Macchè maggio

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Macchè maggio
periodico del Q3 e Bagno a Ripoli
ANNO XXIII • N° 4 • MAGGIO 2014
distribuzione gratuita
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Quasi sempre, in politica, il risultato è contrario alle previsioni
LA GIUSTA BATTAGLIA PER UN’EUROPA PIÙ UNITA E SOLIDALE
È
vero, molte volte questa Europa sembra lontana,
indifferente. Un sogno nato nel dopoguerra
in personaggi straordinari come Altiero Spinelli
(qualcuno lo ricorda? È tra l’altro il padre della giornalista di Repubblica candidata nelle liste Tsipras) si è
concretizzato troppo di frequente in forme burocratiche
ed autoritarie. E’ di questi giorni l’arrivo sulle coste
italiane di decine di migliaia di disperati dalle aree più
martoriate dell’Africa e del Medio Oriente; ma l’Europa
sembra indifferente al dramma, che è dei profughi, ma
anche di questa Italia lasciata sola dall’indifferente egemonia dei paesi nordici così rigorosi sull’economia, molto
meno nell’agire d’intesa su una gravissima emergenza che
riguarda, o dovrebbe riguardare anche loro. Non si può
fare dello spirito sulla disgrazia; non ci sono sorrisini
tra leader europei sull’andamento delle cose nel nostro
- Firenze
François-René De Chateaubriand
Dario Rossi
Paese che tengano. In mezzo ad
una tempesta sociale ed economica, questa Italia sta comunque
rispondendo come può, grazie al
lavoro spesso ingrato di istituzioni e volontari, e meriterebbe un
giusto riconoscimento ed aiuto.
Detto questo, non si può gettare il bimbo con l’acqua sporca;
lasciamo alle destre fascistoidi e
razziste, o agli svizzeri, le voglie
isolazioniste, protezioniste, nazionaliste. È indispensabile pensare
al futuro da costruire, e questo
non può prescindere da una battaglia per un continente il più
possibile unito e solidale. Mentre
lo squilibrato capitalismo di stato
cinese comincia a superare con
veemenza l’economia più liberista, quella degli Usa, e condiziona
ormai apertamente l’insieme degli
scambi mondiali. Mentre ci sono
fondi di investimento multinazionali che sono i soli a fare
concorrenza o a sfruttare lo strapotere dell’estremo oriente, e gestiscono capitali assai più vasti di intere economie
nazionali. La via dell’unione è l’unica che può ancora
garantire al Vecchio Continente una possibilità autentica
di poter dire ancora la sua, di potersi sedere ai tavoli
internazionali con qualche possibilità di contare qualcosa
e dire la propria opinione facendosi ascoltare. Per questo
il voto del 25 maggio ha ancora un senso, un senso di
lotta per esistere, per cercare di spostare equilibri, per non
lasciare le élite burocratiche e finanziarie libere definitivamente di agire indisturbate facendo gli interessi dei soliti
noti. Superare lo schifo del contingente, le indennità
troppo alte, i privilegi, le pastoie burocratiche è investire
nella lotta per un cambiamento che torni a vantaggio di
tutti i cittadini europei.
L’USCITA DALL’EURO, UNA
RICETTA CHE PORTA AL DISASTRO
•D
aniele Olschki
Coordinatore Pd Bagno a Ripoli
In questi giorni la nostra attenzione è rivolta all’appuntamento del
25 maggio e in modo particolare alle tematiche che ravvivano la
campagna elettorale per il rinnovo
delle amministrazioni locali. Passa
così in secondo piano il fatto che
nello stesso giorno saremo chiamati
a esprimere il nostro voto anche sui
candidati che dovranno rappresentarci in Europa, dimenticando che di
essa siamo ormai parte inscindibile
sia per le relazioni economiche, sia
per quelle politiche. Nello scacchiere
delle forze che si presenteranno al
voto le posizioni, nei confronti dei
rapporti che ci legano all’Unione,
sono ampiamente differenziate. Chi
si rivolge a un elettorato scontento
per il perdurare di una crisi economica che mette in difficoltà imprese
e famiglie, e può contare su ascoltatori scarsamente informati, agita
come panacea l’uscita dall’euro. Non
si capisce se questi alfieri del ritorno
al passato siano in malafede e nuotano nelle acque di un populismo
di bassa lega, o se veramente abbiano cognizioni di economia tanto
limitate da crederci davvero. Una
scelta del genere rappresenterebbe
uno tsunami per il nostro paese,
facendo immediatamente esplodere
gli interessi sul debito pubblico e
avviando una spirale di svalutazioni
della moneta alla quale non si adeguerebbero in tempo le retribuzioni
e gli stipendi. I benefici che le nostre
imprese otterrebbero sui mercati,
grazie alla svalutazione, sarebbero
di breve periodo per l’immediato
segue a pag. 2
L’EDITORE OLSCHKI HA SEDE DAL 1969 A FIRENZE SUD
L’azienda risponde alla crisi con libri di qualità
pag. 4
SPECIALE ELEZIONI EUROPEE E AMMINISTRATIVE 2014
Interviste ai candidati Pd e le istruzioni per l’uso
pagg. 5-8
SALE SUL RING LA MUAY THAY: CI SARÀ DA DIVERTIRSI
Al Gobetti il 17 maggio la boxe spettacolo orientale
pag. 10
2
L’USCITA DALL’EURO, UNA
RICETTA CHE PORTA AL DISASTRO
in punta di penna
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Una campagna elettorale moscia con un esito già scritto
segue dalla prima pagina
• Fabrizio Fabrizzi
aumento delle materie prime e il corrispondente aumento di prezzi dei
prodotti. Insieme alla moneta crollerebbe il valore di tutto il patrimonio
del nostro paese e le economie forti
potrebbero farvi acquisti a prezzi
di saldo. Il problema non è l’euro,
né la malignità di un’Europa che
ci costringe a pagare prezzi ingiusti
per gli errori passati. Il problema
sta nel circolo vizioso attivato da un
debito pubblico che ci costringe a
pagare quei circa 80 miliardi l’anno di interessi, che impongono allo
Stato di penalizzare le imprese con
un carico fiscale del 20% superiore
a quello sopportato dalle aziende
tedesche, che pagano oltretutto l’energia il 30% in meno. Se da un lato
lo Stato richiede di più ai cittadini e
alle imprese, dall’altro non riesce a
fornire, per la drammatica situazione
finanziaria, infrastrutture e servizi
che consentano al paese di giocare le
proprie carte a parità di condizioni
sul mercato internazionale. In questa
già precaria situazione si è aggiunta
la nostra forzata adesione (2 marzo
2012) al “Fiscal Compact”, che ci
impegna entro vent’anni a portare il
debito al 60% del PIL. Ciò significa
che dovremmo trovare circa altri 40
miliardi l’anno per rispettare i termini dell’accordo. Una cura da cavallo
che, nell’attuale fase di stagnazione
economica, il paese non può sopportare con un ulteriore appesantimento
della pressione fiscale. Un circolo
vizioso che, per uscirne, richiederebbe una forte ripresa del PIL (e temo
che i doverosi 80 euro, restituiti ai
redditi più bassi, non risolveranno il
problema), o almeno la possibilità di
ottenere dall’Europa una dilazione
nel raggiungimento dei parametri
previsti dal patto di stabilità. In attesa del semestre di presidenza italiana,
Renzi sta giocando la scommessa
di impegnare risorse non certe per
rivitalizzare un paese ripiegato su se
stesso, oltretutto sapendo di dover
parallelamente mettere sul piatto
della bilancia quelle riforme che i
vent’anni della “rivoluzione liberale”
di Berlusconi non sono neppure riusciti a intaccare. Un quadro difficile
in cui i margini di manovra sono
ristretti sia per le risicate disponibilità economiche, che per i tempi brevi
in cui siamo costretti a fare le scelte
future. Se non approfittiamo ora
dei bassi livelli dello spread, domani
potrebbe essere troppo tardi e l’uscita
dall’euro una tappa obbligata, come
l’addio alla nostra economia.
Un paio di settimane al voto, una
valanga di liste a sostegno dei dieci
candidati a sindaco. Non c’è da stupirsi di tanta abbondanza, in fondo
Firenze è una delle città a cui si
guarda con maggiore attenzione, non
tanto perché grande, quanto perché deve scegliere il successore del
sindaco diventato premier. Questo
è il tema di fondo che sta caratterizzando la campagna elettorale
in atto. Non a caso, mentre Dario
Nardella progetta il gran finale in
piazza accanto al primo ministro
Matteo Renzi, l’antagonista dei cinque stelle già prenota la collaudata
piazza Santissima Annunziata per
il comizio finale con il gran capo
Beppe Grillo. Tutti gli altri, o quasi,
sembrano limitarsi a pungolare il
reggente – il favorito della vigilia –
sfidandolo ad un confronto pubblico. Per loro, questa potrebbe essere
l’unica occasione per conquistare un
po’ di visibilità, in un contesto che
di visibilità ne sta concedendo davvero poca, a chi non è ancora un
big di rilievo nazionale. Sono questi
gli unici appuntamenti di rilevanza
mediatica che potrebbero accendere
una campagna elettorale altrimenti
piuttosto incolore.
Ma che tipo di lavoro si sta svolgendo per le elezioni comunali fiorentine, dietro le quinte ? Il terreno
privilegiato dello scontro non sembra focalizzato sulla personalità dei
candidati, che al momento appaiono schiacciati dai leader nazionali,
né sui temi ideologici, ormai privi
di richiami identitari. Quindi tutti
gli aspiranti sindaco puntano sugli
aspetti programmatici, e ciascuno
prova a disegnare una città per il
futuro, scegliendo gli argomenti prioritari fra quelli a cui l’opinione
pubblica è maggiormente sensibile,
e incrociandoli con i propri punti
di forza.
Nel campo del centrosinistra, sotto
Editore: Associazione Macché
Direzione e redazione:
viale Giannotti, 13
Firenze - tel. 055683388
Registrazione presso:
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dell’11/05/1989
Direttore responsabile Franco Pieraccioni
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Capo redattore Dania Bellesi
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Philippe Chellini, Daniela De Donatis,
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Testata di Vinicio Berti - Vignette FurFra
Impaginazione Alessandro Naldi
Stampa Litografia IP
via Boccaccio, 26r - Firenze
Chiuso il 02/04/2014
Un’immagine di Palazzo Vecchio
lo slogan “Firenze più di prima” e
delle liste collegate, si preannuncia
di voler recuperare il rapporto con
gli anziani, oscurati dal giovanilismo
del rampante predecessore, di avviare
servizi sperimentali per bambini, di
contenere la creatività invadente dei
graffitari e di implementare la banda
larga, di ri-valorizzare il ruolo del
Consiglio comunale, per giungere
a toccare obiettivi più pesanti come
riportare gli abitanti nel centro storico, gettando le fondamenta di quella
che nel futuro prossimo sarà la Città
metropolitana. Tutto ciò senza trascurare i temi classici, dalla tramvia e
dal passaggio dei convogli attraverso
il centro storico con o senza tunnel,
fino ai parcheggi.
