Una Piattaforma Logistica per Il Nord-Ovest

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Una Piattaforma Logistica per Il Nord-Ovest
Infrastrutture e
competitività
Una Piattaforma Logistica per
Il Nord-Ovest
dicembre 2011
Il Contesto
Il settore della logistica nel nostro Paese sconta un forte ritardo rispetto
alle economie più avanzate: il costo della logistica in Italia è oggi
superiore dell’11% rispetto alla media europea = 12 miliardi annui di
GAP.
Nel corso del recente convegno organizzato dalla Federazione Nazionale
Cavalieri del Lavoro a Genova, il presidente Benedini ha ricordato come
per le aziende lombarde il costo della logistica incida per il 17% circa
sul fatturato netto delle imprese, confrontato con un circa 6% della
Germania e poco più del 7% della Francia. E ’ inutile ogni ulteriore
commento su quanto questo fattore pesi sulla competitività delle imprese
industriali e commerciali.
Vi sono quindi elevatissimi margini di recupero! E possono tradursi in
maggior efficienza e competitività delle imprese!
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Il Contesto
Il Pil
Aree
Pil pro capite
(€ annui)
a parità di potere d’acquisto
Gran Bretagna
29.100
Germania
28.800
Francia
27.000
Italia
26.000
Italia Nord-Est
30.900
Italia Nord-Ovest
31.400
Il Nord Italia è una delle aree più industrializzate ed economicamente più avanzate
d’Europa, sia in termini assoluti che di ricchezza pro capite, con un dinamismo
demografico che ha portato ad un incremento della popolazione di oltre 1,2 milioni
fra il 2000 e il 2010 e fra il 2010 e il 2020 è prevista una crescita di circa 565 mila
abitanti di cui 450 mila in Lombardia e 115 mila in Piemonte
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Il Contesto
Nord-Est
L ’ interporto (nodo intermodale + servizi logistici) è l ’ infrastruttura di
interazione economico-operativa sul mercato inland della logistica.
Gli interporti del Nord-Est, Verona, Padova e Bologna* sono ai vertici della
interportualità nazionale e ricompresi nella prima fascia di quella europea.
Interporto
Verona
Padova
Bologna
aziende
insediate
120
125
104
UTI/anno
300.000
200.000
125.000
addetti +
indotto
10.578
4.572
3.915
superficie
terminal
intermodale
300.000
170.000
551.000
mq. destinati
alla logistica
500.000
250.000
300.000
Fonte: "Il disegno della Interportualità Italiana" Censis- UIR 2009
*pur non essendo propriamente nel Nord-Est, ha un significativo valore di servizio verso
l’area veneta
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Il Contesto
Nord-Est
Sui porti, Ravenna, Venezia, Trieste, Ancona la cintura portuale del Nord-Est
sconta una tradizionale debolezza e la quota di mercato di questi porti sul totale
dei porti del Nord Italia è inferiore al 20%.
I progetti di potenziamento di Trieste e Venezia possono consentire un ampio
recupero ed il rilancio della portualità nord-adriatica.
Il traffico di container nei porti del Nord Adriatico
Migliaia di TEU
2005
2006
2007
2008
2009
2010
Variazione %
2005/2010
Variazione %
2008/2010
Totale Arco del Nord
Adriatico
719
774
888
1.047
935
968
35%
-8%
Trieste
198
220
267
335
276
282
42%
-16%
Venezia
289
316
328
379
369
393
36%
4%
Ravenna
168
162
206
214
185
183
9%
-14%
Ancona
64
76
87
119
105
110
72%
-8%
Porto
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Il Contesto
Nord-Ovest
La situazione del Nord-Ovest per interporti e porti appare analoga al NordEst ma a fattori infrastrutturali invertiti.
In Piemonte, gli interporti di Orbassano (To) e
Novara
dimensionalmente inferiori ed hanno relazioni operative più locali.
sono
In Lombardia, addirittura, non vi sono interporti classificati come tali.
Struttura
mq
Imprese
Occupati
Terminal
intermodale
Moviment
annua
Cim Spa
Novara
840.000
15
200
200.000 mq
430.000
container
Sito Spa
Orbassano
3.000.000
200
5.000
80.000 mq
3.000
carri ferr.
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Il Contesto
Nord-Ovest
La cintura portuale del Nord-Ovest La Spezia – Genova – Savona e Livorno è
la maggiore d’Italia: oltre il 65% dei traffici import/export in Italia ed oltre
l’80% della quota di mercato del Nord Italia.
Essa sconta però una storica carenza di impianti ed infrastrutture di
collegamento verso un adeguato sistema retroportuale/interportuale.
