Intervento del Presidente dell`Aci - Provincia di Massa
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Intervento del Presidente dell`Aci - Provincia di Massa
Intervento Presidente Aci Massa-Carrara Avv.to Giancarlo Rossi A nome personale e dell'ACI, rivolgo un sincero e sentito ringraziamento al Prefetto Dr. Carlo STRICCOLI, al Questore Dr. Pool NESH al Presidente dell'Amministrazione Provinciale Dr. Osvaldo ANGELI, al Sindaco di Massa Dr. Fabrizio NERI, al Vice Direttore Scolastico Provinciale Dr Basile, sia per aver aderito alla ns. iniziativa, sia per le parole di apprezzamento e stima manifestate nei confronti dell'ACI. Un ringraziamento particolare ritengo doveroso rivolgere al Presidente del Consiglio Provinciale, Sig. Aldo MIGNANI per avere, con il suo impegno, resa possibile questa bella ed importante manifestazione. Analogo sentito ringraziamento rivolgo, a tutte le Autorità presenti, ai componenti la Conferenza dei Capi Gruppo del Consiglio Provinciale, che con particolare sensibilità, a voto unanime, hanno deciso di raccogliere il ns. invito, e promuovere questa Riunione Straordinaria del Consiglio, sia per esaminare, discutere e approvare la Petizione da noi proposta, sia per approfondire il tema della sicurezza stradale nella ns. Provincia. Un grazie infine, ai Relatori Dr.ssa Marina LISTANTE, Dr. Enrico CERRETTI, Dr. Fabio EVANGELISTI, agli Assessori Provinciali CECCOTTI e GUSSONI, che chiuderanno i ns. lavori, a tutti i Componenti del Consiglio Provinciale presenti. Un caldo ed affettuoso saluto va, naturalmente, a tutti gli studenti che, in rappresentanza delle Scuole Medie e Superiori, della ns. Provincia, che partecipano a questo incontro. E' questo un momento non solo importante, ma addirittura irripetibile, per la ns. collettività. E' infatti la prima volta, che tutti i suoi vari rappresentanti istituzionali si trovano riuniti per parlare con gli STUDENTI di incidenti stradali e delle gravissime conseguenze, che spesso ne derivano a livello personale, sociale ed economico. Conseguenze, che sono diventate ormai un vero e proprio giornaliero bollettino di guerra, e che nei sabato sera, negli ormai ben noti week end, hanno le caratteristiche di vere e proprie stragi. Stragi, più o meno analoghe, come numero, a quelle che interessano Paesi, ove da tempo, sono in atto, cruente e feroci guerre civili. In Italia ogni anno si verificano, infatti, 230.000 incidenti stradali, con circa 300.000 feriti e 5.500 morti. 5.500 morti, che vogliono dire 15/16 morti ogni giorno e cioè, più o meno un morto ogni ora. Questo bollettino risulta ancora più tragico, se si tiene conto, che per i giovani tra i 14 e i 25 anni, gli incidenti stradali sono la prima causa di morte, e che ogni anno, ben 22.000 persone, in gran parte ragazzi, rimangono su sedie a rotelle paralizzati. Ora, vi sono due risposte da dare a questa realtà: una è quella dell'indifferenza e di considerare la cosa come una conseguenza ineluttabile della ns. modernità, delle ns. autovetture e moto, sempre più belle, sempre più veloci e quindi ignorare il problema; l'altra è quella di batterci, come da sempre fa l'ACI, ed il ns. A.C. per cercare di cambiare le cose. E questo perché è ormai ben noto, che le macchine sono di per sé sicure, e che il 98% circa degli incidenti, avviene quindi per fatto e colpa del conducente, perché va troppo veloce, non rispetta i segnali, si mette alla guida, sotto l'effetto di alcol e/o droga. Non è in proposito da trascurare, che in tale percentuale va talvolta ricompresa, quale causa concorrente, una segnaletica non corretta, non perfettamente visibile e comunque non adeguata, allo stato di pericolo, che certi tratti di strada, certi incroci, presentano. Anche in questo settore vi è pertanto la necessità di decisi interventi. E ciò, soprattutto, se si tiene conto, che la stragrande maggioranza (circa l'80%) degli incidenti stradali, e quindi dei morti e dei feriti, si verifica sulle strade urbane ed extraurbane. Ancora, e contrariamente a quello che si pensa, che solo il 6,2% avviene sulle autostrade, sia pure con una incidenza di mortalità pari al 10,2%. Da tutto questo la necessità di intervenire sia sull'uomo, sul conducente, con una costante e assidua opera di prevenzione, ma anche, quando occorra, di decisa repressione, sia nel settore delle infrastrutture e della viabilità, con un adeguato impegno di risorse, comprendendo in esse, così come del resto previsto dal ns. Codice della Strada, almeno parte delle somme provenienti dalle contravvenzioni. In proposito, non posso che tornare a segnalare, che una notevole riduzione dell'infortunistica stradale si è ottenuta