Costretti a rincorrere il candidato
PD, gli avversari rilanciano con proteste e promesse. C’è chi se la prende
con le fabbriche di multe, ovvero le
porte telematiche, chi chiede il libero
transito almeno per i motorini, chi
pretende la cancellazione di certi
telepass e la loro sostituzione con dei
semafori, chi invoca i parcheggi gratis per tutti i fiorentini, sulle strisce
bianche e sulle strisce blu senza limitazioni di zona, chi propone di usare
le ferrovie in alternativa al tram. Nel
lungo elenco di obiettivi, quello più
ambizioso e che contiene gli altri,
sarà «portare Firenze tra le dieci
città più vivibili al mondo, grazie
a un’attenta programmazione e a
un radicale rinnovamento culturale»,
che potrà riguardare tanto la movida
che gli asili condominiali, le consultazioni dei cittadini via Internet sui
problemi della città e le politiche
mirate sul packaging delle merci e
sulla gestione dello sfuso, attraverso i
cestini differenziati in tutte le strade,
dispenser di sacchetti per le feci dei
cani. Insomma di tutto un po’.
Persino troppo, se teniamo presente
che di solito l’efficacia di una campagna dipende dalla capacità di far convergere gli sforzi di comunicazione
in poche idee guida, di forte impatto
sul corpo elettorale, e che le strategie
elettorali cercano di imporre modelli
di comparazione favorevoli al proprio candidato. Per questo è tanto
importante scegliere gli assi portanti
su cui si appoggia la campagna. Preso
atto che i nuovi candidati hanno
caratteristiche personali diverse da
quelle di Renzi, il dibattito dovrebbe
puntare oltre il giudizio sull’operato
dell’ex sindaco e attuale premier,
guardando avanti. Ci vuole un colpo
d’ala che faccia prender quota alla
discussione sulla Firenze del domani.
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• Antonella Bracaloni
Entrata molto giovane nella
Resistenza fiorentina, Teresa Mattei,
nel 1942, si iscrisse al Partito comunista. Aveva poco più di vent’anni.
“Chicchi”, questo il suo nome di
battaglia, frequentava l’università e
si laureò in filosofia nei primissimi
giorni del giugno 1944. A poche ore
di distanza, aveva fatto saltare i vagoni di dinamite nascosti dai tedeschi
in una galleria lungo l’Arno. Perché
l’appassionata e indomita ragazza,
partecipava anche ad operazioni
molto impegnative, oltre che a fare
la staffetta partigiana.
Nell’Assemblea costituente del 1946,
su 506 membri, 21 erano donne.
Fra queste, Teresa, “la ragazzina di
Montecitorio”.
Era orgogliosa di aver fatto introdurre, all’articolo 3, il “di fatto” a proposito del compito della Repubblica
di rimuovere gli ostacoli socio-economici che sono un limite non solo
formale ma, appunto, anche sostanziale alla libertà e all’uguaglianza dei
cittadini.
Passione per la politica, lotta per i
diritti delle donne, lavoro nei confronti dei giovani attorno ai temi
della giustizia e della democrazia.
Nell’Assemblea costituente, si batté
anche per il libero accesso delle
donne alla magistratura, ma non
Un
ricordo
di
Teresa
Mattei
3
nel
primo
anniversario
della
scomparsa
Era
stata “la ragazzina di Montecitorio”
Partigiana, poi deputata Pci alla Costituente, in prima fila per i diritti delle donne
Teresa Mattei
ebbe successo. Uno screanzato deputato liberale volle anche fare lo spiritoso “Signorina, lei non sa che in
certi giorni del mese le donne non
ragionano?” E lei lo sa - rispose
calma la Mattei - che ci sono uomini
che non ragionano mai per tutto
il mese?”. È mancata un anno fa,
novantadue anni compiuti. Aveva
consumato un pasto insieme ai figli
I n a u g u r at a d a B a r t o l i n i l a nu ova a re a at t re z z at a d i Fo n t e S a n t a
Il parco rinasce, anche per le scampagnate
È uno dei luoghi storici del ripolese, ricco di acque e fauna
presente, che per secoli
ha alimentato l’acquedotto di Antella, si trovava
una grotta che faceva da
rifugio ai pastori. Il Parco
di Fonte Santa è uno dei
luoghi storici del territorio e si colloca all’interno
di una più vasta area che
va dal Poggio al Mandorlo
al Poggio di Firenze, sul
crinale che segna il conIl sindaco Bartolini inaugura la nuova area
fine tra Firenze e Arezzo
nella zona del Valdarno.
• Simone Braschi
La zona è ricca di sorgenti che già
dalla fine del Seicento furono in
Lo scorso 21 aprile il sindaco Luciano
larga parte incanalate e convogliate
Bartolini e l’assessore all’ambiente
verso la villa Medicea di Lappeggi.
e lavori Pubblici Francesco Casini
All’interno del comprensorio sono
hanno inaugurato, in collaborazione
stati rinvenuti numerosi reperti
con il Comitato per Fonte Santa,
archeologici che hanno fatto supporla nuova area attrezzata del Parco
re l’esistenza di un centro religioso
di Fonte Santa. Hanno contribunel quale sostare prima della tranito anche la Vigilanza Antincendi
sumanza. Il clima, che risulta mite a
Boschivi (che ha eseguito parte dei
causa dei venti provenienti dal mare,
lavori in convenzione con il Comune
dà vita ad una flora tipica della costa
stesso), Olivart Firenze e Unicoop
tirrenica con pini marittimi, scope,
Firenze-Sezione Soci Bagno a Ripoli.
ginestre, orchidee, querce e castagni.
Successivamente, sempre nell’ambito
La fauna che popola il bosco è costidell’iniziativa “Il parco ritrovato”, lo
tuita da scoiattoli, cinghiali, istrici
storico Massimo Casprini ha dato
e poiane.
luogo ad una narrazione storica itineE’ giusto ricordare che nel parco
rante. I partecipanti hanno ricevuto
è presente anche un’area barbecue
in omaggio la pubblicazione inedita
in cui poter fare grigliate. Quindi,
‘Il Sasso Scritto’. Il percorso trekking
nel caso della classica scampagnata,
è arrivato fino al Sasso Scritto, che in
Fonte Santa è il luogo adatto; a
passato faceva da confine tra Fiesole
maggior ragione adesso che è stata
e Volterra. Vicino alla fonte, ancora
rimessa a nuovo.
e, coricatasi per riposare, non si è
più risvegliata. Negli ultimi tempi,
riferiscono, era stanca e inquieta
per le vicende italiane. “È tutto un
pantano” diceva. Anche quando non
risiedeva più a Bagno a Ripoli, ha
partecipato per molti anni a eventi
organizzati dal Comune.
Il sindaco Bartolini ricorda tanti
begli episodi. Lei amava molto i
bambini e diceva che si investiva
poco nell’educazione e che non c’è
solo la scuola ma anche il territorio
e la famiglia.
Aveva lanciato un gioco da fare
proprio in famiglia, per limitare il
tempo da concedere ai figli davanti
alla TV. Consumare il minor numero
di gettoni possibili (ore al televisore)
nell’arco di una settimana facendo
scegliere quando usarli ai figli.
Nell’ambito delle manifestazioni del
25 aprile, c’è la camminata “sui
sentieri della libertà” cui partecipano
gli alunni del Gobetti-Volta, docenti, cittadini, partigiani. Il percorso
è quello dei cippi della memoria:
davanti a ciascuno, una riflessione. Cinque anni fa, alla casina di
Fonte Santa, Bartolini le telefonò
e fu proprio come se Teresa fosse lì
personalmente. Momenti straordinari e indimenticabili. Attraverso il
microfono, dialogò a lungo, sentita
da tutti, con gli studenti.
Chiudiamo proprio con le parole di
Luciano Bartolini “ grande innovatrice, dolce ma anche dura e selettiva.
La sua indomita coerenza, la sua freschezza intellettuale e la sua fantasia
rimarranno d’esempio per tutti!”
Un’azienda premiata, un parco Quest’anno la primavera ripolese fa sbocciare
rinnovato, le feste sull’Arno
i suoi fiori speciali: territorio, produzioni tipi-
Buone nuove
dal ripolese
che, memoria e solidarietà. Con una girandola
di buone notizie, a partire dall’ultimo successo
dell’azienda agricola “Il Colle” di Bagno a
Ripoli che ha conquistato la medaglia d’oro alla recente rassegna mondiale
dell’olio extravergine d’oliva di New York. Buone nuove anche per il parco di
Fontesanta che ora dispone di un’area attrezzata (ne parliamo nell’articolo a
fianco). Una segnalazione meritano anche la festa dell’Arno, da 14 anni puntuale ogni primo maggio in concomitanza con la festa del lavoro, che l’Asd
Marina di Candeli promuove all’insegna dello sport (canoa, tennis, pallavolo)
e del volontariato e il lungo calendario di appuntamenti (podismo, calcio a
cinque, musica e folklore) che prosegue durante tutto il mese di maggio e vede
il circolo “Lo Stivale” di Candeli in prima fila per la raccolta di fondi a favore
dell’“ospedalino” Meyer. (ms)
Bagno a Ripoli
4
Daniele Olschki parla della storia della casa editrice e degli effetti della rivoluzione digitale
«È
in gioco il futuro dell’editoria cartacea»
«Abbiamo 128 anni di vita e siamo qui dal 1969 ma oggi affrontiamo la sfida più difficile»
• Maria Virginia De Lisio
“Questo è il momento più difficile
che sta attraversando l’editoria per
come l’abbiamo conosciuta, nonostante la casa editrice di famiglia
abbia dovuto subire tante traversìe
nella sua storia ultracentenaria”. Con
una punta malcelata di amarezza così
Daniele Olschki valuta la svolta epocale in atto che sta marginalizzando il
libro cartaceo rispetto alla circolazione del suo contenuto su piattaforme
digitali specifiche del Web. E questo,
per una casa editrice prestigiosa e di
alta specializzazione nel settore umanistico come la Olschki, è ancora più
evidente, dal momento che la ricerca
della perfezione nella materialità del
libro ne ha sempre contraddistinto
lo stile. “È stato proprio l’amore
del libro come prodotto editoriale,
oltre che naturalmente per il suo
contenuto, a far sì che il bisnonno Leo Samuele fondasse a Verona
nel 1886 una libreria antiquaria
di incunaboli e cinquecentine che,
decollando rapidamente anche nel
comparto editoriale, trasferì prima
a Venezia poi a Firenze. Durante la
Grande Guerra fu costretto all’esilio
a Ginevra per la sua origine prussiana perché paradossalmente accusato
di essere propugnatore della cultura
tedesca in Italia nonché una spia,
e dovette farvi ritorno, stavolta a
causa delle sue origini israelitiche,
all’emanazione delle leggi razziali del
‘38. Ma la storia ha inflitto altre
pene alla casa editrice e al patrimonio librario e documentario che col
tempo andava accumulandosi, con la
requisizione della succursale romana
da parte di un gerarca fascista e
La sede della casa editrice di Olschki
la distruzione per le mine tedesche
della sede fiorentina e della libreria,
entrambe posizionate disgraziatamente in corrispondenza dei ponti,
l’una sulle sponde del Mugnone,
l’altra sul lungarno Corsini, saltata
insieme al ponte a Santa Trinita
nell’agosto del ‘44. La ripresa non
fu facile al punto che nel ‘59 mio
nonno Aldo decise di vendere la
casa editrice per mancanza di fondi,
per cui ebbe un abboccamento con
i fratelli Sindona, uno dei quali,
Michele, è il banchiere di cui si è
poi occupata la cronaca. La trattativa
evidentemente non andò a buon fine
e mio padre Alessandro, con la felice
intuizione di far diventare la casa
editrice il braccio operativo delle più
importanti istituzioni culturali italiane, risollevò le finanze con un gran
numero di pubblicazioni e, mentre
eravamo in attesa della consegna di
un magazzino alle Caldine, oltre a
NUOVI ORARI SPI CGIL
Lunedì e Mercoledì
Martedì e Giovedì Venerdì
9.00 – 13.00 / 14.30 – 16.00
9.00 – 13.00
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OPERATORE PREVIDENZIALE
Martedì
Giovedì
9.00 – 12.30
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PUNTO INFORMAZIONE SOCIO/ SANITARIO
Martedì e Giovedì
9.00 – 12.30
quello della sede ormai insufficiente
di via delle Caldaie, i volumi, stipati
in un fondo di via Ghibellina, vennero investiti dalla piena d’Arno del
4 novembre del ‘66, e questa ulteriore prova dette un motivo in più a
cercare una nuova sede, che dal 1969
è nella cinquecentesca villa Il Palagio
di viuzzo del Pozzetto”. La storia
quindi non si è risparmiata nei 128
anni di editoria dell’Olschki, sebbene
abbia consegnato anche pagine belle
come le collaborazioni con d’Annunzio e studiosi di vaglia quali Branca,
Getto, Ridolfi. “Come membro della
quarta generazione e in 40 anni di
attività - continua Daniele Olschki
- ho dovuto affrontare nei primi
anni ’80 il passaggio tipografico dal
piombo alla fotocomposizione e
alla stampa in offset, mantenendo
alta la qualità delle nostre edizioni.
