino como Joaquín, Valeria Moraga como Caperucita, Mauro Moreo Drácula, Gabriela Chiuminato bibliotecaria, y Josefina Elias, Virginia Pasti y Catalina Pairoa. La historia versaba sobre un niño que se queda dormido en Biblioteca, encontrándose con los diversos personajes de los cuentos en sus sueños, los que a su vez quedan dando vueltas al despertar. Muy buen trabajo! 8 COLLETTIVITÁ Presenza- 16 dicembre 2009 Notizie Liguri: Buon Natale Nel mio ultimo viaggio a Genova ho visitato anche molte chiese dove ho visto che stavano montando i Presepi; alcuni sono autentiche opere d’arte. Per esempio quelli delle chiese dei Cappuccini, San Lorenzo, Santo Stefano, San Teodoro, Madonna delle Vigne ecc.. Mi sono ricordata di quando mia madre mi portava a vederli. Ogni anno c’era sempre qualche novità: una casetta, un laghetto, alcuni pastori. Così ho deciso di farne uno anch’io dopo tanti anni passati all’estero. Mio papà mi aveva inviato le statuette di San Giuseppe, della Madonna e Gesú Bambino con l’asino, il bue e i Re Magi. La capanna la feci io. Inauguravamo ilpresepe con canti natalizi. I Re Magi li posavamo il 6 gennaio, giorno della Befana (Ricordate: La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte col vestito alla romana, viva viva la Befana...?). Purtroppo, dopo tanti traslochi quel capolavoro di presepio, scolpito in legno ad Ortisei in Val Gardena, si perse. Noi abbiamo la fortuna di conservare nella Parrocchia Italiana la statua della Madonna della Guardia scolpita ad Ortisei, identica a quella esposta nell’omonimo Santuario sul Monte Figogna. Dove, anzi, ce ne sono due: una sull’altare maggiore, l’altra più antica in una grande nicchia sull’abside. La nostra Madonna arrivò a Valparaiso e fu ricevuta da P. Vittorio Dal Bello (deceduto in Italia poche settimane fa). Da allora la statua è la nostra Protettrice che festeggiamo l’ultima settimana di agosto. Campeonato "Antonio Bloise Cotroneo" En las canchas del Sporting Bochas de Viña del Mar se realizó la quinta versión del Campeonato “Antonio Bloise Cotroneo.” Antonio, quién fuera un distinguido jugador del Club Casa Italia de Viña del Mar, un Seleccionado de su Región, Seleccionado Chileno y luego connotado dirigente de las Bochas Viñamarinas, también se distinguió por su actuación gremial-laboral y como dirigente deportivo del Everton, club de sus amores. La primera versión fde este torneo fue realizada en Noviembre de 2005, a sólo dos meses de su fallecimiento. Sporting Bochas de Viña del Mar se llevó el primer lugar en la rueda de ganadores. Sportiva se llevó el campeonato y vicecampeonato en la rueda de consuelo. Los resultados fueron los siguientes: Rueda de Ganadores: 1º Daniel Catilao y Felipe Damiani (Sporting Bochas) 2º Alfredo Gutierrez y Mattia Sanita (Sporting Bochas) 3º Oscar Valenzuela padre e hijo (Sporting Bochas) 4º Sabrina Polito y Giancarlo Barbano (Sportiva Italiana) Rueda de Consuelo: 1º Luigi Monteverde y Rodolfo Galvez (Sportiva Italiana) 2º Ennio Gnecco y Gianfranco Aste (Sportiva Italiana) 3º Rossana Cid y Sonia Ríos (Lo Vial) 4º Luis Damiani y Renzo Damiani (Sporting Bochas) Servizio del Patronato ACLI L'ufficio del Patronato attende il pubblico presso la Parrocchia Italiana (Bustamante 180) con il seguente orario: da Lunedi a Venerdi dalla ore: 08:30 alle 14:30 Attenzione a Viña del Mar La Signora Nancy Nocchi attenderà l`ultimo venerdi di tutti i mesi dalle ore 10:30 alle 14:00 Responsable dell`ufficio è la Signora Nancy Nocchi Tel-Fax 6345247 - E-mail: [email protected] Nella festa ci accompagna la Squadra Ligure con i suoi canti meravigliosi. Ma quello che volevo dirvi è che c’è Vico del Ferro. L’ho trovato in un negozietto di figurine per presepi. Ho comperato l’asino e il bue perché il Santiago non li avevo trovati. Ora ho il mio presepio con gli ornamenti per l’albero, le luci intermittenti, la carta per plasmare le colline, le montagne, il cielo blu e quello pieno di stelle. Certo, è un presepio di dimensioni ridotte, però ci sta proprio bene e ci spinge a pensare al presente ed al futuro di questo mondo, specie per noi anziani, esterrefatti dai costanti cambiamenti. A questo proposito faccio mio un sistema difensivo riassunto nella saggezza dei miei vecchi: difendere almeno il proprio territorio, quello intorno a noi di alcuni metri quadrati virtuali (quindi immaginari) dove racchiudiamo quello che abbiamo di più caro (moralità, sentimenti, cultura, dialetto...). E a base dei ricordi di tante leccornie tradizionali, preferiamo anche noi un Buon Natale dando qualche contributo a chi ha meno di noi. L’Associazione Ligure, assieme alla sua Squadra Folcloristica, augura a tutti un affettuosissimo Buon Natale. Fina Franchini PREMIO SPECIALE ALL’AVVOCATO ALDO ROZZI M La Camera di Commercio di Padova ha conferito la medaglia d’oro e relativo attestato di benemerenza all’avvocato Aldo Rozzi Marin, con la seguente motivazione: per “la sua attività di avvocato che svolge sia in Cile che in Italia.". E’ autore di numerose pubblicazioni sugli investimenti esteri e sull’emigrazione veneta in Cile. E’ Console Onorario del Cile a Vicenza e socio fondatore nonchè Vice Presidente dell’Associazione Imprenditori Veneti in Cile. E’ Presidente dell’Associazione Veneti nel Mondo onlus con la quale svolge una intensa attività per gli italiani in Cile.” La consegna della medaglia avverrà in forma solenne domenica 20 dicembre presso il Centro Congressi “Papa A.Luciani” Venga a un lugar especial a probar lo mejor de la gastronomía italiana. Lo esperamos en nuestras cuatro direcciones *Providencia (Esq. Pedro de Valdivia) *Las Condes 6757 (a pocos metros de Stadio Italiano) Prime Comunioni in Parrocchia Ecco il secondo gruppo di bambine e bambini della comunità italiana (quasi tutti della Scuola Italiana) che, domenica 6 dicembre ha ricevuto il Sacramento Eucaristico dopo un anno di preparazione. Dan a conocer vida y obra de salesiano que exploró y documentó nuestra Patagonia a principios del siglo XX Este jueves 10 de diciembre la Universidad Católica Silva Henríquez (UCSH) realizó una Mesa Redonda en torno al Padre Alberto De Agostini, sacerdote salesiano, misionero, documentalista, geógrafo y montañista, que llegó a Chile el año 1910, iniciando una intensa labor de conocimiento científico y exploración de nuestra Patagonia. La actividad- denominada “Padre Alberto De Agostini: Explorador Salesiano de los Territorios Magallánicos”- se organizó precisamente en el marco de la celebración de los 100 años desde su llegada a nuestro país y fue organizada por el Departamento de Humanidades y Educación Media de la UCSH. Destacó la participación del andinista chileno Mauricio Purto; el Director del Instituto Chileno de Campos de Hielo Sur, Horacio Toro; el director del Instituto Italiano de Cultura en Chile, Paolo Fazzino y Giovanni de Agostini, sobrino del Padre Alberto y representante del Centro de Documentaciones Cinematográficas de Turín, entre otras personalidades. En su saludo de bienvenida, el Director de Relaciones Institucionales de la UCSH, Eduardo Rojas, resaltó que a través del libro “Andes Patagónicos”, considerado uno de los 100 ejemplares del Bicentenario de Chile, hubo una aproximación al valioso trabajo del sacerdote italiano. “Esa obra nos cautivó, realmente nos pareció maravillosa y nos dimos cuenta que acá en la universidad prácticamente no conocíamos su obra y nos propusimos remediar esta falta, y junto con celebrar el Bicentenario de nuestra patria en el 2010, vamos a celebrar los 100 años de la llegada del Padre De Agostini”. El acto central de esta celebración se producirá en mayo de 2010 con la presentación en la UCSH del libro “Andes Patagónicos”. Alberto María De Agostini (1863 - 1960) Fue ordenado sacerdote el 18 de septiembre de 1909, una notable coincidencia ya que en esa fecha Chile iniciaba las celebraciones de su primer centenario. Llegó a Punta Arenas al año siguiente, una zona donde ya tenía presencia la Congregación Salesiana desde 1890, con una red de establecimientos educacionales, parroquias y misiones indígenas. Aquí inició una labor pastoral y educativa que se enfrentó a la ignorancia y reticencia ante el cristianismo, y las difíciles condiciones geográficas. El misionero pronto se transformó en explorador de las tierras magallánicas, las que amó y consideró como su segunda patria, llegando a conocerlas profundamente. Si bien ya se habían realizado costosas expediciones científicas en la Patagonia, fue gracias al Padre De Agostini que se resolvieron gran parte de los misterios de la región: fue el primero en navegar por archipiélagos y fiordos (uno de ellos lleva su nombre) donde nunca antes había pasado un navío y en escalar sus principales montañas; sobrevoló el territorio en busca de rutas aéreas para conectarlo con el resto de Chile y, como hábil fotógrafo, fue el documentalista que captó la vida de los pueblos indígenas con imágenes que hasta hoy son emitidas por televisión. Sono partiti con il programma "Torno in Veneto" Sabato 7 novembre 2009: gli oriundi veneti in più occasioni hanno espresso unanime apprezzamento per il soggiorno in Veneto, che ha permesso loro di ritornare nella terra di origine, visitando luoghi che molti di loro non vedevano da tantissimi anni. Al termine di questa esperienza, si può ritenere raggiunto il principale obiettivo, e cioè quello di aver contribuito a creare le condizioni affinché propri corregionali emigrati all’estero, ora residenti in paesi quali Argentina, Cile, Uruguay e Perù, e appartenenti ai ceti meno abbienti, avessero la possibilità di rivedere e visitare la loro regione d’origine, nonché rientrare nuovamente in contatto diretto con il territorio, la cultura e la società veneti. Oltre alla visita alle più celebrate località del Veneto e ad altri luoghi che potessero risultare di alto significato per i nostri emigrati, il gruppo è stato ricevuto festosamente dalle varie amministrazioni locali. COLLETTIVITÁ I Pompieri di "Capitano Pastene" ammessi nella Confederazione di Compagnie Italiane in Cile La Confederazione di Compagnie Italiane di Pompieri del Cile si é riunita il