Macchè maggio
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Macchè maggio
periodico del Q3 e Bagno a Ripoli ANNO XXIII • N° 4 • MAGGIO 2014 distribuzione gratuita [email protected] - [email protected] www.macche.net Quasi sempre, in politica, il risultato è contrario alle previsioni LA GIUSTA BATTAGLIA PER UN’EUROPA PIÙ UNITA E SOLIDALE È vero, molte volte questa Europa sembra lontana, indifferente. Un sogno nato nel dopoguerra in personaggi straordinari come Altiero Spinelli (qualcuno lo ricorda? È tra l’altro il padre della giornalista di Repubblica candidata nelle liste Tsipras) si è concretizzato troppo di frequente in forme burocratiche ed autoritarie. E’ di questi giorni l’arrivo sulle coste italiane di decine di migliaia di disperati dalle aree più martoriate dell’Africa e del Medio Oriente; ma l’Europa sembra indifferente al dramma, che è dei profughi, ma anche di questa Italia lasciata sola dall’indifferente egemonia dei paesi nordici così rigorosi sull’economia, molto meno nell’agire d’intesa su una gravissima emergenza che riguarda, o dovrebbe riguardare anche loro. Non si può fare dello spirito sulla disgrazia; non ci sono sorrisini tra leader europei sull’andamento delle cose nel nostro - Firenze François-René De Chateaubriand Dario Rossi Paese che tengano. In mezzo ad una tempesta sociale ed economica, questa Italia sta comunque rispondendo come può, grazie al lavoro spesso ingrato di istituzioni e volontari, e meriterebbe un giusto riconoscimento ed aiuto. Detto questo, non si può gettare il bimbo con l’acqua sporca; lasciamo alle destre fascistoidi e razziste, o agli svizzeri, le voglie isolazioniste, protezioniste, nazionaliste. È indispensabile pensare al futuro da costruire, e questo non può prescindere da una battaglia per un continente il più possibile unito e solidale. Mentre lo squilibrato capitalismo di stato cinese comincia a superare con veemenza l’economia più liberista, quella degli Usa, e condiziona ormai apertamente l’insieme degli scambi mondiali. Mentre ci sono fondi di investimento multinazionali che sono i soli a fare concorrenza o a sfruttare lo strapotere dell’estremo oriente, e gestiscono capitali assai più vasti di intere economie nazionali. La via dell’unione è l’unica che può ancora garantire al Vecchio Continente una possibilità autentica di poter dire ancora la sua, di potersi sedere ai tavoli internazionali con qualche possibilità di contare qualcosa e dire la propria opinione facendosi ascoltare. Per questo il voto del 25 maggio ha ancora un senso, un senso di lotta per esistere, per cercare di spostare equilibri, per non lasciare le élite burocratiche e finanziarie libere definitivamente di agire indisturbate facendo gli interessi dei soliti noti. Superare lo schifo del contingente, le indennità troppo alte, i privilegi, le pastoie burocratiche è investire nella lotta per un cambiamento che torni a vantaggio di tutti i cittadini europei. L’USCITA DALL’EURO, UNA RICETTA CHE PORTA AL DISASTRO •D aniele Olschki Coordinatore Pd Bagno a Ripoli In questi giorni la nostra attenzione è rivolta all’appuntamento del 25 maggio e in modo particolare alle tematiche che ravvivano la campagna elettorale per il rinnovo delle amministrazioni locali. Passa così in secondo piano il fatto che nello stesso giorno saremo chiamati a esprimere il nostro voto anche sui candidati che dovranno rappresentarci in Europa, dimenticando che di essa siamo ormai parte inscindibile sia per le relazioni economiche, sia per quelle politiche. Nello scacchiere delle forze che si presenteranno al voto le posizioni, nei confronti dei rapporti che ci legano all’Unione, sono ampiamente differenziate. Chi si rivolge a un elettorato scontento per il perdurare di una crisi economica che mette in difficoltà imprese e famiglie, e può contare su ascoltatori scarsamente informati, agita come panacea l’uscita dall’euro. Non si capisce se questi alfieri del ritorno al passato siano in malafede e nuotano nelle acque di un populismo di bassa lega, o se veramente abbiano cognizioni di economia tanto limitate da crederci davvero. Una scelta del genere rappresenterebbe uno tsunami per il nostro paese, facendo immediatamente esplodere gli interessi sul debito pubblico e avviando una spirale di svalutazioni della moneta alla quale non si adeguerebbero in tempo le retribuzioni e gli stipendi. I benefici che le nostre imprese otterrebbero sui mercati, grazie alla svalutazione, sarebbero di breve periodo per l’immediato segue a pag. 2 L’EDITORE OLSCHKI HA SEDE DAL 1969 A FIRENZE SUD L’azienda risponde alla crisi con libri di qualità pag. 4 SPECIALE ELEZIONI EUROPEE E AMMINISTRATIVE 2014 Interviste ai candidati Pd e le istruzioni per l’uso pagg. 5-8 SALE SUL RING LA MUAY THAY: CI SARÀ DA DIVERTIRSI Al Gobetti il 17 maggio la boxe spettacolo orientale pag. 10 2 L’USCITA DALL’EURO, UNA RICETTA CHE PORTA AL DISASTRO in punta di penna www.macche.net Una campagna elettorale moscia con un esito già scritto segue dalla prima pagina • Fabrizio Fabrizzi aumento delle materie prime e il corrispondente aumento di prezzi dei prodotti. Insieme alla moneta crollerebbe il valore di tutto il patrimonio del nostro paese e le economie forti potrebbero farvi acquisti a prezzi di saldo. Il problema non è l’euro, né la malignità di un’Europa che ci costringe a pagare prezzi ingiusti per gli errori passati. Il problema sta nel circolo vizioso attivato da un debito pubblico che ci costringe a pagare quei circa 80 miliardi l’anno di interessi, che impongono allo Stato di penalizzare le imprese con un carico fiscale del 20% superiore a quello sopportato dalle aziende tedesche, che pagano oltretutto l’energia il 30% in meno. Se da un lato lo Stato richiede di più ai cittadini e alle imprese, dall’altro non riesce a fornire, per la drammatica situazione finanziaria, infrastrutture e servizi che consentano al paese di giocare le proprie carte a parità di condizioni sul mercato internazionale. In questa già precaria situazione si è aggiunta la nostra forzata adesione (2 marzo 2012) al “Fiscal Compact”, che ci impegna entro vent’anni a portare il debito al 60% del PIL. Ciò significa che dovremmo trovare circa altri 40 miliardi l’anno per rispettare i termini dell’accordo. Una cura da cavallo che, nell’attuale fase di stagnazione economica, il paese non può sopportare con un ulteriore appesantimento della pressione fiscale. Un circolo vizioso che, per uscirne, richiederebbe una forte ripresa del PIL (e temo che i doverosi 80 euro, restituiti ai redditi più bassi, non risolveranno il problema), o almeno la possibilità di ottenere dall’Europa una dilazione nel raggiungimento dei parametri previsti dal patto di stabilità. In attesa del semestre di presidenza italiana, Renzi sta giocando la scommessa di impegnare risorse non certe per rivitalizzare un paese ripiegato su se stesso, oltretutto sapendo di dover parallelamente mettere sul piatto della bilancia quelle riforme che i vent’anni della “rivoluzione liberale” di Berlusconi non sono neppure riusciti a intaccare. Un quadro difficile in cui i margini di manovra sono ristretti sia per le risicate disponibilità economiche, che per i tempi brevi in cui siamo costretti a fare le scelte future. Se non approfittiamo ora dei bassi livelli dello spread, domani potrebbe essere troppo tardi e l’uscita dall’euro una tappa obbligata, come l’addio alla nostra economia. Un paio di settimane al voto, una valanga di liste a sostegno dei dieci candidati a sindaco. Non c’è da stupirsi di tanta abbondanza, in fondo Firenze è una delle città a cui si guarda con maggiore attenzione, non tanto perché grande, quanto perché deve scegliere il successore del sindaco diventato premier. Questo è il tema di fondo che sta caratterizzando la campagna elettorale in atto. Non a caso, mentre Dario Nardella progetta il gran finale in piazza accanto al primo ministro Matteo Renzi, l’antagonista dei cinque stelle già prenota la collaudata piazza Santissima Annunziata per il comizio finale con il gran capo Beppe Grillo. Tutti gli altri, o quasi, sembrano limitarsi a pungolare il reggente – il favorito della vigilia – sfidandolo ad un confronto pubblico. Per loro, questa potrebbe essere l’unica occasione per conquistare un po’ di visibilità, in un contesto che di visibilità ne sta concedendo davvero poca, a chi non è ancora un big di rilievo nazionale. Sono questi gli unici appuntamenti di rilevanza mediatica che potrebbero accendere una campagna elettorale altrimenti piuttosto incolore. Ma che tipo di lavoro si sta svolgendo per le elezioni comunali fiorentine, dietro le quinte ? Il terreno privilegiato dello scontro non sembra focalizzato sulla personalità dei candidati, che al momento appaiono schiacciati dai leader nazionali, né sui temi ideologici, ormai privi di richiami identitari. Quindi tutti gli aspiranti sindaco puntano sugli aspetti programmatici, e ciascuno prova a disegnare una città per il futuro, scegliendo gli argomenti prioritari fra quelli a cui l’opinione pubblica è maggiormente sensibile, e incrociandoli con i propri punti di forza. Nel campo del centrosinistra, sotto Editore: Associazione Macché Direzione e redazione: viale Giannotti, 13 Firenze - tel. 055683388 Registrazione presso: Tribunale di Firenze n. 38389 dell’11/05/1989 Direttore responsabile Franco Pieraccioni Condirettore Dario Rossi Capo redattore Dania Bellesi Redazione: Chiara Bianchini, Paolo Boschi, Dania Bellesi, Antonella Bracaloni, Simone Braschi, Philippe Chellini, Daniela De Donatis, Maria Virginia De Lisio, Fabrizio Fabrizzi, Cristina Fontanelli, Niccolò Margara, Andrea Monti, Massimo Settimelli Testata di Vinicio Berti - Vignette FurFra Impaginazione Alessandro Naldi Stampa Litografia IP via Boccaccio, 26r - Firenze Chiuso il 02/04/2014 Un’immagine di Palazzo Vecchio lo slogan “Firenze più di prima” e delle liste collegate, si preannuncia di voler recuperare il