“CAINO E ABELE” UN MUSICAL RIUSCITO-foto/video

“CAINO E ABELE” UN MUSICAL RIUSCITO-foto/video
Scritto da Dalila Bellacicco
Mercoledì 25 Aprile 2012 06:52
Ad un pubblico “protagonista insostituibile e non semplice spettatore” Augusto Angelillo regista di
Teatralmente Gioia
e presidente della
UILT Puglia
- dedica “
Caino e Abele
”, musical degli anni ’70 che ben coniuga recitazione, musica e canto per esprimere la dualità
della natura umana.
“Che il vostro lavoro sia avvincente e originale. Che sia profondo, toccante,
contemplativo, unico […] con l’umiltà e la curiosità necessarie per rendere tutto questo il
lavoro della vostra vita ”.
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“CAINO E ABELE” UN MUSICAL RIUSCITO-foto/video
Scritto da Dalila Bellacicco
Mercoledì 25 Aprile 2012 06:52
Con questo auspicio inserito nel foglio di sala, tratto da uno stralcio del discorso di apertura
della giornata mondiale del teatro del regista John Malkovich, Augusto Angelillo svela le
finalità del teatro amatoriale
che, proprio perché tale non “stressato” da sfrenate competizioni né soggetto a confronti professionali
altrettanto stressanti
- viene considerato “teatro per diletto”.
Non altrettanto “dilettevoli” le tante ore dedicate alle prove, il riecheggiare notte e giorno
nella mente delle musiche su cui cantare, il duellare senza aver contezza dei rudimenti di
scherma, le nottate passate a cucire i costumi, la scenografia da progettare, costruire e
“montare” ed i mille contrattempi in agguato…
Il 21 e 22 aprile finalmente tutti in scena: veterani, esordienti, attori “prestati” al canto eppur
davvero molto bravi.
Valore “aggiunto” due ballerini incubati nel Laboratorio del Movimento di Mirella Resta: Isab
ella Vasco e Donato Cetola
, impegnati in suggestive coreografie.
Da registrare tra i momenti più emozionanti ed intensi della narrazione scenica suddivisa in sei
parti, “Caino e Abele”, con un possente Marco Addati (Caino) perfetto nel ruolo del
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Mercoledì 25 Aprile 2012 06:52
malvagio
fratello,
emblema
di(inuna
incattivita
dal
duro
lavoro
del
più
attuale
materialismo
esasperata
-metafora
truce
altrettanto
incapace
anche
ben
di
nella
alzare
“cantato”
parte
lo
sguardo
dieda
Giuda).
interpretato
aloppressi
Contr’altare
eper
pregare,
enfasi
unscena
mitissimo
da
(ruolo
“confermato”
Abele
decisamente
per-bravura
ispirato,
sguardo
Marco
Stoppini
in
Romeo
predestinato
quelle
accanto
di
Cristo
ama
esser
alla
tradito
sua
ucciso
Giulietta
Giuda
scena)
(cielo
(splendida
ben
la
tre
volte,
della
prima
croce
nelle
umana)
vesti
del
edda
infine
buon
fratello,
romantico
Elena
Milano
).
Altrettanto
emozionante
“Anna
Frank”,
affidata
ad
un’esordiente
e bravissima
Minnuti
,Luigia
accompagnata
dall'
armoniosa
voce
dicon
Angela
Milano
e
del
coro.
Vincenzo
Donvito
proprio
gospel
molto
dà
voce
partecipe
agli
eumanità
recitativo;
d’Africa
ridotti
in
schiavitù,
sorretto
unecoro
non poi
voci
soliste:
Annamaria
D’Ettore,
Luana
Montone
e registi,
Alessia
Surico,
ha
duettato
anche
in
e“portati”,
Abele.
che
con
Luana
Montone
Giovanna
D’Arco
(Marica
Girardi)
arsa
sul
rogo
e
condannata
dal
prelato
(Antonio
canta
come
un
usignolo
la
sua
fede
e
il suo
dolore.