Il traffico di container nei porti dell’arco Nord Tirrenico
Migliaia di TEU
Porto
2005
2006
2007
2008
2009
2010
Variazione %
2005/2010
Variazione %
2008/2010
Arco del Nord Tirreno
3.525
3.677
4.029
4.042
3.367
3.899
11%
-4%
Savona
219
227
242
252
196
220
0%
-13%
Genova
1.624
1.657
1.855
1.766
1.533
1.759
8%
0%
La Spezia
1.024
1.136
1.187
1.246
1.046
1.285
25%
3%
658
657
745
778
592
635
-3%
-18%
Livorno
Fonte: elaborazione Gruppo CLAS su dati delle Autorità Portuali
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Il Nord-Ovest
Deficit e prospettive
Le carenze e le potenzialità inespresse risultano ancor più stridenti se
rapportate al primato economico del Nord-Ovest.
La capacità produttiva dell’area esprime un valore strategico non solo per le
tre regioni, ma per l ’ intero Paese, sia per il suo peso economico sia per
l’effetto trascinamento che può provocare.
Piemonte, Lombardia e Liguria mantengono un elevato potenziale di
sviluppo, frenato però, nella sua capacità di competere, da un manifesto
handicap infrastrutturale: occorre un recupero di competitività centrato
sull’efficienza del sistema infrastutturale, per manifestare appieno la capacità
di generare sviluppo da parte del Nord-Ovest.
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Il Nord-Ovest
Deficit e prospettive
La scala con cui si sono sviluppate le infrastrutture nodo è sempre stata
regionale/locale: la progettazione e realizzazione del sistema portuale ed
interportuale esistente è tutta pre-euro e pre-TEN-T.
Oggi una adeguata programmazione infrastrutturale impone un approccio
quantomeno macroregionale a scala europea.
Il sistema Nord – Ovest ha un proprio forte baricentro portuale,
dimensionale e di indirizzo, in Genova, dove si concentrano il 31% dei traffici
di import-export dei flussi containerizzati con origine e destinazione l’Italia.
Occorre identificare un baricentro inland in grado di massimizzare il valore
e l’efficacia dei nodi già esistenti in una piattaforma sistema a vocazione
europeo-mediterranea.
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La Proposta
La connessione con le reti ferroviarie europee (progetti TEN-T 6 e 24) è la grande
opportunità per il Nord-Ovest
l’intersezione tra i due assi è l’area strategica di
riferimento per la piattaforma europea del Nord-Ovest
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La piattaforma europea del Nord-Ovest
Il Progetto
Identificato l’oggetto di studio, occorre indagarne il valore in termini di mercato
e la conseguente modalità realizzativa.
Nella percezione generale, i corridoi ferroviari europei sono rappresentati
soprattutto nei loro punti di origine/destinazione (Lisbona Kiev e Genova
Rotterdam). Minore attenzione è dedicata alle necessità ed opportunità
logistiche/infrastrutturali presenti nei territori attraversati.
Nel caso del corridoio 24, il carattere preminente è sottolineato soprattutto dal
collegamento dei due mari e dei due porti (Genova e Rotterdam) per un possibile
riequilibrio dei traffici nell’ingresso in Europa da Nord e da Sud, assieme ad
un rilancio della porta marittima meridionale per il mercato svizzero.
Per il corridoio 6, si sono evidenziate la valenza politica del collegamento
infraeuropeo nonché alcune difficoltà di consenso sul piano locale.
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La piattaforma europea del Nord-Ovest
Il Progetto
L ’ impatto dei due corridoi sull’economia nazionale, sia in termini di
allargamento del mercato logistico, sia per la creazione di nuovo sviluppo nelle
regioni del Nord-Ovest rappresenta, invece, il focus dell’iniziativa.
Oltre al volano generato dalla fase di cantiere, che rischia però di restare fine a
se stesso, questa piattaforma logistica allargata consente di stabilire un solido e
permanente legame produttivo ed occupazionale con il territorio assieme ad
una interazione ad alto valore competitivo con il sistema delle imprese.
Solo a queste condizioni può avvenire quel salto di qualità necessario e
sufficiente a giustificare l’impegno politico di spesa richiesto per i due nuovi
corridoi ferroviari europei 6 e 14.
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La piattaforma europea del Nord-Ovest
Il Mercato
In questo nuovo quadro di riferimento, gli effetti economici e di mercato non si
sostituiscono ma enfatizzano gli obiettivi di programmazione e pianificazione già
individuati e le infrastrutture già esistenti nei diversi ambiti territoriali.