Ma la frontiera del digitale, che sta
mettendo progressivamente a rischio
l’esistenza del libro comunemente inteso, è la sfida più difficile.
Abbiamo iniziato la digitalizzazione
del nostro catalogo e di tutte le collezioni delle riviste per garantire un
supporto più agile ai lettori, sebbene
questo passaggio stia evidenziando
una divaricazione tra quello che è
sempre stato il dualismo del libro,
ossia tra il contenuto e il prodotto
industriale. Alla persistente cattiva
abitudine italiana di considerare il
libro un prodotto senza valore economico a vantaggio del contenuto,
con la pretesa di avere gratis i libri,
ignorando il lavoro che c’è dietro, i
costi e la necessità di avere dei ricavi
dalla vendita in tutta la filiera, dalle
librerie ai distributori fino all’editore, si è aggiunta la possibilità di far
circolare i contenuti esclusivamente
online sulle piattaforme di università
e biblioteche. Si capisce perciò che
la parte editoriale tenda a essere
assai penalizzata, qualora si accettino
pure dei ritardi della messa online
di 12-24 mesi, tempi brevissimi per
quella che è la circolazione di edizioni riguardanti le scienze umane,
come nel nostro caso, rispetto a
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quella delle scienze esatte, che viaggiano in tempo reale”. E gli effetti di
questo momento storico di innovazione e cambiamento sono evidenti,
con la scomparsa delle librerie, vuoi
solo per lo strapotere di Amazon e
l’avvento degli e-book, e con l’assenza delle nuove acquisizioni da parte
degli atenei e delle biblioteche per
l’ormai cronica mancanza di fondi,
“cosa che sta creando un buco nero
a scapito delle future generazioni”.
“L’anno scorso - prosegue Daniele
Olschki - abbiamo chiuso con un
bilancio difficile e un notevole calo
delle vendite. Cerchiamo di compensare con l’estero, con paesi tradizionali e gli emergenti, fornendo loro
anche un pdf ricercabile del catalogo,
ma questo aiuta relativamente in
quanto basta un solo titolo acquisito
perché venga diffuso agli altri istituti
collegati in rete. Se poi consideriamo
la richiesta delle biblioteche di avere
il download gratuito di un testo per
l’utenza, ci si rende conto che basta
che venga scaricato su una chiavetta
da uno studioso per sortire lo stesso
effetto”.
Daniele Olschki
Ma il libro sopravvivrà, o diventerà
soltanto oggetto di collezionismo?
Ai posteri l’ardua sentenza. “C’è da
dire che per migliaia di anni, dalle
prime incisioni su pietra ai papiri etc., abbiamo sempre affidato la
trasmissione del pensiero umano a
un supporto che ha richiesto solo
l’uso della vista. Nel momento in
cui tra il nostro occhio e quello che
leggiamo c’è di mezzo un’interfaccia,
siamo legati all’interfaccia stessa, e se
la perdiamo tutto si vanifica, come
nel caso dei floppy, praticamente
impossibili da rileggere oggi. Sta
cambiando poi anche il modo di
leggere perché se un libro a stampa
ha una lettura piana, completa e
sintetica, quella che si può fare attraverso la ricerca di un solo brano di
un volume tramite Google avviene
per estrapolazione, in modo analitico
e non sintetico, e si viene a perdere
quella visione culturale d’insieme dei
grandi intellettuali come Garin. Da
qui la necessità di affidare le memorie del sapere ad istituzioni precise”.
Questo nella perdurante disattenzione all’attività editoriale da parte della
politica, erede di un gaio ventennio
in cui si è proclamato che la cultura
non è un valore ma un lusso inutile.
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• Andrea Monti
Per dieci anni è stato sindaco di
Firenze. Negli ultimi cinque ha
fatto l’europarlamentare, e vorrebbe
replicare. Leonardo Domenici è uno
dei candidati Pd nella circoscrizione Centro, che comprende Toscana,
Lazio, Marche e Umbria.
Quali sono i temi principali su cui
si è impegnato in questo mandato?
Con che risultati?
Mi sono occupato di riforma dei
mercati finanziari, del sistema bancario, della lotta all’evasione e all’elusione fiscale. Faccio parte della commissione per i problemi economici e
monetari. Ho lavorato per rendere
più trasparenti i mercati, soprattutto
con la riforma del settore derivati.
Importante anche la battaglia per
la tassazione delle transazioni finanziarie: siamo riusciti a far approvare
una proposta dal parlamento e dalla
commissione europea, e 11 Paesi –
tra cui l’Italia – si sono impegnati
ad applicarla. Sono stato relatore
del provvedimento di riforma del
regolamento sulle agenzie di rating.
Su questo penso che si siano fatti
passi avanti, anche non sono state
approvate tutte le mie proposte: in
particolare penso all’istituzione di
un’agenzia europea che si occupi
soprattutto di valutare enti e titoli
pubblici. Infine mi sono impegnato
su molti altri temi, come il processo
che sta portando all’unione bancaria.
Perché si ricandida?
Vorrei continuare questo lavoro. Ce
n’è molto da fare, per esempio, sulla
riforma del sistema bancario, soprattutto per distinguere le attività di
investimento speculativo dai prestiti
a persone, famiglie e imprese. Un
altro argomento da riprendere è la
lotta a evasione ed elusione. Serve
una strategia europea rivolta in particolare alle multinazionali, che usano
moltissimo i paradisi fiscali. Ogni
anno ai cittadini dell’Unione vengono sottratti almeno mille miliardi:
l’obiettivo è ridurli di almeno metà
entro il 2020.
Dal voto italiano emergerà più un
giudizio sulla politica dell’Unione
o uno sui primi mesi del governo
Renzi?
Penso che sia stato importante aver
sottolineato, soprattutto da parte del
presidente del Consiglio, il fatto che
l’Italia vuole non solo porre i suoi
problemi a livello europeo, ma anche
farsi portatrice di un processo di
cambiamento. Il nostro Paese presiederà il semestre immediatamente
successivo all’inaugurazione della
legislatura, con la nuova commissione. Noi del Pd speriamo che a
guidarla sia Martin Schulz. Non tutti
i tedeschi sono uguali: alcuni propongono soluzioni piuttosto diverse
da quelle portate avanti da Angela
Merkel. È importante che il governo
italiano abbia soprattutto l’obiettivo
di interpretare un processo di cambiamento generale dell’Unione, che
la renda più trasparente, democratica, vicina ai cittadini. Pensiamo agli
obiettivi su deficit e debito: dentro
Speciale Elezioni Europee
5
Leonardo Domenici si ricandida col Pd: «Punto su lotta all’evasione e riforma del sistema bancario»
«L’Italia può contribuire a creare un’Europa più solidale»
L’ex sindaco: «L’amministrazione Renzi? Più in linea con le precedenti di quanto può sembrare»
Leonardo Domenici
questi vincoli vanno introdotti tempi
e politiche capaci di fare i conti con
l’andamento reale dell’economia e
i problemi più urgenti, in testa il
lavoro. I tempi di rientro dal debito
dei singoli Paesi devono essere più in
CANDIDATI PD CIRCOSCRIZIONE CENTRO
1. SIMONA BONAFÈ (1973)
Deputata
2. DAVID SASSOLI (1956)
Eurodeputato uscente
3. ROBERTO GUALTIERI (1966)
Eurodeputato uscente
4. NICOLA DANTI (1966)
Consigliere regionale
toscana
5. SILVIA COSTA (1949)
Eurodeputato uscente
6. GOFFREDO BETTINI (1952)
Dir. artistico Festival del
Cinema Italiano in Asia
(Moviemov) /membro dir.
Naz.
7. LORENA PESARESI (1960)
Assessore Ambiente e
Pari Opportunità Comune
di Perugia
8. LEONARDO DOMENICI (1955)
Eurodeputato uscente
9. ENRICO GASBARRA (1962)
Deputato
10. FRANCESCO DE ANGELIS (1959)
Eurodeputato uscente
11. MANUELA BORA (1985)
Commercialista
12. VALENTINA MANTUA (1975)
Medico / Dirigente Agenzia Italiana del Farmaco
13. CLAUDIO BUCCI (1958)
Imprenditore
cinematografico
Ex consigliere Regione
Lazio
14. ILARIA BONACCORSI (1971)
Storica / Direttrice
editoriale di Left
linea coi loro problemi economici e
sociali. Accanto al fiscal compact - il
patto europeo di bilancio - serve un
social compact. Gli Stati non devono
puntare a raggiungere solo gli obiettivi sul debito, ma anche sull’occupazione e altri fattori che portino a una
crescita sostenibile.
Perché un elettore dovrebbe votare
Pd a queste elezioni?