rapporto con gli anziani, oscurati dal giovanilismo del rampante predecessore, di avviare servizi sperimentali per bambini, di contenere la creatività invadente dei graffitari e di implementare la banda larga, di ri-valorizzare il ruolo del Consiglio comunale, per giungere a toccare obiettivi più pesanti come riportare gli abitanti nel centro storico, gettando le fondamenta di quella che nel futuro prossimo sarà la Città metropolitana. Tutto ciò senza trascurare i temi classici, dalla tramvia e dal passaggio dei convogli attraverso il centro storico con o senza tunnel, fino ai parcheggi. Costretti a rincorrere il candidato PD, gli avversari rilanciano con proteste e promesse. C’è chi se la prende con le fabbriche di multe, ovvero le porte telematiche, chi chiede il libero transito almeno per i motorini, chi pretende la cancellazione di certi telepass e la loro sostituzione con dei semafori, chi invoca i parcheggi gratis per tutti i fiorentini, sulle strisce bianche e sulle strisce blu senza limitazioni di zona, chi propone di usare le ferrovie in alternativa al tram. Nel lungo elenco di obiettivi, quello più ambizioso e che contiene gli altri, sarà «portare Firenze tra le dieci città più vivibili al mondo, grazie a un’attenta programmazione e a un radicale rinnovamento culturale», che potrà riguardare tanto la movida che gli asili condominiali, le consultazioni dei cittadini via Internet sui problemi della città e le politiche mirate sul packaging delle merci e sulla gestione dello sfuso, attraverso i cestini differenziati in tutte le strade, dispenser di sacchetti per le feci dei cani. Insomma di tutto un po’. Persino troppo, se teniamo presente che di solito l’efficacia di una campagna dipende dalla capacità di far convergere gli sforzi di comunicazione in poche idee guida, di forte impatto sul corpo elettorale, e che le strategie elettorali cercano di imporre modelli di comparazione favorevoli al proprio candidato. Per questo è tanto importante scegliere gli assi portanti su cui si appoggia la campagna. Preso atto che i nuovi candidati hanno caratteristiche personali diverse da quelle di Renzi, il dibattito dovrebbe puntare oltre il giudizio sull’operato dell’ex sindaco e attuale premier, guardando avanti. Ci vuole un colpo d’ala che faccia prender quota alla discussione sulla Firenze del domani. Un libro per te Uno per i tuoi regali LA TUA LIBRERIA DEL QUARTIERE Gavinana www.macche.net • Antonella Bracaloni Entrata molto giovane nella Resistenza fiorentina, Teresa Mattei, nel 1942, si iscrisse al Partito comunista. Aveva poco più di vent’anni. “Chicchi”, questo il suo nome di battaglia, frequentava l’università e si laureò in filosofia nei primissimi giorni del giugno 1944. A poche ore di distanza, aveva fatto saltare i vagoni di dinamite nascosti dai tedeschi in una galleria lungo l’Arno. Perché l’appassionata e indomita ragazza, partecipava anche ad operazioni molto impegnative, oltre che a fare la staffetta partigiana. Nell’Assemblea costituente del 1946, su 506 membri, 21 erano donne. Fra queste, Teresa, “la ragazzina di Montecitorio”. Era orgogliosa di aver fatto introdurre, all’articolo 3, il “di fatto” a proposito del compito della Repubblica di rimuovere gli ostacoli socio-economici che sono un limite non solo formale ma, appunto, anche sostanziale alla libertà e all’uguaglianza dei cittadini. Passione per la politica, lotta per i diritti delle donne, lavoro nei confronti dei giovani attorno ai temi della giustizia e della democrazia. Nell’Assemblea costituente, si batté anche per il libero accesso delle donne alla magistratura, ma non Un ricordo di Teresa Mattei 3 nel primo anniversario della scomparsa Era stata “la ragazzina di Montecitorio” Partigiana, poi deputata Pci alla Costituente, in prima fila per i diritti delle donne Teresa Mattei ebbe successo. Uno screanzato deputato liberale volle anche fare lo spiritoso “Signorina, lei non sa che in certi giorni del mese le donne non ragionano?” E lei lo sa - rispose calma la Mattei - che ci sono uomini che non ragionano mai per tutto il mese?”. È mancata un anno fa, novantadue anni compiuti. Aveva consumato un pasto insieme ai figli I n a u g u r at a d a B a r t o l i n i l a nu ova a re a at t re z z at a d i Fo n t e S a n t a Il parco rinasce, anche per le scampagnate È uno dei luoghi storici del ripolese, ricco di acque e fauna presente, che per secoli ha alimentato l’acquedotto di Antella, si trovava una grotta che faceva da rifugio ai pastori. Il Parco di Fonte Santa è uno dei luoghi storici del territorio e si colloca all’interno di una più vasta area che va dal Poggio al Mandorlo al Poggio di Firenze, sul crinale che segna il conIl sindaco Bartolini inaugura la nuova area fine tra Firenze e Arezzo nella zona del Valdarno. • Simone Braschi La zona è ricca di sorgenti che già dalla fine del Seicento furono in Lo scorso 21 aprile il sindaco Luciano larga parte incanalate e convogliate Bartolini e l’assessore all’ambiente verso la villa Medicea di Lappeggi. e lavori Pubblici Francesco Casini All’interno del comprensorio sono hanno inaugurato, in collaborazione stati rinvenuti numerosi reperti con il Comitato per Fonte Santa, archeologici che hanno fatto supporla nuova area attrezzata del Parco re l’esistenza di un centro religioso di Fonte Santa. Hanno contribunel quale sostare prima della tranito anche la Vigilanza Antincendi sumanza. Il clima, che risulta mite a Boschivi (che ha eseguito parte dei causa dei venti provenienti dal mare, lavori in convenzione con il Comune dà vita ad una flora tipica della costa stesso), Olivart Firenze e Unicoop tirrenica con pini marittimi, scope, Firenze-Sezione Soci Bagno a Ripoli. ginestre, orchidee, querce e castagni. Successivamente, sempre nell’ambito La fauna che popola il bosco è costidell’iniziativa “Il parco ritrovato”, lo tuita da scoiattoli, cinghiali, istrici storico Massimo Casprini ha dato e poiane. luogo ad una narrazione storica itineE’ giusto ricordare che nel parco rante. I partecipanti hanno ricevuto è presente anche un’area barbecue in omaggio la pubblicazione inedita in cui poter fare grigliate. Quindi, ‘Il Sasso Scritto’. Il percorso trekking nel caso della classica scampagnata, è arrivato fino al Sasso Scritto, che in Fonte Santa è il luogo adatto; a passato faceva da confine tra Fiesole maggior ragione adesso che è stata e Volterra. Vicino alla fonte, ancora rimessa a nuovo. e, coricatasi per riposare, non si è più risvegliata. Negli ultimi tempi, riferiscono, era stanca e inquieta per le vicende italiane. “È tutto un pantano” diceva. Anche quando non risiedeva più a Bagno a Ripoli, ha partecipato per molti anni a eventi organizzati dal Comune. Il sindaco Bartolini ricorda tanti begli episodi. Lei amava molto i bambini e diceva che si investiva poco nell’educazione e che non c’è solo la scuola ma anche il territorio e la famiglia. Aveva lanciato un gioco da fare proprio in famiglia, per limitare il tempo da concedere ai figli davanti alla TV. Consumare il minor numero di gettoni possibili (ore al televisore) nell’arco di una settimana facendo scegliere quando usarli ai figli. Nell’ambito delle manifestazioni del 25 aprile, c’è la camminata “sui sentieri della libertà” cui partecipano gli alunni del Gobetti-Volta, docenti, cittadini, partigiani. Il percorso è quello dei cippi della memoria: davanti a ciascuno, una riflessione. Cinque anni fa, alla casina di Fonte Santa, Bartolini le telefonò e fu proprio come se Teresa fosse lì personalmente. Momenti straordinari e indimenticabili. Attraverso il microfono, dialogò a lungo, sentita da tutti, con gli studenti. Chiudiamo proprio con le parole di Luciano Bartolini “ grande innovatrice, dolce ma anche dura e selettiva. La sua indomita coerenza, la sua freschezza intellettuale e la sua fantasia rimarranno d’esempio per tutti!” Un’azienda premiata, un parco Quest’anno la primavera ripolese fa sbocciare rinnovato, le feste sull’Arno i suoi fiori speciali: territorio, produzioni tipi- Buone nuove dal ripolese che, memoria e solidarietà. Con una girandola di buone notizie, a partire dall’ultimo successo dell’azienda agricola “Il Colle” di Bagno a Ripoli che ha conquistato la medaglia d’oro alla recente rassegna mondiale dell’olio extravergine d’oliva di New York. Buone nuove anche per il parco di Fontesanta che ora dispone di un’area attrezzata (ne parliamo nell’articolo a fianco). Una segnalazione meritano anche la festa dell’Arno, da 14 anni puntuale ogni primo maggio in concomitanza con la festa del lavoro, che l’Asd Marina di Candeli promuove all’insegna dello sport (canoa, tennis, pallavolo) e del volontariato e il lungo calendario di appuntamenti (podismo, calcio a cinque, musica e folklore) che prosegue durante tutto il mese di maggio e vede il circolo “Lo Stivale” di Candeli in prima fila per la raccolta di fondi a favore dell’“ospedalino” Meyer. (ms) Bagno a Ripoli 4 Daniele Olschki parla della storia della casa editrice e degli effetti della rivoluzione digitale «È in gioco il futuro dell’editoria cartacea» «Abbiamo 128 anni di vita e siamo qui dal 1969 ma oggi affrontiamo la sfida più difficile» • Maria Virginia De Lisio “Questo è il momento più difficile che sta attraversando l’editoria per come l’abbiamo conosciuta, nonostante la casa editrice di famiglia abbia dovuto subire tante traversìe nella sua storia ultracentenaria”. Con una punta malcelata di amarezza così Daniele Olschki valuta la svolta epocale in atto che sta marginalizzando il libro cartaceo rispetto alla circolazione del suo contenuto su piattaforme digitali specifiche del Web. E questo, per una casa editrice prestigiosa e di alta specializzazione nel settore umanistico come la Olschki, è ancora più evidente, dal momento che la ricerca della perfezione nella materialità del libro ne ha sempre contraddistinto lo stile. “È stato proprio l’amore del libro come prodotto editoriale, oltre che