giorno 5 dicembre, presso la stazione della Sesta Compagnia “Cristoforo Colombo” di Valparaíso, per ricevere ufficialmente le due Compagnie d’origine italiana di Capitano Pastene, dopo essere stata approvata la loro ammissione nella seduta del mese di maggio, avuta nella caserma della Seconda Compagnia “Pompa Italia” di Copiapó. Con la presenza del Presidente del Comites Cile signor Pio Borzone, del Direttore della 2ª Compagnia “Pompa Italia” di Copiapó signor José Luis Codocedo Ponggi, il Capitano e il Tenente primo della 11ª Compagnia “Pompa Italia” di Santiago signori Carlo Giaverini e Giovanni Tremoli, il volontario della “Ausonia Nº 4” di Iquique signor Sebastián Villagra Merello, rappresentando il suo Direttore, il Segretario della Confederazione e della 4ª Compagnia “Umberto I” di Talcahuano signor Manuel Sánchez, il Tesoriere della Confederazione signor Ettore Canevaro, della “Ausonia Nº 4”, il Presidente della Confederazione e Direttore della “Cristoforo Colombo” di Valparaíso signor Pierino Bavestrello ha dato il benvenuto ufficiale alla 1ª Compagnia “Juan Ratti Maga” e 2ª Compagnia “Aliro Rosati Muñoz” di Capitano Pastene, rappresentate dai loro Capitani signori Yhonny Alvial Gutiérrez e Fidencio Lobos Leonelli, rispettivamente. Erano accompagnati dal Sovrintendente signor José Flores Cabalieri, dal Comandante signor Enrique Fulgeri Barbieri e dal Segretario Generale signor Roberto Fulgeri Vergara del Corpo di Pompieri di Capitano Pastene. La soddisfazione e l’allegria di tutti i membri della Confederazione è stata grande perché due nuove Compagnie formate da italiani integrano la grande famiglia dei Vigili del Fuoco. I loro volontari, la maggioranza dei quali sono discendenti di quei migranti che nel 1904 fondarono quell’ospitale villaggio nella Regione della Araucanía, dove ancora mantengono le tradizioni e la cultura della Emilia Romagna. Da questo momento sono membri attivi della Confederazione, desiderandogli ogni esito nelle attività a svolgere in beneficio della loro comunitá come anche nel seno della Confederazione. Stringeremo senza dubbio una sincera fratellanza tra tutti i pompieri d’origine Convivencia de las Amigas del tennis italico. Presente a questo avvenimento anche il Presidente del Comites, Pio Borzone accompagnato dalla signorina Inés Rocca Moltedo, il quale ha esposto gli obbiettivi del Comites, i suoi rapporti con l’Ambasciata, la collettivitá residente ed il governo italiano, e si scambiarono idee per riattivare l’Accordo di Fratellanza firmato tra la Confederazione e il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco d’Italia e la forma di poter acquistare attrezzi, materiali, divise d’intervento, ecc. per poter offrire un miglior servizio d’eccellenza alle comunitá che ci ospitano. La riunione é finita con un pranzo offerto dalla “Cristoforo Colombo”, dove il Sovrintendente di Capitano Pastene e i Capitani di ambedue Compagnie ringraziarono l’accoglienza ricevuta e l’ammissione alla Confederazione. Manuel Sánchez Ackermann Presenza- 16 dicembre 2009 9 AUDAX, AD PORTAS DEL CENTENARIO Comenzó la cuenta regresiva para festejar el centenario del club italiano en el país. Un club que vio sus inicios en torno a un grupo de ciclistas y que, con el paso de los años, inscribió su nombre en importantes certámenes internacionales a nivel Conmebol. Una década tuvo que pasar (1920) para que el fútbol se oficializara en el seno Audino bajo el mando de Domingo y Tito Fruttero. La primera competencia amateur que vivió la rama se efectuó en 1921 en el TORNEO METROPOLITANO y en 1933 forjó el profesionalismo del balón pié nacional obteniendo el primer título en 1936. No obstante a este gran inicio, se han escrito hojas amargas en la historia cuando el elenco verde incursionó en la segunda división entre 1971 - 1977 y 1986 - 1995 jugando la promoción con Malleco Unido en 1988 conservando la categoría en la primera B. El regreso al fútbol de honor fue en gloria y majestad ya que desde 1996 se ha mantenido como protagonista principal destacando la participación en torneos extranjeros como la Copa Conmebol en 1998, Copa Libertadores y Sudamericana en 2007. Han pasado cien años de glorias y derrotas. Desde esta tribuna, le entregamos hasta la última arenga al elenco para que deje en cancha el coraje, la fuerza y garra italiana. Daniela Mateluna Renato Maino e i suoi 95 anni Seduti, da sinistra a destra: Pio Borzone Garbarino, José Flores Cabalieri, Roberto Fulgeri Vergara, Fidencio Lobos Leonelli,Yhonny Alvial Gutiérrez e Enrique Fulgeri Barbieri. In piedi, da sinistra a destra: Sebastián Villagra Merello, Manuel Sánchez Ackermann, Héctor Canevaro Plata, José Luis Codocedo Ponggi, Pierino Bavestrello Fernández, Carlos Giaverini Negrete e Giovanni Tremolo Yergues. Undicesima Compagnia Comunico a ustedes los resultados de las elecciones de Oficiales de Compañís para el año 2010 Un grupo de entusiastas tenistas dello STADIO ITALIANO participamos en un encuentro amistoso que retribuimos al AUTO-CLUB de Antofagasta. Más importante aun al resultado (que fue favorable allo Stadio) fue la simpática convivencia con nuestras amigas antofagastinas. Las integrantes de esta foto de nuestro grupo de tenis son: De izquierda a derecha fila superior: Paulina Sepulveda (Entrenadora), Marcela Cambiaso, Bernardita Zaccarelli, Edda Magnolfi, Silvia Fasce, Alicia Ramirez, Claudia Posada, Juliette Lesegner, Eliana Cortez. De izquierda a derecha fila inferior: Marianella Rovegno, Rosalba Cabiati, Carolina Eitner, Mª Eugenia Hermisilla Resultados Campeonato Individual de Bochas Organizado por la Casa D’Italia 1.- Director: 2. Capitàn: 3.-Teniente l: 4.- Temente 2: 5.- Teniente 3: 6.- Maquinista: 7.- Secretario: 8.- Tesorero: 9.- Intendente: 10.- Ayudante: Ayudante: Ayudante: Voluntario Sr. Aldo Morelli B Voluntario Sr. Carlo Giaverini N. Voluntario Sr. Giovanni Premolo Y. Voluntario Sr. Luigi Brunetto A. Voluntario Sr. Francesco Solari O. Voluntario Sr* Ugo Benedetto S. Voluntario Sr. Edgardo Olivari G. Voluntario Sr. Edoardo Mondino G. Voluntario Sr. Américo Zacconi R. Voluntario Sr. Filippo Bacciarini G. Voluntario Sr. jGiuseope Estefane G. Voluntario Sr. Carlo Vicencio O. Sin otro particular, saludan atentamente Edgardo Olivari G. Aldo Morelli B. Secretario Director LA “UMBERTO I” DI TALCAHUANO In recente assemblea straordinaria della Quarta Compagnia Italiana di Pompieri “Umberto I” di Talcahuano è stato eletto il nuovo Consiglio Direttivo che a avrá a carico le attività a svolgere durante il 2010, costituita da: Direttore onorario; sig. Oscar Bassaletti Bustos Capitano onorario: sig. Andrés Parietti Jofré Direttore: sig. Hellmut Villegas Retamal Capìtano: sig. Mauro Carrión Castruccio Segretario: sig. Manuel Sánchez Ackermann Tesoriere: sig. Víctor Guzmán Cid Tenente 1º: sig. Paolo Fregonara Bermúdez Tenente 2º: sig. Edier Vásquez Órdenes Tenente 3º: sig. Lionel Valenzuela Garrido Tenente 4º: sig. Cristian Solís Costa Consiglieri: signori Juan Costa Ortiz, Leonidas Monteghilfo Gómez, Andrés Parietti Jofré, Italo Tassara Partal e Iván Castro Cassaretto. PASTELERIA Y CONFITERIA Rueda de Ganadores: 1º Jorge Falcon S. (Casa D’Italia) 2º Oscar Valenzuela (Sporting Bochas) 3º Lucciano Vergara (Sportiva Italiana) 4º Pablo Muñoz padre (Círculo Italiano Villa Alemana) Rueda de Consuelo: 1º Valeria Silva (Casa D’Italia) 2º Renzo Damiani (Sporting Bochas) 3º Juan “Johnny” Zamora (Sportiva Italiana) 4º Roberto Espinoza (Sportiva Italiana) CALIFORNIA Galletas finas - Tortas Heladas - Pasteles - Confites Tortas para Novios - Pastelitos para cocktails COCKTAIL A DOMICILIO Irarrázaval 1570 Fono 2042382 - Av. Colón 5901 Fono 2203195 Vitacura 6195 Fono 2421424 (Pueblo del Inglés) Incredibile, ma vero! Ritto come un fuso, dal passo leggero e veloce, dal tratto gentile ed immediato...qualsiasi firmerebbe i suoi 95 anni in queste condizioni. Per questo Renato Maino, accompagnato da alcuni membri della famiglia, ha sentito la necessità di ringraziare Dio per il dono della longevità e della salute con una Santa Messa in parrocchia. Discendente di una antica ed influente famiglia italo-cilena (che abitava, fra l'altro nello splendido Palazzo Maino, di stile romanico-bizantino di Av. Vicuña Mackenna con Marcoleta, purtroppo abbattuto!). La foto mostra alcuni integranti della famiglia che hanno voluto accompagnare il Signor Renato nell'azione di grazie. Da sin: il nipote ���������������������������������������� Hernán Maino, la sposa Cecilia Cruz N., Renato Maino 95 anni, la figlia storiografa Valeria Maino, il figlio Renato Maino P. e Pablo Maino Cruz. Ci uniamo felici a Renato e famiglia formulando gli auguri più cordiali...ad multos annos! óptica 10 Presenza- 16 dicembre 2009 Gli ex-Azione Cattolica si ritrovano per ricordare Tutto è nato per ricordare, con qualche pacca sulle spalle in segno di imperitura amicizia creata nell’inseguire un ideale che appariva chiaro alla luce del Vangelo, in un tipo di “amarcord” rivissuto in una serata in parrocchia. Mercoledì 2 dicembre, su richiamo di Italo Cordella, Maurenzo Davico e Nancy Nocchi una cinquantina di integranti la gloriosa schiera degli “ex” dell’Azione Cattolica si sono ritrovati dopo mezzo secolo. Tralasciamo le considerazioni personali che ognuno avrà fatto guardando le trasformazioni psicosomatiche di ognuno. Gratta un pochino nella storia e trovi subito le figure caratteristiche di quel tempo: la focosità di P. Vittorio, la lungimiranza di P. Antonio, gli scrupoli di P. Piron: ed in tutti dell’Azione Cattolica il desiderio di avere una sede propria. Ed allora una infinità di “ti ricordi...?” della ricerca del terreno, di chi ne avalla con la sua firma l’acquisto, della formazione della lista dei primi soci collaboratori, dei sogni realizzati e di quelli rimasti tali...Un mondo mai spento nel cuore dei giovani. Che intanto si innamoravano e si sposavano formando famiglie alla luce della formazione cattolica. Pia Pavone non dimentica di certo il viaggio in Italia organizzato dall’Azione Cattolica. A Chivari ha trovato uno sportivo ciclista, un bel fusto d’uomo, se n’è perdutamente innamorata, l’ha fatto venire in Cile. E’ Giancarlo Robba suo marito. La domenica un gruppo rimaneva a pranzo in parrocchia. Un buon risotto piace a tutti: chi si dava le arie che lo sapeva fare ha fatto un plop ridicolo! Se ne doveva servire mezzo chilo a testa (piatto unico): metti acqua e riso in un pentolone che al fuoco energico si secca, rimetti eccessiva acqua, quindi giù riso. Si risecca il riso, quindi rimetti acqua....credo che, in qualche vecchio pentolone rimasto nelle cassepanche ci sia ancora qualche rimasuglio di quel risotto... Poi altri pretendevno essere esperti in spaghetti... stessa fine. I cumuli di pasta rimanevano sui tavoli. Carlo Bozzo ha ripreso i suoi gorgheggi, Veniero Margozzini e Alberto Migone parlavano della loro esperienza con San Alberto Hurtado... Insomma: ricordi allegri. Tutto è finito con un cocktail con l’impegno di ritrovarsi per lo meno due volte l’anno: il 15 giugno e il 15 ottobre, con qualche pezzo grosso che li faccia riflettere su un Vangelo aggiornato. Cinquant'anni fa: ecco l'Azione Cattolica di allora. Al mezzo il Nunzio Apostolico Mons. Sebastiano Baggio. Società Dante Alighieri Comitato di Valparaiso RELAZIONE DELLE ATTIVITÀ SVOLTE NEL 2009 a).