allattamento al seno
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allattamento al seno
DOTT.SSA MARIA LETIZIA POLI PEDIATRA, ALLERGOLOGA E IMMUNOLOGA CLINICA consigli per i bisogni fondamentali del neonato e della sua mamma ALIMENTAZIONE: l’alimento più importante per i primi 5-6 mesi di vita è il latte. A partire dal 6° mese compiuto per integrare la carenza di ferro del latte esclusivo si aggiungeranno alimenti importanti quali i cereali, la carne, le verdure che fino a questa età il lattante non è in grado di digerire al meglio. Allattamento al seno: quando un neonato prende il latte della sua mamma (che per questa età è l’alimento più completo, più sicuro, più igienico, più facile da somministrare perché sempre pronto all’uso ed alla giusta temperatura ed infine più economico), può essere alimentato tutte le volte che lo richiede senza imporre orari prestabiliti e senza svegliarlo se sta dormendo (comunque con intervalli non superiori a 6 ore). E’ bene che il piccolo sia allattato in un ambiente tranquillo e rilassato, la mamma può sdraiarsi sul letto con il piccolo accanto a se (al bambino piace molto il contatto con il corpo della mamma) oppure comodamente su una sedia o poltrona, tenendo il piccolo sul fianco trasversalmente in modo che le due pance stiano a contatto; potete aiutarvi anche con un cuscino grande da tenere sulle ginocchia e sul quale appoggiare le braccia. La bocca deve essere ben aperta (mento e naso aderenti al seno) frontale al seno in modo che le labbra si attacchino all’areola come una ventosa e il capezzolo entri profondamente nella bocca, un buon attacco del piccolo previene le ragadi. Non schiacciate con le dita l’areola perché bloccate la fuoriuscita del latte. Potete vedere le guance tonde (non infossate) del vostro piccolo che deglutisce in maniera lenta e profonda. Nei primi 10 minuti viene assunto quasi la totalità del latte, voi comunque potete lasciar staccare spontaneamente il bambino quando è sazio, si saprà regolare da solo. All’inizio attaccatelo a tutti e due i seni, quando poi la montata è partita bene, attaccatelo ad un seno per volta facendolo svuotare bene, ricordando che i migliori stimoli per produrre il latte sono una suzione corretta del bambino, ed una mamma riposata e serena per la nuova creatura arrivata. Non è necessario annotare la quantità di latte che il piccolo assume giornalmente pertanto sconsiglio di fare la doppia pesata che è solo un motivo di ansia per tutta la famiglia; la pesata dovete farla una volta a settimana possibilmente sempre alla stessa ora, prima del pasto, nudo; una buona crescita nel I° trimestre è di almeno 100gr. a settimana mentre nel 2°può scendere a 70-80 gr. e periodi di crescita molto buona si alternano a dei brevi periodi di crescita più scarsa ma tutto ciò fa parte della naturalezza dell’allattamento al seno. Ricordate che: non sempre deve esserci la montata lattea, ma il latte si produce mentre il bimbo succhia; non sempre il bimbo piange perché non trova il latte e se si “mangia le mani” dopo la poppata non vuol dire che ha ancora fame; se urina bene (circa 6 pannoloni al giorno) il latte è sufficiente. Lavate il seno al mattino con una doccia calda e per non togliere l'odore del vostro latte non usate disinfettanti o saponi fra una poppata e l’altra, il latte che rimane sull’areola preverrà le ragadi. Dieta materna: durante l’allattamento la mamma ha bisogno (oltre ad una giusta tranquillità e ad buon riposo) di una alimentazione equilibrata con cibi facilmente digeribili e ricchi di proteine e di zuccheri semplici (carni, uova, latte, pasta, riso, pane , legumi) ricchi di vitamine e sali minerali (come frutta e verdura) e cucinati senza grassi cotti ma in maniera naturale come bolliti, al piatto, alla brace o al forno. In pratica potete mangiare liberamente di tutto un po’ senza eccedere e senza limitazioni particolari. Alcolici e fumo: è sconsigliato durante l’allattamento sia il fumo che l’uso di superalcolici. Piccole quantità di vino o birra non sono invece controindicate. Se scarseggia il latte al seno: