Preghiera del 25 maggio 2012 - Piccole Suore della Sacra Famiglia

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Preghiera del 25 maggio 2012 - Piccole Suore della Sacra Famiglia
PARROCCHIA S.CARLO – PONZANO MAGRA
ASSOCIAZIONE FAMIGLIA DI NAZARETH
La testimonianza della Parola nel MESE
dedicato alla MADRE CELESTE
“..MARIA, DONNA DEL RIPOSO..”
IN ATTESA DEL FAMILY 2012
CON IL SANTO PADRE BENEDETTO XVI
AVE MARIA
AVE MARIA , A--A--VE AVE MARIA A---A --- VE
Donna dell'attesa e madre di speranza ora pro nobis //donna del sorriso e madre del silenzio ora pro
nobis // donna di frontiera e madre dell'ardore ora pro nobis // donna del riposo e madre del sentiero
ora pro nobis rit. AVE MARIA Donna del deserto madre del respiro ora pro nobis // donna della
sera e madre del ricordo ora pro nobis // donna del presente e madre del ritorno ora pro nobis
donna della terra e madre dell'amore ora pro nobis rit. AVE MARIA
Matteo 28, 16-20
In quel tempo, gli undici discepoli, intanto, andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva
loro fissato. Quando lo videro, gli si prostrarono innanzi; alcuni però dubitavano.
E Gesù, avvicinatosi, disse loro: «Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra. Andate dunque
e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito
santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i
giorni, fino alla fine del mondo».
(Riflessioni tratte da “Maria donna dei nostri giorni” Mons. Tonino Bello- ed. S. Paolo)
Se i personaggi del Vangelo avessero avuto una specie di contachilometri incorporato, penso che la
classifica dei più infaticabili camminatori l'avrebbe vinta Maria: Gesù a parte naturalmente. Ma si sa, egli
si era identificato a tal punto con la strada, che un giorno ai discepoli da lui invitati a mettersi alla sua
sequela confidò addirittura “Io sono la via”. La via. Non un viandante! Siccome allora Gesù è fuori
concorso, a capeggiare la graduatoria delle peregrinazioni evangeliche è indiscutibilmente lei: Maria! La
troviamo sempre in cammino da un punto all'altro della Palestina, con uno sconfinamento anche
all'estero. Viaggio di andata e ritorno da Nazareth verso i monti di Giuda per trovare la cugina, con
quella specie di “supplemento intercity” menzionato da Luca che ci assicura che “raggiunse in fretta la
città”. Viaggio fino a Betlemme. Di qui a Gerusalemme per la presentazione al tempio. Espatrio
clandestino in Egitto. Ritorno guardingo in Giudea col foglio di via rilasciato dall'Angelo del Signore, e
poi di nuovo a Nazareth. Pellegrinaggio a Gerusalemme con lo sconto comitiva e raddoppio del
percorso con escursione per la città alla ricerca di Gesù. Tra la folla ad incontrare lui errante per i
villaggi della Galilea, forse con la mezza idea di farlo ritirare a casa. Infine, sui sentieri del Calvario, ai
piedi della croce, dove la meraviglia espressa da Giovanni con la parola stabat, più che la pietrificazione
del dolore per una corsa fallita, esprime l'immobilità statutaria di chi attende sul podio il premio della
vittoria. Icona del “cammina,cammina” la troviamo seduta solo al banchetto del primo miracolo, a
Cana. Seduta, ma non ferma. Non sa rimanersene quieta. Non corre col corpo, ma precorre con
l'anima. E se non va lei verso l'Ora di Gesù, fa venire quell'ora verso di lei, spostandone indietro le
lancette, finché la gioia non irrompe alla mensa degli uomini. Sempre in cammino e per giunta in salita.