- Corsi di lingua e cultura italiana -Iº Livello “A” e “B” -Livello Medio - Medio Avanzato -Avanzato Superiore - Conversazione b).-Corsi speciali: -Corsi individuali -”Il sonetto nella letteratura italiana: da Torquato Tasso ad Umberto Saba” Prof.ssa Anna Zembrino e Prof. Albino Misseroni. -”Lecturae Dantis”: i primi XII canti del Paradiso. Prof.ssa Anna Zembrino e Prof. Albino Misseroni. -”Visioni d’Italia”: video e film sulle regione d’Italia Prof. ssa Rina Andreani. c.- Attività del 1º giovedì del mese: Aprile: Conferenza “Verrà la morte e avrà i tuoi occhi”: ricordo di Cesare Pavese(1908-1950) Prof. Albino Misseroni Maggio:Film “Amici miei”: di Mario Monicelli-con introduzione dell’Avv. Silvio Cuneo sulla “Commedia all’italiana” Giugno : Ingrid Holzmann e Jonathan Layana - Concerto di canto,violoncello e piano. Luglio: Conferenza “El vidrio, compañero del hombre desde la prehistoria”, Ing. Renato Fenzo. Agosto : Conferenza “La Máscara: Del Rito al Teatro” - Prof. Renato Paveri Settembre: Conferenza” Niccolò Machiavelli” fondatore della Scienza Politica Moderna. Prof. Albino Misseroni. Ottobre: Conferenza “L’Italiano lingua della scienza” - Prof.ssa Anna Zembrino Novembre: Conferenza “Galileo:scienziato, accademico e imprenditore”, Prof. Alberto Righini,docente di materia astronomiche all’Università di Firenze. Dicembre: Chiusura Anno Accademico-premiazione. Presentazione del Coro Giuseppe Verdi dei Genitori Scuola Italiana di Valparaiso COLLETTIVITÁ Trentini a La Serena: una storia di lagrime e sorrisi “Chi semina nelle lagrime raccoglierà nella gioia” (Salmo 4) possiamo scrivere sulla parabola storica lunga mezzo secolo della comunità trentina in Cile. Basta dare un’occhiata al volumetto pubblicato in occasione dei 50 anni dall’arrivo dei Trentini a La Serena, massiccio lavoro dello storiografo Rodrigo Iribarren per comporvarlo. “Trentinos, largo surco hacia un destino” che è costato 6 anni di investigazioni, consultazioni di archivi, ricco di 83 interviste di storie familiari e personali, è stato lanciato, in una giornata brillante presso i locali della Scuola Italiana “Alcide De Gasperi” mercoledì 2 dicembre. Presenti alla cerimonia molti commossi nel ricordo, i bambini e giovani di mezzo secolo fa. La nota costante, sottolineata nei vari interventi oratori e presente in un “leivmotif ” riciclato in ogni pagina del libro è la testarda volontà collettiva di vivere, salvare e tramandare la lingua, le abitudini, le tradizioni, i valori spirituali, la cultura d’origine a figli e nipoti. Il culmine e compimento di questo proposito lo si riscontra nella realtà della Scuola Italiana, un gioiello che ha fatto rinascere il dialogo e le prospettive comunitarie. Nella biblioteca, benedetto da P. Giuseppe, ha trovato posto anche l’archivio storico che contiene la triste e dettagliata amministrazione dell’intera vicenda che parte dal 1951 fino quasi ai nostri giorni: documenti, foto, interviste, storie di vita si possono trovare facilmente sull’ordinatore sempre a disposizione. Una miniera indispensabile per studenti ed altri che vogliano riscoprire il “perchè” di questa emigrazione, le proprie radici, gli antenati, i paesi di origine, i primi e difficili Il Prof.Rodrigo Iribarren autografa il libro. Sotto: voglia di cantare le lodi al Trentino momenti di questa epopea ormai lontana nel tempo ed anche dei risultati lusinghieri dei sacrifici che ora stanno raccogliendo gran parte di coloro che, superate le prime difficoltà, sono rimasti in terra cilena. Il sindaco della regione Ricardo Cifuentes, nel suo intervento, ha affermato che, “la Regione di Coquimbo si è arricchita sotto vari punti di vista con l’arrivo ed integrazione dei “colonos” trentini. Dal punto di vista dell’agricoltura attualmente stanno coltivando il 70% dei terreni abili; quindi una forza spettacolare nella regione. Sono attivamente presenti in modo ammirevole anche nei settori del commercio e dell’industria. In conclusione, ha detto il sindaco “I trentini sono stati importanti per lo sviluppo socio-economico, politico e culturale della regione”. Il Prof. Renato Albertini ha presentato il libro “Trentinos, largo surco hacia un destino” dello storiografo Rodrigo Iribarren. Introduzione da esperto lettore che ha colto e presentato il messaggio centrale del libro messo a confronto anche con l'esperienza personale e familiare. Dalla storia documentata a quella vissuta da Aldo Olivier che racconta: “All’inizio non è stato facile e lo è stato per molto tempo ancora. Non avevamo luce, nè acqua potabile. Bisognava camminare due chilometri per procurarla...I nostri strumenti di lavoro erano un cavallo, un paio di buoi ed una carretta che aveva le ruote di legno. Mio padre le ha subito sostituite con due di gomma... Mio padre mi ha dato una grande lezione. All’età di 14 anni mi ha delegato a commercializzare la nostra produzione agricola. Un giorno è venuto un signore a comperare del mais ed io gliel’ho venduto ad un peso al chilo. Stipolata la vendita, l’acquirente andò da mio padre a dirgli che il valore di mercato era di un peso e mezzo. “Aldo ti ha venduto il mais a un peso? Il mais è tuo”. Poi mi disse: prima di vendere deve informarti. Ad ogni modo la parola la devi sempre mantenere”.... Oggi non dobbiamo più preoccuparci della luce e dell’acqua potabile, ma di come coltivare le nostre tradizioni, seguire uniti alle nostre radici, non dimenticare la nostra origine... Ed ha terminato con un aneddoto di legittimo orgoglio. “Oggi posso raccontare che i nostri vini (Falernia n.d.r.) sono degustati nel castello di Widsor, una delle residenze della monarchia britannica. La Valle de Elqui, attraverso il nostro vino è conosciuta a livello mondiale”. Un grande applauso ha salutato la commovente storia di vita della famiglia Olivier. L’incontro è poi proseguito con la recita di poesie, balli di bambini della Scuola e canti del Coro delle mamme. La sera, invitati dal Circolo Trentino, circa 130 commensali nati in Italia si sono riuniti a cena a base di polenta-crauti-luganeghe e buon vino. E tanti canti, e tanti ricordi e qualche lagrima. Il giorno dopo, con la celebrazione di una Santa Messa ufficiata da P. Giuseppe 41 alunni hanno salutato il nido formativo frequentato parecchi anni per iniziare un nuovo cammino per le vie del mondo. Rimembranze Scuola Italiana 1928 (?) Anche il proprietario di questa foto, il Signor Dante Margozzini, non ricorda esattamente l’anno in cui fu scattata. Può essere di un anno prima o di uno dopo a quello indicato. Di sicuro la sede dell’istituto educativo si trovava in via Santa Rosa. Fra i presenti ci sono, oltre a Dante (che oggi veleggia sulla ottantina) munito di cravatta, il Signor Capomassi, Lastreto, Magnolfi, Dargan... gli altri nomi li può fare il lettore se ha buona vista e buona memoria. Sono foto che ricordano un passato lontano ma che, d’altra parte, è stato la base di quella che è oggi la gradiosa Scuola Italiana di San Carlos di Apoquindo. Senza quella umile, dai muri screpolati non ci sarebbe quella magnifica di oggi. STADIO ITALIANO MENU ADULTO APERITIVO Pisco Sour Mango Sour Kir Royale Vaina Jugo y Bebida COCKTAIL 2 Brochetas Camarón Ecuatoriano 2 Brochetas de Ave Acarameladas Antipasto Italiano ENTRADA Carpaccio de Avestruz en Salvia, Marinado en Aceitunas Negras y Verdes con Lechuga Hidropónica y Rúcula CENA Filete de Res Marinado en Salvia con Rissotto Mediterráneo Tomates Deshidratados y Frutos Secos POSTRE Terrina de Chocolate Amargo Café Vino Blanco y Tinto Champagne para brindis Bebidas Agua Mineral COSTOS Valor Valor Valor Valor Socio $49.000. Socio Niño $25.000.Invitado Adulto $60.000.Invitado Niño $45.000.