Insieme agli altri partiti dell’Alleanza Progressista dei Socialisti e
Democratici Europei è il più in
grado di rappresentare la volontà
di cambiare l’Europa nel senso che
dicevo prima. Bisogna combattere
ingiustizie e diseguaglianze, dando
più opportunità in particolare ai
giovani. Questa Unione ha dei limiti, ma la soluzione dei problemi
italiani non può prescindere da una
dimensione europea sociale, accanto
a quella di bilancio. Credo che il
nostro partito sia il più capace di
interpretare questa prospettiva.
Pensa che il Pd avrebbe dovuto
organizzare primarie per i candidati?
Il fatto che ci siano le preferenze
le rende meno significative e non
necessarie. Certo, sarebbe opportuno
riformare il sistema di voto per le
europee. Il sistema delle preferenze su circoscrizioni così ampie crea
diverse difficoltà. Forse bisognerebbe
ripensare anche questa legge elettorale, tenendo conto dell’esperienza
di altri Paesi. In quel caso le primarie
potrebbero essere utili.
Da ex sindaco, come giudica l’operato di Renzi a Palazzo Vecchio?
Credo che Firenze abbia ed abbia
avuto un buon livello di amministrazione. Nel lavoro di quella guidata
da Renzi, da questo punto di vista,
c’è più continuità con le giunte
precedenti di quanto potrebbe sembrare. Penso per esempio ai servizi
sociali, all’infanzia e alla persona.
Alcuni progetti, come la tranvia,
hanno incontrato difficoltà di varia
natura: vanno ripresi e portati avanti.
Mi pare che Nardella voglia farlo, a
giudicare dalle sue intenzioni programmatiche. Va detto che quei progetti si sono scontrati con difficoltà
anche oggettive, al di là di quella che
poteva essere la volontà dell’amministrazione.
ELEZIONI: ISTRUZIONI PER L’USO
ATTENZIONE: SI VOTA NELLA SOLA GIORNATA DI DOMENICA 25 MAGGIO, DALLE 7 ALLE 23.
PREFERENZE
Alle elezioni europee sarà possibile esprimere fino a tre preferenze che dovranno però riguardare candidati di sesso
diverso, pena l’annullamento della terza preferenza. Per l’elezione dei consiglieri comunali, è possibile esprimere una o
due preferenze, indicando il cognome dei candidati prescelto accanto al simbolo della lista a cui appartengono, oppure
scrivendo solo i numeri progressivi dei candidati, secondo quanto risulta dagli elenchi affissi presso le sezioni elettorali.
Se si esprimono due preferenze, devono fare riferimento a persone di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda
preferenza. Anche per il consiglio di Quartiere si possono esprimere una o due preferenze, con le stesse modalità
previste per il consiglio comunale
6
Speciale Elezioni Comune di Firenze
D a r i o N a r d e l l a è i l c a n d i d a t o s i n d a c o d e l P d e d i a l t r e f o r z e c e n t ro s i n i s t r a
In
ogni quartiere funzionerà “lo sportello del cittadino”
Fra i punti più significativi del programma anche la tramvia a Bagno a Ripoli
• Nostro servizio
Nato a Torre del Greco (Napoli) il
20 novembre 1975, Dario Nardella
vive a Firenze dal 1989. Sposato con
due figli. Fin da piccolo ha coltivato
la passione per la musica che lo ha
portato, nel si è diplomato nel 1998
in violino presso il Conservatorio
“Luigi Cherubini” di Firenze e ha
svolto fino al 2004 l’attività professionale musicale. Si è laureato in
giurisprudenza con 110 e lode all’Università di Firenze e poi ha conseguito il dottorato di ricerca in diritto
pubblico e diritto dell’ambiente ed
attualmente insegna legislazione dei
beni culturali. Nell’ultimo governo
Prodi (2006-2008), è stato consigliere giuridico del Ministro per i
rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali, Vannino Chiti. Nel
2004 entra per la prima volta nel
Consiglio comunale di Firenze e
ricopre l’incarico di presidente della
V Commissione consiliare cultura, istruzione e sport. Nel 2009,
nuovamente eletto come consigliere
comunale, ha fatto parte della giunta
Dario Nardella
del sindaco Matteo Renzi come vicesindaco con deleghe allo sviluppo
economico e sport. In quella veste
ha presieduto il Comitato promotore che ha permesso a Firenze e
alla Toscana di aggiudicarsi la realizzazione dei Mondiali di ciclismo
del 2013.
Ecco alcuni punti del suo programma che riguardano anche la
CANDIDATI PD
FIRENZE CONSIGLIO COMUNALE
GUCCIONE COSIMO
FRATINI MASSIMO
BENI KATIA
GALLO GIAMPIERO
NDIAYE DIYE detta DELTA
GATTESCHI SERGIO
DELLA FELICE SUSANNA
GIACHI CRISTINA
EMMER MARZIA
GIANI CRISTINA
coniugata NOFERI
DEL RE CECILIA
GIULIANI MARIA FEDERICA
ABBASSI ANDREA
LAURIA DOMENICO
ANTONIO
ALBANESE BENEDETTA
NANNELLI FRANCESCA
ARMENTANO NICOLA
PALLINI COSTANZA
BASSI ANGELO
PAOLIERI FRANCESCA
BENVENUTI NICOLA
PERINI SERENA
BIEBER LEONARDO detto BIBER
PEZZA CECILIA
BITI CATERINA
PUGLIESE ANDREA
CECCARELLI ANDREA
PUGLIESE MARIA GRAZIA
COLANGELO MARCO
RICCI FABRIZIO
COLLESEI STEFANIA
ROSSI ALESSIO
DI PUCCIO STEFANO
VANNUCCI ANDREA
FALOMI NICCOLO’
VILLANI DONATELLA
nostra zona
Tramvie
Il sistema tramviario fiorentino sarà
costituito, a regime, da 6 linee, in
grado di raggiungere tutte le zone
a maggiore domanda della città e
di garantire lo i collegamenti di
tipo centro-periferia. Nel prossimo
mandato saranno ultimate la linea
2 da stazione SMN ad aeroporto e
la linea 3 da SMN a Careggi, ma
verrà deciso anche come estendere il sistema all’area metropolitana,
eventualmente con la prosecuzione
della linea 4 ed il raggiungimento
di Bagno a Ripoli con la verifica
tecnica sul percorso interrato.
I quartieri
Il sindaco presiederà il comitato dei
presidenti di Quartieri, orecchie
e voce sul territorio su temi come
partecipazione, sicurezza, servizi
al cittadino. Una volta al mese la
Giunta comunale andrà nei quartieri, in ognuno dei quali sarà aperto
uno sportello del cittadino. Sarà
fatto più di prima, costruendo un
modello che riporti dignità politica
all’istituzione di base più vicina al
territorio, assegnando ai Quartieri la
gestione dei servizi di vicinato/prossimità per rispondere ai problemi in
Caro Nardella,
ti avremmo anche
ascoltato volentieri...
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modo immediato e chiedendo loro
di contribuire alla programmazione
cittadina e metropolitana.
Aree per cani,
Un tema sentito e ne servono altre
certo, ma va anche rivista la loro
funzione. Meno aree cani piccole
che diventano solo spazi di “espletamento funzioni fisiologiche” e più
aree cani di dimensioni maggiori
(possibilmente più lontane dalle abitazioni), magari attrezzate anche con
giochi per animali (ne avremo 5 di
questo tipo tra poco, tra cui una
anche in via Villamagna) dove gli
animali possano effettivamente correre e socializzare
Rifiuti
Ci sono 38 stazioni interrate
di Quadrifoglio. Vuol dire meno
ingombro, più decoro, più efficienza.
A Firenze siamo al 52% di differenziata, che arriva al 60% nelle isole
ecologiche, con picchi di oltre il 70%
in zone come San Jacopino grazie ai
nuovi cassonetti a chiavetta elettronica. L’obiettivo è completare in tre
anni la sostituzione di tutti i vecchi
cassonetti nell’intera città.
Tasse
Dopo aver ridotto l’addizionale Irpef
del 30% nel 2012, il prossimo passo
sarà l’azzeramento dell’addizionale
per i redditi più bassi, e a regime
l’eliminazione per tutti. Accanto
alle famiglie, ci sarà spazio anche per
le imprese: niente TASI agli inquilini
e a commercianti e artigiani per dare
una mano contro la crisi.
Stadio e Stazione Fs
- Lo Stadio Franchi: diventerà la
cittadella dei giovani, dello sport e
degli eventi a Campo Marte con la
pedonalizzazione di Viale Paoli, che
sarà ricoperto di giardini.
- il Nuovo Stadio nell’area Mercafir
sarà un grande orgoglio per i tifosi
della Fiorentina e una opportunità
di lavoro.
- La Stazione: nei prossimi anni è in
programma il completamento della
qualificazione di SMN.
Sostengono la candidatura di
Nardella, oltre il Pd, la Lista
Nardella, Sostieni Firenze, Sinistra
Comune, Italia dei valori, Firenze
al Centro, Popolari per Firenze.
In questa pagina avrebbe dovuto esserci un’intervista con il candidato sindaco Dario Nardella. La nostra testata
aveva già intervistato Nardella per le
scorse elezioni politiche. Ci eravamo
ovviamente preparati sul personaggio
(la prima regola per fare una buona intervista) e dunque avevamo stilato sette
domande equamente divise tra la carriera politica di Nardella, le sue idee per
Firenze e quelle per la nostra zona. Peccato che ci siamo sentiti dire dalla sua
capo ufficio stampa che la nostra intervista per il limitato tempo a disposizione
del candidato sarebbe stata messa al vaglio con le altre numerose richieste che
erano pervenute a livello nazionale. Il nostro umile giornale di quartiere ha
una rispettabile tiratura di tremila copie ed è rivolto esclusivamente ad una
zona di elettori di Nardella, mentre autorevoli testate come “Il Corriere della
Sera”, “La Stampa” o “La Gazzetta del Mezzogiorno” non crediamo abbiano
altrettanta visibilità a livello fiorentino... Senza considerare che Macchè è
piuttosto legato al Pd, lo stesso partito di Nardella, ci pare. Comunque stiano
le cose, un simile atteggiamento appare poco proficuo, senza parlare del fatto
che è comunque discutibile negarsi in ragione di chissà quale calcolo politico.
Ricordiamo a Dario che nel 2009, presentandosi come candidato sindaco,
Renzi non fece tante storie per rispondere alle nostre domande (pb).
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• Chiara Bianchini
A due settimane dalle elezioni
comunali, Francesco Casini, candidato sindaco al comune di Bagno a
Ripoli, sostenuto dal Partito democratico, Sinistra Ecologia e Libertà,
Riformisti per Bagno a Ripoli e dalla
lista civica Guarda Avanti! ha risposto ad alcune nostre domande:
Scuola, sociale e lavoro sono solo
alcuni punti del suo programma,
tutti argomenti molto importanti,
in caso di elezione ha già definito
per ognuno di questi temi i principali problemi o bisogni da affrontare nell’immediato?