non perdete subito la calma ma prima di passare al latte artificiale attaccate il piccolo più spesso. Se il latte non torna potete aumentarlo transitoriamente assumendo Peridon cpr. 1 cpr. prima di 2-3 pasti al dì (consultatemi su questa opportunità). Si ricorre al latte artificiale solo dopo che sono VIA E. NESTI 2, MONTALE, PISTOIA DOTT.SSA MARIA LETIZIA POLI PEDIATRA, ALLERGOLOGA E IMMUNOLOGA CLINICA falliti tutti gli sforzi per proseguire con il latte di mamma e la crescita settimanale si è arrestata o il piccolo appare disidratato e urina poco (urine concentrate con aspetto talvolta rosato). Ragadi: attaccate al seno a rotazione per 5 minuti alla volta; fate uscire del latte dal capezzolo e spargetecelo sopra facendolo asciugare, aiuterete così la cicatrizzazione. Se il dolore persiste anche durante la poppata consultatemi, potrebbe essere colpa di un fungo del capezzolo (DAKTARIN ORAL GEL sull'areola 2 volte al dì). Se non migliora applicate Fitostimoline crema 1-2 volte al dì: Ingorgo del seno (petto duro, doloroso e caldo): 1. Applicare per 2-5 min. un panno caldo e umido o immergetelo in una bacinella di acqua calda. 2. Spremere un poco il latte e attaccare il bambino cercando di fare svuotare il seno. 3. Massaggiare delicatamente il petto prima e durante la poppata. 4. Dopo la poppata applicare compresse fredde sul seno. Supplemento di liquidi, biberon tettarelle e ciuccio: il piccolo allattato al seno non necessita di liquidi oltre al latte di mamma pertanto è sconsigliato l’uso di tisane o di altre bevande. E’ bene che il neonato non succhi tettarelle o ciuccio per non confondergli l’istinto a succhiare il seno materno. Se sarà necessario somministrare dei supplementi di liquidi o di latte artificiale utilizzando il bicchierino. Spremitura del seno: il miglior metodo per raccogliere il latte (per conservarlo in frigorifero) è quello manuale, mentre è sconsigliato l’uso del tiralatte: 1) porre indice e pollice ai lati dell’areola e premere verso la parete toracica, 2) premere da dietro il capezzolo e l’areola tra indice e pollice, 3) premere dai lati per svuoatre tutti i segmenti. QUANDO E’ CONTROINDICATO ALLATTARE AL SENO IL PROPRIO PICCOLO Contrariamente a quanto si possa pensare non esiste quasi mai un motivo valido per controindicare ad una mamma di allattare il suo piccolo. La miopia, la febbre, la mastite, l’influenza, l’anestesia, il ritorno delle mestruazioni, la depressione post-partum, la presenza di carie dentarie, l’osteoporosi, l’attività sportiva moderata (1 ora al giorno) non sono validi motivi per sospendere un allattamento al seno. Fermo restando che qualsiasi terapia farmacologica deve essere sempre intrapresa per un valido motivo (non solo durante l’allattamento), la maggior parte dei farmaci possono essere usati anche durante l’allattamento. • Farmaci che controindicano l’allattamento al seno: Aspirina ad alte dosi amiodarone (cordarone Indometacina (Metacen, liometacen) Antitumorali Antidepressivi MAO Bromocriptina (parlodel) Ergotamina (cafergot) Litio • Droghe (eroina, morfina, cocaina) Anfetamine (comprese quello contenute nei farmaci usati per l’obesità) Metimazolo (tapazolo, antitiroideo) Ciprofloxacina (Ciproxin) Metronidazolo (Flagyl) Difenidramina (Benadryl) Ciproeptadina (Periactin) anoressizanti, Farmaci da usare con cautela: Lassativi(aloe, senna, rabarbaro, olio di ricino) Benzodiazepine (Valium, librium, halcion, Lexotan etc.) Tranquillanti maggiori (Serenase, mellerette, talofen) Antidepressivi triciclici (Anafranil, tofranil) Fluoxetina (Prozac) Antiepilettici (Depakin, zarontin, mysolinet) Teofillina (aminomal, paidomal, teodur) Atenololo (tenormin) Vitamina D Metoclopramide (Plasil) Nitrofurantoina (Furadantin) Acido nalidissico (neo gram) Eritromicina (eritrocina) Cloramfenicolo (chemicetina) Antitubercolari (isoniazide, rifampicina) Diuretici (lasix, igroton) Anticoagulanti dicumarolici (sintron, coumadin) Pillola anticoncezionale Farmaci antiulcera: cimetidina (tagamet), ranitidina (zantac) VIA E. 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