Da quando si mise in viaggio verso la montagna, fino al giorno del Gòlgota, fino al crepuscolo
dell'Ascensione quando salì anche lei con gli apostoli al “piano superiore” in attesa dello Spirito, i suoi
passi sono sempre scanditi dall'affanno delle alture. Avrà fatto anche le discese, e Giovanni ne ricorda
una quando dice che Gesù, dopo le nozze di Cana, “discese a Cafarnao insieme con sua madre”. Ma
l'insistenza con cui il Vangelo accompagna con il verbo “salire” i suoi viaggi a Gerusalemme, più che
alludere al fiatone o al gonfiore dei piedi, sta a dire che il peregrinare terreno di Maria simbolizza tutta la
fatica di un esigente itinerario spirituale.
Santa Maria, donna del cammino, come vorremmo somigliarti nelle nostre corse trafelate, ma non
abbiamo traguardi; siamo pellegrini come te, ma senza santuari verso cui andare; siamo più veloci
di te, ma il deserto ingoia i nostri passi; donaci , ti preghiamo, il gusto della vita, facci assaporare
l'ebbrezza delle cose, offri risposte materne alle domande di significato del nostro interminabile
andare....AVE MARIA
Santa Maria , donna del cammino, fa che i nostri sentieri siano, come lo furono i tuoi, strumento di
comunicazione con la gente e non nastri isolanti entro cui assicuriamo la nostra aristocratica
solitudine.....AVE MARIA
Liberaci dall'ansia della metropoli e donaci l'impazienza di Dio, l'impazienza che ci fa allungare il
passo per raggiungere i compagni di strada, invece dell'ansia che ci fa specialisti del sorpasso,
ladri di tempo, ma non ci fa vedere il fratello che cammina accanto a noi....AVE MARIA
Riempi di tenerezza i nostri giorni, dona alla nostra fretta sapori di carità, regalaci la gioia di
quelle relazioni pur corte che hanno bisogno del gusto di cento parole per essere veramente
umane....AVE MARIA
Santa Maria, donna del cammino, prendici per mano e facci scorgere la presenza sacramentale di
Dio sotto il filo dei giorni, negli accadimenti del tempo, nelle attese di solidarietà che si scorgono
nell'aria....AVE MARIA
Se ci vedi allo sbando, sul ciglio della strada, fermati, Samaritana dolcissima, per versare sulle
nostre ferite l'olio della consolazione ed il vino della speranza. E poi rimettici in carreggiata...AVE
MARIA
Dalle nebbie di questa “valle di lacrime” in cui si consumano le nostre afflizioni, facci volgere gli
occhi verso i monti da dove verrà l'aiuto. E allora sulle nostre strade fiorirà l'esultanza del
Magnificat.....AVE MARIA
MAGNIFICAT
Magnifica l'anima mia la grandezza del Signore ed esulta ed esulta in Lui mio Salvatore.
Ha posato lo sguardo - o sulla mia umiltà - à e sarò bea - a - ta
Grandi sono le cose che egli ha fatto per me senza fine senza fine senza fine é la sua potenza.
la sua misericordia - a non abbandonerà - à quelli che lo a - ma - no.
Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio
come ora e come sempre. Così si – a – a. Così si – a – a. Così si – a. – a.
Pensate al dipinto di Raffaello, la “Madonna della seggiola”, che ritrae la Vergine finalmente seduta e
con il piccolo Gesù che riposa tra le sue braccia, ..fa venire in mente tutta una serie di immagini centrate
sulla figura di una madre che dondola la sua creatura per farla addormentare. Certo anche Maria, come
tutte le madri, ha placato il pianto del suo bambino, stringendoselo al petto e intonando antiche
cantilene orientali per farlo dormire. La tradizione popolare ha capito così a fondo questa attitudine
materna di Maria, che, per Natale, ha costruito un interminabile repertorio di melodie legate al più
primitivo genere musicale : la ninnananna... ma il titolo della preghiera di questa sera nasce non solo dal
figlio che dorme tra le braccia di Maria, ma anche dal suo sposo Giuseppe, uomo abituato alle asprezze
della vita, il falegname di Nazareth, l'uomo dei sogni, al quale chissà quante volte Maria avrà detto
“Come ti senti? Ti vedo stanco, non affaticarti così tanto, riposati un poco”. Maria donna del riposo
dunque, perché nessuno come lei sperimentava il sabato del Signore ogni volta che cantava il salmo 22
“in pascoli di erbe fresche mi fa risposare..”. Forse Gesù avrà appreso da lei questo stile di tenerezza che
adoperò poi con gli apostoli quando, vedendoli stanchi, diceva loro : “Venite in disparte, in un luogo
solitario e riposatevi un po'”, oppure quando invitava le folle, affrante dalla fatica di vivere, con queste
parole “Venite a me voi tutti ce siete affaticati e oppressi e io vi darò ristoro”.