naturalmente per il suo contenuto, a far sì che il bisnonno Leo Samuele fondasse a Verona nel 1886 una libreria antiquaria di incunaboli e cinquecentine che, decollando rapidamente anche nel comparto editoriale, trasferì prima a Venezia poi a Firenze. Durante la Grande Guerra fu costretto all’esilio a Ginevra per la sua origine prussiana perché paradossalmente accusato di essere propugnatore della cultura tedesca in Italia nonché una spia, e dovette farvi ritorno, stavolta a causa delle sue origini israelitiche, all’emanazione delle leggi razziali del ‘38. Ma la storia ha inflitto altre pene alla casa editrice e al patrimonio librario e documentario che col tempo andava accumulandosi, con la requisizione della succursale romana da parte di un gerarca fascista e La sede della casa editrice di Olschki la distruzione per le mine tedesche della sede fiorentina e della libreria, entrambe posizionate disgraziatamente in corrispondenza dei ponti, l’una sulle sponde del Mugnone, l’altra sul lungarno Corsini, saltata insieme al ponte a Santa Trinita nell’agosto del ‘44. La ripresa non fu facile al punto che nel ‘59 mio nonno Aldo decise di vendere la casa editrice per mancanza di fondi, per cui ebbe un abboccamento con i fratelli Sindona, uno dei quali, Michele, è il banchiere di cui si è poi occupata la cronaca. La trattativa evidentemente non andò a buon fine e mio padre Alessandro, con la felice intuizione di far diventare la casa editrice il braccio operativo delle più importanti istituzioni culturali italiane, risollevò le finanze con un gran numero di pubblicazioni e, mentre eravamo in attesa della consegna di un magazzino alle Caldine, oltre a NUOVI ORARI SPI CGIL Lunedì e Mercoledì Martedì e Giovedì Venerdì 9.00 – 13.00 / 14.30 – 16.00 9.00 – 13.00 9.00 – 13.00 OPERATORE PREVIDENZIALE Martedì Giovedì 9.00 – 12.30 9.00 – 12.30 PUNTO INFORMAZIONE SOCIO/ SANITARIO Martedì e Giovedì 9.00 – 12.30 quello della sede ormai insufficiente di via delle Caldaie, i volumi, stipati in un fondo di via Ghibellina, vennero investiti dalla piena d’Arno del 4 novembre del ‘66, e questa ulteriore prova dette un motivo in più a cercare una nuova sede, che dal 1969 è nella cinquecentesca villa Il Palagio di viuzzo del Pozzetto”. La storia quindi non si è risparmiata nei 128 anni di editoria dell’Olschki, sebbene abbia consegnato anche pagine belle come le collaborazioni con d’Annunzio e studiosi di vaglia quali Branca, Getto, Ridolfi. “Come membro della quarta generazione e in 40 anni di attività - continua Daniele Olschki - ho dovuto affrontare nei primi anni ’80 il passaggio tipografico dal piombo alla fotocomposizione e alla stampa in offset, mantenendo alta la qualità delle nostre edizioni. Ma la frontiera del digitale, che sta mettendo progressivamente a rischio l’esistenza del libro comunemente inteso, è la sfida più difficile. Abbiamo iniziato la digitalizzazione del nostro catalogo e di tutte le collezioni delle riviste per garantire un supporto più agile ai lettori, sebbene questo passaggio stia evidenziando una divaricazione tra quello che è sempre stato il dualismo del libro, ossia tra il contenuto e il prodotto industriale. Alla persistente cattiva abitudine italiana di considerare il libro un prodotto senza valore economico a vantaggio del contenuto, con la pretesa di avere gratis i libri, ignorando il lavoro che c’è dietro, i costi e la necessità di avere dei ricavi dalla vendita in tutta la filiera, dalle librerie ai distributori fino all’editore, si è aggiunta la possibilità di far circolare i contenuti esclusivamente online sulle piattaforme di università e biblioteche. Si capisce perciò che la parte editoriale tenda a essere assai penalizzata, qualora si accettino pure dei ritardi della messa online di 12-24 mesi, tempi brevissimi per quella che è la circolazione di edizioni riguardanti le scienze umane, come nel nostro caso, rispetto a www.macche.net quella delle scienze esatte, che viaggiano in tempo reale”. E gli effetti di questo momento storico di innovazione e cambiamento sono evidenti, con la scomparsa delle librerie, vuoi solo per lo strapotere di Amazon e l’avvento degli e-book, e con l’assenza delle nuove acquisizioni da parte degli atenei e delle biblioteche per l’ormai cronica mancanza di fondi, “cosa che sta creando un buco nero a scapito delle future generazioni”. “L’anno scorso - prosegue Daniele Olschki - abbiamo chiuso con un bilancio difficile e un notevole calo delle vendite. Cerchiamo di compensare con l’estero, con paesi tradizionali e gli emergenti, fornendo loro anche un pdf ricercabile del catalogo, ma questo aiuta relativamente in quanto basta un solo titolo acquisito perché venga diffuso agli altri istituti collegati in rete. Se poi consideriamo la richiesta delle biblioteche di avere il download gratuito di un testo per l’utenza, ci si rende conto che basta che venga scaricato su una chiavetta da uno studioso per sortire lo stesso effetto”. Daniele Olschki Ma il libro sopravvivrà, o diventerà soltanto oggetto di collezionismo? Ai posteri l’ardua sentenza. “C’è da dire che per migliaia di anni, dalle prime incisioni su pietra ai papiri etc., abbiamo sempre affidato la trasmissione del pensiero umano a un supporto che ha richiesto solo l’uso della vista. Nel momento in cui tra il nostro occhio e quello che leggiamo c’è di mezzo un’interfaccia, siamo legati all’interfaccia stessa, e se la perdiamo tutto si vanifica, come nel caso dei floppy, praticamente impossibili da rileggere oggi. Sta cambiando poi anche il modo di leggere perché se un libro a stampa ha una lettura piana, completa e sintetica, quella che si può fare attraverso la ricerca di un solo brano di un volume tramite Google avviene per estrapolazione, in modo analitico e non sintetico, e si viene a perdere quella visione culturale d’insieme dei grandi intellettuali come Garin. Da qui la necessità di affidare le memorie del sapere ad istituzioni precise”. Questo nella perdurante disattenzione all’attività editoriale da parte della politica, erede di un gaio ventennio in cui si è proclamato che la cultura non è un valore ma un lusso inutile. www.macche.net • Andrea Monti Per dieci anni è stato sindaco di Firenze. Negli ultimi cinque ha fatto l’europarlamentare, e vorrebbe replicare. Leonardo Domenici è uno dei candidati Pd nella circoscrizione Centro, che comprende Toscana, Lazio, Marche e Umbria. Quali sono i temi principali su cui si è impegnato in questo mandato? Con che risultati? Mi sono occupato di riforma dei mercati finanziari, del sistema bancario, della lotta all’evasione e all’elusione fiscale. Faccio parte della commissione per i problemi economici e monetari. Ho lavorato per rendere più trasparenti i mercati, soprattutto con la riforma del settore derivati. Importante anche la battaglia per la tassazione delle transazioni finanziarie: siamo riusciti a far approvare una proposta dal parlamento e dalla commissione europea, e 11 Paesi – tra cui l’Italia – si sono impegnati ad applicarla. Sono stato relatore del provvedimento di riforma del regolamento sulle agenzie di rating. Su questo penso che si siano fatti passi avanti, anche non sono state approvate tutte le mie proposte: in particolare penso all’istituzione di un’agenzia europea che si occupi soprattutto di valutare enti e titoli pubblici. Infine mi sono impegnato su molti altri temi, come il processo che sta portando all’unione bancaria. Perché si ricandida? Vorrei continuare questo lavoro. Ce n’è molto da fare, per esempio, sulla riforma del sistema bancario, soprattutto per distinguere le attività di investimento speculativo dai prestiti a persone, famiglie e imprese. Un altro argomento da riprendere è la lotta a evasione ed elusione. Serve una strategia europea rivolta in particolare alle multinazionali, che usano moltissimo i paradisi fiscali. Ogni anno ai cittadini dell’Unione vengono sottratti almeno mille miliardi: l’obiettivo è ridurli di almeno metà entro il 2020. Dal voto italiano emergerà più un giudizio sulla politica dell’Unione o uno sui primi mesi del governo Renzi? Penso che sia stato importante aver sottolineato, soprattutto da parte del presidente del Consiglio, il fatto che l’Italia vuole non solo porre i suoi problemi a livello europeo, ma anche farsi portatrice di un processo di cambiamento. Il nostro Paese presiederà il semestre immediatamente successivo all’inaugurazione della legislatura, con la nuova commissione. Noi del Pd speriamo che a guidarla sia Martin Schulz. Non tutti i tedeschi sono uguali: alcuni propongono soluzioni piuttosto diverse da quelle portate avanti da Angela Merkel. È importante che il governo italiano abbia soprattutto l’obiettivo di interpretare un processo di cambiamento generale dell’Unione, che la renda più trasparente, democratica, vicina ai cittadini. Pensiamo agli obiettivi su deficit e debito: dentro Speciale Elezioni Europee 5 Leonardo Domenici si ricandida col Pd: «Punto su lotta all’evasione e riforma del sistema bancario» «L’Italia può contribuire a creare un’Europa più solidale» L’ex sindaco: «L’amministrazione Renzi? Più in linea con le precedenti di quanto può sembrare» Leonardo Domenici questi vincoli vanno introdotti tempi e politiche capaci di fare i conti con l’andamento reale dell’economia e i problemi più urgenti, in testa il lavoro. I tempi di rientro dal debito dei singoli Paesi devono essere più in CANDIDATI PD CIRCOSCRIZIONE CENTRO 1. SIMONA BONAFÈ (1973) Deputata 2. DAVID SASSOLI (1956) Eurodeputato uscente 3. ROBERTO GUALTIERI (1966) Eurodeputato uscente 4. NICOLA DANTI (1966) Consigliere regionale toscana 5. SILVIA COSTA (1949) Eurodeputato uscente 6. GOFFREDO BETTINI (1952) Dir. artistico Festival del Cinema Italiano in Asia (Moviemov) /membro dir. Naz. 7. LORENA PESARESI (1960) Assessore Ambiente e Pari Opportunità Comune di Perugia 8. LEONARDO DOMENICI (1955) Eurodeputato uscente 9. ENRICO GASBARRA (1962) Deputato 