- Presenza- 16 dicembre 2009 11 MENU NIÑO APERITIVO Jugos y Bebidas COCKTAIL 2 Brochetas Camarón Ecuatoriano 2 Brochetas de Ave Acarameladas Antipasto Italiano ENTRADA Pizzetta Cuatro Stagioni con Papas Chips CENA Filete de Res Marinado en Salvia con Rissotto Mediterráneo Tomates Deshidratados y Frutos Secos POSTRE Terrina de Chocolate Amargo Bebidas Jugos Agua Mineral 12 Presenza- 16 dicembre 2009 SCUOLA ITALIANA VALPARAISO Cerimonia di Premiazione e Licenziatura Quarto Anno Scuola Media Forse questa cerimonia, piú di qualsiasi altra nel trascorso dell’anno, é intrisa di emozioni, perché rinchiude un doppio significato: l’opportunitá di distinguere i migliori, ma anche e soprattutto il momento in cui diamo a tutta una generazione l’addio definitivo come alunni di questa scuola. In questa cerimonia, i nostri Quarti sfogliano l’ultima pagina di un grande libro, che speriamo abbia avuto per tutti una lieta fine. Fra i nostri alunni di ultimo anno, certamente ci sono stati i migliori, quelli che hanno costituito l’essenza della propria classe. A loro, istituzioni di origine italiana e universitá regionali hanno offerto un riconoscimento: AREA SCIENTIFICA: PREMIO ITALO BACIGALUPO: Consuelo Serrano González, Mauro Caimi Órdenes e Andrea Gahona Cubillos PREMIO UNIVERSIDAD ANDRÉS BELLO:.Mauro Caimi Órdenes AREA UMANISTICA: PREMIO GIOVANNI MONTEDONICO: Daniel Figueroa Fernández, Fernando López Misseroni e Romina Gómez Luttra PREMIO UNIVERSIDAD ADOLFO IBÁÑEZ: Romina Gómez Luttra PREMI DI LINGUA ITALIANA PREMIO CONSOLATO D’ITALIA:Consuelo Serrano González, Veruska Taras Pastene, Mauro Caimi Órdenes e Diego Encalada Cárdenas PREMIO CASA D’ITALIA: Diego Encalada Cárdenas PREMIO DI LINGUA INGLESE: Diego Encalada Cárdenas PREMIAZIONE AREA ARTISTICA: PREMIO GIUSEPPE VERDI: Enrique Schadenberg Balbontín PREMIO LUIGI PIRANDELLO: Francesca Gagliardo Álvarez PREMIO RENZO PECCHENINO: Daniela Noce Meléndez PREMIO CENTRO PROFESSORI: Emanuel Ruiz Prato PREMIAZIONE AREA EDUCAZIONE FISICA E SPORT PREMIO DIPARTIMENTO DI ED. FISICA: Fernando López Misseroni PREMIO STADIO ITALIANO Vª REGIONE: Loredana Schiappacasse Bolelli PREMIO SOCIETÁ SPORTIVA ITALIANA: Giorgio Arata Choupay PREMIO SOCIETÁ CANOTTIERI ITALIANI: Mauro Caimi Órdenes PREMIO SCUOLA ITALIANA: Valentina Ansaldi Glatzel PREMIAZIONE NELL’AREA FORMATIVA E DEI VALORI: PREMIO ANSELMO VETTORE: Juan Pablo Escalona Solari PREMIO SOCIETÁ ITALIANA DI BENEFICENZA: Diego Encalada Cárdenas PREMIO SESTA COMPAGNIA DI POMPIERI CRISTOFORO COLOMBO: Consuelo Serrano González AREA INTELLETTUALE E CULTURALE: PREMIO UNIVERSIDAD DE VALPARAISO: Consuelo Serrano González PREMIO ALDO VÉLIZ MARRÉ: Mauro Caimi Órdenes AREA SOCIALE ED AFFETTIVA: PREMIO RENATO BONATI: Mikel Irisarri Aldunate PREMIO CONSIGLIO DELLA COMUNITÁ ITALIANA Vª REGIONE: Carolina García Moggia PREMIO ASSOCIAZIONE EX ALUNNI GIOVANNI MONTEDONICO: Giannina MassaroValverde e Enrique Schadenberg Balbontín PREMIAZIONE AL MIGLIOR COMPAGNO: PREMIO CENTRO GENITORI: Consuelo Serrano González, Veruska Taras Pastene e Carolina García Moggia PREMIAZIONE NELL’AREA CIVICA E SPIRITO DI CILENITÁ E ITALIANITÁ AREA CIVICA E SPIRITO DI ITALIANITÁ: PREMIO COMANDANTE GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI ITALIANI: Valentina Ansaldi Glatzel PREMIO ASSOCIAZIONE LIGURE, FILIALE QUINTA REGIONE:Mauro Caimi Órdenes PREMIO Comitato per gli italiani residenti all’estero, COMITES-CILE: Loredana Schiappacasse Bolelli ÁREA CÍVICA Y ESPÍRITU DE CHILENIDAD: PREMIO UNIVERSIDAD VIÑA DEL MAR: Romina Gómez Luttra PREMIO ESCUELA NAVAL ARTURO PRAT: Enrique Schadenberg Balbontín PREMIAZIONE ALLA FORMAZIONE INTEGRALE: PREMIO ALDO COLOMBO: Mauro Caimi Órdenes PREMIAZIONE SPORTIVA 2009 Come ogni anno, la scuola si sofferma ad analizzare quel che é stato questo 2009 nell’ambito dello sport, e a distinguere tutti quegli alunni che, a scuola o fuori delle sue pareti, hanno dato il meglio di sé, sono stati perseveranti ed entusiasti, ottenendo quindi vittorie nell’ambito della competizione sportiva, e della soddisfazione personale. L’allenamento comporta sacrifici e rinuncie, questi nostri sportivi lo sanno e nonostante ció, hanno inseguito un sogno, che li ha portati verso un’educazione integrale. Si identificano, e come!, con il profilo d’alunno che la Scuola desidera. Tuttavia, come in ogni disciplina, ci sono i migliori, quelli che riescono ad andare piú avanti, non solo per il loro talento naturale, ma per i loro valori, il loro spirito, la loro essenza. Ecco i nostri migliori sportivi 2009: ATLETICA: Giorgio Vindigni Beltrán e Renée Rodó Yunnissi ( vincitori nazionali dei Giochi del Bicentenario, che hanno partecipato ai Giochi Sudamericani Scolastici in Ecuador) ACROBAZIA AEREA: Giuliana Costa Canepa CALCIO: Giorgio Arata Choupay GINNASTICA ARTISTICA: Loredana Schiappacasse Bolelli PALLACANESTRO: Javier Ormazábal Real PALLAVOLO: Romina Caimi Órdenes RAGAZZE PON PON: Antonella Ghio Villalobos TAE KWON DO: Macarena Encalada Cárdenas IL MIGLIORE DEI MIGLIORI: La Scuola ha conferito la distinzione de “Il Migliore tra i Migliori Sportivi della Scuola anno 2009” al nostro campione nazionale GIORGIO VINDIGNI BELTRÁN PAGINA RELIGIOSA Messaggi del Papa ai Presidenti di Cile e Argentina Trent’anni fa la Mediazione Pontificia permise a Cile e Argentina di raggiungere un accordo su un grave contenzioso, che rischiava di trascinare i due Paesi in guerra. Venerdì 5 dicembre si è celebrato a Monte Aymond, località patagonica sul confine cileno-argentino, il trentennale della Mediazione alla presenza dei Capi di Stato del Cile, Sig.ra Michelle Bachelet Jeria, e dell’Argentina, Sig.ra Cristina Fernández de Kirchner. A la Excma. Sra. Michelle Bachelet Jeria, Presidenta de la República de Chile Señora Presidenta, Con viva satisfacción he tenido conocimiento de la iniciativa que, conjuntamente con la Excma. Presidenta de Argentina, se llevará a cabo, el próximo día 5 de diciembre, para recordar el trigésimo aniversario del comienzo de la intervención personal de mi recordado Predecesor, el Siervo de Dios Juan Pablo II, en la solución del antiguo diferendo que ambos países mantuvieron sobre la determinación de sus límites en la Zona Austral del Continente. La decisión de poner solemnemente en el Monte Aymond, frontera entre los dos Países, la primera piedra de un monumento conmemorativo de dicha efeméride, me brinda la ocasión de evocar aquellos primeros días de diciembre de 1978, cuando los dirigentes de esas dos queridas Naciones llegaron a pensar que se había agotado toda posibilidad de lograr un acuerdo que pusiera fin a su secular controversia; más aún les parecía difícil acoger la sugerencia que el Pontífice les había hecho en su mensaje del 11 de ese mes, para que insistieran en un examen sereno y responsable del problema, de modo que prevalecieran las exigencias de la justicia, la equidad y la prudencia como fundamento seguro y estable de la convivencia fraterna entre los Pueblos, chileno y argentino. Conociendo los profundos deseos de paz de ambas Naciones, que desde hacía tiempo habían sido presentados al Sumo Pontífice por los respectivos Pastores de esos dos Países de arraigada tradición católica, Juan Pablo II, impulsado por su especial sensibilidad para concretar la misión recibida del Príncipe de la Paz, sintió la necesidad de ofrecer una nueva y peculiar intervención suya, de carácter más personal. Es bien sabido que su decisión, anunciada el 22 de diciembre de 1978, de enviar al Señor Cardenal Antonio Samoré a las respectivas capitales, detuvo providencialmente el enfrentamiento bélico y llevó, como colofón de la misión fiel y generosamente cumplida por el recordado Purpurado, a la firma de los Acuerdos de Montevideo, en el Palacio Taranco, el 8 de enero de 1979. Éstos incluían una apuesta decidida de los dos Gobiernos por la paz, la cual quedaba expresada en la petición al Sucesor de san Pedro para que actuara como mediador con la finalidad de guiarlos en las negociaciones y asistirlos en la búsqueda de una solución definitiva de las discrepancias. A la Excma. Sra. Cristina Fernández de Kirchner, Presidenta de la República de Argentina La aceptación de esa solicitud, cuyas exigencias iban más allá de las previsiones iniciales del posible compromiso del Papa y de la praxis habitual de la actividad internacional de la Santa Sede, representó en realidad el primer paso del largo y complejo camino de la mediación, en la que los trabajos del Cardenal Samoré como Representante personal del Sumo Pontífice, junto con sus colaboradores, y de las Delegaciones de los dos Países, bajo la dirección de sus autoridades, condujo a la conclusión feliz de la disensión sobre la Zona Austral, con la firma del Tratado de Paz y Amistad. Por ello, deseo unirme ahora con gratitud y gozo a la celebración especial de ese hecho histórico por parte de las Presidentes de ambos Países, que agradecen la obra de mi Predecesor, que tanto se distinguió durante su largo Pontificado por la promoción de la concordia entre todos los pueblos. Dicho éxito, causando una agradable e inesperada sorpresa en el mundo, fue un ejemplo de como, ante cualquier controversia, se debe vencer siempre el desánimo y no dar nunca por agotado el camino del diálogo paciente y de la negociación conducida con sabiduría y prudencia, para alcanzar una solución justa y digna a través de medios pacíficos, propios de pueblos civilizados, sobre todo cuando sus miembros se saben, además, hermanos e hijos de un único Dios y Padre. La historia reciente, con la experiencia de varios intentos fatalmente fallidos y de soluciones drásticas que, en controversias en distintos escenarios del mundo, han generado gravísimas consecuencias, nos ayuda a descubrir los horrores que aquella mediación pontificia evitó a los pueblos chileno y argentino, e incluso a otras naciones de la región. Y la realidad de hoy, con los abundantes resultados positivos de la colaboración mutua entre los dos Países, y que son un testimonio ejemplar e innegable de los frutos de la paz, empezó a gestarse hace ahora treinta años. A la vez que doy gracias a Dios por tantos beneficios recibidos por medio de su Hijo, el Príncipe de la Paz, y por intercesión de la Santísima Virgen María, en sus advocaciones del Carmen y de Luján, imparto de corazón a las nobles Naciones de Chile y Argentina una especial Bendición Apostólica. Vaticano, 29 de noviembre de 2008 Presenza- 16 dicembre 2009 13 Teologia della liberazione Il Papa: unità oltre l’errore Benedetto XVI ha ricordato e ribadito l’attualità dell’istruzione Libertatis nuntius sulla teologia della liberazione che aveva firmato 25 anni fa come cardinale prefetto della Congregazione per la dottrina della fede. E lo fa con linguaggio forte e chiaro. L’occasione è il discorso ad un gruppo di vescovi brasiliani ricevuti in visita ad limina. Parlando delle università e scuole «cattoliche» il Papa esprime la sua «viva gratitudine ecclesiale alle diverse congregazioni religiose che fra di voi hanno fondato e sostenuto rinomate università, ricordando loro tuttavia - aggiunge - che queste non sono proprietà di chi le ha fondate o di chi le frequenta, ma espressione del_la Chiesa e del suo patrimonio di fede». «In tal senso - prosegue il Papa - vale la pena ricordare che, lo scorso agosto, ha compiuto venticinque anni l’istruzione Libertatis nuntius della Congregazione per la dottrina