Santa Maria, donna del riposo, accorcia le nostre notti quando non riusciamo a dormire. Come è dura la notte senza
sonno! E' una pista senza luce, su cui atterrano tenebrosi convogli di ricordi e ,a volte di incubi, che stringono il
cuore....AVE MARIA
Sorveglia il riposo di chi vive solo, allunga nei vecchi i sipari del sonno, tonifica il dormiveglia di chi sta in ospedale sotto il
pianto di una flebo......AVE MARIA
Rasserena l'inquietudine notturna di chi si rigira nel letto sotto un pianto di rimorsi. Acquieta l'ansia di chi non riposa
perché teme il sopraggiungere del giorno...AVE MARIA
Rimbocca gli stracci di chi dorme sotto i ponti e riscalda i cartoni con cui la notte i miserabili si riparano dal freddo dei
marciapiedi....AVE MARIA
Santa Maria, donna del riposo, vogliamo pregarti per coloro che annunciano il Vangelo. Qualche volta li vediamo stanchi
e sfiduciati e sembrano dire come Pietro “Abbiamo faticato tutta la notte, ma non abbiamo preso nulla”..ebbene fermali
quando la generosità pastorale li porta a trascurare loro stessi, allontanali dalla frenesia dell'azione, aiutali a dormire
tranquilli, perché lo stress apostolico non è un incenso gradito al cospetto di Dio....AVE MARIA
Come ci ricorda il salmo 126 “ai suoi amici il Signore dà il pane nel sonno”, aiutaci a rimettere tutto nelle mani di colui
che dà fecondità al lavoro degli uomini, senza che questo si trasformi in disimpegno...AVE MARIA
Santa Maria, donna del riposo, donaci il gusto della domenica. Facci riscoprire il gusto antico di fermarci sul sagrato della
chiesa e conversare con gli amici senza guardare l'orologio, frena le nostre sfibranti tabelle di marcia. ...AVE MARIA
Liberaci dall'affanno delle cose, facci capire che il segreto del riposo fisico sta nelle pause settimanali o annuali che
riusciamo a concederci, ma il segreto della pace interiore sta nel saper “perder tempo” con Dio, perché Lui ne perde tanto
con noi.....AVE MARIA
Santa Maria, al termine del nostro andare dissennato attendici sempre la sera sull'uscio di casa e se non troviamo altri
guanciali per poggiare il capo, offrici la Tua spalla su cui placare la nostra stanchezza e dormire finalmente
tranquilli....AVE MARIA
(Riflessione di Don Oreste Benzi)
“Vi spiego velocemente le varie forme di adorazione. Adorazione deriva da “ad hos” che vuol dire
bacio, abbraccio e quindi adorare è unirsi profondamente nella comunione col mio Dio. Ha questo
aspetto profondo di intimo amore verso il Signore. Allora come si fa? Io normalmente indico una
forma semplice, anche se tu fratello hai solo cinque minuti, con quattro atti fondamentali che
manifestano quale sia per noi il dono di Dio. “Per che cosa ti devo ringraziare Signore?” Quando tu dici
grazie, la smetti di pensare a te, perché dici grazie per qualcosa che ti dà un altro, e già così smetti di
essere padrone. Poi però io dico, inizia a ringraziare per il bene che fanno gli altri. Quali altri? Quelli di
cui hai invidia, quelli che non riesci a mandare giù. Guarda il bene che fanno e benedici il Signore ed
intanto l'invidia diminuisce un po' perché vedi il fratello che opera nel nome di Dio. Poi ringrazia per il