10. FRANCESCO DE ANGELIS (1959) Eurodeputato uscente 11. MANUELA BORA (1985) Commercialista 12. VALENTINA MANTUA (1975) Medico / Dirigente Agenzia Italiana del Farmaco 13. CLAUDIO BUCCI (1958) Imprenditore cinematografico Ex consigliere Regione Lazio 14. ILARIA BONACCORSI (1971) Storica / Direttrice editoriale di Left linea coi loro problemi economici e sociali. Accanto al fiscal compact - il patto europeo di bilancio - serve un social compact. Gli Stati non devono puntare a raggiungere solo gli obiettivi sul debito, ma anche sull’occupazione e altri fattori che portino a una crescita sostenibile. Perché un elettore dovrebbe votare Pd a queste elezioni? Insieme agli altri partiti dell’Alleanza Progressista dei Socialisti e Democratici Europei è il più in grado di rappresentare la volontà di cambiare l’Europa nel senso che dicevo prima. Bisogna combattere ingiustizie e diseguaglianze, dando più opportunità in particolare ai giovani. Questa Unione ha dei limiti, ma la soluzione dei problemi italiani non può prescindere da una dimensione europea sociale, accanto a quella di bilancio. Credo che il nostro partito sia il più capace di interpretare questa prospettiva. Pensa che il Pd avrebbe dovuto organizzare primarie per i candidati? Il fatto che ci siano le preferenze le rende meno significative e non necessarie. Certo, sarebbe opportuno riformare il sistema di voto per le europee. Il sistema delle preferenze su circoscrizioni così ampie crea diverse difficoltà. Forse bisognerebbe ripensare anche questa legge elettorale, tenendo conto dell’esperienza di altri Paesi. In quel caso le primarie potrebbero essere utili. Da ex sindaco, come giudica l’operato di Renzi a Palazzo Vecchio? Credo che Firenze abbia ed abbia avuto un buon livello di amministrazione. Nel lavoro di quella guidata da Renzi, da questo punto di vista, c’è più continuità con le giunte precedenti di quanto potrebbe sembrare. Penso per esempio ai servizi sociali, all’infanzia e alla persona. Alcuni progetti, come la tranvia, hanno incontrato difficoltà di varia natura: vanno ripresi e portati avanti. Mi pare che Nardella voglia farlo, a giudicare dalle sue intenzioni programmatiche. Va detto che quei progetti si sono scontrati con difficoltà anche oggettive, al di là di quella che poteva essere la volontà dell’amministrazione. ELEZIONI: ISTRUZIONI PER L’USO ATTENZIONE: SI VOTA NELLA SOLA GIORNATA DI DOMENICA 25 MAGGIO, DALLE 7 ALLE 23. PREFERENZE Alle elezioni europee sarà possibile esprimere fino a tre preferenze che dovranno però riguardare candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della terza preferenza. Per l’elezione dei consiglieri comunali, è possibile esprimere una o due preferenze, indicando il cognome dei candidati prescelto accanto al simbolo della lista a cui appartengono, oppure scrivendo solo i numeri progressivi dei candidati, secondo quanto risulta dagli elenchi affissi presso le sezioni elettorali. Se si esprimono due preferenze, devono fare riferimento a persone di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda preferenza. Anche per il consiglio di Quartiere si possono esprimere una o due preferenze, con le stesse modalità previste per il consiglio comunale 6 Speciale Elezioni Comune di Firenze D a r i o N a r d e l l a è i l c a n d i d a t o s i n d a c o d e l P d e d i a l t r e f o r z e c e n t ro s i n i s t r a In ogni quartiere funzionerà “lo sportello del cittadino” Fra i punti più significativi del programma anche la tramvia a Bagno a Ripoli • Nostro servizio Nato a Torre del Greco (Napoli) il 20 novembre 1975, Dario Nardella vive a Firenze dal 1989. Sposato con due figli. Fin da piccolo ha coltivato la passione per la musica che lo ha portato, nel si è diplomato nel 1998 in violino presso il Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze e ha svolto fino al 2004 l’attività professionale musicale. Si è laureato in giurisprudenza con 110 e lode all’Università di Firenze e poi ha conseguito il dottorato di ricerca in diritto pubblico e diritto dell’ambiente ed attualmente insegna legislazione dei beni culturali. Nell’ultimo governo Prodi (2006-2008), è stato consigliere giuridico del Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali, Vannino Chiti. Nel 2004 entra per la prima volta nel Consiglio comunale di Firenze e ricopre l’incarico di presidente della V Commissione consiliare cultura, istruzione e sport. Nel 2009, nuovamente eletto come consigliere comunale, ha fatto parte della giunta Dario Nardella del sindaco Matteo Renzi come vicesindaco con deleghe allo sviluppo economico e sport. In quella veste ha presieduto il Comitato promotore che ha permesso a Firenze e alla Toscana di aggiudicarsi la realizzazione dei Mondiali di ciclismo del 2013. Ecco alcuni punti del suo programma che riguardano anche la CANDIDATI PD FIRENZE CONSIGLIO COMUNALE GUCCIONE COSIMO FRATINI MASSIMO BENI KATIA GALLO GIAMPIERO NDIAYE DIYE detta DELTA GATTESCHI SERGIO DELLA FELICE SUSANNA GIACHI CRISTINA EMMER MARZIA GIANI CRISTINA coniugata NOFERI DEL RE CECILIA GIULIANI MARIA FEDERICA ABBASSI ANDREA LAURIA DOMENICO ANTONIO ALBANESE BENEDETTA NANNELLI FRANCESCA ARMENTANO NICOLA PALLINI COSTANZA BASSI ANGELO PAOLIERI FRANCESCA BENVENUTI NICOLA PERINI SERENA BIEBER LEONARDO detto BIBER PEZZA CECILIA BITI CATERINA PUGLIESE ANDREA CECCARELLI ANDREA PUGLIESE MARIA GRAZIA COLANGELO MARCO RICCI FABRIZIO COLLESEI STEFANIA ROSSI ALESSIO DI PUCCIO STEFANO VANNUCCI ANDREA FALOMI NICCOLO’ VILLANI DONATELLA nostra zona Tramvie Il sistema tramviario fiorentino sarà costituito, a regime, da 6 linee, in grado di raggiungere tutte le zone a maggiore domanda della città e di garantire lo i collegamenti di tipo centro-periferia. Nel prossimo mandato saranno ultimate la linea 2 da stazione SMN ad aeroporto e la linea 3 da SMN a Careggi, ma verrà deciso anche come estendere il sistema all’area metropolitana, eventualmente con la prosecuzione della linea 4 ed il raggiungimento di Bagno a Ripoli con la verifica tecnica sul percorso interrato. I quartieri Il sindaco presiederà il comitato dei presidenti di Quartieri, orecchie e voce sul territorio su temi come partecipazione, sicurezza, servizi al cittadino. Una volta al mese la Giunta comunale andrà nei quartieri, in ognuno dei quali sarà aperto uno sportello del cittadino. Sarà fatto più di prima, costruendo un modello che riporti dignità politica all’istituzione di base più vicina al territorio, assegnando ai Quartieri la gestione dei servizi di vicinato/prossimità per rispondere ai problemi in Caro Nardella, ti avremmo anche ascoltato volentieri... www.macche.net modo immediato e chiedendo loro di contribuire alla programmazione cittadina e metropolitana. Aree per cani, Un tema sentito e ne servono altre certo, ma va anche rivista la loro funzione. Meno aree cani piccole che diventano solo spazi di “espletamento funzioni fisiologiche” e più aree cani di dimensioni maggiori (possibilmente più lontane dalle abitazioni), magari attrezzate anche con giochi per animali (ne avremo 5 di questo tipo tra poco, tra cui una anche in via Villamagna) dove gli animali possano effettivamente correre e socializzare Rifiuti Ci sono 38 stazioni interrate di Quadrifoglio. Vuol dire meno ingombro, più decoro, più efficienza. A Firenze siamo al 52% di differenziata, che arriva al 60% nelle isole ecologiche, con picchi di oltre il 70% in zone come San Jacopino grazie ai nuovi cassonetti a chiavetta elettronica. L’obiettivo è completare in tre anni la sostituzione di tutti i vecchi cassonetti nell’intera città. Tasse Dopo aver ridotto l’addizionale Irpef del 30% nel 2012, il prossimo passo sarà l’azzeramento dell’addizionale per i redditi più bassi, e a regime l’eliminazione per tutti. Accanto alle famiglie, ci sarà spazio anche per le imprese: niente TASI agli inquilini e a commercianti e artigiani per dare una mano contro la crisi. Stadio e Stazione Fs - Lo Stadio Franchi: diventerà la cittadella dei giovani, dello sport e degli eventi a Campo Marte con la pedonalizzazione di Viale Paoli, che sarà ricoperto di giardini. - il Nuovo Stadio nell’area Mercafir sarà un grande orgoglio per i tifosi della Fiorentina e una opportunità di lavoro. - La Stazione: nei prossimi anni è in programma il completamento della qualificazione di SMN. Sostengono la candidatura di Nardella, oltre il Pd, la Lista Nardella, Sostieni Firenze, Sinistra Comune, Italia dei valori, Firenze al Centro, Popolari per Firenze. In questa pagina avrebbe dovuto esserci un’intervista con il candidato sindaco Dario Nardella. La nostra testata aveva già intervistato Nardella per le scorse elezioni politiche. Ci eravamo ovviamente preparati sul personaggio (la prima regola per fare una buona intervista) e dunque avevamo stilato sette domande equamente divise tra la carriera politica di Nardella, le sue idee per Firenze e quelle per la nostra zona. Peccato che ci siamo sentiti dire dalla sua capo ufficio stampa che la nostra intervista per il limitato tempo a disposizione del candidato sarebbe stata messa al vaglio con le altre numerose richieste che erano pervenute a livello nazionale. Il nostro umile giornale di quartiere ha una rispettabile tiratura di tremila copie ed è rivolto esclusivamente ad una zona di elettori di Nardella, mentre autorevoli testate come “Il Corriere della Sera”, “La Stampa” o “La Gazzetta del Mezzogiorno” non crediamo abbiano altrettanta visibilità a livello fiorentino... Senza considerare che Macchè è piuttosto legato al Pd, lo stesso partito di Nardella, ci pare. Comunque stiano le cose, un simile atteggiamento appare poco proficuo, senza parlare del fatto che è comunque discutibile negarsi in ragione di chissà quale calcolo politico. Ricordiamo a Dario che nel 2009, presentandosi come candidato sindaco, Renzi non fece tante storie per rispondere alle nostre domande (pb). www.macche.net • Chiara Bianchini A due settimane dalle