della fede, su alcuni aspetti della teologia della liberazione ». Il documento citato, approvato da Giovanni Paolo II, porta la firma del cardinale Joseph Ratzinger e dell’arcivescovo Alberto Bovone, all’epoca rispettivamente prefetto e segretario del dicastero. In esso, ricorda Benedetto XVI, «si sottolineava il pericolo che comportava l’accettazione acritica da parte di alcuni teologi di tesi e metodologie provenienti dal marxismo». Ma gli effetti negativi della teologia della liberazione per Benedetto XVI permangono ancora nel corpo ecclesiale (d’altronde se la Notificazione della Congregazione per la dottrina della fede sulle opere dell’allora padre Leonardo Boff è del 1985, quella che riguarda il gesuita Jon Sobrino risale a soli tre anni fa). Il Papa a questo proposito usa un linguaggio netto. Le «conseguenze» di questa accettazione acritica di tesi e metodologie marxiste «fatte di ribellione, divisione, dissenso, offesa, anarchia, si fanno ancora sentire, creando nelle votre comunità diocesane grande sofferenza e una grave perdita di forze vive». Dopo la forte denuncia il Papa rivolge un’implorazione. «Supplico - dice - quanti in qualche modo si sono sentiti attratti, coinvolti e toccati nel proprio intimo da certi principi in_gannatori della teologia della liberazione, di confrontarsi nuovamente con la suddetta Istruzione ». Così Benedetto XVI. Sarà ora interessante verificare se questo discorso susciterà un’ulteriore riflessione nel mondo variegato della teologia della liberazione. Tempo fa uno dei più autorevoli esponenti, padre Clodovis Boff, fece una profonda riflessione autocritica su tutto il movimento, ma venne prontamente rimbrottato dal fratello, Boff Leonardo non pentito, Leonardo. In Cina la speranza oltre le paure Tra Vaticano e Cina si sta vivendo un « periodo di transizione » . E se ci vorrà « del tempo per arrivare ad una completa riunione e comunione » nella Chiesa cinese, dopo la lettera indirizzata nel 2007 da Benedetto XVI ai cattolici di quel Paese « l’atmosfera di tensione è stata in parte smorzata » . È quanto scrivono in una lettera, rilanciata ieri dall’agenzia missionaria Fides, alcuni vescovi e sacerdoti cinesi, che affermano come la comunità cattolica si senta « sostenuta e incoraggiata » da Roma, e ciò grazie alla lettera del Papa e a quella del cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone rivolta ai sacerdoti, in occasione dell’Anno Sacerdotale. Documenti, scrivono i vescovi e i sacerdoti cinesi, che confermano la « comprensione » e « l’amore » verso la Chiesa del Paese asiatico. « Gradual- mente - osservano i firmatari nella lettera, che si sofferma in particolare a riflettere sul messaggio di Bertone, pubblicato circa un mese fa - è venuta a crearsi un’atmosfera di riconciliazione » tra le diverse ‘ anime’ della Chiesa cattolica in Cina, dove tuttora i problemi delle relazioni tra fedeli ‘ sotterranei’ e ‘ ufficiali’ - aderenti all’Associazione patriottica - appaiono lungi dall’essere superati. Ma se dunque « servirà del tempo per arrivare ad una completa riunione e comunione » , la via « del dialogo e della cooperazione è stata ormai aperta » . In questo cammino di riconciliazione, certo, « emergeranno nuovi problemi e contrasti » ma, come sottolineato proprio dal segretario di Stato, è inutile continuare a discutere su chi abbia ragione e chi torto rispetto alle « interminabili dispute del passato » e ai « nuovi contrasti di oggi » . Piuttosto, « si deve porre l’attenzione “sul sommo sacerdote Gesù Cristo” e sull’esempio di san Giovanni Maria Vianney » , coltivando « le virtù sacerdotali » , promuovendo « la formazione umana » e organizzando « meglio le comunità della Chiesa » . I presbiteri cinesi, si legge al riguardo, sono « caldamente incoraggiati » dall’esortazione di san Giovanni Maria Vianney e « dal suo invito che infonde speranza » . Pertanto, è la conclusione della lettera, « sebbene ci vorrà del tempo per normalizzare i rapporti Cina-Vaticano e probabilmente dei progressi saranno molto difficili, non si può El Hogar Italiano, invita a el adulto mayor de nuestra comunidad y a sus familias, a visitar y conocer sus nuevas instalaciones y servicios “Los esperamos a todos!!!. Holanda 3639,Ñuñoa Santiago. Fono : (2) 2055476 Fono fax (2) :2048386 . www.hogaritaliano.cl. negare il fatto » che quelle relazioni « siano entrate in un periodo di transizione. Di conseguenza, noi sacerdoti cinesi dobbiamo prepararci a questo e gradualmente costruire la nostra consapevolezza circa il tempo che seguirà la normalizzazione delle relazioni Cina- Vaticano » . Sapori d'Abruzzo (pedido con un día de anticipación) tel: 7245256 - 09-6492137 Internet: [email protected] 14 Presenza- 16 dicembre 2009 SPORT Dopo la Juve affonda anche il Milan IL PALERMO SBANCA SAN SIRO - Il Palermo mette a segno la gara perfetta e stendono con un perentorio 2-0 la versione sbiadita del diavolo. La formazione di Leonardo attacca male e difende peggio: il risultato finale non fa una piega e raffredda le speranze tricolori dei rossoneri, ora staccati di 5 punti dall’Inter capolista. Il Palermo invece, con 23 punti, fa parte del gruppone che aspira al quarto posto. L’obiettivo è alla portata della squadra ammirata a Milano in un match a tinte rosanero sin dal fischio d’inizio. UN PUNTO PER LA MINIFUGA DELL’INTER I campioni d’Italia tornano da Bergamo con l’amaro in bocca: raggiunti a 10 dalla fine dal gol di Tiribocchi, perdono la chance di seminare i cugini e la Juventus, ferma a quota 30 dopo il k.o. rimediato a Bari. I verdetti arrivano al termine di una gara che si accende al 10’: l’Atalanta sfiora il vantaggio. Il pericolo scuote l’Inter che replica e fa centro al 15’ con Milito che batte Coppola con un rasoterra sul primo palo, 1-0. Il pomeriggio dei campioni d’Italia si complica al 65’, quando Sneijder rimedia il secondo cartellino giallo: espulsione e Atalanta in superioritá numerica. Gli orobici sfruttano la chance all’81’: Lucio non chiude, Tiribocchi gela Julio Cesar con un diagonale perfetto e firma l’1-1. IL CHIEVO BATTE E AGGANCIA LA FIORENTINA - Vittoria e aggancio. Il Chievo batte in rimonta la Fiorentina e vola in zona Europa. Finisce 2-1 al Bentegodi una partita bella nei primi 45 minuti, molto tattica e poco avvincente nella ripresa. Dopo il gol in apertura di Montolivo (5’), l’1-2 Pinzi (12’)-Sardo (24’), stende gli eroi di Liverpool. L’entusiasmo per lo storico successo sul campo dei ‘reds’ aiuta i viola a sentire meno il peso delle assenze. IL TONFO DELLA JUVE - Dopo l’eliminazione in Champions League un tonfo in campionato. La Juve di Ferrara naufraga a Bari, dove viene sconfitta 3-1. Un ko che lascia il segno, cancella ogni pretesa di corsascudetto e mette seriamente in discussione i programmi bianconeri per il futuro. Soprattutto mette in discussione i suoi protagonisti, a cominciare dal brasiliano Diego, che ha sbagliato in modo incomprensibile un calcio di rigore che avrebbe portato la Juve sul 2-2. IL NAPOLI STRAPPA IL PARI A CAGLIARI: 3 A 3 Un 3-3 con emozioni su emozioni, gol in serie, rimonte e controrimonte. Cagliari-Napoli ha regalato spettacolo, ma anche momenti di grande tensione e nervosismo soprattutto nel finale, con un’espulsione di Lavezzi, reo di aver scagliato una pallonata nei confronti del tecnico rossoblù. La formazione di Allegri, andata sotto di due reti, sfiora il successo in rimonta. Al 22’ Napoli in vantaggio con Lavezzi. Nella ripresa al 20’ il raddoppio di Pazienza. Al 30’ accorcia le distanze Larrivey, al suo primo gol stagionale. Al 35’ il pareggio del solito Matri, al suo settimo gol consecutivo. Al 45’ Jeda, entrato da pochi secondi, mette a segno il gol del 3-2. Al 50’ il definitivo pareggio di Bogliacino. ROMA-SAMPDORIA 0-0 La Roma dei tredici punti negli ultimi cinque turni non trova la quarta vittoria di fila, ma contro una Samp tornata quasi quella dei tempi belli deve accontentarsi di un pareggio non entusiasmante in ottica di rimonta verso la zona Champions (che al momento dista tre punti, per entrambe le squadre), ma positivo per quel che si è visto in campo. E cioè una gara spettacolare, fatta di ritmo e continui rovesciamenti di fronte, fra sue squadre toniche e consapevoli dei propri mezzi. Alla fine lo 0-0 fotografa l'equilibrio fra le forze in campo, non certo povertà di gioco e occasioni. Risultati CagliariNapoli 33 BariJuventus 31 AtalantaInter 11 CataniaLivorno 01 ChievoFiorentina 21 LazioGenoa 10 MilanPalermo 02 ParmaBologna 21 SienaUdinese 21 SampdoriaRoma 00 Classifica Inter 36 Milan 31 Juventus 30 Parma 28 Roma 25 IL SORTEGGIO DEL MONDIALE 2010 Sampdoria 25 Bari 24 Chievo 24 Fiorentina 24 Genoa 24 Napoli 24 Cagliari 23 Palermo 23 Udinese 18 Lazio 16 Bologna 16 Livorno 15 Atalanta 13 Siena 12 Catania 9 Serie B Partita inaugurale Sudafrica-Messico Per l’Italia esordio contro il Paraguay Frosinone Cittadella 2 1 Modena Mantova 11 Piacenza Grosseto 01 Empoli Vicenza 10 Crotone Gallipoli 42 Ancona Brescia 20 Lecce Ascoli 0 0 SalernitanaAlbinoleffe 1 1 Padova Cesena 10 Torino Sassuolo 01 RegginaTriestina (14-12) CLASSIFICA Lecce 34 Ancona 33 Sassuolo 31 Empoli 31 Cesena 29 Modena 28 Frosinone 28 Torino 26 Grosseto 26 Padova 25 Vicenza 24 Crotone 24 Triestina 24 Brescia 22 Gallipoli 22 Cittadella 21 Reggina 19 Albinoleffe 17 Piacenza 17 Ascoli 16 Mantova 15 Salernitana 11 Colori e luci, campioni dello sport e personaggi dello spettacolo, musiche e immagini. Il sorteggio del Mondiale 2010 in Sudafrica ripete la scenografia spettacolare che in questi ultimi anni accompagna le manifestazioni sportive più importanti. L’attrice Charlize Theron, che conduce la cerimonia del sorteggio, aiuta a dare fascino e charme. Ma, come sul campo ciò che conta è il risultato, qui quello che vale è il verdetto delle urne che determinano gli otto gironi per la sfida mondiale alla quale partecipano 32 Paesi. E i primi verdetti sono questi: la partita inaugurale è Sudafrica-Messico. E l’Italia esordisce a Città del Capo, il 14 giugno contro il Paraguay. Infine la Francia, la «mina vagante» (e molto criticata per la sua qualificazione con la mano di Thierry Henry