Rassegna stampa - Sky Dome - Progettazione e Innovazione

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Rassegna stampa - Sky Dome - Progettazione e Innovazione
LA PROVINCIA
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GIOVEDÌ 8 OTTOBRE 2015
LA PROVINCIA
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GIOVEDÌ 8 OTTOBRE 2015
Università
Lo studio di tre studenti
La cupola costruita con gli sci
Il progetto diventa tema di laurea
Lo scorso maggio la singolare
cupola realizzata con sci di recupero, denominata “Ski dome”, era
approdata al Campus di via Previati proprio grazie ai tre studenti che
stanno dedicando a questo progetto la loro tesi di laurea, “Architecture for refugees, Resilience Shelter
Project”, con il relatore Marco
Imperadori. Si tratta dell’implementazione della soluzione messa
a punto all’università Fourier di
Grenoble, che in quel periodo è
stata a Lecco con una delegazione
per tenere una conferenza su “Ski
dome”, allestendo al contempo una
installazione dimostrativa.
Alla realizzazione dell’installazione che per qualche ora aveva
tenuto banco al campus Previati
avevano contribuito anche gli
studenti impegnati nel concorso
Compasso Volante, organizzato
ogni anno dal prof. Imperadori:
Andrea Redaelli, Danilo Tomasoni,
Eric Pitalieri, Domenico Arcadi,
Marco Cucuzza, Piergiacomo
Acerboni, Cristiana Topo, Daria
Pantò Mancuso, Chiara Mariska
Chiodero, Caterina Nogara e Benedetta Rota.
L’iniziativa didattica
La sicurezza nei cantieri edili
Al campus il via al terzo corso
C. DOZ.
Bacheca
Da una tesi lecchese
il cuore del villaggio
missionario in Africa
IL FESTIVAL
DI ARCHITETTURA
Utile. Il lavoro di tre studenti laureandi in Ingegneria edile e Architettura
Partiti dalla cupola creata con vecchi sci, hanno poi elaborato il progetto
CHRISTIAN DOZIO
La tesi di laurea di tre
studenti del Polo lecchese diventerà il fulcro di un nuovo villaggio missionario in Africa. E’
senza dubbio un progetto di
grande importanza non soltanto didattica, quello condotto da
Elisa Mutti, Ilaria Polese e
Federico Lumina, laureandi
in Ingegneria edile e Architettura, che proprio in questi giorni hanno concretizzato all’Espe un esempio concreto del
loro lavoro.
Partiti dall’elaborato dall’Università di Grenoble, che ha
creato una cupola con l’utilizzo
di sci dismessi, i futuri professionisti hanno perfezionato la
soluzione. La loro, infatti, è una
struttura costituita non soltanto dai vecchi sci, ma anche da
una colonna portante in acciaio
(porzioni di ponteggi) e da un
lucernario nella sommità centrale che permetta di far entrare luce e (con l’apposito telecomando) aria. Il tutto grazie alla
collaborazione, in alcuni casi
consolidata, con aziende come
Canobbio, Marcegaglia, Ferrari, Sfs Intec, Cittadini, Velux.
Made in Italy
«Questo è puro made in Italy –
sottolineano i tre ragazzi, evidenziando la rielaborazione
complessiva messa a punto -.
La nostra struttura è più stabile, grazie all’utilizzo dei ponteggi nel centro. Abbiamo usato
130 paia di sci di recupero (regalati da noleggi della Val Seriana, ndr.) di diverse dimensioni
(da 110 a 195 cm) adattandoli alle diverse porzioni della costruzione. Abbiamo semplificato il
tutto, garantendo anche un più
semplice montaggio».
La tensostruttura, dunque,
copre una superficie di 3 metri
quadrati. All’interno si trovano
elementi d’arredo singolari e
accattivanti, sempre però realizzati con materiale di recupero: sedie e tavolini (cui si aggiungeranno letti, tavoli e librerie) fatti con chiodi e assi, secondo il disegno di Enzo Mari.
L'evento
Oggetti di recupero
Lezione al campus
Architecture with reused materials. È il titolo della lecture che
ha tenuto banco lo scorso maggio
al polo lecchese del Politecnico
di Milano, alla presenza dei docenti francesi Dominique Daudon e Yannick Sieffert, dell’università di Grenoble.
Nell’occasione è stato approfondito il progetto Ski Dome, che
permette la realizzazione di edifici d’emergenza con l’utilizzo di
sci di recupero, rivisitato e implementato dagli studenti nella
forma che verrà inviata in Africa.