Certo, sono temi centrali del programma e del mandato amministrativo che ci attende. Sulla scuola noi
dobbiamo dare, ferma restando l’autonomia scolastica, il nostro appoggio ad una scuola che vuole innovare,
sperimentare, mettersi al passo con i
tempi. In campo di edilizia scolastica
entro settembre prossimo presenteremo al mondo della scuola, docenti,
studenti e genitori un nuovo progetto complessivo per entrambi gli istituti comprensivi su cui avvieremo un
confronto aperto e partecipato per
dare il via alla scuola per il futuro.
Per il sociale punteremo su anziani,
famiglie, disabilità, questione casa
e giovani. La sfida sarà organizzarsi
insieme ad Impruneta per mantenere
elevato il livello di servizi a fronte
della drastica riduzione di risorse e
tagli, una sfida che permetterà non
solo di mantenere i livelli ma migliorarsi. Sul lavoro dovremmo essere in
grado di sostenere chi il lavoro lo ha
perso e nel contempo essere accanto
alle imprese che danno occupazione sul territorio e alle imprese che
intendono insediarsi sul nostro territorio. Molto passerà dalla rapidità di
risposta alle esigenze imprenditoriali
da parte dell’amministrazione e ad
un progetto di semplificazione burocratica. Anche il progetto del microcredito per le aziende e il commercio
può essere una risposta così come
costruire progetti di filiera territoriale. Un’abile progettazione europea
può far recuperare ingenti risorse per
l’economia e le imprese locali.
Per quanto riguarda le grandi
infrastrutture in fase di progettazione, ha in mente di adottare una
strategia precisa che favorisca i
cittadini di Bagno a Ripoli o teme
di dover subire le scelte fatte da
altri soggetti?
Le grandi infrastrutture devono essere a servizio di Bagno a Ripoli e
dei suoi cittadini. Nel contempo
dovranno essere opere che avvantaggiano una realtà più ampia ed
un’area più vasta: la variante alla
Chiantigiana darà respiro a Grassina,
ma agevolerà anche le frazioni e
comuni del Chianti, la Tramvia sarà
un servizio di trasporto pubblico
locale in più per tutto il comune,
non solo il capoluogo con un sistema
di mobilità comunale costruito in
funzione di questo. Non subiremo
certo scelte fatte da altri soggetti,
siamo fortemente a tutti tavoli, da
Speciale Elezioni Bagno a Ripoli
7
Fr a n c e s c o C a s i n i , g i ov a n e c a n d i d a t o s i n d a c o d e l P d , p a rl a d e l s u o p ro g r a m m a
«Vorrei governare Bagno col concorso di tutti»
«Mi concentrerò su scuola, lavoro, sociale e infrastrutture. Con una giunta di competenti»
Francesco Casini
quelli regionali a quelli intercomunali a partire con Dario Nardella e
Firenze con cui il rapporto non è
solo di ottima collaborazione ma
direi “storico”.
Ha già pensato alla sua squadra
di governo? Visto che l’età media
di candidati del Pd per il con-
siglio comunale è di
39 anni, rimarrà “in
media”? O prevarrà il
lato giovane ed innovativo e l’esperienza
graverà tutta sulle sue
spalle?
Ci stiamo pensando. Se
sarò sindaco ascolterò i
partiti della coalizione
ma la scelta della squadra di governo locale
sarà una mia decisione
e una mia responsabilità. Saranno 5 assessori validi, competenti, motivati e capaci
di stare tra la gente.
Vorrei che passassero in
ufficio il tempo necessario ma soprattutto li
voglio laddove c’è da
risolvere i problemi.
L’unica certezza: il vicesindaco sarà una giovane ma capace donna, Ilaria Belli, che
grazie alla sue esperienze politiche
e professionali porterà competenza,
entusiasmo e passione.
Francesco Casini sindaco, prima
riunione operativa della giunta, è
troppo chiedere se ha già in mente
l’ordine del giorno?
CANDIDATI PD
COMUNE DI BAGNO A RIPOLI
All’ordine del giorno della prima
giunta ci sarà ovviamente la riorganizzazione della macchina amministrativa, del personale, per realizzare insieme e fin dall’inizio, con
una rinnovata struttura comunale,
il programma elettorale. Ma daremo
impulso subito deliberando l’impegno per il piano edilizia scolastica e
per una accelerazione nella definizione del nuovo regolamento urbanistico ed edilizio che andrà chiuso
rapidamente. Parleremo anche di
partecipazione perché il nostro mandato dovrà soprattutto caratterizzarsi
per la capacità di condividere e saper
coinvolgere la nostra comunità.
Tra i candidati sindaco teme qualcuno in particolare? Se sì, perché?
Non temo nessuno. Nel parlare con
i miei concorrenti ho chiesto a tutti
di collaborare per il bene della nostra
comunità. Chi porta buone idee,
anche al di là degli steccati ideologici, è con me sempre il benvenuto.
Vorrei che tutti però si presentassero
con delle proposte e con la voglia
di portare avanti un’opposizione costruttiva, non semplicemente
“contro a prescindere”. C’è tanto da
lavorare le sfide sono difficili e chiedo ad ognuno di fare la propria parte
per Bagno a Ripoli.
I candidati Pd per il Consiglio
comunale di Bagno a Ripoli
BARAGLI SANDRA (1963)
BENCINI ANDREA (1980)
BIAGIOLI GIULIA (1983)
BONGI LEONARDO (1991)
BRIZIARELLI MIRKO (1986)
CIPRIANETTI EDOARDO (1991)
CONTI FRANCESCO (1984)
FALORNI CLAUDIO (1957)
FRANCHINI LAURA (1987)
GASTALDO BRAC PIERANTONIO (1940)
LO IACONO ELISA (1992)
MONDINI PATRIZIA (1957)
PADULA ELEONORA (1966)
ULIVI GIULIA (1979)
VILLA VIOLA (1988)
ZANELLA PIER LUIGI (1956)
Foto di gruppo per i candidati al comune di Bagno
I nomi prescelti, bilanciati nella parità di genere di otto uomini
e otto donne, si collocano nella linea di rinnovamento portata
avanti da quella, che auspichiamo, dovrà essere la nuova amministrazione. Ben dieci sono i giovani, molti dei quali si avvicinano carichi di entusiasmo alla nuova esperienza amministrativa.
Tutti i candidati hanno maturato un percorso politico e portano
con sé un valido curriculum di studi: un avvocato, Andrea
Bencini, una laureata in giurisprudenza, Viola Villa e due laureandi, Leonardo Bongi e Edoardo Ciprianetti; portano con sé
la laurea in Economia e Commercio, Giulia Biagioli, Francesco
Conti, Giulia Ulivi e sta per prenderla Elisa Lo Iacono; da
Scienze Politiche provengono Mirko Briziarelli, Laura Franchini
e Piero Gastaldo; in pedagogia è laureata Patrizia Mondini. Una
squadra completa, di persone competenti, dove chi entrerà per
la prima volta in Consiglio potrà contare, se verranno eletti,
sull’esperienza maturata nella precedente amministrazione da
Mirko Briziarelli, Giulia Ulivi e Pierluigi Zanella. Sedici nomi,
tutti meritevoli di rappresentare i cittadini del nostro Comune,
pronti a portare con sé gli entusiasmi e il desiderio di impegnarsi, maturati nel percorso d’impegno politico e sociale fino ad
oggi condiviso.
8
Speciale Elezioni Q3 Gavinana e Galluzzo
Alfredo Esposito è il candidato Pd con Idv e Socialisti alla presidenza del Quartiere 3
«Lavorerò
per riportare la sanità pubblica e l’anagrafe a Gavinana»
Nel programma anche le aree verdi, le piste ciclabili, il rilancio dell’Ex3 e il sociale
• Philippe Chellini
Il prossimo 25 maggio, oltre ai sindaci, verranno eletti anche i presidenti di Quartiere. Abbiamo incontrato il candidato alla presidenza del
Quartiere 3 Alfredo Esposito.
Parlaci un po’ di te.
“Ho 36 anni, laureato in giurisprudenza e successivo master alla
Bocconi di Milano in Management
Pubblico e Funzionamento degli
Enti Locali. Attualmente lavoro presso l’Associazione Rete della Città
Strategiche. A 19 anni ho avuto la
mia prima esperienza nel Quartiere
come consigliere e presidente della
commissione sport”
E sul tuo possibile futuro impegno
amministrativo?
“Il tutto parte dalla prossima costituzione della Città Metropolitana,
ormai in dirittura d’arrivo. Il sin-
Alfredo Esposito
daco di Firenze sarà il sindaco della
Città Metropolitana, occupandosi
dunque anche di questioni inerenti soprattutto lo sviluppo dell’area
metropolitana. Giocoforza, il ruolo
CANDIDATI PD
CONSIGLIO DI QUARTIERE 3
1. ESPOSITO ALFREDO
Candidato PRESIDENTE
QUARTIERE 3
2. PERINI LETIZIA (1994)
studentessa di economia
aziendale
3. BERTI MARTINA (1984)
laureata in psicologia
clinica e di comunità
4. CALVETTI MARTINA (1992)
studentessa di legge
5. COPPOLARO TOMMASO (1991)
studente di legge
6. D
EGL’ INNOCENTI FRANCESCO
(1984)
insegnante di storia e
filosofia
7. DOLFI LEONARDO (1971)
architetto libero
professionista
8. FUSI LILIANA (1944)
già dipendente del comune di Firenze, consigliere
uscente
9. GALANTI MARTA (1962)
laurea in legge, dipendente di banca
10. NUTINI FRANCO (1954)
commerciante, presidente
Confesercenti Quartiere 3
11. POGGESI CRISTINA (1973)
impiegata in un’ importante azienda metalmeccanica
12. RAVEGGI SIMONE (1979)
funzionario statale
13. RAVIGLIONE LUCIA (1958)
laurea in scienza
dell’educazione,
dipendente del comune di
Firenze
14. RIGUTINI STEFANO (1956)
dipendente delle ferrovie
dello stato
15. ROSSELLINI ROBERTO (1955)
pensionato, sindacalista
Spi-Cgil
16. RUGGIERI GIULIA (1984)
avvocato civilista
17. SAPIA ANTONIO (1956)
avvocato, consigliere
uscente
18. TRAVERSI FABIO (1963)
assicuratore
19. TRIVELLIN ELEONORA (1967)
designer e docente
universitario
delle
Circoscrizioni
e dunque dei nostri
Quartieri acquisterà
maggior peso politico e
amministrativo. Le due
direttrici principali su
cui viaggia l’attività dei
Quartieri sono la gestione dei servizi di base e
alla persona e la capacità d’intervenire nelle
grandi trasformazioni
urbane che interessano la città e i comuni
limitrofi: un esempio è
l’auspicata realizzazione
della linea 3bis della
Tranvia, oppure i bypass
del Galluzzo e Cascine del Riccio,
ma anche una struttura di difficile
gestione come l’EX3 a Gavinana,
che dovrà assolutamente riappropriarsi del suo ruolo di contenitore
culturale”
Dopo le grandi opere, c’è il quotidiano...