contro l’Irlanda) va nel gruppo A, con i padroni di casa del Sudafrica, l’Uruguay e il Messico. IL GIRONE DEGLI AZZURRI - L’Italia viene inserita nel gruppo F con Paraguay, Nuova Zelanda e Slovacchia. Partita d’esordio per gli azzurri a Città del Capo, il 14 giugno, contro il Paraguay. Poi affronterà (il 20 giugno) la Nuova Zelanda. Infine la partita con la Slovacchia. Sulla carta (come si dice sempre in questi casi, a scanso di sorprese) un girone facile e ampiamente abbordabile per i campioni del mondo di Marcello Lippi. LE PARTITE DELL’ITALIA Gli azzurri esordiranno il 14 giugno alle ore 20,30 a Johannesburg contro il Paraguay, quindi giocheranno il 20 giugno alle ore 16 a Nelspruit contro la Nuova Zelanda e infine il 24 giugno alle ore 16 a Johannesburg scenderanno in campo contro la Slovacchia. GLI ALTRI GRUPPI Nessuna delle «grandi» ha un cammino impossibile. Tuttavia alcuni gruppi, come quelli del Brasile, della Germania, dell’Olanda e dell’Argentina, appaiono molto più insidiosi di quello degli azzurri. Piuttosto fortunato anche il sorteggio per la Spagna. Ecco il quadro completo. GIRONE A: Sudafrica, Messico, Uruguay, Francia GIRONE B: Argentina, Nigeria, Corea del Sud, Grecia GIRONE C: Inghilterra, Stati Uniti, Algeria, Slovenia GIRONE D: Germania, Australia, Serbia, Ghana GIRONE E: Olanda, Danimarca, Giappone, Camerun GIRONE F: ITALIA, Paraguay, Nuova Zelanda, Slovacchia GIRONE G: Brasile, Corea del Nord, Costa D’Avorio, Portogallo GIRONE H: Spagna, Svizzera, Honduras, Cile L'impressione di Lippi Il primo commento del ct azzurro è di diverso avviso: «Non sono né pensieroso e né soddisfatto. Bisogna essere realisti, verificare il valore delle squadre, le caratteristiche e prepararci ad affrontarle uno alla volta - continua Lippi ai microfoni della Rai -. Un avversario diventa difficile nella misura in cui lo consideri facile. Il Paraguay è un avversario forte, è stato per due anni in testa nelle qualificazioni sudamericani, la Nuova Zelanda l’abbiamo già vista e la conosciamo e la Slovacchia è cresciuta, ha giocatori interessanti. Bisogna affrontare tutti con il massimo dell’attenzione, poi se saremo bravi a superare il girone cominceremo a pensare ad altre cose. Importante vincere il girone? In teoria tutte le otto teste di serie possono vincere il girone oppure può succedere come in Germania dove pochissimi l’hanno vinto. Guardavo anche oltre? Ho notato che nei quarti potrebbe capitare qualcuno di molto Productos originales de Italia importante, solamente se ci arriveremo, pensiamo intanto al nostro girone. Siamo soddisfatti ma non significa che lo consideriamo facile. Abbiamo sempre sofferto nel primo turno? Nell’82 l’Italia non fece benissimo e poi superarono Argentina e Brasile con due grandi partite. Noi nel nostro ultimo mondiale abbiamo avuto un girone abbastanza buono con Ghana e Repubblica Ceca e un pò di sofferenza con gli Stati Uniti, poi negli ottavi e nei quarti abbiamo avuto avversari un po’ più facili rispetto all’82». Ricki Herbert, ct della Nuova Zelanda, è entusiasta: «Sorteggio grandioso. Non vediamo l’ora di affrontare di nuovo una grande nazionale come l’Italia, come lo sono comunque anche Slovacchia e Paraguay. Non sarà facile ma siamo contenti». «Speriamo di passare noi e l’Italia», ha commentato la stella slovacca del Napoli Marek Hamsik. «Ci sono gironi più difficili del nostro e poi affrontare la Nazionale italiana ha sempre un fascino particolare. Sarà una sfida emozionante». Jamón crudo Mortadella Café Aceite extravirgen Vinos Vinagre balsámico Pasta Salsas y antipasto Licor de limón Risotto ect... Av. Las Condes 6797 - Fono: 202 3593 - Fono-Fax 229 5058 www..globeitalia.cl SPORT Presenza- 16 dicembre 2009 Champion's League L’Inter batte il Rubin Kazan e va agli ottavi Impresa della Fiorentina a Liverpool, l'Inter pareggia e corre ancora. Solo la Juve fuori INTER - Vittoria e qualificazione. L’Inter ha sconfitto per 2-0 i russi del Rubin Kazan a San Siro nella sesta ed ultima giornata del Gruppo F di Champions League. Risultato che vale ai nerazzurri la qualificazione agli ottavi di finale come seconda del girone (9 punti), per effetto del successo per 2-1 conquistato dal Barcellona (che chiude a quota 11 punti) in Ucraina contro la Dinamo Kiev, con i catalani campioni d’Europa che hanno così difeso il primo posto. Nerazzurri in vantaggio al 31’ con Samuel Eto’o, raddoppio al 64’ di Mario Balotelli. Da segnalare anche un palo colpito dall’Inter con Wesley Sneijder al 73’. «La chiave della vittoria è stata che la squadra ha corso molto e bene. A Barcellona avevo detto che avevamo corso molto e male. Questa è la chiave del successo». Così Samuel Eto’o giudica la prova della squadra. «È il mio nono gol della stagione, - ha detto il centravanti del Camerun - ma non è ancora abbastanza, i calcoli si fanno alla fine, l’importante è poter continuare così». Adesso ci sono gli ottavi di finale ed essendosi qualificata come seconda, l’Inter rischia di trovarsi di fronte una formazione molto blasonata: «Non possiamo scegliere, - aggiunge Eto’o - a volte chi ha meno blasone poi alla fine ti batte. Non ci sono preferenze, dipenderà soprattutto da noi, se giochiamo come stasera possiamo battere chiunque». FIORENTINA Storica impresa invece della Fiorentina a Liverpool. I viola battono per 2-1 in rimonta i padroni di casa e si qualificano per primi nel girone davanti al Lione. Liverpool in vantaggio al 43’ con Benayoun, viola che nella ripresa pareggiano con Joergensen al 18’. Gol decisivo di Gilardino al 48’. «Quando la squadra sta bene, scende in campo con più tranquillità e si è visto - spiega Prandelli al termine della gara -. Abbiamo sofferto il giusto e abbiamo cercato di far gol. Nel primo tempo siamo stati ordinati, abbiamo pressato alto, abbiamo creato problemi alla costruzione di gioco nel Liverpool. Nel secondo tempo abbiamo avuto un pò di paura ma mi è piaciuta la voglia di vincere mostrata fino alla fine. Ho fatto i complimenti ai ragazzi. JUVENTUS Finisce 1-4 Il Bayern è una valanga che si abbatte sulla Juve e i bianconeri, reduci dalla vittoria di campionato con l’Inter, escono dalla Champions League. All’Olimpico di Torino la scena è tutta del Monaco, che passa così agli ottavi di finale per il Gruppo A. In realtà i primi minuti avevano fatto ben sperare, con i padroni di casa in vantaggio al 19’ grazie a Trezeguet, su assist di Marchisio. Il Bayern ha però le redini dell’incontro e alla mezz’ora pareggia su rigore: Caceres atterra Olic, Busacca indica il dischetto e il portiere Butt realizza. I tedeschi dominano anche in avvio di ripresa, trovando il vantaggio proprio con la punta croata, bravo a subentrare dopo la parata di Buffon su Van Buyten. Dopo l’inserimento di Amauri, la Juve prova a pareggiare ma nel finale arriva al 38’ la rete di Gomez che chiude definitivamente i conti e nel recupero addirittura il 4-1 del neo entrato Tymoshchuk. Nel Gruppo A si qualificano Bordeaux e Bayern, per Buffon e compagni c’è ora l’Europa League. MILAN QUALIFICATO A Zurigo il Milan porta a casa un faticoso pareggio (11) con il Zurigo e si qualifica per gli ottavi nel gruppo C, grazie anche al concomitante successo del Real Madrid. I rossoneri, andati sotto al 30’ del primo tempo per un gol di Milan Gajic, hanno realizzato l’1-1 al 19’ della ripresa grazie a un rigore centrato da Ronaldinho. I rossoneri possono quindi ringraziare il Real Madrid che batte il Marsiglia e quindi un punto è sufficiente per passare il turno. «Abbiamo avuto una vigilia complicata con alcuni giocatori che non erano al 100% e portarsi questi dubbi fino all’inizio della partita non è bello - spiega Leonardo, il tecnico rossonero -. Ronaldinho, Thiago Silva, che poi si è stirato al polpaccio, Ambrosini che aveva la febbre. Poi se a questo aggiungo che abbiamo giocato contro una squadra che non aveva niente da chiedere se non giocare bene e che ci aveva battuto a San Siro ci ha bloccato un po’. Il Real ha vinto e si è aggiudicato il girone ma anche con una nostra vittoria saremmo arrivati secondi - dice Leonardo -. Se dobbiamo recriminare è per il match d’andata perso pesantemente in casa proprio con lo Zurigo che ci ha messo in difficoltà in questo girone e che ci ha costretto a lottare fino alla fine per la qualificazione». Uno Zurigo che a detta del tecnico brasiliano ha giocato Mario Balotelli senza freni perché non aveva nulla più da chiedere al suo torneo. «In altre partite, contro il Real o il Marsiglia, ha giocato più chiuso a centrocampo, mentre con noi giocava più largo, con due uomini davanti, costringendo a bloccare i nostri terzini. Questo ci ha complicato la vita, rendendo difficile far girare la palla». LE QUALIFICATE Queste le 16 squadre che vanno agli ottavi a conclusione della prima fase. Gruppo A: Bordeaux e Bayern. Gruppo B: Manchester United e Cska Mosca. Gruppo C: Real Madrid e Milan. Gruppo D: Chelsea e Porto. Gruppo E: Fiorentina e Pellegrini: nuovo record nei 200 sl Federica Pellegrini ha conquistato la medaglia d’oro stabilendo il record del mondo nei 200 stile libero in vasca corta agli Europei di Istanbul. La campionessa veneta con il tempo di 1’51”17 ha stabilito l’undicesimo record della sua carriera, limando di 68 centesimi il precedente primato con cui vinse a Rijeka un anno fa. Si tratta del ventesimo primato mondiale del nuoto italiano, il nono in vasca corta. Quando tocca l’arrivo Federica Pellegrini alza gli occhi al cielo e manda un bacio verso il suo Alberto Castagnetti, dedicando all’allenatore scomparso da poco, l’oro e il primato. Poi, quando è chiamata a commentare a caldo ai microfoni della Rai questo ennesimo risultato esaltante, scoppia in lacrime e non riesce a parlare. Una volta ritrovata la compostezza, rivela: «Sono contentissima, sono lacrime di gioia: questa gara era per lui dall’inizio alla fine anche perché la forma non è il massimo, ma come lui mi insegnava bisogna vincere le gare quando si sta peggio Lione. Gruppo F: Barcellona e Inter. Gruppo G: Siviglia e Stoccarda. Gruppo H. Arsenal e Olympiacos. Al sorteggio di Nyon di venerdì 18 dicembre ci sarà ben poco da ridere per due delle tre superstiti italiane, visto che Inter e Milan sono passate tutte come seconde nei rispettivi gironi e che quindi rischiano di vedersi accoppiate agli ottavi di finale ad una delle big qualificate invece come prime, come le inglesi Manchester United, Arsenal e Chelsea o come le stesse spagnole Real, Barcellona e Siviglia, senza contare il Bordeaux che ha perchè e più facile quando si sta meglio. Ma a me è mancato comunque qualcosa di importantissimo», dice la campionessa azzurra. «Io sono sempre la stessa, anche se c’è stato questo evento che mi ha scombussolato la vita. Io non ho mai pianto per felicità ma c’è sempre una prima volta», aggiunge Federica. «Dimenticare non si può. Non si dimentica niente. Alberto è il mio alter ego, è sempre nella mia testa, perché quando mi parlava metteva sempre lo stesso disco, e lui mi parla ancora, gira nella mia testa. Io ricordo, non dimenticherò mai, anche se adesso abbiamo voltato pagina, se no non sarei riuscita a fare questo». fatto vedere alla Juve di cosa è capace. 