Una soluzione progettuale che
garantisce risparmi e benefici.
“Svoltastudenti” viaggia ancora
Amburgo e Olanda da scoprire
I viaggi
Gli studenti avranno modo
di visitare le strutture
architettoniche di maggiore
importanza
Un nuovo viaggio all’insegna dell’architettura e
della cultura estere. L’associazione studentesca Svoltastudenti, con il contributo del Politecnico di Milano, ha messo a
punto per l’inizio del prossimo novembre una trasferta
assolutamente interessante,
che porterà la comitiva di futuri professionisti in Germania e Olanda.
Destinazioni del viaggio, infatti, saranno Amburgo e Amsterdam in particolare, dove
gli studenti avranno modo di
visitare le strutture architettoniche di maggiore importanza. La trasferta di studio si
Amsterdam, una delle mete del viaggio degli universitari
terrà da venerdì 6 a martedì 10
novembre e vedrà protagonisti un massimo di 79 partecipanti, chiamati a partecipare
alle spese con una quota estremamente contenuta: 150 euro
a testa.
Il programma prevede la
partenza da Lambrate (Milano) tra le 21 e le 22 del 5 novembre. L’arrivo ad Amburgo
è previsto per la tarda matti-
nata seguente: nella città tedesca si pranzerà prima della sistemazione in albergo. Quindi, visita ad Hafencity e serata
al porto di Sainkt Pauli. IL
giorno dopo, tappa al Kunsthalle, museo d’arte, prima di
spostarsi in centro, con visite
dello Jungfernstieg e delle numerose chiese e basiliche, in
particolare quella di San Michele.
Ma, soprattutto, verrà inviata a
gennaio in Guinea Bissau, dove
sarà utilizzata dai missionari
dei Padri Oblati come campo
base per la creazione di un nuovo villaggio a Cacine, località di
pescatori. A guidare i volontari
sarà Renato Todeschini, che
all’Espe ha avuto modo di prendere confidenza con il montaggio di cui poi si dovrà occupare
in Africa.
L’interno della cupola
realizzata con vecchi sci
Nella foto gli studenti
che hanno progettato
e realizzato la struttura
FOTO MENEGAZZO
Un punto fisso
«Si partirà da zero, ma questa
bellissima struttura ci permetterà di disporre di un ottimo
punto fisso», ha affermato.
«All’Espe, grazie alla disponibilità del direttore Mauro Fumagalli e dei docenti Silvio
Valsecchi, Paolo Colombo e
Fabio Pezzano, che da anni
collaborano con il Politecnico,
il montaggio è durato una settimana – hanno concluso Elisa,
Ilaria e Federico -. Inviando
parti già montate, sul posto saranno sufficienti al massimo
due giorni».
La domenica il trasferimento ad Amsterdam, dove fino al martedì mattina (quando si ripartirà alla volta di Milano) sarà possibile ammirare
Piazza Dam, lo Stedelijk Museum, il Van Gogh Museum e il
Jordaan.
La prevendite speciali si
terranno all’evento “Atupertu”, incontro con tutte le associazioni del Politecnico di Milano organizzato da Svoltastudenti al Campus di Bovisa Durando (all’interno dello spazio
Ovale) per i prossimi 14 e 15
ottobre. Venerdì 16 ottobre,
invece, sarà possibile iscriversi anche al Solarium del Campus Leonardo, con un sovrapprezzo di 10 euro. La prevendita permette di assicurarsi il
posto prima dell’apertura della raccolta delle adesioni.
I posti rimanenti potranno
quindi essere prenotati a partire da sabato 17 ottobre,
quando le iscrizioni verranno
aperte ufficialmente. L’iniziativa è riservata agli studenti
del Politecnico, compresi gli
Erasum, quelli iscritti ai corsi
singoli e ai corsi di dottorato.
C. Doz.
Il Polo di Lecco del Politecnico di
Milano organizza il terzo corso
di aggiornamento per la sicurezza nei cantieri, destinato in
particolare a liberi professionisti
abilitati al ruolo di coordinatori
per la sicurezza, ma anche a
laureandi o laureati del Polo
E’ in corso in questi giorni
e fino a sabato la terza
edizione di Mi/Arch,
Festival Internazionale di
Architettura promosso dal
Politecnico di Milano con
la direzione artistica di
Stefano Boeri e un
importante Comitato
Scientifico.