bene che il Signore opera attraverso di te , e questo è più difficile. E' difficile che si ringrazi il Signore
per il bene che si fa, ma questo avviene. Si ringrazia per uno scampato pericolo, per la salute...invece
ringrazia per il bene che stai portando avanti, cioè per come vivi la tua vocazione, a qualunque
età....PADRE NOSTRO.... “Di che cosa ti devo chieder perdono , Signore?” Qui comincia sempre a chiedere
perdono per i peccati che hai fatto fare agli altri, perché non hai riconosciuto i fratelli (ad esempio
domenica potevo andare a celebrare l'Eucaristia con loro, ma non sono andato perché non avevo voglia
di vederli, capita anche questo)..in questo modo l'altro entra nel tuo cuore e cresce ..poi chiedi perdono
per i tuoi peccati...PADRE NOSTRO... “Di cosa ho bisogno Signore?” Comincia a chiedere di cosa hanno
bisogno gli altri e chiedi per loro le cose più belle, chiedi amore...poi chiedi per te, e non finisci
più...PADRE NOSTRO... “Chi sono io per te , Signore? Chi sei tu per me?” Se hai quei famosi cinque minuti
di cui dicevano all'inizio, stai un minuto per punto. E se dici “no, è poco, non mi ci metto neanche...”
hai sbagliato tutto. Stai tranquillo che tanto non ne faresti di più. Poi magari per fare adorazione prendi
i Salmi e ti fermi. Mentre tu preghi e fai attenzione alle parole che dici, lo Spirito del Signore ti illumina
e ti pare il cuore all'infinito, alla luce e alla gioia. Si possono fare ore di adorazione anche su un solo
Salmo, ma anche su una sola parola...l'adorazione è l'unione diretta con Dio e puoi farla in mille
modi....PADRE NOSTRO... ecco prendiamo il Padre Nostro: stiamo dicendo “PADRE” ..potremmo
fermarci anche a fare adorazione su questa parola, Padre, oppure su “perdona i miei peccati” , ed
immergerci lì dentro mentre il Signore ci illumina e ci ci attira a sé. Non è importante la quantità di
parole che dici, ma come stiamo con il Signore e come ci uniamo a Lui....PADRE NOSTRO.
RESTA QUI CON NOI
Le ombre si distendono scende ormai la sera e s'allontanano dietro i monti i riflessi di un giorno che
non finirà, di un giorno che ora correrà sempre perché sappiamo che una nuova vita da qui é partita
e mai più si fermerà.RIT. Resta qui con noi il sole scende già resta qui con noi Signore é sera
ormai resta qui con noi il sole scende già se Tu sei fra noi la notte non verrà. S'allarga verso il
mare il Tuo cerchio d'onda che il vento spingerà fino a quando giungerà ai confini di ogni cuore,
alle porte dell'amore vero. Come una fiamma che dove passa brucia così il Tuo amore tutto il
mondo invaderà. RIT. Resta qui con noi...Davanti a noi l'umanità lotta, soffre e spera come una
terra che nell'arsura chiede l'acqua da un cielo senza nuvole, ma che sempre le può dare vita. Con
Te saremo sorgente d'acqua pura con Te fra noi il deserto fiorirà.
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APPUNTAMENTO PER TUTTI A DOMENICA 17 GIUGNO A
BOCCA DI MAGRA – MONASTERO S.CROCE DALLE ORE 10
ALLE ORE 16. CELEBRAZIONE EUCARISTICA ORE 15. VI
ASPETTIAMO PER CONCLUDERE INSIEME IL CAMMINO DI
TUTTI QUESTI MESI!!