elezioni comunali, Francesco Casini, candidato sindaco al comune di Bagno a Ripoli, sostenuto dal Partito democratico, Sinistra Ecologia e Libertà, Riformisti per Bagno a Ripoli e dalla lista civica Guarda Avanti! ha risposto ad alcune nostre domande: Scuola, sociale e lavoro sono solo alcuni punti del suo programma, tutti argomenti molto importanti, in caso di elezione ha già definito per ognuno di questi temi i principali problemi o bisogni da affrontare nell’immediato? Certo, sono temi centrali del programma e del mandato amministrativo che ci attende. Sulla scuola noi dobbiamo dare, ferma restando l’autonomia scolastica, il nostro appoggio ad una scuola che vuole innovare, sperimentare, mettersi al passo con i tempi. In campo di edilizia scolastica entro settembre prossimo presenteremo al mondo della scuola, docenti, studenti e genitori un nuovo progetto complessivo per entrambi gli istituti comprensivi su cui avvieremo un confronto aperto e partecipato per dare il via alla scuola per il futuro. Per il sociale punteremo su anziani, famiglie, disabilità, questione casa e giovani. La sfida sarà organizzarsi insieme ad Impruneta per mantenere elevato il livello di servizi a fronte della drastica riduzione di risorse e tagli, una sfida che permetterà non solo di mantenere i livelli ma migliorarsi. Sul lavoro dovremmo essere in grado di sostenere chi il lavoro lo ha perso e nel contempo essere accanto alle imprese che danno occupazione sul territorio e alle imprese che intendono insediarsi sul nostro territorio. Molto passerà dalla rapidità di risposta alle esigenze imprenditoriali da parte dell’amministrazione e ad un progetto di semplificazione burocratica. Anche il progetto del microcredito per le aziende e il commercio può essere una risposta così come costruire progetti di filiera territoriale. Un’abile progettazione europea può far recuperare ingenti risorse per l’economia e le imprese locali. Per quanto riguarda le grandi infrastrutture in fase di progettazione, ha in mente di adottare una strategia precisa che favorisca i cittadini di Bagno a Ripoli o teme di dover subire le scelte fatte da altri soggetti? Le grandi infrastrutture devono essere a servizio di Bagno a Ripoli e dei suoi cittadini. Nel contempo dovranno essere opere che avvantaggiano una realtà più ampia ed un’area più vasta: la variante alla Chiantigiana darà respiro a Grassina, ma agevolerà anche le frazioni e comuni del Chianti, la Tramvia sarà un servizio di trasporto pubblico locale in più per tutto il comune, non solo il capoluogo con un sistema di mobilità comunale costruito in funzione di questo. Non subiremo certo scelte fatte da altri soggetti, siamo fortemente a tutti tavoli, da Speciale Elezioni Bagno a Ripoli 7 Fr a n c e s c o C a s i n i , g i ov a n e c a n d i d a t o s i n d a c o d e l P d , p a rl a d e l s u o p ro g r a m m a «Vorrei governare Bagno col concorso di tutti» «Mi concentrerò su scuola, lavoro, sociale e infrastrutture. Con una giunta di competenti» Francesco Casini quelli regionali a quelli intercomunali a partire con Dario Nardella e Firenze con cui il rapporto non è solo di ottima collaborazione ma direi “storico”. Ha già pensato alla sua squadra di governo? Visto che l’età media di candidati del Pd per il con- siglio comunale è di 39 anni, rimarrà “in media”? O prevarrà il lato giovane ed innovativo e l’esperienza graverà tutta sulle sue spalle? Ci stiamo pensando. Se sarò sindaco ascolterò i partiti della coalizione ma la scelta della squadra di governo locale sarà una mia decisione e una mia responsabilità. Saranno 5 assessori validi, competenti, motivati e capaci di stare tra la gente. Vorrei che passassero in ufficio il tempo necessario ma soprattutto li voglio laddove c’è da risolvere i problemi. L’unica certezza: il vicesindaco sarà una giovane ma capace donna, Ilaria Belli, che grazie alla sue esperienze politiche e professionali porterà competenza, entusiasmo e passione. Francesco Casini sindaco, prima riunione operativa della giunta, è troppo chiedere se ha già in mente l’ordine del giorno? CANDIDATI PD COMUNE DI BAGNO A RIPOLI All’ordine del giorno della prima giunta ci sarà ovviamente la riorganizzazione della macchina amministrativa, del personale, per realizzare insieme e fin dall’inizio, con una rinnovata struttura comunale, il programma elettorale. Ma daremo impulso subito deliberando l’impegno per il piano edilizia scolastica e per una accelerazione nella definizione del nuovo regolamento urbanistico ed edilizio che andrà chiuso rapidamente. Parleremo anche di partecipazione perché il nostro mandato dovrà soprattutto caratterizzarsi per la capacità di condividere e saper coinvolgere la nostra comunità. Tra i candidati sindaco teme qualcuno in particolare? Se sì, perché? Non temo nessuno. Nel parlare con i miei concorrenti ho chiesto a tutti di collaborare per il bene della nostra comunità. Chi porta buone idee, anche al di là degli steccati ideologici, è con me sempre il benvenuto. Vorrei che tutti però si presentassero con delle proposte e con la voglia di portare avanti un’opposizione costruttiva, non semplicemente “contro a prescindere”. C’è tanto da lavorare le sfide sono difficili e chiedo ad ognuno di fare la propria parte per Bagno a Ripoli. I candidati Pd per il Consiglio comunale di Bagno a Ripoli BARAGLI SANDRA (1963) BENCINI ANDREA (1980) BIAGIOLI GIULIA (1983) BONGI LEONARDO (1991) BRIZIARELLI MIRKO (1986) CIPRIANETTI EDOARDO (1991) CONTI FRANCESCO (1984) FALORNI CLAUDIO (1957) FRANCHINI LAURA (1987) GASTALDO BRAC PIERANTONIO (1940) LO IACONO ELISA (1992) MONDINI PATRIZIA (1957) PADULA ELEONORA (1966) ULIVI GIULIA (1979) VILLA VIOLA (1988) ZANELLA PIER LUIGI (1956) Foto di gruppo per i candidati al comune di Bagno I nomi prescelti, bilanciati nella parità di genere di otto uomini e otto donne, si collocano nella linea di rinnovamento portata avanti da quella, che auspichiamo, dovrà essere la nuova amministrazione. Ben dieci sono i giovani, molti dei quali si avvicinano carichi di entusiasmo alla nuova esperienza amministrativa. Tutti i candidati hanno maturato un percorso politico e portano con sé un valido curriculum di studi: un avvocato, Andrea Bencini, una laureata in giurisprudenza, Viola Villa e due laureandi, Leonardo Bongi e Edoardo Ciprianetti; portano con sé la laurea in Economia e Commercio, Giulia Biagioli, Francesco Conti, Giulia Ulivi e sta per prenderla Elisa Lo Iacono; da Scienze Politiche provengono Mirko Briziarelli, Laura Franchini e Piero Gastaldo; in pedagogia è laureata Patrizia Mondini. Una squadra completa, di persone competenti, dove chi entrerà per la prima volta in Consiglio potrà contare, se verranno eletti, sull’esperienza maturata nella precedente amministrazione da Mirko Briziarelli, Giulia Ulivi e Pierluigi Zanella. Sedici nomi, tutti meritevoli di rappresentare i cittadini del nostro Comune, pronti a portare con sé gli entusiasmi e il desiderio di impegnarsi, maturati nel percorso d’impegno politico e sociale fino ad oggi condiviso. 8 Speciale Elezioni Q3 Gavinana e Galluzzo Alfredo Esposito è il candidato Pd con Idv e Socialisti alla presidenza del Quartiere 3 «Lavorerò per riportare la sanità pubblica e l’anagrafe a Gavinana» Nel programma anche le aree verdi, le piste ciclabili, il rilancio dell’Ex3 e il sociale • Philippe Chellini Il prossimo 25 maggio, oltre ai sindaci, verranno eletti anche i presidenti di Quartiere. Abbiamo incontrato il candidato alla presidenza del Quartiere 3 Alfredo Esposito. Parlaci un po’ di te. “Ho 36 anni, laureato in giurisprudenza e successivo master alla Bocconi di Milano in Management Pubblico e Funzionamento degli Enti Locali. Attualmente lavoro presso l’Associazione Rete della Città Strategiche. A 19 anni ho avuto la mia prima esperienza nel Quartiere come consigliere e presidente della commissione sport” E sul tuo possibile futuro impegno amministrativo? “Il tutto parte dalla prossima costituzione della Città Metropolitana, ormai in dirittura d’arrivo. Il sin- Alfredo Esposito daco di Firenze sarà il sindaco della Città Metropolitana, occupandosi dunque anche di questioni inerenti soprattutto lo sviluppo dell’area metropolitana. Giocoforza, il ruolo CANDIDATI PD CONSIGLIO DI QUARTIERE 3 1. ESPOSITO ALFREDO Candidato PRESIDENTE QUARTIERE 3 2. PERINI LETIZIA (1994) studentessa di economia aziendale 3. BERTI MARTINA (1984) laureata in psicologia clinica e di comunità 4. CALVETTI MARTINA (1992) studentessa di legge 5. COPPOLARO TOMMASO (1991) studente di legge 6. D EGL’ INNOCENTI FRANCESCO (1984) insegnante di storia e filosofia 7. DOLFI LEONARDO (1971) architetto libero professionista 8. FUSI LILIANA (1944) già dipendente del comune di Firenze, consigliere uscente 9. GALANTI MARTA (1962) laurea in legge, dipendente di banca 10. NUTINI FRANCO (1954) commerciante, presidente Confesercenti Quartiere 3 11. POGGESI CRISTINA (1973) impiegata in un’ importante azienda metalmeccanica 12. RAVEGGI SIMONE (1979) funzionario statale 13. RAVIGLIONE LUCIA (1958) laurea in scienza dell’educazione, dipendente del comune di Firenze 14. RIGUTINI STEFANO (1956) dipendente delle ferrovie dello stato 15. ROSSELLINI ROBERTO (1955) pensionato, sindacalista Spi-Cgil 16. RUGGIERI GIULIA (1984) avvocato civilista 17. SAPIA ANTONIO (1956) avvocato, consigliere uscente 18. TRAVERSI FABIO (1963) assicuratore 19. TRIVELLIN ELEONORA (1967) designer e docente universitario delle Circoscrizioni e dunque dei nostri Quartieri acquisterà maggior peso politico e amministrativo. Le due direttrici principali su cui viaggia l’attività dei Quartieri sono la gestione dei servizi di base e alla persona e la capacità d’intervenire nelle grandi trasformazioni urbane che interessano la città e i comuni limitrofi: un esempio è l’auspicata realizzazione della linea 3bis della Tranvia, oppure i bypass del Galluzzo e Cascine del Riccio, ma anche una struttura di difficile gestione