Osservatorio Astronomico "Pierina Colombo"

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Osservatorio Astronomico "Pierina Colombo"
Osservatorio Astronomico "Pierina Colombo"
L’ Osservatorio Astronomico Pierina Colombo è ubicato sul comune di Caronno Pertusella in
provincia di Varese, a 211m sul livello del mare. Dedicato a mia nonna, scomparsa poco prima
di aver ultimato i lavori, è stato ideato e realizzato nel 2005, con l’intenzione di creare una
postazione fissa dedicata all’osservazione planetaria e di stelle doppie.
Si tratta di una struttura interamente in legno su basamento di cemento armato. La base
quadrata misura 2,2m x 2,2m e l'altezza media è pari a 2m. Il tetto è a doppia falda, con
aperture scorrevoli indipendenti, mosse dalla sola forza dei muscoli. L’impianto elettrico a
servizio della struttura ha il compito solamente di illuminare l’interno ed alimentare la
strumentazione. Per il momento non c’è nulla di motorizzato o automatizzato.
Inizialmente al centro si ergeva una colonna in acciaio inossidabile da 120mm di diametro,
che sorreggeva una montatura Vixen GP. Questa colonna è stata sostituita nel 2013 da un
pilastro in cemento armato di 200mm di diametro, decisamente più solido. I primi strumenti
montati in osservatorio furono due rifrattori acromatici, un Vixen NP90L e un Tal 100RS ,
ottimi per l’osservazione planetaria e di stelle doppie.
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I primi strumenti ospitati all’inizio del 2006: Vixen NP90L (90/1300) e Tal 100RS (100/1000)
su Vixen GP motorizzata DD-1.
Questi due rifrattori rimasero montati per circa due anni, mentre l’allestimento
dell’osservatorio veniva ultimato. Nel frattempo però pensavo già alla fotografia, ma i due lunghi
acromatici non erano molto adatti a questo scopo, così i primi tentativi vennero fatti verso la fine
del 2008, con un rifrattore apocromatico Scopos 66ED e con un teleobiettivo Canon
70/200L
,
utilizzando come sensore di ripresa una reflex digitale
Canon EOS 350D modificata Baader
.
I primi tentativi di fotografia nel 2008: Teleobiettivo Canon 70/200L + reflex digitale Canon
EOS 350D modificata Baader, rifrattore di guida 60/800 + webcam, il tutto su montatura Vixen
GP motorizzata Astromeccanica DA-1.
Ma il vero scopo rimaneva l’osservazione visuale, quindi in cerca di qualcosa di più
performante, i rifrattori vennero sostituiti da un catadiottrico di maggiore diametro, un
v Tal 150K
Klevsto
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, che però non si rivelò all’altezza delle mie aspettative. Per questo motivo il carroarmato russo
lasciò il posto al più classico
Celestron C9.25
, che mi costrinse ad adottare una
Vixen GP-DX
, più solida della GP. Per questa montatura scelsi la motorizzazione Vixen Sky Sensor 2000,
estremamente valida nonostante l’età e più adatta all’astrofotografia. Nel Marzo 2010 arriva il Celestron C9.25 su Vixen GP-DX motorizzata Sky Sensor 2000.
Questo nuovo setup apparve però tutt’altro che semplice da gestire… La lunga focale, anche
se ridotta a f/6,3 era quasi impossibile da domare nelle foto a lunga posa, quindi l’insieme si
rivelò subito poco adatto al deep sky, mentre lo era di più per la ripresa planetaria, oltre
ovviamente all’osservazione visuale (seeing permettendo). Continuai quindi su questa strada
per diversi mesi, cercando ogni tanto di trovare il modo di guidare la povera montatura al limite
della portata. Sforzo questo mai ripagato, e decisi ben presto di passare ad una montatura di
taglia superiore. Arrivò quindi una NEQ6 , robaccia cinese che però dopo qualche importante
miglioria, fa sufficientemente bene il suo sporco lavoro.
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Passai
col
Celestron
C9.25 2010
montatura
NEQ6.
La
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Riappare
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guida e montatura
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CCD Sbig
4/4