“Una nostra prerogativa anche per
il prossimo mandato sarà la manutenzione sempre più capillare delle
aree verdi, mentre in ottica di sviluppo futuro si pone la cosiddetta
GreenWay, la pista pedo-ciclabile da
Cascine del Riccio a Ponte a Ema,
passando dalle 5 Vie. Poi vorremmo
allargare ad altre zone l’esperienza
del Community Garden attualmente
presente a Sorgane, sorta di Orti
Sociali dati in gestione alla cittadinanza mentre, per rafforzare il tema
dell’aggregazione sociale, proseguiremo sicuramente con la ‘Cena dei
Vicini’, un primo significativo passo
verso l’esperienza di “Social Street”
Vi siete posti delle priorità?
“Indubbiamente ci impegneremo fin
da subito su due questioni nodali: i
www.macche.net
servizi socio-sanitari e quelli anagrafici, due priorità che i nostri cittadini
ci stanno chiedendo fin d’ora. In ciò
il Quartiere negli anni scorsi è stato
un po’ penalizzato. Continueremo
d’altro canto a portare avanti l’integrazione, già ben presente, con il
privato sociale, dunque con le varie
associazioni e misericordie. Inoltre,
in tema di vivibilità e sicurezza della
persona, ci impegneremo fin da
subito in interventi di rifacimento
dei marciapiedi, di manutenzione
e, dove possibile, di miglioramento
delle attuali piste ciclabili, nell’ottica
d’integrazione con la rete ciclabile
cittadina”
E sul versante dei servizi alla persona?
“Rafforzeremo alcune attività d’integrazione e sostegno, come i Centri e
le vacanze per gli Anziani, riconfermeremo la presenza degli Sportelli
di mediazione sociale, di supporto psicologico, il servizio educativo
familiare, la Rete di Solidarietà con
i suoi assistenti sociali e cercheremo
di progettare, insieme all’amministrazione comunale, alcune forme di
sostegno economico per le fasce più
deboli. Mi preme ricordare anche
la stretta collaborazione instaurata da tempo con le associazioni di
volontariato e le cooperative sociali.
Attiveremo sinergie sempre più forti
con gli Istituti scolastici e i Circoli
didattici del territorio per un armonioso sviluppo dei giovani scolari
tramite processi di istruzione ma
anche formazione, come il percorso
di educazione alla legalità, ed in
questo le attività culturali e sportive
costituiscono un mezzo di crescita
e di raggiungimento del benessere
sociale e psico-fisico. Non scordiamoci anche del sistema bibliotecario, con le due biblioteche di Villa
Bandini e del Galluzzo, molto attive
e frequentate”. Chiunque voglia contribuire con suggerimenti e osservazioni può farlo all’indirizzo http://
espositoalfredo.altervista.org/
www.macche.net
Gavinana / Bagno a Ripoli
T i e n e s e m p re b a n c o l a d e m o l i z i o n e d i p a r t e d e l l a C a n o t t i e r i e d e l l a R a r i N a n t e s
Quel
rumore di ruspe che incombe sulla riva sinistra
La gente di Gavinana solidale con le società. Nardella annuncia un rinvio
• Massimo Settimelli
La presenza sportiva sul lungarno
Ferrucci diventerà o solo un ricordo
e, vogliamo dirlo senza tanti giri di
parole, assisteremo presto al funerale
di un pezzo dello sport fiorentino.
Una pagina importante della storia
cittadina finirà inesorabilmente per
non avere un futuro. Il motivo è presto detto: la demolizione di parte delle strutture che ospitano la Canottieri
Comunali e successivamente quelle
della Rari Nantes Florentia, a rischio scomparsa al pari dei cugini
canoisti, decisive (a quanto viene
detto da parte della Provincia) per la
messa in sicurezza idraulica della riva
sinistra dell’Arno. Quasi che dall’abbattimento di certi edifici dipenda il
destino di Firenze in caso di esondazione delle acque del fiume. L’incubo
delle ruspe è ormai una realtà e così purtroppo lo ripetiamo oggi con an-
Striscione di protesta alla Rari
cora maggiore convinzione di quanto
scritto sugli ultimi numeri di Macché
- Gavinana si avvia a perdere due dei
suoi gioielli sportivi, vere fucine di
talenti e campioni dello sport nazionale. Si ha l’impressione che entrambe le società, pur meritandolo a pieno, non siano considerate un patrimonio della città. Il motivo è presto
Si chiude coi ring raziamenti del g ruppo Pd il decennio di Bartolini
Grazie Luciano, ci hai fatto crescere
Nonostante i tagli statali, l’amministrazione ripolese ha fatto molto e bene
• Mirko Briziarelli
Enrico Minelli
Gruppo consiliare Pd
Col Consiglio del 29 aprile scorso,
si è concluso un percorso iniziato 10
anni fa e a nome di tutto il Pd ripolese ci tenevamo a ringraziare il sindaco, Luciano Bartolini per questi
anni intensamente vissuti assieme.
Un tempo in cui tanti e molto rapidi
sono stati i mutamenti di questo
Paese e va riconosciuto a questa
amministrazione l’aver posto sempre
grandissima attenzione su scuola e
sociale.
Non ci dilungheremo nel fare un
elenco di tutti gli atti ed i progetti
avviati, ma ne ricorderemo alcuni
dei più significativi.
Pensiamo a tutta la questione della
“filiera corta” e il gran lavoro sviluppato con le scuole, anche attraverso
la nostra mensa, per sensibilizzare e
creare una nuova cultura alimentare
e aiutare gli agricoltori locali, al
piano strutturale e all’adozione del
nuovo regolamento urbanistico, che
ha rivoluzionato completamente il
modo di gestire il nostro territorio
salvaguardando il tanto verde circostante e cercando finalmente di
coniugare sviluppo, lavoro e sostenibilità con attenzione alle specificità
locali e all’agricoltura anche come
difesa del nostro paesaggio e sul
sociale coi progetti di co-hausing,
e di sostegno ai più svantaggiati,
mettendo sempre al centro il ruolo
della comunità e delle loro risorse
materiali ed immateriali.
Importanti i risultati raggiunti nella
raccolta differenziata dei rifiuti
(oltre il 60%) grazie al porta a porta
e al nuovo Centro di Raccolta di
Campigliano.
Attenzione nei confronti della sicurezza del territorio con la creazione
delle “zone 30”, soprattutto intorno alle scuole, e con il rifacimento di alcune viabilità ormai datate
nel tempo, come ad esempio via
Montisoni, viale Togliatti e via del
Crocefisso.
Attenzione massima è stata data al
lavoro e alle imprese con l’impegno
raggiunto di pagare le aziende entro
un massimo di 60 giorni.
Obbiettivi raggiunti sono stati quelli
della riduzione della spese corrente e dell’abbattimento del debito
pubblico comunale, passato negli
ultimi 9 anni da 20 milioni di euro
a 2 milioni di euro, con un recupero
dell’evasione fiscale Tarsu e Imu di
7 milioni.
Ultimo e non meno importante il
percorso avviato in questi ultimi
mesi per andare verso una condivisione di servizi, e chissà forse ad
una possibile unione o fusione, col
comune di Impruneta.
Tanto e bene insomma, nonostante
i tagli dallo Stato, si è fatto in questi
anni e siamo sicuri che sarà di stimolo per la prossima amministrazione,
che speriamo sia guidata dal candidato sindaco Francesco Casini.
Nel ringraziare di nuovo Luciano
(anche per il suo ruolo di “insegnante” nei confronti di un gruppo
consiliare per gran parte nuovo e
giovane) e tutta la giunta, esprimiamo il pensiero di tutto il gruppo
Pd nel dire che questa esperienza è
stata per noi molto formativa e ci ha
consentito di crescere anche a livello
personale.
detto; infatti, al di là
della discutibile utilità delle demolizioni
e dell’inutile balletto- rimpallo sulle responsabilità, non esiste a tutt’oggi alcuna
indicazione sulla certezza dei tempi e dei
finanziamenti – chi
dovrebbe sostenere
il costo dell’ipotetico
trasferimento? - necessari ad assicurare
continuità alla presenza di queste due società superblasonate. E, fra l’altro, oltre al danno
la beffa, pensando che quest’anno
ricorre l’80mo anniversario della
nascita della Canottieri e il 110mo
della costituzione della Rari. Il grido
d’allarme che si può leggere sul sito
web dei canoisti biancorossi (“La
Canottieri comunali Firenze fondata nel 1934 e affondata nel 2014”) è
riecheggiato durante la recente manifestazione di protesta che ha riscosso
la solidarietà di numerosi cittadini
9
del quartiere, dei rappresentanti di
altre società sportive, a cominciare dai presidenti della Rari (Andrea
Pieri) e della Canottieri Firenze
(Luigi De Lucia), e di alcuni candidati sindaci (Dario Nardella, Marco
Stella, Cristina Scaletti e Tommaso
Grassi) in corsa alle amministrative
del prossimo 25 maggio. Se non altro
l’iniziativa ha avuto il merito di tenere accesi i riflettori sulla vicenda ma
purtroppo, al di là delle dichiarazioni
di circostanza e dei buoni propositi
dispensati a piene mani, l’appello “al
buon senso” soccomberà sotto il rumore dei cingolati.
Un altro impegno rispettato. Sui
Canottieri abbiamo mantenuto la
parola data il 16 aprile a soci, atleti e
cittadini. La palestra avrebbe dovuto
essere abbattuta entro pochi giorni.
Ma insieme alla Provincia abbiamo
modificato il cronoprogramma e rinviato gli interventi per avere il tempo
necessario ad individuare le soluzioni
alternative. Il nostro piano di riqualificazione della riva sinistra d’Arno
procede perché vogliamo legalità
ma senza che le nostre società sportive paghino tutte le conseguenze.
Le polemiche e le chiacchiere dei
nostri avversari non ci interessano.
Badiamo invece ai problemi dei fiorentini come in questo caso!
Le far macie del comune aprono i loro spazi a un nuovo servizio
Lo psicologo ora c’è anche in farmacia
Parte anche a Bagno a Ripoli il progetto di contrasto al disagio
• Simone Braschi
“Lo psicologo in farmacia” è un
servizio gratuito di consultazione
psicologica offerto dalle farmacie del
comune aderenti all’iniziativa. Mette
a disposizione di ogni cittadino il
sostegno psicologico di un professionista, attraverso un intervento che
prevede un massimo di tre colloqui
da svolgere all’interno degli spazi
privati offerti delle farmacie.
Questo progetto è da qualche tempo
attivo in altre città italiane, dove ha
riscosso un buon successo.