come l’EX3 a Gavinana, che dovrà assolutamente riappropriarsi del suo ruolo di contenitore culturale” Dopo le grandi opere, c’è il quotidiano... “Una nostra prerogativa anche per il prossimo mandato sarà la manutenzione sempre più capillare delle aree verdi, mentre in ottica di sviluppo futuro si pone la cosiddetta GreenWay, la pista pedo-ciclabile da Cascine del Riccio a Ponte a Ema, passando dalle 5 Vie. Poi vorremmo allargare ad altre zone l’esperienza del Community Garden attualmente presente a Sorgane, sorta di Orti Sociali dati in gestione alla cittadinanza mentre, per rafforzare il tema dell’aggregazione sociale, proseguiremo sicuramente con la ‘Cena dei Vicini’, un primo significativo passo verso l’esperienza di “Social Street” Vi siete posti delle priorità? “Indubbiamente ci impegneremo fin da subito su due questioni nodali: i www.macche.net servizi socio-sanitari e quelli anagrafici, due priorità che i nostri cittadini ci stanno chiedendo fin d’ora. In ciò il Quartiere negli anni scorsi è stato un po’ penalizzato. Continueremo d’altro canto a portare avanti l’integrazione, già ben presente, con il privato sociale, dunque con le varie associazioni e misericordie. Inoltre, in tema di vivibilità e sicurezza della persona, ci impegneremo fin da subito in interventi di rifacimento dei marciapiedi, di manutenzione e, dove possibile, di miglioramento delle attuali piste ciclabili, nell’ottica d’integrazione con la rete ciclabile cittadina” E sul versante dei servizi alla persona? “Rafforzeremo alcune attività d’integrazione e sostegno, come i Centri e le vacanze per gli Anziani, riconfermeremo la presenza degli Sportelli di mediazione sociale, di supporto psicologico, il servizio educativo familiare, la Rete di Solidarietà con i suoi assistenti sociali e cercheremo di progettare, insieme all’amministrazione comunale, alcune forme di sostegno economico per le fasce più deboli. Mi preme ricordare anche la stretta collaborazione instaurata da tempo con le associazioni di volontariato e le cooperative sociali. Attiveremo sinergie sempre più forti con gli Istituti scolastici e i Circoli didattici del territorio per un armonioso sviluppo dei giovani scolari tramite processi di istruzione ma anche formazione, come il percorso di educazione alla legalità, ed in questo le attività culturali e sportive costituiscono un mezzo di crescita e di raggiungimento del benessere sociale e psico-fisico. Non scordiamoci anche del sistema bibliotecario, con le due biblioteche di Villa Bandini e del Galluzzo, molto attive e frequentate”. Chiunque voglia contribuire con suggerimenti e osservazioni può farlo all’indirizzo http:// espositoalfredo.altervista.org/ www.macche.net Gavinana / Bagno a Ripoli T i e n e s e m p re b a n c o l a d e m o l i z i o n e d i p a r t e d e l l a C a n o t t i e r i e d e l l a R a r i N a n t e s Quel rumore di ruspe che incombe sulla riva sinistra La gente di Gavinana solidale con le società. Nardella annuncia un rinvio • Massimo Settimelli La presenza sportiva sul lungarno Ferrucci diventerà o solo un ricordo e, vogliamo dirlo senza tanti giri di parole, assisteremo presto al funerale di un pezzo dello sport fiorentino. Una pagina importante della storia cittadina finirà inesorabilmente per non avere un futuro. Il motivo è presto detto: la demolizione di parte delle strutture che ospitano la Canottieri Comunali e successivamente quelle della Rari Nantes Florentia, a rischio scomparsa al pari dei cugini canoisti, decisive (a quanto viene detto da parte della Provincia) per la messa in sicurezza idraulica della riva sinistra dell’Arno. Quasi che dall’abbattimento di certi edifici dipenda il destino di Firenze in caso di esondazione delle acque del fiume. L’incubo delle ruspe è ormai una realtà e così purtroppo lo ripetiamo oggi con an- Striscione di protesta alla Rari cora maggiore convinzione di quanto scritto sugli ultimi numeri di Macché - Gavinana si avvia a perdere due dei suoi gioielli sportivi, vere fucine di talenti e campioni dello sport nazionale. Si ha l’impressione che entrambe le società, pur meritandolo a pieno, non siano considerate un patrimonio della città. Il motivo è presto Si chiude coi ring raziamenti del g ruppo Pd il decennio di Bartolini Grazie Luciano, ci hai fatto crescere Nonostante i tagli statali, l’amministrazione ripolese ha fatto molto e bene • Mirko Briziarelli Enrico Minelli Gruppo consiliare Pd Col Consiglio del 29 aprile scorso, si è concluso un percorso iniziato 10 anni fa e a nome di tutto il Pd ripolese ci tenevamo a ringraziare il sindaco, Luciano Bartolini per questi anni intensamente vissuti assieme. Un tempo in cui tanti e molto rapidi sono stati i mutamenti di questo Paese e va riconosciuto a questa amministrazione l’aver posto sempre grandissima attenzione su scuola e sociale. Non ci dilungheremo nel fare un elenco di tutti gli atti ed i progetti avviati, ma ne ricorderemo alcuni dei più significativi. Pensiamo a tutta la questione della “filiera corta” e il gran lavoro sviluppato con le scuole, anche attraverso la nostra mensa, per sensibilizzare e creare una nuova cultura alimentare e aiutare gli agricoltori locali, al piano strutturale e all’adozione del nuovo regolamento urbanistico, che ha rivoluzionato completamente il modo di gestire il nostro territorio salvaguardando il tanto verde circostante e cercando finalmente di coniugare sviluppo, lavoro e sostenibilità con attenzione alle specificità locali e all’agricoltura anche come difesa del nostro paesaggio e sul sociale coi progetti di co-hausing, e di sostegno ai più svantaggiati, mettendo sempre al centro il ruolo della comunità e delle loro risorse materiali ed immateriali. Importanti i risultati raggiunti nella raccolta differenziata dei rifiuti (oltre il 60%) grazie al porta a porta e al nuovo Centro di Raccolta di Campigliano. Attenzione nei confronti della sicurezza del territorio con la creazione delle “zone 30”, soprattutto intorno alle scuole, e con il rifacimento di alcune viabilità ormai datate nel tempo, come ad esempio via Montisoni, viale Togliatti e via del Crocefisso. Attenzione massima è stata data al lavoro e alle imprese con l’impegno raggiunto di pagare le aziende entro un massimo di 60 giorni. Obbiettivi raggiunti sono stati quelli della riduzione della spese corrente e dell’abbattimento del debito pubblico comunale, passato negli ultimi 9 anni da 20 milioni di euro a 2 milioni di euro, con un recupero dell’evasione fiscale Tarsu e Imu di 7 milioni. Ultimo e non meno importante il percorso avviato in questi ultimi mesi per andare verso una condivisione di servizi, e chissà forse ad una possibile unione o fusione, col comune di Impruneta. Tanto e bene insomma, nonostante i tagli dallo Stato, si è fatto in questi anni e siamo sicuri che sarà di stimolo per la prossima amministrazione, che speriamo sia guidata dal candidato sindaco Francesco Casini. Nel ringraziare di nuovo Luciano (anche per il suo ruolo di “insegnante” nei confronti di un gruppo consiliare per gran parte nuovo e giovane) e tutta la giunta, esprimiamo il pensiero di tutto il gruppo Pd nel dire che questa esperienza è stata per noi molto formativa e ci ha consentito di crescere anche a livello personale. detto; infatti, al di là della discutibile utilità delle demolizioni e dell’inutile balletto- rimpallo sulle responsabilità, non esiste a tutt’oggi alcuna indicazione sulla certezza dei tempi e dei finanziamenti – chi dovrebbe sostenere il costo dell’ipotetico trasferimento? - necessari ad assicurare continuità alla presenza di queste due società superblasonate. E, fra l’altro, oltre al danno la beffa, pensando che quest’anno ricorre l’80mo anniversario della nascita della Canottieri e il 110mo della costituzione della Rari. Il grido d’allarme che si può leggere sul sito web dei canoisti biancorossi (“La Canottieri comunali Firenze fondata nel 1934 e affondata nel 2014”) è riecheggiato durante la recente manifestazione di protesta che ha riscosso la solidarietà di numerosi cittadini 9 del quartiere, dei rappresentanti di altre società sportive, a cominciare dai presidenti della Rari (Andrea Pieri) e della Canottieri Firenze (Luigi De Lucia), e di alcuni candidati sindaci (Dario Nardella, Marco Stella, Cristina Scaletti e Tommaso Grassi) in corsa alle amministrative del prossimo 25 maggio. Se non altro l’iniziativa ha avuto il merito di tenere accesi i riflettori sulla vicenda ma purtroppo, al di là delle dichiarazioni di circostanza e dei buoni propositi dispensati a piene mani, l’appello “al buon senso” soccomberà sotto il rumore dei cingolati. Un altro impegno rispettato. Sui Canottieri abbiamo mantenuto la parola data il 16 aprile a soci, atleti e cittadini. La palestra avrebbe dovuto essere abbattuta entro pochi giorni. Ma insieme alla Provincia abbiamo modificato il cronoprogramma e rinviato gli interventi per avere il tempo necessario ad individuare le soluzioni alternative. Il nostro piano di riqualificazione della riva sinistra d’Arno procede perché vogliamo legalità ma senza che le nostre società sportive paghino tutte le conseguenze. Le polemiche e le chiacchiere dei nostri avversari non ci interessano. Badiamo invece ai problemi dei fiorentini come in questo caso! Le far macie del comune aprono i loro spazi a un nuovo servizio Lo psicologo ora c’è anche in farmacia Parte anche a Bagno a Ripoli il progetto di contrasto al disagio • Simone Braschi “Lo psicologo in farmacia” è un servizio gratuito di consultazione psicologica offerto dalle farmacie del comune aderenti all’iniziativa. Mette a disposizione di ogni cittadino il sostegno psicologico di un professionista, attraverso un intervento che prevede un massimo di tre colloqui da svolgere all’interno degli spazi privati offerti delle farmacie. Questo progetto è da qualche tempo attivo in altre città italiane, dove ha riscosso un buon successo. Il dottor Massimo