Premio
“tenerezza”
a
San
Francesco
(Giuseppe
Antonicelli)
e
Santa
Chiara
(Angela
Milano),
giovanissimi
attori
lanciati
nell’agone
dai
due
temerari
Augusto
eprima
Giustina
Lozito
.Consensi
sfidare
scenico,
se
laAngelillo
anche
stessi,
per
né
di
passano
iCaino
meno
inosservati
coraggiosamente
l’espressività,
laMaurizio
disinvoltura,
incampo
campo
possesso
mettersi
dello
inSurico),
gioco
spazio
e
Luca
Pavone,
Michele
Magistro,
e Angelica
Mastromarino
Vanessa
Vasco
Tanta
raccontati
armonia
incoralità
un
dalla
video
e sono
all’ultima
stati
commentati
scena,
nella
dalla
quale
voce
ilscesi
bene
fuori
ed
ilGiordano,
male
diilper
Augusto.
dell’umanità
si
sono
Dietro
letutti,
quinte,
un
altro
mondo.
drappi
frenetico
adrenalina
da
di
piegare,
consente
attività
“fuori
scale
di
scherzare
scena”
dale
scomporre,
per
e Scenari
prendersi
altro
mixer
anche
daun
da
smontare
divertenti,
po’
scollegare,
giro.
appollaiati
nel
viti,
momento
trapani
su scale
in
ed
un
chilometriche,
ilbrulichio
calo
di
Un
“quasi”
spettacolo
nello
spettacolo,
questa
volta
in
abiti
non
scenici,
dove
lavorano
anche
gli
“innominati”
tecnici
Marilù
Vittore
e Mattia
Angelillo,
ipoco
collaboratori
etro
Giorgio,
Davide
Angelillo,
Antonio
Cuscito
eain
Giuseppe
Marazia
Pi
e
laaltro
preziosa
amministratrice
Elisabetta
Addabbo
.Anche
perché,
è risaputo,
compagnie
amatoriali
vivono
di
applausi
raccolgono
esibendosi
(talvolta
neanche
sufficiente
paga
ecui
del
che
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Scritto da Dalila Bellacicco
Mercoledì 25 Aprile 2012 06:52
re ilregolamenti
perlomeno
da
compagnie
permettere
generazione.
teatro
che
ané
amatoriali
prezzi
costosi
licapestro
ospita,
eservice,
spazio
associazioni,
redatti
a
né
che
da
tutte
amministratori
l’amministrazione
nei
lel’estate
fatti
acerrimi
di2012
che
proprio
dovrebbe
a
nemici
e parole
perché
delle
meno
incoraggiano
garantire
stesse),
“pubblico”,
tecnologie
seturca
non
non
l’impegno
di
oggi
potendosi
ultima
“blindato”
di
Da
proporre
alle
griffe
nazionali
per
spese),
(come
idea
imprenditoriale
egratis
recupero
tagli
sola
settimana
e abbottonature
da
originali,
lescenografie
camicie
sfilacciate
etanto
i pantaloni
le
graziose
allatuniche
cuciti
bianche
in una
con
Giorgio
Raffaella
riciclando
lenzuola
eaccessibili
altro
per “vestire”
gliassociazioni
attori
elusso
le
comparse.
L’arte
didiarrangiarsi
e del
a breve
diverrà
regola
di vita
epacati…
dirappresentanti
sopravvivenza…
prendiamo
esempio
da
realtà
come
questa
che
in passione
tema
teatralità
di
sussistenza
potrebbero
vincere
un
Oscar
!Ai
compagnie
detrattori
che
solitamente
commentare
aantipatie
discapito
dei
delle
amatoriali,
la
confessionale!
meritano
Pace
nel
rispetto,
blog!
un riciclo
consiglio:
per
esprimere
per
una
simpatie,
volta,
toni
educati
eeatavici
risentimenti
il lavoro
(gratuito)
c’è
il… e
Un
particolare
ringraziamento
aamano
Mario
Di
Giuseppe
scatti
fotografici.
per
aver
contribuito
con
i suoi immancabili
4/4