15 Golf, Italia campione del mondo con Francesco e Edoardo Molinari Francesco e Edoardo Molinari hanno trionfato sui campi del Mission Hills Golf Club, il mega resort tra le città di Shenzhen e Dong Guan, in Cina. I due fratelli torinesi hanno chiuso il torneo con lo score complessivo di 259 colpi, -29 rispetto al par, precedendo di una lunghezza Irlanda (Rory McIlroy e Graeme McDowell) e Svezia (Robert Karlsson e Henrik Stenson). Si tratta del primo successo azzurro nella storia della competizione. UN COLPO STREPITOSO - L’Italia ha cominciato il quarto e ultimo giro con un colpo di ritardo rispetto all’Irlanda. Staccati di 4 lunghezze dalla vetta dopo la settima buca, gli azzurri hanno cambiato marcia con i birdie alla nona e all’undicesima, dove si è concretizzato l’aggancio agli altri 2 team. Sul green della 12a buca Francesco Molinari ha confezionato uno strepitoso putt da circa 10 metri: altro birdie e Italia sola al comando. Gli azzurri hanno conservato il vantaggio, seppur minimo, fino alla fine. La diciottesima buca ha regalato le ultime emozioni: l’approccio di Edoardo è finito nel bunker, Francesco è uscito splendidamente dalla sabbia e ha offerto al fratello la chance di chiudere i giochi con il putt del trionfo. IL TRIONFO - «È stata una giornata dura, abbiamo affrontato alcuni dei migliori giocatori al mondo. È stato difficile sino alla fine, ma vincere così è ancora meglio - ha detto Francesco Molinari -. È veramente straordinario per l’Italia: penso che abbiamo meritato la vittoria, abbiamo attaccato sin dalla prima giornata su ogni putt e su ogni colpo. Abbiamo sempre cercato il birdie». La condotta aggressiva ha pagato, in particolare nella giornata decisiva: «Sono stato fortunato a imbucare due lunghi putt alla 12 e alla 13. Probabilmente quello è stato il momento decisivo». Per i due fratelli azzurri, oltre al trionfo, anche un premio di 875.000 dollari a testa. Sharjah, Cappellini 10 e lode Dubai, 2 morti nell’offshore Guido Cappellini ha festeggiato a Sharjah, negli Emirati Arabi, il suo decimo titolo Mondiale di Formula 1 inshore. Gli è bastato arrivare terzo al traguardo nell’ultima gara stagionale per guadagnare i punti che aritmeticamente gli hanno regalato l’ennesimo trionfo della sua incredibile carriera. Dieci volte campione del mondo, un record davvero straordinario per il campione dello Zepter Team che ha chiuso la stagione nel migliore dei modi, riappropriandosi di un titolo che gli era sfuggito negli ultimi 4 anni. Guido Cappellini, 50 anni, è uno degli sportivi italiani più longevi; nei suoi quasi trentanni di attività agonistica ha vinto sia in campo nazionale che internazionale con una continuità impressionante. Sul podio di Sharjah, accanto al comasco, oggi sono saliti i suoi diretti avversari, il finlandese Sami Selio (vincitore di giornata e bronzo mondiale) e l’arabo Thani Al Qamzi (argento mondiale). La vittoria di Cappellini è stata offuscata dalla contemporanea morte a Dubai di Mohammed Al Mehairi degli Emirati Arabi Uniti e del francese Jean-Marc Sanchez. I due piloti, della Classe 1 Offshore, sono rimasti vittime di un incidente nella prima gara del Dubai Grand Prix, l’ultima tappa della stagione. Lo schianto violentissimo è stato seguito dai soccorsi e dal trasporto in ospedale dove però non c’è stato nulla da fare. La tappa del Mondiale è stata annullata. 16 Presenza- 16 dicembre 2009 L'appello di Copenaghen stata firmata da 10milioni di persone di tutto il mondo per chiedere ai leader di concludere un accordo che sia «equo, ambizioso e obbligatorio». Da Londra il premier britannico Gordon Brown ha lanciato un appello ai leader mondiali affinché al summit si raggiunga un accordo che diventi «giuridicamente vincolante entro sei mesi». Anche il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon si è detto ottimista: il vertice porterà ad «un accordo firmato da tutti gli Stati» dell’Onu. Il ministro degli Esteri Franco Frattini ha detto che «l’Italia vuole un accordo politicamente vincolante. Non possiamo accettare accordi che per qualcuno sono un suggerimento e per altri un obbligo». Crocifisso (2) pubblica su argomenti di scarso contenuto a fare in modo che le divisioni sociali diventino immense voragini; 3. Creare un senso di appartenenza per cui lottare che purtroppo si fonda sulla apparenza e non sulla sostanza della autenticità cristiana. Questa autenticità nasce dalla conoscenza dei testi sacri e si sviluppa con l’elaborazione consapevole unita alla attuazione coerente del messaggio che essi portano. Chi sostiene ingenuamente il crocifisso parrebbe abbia profonde carenze in sostanza, poiché nella Bibbia non è contenuto nessun riferimento esplicito alla adorazione e difesa di quest’ultimo come oggetto materiale. I testi sacri ci chiedono invece di tenere sempre con noi e difendere altri principi, primo fra tutti il comandamento “ama il prossimo tuo come te stesso”. Il crocifisso si rivela quindi semplicemente come simbolo legato ad una tradizione che è ben diverso dalla convinzione. Alcuni interrogativi in tutto il “teatrino del disgusto” messo in piedi dai media, perché hanno potuto trovare spazio per esprimere la loro opinione tutti tranne i diretti interessati, cioè gli studenti e i professori? Il secondo interrogativo riguarda la crisi della fede tra i giovani. E’ saggio pensare di poter dare un contributo per smuovere le coscienze e sensibilizzare al cristianesimo solo appendendo un crocifisso nel luogo in cui i ragazzi passano un quarto delle loro giornate? Finalmente il terzo riguarda la formazione della propria opinione. Quante persone sono andate a chiedere consiglio al proprio sacerdote per avere basi su cui fondare la propria opinione in merito? Dare la risposta all’ultimo quesito richiede uno sforzo di fantasia. Visti gli atti di bullismo, violenza, discriminazione per cui si distingue quotidianamente la scuola italiana senza esclusioni, se Dio (sotto forma di crocifisso) non fosse vincolato da un chiodo non sarebbe Lui per primo a volersene andare? Condivido, infine l’affermazione suggeritami da una delle persone a me più care: l’importante è che il crocifisso sia un simbolo che non ci lasciamo togliere dal cuore. Travet Italia y America Latina el pasado. Entre 2003 y 2008, la región ha crecido de forma ininterrumpida, con un índice superior al 5%, creando las condiciones para que, en 2010, América Latina retome el camino virtuoso de los ùltimos años: una expectativa que el mundo económico italiano comparte ple- namente. La región representa un mercado de más de 500 millones de personas, con una simpatía natural por nuestro país y por el made in Italy, reforzada por la presencia de colectividades de origen italiano perfectamente integradas. También por esto consideramos al subcontinente como la región del mundo más próxima a nosotros y capaz de ofrecer oportunidades extraordinarias. No son pocas las historias de éxito. Pienso en la adjudicación de la ampliación del Canal de Panama a un consorcio internacional encabezado por Impregilo; en Enel, que, con la adquisición FINALI de Endesa, se ha convertido en el mayor productor de energía de la región y que, con Enel Green Power, es lider en el sector de las energías renovables; en el sector de la construcción, donde mas del 30% de los contratos extranjeros confiados a empresas italianas se adjudicó en América Latina; en Fiat, empresa lider en Brasil; en las muchas pymes con vocación de internacionalización que actúan en América del Sur, llevando allí el genio del made in Italy. También pienso en la necesidad de reposicionar nuestro sistema bancario, poco presente en la región, precisamente cuando nuestras relaciones económicas se hacen mas maduras y verdaderamente “en pie de igualdad”, como lo demuestran los resultados halagueños conseguidos con ocasión de importantes misiones empresariales a Brasil y Chile. En nuestra relación bilateral con América Latina consideramos la dimensión europea indispensable y complementaria, pero mejorable. Por ejemplo, llegar al consenso para que las cumbres UE-LAC se celebren una vez al año y considerar la posibilidad de adoptar una auténtica estrategia plurianual de la UE con el subcontinente. (El Mercurio 3 de Dicembre 2009) Premier colpito al viso nale ed è stato portato al San Raffaele». L’uomo si chiama Massimo Tartaglia, classe 1967, residente nell’hinterland milanese, e non risulta avere precedenti penali. Secondo quanto riferito dalla Digos, non risulterebbe associato a movimenti antagonisti. Risulta invece che da dieci anni è in cura al Policlinico di Milano per disturbi mentali. Perdita copiosa di sangue con lesione lacero-contusa interna ed esterna e due denti lesi, di cui uno superiore fratturato. E’ questa la prima diagnosi, che, secondo fonti mediche, è stata fatta al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. «Esprimo la più ferma condanna del grave e inconsulto gesto di aggressione nei confronti del presidente del Consiglio al quale va la mia personale solidarietà. Inoltre esprimo il più netto, rinnovato appello perché ogni contrasto politico