La manifestazione è
ubicata nel Patio ipogeo
della Scuola di
Architettura del
Politecnico di Milano ed è
basata sugli interventi di
alcuni dei protagonisti
dell’architettura
internazionale (tra gli altri
Tony Fretton, Rudy
Ricciotti, Ma Yansong,
Xaveer De Geeyter, Julien
De Smedt, Joseph Grima,
Pier Vittorio
Aureli/Dogma, Iwan Baan,
Benedetta Tagliabue) e
nazionale (da Cino Zucchi a
Stefano Boeri, da Andrea
Branzi a Vittorio Gregotti,
da Italo Rota a Alessandro
Scandurra, da Renato Rizzi
a Maria Giuseppina Grasso
Cannizzo, da Mauro
Galantino a Beniamino
Servino).
Nell’occasione si garantirà
una vetrina importante
anche agli architetti
emergenti e si terranno
seminari di discussione su
temi di attualità della
politica urbanistica. C. DOZ.
LA RASSEGNA
DEI FILM
Gli studenti all’esterno della cupola costruita con gli sci
Un particolare dell’innovativa struttura
Il trucchetto della Golf
svelato da un docente
Attualità
Gli aspetti tecnici ed economici
dello scandalo Volkswagen
analizzati da Sergio Savaresi,
docente di Automazione
Lo scandalo Volkswagen ha investito frontalmente la
Germania e rischia di mettere in
serie difficoltà uno dei colossi
mondiali dell’auto, proprietario
di diversi marchi (tra gli altri,
Audi, Seat, Lamborghini, Skoda,
Bentley e Bugatti). A cascata, però, il danno d’immagine ed economico rischia di riverberarsi in
modo concreto anche sul tessuto produttivo italiano e persino
lecchese. Basti pensare che la
Fontana Pietro Spa di Calolzio,
tanto per fare un esempio, produce stampi per carrozzerie anche per diversi modelli della casa tedesca.
Quindi, comprendere meglio
cosa “hanno combinato” i tecnici Volkswagen è sicuramente
utile. A fare chiarezza ha pensato Sergio Savaresi, docente di
Automazione e controllo dei veicoli del Politecnico di Milano,
tramite il canale Youtube dell’ateneo. «Oggi le case subiscono
fortissime pressioni per produrre auto che consumino poco,
siano potenti e producano poche emissioni – ha esordito -.
Inoltre, il comportamento di un
motore è ormai determinato
completamente dal software e
dai parametri che vi vengono
impostati. Il ciclo omologativo,
che definisce le prestazioni ufficiali del veicolo, viene fatto attraverso prove a banco. Purtroppo è prassi comune, legale e comunemente accettata, che le case sviluppino motori calibrati in
maniera accurata proprio per
superare quel ciclo di prova».
Ciò significa, ha aggiunto
l’esperto, che le auto usate normalmente esprimano il massimo delle prestazioni in quella
specifica situazione, ma siano
La Volkswagen nei guai dopo lo scandalo de motori diesel truccati
meno performanti – soprattutto in termini di consumi – nell’utilizzo di tutti i giorni.
«Nel caso specifico, la
Volkswagen è andata oltre – ha
continuato -: ha sviluppato algoritmo che riconosce il banco a
rulli e che in quella specifica
condizione modifica il software», garantendo determinate
prestazioni soprattutto in ter-
mini di emissioni. «I veicoli funzionano comunque perfettamente: l’unico difetto riguarda
le emissioni, superiori a quelle
dichiarate nel libretto di circolazione». La casa madre sarà tenuta a effettuare un aggiornamento del software per ricalibrare
l’algoritmo di controllo, rendendolo conforme alla normativa.
C. Doz.
E’ “The intouchables” il
titolo del Polimi
international film festival
che verrà proiettato
questo pomeriggio
nell’aula De Donato.
Nell’ambito della
manifestazione
organizzata dal servizio
cultura dell’ateneo
milanese, infatti, oggi il
“grande schermo”
manderà la pellicola
francese, girata nel 2011
da Olivier Nakache e Eric
Toledano, con protagonisti
Omar Sy e François Cluzet.
Si tratta di una pellicola
che ha ricevuto numerose
nomination in occasione
dei vari festival
internazionali, vincendo il
David di Donatello per il
miglior film europeo, oltre
al Cesar Award per il
miglior attore. La
proiezione avrà luogo in
lingua originale con
sottotitoli in inglese.
Questa settimana, dunque,
lo spazio cinema sarà
dedicato alla Francia,
mentre tra due settimane,
il 27 ottobre, toccherà al
Messico. Nelle settimane
successive verranno
proposti anche film
giapponesi e iraniani,
coreani e vietnamiti. Inizio
alle 18. Iscrizione su
www.polimi.it. C. DOZ.
lecchese che abbiano già sostenuto l’esame di “Ergotecnica
edile e laboratorio di ergotecnica e sicurezza”.