in quei Paesi (vedi Francia, Spagna e Belgio) e in quelle città (vedi Cattolica) ove si è fatta una convinta opera di prevenzione e sopra tutto, si sono aboliti i semafori agli incroci, e, fatti naturalmente i dovuti studi, si sono installate rotatorie. Si sono così ridotti, e fra l'altro, anche i tempi di attesa e l'inquinamento atmosferico, che le temporanee soste e le più o meno rapide ripartenze, automaticamente provocano. Da queste constatazione la Campagna lanciata quest'anno dall'ACI d'intesa con la F.I.A. (Federazione Internazionale dell'Automobile) denominata “Obiettivo 2010 un traguardo per la vita”. E ciò tenuto conto: a) che nel mondo muoiono ogni anno, per incidenti stradali, 1.200.000 persone e vi sono circa 50.000.000 di feriti; b) che in Italia, contrariamente a quanto sta avvenendo in molti altri Paesi Europei, siamo ben lontani dal raggiungere l'obiettivo fissato dalla Comunità Europea, che determinava per il periodo 2001 - 2010 una riduzione del 50% dei morti e dei feriti sulle strade. Campagna, che avrà la durata di una settimana, precisamente dal 23/04 al 29/04, durante la quale si è chiesto appunto, a tutti i Consigli Regionali, Provinciali e Comunali d'Italia, di convocarsi, in seduta straordinaria, per dibattere il problema e approvare un ordine del giorno, con il quale si fa proprio il contenuto della proposta Petizione, oggi in discussione, e della quale si chiede l'approvazione: Detta Campagna proseguirà poi fino al mese di ottobre, per la raccolta nel ns. Paese, di almeno 1/milione di firme. Le stesse, unitamente a quelle raccolte nelle altre Nazioni, verranno poi presentate alla 62^ Sessione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, al fine di sostenere quanto richiesto, con tale atto. Detto termine ci darà altresì modo, ci auguriamo di portare avanti e approfondire, il discorso della sicurezza stradale nell'ambito della ns. Provincia. Zona, nella quale, se è vero - così come si ricava da un elaborazione dei dati forniti dalle varie Forze dell'Ordine - che si è avuto nel 2006 rispetto al 2005 una riduzione del numero degli incidenti stradali, che sono passati da 2761 a 2597, /è altrettanto vero che si è di contro registrato/ un sostanzioso aumento del numero dei morti sono passati, da 23 a 28 (+17,86%), e quindi pari ad oltre 2 morti ogni mese (+ 1,70%), e dei feriti, che sono passati da 1637 a 1870 (+ 1,76%). Ora, poiché i primi mesi del 2007, con la lunga catena di incidenti stradali, che hanno tragicamente riguardato soprattutto giovani motociclisti, non sembra promettere nulla di buono, è compito di tutti noi batterci, fare tutto il possibile, ognuno nel settore che lo riguarda, per far cessare e/o comunque ridurre questa carneficina. Ai rappresentanti, della Provincia, dei Comuni e delle Istituzioni oggi presenti, diciamo che noi siamo disponibili, come sempre a collaborare con i loro Enti, con le loro Commissioni Traffico, per fornire tutto il patrimonio di dati, conoscenze ed esperienze, che abbiamo a disposizione. A tutte le Forze dell'Ordine, ed in particolare ai Comandi dei CC., della Polizia di Stato, della Polizia Stradale, delle Polizie Municipali, ai quali rivolgiamo con l'occasione, un sentito ringraziamento, per l'impegno e la grande dedizione, che loro stessi, (la Dr.ssa ATISTANTE ne é un chiaro esempio) e i loro nomini mettono nel loro lavoro (e che sarebbe più giusto chiamare missione) chiediamo di continuare nella loro importante opera di prevenzione. Anzi, e per quanto possibile, di potenziarla. Ai tanti giovani studenti, che oggi abbiamo il piacere e la soddisfazione di avere con noi, e certo di interpretare il sentimento di tutti Voi, io dico: ragazzi “non scherzate con la vita”. La vita è una cosa troppo bella, troppo preziosa, per essere buttata via per una bravata, per un attimo di disattenzione, per un bicchiere di troppo. Non siate degli sciocchi, cercate di non essere ricompresi nei dati statistici di cui sopra, e sopra tutto, tra quei 22.000 giovani, che ogni anno rimangono paralizzati sulle carrozzelle. Non è un disonore, ma un segno di maturità e di consapevolezza, andare piano e quindi dominare e non essere dominati dalle macchine, non è un disonore, decidere quando andate in discoteca, che uno di Voi a turno, non beva, e assicuri a se stesso a tutti gli altri, non solo un tranquillo rientro a casa, ma anche che la mattina del giorno dopo, possiate continuare ad apprezzare il sorgere del sole e l'amore e l'affetto di tutti i Vs. cari. Io sono sicuro, noi tutti siamo sicuri, che Voi non solo lo farete, ma porterete questo messaggio anche a tutti i Vs. amici e conoscenti. Avv. Gian Carlo Rossi