Agnoletti, psicologo e specialista dello stress, ha avuto modo di parlarne in questi termini: “Il progetto è un’idea nata nel 2009, già largamente sperimentata a Milano, Torino, Roma, Bologna, Cuneo, Verona e molte altre realtà italiane con il patrocinio di varie associazioni di categoria. L’idea fondamentale consiste nel fornire al cittadino, attraverso un luogo così familiare e professionale come la farmacia, un servizio di consulenza e supporto psicologico (non psicoterapeutico) totalmente gratuito per il cittadino al fine di rispondere e contrastare il crescente disagio psicosociale che caratterizza la nostra attuale società. La farmacia offre un servizio su prenotazione di tre consulenze gratuite per i cittadini maggiorenni fornite da professionisti psicologi che si mettono a disposizione per una mezza giornata una volta la settimana. L’unico requisito logistico richiesto alla farmacia è quello relativo a uno spazio dove siano garantite riservatezza e privacy necessarie allo svolgimento del colloquio psicologico. I progetti già realizzati dimostrano l’ottima risposta da parte dei cittadini che sembrano gradire e apprezzare molto questo tipo di servizio per gestire tematiche che vanno dallo stress all’ansia, dalla depressione alla difficoltà genitori/figli o delle coppie”. Per maggiori informazioni sul servizio offerto a Bagno a Ripoli, potete telefonare al 340-241595. I principali vantaggi che offre il progetto sono: 1. per i cittadini, perché viene offerto loro un servizio totalmente gratuito di consulenza psicologica da parte di psicologi professionisti. 2. per i farmacisti, perché la farmacia offre un servizio certamente molto apprezzato dalla cittadinanza con i chiari vantaggi in termini di immagine, riconoscibilità e impegno sociale. 3. per gli psicologi, perché lavorare all’interno di un luogo familiare, capillarmente diffuso sul territorio e riconosciuto come professionale li aiuta a far crescere una corretta cultura rivolta al benessere psicologico ed alla figura stessa dello psicologo quale professionista dedicato a questo aspetto.”. 10 Sport Il 17 maggio il palazzetto di Bagno a Ripoli ospiterà gli incontri di boxe thailandese Al Gobetti sale sul ring la Muay Thay Mirco Mugnaini dell’Accademia Fiorentina e ideatore dell’evento: «ci sarà da divertirsi» • Niccolò Margara Sabato 17 maggio al palazzetto “Pietro Gobetti” di Bagno a Ripoli andrà in scena il “Florentia’s Fighters”, evento pensato e organizzato dall’Accademia Fiorentina di Boxe Thailandese, nel corso del quale gli appassionati di questa disciplina potranno godersi dal vivo tutto il meglio della Muay Thai ovvero ginocchiate, gomitate e spettacolari calci volanti. Per capire meglio il programma della giornata e per raccogliere informazioni su quest’antica disciplina orientale non molto conosciuta nel nostro Paese abbiamo contattato Mirco Mugnaini, maestro e fondatore dell’Accademia Fiorentina Boxe Thailandese e principale organizzatore dell’evento. Allora Mirco, per prima cosa potresti spiegare meglio cos’è la Muay Thay? Si tratta di un’arte marziale nata e sviluppatasi in Thailandia molto tempo fa. Come le altre antiche arti marziali prevede un percorso d’apprendimento basato sui gradi - per intendersi come le diverse cinture nel karate o nel judo (ndr) - che scandiscono la crescita e i progressi degli atleti che la praticano. Benché possa apparire come un tipo di combattimento violento, dato che si usano oltre ai pugni e ai calci, le ginocchiate e le gomitate, la Muay Thai si basa principalmente su principi che hanno a che fare più col controllo del corpo e l’esecuzione del gesto, piuttosto che con la forza e la potenza. Ad esempio il pugno ha un valore molto basso in termini di punti, Al centro Reims le donne praticano da vent’anni uno sport dominato dai maschi Le bocce in rosa hanno rotto un tabù Il merito è di Franca Nesi che ha creato e diretto la squadra, unica nella provincia sono uno sport completo”. La sua passione per lo sport le fa notare subito che c’è un vuoto enorme nel mondo delle bocce. Mancano le donne e senza donne... che mondo è?! Così questa donna, con la La squadra femminile “Bocciofila Centro Sociale Reims D maiuscola, piena di pas• Dania Bellesi sioni e dai modi molto diretti, si reca al Quartiere 3 e richiede uno spazio Il 5 aprile al Centro Reims si è svolto all’interno di quel nuovo bocciodroil torneo gara “Bocce in rosa” per mo che da poco era stato costruito in festeggiare i vent’anni della squazona. Si da molto da fare per formare dra di femminile “Bocciofila Centro la squadra femminile di bocce ed sociale Reims”. in questo progetto viene appoggiaL’idea nacque a Franca Nesi. ta dalla FIB, Federazione Italiana Un’esperienza di oltre vent’anni Bocce, dal Comune e dal Quartiere come insegnante di educazione fisica 3 che le concedono l’utilizzo di uno ( e critica d’arte poi) ed una mente spazio per la sua futura squadra così aperta ed innovativa da nobiliall’interno del Centro Reims. Così tare il gioco delle bocce a disciplina da vent’anni a questa parte ogni anche per donne. lunedì, ogni mercoledì ed ogni gioUn settore che era sconosciuto dall’uvedì dalle 10 alle 11, il bocciodromo niverso femminile fiorentino. Uno del centro viene adibito al gioco sport adatto alla terza età per niente femminile. violento o pericoloso. Un’attività che Il passo successivo per Franca è quelunisce e che tiene in forma perché lo di reclutare delle giocatrici, così il come dice Franca Nesi“ le bocce Quartiere stampa i volantini, volan- quasi nullo, mentre la gomitata o la ginocchiata, colpi ben più difficili da eseguire hanno un peso decisamente maggiore nell’assegnazione dei punti. Come molte volte accade l’adozione da parte degli occidentali di queste discipline porta a un travisamento dei loro principi fondanti. E’ sicuramente vero, non è infatti un caso che siano stati gli inglesi a trasformare la Muay Thay in sport di combattimento da praticarsi su un ring. Io cerco di rispettare gli insegnamenti delle origini ed è anche per questo che ho voluto dedicare l’intera giornata del 17 maggio solo ad incontri di Muay Thai. Come è nata in te la passione per questa disciplina? Sono sempre stato affascinato dalle arti marziali. Da molti anni ormai studio e pratico la Muay Thay e ho avuto modo di formarmi sia in Italia, sotto la guida del maestro Sergio Bigagli, che in Thailandia, in occasione dei numerosi campi a cui ho partecipato per apprendere tini rosa per l’esattezza, distribuiti in molti centri sociali e sportivi della zona e che richiamano donne da tutta Firenze. Alla domanda “come vi hanno accolto i giocatori maschi quando vi hanno visto al bocciodromo” lei risponde: “Io mi sono fatta accogliere entrando in maniera ufficiale”. E chi allora credeva di saperne più di loro a distanza di vent’anni può tranquillamente esser certo di essersi sbagliato. “Entrai dall’alto, chiedendo lo spazio direttamente al Quartiere- dice Franca Nesi - Non facciamo agonismo e non abbiamo mai gareggiato fuori casa, ma siamo l’unica squadra femminile, perlomeno in tutta la Provincia. Sono orgogliosa di aver creato una vera e propria società sportiva che esiste ancora e che spero che continui con nuove iscrizioni aperte a tutti”. Per il torneo del 5 aprile i volantini sono stati stampati in rosa, proprio come quelli che venti anni fa reclutarono nuove appassionate bocciofile. Proprio come la prima gara, anche in quest’ultima la squadra del Reims si è piazzata al primo posto. Dopo questo torneo, però, ha lasciato il suo ruolo di responsabile ed è diventata, per la prima volta, solamente un’appassionata giocatrice. Chiunque fosse interessato ad imparare o praticare il gioco delle bocce, può rivolgersi ogni giorno alla segreteria del Centro Sociale Reims, via Erbosa 59. tel.055689843 per avere maggiori informazioni. www.macche.net direttamente dai maestri thailandesi i principi di questa disciplina. Poi nel 2012 ho deciso di dedicarmi all’insegnamento e ho fondato l’Accademia Fiorentina di Boxe Thailandese a Bagno a Ripoli. Oggi ho una ventina di allievi ai quali cerco di trasmettere oltre alla parte tecnica anche l’amore e la passione che da sempre nutro per questo sport. Che risposta di pubblico ti aspetti per l’evento del 17 maggio? Forse la Boxe Thailandese in Italia è ancora poco conosciuta? In realtà la Muay Thai è arrivata in Italia già negli anni ’70, grazie al pisano Stefano Giannesi, vero e proprio pioniere di questo sport nel nostro Paese. Per molti anni è stata seguita e praticata da un numero piuttosto ridotto di atleti, anche se devo dire che proprio la Toscana è forse la regione che più di tutte può vantare una lunga tradizione di atleti di ottimo livello. Poi negli ultimi anni, grazie anche a programmi televisivi come “Oktagon” su Italia 1 il popolo degli appassionati è cresciuto considerevolmente. Ad ogni modo spero che il 17 il palazzetto si riempia, sicuramente il livello degli incontri sarà ottimo e chi verrà potrà godersi un gran bello spettacolo. Ci saranno incontri per tutte le categorie, dagli esordienti fino ai più grandi, tutti solo e soltanto con regole Muay Thai. Non si tratterà dei soliti incontri di kick boxing questo è sicuro. Parteciperanno solo atleti fiorentini? No, ci saranno atleti da varie parti d’Italia e ben tre incontri professionistici. Inoltre mi preme ricordare che sarà presente all’evento anche il thailandese tre volte campione del mondo, Itthipol, un vero e proprio mito della Muay Thai che adesso vive a Massa ed è sposato con un’italiana e sarà la vera e propria guest star della manifestazione. Un altro valido motivo per non mancare. BREVI a cura di Paolo Boschi LUCE SULLA PSICHE Alla Sala Convivio di Villa Bandini martedì 13 aprile in orario 20,45-23 è in programma l’ultimo incontro sul tema “Essere genitori oggi”, che illustrerà come diversi modelli familiari possano condurre a differenti problematiche nell’ambito del rapporto tra