6l.depliant autoesame del senom

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6l.depliant autoesame del senom
Se hai dai 50 ai 69 anni
e sei residente nella Asl Roma C
Regione Lazio
fig.1
fig.2
fig.3
fig.4
fig.5
fig.6
Coordinamento Screening
Mammografico
Via Monza, 2 Tel. 0651006618 / 6617
e.mail:
[email protected]
www. aslrmc.it
fax 0651006630
notizie utili
per
l’autoesame del seno
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screening per la prevenzione
del tumore del seno
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prevenzione…
… sotto una buona stella
ANATOMIA DEL SENO
La mammella, più o meno semisferica e
simmetrica, ha al centro il capezzolo circondato
da una zona di cute più scura detta areola.
Il capezzolo può sporgere, non avere rilievo o
addirittura essere retratto nell’areola, in tal caso
è normale se si presenta così fin dalla nascita.
La mammella poggia sui muscoli pettorali ed è
costituita da tessuto adiposo e ghiandolare
formato a sua volta da vari “lobuli” composti
da gruppi di “acini”.
Durante l’allattamento il latte, prodotto dagli
acini, viene convogliato attraverso vari
canalicoli nei dotti galattofori; tutti i dotti
galattofori sfociano nel capezzolo con una serie
di fori tra le pieghe della pelle, che si presenta
rugosa e irregolare.
Questa struttura ghiandolare, cosiddetta a
grappolo, dà alla mammella una granulosità
apprezzabile al tatto.
La differenza di dimensione e di forma che i
seni possono avere è dovuta sia alla grandezza
della ghiandola mammaria che alla diversa
distribuzione della parte adiposa.
PERCHÉ È IMPORTANTE
L’AUTOESAME DEL SENO
La mammella, come tutto il corpo, è soggetta a
malattie, dalle più lievi alle più gravi, ecco
perché è fondamentale controllarla.
In una percentuale significativa di casi le
neoplasie mammarie vengono evidenziate dalle
donne mediante l’autopalpazione.
La pratica periodica dell’autoesame permette di
imparare a conoscere il proprio seno e di
individuare precocemente modificazioni anche
minime e, quindi, più efficacemente trattabili,
ricorrendo in questi casi al medico che inizierà
l’eventuale iter diagnostico.
QUANDO VA FATTO
L’autoesame deve essere fatto subito dopo la
fine della mestruazione, quando solitamente il
seno è “più sgonfio”.
In post-menopausa e durante la gravidanza si
esegue regolarmente in un giorno qualsiasi del
mese.
L’AUTOESAME DEL SENO
Davanti allo specchio:
1. con le braccia rilassate lungo i fianchi
osserva e confronta attentamente la
forma, il volume ed il profilo delle
mammelle e dei capezzoli. Potrai
facilmente accorgerti che non sono
perfettamente uguali, questo è naturale.
Controlla che non vi siano variazioni
nella forma rispetto al solito. Esamina
l’aspetto della cute: attenzione ad
eventuali zone raggrinzite o infossate
(fig.1)
2. successivamente solleva le braccia,
controlla ulteriormente l’aspetto delle
mammelle, il loro profilo e le
caratteristiche del capezzolo (fig.2)
3. ora con le mani sui fianchi contrai i
muscoli pettorali (fig.3). Anche in
questa
posizione
controlla
le
caratteristiche delle mammelle ed il loro
profilo. Ora la pelle è più tesa e potrai
notare eventuali alterazioni cutanee.
Consulta il medico se noti:
- una irregolarità, rispetto al solito, della forma
e del volume della mammella;
- una irregolarità dell’aspetto del capezzolo;
- una variazione del profilo della mammella;
- un’alterazione della cute: zone raggrinzite o
infossate.
Sdraiata, ponendo un cuscino sotto la
spalla sinistra e la mano sinistra sotto la
nuca; con la mano destra eseguirai la
palpazione del seno sinistro:
1. la palpazione con la mano a piatto segue
un movimento a spirale, dall’esterno
all’interno verso il capezzolo. Con la
punta
delle
dita
unite
premi
delicatamente, ma in profondità;
procedi nel movimento rotatorio verso il
capezzolo. Verifica che non vi siano
variazioni di consistenza (noduli o
indurimenti) (fig.4)
2. ora controlla, partendo dal solco sotto la
mammella, la zona tra il seno e
l’ascella. Esegui la manovra col braccio
sollevato e poi con il braccio abbassato,
meglio se seduta. In quest’ultima
posizione è più facile riconoscere
eventuali noduli (linfonodi) in fondo
all’ascella (fig.5)
3. prendi tra le dita il capezzolo e premilo
dolcemente. Verifica che non vi siano
secrezioni; se fuoriesce del liquido
controlla il colore con un fazzoletto e
riferiscilo al tuo medico (fig.6).
La palpazione del seno destro si esegue
con la mano sinistra ponendo il cuscino
sotto la spalla destra e la mano destra
sotto la nuca.
Consulta il medico se noti:
-un “indurimento” localizzato della
ghiandola mammaria
- qualunque deformazione o secrezione del
capezzolo o retrazione della pelle
- arrossamenti localizzati o diffusi della
mammella
- un aumento delle dimensione di un
linfonodo dell’ascella.