I primi riceveranno al termine
del corso l’attestato di frequenza
al “Corso di aggiornamento per
coordinatori”. I secondi, invece,
otterranno quello di “Coordinatori per la sicurezza nei cantieri
temporanei e mobili”.
L’inizio delle lezioni è in programma per martedì 3 novembre, con un minimo di 25 partecipanti. Le iscrizioni si raccolgono
fino al 27ottobre. Per aderire è
necessario compilare il modulo
online e mandare una mail a
[email protected] con
copia del bonifico effettuato
(quota di adesione: 300 euro) e
del documento di identità. Per
info: 0341/488743.
C. DOZ.
Riabilitazione visiva
Bosisio all’avanguardia
Pubblicazione. Il lavoro dell’Irccs Medea sulla rivista
scientifica “Cerebral Cortex” per i disturbi dei bambini
C’è anche la firma
dell’Irccs Medea di Bosisio
Parini sullo studio pubblicato
recentemente su “Cerebral
Cortex”, una delle riviste
scientifiche più prestigiose al
mondo. “Multiple Causal
Links Between Magnocellular–Dorsal Pathway Deficit
and Developmental Dyslexia”: questo il titolo dell’articolo con cui un gruppo di ricercatori, guidati da Simone
Gori (Dipartimento di scienze umane e sociali dell’Università di Bergamo e consulente scientifico dell’Irccs
Medea), ha dimostrato l’efficacia della riabilitazione visiva sulle abilità di lettura e il
nesso causale tra deficit visivi
e dislessia. Un disturbo neurobiologico, quest’ultimo, che
colpisce dal 5 al 17% della popolazione scolastica, rendendo l’utilizzo di strumenti quali
libri, lavagne, pc ed ebook
molto difficili da usare per i
bambini affetti da questo problema.
Si è trattato di un lavoro di
gruppo, si diceva: insieme a
Gori, allo studio hanno lavorato Andrea Facoetti (coordinatore insieme a Gori), Luca
Ronconi e Sandro Franceschini del Developmental
and Cognitive Neuroscience
Una struttura per la riabilitazione all’Irccs Medea di Bosisio
Lab del Dipartimento di Psicologia Generale dell’Università di Padova e consulenti
scientifici dell’IRCCS Medea
e Aaron Seitz della californiana UCR.
«La via visiva magnocellulare-dorsale – spiegano - è un
insieme di aree cerebrali che
permettono la percezione del
movimento e la giusta localizzazione degli oggetti nello
spazio. Se tale via non funziona correttamente, leggere diventa difficile e faticoso».
«I deficit percettivi devono
essere considerati come una
causa indipendente dal linguaggio per il successivo apprendimento della lettura.
Abbiamo dimostrato - affer-
mano Gori e Facoetti - che
trattamenti innovativi basati
esclusivamente sull’allenamento della via visiva magnocellulare-dorsale migliorano
le abilità di lettura. Questo
nuovo filone di ricerca risulta
essere valido dal punto di vista
terapeutico, ma apre anche
nuove prospettive nella prevenzione della dislessia. Questo studio realizzato nei centri
“APprendo” di Padova e IRCCS Medea di Bosisio potrebbe
permettere l’identificazione
precoce di bambini a rischio
per dislessia prima che inizino
le elementari e quindi prima
dell’acquisizione della lettura».
C. Doz.
Follie da Scigamatt e atleti Resegup
Sport e divertimento. Scigamatt e Resegup
protagonisti alla prima edizione dei “PolimiSport days”, due appuntamenti che serviranno
non solo a fare sport, ma anche e soprattutto
a presentare l’offerta sportiva del Politecnico.
La prima di queste due giornate è in programma
per domani al Campus Giuriati di Milano, dove
interverranno anche i responsabili della 2Slow,
organizzatori della Resegup, la skyrace che per
le proprie caratteristiche ha “sfondato” nel giro
di pochi anni, diventando subito un evento
imperdibile di dalla grandissima partecipazione. Al Giuriati, verrà proposta una mini vertical.
Altro tenore per lo Scigamatt, che porterà
sprazzi della corsa più pazza del Lecchese tra
gli universitari del Politecnico. Dopo l’evento
di domani, i “PolimiSportDays” approderanno
a Milano, in una data ancora da stabilire.