e istituzionale sia ricondotto entro limiti di responsabile autocontrollo e di civile confronto, prevenendo e stroncando ogni impulso e spirale di violenza» ha detto il Capo Dello Stato Giorgio «È davvero un brutto giorno per l’Italia, si tratta di un gesto gravissimo di fronte al quale tutte le forze politiche hanno il dovere di manifestare una convinta condanna esprimendo solidarietà al presidente del Consiglio»: sono le parole del presidente della Camera Gianfranco Fini che aggiunge: «Le dichiarazioni di Antonio Di Pietro sono inaccettabili. Non si può in alcun modo giustificare un atto di violenza». «Solidarietà doverosa e condanna di un gesto di violenza che non può e non deve in alcun modo né minimizzato né giustificato». AVVISO DI ASSUNZIONE DI IMPIEGATI A CONTRATTO L'AMBASCIATORE D’ITALIA in SANTIAGO VISTO IL DPR 5-1-1967 n. 18, concernente l'ordinamento dell’Ammistrazione degli Affari Esteri, e successive modificazioni e integrazioni, con particolare riferimento al D.Lgs. 7 aprile 2000, n. 103, che ha sostituito il titolo VI del D.P.R. n.18/67 relativo agli impiegati a contratto presso gli Uffici all'Estero VISTO il D.M. 16.3.2001, n. 032/655, registrato dalla Corte dei Conti il 27.4.2001 (Reg. 4; Fg. 296), recante “requisiti e modalità di assunzioni degli impiegati a contratto presso le Rappresentanze diplomatiche, gli Uffici consolari e all'estero e gli Istituti Italiani di Cultura VISTA l’autorizzazione ministeriale di cui al messaggio n. MAE-Sede DGPE-32- P-0367655 del 15/10/2009; RENDE NOTO È indetta una procedura di selezione per l'assunzione di n. 1 impiegato a contratto da adibire ai servizi di assistente amministrativo nel settare consolare. 1. REQUISITI GENERALI PER L'AMMISSIONE Possono partecipare alle prove i candidati in possesso dei seguenti requisiti: 1) abbiano, alla data del presente avviso, compiuto il 18° anno di età; 2) Siano di sana costituzione; 3) Siano in possesso del seguente titolo di studio: Diploma di istruzione secondaria di 1 grado o equivalente; 4) abbiano la residenza in Cile da almeno due anni; I requisiti prescritti, ad eccezione del diciottesimo anno di età, devono essere posseduti alla data di scadenza del termine stabilito dal successivo punto 2 per la presentazione delle domande di partecipazione. 2. PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE DI AMMISSIONE Le domande di ammissione alle prove per l’assunzione, da redigersi secondo il modello disponibile presso l’Ambasciata d’Italia in Santiago, via Clemente Fabres 1050, Providencia, e sul sito web www. ambsantiago.esteri.it dovranno essere presentate entro e non oltre le ore 18,00 del giorno mercoledì 30 dicembre 2009 s�u carta indirizzata a "Ambasciata d’Italia in Santiago" - Via Clemente Fabres 1050 -Providencia-Santiago Le domande si considerano presentate in tempo utile se spedite entro il termine di presentazione. In tal caso farà fede la data del timbro postale. Ai fini dell’ammissione alle prove i cadidati dovranno dichiarare, sotto la propria responsabilità: a) cognome, nome, data, luogo di nascita e residenza b) di essere di sana costituzione fisica: e) la cittadinanza o le cittadinanze di cui sono in possesso; d) da quanto tempo risiedono nel Paese; e) le eventuali condanne penali comprese quelle inflitte all’estero nonché i provvedimenti penali pendenti a loro carico in Italia e all’estero; f) la posizione nei riguardi degli obblighi militari (per i candidati soggetti agli obblighi di leva g,) il possesso del titolo di studio almeno equivalente a quello indicato al paragrafo 3 del precedente punto; Ai fini dell'attribuzìone dei punteggi aggiuntivi di cui al successivo punto "6-Valutazione dei titoli” i candidati potranno inoltre dichiarare ; h) il possesso di titoli di studio superiori a quello richiesto, allegando idonea certificazione anche in copia; i) le precedenti esperienze lavorative con mansioni equivalenti a quelle di cui al presente avviso (nel caso di impegati già in servizio, le mansioni svolte possono essere anche immediatamente inferiori a quelle richieste), allegando idonea certificazione - anche in copia - e indicando le cause di risoluzione. 3. ESCLUSIONE DALLE PROCEDURE DI SELEZIONE Determinano l'esclusioone dalle prove di selezione: a.)le domande dalle quali non risulti il possesso di tutti i requisiti prescritti per l'ammissione alle prove; b)Le domande prive della sottoscrizione autografa; c) Le domande spedite o presentate oltre il termine stabilito dal punto 2 del presente bando. 4. PROVE D’ESAME I candidati che risponderanno ai requisiti di cui sopra saranno sottoposti ad una serie di prove, teoricopratiche che consisteranno in: 1. Una traduzione scritta senza uso del dizionario, di un testo d’ufficio dall'italiano allo spagnolo, per la quale i candidati disporranno di un’ora di tempo; 2.Un colloquio consistente in a) una conversazione in lingua italiana, intesa a verificare l'ottima conoscenza della lingua, le attitudini professionali dei candidati e le loro condizioni di persone effettivamente integrate all'ambiente locale. Nel corso di detto colloquio, verranno accertate nei candidati le conoscenze in materia di attività svolta dagli Uffici diplomatico-consolari all’estero; b) una conversazione in lingua spagnola allo scopo di valutarne l’approfondita conoscenza, nel corso della quale i candidati dovranno effettuare una traduzione orale estemporanea, senza l’uso del dizionario, di un breve testo d’ufficio dalla lingua predetta in italiano; 3. Una prova pratica di uso del personal computer per lo svolgimento di mansioni d'ufficio. 4.Una prova a carattere puramente pratico di collaboraziane consolare. 5. PUNTEGGIO MINIMO DI IDONEITÀ’ Per conseguire l'idoneità i candidati dovranno ottenere il punteggio di almeno 70/100 con votazioni non inferiori ai 60/100 in ciascuna prova. 6. VALUTAZIONE DEI TITOLI Ai fini della formazione della graduatoria finale degli idonei, alla media dei punteggi conseguiti da ciascun candidato risultato idoneo, va aggiunto un punteggio, come previsto dall’art. 7, comma 8, del D.M. n. 655/2001, per il possesso dei titoli di studio superiori a quello richiesto e delle esperienze lavorative precedenti (purché comprovati dalla documentazione- allegata alla domanda come indicato nel precedente punto 2) nei seguenti limiti; a) per ogni titolo di studio di grado superiore a quello richiesto per partecipare alle prove: punti 1/ 100, fino ad uà massimo di punti 2/100; b) per ogni anno di servizio prestato senza demerito con mansioni almeno equivalenti a quelle previste dal presente Avviso (o immediatamente inferiori nel caso di impiegati già in servizio): punti 1/100, fino a un massimo di 3/100 7. DOCUMENTAZIONE Il candidato risultato vincitore dovrà produrre la sottoelencata certificazione personale in originale (più una copia autenticata solo dove richiesto). 1. certificato di nascita; 2. certificato cittadinanza; 3. certificato di residenza emesso dalle competenti Autorità locali attestante la residenza in loco da almeno due anni (i cittadini italiani potranno, in alternativa, produrre il certificato di iscrizione all’AIRE; 4. (per i soli cittadini italiani) certificato di residenza emesso dalla nostra rappresentanza consolare con l’indicazione della data di arrivo nella circoscrizione; 5. certificato penale (per il personale di cittadinanza diversa da quella locale dovrà essere presentato oltre al certificato rilasciato dalle Autorità locali, sia quello del Paese di origine); 6. stato di famiglia (ORIGINALE + UNA COPIA); 7. diploma di istruzione secondaria di primo grado o equivalente (in copia autenticata); si rammenta che i titoli di studio stranieri dovranno essere corredati di traduzione ufficiale e della dichiarazione di valore. 8. certificato di sana costituzione fisica; 9. (per i candidati di cittadinanza diversa da quella del del Paese di servizio) copia del permesso di soggiorno dell'interessato che lo abiliti a svolgere attività lavorativa in loco; 10.Copia autenticata ed eventualmente tradotta della lettera di richiesta della certificazione personale inviata al candidato vincitore. La certificazione redatta, in lingua straniera dovrà essere opportunamente tradotta ed eventualmente legalizzata. La certificazione di cui ai punti 1, 2, 3 e 8 dovrà essere presentata entro il termine di 15 giorni dalla data della richiesta da parte dell’Ufficio. La restante documentazioone dovrà essere presentata prima della stipula del contratto. Si precisa, a tale riguardo, che i soli cittadini comunitari, in luogo della certificazione di cui ai precedenti punti 1, 2, 3,5, 6 e 7 potranno presentare le apposite dichiarazioni sostitutive di certificazione di cui all'art. 46 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, limitatamente alle ipotesi in cui gli stati, le qualità personali ed i fatti siano contenuti in registri pubblici italiani o stranieri ai quali alle nostre Rappresentanze sia data la possibilità di accedere per eveatuali controlli. Qualora successivi controlli dovessero far emergere la non veridicità del contenuto delle dichiarazioni sostitutive, l'interessato incorrerà nelle sanzioni penali di cui all'articolo 76 del precitato D.FPR. n. 445/2000, decadendo immediatamente dall'impiego e da ogni altro beneficio eventualmente conseguito sulla base della dichiarazione non veritiera. In base agli elementi acquisiti dalle domande presentate in tempo utile, sarà formato un elenco dei candidati ammessi a sostenere le prove che saranno convocati a mezzo di comunicazione scritta inviata agli interessati almeno 10 giorni prima della data fissata per le prove stesse. Gli accertamenti previsti dalle prove d'esame verranno effettuati da una Commissione Giudicatrice costituita a tale scopo. Il candidato prescelto non potrà in ogni caso iniziare a prestare servizio se non dopo l'apposizione del visto da parte dell'Ufficio Centrale del Bilancio sul provvedimento ministeriale di approvazione del contratto. Santigo, 30 novembre 2009 L'Ambasciatore d'Italia Vincenzo Palladino IL PRESENTE AVVISO E' STATO AFFISSO ALL'AMBO DI QUEST'AMBASCIATA IL GIORNO 30 NOVEMBRE 2009