Il dottor Massimo Agnoletti, psicologo e specialista dello stress, ha
avuto modo di parlarne in questi
termini:
“Il progetto è un’idea nata nel
2009, già largamente sperimentata
a Milano, Torino, Roma, Bologna,
Cuneo, Verona e molte altre realtà
italiane con il patrocinio di varie
associazioni di categoria. L’idea fondamentale consiste nel fornire al
cittadino, attraverso un luogo così
familiare e professionale come la
farmacia, un servizio di consulenza
e supporto psicologico (non psicoterapeutico) totalmente gratuito per
il cittadino al fine di rispondere e
contrastare il crescente disagio psicosociale che caratterizza la nostra
attuale società. La farmacia offre
un servizio su prenotazione di tre
consulenze gratuite per i cittadini
maggiorenni fornite da professionisti
psicologi che si mettono a disposizione per una mezza giornata una
volta la settimana. L’unico requisito
logistico richiesto alla farmacia è
quello relativo a uno spazio dove
siano garantite riservatezza e privacy
necessarie allo svolgimento del colloquio psicologico.
I progetti già realizzati dimostrano
l’ottima risposta da parte dei cittadini che sembrano gradire e apprezzare
molto questo tipo di servizio per
gestire tematiche che vanno dallo
stress all’ansia, dalla depressione alla
difficoltà genitori/figli o delle coppie”.
Per maggiori informazioni sul servizio offerto a Bagno a Ripoli, potete
telefonare al 340-241595.
I principali vantaggi che offre il progetto sono:
1. per i cittadini, perché viene offerto
loro un servizio totalmente gratuito di consulenza psicologica da
parte di psicologi professionisti.
2. per i farmacisti, perché la farmacia
offre un servizio certamente molto
apprezzato dalla cittadinanza con
i chiari vantaggi in termini di
immagine, riconoscibilità e impegno sociale.
3. per gli psicologi, perché lavorare
all’interno di un luogo familiare,
capillarmente diffuso sul territorio
e riconosciuto come professionale
li aiuta a far crescere una corretta
cultura rivolta al benessere psicologico ed alla figura stessa dello
psicologo quale professionista
dedicato a questo aspetto.”.
10
Sport
Il 17 maggio il palazzetto di Bagno a Ripoli ospiterà gli incontri di boxe thailandese
Al Gobetti sale sul ring la Muay Thay
Mirco Mugnaini dell’Accademia Fiorentina e ideatore dell’evento: «ci sarà da divertirsi»
• Niccolò Margara
Sabato 17 maggio al palazzetto “Pietro Gobetti” di Bagno a
Ripoli andrà in scena il “Florentia’s
Fighters”, evento pensato e organizzato dall’Accademia Fiorentina
di Boxe Thailandese, nel corso del
quale gli appassionati di questa disciplina potranno godersi dal vivo tutto
il meglio della Muay Thai ovvero
ginocchiate, gomitate e spettacolari
calci volanti. Per capire meglio il
programma della giornata e per raccogliere informazioni su quest’antica
disciplina orientale non molto conosciuta nel nostro Paese abbiamo contattato Mirco Mugnaini, maestro e
fondatore dell’Accademia Fiorentina
Boxe Thailandese e principale organizzatore dell’evento.
Allora Mirco, per prima cosa
potresti spiegare meglio cos’è la
Muay Thay?
Si tratta di un’arte marziale nata
e sviluppatasi in Thailandia molto
tempo fa. Come le altre antiche arti
marziali prevede un percorso d’apprendimento basato sui gradi - per
intendersi come le diverse cinture nel
karate o nel judo (ndr) - che scandiscono la crescita e i progressi degli
atleti che la praticano. Benché possa
apparire come un tipo di combattimento violento, dato che si usano
oltre ai pugni e ai calci, le ginocchiate e le gomitate, la Muay Thai si
basa principalmente su principi che
hanno a che fare più col controllo
del corpo e l’esecuzione del gesto,
piuttosto che con la forza e la potenza. Ad esempio il pugno ha un valore
molto basso in termini di punti,
Al centro Reims le donne praticano da vent’anni uno sport dominato dai maschi
Le
bocce in rosa hanno rotto un tabù
Il merito è di Franca Nesi che ha creato e diretto la squadra, unica nella provincia
sono uno sport
completo”.
La sua passione
per lo sport le
fa notare subito che c’è un
vuoto enorme
nel
mondo
delle bocce.
Mancano le
donne e senza
donne... che
mondo è?!
Così questa
donna, con la
La squadra femminile “Bocciofila Centro Sociale Reims
D maiuscola,
piena di pas• Dania Bellesi
sioni e dai modi molto diretti, si reca
al Quartiere 3 e richiede uno spazio
Il 5 aprile al Centro Reims si è svolto
all’interno di quel nuovo bocciodroil torneo gara “Bocce in rosa” per
mo che da poco era stato costruito in
festeggiare i vent’anni della squazona. Si da molto da fare per formare
dra di femminile “Bocciofila Centro
la squadra femminile di bocce ed
sociale Reims”.
in questo progetto viene appoggiaL’idea nacque a Franca Nesi.
ta dalla FIB, Federazione Italiana
Un’esperienza di oltre vent’anni
Bocce, dal Comune e dal Quartiere
come insegnante di educazione fisica
3 che le concedono l’utilizzo di uno
( e critica d’arte poi) ed una mente
spazio per la sua futura squadra
così aperta ed innovativa da nobiliall’interno del Centro Reims. Così
tare il gioco delle bocce a disciplina
da vent’anni a questa parte ogni
anche per donne.
lunedì, ogni mercoledì ed ogni gioUn settore che era sconosciuto dall’uvedì dalle 10 alle 11, il bocciodromo
niverso femminile fiorentino. Uno
del centro viene adibito al gioco
sport adatto alla terza età per niente
femminile.
violento o pericoloso. Un’attività che
Il passo successivo per Franca è quelunisce e che tiene in forma perché
lo di reclutare delle giocatrici, così il
come dice Franca Nesi“ le bocce
Quartiere stampa i volantini, volan-
quasi nullo, mentre la gomitata o la ginocchiata, colpi
ben più difficili da eseguire
hanno un peso decisamente
maggiore nell’assegnazione
dei punti.
Come molte volte accade
l’adozione da parte degli
occidentali di queste discipline porta a un travisamento dei loro principi
fondanti.
E’ sicuramente vero, non è
infatti un caso che siano stati
gli inglesi a trasformare la
Muay Thay in sport di combattimento da praticarsi su
un ring. Io cerco di rispettare
gli insegnamenti delle origini
ed è anche per questo che ho
voluto dedicare l’intera giornata del 17 maggio solo ad
incontri di Muay Thai.
Come è nata in te la passione per
questa disciplina?
Sono sempre stato affascinato dalle
arti marziali. Da molti anni ormai
studio e pratico la Muay Thay e
ho avuto modo di formarmi sia in
Italia, sotto la guida del maestro
Sergio Bigagli, che in Thailandia,
in occasione dei numerosi campi a
cui ho partecipato per apprendere
tini rosa per l’esattezza, distribuiti in
molti centri sociali e sportivi della
zona e che richiamano donne da
tutta Firenze.
Alla domanda “come vi hanno
accolto i giocatori maschi quando
vi hanno visto al bocciodromo” lei
risponde: “Io mi sono fatta accogliere entrando in maniera ufficiale”.
E chi allora credeva di saperne più
di loro a distanza di vent’anni può
tranquillamente esser certo di essersi
sbagliato.
“Entrai dall’alto, chiedendo lo spazio direttamente al Quartiere- dice
Franca Nesi - Non facciamo agonismo e non abbiamo mai gareggiato
fuori casa, ma siamo l’unica squadra
femminile, perlomeno in tutta la
Provincia. Sono orgogliosa di aver
creato una vera e propria società
sportiva che esiste ancora e che spero
che continui con nuove iscrizioni
aperte a tutti”. Per il torneo del 5
aprile i volantini sono stati stampati in rosa, proprio come quelli
che venti anni fa reclutarono nuove
appassionate bocciofile.
Proprio come la prima gara, anche
in quest’ultima la squadra del Reims
si è piazzata al primo posto. Dopo
questo torneo, però, ha lasciato il suo
ruolo di responsabile ed è diventata,
per la prima volta, solamente un’appassionata giocatrice.
Chiunque fosse interessato ad imparare o praticare il gioco delle bocce,
può rivolgersi ogni giorno alla segreteria del Centro Sociale Reims, via
Erbosa 59. tel.055689843 per avere
maggiori informazioni.
www.macche.net
direttamente dai maestri thailandesi
i principi di questa disciplina. Poi nel
2012 ho deciso di dedicarmi all’insegnamento e ho fondato l’Accademia
Fiorentina di Boxe Thailandese a
Bagno a Ripoli. Oggi ho una ventina
di allievi ai quali cerco di trasmettere
oltre alla parte tecnica anche l’amore
e la passione che da sempre nutro per
questo sport.
Che risposta di pubblico ti aspetti
per l’evento del 17 maggio? Forse
la Boxe Thailandese in Italia è
ancora poco conosciuta?
In realtà la Muay Thai è arrivata
in Italia già negli anni ’70, grazie
al pisano Stefano Giannesi, vero e
proprio pioniere di questo sport nel
nostro Paese. Per molti anni è stata
seguita e praticata da un numero
piuttosto ridotto di atleti, anche se
devo dire che proprio la Toscana
è forse la regione che più di tutte
può vantare una lunga tradizione
di atleti di ottimo livello. Poi negli
ultimi anni, grazie anche a programmi televisivi come “Oktagon” su
Italia 1 il popolo degli appassionati
è cresciuto considerevolmente. Ad
ogni modo spero che il 17 il palazzetto si riempia, sicuramente il livello
degli incontri sarà ottimo e chi verrà
potrà godersi un gran bello spettacolo. Ci saranno incontri per tutte
le categorie, dagli esordienti fino ai
più grandi, tutti solo e soltanto con
regole Muay Thai. Non si tratterà dei
soliti incontri di kick boxing questo
è sicuro.
Parteciperanno solo atleti fiorentini?
No, ci saranno atleti da varie parti
d’Italia e ben tre incontri professionistici. Inoltre mi preme ricordare
che sarà presente all’evento anche il
thailandese tre volte campione del
mondo, Itthipol, un vero e proprio
mito della Muay Thai che adesso
vive a Massa ed è sposato con un’italiana e sarà la vera e propria guest star
della manifestazione. Un altro valido
motivo per non mancare.
BREVI
a cura di Paolo Boschi
LUCE SULLA PSICHE
Alla Sala Convivio di Villa Bandini martedì 13 aprile in orario 20,45-23 è in
programma l’ultimo incontro sul tema
“Essere genitori oggi”, che illustrerà
come diversi modelli familiari possano
condurre a differenti problematiche
nell’ambito del rapporto tra genitori e
figli. L’iniziativa è a ingresso libero.