Ai benefici già identificati si aggiungono:
1.
nella fase realizzativa, un ulteriore apporto di capitali privati legato agli
investimenti di piattaforma.
2.
L’impatto sulla competitività dei servizi logistici portuali ed inland nel Nord-Ovest,
dove una razionalizzazione complessiva può finalmente ridurre il gap di costi tra le
imprese industriali e commerciali del Nord-Ovest e quelle dei bacini concorrenti di
Francia e Germania.
3.
La nuova piattaforma baricentro accresce il ruolo delle infrastrutture nodo esistenti
all’interno di un perimetro logistico a scala europea.
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La piattaforma europea del Nord-Ovest
Il Mercato
4.
5.
Il sistema complessivo della piattaforma del Nord-Ovest si caratterizza
inoltre per una accresciuta attrazione verso il mercato del Nord
Italia, ma anche verso quello estero:
lungo la filiera Sempione/Loetschberg e Gottardo (a partire dal
2017),
verso la macro area francese del Rodano-Alpi,
verso i nuovi mercati dell’Est europeo e verso il Mediterraneo,
convogliando inoltre i nuovi flussi di traffico sul sistema
portuale ligure e riducendo così i costi logistici del Nord Ovest.
Elevato sviluppo occupazionale permanente, che di per sé un corridoio
di attraversamento genera solo in fase realizzativa.
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La piattaforma europea del Nord-Ovest
Il percorso attuativo
Sulla tradizionale competenza pubblica, nazionale ed europea, per
la pianificazione politico-economica dei corridoi si innesta
oggi la nuova responsabilità di ruolo e risorse delle imprese.
Il finanziamento dei corridoi resta pubblico, quello dei nodi
piattaforma può essere sostanzialmente compito del capitale
privato.
Dalla capacità di identificare comuni obiettivi di competitività e
sviluppo nasce una più avanzata sussidiarietà di intervento tra
pubblico e privato.
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La piattaforma europea del Nord-Ovest
La fase realizzativa
Poiché è l ’ impresa al centro di questa nuova esperienza
realizzativa, la fase di pianificazione ed implementazione deve
vederla protagonista nelle sue fondamentali articolazioni:
Finanza
Costruzioni
Trasporti e logistica
Servizi
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La piattaforma europea del Nord-Ovest
La fase realizzativa
La formazione di un gruppo attivo di promotori costituirà la governance di
prima fase che, per la parte tecnico-economica, dovrà identificare un team
di lavoro che elabori un piano di fattibilità su:
Identificazione dei siti.
Collegamento/integrazione con gli altri nodi del Nord-Ovest.
Configurazione delle infrastrutture di raccordo e delle strutture di
servizio.
Investimenti e risorse.
Operation Plan e Timing.
Ci si dovrà direttamente attivare per costruire un consenso generalizzato a
partire dalle amministrazioni coinvolte, locali e centrali, nonché verso i
grandi vettori di riferimento e le parti sociali.
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La piattaforma europea del Nord-Ovest
Prossimi passi
I fase: promozione di un approfondimento che in 6/8 mesi ne definisca il
perimetro progettuale, consulti i principali operatori e soggetti finanziari
(Banche e Fondi) e individui i suoi possibili strumenti attuativi. Le risorse
sono previste all’interno dell’accordo tra Confindustria Piemonte,
Assessorato Trasporti della Regione Piemonte, Compagnia di San Paolo e
Politecnico di Torino, in fase di attivazione operativa.
II fase: costituzione SDI - Società (di Corridoio?) con soggetti Istituzionali,
Imprenditoriali e Finanziari per la pianificazione, programmazione del
progetto e delle sue fasi realizzative; l’individuazione delle priorità, degli
investimenti pubblici e delle opportunità di investimento privato, gli
strumenti normativi, le forme di marketing territoriale
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Conclusioni
La necessità di dotare il Nord-Ovest di una sua fisionomia di eccellenza
nel settore logistico è stato un obiettivo da tutti condiviso ma spesso
solo enunciato.
La prospettiva del passaggio nei nostri territori di grandi infrastrutture
europee e l ’ urgenza di dare sostegno competitivo al sistema Paese,
specie alla sua parte più esposta alla competizione mondiale, rendono il
momento attuale una finestra irripetibile per dare seguito concreto a
tanti studi, dibattiti, auspici in materia di logistica e competitività.
I tempi sono maturi per avviare un’iniziativa di respiro europeo, che si
caratterizzi come un investimento remunerativo per gli interessi nazionali
pubblici e privati:
la piattaforma europea del Nord-Ovest.
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