genitori e figli. L’iniziativa è a ingresso libero. TRA SOGNO E REALTÀ Nell’ambito della Rassegna Arti Visive al Palazzo del Podestà del Galluzzo, presso la Sala Consiliare, dal 17 al 31 maggio sarà possibile visitare la mostra del gruppo EV’ART dal titolo “Tra sogno e realtà”, a cura dell’Associazione Galluzzo Immagine. La mostra, ad ingresso libero, sarà inaugurata sabato 17 maggio alle ore 16. www.macche.net Spettacoli U n m a g g i o d av ve ro d a n o n p e r d e r e q u e l l o o r g a n i z z a t o d a l c i rc o l o Vi e N u ove E su tutto “Caro Enrico” trent’anni dopo Non solo il ricordo di Berlinguer ma anche libri su Bartali, Socrates e l’America Latina Benjamin Avila. Una segnalazione speciale per I’imperdibile appuntamento di giovedì 15 maggio, ore 21, dal titolo CARO ENRICO, un omaggio alla figura del segretario del Pci a trent’anni dalla sua scomparsa. A seguire il concerto dei “Malatempora”. Venerdì 16 maggio, dalle 20, è prevista una cena in favore dell’Anpi; mentre mercoledì 21 maggio, ore 21, sempre all’ interno della rassegna cinematografica sull’America Latina si ricorda “Gloria” di Sebastian Lelio. Tra il 27 e il 30 maggio è atteso l’appuntamento per la presentazione del volume dedicato a Socrates e alla democrazia Corinthiana, pubblicato da Lorenzo Iervolino “Un giorno triste così felice. Socrates, viaggio nella vita di un rivoluzionario”, un omaggio a Sócrates Brasileiro, medico, rivoluzionario e calciatore viola per la stagione 84-85, recentemente scomparso, che ha segnato un’epoca e un modo di vedere e vivere lo sport. Per questo appuntamento sono attesi ospiti speciali, cari agli affezionati alla sfera del panorama Fiorentina Calcio. Prima della pausa estiva, per il mese di maggio, il circolo Vie Nuove ricorda la buona tavola, ogni sabato sera, con pizza e cucina toscana; i tornei di Burraco del mercoledì alle 21 e il ballo liscio del martedì pomeriggio con musica dal vivo (che chiuderà la stagione con il pasta party di martedì 20 maggio) oltre all’attività tangueira a cura dell’associazioneTango Nuevo. Info: 055 683388 [email protected] È in corso la seconda edizione della rassegna di film all’Affratellamento venerdì 9 maggio ore 21.15 MARCO DALSASS violoncello MANUEL TOMADIN clavicembalo Gabrielli, Galuppi, Caldara, Lanzetti, Platti, Alberti, Vivaldi venerdì 23 maggio ore 21.15 DEJAN BOGDANOVIC violino GABRIELE MARIA VIANELLO pianoforte Saint-Saëns, Liszt, Cajkovskij Chiesa di S. Lorenzo a Vicchio di Rimaggio via Vicchio e Paterno - Bagno a Ripoli tel. 320.0425536 www comune.bagno-a-ripoli.fi.it. Enrico Berlinguer • Daniela De Donatis collaborazione con l’associazione Amici del Ciclomuseo Gino Bartali, verrà presentato il libro “La strada del coraggio. Gino Bartali, eroe silenzioso”, con la presenza della scrittrice canadese Aili Mc Connon. Un tributo a un atleta leggendario e silenzioso di cui sono finalmente raccontati, oltre alle straordinarie imprese ciclistiche, la caratura morale e il coraggio civile. Seguiranno gli interventi di Ugo Caffaz (studioso di storia e cultura ebraica), Leonardo Coen (scrittore e giornalista de “La Repubblica) e la gentile partecipazione dei due ex-ciclisti Franco Bitossi e Roberto Poggiali. Mercoledì 14 maggio, ore 21.00, serata dedicata all’ America Latina, con la IV proiezione del film “Infanzia Clandestina” di La Rive Gauche e il cinema di qualità «Scuolaemusicaèiltematrattatodalciclo»,diceilpresidenteRomanoGalligani • Philippe Chellini Per chi non lo sapesse, il Teatro Affratellamento di via Orsini ha una tradizione di cineforum che nasce da lontano, addirittura dall’immediato dopoguerra: all’epoca vi era l’Associazione Garcia Lorca, che operava anche a Vie Nuove e che, con alterne vicende, proseguì fino ai primi anni ‘80. Da circa un anno il testimone è stato raccolto da un’altra associazione culturale, La Rive Gauche, che da quest’anno ha cambiato buona parte dei soci e presidente, nella figura di Romano Galligani, grande appassionato di cinema, che abbiamo incontrato per parlare della loro attività. “Al momento” ci dice Galligani “la nostra associazione conta circa 40 iscritti, che partecipano attivamente alle proiezioni. Dopo il cambio di presidenza c’è stata una pausa di riflessione per valutare l’opportunità di proseguire nell’esperienza, dopodiché siamo ripartiti ancora più convinti. Abbiamo iniziato con una rassegna di ‘cinema al femminile’, una serie di pellicole dedicate a personaggi e a registi donna che hanno fatto la storia del cinema, mentre il ciclo attuale è sul tema ‘Scuola e musica’, due elementi che a parer nostro influenzano notevolmente l’animo umano dal punto di vista della sensibilità e della cultura”. Il primo film è stato ‘Freedom Writers’ di Lagravenese, una storia vera ambientata in una scuola statunitense frequentata da molti ragazzi problematici che però, grazie alla passione e all’impegno della loro insegnante, alla fine, attraverso lo studio dell’Olocausto, prendono coscienza della varie problematiche sociali. A maggio seguiranno il 16 “Il concerto” di Radu Mihaileanu, il 23 “Una canzone per Marion” di P. William e il 30 “Il pianista” di Roman Polansky. “A settembre, dopo la pausa estiva, prosegue Galligani, riprenderemo con un ciclo sul cinema dell’America Latina per concludere poi entro dicembre con film un po’ più noti al grande pubblico, sempre di ottima qualità ma comunque penalizzati dalla distribuzione. Ogni nostro film è accompagnato da una scheda di presentazione realizzata dal sottoscritto, che serve poi a introdurre lo scambio di pareri che quasi sempre segue la proiezione. Attualmente, tra i soci che partecipano, la componente giovanile è in netta minoranza, ma confido nel prossimo anno, quando sarà visibile la qualità del nostro operato”. Le proiezioni sono ogni venerdì sera a partire dalle 20,30 e il prezzo della tessera annuale di socio è di 40 euro, suddivisibili in due rate. Accade in zona a cura di Maria Paternostro TEATRO venerdì 16 maggio ore 21 sabato 17 maggio ore 19.30 con apericena domenica 18 maggio ore 16 con merenda per bambini LA PREGHIERA COMMEMORATIVA Commedia amara di Gorin per l’adattamento e la regia di Olga Melnik. Teatro La Fonte c/o Circolo ARCI via Roma 368 - Osteria Nuova tel. 055.418084 www.centroteatro.it CONCERTI 10, 11, 17, 18 maggio SAGRA DEL CINGHIALE Circolo S.M.S Capannuccia via Tizzano, 158 - Grassina 055.6499373 - www.facebook.com/sagracinghialecapannuccia Accorrete a deliziarvi il palato con il protagonista delle ricette dello stand gastronomico della sagra: il cinghiale. A vostra disposizione anche piatti creativi, come il cinghiale alla Giuliano, che potrete degustare soltanto in questa sagra, giunta con successo alla 33° edizione!! Nel menù spiccano: lasagne, polenta, penne e tortellini al sugo di cinghiale, zuppa di funghi porcini, cinghiale al sugo e alla Giuliano, carne alla griglia, antipasti con soprassata casereccia e molte altre specialità. 11 IL RACCONTO L’eleganza del mondo di Federica Avagnano L ’aveva amata subito, appena l’aveva scorta in fondo alla stanza, confusa tra gente comune, persone qualunque che non spartivano niente della sua bellezza. Ricordava bene la linea morbida del suo collo, i polsi sottili e le mani pallide: da quel momento non era più riuscito a pensare a nessun’altra. Si chiamava Clelia ed era la donna più affascinante e delicata che Joseph avesse mai visto; aveva qualcosa di elegante nel portamento, una raffinatezza di un’altra epoca, la finezza di un secolo diverso. Il suo volto era pieno, grazioso, e gli occhi grandi e languidi, persi in una dolcezza infinita, fissavano sempre qualcosa di lontano e solo di rado si posavano su di lui, solo se era Joseph a imporsi davanti a lei, a costringerla alla sua presenza. Clelia non amava quel genere di incontro, lui lo sapeva bene, ma era una donna troppo gentile per mostrarsi contrariata: continuava a sorridere distante, assorta, mentre lui cercava disperatamente di attirare la sua attenzione. Ma come avrebbe mai potuto? In fondo, Joseph era un semplice custode, un po’ rozzo, istruito, certo, ma non colto come lei. Clelia era un’insegnate, straniera, probabilmente anche una scrittrice, a giudicare dalla grande quantità di fogli accumulati sulla sua scrivania, pagine scritte fitte, con una grafia elegante, ricercata. Quando Joseph arrivava, puntuale, passava, fingendo noncuranza, di fronte alla sua stanza e la trovava già seduta, la penna in mano, il vestito che le stringeva la vita e i capelli raccolti in una morbida crocchia. Non osava disturbarla, ma, durante le ore di lavoro, tendeva sempre a lanciare una rapida occhiata all’interno della stanza dalla porta sempre aperta, a controllare chi fossero i suoi nuovi visitatori, se qualcuno la infastidiva. Si sentiva un po’ responsabile per lei, perché una donna così delicata, sottile e fresca come un filo d’erba appena nato, sarebbe stato un niente calpestarla. Joseph aveva provato a confidarsi con un amico, a cercare conforto in consigli e suggerimenti dalle sue due sorelle, ma tutti gli avevano risposto con un breve sorriso o un’alzata di spalle. “Lascia perdere”, gli avevano detto. Ma come poteva? Clelia era davanti ai suoi occhi ogni giorno, vicinissima, eppure irraggiungibile. Sarebbe bastato un passo, una mano tesa oltre il confine che la divideva dal resto del mondo, e avrebbe potuto sfiorarla, parlarle, finalmente. Un giorno Joseph non si presentò a lavoro, non andò alla cena di famiglia, non telefonò alle sorelle e non fece la sua abituale comparsa al bar dove i suoi amici lo aspettavano. Nessuno lo vide più. No, avrebbero potuto vederlo: sarebbe bastato ammirare quel quadro che tanto aveva amato, quello della donna intenta allo scrittoio. Un uomo era comparso vicino a lei, nella penombra della stanza, le sorrideva adorante e Clelia aveva un poco inclinato la testa, i suoi occhi non erano più fissi lontano: lo guardavano, finalmente nel suo stesso mondo.