TRA SOGNO E REALTÀ
Nell’ambito della Rassegna Arti Visive
al Palazzo del Podestà del Galluzzo,
presso la Sala Consiliare, dal 17 al 31
maggio sarà possibile visitare la mostra
del gruppo EV’ART dal titolo “Tra sogno
e realtà”, a cura dell’Associazione
Galluzzo Immagine. La mostra, ad
ingresso libero, sarà inaugurata sabato
17 maggio alle ore 16.
www.macche.net
Spettacoli
U n m a g g i o d av ve ro d a n o n p e r d e r e q u e l l o o r g a n i z z a t o d a l c i rc o l o Vi e N u ove
E su tutto “Caro Enrico” trent’anni dopo
Non solo il ricordo di Berlinguer ma anche libri su Bartali, Socrates e l’America Latina
Benjamin Avila. Una segnalazione
speciale per I’imperdibile appuntamento di giovedì 15 maggio, ore
21, dal titolo CARO ENRICO, un
omaggio alla figura del segretario del Pci a trent’anni dalla sua
scomparsa. A seguire il concerto
dei “Malatempora”. Venerdì 16
maggio, dalle 20, è prevista una
cena in favore dell’Anpi; mentre
mercoledì 21 maggio, ore 21, sempre all’ interno della rassegna cinematografica sull’America Latina si
ricorda “Gloria” di Sebastian Lelio.
Tra il 27 e il 30 maggio è atteso
l’appuntamento per la presentazione del volume dedicato a Socrates e
alla democrazia Corinthiana, pubblicato da Lorenzo Iervolino “Un
giorno triste così felice. Socrates, viaggio nella vita di un rivoluzionario”,
un omaggio a Sócrates Brasileiro,
medico, rivoluzionario e calciatore
viola per la stagione 84-85, recentemente scomparso, che ha segnato
un’epoca e un modo di vedere e
vivere lo sport. Per questo appuntamento sono attesi ospiti speciali,
cari agli affezionati alla sfera del
panorama Fiorentina Calcio.
Prima della pausa estiva, per il mese
di maggio, il circolo Vie Nuove
ricorda la buona tavola, ogni sabato
sera, con pizza e cucina toscana;
i tornei di Burraco del mercoledì
alle 21 e il ballo liscio del martedì
pomeriggio con musica dal vivo
(che chiuderà la stagione con il pasta
party di martedì 20 maggio) oltre
all’attività tangueira a cura dell’associazioneTango Nuevo. Info: 055
683388 [email protected]
È in corso la seconda edizione della rassegna di film all’Affratellamento
venerdì 9 maggio ore 21.15
MARCO DALSASS violoncello
MANUEL TOMADIN clavicembalo
Gabrielli, Galuppi, Caldara, Lanzetti, Platti, Alberti, Vivaldi
venerdì 23 maggio ore 21.15
DEJAN BOGDANOVIC violino
GABRIELE MARIA VIANELLO
pianoforte
Saint-Saëns, Liszt, Cajkovskij
Chiesa di S. Lorenzo a Vicchio
di Rimaggio via Vicchio e Paterno - Bagno a Ripoli
tel. 320.0425536
www comune.bagno-a-ripoli.fi.it.
Enrico Berlinguer
• Daniela De Donatis
collaborazione con l’associazione Amici del Ciclomuseo Gino
Bartali, verrà presentato il libro “La
strada del coraggio. Gino Bartali,
eroe silenzioso”, con la presenza
della scrittrice canadese Aili Mc
Connon. Un tributo a un atleta
leggendario e silenzioso di cui sono
finalmente raccontati, oltre alle
straordinarie imprese ciclistiche, la
caratura morale e il coraggio civile.
Seguiranno gli interventi di Ugo
Caffaz (studioso di storia e cultura
ebraica), Leonardo Coen (scrittore
e giornalista de “La Repubblica) e
la gentile partecipazione dei due
ex-ciclisti Franco Bitossi e Roberto
Poggiali. Mercoledì 14 maggio, ore
21.00, serata dedicata all’ America
Latina, con la IV proiezione del
film “Infanzia Clandestina” di
La
Rive Gauche e il cinema di qualità
«Scuolaemusicaèiltematrattatodalciclo»,diceilpresidenteRomanoGalligani
• Philippe Chellini
Per chi non lo sapesse, il Teatro
Affratellamento di via Orsini
ha una tradizione di cineforum
che nasce da lontano, addirittura
dall’immediato dopoguerra: all’epoca vi era l’Associazione Garcia
Lorca, che operava anche a Vie
Nuove e che, con alterne vicende,
proseguì fino ai primi anni ‘80.
Da circa un anno il testimone è
stato raccolto da un’altra associazione culturale, La Rive Gauche,
che da quest’anno ha cambiato
buona parte dei soci e presidente,
nella figura di Romano Galligani,
grande appassionato di cinema,
che abbiamo incontrato per parlare
della loro attività. “Al momento”
ci dice Galligani “la nostra associazione conta circa 40 iscritti, che
partecipano attivamente alle proiezioni. Dopo il cambio di presidenza c’è stata una pausa di riflessione
per valutare l’opportunità di proseguire nell’esperienza, dopodiché
siamo ripartiti ancora più convinti.
Abbiamo iniziato con una rassegna
di ‘cinema al femminile’, una serie
di pellicole dedicate a personaggi
e a registi donna che hanno fatto
la storia del cinema, mentre il
ciclo attuale è sul tema ‘Scuola e
musica’, due elementi che a parer
nostro influenzano notevolmente
l’animo umano dal punto di vista
della sensibilità e della cultura”.
Il primo film è stato ‘Freedom
Writers’ di Lagravenese, una storia vera ambientata in una scuola
statunitense frequentata da molti
ragazzi problematici che però, grazie alla passione e all’impegno della
loro insegnante, alla fine, attraverso
lo studio dell’Olocausto, prendono
coscienza della varie problematiche
sociali. A maggio seguiranno il 16
“Il concerto” di Radu Mihaileanu,
il 23 “Una canzone per Marion”
di P. William e il 30 “Il pianista”
di Roman Polansky. “A settembre, dopo la pausa estiva, prosegue Galligani, riprenderemo con
un ciclo sul cinema dell’America
Latina per concludere poi entro
dicembre con film un po’ più noti
al grande pubblico, sempre di ottima qualità ma comunque penalizzati dalla distribuzione. Ogni
nostro film è accompagnato da una
scheda di presentazione realizzata
dal sottoscritto, che serve poi a
introdurre lo scambio di pareri che
quasi sempre segue la proiezione.
Attualmente, tra i soci che partecipano, la componente giovanile è
in netta minoranza, ma confido nel
prossimo anno, quando sarà visibile la qualità del nostro operato”. Le
proiezioni sono ogni venerdì sera a
partire dalle 20,30 e il prezzo della
tessera annuale di socio è di 40
euro, suddivisibili in due rate.
Accade in zona
a cura di Maria Paternostro
TEATRO
venerdì 16 maggio ore 21
sabato 17 maggio ore 19.30
con apericena
domenica 18 maggio ore 16
con merenda per bambini
LA PREGHIERA
COMMEMORATIVA
Commedia amara di Gorin per
l’adattamento e la regia di Olga
Melnik.
Teatro La Fonte c/o Circolo ARCI
via Roma 368 - Osteria Nuova
tel. 055.418084
www.centroteatro.it
CONCERTI
10, 11, 17, 18 maggio
SAGRA DEL CINGHIALE
Circolo S.M.S Capannuccia
via Tizzano, 158 - Grassina
055.6499373 - www.facebook.com/sagracinghialecapannuccia
Accorrete a deliziarvi il palato con il protagonista delle
ricette dello stand gastronomico della sagra: il cinghiale. A vostra disposizione
anche piatti creativi, come il
cinghiale alla Giuliano, che
potrete degustare soltanto
in questa sagra, giunta con
successo alla 33° edizione!!
Nel menù spiccano: lasagne,
polenta, penne e tortellini al
sugo di cinghiale, zuppa di
funghi porcini, cinghiale al
sugo e alla Giuliano, carne
alla griglia, antipasti con soprassata casereccia e molte
altre specialità.
11
IL RACCONTO
L’eleganza del mondo
di Federica Avagnano
L
’aveva amata subito, appena l’aveva scorta in fondo alla stanza,
confusa tra gente comune, persone qualunque che non spartivano
niente della sua bellezza. Ricordava
bene la linea morbida del suo collo,
i polsi sottili e le mani pallide: da
quel momento non era più riuscito
a pensare a nessun’altra. Si chiamava
Clelia ed era la donna più affascinante
e delicata che Joseph avesse mai visto;
aveva qualcosa di elegante nel portamento, una raffinatezza di un’altra
epoca, la finezza di un secolo diverso.
Il suo volto era pieno, grazioso, e
gli occhi grandi e languidi, persi in
una dolcezza infinita, fissavano sempre
qualcosa di lontano e solo di rado si
posavano su di lui, solo se era Joseph
a imporsi davanti a lei, a costringerla
alla sua presenza. Clelia non amava
quel genere di incontro, lui lo sapeva
bene, ma era una donna troppo gentile
per mostrarsi contrariata: continuava a
sorridere distante, assorta, mentre lui
cercava disperatamente di attirare la
sua attenzione. Ma come avrebbe mai
potuto? In fondo, Joseph era un semplice custode, un po’ rozzo, istruito,
certo, ma non colto come lei. Clelia
era un’insegnate, straniera, probabilmente anche una scrittrice, a giudicare
dalla grande quantità di fogli accumulati sulla sua scrivania, pagine scritte
fitte, con una grafia elegante, ricercata.
Quando Joseph arrivava, puntuale,
passava, fingendo noncuranza, di fronte alla sua stanza e la trovava già seduta, la penna in mano, il vestito che
le stringeva la vita e i capelli raccolti
in una morbida crocchia. Non osava
disturbarla, ma, durante le ore di
lavoro, tendeva sempre a lanciare una
rapida occhiata all’interno della stanza
dalla porta sempre aperta, a controllare
chi fossero i suoi nuovi visitatori, se
qualcuno la infastidiva. Si sentiva un
po’ responsabile per lei, perché una
donna così delicata, sottile e fresca
come un filo d’erba appena nato,
sarebbe stato un niente calpestarla.
Joseph aveva provato a confidarsi con
un amico, a cercare conforto in consigli e suggerimenti dalle sue due sorelle,
ma tutti gli avevano risposto con un
breve sorriso o un’alzata di spalle.
“Lascia perdere”, gli avevano detto.
Ma come poteva? Clelia era davanti
ai suoi occhi ogni giorno, vicinissima, eppure irraggiungibile. Sarebbe
bastato un passo, una mano tesa oltre
il confine che la divideva dal resto del
mondo, e avrebbe potuto sfiorarla,
parlarle, finalmente.
Un giorno Joseph non si presentò a
lavoro, non andò alla cena di famiglia,
non telefonò alle sorelle e non fece
la sua abituale comparsa al bar dove
i suoi amici lo aspettavano. Nessuno
lo vide più. No, avrebbero potuto
vederlo: sarebbe bastato ammirare quel
quadro che tanto aveva amato, quello
della donna intenta allo scrittoio. Un
uomo era comparso vicino a lei, nella
penombra della stanza, le sorrideva
adorante e Clelia aveva un poco inclinato la testa, i suoi occhi non erano
più fissi lontano: lo guardavano, finalmente nel suo stesso mondo.